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SCREENING E DIAGNOSI PRECOCE IN ONCOLOGIA
La Cervice
Francesca CarozziISPOFirenze
Population-based cervical screening in ItalyOrganised Cervical screening programmes havebeen a Basic Healthcare Parameter (livello essenziale di assistenza, LEA) since 2001 in women 25-64y with Pap test every 3y
• Guidelines are provided by the Ministry of Health’s Department of Prevention in agreement with regional governments;;
• Regional governments are responsible for the organization, management, and qualityassurance of screening programmes
• Since 2004, ONS (National Observatory for Screening) has been responsible for monitoringand promoting screening programmesnationwide;;
• The results of the screening programmes of each region are evaluated annually by the Ministry ofHealth in terms of coverage and impact.
The actual extension of cervical cancer screening (i.e., how many 25-64 year-old women regularly received an invitation letter to perform a Pap smear every three years) in 2011-2013 was close to 70%
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
% of women referring at least a pap smear in the last 3 yearsItaly source - PASSI 2010-13
47 4530 33
63 7350
64 60 62
2914
51
2037 34 28
46 5832 21 33
37 39
3557
25 1537
24 26 22
5368
29
5738 35 40
22 833
40 23
555940
272838
0
20
40
60
80
100
Nationwide pooled data North
Centre
South
A.P. Bolzano
Emilia-Romagna
Valle d'Aosta
Veneto
Toscana
Friuli Venezia Giulia
Piemonte
Umbria
Lazio
A.P. Trento
Liguria
Marche
Lombardia*
Abruzzo
Molise
Puglia
Sardegna*
Basilicata
Sicilia
Campania
Calabria*
%
within the screening program spontaneous screening
77%
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Cervical Cancer Screening : HPV test as primary screening test
•A crucial innovation for cervical screening policy is currently taking place.
•Italy is one of the first countries in Europe to move towards the use of HPV DNA test as a primary test
Perchè si cambia?
– L’infezione persistente con HPV oncogeni è la condizione necessaria per l’evoluzione a carcinoma
• 12 tipi di HPV causano virtualmente tutti i casi di cancro
– Un programma basato sulla ricerca di HPV oncogeni come test primario è più efficace dello screening con Pap-test sia nella individuazione di lesione precancerose di alto grado e fornisce una protezione maggiore (60-70%) per la prevenzione del carcinoma invasivo (Lancet 2014)
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Imola
Trento
Ravenna
Padova
Torino
Studio NTCC –Trial randomizzato multicentrico
Centri Screening partecipanti
Firenze
Bologna
Verona
Viterbo
Randomizzate ~ 100.000 donne
Braccio convenzionaleØPap-test convenzionale
Braccio sperimentaleØ1a fase: test HPV HR+ citologia in fase liquidaØ 2a fase: solo test HPV HR
Recall di tutte le donne ai round successivi
Elegibili donne fra 25-60 anni invitate dal programma di screening
La ricercanella rete delloscreening oncologico: studi che si basano sullapopolazione invitata o aderente ai programmi di
screening F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Risultati dai trial Europei randomizzatiDati del 1° e 2° round di screening
1° Round Screening di prevalenza
2° Round screening di incidenza Totale rounds
TRIAL TEST N°arruolati
N°CIN3+ DR relativa
N°CIN3+ DR relativa
N°CIN3+
DR relativa
Naucler 2007 HPV 6257 72 1,3 (0,9-1,9) 16 0,5 (0,3-1,0) 88 1,04citologia 6270 55 30 85
Bulkmans 2007HPV 8575 68
1,7 (1,1-2,5)24
0,5 (0,3-0,7)92
1,02citologia 8580 40 54 94
Ronco 2010 HPV 34430 105 1.9 (1.4-2.8) 8 0.2 (0.1-0.5) 113 1,23citologia 34405 56 36 92
Il test HPV anticipa la diagnosi di CIN3+ e non aumenta sovradiagnosi CIN3 in donne > 35 y
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Donne arruolate Round 1 Round 2 Totale
HPV 12.939 126 8 134
PAP 12.596 27 15 42
RR 4.54 0.55 3.11
Al round 2 nel braccio sperimentale 45% riduzione delle CIN2
Forte aumento (3 volte) delle CIN2 totali trovati nel corso dei due round nel braccio sperimentale (plausibile sovradiagnosi di lesioni regressive)
Ronco G 2009
TRIAL NTCCDonne di età 25 - 34
Diagnosi di CIN 2
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Lancet. 2014 Feb 8;;383(9916):524-32
