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INDICATORI DI RISCHIO E STRATEGIE DI INDICATORI DI RISCHIO E STRATEGIE DI INTERVENTO NEI DISTURBI PRECOCI INTERVENTO NEI DISTURBI PRECOCI
D’INTERAZIONE SOCIALE E DI D’INTERAZIONE SOCIALE E DI REGOLAZIONE:REGOLAZIONE:
L’APPROCCIO NEUROPSICOMOTORIO L’APPROCCIO NEUROPSICOMOTORIO
DISTURBI DELLO SVILUPPO DISTURBI DELLO SVILUPPO
• Un Un disturbo dello sviluppodisturbo dello sviluppo è un disturbo che si è un disturbo che si presenta nelle diverse età con una sintomatologia presenta nelle diverse età con una sintomatologia che è il risultato di come e quanto la o le che è il risultato di come e quanto la o le disfunzioni incidono sulla competenza che disfunzioni incidono sulla competenza che emerge o dovrebbe emergere in quella età.emerge o dovrebbe emergere in quella età.
• Non esiste un meccanismo patogenetico, ma Non esiste un meccanismo patogenetico, ma diversi meccanismi patogeneticidiversi meccanismi patogenetici
Modelli teorici di riferimento Modelli teorici di riferimento
• L’approccio evolutivo ha ampliato i L’approccio evolutivo ha ampliato i modelli della patologia psichica modelli della patologia psichica incorporando il funzionamento incorporando il funzionamento biologico e comportamentale in un biologico e comportamentale in un modello sistemico generale modello sistemico generale dell’organizzazione evolutiva.dell’organizzazione evolutiva.(Sameroff 2000)(Sameroff 2000)
Il bambino incontra difficoltà nel regolare:Il bambino incontra difficoltà nel regolare:• emozioni emozioni
• comportamenticomportamenti• abilità motorie abilità motorie
in risposta a uno stimolo sensoriale (tatto, in risposta a uno stimolo sensoriale (tatto, vista, udito, gusto, olfatto, sensazioni del vista, udito, gusto, olfatto, sensazioni del movimento nello spazio e consapevolezza movimento nello spazio e consapevolezza
della posizione del proprio corpo nello della posizione del proprio corpo nello spazio)spazio)
Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei
disturbi della regolazione” in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009disturbi della regolazione” in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009
DISTURBO DELLA REGOLAZIONE E DISTURBO DELLA REGOLAZIONE E DELLA PROCESSAZIONE SENSORIALE DELLA PROCESSAZIONE SENSORIALE (DRPS)(DRPS)
Diagnosi nel DRPSDiagnosi nel DRPS
• Difficoltà nella processazione Difficoltà nella processazione sensorialesensoriale
• Difficoltà motorieDifficoltà motorie
• Specifici pattern comportamentaliSpecifici pattern comportamentali
Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei disturbi della regolazione” neuropsicomotorio nei disturbi della regolazione”
in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009
MODELLI INTERPRETATIVI MODELLI INTERPRETATIVI DRPSDRPS• Soglia recettori sensoriali preposti alla Soglia recettori sensoriali preposti alla
raccolta degli stimoli ambientaliraccolta degli stimoli ambientali• Efficienza dei processi di controllo Efficienza dei processi di controllo
centrale preposti all’elaborazione dello centrale preposti all’elaborazione dello stimolostimolo
• La modulazione degli stati affettivi La modulazione degli stati affettivi attivati dai diversi stimoliattivati dai diversi stimoli
Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei disturbi della regolazione” in neuropsicomotorio nei disturbi della regolazione” in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009“fon. Riab. E.E. Carocci 2009
zero-to- threezero-to- threeRisposte scarsamente organizzate o poco modulate possono Risposte scarsamente organizzate o poco modulate possono
essere riscontrate nei seguenti domini:essere riscontrate nei seguenti domini:Nei pattern relativi al sonno, alimentazione o al controllo Nei pattern relativi al sonno, alimentazione o al controllo
