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indice
Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
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‘08 Beer Bottles in luoghi pubblici.
‘09 Performing the City. Progetto di uno spazio teatrale contemporaneo.
‘10 Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano.
‘11 Riqualificazione e sviluppo di Al-Adhamiya, Baghdad.
‘12 Arcipelago Verde. Strategie di sviluppo per la capitale della biodiversità.
‘13 Urban Patchwork. Riuso buchi neri.
‘14 Beijingland.
‘14 Maroncelli Home.
Curriculum Vitae
pag 3
pag 4
pag 6
pag 8
pag 10
pag 12
pag 13
pag 14
pag 15
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
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Il risultato è un “fiore urbano”, scaturito direttamente dal suolo duro della città, che non mette mai radici ma si appoggia delicatamente sul terreno che gli viene messo a disposizione. L’obiettivo è quello di incentivare la raccolta delle bottiglie di vetro che verranno poi riciclate, funzionando da “sementi” per f u t u r i oggetti.
Il concorso internazionale di design sostenibile, è un’idea originale al problema della raccolta del vetro negli spazi pubblici urbani, precisamente nella zona delle Colonne di San Lorenzo a Milano. Il progetto è una risposta semplice e a basso costo, in grado di portare un tocco di colore negli ambienti metropolitani milanesi. L’idea è nata dalla reinterpretazione creativa del ciclo naturale di semina / crescita / raccolta, assimilato al ciclo del riuso, tipico dei
prodotti dell’agricoltura.
concorso internazionale di design sostenibile
promosso da Co-Creando e o2italia
con comune di Milano e Legambiente
conMarta Guerini e
Giancarlo Zambù
80% circo10% performance5%recitazione
5% altro
65% happening20% performance10%recitazione5% altro
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
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Il progetto è uno spazio teatrale contemporaneo predisposto a “raccontare gli individui e le loro storie”. Sono “frammenti di scena” che invadono e si appropriano dello spazio interno della Stazione Centrale di Milano, creando una rete di relazioni versatile, “aperta” e multifunzionale, suscettibile di adattarsi a specifiche drammaturgie e/o stili di diverse rappresentazioni. L’operazione progettuale scompone il palcoscenico tradizionale in singoli
elementi che trovano delle nuove modalità nelle queli ricomporsi, “polverizzandosi” nello spazio interno della Stazione Centrale considerato come un grande teatro. Questi elementi trovano collocazioni differenti all’interno della stazione stessa, declinandosi in maniera diversa a seconda della posizione e del gioco di forze di cui diventano parte al variare degli individui, delle relazioni, delle condizioni di accesso e delle potenziali rappresentazioni.
Spazio polverizzato.Spazio racchiuso.
progetto di uno spazio teatrale contemporaneo
corso di scenografiaPolitecinico di Milano,prof. Pierluigi Salvadeo
con Marta Guerini
70% jam session10% happening10% performance10% altro
60% danza classica20% danza moderna15% musical5% altro
50% happening25% street dance15% jumpers10% altro
35% varietà30% promozione20% hall10% recitazione5% altro
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Spazio dinamico.
Spazio prospettico.
Spazio orizzontale.
Spazio sospeso.
Il progetto trasforma il parco chico mendes in un parco per il deposito e stoccagio delle ceneri vulcaniche dell’Etna. L‘attuale parco urbano è inutilizzato e soggetto a continui atti di vandalismo. Il progetto mira al riutilizzo dell’area attribuendone un valore di specificità, usandola come risorsa estesa all’intero territorio provinciale. Il “parco delle ceneri vulcaniche” è un intervento in progress che ricicla le ceneri dell’Etna. Ha anche la finalità di valorizzare l’opera incompiuta interna al parco, ospitando cumuli artificiali e dune di ceneri vulcaniche che ridisegnano il paesaggio con contrasti di colore tra il nero lavico, il verde degli agrumeti e il cemento incompiuto.
Parco delle
cenerivulcaniche
Il progetto interessa il letto del Lungotorrente Macchia nel quale è stato realizzato il Parcheggio Multipiano, senza norme di sicurezza, inagibile da decenni. Unica opera del “Parco Archeologico” che nel giugno 2010 è stata portata a compimento con finanziamenti privati e resa agibile. Il progetto ha l’obiettivo di lasciare una visibile traccia, un segno, la “memoria” di un’ opera rimasta incompiuta sul territorio giarrese per 23 anni. L‘intervento previsto rende accessibile, riqualifica e bonifica l’intera area, difficilmente praticabile, incolta, abbandonata ed inquinata. Un’area al margine tra un territorio agricolo, formato prevalentemente da agrumeti, ed un territorio urbano denso e compatto, che ha necessità di spazi verdi e servizi.
