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RE G O LAMENTO S ALL' O RD INAMENTO D E GLI

UFFICI E DEI SERVIZI

Approvato conDelíberazione G.C. n, 7 del 26.02.2014*

+ Modificato con deliberazioDe G.C. n.31 del0,1.07.2014

REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E

DEI SERVIZI

INDICE

TITOLO IDISPOSIZIONI GENERAII

Capo I - ADbito di rpplicMione e criteri geìrerali

Aft. I - Oggego e ambito di applicMione del Regolamento

Art. 2 - Caiteri di organizzazione

Art.3-Paioppoúunità

Afi . 4 - Relazioni sìndacali

Capo II - -A.mministrazione trÈsparente e qùalità dei servizi

Art. 5 - Amministrazione trasparente

AÌ1. 6 - Qllalita dei seNizi

TITOLO T

ORGANIZZAZIONE DELL'ENTE

CAPO I - Sh[ttur:r or garrizz^tiva

Art. 7 - Ar1 icolazione or gaîizzatfu a

Art. 8 - Direzione Operativa

4ft. 9 - Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD)

Arr. l0 - Sewizio di Polizia Municipale

AÍ. 11 - U{Acio Relazioni con il Pubblico (J.R.P.)

A11. 12 - Ufflcio Tudsmo

Art. 13 - Segretano Comunale

Art. 14 - Vice Segretado comunale

AIt. 15 - Nucleo dì valutazione

CAPO ll- La funzione dirigerziale

Art. 16 - Funzioni del Responsabìle di Settore

AIt. 17 - Incarichi di Responsabili di Settore

Ar| 18 - Nomina dei sostituti dei Rcsponsabili di Scttore

ArL 19 - Retribuzione dì posizione e di dsultato

Art. 20 - Responsabilità Dirigenziale

Art. 2l - Responsabili di Servizio

Art. 22 - Incadchì dirigenziali con mppoÌ1o di lavoro a tempo determinato

ArL 23 - Unità dì staff

CAPO m - Dotazione organica e quadro di assegnaziote delle risorse

Ar1. 24 - Piano trienllale del Personale - Dotazione Organica - Piano di assunzione

Art. 25 - Quadro di assegnazione dell'organico

Ar1. 26 - fucognizione delle situazioni di soprannumero o di eccedenza del pe6onale

TITOLO IIIORGANIZZAZIONE E CESTIONE DEL PERSONALE

CAPO I - Inquadramento del personale e collocazione orgatrizzativa

Aft. 27 - Il personale

Ari. 28 - I profili prcfessionalì

Art. 29 - Le posizioni dì lavoro

Alt. JU - L ortsanlzzllzlone del ld'!oLo

Af. 3l - Mobilità intema tra diversi Settoli

Art. 32 - Mobilità intema tra diversi Servizi dello stesso Settorc

Alt- 33 - Tmsferimenli prowisori

Art. 34 - Ierie, perm€ssi, reflrperi

Art. 35 - Iormazione e aggiornamento

Aú. 36 - Orado di servizio ed orario di lavoro

CAPO II - Disciplina del ràpporto di lavoro

Art. 37 - Gestione del personale

/'rt.38 - Paftline

C{PO lll - Autorizzazione incarichi ertra impiego

Art. 39 - Attività oggetto di divieto assoluto

Ar1. 40 - Incarichi non soggetti ad alcuna autorizz^zione

Art. 4l - Attività che possono essere svolte previa autorizzazione

Art. 42 - Procedwr e modalità di autorizzazione per gli incarichi consentiti

Aú. 43 - Disposizioni per il penonaìepllrl-lrme e comandato

Art. 44 - Penalità

Art. 45 - Anagrfe delle prestazioni

CAPO IV -AÎfidamento incarichi a soggetti esterni all'amministrazione

AÌ1.46 - Ambito di applicazione, oggefto, finalità

Art. 47 - Presupposti giuddici

Ar1. 48 - Confedmento degli incatichi

An. 49 - Criteri e modalità di conlcdmento

Art. 50 - Procedùa comparahva

An. 51 - Confèrimento di incadchi senza esperimento di procedura compamtiva

Art. 52 - Disciplinare di ircarico

An. 53 - Pubblicità degli incarichi

Art. 54 - Norme proceduali

TITOLO IvMISUR{ZIONT E VALUTAZIONE DELLA PERIORIIANCE ORGANIZZATIVA ED

INDIVIDUALE

CAPO I- Principi e definizioni

Al1. 55 - Ciclo e Piano della perfomance

Af. 56 - Valùt^zionc del servizio e valodzzazione delle ptofcssionalità

Aú. 57 - Valutazione degliapicali

Ari. 58 - Valutazione del Personale

AIt. 59 - Soggctti

An. ón - Fd.r del cicio di ge,rrone della performancc

Art. 6l - Obiettivi e irdicatori

An. 62 - Sistema integrato di pianificazìone e controllo

Art. 63 - Misurazione e valutazione della perîormance

Art. 6.1 - Relldicontazione dei dsultati

CAPO II - Premi e merito

Art. 65 - Sisiema premiante

Art- 66 - Strumenti di incentivazione monetana

Art. 67 - Bonus annuale delle eccelÌenze

ArL 68 - Premio annuale per l'irì,rovaziore

ArL 69 - Prcgressioni economiche

Aft. 70 - Strumenti di incentivazione orgaùizzatrva

Art. 71 - Progressioni dicariera

Art. 72 - Aitribuzione di ìncarichi e responsabilità

Art. 73 - Accesso a percorsi di alte fom^zioÍe e di crescita professionale

Art. 74 - Definizione aùìuàle delle risorsc

Art. 75 - Prcmio di eîficienza

TITOLO V

NORME DISCPLINANTI IL PATROCINIO LECAI,E ED IL RIMBORSO DELLE SPESE

LEGAII

Art. 76 - Oggetto

Alt. 77 - Prccedimento di responsabilità civile e penale

A1t. 78 - Procedimenti cootabili

Art. 79 - Soggelti esciusi

Alt. 80 - Limìtazioni

Art. 81 - Condizioni per l'amúissione

A-rt. 82 - Rapporto organico di Settore e carcrÌza di conflìtto di interessi

Alt. 83 - Istanza per l'anlmissione

Art. 84 - Procedimento

Art. 85 - Il patrocinio legale

An. 86 - Il rimborso delle spese legali

Art. 87 - Tutela legale nei procedimenti speciali: decreto ingiulìtivo e decreto penale di oondalìna

Alt. 88 - Limiti

Aú. 69 - Competenze dell'Ufficio Legale e della Gimta Comunale

Art. 90 - Conclusione favorevole

Art. 9l - Prccedua per il dmboNo

Ar1. 92 - Defìaizione

AÌ1. 93 - Polizza assicurativa

TITOLO \'IUTILIZZO DEGLI STRUMENTI INFORMATICI E DEI SERVTZI DI TELEFONLA I;

IIIODALITA' DI CONTROLLO

CAPO I Finalità, ambito di applioziore e principi generali

Art. 94 - Finalità

A1t. 95 - Ambito di applic^zionc

Art. 96 - Principi generali

CAPO II - Criled di utilizzo degli strumenti informàtici, di internet e della posta elettronica

A1t. 97 - Modalità di utìlizzo degli strumcnti inlomatici

Art. 98 - Gestione delle password e degli account

Aî- 99 - Utilizzo di personal compùter portatili

A1t. 100 - Utilizzo dellc stampanti e dei materìali di consumo

Art. 101 - Utiljzzo delle periferiche e delle caftelle condivise

CAPO UI - Criteri di utilizzo delle apprrecchiatùre telefoniche

Ar. 102 - Utilizzo dei se ìzi e degli apparecchi telcfonici

Art. 103 - Disposizioni aggiuntive per la telefonia mobile

CAPO IV - Geslione delle comunicazioni telematiche

A1t. 104 - Utilizzo di Intemet

Art. 105 - Gestione e utilizzo della posta elettronica

CAPO V- Assistenza e servizi

Art. 106 - Procedure operative

CAfO VI - Formaziofle

Art. 107 - Formazione e Aggiomamento

CAIO VII - Modalifa di controllo da parte del Comure

Alt. 108 - Coitrolli, responsabilità e sanzioni

C,A.PO VIII - Informativa

Al1. i09 - Infòrmativa

IITOLO VT

NORIIE FINAIIArL 110 - Rinvio

Art. lll - Norme finali

TITOLO IDISPOSIZIONI GENERALI

Crpo I - Ambito di applicazione e criteri gen€rali

Art, 1

Oggetîo e ambíto dí applícazio e del Regolamento

1. Il presente Regolamento sostituisce I'analogo Regolamento adottato con Deliberazione di GM n.9 del

27.2.2007 e ss.mm.ii, nonché la Dclibcrazionc GM r.47 del 18.12.2013 di recepimento del ciclo delta

perfolmance. Esso determina i principi fondamentali e le modalità di organizzazìone dei servizi e degli

uffici in ragione della previsioni di cui al D. Lgs. l0 ù1alzo 2001 n. 165 e ss.nrm.ii, al D. Lgs. t 8 agosto

2000 n.26'7 e ss.n]m.ii, alla legge 15/2009 e consegucnti decreti attuativi, allo Staluto del Comune di

Aliminusa e aiG altre norme vigenti in maîeria ed attuando i criteli generali sull'ordinamento degli ufiici

c dei scÌ\.izi stabiliti dal Consiglio Comunale con Dclibcrazione r.20 del 12.3.1999.

2. ll presente RegoLamento definisce:

- le linee fondamenlali di organizzazione degli uffici e dei servizi dell'Ente e discjplina le modalità di

conferimento della titolarità dei medesimi. Definisce, alucsÌ, le modalità di realizzazione della

misur,úione, valutazione e trasparenza della performance organizzativa ed individuale;

- discìplina e detemina, inoltre, i coÍtenuti e le modalità di svolgimento dei mpporti di lavoro con ilComune, per quanto conceme le materie non devolule dalla legge alla conliattazione collettiva

nazionale ed integrativa e ai diritto privato, l'afiidamento e l'esercizio e la tevoca delle funzioni

dirigenzièli.

3. Costitriscono allegati al presente Regolamento i seguenti documenti:

a) il modcllo organizzativo gcnerale, f individuazioÌre dei Settori, dei SeIVizi e degli Uffici

(Orglnigramma - All. A) e l'atlibuzione delle relative funzioni e competenze (FunzionigrÀmma -

All. B);

b) la Dotazione organica (-4.I. C), intesa come I'insieme dcllc risorsc umaÌe ùecessade peî la gestioDe

ottimale deli'attìvità dell'Ente, comprensiva deÌl'elenco e descrizione dei profili professionali;

c) la disciplina dei procedimerti discipliÌari (Aì1. D);

d) la disciplirl dell'Uîficio Relazioni con il Pubblico (All. E).

-A.rt 2

Criteri di orAa ízzazíone

L Il Comune di Aliminusa esercita le funzioni e le attività di competenza attraverso proprì uffici secondo

sceÌte imprcntate a cdtcri di cfÎcienza, efiìcacìa e taspar€nza.

2. L'organizzazione dcgli ulfici e del personale ha carattere strunìentale rispctio al conseguimento degli

scopi istituzjonali e si inîorma a crileri di autonomia, tunzionalità, economicità, pubblicità e trasparenza

della gestione, secondo principi di prolèssioDalità e di resporNabilità.

3. L'assetto organizzativo è detenninato in lirea con le funzìoni di cui il Comune è titolare ed iprograftni e progetti dell'Amminìstrazione.

4. L'organizzazione dell'Ente si ispira ai seguenti cdteri:

a) distinzione ra le fiuuioni di indirizzo e cortrollo spettanti agli orgad politìci e quelle di gestione

attlibuite ai dirigenti;

b) soddìsfacimento delle esigenze degli ùtenti garantendo la tîaspffeúa dell'azione aùninistrativa, ildiîitto di accesso agli atti e ai sen'izi. la semplificazione delle procedue, I'informazione e lapariecipazione all'attività amninisbatival

c) definizione e valorizzazione dei livelli di responsabilità e arÌtonomia del personale in relazione agÌi

obiettivi assegnati, alla profcssionalità acquisita e nel rispetto dei conratti nazionali di lavoro;

d) flessibilità organizzaliva in rclazione sia a1le dinamich€ dei bisogni dell'ùtenza sia ai nuovi o n tèti

programmi, progettì e obiettivi che l'AmmjnisÍazione irfende realizzare nel rispetto del CCNL e

della normètiva vige te;

e) valorizzazione e accrescimento professionale delle risorse rLlnane:

q misumzione, valutazione e incentivazione della pel|ofmance individuale e di quella organizzativa,

secondo criteri strettamente connessi al soddìsfacimento dell'hteresse del destinatario dei servizi e

degli inten eniit

g) valùtazionc di possibili foúìe di gcstione aliemativa dspetto alla gestione dirctta di flurzioni e atti\.ità

non îondamertali, in applicazione del principio costituzionale della sussidiaietà orizzontale nonché

alla lucc del quadro normativo di rifcrimento pcr quanto conceme il costo del pcrsonale,

l) pieno ispelto del ruolo delle orgadzzazioni sindacali cosi com€ stabilito dailc nomle vigenti;

i.) competenza della Giunta per l'istituzione dei Settod quali unita organizzative di massima dimensione

dell'EDte e dei Servizi quali unità organizzative di sccoÍdo livello;

j) competenza del Responsabile di Settore che agisce con i poteri de1 privato datore di lavoro suÌla base

delle risorse assegnate, per la defirizione dell'aficolazione intema all'uflìcio, ivi compresa la nomina

del relatìvo R€sponsabile.

Art. 3

Pari oppoftunità

1. L'Arnministrazione Comunale garantisce parità e pari opportunità lrd uomini e doùre per I'accesso al

Lavoro, per il trattamento sul lavorc c nei percorsi di carieÈ-

2- L'Anrministrazione Comunalc indivdua criteri ccrti c prìorìtà nelf impiego flessibile dcl pe$omle,

purché compatibile con l'orgrìnizzazione del lavoro, a lavore dj djpendenti in situazione dì svantaggio

persoÌrale, sociale e lamiliare e dei dipendenti impegnlti in atlività dì volonrarìato aì sensi della legge I I

agosto 1991 n. 266.

Relazíoni studacali

L L'Amministrazione Comunale regola le relazioni sindacali, ai sensi de11'aÍ.9 del D. Lgs. 30.3.2001 n.

165 e successive iÌtegrazioni e modificazioni, secondo la disciplina contenuta nei contratti colletrivi di

lavoro relativamente alle modalità e agli istitlÌti della panecipazione; nelle materie demandate alla

contrattazione decenÍata si prour'ederà con specifici accordi sindacali nel dspetto della legge e dei

Contratti Collettivi Nazìonali di Lavoro.

Capo II - Amministrazione trasparente e qualità dei servizi

Art. 5

lmn i n is tfttzíone trasp are n te

L La lasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo stnrmento della pubblicazione sul

sito istitr.uionale del Comune. delle informazioni concementi ogni aspetto .ilevante dell'organizzazione,

degli indicatori relativi agli andamerti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimenro delle

firnzioni istituzionali, dei rìsultati dell'attivita di misurazione e \'alutazion€ svolra dagti organi

competenti, allo scopo di favorirc fome diffuse di controllo, nel rispctto dei principi di bìron andamento e

imparzialità. r'

2. L'Amministrazione Comunale adotta, su pÌoposta del Responsabile per la trasparenza, il Programma

triennale pcr la basparcnza e f iDtcgrità di cui all'art. l0 del D.Lgs. 33/2013.

3. All'intemo del proprio sito istituzionaie, e bene in evidenza, viene ìstituita apposita sezione denomilrata

"Ammíní.sfîdzione Traspare te"t quale ambito di primaia importanza in cui pubblicare tùttc le

informazioni, dati, docrunenti individuati ai sensi della nonnativa vìgente in materia.

4- I dati che devono essere pubblicatì per adempiere all'obbligo di trasparenza sono espressamente

individuatì nel Progranrma di cui al precedente conrma 2.

5. L'inadempimento degli obbìighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente o la mancata

predisposìzione del Progamma tri€nnale per la trasparcnza e I'integrità costituiscono elemento di

lalutazione della responsabilità dnigenziale, eventuale causa di responsabilità per daùìo all'ilnmagine

dellArnministrazione e sono comurque valutati ai lÌni della coresponsione della retribuzione di dsuÌtato

e del trattameùto accessorio collegato alla porfòmance individuale dei Respoúsabìli.

6. G1i adempimenti connessi a1la Trasparenza costituiscono diretta attuazione dei principi di legalità, buon

ardamento c imparzialità sanciti dall'afi.97 Cost., mppresentando altresì livelli essenziali dellc

prestazioni crogatc da1 Comune ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione,

e consentono di atluare i fini di trasparerza, prevenzione, contrasto della coffuzione e della cattiva

amministrazione.

7. L'Amministrazione garantisce la massima traspaîenza in ogni fase del cìclo di g€stione della

pcrfoÍnance.

8. La pubbLicazione suÌ sito istituzionale dell'Ente di quanto Fevisto dai conmi del prcsente articolo,

deve essere elTettuata con modalità e durata che ne garantiscaro la piena accessibilità e visibilità ai

cittadini, in armonià con il contesto normalivo vigentc.

Art. 6

Qualito dei senki

L In confomità con i pdncjpi e le disposizioni di cui all'af. 11 (Qualitò.lei senizi pubbtíci,,) del

D.Lgs. 286/1999, iÌ Comune definisce, adotta e pubblicizza gli standard di qualità, i casi e 1e modat:ta di

adozione delle carte dei seffizi, i criteri di mìsruazione della qualità dei servizi, le condizioni di tutela

degli utenti.

2. Le azioni previste dal coruna I sono esercitate secondo quanto stabilito nel sistema di valutazione della

perîoÌmance, nel rispetto degli atti di hdirizzo e coordinamento adottati dalla Presidenza del CoÌrsiglio

dei Minisiri d'intesa con la Confèrenza unificata di cui al decreto legGlaiivo 28 agosto 1997, n.281, su

proposta dclla CoÍìÌnissione per la valutazione, la h-asparetrza e l'integlita nelle amministrazioni

pubbliche (oggi "ALttorità Nazionale AntíConleioke e per la yalutazione e Ia rrasparcnzd clele

annini s tt azí o ni p u b b | í c he' ).

TITOLO IIORGANIZZAZIONE DELL' ENTE

CAPO I - Struttura or9anizz lil/^

Art.7

Aîtî co lazi o e organizzo t iva

L L'aÍicolazione oryanizzativa del Comune di Aliminusa persegue obiettivi di massima semplificazione,

attraverso la razionalizzazione dcllc mità orgarizzative (Settori, Servizi c Uffici), con criteri di mrìssinÌa

flessibilità, attraverso I'adaltamento dell'assetto organizzativo aÌie mutevoli esigenze dell'EDte e

f istituzione e valorìzzazione dì unità temporanee quali guppi di lavoro e progefto.

2. La struttura organizzativa, la cui articolazionc viene dettagliatameùtc descritta in seno

all'Organigrarìma dell'Ente, è composta dalÌe seguenti unità oÌganizzative:

a) Settori, che costituiscono i livelli ó ottimale orgadzzazione di dsorse umane e strumentali ai 1ìni della

gestione delle attività anlministrative istituzionali e del coÍseguimento degli obiettivi

dell'Amministrazione. Il Seltore è l'unità organizzativa di ma-ssjma dimensione nell'orgànizzazione del

Comune. ,A.lla gestione dei Settori sono prcposti dipendenti, di categorìa D, o in loro Íìrìncanza C,

nominati da1 Sindaco con propdo motivato prowedimento ed assumono la denominazione di

"Rcspons.bili di Settore". I ResponsabjLi di Settore sono titolari di posizione organizzativa ed assolvono

le fruuioni e compctcnzc dirigcnziali di cui all'ad.l07 del D.Lgs. 26712000.

b) Servizi. che mppreseniano I'unità organi-rzativa di secoÍdo livello in cui si aÌlicola ìl Settore e sono

prcposti allo svolgimento di una o piir firnzioni attribuite al Settore. AI Servizio compete la gestione degli

intervonti ìn specifici ambiti garantendone anche I'esecuzione. Conformemente alla nonnativa vigente in

mateia e fatti salvi eventuali ulteriori requisjli previsti per la copeftura di specifici compiti di

rcsponsabilità, alla gestione dei Seflizi sono pîeposti dipendenti, di noftla di categoria C, nominati, con

l0

motivato provvedimento, dal Responsabile di Sellore in cui è incardiMto il Servizio stesso ed assumono

la denominazìone di "Responsabili di Servizio".

s) Uffici, costitueÌlti unità organizzative ìnteme al Senizio, deputati a gestire I'intervento il1 specifici

ambiti e a garantime un'esecuzìone onimale ed economica. Gli Uffici vengono indivìdùati nell'ambito di

ciascun Seffizio nel caso in cui emerga l'esigenza di dislhguere competenze cd attribuzioni all'intemo

dello stesso Servizio.

3. In aggiunta, qualora ritenuto necessario per raggiùngere livelli piir alti di efficienza, efÍicacia ed

economicità dell'attività anrministÉtiva, 1'Ente può dotarsi di Unità di staff secondo il detrato di cui

all'art.23 del presente Regolamento.

4. La sluÍurà organizzativa del Comune di Alimirìusa può prcvcdere anche I'istituzionc di Unita di

Progetto, qúali Lùità organizzative speciali e/o temporanee costihlile al fu1e dello sviluppo o della

gestione di specifici progetti, proganrmi o per il mggiungimento di particolari obiettivi.

5. Le unità diSrcgctto, qualom costiiutc da dipendenti incardinati in Scttori diversi, sono isiituirc con

prowedimento del Segretado Comunale di conceúo con i Responsabìli dei Settori interessari. Iprowedimento di cosiituzione deve indicar€:

a) il progetto o il programma o I'obiettivo da raggirurgere o 1e fiùrziori da svolgerc;

b) il titolare della funzione di direzione o di coordinamento dell'unità di progeno;

c) iìperionale a.(egnrro dlLnilà dj proeerto:

d) il ie.mine di durata dell'unità;

e) i li1'€lli di responsabjlità attribuiti al pe$oùaÌe coinvolto;

t) la disciplina deì rapporti con le altre unità organizzatìve dell'Entc;

g) i criteri per 1a verifica dei risultati úggiuti;

h) eventuali modalità di incentivazion€.

6. Qualora invece le Unita di Progetio sjano costituite da dipendenti ìncardinati in Servizi diversi dello

stesso Scttore, si prcwedcrà alla loro istìtuzione con prowedimerlto del relarivo Responsabile di Settore.

In tale ipotesi il contenuto d€l pro\-\.edìmento di costitMione è idetrtìco a quello di cui al comma

Art, 8

Dírezione Opentiftt

1. E'istituiia la Direzion€ Operativa composta dal Se$etario ComunaLe e dai Respoosabili di Settorc-

Talc oîganismo rappresenta I'organo complcssivo di coordinanento deÌl'Enle e si ponc la finalità di

t .. :. .:, )R&lNrz.)SETTORE Unità organizzativa di massima dim€nsione avente funzion€ direttiva

dotatr di un elevato sràdo di autonomira sestionaleiXSÉRYIZTA ' sa dotara ili

UFFICIO Uniti orqaniz,,aiiva semplicc dolrla di auronomina organi/z:ìlivatrdeoze del I

UNITA'DIPROGETTO

Costituite ir r€lazione a singoli progetti, programmi o obiettivinell'ambito di uno o Diù Servizi

11

consentire il passaggio degli indirizzi delìa Giunta alla struttura gestionale dell'Ente e di facilitare

l'ìntegrazione delle tunzionj € il coordinamento gestionale. Le fi.mzioni principali della Direzione

Operativa attengono principalmente alla collaborazione ha i Responsabili dei Settod in cui si articola

I'Ente, da un lato, e tra questi e il Segretario Comunale, dall'altro. La predetta opera di collaborazione e

coordinamento, da effettuami in seno alla Direzione Opcrativa, avrà di mira eminenrcmen e

persegrimento dei seguenti obiettivi:

a) svolgere attività di preparazione sull'impostazione del bilancjo preventivo, delle relative varirzroni in

corso di esercizio, e sugli atti e docùncnti aventi contenuto progîanlmatico;

b) esaminare e valutare proposte, plogetti ed interventi finaìizzati al miglioramento dei Settori;

c) esprimere parcri preventivi su circolari e direttive nelle materie di carattere generale e sulla

organizzazione dei Settori e dei Sefr'izi;

d) discutere iemi organizzativi e operativi di intercsse Íasversal€ e definire le relative soluzioni

valuta,nalo'diemativc, costi e benefi cj;

e) analjzzare problemj organìzzativi e di dotazione del penonale cor compiti propositivi;

0 discutere delle proposte di innovazione provenientj daile divcrsc stutture;

g) favorire I'ilrformazione, I'esame, le decisioni congiunte su rufte le questioni strategiche ed operative

che energono rella realizzazione degli indirizzi e delle direîtive degli organi di govemo e nella

gestione tecnica, economica e finaÌrziarìa del Comune;

h) contribuire al monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti dell'Erte;

i) dirimere e soÌvere gli eventuali conflitti ùa i Settori.

2. In considerazione dell'ìntimo legame tra le tunzioni di pianificazìone strategica, proprie dell'organo di

governo e quelle gestionali, proprie dei Responsabili di Settore, è prevìsta la paÍecipazione alle sedute

del1a Direzione Operativa del Sindaco, dell'ìnten Giuntà or.vero di singoli Assessori hteressati, ìn

ragione della materia truttala.

Art. 9

Ullcia pet í prc.edine tî dbdplínari APD)

l. L'Ufficio per i proc€dimenti Disciplinari di cui all'art.55-óls del D.Lgs. 165/2001, relativamente ai

procedimenti djscipljnari di sua compet€nza: è costituito confolmemeDte a quanto prcvìsto nel rclativo

regolamento comunale vigente in materia.

2. L'UPD:

- effettua le contesiazioni degli addcbiti sia al personale che ai diigentii

- adotta tutti gli atti istruÍoi del Focedimento relativo ai dipendenti e ai diigenti;

- iroga la sanzione disciplinarc ai dipendenti;

- assiste i Responsabili di Settori nei procedimenti disciplinari di loro competenza, anche al fine di

garantire un'omogenea applicazione delÌe sanzioni disciplinari.

12

Art,10r

Senizío di Polizía Municipdle

L All'intemo del Settore I, in posizione di autonomia otganizzativa e funzionale, è istituito ii Servizio di

Polizia Municipale.

2. Al scrvizio di Polizia Municipale sorintende il Sindaco, o 1'Assessore da lui dclegato, ai sensi degli

artt.2 e 9 della L. n.65/1986 e de11'aÌ1.3 dellaL.R. l7l1990, nonché del D.Les n.26112000

3. G1i addetti al Servizio di Polizia Municipale sono tenuti ad eseguire le direttive impartite dal

Responsabilc del Scrvizio e qresti dal Siodaco, nonché dalle aùtofità competenri peî i singoli settori

operativi, nei limiti del loro stato giuddico e delle leggi-

4. Il Responsabile dc1 SeÌ.r'izio ha l'obbligo di dirigere I'operato del personale dip€ndenre e di assicurare ,

con istruzioni specifiche, il buon andamento del Seffizio-

5. Spetta a1 Responsabile l'obbligo di vigilare sul rispetto delle norme di setvizio e di comportamento di

tutto il pcrsonal€.

6. Il Responsabile del Sewizio di Polizia Municipale è responsabile verso il Sindaco, che è il direfo

superiore, dell'addestramento, della disciplina e dell'impiego tecnico-operativo degli appartenenti al

Seffizìo.

7- E'fatto divieto a chiunque di ìnteferire nel Servizio di Poljzia Municipale, or-vero nei rappofi tra

Sindaco e Responsabile-

8. Per I'organizzazione generale dei servizi, ìn conformiià alle tunzioni di istituto, al Responsabile del

Ser1 izio spetta:

è) emanare 1e dnettìve e vigihre sull'espletamento dei servizi, coÌfoÌmemente alLe turalità

dell'Anrministrazione;

b) coordinare i scnizi di Polizia Municipale con quelli delle altre folze di Polizia e della prctezionc

civile, secondo le intese stabiljte dall'Amministrazione;

c) mantenere i rapporti con la Magistratura, l€ autorità di pubblica siclù€zza e gli orgarismi del Comune

c di ahri enti collegati al SeÌ\.izio per necessità operative;

d) rappresentare il Seffìzio di Polizia nei rappoúi intemi ed estemi ed in occasione di tunzioni e

manifestazioni pubbliche;

e) rispondere al Sindaco dei risr tati rispetto alle diretti!€ ricel'rlte;

t) compiere ogni àttività necessada inercnte il colTetto assolvimento delle funzioni d'istituto

caratterizzanti il SeÌvizio di Polizia Municjpale (tolizia anrminishativa locale, polizia giudiziaria, polizia

sladale , sicuezza urbana, etc.), fellno restando che per tutte le funzioni a caralterc amministrativo aventi

valenza estema affercntl almcdesjmo Servizìo, sarà di competenza dcl Responsabile del Settore I adottarc

l'atto fÌna1e conclusivo del relativo procedimento aÌÌìminisíaiivo, la cui is!.uttoria, in ogni caso, dowà

esserc curata dal Responsabile del Serr'izio di Polizia Municipale o da altro dipcndcîte addetto aì

medcsimo servizio;

'AÍìcolo ìnGrameùtc sosiitùito con deliberazioùe GlvI n.31 del4.7.2014.13

g) adottare gli atti relativi alla concessione di permessi, ferje, prestazioni oltre il normale onrio di lavorc,

disposìzioni di servizio ed ogni altro afio di gestione del lapporto di lavoro, nei confronti degli addetti al

Serr'izio di Polìzia Municjpale, ferma restando la competenza del Sindaco ad adottarc gli analoghi

prowedimerÌti nei riguardi del Responsabile nomrnato .

9. Qualom il Responsabile o altro addetto a.l Servizio di Polizia Munìcipalc fosse investìto di competenze

non stretlamente attinenti alle funzio di istifirto ma rienbanti comunque tra quelle del Settoîe in cui ilServizio risulta incardinato, gli atti gestionali di i alla precedente lett. g) dorîamo essere adottati rma

volta sentito, anche iÍvia informale, il Responsabile del Scttorc I che lÌa proceduto a confedre l'incaîico.

10. In caso di assenza temporanea, il Responsabile del Servizio è sostituito dal sottoposto con grado piir

elevato prcseÍte in servizio-

Art,11

UIJì.ía Rel.tzíoni con il P bblíca (U.R.P.)

1. E'isii!Ìitoall1 apposito Ufficio relazioni con il pubblico con l'obiettivo di svolgere un ruolo di

comunicatore .3 mediato(e isiiiuzjonale nei conftonti di tutti i soggetti presenti nel teffitorio, con compiti

di miglioramento dei servizi con ilpubblico, in armonia a quanto previsto dalla lcgge.

2. L'Uîficio è organizzato con le modaLità di cui all'Allega1o E del presente RegolameÍto.

Art. 12

UIJício Tuúsmo

l. Al precipuo fine di turelare, promuovere e dìffondere l'identità di cdrattere storico, atistico, letterario e

culturale del Conune dì Aliminusa, è istituito un apposjto Uflicio Túismo istituzionalmente depurato ad

organizzare eventi, manifestazioni ed ogni alta aitirita finalizzata al raggilÌngimento del predetto scopo,

nonché a curare e gestire le relazioni con i soggetti pubblici o pnvati che si dovessero porre rn contatto

con l'Anministrazione-

2.In paficolare, atitolo meramenle esemplificativo, rìentrano nelle competenze dell'Ufficio:

a) attività di markcting tcrritoriale e di proglan]mazione delÌe poljtichc hercllti al iurismo in

collaborazionc con glr opcrarori del cenor!.

b) promozjone di jnterventi miraîi alla qualificazione del sisterna dell'offeÍa locale e dei servizi tlùìstici,

rclativi all'infonnazione e all'accoglienza turistica;

c) gestione, organizzazione, coordinameúo e promozione di Fogetti, eventi e madfestazioni culturali;

d) predisposizione del materìale promozionale e infonmtivo per 1a realizzaziore di un'adcguata

informazione, promozione e accoglienza turistica;

e) pafecipazione, in coÌlaborazione con enti sovracomrulali e regionali, ad iniziative di promozìone

turistica ir Italia e all'estero:

l) cura dei rapporti con le associazioni culturali, le strutture riccttive alberghiere ed extra alberghiere, le

agenzic di viaggi e le gruide turistiche della città;

g) prcmozione, vaLorizzazione e gestione del "Parco Letterario Giuseppe GiovaiÌi Battaglia";

h) oÌganizzazione e coordjnamenio delle attività realizzate negli spazi di competenza, organìzzate ìn

proprio o in collaborazione con àltri Enti o privati:

i) ishruione pÉtiche e predisposizione atti aÍìministativi per le attività svolte;

j) presentazione progetti culturati e turistici per il reperimento di fondi regionali e provinciali;

k) aggiomarnento del sito istituzionale comunale rclativamente a iniziative in ambito culturale.

Art. l3

Segretaúo Comunale

1. ll Segretarìo Com!ùrale è nominato dal Sindaco, dal quale dipende hnzionalmente, tra gli iscritti

all'albo nazionale. La nomina del Segetario Comuale ha durata colrispondente a quella del mandato

elctioralc dcl Sindaco. e può essere rel'ocato dallo stesso con prowedìmenio motivato, ptevia

deliberazione della ciunta, unicamente per violazione dei doveri d'ufficio. tn tal caso il prowedimenro di

rcvoca è comlmicato dal Prefetto ail'Autorità nazionale anticonuzione che si espìime entro tenta giomi.

Decono tale temine, la revoca diventa efiicace, salvo che l'Autorità rilevi che la stessa sia coÍelata alle

attività svolte dal Segretario in nateía di prevenzione della coÍuzione.

2. Il Scgr,eiarilr Comunale è I'organo di assistenza giuridico-anrministrativa dell'Ente e garantisce la

conîormiia alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti, delle azioni intrapr€se dall'Arnministrazione

comrÌnale, assicLrando lo svolgimento di conpiti di collabomzione e fturzioni di assisrenza giuridico-

amministrativa nei confronti degli organi dell'Ente.

3. Fatte salve le compelenze e le tunzioni attribrÌitegli dalla legge, da1lo Statuto e dai regolamenti, così

come quelle conferitegli dal Sindaco, il Se$eùrio Comunalel

a) collabora sul piano tecnico professionale con il Sindaco, con la ciunta Comunale e con il Consiglio

ComùaÌe- nell'esame, nelÌ'istruttoria e nella I'alutazione degÌi alpetti giuidici e amministmtivi di

progetti, iniziative e programmi del Comune;

b) stimola e supporla gli organi del Comue n€lla regolamentazione delle anività e dei servizi, eon

I'obicttivo di scmplilicare le procedure anÌninistative;

c) assiste il Consìglio Comunale e la Ciunta Comunale nel processo di formazione ed elaborazione delle

decisioni per garantire che queste siano assrulte tenendo conto di tutti gli aspetti giuidici e

amministrativi ad esse conrìessi;

d) supporta tutti gli organi del Comune in ordine alla coniomiià dell'azione anministrativa alle leggi,

allo statuto e ai regolamenti, anche esprimendo apposito parere, ove esptessament€ richjesio, sugli atti

amministratìvi dì paficoÌare complessità tecnico giuridica;

e) paftecipa con fùzioni consultive e refèIeÍti. oÌtre che di assistenza, alle riunjoni dcl Consiglio e della

Giunta e ne cura 16 verbalizazione;

t roga di nolma i contratti nei quali l'Ammiúistrazione comunale è paÌte ed auteniica scrittwe privare e

atti unilaterali nelf inìeresse dcll'Amminjstrazione comunale;

g) presiede 1a Direzione Operatjva;

h) ai sensi dell'art. 2 comma 9-òlr della L- 241/1990, intcrvicne con potere sostitrLtivo, su espressa

istanza del soggetto prirato, ìn caso di herzia del Responsabile di Settore nella conclusione del

procedimenlo, potendo. altemativamerte, esercitare dircltamente il potere di concludere ii

t5

procedìmento o\'rero assegnare la responsabilità dello stesso ad altro Responsabile di Settore all'uopo

indìviduato;

i) ai sensi dell'art. i47-óir comma 2 del D.Lgs.26712000, dùige il confollo successivo di rcgoladtà

amministrativa slÌgli atti atal fine individuali dall'Ente;

j) in coufoúútà con quanto disposto dalÌa L. 190/2012 e salva divcrsa e motivata detenninazione del

Sindaco, ha la responsàbilità dell'attività di contlollo, prevenzione e contrasto della cull:uzrone e

dell'illegalità a1l'intemo dell'Ente;

k) in confollnità con qr.únto disposto dal D.Lgs. 33/2013 e salva diversa e motivata deteminazione deL

Sindaco, dveste il luolo di Responsabile per la trasparenza.

4. Il Scgctario, conlormemente àÌle disposìzioni legislative e contratuaii vigenti, svolge inoltre le

funzioni conledtegli formalmente da1 Sindaco, nel rispetto de1le direttive da questi impartire-

[5. A] Segretario Comunale può essere attribuita la direzrone e il coordinamento di Luro o piìì Settori,

conferendo allo,stesso le conscgucnti fluzioni diigenziali e dj gcstione.l?

6. Il Segetario Comunale è sottoposto a valùtazione secondo le modalità previste da1 Sistema di

valutaz ìone vigente.

Art. 14

Yi ce Segrerario conunal e

L In conformità a quanto prcvisto dalle vigenti disposizioni legislatìve e statutarie, iÌ Sindaco plrò

nominare un Vice Segretario comunaÌe, da individuare tra i dipendenti di Categoria D, o in mancanza di

categoia C, che siano inpossesso dei requisiti stabìliti dalla legge e dai confard colle$ivi di lavoro.