sfintericosfintericoNelle reazioni o stati fisiologici ( ad es.respirazione, Nelle reazioni o stati fisiologici ( ad es.respirazione,
startle, singhiozzi, soffocamenti)startle, singhiozzi, soffocamenti)Nella motricità grossolana ( disorganizzazione motoria, Nella motricità grossolana ( disorganizzazione motoria,
movimenti a scatto,movimento continuo)movimenti a scatto,movimento continuo)Nella motricità fine ( movimenti scarsamente differenziati Nella motricità fine ( movimenti scarsamente differenziati
e irregolari, movimenti sussultanti o deboli)e irregolari, movimenti sussultanti o deboli)Nell’organizzazione attentiva ( incapacità di fissarsi su un Nell’organizzazione attentiva ( incapacità di fissarsi su un
particolare o perseverazione su un piccolo dettaglio)particolare o perseverazione su un piccolo dettaglio)Nell’organizzazione degli affetti ( labilità emotiva: Nell’organizzazione degli affetti ( labilità emotiva:
lamentosità, irritabilità, passaggio rapido da un tono lamentosità, irritabilità, passaggio rapido da un tono dell’umore ad un altro)dell’umore ad un altro)
Nel linguaggio ( recezione ed espressione ) e nelle Nel linguaggio ( recezione ed espressione ) e nelle competenze cognitivecompetenze cognitive
PROTOCOLLO VALUTATIVO PROTOCOLLO VALUTATIVO DRPSDRPS• Questionari italiani del temperamento Questionari italiani del temperamento
(AXIA 2002)(AXIA 2002)• BITSEABITSEA• CBCLCBCL• VABSVABS• SCALA VALUT.GLOBALE REL.GENITORE SCALA VALUT.GLOBALE REL.GENITORE
BAMBINO(0-3 2005) BAMBINO(0-3 2005)
Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei Bonifacio, Gison, Militerni “Trattamento neuropsicomotorio nei disturbi della regolazione” in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009disturbi della regolazione” in “fon. Riab. E.E. Carocci 2009
Nelle prime fasi dello sviluppo i bambini Nelle prime fasi dello sviluppo i bambini possono mostrare deficit fluttuanti possono mostrare deficit fluttuanti dell’intersoggettività, cioè di quella dell’intersoggettività, cioè di quella
particolare sincronia tra le espressioni particolare sincronia tra le espressioni facciali, vocali e gestuali dei lattanti e facciali, vocali e gestuali dei lattanti e
quelle delle loro madri. quelle delle loro madri.
Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli indici precoci ai programmi di ricerca degli indici precoci ai programmi di
screening”, in “Percorsi terapeutici e lavoro di screening”, in “Percorsi terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.rete”, Percorsi 2009.
DISTURBO DELL’INTERAZIONE DISTURBO DELL’INTERAZIONE SOCIALESOCIALE
8-12 mesi:8-12 mesi:Il bambino non sviluppa la progressiva Il bambino non sviluppa la progressiva
vivacità e modulazione degli stati vivacità e modulazione degli stati affettivi, si osserva mancanza di affettivi, si osserva mancanza di iniziativa e di scambi interattivi iniziativa e di scambi interattivi
prolungati, assenza di pointing e di prolungati, assenza di pointing e di riposta al nome riposta al nome
Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli indici precoci ai programmi di ricerca degli indici precoci ai programmi di
screening”, in “Percorsi terapeutici e lavoro di rete”, screening”, in “Percorsi terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.Percorsi 2009.
DISTURBO DELL’INTERAZIONE DISTURBO DELL’INTERAZIONE SOCIALESOCIALE
12-18 mesi:12-18 mesi:
Alterazione della reazione agli stimoli Alterazione della reazione agli stimoli ambientali, dello sviluppo dei gesti ambientali, dello sviluppo dei gesti
comunicativi, dell’interesse verso le persone, comunicativi, dell’interesse verso le persone, del monitoraggio dello sguardo, dello sviluppo del monitoraggio dello sguardo, dello sviluppo
emozionale e della progressione del emozionale e della progressione del linguaggio espressivolinguaggio espressivo
Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi
terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.