LungotorrenteMacchia
Giardinobotanico
Il progetto mira alla riconversione d’uso dell’edificio incompiuto, da Teatro comunale (inagibile per cedimenti strutturali causati dall‘assestamento del terreno) a Giardino botanico. Agendo sulla riqualificazione anche dell’area circostante, includendo il recupero dell’ex falegnameria adiacente al teatro, il progetto vuole restituire pregio e valore ad un’intera area urbana, nella quale negli anni è cresciuto il degrado e l’abbandono, “contagiando” l’intero quartiere. L’edificio incompiuto diventa quindi una risorsa, anche economica, per i cittadini ed il territorio, trasformandosi da elemento negativo a catalizzatore di qualità.
Parco degliscarti
incompiuti
Il progetto trasforma il Centro Polifunzionale e l’area limitrofa in un parco di “scarti” provenienti dalle Opere Incompiute del Parco Archeologico. Gli “scarti incompiuti” sono materiali usati per costruire gli edifici non finiti: le tramezzature di laterizio, i tondini di ferro, le recinzioni in acciaio, gli intonaci scrostati, gli elementi d’arredo, gli infissi, le porte. Tutti materiali che vengono riciclati per disegnare un nuovo paesaggio. Nuovi percorsi tracciati dal progetto permettono di visitare le più significative zone del parco ed alcune parti dell’edificio, camminando sui materiali di scarti tra agrumeti, verde incolto ed orti spontanei. Infine si raggiunge il piano più alto dell’edificio, nonchè il punto più alto del paese, con una terrazza panoramica che ha una vista a 360° sul paesaggio siculo.
eruzioni dell’Etna nel XXI secolo
20012002
200420062007
20092010
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 24000 m2
- i cumuli di cenere hanno un volume pari a 4000 m3
- il parco ha una capienza massima di stoccaggio di ceneri pari a 28000 m3
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 40100 m2
- il centro polifunzionale e la piscina olimpionica occupano una superficie pari a 6200 m2
- gli orti urbani occupano una superficie pari a 4650 m2
- i percorsi occupano una superficie pari a 3250 m2
- le griglie metalliche si sviluppano su una superficie pari a 600 m2
linee guida per le strutture esistenti
serra principaleIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in rame e della struttura portante in c.a. e laterizio con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato, la sostituzione delle partizioni verticali opache con vetro a doppia parete e telaio in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
serra secondariaIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in laterizio e della struttura portante lignea con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
il giardino in numeri
la superficie complessiva del giardino è pari a 7515 m2
la superficie della serra principale è pari a 1260 m2
la superficie della serra secondaria è pari a 645 m2
la superficie dei giardini pensili è pari a 960 m2
la superficie dell’ingresso, delle aule didattiche e del bookshop è pari a 794 m2
denominata “l’eruzione perfetta” riversò sui territori circostanti 160 milioni di m3 di lava e cenere
15 luglio - 16 novembre4 settembre - 23 novembre la cittadina di Giarre
viene ricoperta da uno spesso strato di cenere 6 novembre
8 aprile - 25 agosto
il lungotorrente in numeri
la lunghezza complessiva del percorso sul lungotorrente è pari a 720 m2
la superficie complessiva delle griglie metalliche è pari a 1650 m2
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
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Urban Patchwork
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luoghi, di rivivificare la memoria collettiva dei processi che hanno portato alla realizzazione di queste opere, attivando fenomeni di “riuso” del luogo attraverso il recupero ed il riutilizzo delle architetture. Al visitatore si offre un modo per poter leggere il territorio in maniera più costruttiva e consapevole rispetto al difficile passato, caratterizzato dalla cronica incapacità di gestione, creando un nuovo “paesaggio” fondato sui resti e sugli sprechi. L’iniziativa gode della fiducia e collaborazione del Comune, che il 26 novembre 2007 ha ufficializzato la nascita del Parco e ha istituito un assessorato all’incompiuto.