2. Di nomta I'inca co di Vice Segretario viene att.ibuìto al Responsabile del Setiore Affdri cenerali. In

caso di assenza o impedimento di questi il Sindaco può conferire detto incarico ad altfo dipendente di

catcgoda D, o in mancanzù di catcgoria C, in possesso dei prescîitti requisiti.

3. Il Vice Segretafio coadiuva il Segretarjo nell'esercizio delle sue funzioni e 1o sosrituisce in caso di

Yacanza, assenza od impedimento.

4. QuaLora il Sindaco non proceda alla nonina del Vicc Segetario, le tunzioni del segretario assenrc soro

assicurate, nel rispetto delle norme stabilite in materia dalD.P.R. 4.12.1997 n. 465, mediante ricorso agli

incarichi di reggenza e supplenza.

Art.15

Nucleo di valutazioúe

1 E'istituilo lr11 Nucleo di Valutazione.

2. 11 Nucleo esercita, in piena autonomìa, le attivjtà di cui ai commi successivi e ifeÌisce direriamente al

Sindaco.

3. I1 Nucleo è nominato dal Sindaco con proprìo pro\.vedimento (decreto o detemina) e puó essere

costituito, alternativamente, in forma monocratica o couegiale (trc mcmbri), sia da componcnti iDtemi

all'Amministazione che abbiano la necessaria competenza e indipendenza, sìa da soggetti rcclutati

dall'estemo. In quest'r timo caso, possono essere selezìonati lnicamente soggetti di ptovata

2 Corma abroEito oon delibeirzione GM n.3 I del 4.7.20 1,1.

t6

professionalità, scelti tra professionisti estemi o tra flrnzionari degli Enti Locali in servizio o in

4. Con il prowedimento di nonina il Sindaco flssa il compenso di ciascun componente il Nucleo, che in

ogni caso non può essere superiore a quello base previsto dalla nomativa per i componenti del collegio di

revisione economico-fi nanziaria dell'Ente.

5. L'ìncarico può essere revocato con prov./edimento sindacale, per inadempieÌrze.

6. I componenti del Nucleo rimangono ir carica tre anni.

7. I Nucleo, in particolare, svolge i seguenti complti:

a) accefa 1a rispondenza dei risuÌtati dell'attività anministrativa alìe prescrizioni ed agli obierÌivi

predeteminati con il piano della performance e/o con il piano degli obietivi c verifica l'efficienza,

Ì'efficacia e I'economicità, nonché la trasparenza, f imparzialità ed il buon a.nda ento dell'anivirà

aÌministrativa, anche per quanto conceme la rispondenza dell'erogazione dei rrattamenti economici

accessiri ;la nonÌativa ali settofe;

b) eflèttua verifiche periodiche e conholli consuntivi suÌL'attività amministrativa del Comùne e riferisce

al Sindaco sull'andamento della gestione, evidenziando le causc dell'eventuale mancato

ÉggiLmginlel1to degli obiettif i con la segnalazione delle iregolarità riscontrate e dei possibili rimedi;

c) espnme annualmerte parere in ordine ai parametri e agli indicaiori di efficacia ed efficienza da

assumere a base dell'attività di programrnazìone e di controllo della gestione, collaborando, ove

necessario o qùando dchiesto, con i responsabili;

d) monitora il tunzionamento complessivo del sistema di valutazione e dei controlli intcmi, ed elabora

una relaz ione annuale sullo slato degÌì Stessi e comlulica tempestivamente le cdticità rÌscontrate al

Sindaco;

e) ralida la relazione sulla pelfonÌunce e il piano de gli obbiettivi c ne assicura la pubblicazioùe su1 sito

istituzionaÌe dell'Ente;

tJ garantisce la co(cttezza dei proccssi di misurazione e valutazione, noDché dell'utilizzo dei premi,

secondo qulnto prcvisto dal D. Lgs n.150/2009, dai contratti colletiivi nazionali, dai coniratti

integratiyi, dai regolamenti comunali, nel rispetto del principio di valorizzazjone tlel merito e della

proièssionalità;

g) propone, sul1a base de1 sistema adottato dalla Giunta, in confomità alle disposiuioni de1 presente

regolamento, al Sindaco la valutazione annuale dej Responsabili di Settore ritolari di posizione

organizzativa e l'attribuzione ad essi dei prcmi istituiti.

8. Il Nucleo, sulla base di appositi úodelli lomiti dall'Ente, cum annuaLmente 1a rcalizzazione di indagini

sulpersonale dipendente volte a rilevarc il livcllo di beDessere organizzativo e jl grado di condivisione del

sjstema di valutazione nonchó la dlevazione della vahfazione del proprio superiore gerarchico da paÍe

del personalc, c no rifeîisce agli organi di govemo.

9. Il Nuclco infoma la sua attivita al úiterio inderogabile della indipendenza fuDzionale. Qualora

costituito in forma collegiale, la convocazione del Nucleo è djsposta dal Presidente di prcpria iniziativa o

su richiesta del Sindaco.

17

10. Il Nucleo può accedere agli atti e docunenti del Comune tramite úchiesta anche verbale ai

Responsabili di Settore o al Segretario Comunale. cli:rti:i sono messi a disposiziorc nei terminì dchiesti.

CAPO II - La firnziotre dirigenziale

Art.16

Funzioní del Respo stlbíle di Settore

L I Responsabili dei Setîori, nell'espletamento degli incarichi rìcevutì, coadiuvano gli organì polirici sia

nella definizione dei programmi e dei piani di attività. sia nella verifica della loro attùazione.

2. Ad essi spettano tutte le funzioni loro attribuite dalla lcgge e dàllo Staîuto. In particolare i Responsabili

paÌlecipano al controllo preventivo di regolarita amministrativa e contabile, rilasciando ii prescritto parere

di regolarità tecnica e coùtabile in tutie le proposte di delibeîazioDc di giìlnta e di consiglio comrmàle che

non costihriscano moro atto di hdirizzo,

3. Sono resporisabili della realizzazione degli obiettivi e dei progetti loro affidati, per il raggunpmcnro

dei quali devono operare secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza. Essi

gestiscono le risorse umane, finanziarìe e strumentali lolo èttribuite nelLa logìca del miglioramento

continuo e deLf innovazione,

4. Propongono le risorse e i profili professionali ncccssari allo svolgimento dei compiti delia struttura

organizzativa cui sono preposti, anche al fine dell'elaborazione del documerîo di progammazione

triemale deÌ fabbisogno di personale.

5. In paficolare, spettdno al Responsabile di Settore le seguenti funzioni di carattere organizzativo:

a) ìmprontare la propria attività ai principi di buon andamento ed imparzialità, alle regole dclla

comunicazione pubblica, favorendo relazioni tmsparenti e corrette tîa ComluÌe e cittadini. A tal finel

- riuniscono periodicamente i dipendenli della struttura su tematiche ineîenti agli obiettivi assegnati al

Settorc nonché al buon funzionamento del medesimo:

- rilevano costaùtemente i bisogni dei cittadini e valutùo 1a quaÌità dei servizi;

- prowcdono alla semplifLazlone e razionalizzazìonc delle procedlùe, ove possibiLe informatizzando ed

eliminando passaggi e duplicazioni non indispensabili;

- sviluppano sistemi di comunicazione e di informazione sia verso I'intemo sia verso l'estemo della

struttùra comunale in coerenza con gÌi ìndirizzi dell'Ente in tema di comunicazionel

- promuovono costantemente I'innovazione organizzativa orientandola al miglioramento della qualità del

b) gestire i sistemi di insedmcnio, foÌmazione, valÌrtazione, sviluppo di cafiera del personale assegnato in

linea con le stategie dell'Ammjnistrazione e con quanto previsto negli accordi decentrati;

c) cumre il coinvolgimcnto. la valorizzazione, la motivazionc e il controllo del pe$onale assegnato, in

una logica di continuo miglioramerto del clima Ìavorativo che sviluppi potenzialità, corrette relazioni

interpe onalì, nonché pari opportunità Ía uomini e donne;

d) collabomre con la Segreteria Coùunale e con 1'Assessore di rilerimento per la definiziote dello

schema dell'eventuale PEG/PdO relativamente al proprio Settore;

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e) declinare gli obiettivi assegnati dalla ciunta in attivita gestionali, assicrlrando il coordinamento e ilcontrollo r.olti alla realizzazioùe degli obietiivi stessi all'ìntemo delle unita organizzative coinvolie;

tJ predispone, con cadenza almeno scmesÍale, i report di vcdfica degli obiettivi di sviluppo e delle

attività stnrtturali svolte ed jntervenire, se necessario, iniroducendo gli oppofiuni colaeitivi per orientare

l'attrvità gestionale al raggiungimento degli objettivi del Settore;

g) coinvolgere e motivare il personale assegnato attraverso specifici incontri durante I'amo, al fire di

gamntire un livello ottinìale dì realizzazione degli obiettivi previsti nel Pjano Denagliato degli Obiettivi

del Settore;

h) paftecipare, se richiesto, aÌle riunioni della ciunta, del Consiglio e delle corìrmissioni consiljari,

nonohé delÌa Direziore Operati\'a fomendo il supporto tccúico Fofessionale íchiesto.

Art. 17

Incarichí di Responsabili dí Settore:. . ^Ì. úh mcqnchr sono cletuxtr e àthbuú úa1 Sindaco a dipendcnti a tempo indeterminato o a personale

iìssunto con contutto a tempo detenninato iÌl possesso dei requisiti previsti daUe norme di legge, di

regolamento e contrattuali.

2. Il Sindaco, ne1 conf€rire g1i incarichi di c!ú a1 conù1a I tiene conto, in relazione alla natura e alle

caralteristiche degli obiettìvi prefissati ed alla complessità della struttura interessata, delle attitudinj e

dell€ capacità professionali del singolo dipendente, dei dsultati consegùiti in precedeúa, delle specifiche

competenze organizzative possedute, nonché dell'espedenza Ìavorativa naturata dal dipendente.

3. Gli incarichi possono essere revocati, olte che in seguito a processi di riorganìzzazionc, anche nel caso

di mancato raggìungimento degli obiettivi in materia di ottimizzazione della pîoduitività del lavoro

pubblico e di efficienza e trasparenza delle Prbbliche AmminisFazioÌi, accertato attraverso le risultanze

de1 Sistema di valutazione ovaero in ceso di inosservanza dellc direttive imputabile ai Rcsponsabile di

Settore con le modalità previste da1la legge.

4. L'attribuzionc dcll'incanco non può awenirc per una durata superiorc a quella del mandato dcl

Sindaco, cd è assegnata a tcmpo deteminato, salvo riÌrnovo espresso, e ccssa in conseguenza dcl

verificarsi di qùalunque causa di cessazione dalla carica di Sindaco. I Responsabili esercitano, comunque,

1à loro funzione fino alle nuovc atiîibuzioni, in regìme dl prorogdtio.

5. Gli incarichi di Responsabile di Settore possono essere conferiti anche a dipendenti di altri Enti locali

nel caso di utilizzo in convenzione ai sensi dell'afi-14 del CCNL 22.01.2004.

Art.l8Nonina deí sostítuti dei Responsabili di Serbre

1. Al fine di garantire la normale aitività gcstionale/anrmidsirativa di ciascun Settorc, anche in assenza

del relativo Responsabile, ii Sindaco con p(oprio provvedimento nomina un relativo sostituto

individuandolo tra gli altri Responsabjli di Settore.

2. Le sofituzioni di cui al precedente conuu non danno luogo ad alcun incremento di retribuzione di

posizione, ma rilevano aj fini della valutazione deÌ1a perîormance del Responsabile di Settore sostitl.úo.

I9

3. I compiti sostitLrtivi sono previsti esclusivamente in caso di assenza per ferie, malattia, incompatibilità

o altro impedimento del Responsabile, per I'adozione degli atti di ordinaria gestione e per atti urgentj o

improrogabìli, senza nccessità di ulteriore prowedimento e per tutte le altre ipotesi espressamente

indicato neÌ medesimo prowedimento sindacale. Per attì di ordinaria gestione si intendoro tùtti gli atti di

natua vincolata e queÌiì di natùra discrczionale non rinviabili e pet i quali sia fata completata L'ist tloria

documentale a ftma del titolare del Settore interessato- owero aúi già istruiti dal relativo Responsabile

del procedimento, nonché attì che non necessitano di istruttoria (es. atti di gestione del personate quali

ferie, pemlessi ecc.).

Art.19

Reiribúio e di posízíone e di is taîo

l- Al Responsabìle di Settore compete rlna retribÙzione di posizione organizzativa srabiLjta da11a ciunta

Comunale in._base alla'pesatura" del Settore definita con la metodologia prcposta dall'Organo di

Valutaziole èpprovata dala stessa Giunta, nel rispetro dcl CCNL e delle risoîse dispodbili a nualmeùte

destinate a tale finalità rel bilancio dell'Ente.

2. La fetribuzione di risultato è corisposta annualmente, dcorcndone i presùpposti di legge e

regolamento, a seguito della valutazione dell'attività svolta e dagli obiettivi raggiunti dai Responsabili di

Setiore, definita con la metodologia proposia dall'Organo di Valutazione ed approvata dalla stessa

Giunta, neÌ dspetto del CCNL e delle riso$e disporibili amualmente destinare a tale finalirà ncl bilaÍcio

doll'Ente.

Ar1. 20

Respo ns abilitìt Dírigenziul e

L I Responsabili di Settore sono responsabili del risultato dell'attivirà svolta dalle struttu€ alle quali sono

preposti, della realirzaziorc dei prograÌnmi e dei progetti loro assegnati, della gcstione del personale e

delle rìsorse finanziarie e stmmentali loro affidate e degli adenlpimenti ad essi attribuiti dallo Statuto e

dai RegolaÍìenti Comrmali. Sono soggcili aila responsabjljta penalc, civile, annninistrativo-contabile e

disciplillarc prcvistc dalle nonnc vigcnti.

2. E'data facoltà all'Ammjnistrazione Comunale di tutelare la funzione del Responsabile attraveNo le

consentite fomc assicurativc.

Art.21

Responsabilí di Senízio

L II Responsabile del Settore pro\.vede, con proprio atto motivato, alla nomina di un Rcsponsabìle di

Servizio individuato tra queÌli assegnati allo stesso Seitore. Allo stesso dipendente, sempre dello stesso

Settore, può essere affidata la responsabilità di piir di un Senizio.

2. 11 dipendente nominato asslùne la responsabilità dell'organizzazione del Servizio (o dei Servizi) e del

suo penonale, finalizzandola atla otiimale gestione ed alla esecuzìone degli inrervmti e dcllc competenze

aÎfidate al Sefl.izìo stesso.

3. I Responsabili del Servizio, nella qualità di responsabili del prccedimento, padecipano al contrcÌlo

prevcnlivo di regolarità ammhisfativa e contabile rilasciando, su ogni proposta di determiùazione,

20

apposita dichiarazione di conibmìità delf islùttoria svolta dal Seflizio alle disposizioni di legge, di

Statuto e di rcgolamento.

4. A1 Responsabile del Sen?izio (o dei Se izi), su valutazione discrezionale del Responsabile del Settore,

può competere ùna inde ilà annua ai sensi all'aÍ. 17 comma 2, lettera 0 del CCNL 01.04.99, il cui

importo, in ragione della compLessitàr e della valeMa dell'Ufficio, è dcfmito in sede di contrattazione

decentrata in 1ìrnzione delle complessive rìso6e destinate a1 salario accessorio.

Art.22

Incarichi dit ige ziali con rapporto di layoro a tempo deîermínato

1. Nell'ambito della vigente dolazione organica, possono essere stipulati i contrafti a tempo determjnato

di diritto pubblico o, ecsezionalmente e con delìbetazionc motivata, di diriito privato, per il conferimento

di incarichì dirigenziali o di alta specializzaz ione, fermo restando i requisiti richiesti per la qualifica da

assumere. Talì contratti possono essere sripulati nella misuÌa massima stabilita daila nomativa nel tempo

vigente.

2. Al di fuori del1a vigente dolézione olganica, per peculiari necessità organizzative ove manchino

specifiche profcssionalità funzionali ai programmi e agli obiettivi dell'AnminisÍaziorc, alle attività da

espletarc ed all€ necessilà da soddisfare, possono esserc stipulati i contratti a tempo determinato di cùi

all'aí.110 comma 2 del D. Lgs. n.267l2000, per il confèrimento di incarichj djrigenziali e dì alta

specialjzzazione, fermo restando i requisiîi richiesti per la qualifica da àssum€re.

Art. 23

Unità dí skíf1. L'unità di staff, da pone alle direne dip€rdenze del Sindaco, della Ciunta o del Segetario comunale, è

composta dapersonaÌe scelto tra i dipendenti dell'Ente.

2. Qualora non sia stato dichiarato il disseslo o l'Ente non sia strutttralmente deficitario, talc unità può

essere ricopefa da penonale assunto con contratto a tempo deierminato o con collaboratori proîessionali

con convenzioni a tclmirc. I| tùl caso la durata del mpporto contrattuale non potrà essere superiore a

quella del mandato clcttorale del Sindaco.

3. I componenti dello staff svolgono lutte le ftnzìoni e le attività assegnate e eventualmente prcviste dalla

legge.

CAPO III - Dotazione organica e quadro di assegnazione delle risorse

Art.24

Piano triennale del Penonale - Dotazione Organíca Pia o dí assunzione

L AI fine di assicw e le esigenze di funzionalità e di ottimjzzare le risorse per il migliore funzionamento

dell'Entc, ciascun Responsabile di Settore individua i profili Fofessionali ncccssari allo svolgimento dei

compiti istituzìonali delle strutture cld sono preposti. Preso atto delle esigenze dei Responsabili di Settore,

il Responsabile in cui è incardhato il Servizjo Pctsonale fomula una proposta alla Gìunta Commale che

delibera, compatibilmente con i vincoli di bilancio, il Piano trieinale del personale, nel quale viene

esplicitato il fabbisopo di competenze profèssionali in relazione agli obiettivi dell'Anministrazione.

2I

2. I1 fabbisogno di competenze profèssionali è esprcsso nella dotazione organica che ripoÍa I'assetto

qualiquantitativo di professionalità necessarie al funzionameúo della complessiva s1Ìufiura dell'Ente.

3. La dotazionc organica costituisce, quindi, il documento unitaío ove sono riportate:

- tutte le posizioni professionali previsteper il iunzionamento de1l'Ente;

- la classificazione defle posizioti profcssionali secondo I'ordinamcnto coÍtúttnale vjgcíte pro-tenpore e

l'ordinamento professionale dell'€nte;

- il numero complessivo dej posti: a iempo indeterminato, a tempo pieno o a tempo parziale.

,1. La definizione della dotazione o(ganìca costituisce presupposto per rendere più flessìbili ed estesi i

sistemi di mobilità intema ed ì percorsi di diveîsilicazione e crescita prolessionale dei dipendenti, e per

consentire l'adeguamerto della dotazione rispctto alle djve6e esjgenze funzionali delle unità

olganlzzaùve.

5- La dotazione organica vìene sottoposta a verifica periodica da parte della ciunta Comunale, su

proposta dll Rèiponsabìle del Settore cui afferisce il Senizio personale, sentiti i Rcsponsabili interessati,

in coerenza con la progammazione triennale del personale e con gli obiettivi di gestione.

6. Le risultanze di tali verifiche costituiscono il Piano annuaLe delle assulzioni e di ogni altro fatto

gestionale relativo alle risorse umane.

Art'. 25

Quadro di d,tsegtlazíane dell'arganico

1. La Giùnta Comunale prowede aila definjzione della strutlxra organizzali\a dell'Ente (Organigafifi.r

c Fafizìonigta, a\, mediante I'individuazìone e/o coùlèrma dei Settori e dellc competenze ad cssl

assegrutc, dci Scnizi c dcgli Uffici e delle rclative compet€nze nei quali si aficola I'appamto

organizzativo del Comune. e pro\..vede atl'assegnazione del peNonale al Settore.

2. Per I'individuazione deì Settori e delle relative compctcnze, nonché per l'assegnazione dei personale ai

Settori, la Giunia Comunale delibera sentita laDirezione Operativa.

Art, 26

Ricogníàone dele sítuazioní dí soprann nen o di ecNedenza del persanale

1. Amualmente la Giunta ComulÈle, su specifica attestazione di ciascun Responsabile di Settore ed illmgione delìe rclalive previsioni nolmali\'c, dclibera in ordire alla ricognizionc di eventuaìi condizioni di

sopr:urnumerc e/o eccedenza di personale, jn riîerimento al complessivo numero di dipendenti con

contatto di lavoro a tempo indeteminato presenti in Settorc al momento della rìcognìzione stcssa.

2. Nel caso in cui, a seguito della ricognizione, vengano rilevatc situazioni di sopramumero o comùnque

eccedenze di personale, I'Ente sarà tenuto ad osservare le procedure previste dall'aÉicoÌo 33 e ss. del

D.Lgs. i65/2001, dandone inrnediata comunicazione al Dipafimento della tunzione pubblica.

TITOLO UI

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE

CAPO I - Inquadramenfo del personale e collocrzione orgînizzafiva22

Art 21

1. Il personale comunale è inquadrato nella dotazione organica e assegnato alla struttua del Comune

secondo criteri di funzionalità c flcssibilità opelatlva.

2. Ogni dipendente è inquadrato in una categoria e in un profiÌo professionale in base ai contratti collettivi

nazìonali di lavoro vigentj.

3. L'inquadramento neLla categoria contrathrale confeisce la titolarità del lappol1o di lavoro, ma non

quella della specìfica posìzione lavorativà.

4. Con riguardo ai contenuti del profilo professionale, il dìpendente è assegnato dal Responsabile dì

Settore ad un Servizio con una posizione di lavoro corispondente a compiti e mansioni equivalenîi a

qùelli comessi al profrlo professionale dcoperto.

Art. 28

I prcftli prckssio .ilí

L I prcfili plolèssionali descívono il contenuto professionale deLle attribuzioni prcprie di ciascúa

categoria e identificano speciflche aree di competenze teorico-pratiche, necessarie per svolgeie

determinati compiti.

2. A ciascun prolilo professionale corrisponde ulì il1sieme di posizioni dì lavoro affini, a(comunate

dall'omogeneità del contenùto concreto delle mansioni, nell'ambito dellamedesima categoria contrattuale.

3. Fcmo restando quanto stabilito dalla contrattazionc collettiva, il sistema dei profili protèssionali è

approvato dalla Giunta, su proposta del Responsabilc di Settore ove è incardinato il Servizio personale e

sentita la Direzione Operativa. con apposita deliberazìone contenente l'elenco dei profili professionali.

,1. Il profilo pmlessionaLe può essere modificato per effetto di asscgnazione ad altra posizione di lavoro,

pre\ id \ erificd deì pos.es.o deììe comperen/e nece.sane.

Art. 29

Le posízìoni .lí lawrc

1. La definizione delle posizioni di lavoro a cui assegnàre il personale è effettuata dal Responsabile del

Settore tercndo conto sia delle esigcnzc di Scttorc che delle competenze detenute da1lavoratorc.

2. Nel rispetto delle nome vigentj e deile efTettive competenze del dipendente, la posìzione di lavoro

assegnata può essere modifìcata in ogni momento dal relativo Responsabile per esigenze di scrvizio

all'inlemo del Seitore di appartenenza e rell'ambito delle mansioni per le quali è stato assunto o

equivalenri.

3. Pcr obiettive esigenze di servizio, i1 personele può essere adibito a mansioni propric della qualifica

inmediatam€nte superiore esclusivamente nei casi e secondo le modalità prevGte dall'art-52 del D.Lgs.

165/2001, fermo restando chc in tÀlì ipotesi al lavoútoîe sarà riconosciuto, per il periodo dì efettiva

prestazione! unicancntc i1 diritto a perc€pire il fatiamento econooico con.ispondenle alla mansione

superiore svolta, essendo escluso ogni effetto ai fini dell'jn$Ìadmmento automatioo del lavoratore o

deÌl'assegnazionc di jncarichi di direziorc.

Art 30

L' oryanizzozione de I la|arc

1. I Responsabili di Settore hanno la responsabììità della gesiiol1e delle strutiure e de1le risorse e la

capacità del privato datore di lavoro rclativamente all'organizzazionc delle èttività e degli uffici. Spetra ai

dirigenti adoitare rm'organizzazione del lavoro adatta ai tipo di attività che svolgono e agli obiettivì che

vengono loro assegnalr.

2. Nell'orgarizzazione dcllc ploprie attività i Responsabili di Settote sono tenuti a seguire i segùenti

criteri volti à favorire I'integrazione, a garantire maggior produttivjtà ed aunentare il livello di

soddisfazione e coinvolgimento del personale:

a) adottano sc€lte operative che îavorjscano la flessibilita nell'utìlizzo delle risorse, superando la

lrammentazione aîtaverso un maggior accorpamento di llurzioni in uno stesso Servizio;

b) adottalo s&lte operative che superino Ìa rigida divisione del lavoro fra dive$i opcratori, favoriscano

la rotazione dei compiti, l'allargamento e l'afficchimento degli stessi, al fine dì aumentare la varieià

della singola nansione individuale, acclescere le conoscenze sulliintero processo. la capacità di

adattamento e di autorealizzaz ione da parte dei singoli dipendenti;

c) favoriscono la delega di funzioni e la respoúsabilizzazione degli opentori a1 fìne di accompagnare ilprocesso di croscita professionale del personalc;

d) promuovono il lavoro di gnppo e la collaborazione con altrì Settorì per migliorare l'integràzjone tra

le strutturc dell'Ente.

Art.3lMohilitìl i tena tra di.rersi Settori

1. La mobjlità intema, intesa come tasferimento del pcNonale da ull Settore all'altro, è finalizzata, in via

prioritaria, al soddisfacimento della necessità dì potenzjare il Settore in cui il dipendente dor"rà hansitare,

ed inoltre tenderà alla valorizz^zione del personale e allo sviluppo organizzativo complessivo dcll'Ente,

porendo e*ere di.po,ta anche nei r(guenl. cd5i

a) a seguito di specilìca dchiesta di lrasferimento da Frte del dipendente, qualora ciò non compofi

nocumento all'attività del Settore ir cui il dipendente siesso presta lapropria attività;

b) quale modaliià di reclutamento jntemo per 1a copeÍura di posti preyisti nell'ambito della

plogranÌlazionc arùlualc dcl personale.

2. f dipendente può csscrc trÀslerito ad altro Settore, ienuto conto delle effetti\€ competenze detenute,

nel rispetto della categoria di apparten€nza e nell'ambito delie mansioni per cui è stato assunto o a qìÌeste

equivalcnti.

3. 11 dipendente che int€nde modificare la propria posizione di lavoro può presentame motivata domanda

al Sjndaco, il quale, acquisiti i parcri dei Resporsabili dci duù Settoi interes$ti, può proponr alla Giunta

l'adozione de1la delibera di asscgnazione del dipendente al nuovo Scttore, owero l'adozione di eventlrale

atto di non accoglimento dellarichiesta.

24

Art. 32

Mobílìtà íntena îra dí.'et si Senizí dello stesso Settore

1. La mobilità intema, intesa come lasferimento, anche lemporaneo, del personale da ll11 Servizìo

all'altro dello stesso Settore, è finalizzata, in via prìoritaria, al soddisfacimento della neccssità di

potenziare il Servizio in cui il dipendente dowà transitarc, ed illollle tenderà alla valoizzazione del

personale e aÌlo sviluppo organizzativo complessivo delÌ'Ente. La mobilità può awenire anche a seguito

di specifica richiesta di trasfeimento da paÌte del dipendente, qualofa ciò non compoÍi nocumento

all'attività del Servizio in cui il dipendente stesso pr€sta la proprìa attività.

2. Il dipendente può essere úasf€rito ad alto Senizio, tenuto conto delle cfletrive comperenze detenute,

nel rispetto della categoria di appartenenza e nell'ambito delle mansìoni per cui è stato assunto o a quesre

eqrivaÌenti. ..

3. Il dipenleùtè che ifende modificare la propria posjzionc di lavoto può presentame motivata domanda

al Responsabile del Settore, il quale, sentiti i Responsabili dei due Servizi interessati, può adottare ilprclaedimento di assegnazionc del dipcndentc al nuovo Servizio, ovvero I'adozione dì evcntuale afto di

non accoglimento della richiesta.

Art. 33

T rusfe r i n e n t í p r oi)t) í s a fi1. Pef lar fronte ad esìgenze straordinarie ed eccezjonali, è possibìle disporfe il trasîerimento temporaneo,

anche a tempo parziale, del personale dipendente, da m Settorc ad un aLtro.

2. I trasfeimenti di cui al presente articolo sono disposti dal Segretario Comunale sentiti i RespotNabili

dei Senori interessati, perun periodo massimo di un anno da indicare nel prowedimento.

Art. 34

Feríe, permessi, rccupei

1- Competc al Rcsponsabile di ciascr.rn Settore. sentito il Responsabile del relatjvo Serr'izio, la

concessionc, ai dipcndcnti asscgnati a1 Settorc, di ferie, permessi retribuiti, permessi bîevi e relatìvi

recuperi. aspettative, congedi, nonché l'applicazioùe di ogni altro istituto Ìiconducibile alLa gestione del

personùlc dipcndcntc aflidàto.

2. Ciascun Responsabile di Sen/izio, entro il mese di Marzo di ciascun anno, deve presentare al proprio

Responsabile di Settore il "Pìano ferie" nel rispetto di quanto previsto dall'art.18 del CCNL dcl

06.07.1995. Il Piano ferie dil.enta esecutivo dal momento in cui è softoscritîo, per conferma, dal

Responsabile del Settore, il quale è tenuto a tale adempimento €ntro 15 giomi da11a data in cui lo riceve.

La confeffra del Piano ferie costituisce csplicita e fol]nale autorizzazione, pù ciascun dipendcnic, àd

usuftuire delle giomate di fede previst€ nel relativo piano.

3- I dipendcnti che usuÈuiscono deì permessi retribujti ai scnsi dell'art. 33 della Legge 104/92, saÌvo casi

di h{rcvcdìbilità e/o urgenza, debbono concordale preventìvamcnte col Responsabile del Settore le

giomate di fluizione di tali permessi, fermo rcstando che la loro individuazione dovrà basarsi iÌl via

pioritarìa sulle necessità del disabile da assistere.

4. In assenza del Responsabile del Settore, qualora I'evasione della richiesta dvesta caratterc d'urgenza,

prolvede il Responsabile nominato ai sensi del precedente aficolo 17.

Art.35

Fomazío e e aggioname to

1. L'Anministraz ione penegue quale obiettivo pimalio la yaloizzazlo\e delle risorse umane e lacrescita profèssìonale dei dipendenti, per assicuare il buon andamento, l'eflicienza e I'efiìcacia

dell'attività amminisnativa. A tal fine progmmma aù aÌmente la formazione e l'aggjomamento del

pe$onale, conformemente alle prescrizioni legislative e contrattuali nel tcmpo vigenti ed in ragione delle

risorse iinanziarie disponìbili.

2. Per la fomazione e I'aggìomamento professionalc dei dipenderti possono attivarsi anchc semhari

autogestiti su specifici argomenti tenuti dai Responsabili di Settore e/o dal Segerado Comunale.

3. L'approvazione del piano fomativo annuaìe, sù proposta della Direzìone Operativa, compete alla

Giunta Comunèle, nel rispetto del sistema di relazioni sindacali contattualnente definiio.

Art, 36

Ordrío di senízio ed arario di layorc

1. Il Sindaco, sentilo il parere della Direzione Operativa, e previa consuliazione delle OO.SS., emana

diretiive generali in materia di orario di servizio, articolazione dell'orario di lavoro e orario di apeÌ.twa al

pubblico degÌi uffici, intenderdosi:

- per omrio di servizio "ll periodo di tempo giomaliero necessario per assicurare la funzionaljtà delle

strutture degli uffici e l'erogazione dei servizi all'utenza";

- per orarìo di lèvoro "IL perìodo di tempo giomalicro duante il quale ciascun dipendente assicura la

prestazione lavorativa neLl'ambito delÌ'omrio dì servizio".

2. ln ogni caso l'orario di lavoro è frúzionale all'orario di senizio c di apertura al pubblico.

3. Si applicano, iD materia di orario di sefiizio, orarìo dì lavoro ed omrio di apertura dei seFizi al

pubblico, 1c disposizioni legislativc, conÍattuali c regolàmertari nel tempo vigenti.

CAPO II- Disciplina del rapporto di lavoro

Art. 37

Gestío e del perconale

Ì. C1i atti intemi di gestion€ operativa del pelsonale assegnato d Settore competono al Responsabile dello

stesso Sefiore, mentre gli atti di gestione amministraliva, rctributiva e coniributiva competono al Senizio

Pcrsonale,

2. Tutti i conhatti individuali di lavoro, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, sono stipulaii

dal Responsabile deÌ Settore ove è incardinato il dipendente, al quale compete anche i'adozione dei

prol'vedimenti di risoluzione.

3- I prowedimenti di risoluzione dei conhatti di cui al comma 2, per motivi dilersi dal mancato

sup€ranento del periodo di prova, sono adolrati prcvio €spletame[to delle procedure disciplinari o di

responsabilità dirigenzjale, o di valutazione dei risuitati, o altre procedule previste per la risoluzione del

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mpporto di lavorc dai CCNL o dalla nonrutiva vìgente. Dei pro\.vedimenti è data ìnfornrtiva alle

organizzazioni sirdacali.

Art. 38

1. L'Arnrninistrazione può costituire rappotti di lavoro a tempo parziale o trasfo.marc, a úchiesta dci

dipendenti e previa valutazione deÌ relativo Responsabile del Settore, i rappoúi di lavoro a tempo pieno rn

rapporti di lavoro a tempo paziale. la cui durata non può essere comunque inferiore al 30% di quella a

tempo piello. Il numero dei rapportì a tempo parziale non può superare ii 25% della dotazlone organica

complessiva del personale a tempo pieno di ciascùu categotia.

2. ll personale inreressato alla tasfomazìone del Ìapporto di lavoro a tempo palziale, sir Fer csjgcnze

person3li, sia p€r assumere un'altra aitil.ità lavorativa, deve presentare rÌna specifica úchìesta scritta al

proprio Responsabile del Settore, indicando I'eventllale ulteriore atrività lavorativa che ìnrende svolgere.

La domalda d6Ì dipendente è sottoposta ad una valutazìone dcl Responsabile di Settorc finalizzata a

verificare la compatibilità del paft{ime richiesto alle esigenze organizzative del Settore e alla mancanza

di un conflitto di intercssc con l'attività exlra-impiego che il dipendente iftende svolgere. Il Responsabile

del Settorc, qúndi, propone alla Giunta Comnale 1'adozione di delìberazione di àccogtimento o meno

della richiesta.

CA?O III - Autorizzazione incarichi extra impiego

Art, 39

Atîirita oggetto di diúeîo a.ssohtto

1. Il lavoratorc dipendente, fatto salvo quanto stabilito dalla normativa sul rappoÌto di lavoro a tempo

far/rdle e da alre rome ( drsposrzroni. noD pl,u:

a) esercitare un'attività di tipo commerciale, artigianale, agricolo-imprenditorìale, di coltìvatore diretto,

industriale o prolessionale:

b) instaurare, in costanza del rappofo di lavoro con il Comune, altri rappofi di impiego, sia alle

dipendeúe di enti pubblici che alle dipendenze di privatì, fatto salvo, peÌ il personale con rappofto di

lavoro pafi-time, il completamento del proprio orario di lavoro;

c) assumere cariche in società costituite a fine di lucro, salvo che si Íatii di cariche in società o enti pet

le quali la nomina è dservata al Comunc di Aliminusa o !.vero +nndo Ia carica prcsso socieià con fini

di lucro nor prevede la pafecipazìonc attiva alla vita sociale delf impresa, ma solo 1'esercizìo dei

doveri € diritti del semplice socio;

d) qualsiasi alt|a attività incompalibile e/o ìn contasto con i compiti d'ulflcio svolti presso il Comunc di

Aliminusa.

2- Non possono essere conîeriti dall'AnmidsFazione ai propri dipendenti incarichi exfa-impiego aventi

ad oggetto:

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a) attivita o prestazioni che rientrino ne11e mansioni athibuire al dipendente o che comunque dentrino

fra i compitì del Settorc di assegnazione;

b) attività o prestazioni rese in rapprcsentaMa dell'Anministmzione che rientrino tra prestazioni nelle

quali già il dipendente, per dovere d'ufficio, agisce per conio del Comrne rappresentando la sùa

volon!à e i suoiinteressi.

3. I titolari di attività di lavoro autonomo o professionale possoro mantenere la titolarità di rale attivirà

limitatanente al periodo di prova nel caso di assunzioni a tempo indeterminato e durante le assurzroni a

tempo detemhato, puché si astengano dall'esercjzio dclla relativa attjvità. Cli stessi possono essere

autorizzati dal Responsabile di Settore di riferimento a po$are a compimenro i lavoú già a\,'viati pùrché

noù si deteminino situazioni di incompatibilità cor Ia posizione ícopefta.

4- Le nolme della presente dGciplìna, nel rispetto di quanto previsto da D Lgs. 165/2001, sì applicàno a

tutti i dipendenti e valgono anche per il dipendente che si trovi in aspettativa non retribuita per morivi

personali ,o pcf, altri motivi o ill albe forme di astensio e dal lavoro non retibuiie, che prevedano,

comunque, jl mantenimento e la conservàzione del rapporto di lavoro col Comune, salvo particolari

deroghe previste espressamenie dalle noîme in materia c dàl CCNL (lafi-time 18 ore).