DISTURBO DELL’INTERAZIONE DISTURBO DELL’INTERAZIONE SOCIALESOCIALE
• Ritardo o assenza totale dello sviluppo del Ritardo o assenza totale dello sviluppo del linguaggiolinguaggio
• In soggetti con linguaggio adeguato In soggetti con linguaggio adeguato marcata compromissione nella capacità di marcata compromissione nella capacità di sostenere un’interazione verbalesostenere un’interazione verbale
• Uso del linguaggio Uso del linguaggio stereotipato,ripetitivo,spesso idiosincraticostereotipato,ripetitivo,spesso idiosincratico
• Assenza del gioco simbolico o del gioco Assenza del gioco simbolico o del gioco imitativo sociale appropriato all’età di imitativo sociale appropriato all’età di svilupposviluppo
INDICATORI DI RISCHIO
COMPORTAMENTI RIPETITIVI E COMPORTAMENTI RIPETITIVI E STEREOTIPATISTEREOTIPATI
• Preoccupazioni eccessive che assumono Preoccupazioni eccessive che assumono l’aspetto di idee ossessivel’aspetto di idee ossessive
• Intense reazioni di angoscia per cambiamenti Intense reazioni di angoscia per cambiamenti anche di poco rilievo nell’ambienteanche di poco rilievo nell’ambiente
• Stereotipie motorieStereotipie motorie
• Persistente interesse per parti di oggettiPersistente interesse per parti di oggetti
DISTURBO MULTISISTEMICO DELLO DISTURBO MULTISISTEMICO DELLO SVILUPPOSVILUPPO
• Significativo deficit, ma non assenza,della capacità di essere Significativo deficit, ma non assenza,della capacità di essere coinvolto in una relazione emotiva e sociale con la madre coinvolto in una relazione emotiva e sociale con la madre
• Significativa compromissione nell’aprire, nel mantenere,nello Significativa compromissione nell’aprire, nel mantenere,nello sviluppare la comunicazionesviluppare la comunicazione
• Significativa disfunzione nella percezione uditiva e nella Significativa disfunzione nella percezione uditiva e nella comprensione verbalecomprensione verbale
• Significativa disfunzione nell’area visuo-Significativa disfunzione nell’area visuo-spaziale,propriocettiva e nella programmazione dei spaziale,propriocettiva e nella programmazione dei movimentimovimenti
Icd 10Icd 10
• F84 SINDROMI DA ALTERAZIONE GLOBALE F84 SINDROMI DA ALTERAZIONE GLOBALE DELLO SVILUPPO PSICOLOGICODELLO SVILUPPO PSICOLOGICO
• Si tratta di un gruppo di sindromi Si tratta di un gruppo di sindromi caratterizzato da anormalità qualitative caratterizzato da anormalità qualitative delle interazioni sociali e delle modalità di delle interazioni sociali e delle modalità di comunicazione ,e da un repertorio comunicazione ,e da un repertorio limitato ,stereotipato ,ripetitivo di interessi e limitato ,stereotipato ,ripetitivo di interessi e di attività .Queste anormalità qualitative di attività .Queste anormalità qualitative sono una caratteristica preminente del sono una caratteristica preminente del funzionamento dell’individuo in tutte le funzionamento dell’individuo in tutte le situazioni situazioni
ICD 10ICD 10
• F84.0 Autismo infantile F84.0 Autismo infantile • Si tratta di una sindrome definita da :a) Si tratta di una sindrome definita da :a)
presenza di una compromissione dello presenza di una compromissione dello sviluppo che si manifesta prima dei 3 anni sviluppo che si manifesta prima dei 3 anni
