Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale

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Progettazione Educativa Multimediale

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Digital LearningSimona Carta

PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE

UNITÀ DIDATTICA 1

Cosa significa

Progettare la formazione

multimediale?

Cosa si intende per

Apprendimento

significativo?

Parole, parole, parole…

Riporta le informazioni in un unico formato dipresentazione, come, ad esempio, con sole parole.

Contenuto monomediale

Contenuto in forma monolitica

notevole sforzo di concentrazione

[…]Più popolare del "Manuale di economia domestica celeste“

[…] più discusso della trilogia di bestseller filosofici di Oolon Colluphyd

"Dove ha sbagliato Dio” […]

Parole e immagini

Contenuto multimediale

Riporta le informazioni in più formati di presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, anche materiale illustrativo.

Parole e immaginicontribuiscono ad avviare il processo di acquisizione di concetti e idee

Parole

per i passaggi più “formali”, le parti descrittive, le azioni da compiere

Immagini

per un’informazione

d’insieme, intuitiva,

più “naturale”

Parole, immagini e…

http://www.youtube.com/watch?v=9zYqu6egyCw

xy

kz

rt

j

i

Rappresentazioni

verbaliRappresentazioni

visive

Apprendimento significativo

Processo di acquisizione delle informazioni e diintegrazione nel sistema di conoscenze, mediante lacostruzione di un modello mentale.

xy

kz

rt

j

i

Rappresentazioni

verbaliRappresentazioni

visive

Che cos’è la

Dissonanza cognitiva?

Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte

disarmonia, di «dissonanza cognitiva», dovuta al fatto che il

nuovo modello «intacca» gradualmente quello esistente.

L. Festinger

Dissonanza cognitiva

Resistenza all’apprendimento

Livello di «consonanza» del vecchio modello

Quantità e qualità delle informazioni

Livello di «consonanza» del vecchio modello

Quantità e qualità delle informazioni

Resistenza all’apprendimento

Modelli di gestione della dissonanza cognitiva

QuaestioCaso

negativoReductio ad absurdum

Sic et non

Per l’esposizione di un sistema teorico in casi di BASSA resistenza all’apprendimento

Casonegativo

Reductio ad absurdum

Sic et nonQuaestio

Modelli di gestione della dissonanza cognitiva

Per l’esposizione di un sistema di informazioni in casi di resistenza all’apprendimento MEDIO-ALTA

QuaestioReductio ad absurdum

Sic et non

Modelli di gestione della dissonanza cognitiva

Casonegativo

Reductio ad absurdum

Casonegativo

Sic et nonQuaestio

Per l’analisi di due teorie e il superamento della prima in casi di MEDIA resistenza all’apprendimento

Modelli di gestione della dissonanza cognitiva

Casonegativo

Quaestio

Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di dissonanza e ALTA resistenza all’apprendimento

Modelli di gestione della dissonanza cognitiva

Reductio ad absurdum

Sic et non

Sic et non

Livello di «consonanza» del vecchio modello

Quantità e qualità delle informazioni

Resistenza all’apprendimento

Esempio

https://www.youtube.com/watch?v=_u3BRY2RF5I

Teoria cognitiva dell’apprendimento multimediale(Richard E. Mayer)

Decodifica delle informazioni:• 2 canali sensoriali• Capacità di elaborazione limitata

• Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che compongono il messaggio multimediale

• Capacità di elaborazione limitata

• Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti

• Eventuale aggiornamento dei modelli mentali

preesistenti

Cosa si intende per

Multimedia Learning?

Multimedia Learning

Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.

Multimedia Learning

Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.

Avvio del processo di

apprendimento:

Selezione delle

informazioni sulle

quali concentrarsi

Cosa si intende per

Carico Cognitivo?

Teoria del “carico cognitivo” di John Sweller

Carico cognitivo

Per “carico cognitivo” si intende il carico cui è sottoposta la memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle informazioni. Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e pertinente.

Frittata semplice

INGREDIENTI

• 6 uova • sale • prezzemolo triturato• 40 grammi di burro

Frittata semplice

Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo triturato.

Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate un pò, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della padella, facendo voltare la frittata.

Cassata siciliana

INGREDIENTI

1 pan di Spagna di 26 cm di diametro

Per il ripieno• 1 kg di ricotta di pecora• 200 g di zucchero a velo• 1/2 dl di rum• 120 g di canditi tritati• 120 g di cioccolato fondente tritato

Per la pasta al pistacchio• 60 g di pistacchio tritato finemente• 150 g di mandorle tritate finemente• 50 g di zucchero a velo• 2 cucchiai di rum

Per lo sciroppo al rum• 2 dl di acqua• 50 g di zucchero semolato• 1/2 dl di rum

Per la decorazione• 450 g di fondant (oppure 200 g di

ricotta lavorata con 20 g di zucchero a velo)

• 2 cucchiai di gelatina d’albicocche• frutta candita a piacere

Cassata siciliana

Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore.Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum.Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo.Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.

Carico cognitivo “intrinseco” Dipende dalla difficoltà insita nell’informazione (numero di

concetti e complessità delle relazioni)

Cassata siciliana

Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore.Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum.Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo.Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.

Carico cognitivo “estraneo” Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici

Carico cognitivo “pertinente” Dovuto all’impegno adoperato per apprendere in maniera

significativa

Per una comunicazione

efficace è indispensabile…

• mantenere alto il carico

cognitivo pertinente

• ridurre il carico cognitivo

intrinseco

• tendere a eliminare il

carico cognitivo estraneo

L’uso della multimedialità

deve agevolare:

1. la selezione del materiale

verbale e iconico

2. l’organizzazione del

materiale selezionato in

modelli mentali coerenti

3. l’integrazione di queste

rappresentazioni verbali e

visive con il sistema di

conoscenze già acquisito

Come si progetta una

Presentazione

Multimediale?