Art. 40

Inca chi no saggetti ad dl.wla a torizzaziane

l. Gli incarichi che possono essere sÍoÌti senza autorizzazioDc, sono quellì individuati da11'art_53 comma

6 del D.Lgs. 165/2001, vale a dire qu€lli che prevedono compensi deri\,antì:

a) dalla collaborazione a giomali. dviste, enciclopedie e simili;

b) dalla r*ilizzazione economica da parte dell'autore o irvcntore di opere dell'ingegno e di ìnvenzioni

irdusùiali;

c) dàlla partecipaziorc a convegni e semiMrj

d) da incarichi per i quali è corisposto solo il rimborso delle spese documentate;

e) da incarichi per 1l) svolgimento deì quali il dipcndente è posto in posizionc di aspettativa, dì comando

o fuori ruolo;

D da incarichi conferiti dalte organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in

aspettaliva non ret rbuita;

g) da attività di formazione diretta ai dipend€nii della pubblica amministrazione nonché di docenza e di

ricerca scientilÌca.

Art.4t

Attír,ità che posso o essere swlte prcúa autori.zezíotrc

1. Fermo quanto disposto dài prcccdenti afiicoli e previa autorizzazione da pa e del Comune di

Aliminusa, il dipendente può svolgere:

- ircaricli îetdbuiti o non rehibuiti, purché in forma iempomnea, saltuaria ed occasionale a favorc di

soggetti pubblici, privati e organismi non aventi scopo di Ìucro;

- assumere cariche sociali in enti, associazioni e/o società sportive, dcreative e cultuali;

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- colÌaborafe, anche senza retîibuzioúe, in îorma temporane4 saltuaria ed occasionate in attività

imprenditoriali di qualsiasi natùa svolto dal coni!Ìge, parenti ed aftrni fino a1 quarto grado.

2. Il dipendente deve avere ottenuto l'autorizzazione prima di iniziare I'incarico, pma I'awìo di apposito

procediúento disciplirÌare.

3. Gli incarìchi di qualsiasi tipo o natura, assegnati da soggetti estcmi sia pubblici sia privati, sia non

profif, devono essere svolti fuori dall'orario e dalla sede dì lavoro. I1 dipendente non può utilizzare mezzì,

beni e attrezzature comrmali e deve comunqlLe assicurare un completo. teúpestivo e punfuale svolgimento

dei compiti c dovcri d'ufficio, che noD devono essere ìn alcun modo influenzati o compromcssi alallo

svolgimento dell'attività di cui trattasi.

Art. 42

Procedura e nodalità dí autarízzazione per gli incarichí .onsentití

1. Per lo svolgimento degli incarichi consentjtj, il dipendente deve p̀senrare al Responsabile di Settore

apposita ri€hiegta di autorizzazione jndicante:

a) tjpo d'incarico;

b) soggetto richiedente e relativì dati fiscali;

c) richiesta deÌ soggetto richiedente;

d) impoÍo percepibile defirito o prcsunto;

e) tempo necessàrio per il suo svolgimcnto. che non può prevedere un ìmpegno supeíore a 300 ore

2. Il Responsabile del Settore, prinu di dlasclare l'a\torízzazíone, verifica che f incarico non sia

incompatibile con i compiti del Settore o che non compofi conflitto d'interesse, sccondo quanto drsposto

negli aticoli prccedenti del presente Ìegolamento, ùonché nelle norme di legge e contratto colÌettivo

nazionale di rifcrimento. Costih.]isce conflitto di ìntercssi ogni altività nei cui corfronti j1 Scnizio ill cui ildipendente opera - o i Servizi aventi con il primo rapporti di collaborazione, dipendenza, interrelazione -

dcbba istituzionalmente esprimere pareri, aÙtorizzazioni, concessioni, pùmessi o altri Fowedimentiarnministrativi.

3. L'autorjzzazione è rilasciata enno il teÌmine di trenta giomi dal ricevimento della richiesia. Decorso il

tcnnine per pro\.vederc, I'autorizzaz ione, se richiesta per incarichi da conferirsi da anÌrninistraz ioni

pubblìche, si intende accordata; in ogrìi altro caso, si intende definitivamente negata.

4. ll limite aDnuo massimo economico percepibile per gli i1lcarichi extra rappofo dì lavoro ne1 corso

deli'aruro solare, è pari al 50% dello stipendio lordo amuo (comprcnsivo di oneri a carìco Entc), dfcrito

al 1' gennaio di ogni anno.

Art. 43

Disposizioni per il personale part-time e condndato

1. 11 dipendente con rapporto di lavoro a tcmpo parziale, con un orado non superiore al 50% dell'orario a

tempo pieno, salvo quanto disposio dall'aÌ1.92 comna 1 del D.Lgs. 26712000, può esercrtare altre

prestazioni di Lavoro che non anechino pregiudizio alle esigenze di Settore, che non siano palesemente rn

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contrasto con Ia posizìone ícoperta. nel senso che non vi sia interièrenza, connessione, conseguenze

.ispetto ai compiti d'ullìcio svolti, e nel rispetto delle specifiche nolme e disposizioni in rnateúa.

2. Per i dipendenti in posizione di comando l'autorizzazjone è dlasciata dall'Ente presso i1 quale prestano

servizio, a1 quale devono essere prodotti, oltre agli elementj specificati nei precedenti aficoli, anche ilnuila-osta dell'AÌÌrminisÍazione o Ente di èpparlenenza.

Art. 44

L Ai sensi di qoanlo disposto dall'art.53 dcl D.Lgs. 165/2001, i dirigentì e i dipcndenti non possono

svolgere incarichi prima che l'Ammjnjstazione di dppafenenza abbia rilasciato I'apposÌta

autorizzazione- Nel caso h cui il dipendente svolga f ircarico serza. aúforizzaziane, si appÌica quanro

previsto da11'art.53 conrma 7 delD.Lgs. 165/2001 e ss.nrrl1.ii.

2. Per ogni ahro caso e sanzione non previsti dal presente Regolamento si appÌica quanto disposto dal

D.Lgs. 165/2001. dalle lcggi in materia e dal CCNL.

Art. 45

Anagrafe de e prc;razioni

1. E'istiiuiio presso il Servizio Pe$onale, anche ai fini dell'anagrafe delle prestazioni da comunicare

annùalmente al Dipartimento della lulzione Pubblica, una banca dati dei dipendentj che hanno ricelutojncarichi, nel quale vengono indicati lulli gli jncaîichi altribuiti o Àutodzzati nell'anno. j soggetti a lavore

dei quali sono stati resi, il compenso ricelllto, gli estemi del pro\.vedimento di autorizzazione.

CAPO IV -,A.ffi dàmento incnrichi à soggetti esterni àll'amministrazione

AÍ. 46

Anbito clí applicazione, aggetto, lìnalità

l. Femo restando il principio generalc irr applicazionc del quale i1 Comune prowede all'attuazionc dei

propri compiti con la propria organizzMione ed i1 proprio pe(ona1e dìpendente, le disposizioni del

presente capo disciplìnano, ai scnsi deLl'art.7 comru 6 e ss. dcl D.Lgs. 165/2001, dell'art-l10 conma ó

del D.Lgs. 26712000 e dell'art.2222 e ss. del codice cjvile, il conferimento di incarichi di studio o di

ricerca, owero di consrLlcnza e di collaborazione, a soggetti estemi all'Arì-minisfazione, aventi ad

oggetto prestazioni dj tipo intellettuale con contatii di lavoro autonomo nella forma dclla prestaziore

occasionale, della collaborazione di natura coordinata e continuativa e dell'incarico estemo.

2- Non sono assoggettate alla disciplina del presenle regolamentoi

a) 1e preshzioni professionali di crd al D.Lgs. 163/2006;

b) 1e prestazioni riconducibili al vigente Regolamento per l'acqujsizjone di beni e seùizi in ecoromia;

c) g1i incariclìi di patrocido e consuÌenza legale;

d) gli incarichi a rotai;

e) gli incarichi ai componenii I'Organo di valutazione e commissioni di concorso;

0 gli incarichi ai componenii il collegio dei revisori dei conti;

g) le prestazioni professionali consistenti in adempìmenti obbligatori per legge (es. D.Lgs. 81/2008);

l0

h) gli incarichì di collabomzione di cui all'art.90 del D.Lgs.26'712000 (UÍìcí dí supporto agli otgatli dí

direzio epolitica).

3. Le disposizioni del presente regolamento sono finalizzate al contenimento dcgli incàrìchi e alla

razionalizzazíone della relativa spesa. Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione

è fÌssato nel bilancio pre\.entivo, nel dspetto comunque del tetto nussimo di spesa stabilito dalla

nomativa vigente. Ne1 tetto di spesa non si computano le spese dedvanti dal coùîerimenio di incarichi

firÌaDziati mediante l'utilizzo di tasferimenti provenienti da altri Enti nell'ambito di progetti di interesse

pubblico.

Art. 47

Presupposti giurìdici

L Per esìgerìze cui llon si iesce a far ftonte con penonale in servizio, è possibile conferire incarichi a

soggetti dotati di comprovata specialjzzazione anche univemitaria, potendosi prescindere dalla stessa

qualora si,tratti.di contratti d'opera per attività che devono csscre svolte da Fofessionisti iscîitti iÍ ordini

o albi o con soggetti chc operino nel campo dell'arte, dello spettacolo, dei mestieri artigjanalì, dell'attività

infomatica nonché a supporto dell'attività didattica e di ricerca, Fer i seryizi di odentamento, compreso ilcollocamento, fermo restando ilr questi casi la necessità di accertare com!Ìnqùe la matumta esperienza nel

2. Glì incarichi di cui al presente regolamcnto sono confedti sulla base dei seguentj prcsuppostiì

a) I'oggetto della prestazione deve conispondere alle competenze o fini istituzionali attribuiti

dall'ordinamento aÌ Comune e/o a obiettivi specifici e deteminati, individuati ncgli stÌumenti di

pîogammazione quali Relazione Prcvisionale e Proganrnatica owero apposito Progranrma delle

Collaborazioni;

b) il Comune deve averc prclininan:nente accertalo l'impossibilità oggettiva dì rÌtilizzare le risoNe

umane disponibili al srLo jntemo sia in termini di dipendenti che di carichi di lavoro. Dell'esito

dell'acccrlamcnto si dà atto nella deteÌminazione di confe.imento dell'incaico;

c) 1a prestazione deve essere di natura tenporanea e altamente qrìalificata;

d) sono preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione;

e) il compcnso deve essere congruo e proporz ionato sulla base dei criteri di cui al prcsente capo;

f) deve sussisiere la relativa copeúùa linanzrana.

Art. 48

Conferinento deglí i carichi

L Gli incarichi individuali vengoÍo conferiti direttamente dal Responsabile del Seiiore competente per

materia, previa autorizzazionc espressa con deliberazione di Giunta comunale. Gli stcssi incarichi devono

fare riferimento allo riiività istituzionali proprie dell'Ente ovvero a specifici progetti e/o obiettivi

contenuti in documenti progranrmatici consiliari (Rclazionc Previsionale e Pro$ammatica, Programma

delle Collaborazioni. Piani, etc.).

2. I soggetti cui possono essere alfidati gli jncaichi individuali ai sensi dell'aÉ.7 cornmi 6 e ss. del D.Lgs.

165/2001sono:

a) pe$one fisiche esercerÌti I'attività professionale in via abituale, necessitanti di abilitazione, o di

iscdzione ad albi professionali;

b) persone fisiche escrcenti I'attività proièssionale jn \.ìa abituale, non necessitanti di abilitazione, o di

ìscrizione ad albi professionali;

c) persone lÌsiche esercenti I'attività nell'ambito di úpporti di collabomzione coordinara e continuati\a;

d) pe$one fìsiche esercenti I'attività ìn via occasionale-

Art. 49

Ctite e nodslítìt di canfe lne ta

L II Responsabile del Seitore afiva il procedimento tli individuazione degli incaricati con apposita

deteminazione in cui deve:

a) dare atto delle morivazioni che giustificano la necessità del ricorso all'affidamento a soggetto estemo

nonché dell'esito negativo della reale ricognizione dj crri rupra;

b) defiùte leioaratteristìche che I'incaricato deve possedere, quali litoli di srudio, evcDtuali abilir^zioni

e/o iscrizioni in albi professionali, esperienze professìonali e ogni altro elemento dtenuto utile o

ncccssano:

c) dispone 1'approvazione di un awiso di selezione che dovrà indicare:

- l'oggetto e la durata de11a prestazione richiesta;

- il tipo di rapporto;

- il coÍispettìvo proposto;

- i titoli, i requisiti prolessionali e le esperienze richjesti:

- lc modalità ed i tenÌìini per lapresentazione delLe úanifcstazioni di interesse;

- j criteri e le modalità della coflparazione.

2. Salvo quanto disposto dal coÌllma 4 del Fesente aficolo, il corrispettivo della presiazionc è stabiÌito in

tunzione dell'attività oggetto delf incarico, della quantità e eralità dell'attività, dell'eventuale

utilizzazione da parte dell'incaricato di mezzi c stÌ-umenti proprì. laceDdo anche dferimento ai valori

r€muneratili di mcrcato o, iù asscnza di qucsti, ai compensi gonisposti dall'Ente per prestazioni

ri€ondrcibili a quelle oggello del contraito, fefma rcstando la necessità che sia propozionato all'attìvità

da svolgere nonché a1le ùtilità conscguite dall'Entc.

3. A cula del medesjmo Responsabile di Settore, l'a\'l,iso di seleziore è pùbbLicato, per almeno 15 giorni

consccutivi, all'Albo Pretorio o'1 /ire e sul sito web istituzionalc, fatta sÀh'e la facoltà. in rclMione alla

particolare natura della prolessionalità richiesta, di riconere ad ultcriori canali di pubblicità.

4. Per prestazioni di ìmpoúo netto pari o inlènorc a euro 5.000,00, fatta salva la potestà di nominare

dircttamente un collaboratore con prowcdimlrto dirigenziale ampiamente motivato, 1'hcarico può essere

conferito all'esito di un'apposita indagine di mercato, espletala attraverso una lettera d'invito contenente

gli elenenti di cui al connìra 1, da inviare ad almeno cinque soggctti dotati dei requìsiti necesqari, in

relazìone alla natuîa dcll'jncadco, ed individuati, di volta in volta, secondo princìpi di non

discriminazione, parità di irattamento e tmsparenza.

32

5. Ove ritenuto oppoftuno e conveniente, il Comune può istituire, previa pubblicazione di apposito awiso

nelle folme di cui al precedente coúma 3, una o piir liste di accredilamento di espertì estemi, dotati dì

rcquisiti prcfcssiofali e di esperiena minimi prestabiliti, eventualmente sùddivise per tipologie di scttori

di attività, cui ricoffere per invitare alle procedure comparative di selezìone cinque soggetti o, comunque,

un numero dì soggettì sufEciente ad assìcliare ùn eificace quadro di confronto.

6. Alle pîedette Liste il Comun€ attinge utìlizzando il criterio della rotazione.

7. L'eventuale proroga dell'incarico originario è consentita, irt via eccezionale, al solo fine di completare i]

pîogetto e per ritardi non imputabili al collaboratore, îellna restatdo la misura del compenso pattuito in

sede di affidamento dell'incarico.

Art. 50

Procedun conpdraîfi.l

1. L'Ufficio competente alla procedwa comparativa è il Responsabile di Settore, il quaie procede aua

valutazion€ d€i, cunicula presentati e a1la scelta della quaLificazione piii aderente alle esigenze da

assolvere attraverso l'incarico da alfidare, facendo ricorso ove ritenuto opportuno allo svolgimento di

colloqui o a plove specifiche.

Art. 51

Canfenme kj di incarichi senza eipeime to di procedura conparutiya

L FeÌmo restaudo qùanto prel'lsto dai precedenti articolì nonché da specifiche previsioni di legge, i1

Responsabile del Settore competente per materia può conferire incadchi itr via diretta, senza espedmenro

di procedure comparatìve. ma comunque nel rispetto dei principi di traspareMa, buon andamento ed

economicità, al dcorrere di ùno o più dei seguenti presupposti:

a) in caso sia andata deserta o sia stata infurttuosa la selezione, dmaneùdo invariate le condizioni

previste nell'aur'iso di selezìone;

b) per attività comportanti prestazioni di natum artislica, pubblicitaria, tecnica, cultùale, scientifica, non

comparabili, olar'ero prestazioni strettamente colrnesse à11'abilità del prestatore d'opera o a sue

particolari qualificazioni, inicrprciazioni o elaborazioni;

c) nella misura strettamente necessaria. quando I'esftema orge1lza, risultante da circostanze

imprevedibiìi e non imputabili all'Enie, in relazione alla verilicata shaordinarietà ed eccezionalità

delle esigenze da soddisfare, renda incompatibile l'esperìmento di procedure comparative di

selezionc.

-{rt. 52

Di:s cíp línare dí incarica

1. Cli incarichi professionali estemi, comprcsi quclli affidati nella fonla di coÌlaborazione coordtuata e

continuativa, sono fomlalizzati con apposilo contratto di prestazione d'opera, stipulato ai sensi

dell'art.2222 del codice civile, in forma di scrittua privata semplice ow'ero, sudchiesta del Responsabile

stipulanle, di scrittura pdmta autenticata-

2. L'Amminisf,Lzione per quanto di competenza e lo stesso coÌlaboratore curano gli adempjmenti

previdenziali, assicurativi e professionali inerenti la fbnmlizzazione del rapporto.

33

3. I contmtri di cui al presenie regolamento sono definitj con i seguenri contenuti essenziali:

a) La descrizione delle preslazioni e delle modalità di svolgìmento;

b) la conelazìone tra le attività/prestazioni e il progetto o progranma da realizzare;

c) durata deÌ rappofo, le penalj per la ritardaîa esecuziote della prestazione e le condizioni di risoluzione

ànticipatà del rappofo medesimo nel caso, tla l'altro, di acceÍata sussistenza di una causa ol

incompatibilità dell'assunzione delf incarico;

d) le rcsponsabilità del collaboratore in relazione alla realjzzazione dell'attiviià;

e) i prcfi1i inerenti laproprietà deidsultatil

1) i proiili economici (co[ispettivo e scadenza del pagamento).

4. I contratti di coÌlaborazione coordinata e continuativa possono dispolle fome di coordinamcnto da

pafe del conrnittente; non possono tuttavia prevedere termini di orado o vincolì di subordinazione_

L'esclusione esplicita di tali elementi deve essere ripofata su base contrattuale in apposita clausola.

5. Nei coltralii di collabomzioDe coordjnata c conhnuatrva sono hsedte inoltre specifiche clausole

inerenti l'esclusione della possìbjljtà di convedire gli stessi in rappoÉi di lavoro a tempo determinato o

indetemrnato.

-Art. 53

Pubb|icità degli í caichi

L Ai sensi dell'art. I conr1lra 127 della L. 662i 1996 e del D.Lgs. 33/2013, l'Amministrazione è tenuta a

pubbljcare sul proprio sito web i pro\.vedimenti di incarico completi di jndicazione dei soggetti percettori,

della ragione dell'incarico e dell'aùmontare erogato.

2. A tal fine 1a determinazione di affidamento degli incarichi divenùta esecutiva dovrà essere inviata, a

cura del Responsabile del Settore interessato, almeno ire gìorni prima dell'instaurdzione del rapporto. al

Servizio Segreteria che prowederà tcmpcstivamcnte alla pubblicazione sul sito intemet del Comune e,

limitatamente agli incadchi di collaborazjone, al Servizio Personale per la comunicazione al Centro per

l'impiego.

3. Per g1i incarichi di consulenza la pubbÌicazione sul sito intcmct dc1 Comune costituisce condizionc di

eflicacia.

,+. La pubblicazione sul sito intemet del Comune a\là durata pari a quclla dell'incarico e, comunque, pct

tutto I'anno solare in cui I'atto dirigenziaÌe è stato adottato.

Art. 54

Norne proce.luftlli

1. Il contraito di conlèrimento dell'incarico deve essere allegato, in bozza, alla deteîmjnazione

dirigenziale assunta dal Responsabile del Settore competcntc.

2. Tale ultimo atto, acquisito i1 necessario visto del Seltore Fjnanziario, deve essere inviato, qualora

Ì'impoÌ1o sia supenore ai 5.000 Euro, alla Sezionc Regionale di ControLlo della Colte dei Conti.

3. Semestralmente. come previsto daÌÌ'art.53 del D.Lgs. 165/2001, deve essere comunicato, in via

telematlca, al Dipartimento della Funzione Pubblica I'elenco dei colÌaboratori estemj e dei soggetti cui

sono stati affldati irÌcarichi di studio, ricerca o consulenza, con indicazione della ragione dell'incarico e

dell'arnmontare dei compensi coÍisposti.

4. L'àllidaDrento di incarichi o consulenze efîettuato in violazione delle presenti dìsposiziolli

regolamentari costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale.

5. ll ricorso a contmtti di collaboÉzione coordinata e continuativa per lo svolgìúento di furuioni

ordinarie o l'utilizzo dei collaboÉtori come lavoratori subordinati è causa di îespoùsabilità

amministrativa per il Responsabjle del Settore che ha stipulato i conrraiti.

6. L'omessa pubblicazionc sul sito web dcl Comure costituisce jllccito disciplinare e dctcrmina

responsabilità erariale del dirìgente, quale responsabile del procedìmento di pubblicazione, che liquida i1

corrispcttivo.

ITOLO ryMISÙRAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE

CAPO I - Principi e definizioni

Art. 55

Cicla e Piatn delh perfomance

1. Il Comune di Aliminusa misura e valuta la performance con rifeîimento a1la AÌrministfttz ione nel suo

complesso, agli ambiti organizzativi in cui si aricola e ai singoli dipendenti al fine di migliorare la qualità

dei servizi offe$i nonché la crescita delle competenze professionali attravcrso là valodzzazione del merito

e I'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative.

2. Il ciclo della pedbÌmance è basato sul documcnti di pianificazione e prcgúrnmazione previsti dalla

normativa vigente: ed in pa icolare sulla Relazione Previsionale e Prcgrammatica, sul Bilancio

preventivo, sul Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e/o sul Piano Dettagìiaio degli Obieitivi (PDO), ed

inflne sril Piano dclla perlormance dell'Ente di sui all'art. i 0 dcl D.Lgs. 150/2009.

3. I1 ciclo di gestione della pedormance, caratterizzato dalle fasi di programmazione, misLrra.zione,

valulazione e premialità. deve svolgersi in coerenza con il cicio della progammazione finanziarìa e del

bilancio dell'Ente.

Arf. 56

I/alutazione del setaízio e ,aloriztazione de e prclessionalità

L La valurazione della perlòrmànce individuale è ìn tirnzione della performance organizzativa ed è volta,

in primo luogo, all'apprendimcoto organizzativo. allo sviluppo proîessioMÌe ed al miglioramento dcl

2. In paÉicolare. il peso e I'incidenza della perfoÌmance organizzaiiva è tanto maggiore quanto maggiofi

sono le lcve a disposìzione deÌÌa persona valutata per incidere suÌÌe perlonnance organizzativc delle

strlLtture di appartenenza/riferidento. E' qulndì massimo per i ResporÌsabilì di Settore e decresce

l5

progressivamente per ie altre posizioni, per le quli assume maggiore dlievo la valúazione delle

pe onnance jndiliduali, anche in riferimento alla categoria di appartenenza.

3. La \zlorizzezione del mento dei soggetti apicali e del personale a seguito dcl1a valutazione della

perfbrmance awiene con il sistema premiante di cui aj successivi aÉicoli 57 e 58.

Art. 57

I/atutnzione degt i apic ali

1. La valutazione degli apicali riguarda l'appofo alla integrazione ed ai isultati complessivi della

gestione dell'Ente, la p€domance dei se izi e dei progelti dì competenza, i1 coÍseguimerto di specifici

obiettivi individuali, nonché le capacita, 1e competenze tecniche e manageriali, la capacità di valutazione

dei propri collaboratori e i compoltamenti organizzaiivi dimostrati nel petiodo.

2. La valutazione è diretta a promuovere 10 sviluppo organizzativo e professionale ed il miglioramento

organizzativo dell'attività gestionale e progettuale dell'Ente. e il iconoscimento del merito per Ì'apporto

e la qualitè delÉen'izio leso secondo principi di imparzialità, traspareÌrza e buon andamento.

3. La valutazione della pedormance indìviduaÌe e I'athibuzione dei premi ai soggettì responsabili è

effcttuata dall'Organo di Valutazione ed assunta dal Sindaco.

,1. La valutazione della pedormance irdividuale e l'attribuzione dei premi al Segretario Comunale è

efîettuata dal Sindaco con il suppofo tecnico deÌÌ'Organo di Valuhzione.

Art. 58

Valuùlzione del P e I a nal e

1. La valutazione del peNonale riguarda l'appo$o al lavoro di gruppo, il îaggiungimùrto di specifici

obicttivi di guppo o indivituali, nonché 1e capacità, le competenze e i compoÌlamcnti orgadrzativi

dimostrati nel periodo.

2. La r.aÌutazione compete al soggctto rcsponsabile della síuttura organizzativa nella quale il dipendente

è coìlocato ed è diretta a promùovere jl mìglioramento oryanizzativo deil'atiivita gestionale e progettuale

dell'Ente,lo sviluppo profcssionale dell'interessato, nonché adconoscùc, attraverso il sisleÍa premiante,

iÌ me toper l'appol1o e laquaLità del servúio reso secondo principi di impazialità e trasparenza.

Art. 59

Sogge i

L Nel processo di misurazione e valutazione della pefbrmance intervengono:

è) l'Organo dj jndirizzo politico-aÍìninistraiivo, che ha il compito di delÌnire le linee guida di indirizzo

strategjco da cui discendono gli obietiivi dell'Entc:

b) l'Organo di Valurazione, che, tra i vari conpjti ad esso affidali, è tenuto anche a vedficare il

funzionamento complessivo dcl sistemr della valutazione, a garantire la correttezza del processo di

mis razione e a valutare annualmente la peformance dì Ente, deì Settori, e deì Responsabili di P.O.;

c) i Soggetti incaricatì di responsabilita, cui compete la valutazione del personaie assegnato al proprio

Settore.

Art. 60

Fasi del ciclo di gettioúe della performance

36

Il ciclo di gestione della perfomance si sviluppa nelle seguenti fasi:

a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungerc, dei valori attesi di isulrato e

dei rispettivi indicaiori;

b) collegamento tra gli obiettivi e I'allocazione d€lle risorse;

c) monitoraggio in corso di esercizio c attivazione di eventuali inter!€nti coÍettivi;

d) misurazione e valutazione della perfomrance organizzativa e individuale;

e) utilizzo dei sistemi premianti. secondo criieri di valorizzazìone del merito;

0 rendìcontazione dei risultati, atbavefio una relazione sulla pùfonÌance- agli organi di indirizzo

poliiico-amninìstrativo, ai veÍici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi estemi, aj

cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai dcstinatarì dei servizi.

.Àrt. 61

O b ie tti., i e ìtdícator iL Gli obi,ettivi di cui alÌa Ìettera a) del precedente articolo devono essere congcgDati in modo tale da

risultare:

a) dlcvaúi e pcfincnti dspetto ai bisogni dclla collettivjtà, alla missione istituzionalc, alle priorìtà

pol.t.che ed alle sralegie dell am,îan..Ía/ione:

b) specilìci e misurabili in termirri concreti e chjad;

c) tali da deleÍnjnare un significativo miglìoramcnto della qualìtà dei servizi elogatì e degli jnrervcntil

d) riferibili adùn arco tempoúle determinaio, di nolllÌa corrìspondente ùd un aruro;

c) commisurair ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a ljvello nazionale ed intemazionale

nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe;

0 conîroniabiii con le tendenze della produttività dell'Anministrazione con dfèdmento, ove possibile,

almeno al triendo precede te;

g) corelati alla quantità e alla qualità deÌle risorse disponibili.

Art, 62

Sístema integrato dipianlìcazio e e conrrolLo

L La delìnizione e assegnazione degli objettivi che si intendono raggjùngere, dei valori attesi di risultato

e dei rispettivi indicàtori ed il collegamcnto tla gli obiettivi e 1'allocazioÍe delle risorse si rcalizza

attrave6o gli strunenti di progammazione attualmente in essere ed inpartjcolare:

- le Lincc Programmatichc di Mandato definite dal Consiglio Comunale alf inizio del mandato

anÌninistrativo, che delineano i progîammi e progetti contenuti Íel programma elettoralc dcl Sindaco con

un orizzonte temporale di cinque ani, sulla base dei qùali si sviluppano i documenti lacenii parte del

sislffia i egrato di pianificazione;

- la Relazìore Previsionale e Proganmatica (RPl) approvata annualrnente quàle allegato al Bilancio di

previsione, che individua, con r.rn orizzonte temporalc di tle anni, i programmi e prcgctti assegnati ai

centi di costo;

- il Piano Esecutivo di Gestione (PEG), se adottato, quale documento eventuale contenente gli obiettivi e

le dsorse assegnati ai cùlri di costo, ed il liano Dettagliato degli Obiettivi (PDO). che jndividua le

37

schede di dettaglio dei singoli obiettivi strategico-opentivi per l'Amminisrrazione, assegnati ai soggetri

responsabili.

2. fl Piano della pedomìance úpprcsenta in modo schcnatico e integrato il collcgamento tra le Linee

programmatiche di Mandato e gli altri livelli dì programmazione, ir modo da garantii:e una vrslone

ùnitaria e lacilmcnte comprcnsibile dclla pcribÌmance anesa dell'Ente.

3. Il Piano della perloÍnance viene pubblicato sul sito ifituziooale dell'Ente, nell'apposita sezione

d€djcata aLla traspareÍza.

Art, 63

Mísurazione e wlurazione della perJornance

1. La mjsuazioÍe della pedomance si realjzza attraverso le strutture e gli uflici pieposti at conrollo di

gestione nelle modalìtà deflnite dall'Ente.

2. La valuiazjone della perîonnance dell'Ente, dei Settoú e degli incaricati di P.O. è effefiuata

dau'Orgalo di Valutazione, secondo quanto previsto dal Sistena di misurazione e valutazione della

perforlnance, predisposto daÌl'Orgaro di Valutazione ed approvato dalla ciunta.

3. La valutazione individuale del personalc dipendente non avente flrnzioni dirigerlziali è effettuata cotr

cadenza arìnuale secondo quanto previsio dal Sistema di misumzione e valutazione della performance.

4. Nella valutazione della perfomúnce individuale non sono consideratì i pedodi di congedo di matemità,

di patemità c parcntalc.

Art. 6il

Re'klíco tazione deí rísuhati

L La rendicontaziono dei risultati awiene attarerso la redazione di un Relazionc sulla performancc

finalizzata alla presentazione dei risultati conseguiti agli oryani di indirizzo politico-aùrministrativo,

Donché ai competenli organi estemì, agli utenti e ai dcstinatad dei senizi anche in adempimento di

quanto previsto &lla legislazione vigente.

2. Costituiscono, inoltre. strumenti di reùdicontazione adottati dall'Ente, il Rendiconio al Bilancio c i suoi

allegati, in paÍicolare la Relazione al Rendicoùto.

3. Il RappoÉo sulla perlòÌmance viene pubblicato sul sito istituzionale deli'Ente, nell'apposita sezjone

,lc,li.trra îllr irrqnrrPnTî

CAPO II - Premi e merito

Art. 65

Sislema premia te

L AI fue di migliorare la perlormance individuale ed organizzativa e valorizzare il merito, l'Ente

ifroduce sistemi premiarti scletlili secondo logiche mcdtocntiche e valorlzza i dipendenti chc

conseguono le miglìori perîonnance anraverso l'attribuzione selettiva di riconoscimenti sia monetari che

non monetari, e di carriefa.

2. La distibuzione di inc€ntivi al personale del Comune non può essere eîletluata tn lnamera

indifferenziata o sulla base di automafismi comrÌnque definiti.

l8

Art. 66

Sttumenti di íncentíyazione ma etdrìd

L Per premiare il merito, il Comune può utilizzare i scgùenti strumenti di incentivazione monetana:

a) premi annuali individuali e/o collettivi da distribujre sulla base dei risultati della valurazione delle

perlòrnance amuale;

b) bonus annuale delle eccellenze;

c) premio amuale per I'innovazione;

d) progcssioni economiche.

2. Gli incentivi del presente articolo sono assegnati utilizzando le r;sorse disponibili a tal fine destinate

nell'ambito della contrattazione collcniva intcgativa.

Art. 67

Bonus annualz de e eccellenze

1. 11 Com!Ìne può istiírirc a lualmente il bonus amuale delle ecceÌlenze al quale coDco1le il penonale,

dirigenzjale e non, che si è djstinio per meriti dumnte I'anno oggetto di valutazìone.

2. Il bonus delle eccellenze può essere assegnato a non piir del 5% dcl personale individuato nella fàscìa

di merito alta ed è erogato entro il mese di aprile dell'anno successivo a +rello di dferimento, e

comunque entro I'approvazìone del conto consuntivo.

3. Le risorse da destinare al boùus delle cccellenze sono ìndividuate tra quel1c appositamente desrinatc a

premiare il merito e il miglioramento della peformance nell'ambito di quelle previste per il innovo del

contratto coÌÌeÍilo Íazionale di lavoro ai seDsi dcll'art.4s del D.LCS. 165/2001.

4- Il personale premiato con il bonus annuale delle eccellenze può accedcro a1 premio annuale per

l"innovazione ed ai percorsi di alia fomuzione solo se riruncia al bonus stesso. L'istituro di cui al

presente articolo trova applicazione a seglito della tomata contrattuale prevista dalla dfonùa introdotta

dal D.Lgs. 150/2009.

Art, 68

Prcnio annuale per l'ìnnayaziane

1. A1 fine di preniare annualmenie il miglior progetto realizzato in grado di produÌre un significalivo

miglioÉmento dei senizj ofîerti o dei processi int€mì di lavoro con 1l1l elcvato impatto suÌla perfomance

o€anizzativa, il Comune può istituire il premio annuale per I'inÌovazione.

2. ll premio per Ì'iDnovazione assegnato individualmeúe Íon può essere supedore a quollo del bonus

annuale di eccellenza-

3. L'assegnazione del premio annuale per l'innovazione compete all'Olgano di Valutazione, sulla base di

una valutazione comparativa dclle candidatue presentate da siùgoli iùcaricati di P.O. e dipendenh.

4. L'istituto di cui al presente articolo trova applicazione a seguito della tomata contrattuale prevista dalla

riforma inlrodotta dal D.Lgs- 150/2009.

Art. 69

Pra {es s ioni e c o nonic lrc

39

L A1 firc di premiare il merito, atÍave$o aumenti îetributivi ireversibili, possono essere riconosciute le

progressioni economiche orizzontali.

2. Le prcgrcssioni economiche sono attribuite in modo selcttivo, ad una quota limiiata di djpendenti, ìn

relazlone alio sviluppo delle compelenze professionali ed ai risultati indìviduali e collettìvi rilevati dal

Sistema di valutazione della pcrformaDce dell'Inte.

3. Le progressioni economiche sono riconosciute sulla base di quanto previsto dalla legge (art.23 D.Lgs.

150/2009). dai contratti collettivi nazìonali ed inte$aiivi di lavoro e nei limiti delle risorse disponìbiti.

Art. 70

Skunenti di incentfiazione organizzatba

1. Per valorizzare il personale, jl Comune può anche utilizzare ì seguenti stunenri di incentivazione

ofgan\zzalt\à:.

a) Fogressioni di caniera;

b) athibuzionè di ìncarichì e responsabilità;

c) accesso a percorsi di alta lormazione e di crescita professionale.

2. Gli incarichi e le responsabilità possono essere assegnati attraveîso l'utilizzo delle risorse decenrate

destimt€ a tal fine nell'ambito della contrattazione decentrata integrativa.

Art. 71

P rogr ats ioní di caniera

L NeÌl'ambito della progranrmazione deì personale, al 1ìne dì riconoscere e valorizzare le conpetenze

professionaii sliluppate dai dipendenti, jl Comune può prevedere la selezione del personale athaveno

concorsi pubblici con riselva a favore dcl personalc dipendente.

2. La se a di cui al punto l. non può comurque esserc supedore al 50% dej posri dà coprire e può

esscre utilizzata dalpersonale in possesso del titolo di stùdio per l'accesso alla categoîia seleziorata.

3. La selezione deve in ogli caso rispettare la disposizione contenuta ne11'art.24 del D.Lgs. n. 150/2009 e

Art. 72

Attibuzíone dí incartuhi e rcsponsahilitò

l. Per far fronte ad esigenze organizzative e a1 fine di favorire la crescita ptolèssionale, il Comune

assegna incarichi e responsabilità.

2. Tra gli irca chi di cui al colnma I sono inclusi quelli di posizioùe olganizzativa.

Art. 73

Accesso dpercotsi di altalbrmazione e dí cres.íîa prafessio ale

1. Per valorizzare i contributi individuali e le professionalità sviluppaic dai dipendenti, il Comune può

promuolere e finanziare annualmente, neÌl'ambito delle risorse assegnate alla fomazione, percorsi

formatil,r ira cui Welli di alta foúìazione presso istituzioni universitarie o altre istitùzioni educative

nazionali ed iniemazionali.

2- Per favorire la crescita professionale e 1o scambio di esperienze e competetze con allre

ammìnistrazioni, il comune promuove peÌiodi di lavoro presso pimade istituzioni pubbliche e private,

nîz ionali ed intemazionali.

Art.14

DeJínízione an uate dele risorce

1. L'anmontare complessivo annuo delle risorse decenka!€ è individuato nel rispetto di quanto previsto

dal CCNL ed è destinato alle varie tipologie di incentivo nell'ambito della contrattazione decentrata-

Art. 75

Pmnio dì eÍicieúa

L Le riso$e annuali definite ai sensi deÌl'aÌ1. 7:l sono annualmcDtc ilìcreúentaîe delle risorsc recessarie

per attivare i premi di efficienza.