• b)un tipo caratteristico di funzionamento b)un tipo caratteristico di funzionamento anormale nelle aree dell’interazione anormale nelle aree dell’interazione sociale ,della comunicazione e del sociale ,della comunicazione e del comportamento ,che è limitato ,stereotipato e comportamento ,che è limitato ,stereotipato e ripetitivo ripetitivo
• Possono associarsi disturbi del sonno , Possono associarsi disturbi del sonno , aggressività (anche aggressività (anche autodiretta) ,fobie ,disturbi dell’alimentazione autodiretta) ,fobie ,disturbi dell’alimentazione
ICD 10ICD 10
• F84.1F84.1• AUTISMO ATIPICOAUTISMO ATIPICO• Si tratta di una sindrome che si differenzia Si tratta di una sindrome che si differenzia
dall’autismo infantile sia per l’età (dopo i dall’autismo infantile sia per l’età (dopo i tre anni) e per il mancato riscontro di tre anni) e per il mancato riscontro di anomalie in una o due delle aree anomalie in una o due delle aree (interazione,comunicazione e (interazione,comunicazione e comportamento)Può presentarsi in comportamento)Può presentarsi in individui con grave ritardo mentale o individui con grave ritardo mentale o ritardo specifico del linguaggio ritardo specifico del linguaggio
ICD 10ICD 10
• F84.2 Sindrome di RettF84.2 Sindrome di Rett• Si tratta di una condizione riscontrata solo Si tratta di una condizione riscontrata solo
nel sesso femminile .nel sesso femminile .• Sviluppo tipico ma successiva perdita Sviluppo tipico ma successiva perdita
parziale o totale del linguaggio e delle parziale o totale del linguaggio e delle capacità motorie e dell’uso delle mani (7-capacità motorie e dell’uso delle mani (7-24 mesi)24 mesi)
• Verso i 4 anni si manifesta atassia e Verso i 4 anni si manifesta atassia e aprassia del tronco aprassia del tronco
• Consegue grave deficit mentale Consegue grave deficit mentale
ICD 10 ICD 10
• F84.3 Sindrome disintegrativa F84.3 Sindrome disintegrativa dell’infanzia di altro tipo dell’infanzia di altro tipo
• Periodo di sviluppo normale progressiva Periodo di sviluppo normale progressiva perdita di interesse per perdita di interesse per l’ambiente ,manierismi motori ripetitivi, l’ambiente ,manierismi motori ripetitivi, compromissione simil-autistica compromissione simil-autistica dell’interazione e comunicazione dell’interazione e comunicazione sociale .sociale .
• Può associarsi ad un’encefalopatia Può associarsi ad un’encefalopatia
ICD 10ICD 10
• F84.4 Sindrome iperattiva associata F84.4 Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti a ritardo mentale e movimenti stereotipati.stereotipati.
• Incerta validità nosografica Incerta validità nosografica
• Q.I al di sotto di 50 con associati Q.I al di sotto di 50 con associati problemi di iperattività e deficit problemi di iperattività e deficit attentivo . Comportamenti attentivo . Comportamenti stereotipati stereotipati
ICD 10ICD 10
• F84. 5 Sindrome di Asperger F84. 5 Sindrome di Asperger
• Incerta validità nosografica ,caratterizzata Incerta validità nosografica ,caratterizzata dallo stesso tipo di anomalia qualitativa dallo stesso tipo di anomalia qualitativa dell’interazione sociale (come dell’interazione sociale (come nell’autismo)insieme ad un repertorio nell’autismo)insieme ad un repertorio limitato ,stereotipato e ripetitivo di limitato ,stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività.interessi e di attività.