Ø HPV based screening provides 60-70% greater protection against invasive cervical cancer compared with cytology
Ø L’incidenza cumulativa di Ca invasivo dopo un HPV negativo a 5 anni è minore di quella 3 anni dopo un Pap negativo
Ø Il test HPV anticipa la diagnosi di CIN3 e ha una maggiore efficacia nel prevenire i Ca invasivi
Il percorso verso il programma di screening cervicale con HPV in Italia
• 2002-4 arruolamento dello studio NTCC RCT • 2006-8 pubblicazione dei dati di NTCC sull’arruolamento• 2010 pubblicazione dei dati NTCC data sui primi due round di screening• 2010 implementazione di alcuni programmi pilota che hanno utilizzato il test HPV come
test di screening primario
o 2012 report HTA. HPV è più efficace e meno costoso se vengono applicati protocolli adeguati
– Test HPV da solo come test di screening primario– Triage con cytologia reflex e ripetizione ad un anno del test HPV sulle citologie negative– Intervalli di 5 anni– Età di Inizio dello screening con test HPV: 30 anni
• 2013:– Ministero della Salute raccomanda lo screening con HPV alle Regioni con il protocollo
sopracitato– Decisione ufficiale di iniziare lo screening con HPV come routine in 5 Regioni: Toscana
(2012), Basilicata (2013) and Piemonte (2013) , Liguria (2013) Umbria (2013)• 2015:
– PNP 2015: all programs to HPV within 2018 (women 30+)– LLGGEE settembre 2015
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Executive summary del report HTA italianoELEMENTI ESSENZIALI DI UN PROTOCOLLO
APPROPRIATO
• Lo screening basato sul test HPV non deve iniziare prima dei 30-35 anni.
• L’intervallo di screening nell’ambito di programmi organizzati di popolazione dopo un test HPV primario negativo deve essere di almeno 5 anni.
• Le donne positive ad HPV non devono essere inviate direttamente a colposcopia, ma è necessario utilizzare sistemi di triage. Il metodo attualmente raccomandabile è basato sull’esecuzione della citologia (Pap test) nelle donne HPV positive.
• I test per il DNA di HPV oncogeni utilizzati devono essere validati quanto a sensibilità e specificità per lesioni di alto grado, secondo ciò che è riportato nelle Linee guida europee.
• il doppio test con citologia e HPV non è più protettivo del solo test HPV come test primario
• Sia la lettura dei test citologici che l’esecuzione del test HPV richiedono, per motivi di qualità e di costo, la centralizzazione …si raccomanda pertanto l’esecuzione del test HPV in un numero limitato di laboratori di riferimento di grandi dimensioni
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Lo Screening per il cervico-carcinoma oggi in Italia
Età Screening Intervallo
Da 25 a 30-35 anni
Pap-test con HPV di triage per ASC-US
3 anni
> 30-35y a 64 anni
HPV con Pap di Triage
5 anni
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
The implementation of the HPV screening program In Italy
• After Ministry guidelines :The HPV program is implemented in different way by region:– Small Region started with all target populaton (30/35 to 64y): Umbria,
Basilicata – Several large Regions introduced a transition phase , i.e implementation will
be progressive (in most cases from 3 to 5 years) :
• Toscana, Emilia Romagna, Veneto Regions by age group : starting from older age groups (ex. 55-64) and expects to complete accrual in 3 years by progress)ivelyinviting younger women (55,64, 44-64 and then all women target , 30-64y
• Piedmont region is inviting for HPV an increasing proportion of randomly defined women over 3 years and all the target population from the 4th 2015 (3° year) :R
outin
e Pro
gram
• Pilot Programmes started mainly from 2010 (data on 2nd round NTCC) before Ministry guidelines
•In general not randomised (Randomised only in Turin, Trento and Reggio Emilia )•Initially many invited women from 25 years every 3 years•They mainly aimed at evaluating the feasibility of HPV-basedscreening in routine activity
Pilo
t pro
gram
s
In 2013, 21 Italian programmes from 10 regions invited women for HPV-basedscreening, more than 420,000 (11,6% of the target population) women wereinvited to HPV testing and more than 175,000 accepted.