2. Nel rispetto._di quanto previsto da11'af.27 de1D.Lgs. n.150/2009 nonc!é dal vigente contesto nomlativo

in materia, Lmb quota Èrc a1 30% dci risparmi sui costi di funzionamcnto derivanri da processi di

ristrutt$razione, riorganizzazione € jnnovazione all'interno delle pubbÌiche ammjnislrazioni è destinata, in

misura fino a due terzi, a premiare il pe$onale direitamcnte e prolìcuamente cojnvolto c per la parte

residua ad incrementarc le sorìme disponibili per la confattazione stessa-

3. I criteri g€nerali per l'aitribuzione del premjo di sùìcienza sono stabilìti nell'ambito della

contattazione coÌlettiva integativa.

4. Le risorse di cui al comma 2 possono essere utilizzate solo a seguito di apposita validazjone da paÍe

dell'Organo di Valutazione.

TITOLO V

NORME DISCIPLINANTI IL PATROCINIO LEGAI,E ED IL RIMBORSO

DELLE SPESE LEGALI

Art. 76

OFgetto

L Le non-rìe di cui al presente titolo disciplinano le condizioni, i presupposti, le modalità e le proceduîe

per L'ammissione e i1 riconoscimento del patrocirio legale, per l'assunzione a carico dell'Ente degli oneri

di difesa corúessi all'assistenza processuale e per jl conscgucnte dmborso delle spese legali a favore dei

dipendenti e anrminisiratori (di seguito. "Beneficiario") nci proccdimcnti di responsabilità cirilc. pcnale

o contabile promossi nei conîronti degli stessi.

Art 77

Prccedinento dì respotlsabilità civile e penale

1. 11 Beneficjario ha dìritto ad essere tutelato quando si verifica l'ap€rtura di un procedimento di

responsabilità civile e penale nei suoi conlìonti pcr atti o fatti corìnessi direttam€nte ali'espletamento del

5erui/io ed al, adempùrenLo Jei L'ompili di uffcio.

2. La stessa tutela è accordata al Segretario Comunale.

3 . Il patrocinio opeîa per ogni grado e per ogni fase del processo e per tutte le everùali procedure.

Àrt. 78

Procedine ti co tabili

1 Nei gìudizi davanti alla Corte dei Contì, l'Enîe non assume la difesa ma eventualmente rimborsa Ie

spese legali. In tali casi, il rimborso può essere effethato esclusivanente in caso di defÌnitivo

proscioglimento. Sono esclusi i casi di archiviazione. prescrizione, estinzione, fasi preliminad. In ogni

caso, aì seÍsi dell'aÌt. 10-órr conùu l0 delD.L. 203/05, è doluto il dmbo$o delle spese tegali nei limiti

stabiliti dalla sentenza che, delinendo il gtudizio, liquidi l'ammontare degli onoÉri e dei diriti spetanti

alla dìfesa del prosciolto, felmo restaùdo i1 parcre di congruita del Consiglio dcll'Ordine degli Awocati

Art. 79

1. Non possono essere dmborsate le spese legalj a soggetti estemi all'Ente, anche se componenti di

commissioni ed organi consultivi, ancorché obbÌigatori per legge.

2. A forîion, non possono essere rimborsate le spese a collaboratori estemi, lavoratori interinali,

consulenti dell'Ente e comunque a coloro che non siano legati da un tappofo di irnmedesimàzione

organìca con il Comune.

Art, 80

l. OpeÉno come lìmiti esterni alf insorgeÍza del dirìtto all'assistenza ed escludono il imborso delte

spese legali le seguenti circostanzel

a) la condanna de1 dipendente per fatti commessi con dolo o colpa gave;

b) .a pre.cnziore de .ealoo\verolamlicria

c) I'estiÌzionc pcr intervcnuta oblazione;

d) patteggiamcnto;

e) la stipula, a îavore del dipendente, di un'assicurazione per responsabìlità civile che comprenda anche

il pat|ocirio lega1e.

2. In caso di sentenza di condanna esecutiva per làtti commessi con dolo o colpa grave, l'Ente ripeterà dal

dipendcnte o Anministratore tutti gli oneri sostcnuti per la sua difèsa in ogni stato e grado di giudizio.

Art.81

Cotldiziani per I anmíssiane

1. Indipendenlemerte dal fa!!o chc il djpendente dell'Ente ricopra la qualifica di'?ubblico ufficiale",la

tutela opera solo in preseMa di proc€dimenti legati all'esercizio dì una attività resa in nome e per conto

dell'Ente e dircttamenle connessa all'espleiamento di un sen izio o all'adempimento di compjti d'uîIicio.

2. I fatti e gli atti che cosiiiuiscono oggctto dcl procedimento gìudiziario de\,ono essere imputabili

direttamente all'Amministrazione ne11'esercizio de11a sua attività istituzionaÌe.

42

3. Affinché possa procedeni al riconoscimento del patocinio legale, dev€ esserc preventivamente

verificata la sussistenza dei seglenti presupposti, che devono riconere congiuntamente:

a) rapporto organico di servizio;

b) d5.en.,a dj conflino di irleressi con l Tnre:

c) trrlsmissione deLl'isianza entIo j termìni previsti dal presente regoLamento;

d) scelta preventiva e concordata del legaÌe.

Art. 82

Rappono oryanito di senizio e care za di conlíîto .li interexsi

1. In ordine alla sussistenza del rapporto organico di sewizio, deve essere accertata la diretta connessione

del contenzioso processuale au'incaúco o aU'ufficio dvcstito dal Beneficiario; pertanro gÌi ani ed i fa$i

che hanno dato origine al procedimento giudiziario devono essete in direno mpporto cort le mansioni

svolte e devoro essere connessi ai doveri di ufficio. L'attivita deve inoltre essere svolta in diretta

""r-"*i."" "i" i fini dell'Ente eal essere imputab e all'Amministazione. Non è preyista 1a tutela di

interessi diretti ed esclusivi del Beneficiaxio.

2- La carcnza dcl conflitto di intcrcssi costituìsce una situazione di assenza di contrasto tra il Beneficiario

e l'Ente, di modo che 1a vicenda processuale non si ripercuota negaiivamente sugli ìnteressi e sulla

imlnagine pubblici. II dolo e la colpagrare collidono sempre con gli interessi deil'Ente.

3. Il conflitto di interessi sorge:

- in presenza dj fatii e/o atti compiuti con dolo o colpa grave;

- quando per il medesimo fatto oggetto di procedjmento civilo, contabile o penale l'altivazione dello

sicsso provenga dal Comune;

- quando, a prescindere dal rappoÍo tra procedimento disciplinare e procedimenio penale, il Iàtto

contestato sia riÌevante disciplinamente.

4. La costituzione ìn giudizio dell'Ente quale pafe civile anche nei confronti del Beneficiado imputato

integra automaticamente I'ipotesi del conllilîo di interesse.

Art. 83

Is tunza p er I' ammiss ione

l- n Beneficiario, per poter esscrc anmesso al pabocldo e al rimborso delle spesc 1cgali, deve da e

inmediata comunicazione riservata al Sindaco, indicando nella lettera il nominativo del legale prescelto.

La coÍìunicazione nguardo l'ìntenzione di a\./alersi della diîcsa d'uflicio o della nomìna di un lcgale dí

fiducia deve esscre effeituata eotro il termine di giorni venti dalla notifica dcll'atto iniziale della chiamata

in giodizio (rìn\.io a giudizio o ciiazione). La comunicazione di cui al presenle conrma, saÌvo casi di

acccrtata urgenza, deve precedere la sottoscrizioDe del maÌ ato al legale prescelto.

2. Il pror,'vedimento di ascoglimento o di diniego dovrà essere comunicato all'istante entro il termine di

giomi trenta. Nel caso in cui l'Ente rìtenga non ritenga sussistelìle i presupposti per l'accoglimento

dell'istaDzà, prima della foîmale adozione del pro1./edimento di diniego, prowederà a comumcare I

moiivi che ostano al1'accoglimento della dornanda secondo le prescrizioni contenute nell'art-10-Ar| della

Legge 241/1990.

Art. 84

Ì. Il Comune, sussistcndo le condizioni di cui al presente articolato, può procedere altemativamcnte:

a) all'ammissione e al îiconoscimento del patrocinio legaie;

b) al îimborso delle spese legali.

Art. 85

It patncinìo legale

1. Il patocinio legale opera allorquando l'Ammìnìstrazione comunale, sìn dall'aperruIa di un

procedimento di responsabilità cìvite o penale o contabile-amministrativa nei confronti del Beneficìario,

.itenendo la sussistenza dei presupposti sopra irdìcati, assumc a proprio cafico glì oneri di difèsa del

Beneficiarìo medesimo, impegnandosi a liquidare, in caso di esito del gìudizio positivo per ilBeneficiario, i relativi oneri di dilèsa, che pefanto non potranno in alcun caso essere oggetto di

anticìpaz ìone &' paÉe dell'Ente.

2. Il Benelìciario, per poter essere ammesso al pahocido legale, deve dame inmediata comunicazione

scitta entro i1 teminc di cui a1 comma I dell'art.83. oltle ohe al Sindaco, anchc al ResporNabile

deÌl'Ufficio legale, indicando nella leitera iL nominativo del legale prescelto.

3. L'istanza è redalta in carta sempljce e, apena di inammissibilità, deve contenere:

a) 1a dchiesta di ammissione al patocìnio e I'indicazione del proccdimento cui si riferisce;

b) 1a comunicazione del nominativo del legale prescelto conedaia da preventivo di parcella, per

conscntire la valutazione in meÉto alla congruità della spesa e l'adozione dei prowedimenti di

competcnza, e prowcdimento giudiziale in origìnalo o copia autentica- Fermo restando quanto

previsto dal successivo art.88 conÌra 5, la copia del preventivo di massima o la bozza dell'accordo di

pattuizione del compenso per la prcstazione professionale, deve contenere tutte le prescrizioni

previste dall'a|t. 9 del decreto legge 2,+gelrllaio 2012, n. I, convertito, con modificazioni, nella legge

24 maIzo 2012, í. 2'7 t

c) l'inpegno a comunicare, alla definizione della causa, I'esito del giudizio e a trasmettcre copia del

prowedimento fina1e.

4. Il prol"r'€dimento di dcoÍoscimcnto del paÍocinio legèle o!-vero dí diniego è di competenza della

Giunta Comrurale. Nel prowedjmento è indicato il gradimenlo dell'Ente sul nominativo del legale

individuato.

Art, 8ó

Il rinborso delle spese legali

L II imborso deLLe spese legali opem, a seguito di valùtaziotre erposl della sussistenza dei presupposti di

cui in preced€nza, allorquando l'Amminìstrazione, non avendo dconosciuto il patrocinio, procede al

pagamento delle spese processuali solo successivamente al passaggio ìn giudicato dcl prowedìmento che

conclude fa!orevolmente, per il Benefi ciario, il procedimento.

2. A ta1 fine, il Beneliciario trasmeite al RespoÌrsabile dell'Ufficio legaLe un'jstanza coredata dai seguenti

a) sentenza o prowedimento definitivo che escluda la responsabilità de1 Beneficiarìo per i fatti o gli atti

contestarì gli;

b) parcelLa analitica quictanzata, sottoscritta dal legale che ha cuato la difesa e munita dcl visto di

congruità del competente Consiglio dell'Ordìne degli Awocati;

c) dìchiaràzione di non aver percepito rimborsi per le medesiúe spese da partc di imprcse assicuratìve e

aÌtri soggetti.

3. L'eroeazione delle somne ar.viene sempre in via postergata alla sentenza che delinisce il giudizio, a

cura del R€sporsabile del Settore compeîede. In nessun caso 1'Ente concede antìcjpazioni.

4. In caso di sentenza contenente piir addebiti/contestazioni, jl dmborso pdrziale delle spese legali, rifeúto

al solo addebito/€ontestaz ione per il quale vi sia un riconoscimcnto pieùo di non colpevolezza, non è, in

og caso, consentÌto.

5. Nel caso in cùi non sia possibile escludere a pdori Ì'assenza del conflitto di interessì, I'Ente, dopo

I'isftrttori4 della pmtica, potrà adottare, a lutcla dei Beneficiario jntercssato, apposito proweclrmento

deliberativo di presa alto della richiesta di pahocinio con f impegno di riconoscere il rimborso e-y port a

condizionc chc sussisteraÌ o, dopo il passaggio in giudicato della sentenza definitiva, tutti i presupposti

previsti dalla nomativa vigente nel iempo e dal presente regolamento.

Art. 87

T tela legale nei prccedinenti spedalt del:rcto inghùttiro e decreto penale di condanúa

1. La tutela accordàbile al Beneficiario nei confronti del quale venga emesso un decreto ìngiuntivo o un

decreio penale di condanna si potrà configumre nella sola modalità del rimborso.

2. Ncllc suddette ipotesi il rimborso verrà accordato solo a condizione che il Beneficiario, a fîonte del

provr'edimento speciale, proponga opposizione e il relativo giudizio onlinario si concluda

3. Il termine per ia presentaziore delf istanza di aùrmissioÌre al rimborso decone dalla notifica del decreto

ingiuntivo e dalla notifica o daila effettiva conoscenza del decreto penale di condanna.

Àr-t. 88

Lihiiti

L L'anrmissione al pahociíio c il conseguente dmborso dc11c spese legali è semprc limitato al compenso

pattlrito ed all'attiviià efîettivamente svolta che, a seconda della tipologia di gìudizio, do!.rà essere

distinta nelle diverse fasi che compongono il processo.

2. Ai fini della liquidazione del rimborso, dovra essere presentata parceLla proicssionale quietanzata e

coredata, in copia, di tutti gli atti giustificativi delle varie voci che la compongono, a coúprova

dell'atiività svolta.

3. ll patocinio è limitato, comunque, adun solo difensore.

4. Nessun rimborso è do!uto per indagini tecniche, perizie, consulenze e atli!ità similai.

5. In ogni caso il rimborso delle spese sostenute per la difesa a\,Tà luogo solo ed esclusivamente in

relazione a quanto sÍettamente necessario alla dilèsa in gìudizio fino alla conconenza massima della

sonrma calcolala secondo le tariffe e gli onorari professionali al mìnimo secondo le tariffe di cùi al D.M.

1,10/2012, senza alcìrna maggiorazione soggetiiva e discreziomle da parte del difensore. Nei casi dubbi

e/o di particolare complessità, il responsabile dell'ufiicio legate o I'organo esecutìvo ha la facoltà dì

chjedere il visto di congruità all'Awocatua di Stato.

6. La parcella deve essere invece sempre coffedata dal visto di congruita del Consiglio dell'Ordine

forense competente.

Art. 89

Conpetenze dell Uffcio Legale e delta Giunta Q)munale

L II prol'vedimento di riconoscìmento del patrocinio legale owcro di diniego è di competenza de11a

Giunta Comunale, con atto predisposto da1 Responsabile dell'ufficio legale che procederà a segìrito

dell'acquisizìone dell'istruttoria risefiata che vellà svolta dal Responsabile del Settore cui appartìene iÌ

dipendente che rìchiede la coflressione del patrocinio, or,.vero. nel caso in c!ú il soggetto richiedente sia

un Responsabile di Settore o un Arnministratore, dal Segetario comu,rale.

2. L'atto 4i rièotoscimento del patrocinio legalc è predisposto dal Sirdaco nel caso ill cui la vicenda

giudiziaria riguardi i1 Segretado Comunàle.

Art. 90

C o n c hts i o ne falr o r ew I e

1. I1 rimborso deglj oneri di difesa sarà assicurato a lavore del Beneliciarìo nei cui confronii sia srato

adottato pro\.\cdimento di riconoscinento de1 patrocirio Legale, solo in preseÌrza di conclusione

favorevole del procedjmento accertalo con il passaggìo in gjudjcato della sentenza. Non si prowede al

rimborso jn ipotesi di prescrizione del reato o di amnistia. Parimenti non è prcvisto il rimborso delle spese

legali llci casi di patteggiamento o\.vero nei casi di estinzione del reato per intc enuta oblazrone.

Art. 91

PrcceùLrd per il rimborso

1. L'ufficio legale del Comune, ÀcqrÌjsita la domanda, prol"r'cdo alf istruttoria anche aì finì della verifica

della sussistenza sj' t.,^ît dei reqùsiti previsti all'ari.8l comma 3, lett. a), b) e c).

2. Il pro!.vedimento di amÌnissioDe o djniego al riconoscimcnto dcllc spese legali sostenute dal dìpendente

è di competenza della Giunta Coml.lnale-

3. Al dconoscimento delle spese Ìega1i si àpplicano i limiti dì cui al precedente art.88.

AÌt. 92

DeJì í.iane

L Ai fini del presente regolamento per "conclusionc favorcvole de1 procedimento" deve intendersi:

- in màteria pE4qlg: la làttispecie in cui, nei confronti de1 Beneficiario, intervenga decisione che esclude

ogni responsabilità! sia cssa scntenza perché il latto non sussiste o perché I'imputato non lo ha colnmcsso,

o non è previsto dalla lcgge come r€ato. Alle suddett€ fomule di assoluzione sono equiparate, al fine dcl

riconoscimento del rimborso, quelle di assoluzione per la preserìza di una causa"scrimina te" (e:r afi.530

connna 3 c.p-), quale l'aver agito per legittilna difesa o in stato di necessità o nell'adempimento di un

dovere, in esecuzìone, anche, di un ordire impaftito da un supedore gemrchico.

Non si potrà ammettere il rimborso nci casi di mera archiviazione del pronedimento nonché in quelle di

assoluzione con formule di natuÌa processuale. E' escluso petanto il rimborso nel caso di assoluzione

perché il 1àtto non cofituisce piir reato o nel caso iÌ1 cuì sia stata pronunciata sentenza di estinzione dcl

rcato l:r ad. 531 c.p.p. e nelÌe ipotesi in cui il giudizio venga concluso con "sentenza di non doversi

procederc" (€I aÉ. 529 c.p.p.) o di "estinzione del reato" (e,r art. 531 c.p.p.), o\..vero. infìne, per la

presenza di una "causapersonale di non punibilita" (er aft. 530 comna 3 c.p.p.).

Il1 paÌlicolare nel caso di archiviazìone ai lini del rimborso è necessario che l'archiviazione contenga una

úotivazione libeútoria per l'indagato, con cui si sia stabilira I'esenzione da rcsponsabilità_ 11 rimbo$o

verrà riconosciúo solo iÌr presenza di una formula di archiviazione ampiamente liberatoria, da cùi risulti

chiammente la non colpevolezza del dipendente owero nell'ipotesi ir cui il faito non costituisce reato.

- in Inateria c.i'r'i1c: la fattispecie in cui il dipendente venga ritenuto esente da ogni e qualsivoglia

responsabilità, sia conÍattuale che extracontrattuale;

- in mateîia contabiler La fattispecie in cui sia stato acceÍato che jl daùìo noÍ è stato causato da fatti. atti

o componamenti (omissivi o commissivi) posti in essere con dolo o colpa grave dal dipendente in

violazìone dei suoi doveri d'ufficio, conseguentemente ritenendolo esente da responsabilità per danno

erEiiale.

Art. 93

Patizza dssiuratfia

L L'Ente può assicurare i dipendenti stipulando apposita polizza di copertua dolle spese legali. La

copeúura gamntisce l'assunzjone a carico deÌla Assìcurazione delle spese sosîerute dall'Enre per la difesa

del dipendente nel processo civile e/o penale.

2. I1 Responsabile de1 Seltore coúpetente, non appena sia stalo adottato il provl'edimento di

iconoscimerto del paÍocinio legale o dcl dmborso delle spese legali, ne da ilmediata comuntcaaone

alla Compagnia di Assicurazioni, fasmcttcndo eventuale documentazione giustificariva, ai fini

dell'attivazione della polizza di tutela legale

3- La polizza coprc tutte lc spcsc per 1'assistenza legale, compresi gli onorài al legale e le spese

processùali. Il rimborso massimo è fissato nella polizza.

4. Le eventuali spese eccedenti gli impoÍi rimborsabili dalla Assicurazione sono, qualora ricorano le

condizionì, a carìco del Comune-

5. fn nessrÌn caso è possìbile assicurarc dipendenli per la responsabilità civile e contabile di fatti e atti

propri verso 1'Ente.

TITOLO VI

U'ILLIZZO DEGLI STRUMENTI INFORMATICI E DEI SERVIZI DI

TELEFONIA E MODALITA' Df CONTROLLO

41

CAPO I - Finalità, ambito di applicazione e principi generati

Art. 94

L f presente Titolo è diretto a definie le modaliîa di accesso ed utilizzo degli strumenti infomatici, di

intenet, della posta elettronica e dei s€Ìvizi di telefonja, nell'ambito dello svoLgjmenio delle proprìe

mansioni e compiti, ai firi di un conetto utilizzo degLi skumùti stessi da parte deglj atìrministratori,

diperdentr e collaborutorr del Conune Jr Alimnu.a.

2. L'AÌÌ]ministmzione promuove ogd oppoÌtuna misura, organizzativa e tecùologica, volta a prevenire ildschio di utilizzi impropri de1le smmentazioni c delle banche dati di proprictà del Comune e disciplina lc

modaliià con cui elfettuerà i relùtivi conn-olli.

",.. o"-n'' Anlbito di appticazione

1. G1i skumenti jnlormaricj sono costituiti dall'insjeme delle risorsc infomatiche comunali, ovvùo dalle

risorse idrastruttuali e da1 patrimonio idormativo digitale.

Le risorse inîraslrutturali sono costjtuite dalle componenti, hard\\/are e saftudle. Il patrimonio infolmativo

ò f insieme delle banche dati in formato digitaÌe ed in generale di tutti i documenti prodotti tramite

i'utìlizzo delle risorse infrastrufturali.

2. I servizi di telefonia sono costituiti dall'insieme delle infrastrutture telefoniche in dotazione, in

pdricolare dalle lrnee e drgli apparec(br rclcfonrcr.

3. Il presente rcgolamento si applica a tutti gli utenti intemi ed estemi.

ler utenti intemi si intendono g1i amministratori, il segretario, i dipendenti a tempo indetemhato e

deteminato, i collaboratori coordinati e continuativi e il personale con altle forme di rapporto di lavoro-

Per utenti estemi si intendono tutti i soggetti che ùsufluiscono o potranno usufruire in fuluro dei sistemi

informativi e dei servizi di telefonia comunali per crogare un seFizio pubblico (ad esempio, consultazionì

anagrafiche).

4. Il prescDte regoLamento per l'utilizzo degli srrumenti informatici e dei servizi di telefonia e modalità di

controllo è consegnato agli ùlenti interni di cui al comma 3, che lo soiioscrivono per presa vrsrone e

accettazione, quale pafe integrante del contratto di Ìavoro o alta forma di collaborazione.

Ar1. 96

ptitlcipi generali

1. Ii Comune di Aliminusa promuove lìrtiljzzo dcgli stnlmorlti infomútici, di ínîerneî e dell?. posta

€iettronica quali mezzi utili a peNe$rire con eificacia ed efflcieúza 1e proprie finalità istituzionali, in

accordo coù le Ìinee guida e i principi deLineari daÌla normativa vigente.

2. Ogtlì uteùte è rcsponsabile, civilment€ e pelralmente, del corretto uso delle risorse inîofinaiiche e

ielefoniche, con paticolare riferimento ai servizi, ai progammi a cuì ha accesso e aì dati trattatj a fini

istituzionali.

48

E' altresì responsabile deÌ contenuto delle comunicazioni effettuate e ricewte a flni istinÌzionali anche per

$lanto attiene la riservatezza dei daii ivi contenuti, la cui dìffnsione impropria potrebbe configurare

'liolaziolle del segreto d'ufficio o della normativa per la tutela dei dati pcrsonali. Sono victati

compoÌianenti che possono creare ulr danno, anch€ di iúmagine, all'Ente.

3. 11 lavoratorc devc cùstodile ed utilizzare gli strumenti ir'tfoîr]dati,ci,, ínîemet,la posta elettronica e isenizi di leleloùia in modo appropriaio e diligente ed è responsabile de11a propria Fostazione di lavoro.

CAPO II - Criteri di utilizzo degli strumenti informatici, di internet e della posta

elettronica

Art. 97

Modalità di utilizza deglí strume ti infomatici

L Dlrrante l'espletamento della propria attività lavorativa, i dipendenti devono attenetsi alle seguenti

isfuzioni € racaomandazioni:

a) per evitare il grave pedcolo di introdune virus inlomatici nei sistemi comrnalj, dcvono essere

uiilizzati esclusivamente programmi distfbuiti dall'Entc; in particolare è vietato scaricarc ,qle,r e

sdlt d/e anche gratuiti, prelevati da siti internet, se non su espressa autorizzazione del Responsabile

del Settore. di concerto, ovepresente, con il Responsabile dei sistemi infoÌmativi comunali;

b) non è consentito modificare la confgumzione imposiata sul proprio PC c installare peiferiche (Àdd

diJ' DVD, fotocamere, apparati muhimediali, etc.) esteme agli strumentì in dotazione se non per

esigenzc di scffizio, autorizzale dal Responsabile, di concefo con l'ufficio dei sistcmi ìrforÍìativi

comuralì;

c) al fine di evitarc di infodúrc virus. si raccomaùda di non copìarelkr dì provcnielrza mceda da

supporti quali ten drte, Cd-ROM, DVD, ctc. per linalità non attìnenti alla propria prestazione

lavoralrva;

d) gli applicativi gestionali (Deljsa, Anagafe, Haìley, etc.) sono destinati alla gestione di inîormazioni ilcuì utilizzo deve essere compatibile con la normativa vigente relatìva a1la pivacy;

e) non è consentita la consultazione, memorizzazione e diffusione di documcnti infbmatici di natuîa

oltraggiosa e/o discriminatoria peÌ sesso, lingua, religìone, razza, origine etnica. opinione e

appaÌlenenza sindacale e/o politjca;

0 è vietata f installazione non aùtodzzata di modcm che sirititro il sistema di comunicaz ione tclcfodco

per I'accesso a intemet o a banche dati esteme;

g) non è consentiio agli utenti dúplicare e/o cedere proglammi e altro materiale infomatico, se non nelle

forme e per g1i scopi di servizio per i qùaÌì sono stati asscgnati;

h) I'eventuale maltunzionamento o danneggiamenro del persa dl computer deve esserc

tempcstivamente comunicato al Responsabile di Settore, il quale atti\-erà il responsabile dell'ufficio

infomaiico dell'Ent€;

i) i sjstemisti ed i tecnici estemi, in !ìssenza dj una specifica ligura professiomle diperdente, che harno

in gestiore e segùono la manutenzjone dei componenti dcl sistema inîomalico comunale possono

49

procedere alla rimozione deilles o applicazioni che dteranno essere pericolosi per la sicureza sia

s,ri stúgoli personal comprrer', sia sulle ùnità di rete;

j) i sistemisti ed i tccnici ìncadcati della gestione e dclla manutenzìone dci componentr dcl sistema

informatico comunale possono, in qualsiasi momento, accedete al persotlal conp ter (9íche corstrumenti di suppofot assistcnza e diagnostica remota) pcr manùtenzione preventiva e co.rettiva,

previa autorizzazion€ dell'ut€nte;

k) ogni dipendente che do\,rà per qualsiasì motivo lasciare incusrodita la propria posrazione di tavoro

sarà tenuto a chiudeîe tutte le appljcazioni attive e bloccare I'accesso o spegnerc fisicameite ilgompùter (ad esempio, medjante I'utilizzo dj salvasclrcrmo dotato di pdJjnold o eventuale estraz rone

e crsrodìa dell'hafttudre di autentjcazione e dcgli altri suppofi rcmovibili).

Ar1. 98

Gestiate dele pdtsword e degli accoutlt

1. L'dccoqnr ; bostituito da un codice identificatrvo personale (userram€ o llr?/ id) c ala una parota chiave

(passwa4.

2. Si distirguono account di accesso alla rete e di accesso ai ploglanrmi autorizzatj, ciasclLno cor una

specifica pa.îr wol4 in parlicolare:

- parsuord dj rcte, per l'alvio e l'uiilizzo del sistema operativo e di tutie le risone di rete;

- pars)rold per l'accesso a particolafi prograrìrmi e applicativi, ivi compresa la irt-dnel;

Non è consentita l'attivazione dellapa,rsù,ord di accensione (bios) delperronal compttter.

3. La pd:sword noa delc contcnerc rifedmcnti agevolmente riconducibili all'utente. Essa deve cssere

modificata al primo utilizzo c pcriodicamentc ai scnsi della nornativa in vigore, secondo la proccdura di

modifi ca proposla automatjcamente all'utente.

4, La passÍ,oftI de\e essere pelsonale, segleta e pcrtanto noÌl deve essere comunicatà a nessuno- Ogl1i

individuo è responsabile civilmente e pellalmente della custodia e della segretezza delle proprìe

credenziali.

5. In caso di cessazione del rappofo di lavoro, I'accou t indivirluale del dipeÌìdente verrà

inmediataùente dismesso.

6. E' corÌpito del Seftizio pe$onàle aggiomare tempestjvamente lc variazioni del persoDale sulla

ilrtdret, in modo che I'uffÌcio infòrmatico possù procedere alla creazione, modi{ica e cancellazione degli

Art. 99

Utilirzo di personal computer portatili

L I Responsabili di Settore o qìalsiasi aÌtro dipendente se aùlorizzato dal responsabile di rifcrimcnto,

qualora ntengano necessaria I'assegnazione di l€r'sonal compúteÍ portatilr ad ùso del proprio personale,

dowanno inolirare apposiia richiesta motivata all'r.Lfficio hfomatico. In linea di massima, l'assegnazione

del persanal campuler pofatile prcvcdc la (estituzione di quello fisso e l'installazione di iasticla, mouse e

monitor per facilitame I'ulilizzo nella propna postazione.

50

2. Il Responsabile di Settore vigila sul coretto utilizzo del personal conputer porîatlle e ne è

corresporsabile assjeme al lavoratorc che deve custodìrlo con diligelìza sia durante gli spostamenti sia

durante I'utilizzo nel hrogo di lavoro.

3. L'ufllizzo del persont:tl comp ter portai,le è soggetto alle stesse regole previsteper ì personal computer

fissi connessi in rete; non è pertanto cedibiÌe a terzi csbanei all'Ente e devc essere utilizzato ai soli fini

istihuionali.

AÉ. 100

Utilizzo dele stanpa ti e dei mateiali di consutxo

1. L'utilizzo de11e stampanti e dei materiali di consumo in genere (cafa, inchjostro, torel, supporti

Íagnetici, suppofi digitali) è riser,'ato esclusivamente ai compiti di natua stettamcnte istituzionalc.

Devono essere evitati in ogni modo spreclti dei suddetti materiali o utilizzi eccessivi.

Art. 101

- i Uîilizzo de e perìferkhe e.lele canelle co dù/íse

1. Per periferica condivisa si intende stampante, runner, plotîer o qn lsinsi altro disposirivo eleltronico

che può essere utilizzalo in contemporanea da piiÌ uffici-

2. Per carteila condivisa (unità di rcte) si intende uno spazio disco disponibile sui serv€l centrali, per la

memorizzazione di dati e progranmi accessibili ad un guppo di utenti preventivamenre autorizzati_

3. L'utente è temto ad ùtilizzare le unita di rete pe. la condivisione di informazioni s[ettamente

professionalì; non può p€rtanto colLocare, anche temporaneamente, in queste aree qualsiasi /{le che non

sia attinente alio svolgimento dell'attivirà lavoraîi\a. L'ùtentc è tenuto, altresì, alla periodica (almeno

ogni 6 mesi) pulìzia di tutti gli spazi asseglati, con cancellazione deir/e.î obsoleti o inutili. Paficolare

attenzione de1,e essere prestata alÌa dupÌicazion€ dei dati al fine di evitare, salvo casi eccezionali,

un'archiviazione superflua.

4. L'utilìzzo delle periferiche condivise è iservato esclusivan.^nte aj compiti di ratura strettamente

isîituzionale.

5. I Responsabì1i si impegnano ad climinaîe, ove è possibile, le stampanti e/o gli rcarrer" personaLi in

favore di queili di rete (condivisi), che permettono un rispamio nei costi di gestione.

CAPO III - Criteri di utilizzo detle apparecchiature telefoniche

Art. 102

Uîilízzo dei senizi e deglì apparecchi telefanici

L Fermo restando il rispctto dei principi e dei doveîi di cui all'art. 96, l'utilizzo deÌle utenze tclcfoniche

di senizio per scopi personali è consentito solo in caso di urgenziì, a fionte di occasionali ed

improrogabili csigenze private.

2. Al fine di garantire un corretto utilizzo dei servizi di telefonia, il Comune predispone, ove tecnicamente

possibile. adeguate proilazioni che consentano 1'effettuazione o mero delle di\,€rse tipologie di chiamata

(es. chiamate internazionali.).

51

3. Il Comrme, per finalità di gestione contabile, procede alla regisbazione e alla conseNazione, per iÌtempo sfettamente nec€ssario, dei tabulati del Ía1Ìico effettuato. Pet motivi di privacy le ulrime tre cifre

dcllc numcmzioni sono oscurate.

Art.103

Dispasízioní aggiunt e per la telefbnid nobíte

1. E' fatto assoluto divieto di cessione ai telzi degli apparecchi e delle SIM.

2. Se ie condjzioni tecniche 1{) consentono, i cellulari di seryizio assegnati agli utenti devono risultare

attivi e raggiungibili qùando essi sono in attività di servizio.

3. Ìl traffico telefonico per ragioni di servizio deve essere aftestaro dal Responsabile del Settore

assegnata.io degli apparccchi di tclefonia mobile, conteshìalmonte alla consuntivazione periodica ivi

Prevista.

- ! CAPO IV - GestioÍe delle comunicazioni telematiche

Art. 104

Utilì.zo dí Intenet

l. L'utllrzzo di.Internet deve essere limitato a scopi inerenti l'atlività lavorariva.

2. L'anrministrazionc si dserva di applicare proflli di navigazionc personalizzati per aree o ssrlrz\ a

seconda dell'attivitàr professìonale svolta.

Attraverso lale profilazione, saramìo consentite lc afivita di acsesso, navigazione, registrazione a siti,

scaàcamento (dotL,nloaq, ascollo e visione dj file audio/video in modo personalizzato e correlato con la

propria attività lavoratila (c.d. " white lisl').

3. Ferme restardo le modalità di utilizzo degli strumentì informarici di c!ú all'af.97, duranre

I'espletamenro della propria attìvità lavorativa, i dipendenti devono attenersi alle seguenti isiruzioni e

a) non accedere ed evitare ogni forna di registrazì.one a stfl Intenet non attinenti allo svolgìmento delle

mansioni assegnate; in paticolare è ln ogni caso vietato acccdcre a siti i cui contcnurÌ non srano

adeguati alla serietà ed al decoro richiesti nei luoghi di lavoro;

b) è vietata la consultazione delle banche dati a pagamento (ad esempio, SISTER. SIATEL, etc.) per

finalità non pcrtjnenti ai propri doveri d'ulficio, pul essendo autorizzati all'acccsso;

c) non è consentiia l'effettuazjone di ogni genere di tmnsazione finanziaria non rieùtrunte nei compiti

istituzjonalj lranite irlerret, con paÉicolare riguardo a acquistl on-fir€ e simili;

d) è facoltà dell'tunministrtzione dispofe controÌU a campionc sui siti w€ó visitati. L'acccsso ai dati di

connessione, che comprendono data e ora della comessione, indirizzo IP dì mittente e destinatario e

volum€ complessivo dei daîi tmsmessi, è limitato all'arnministatorc di sistenla, il quale è tenuto al

rispeiio delÌe nolme in nateria di protezione dei dati. I datj di connessione sono urilizzati

esclusivamente per la cerca di eventuali errori, per garantire la sicurezza deì sistema, per verificare

eventuali abusi;

52

e) non ò pemessa la paÍesìpazione, per morivi non profèssìonali, a forum, f :otilizzo di chat tine, dr

bacheche elettoniche, social eth'ork (ad eserî\p1o, Facebook, Twitter, Linkedin e similari);

t) non è consentito scanbiare materiale protetto da1la ronmtiva vigeuic in tel]la di otela del diritto

d'autore e utilizzare sistemi di scambio dati/infoÍnazioni con tesnologie "peer to peer" (úa útetúe à

utente).

4- L'Amministrazione si dsewa di applicare delle restrizioni ('?/dcl. trt") alla navigazione sui siti

l,terret ritenuti non opportuni per 10 svolgimento delle proprie attività lavorative.

5. Nel rispetto dei principi c dovcri stabiliti da11a normativa vigcnte, fermi restando i meccanisrhi di

registrazione e i divieti di utilizzo di clri sopra. gli utenti possono ulilizzare 1a rete l,r/emet per ìl tempo

strettamente necessado ad assolvcre incombenze amministGtjve c bwocratiche di natua penonale

(adempimenti "on line" nei confronti di pubbliche arnministrazioni, servizi pubblici, istituti bancari o

assicumti\'i) serza allontanarsi dal luogo di lavoro.

_ i. AÍ.105

Gestìo e eutilizzo dellaposta elettronica

L Ad og4i ufficio del Comune lriene assegnata una casella di posta eleftronica defìnita "casella di posta

elettronica dell'ufficio o istitùziona.le" ir ordine alla quale il responsabiÌe di rìîerineÍto indìvidua un

responsabile della gestione che deve assisurare quotidianamente 1a lettua e I'evasione detle e-mail

ricevute. La "casclla di posta eletíonica dell'uÎficio o istituzionale" potrà essere condivìsa tm piir addetti

indiviùati dal responsabile dì rilèrimento, alcuni solo in lettua ed altd anche ìn lettura/scrittura.

2. In caso di asseúze dal lavoro, il responsabile della gestjone dclla "casella di posta elettronica

dell'uflìcio o istituzionale" deve delegarc un altro lavoratore a verifìcare il contenuto dei mcssaggì della

casellaper garantirc la continuitù del ser\,izio.

3. La posta eletÍonica è un mczzo di comuicazione messo a disposìzionc dcl dipendente esclusivamente

per consentirgli lo svolgimento della propria attiviià lavorativa, con riferimento sìa alla "caselia di posta

elettronjca deLl'ufficio o istituzionale", sia alla "casella di posta elettronica individuale".