• Non vi è ritardo del linguaggio o nello Non vi è ritardo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo sviluppo cognitivo
ICD 10 ICD 10
• F84.8 Altre sindromi da alterazioni dello F84.8 Altre sindromi da alterazioni dello sviluppo psicologico sviluppo psicologico
• F84.9 sindrome non specificata da globale F84.9 sindrome non specificata da globale alterazione dello sviluppo alterazione dello sviluppo psicologico .Categoria nosografica psicologico .Categoria nosografica residua,che deve essere usata per le residua,che deve essere usata per le condizioni che rientrano nella descrizione condizioni che rientrano nella descrizione generale ma in cui un’informazione generale ma in cui un’informazione inadeguata o rilievi contraddittori non inadeguata o rilievi contraddittori non consentono di soddisfare i criteri per le altre consentono di soddisfare i criteri per le altre categorie comprese in F 84 categorie comprese in F 84
Strumenti di valutazione per Strumenti di valutazione per la diagnosila diagnosi
Childhood Autism Rating Scale (CARS ; Schopler et.al 1988.E’ una scala di valutazione del comportamento Esplora 15 aree di sviluppo :relazioni interpersonali,imitazione ,affettività ,utilizzo del corpo,gioco ed utilizzo degli oggetti ,livello di adattamento ,responsività agli stimoli visivi ,responsività agli stimoli uditivi ,modalità sensoriali ,reazioni d’ansia, comunicazione verbale ,comunicazione extraverbale ,livello di attività ,funzionamento cognitivo,impressione generale dell’esaminatore.
Strumenti di valutazione per Strumenti di valutazione per la diagnosi la diagnosi
• Autism Diagnostic Observation Autism Diagnostic Observation Schedule ADOS (Lord et al. 2000)Schedule ADOS (Lord et al. 2000)
• Si utilizza sia per la ricerca che per la Si utilizza sia per la ricerca che per la clinica . Osservazione diretta e clinica . Osservazione diretta e standardizzata organizzata in moduli standardizzata organizzata in moduli che esplorano il comportamento che esplorano il comportamento sociale in contesti comunicativi sociale in contesti comunicativi naturali .naturali .
STRUMENTI DI STRUMENTI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE
• Autism Behavior Checklist (ABC) Krug Autism Behavior Checklist (ABC) Krug et al 1980et al 1980
• Vengono elencati 57 comportamenti Vengono elencati 57 comportamenti “problema”divisi in 5 “problema”divisi in 5 catagorie :linguaggio,socializzazione,catagorie :linguaggio,socializzazione,uso dell’oggetto ,sensorialità e uso dell’oggetto ,sensorialità e autonomia.autonomia.
Strumenti di valutazione Strumenti di valutazione
• Gillian Autism Rating Scale(GARS) Gillian Gillian Autism Rating Scale(GARS) Gillian 19951995
• Checklist per genitori raggruppati in aree Checklist per genitori raggruppati in aree che valutano lo sviluppo sociale ,la che valutano lo sviluppo sociale ,la comunicazione e i comportamenti comunicazione e i comportamenti stereotipati .stereotipati .
• Si è dimostrata utile ai fini della diagnosi , Si è dimostrata utile ai fini della diagnosi , per identificare gli obiettivi dell’intervento per identificare gli obiettivi dell’intervento e per la verifica dei risultati e per la verifica dei risultati
Strumenti di Valutazione Strumenti di Valutazione
• Vineland –Adaptative Behavior Vineland –Adaptative Behavior Scales(Vabs) Sparrow et al.1984 Scales(Vabs) Sparrow et al.1984
• Intervista semistrutturata che valuta Intervista semistrutturata che valuta il livello adattivo (0-18 anni)Misura le il livello adattivo (0-18 anni)Misura le prestazioni e non le competenze prestazioni e non le competenze
Strumenti di valutazioneStrumenti di valutazione
• Psycho –Educational Profile (PEP_R) Psycho –Educational Profile (PEP_R) Schopler 1989Schopler 1989
• Scala di valutazione utile per ottenere Scala di valutazione utile per ottenere profilo di sviluppo e per la pianificazione profilo di sviluppo e per la pianificazione del trattamento (età mentale dai 6 mesi del trattamento (età mentale dai 6 mesi ai 7 anni)ai 7 anni)
• Esplora imitazione ,percezione,motricità Esplora imitazione ,percezione,motricità fine e grossolana ,coordinazione oculo-fine e grossolana ,coordinazione oculo-manuale ,livello cognitivo,gioco ,risposte manuale ,livello cognitivo,gioco ,risposte sensoriali e linguaggio sensoriali e linguaggio
Principali approcci Principali approcci terapeuticiterapeutici
ABA ( Applied Behavior Analysis)Approccio ideato da Lovaas ( 1979) finalizzato ad insegnare specifiche competenze con lo scopo di migliorare la socializzazione, la comunicazione ed il comportamento adattivo. Protocollo altamente strutturato ( Discrete Trial Training) prevede una serie di sedute per un totale di 40 ore settimanali. Le tecniche utilizzate sono quelle della terapia del comportamento: prompting, fading, modeling e shaping.