Il Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano a Giarre (CT) è un intervento per lo sviluppo sostenibile del territorio. Ha l’obiettivo di favorire culture ed economie legate alla valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, monumentali. E’ un'operazione di storicizzazione e rivalutazione del territorio, orientata alla promozione turistica, rivolta ad un turismo critico, che riconosce le opere pubbliche incompiute presenti sul territorio giarrese come risorse. Non si tratta di una museificazione delle architetture incompiute ma piuttosto di un modo nuovo di raccontare i
Tesi di laurea magistrale in Architettura
Politecnico di Milano,21/10/2010
relatoriAlessando Rocca eAlterazioni Video
conGiancarlo Zambù
Parco Chico Mendes. 1975
Parcheggio multipiano.
Il progetto trasforma il parco chico mendes in un parco per il deposito e stoccagio delle ceneri vulcaniche dell’Etna. L‘attuale parco urbano è inutilizzato e soggetto a continui atti di vandalismo. Il progetto mira al riutilizzo dell’area attribuendone un valore di specificità, usandola come risorsa estesa all’intero territorio provinciale. Il “parco delle ceneri vulcaniche” è un intervento in progress che ricicla le ceneri dell’Etna. Ha anche la finalità di valorizzare l’opera incompiuta interna al parco, ospitando cumuli artificiali e dune di ceneri vulcaniche che ridisegnano il paesaggio con contrasti di colore tra il nero lavico, il verde degli agrumeti e il cemento incompiuto.
Parco delle
cenerivulcaniche
Il progetto interessa il letto del Lungotorrente Macchia nel quale è stato realizzato il Parcheggio Multipiano, senza norme di sicurezza, inagibile da decenni. Unica opera del “Parco Archeologico” che nel giugno 2010 è stata portata a compimento con finanziamenti privati e resa agibile. Il progetto ha l’obiettivo di lasciare una visibile traccia, un segno, la “memoria” di un’ opera rimasta incompiuta sul territorio giarrese per 23 anni. L‘intervento previsto rende accessibile, riqualifica e bonifica l’intera area, difficilmente praticabile, incolta, abbandonata ed inquinata. Un’area al margine tra un territorio agricolo, formato prevalentemente da agrumeti, ed un territorio urbano denso e compatto, che ha necessità di spazi verdi e servizi.
LungotorrenteMacchia
Giardinobotanico
Il progetto mira alla riconversione d’uso dell’edificio incompiuto, da Teatro comunale (inagibile per cedimenti strutturali causati dall‘assestamento del terreno) a Giardino botanico. Agendo sulla riqualificazione anche dell’area circostante, includendo il recupero dell’ex falegnameria adiacente al teatro, il progetto vuole restituire pregio e valore ad un’intera area urbana, nella quale negli anni è cresciuto il degrado e l’abbandono, “contagiando” l’intero quartiere. L’edificio incompiuto diventa quindi una risorsa, anche economica, per i cittadini ed il territorio, trasformandosi da elemento negativo a catalizzatore di qualità.
Parco degliscarti
incompiuti
Il progetto trasforma il Centro Polifunzionale e l’area limitrofa in un parco di “scarti” provenienti dalle Opere Incompiute del Parco Archeologico. Gli “scarti incompiuti” sono materiali usati per costruire gli edifici non finiti: le tramezzature di laterizio, i tondini di ferro, le recinzioni in acciaio, gli intonaci scrostati, gli elementi d’arredo, gli infissi, le porte. Tutti materiali che vengono riciclati per disegnare un nuovo paesaggio. Nuovi percorsi tracciati dal progetto permettono di visitare le più significative zone del parco ed alcune parti dell’edificio, camminando sui materiali di scarti tra agrumeti, verde incolto ed orti spontanei. Infine si raggiunge il piano più alto dell’edificio, nonchè il punto più alto del paese, con una terrazza panoramica che ha una vista a 360° sul paesaggio siculo.