4. In ogni caso non è consentito:

a) utilizzare tecniche di "mail spannine:' in\'ío massjccio di comunicazioni);

b) utjljzzare il servizio di posta elettronica per inoltîare "catene di Sant'Antonio", appclli e petúioni,

giochi, schezi e barzellette, etc.;

c) fasmelteie, con doÌo, virus. wolî1]s, Troja[ o altro codìce maligno, finalizzati ad arrecarc danni e

malful|ziorìaùenti ai sisteni inÎormatici.

5- L'uso da paÌle dell'utente del servizio di posta elellronica a fini privati deve essere limitato aì meri casi

di urgeÌìza.

6- La gestione delle caselle di e-maìl ar.'viene in modo cenftalizzato su ren'er" remoto.

7. Ai fini di cui ai precedenti pùnti deL presente articoio, non è consentita I'installazione dì client di posta

elottronjca in locale (es. \4icrosoft Outlook).

8. Al fine di garantire la continuità dell'attività lavorativa, ìn caso dì assenza prcgl?mmata e prolungata

(ad es. per ferìe), gli utenti sono tenuti ad utilizzare un'apposita fnnzionalità di sistema che invia

automaticamente al mitlente un messaggìo di dsposta, awisando dell'assenza del destinatario e indicando

eventuali modalità peî conlattare la struttura,

9. In caso di assenze non programmate (€s. per malattia), qùalora l'utente non possa attivare la predetta

procedwa, se necessario il dirìgente ne richiede fomalmente l'attivazione all'anrmìnistratore di sistema.

10. ln caso di cessazione del rapporto di Ìaloro, l'ìndirizzo di "casclla di posta elefironica individuaÌe"

delf interessato venà immediatamente dìsmesso.

CAPOV -Assistenza e servizi

Art. 106

Pnced rc operutfue

1. Lc procedure operati!€ per le richieste di assistenza/servizio di cui al successivo comma 2 so11o

regolatc da apposita procedura di gestione delle richieste (Ser'rrce deJr), prcvio assenso, ove neces\ado,

del îesporìsabilÈ competente e dell'ufficio infomatico.

2. Il Senice derÀ istmisce le prìncipali richieste di assistenza/servìzio owero:

- richìesta di acquisto, sostituzione o spostamento di rm personal conputel, stampante, .r.arrel e altre

appareccnrarure;

- richiesia di abilitazione all'accesso alla rete tterr€t;

- richiesta di creazione del prolìlo di posla eletrrolica e abilitazione all'accesso della casella di postà

elettronica dell'ufiicio;

- richiesta di accesso alle informazioni presentì nelle caúelle condivise d'ùfficio;

- richiesta di creazionc. modifica e cancellazione di un'utenza per l'acccsso ai selvizi della rete comunale;

- pretrotazione per il prcstito di un apparato multimediale (personal conputer e Foiettore);

- richiesta di inslallazione dj un nuovo applicativo;

- richiesta di abilitazione ai servizi erogati suÌla lrtdrel comunale per lraccesso a banche datr esteme

(SLATEL, INA-SALA. e allri serrizí on-line);

- richiesta di abilitazìone ai sen'izi erogati sulla lxr'drer comunale per l'accesso a banche dati interne

(Anagrafc, Protocollo, finanziaria, e altd servizi);

- richiesta di dpristino del personal computer, srarripante o altro dispositivo fomito dall'Ént!,

- richiesta di ripristino del irnzionàmcnto di roÍùa7-e e programmi applicativi installati dall'Ente.

3. L'operatore apre LÌn dncidente), da cui scaturisce in prima battuta una e-úail al responsabile di

riferimento che valuta 1a chiesia penenuta. Se viene respinta, il Seni.e desk ic dà comunic.Lzione

all'utente; se viene approvata, passa all'ufficio informatico per la valutazione tecnica.

In caso di obiezione da pade dell'ufficio informatico segue comunìcazione al responsabile e alltLtente. ln

caso contrario I'uflìcio, con l'utilizzo di professionalità esteme, proglanÌma Ì'intervento.

4. Per tutti g1i interventi di ripristino de1 f$nzionadento di llrl peruondl conpítel, o di una stampante.

nonché dei programmi € deLl'impiego degli apparati mrLltimediali (in dotazioùe all'Ente) non e necessana

I'aùtorizzazione del RespoNabile.

5. La presa in carico delle richieste dì cui al punto 2 non è garantita qualora non venga rispettato f iter

descritto ai punti 1 e 3 del presente artìcolo-

CAPO VI - FonÍazione

Art.107

For nazio n e e lggiamamento

l. Il Comune di Aliminusa promuove, all'intemo del piano annuale della îomtazione, l'aggiomamento e

la lormazione dei propri djpendenti in merito al corretto utilizzo delle strumentazioni infbmatiche e delle

apparecchjatlne telefoniche.

C.A.PO \aII - Modalità di controllo da parte d€l Comune

, Art. | 08

Controlli, rcsponsabilità e sa ziani

L L'Ammjnjstrazione si dserva di effettuare controlli sul conetto utilizzo degli shxmenti infolmatici,

della posta elefironica, di lnlelxel e delÌe apparecchiature telefonichc, ncl tispetto delle noîmative vigenti

e del presenie regolamento.

2. Per esigenze organizzative, produttive e di sicurezza, l'Amminjstrazione può avvaÌersi di strumcnti che

consentono ur controllo a dìstalrza di tipo gcncralizzato. indiretto e anonimo, rclativo all'intera stuttùra

drnnini.rrdLr\a. ad ree. .enrzi o gruppr di Lrenri.

Qualora, durante un controllo gcncralizzato, vengano dlevate anomalie nell'utilizzo degli strumenti

inforÌratici e telelònici, l'AnministraTjone procede preliminèmente all'invio di un awiso generalizzato

reLativo aÌl'uso improprio riscontrato, con f in\,ilo ad atteneni scÌ-upolosamente al prcsente regolamento e

alla nomìativa figeÍte. e si riserva 1a facoltà di svolgerc successive azioni mjrate alla veilìca del corretto

utilizzo.

3. La violazione da patc dcgli utenti dei principj e dellc nol]ne contenute nel presente regolàmento

compona l'applicazione delle sanzioni previste dalle disposizjoni contrattuali vigenti in materia, previo

espletamcnto del procedimento disciplinare. A tal riguardo, il Comune si atterà a quanto pre\isto ncl

C.C.N.L. per jl comparto delle autonomie locali.

4. In coerenza con iÌ punto 3 della deliberazione dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali

1'marzo 2007, n. 13, recante "Lirce $Ìida sull'utilizzo della posta elettonica ed intcmcf', pubblicata

nella GURI n. 58 del l0 marzo 2007, non si procede, al di 1à di qualto tecnicamente necessario per

svolgcre il servizio:

- alla lcttura e alla registr,uione sislemaiica dei messaggi di posta elettronica o!.vero dei relativi dati

- alla riproduzione c alla cventÙale memorizzazione sistemaîica delìe pagine 1r?ó r.isualizzale;

- alla lettura e alla registrazione dei caratteri insedti lamite tastiera o anaÌogo dispositivo;

- all'analisi di computer da remoto.

5i

CA?O VIII - Informativa

Art.109

l. h confomità a quanlo disposto dall'af.13 del D.Lgs n.196 del l0 gir'lgno 2003:

- l'Amministratore di sistema può effettuare il trattamenlo dei dati relativi al trafÉco sulla rcte;

- il titolarc dei dati di traffico è il Sindaco;

- la presa visione e I'accefraziore delle condizioni contenute nel prcsente regolamento costituiscono

I'infolrllativa e I'esplicito consenso da paÌte dell'utente alla raccolta ed a1l'eventuaÌe trattamento dei dati

relativi al tràffico.

TITOLO \1INORME F'INALI

- '.. AÉ.110

1. Per quanto non prevìsto dal presente regolamento si rinvja alle disposizioni legislahve, statutane,

regolamentari e contrattuali vigenti nel tempo.

Art, I ll

1. Il presente Regolamento entra in vigorc dcconi quindicì giomi daua data di pùbblictLzione all'Albo

Pretorio o, /ir€ del Comune.

2. Le nonlle proccdurali del prcscntc Regolamento si applicano unicamente ai procedimenti a\,.viati dopo

la sùa entata in vigore, rilnando del tutto impregiùdicati i procedimenti attualmente pendenti nonché

quelli svohi e conclusj sotto la vigenza delle precedentj norme regolàmentari.

3. Esso sostitllisce, abrogandoli, il prccedente Regolamento uflici e servizi approvato con Delibemziore

di GM n.9 del 27.2.2007 e ss.mm.ii, la Deliberazione GM n.47 del 18.12.2013 dì recepìnento del ciclo

dellè performance, nonché ogni alta deliberazione che si ponga in conhasto con il presente Regolamonto.

56

ALL. A

ORGANIGRAMMA

AII. Aal Regolamento uffici e semÌzí

ORGANIGK4MMA

GIUNTA M IJNICIPAI,E

SEGRETARIO COMI]NALE

I]TFICI DI STAfI I'FFICIO PROCEDMENTIDISCPLINARI (UPD)

CONSIGLIO CO}II]NALE

RE\TSORX DEI CONTI

r SÉTTORE

AìIINIINISTRATIVO

POSZIONE ORGANIZZATIVA

Servizi: Demografi ci, Segrereria edOryani istituzionali, Contatti,AÌcbrvio, Atrad legali, Pubblicaistruione, Atrivits sociali, Altività!sportive, cultLùali c ricreativ€,Biblìotcca, Polizìa Munìcipale,

II SETTORE

ECONO}IICO-FINANZARIO-TRIBUTARIO

POSìZf ONE ORGANIZZAT]VA

S€rYizi: Finanziàrio, Contlolli.Economaio-Proweditoúro.Gestione eúate,iributi, Personale

III SETTORI]

LAVORI PUBBI,ICI,I]RSANISTICA, EDILIZLA.,

PATRIMONIO

POSZIONE ORGANIZZ,{TTVA

S€rvizir Lavori pubblici, ldrico,Manuteúioni, Se izi cimiteriali,Patrimonio, Sicr.rezza lavoratori,Prevenzioni rischi e protezionecivile, Inîormatico. Urbanistica,Edilizia privata, Ecologia ed

ORGANIGR-{MMA

I SETTORE SERWZIO UFFICIO

SERVTZI DEMOCRAFTCI

ANAGILAiE, STATO CI\"tlEj LEVA, GTUDICÌPOPOI-ARI

ELETTOKÀLE

STATISIICI{I E CENSIMEN-II

Sf,CREîERÍAEDORGANIISTITUZIONAI,T

UFFICIO RELAZIOM CON rL PUBBLICO (URp)E PROTOCOLLO

ù|1t(Y rzrr Alrrlvlrr\rù r r1-4r. r r v rE DEMOGRAFICI

COORDINAMFNIO PRIVÀCY

CONfR{TTI I tl | | t/ | | | | | | / | / / / / | / |

ARCfllVIO

I SEIIORE SERWZIO UfFICIO

SERVIZ SOCIO-ASSISTENZIALI,

Al llvtTA'socIALIASSISTE\ZA MINORI. A\ZIANI tJ DÌSABILI

GISTIONE CENTRO SOCIAI-E

UTFICIO DI SICRETARIATO SOCÌAL'

ATTIVITA' SPORTI!'E, CÙLTURALI ERICREATII-E

PROGRAMMAZIONE!D ORCANIZ ZAZIONÈ EVINTI

SOWENZIONI I CONTRIBUîI

CESTIONE ATT]VITA' SPORTII'E

CULTURALI. TURTSTICI E UITICIO TIJ'RISMO

SPORTIVIATTIVITÀ PRODUTTIVE,VIGILANZA ED AIFARI

LECALI

BIBLIOÎECA

POÍZr,\I\r!TICl!ALE'VL{BILITA, TR-{FFICO ED]NFORTUNISTICA

VrcI|,{\ZA E I'RTJVENZIONE

ATTÍI'ITÀ'PRODÙTîTVE

A1TIVIÀ FCONOMICHE ARIIGIANALi E

COT'fMIRCIALÍ - SPORTILLO LiNICOA']'IIVlTÀ PRODUTT1!-E

AGfuCOLTURA E ZOOTECNIA - IGIENE E

SANrIÀ

ORC.{NICR{MMA

II SEîTORE SERVIZIO UFFICIO

FINANZIARIO

PROCR{VMAZION! ECONOMICO -FIN"{NZIARIA E RENDICONTAZION€

PAGAV'NII, MUTUI E L{IPORTI CON ILTESOzuERE

COtr_TROLLT

CONTROLIO REGOLARITA' CONTAALE E

.\MM]NIS1'ILA'IIVA

st Rvtzl uc0N(-)l\luc() -FINANZIARIO E

TRIBUTARIOSERVIZI ALPERSONAI,E

LrITICIO ST,T?ORTO CONTROLLO DIGESTIONE

ECO:{OùIATO - PRO\TXDITOÍaÀ1 ()

CISTIONf, f,À'TR{TE - îIìIBÙ'II

Ufflcto lvftr

LTRI] ENTRATE TREUTARIE

ENIRAT! INRATRIBUTARIE E DAfRASFER]IYIENII

PiRSONALE TRAITAMLNTO GIUÀIDICO ED ECONOMICO

III SETTORE SERVIZIO UFFICIO

L,{.VORI PUBBLICI,URBANISTTCA, EDILIZIA

PATRIMONIOE

PATRIllfoNIO

srcuRtrzT-A L,woR{TORI. PRf, Vf, À'ZIO\ERISCHI E PROTTZIOIiE CN'ILE

XCOLOi]IAf,D.4ùIBItrNTE

L\ SOCETÀ DI GESIOM DELL'AMtsúD

III SETTORE SERI/IZIO UFFICIO

LA.VORI PUBBLICLURBANISTICA, EDILIZIA E

PATRIMONIO

LA!ORIPUBBLICT

IDRICO

IIANtIIET*ZIONT

SERVIZÍ CDTITERL{LI

m COMUNE DI ATIMINUSA LA GIUNTA COMUNALE

''

Provincia di Palermo ,,

ALL. B

FANZIONIGRAMMA

AII. Bal Regolamento ufficí e sewizí

FLD]ZIONIGRAMMA

I SETToRE

Il Settore I, che costituisce a norma del vigente rcgolamento sull'ordinamcnto degli ufîci c servizi,l'unità organizzativa di massima dimensione avente fimzione direttiva dotata di un elevato grado diautonomia gestionale, integra la Dosizione oreanizzativa "aÌìmiÌislrativa".Il Settore, articolato nei sottoindicati SeÌvizi e Uffici, comptende tutte le attività di carattereamministrativo finalizzate alla gestione dei senizi demografici, pubblica istruzione e gestione degliarchivi, hlite le attività finalizzate in via generale al suppoÍo degli o€ani istituzionali per il nomaleesercjzio delle funzioni pubbliche.I1 Settore comprcndc, alhesì, tuttc le attivìtà socio-cultumli, icrcatìve, turisîìche, la pìrbblicaistruzione, il coordinamento delle attivita legali, le attività prcduttive ed il servizio di poliziamunicipale. rn posrzrone dr parzrale rutomonia,11 Settore, al quale sono assegnate in via odinaria 1e risorse umane, strumentali e finanziariedctùminate con la relazione prcvisionale e progammatica, individuati con prcwcdimento di Giuntanell'ambito della dotazione oryanica vigente e dei posti coperti, è articolato nei seguenti Ser\.izì edUfficil

ISER\ rzr DEttocR{ffcl

seNizio comprende tutta l'attività istituzionale iÌ matcria lLi senizi demogaficj. A tal finesono istituiti i seguenti ufficii- UFFICIO ILNAGRA FE, STATO CII.ILE, LEnl E GIUDICI POPoL4R|

Prowede alle iscrizioni e cancellazioni, dlascio cefiificazìoni ed attì, statistiche, rapporti con entiso\lacomunali, aDch€ mediante collegamenti in via telematica, rilascio carte d'idcntità, allagestione nire, pratiche di immigrazione ed emigrazione, alle attil.ità inerenti leva ed obiezìone dicoscienza ed a tutti gli ulteriori adempimenti richi€sti da alt.i uff1ci comunali e dalla normativavìgente ne1le materie tlattate-Prowede alla cura dei procedinenti finalizzati alla t€nula dell'albo e suppofta la conÌm1ss1onecompetente m matena,- UFIICIO ELEî"fORrlLîProwede allo svolgimento delÌe aftirìtà di competelrza de]l'ufficiaie elettorale ed a tutti gliulleriori adempimenti richiesti dalle leggi e dai regolamenti \.igenti, curando altresì gliadempimentì connessi con lo svolgimento dell€ funzioni delÌa conrmissione elettorale com|male.Organizza il lìrnzionamento del servizio comunale costitìrito in occasione delle consultazioni,sotto lc dircttive del sindaco e del segretario comunaÌe.- UFFICIO ST.4TISTICHE E CENSIMENfl

Si occupa degli adempimenti statistici concementi la materia elettomlc e di tutti i censimentipiuriennali o straordinad previsti dalla normativa nazionale (anche in materia anagmflca eaericola).

B- SERvlzro SEGRETERIA ED oRGANT rsrrruzroNAll11 servizio si occupa di tutte le attività ìnercnti lo status giuridico ed economico dei pubbliciamminisiratori e della redazione degli atti regolamentari e delle disposizioni che disciplinalo acarattere generale le attivjtà dell'ente (rcgolamento uîfici e seÌ'vizi). Al suo intemo sonodcomprese, inoltre,le attivìtà dei seguenti uffici:- UFFIC|O REL/17,IONI CAN TLPUBBLICO (U.R.P.) E PROTOCOLLO

Prowede a fomire il servizìo di prima accoglienza ed infomazione al cittadìno, eventualmenteìndirizzandolo agli uflici specifici; distribuisce modulistica e fomisce assistenza per laprcsentazìone di islanze e/o domande di accesso lnfoÌmale e/o îomrìle. Cura le attività dicomunicazione e diffusione pubblica nel rispetto della nomativa statale e regionale e delfattamento dei dati p€rsonàli disciplinato per legge.Cura la gestione dcl protocollo, compresa la gestione informatizzata del sewizìo di ricezrone e

smistamento posia e de1 seflizio di recapito d€lla posta ìn pa.teÍza.

FIJNZIONIGfu{MMA

- UFFICIO SEGRETER]A

Suppofia gli o€ani istituzionali, coúprcsa la prcsidenza del consiglio ed il difensore civìco ed iresponsabìli dei settori nella predisposizione, collazione, tmsmissione e deposito delle delibere edei plol.vedìmenti dùigenziali e sindacali. Prcwede alle spese di rappresentaÍza ed aÌla cura epiccola manutenzioùe (pulizia) della sede municipale. Pro.v.vede a tutte le incombenze relativealla notificazione degli attì comunalì da qualsiasi ufìcio provcnienti ed a quelle richieste da altrcpubbliche amministúzioni. Cura tutte le pubblicazioni all'albo con la soldntendenza delsegrctarÌo comunaÌe e ne assume la coaresponsabilità,Suppofta il segretario comunale nello svolgimento delle attivita istitrzionali stabilite per legge.. UFFICIO COOBDINAMENTO ?NTACYCoordina le atlività dei responsabili de1 Íattamento dati per l'attuazione costante della nomativain materia di pdvacy.

C- SERvao CoNTRA.TTT

Cura, in pafiicolare, tutti gli adempimenti illercnti la fomazione dei contratti, secondo quantostabilito dal regolamento comunale dei oonfatti e dalle leggi vigenti in mateda, supportando ilsegretario comunale pù le attività di compcteÌrza.

D- siRvzro aRcllnroSi occupa della gestione degli uffici alchivio storico e archivio corrente- A îal fine sono istituiti isegueúti uffici:- UFFrcro,lRcEMOsroRrco- UFr.'tcto lRCHtuo ))RRLNTE

E- !!Buz!9tE!g-!Es!!I- UFF|CIO CESîIONE CONÎEAZIOSA

Il servizio tramite l'ullicio suddetto, si occupa della gestione del contenzìoso {luale punto dìriferimcnto per la tenuta dei fascicoli e per i mppofii con i proîessìonisti estcmi. fuchiede gli attiistrlrttori (relazioni, parcú, ecc.) ai singoli responsabiÌi dei settori/servizi interessati alla materiacui fa capo il contenzìoso. Monitora l'andamento delle spese del contenzioso e procede allclìquidazioni di spese legali e debiti tuori bilancio derivanti da sentenza.

F- S!EU4A-tU!!!!e4$.r8!ZIq!Il servizio cura tutte le attività in materia di assistenza scolastica. A tal fine sono istituitì iseguenti uffici:- UFFrcIo ÀsstîENzÀ scoLttsrrcAGestisce tutte le fomitùre di beni e servizi (acquisti, utenze, ecc.) in mateia di assistenzascolastica (compresa l'assegúzione dì borse di studio o contributi comùali e/o regionalì/statali)ed il proccdimento pù la rcfèzione scolastica.- UFFIC|? ÍMSPjRTo |wDENîIProwede agli specitici adempimenti amministrativi p.evisti per assicurare i1 trasporto gratuitoagli studenti pendolari.

G- SER!.IZ|o ATTI\.ITA socral-rSi occupa di tutte le attività pfoprie dei servizi sociali di competenza degli enti locali, compresala cura dei rappofi con ìl distetto socio sanitado di cui alia legge 328/2000- UF''ICIO ,ISSISTEIV.A MINORI A]\ZI'4NI E DIS.IBILT

Si occupa della gestione di tutte le attivita assist€nziali rivoÌte a disabili, minori ed anziani.?rcwede. inoltre, allo svolgimento delle attività di assistenza economica alle lamiglie bisognosee dsponde dei procedimenti per I'attuazìone della nonnativa siatale, regionale e locale m matenadi sussidi, contributi, ecc.- UFFICIO GESTIONE CENMO SACI,4LE

Cura 1a gestione sia ammìnistrativa che tecnica (piccola manutenzìone e pulizia) del centrosociale, fatte salve 1e competeÌ\ze del servizio patrimonio.

FUNZIONIGfuA.MMA

- UFFIC]O DI SEGRETARIATO SOCIALE

Il se izio ò finalizzalo a gestirc e ctllare, athaverso le varie metodologie operative, tutti gliadempimenti dguadanti il seNizio di "Segetariato sociale". Prowede a fomire il servizio dipima accoglienza ed ìnformazione al citladino, su tutte le attività proprie deì servizi socialicomunali e distrethrali; distribuisce modulistica e fomisce assistenza per la prcsentazione dìistanze e/o domande dì accesso ai servizi. Cuú le attività di comunicazione e diflision€ pùbblicanel dspetto della normativa statale e regionaÌe e del hattaúento dei dati pelsonali disciplinato per1egge. Cura la gestìone ìnîomatizzata dcl servizio di richiesta dei benefici socio-assist€nziali epmwede allo smistamento delle istanz€ agli organi competenti.

H-@Il servizio gestisce tutta la programmazione amministrativa e di athrazione delle attività in campospofiivo (campi spoÌ1ivi, palestm, ecc.), culturale e ricreativo.- UFFI.Io ?RoGL4M\x4zJoNE ED oRCANtzzAzIoNE E|ENTIGestisce in modo particolare le attività di programmazione eventi culturali di ogni genere,

curando i rapporti con i prestatori d'op€ra, le fomih[e e le liquidazioni.- UFFICIq sowUltzloNl E coNTRrBùTr

Cura i piàpedimenti di concessione di sowenzioni e contdbuti nei limiti delle previsioni delregoldmento comunale ed in,ìttuazionc dcgli indidzzi stabìliti dalla ciunta.- GESTTONE ATî1'INì SPORîIf/E

Cura la gestio11e amn istrativa degÌi impianti sportìvi e delle attività, ivi compresi i rapporti conl ulen/a e con evennuliprofersronisliecrem.- UFF|CTA TÙMSMO

L'Ufficìo è ìstituzionaÌmente deputato ad organizzare eventi, ùanifestazioni cd ogni altra attivitafinalizzata alla tutela, plomozione e diffusione dell'identita di carattere storico, artistico,lcttcrario e culturale del Comune, nonché a curare e gestire le relazioni con i soggetti pùbblici oprivati che si dovessero pofie in contatto con I'Amministlazione.

I- StR\rzro BrBlrorEcaGestisce le attività amministrativc per il funzionamento della biblioteca e cura il pat imoniolibrario e tutti gli adempimenti necessad per intrattenere il rapporto con I'utenza (regisÍi deiprestiti, dei desiderata, catalogazione dei libri ecc...).Si occupa di fomire una guida all'utenza che per motivi occupazionali o cùlturali intendeconsultare la documentazione disponibile presso Ìa biblioteca.

J- sERvlzlo PoLtzIA IÍù\ICIPALECestisce hlttì i servizi istituzionalncnte aflidati alla polizia municipale dalla vigente nomativanazionale e rcgionale-- UFtICrc mfirLtr), TtLlFFrco ED tNFoRTLrlttsrrcA

Svolge i compiti assegrati in mateda dal codice della strada ed attua le ordinanze sindacali inmateria di viabilità.- UFFIC]o I1GIL.1,\24 E PRETENZI9NE

Svolge attività di polizia anministrativa e commerciale; collabora con gli uffici preposti alconffollo del te itorio per la preveMione degli abusì edilizi.

K- sERvtzto arrlylr,\' PRoDUTTIVE. T'NNf,i ECONOM]CHE, ARTIGIAIÍ,4LT E COMMFRCIALI SPORIELLO WICO ]fNI ÍÀ PRODUîTIVE

Si occupa di rilascio e lasfedmenti delle autorizzazìoni commerciali e della gestione de1le

attività amminisuative e dei collegamenti con lo sportello unico delle attività prcdùtrive- AGRICOLTUIIA E ZOOTECN],4 IGTEAE E SÀMTI

Gestisce le attività amminisfative per I'incremento delle isorse agricole e zootecniche, ivicompresi i prccedimenti finalizzati èll'erogazione di sussidi e contributi Suppoúa il sindaco ed iÌdidgente per le attività istruttorie in maieria di igiene e sanità.

FIINZIOMGRAMMA

II sErroRE - sERVm "rrr"*,íi:#:ii:fRro E rRrBUrAÌro. sERVrzr AL

II Settore -al, che costituisce a noma del vigente regolamento $rll'ordinamento deglì ufEci e servizi,I'unità organizzìtiva di massima dimensìone avente funzione diretiiva dotata di un clcvato grado diautonomia gestionale, è assegnato alf incaricato con funzioni dìúgenziali della palizlalg^.-" - i--" ii -" *-r,-.^-i-""

Il Settore. articolato nei sottoindicati Servizi e Ufnci, comprcnde ìnnanzitutto le attività finalizzatealla pro$ammazione economico-linaÌrziaria, ivi compresa la fonnazione del Peg contabile e iefirnzioni di consulenza e suppofo di tipo esclusivamente tecnìco al segrctario comlúa1e e per suotramite, agli organi di govemo, per la definizione degli atti di programmazione gestionale e del Pianodcttagliato degli obiettivi gestionali soggetti all'approvazione della Giunta. Il Scttore è competente,altresì, alla gestione dei servizi inercntì la fase dell'enffata e della spesn ed alla vigilanza e controllosugli equilibri economico-fìnanziari dell'ente, secondo quanto stabilito dall'ordinamento finanziarioe contabile vjgente per gli enti locali e secondo +ìanto stabilito dallo statuto e dai regolamenticomunali,Il Settore, al quale sono assegnate in via ordinaria le risorse umane, stÌxmentali e finanzia e

determinate con la relazione previsionale e programmatica, individììati con prov'vedimento sindacalenell'ambito della dotazione orgaùica vigente e dei posti copefti, è aÌ1ico1ato neì seguenti servizi edUffici:

A- SERvrzro FINA:,tAzIARroIl servizio comprende trdta I'attività di progranmazione finanziaria e rcndicontazionc,realizzando la sintesi della programmazione degli organi di govemo e dei responsabili dellagestione e garantendo gli equiiibri richiesti dalla nomativa di riferimento. Inolhe, ricevuti iprowedimenti dei responsabili dei singoli seÍ:ori e salva la competerza dell'ufficio personale,risponde di tutte le attività relative a pagamenti, erogazione mutui, úppoÍi con la tesor€ia,imposta sul valor€ aggiunto. A tal lìne sono istituiti i seguenti ullici:- UIIFICIO PROGNIUMAZTANE ECONOM]CO F]NANZ]ANA E REND]CANT,IZ]ONE

Prowede alla lìrrmazione dei documenti contabili aBilancio. relazione Drevisionale e

programmatica, peg, rendiconto de1la gestione, ecc.) sulla base delle prevìsioni di entrata, spesa e

gestione resìdui dei responsabili dei settori e sewizi e sulla base degli indirizzì dell'organopolitico.- UFFICIO PAG,,IMENTI. ML|-1VI E IaPPORîI CON IL TESoRIERE

PÌowede all'emissione di tutti ì mandati di pagamento ed alla individuazione con gara ed alÌagestione dei rappoúi con il tcsoriere dell'ente. Gestisce i rapporti con gli enti mutuanti e

finanzíatori relativamente alle operazioni di incasso, pagamento, rendìcootazìone. rinegoziazìone,statistica. verifÌcà càpacità indcbilamento, ecc., fatte saÌve le competenze di gestione delprccedimento del responsabile del singolo settore o servizio cui è destiÍato il finanziamento alquale, comunque, fomiscc il necessario supporio.

B- !!8!ZLS!.A!q8a4I- UFFICIA CANTROLLO REGOLAMÎ'I.1'UMINISTMTI'.A E CONT,4BILE

Prowede allo svolgìmento delle attività di controllo con le modalità previste da specificodisciplinare da allegare al regolamento uflici e servizi. In ogni caso esercita il controllo e lavigilanza mediante I'apposizione dei pareri coniabili sulle proposte di deliberazione e del vìsto dircgolaritàr contabile ed attestazione di cop€rtura lLnanziaria sulle deierminazioni dirigenziali.Inoltre, assicura l'attività di controllo prcvista dalla legge e dai regolamenti, mediante richiestadei prescritti parcri e relazioni (bil^ncio, variazioni, riconoscimcnto debiti, rcndiconto, contuattoclecenhato, ecc.)- UFFICIO SUPPORîO CONTROLLO DI GESîIANE

FL]NZIONIGRAMMA

Supporta il sogg€lto incaricato dol controllo dÌ gestione, mediante fomitrua di datì conhbili,consulerìza per la acquisizione e gestione di software infomatici (neì limiti delle competenzepossedúte), partecipazione a riunioni degli organi competenti anche adottaodo gli attieventualmente stabiliti con apposito regolamento.

C- Sf,Rvfzro EcoNoMAio - PRor-vEprroRAToll seÍizio opera in stretto rappofio con il responsabile del servizio finanziario ed incollaborazione con gli altri responsabili deì scttori/servizi per I'acquisizione dei beni e servtzrprevisri dal regolamenlo comunale in materì-.- UFFtcto EcoNoMAToCestisce tutte le fomiture economali, in collabomzione con i rcsponsabili deì se izi e settori,secondo quanto previsto da apposito regolamento i en1o de1l'ente.- UFFI.IjPRofTEDITotL4îaProwede agli specifici adempimenti previsti dal rcgolamento in ùìateria di cancelleria, acquistotesti ed abbonamenti a riviste, gazzette e periodici.

D- SER!.rzro GESTToNE ENTRAm E TRrBùTrSi oocupa,, dell'acquisizione di tutte le entrate tributarie ed extrah_ìbutarie, inftattenendo Inecesaari úpporti con il tesoriere dell'ente cd eflettoando le attivita di acceftamento eliquidazione dei tributi comunali.- UFFICIÌ IMUProwede alla gestíone delle entrate derìvantì dall'imposta comunale sùgli immobili, mediante lepreviste procedure di acc€rtamento e liquidazione del tibuto, alla ricerca degli evasori parziali etotalì. Effettua lc nccessarie verifìch€ con gli atti d'ufflcio ed i controlli incrociafi con i daticatastali, Erel, eco. Cosiit[isce il punto di dîerimento per i rapporti con il concessionario dellariscossìone e con i1 Ministero delle Finanze. Prcwede all'istruzione dei pmcedimentiamministmtivi per la lomazione delle delibere annuali inerenti Ie aliquote e le detazioni.Aggioma i sistemi informatici e prowede al cadcamcnto delle banche dati. Istruisce ilcontenzioso Íibuiario in materia e svolge attività di spoftello nei conftonti dei contribuenti.' UFFIcto ALTRE ENTR,ITE îRtB(rrARIE

Prowede alla gestione dei prccedimenti ìnerenti tutte le eúfrate ftibutarie diverse dall'imu, conparticolare riferimento alla tarsu,/tares (comprcsa I'attività amministrativa finalizzaiaall'apprcvazione della tariffa e la folmazione del ruolo), a1la Cosap, all'Imposta sullà pubblicità ediritti sulle pubbliche aîfissioni, al Canone acquedotto, fognatua e depurazione, comprensividelÌ'istruzione dei procedimenti amminishativi per la foÌmazione delle delibere annuali inerentile aliquote e le detrazioni. Aggioma i sistemi informatici e prowede al caricamento delle banchedrìti. Istruisce il contenzioso tributario in materia e svolge artività di sportello nei confioÍti deiconFibuenti.L'U1îcio prowede altresì alla gestione degli adempimenti istmttod inerenti I'addizionale IRPEFeventùalmente ìntrodotta.- UFFIC|? ENîÌLarE Ea-.È4TRIBLEARIE

Gestisce tutte le attività specificamente inerenti la dscossione delle entrate derivanti dai servizi adomanda individuale e dei traslerimenti crariali, fatte salve le competenze dci responsabili deisingoli settori/seffizi per la istruzione dei procedimenti che costituiscono presupposto perl'acquisizione delle singole entrate.

E- !I3!Iz!qlEa!9!4!s- UFFtcto îMTT4MENT1 crLtvDrco ED EcoNoMtcoCura la gestiole del personale, sotto il pfofilo del tmttamento giuddico (gestione delle presenze edcll€ assenze e degli istituti conhatlnali conncssi d rappoÌ1o di lavoro, dall'assunzione fiDo allacessazione) ed economico (gestione paghe ed oneri assicùativi e previdenziali), fomendo dasupporto ai restanti settoú pcr I'adozione deì singoli atli di competenza.E' competente alla gestione dei progetti di lavori socialmente utili e dei prcgrammi distabilizzt:\z ione dcl pcrsonale precario-

FUNZIONIGRAMMA

III SETTqRE . LA,,'RI PaBBLIa, URBANISTICA, EDILIZIA E PATR]MqNIÙ

I1 Seltorc 171, che costifuisce a norma del vigente r€golamento sull'ordinamento degli uffici e seffizi,l'unirà organizzativa di massima dimmsione avente flÌnzione direttiva dotata di lur elevato grado diautonomia gestionalc, inf egla la p9liziqlg_Qlgqlzz4liya::t9Qruqq".11 Settore, d quale sono assegnate in via ordharia le risoffe umane. stnrmentali e finanziarìedetemilate con la relazione previsionale e programmatica, individuati con pro\,.vedimento sindacalenell'ambito della dotazione organica vigente e dei postì copedi, è aÌlicolato nei seguenti seryizì edUffici:

A- SERt'rzIo LAvoRI PUBBLICII1 servizio comprende tutta l'attività di programmazione e rcaTizzazio\e dei lavori e delle operepubbliche nonché la gestione delle relative garc d'appalto. Inoltre. pmwede alla gestione deiprocedimenti espropriativi di compeienza comunale e dei cantied di lavoro e/o di senizìo. A talfine sono istitìriti i segqenti ufÎci:- UEFICJÚ PROGETTAZIANI E GARE

Prcwed€ alla fomazione del pia[o triennale ed elenco amuale delle opere qrbbliche sulla basedegli indirizzi dell'organo politico ed indivìdua di ùolrna al suo intemo il rcsponsabile unico delprocedimenio. Prowede alla progettazione, dìrezione lavori e contabilizzazione deile operepubbliche, nei limiti delle competenze del funzionado addetto e deile risofie umane e shxmentalìa tal uopo destinate. Isfuisce i procedimenti per I'individ[azione dei professionisti estemi. Vigilasulla coÌTetta esecuziole degli incarichi e delle opere pubbliche e ne assume la responsabilità conriferimento all'attività anrmìnistrativa a ciò propedeutica. Assumc al súo intemo le flrnzioni diRLIP e coordìna h.rtte le attività dei professionisti e delle imprcse ohe concorono all'esecùzionedelle opere pubbliche. Approva i bandi di gara e gestisce le aste pubbliche.Si occupa della gestion€ delie attività dei carÌtieri dal punto di vista della prcgraúmazione,esecuzione e della rendicont^z ione, con il suppoÌ1o del settore economico finanziario.- UFFICIO W]CO ESPROPRAZIANI

Provvede alla gesiione del procedimento espropriativo secondo legge, di conceÌ1o con l'uflìciosegreteria. suppoúando il dirigente per le decisioni di competeMa.

B- !!Evl4al!g!gProwede alia gestione di tutte le attività inercntì il ser,'izio, fatle salve le attività di progettazionee gestioúe delle aste pubbliche, medìante i seguenti uflici:. UFFICIO MANL'TENZIONE REîE IDRIC,I E DEPURAîORE

Provvede allo svolgimento delle attività di vigilanza e miìnutenzione della rete iddca, dellefognatue e del depuratore, in economia o mediante affidamento a terzi.- UFFICIO SOMVIN]STIL4Z]ANI E FORN]TURE

E' competente alla gestione delle attività amministrative tinalizzate alÌa sonministrazionedell'acqua, sia medìante la rete fissa che con il trasporto a mezzo autobotti (contratti dìconcessione acqua, bollettazione traspoÍi, ecc-). Effettua le letture dei contatori e foma glielenchi delle uteMe per I'inoltro al servizio incaricato deìla riscossione.