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Nuovo protocollo : 25-33y Pap Test ogni 3 anni34-64 y HPV screening ogni 5 anni
10 rounds 25-64 anni
Programma di screening: 25-64 anni Pap-Test ogni 3 anni
14 rounds 25-64 anni
Il nuovo protocollo dello Screening Cervicale
in Regione Toscana nella fascia target 25-64 anni
PAP Test ogni 3 anni
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Gestione inviti e prelievi HPV o Pap
HPV screening test >=30 -‐64 anni
HPV Negativo
Nuovo round di screening After 5 Year
Richiamo ad 1 anno per ripetere test HPV
HPV test negativo
HPV Positivo
Citologia ASC-‐US+or insoddisfacente
Inviate in colposcopia
Citologia Neg
HPV testancora positivo
PAP TEST TRIAGE
Lo Screening cervicale: 2 percorsi differenziati per età
Pap TEST screening test 25-‐30/34
Citologia ASC-‐US+Citologyia NEG Pap >ASC-‐US+
Inviate in colposcopia
HPV TEST TRIAGE
Nuovo screening round Dopo 3 anni
HPV PositivoHPV Negativo
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Implementazione HPV primario:• L’impatto sull’organizzazione
• adeguamento dei sistemi informativi locali e centrali
• Regolamentare gli aspetti giuridico-amministrativi necessari alla omogenea e adeguata messa a regime del processo
• Gli aspetti logistici legati alla centralizzazione: - Fattibilità locale e impatti organizzativi- la centralizzazione del test HPV e della citologia di triage vs citologia di screening residua – L’impatto formativo legato alla lettura del pap test come test di triage
• I costi (differenziali o complessivi) stimati vs reali
• L’integrazione con lo spontaneo
• Garantire Appropriatezza
• Le necessità/opportunità di valutazione e di ricerca&sviluppo che si vogliono implementare
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
La gestione dell’intervallo tra screening
Ø Nello screening con HPV primario si passa da una periodicità di tre anni (paptest ) a una di 5 anni (per ora)
Ø La possibilità di variazioni del percorso per interventi esterni è piuttosto elevata. La frequenza lunga cosi lunga dell’intervallo è ancora insolita per il mondo degli screening oncologici e ancora di più per il mondo clinico.
Ø E’ importante la sorveglianza, l’informazione e la formazione.
Ø Valutare interventi centrali per ‘dinsincentivare’ percorsi non appropriati – L’ex art. 85 della LN 388/2000, modificato in art. 52 comma 31 della LN 488/2001 stabilisce che le
donne in età compresa tra i 25 e i 65 anni possono effettuare gratuitamente un Pap test ogni 3 anni, previa presentazione di richiesta medica a scopo preventivo e autodichiarazione di non aver eseguito, in regime di esenzione, il Pap test negli ultimi 3 anni
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Almeno 5 aa!
HPV 1y
Colposcopia
Invito per lo screening
Partecipazione
citologia
HPV test
No screening
si no
negativo
negativo
positivo
positive
Sensibilità pap triage >> pap pimarioAmpie variazioni di positività al triage influiscono poco invio in colpo totale e su DR totale
Se c’è effetto su adesione è di incremento
Adesione a richiamo a 1 anno molto variabile.Problematica in molti programmi
Prelievo unico per HPV e Pap di triage
Detection rate al baseline molto maggioredell’atteso
Detection rate bassaIntervallo troppo breve?
Detection rate molto bassa a 3 aa
Clearance minoredell’atteso
Variabilità rilevante
HPV Positivtà moltobassa a 3 aa
Highlights dai primi dati della Survey HPV
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Invio Self sampling?
Cosa succede al secondo round di screening con HPV?I dati dai progetti Pilota
proportion of HPV positive women
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
18,0
20,0
28-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-60Age at testing
% HC2 positive
re-testingrecruitment
012345
Este Valcamonica Umbria Turin
Colposcopy referra I°round
Colposcopy referra II°round
0
2
4
6
8
10
12
14
ESTE
Turin
Umbria
Valcamonica
DR CIN2+ amomng HPV pos
I° Round II° Round
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Uso del test HPV nello screening
1. follow up Post-‐trattamento. 2. Triage dell’ASC-‐US e dell’LSIL.