Principali approcci Principali approcci terapeuticiterapeuticiTEACCH ( Treatment and Education of TEACCH ( Treatment and Education of
Autistic and related Comunication Autistic and related Comunication Handicapped Children – North Carolina)Handicapped Children – North Carolina)
Insegnamento strutturato basato su alcuni Insegnamento strutturato basato su alcuni principi: organizzazione dell’ambiente principi: organizzazione dell’ambiente fisico, scanzione precisa delle attività, fisico, scanzione precisa delle attività, valorizzazione degli ausili visivi, valorizzazione degli ausili visivi, partecipazione delle famiglie. Si avvale, partecipazione delle famiglie. Si avvale, inoltre, di strategie comportamentali. inoltre, di strategie comportamentali.
Principali approcci Principali approcci terapeuticiterapeuticiDENVER MODEL ( Sally Rogers, 2000)DENVER MODEL ( Sally Rogers, 2000)Viene enfatizzato il ruolo del gioco per Viene enfatizzato il ruolo del gioco per
promuovere: promuovere: - Processi di assimilazioneProcessi di assimilazione- Potenziamento delle relazioni socialiPotenziamento delle relazioni sociali- Sostegno alla comunicazioneSostegno alla comunicazione- Sviluppo del pensiero simbolicoSviluppo del pensiero simbolico- Ricorso a routine ed ambienti strutturatiRicorso a routine ed ambienti strutturatiViene implementato nei contesti naturali Viene implementato nei contesti naturali
della famiglia e della scuola.della famiglia e della scuola.
Principali approcci Principali approcci terapeuticiterapeuticiDevelopmental Intervention Model Developmental Intervention Model ( Greenspan et. al, 1999)( Greenspan et. al, 1999)Basato sull’identificazione del livello di sviluppo Basato sull’identificazione del livello di sviluppo
funzionale ed emotivo, sulle differenze funzionale ed emotivo, sulle differenze individuali e sulla tipologia di relazioni che il individuali e sulla tipologia di relazioni che il bambino stabilisce con gli adulti. Il cuore del bambino stabilisce con gli adulti. Il cuore del trattamentotrattamento
( Floor time) è lo sviluppo funzionale di modalità ( Floor time) è lo sviluppo funzionale di modalità interattive, partendo dal presupposto che la interattive, partendo dal presupposto che la “lezione emotiva” precede la “lezione “lezione emotiva” precede la “lezione cognitiva”.cognitiva”.
Principali approcci Principali approcci terapeuticiterapeutici
La Therapie d’Echange et de La Therapie d’Echange et de Developpment (TED) (Lelord ed al Developpment (TED) (Lelord ed al 1978)1978)
Stimolazione precoce, individualizzata, Stimolazione precoce, individualizzata, focalizzata su alcune funzioni quali focalizzata su alcune funzioni quali percezione, attenzione, motricità, percezione, attenzione, motricità, imitazione, comunicazione, imitazione, comunicazione, regolazione.regolazione.
LINEE GUIDA PER LINEE GUIDA PER L’AUTISMOL’AUTISMO La terapia psicomotoria rappresenta una La terapia psicomotoria rappresenta una proposta terapeutica che si propone i proposta terapeutica che si propone i seguenti obiettivi:seguenti obiettivi:
• favorire la comparsa dei segnalatori socialifavorire la comparsa dei segnalatori sociali
• aumentare i tempi d’attenzioneaumentare i tempi d’attenzione
• facilitare un uso più appropriato degli oggettifacilitare un uso più appropriato degli oggetti
• stimolare la comunicazionestimolare la comunicazione
• arricchire il vocabolarioarricchire il vocabolario
• scoraggiare alcuni comportamenti scoraggiare alcuni comportamenti (iperattività, stereotipie motorie, condotte (iperattività, stereotipie motorie, condotte autolesive, etc.)autolesive, etc.)