C- SERvfzto NfANUTtr\zIoNIIl servizio si occupa dell'effettuazione di tutti i lavod pubblici di manutenzione ordinaria e

straordinaia del patrimonio comunale in collaborazione con gli altri responsabiÌi deisettori/seNizi e delle fomiture in economia nel rispetto delle norme per I'acquisizione dei beni e

seniziprevìsti dal regolamenio commale in mateda.- UFFrcto MANUTENZI.NE ED|FI.I cottr-wALISi occupa della vigilanza e manut€nzione di lutti gli edifici comunali.- UFFICIq STRADE, PUBBLI.EE ILLUMINAZIONE, |ILLE E GTARDINI

FT]NZIONIGRAMMA

Prowede alla vigilanza e controllo su tulte le strade pubbliche e sulla pubblica illumurazrone,provvedendo alla gestione dei rapporti con i soggetti cui sono estemalizzati eventuali servizi edai relaiivi contîolli. Cura la manutelzione ordinaria € sÍaordinaria, alla cura del verde e degliarredi, alla pulizia ed àlle necessade acquisizioni di beni e servizi.

D- SER!1ZI crMI'rERraLISi occupa di tutte le attività amministrative ed esecutive inerenti i servizi cimiterialì.- UItFtcIo :)NCESSI)NI E coNîR4LTt crMrrERrltLrProvvede alla gestione delle concessioni e dei coniratti cimiteriali, nonché a tutte le incombenzeed adempimenti dì tipo anrmìnistrativo previsti dalle leggi e regolamentì in materia,eventualnente in collaborazione con 1'uilioio anagrafe, stato civile e leva.- UFFIC|q cusroDlA E sERvtzt FUNER4ÌIProvvede alla gestione di tutte le attività esecùtive ìnefenti i servizi frrìebri con parhcotareriîerimento ad apettlralchiusura, custodia, traspoúo, tumulazione ed estumulazione,manutenzione e pulizia.

E- SERvrzo PATRIN1oNIo- UFFTC!) GESTIONE BEM DEMtINIAL| E PATNMONLILI

Cura -la

gestione tccnica ed amminisÍativa del patrimonio cornunale, con escÌusione dellecompetenze assegnate ai singoli settori e servizi in relazione alla destinazione funzionale delbene.- UFFrcro AuroPtRCoProlvede all'esecuzione di tutta I'atti\.ità amministrativa ed esecutiva finalizzaia à1le gestione emanutenzione dell'autoparco comunale (pagam€nto bolli, assicùazioni, revisioni, fomituracarburanti, ecc.)

F- SERvIzIo stcuREzza L.\voR{ToRr. panwNztoNE RtscEt tì pRorEzIoNE ctvILESi occupa della vigilanza sulla sicuezza e dell'attuàz ione delle normc in materia, ivi comprcsa lagesîione dei rappofti con oollaboratori esteúi (medico del lavorc e incaricato servizi prc\enzronec prctezione rischi) e con i fomitori.- UFFI.I1 stcúREzzA suL LlroRoSvolge i compiti assegrati daÌla nomativa in materia di sicurezza al datofe di laloro, incollaborazione con il rappresentante dei lavoratori, ìl responsabile del serwizio di protezione eprcvenzioue rischi e con ìlmedico del lavoro.- UFFlcIo PRorEztoNE ctt tLE

E' responsabile dell'attuazione degli adempimenti comunali in mat€ria di protezione civile edall'organizzazionc delle attività finalizzate alla gestione dell'emergenza.

G- $rrzlg-sEsrJArqgPror.vede alld manutenzione ordinaria degli haÌdware e dei software in dotazione all'ente.assicwando collaborazione a tutti g1ì uffici per la soluzionc delle problematichc di facilesoluzione ed occupandosi, nei casi più complessi, di richiedere I'assistenza tecnica dei fomitori.Pro\.vede altresi alle proposte inerenti l'adeguamento del parco infomatico ed alf istruzione ditutti i procedimenii di ìmpegno, liquidazione e pagamento con esclusione delle competenzedell'economo lìmitatamente ngli acquisti dei beni di îacile consumo (es. acoessori di limitatoimporto economico)- E'competente alf indiyiduazione dei fomitori ed alla gestione dei relativicollÍatti.Si occupa della gestione del server con le modalità indicatc ncl documento programmatico pcr 1a

sicurezza in materia di privacy e dell'aggiomamento dei pro$anrmi inîormatici.

H- SoRvr7lo trRBANrsrrcaIl scrvizio comprende inniurzitutto le attività di,rttuazione delle nomle che rcgolano l'assetto e

I'inoremento edilizio dei centri abitati e lo s'"ilùppo urbanistico in genere, disciplinando l'attivitàedilizia del comune, al quale compete Ìa potestà rcgolamentafe (urbanistica).

FIJNZIONICRAMMA

Il servizio comprende tutta l'attività di pianificàzione urbanistica, come sopra delineata, nonchéla gestione dei procedimenti fi\alizzati aIIa foÍnazione e gestione dei piani attuatìvì. Inparticolare, supporta glì organì comunali deputati alla piariificazione dell'assetto del teniiorìo:gestisce ì rapporti con collaboratori e prcfessionisti estcmi incadcati della materia e risponde ditutti i procedimenti destinatì ad incedere sui piani ubanistici o sugli shrmenti attuativi;intrattiene i mpporti con gli organi sovracomunali competenti A tal fine sono istih.liti i seguentiuffici:- UFFICIO PLL^{O REGOLATARE GENER-,ILd E PI,4M URBIN{STICI

Provvede a1la gestione del procedimento di stesua del P.f.g. e delle sue varianti, anche medìantedcorso a professionisti estemi, nonché dei procedimenti iner€nti i piani attuativi (P.E.E.P., PìanjpàÌlicolareggiati, P-I.P., piani di lottizzazione, piani di recuperc, ecc.). E' competente adinÍattenere mpporti con la Regione e la Provinoiaper g1i adempimenti connessi alle procedure.E' competente alla gestione dei rapporti con gli cnti sorracomunalì pcr l'isfuzione diprocedimenti e sub procedimenti finalizzati a fomire pareri o atti di assenso alla programmazioneteÌ-ritoriale paesaggistica. fstruisce le pmtiche di competenza comuniìle per l'esecuzione di operead elevato impatto ambientale (es. discariche, realizzazione di parchi eolici).

I- SERviio Eprlrzra PRrvÀ.TA

Comircnde lc competenzc finalizzatc all'attuazione delie norme in materia di costituzionc e

manutenzione degli edifici, al fin di tutelare I'incolumità, l'igiene e la sanità pubblica, la viabilìtaed il decoro cittadino (edilizia).Si occupa, quindi, dell'attività edilizia nel suo complesso cone sopra delineata (escluse lecompetenze del senizio lavori pubblici.), prowedendo alla tutela e vigilanza sìrgli abusi edall'ishuzione definizione di tutti i procedimenti f\nallzzafr al rilascio di autorizzazto econcessioni e all'adozione di prol.vedimenti repressìri.- IJFF]C|O I4GTLAI\ZA EDILIZL4 E SANATOR]A

Prowede allo svolgimento delle attività di vigilanza e conrollo sull'anività edilizia, incollaborazione con il se izio di polizìa mudcipale. Istruisce e definisce le pratiche di sa-natoriaedilizia. Adotta gli atti finalizzati alla repressione degli abusi.- ùt:FICtA AUîOAlZZeZtONt E CONCESSIONI

E' competente in ordine a tutti i procedimenti di autorizzazione e concessione inerenti l'attivitàedilizia pdvata, iri compreso il rilascio dei provvedimenti finali e le certificazioni, atti diassenso, nuila-osta comLùrque riconducibili alla materia, con esclusione della pratiche disanaloda.

J- SERuzIo EcoLocIA ED -AuBIENTEI1 servizio gestisce tutte 1a aitività di competenza comunale finalizzate allo smaltimento derrifiuti, i rapporti coú gli enti sowacomunali (Gestore Ato, Prefettura, Provincia, Regione,Agenzia Rifiuti, ecc.), prowcdendo alla gestione e coordinamento del peNonale addetto edall'acquisizione dei beni e sewizi necessari. Si occupa altresì, in collaborazione con il serviziofinanziado, dcila dcteminaziooe della tassa rifiuti solidi ubani, supporlando in tal senso ilsettore ecoÍomico finanziario e gli orgad politici.- UFFrcro GESîI)NE

'MALT|LEN to RIHUTI E R 4ppoRrr coN L4 socrETÀ D'ÀMBrro

Gestisce trÌtte le procedure finalizzate ad assicúare lo smaltimento dei rifiuti ed intattiene,secondo gli indirizzi dell'organo politico, i rappoti con la socjetà d'ambito deputata alla gestìonein via definitiva delle attività ir +restione. Si occupa della determinazione della tariffa/tassa incollaburazione con rl settore economico-fi nanzrarro- UFFrcro sER 'rzr caMUNt[t taILNE ATTBIENTALE

Prol.ved€ alla gestione degli eventuali adempimenti in mateda di igiene ambientale che. secondoil conh?tto di sc ìzio, non sono di competenza della socielàL d'ambito cd alla manutenzioneordinaria e pulizia degli edifici comunali diversi dalla sede mÌrnicipale e non assegnati ad altrisettori.

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X COMUNE Dl AIIMINUSA , rA cruNrA coMUNALE

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ALL. C

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI

PROFESSIONALI

AII. Cal Regolamento ufficí e servizí

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONAII

DOTAZIONE ORGANICA

tiemale di labbhocm

2 2

Czt Bl 5 4 I

Crt C 5 5 0

Cat. C 2 2 0

Crt.Dl 3 2

- tutrùttor€ direttiyoamninist. ivo (1)

- Istuttore direttiroconhbilÈamministrativo

(1)- Istrùttore dir€liYo

t€cnico-.ùùinhhativo 11lTOTALE l9 l6 3

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROTESSIONAII

OPERATORE SCUOLA DELL'OBBLICOOPERATORI] SCUOLA DELL'OBBLIGO

Crt. Bl COLLABORATORT AMMINISTRATTVO SCUOLA DELL'OBI]LIGO +EVFNTUAIE SPECIALIZZAZIONE

Cat. Bl ESECUTORE TECNICO SPECIALIZZATO SCUOLA DELL'OtsBLIGO +EVENTUALE SIICIAI,IZZAZTONE

C!1. C ISTRUTTORI AMMINISTR4.TIVO DIPLOMADT SCUOLA MEDIASECO\DARIA

Crt. C ASSIS'IENTE DI ?OLIZIA MLNICÌPATEDIPLOMA DI SCUOLAMEDIASECONDAÌIA + EVENTUALE

SPECI LIZZAZIONECat, D1 ISTRUTf ORT D]ETTIVO é.'14MlNlSTLAIIVO LAUREAtsRf !I O SPECIAI,ISII|A

Cat. Dl ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE,AMMINTSTRATIVO

LATIREA BRTVE O SPECIAL]STICA+EVENTUALE SPECIAITZZAZIONE

crr. Dt ,. ISTRUTTORE DIRE'f TIVO TECNICO. MMINISTR{TÌVO LAUREABREVE O SPEC1AIISTICA +EVENTI]AIE SPECIAIIZZAZIONE

I Cfi. Rcgolanento coúun.le ir mlteria di assunzioni.

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

QU{)RO DI SINTESI DELLE DECLARATORIE DI CUT ALL'AILEGATO "A" DEL CCNL31.3.1999

GENER,{ITOPIRATIVE AUSILIARIO SL]l COMPITI SEMPLICE

INTERNECON POCHISOCCETTI

B SPECI,A.LISTICHE OPERATTVOSLTI RISIJI-TATI

?ARZIALT

DISCRETAAMPTEZZA

DELLESOLUZIONI

DI T]POINDIRETTO

c ELÈVAIASPECIALIZZAZIONÙ

DI CONCETTO SL-I RISULTATISPECIFICI

SIGNIfICATIVAA]VIP'EZZA

DELLESOLUZIONI

IIITERNENEGOZIALI

AMPTEESTERNEDIRETTE

D .PLI,RISPECIAIISTICHT DiRETIT\/O DI ?ROCESSO ODIPRODOTTO

ELEVATAAMPIEZZA

DELLESOLUZÌONI

AMPIE ECOMPLESSE

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONAII

ELENCO E DESCRIZIONE DEI PROFILI IROFESSIONALI

CAT. A

PROFILO ATIII'ITA' I]ESPONSARILITA' RELAZIONI COMPETEA'ZEOPf,RÀTORE SrcÌCcattilità pÉvalenrenentè a{urìve

di lipÒ Òpenln . hùùale e manurentiao,la cui esecunole conporla luso dirrùhènri di hvoo c h loro ordinuiamnùrenzionei aftn nà d pllizia. custodìae eflegllrM d1 lNdi ernci.pÒrienloe .icerinento del lubblicoi distdbuzioneconnpondenza intcna cd cscm.r s\blgèogri rhiviti dì supPofo necesana allscorctta c ccleÌc opcEtirità dcll cnrc.

.Anìhiro di anlonomia e€spo.sabilità limitÍo allaesecuone dei cùhpiti.didari e Épporo di

COi{OSC0NZEi

oRlE\TArtf:ìn oEATTI1UDINI:

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

CAT. B

PROFILO ATTIVITA' RESPONSABILIÎA' RELAZIONI COMPETENZE2 COLLA AOR{TORT Slolce ogd arività di sùpporto relativa

n proccsi ilúinlseaúvi o processioFràtni, orga.izativi! ó di sesiionedcùc auìliti dci ùtc. all inMo dcidire*i renù, úèdiale l'utiìizo dìappdecniaturc inrìmariche.

Svolse ltiviri di c{at* conrabile-amnúù.nva ùche d1 ceùn re

isrruttorio lmwedendo alla reduionedì Àtti e docunenri ed elabowioni di

Plcsidia pafi spccitchc di ..nrcnoleEtìvo dei pmcesi rU ùteno didìiettive speciticle di indnizo o dipmcèduÈ Valurà ncl rnùito i si4olicasi coùcr€ti ed applica le ÈtMioni

opeFùvrnellanbiro di istuiori eprescnzioÍ di tudsjnacon rehliva Esponsabìliriper la corcr. csccurorèdcll.rivirì diEruenle

RèsF.srbiLità nellÀge$io.e clÌi.ìenlè dèlle

CONOSCENZE:

ORIENTAIIENTO]I ATTITUDL\I:

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

PROFILO ATîIYITA' RESPONSARILITA' RELAZIONI COMPETENZE

TECNICOSPf,CTALIZZÀTO

Svolge atliliti lipo specialnticÒ nelcxnpo ttcnicó e della m,nutenzione leidirsì sefroi di ativirà della viabilià,desli edilcì, dcgli ìnpiÀnú. dcgli edi edèl vÈrde pùbblico, eserciiare Ndietcl'ùtìliza di app sciiatuE t cdchè,ùùlonezi ào apFrecchiatuenrfomdiche, owem irclgendo at1útà dtlipo snnùrlalc a piiL anti prÒ.e$jprodùri Esegùe inreryenli specìaliz!ir relazione rllc Dropnc conpelsnzerc.ni.hè. ?ùò coordinaft ])èno.ale

Conduce bac.hine oleútrici contle$ee/o rutonùi ])ù ìl t4poúo di :ìerci e

!.$onc. svolgc arliùr.i mtnlshrivecÒ.nesse aÌh p@lria nùsjore.

Coordim pdri spc.if.hc di catutteÉopenriyo dej processj rll'irteùo didftrn€ speoinche di indùizo lalùttDel nènt i singolì casi concrdi edennúce applica le hrruziod o?e@tile.

Altononi. opeEtivanolÌ'anbilo di ishzioni èpÉscnziod di nasinacon rclarvr ftspoNabilitàPer la cotretta esecuzione

dneLhdflle e in

Respons$ilìtà nclhgeslore clfiricnte deLle

coNoscENn:

ORI ENTATIIENTOEATTITUDIÀ'I:

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

CAT. C

PROFILO ATTIVITA' IIESPONSAAILITA' RELAZIONI COMPETENZEISTRUTTORf, SvolAe arùvitì di cùauù€

a'minishúoi conhbile e dieFeùiorc di scrizi irtoúi cdcrhi nlliente che .onlotunolùso di dattinlomuioDìconplcsè e ì'allli.uiÒne diNme e predisposìzioE di afii e

Prcdispo.e atd è doctrnerti didileEr natur! arúver$ l'ulilizodi snlnenii iDlomarici,videosúiltda e Iogli èlerrónici;crd la gerione di ùchivi e bmched.lì. ccstiscc M cbbo€ dati cinfómr;oni uche di nrtuacomplesa Appljcs nome ai oasi diinlerBie. Slìlge s6iz1 d1

conunicàzione con ljuena finrLeilleru ed crena. Può coordinsre

Propons soluzioni opcÌahvc nelliftaìizzazione deÌle ativitt dì

Crnnrùce un nuso continuo ep€cìso di intbmúiùtdad Flativo

Ha autonomia nell ambilo dìspecilici noce$iaminirúlivi e coniabilicon El.tlva iÒsponsabilnà di

sigiifi cutìva anDiczza dellesolxzio.ì !ósibili sù ùodelliprèdennitì sccondó

Veific! ohe le pocedure dismfre

rggomate al quddronomalivo di rifcriúhto eclc lc nodalìtà di lavonnspondùo a cntùi di

coNoscf,\zEiAppÌolòndne dmoscúe dilipo gruidico-minisltutivoe conr.biléj cón ParicolarcrigùddÒ reli ambili dicomtetem e con nfennrenìoa conùète sitwio.i dila\ùtu. Conoscenze dì bdedl tipo giùndicol cÒnoscenzaappr.rcnditr dei sistcmi dìpùgramnezione e corhollojconosccm dr gesnon€drhivi. Con laticolar€nfennento ai sNiziall cslmÒi conoscena dirècniche di coNnicdione,malken4, buona conoscùadelh lirgú ibliùa e didneno u! lineùa sùeim.Buona conoscen2a deglisÍúftri irfomarici elekmrno lecesúi rIÒsvolaimenro dElle ariwirà.ConÒsceva dei pmccssiiecmci c di ùosdion€ deiseriz sui quli i jnterienepù l adozione deslì aniMiústrativi di róhpetenae pcr lo svolgìmeDîo .lelleattinà conrabili c di g*riÒnè

C.pa.irà di individùmsolùzioni a prcblcni recnicipbtè$i."ali di mediacdnple$i1s. Blora c.pacitàdi Èpplicuiorc dcllc n.tue èdi ulilia;one delle recnìcncconhbili e di 8€riÒnes.nomico - finùìana.Capacd di .isolvùe ipoblem. Precisioné e

ORIENT.{IITEJYIO IATTITTIDI\I:Oriènuoenlo Àl bvoro di8È])])o, al',accjomamùbproltsionale. allaottinizuione dellc])rocedùe, dci tcnpi e d€icosh. o.imrammto allaqualiri dcl scdiro.

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

PROFILO AIT]YITA' RESPONSABIIIîA' RELAZIONI COMPETENZEISTRfiTTORf,

Tf,CMCO-AMùIN{ISTRÀ

TIVO

SvolEc altivfà di nantra ftcnicaneìl'mbito della piùjlìcoìore,prcseruione, sestione e conlrcllo dihvori lubbli.i, di inrervùtifinaLìzaii llla nlsfomlzioùe delterìloiìo, all. potsiorc aúbienlale,rlL sicùrezzr. alla mrNlúzione e alùieliolmùto dele cordiziod disi.dez dcgìi imnÒbili Ò dL91

Pftsita alla gestione e contollo dìlarori c cmti*i. ncl rispdo deÍenoúe vi8enti, pirnificùionè Jeilavori (ripo Caùf, Pet) ecMrdinanenrÒ dèllè .pdúioniFlatire a! aauúento desli ste$i

larecipr alle rtiviii di próg.ranoncdcllc opcic pubblùhc a dipicdisposizìóne dei rcl.tiú elaboratireorici, nonclé alle!lt]virà di a.alni eulùluione, ùche econonic{

tógè1lù1onc cnrdniduùiorc delle soluzioni teúico- aminilrÀlve piir adegùale.

Panecipa .lle altiviE dì pioilìca7i.neLúbaú èd anbiùt.le, comcl elabonzione di piani e prcganrni

Predisporc ari almini$Eiivi Elariviai Focè$ì di conpèlenza Pnò

Aurononia nell mbitodelle atlìviià svùlk e delÌedirnivè piÒgerhlli_ conftìalva r6po6abililà ditsùftab nspeúo rgliinterenli Rrlizri e

cooidindùto di gnIDi di

Deve veinclre cle lÈ

trccedure di l.vom dúÒsmpiè i${mate alqud.o nomahao dinierneùto c che lenodaìita di bvomrispondùo a cntúi die1licieD. Pró|ores.ìuio.j oteraii\€ nellarcalìzazionc dcuè àtlivitàdi cmpctenza. Camtneùn lllss continùo e

lNiso diinfomrionì/dari &hrivi e

CONOSCENZE:AFprofondil€ conoeode dèisistemi cdrrufriviarchreronìli, srilisri€i,lopogÉticl ùrb.ni$i.i.Conosceua di €goldmenri,

rectriche,ùetodoloaichè. ElevaldcoDoscctua di slrunenri dipianificriorc c conlrollo cdi orBùzú1onè del hYoo.llcvaie conosce'r degÌisrru0enli infoflìdicì, dèletcctrichc di Cn6caconpiùrfiztd, delleteoniche di appúcùione dè11.''baiLling anbnati.n : AeCli$ude.ri di pjminsazioDeurbanNlca. Conosccnz, d.llènóms che Egoloo iìPruprio seitoE di lttivnà, conpaiticolm nfcnú6ro ailarcri pubblici,tll'ubmisti6, allùbicnteed ala sicù€z deÌ lùvoro

Elevatè caprcirà tecnichespeciaùsriche reldive .lsdrof€ c icnicst! .lallaiipologir deìle atilfà srohee dai nsuhti da raeeìurgere.Clplcild di limificùióné,ptugrhmatoneolganizroione de! ariviti.Capacirt di utiÌizzrzioni didrri,infomziori conple$ee dr applicazione di ndúè epróceduE. Capacìtà dìisolvcrc i pmblemì.

ORIENTATIEÀ"IO EATTITTJDI\:Odenbneío al lavoro dienìppo. aÌl'aggìomììenro

orimrzazionc dellepmccdure. dèi tmpi e deicorli. (}idfa$ento allaquhtà dcl sdiào.

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROTESSIONALI

PROFILO ATTIVITA' RESPONSABILITA' RELAZIONI COMPETENZEASSISlENîf,DI POLlzA

MUt{ICIPAI-f,

Slolge arivjri di prevenzione eigilMa sl'o$eflùù di legsi creaolmmli €lativi .i seg1|en! anbiLidi inrflento: vilbilitù e sicuea$ndalci ànililà ecùnotu.hc eprodùrìvè, rurèÌa dèll rúbimre, dèlteriiorio e dclLa qualiià dela lilaúbanq dlsagio sociale, sicùezr deicifrrdini. ArîiajrÀ di indaginì e diniziativa

^ulorità Giudtiùa.

Pr.dispone .tti armidsrarivì e/o .rtidi plina giudìziùia reìdivdmle dproce$i di conpeieùù. S\o13eserizio di úforoiom ùll-ùleMa c

Svùlge fluioni di ^.P.G.

(agúle dipolizi! sìudìziai!) e APS (Àgente di

Gerisce Frocedw coDplÈteal'irmo dei pio.ès1 di mguionè

'li sedzi di sùpFro mninisrràrivo eorsanìzatvo nonché al'in1drc dcidive^i pr@esi dèl scnitÒ.

Autonunir .ell ambiLo di

anminsùalivi con rehtivJBponsabilità di isultlto econ una slgnitjcativdanpreza delle soluioni

Responsabilità dì g!ÉnliEadegurli liaeui diprestazione in lcnìni diqùalirà è di celedÈ ,li

Rèspon\abiftà di vcincmche Le procedùE di lavmsùo scnpe dgg,omare aquadro nonalilo d1

nfeinenlo € che lèùoddlitù di lavoúnspdndarcaceridi

ResponsabililÀ di smdncù llNsù continùo e

Freùsoìnfomuiorildai relativoallc àltività svolte e dì

cìnosceue .pporonditedelle n(n€ e deiregolme.ti rìeldddriràfriiià. cÒúoscenzeFlative llte dpolosie dlsflú ercgari dill mitàorgùr2úvaaptlnmtua. LonosccMaapprofondib dcl llribno diIilèrinÈnto. Conoscera deltuùiónanerto opeÌativo diertl te[i sia pùbblici chellivan cÒn i quÀli si

Conosceue spècialistiche€hrivè aìla tiloloeia deleatdvilà srolle nèI úilàoryaniztiva di

Cap.cirà dì commicùione edi Elazione. Capaciù di

alt estemoun imaeine posiiiv. dolCoeo Cap.cili dinsohzióne dei !m61di.Crpacirà di conrrcllo úotiloe dr oricnLbcntÒ all'utenzCapacirl di coiNnieùiùescnha ed orale. C.?acità diùnIzo di strumeùriìnfÒtuarici di ùso cobúe.

ORIENTÀ\'IENTO EATTITUDINI:Odellme Ò au.lleúa.Odflhnento sl lavÒú disroppo. Fle$ibilitàopdÀtiva. Afritudine allànderca ed all asgiohrùú1óprotè$ion.le. Orlenranento

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI ?ROFESSIONALI

CAT.I)

PROFILO AÎTIVITA' RESPONSABIIIîA' RELAZIONI COMPEîE\ZEISTRUTTOREDIRf,TTIVO

Ttvo

Coordh., gestisce e prcgrallrm iprocesi SestimaÌi, .mjnistntrvi èd1 sbf sir inrmi che sremi

Svrlse arività di studio, rcdlzione eappli.ùiane dj nóftè è regóìanùti;eestis.e l. sbndardizazione emodronegio de1 pmccdrnúriamnrinisnitiyi, dal punto di risiao€ùizarlvo e amnis1EtlYo.

Grùnlìsc il coordinanEnro di aliliràlcgall c I ipDlic-ionc dcllc nomclegislative in matùia di dtìvitàamirirhnva che ÌichiÈdono altivi!Àdi nom;Ònè int€M.ll'cnto.

Attua lni2ialive imovanvs enigliomtive e sviluFpd le ptudèduft di

dggiùhanentÒ dele sG$e.

Cmnriscc ltlabonzionc didrti/inii.rzio.i relativanmle ai

Cùanlisce lo coùetezza dell ùuìvitàMùirradva di pspia coDpetenzae tl conrinuo aggióúaúenrÒ dell'en1Ò

E' responsabile dcllac@dÈza deÌl atriviàcomplEsiva sloÌta dalsdore, e deLl. iltcgiaziÒredeuo stcsso nci processi

Ha piúa rulononianell ubiro di inpoÌlrlli cdiillrcnti p@oe$ìprodutili [mni]risrrliivi,con rehrìvu responsabnnàdi iisulhló e conú'elevatr amliezza dellcsoLunoni mirist divo -

tla la rcsponsabilìtà egÈsùone conplei! derpooesi e anivlÌì diconpertux. ddìa fase diistutoda alla pDduzionedi decisìoni e Àui linaù, dèi!sullati deììe afrivilà svoltediretlancntc o dalpe$omle coodinato, deìnsuùati e d€sli obierivi

CONOSCENZEBuone conosccce Lùnche epnliche di .dateE eiùridicos mmiNlElro Bùoneconosccm dci si*.ni diprogrhnazione e controlÌo,orga zerolc e gestion€dell ente. Condscenza deiproce$ t(ùrd e dieogazione dei seNizi dicornpetM. DNcFte

dullimàlilli) lcccs.n alcorelro svÒlginflto delleatiiriii. Conosceúeaflrrcfoùdile relati!€ aUétipologle dì !fli,j eogaridal seúore di appafencú.

Budd orpacnà dipianifi.uioncorgdizazione delle altirnà.Bùma capacnà ditudnidw solLzioni a

lroblmi coùplesi di natumgiuridìco ùnninÀhiìvr.Bùone c.padnà di decGìole È

tisólùtone dei p$blmiCapacilà di Ecsione deu€risone uman€ Caprciri di

ORIENTAIIIf,\TO Ii.ATIITUDI|I:orimilnùro alla qlaLilà delsfl7-io ed aÌ corsegùinènrodei nsullatir llaottiniuione delcprocedue, dci costi e deitenpii llh ncma disoluioni pElcabili c

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILT PROFESSIONALI

PROfILO ATTIY'ITA' RESPONSAAILITA' ]IEIAZIOSI COMPETENZETSTRÙTTORf,DIRETÎIVO

CONTABILf,-

CÒórdina. gsrise e pmgrmna iprccessi econonico finunlfì.

Rèrlizd e superisìónd le xtivirà diprcgMazìore fDMiaía cconÍollo cmrabilè. Realiu ùalnidei cosli e dei pror€nti, mcheanaldso snulaziori eùnonicofinmia.ie. Camtisce la gestionedclLc risosc nnùzìùic sia in cntraeche di ùscira e delle atirid nnanzifjee di slllùppo *onomico deLl enle.

CaÉntisce l'elaborazione didèlirinfornùioni Èlatialnenre ai

Gùùlisrè l. .orettez. deÌl'anivil,àrmminisnÍjr2 di Fopna conpúenzac1lconhuo algiommcnto dcll cnlc

cdmtiscè Ìa gefìone delle diveisefin;oni dì contouÒ, indirizzo èprosmmazionedei serizi dell'ente.

Ha pjeDa anronomialcll'úbib di inporllDli e

.or FlativB responsalìlradi nsùlLal e conun'elqara aDpreza dellesohziod ministntivÒ

Ha la iÒsponsabìliri egsrione conpleta dciproccsi c atrivira diconpetw4 dùUa fase diistrultori! alla prodùzionedi decisioni è rhi finali, deinruliati delle aftiYirà syolredirettanùlc o dalpcnÒnale coordindo, deinsultaii e desli obierili

CONOSCENZE:Bnon. conoscm di

economicÒjinùzieio. conrabìle, conpanicoldft rigùddo 3gÌiàúbiti dì compètMUlevata cÒnÒscflza deisisleni di geriùeècoromico - lneiànaconilbdcj tipici dcllcPubbtiche r\]mlnkhtonì.cor pdìcolaÉ rifèn,mntoàg1ì eni lorali, nonché delloElahve terdenzc evolutivè.Conosceua dèi prccessitEcnici e di erogúione deisflà sui qnali si nr*ìe.€.8uo!e cotusctre desli

infomatici (conpresi quellinùltincdiali) nece$eì alcofeto sfolSinerto d€llerriviià. Condscenzeapprolbndne Elatìve allelipolÒsie di se(ìn dog.ridal setoE di appanenena.

El*ÈtÀ .apacìiì dipnfi6cazioneo€anizzazionc dèllè aft jvìtà.Buone capa.ì1à di decisione ensÒlunrne dei problmiCapacili di gèen,le delledsose umane. Capacità diconìunicazione eficace.Elc!.ra capaonà diindniduae soiùzioni aproblcùi cùùpl*si di ùatuúco.tubile e! cconoúi.o

ORIDNTAMENTO EATTIîUDINI:oncntrnènt! alla quùlilà delsenìzro ed al conscgùinúlÒder iisrl(a{i; alìaottinia;one dclleFocedùrc, dci co$i è deilempri ala ncerca disoluzioni p€ticabili e

DOTAZIONE ORGANICA E PROFILI PROFESSIONALI

PROFILO ATTIVITA' RESPO:'ISABILIIA' RELAZIONI COMPETENZEISTRUTTOREDIRErINOTf,CNICO-

CoÒrdim, geshsce è ptuglallú hlrele atìviii dei pDcesi lecnici,nell ubìio dclla pieificriùc,progefùione, eestionè e .ontÒllo dirlaori Pùbbfci, di interenlilinalzati aua tnstòmazoro dett{irodo, aUa I'mtenone anbieDtale,xla sirdzÀ allù nùútdzione e aÌmiglioramento delle conditoni disicùrcu dcgli iflnobili c dqli

Svolgè è.ó.rdina l. progelàzionc è/ùgeriore delle opere pubbliche eprocesi t*lici (opeÉ manulenzioni,

tianificuione temìoridle,pianìtÌcazio!ù urbm e Mbientale,neliomnú(o e risananchloanbientùle) e p.ediTo\izione degliclabomLi lc.r1ci. cún Ìc arlr1t diDalisi e vàlùtrzionc, dchoootroDlca conEse !r prme$rtcsnici. ceidina la gesìone delleoFre e ldecita rllè dìvse tdsi dìereuzore dei lavori ed asuúionedèi iuoh prèvisri ùne nomativECoordìm penonale e sestisce nsoFeeùnÒnichc è srfrnùtali

Pìlnilic. c attua irizillive innouivee nigliomhve nnalizate a slilùppdcle froceduE di làúb v*ó unconrinuù aggimùnc$o delle rese e

la conpleta jntegiúiÒnÒ di 1úri iprocssi inlersenoriali dell e e.

GarùlGce l elaboEzione didatinntb'l@ior Ìclaùvaùdte d

Ha pìem aùrùùùianell'dbiìó di inpora.ti ed,fferenti trccessi dicdltrere t4nicoj conrerùdva ÈspÒnsabilùù dirisùÌìato € FsponsÀbilìdprevisrù da nÒmdrivej rlbiprcrssionali,un elevala spicz dcllcsolùziónì te{.ichc

Ha Bronsabilità nelacestronc dci pturcsite!1ci. úche secondoquanro lEYisto datlenomq rèspùnsabìhà dìnsuhlo c@ìe$e alnspero dci t!.n!r, alarisprlrÒ delle confomità especìfiche púgetluali e

CONOSCENZE:Conosctue eìftte econpleré delle tectricne ditoeetezionc e ge$ione deilarofi e opee lubblicÀc, dipiadincaione tcrirÒri.Ie.urbùisrca ed ediliàa,ecÒlo!1t ed aùlisilcrltónab. ConÒsceualpprcfondilà delle nornc edèi RgolaneDli in mtsia d1

lalori pubblici, ùibanislca,mbim.e, con lanicoldenfennento alle procedùè diapprcvazione di lìani èprogùù1, alle prccedrrc dirpFlto, al ruolo dei roggericoùvolti. Conoscozeclùrîle naturale ji noltcplicianbú lccnlci nell anrbito

cónosceùza degli slIúdtilecmci e infomÈticinècesri allo svolgimdro

cap.cnà dipirnifi.azione,orgrniz.zìone dellaftìlitàsrlta. CapàÒna èldale didè.liÒne e di Ìisoluzìonè dciIloblen. Calrcitùrelazion.h. Crlaciti digerione dellc rìso6e mddè.Capac ii dì conunicúione

ORITNTAMENTO EATTIîUDINI]Orie.tmúló iìla qualiîÀre.niù e all orinlzatoncdei leDpi e dci cÒei; rlla\oro di gtuppot alla icercadelle soluzioni lec.icóImmstÌ.tivc !iù aderuìe

iH*BF€

COIIUNE DI ATIMINUSA LA GIUNTA CO]T,IUNALE

Provincia di Palermo

ALL. D

DISCIPLINA DEI PRO CEDIMENTI

DISCIPLINARI

Allegati:

1) Appendice normativa

2) Quadro Sinottico - Codice Disciplinare

AII, D

al Regolamento ufficí e sewízí

INDICE

TITOLO IDISPOSUIONI GENEK{LI

Art. I - Oggetto

Art. 2 - Rcsponsabilità disciplinare dci pcrsonale

An. 3 - Tìpologia delle sanzioni e Codice Disciplinare

Af. ,l - Titolarità deÌÌ'azione disciplinarc

AJt. 5 - L'Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (U.P.D.)

Af. 6 - Obbligo di astensione - Ricusazione dei componenri dell'U.P.D.

_ "'

TITOLO IIDISPOSUIONI SUL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

Art. 7 - Obbligo di segnalazione

Art. 8 - Segnalazione da pafe di terzi

Art. 9 - Omessa segralazione nei termini

Art. I 0 - Fasi e termini del procedimento disciplinare

îITOLO TIL A C O NTE S TA Z IO NE DISCIPLINARE

AÍ. 11 - Comunicazioni al diperdente

Af. 12 - Protocollazione

A]t. 13 - Acquisizione prccedenti disciplinari

Al1. 14 - Il rimprovero verbale

AÍ. 15 - Contestaziore degli addebiti e audizione del dipendente

Af. 16 - Acquisizione di ulteriori clementi di prova

TITOLO IVCONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE - IRROGAZIONE DELLA

SANZIONE

Art. 17 - Chiusura dell'at|ività istruttoria e termi del procedìmento

Aî. 18 - Archiviazione

AJr lq - De,erminr/iore ed Inog.rrione della 'anzione

Art. 20 - Applicazione della saMionc in caso di hasferimento del dipendente ad altra Pubblica

Amministmzione o in caso di sue dimissioni

An. 2l - lmpuBna,/.one Jellc san/ioru di.cipìíoari

TITOLO V

ALTRE DIS POSZIO NI GENE,K LIAÌ1. 22 - Effetti del procedimerto disciplinare

An. 23 - Rapporto tra procedimento discìplinare e procedimento penal€

Alt. 24 - Sospensione cautelare

AIt. 25 - Ultedori sanzioni

TITOLO W

DISPOSIZIONI FINALI

Alt. 26 - Nomrc di ritrvio

Art. 27 - Entrata in r,rgore

AI,LEGATI

l) Appendice normativa

2) Quadro Sinottico - Codice Disciplìnare

IITOLO IDISPOSIZION'I GENERALI

Articolo 1

Oggetto

1. Le presenti norme inteme disciplhano la gestìone applicativa del procedimento disciplinare, daLla

fase della contestazione a quella delf iÍogazione della sanzione, nel rispetto dei termini e delle

modalità prcvistc negli aÌlt- 55 e segucnti del D. Lgs. 165/2001 c s.lìt.i., per come sostiruiri! modìficati

ed aggiunti dal D. Lgs. 150/2009 e s.m.i. e nei singoli CCNL del compaÉo Regiori-Autonomie Locali

vigenti nel tempo.