3. Follow Post-‐colpo negativa
4. HPV come test primario seguito da triage citologico.
Secondo le LLG
G 2006
Secondo le LLG
G 2012
LLGG EU
2015Docum
ento HTA 2012
Docum
ento indirizzo Ministero 2013
F. Carozzi - Padova 23 Marzo 2016
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Accetta et al JMS 2010
Migliore strategia senza vaccino
Analisi costo-efficacia delle strategie di prevenzione del carcinoma cervicale
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Raccomandazioni costiØ Adottare un sistema di remunerazione a percorso e non a prestazione, definendo tariffe a quota capitaria o “per donna screenata”.
Ø Prevedere la possibilità di effettuare le diverse parti del percorso in diverse aziende sanitarie.
Ø Adottare meccanismi di distribuzione delle risorse che privilegino le strutture erogatrici, affidando a contabilità amministrativa le eventuali compensazioni tra aziende titolari di funzioni di prevenzione e aziende solo erogatrici di prestazioni.
Ø Utilizzare indicatori e standard di performance nella definizione dei criteri di compensazione.
Ø Adottare strategie che permettano di far ricadere i costi delle inefficienze su chi ne è responsabile.
Ø Prendere provvedimenti affinchè il test HPV a scopo di prevenzione non debba essere erogato e rimborsato con le tariffe vigenti al momento nel nomenclatore, specialmente quando si tratta di prestazioni erogate al di fuori dei programmi organizzati di screening.
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Piemonte e Toscana: remunerazione a percorso
valore unitario
anno di indagine
activity driver
costo per UDP
organizzazione 1,83 2012 1,77023 3,24invito 2,96 2011 1,77023 5,24prelievo 7,53 2010 1,00697 7,58trasporto 1,00697
test HPV 10,32 2015 1,00385 10,36 33,96%PAP di triage 19,7 2014 0,06 1,18 3,88%colposcopia 80,53 2010 0,036 2,9 9,50%TOTALE al MC2 30,51overhead 25% 7,63FULL COST 38,13conizzazione * 1005,65 2015 0,00339 3,41 * full cost
27,82%
24,84%
ISPO 2015: COSTO DEL PERCORSO HPV PRIMARIO PER UDP =RISPONDENTE
PROCESSO
cost driverHPV con PAP di triage
% del costo
•La Regione Toscana ha percorso centralizzato di laboratorio (HPV primario con citologia di triage). •Percorso prescrivibile solo all'interno del programma di screening HPV primario.•Istituisce la prestazione “HPV primario con citologia di triage”, •Regola la regolamentazione economica tra laboratorio centrale (HPV+citologia) e le Aziende Sanitarie (Prelievo Colposcopia e trattamento)
HTA report italiano: Costo e valutazione economica
• I costi complessivi dello screening basato sul test HPV ogni 5 anni sono inferiori a quelli di uno screening citologico convenzionale ogni 3 anni.
• Il costo per singolo round è leggermente superiore
– 2015: Forte diminuzione dei costi dei test HPV dopo l’introduzione del test nella routine (12€ vs 5,0 €)
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Carcinoma della cervice: screening e vaccinazione
• Ci sono oltre 100 tipi diversi di HPV di cui 12 oncogeni: che casusano virtualmente tutti I casi di carcinoma cervicale
• Un gruppo di 12 tipi di HPVirtualmente tutti i casi di carcinoma cervicale
HPV 16,18,31,33,35,39,45,51,56,58,59• I vaccini attualmente disponibili e utilizzati proteggono per 2 tipi ad alto rischio (HPV 16/18) che sono la causa di circa il 70% dei carcinomi
• …quindi nelle coorti vaccinate lo screening deve continuare , modificandosi
Cross-protection
HPV 16,18,31,33,35,39,45,51,56,58,59
…vaccini nonavalenti e vaccinazione nei maschi , vaccinazione in co-payment
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Come ? Il contesto
• Presenza di uno screening organizzato in forte evoluzione
• Offerta gratuita di vaccinazione anti HPV con modalità diverse nelle varie Regioni
•
a) è in atto in Italia il passaggio dallo screening basato sul Pap-test come test di screening all'HPV test PNP : passaggio entro il 2018b) Dati di adesione alla vaccinazione diversificati tra regioni e per classi di età e ASLc) Dati di estensione e adesione agli screening diversificati tra regioni e ASL
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Raggiungimento dell’età di screening delle coorti vaccinate contro l’HPV
1991
1992
2016-2017
dal 20181993
1994
1995
1996 – Vaccinate nel 12° anno
1997 – Vaccinate nel 12°anno
dal 2021
http://www.epicentro.iss.it/problemi/hpv/pdf/Aggiornamento_HPV_31122014.pdf
Tabella 1: Copertura vaccinale (%) per ciclo completo di vaccino contro l’HPV, per Regione e coorte di nascita. Italia, 2014.