eruzioni dell’Etna nel XXI secolo
20012002
200420062007
20092010
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 24000 m2
- i cumuli di cenere hanno un volume pari a 4000 m3
- il parco ha una capienza massima di stoccaggio di ceneri pari a 28000 m3
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 40100 m2
- il centro polifunzionale e la piscina olimpionica occupano una superficie pari a 6200 m2
- gli orti urbani occupano una superficie pari a 4650 m2
- i percorsi occupano una superficie pari a 3250 m2
- le griglie metalliche si sviluppano su una superficie pari a 600 m2
linee guida per le strutture esistenti
serra principaleIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in rame e della struttura portante in c.a. e laterizio con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato, la sostituzione delle partizioni verticali opache con vetro a doppia parete e telaio in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
serra secondariaIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in laterizio e della struttura portante lignea con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
il giardino in numeri
la superficie complessiva del giardino è pari a 7515 m2
la superficie della serra principale è pari a 1260 m2
la superficie della serra secondaria è pari a 645 m2
la superficie dei giardini pensili è pari a 960 m2
la superficie dell’ingresso, delle aule didattiche e del bookshop è pari a 794 m2
denominata “l’eruzione perfetta” riversò sui territori circostanti 160 milioni di m3 di lava e cenere
15 luglio - 16 novembre4 settembre - 23 novembre la cittadina di Giarre
viene ricoperta da uno spesso strato di cenere 6 novembre
8 aprile - 25 agosto
il lungotorrente in numeri
la lunghezza complessiva del percorso sul lungotorrente è pari a 720 m2
la superficie complessiva delle griglie metalliche è pari a 1650 m2
Il progetto trasforma il parco chico mendes in un parco per il deposito e stoccagio delle ceneri vulcaniche dell’Etna. L‘attuale parco urbano è inutilizzato e soggetto a continui atti di vandalismo. Il progetto mira al riutilizzo dell’area attribuendone un valore di specificità, usandola come risorsa estesa all’intero territorio provinciale. Il “parco delle ceneri vulcaniche” è un intervento in progress che ricicla le ceneri dell’Etna. Ha anche la finalità di valorizzare l’opera incompiuta interna al parco, ospitando cumuli artificiali e dune di ceneri vulcaniche che ridisegnano il paesaggio con contrasti di colore tra il nero lavico, il verde degli agrumeti e il cemento incompiuto.
Parco delle
cenerivulcaniche
Il progetto interessa il letto del Lungotorrente Macchia nel quale è stato realizzato il Parcheggio Multipiano, senza norme di sicurezza, inagibile da decenni. Unica opera del “Parco Archeologico” che nel giugno 2010 è stata portata a compimento con finanziamenti privati e resa agibile. Il progetto ha l’obiettivo di lasciare una visibile traccia, un segno, la “memoria” di un’ opera rimasta incompiuta sul territorio giarrese per 23 anni. L‘intervento previsto rende accessibile, riqualifica e bonifica l’intera area, difficilmente praticabile, incolta, abbandonata ed inquinata. Un’area al margine tra un territorio agricolo, formato prevalentemente da agrumeti, ed un territorio urbano denso e compatto, che ha necessità di spazi verdi e servizi.
LungotorrenteMacchia
Giardinobotanico
Il progetto mira alla riconversione d’uso dell’edificio incompiuto, da Teatro comunale (inagibile per cedimenti strutturali causati dall‘assestamento del terreno) a Giardino botanico. Agendo sulla riqualificazione anche dell’area circostante, includendo il recupero dell’ex falegnameria adiacente al teatro, il progetto vuole restituire pregio e valore ad un’intera area urbana, nella quale negli anni è cresciuto il degrado e l’abbandono, “contagiando” l’intero quartiere. L’edificio incompiuto diventa quindi una risorsa, anche economica, per i cittadini ed il territorio, trasformandosi da elemento negativo a catalizzatore di qualità.
Parco degliscarti
incompiuti
Il progetto trasforma il Centro Polifunzionale e l’area limitrofa in un parco di “scarti” provenienti dalle Opere Incompiute del Parco Archeologico. Gli “scarti incompiuti” sono materiali usati per costruire gli edifici non finiti: le tramezzature di laterizio, i tondini di ferro, le recinzioni in acciaio, gli intonaci scrostati, gli elementi d’arredo, gli infissi, le porte. Tutti materiali che vengono riciclati per disegnare un nuovo paesaggio. Nuovi percorsi tracciati dal progetto permettono di visitare le più significative zone del parco ed alcune parti dell’edificio, camminando sui materiali di scarti tra agrumeti, verde incolto ed orti spontanei. Infine si raggiunge il piano più alto dell’edificio, nonchè il punto più alto del paese, con una terrazza panoramica che ha una vista a 360° sul paesaggio siculo.