2. I compoîtamenti dotati di rilevanza disciplinare possono avere Ia loro fonte:

a) nei Confiattj Collettjvi Nazionali di Lavoro;

b) nel Codjce dì comportamento e nel Piano Aniiconuzione;

c) nel D. Lgs. 165/2001 e s.ln.i-;

d) nella lesislazione speciale.

Articolo 2

Respo sabilità dbciplíharc del penonule

1. I dipendenti d€l Comune, a t€mpo fudetenninato o deteminato o a contratto, sono tenuti a svolgere

la propria attività lavorativa secondo i canoni e gli standard di competenza e professionalità richiesti

dal proprio inquadramento prcîessionale, dalla vigente normativa in rnateria, dai CCNL, da1 propdo

contratto hdíviduale di lavoro stipulato con l'Ente.

2. A tutto il personale dell'Ente è fatto altresì obbligo, nell'espletamento della propria attività

lavoútiva, di rispcttare:

a) le noúnc comportamcntali di cui al CCNL di comparto 6.7.1995 e s.m.i. nonchó quelle contenute

nel vigente Codice di Comportamento (nazjonale ed integativo) dei dipendenti delle Pubbliche

Anrministrazioni;

b) le disposizjoni contenute nei titolo IV del D. Lgs. 165/2001 e s.IÌl.i. che costituiscono norme

impcrative, ai sensi e per gli effefii degli artt. 1339 e 1419 sccondo comma deÌ codice civile.

3. La violazione degli obblighi di compoúamento di cui ai comni prccedenti è fonte dì responsabilità

disciplinare.

4. Per quanto non espressamente prcvisto nclla preserte disciplina si rinvia alle disposizioni dettate

dall'articolo 2106 del Codice Civile; resta felma la disciplina in materia di responsabilità civile,

amministrativa, penale e conúbile.

Articolo 3

Tipologíe .leue sanzioni e Codice Disciplinarc

1. La tipologia delle infrazionì e delle relative sanzioni disciplinari applicabiti ai dipcndentr Íovano la

lorc fonte negli artt. da 55 a 55-ociies del D. Lgs. 165/2001 e s.m.i. e nei contratti colletrivi di tavoro

del compaîto Regioùi-Autonomie locali.

2. Le sanzioDi che possono esserc applicate in ragione della gravità de1la violazione c pr ro

procedimento disciplinare, come previste dalle norme contrattuali vigenti, (aÍicolo 24 CCNL 6.7.1995

e s.m-i.) sono:

a) rimprovero verbale;

b) rimprolero scritto (censwa);

c) mulia di importo fino ad un massimo di 4 ore di retribuzionc;

d) sospensiQne dal servizio e dalla retobuzione fino adun massimo di 10 gìorni;

e) sospensìone dal servizio con privazione della rctribuzione da I I giomi fino ad un massimo

di sei mesi;

1) lìcenziamento con prea\.a'iso;

g) licenziamento senza preawiso.

l. Le infÌazìoni di cui alla leuera da b) a d) sono classificate infrazioni minori; queÌle dì cui alla lettera

da e) a g) inftazioni gravi.

4. I tipo e l'entità dì ciascu,ra delle sanzioni più sopra dpoftate sono determinati in relazione ai criteri

generali contenuti nel Codice Disciplinare allegato al CCNL e nel rispetto di qudnio preristo nel

Titolo IV deÌ D. Lgs. 165/2001 e s.m.Ì.

5. Il Codice Disciplinare ul1itaúente alle disposizioni del Tìto1o IV del D. Lgs. 165/2001 e s.m.r. e

pofato a conosceMa dei siùgoli lavoratori daùdone la nassima plLbblicita mediarre pubblicazione sul

sito istituzionale dcl Comune; per i lavoratori che non possono accedere direttamente al sito intemer

deÌ Comune il suddetto nutedale è affisso all'ingresso della sede di lavorc.

6. Detta pubblicità deve dglardarc anche il Codice di comportamcnto, attesa l'idoneità delle sùe

regole ad integrare le norme djscipljnari previste dai contratti collettjvi e dalla legge.

A.rticolo 4

Ti&'laùtìt de|'ujo e discblinqrc

1. Nel ispetto di quanto previsto nel Titolo IV del D. LCS. 165/2001 e s.m.i. e considerato che nel

Colì1une non vi è personale con qualifica dirigenz iale, la titolarità dcll'azione discip linarc spetta:

a) al Responsabile di Settore per l'inogazion€ diretta del solo dmptovero verbale nei conftoÍti del

personale a lui assegúto;

b) al Segretario ComùnaÌe per I'inogazione diretta del solo dmprovcro verbale nei confronti dci

Responsabili di Seltore;

c) all'Ufiicio per i Proccdimenti Disciplina.i (U.P.D.) cui spetta f intera gestione dcl prooedimento

(dalla contestazione alla irogazione d€lla sanzione) sia per 1e inftaziotri glassiicate minoti che per

quelle classificate gravi nonché per quelle direttamente prcviste negli artt. da 55 a 55-octier del citato

D. Lgs. 165/2001 e s.m.i.

Ariiroto 5

L'UfJìtío per i Prucedínenti Disciplînai (U.P.D.)

1. L'U.P.D. è competente per i procedimenti disciplinari rei conÈonti di turto il personale det

Comrllre, ivi coDìpresi i Responsabili di Settore, per latti che compoÌ1ano saDzioni superiod al

rimprovero verbale, così come previsto dalla vigente noÌúativa in materia e come specificato nel

precedente articolo 4.

2. In caso di assenza o impedimento dei membri dell'U.P.D. ovr!'ero in caso di incompatibilità

accertata ai sensi di legge o qualora siano direttamente coinvolti nel procedimento disciplinare, ilSiMaco dispone, con proprio decreto, Ìa Ìoro temporanea sostituziono con altro pelsonale di adeguala

comeetjnzàr.

3. L'U.P.D. pìrò awalersi, iÍ ragione dclla complessità, dellanatura e rileranza delle questioni oggetto

del procedimento discipliÌtare e pcr qucstioni specifiche, di consr enti tecnici appositamente nominati.

4. L'U.P.D. può aprire diretlamente i procedimenti disciplinari non solo nei casi in cú la segnalazione

pewel1ga da paÌ1e del Segetario Commale o dei ResponsabiÌi di Settore, ma anche nel1e ipotesi in cùi

l'Uilicio abbia altrjmenti acqujsilo notizia qualjlicata delf inùazione tramìte segnalazione da parre di

un anrministraîorc e/o di rù1 collega e/o di un Ente pubblico estemo e/o di un cittadino, inftazione che

pobebbc cssc(c lonte di responsabiLità disciplinare.

5. Nell'espletamento delle sue attribuzioni L'U.P.D. dispone di pieni potei in ordine a sopralluoghi,

ispezioni, acquisìzione di testìmonianze e assunzione di qualsiasi mezzo di prova, iacluso

I'acqujsizjone di infomazioni e documenti da altre amministrazioni pubbliche.

6. L'U-P.D. è così composto:

- Segetario Comunale - Presidente;

- Responsabjle deÌ Settore Amministrativo componente istruttore;

- Responsabile del Settore Economico-Finanz iaío e Tributi - €omponente.

7. L'U.P-D. viene costituito con prowedimento del Sindaco e resta jn ca.ica per tutla la drÌrata del

mandato sindacale.

Articolo 6

Obbligo di astensione - Ricusazío e dei conponenti dzU'U.P.D.

L Ciascun componcntc dell'U.P.D. ha l'obbligo di astene$i e può essere dcusato alal diperdente che

ha ricevuto 1a conlestazione disciplinare.

2. Le cause che determinano l'obblìgo di astensione e la facoltà di ricusazione sono quelle prcviste in

materia dal codicc di procedura civile per qùanto applicabiÌi ai procedimentì disciplinari.

3. L'istanza motivata e comprovata di ricusazione, debitamente sottoscritta dal dipendente soltoposto a

procedimento disciplinare, deve essere prcscntala, a pem di inamissibilità, alfU.P.D. ento e non

olLe la data dì prina convocazione, owero, se il prccedimento è già iniziato, entro Íe giomi dalla

data in cui il dipendente è venuto a conoscenza dell'incompatibilità stessa. Detta istanza ve1la

considerùta impedimento del dipendente ai sensi dell'articolo 55-òri del D. Lgs. 165/2001 e s.n1.1.

4. Enío tre giomi lavorativi consccutivi dalla data di trasmissione dell'ìstarEa, I'U.P-D. con motivato

prowedimento decide in medto, e se necessario richiede al Sindaco di procedere alla surroga di cui

all'art. 5 secondo comma del Fesente Regolamento.

TITOLO IIDISPOSIZIONI SUL PROCEDIMENTO DISCPLINARX

Articolo 7

Obblígo dí segnalazíone

1. I Respoíil;abili dì Settore nei conftonti del personale loro assegnato, owero il Segretario Comunale

nei conftonti dei primi, quando hanno notizia dì compofamentì che potrebbero costituire fonte di

responsabilità disciplina-re punibili con una sanzione superiore al rimprovero verbale, sono obbligati al

piii presto e comùlque entlo e tron olÍe cinque giomi dalla notizia del 1àfio, a trasmettere all'U.P.D.

idonca documentazione conteneùte Ià prccisa desúizioÌre e l'esatta collocazione temporalc del îatto.

2. Ad €sito della segnalazione come sopra trasmessa, I'U.P.D. procederà nei tempi e nei modi di legge

nci confronti del dipendeÍe cui si rìferisce la segnalazione.

Articolo 8

Seghnlaxíone ùr psrte di terzi

1. Le seglalàzioni da qualuDque soggetto provenienti sol1o considcrate valide purché redatte per

iscfitto e recanti i seguenti elemenli:

a) sottoscrizionc dcl dichiarante;

b) descrizione circostanziata del comportamento astrattamente punibile;

c) individuazione dell'autorc della violazione.

2. Alle segDlazionì peflenute all'Amministrazione tamite mezzi di trasmissione a drstanza

(raccomandata, fax, e-mail, etc.) deve essere allegato ulr valido docunento di riconoscimento del

dichiarante.

3. Si può prescindere dai requisiii di cui alle lett. b) e c) di cú al primo corìÍìa qualora la segnalazione

sia cofiedata da idonea documentazrone a comprova.

4. Ai sensi delÌ'aÉicoio 55-órr qujnto comma del D. Lgs. 165/2001 e s.ln.j., il dipendente intcressato

e,1o il suo difensore hanno libero accesso in forma ìntegraie alla segnalazione dì cui sopra.

5. Rice!'uta la segrulazione I'U.P.D. procederà nei modi e nei temini di cui alla vigente disciplina e

alÌe p(esenti norme.

Articolo 9

O essa seg alazione neí termhì

1. Nc1 caso in cui il mancato esercizio o la decadenza de11'azione disciplìnare sia cziologicamente

ricollegabile ad omissione o ritardo della segrulazione disciplina.re, I'U.P.D. proceded ar sensi

dell'articolo 55-se.rrer comma 3 del D. Lgs. 165/2001 e s.rn.i., previa contestazìone dìscìplinare che

dovd aweníre nel rispctto della vigente normaiiva e delle presenti noÌme.

2. Qualora venga rilevato che I'omessa contestazione sia imputabile allU.P.D., si procederà alle

rclative contestazionj nei coniior1ti dei suoi compon€nti, nel rispetto e con le procedue di cui alla

vigente nomativa in nateda ed alle presenti nom1e.

Articolo 10

Fasi e terniní delprocedinento díscíplínurc

t. Sulla scóIa delle segnalazionì pervenute ai sensi deì prccedenti aúicoìi 7 e 8 e per le inftazioni di

cui all'articolo 4 primo comma 1. lett. c) delle presenii nolme. la contestazione deve essùe effefuata

dall'U.l.D. ove ritenga che le stesse siano sanzionabili con prowcdimento disciplìnarc.

2- La contesîazione deve essere eflèttuata per iscritto, senza indugio e comr.uìque ertro 20 giomi o 40

giomi dalla ricezione della segnalazione, a seconda che la sanzione sia, rispettivame te, dt mmorc o

maggiore gravità.

3. Il dipendente deve essere convocaio per il contradditto.io a sua difesa, con l'evertuale assistenza di

un prosuratore owero di un Épprescntantc dell'associazione sindacale cui il lavoratore aderisce o

conferisce mandato, con un preawiso di almeno 10 o 20 giomi a seconda che la sanzione sia dì

minore o maggiore glavità.

4. Entro il temine fissato il dipendente convocato! se non intende presentarsi, può inr tare una

memoria scritta o, in caso di grave ed oggettivo impcdimento, fomr are motivata istanza di rinvio del

temine per I'cscrcizio dclla sua difesa.

5. Il differimento può essere disposto per una sola volta nel corso del procedimento e, in caso di

differimenio superiore a dieci giomi del termine a diÈsa. per impedimelto del dipendenle, il temine

per la conclusione del procedimento è prorogato in misura corispondente.

6. Il procedinento per le inlrtzioni di maggiore gravità può essere sospeso! nei casi di particolare

complessità dell'accertamerto del fatto addebitato al dipendente, secondo il dettato dell'afticolo 55-1er"

delD. Lgs. 165/2001 e s.ln.i.

7. Dopo l'espletamento dell'eventuale ulteriorc attività istruttoria I'U.?.D. conclude il procedimento

con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione, entro 60 o 120 gìorni dall'acquisizione della

pdma notizia dell'inftazione anche se awenùta da parte del Responsabile del Settore in cui il

dipcndente lavora, fatta salva la ptoroga di cui al precodcntc conrma 5.

8. La violazione dei temini di cui al presente articolo compoÌ1a quanto jndjcato nell'aficolo 17 tezo

comrrÌa delÌe prcscnli norme.

TITOLO IIILA CONTESTAZIONE DTSIPLINARI

Articolo 11

Cott nícazioni .lipen.lenfe

L La contestazione disciplinare è effettuata tramite posta clcthonica cefificata alf indirizzo di cui

risulta tjtolare il dipendente owero, nel caso in cui lo stesso nolr disponga di idonea casella dì posta,

tramite consegna a mani all'interessato, anche con I'ausilio dei mcssi notificatori e con sottoscrizione

di apposita rice!'ufa. Ove non sia possibile la consegna a mani, la contestazione awiene a mezzo racc.

A/R, sùlla quale viene apposta la dicitura "Riservata"-

2. Nella sontestazione l'interessato veÍàr espressamente i$.itato ad indicare, cor dichiarazionc

debitanentQ, sottoscritta, eventuali diverse modalità di trasmissione delle comunicazioni relative al

ptocedimento disciplinare. In tal caso f iDtercssato potlà indicare ex articoLo 55-ùis {tui11to comma det

D. Lgs. 165/2001 e s-ll-i., qualora ne abbia la disponibilità, f indirizzo della pîopda casella di posta

cefificata, ovvero in altemativa potràL indicare un numelo di fùx di cui Ìuì stesso o il proprio difensorc

abbia la disponibilità. In tal caso iutte le comulicàzioni successive alla contestazionc disciplinare

awerramo, 1àtti salvi eventoali impedimenti tecnici, solo ed esclusivamente con le modalità indic.lte

dal dipendente c come tali si aEanno per conosciutc, sollcvando il procedente da qualsiasi

contestazionc in mcrìto anche in mat€ria di privacy.

Articolo 12

Protocollnzío e

L Tutle le comunicazioni sia ìn entrata che in uscita relative ai procedimenti disciplinari avwenanno

nel pieno rispetto della normativa in materia di pdvacy e veÍanno protocollatc in fotÌlú isen'ata con

10 modalità in tal senso previste ilalla vigcntc nonnativa.

,{rticolo l3

Acquisfuione precedentí díscíplinarí

1. L'U.P.D. prima di procedere alla vahrtaaone preliminare del làtto e comunque ìn tempo utile per

rispettare i tennini di contestazione, provvede ad acquisirc cvcDtuali sarìzioni disciplinari già inogatc

al diperdente intercssato nel bicnnio precedente alla data di acquisjzione della notizia del fatto. Ciò al

fine di acquisire elementi istÍuttori per gli effetti in ial senso previsti dai CCNL vigenti.

2. Le €ventuali rccidivc dsultanti dall'acquisizione istruttoria faÌìno parte della folmale coÍtestazione

dell'add€bito e qùindi devono essere espressamente indicate nella medesima.

Articolo 14

II rimprcr'ev wúule

L La sanzione del rimprovero verbaie consjste in una dichia€zione di biasimo formalizzata oralmente

e va comminata dal Responsabilc di Settore o daL Segîetario Comunale scnza parlicolari fonìèlità,

fatta salva la preventi\,? comunicazione, anche 1'erbale, del moîivo da cui la stessa hae origine. Essa

deve risultare da specifico veîbale scritto da kasmettere al Responsabile del Servizio Personale, che

prowederà ad inserirlo nel fascicolo personale del dipendente.

-\rlicolo l5

Contestaione deglì addeúiti e audi.íone del dípe dente

1. Nessun pro\.vedimento disciplinare, salvo il rimprovero verbale, può essere adottato nei conlronti

del dipendcDte senza la preveDtiva contcstazione degli addebiti.

2- La contestazione degli addebiti deve rivestire la forma sctitta e deve riferjre i fatti conresran rn

modo circostanziato, 1àceùdo í1èrimenîo alle norme violate de1 Codice discipLinare cd a quelle di cui

al Titolo IV del D. Lgs. 165/2001 e s.l11.i., al fine di garantjre al dipendente il diitto di diîesa.

3. Nella comunicazione I'U.P.D. fisserà la data, I'oru ed il luogo dj convocazione del dipendenie per

senfi{o dicttamente sui fatti oggeito del procedimento, informandolo, codestualmente, che il suo

dirillo di di&sa si esplica nei modi jndìcati al prccedente aÍico1o 10.

4. Lhccesso a tutti gli atti del procedimento disciplinare è coNentito personalmente al dipendente

interessato che ne abbia fatto richìesta scritta o\,.veto, su csprcssa delega alepositata prcsso I'U.P.D.

unitamente a copia di documento di riconoscinìento in corso di validità della persona delegata, al suo

difcnsore o ad altra persona appositamente delegata, cui verlà dato risconrro nel piùr breve tempo

possibile e comunque non oltre il termine di 7 giomi dalla data di presentazione-

5. Alla prima convocazìone del dipendente deve essere dato atto dcl regoÌare ar.vio del proccdimento

disciplìnare n€i modi e temini previsÌi dalle presenti norme e dal Titolo IV delD. Lgs. 165/2001 e

s.m-i.; peÍanto iutte le questioni preliminaí devono essere eccepite in detta sede, pena

l'inammìssibilità. Le eventuali contestazioni devono essere verbalizzate e, salvo ragioni di tempistica

e o dr pafiicolde gra\ rlx. defi1.te alla dJra di pnma conrocaziore.

6. All'incontro fìssato per 1a difesa, che si svolgc in fomla non pubblica, il componente istruttore

dell'U.P.D. rifcriscc, in prcsenza del dipendentc incolpato, dei fatti che hanno dato origine all'a.lfio

del procedimento oggetto della contestazìone, senza prenderc decisioni in meîito al provvedimento da

7. I dipendente e/o il suo difensore procede alla €sposizione della propda versione dei fatti ed alla

propria djfesa, anche tramite il deposito di relativa documenlazione, memorie e/o la richiesta di

audizione testi; tale deposito/richiesta deve awenire, pena I'jnanrlrlissibilità, in sede di prima

8. In caso di rishiesia di audizione lcsti il dipcndente e/o il suo difensore dorTamo, in sede di prima

convocÍrzione, indicare chiaramente le generalità dei testìmoni; sempre jn prima convotazione

do\,ranno essere indicati specilìcatamente i fatti sui qùali si intende inteùogare i testi- Qualora

I'U.P.D. ritenga rilevanti ed ammissibìli i testi indicati, fissa, nel ispetto dei termìni procedurali, la

data di audizione dei testimoni che dovranno, comunquer essere convocati a cura di chi ne rìchiede

l'audizione.

9. L'U.P.D. può dvolgere al dipendente ìncolpaio domande ìn merito ai fatti ed alle circostanze che

risultano dagli atti del procedimento e chiedergli chiarimeúti in merito agli assunti difensivi

10. Qualora nel corso della prima coÍvocazione emerga la îccessità di disporre m'ultcdore audizione,

lle verr.à stabilita la data ten to conto dei temini perenioîi del ptocedimento disciplinare e dei tempi

necessan perle eventllali acquisizjoni docùmentali arnrnesse e/o per la convocazione deì tefimoni.

11. Dell'audizionc dei dipcndenie viene rcdatto apposito verbale scritto a cura del dipeDdcnte

chiaÍìato àd assolverc le lìulzioni di segretado verbalizzante.

12. L'evcrtuale rifiuto opposto alal dipendcnte alla sottoscrizìone è aùtotàto nello stesso verbale.

Articolo 16

Acquísizíone di ulte o elehe tí.li ptova

L Ai fini dclla dcfinizione del procedimeoto disciplinare, I'U-P.D. può acquisire, nel corso

dell'istruttdria, informazioni e documenti in possesso di alti Ulfici dell'Amminishazione. di .ttni Entì

c/o di terzi nonché restimonianze di altri dipendenti chc pcr ragioni di ufficìo o di sen'izto slano a

conoscenza di informazioni rilevarti.

2. A tal fine venà iempestivamente inolbata apposita richiesta scritta di acquisizione della

documentazione: i tempi di dsposta devono garantire jl rispetto dei temini perentori del prcccdtmcnto

disciplinare. In caso di mancato risconlo in tempo utjle, I'U.P.D. prende atto dell'omrsslone e

prosegue nell'iter procedimentale.

3. Il dipendente che essendo a conosccnza dr elenenti rìlevanti dì un Foccdimento discìplinare in

corso. rifiuta la collaborazione richiesta dall'U.P.D. o!'vero rende dichiauzioni 1àlse o rcticenti, è

soggetto all'applicazione dellà sanzionc di cui al1'articolo 55-ór|r comma 7 dcl D. Lgs. 165/2001 e

s.m.i.

4. La documentazione procúrata d'ufficio ow€ro su istanza dell'interessato dovrà essqc acquisita

all'udienza iissata in conffaddittorio con il dipendente sottoposto al procedimento dìscìplinare.

5. Al dipendente, salvo che vi rinunci espressamente, dovrà essere concesso un termine non inferiole a

10 giomi, per il dcposito di controdeduzioni.

TITOLO IV

CONCLUSIONE DEL PROCEDI}ÍENTO DISCPLINAR-E - IRROCAZIONE DELL-A.

SANZIONE

Artic0l0 l7

Chiusuru de 'attírità istt ttoria e temíni del procedimento

1. Una volta completata, l'attività istruttoia viene dichiarata chiusa dando atto di ciò nell'apposito

verbale ed il prowedimento disciplinare verrà comunicato al dipendente come previsto nel successiro

articoÌo 19; qualora l'U.P.D. ritenga che |ton vi sia luogo a procedere disciplinarmente, dispone la

chiusura del procedimento.

2. Il procedimento disciplitarc deve concludersi obbligatoriamente entro i tcrmini stabiliti dall'ariicolo

55-órr secondo e quarto comma del D. Lgs. 165/2001 e s.m.i. e ripoÌ1aii nell'ar1icolo 10 delle presenti

nonne.

3. La yiolazione dei termini come stabìliti dalla legge e riportati nelle presentì norme compoita, per

I'Amministrazione, la decadenza dell'azione disciplinare; se la violazione dei temini è commessa dal

dipendente questi decade dal didtto di difesa.

Articolo 18

Archiviazíone

1. Qualon alla fine dell'attività istrttoria non risulti addebitabile al dipendente sottoposto al

procedjmenio rm comportamento che abbia dlevanza disciplinare, do\rlà essere assunto un morivato

prowedimento di archiviazione.

2. L'U.P.Dr, che abbia emesso rn prowedimento dì archiviazione, è tenuto a comunicarlo a1

dipendente con le stesse modalilà previste dai precedente aÉicolo 11 e a trasmettemc copia al

Responsabile del Settore ove il dipcndente lavora. Del procedimento disciplinare archiviato non dcve

essere fàtta meizione nel fascicolo personaie del dipendente.

Articolo 19

Deternínado e ed irrogaione delh sa zione

1- La saMione viere detcminata tenendo sonto, oltre che delle dsultaÍze istruttorie, anche delle

circostaÍze aggravanti cd attenuanti nonché d€l nÌolo svolto dal dipendente in rappofo al fatto

commesso ed al darrllo ev€ntualmente provocato all'Ente.

2. Il prowedim$to di irrogazione della sanzione, sottoscritto dal Presidenic dcll'U.P.D., è comunÌcato

al dipendente con le stesse modalità previsle nell'aÉicolo 11 delle presenti norme. Copia di tale

prowcdimento è trasmessa al Sindaco, al Responsabile di Settore ove il dipendenie lavora ed al

Responsabile del Servizio Personaie affinché 1{) inserisca Ì1el fascicolo persolìaÌe del dìpendeDte.

3. Il Responsabjle del Servizio Pe$onale dà direttamente e immediatamente applicazjone alle sanzioni

coÍìrninate dall'U-P.D. e cornunqúe enÌro i successivi 15 o 20 giomi.

4. Nel caso in cui I'U.P.D. dtenga che la sanzione da applicare sia il richiamo verbale, ne dà

comunjcazione al competente Responsabile di Settore o al Segctario Comunale per quanto di loro

competenza, che hanno l'obbligo di infliggerla entro l0 giomi.

5. Qualora I'applicazione della sanzione compofi conseguenze di carattere finanziario, l'U.P.D. deve

dame comÙnicazione al Responsabile del Settore competerte almeno 15 giomi prima della data

prevista per I'esecuzione.

6. Il Senizio competente in materia di gestione risorse umane isdtuisce per ogni dipendente nna

scheda contenente gli estremi dei procedimenti disciplinari subiti, delle conseguenti saÌlzioni ìrrogate e

dell'awenota esecuzione della saÌuione. Tale scheda è sottoscrilta dal Responsabile dello siesso

Servizio c costihrisce elemento esscnaale del fascicolo di ogni procedimento discjplinare.

Apptícazíone iteua sú 2r," ,, ",,, ì')Il")),1)ro det dipe de te ad ahrt pubbricr

Atftninistrqziofie o ifi ctso di sue dimissioni

L Qualora, in relazione ad un dipendente trasîeritosì a qualunque ritolo in un'altra Pubblica

AÌrminishazione, emerga un fatto con rilevanza disciplinare verificatosi quando lo stesso era irselvizio presso l'Ente, Ì'U.P.D, avcndone alrlto colloscenza nei modi c tennini di cui agli artt. 7 e 8

delle preserti norme, procederà ai sensi dell'artìcolo 55-ùr.r oitavo coÌnma del D. Lgs. 165/01 e s.m.i.

2. L'U.P.D. prowederà a rcdigerc idonca rclazione dando conseguente fomalc segnalazione, a mezzo

raccomandata AJR, aÌ nuovo Ente di appaftenenza, con contestuale comunicazione al dipendenie

3. In ugual modo I'U.P.D., che abbia conoscenza dell'a\.ve11uto trasferimento ad altra Pubblica

Anrminisf{zione di dipendenie sottoposto a procedimento disciplinare, interrotti i ienîini del

procedimcnio stcsso. prowederà a rasmettere tulti g1i atti al nuovo Enie di appartenenza a mezzo

Racc. AJR, con contestuale comunicazione al dipendente stesso.

4. Nelle ipotesi di cui all'aficolo 55-òrr nono comma del D. Lgs. 165/2001 e s.Ìn.i., il prccedimento

disciplinare già instaurato ei conftonti del dipendenle che si è dimesso, sarà proseguìto. Di tale

circostanza sj darà atto nel prol'vedìmento di cessazìone del rapporto di lavoro.

5. Tultc le relalive successive comunicazioni a\.vefiamo a mezzo raccomandata A/R owerc, qualora

I'intcîessato ne abbia fatto rìchiesta in sede di prima coniocazione, a mezzo PEC o fax ai recapiti allo

scopo jndicati.

Articolo 21

Impugnazione delle sanzioní dîscíplinai

l. Le controversie relative ai proccdìmenti disciplinari devono essere impu$ate di fronte al Giudicc

Ordinario, ai serNi degli a t. 63 e segìenti del D. Lgs. 165/2001 e s.lll.i., nonché delle altro

djsposizioni di legge vigenti in maieria.

2. E' fatta salva la facoltà di discipljnare, medianie contmtto collcttivo e fuod dai casi ù cuì è prevista

la sanzione del licenziamento, procedure di concjlia.zione non obblìgatoria, nel ispetto delÌ'art. 55

terzo conma dcl D. Lgs. 165/2001 e s.m.i. e degli altri vìncoli stabilitj datla lcgge.

TITOLO V

.A.LTRE DISPOSZIONI GENERALÍ

Articolo 22

Effertí del procedinento disciplínare

l. L'applicazione delle sanzioni djsciplinari, oltle agli effeiti propri dovuti alla sanzione stessa, può

proúme effetti súl riconoscimento degli incenlivi legati aIa pedormance, nonché ai fini della

progressione orizzorttale elo di carriera, nclla misura e con le modalìtà previste dalle disposiziolli

conlrailuali ed organizzatìve che li regolano.

2. Non può teneNi conto ad alcutr effetto, nemmcno ai fini della rccidiva, delle sanzìoni discipÌinari

decoNi due atui dalla lorc applicazione.

Articolo 23

Rapporto tm prccedimenlo disciplinare e procedimento penale

1. Ai fini della disciplina del rappoÉo tra procedimento disciplinare e procedimenro penale trovano

applicazionc: le nolme coùteÍute rella legge n. 9712001; l'aÍicolo 55-re," dcl D. Lgs. 165/2001 e

s.m.i.; e, per quanto con esse compatibili, l'alticolo 4 del CCNL sottoscritto ir dara 11.4.2008.

Articolo 24

Sospensione cdutelsre

l. La sospé.lsiore cautelare non è una sanzione disciplìnare, bensì lma misùra cautelar€ prowrsofia

che sj rende necessariajn detenîjnati casi peî allontanare il dipendente dal lavoro.

2. Ai firi della disciplina dell'istituto delLa sospensione cautelare in cotso di procedimento disciplinare

o di procedimento penale trovano applicazioÌre Ie nome coúenute nella legge n. 9712001, l'aficolo 9,t

del D- Lgs. n. 267l2000e s.ln.i. e dai CCNL del comparto Regionì Enti Locali vigentì.

3. Nei casi dì cui aÌ precedente conrma la sospensione cauteìare è disposta con pro\..vedimento

dell'U.P.D.

Utte úoú sanzioní rliscíp linú i1. Oltre alle saúioni disciplinari previsti nel CCNL dc1 pc{sonale degli Enti Locali, bovano alrresì

applicazione le ! ieiori sanzioni previste dagli artt. 55-4rdtel e seglLenti del D. Lgs. 165/2001 e s.rn.i.,

nei casi ivi contcmplati.

TITOLO VI

DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 26

Nome di rinvio

1. Per quanto non €spressamente previsto neÌle presenti noÍne si rinvia alle disposizjoni dettate:

daLl'altìcolo 2106 del Codice Civile; dal D. Lgs. 165/2001 e s.n1.i.; dalle norme del codice di

procedura siviÌe per le controversie in materia di lavoro; daì D. Lgs. 150/2009 e s.l11.i.; daì CCNL del

personaÌe del compano Regioni ed Autononie Locali; dal vigente Codice di compoÍamento

(llazionale ed integrati\o) e da1 Codicc Disciplinare vigerte.

Articolo 27

E trata h yígore

1. Le presenti disposizioni si applicano ai procedìmenti la cui cotrt€stazione è ar.verura

successivamente alla loro emanazione.

2. E'fatta salva comunque l'applicazione delle ì.Llteriori norme di legge e di corrratro collettivo in

materia disciplinare, non previste nelle presenti úorme e comurque applicabili e compatibil'

3. Dali'entrata in vigore delle presenti norme sono abrogate tutte le disposizioni regolamentari inteme

dellAnmjnistrazione comunaie che nsultiúo con loro incompatibili.

Ailegati:

1) Appendice nonmtiva;

2) Quadrc Sjnottìco - Codìce Disciplinare.

COÙIUNE DI ALIMINUSA

Provincia di Palermo

LA GIUNTA COIT,IUNALE

APPENDICE NORMATIVA

Allegato n, 1)

alla "Dísciplína deí procedímentí disciplinari"

D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 1ó5

NORME GENERALI SULLiORDINAT\IIENTo DEL LAvoRo ALLE DIPENDENZE

DELLE AMMINISTRM]ONI PUBBLICHE

Pubblicato nell.r Gazz. Ufil 9 naggío 2001, n. 106, S.O.

AÉ.54

Codice di comportanento

I lL 60veno defiL.ce Ln codice d (ompúnJmcflo

der aipendenrr delle pL,bb|che ,rnrn 'rrù oi. al

'ne di d*icude la qudlirà Jei ser\vi. ld

orereuione der ienomen. dr.onui"ne. il i:peflo

dei dovei i costituzionali di diligenza, lealtà,

impÀrzialità e servizio esclusivo alla cura

dell'intcresse pubbÌico. Il codice cortiene una

specifica sezione dedicata ai doveri dei dìrigeùti,

anicol.ri D rclr/i.nc alle lìriúúi drribL-e, e

comll,ìq.re lre\ede per ruflr r d pendenri pubbl c. I

divieto di chicdcre o di acccttare, a qualsiasì ijtolo,

conpensi. regali o alhe utìlità, in coùcssionc cotr

Ie'tleramcnto .l(lle prulr c ho.oor o der .omprt.

affidali, fatti salvi i regali d'uso, pLrrché di modioo

va1orc e rci Limili delle norlÌ1aLi relazioni di cortesia.

.2 Il cod ce. dmro\ro cor dec-e.o de P e.:derre

delld Repubbl.ca. p'c.id dclibcrrione del .orciClio

dei Minislri, su proposta del Mìnisrro per la pubblica

aministrazione e la sempLificazione, previa intesa

In ,ede dr (onlerevr Ldl-cala. è pubbLcaro oeud

Cuzetta Ufiiciale e consegnato al dìperdente, che

lo soltoscrive all'atto dell'assuúiorc.

3. Ld \-olazrone oer do\en coflerurr nel 'odicc -.

corÌpor ameìro. comprc{i rL(lli reL'r\i

all'attulzione del Piano di preveúione deua

corruzione, è lonte di .espoNabilità dìscipLinare. La

\ioldziune dei do\efl e al,re'r r p\dre "i fini d€iLd

re.po1úbrlr; ci\ilc. mmrL"ur..'a e colabrle

osnrqJdl\olra le.re*e re'f.rs.,l'i iri.:aoo coll(tsdr(

àl]a violazione di doleri, obbììsli, Ìessi o

regolamenli. Violúioni gravi o rciterale del codice

comportano I'appliczione della sanzione di cùr

all'aficolo 5s-quater, comma l.:1. Peî ciascuna magistratura e per I'Awocatura dello

Sraro. I i o.sdni delle r'.ocrazroni di cdrcdo r

adohano un codìce etico a cui dcvono aderire gli

appadenenti alla maSistratua inieressala. In caso di

inerzia. i1 codice è adottato dall'organo di

5. Cirscuna pubblica amministrazione defiDiscc, con

trocedura aperta alla laÍccipazione e previo parere

obblisatorio del proprio oryanismo indipendcnte di

valurazìone, un proldo codice di comportamento

che intc$a e specifica il codice di comportamenlo di'. Al codice dr c"rporarnerro di .u.

àl prcscntc coma si applicano le disposizioni dcr

comma 3. A tali fini, Ìa Comissione per 1a

vàlùtazioDe, la b.sparenza e f integrìtà delle

arraFral oni lrìbbl(he (.TVÌl) defi nisce crirer,

liùcc griJa c modell úrlomr per {1goli se ori u

tipolog;e di ammlnistrazione.

6. Sull'applicazione dci codici di cùi al presente

aticolo visilano i dirigenti responsabili di cisscuna

saútura, le strutlue di controllo interno € gli uftìci

di disciplina.

7. Le pubbliche amminislrazìoni v€nficano

àùrudlnùrrc lo ,iro di ipplica/rone de, cod .r e

organizzano lltività dj formazione del personale pcr

ld cono*erLd e la."n er'n dppli.vione de8|| .r$si.

Art. 54-ó,i

Tútela dél dipendente pubblico che segnala illeciti

I lJori dci cdsi di re.ponsrbrlirà i ri|olo dr cal-i a

o ditranuione, owero per lo stesso tìtolo aj sensl

dell*r(olo 20,13 Jel codi.e ci\ile. il pubb ico

dipendeDte che denuncia all'autorità giudizia.ia o

a-ì, Core dei coiri. onero riferisce al pro! o

'upc.iore ge'4.lirù condonc rlcLilc J. cui 'ain r.,giore del zp!.ro di

lavo'o. non può er('e raviondro. liceùiaro o

sottoposto ad ùa misùa discriminatoria, dìreila o

jdirerta. avenle (ilerli 'ullc .o.Jvioni di Lvo . lcl

motivi collegaii dirctlamente o indìrettamente alla

2 Nell;mb.ro del proc(dimenro di\iplirJi..

I'identità del segnalante non pùò èsserc rivelala,

senza il sùo consenso. sempre che la contestùìone

dclldd.lct':t" disc:pl nlrJ siJ iorJcrd (u dccerdm€nd

disiinli e r.rlteioú rispetio allà segnalazione. Quaiorà

la (oor<na/rune .id fooJdra. :n rutlu o In pafe. .ul.r

segnalazione. f identìtàpuò essere rivelata ovc la sua

coDo.cevc .ia l.solu dmerre .oclspensabile per la

3. Ld.ìo/.on(..1i mi..ie di.cnn F,c e è regrJìJra

a Drpanirelro della lir/onc pubblica. per i

prowedimenîì di comletenza, dall'jnreressato

oa.le "rF Ini//a/roru .rndaca i mdggiumeole

rdppre\eorcr,ve nell ammjnic.rdTione neì a qudìF ìe

stesse sono state poste in essere.