(segue)(segue)
La terapia psicomotoriaLa terapia psicomotoria, inoltre, si , inoltre, si configura come una prassi terapeutica configura come una prassi terapeutica consolidata, che privilegia una modalità consolidata, che privilegia una modalità d’approccio in grado di facilitare:d’approccio in grado di facilitare:
• La percezione e la “conoscenza” di sé come La percezione e la “conoscenza” di sé come personapersona
• La percezione e la “conoscenza” dell’AltroLa percezione e la “conoscenza” dell’Altro
• La percezione e la “conoscenza” delle emozioni La percezione e la “conoscenza” delle emozioni che sottendono i vari comportamentiche sottendono i vari comportamenti
• La percezione e la “conoscenza” delle “leggi” La percezione e la “conoscenza” delle “leggi” emozionali e sociali che regolano i rapporti emozionali e sociali che regolano i rapporti interpersonali.interpersonali.
Caratteristiche comuni agli Caratteristiche comuni agli interventi terapeutici in fascia interventi terapeutici in fascia precoceprecoce• PrecocitàPrecocità• IntensitàIntensità• Inclusione famigliaInclusione famiglia• Inclusione scuolaInclusione scuola• Interazione coetaneiInterazione coetanei• Strutturazione contesto ambientaleStrutturazione contesto ambientale• GeneralizzazioneGeneralizzazione• Attenzione al profilo di sviluppoAttenzione al profilo di sviluppo• Documentazione e valutazione dei Documentazione e valutazione dei
progressiprogressi
Precocità d’interventoPrecocità d’interventoStudi sulle precoci competenze sociali del Studi sulle precoci competenze sociali del bambino tipico e le informazioni dirette sul bambino tipico e le informazioni dirette sul
loro sviluppo atipico nell’autismo hanno loro sviluppo atipico nell’autismo hanno reso possibile cominciare a pensare a reso possibile cominciare a pensare a
terapie che non siano solo sintomatiche, terapie che non siano solo sintomatiche, ma principalmente indirizzate a ricostruire ma principalmente indirizzate a ricostruire i circuiti e le connessioni che permettono i circuiti e le connessioni che permettono
lo sviluppo delle competenze lo sviluppo delle competenze intersoggettiveintersoggettive
Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi degli indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi
terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.
Precocità d’interventoPrecocità d’interventoUn programma di intervento precoce creato Un programma di intervento precoce creato
in un contesto relazionale ricco di in un contesto relazionale ricco di interazioni dialogiche ed emotivamente interazioni dialogiche ed emotivamente marcate, studiato per fornire adeguati marcate, studiato per fornire adeguati
input sociali ed intersoggettivi al bambino input sociali ed intersoggettivi al bambino può ridurre gli effetti cumulativi a valle può ridurre gli effetti cumulativi a valle delle disfunzioni dell’intersoggetività e delle disfunzioni dell’intersoggetività e favorire la maturazione biologica del favorire la maturazione biologica del
cervello sociale (Wetherby, 2006, cervello sociale (Wetherby, 2006, Greenspan,1998-2006, Rogers, 1991). Greenspan,1998-2006, Rogers, 1991).
Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca Muratori et Al., “La diagnosi precoce di autismo: dalla ricerca degli indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi degli indici precoci ai programmi di screening”, in “Percorsi
terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.terapeutici e lavoro di rete”, Percorsi 2009.