Target primario Offerta nel 12° anno
Strategie diverse*
Target secondario Offerta nel 15/16/18° anno
Coorte 2000
Coorte 1999
Coorte 1998
Coorte 1997
Coorte 1996
Coorte 1995
Coorte 1994
Coorte 1993
Coorte 1992
Coorte 1991
Valle d'Aosta 68,5 71,0 75,5 74,1 75,4 76,2 67,2 71,2 72,8 65,8 Piemonte 67,4 66,7 67,5 66,9 64,2 62,7 59,4 62,3 - - Liguria 68,9 71,5 73,6 73,8 68,7 56,4 - - - - Lombardia 74,5 75,0 67,5 64,7 - - - - - - PA Trento 60,6 61,9 64,5 63,2 - - - - - - PA Bolzano 30,9 27,7 27,2 26,7 28,7 - - - - - Veneto 77,8 77,8 78,6 78,7 80,2 - - - - - Friuli Venezia Giulia 68,3 68,7 72,3 72,6 71,2 68,7 69,9 68,0 - - Emilia-Romagna 77,0 76,0 78,3 77,4 56,6 - - - - - Toscana 82,0 82,3 82,1 83,8 78,9 74,9 76,1 65,5 - - Marche 70,6 71,0 74,4 76,9 59,7 51,8 47,9 45,1 - - Umbria 82,0 80,8 80,6 80,1 - - - - - - Lazio 71,2 73,3 69,1 67,1 48,7 - - - - - Campania 60,9 59,3 60,9 62,1 - - - - - - Abruzzo 72,3 72,8 74,2 74,4 - - - - - - Molise 79,2 73,8 68,9 69,5 65,0 - - - - - Basilicata 80,0 80,6 80,5 82,4 86,8 77,7 78,4 81,6 72,3 73,7 Puglia 79,3 81,8 83,8 83,1 65,8 55,4 57,8 56,0 - - Calabria 70,3 73,9 74,1 71,4 53,5 - - - - - Sicilia 56,2 61,3 58,2 58,3 58,1 - - - - - Sardegna 73,2 75,0 76,6 86,0 73,4 - - - - - *La coorte 1996 è stata target primario con offerta attiva in alcune Regioni, target primario con offerta su richiesta in altre, target secondario in altre ancora. Fonte: CNESPS, ISS. Stato di avanzamento della campagna vaccinale per l’HPV: dati di copertura vaccinale al 31/12/2014 – Rapporto semestrale (dati aggiornati di tutte le Regioni).
La vaccinazione HPV oggi in Italia
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Sottogruppi a rischio variabile
• Età di vaccinazione• Naive vs non Naive• Non naive con infezioni pregresse da tipi HPV diversi • Differenza nel numero delle dosi di vaccino• Coperture di screening diversificati per regione• Coperture di vaccinazione diversificate per regione e classe di età • Tipo di vaccino (Cervarix, Gardasil, e che può variare anche all’interno della stessa regione)
• Estensione/adesione screening organizzato
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Ridefinire e Ripensare al nostro attuale approccio di screening
Heterogenity in risk
Uno Screening personalizzato sulla base di un profilo di rischio individuale ?Questo approccio può consentire il balance tra over-screening and underscreening
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
•definire le migliori modalità di screening nelle ragazze vaccinate contro l’HPV • i bisogni conoscitivi necessari per definire strategie di screening evidence-based.
Lo screening nelle donne vaccinate contro l’HPV
Obbiettivi Consensus Conference
ha individuato e definito definire le azioni centrali e locali da mettere in atto per ottimizzare l’integrazione dei programmi di prevenzione primaria con quelli di
prevenzione secondaria nonché le attività di ricerca correlate per colmare le conoscenze necessarie al cambiamento
5 Novembre 2015 a Firenze:Consensus Conference : Definizione del percorso di screening nelle donne vaccinate contro l’HPV
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
1) Devono essere modificati i protocolli dei programmi di screening all’arrivo delle coorti di donne vaccinate?
2) Se si, quale politica appare la più efficace e operativamente gestibile ? One size one fit vs tailored2.1) a quale età iniziare lo screening?2.2) con quale test?2.3) con quale intervallo?