eruzioni dell’Etna nel XXI secolo
20012002
200420062007
20092010
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 24000 m2
- i cumuli di cenere hanno un volume pari a 4000 m3
- il parco ha una capienza massima di stoccaggio di ceneri pari a 28000 m3
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 40100 m2
- il centro polifunzionale e la piscina olimpionica occupano una superficie pari a 6200 m2
- gli orti urbani occupano una superficie pari a 4650 m2
- i percorsi occupano una superficie pari a 3250 m2
- le griglie metalliche si sviluppano su una superficie pari a 600 m2
linee guida per le strutture esistenti
serra principaleIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in rame e della struttura portante in c.a. e laterizio con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato, la sostituzione delle partizioni verticali opache con vetro a doppia parete e telaio in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
serra secondariaIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in laterizio e della struttura portante lignea con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
il giardino in numeri
la superficie complessiva del giardino è pari a 7515 m2
la superficie della serra principale è pari a 1260 m2
la superficie della serra secondaria è pari a 645 m2
la superficie dei giardini pensili è pari a 960 m2
la superficie dell’ingresso, delle aule didattiche e del bookshop è pari a 794 m2
denominata “l’eruzione perfetta” riversò sui territori circostanti 160 milioni di m3 di lava e cenere
15 luglio - 16 novembre4 settembre - 23 novembre la cittadina di Giarre
viene ricoperta da uno spesso strato di cenere 6 novembre
8 aprile - 25 agosto
il lungotorrente in numeri
la lunghezza complessiva del percorso sul lungotorrente è pari a 720 m2
la superficie complessiva delle griglie metalliche è pari a 1650 m2
Il progetto trasforma il parco chico mendes in un parco per il deposito e stoccagio delle ceneri vulcaniche dell’Etna. L‘attuale parco urbano è inutilizzato e soggetto a continui atti di vandalismo. Il progetto mira al riutilizzo dell’area attribuendone un valore di specificità, usandola come risorsa estesa all’intero territorio provinciale. Il “parco delle ceneri vulcaniche” è un intervento in progress che ricicla le ceneri dell’Etna. Ha anche la finalità di valorizzare l’opera incompiuta interna al parco, ospitando cumuli artificiali e dune di ceneri vulcaniche che ridisegnano il paesaggio con contrasti di colore tra il nero lavico, il verde degli agrumeti e il cemento incompiuto.
Parco delle
cenerivulcaniche
Il progetto interessa il letto del Lungotorrente Macchia nel quale è stato realizzato il Parcheggio Multipiano, senza norme di sicurezza, inagibile da decenni. Unica opera del “Parco Archeologico” che nel giugno 2010 è stata portata a compimento con finanziamenti privati e resa agibile. Il progetto ha l’obiettivo di lasciare una visibile traccia, un segno, la “memoria” di un’ opera rimasta incompiuta sul territorio giarrese per 23 anni. L‘intervento previsto rende accessibile, riqualifica e bonifica l’intera area, difficilmente praticabile, incolta, abbandonata ed inquinata. Un’area al margine tra un territorio agricolo, formato prevalentemente da agrumeti, ed un territorio urbano denso e compatto, che ha necessità di spazi verdi e servizi.
LungotorrenteMacchia
Giardinobotanico
Il progetto mira alla riconversione d’uso dell’edificio incompiuto, da Teatro comunale (inagibile per cedimenti strutturali causati dall‘assestamento del terreno) a Giardino botanico. Agendo sulla riqualificazione anche dell’area circostante, includendo il recupero dell’ex falegnameria adiacente al teatro, il progetto vuole restituire pregio e valore ad un’intera area urbana, nella quale negli anni è cresciuto il degrado e l’abbandono, “contagiando” l’intero quartiere. L’edificio incompiuto diventa quindi una risorsa, anche economica, per i cittadini ed il territorio, trasformandosi da elemento negativo a catalizzatore di qualità.
Parco degliscarti
incompiuti
Il progetto trasforma il Centro Polifunzionale e l’area limitrofa in un parco di “scarti” provenienti dalle Opere Incompiute del Parco Archeologico. Gli “scarti incompiuti” sono materiali usati per costruire gli edifici non finiti: le tramezzature di laterizio, i tondini di ferro, le recinzioni in acciaio, gli intonaci scrostati, gli elementi d’arredo, gli infissi, le porte. Tutti materiali che vengono riciclati per disegnare un nuovo paesaggio. Nuovi percorsi tracciati dal progetto permettono di visitare le più significative zone del parco ed alcune parti dell’edificio, camminando sui materiali di scarti tra agrumeti, verde incolto ed orti spontanei. Infine si raggiunge il piano più alto dell’edificio, nonchè il punto più alto del paese, con una terrazza panoramica che ha una vista a 360° sul paesaggio siculo.