Bonifacio- Gison
L’intervento OPeNL’intervento OPeN prevedeprevede::
• Metodologie orientate allo sviluppo e al Metodologie orientate allo sviluppo e al potenziamento delle competenze interattivpotenziamento delle competenze interattivo-sociali o-sociali e comunicativo linguistiche (integrazione di e comunicativo linguistiche (integrazione di strategie di CAA)strategie di CAA)
• Metodologie orientate allo sviluppo e al Metodologie orientate allo sviluppo e al potenziamento delle competenze simboliche e potenziamento delle competenze simboliche e cognitivecognitive
• Dispositivi di Dispositivi di aiuto allaiuto allaa famigli famigliaa• Sviluppo di programmi psico- pedagogici Sviluppo di programmi psico- pedagogici
individualizzati individualizzati • PProgetti individualizzati per lo sviluppo delle rogetti individualizzati per lo sviluppo delle
autonomie personali e socialiautonomie personali e sociali• Proposte Proposte finalizzatfinalizzatee a favorire i a favorire ill versante versante
espressivo, le capacità prassiche e la condivisione espressivo, le capacità prassiche e la condivisione di attività all’interno di piccoli gruppdi attività all’interno di piccoli gruppi i
OPeNOPeN
Giochi di attivazione sociale
Giochi sensomotori
Giochi/attivitàcon oggetti
d 130 ripetered 130 ripetered 131 imparare attraverso le d 131 imparare attraverso le azioni con oggettiazioni con oggettid 161 dirigere l’attenzioned 161 dirigere l’attenzioned 250 controllare il proprio d 250 controllare il proprio comportamentocomportamentod 310 comunicare con – ricevere- d 310 comunicare con – ricevere- messaggi verbalimessaggi verbalid 335 produrre messaggi non d 335 produrre messaggi non verbaliverbalid 499 mobilitàd 499 mobilitàd 599 prendersi cura della propria d 599 prendersi cura della propria personapersonad 710 interazioni interpersonali d 710 interazioni interpersonali semplicisemplici
PROFILO ADATTIVO 0-4 ANNI
•• “…“…La terapia psicomotoriaLa terapia psicomotoria, ,
inoltre, si configura come una prassi inoltre, si configura come una prassi terapeutica consolidata, che terapeutica consolidata, che privilegia una modalità d’approccio privilegia una modalità d’approccio in grado di facilitare:in grado di facilitare:
• La percezione e la “conoscenza” di sé La percezione e la “conoscenza” di sé come personacome persona
• La percezione e la “conoscenza” dell’AltroLa percezione e la “conoscenza” dell’Altro
LINEE GUIDA PER L’AUTISMOLINEE GUIDA PER L’AUTISMO
LINEE GUIDA PER L’AUTISMOLINEE GUIDA PER L’AUTISMO
•aumentare i tempi d’attenzioneaumentare i tempi d’attenzione•facilitare un uso più appropriato facilitare un uso più appropriato
degli oggettidegli oggetti
PROSPETTIVA SINCRONICAPROSPETTIVA SINCRONICA
Riguardo la scelta e l’articolazione Riguardo la scelta e l’articolazione degli interventi in una specifica degli interventi in una specifica
fascia d’etàfascia d’età
PROSPETTIVA DIACRONICAPROSPETTIVA DIACRONICA
Attraverso la necessità di rivalutare e Attraverso la necessità di rivalutare e riformulare gli interventi in rapporto alle riformulare gli interventi in rapporto alle
inevitabili e augurabili trasformazioni inevitabili e augurabili trasformazioni derivanti dall’età derivanti dall’età
Comunicare in riabilitazione: strumenti
possibili
• VISIONE GLOBALEVISIONE GLOBALE
• DILATAZIONEDILATAZIONE
• MOLTIPLICAZIONEMOLTIPLICAZIONE• IMPREVEDIBILITAIMPREVEDIBILITA’ ’
““La comunicabilità dei propri atti La comunicabilità dei propri atti terapeutici all’interno terapeutici all’interno
dell’equipe (ivi compresa la dell’equipe (ivi compresa la famiglia del bambino) può famiglia del bambino) può
sostenere quegli auspicabili sostenere quegli auspicabili processi di decentramento che processi di decentramento che segnano i passaggi dalla buone segnano i passaggi dalla buone
prassi alle metodologie”prassi alle metodologie”