3) La strategia dovrà essere diversificata per le coorti vaccinate nel quindicesimo anno (o dopo) rispetto alle coorti vaccinate nel dodicesimo anno?
4) Quali azioni da programmare da qui al 2021 per rendere operativamente possibile una reale integrazione tra prevenzione primaria e prevenzione secondaria?
I quesiti
Consensus Conference ‘Lo screening nelle donne vaccinate contro l’HPV’
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
.
•Responso della Giuria alla Domanda 2Domanda 2) Se sì, quale politica appare la più efficace e operativamente gestibile?
Per le ragazze vaccinate nel dodicesimo anno di vita (più/meno 1 anno), cioè a un’età incui la probabilità di avere già avuto rapporti sessuali è molto bassa, si propone unastrategia combinata sequenziale:
A. strategia personalizzata, che comporta la disponibilità di un linkage tra registri vaccinalie programmi di screening. In tal modo, sia le ragazze vaccinate nel dodicesimo anno che iprogrammidi screening potranno contare su un miglior rapporto costo-‐efficacia;
B.strategia uniforme, che potrà essere adottata quando i dati di copertura di Regione oazienda sanitaria locale (ASL) saranno arrivati alla soglia stabilita dal Ministero per lacopertura vaccinale (attualmente la soglia − non raggiunta in alcuna regione − è il 95% apartire dalla coorte del 2003). In questo modo le Regioni che raggiungeranno l’obiettivoavranno un ulteriore vantaggio rispetto alla strategia di screening personalizzata intermini di minor complessità del sistema.
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Responso della Giuria alla Domanda 4Quali azioni da programmare da qui al 2021 per acquisire le evidenze mancanti e rendere operativamente possibile l’integrazione tra prevenzioneprimaria e prevenzione secondaria?
…………….−Potenziamento dei registri tumori, incluse informazioni sui percorsi diagnostici e terapeutici, registrazione sistematica delle lesioni CIN2+ e linkage tra registri vaccinali e registri tumori;
−Analisi delle barriere alla diffusione degli screening e all’adesione alla vaccinazione anti-‐HPV e analisi degli indicatori dello screening per stato vaccinale.
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Raccomandazioni per la ricerca:a) Studi da implementare:
i. promuovere la conduzione di studi con un protocollo condiviso a livello nazionale per identificare protocolli conservativi che permettanol’uso del test HPV anche nelle donne 25-‐29 anni;
ii. arruolare una coorte di donne vaccinate che siano HPV negative allo screening e sulle quali sia possibile determinare ladetection rate di CIN3+ ai passaggi successivi. In particolare, per le coorti di ragazze vaccinate al quindicesimo/sedicesimo anno di età, sesi raccoglie lo stato di in fezione per HPV al primo passaggio di screening (dal 2016) si potrà poi applicare il disegno di studio per l averifica dei dati di riduzione delle CIN3+ e determinazione dell’intervallo di screening ottimale;
iii. promuovere la conduzione di studi per studiare il livello di associazione tra adesione allo screening e adesione alla vaccinazione (odecisione di vaccinare le proprie figlie);
iv. promuovere studi per valutare se il nuovo vaccino nonavalente possa cambiare gli elementi fondamentali dell’albero decisional epresentato in questo documento;
v. indagini qualitative volte a identificare strumenti e modalità per comunicare il cambiamento dello screening a donne e operatori.
Finally the Jury recommends:di valutare l’offerta, l’accettazione, e l’efficacia della vaccinazione anti-‐HPV nelle donne non precedentemente vaccinate all’ingresso nei
programmi di screening a 25 anni d’età.
Consensus Conference Lo screening nelle donne vaccinate contro l’HPV
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Struttura Documento Consensus Conference ‘Lo screening nelle donne vaccinate contro l’HPV’
in pubblicazione
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
La prevenzione del cervico-carcinoma un unico processo
Fattori di rischio
Lesioni Intraepiteliali
Cancro
Sto
ria
natu
rale
Abitudini sessuale
Prevenzione PrimariaVaccinazione
HPV e CIN
Prevenzione SecondariaScreening
Incidenza
Integrazione PrevenzionePrimaria e Secondaria
Risorse CondiviseSistemi di sorveglianza
comuni,Linkage record
F. Carozzi Padova 23 Marzo 2016
Grazie per l’attenzione !!
f.carozzi@ispo.toscana.it