eruzioni dell’Etna nel XXI secolo
20012002
200420062007
20092010
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 24000 m2
- i cumuli di cenere hanno un volume pari a 4000 m3
- il parco ha una capienza massima di stoccaggio di ceneri pari a 28000 m3
il parco in numeri
- la superficie complessiva del parco è pari a 40100 m2
- il centro polifunzionale e la piscina olimpionica occupano una superficie pari a 6200 m2
- gli orti urbani occupano una superficie pari a 4650 m2
- i percorsi occupano una superficie pari a 3250 m2
- le griglie metalliche si sviluppano su una superficie pari a 600 m2
linee guida per le strutture esistenti
serra principaleIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in rame e della struttura portante in c.a. e laterizio con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato, la sostituzione delle partizioni verticali opache con vetro a doppia parete e telaio in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
serra secondariaIl progetto prevede, la sostituzione della copertura in laterizio e della struttura portante lignea con vetro a doppia parete e struttura in acciaio zincato.Il progetto prevede, inoltre, l’alloggiamento delle essenze in bancali rialzati e l’istallazione di un impianto di irrigazione a goccia.
il giardino in numeri
la superficie complessiva del giardino è pari a 7515 m2
la superficie della serra principale è pari a 1260 m2
la superficie della serra secondaria è pari a 645 m2
la superficie dei giardini pensili è pari a 960 m2
la superficie dell’ingresso, delle aule didattiche e del bookshop è pari a 794 m2
denominata “l’eruzione perfetta” riversò sui territori circostanti 160 milioni di m3 di lava e cenere
15 luglio - 16 novembre4 settembre - 23 novembre la cittadina di Giarre
viene ricoperta da uno spesso strato di cenere 6 novembre
8 aprile - 25 agosto
il lungotorrente in numeri
la lunghezza complessiva del percorso sul lungotorrente è pari a 720 m2
la superficie complessiva delle griglie metalliche è pari a 1650 m2
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Parco Chico Mendes. 1975
1987
Centro polifunzionale.
1987
Parcheggio multipiano.
1958Teatro Nuovo.
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
8
Il progetto vede il quartiere storico di Al-Adhamiya a Baghdad in grado di bilanciarsi con attenzione tra tradizione e modernizzazione. Sarà un esclusivo quartiere che collegerà una gloriosa eredità alle esigenze di una società moderna irachena e bilancerà con attenzione i valori tradizionali e le esigenze contemporanee. Al-Adhamiya sarà un “gioiello” accuratamente inserito in una rete di forti spazi pubblici di cui la piazza Abu Hanifa, con la moschea, e il
waterfront lungo il Tigri saranno i più importanti. I limiti del quartiere diventeranno accessibili spazi pubblici di incontro e di convivenza. Una rete verde di piazze e viali moderni porterà aria fredda e fresca del Tigri nei quartieri, integrando strettamente Al-Adhamiya al fiume e incorporando i suoi gioielli culturali in spazi accessibili per tutti gli abitanti di Baghdad.I quartieri residenziali saranno progressivamente “riparati” senza interrompere l’esistente.
Riqualificazione urbana del quartiere della moschea di
Abu Hanifa a Baghdad
Concorso di progettazione a procedura ristretta.
II fase - 3° classificato
conT Spoon environment architecture eUberbau architecture & urbanism
IL TERRITORIOIndividuazione delle risorseMETTERE IN RAPPORTO E RENDERE FRUIBILE L’IMMENSO TERRITORIO DELL’AGRO ROMANO.
LA STRATEGIADefinizione degli scenariRING VERDE:NUOVI SPAZI DI AGGREGAZIONE E DI RICONOSCIBILITA’ DELLE PERIFERIE;PUNTO DI CONTATTO CON IL TERRITORIO.
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The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
10
aggregazione e di riconoscibilità delle periferie, creazione di ambiti pubblici interconnessi da una rete di connessioni “lente”, promozione e valorizzazione dei parchi urbani e regionali dislocati nelle periferie romane, sono alcuni degli elementi alla base della definizione di un sistema di spazi verdi lungo il Grande Raccordo Anulare, un arcipelago di aree destinate a comporre la nuova grande corona verde della città. Tutto questo definendo gli elementi essenziali dello sviluppo sostenibile. Arcipelago Verde darà una nuova identità e Roma Capitale per trovare il suo posto, come protagonista, all’interno del movimento delle Green City.