Principi del Multimedia

Learning

• Multimedialità

• Contiguità spaziale

• Contiguità temporale

• Coerenza

• Modalità

• Ridondanza

• Personalizzazione

• Segmentazione e formazione

pre-corso

• Differenze personali

Multimedialità

Si apprende di più dalle parole combinate con la

grafica (immagini statiche, animazioni o video),

che dalle sole parole!

Multimedialità

Le parti del fiore

Il fiore è generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli

stami e dal pistillo.

Il calice protegge tutte le altri parti del fiore.

La corolla è formata da petali di vario colore.

All’interno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili

costituiti da una parte superiore ingrossata.

Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.

Multimedialità

Le parti del fiore

Calice

Corolla

Stami

Pistillo

Petalo

Si apprende di più dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!

1. Multimedialità

Grafica

per l’apprendimento

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

• Statica

• Dinamica

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

• Decorativa

• Figurativa

• Mnemonica

• Organizzativa

• Relazionale

• Trasformativa

• Interpretativa

Decorativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Decorativa

Figurativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Mnemonica

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Organizzativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Organizzativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Relazionale

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Trasformativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Interpretativa

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva

Tipologie di

grafica:

• Aspetto

• Funzione

comunicativa

• Funzione

cognitiva• Interazione con i

processi di

apprendimento

Contiguità spaziale

Le parole e le immagini correlate vanno

posizionate vicine le une alle altre.

Inserisci celle

Con il pulsante “Inserisci

celle” puoi:

• inserire celle, righe o

colonne nel foglio o nella

tabella di lavoro;

• aggiungere un foglio alla

cartella di lavoro.

1

1

Contiguità spaziale

Inserisci celle

Con il pulsante “Inserisci

celle” puoi:

• inserire celle, righe o

colonne nel foglio o nella

tabella di lavoro;

• aggiungere un foglio alla

cartella di lavoro.

1

1

Split attention

Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.

2. Contiguità spaziale

Eye-tracking test

Contiguità temporale

Le animazioni a video e la corrispondente

descrizione in audio vanno presentate nello

stesso momento.

Contiguità temporale

Le parti del fiore

Calice

Corolla

Stami

Pistillo

Petalo

Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.

3. Contiguità temporale

Esempio

Coerenza

Nella presentazione multimediale devono essere

veicolati solamente contenuti coerenti con

l’obiettivo didattico in questione.

Coerenza

Le parti del fiore

Gambo

Calice

Petalo

Corolla

Le parti del fiore

Gambo

Calice

Petalo

Corolla

Seductive detail

Coerenza

Calice

Corolla

PetaloGambo

Le parti del fiore

Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente contenuti coerenti con l’obiettivo didattico in questione.

4. Coerenza

Esempio

https://www.youtube.com/watch?v=WwbNszdrMjY

Esempio

Modalità

Le informazioni vanno distribuite in maniera

equilibrata tra canale visivo e canale uditivo,

privilegiando la narrazione audio per la

trasmissione delle parole.

Per volare una mongolfiera sfrutta un

semplice principio della fisica: il

principio di Archimede.

In base a questo principio, un corpo

parzialmente o interamente immerso

in un fluido (in questo caso

l’atmosfera) riceve una spinta dal

basso verso l'alto pari al peso del

fluido da esso spostato.

Modalità

Modalità

TRASCRIZIONE AUDIO:

Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In

base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso

l’atmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato.

Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.

5. Modalità

Esempio

Ridondanza

La stessa informazione non va presentata in

formati diversi: meglio descrivere le immagini con

parole in audio, che con testi a video.

Ridondanza

Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili

soluzioni e ora è davanti a un bivio.

Cosa fare?

TRASCRIZIONE AUDIO:

Luigi è indeciso.

Ha valutato tutte le possibili

soluzioni e ora è davanti a un

bivio.

Cosa fare?

Parlare con Mario, il suo

responsabile, oppure risolvere il

problema da solo?

Risolvere il

problema da solo

Parlare con Mario,

il suo responsabile

Cosa fare?

TRASCRIZIONE AUDIO:

Luigi è indeciso.

Ha valutato tutte le possibili

soluzioni e ora è davanti a un

bivio.

Cosa fare?

Parlare con Mario, il suo

responsabile, oppure risolvere il

problema da solo?

Risolvere il

problema da solo

Parlare con Mario,

il suo responsabile

Ridondanza

Esempio

https://www.youtube.com/watch?v=2_AMEAnWyRk&list=PLMo9vqiZPs0RQa_kypIS3tchANZa-MJGO

La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.

6. Ridondanza

• Stile di conversazione informale• Voce reale• Agenti virtuali

7. Personalizzazione

• Porzioni di contenuto• Prerequisiti

8. Segmentazione e formazione pre-corso

Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con poche conoscenze

9. Differenze personali

Cosa significa

Progettare la formazione

multimediale?

PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE

G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO “GET. GUIDA ALL’EDUCATION TECHNOLOGY.

INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE”,

COLLANA “MANUALI DEL SAPERE”, MAGGIOLI EDITORE, 2013

G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE

PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS)

P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION,

COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991

R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND

EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012

R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR

CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO

2011

R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001

J. NOVAK, L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA

CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001

Bibliografia

Digital Learningsimona.carta@wemole.com

PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE

UNITÀ DIDATTICA 1