Arcipelago Verde è la nuova visione per gli spazi aperti della Capitale, che punta a mettere in relazione le nuove centralità urbane con i parchi esistenti e valorizzare il più grande patrimonio del paesaggio romano, l’Agro romano. Una superficie di oltre 212.000he, fatto sostanzialmente di aree agricole arricchite di monumentali acquedotti, acque sorgenti, scavi archeologici, ecc. Un paesaggio variegato che oggi non si relaziona con la città e che potrebbe diventare il vero laboratorio di innovazione della Capitale. Il mondello dell’Arcipelago Verde affianca alla tutela una strategia che ha come obbiettivo l’attivazione del territorio. Nuovi spazi di
Strategia di sviluppo per la Capitale
della biodiversità.
progetto incaricatoda Roma Capitale
conLAND Landscape Architecture
Nature Development eT Spoon environment
architecture
PARTIRE DAI SEGNI DEL PAESAGGIOLe componenti del paesaggio come
fondamenta del progetto.
RICONNETTERE SISTEMI ETEROGENEII parchi naturali, l’agro romano,
i nuovi progetti edilizi e le infrastrutture.
RIQUALIFICARE GLI ECOSISTEMINuovi corridoi ecologici per
la salvaguardia della biodiversità.
ATTIVARE ANELLI PAESAGGISTICIDefinire nuovi percorsi e itinerari
ciclo-pedonali tematici.
FRUIRE IL PAESAGGIOCreare nuove occasioni e spazi
attrezzati per vivere nel paesaggio.
ABITARE LA CAMPAGNALa città si avvicina alla campagna.
VIVERE LA PERIFERIARiqualificare la periferia attraverso
interventi diffusi basati sui caratteri locali.
PROGETTARE GLI SPAZI DELLE POSSIBILITA’Utilizzare le aree indeterminate per
creare una rete di spazi pubblici.
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trasformandone la percezione, valorizzando coi colori e le geometrie della pavimentazione le sue caratteristiche. Il progetto ha l’ambizione di combinare il “recupero” di Largo San Giovanniello con la realizzazione di una nuova “forma visiva” assimilabile ad un evento artistico. Urban Patchwork è una risposta semplice ed a basso costo all’esigenza di recupero, che rende l’area capace di adattarsi a molteplici funzioni: mercato rionale al mattino, parcheggio per i residenti nel pomeriggio, spazio di aggregazione per i giovani durante la notte.
indice
Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
Urban Patchwork è un intervento di “restyling” di Largo San Giovanniello a Salerno. L’area è rimasta, dal terremoto dell’80, uno spazio fatiscente, utilizzato prevalentemente come parcheggio e solo al mattino per ospitare il mercato rionale. Il progetto mira al riutilizzo dell’area, mettendola “in rete” con le altre piazze ed i vicoli del centro storico, attribuendole un valore di unicità e riconoscibilità con l’obiettivo di “riattivare” uno spazio per troppo tempo dimenticato. Urban Patchwork si propone di modificare lo spazio senza stravolgerlo, ma
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Riuso “Buchi neri” in provincia di Salerno.
Concorso di agopuntura urbana
promosso daNIB new italian blood
conArch. Davide Palmacci
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
Evolution: the architecture of future mankind.
Concorso di idee
promosso daCityvision
2° classificato
conArch. Filippo Quaranta
Beijing 2014: an unfathomable cloud of smog, with more than 18 million inhabitants. A problem that causes fresh socio-urban phenomena, able to redraw the city. The environmental defeat of its inhabitants represents the scenery imagined for the Chinese capital. A defeat that implies a massive runaway from the city. The nature takes it over again, regaining its role and changing the morphology. “Beijingland” it’s not an archaeological site, nor a ghost town; a conscious way of sharing habits, structures and errors of the past keeping them alive, in a way. New inhabitants will come, visiting the park for understanding how the pollution destroyed life as it was centuries before.
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Beer Bottlesin luoghi pubblici
Performing the city
Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
The Jewell for Baghdad
Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
Maroncelli House Beijingland
Progetto di ristrutturazione di un appartamento
Via Maroncelli, 20154, Milano.
conArch. Davide Palmacci
blog ho-mi.tumblr.com
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Costruire texture
Urban Patchwork
Curriculum Vitae
Parco Archeologico dell'Incompiuto Siciliano
Pedemontana
Requalification of Delal Bridge Area
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Portatevila sedia da casa
Arcipelago Verde
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DATI PERSONALI
Giulia Lambiasenata a Roma il 31/3/1983
ISTRUZIONE
Workshop di progettazione 24/4/2012 - 30/4/2012Teatri Abitanti, Architettura per i beni comuniTeatro Valle Occupato e (ex)Cinema Palazzo, Roma, Italiacurato da, ICSplat | Camping of permanent researchtutor del progetto, Luca Diffuse
Laurea Magistrale in Architettura 21/10/2010Tesi, Parco Archeologico dell’Incompiuto SicilianoPolitecnico di Milano, Milano, ItaliaRelatore e Correlatori, Alessandro Rocca e Alterazioni VideoVoto, 110/110
Workshop di progettazione 29/6/2010 - 4/7/2010Temporary Hosting & Incompiuto SicilianoFestival dell’Incompiuto Siciliano, Giarre (CT), Italiacurato da, Marco Navarra NOWA in connessione con LO-FI Architecture
Workshop di progetto e costruzione istantanea 5/5/2009 - 10/5/2009Picnic al tempio #5Parco Lineare, Giardino Arena Valle del Tempio, S Michele di Ganzaria (CT), Italiacurato da, NOWAlab con Mario Lupano Marco Navarra e Alessandro Roccatutor del progetto, Marco Zaccara 2012Architecten Rotterdam
Programma Erasmus 9/2006 - 9/2007Universidade Lusìada de Lisboa, Lisbona, Portogallo
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Workshop di progettazione 6/2007Projecting Tagus CityUniversidade Lusìada de Lisboa, Lisbona, Portogallocurato da, Terraventure Network for Innovative Urban research, Universidade Lusìada de Lisboa - Technische Universiteit Delft
Laurea Triennale in Architettura Ambientale 28/9/2005Tesi, La Casa dell’Ombra Politecnico di Milano, Milano, ItaliaRelatore, Remo Dorigati
Seminario internazionale di progettazione 9/8/2004 - 20/8/2004Requalification de El Panecillo de QuitoUniversidad Central del Ecuador, Facoltad de Arquitectura y Urbanismo, Quito, Ecuadorcurato da, Eleonora Bersani Giancarlo Leoni Marina Molon Umberto Polazzo e Alfonso Rodriguez
LAVORO E FORMAZIONE
Collaborazione a concorsi e progetti 2/9/2013 - 12/5/2014 dsb landscape design, Viale Lombardia 5, Milano, Italia
Collaborazione a progetto 1/7/2012 - 3/8/2013Mitigazioni Ambientali Autostrada Pedemontana Lombarda YellowOffice landscape design, Via Pietro Colletta 69, Milano, Italia
Stage 4/4/2011 - 27/2/2012Collaborazione a concorsi internazionali e progetti T SPOON environment architecture, Via Madonna dei Monti 27, Roma, Italia
Stage 15/4/2009 - 15/7/2009PGT del comune di Canzo (CO) Laboratorio di ricerca DiAP, Politecnico di Milano, Milano, Italia
CONOSCENZE INFORMATICHE
2d AutocadAdobe Photoshop - Illustrator - Indesign
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LINGUE
Francese Attestato DELF
Portoghese e Spagnolo Autodidatta
INTERESSI PERSONALI
Architettura - Paesaggio - Interior Design - Arte Contemporanea - Arte Urbana - Fotografia - Cinema - Grafica - Web - Moda - Tendenze - Viaggi - Gastronomia - Food Design - Pianoforte - Jazz - Danza contemporanea - Ginnastica Ritmica
ESPOSIZIONI e PUBBLICAZIONI
Worlds of Cityvision New York. 1-10/10/2014Gallery 61, New York Institute of Technology
NIB ARCTEC Mostra Riuso Buchi Neri 20-30/06/2013Ex Tabacchificio Centola, Salerno Ailati. Riflessi dal futuro. 12 Mostra internazionale di Architettura, SKIRA Editore 8/2010credits per Incompiuto Siciliano
Abitare Online 7/2010Temporary Hosting & Incompiuto Siciliano
Abitare Online 6/2010Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano, Parco Chico Mendes
Interni Magazine n.593, Mondadori Editore 7/2009Costruire Texture, torretta panoramica Anima Bella
Catalogo Vazios Urbanos, Triennal de Arquitectura de Lisboa, Caleidoscòpio Ediçao 5/2007Lugares em Espera, zona Ribeirinha Poente-Lisboa
CONTATTI
MAIL giulialambiase@msn.comINDIRIZZO Corso Garibaldi 167, 84100 Salerno, ItaliaTEL +39 333 48 99 779