I. I d J<nJnJ a e Johdr'd orl'dcc(Jso prevr{o dJgl

arîicoli 22 e s.gù.kri delld legge 7 dgasta 1990, n.

2/1, e successive rìodificazioni.

Reipon\.bililà. iolra/ioni e \aùioni. procedur€

conciliative

L L( dr.poizronr d.llre'enre 'n!olo e di qlc

,eCrefl i. lìno all arri.olo 1<-o.ri"r.,orirur.coL

norme imperative, ai sensi e per sli effetti deslì

dnrco| Lllo c l4lo, .c.JrJ" comra. deì .od.ce

civile, e si applìcano ai rapporti di lavoro di cùr

a laaicolo 2. co nr.i 2. Jlle .lipender/e deìì€

pubbhcl'e dr cri Jl úirol L.

.2 lemr l. dr.cilll nd :n ndrera d. re.oorì.ab.ìi.à

civile, amnínisllaliva, penaLe e contabile, ai mppoti

di ld.o'o dr cur 3 corr.nJ ' 'i dlpl ca I'Jr',colo '106

del codice civile. Salvo quanto previsto drlle

dìsposizioùi dcl presenre Capo, lè tipolosia delle

inlìuiori e delle relaiive saMioni è definita dai

contra$ì collettivi. La pubblicazione sul siio

istituzioMle dell'ammtuistrazione del codìce

disciplinare, recante findicazione dellc predetie

inftazioni c relative sanzioni, equivaie a tutti gli

e1ìetti aìlà sÌr-a affissionc a1l'ingresso della sede di

L Ld orm,rrrione Loll(tu\r ,on I o r{rn,ire

procedÌre di inpugnazion€ dei pmwedinenti

disciplimri. Resta salva la facoltà di discìplinare

medirìntc i contratti collettivi proccdùrc di

.on.ilia ione ron obblgdîoria. ruun Je. cd.i per I

qMli è Fevista la saMione disciplinare der

liceMiamento, da instaurarsi € corcludersi enÍo un

termrne non sùperiore a tenta gioni dalh

coùtestazione dell'addebjto e comunque prima

delÌ'jrogazìore della smzione. La sanzione

concodcmcnte delerminata all'esito di lrLi proccdure

non può essere di specie di\€rsa da quella prevista,

dalla lcgge o dal contratto colÌettivo, per l'iniìazione

per ìa qLrale si proccde e non è sogge$a ad

impusDazione. I temìni del proccdimcnto

disciplinare restaùo sospcsi dalla daia di aperírra

della procedua conciliativa e ripreidono a deconere

nel caso di conclusione con esito rcgarìvo. llconùaúo colLcttivo definisce gli ar|j della procedura

conciliariva che úe determinano I'inizio c la

4. Fcrmo qudto previslo nell'articolo 21, per le

j 1Ì iorjdi:ciplindria'cri'ibili Jl d riseì.e r .eî,.

degli Àfticoli 55-óis, conma 7, e 55-rerier. colnma

3. si applicano, ove non dìvenanente stabilito da1

conîratto collcttivo, 1e disposizioni di c i al coúna

4 del predeno .,rl colo 55-ób. tu l( de <rmnd/i"nl

conclusiv€ del procedimento sono adottate dal

.li ren.e Ben( tr e o rirolare di rncafico conlen,o a.

sensidell'aitìcolo 19, coÍìrna 3.

Al1. 55-r.s

ForÌne e termini del procedimento dtuciplinare

L Per le inIdioni J n,irore era\i,à. per le qr | è

prcrLrd Linoga/ione d, .ànlo1r supenon ".nrnpro\e'o !e'bdle ed in-feroF alld so'pe!{.orc udl

se zìo con privaziore della retribuione per piu di

J'cci groÍ1. il proccdrmcnlo dscrplin.c. 'e rl

re\|oncdbiLe dellr,ùa'rùra L1 q',lifi,adirisen/rJ,..

si s\ulge .(.uùJo l( J 'p".tiori .lel runrna .2.

QuJndo I re.!onsb,.e de.lr rru,r-rJ non ha

q ralifi.d ding<rriale r comlùliue p(r le nÉa/.oD

!Jr bi'i col dn/roni fri rîJ!r d qlelle rrdicJre rel

p.:mo pcriodo. il proccd;mcrro dircipl'1dre si r.olgc

secordo le d.'po.i/ro-, del corrr.4. Alle rnfri/ion'

pcr le qu"li è pre\LlÚ rl nmpro\ero \eroole ri

app||cd ld dF.'tl ir ..Jbr Ia dal , olmno colrcìi\o.

2. Il reslonsabile, con qùalilica dirigeuiaÌe, della

smrrura .n !ui rl drpenden e a\orr dncfe in

pu'rùde Ji (oman!ìo o Ll' iron ruolo. qu,rdo ìa

notizia di comportamenti punilili con talua deLle

'dvioli Ji\i!linan Ji ci al (orn-rìa l. primo

pefrodo. ,er/d IndrErn e \.rJiq-e non o ùe \er.i

giomi conresrd per i(cnrro l;ddebiro al dipenden'e

medes;mo e lo convoca per il comaddittorio a sùr

ditr"d. .on Ie\<nuaìe à55i..(ù- di un procumrore

owero di un rappresentÀnte dell'associúione

sindacale cui il lavomtoie aderisce o conîeîisce

marddro. co- ur prea\\r,o di dlreDo dieci siomi.

EDtro il termine fissato, il dipendenie convocato, se

-^n inrende pre.cfla.. pJa' r'i-< uu m€moria

scdtta o, in caso di grave ed oggefiivo nnpedimenro,

fon. Lre nori\"rd i,dd di b\ o Jel renîine pe'

Ie'e(i/io dell. ,uJ difeca. Dolc ìe'.ìerren|o

dell'eveúuaie L tùiore atlività ist noria, ilrcsporìsabi e dell, conllJdc

procedrrenro. con Iaro di -.hi\ialiore o di

inosa/.oúe dellJ .e'.dra siomi

daLla contestazione de 'addebito. rn caso dì

oiftenme-ro c |enorc r dreci Èiom del rermine "difesa, per ínpedimento del dipendente, i1 termine

ler ld .onclu' one del procedimcùro ( prorogaro in

misua conispondeDte. ll dilÌenmento può essere

disposto per una sola volta nel corso det

procedimento. La violazione dei tem;ni siabiliti !e1

presente coùma comporla, p€r I'amminis1lzione, la

decadeMa daÌl'azione disciplinde owero, per i1

dipendede, dall'esercizio del dirilto di difesa.

3. ll rcsponsabile della stlultura, se Do! ha qualjfica

d rigel/.rl< J\ \ erJ sc ra s.n/inne dr dppli(ac ò piu

gravc di quelle di cui al conrma 1, prìmo periodo,

trasmette g1ì aiti, entro cinque giomi dalla notizia de1

fatîo, all'ufiicio indìviduato ai sensi dcl comma 4,

dandore contes!.lale comunicazione all'ìnteressatú.

4 c;\úd trnmir.-r.,ztone. r<.onJo.l prop.o

o-dramen!. indr\rd|.3 IJfiì,.o (umpe,efle per i

prccedinenri disciplimi aì sensi del commr Ì,secondo periodo. Il Fedetto uflicìo contesîa

l'addebito al dipendente, 1lr convoca pcr il

conaaddittorio a sùa difesa, islruisce e conchde il

procedimento secondo quanto previsto reÌ comma 2,

na, se la saMione da applicàre è pirì save di quelle

di cui al conrna 1, prìmo periodo. con applicazìone

di teÌmini pdi al doppio di q elli ivi stabiliti e salva

I'evennlale sospensione ai sensi dell'articolo 55-ter.

ll tcrmine per la coútestazione dell'addcbùo decore

dalla data dÌ ricezionc degli atti trasmessi ai sensi del

con]lna 3 owero dalla data n€lla quale l'ufficio ha

aÌlrìmenii acqùsilo notizia dell'infiuiorc, mentre la

decorcnza dcl temine per la conclusione del

prccedimento resra comunque lissata llla data dì

priÌna acquisizione della notizia dell'infràzione,

ùche se awen ta da parte deÌ responsabile dcxa

sirutturÀ in cui il dÌpendente lavora- La violazione

dei îcmini di cui al presente comma compofÎaj lcrI'amminìstrazione, la decadeMa dalt'uione

d's..pluc o.\cro. per 'l drpenderF, dJl ece,cLro

del d;îitto di dilèsa.

5. OCri comunicazione al dìpenderte, nel'anbito

del proc€dimento disciplinare, è effenraia tramite

posla eleriîonjca celificata, nel caso in cui i1

djpcndcnîe dispone di idonea casella dì posta,

owero tramile consegna a nano. Per le

comunicazioni successive alla conrestazìone

dell'addebito, il dipendente può indicare, altresì, ùiunero di fa\. di cui egri o il .uo procúarore 3bb a

ld di(ponibrli;. In ahem"ri\a du\ho delìa po.'d

eleltronica ceriificata o del fax ed altresì della

coDsegna a nano, le conunicazìoni sono effettuale

tramite raccomandata posîale con ricewla di ritomo.

lrdip.nJelrc hn.lirino di ÀJe$u adli dtr. i(lrurlu.i

del procedimento. È escLusa l'applicuiorc di iemùdiversi o ulteriori rispetto a quelli stabiliti nel

6 \el cúr,o.dcll'ijnLnu.;. il capo d(lla :rru nm

l'ufiició per i procedimerti discipliMi lossono

acqùisire da altr.e alnmìnistrazionì pubbliche

inlbrmaziori o docmenti rilerotì per la definizione

del proccdimcnto. l,a prcdetta aÌtivilà islruttoda non

detemim 1a sospersione del proc€djmeúo, né il

diffcrimento dei relativi termiri.- ll larorrore diperdenrc o il dr penre.

appaÍeùente alh stessa amministmzione pubblica

dell'incolpato o ad ùna diversa, chc, essendo a

conosceMa pc'r ragioni di r!fiìcjo o di senizio di

infoÍnazioni rilevanti per un procedimento

disciplinde in corso, lifiula, senza giustificaro

notivo. la collaborazione dchiesta dall'auiorità

disciplirare procedente owero rende dichiduionL

false o reticenti, è sogsetto ril'rpplicaz ione, da parte

dell'amminìslrazione di alparteneua, dclla s.tMione

disciplinùe deLla sospensione dal servjzio con

privazione d€lla retribÌuione. comisuata à1la

gavilà dell'illecito conlestato al dipendente, fino ad

un massimo di quindici gìomi.

8. In caso di trasf€rinenlo del dipedeùte. a

qùalunque titolo, in n'altra aministlzione

pubblica, il prcccdinetrto dÌsciplinare è awiato o

concluo o la sMione è applicata pfesso

quest'ultìma. In iall casi i temini per la

contes.azione delladdebito o ler la conclusione del

procedLmento, se ancora pendenti, sono inîeroft e

iprendoro a d€correre alìa data del îrasîerimento.

9- In caso di dimissiotri del dipendede, se per

I'irftazione comessa è Fevista la suìone del

liceMiamento o se commque è stata disposta la

sospensiorìc caùtelare dal se izio, il procedimento

disciplìnare ha egualnente corso secondo lc

d.spo"t ioni .l(l presenre .rh olo e le Jclcmina/ onl

conclusive sono asswte ai fini desli effetti giuridror

non lreclusi dala cessuione del raplorto di lavoro.

Art. 55-fet

Rapporfi fra procedimento disciplinare e

procedimento penale

1 II procedinento disciplindc, che abbia ad

oggetto, in tutto o in pane, îatli jn relazione ai qxali

procede I'autontà giudiziaria, è proseg ito e

concluso anche in penderìza del proccdnnento

pendLe. Per le inÈJr.où di mi|ore È d\iri. dr . l

a ìJrri(ulo 55-l^. corma . primo penodo. noD ò

amessa ]a sospensione del Focedmento. Pe! le

inftazioni di nagsiore sravità. dì cui all'articolo 55,

ótr. comma l. secondo periodo, I'ufficio competente,

neì casi dì particolde conplessità dell'accertamenîo

de1 îatto addebilato al dipendenle e qxando all'esito

dell'isau$oria non dispone di elementi sut']jcienh a

molivae l'iFosa/iore del d ccnzrore. puo

sospendere il procedim€nto disciplinare fino al

tcmine di quello penale. salva la possibilità di

ddoture ìr .ospen5ione o alro "Íume.Li

cdrlclrri lei

conftonti del dipendente.

2. Se 'ì pro.ed:men,o dr.ciplrìde. lon ,o'!e.o. 'iconclude con I'iroguion€ di rM sanzione e,

suceesivmeùte, il procedimenro penale viene

definito con una senÈnza irevocabile di Gsolùzione

che riconoscc che il î.tto addebilalo aÌ dipendent€

non sussìste o non costituisce illecito penal€ o che ildipendente medesimo non lo ha commesso. l'autorirà

competente, ad istanza di parte da proporsi entro iltermnrc di decadenza di sei nesi dall'illevocrbilrta

d€1la proDùùcia penale, riapre il procedìmento

d's..llirùre per Inodificdìe o corìfemdme lltro

ccn.lusi.o in rclr:ore dlle.i.o del siudr/io pen.le.

3. Se ;l procedìmefto disciplinaîe sj conclude con

I'dchiviazione ed il proccsso penale con una

sentenza irevocabile di condama, I'autorità

corpeknrc r;p c .l proccd.rcnro ù...plinarc p.r

rdeguJe le deeîirr.cnr c.-clùLve rlle.irn del

fiudi/io pcrklc. lr oroccd ncrro Ji*iplitur( è

Iiaperto, alúesì, se dalla sentenza jÍelocabile di

cotrdamr risulta che il fatto addebitabile al

dipendente ìn lede discipljnare conporta la sanzione

del |ceù;mcnro. r.crne dc i \rdrJ dppliccrd und

a. \ci -d,. Ji (ui d (ùrln l. 2 < I .l proceormento

orsc.pl-n,re e. n\penirdnen.e. nprc\o o fi.pc ro

gior dall- co.nu,acarione delld

\rnrerva a.lcmnrnr.ral.ole dr dl.areren'a del

lJ\o drùrc J\\do ddld !re.en,-/.o1e del is.Jn/., dl

r. terúJ ed e corcl,Fo enrro ccrrufldla gioni

dJ ld ripre- o Jdll" .dpefurd Le nfre.J o lrrìaperùra a\,r'ergono medìaúe il úùovo d€1la

coùtestazione dell'addebito da lafie dell'aulorìlà

disciÌrljnare coBperente ed il procedimento proscgùe

'ecoDlu qudlu pre\ -ro nelldrri.oìo j5 n/.. A; firi

delle detenninazioni conclusile, I'autorità

procedente, nel procedinento disciplìnare ripreso o

naper.". rmlcJ le d 'pon/ronr delldni.rlo 653.

comni 1 ed 1-óts, del codice di procedura penale.

Art,ss-qúater

LiceDziaft ento disciplinàre

I ferr 1., d 'cip ina ir cru J Lcerl/iJmen o per

giusta causa o per gi stilìcato motivo e salve

r .eriori iporc.i prc\i"rc ddl conrd,.^ coì e ri!o. .i

applica comunque la sanzione disciplinare del

licenzìamento nei scguenfi casi:

a) fa.sa drcrMrone oelJ tre eva iù .enzi .

Iredidnle IrlreraTrone der s|c,,rr dr rile\meùro

d(lla pre.en,d o cor alrre modaliú ftJ.rdoìenr(.

"wero giJ'rifica/ione dellJ..en/d ddl .tn i/io

mediante una ceitificazioùe medica falsa o che

aúesta falsamcnte uno stato di mùlallia;

ò) as€Ma privà dj vaìida glusîificuìore per un

nùnero di giomi, inche non continuativi, supcnore a

tre nell'dco di lul biennio o comunque ler piìi di

setie giomi nel corso degli ultimi dìeci anni owero

mancata riprcsa del senizjo. in caso di assen,a

ingiustìficata, eùtIo ii rermirc fissaîo

dall'mmìnistlu ione;

.) ingiustificato riliuto del tusfennento disposto

dall'anministrazìone per motivate esigeue dr

d) f.ìlsitii docuneDtali o dichiaratìve

fini o in occasione deÌl'instaurazione dcl rapporto dì

lavoro owero di progcssioni di cúiera;

") rei,eUione nel Jmbenre dr laro.o o errrcondotte agglessiv. o moleste o minacciose o

ingiuriosc o comunque lesive dell'onorc e dclla

d;gnità personale altrui;

, condm pcnale definirìva, in relazjone alln quale

e n-ev-ra Ìin erdiTiorc perp<lud daj fJbb rcr Il.:cl

owero I'cstiùione. comùque denomÌnata, del

2. tL liccuiamcnio ir sede discjplinare è disposLu,

altresi, nel caso di Festazionc lavorativa. riferibile

ad rn1 arco tenporale non inferiore al biennio, per la

quale I ammìnisirazione di appadeneùza formula, ar

sensi delle disposizioni lesislative e conaattuali

conccmcnti la valurazione del personalc dclle

anminisúazioni pubbÌiche, una valutazione di

iDsùfiìcieúe rcndimerto e questo è dovuto alla

reirerata violazione degti obblighi corcementì la

presrazione stessa, strbiliti da Dorne legìslaiive o

rcgoianentùi, dal contraÍo collettjvo o individuale,

da atti e prowedimcnti dell amninistrzìone dj

rpparener/a o dai codc d cnnlor.rmenro dr Lui

all'afticolo 54.

3. Nei casi di cui al comma I, lettere d).4, e) edr,

il licenzìimento è senza preawiso.

False attest^z ioni o certific^ziori

I feno qunro !reriqo Jul ro!ìi.e pflcl(. rl

lavomtore dipendente di ÌM pubblicà

anJnini)E-J/iore che J,re.ra falsamed,e la !ro!ridpresenza in servizio, mediùte l'alteEzione dei

:r,.emi dr nle\amen.o delL !re"en7a o con dlrc

nodalità ftaudolente, owcro siustifioa l'dlseùa dal

servizlo mediante una cefificazione medica falsa o

fal\ancrre aÍc.rdntc u1o Jaro d: .n3Lrrid a p'.rrro

con ld e( lr'rore dr u1o s crnque J11 e. o- dmulLd

da euo,l00 ad €uro 1.600. La medesima pena sr

"pplla Jì ned cn e a chiunqre alno co .ore ne ld

mmmissionÈ del dclitto.

.2 Ne. cJ.i dr cr I al comîra ., ri lJ!or.,rore. lerne .!

rcsponsabititii leÀale e disciplinare e le reÌativc

sanziooi, è obbligato a risarcire il da'no

prrrinonidlc. parialLon,penso cori\pofo d rilolo di

rer buiore nei pe-od per I qurri .i. J..enJrr c

fM-drd preirr.one. nud.hé il L.ldnno alìinm"gine

subiti dall'a6mi!ìstazione.

L LJ 'enL<ua J.fi f,a li .oxd-nnd o di

applicazione delli penaper il deliÍo dìcui al coma

I colnporta, per il rdcdìco, la sanzione disciplinare

della radiu ione dall'albo ed àltresì, se dipendente di

ud lruÍLra smirdia pubblca ú "e r'n\(n"iooaro

cJr dro Ia/iondlej i hccvideùro

per SiJra caL.d o ld Je(adeoTd d.ìÌa cor\enr.on(.

t e redenme ,avroni d ,c'plrrdri ': dppl:.aro se il

medico,.0 elùrofe rlla$(n"a dal .eni/io, ril..cra

certlficazioni che atestano daîi clinici notr

concemenri la prestìzione lavorativaj stabiliti da

norme legislaiive o regolametrrai, dal conhtto

collettivo o indjvjduale, da ani e provvedimenti

dell'arnministrazione di appartenena o dai codici di

compoltuento di cui a 'fflicolo 54, comporta

l'appìicazione nci suoi confîonti, ove sià non

ricorano i presupposti per l'applicdzione di un'altra

saMione dìsciplinare, della sospensìone dal serizlo

con privazioDe della retribuzioD€ da un minino di

ne siorni ìno dd u! mò,no d re nres., in

proporzione a rentita del nsarcimento.

2. FLor der ca' preri(li oclroll]fu | | laromru,c,

quando cagioM srave danno al mrmale

funzionamento dell'uilìcio di aplatenenza, per

ìneîficienza o incompctcúa professionale acccfate

dalldlrr]Ùi'r-d/rone dr .ensr Je lie dr\ponzror)i

legislaiive e corlattùali concemerti la ailùîrzìone

del peboldlc delle arm,r.ralioni p'bbihe. (

collocato in disponibilnà, all'csilo del procedimento

drcipinJre.hc rc.eru |lle re.loDsabilI;. e,,dtn'ic,no 1ei sroi rorúonri e dr.I.crzrotu Jr cui

all'articolo 33, comma 8. e allarticoìo 3.1, commr t,). ì e,+ I pror!edi nclro !he definire rl grudyio

disciplinde stalilisce le mansioni e la qùalifica per

le quali può awenjre I'evcntùale ricollocamento.

Drr"î-e il penodo ùel q,rale è .ollocdro rfdLoolbi'ir;. il iromro.e no| bd díiUo dr fercepre

aumenli rehibulìvi soprawenùfi.

3. ll mùcato esercizìo o la decadenza dell'un,ne

disciplinare, dovuti all'omissione o al rirardo, seúa

giustificato motivo, degli atti del prcccdimenio

dìsciplinare o a valutazioni sullìnsussistenza

dell'illecito disciplinlre irasìonevoli

mmifestamenle infondate, in rclazionc a condoite

aventi oggettiva c palese rilevdza discjplina,u,

Lompofd. pe- | 'o8gem re.pon'-biI dteori qLd ilìcx

diriseúiale, t'applicazione delh saMione

disciphrarc della sospeNione da1 servizio co1ì

privuione della ret ibuzjone jn proporzioùe alla

gravità dell'inftàzionc rcn penegùita, fino ad uD

direttmente constatati ne oggeùrvamenE

Art. 55-s4ria

Responsabilità disciplirare per condotte

pregiudizievoli per lianministràzione e

limitazione deua responsabilità per l'esercizio

del'azion€ disciplinare'. I a conddrúd delld pJbblic" drFra , m/ one dl

I islrcrmenro d"l dJnlo den\ rnre dalld r iula/iore, da

fdre dcl la\umrore dipendenre. degli obbl.ghr

nassimo di Ìre Ìnesi in relazionc alle infruionr

.ryion-bili con ir lhen7r1nefln. €d 3rrresi ld

mJn!.,ra rftibrmone della rehlbLzione,li nsLlulo

ler un inporto p.:ri a qùello speî1ùte per ìl dopplo

del penodo aelà d.!dta della $,pensrone. dsogsetiÌ non aventi qùalifica dirìsenziale si alllìca

lJ predend 'Jn/ o1e del.d .o.p(nsione ddl ,er\yio

con privMione della retribuione, ove non

divenamenle stabilito dal contratlo collehivo.

/. la re'ponsdb'lirà ci\ile e\eordalmenre

confgurabile a carico del dnìgenie in relazione a

prof id illiceirà nelle de,enin,ior:co,,cemenu lo

+olgimen.o.. d(l proced.menro discipì nèe i'irir.u. in fo.iomirà Jr pnlc'oi tsc .crali. ,ir Jd,i di

Art. 55-r4tlss

Controlli sùUe $senzc

L NelÌìpotcsi di asscMa pcf malattia lrokàtta per

un peîìodo supenore a dieci gìoni, e, in ogni caso,

dopo il sccondo cvcnîo di mlattià nell'anno solàre

I'd.s( d !reDe g.usriflc- d e.cl. 'iIrer.e n edirnre

.emfi..ìzionc mcJ(r nld-;u dd J^a sùutrud

vo.raria !ùbb'n. o da uî rnedno conren/'or Jro .o.1

il Sewizio saùitdio nu ioùalc.

2. ln rUr rcd,. ú .jeozd per nala||.r la

cefificazion€ medica è inviata per via lelematica,

dtrerrdre-'e dJì n edico o daìla nn.rùra sd; dria

che h rilascia, all'kiituto nazionale della previdenza

socìale, secondo le modalità st bilite lcr la

tasmissione telenatica dei ceftificaii medici nel

\e lore pn\Jro d"la no'Ìa r\d \ eenre. c in

pú.colde Jcl decrero del P.esidenre deì Con''"ìjo

del Ministri previsto dall'aÍìcolo 50, conrma 5-AB,

dÈl de.reto-legge 3A seftenbrc 2003, n. 2ó9,

rrodrfi.,/ioli. daLlJ /"ase _-

nowúbre 2003, n. J24 idrodotto dall'dtricolo I,

. otudo ^

I 0 dptla lpCge 2 - d" etnb"? :406. h :46. <

dri lredefto Istjruto è immediatamente imlkata, con

le medesime modalita, all'amlninisùazione

interessata. Il medìco o la stnltM saùitaia invla

telematicamente la medesima cedificazioflc

alfindirizzo di posta eletironica personale del

ìavoÉtore qualoE il medesimo ne faccia espressa

richíesta fomerdo un valido indinzzo.

3. L'Isdnlto nazionale delìa prevideùa sociale, gli

cùti del senizio sanihio nuionale c lc altre

amninishzioni intcressare svolgono le attivìta di

cui alcoma 2 conlerjsoNe fiDaMiarìe, slruménrah

e uÌnane disponibìli a legislazione viaente. senza

nuovi o nEssion onen a carico della fimúa

4. L noscn wa degrr obblighi di tJsrss one per

\'a .e ema,iLd JLlld cedilìcr/ one mcdicl

\oncem<nt< !\\eve d;ì,\oraro.l per rular a di cui

al coma 2 costituisce illecito discìplinare e, in caso

di reiierazione, compoÍa l'apllicazione della

\ù/rone del licevrémenro owero. re.i medici :n

mfpono corveviondjc col le 3/,erìJe vnira-e

locali, della dccadenza daÌla conveMione, in modo

inde-ogrbile dd -onhJfli o accordi collcÍivAffinché si configuri I'ipotesi di illeciio dìsciphrare

devono riconere sia L'elenento oggerhvo

drllino.sclJn/d J.lobbhgo d La\nr..iore. r:lI'elemento soggetlivo dc1 dolo o dell.r colpa. Le

saEioni sono .pplicale secondo lntc di gradualità

e prolorzionalità, secondo le previsioni degli accordi

e dei contraîti collettividi rìîerimento.

5. Le pubbliche annninistrazioni dispongono per jl

controìlo sulle asscùe per malait;a dei dipeDdcùii

valutùdo Ia condotta complessiva dcl dipendenre e

gli onerÌ co rssi alleffcttuazione della \isita,

îeùendo conlo dell'esigenza di contrastale €

prevenire I'assenteismo. Il coffrollo è h ognj caso

.ich.es o sio Jal priro siono q.r.ndo lcien/d ,i

veritica nelle gìomate lrecedetrti o successive c

quelle non lavorativc.

5-ó!s. Le fasc€ oreie di rcperit'iliia enlro le qxali

devono essere effetluaÉ le vìsile di cont.ollo e ilregine delle eseluioùi dalla reperìbilità sono stabiliti

con decre.o d(l Mini.rro pcr ld p,rh5'icr

dmre prcvcntrvr

ammrni,ndlione e liFnord/ione QudloÌd I

dipendente debba àtlontanalsi dall'indinzzo

comùnicato dumte le fdce di .eperibilità per

eflern]n.e ri,r e medrche. prer,J,/roni o dc.en"menl

'pecidlLrici o per ahri 8;usrifcdri muri\ i. che

devono e\ere, c nctuesrd, doc.rmelra . e renuro a

ò) la possibilità per l'anmìnistrazione, neì casi di

pericoìo per I'incolumità dcl dipendente inleressato

nonché per la sicurczza desl; altîì dìpendenti e degli

utcnti, di adottare plovl,edimenti di sospensione

cauteÌare dàl senizio, in attesa dell'effetruàz iorc

della visita di idoneìtà, nonché ncL caso di mancaB

preseniazione del dilendcùie alla visita di idoncfà,

in asserza di giùstilicato notivo;

.ì gl. eiTerri 5ul handmcDro Biurd,co eJ (uruncodella sospe jone di cùi alla lettera ò), noùché il

contenulo e gìi efelti dei prowedinenti definiÌivt

adoftati dall'aNninìs]lúione in seguito

all'effelr.laz;one della visila dÌ idoneitàj

d) la possibilÌtà, per I'aministraziorìe, di dsolvere jl

rapporto di lavoro nel caso di reìterato rifiuto. da

pade del dipendente, di sotroponì alla visira dr

Arf. 55rrirri?J

Idertificazione del personale a contltto con ilpùbblico

1. I dipendenti delle amnììnistrazionì pubbliche che

svolgono arività a contallo con il pubblico sono

tcnuti a rcùdere conoscibìle il propdo nominatrvo

medianîe lîso dj carlellini idcntificaiivi o di rarghe

da apporre presso lapostazione di lavorc.

2. Dall'obbligo dì cui al conna I è escluso illersonale individuato da ciascura ammhistrazione

suÌla base di categorie delenninatc, in relazìone a1

compiti ad ess€ àÌtribùiti, mcdiute uno o plir decletl

del Presìdente del Consjglio deì Minishi o del

Miistro per la pubblica ministrazione e

l'iMovuione, su proposta del Midstro comp€terte

owero. in .elazione al penonale delle

ùrmidstrazioni pubbliche rc! statali, previa intesa

jn sede dj Conîeîenza petranente per i úpporti îra

lo Slato, le regioni c lc prcvincc altonome di Trento

e di Bolzrìùo o di ConfereMa Staio-città ed

5-bl. Nel oaso in cuì I'asseua per ulattia abbra

lùogo per l'espletanedo di visiie. ierapie,

pre{r/ior'i \peciJlFriche od e\ùru dkgrrsbc

l'asscnza è giustificata medianle la t)iesentzione di

attestu iore.-rilasÉta dal medico o dalla shrttun,

dn(he pnvrl. che hadno 5rolro li \ i'ira o a

Ò. Il responkb.le de ld .mrmrra rr cur rl dipendeDre

.avora ron,\é | difi3eflf, e\entuJlmcnlc p'cpo'ro

dl.'dmrn,. A ft/ ore gereG e dpl |e^on.lc. secoodo

e r\pcf i\c co npcrcvc. .uànu Iù.seóa-7à d(ììe

d 'p".izrotu del pre.enre rn.olo. rr parnol.,re rl

lrre dr pre\en e rell''nr€re'se delld

fùlzionalità dell'ufiicio. 1e condotte asenteisriche-

Si applicano. al risuardo, lc disposizioni degli

lrticoli 21 e si-sarter, comma l.Art. ss-o.ries

Perfnarente iridoneità psiconsica

L Nel caso di accertltll permanente inidoneità

psi.úfrs.ca al 'eM,o der dipendcnr. dcl e

amtuistrazioni pubbliche, di cui all'ar(icolo 2,

,úmma .2. lrÍrìmrni.n-.'1rone plo n.J \e'e il

Iappolto di lavoro. Con Égolrìnento da emùals1. a1

'(!n delldrrcolo l?...rfa l. lefte.a ó). d(lL

'îÈa" )3 asa,o Ia88 r. ?rr. sono dr'crplina. . per il

personale delle amminisrrúiotri slalali, anche ad

ord,r.,nenro dJLonunu. non.he dee I enri fJbbIci

a) la !.o.<d.Lrd da ado.trre pet a tenfiea

dell'idoneirà al senizio, anche ad iniziaiiva

dell'Aùrmtuistazionei

D.P.R 16 apriÌe 2013, n. 62

REGoLAMENTO RECANTE coDIcE Dr coMpoRTAMENTo Df,r DlpE:rDENTr pLlBBLlcr" A

N0RTIA DELLI,RTIC0Z o 54 DEL DECRET0 LEGISLATIVq 30 MABZq 2OOI, N. 165

Pubblicato nella Gazz. Ulf. 4 gíugno 2013, n. 129

Art. IDisposizioni di carattere generlle

r. ll p.(,cntc (odi-( dr compoturr(nLo. Ji scBuiro

denofln.,.o Coorce , defini.ce, ii fiù

dell'dtîicolù54àeldecrcîa Ìegisldîiw 30 tnalzo

:001. 1 Ib5. I dover. nx.ùmr dr d..rgen1d. lealra.

impa?idliu c blooa cond"na chc i pubblici

dipendenti soro teruti ad ossetrare.

2. Ie pre\''ioni dclprescrrc aodicc sur. inrcAJrc

e sp(,fi.J e dir coo.cr d. componamento adottat.

,lalle . lgu e mi'Ldrioni a' 'ens.

de|lr,L.uto<a, .annr , d"t ,ùùÒd4,pt^

leqisldttuo n. 165 del 2401.

Art.2

Ambito di applicazione

l. ll lresente codice sì applica ai diperdenti delle

pubbliche aminìstruioni di cti dll'a/îiLola I,

.omna 2, .lelde.'eto legitlatíra 30 hdt2a 200t, h.

JdJ. il cui rappofo di lavorc è disciplinato in base

atl'd/ticolo 2, cammi.2 e 3 , del nedesino dccreto.

). l-em" re'ru.lu . unro pre' -to dJlld/.. "/o

Jr'

.o na 4,.leldeoeto lesislutiro 30 naEo 200t,

l6J, le non11e conrenute nel tresenle codìce

.o.r,ru'-oro pnrcip di corrDonrrcnL" pe' c

rcstanri catcgofie di personale dj c'Ài à|l'd/tì.olò 3

d.t cùdL' dp,,pto n 165 d,l 2041. ,1 quàn\-

compdribili .oI le dr.oosrronr der n'|.enr\

L Lc pLbbl.cbe ammrnr.r".,.on d cu.

à||uftnDlo l, .onùa 2, del decreto legislatin n.

/óJ d?r 2rrl e5rendor.Ie- quuro comp:ribili. tsj.

obbligli di coDdoha pr€visti dal presente cod'ce a

tutii i coLlaboratori o consulentl, con qualsiasi

trpologia di conlratto o incarico e a qralsiasi titolo,

ai titolari di orsad e di ìncarichi nesli uffici di

dnetta collaborazione delle axtorita politichc,

nonché nei coniìonti d€i collaboútori a qùalsrasl

titolo di imprese fòmilrici di beù o servizi e che

realizza.o opere ln favorc dell'amminisùazione. A

lale finc, ùcgli atti di ìncarjco o ùci contratd di

acquisìzioni delle collaboreioni, delle consulcnze o

dei seNizi, 1e amministazionì insenscono apposite

disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza

del rappofo in caso di violazione desli obblighi

derivanti dal pres€nle codice.

4. L€ disposizioni del presenle codice si applìcaìro

ane regioni a statuto specialc e alle proviDce

autonome di T.eDto e di Bolano nel rispetto delle

attibuioni derivand dagli staturi speciali e deue

relative nonic di anudione, in materia di

oremizzazione e contaltazione collettiva del

pîo!îio personale, di qùelo dei loro enti fuizionatr e

di quelio desli enti localj del rispettivo territorio.

Art,lPrincipi generali

l Il dipendenie osse a la Cosrituzione, serendo là

Nazione con discipliM ed onore e confomando la

prcp a condotta ai lrincìpi di buo! andmenio e

imparzialità deLl'azione amminìsbativa. lldipendente svolge i propri compiti nel rispetto della

Ìegse. persegrìendo I'interessc pubblico senza

:bL'are ,leild po.i/i"nc o Jci po,eri dr r ur ( rrroldre

2. ll dipendente rispetta allresì i principi di ìniegrità,

correttezza, bmna fede, proporzionalità, obiettivilà,

îrasparenza, equità e ragionevolezza e ag;ce rn

losizionc di indipendenz. e imparzialità.

astenendosi iú caso di conflitto di ìnteressi.

3. Il dipendente mn usa a fini privaii le

inîormazioni di cui dispone per ragioni di ufficio,

evita sitùèzioni e compotamenti che possano

ostacolùe il coretto adeùpnnento dej coÌnpili o

nùoccrc agli intcrcssi o altimnasine della pubblica

amminìstrazione. Prerogative e loleri pubbLici sono

esercitati ùicàment€ per le finalilà di interesse

generale per le quali soúo slali conferitì.

4. Ii dipendeùîe esercitz i prop.i compiti odentando

ldione Jrfiini.rrarivd rlld mJs,.md e,oion(i,;.efiicic;a cd cfficacia. La gestione di .isorsc

pubbliche ai fini dello svolgimento delle ettìvità

almiîi.o"Lr\e de\e 'e!Lire rid lJgLd di

codrenimen(o dei co,r.. che uon preriud.ch. ìa

5. Nei rapportì con i desîinatdi dell'uione

amiDkbativa, il dipendentc assicua la piena larità

dr rdr Jnen,. d p3 c d cnrdr/ or . dsrererdo\l

alnesì- da d2iuni dbitrdric che dbb-ano efferti

negalivj suì desiìnaian deìl'àzione amministrativa o

cfc cumpunirú J.'d mindio,i bdsare 'u s(.s

nazionalità, origjne erdca, caratteristiche genetiche,

liryùa, rcligione o credo, convinzioni pelsonaÌi o

politiche, appaderenza a ura minorúza nu ionale,

disabil.r;, c"!di/i"ri .o.:"li o di idlure, erà (

orientamerto sesNale o sù altri diversi fattori.

6. ll di!(n.l.or( .limusnd la ndcs.ru di'ponjbiliù (

collaborazione nei rapporti coù le altre pubblichc

al]mir,!d/i"ni, a\(ualdo lo scdnb:o e la

,ra,mcnore dele infor.n,.oL ( dei dari in

qualsièsi lonna anche lelematica, nel rispelto della

Art.4

Regali, compensi c dtre utilitÀ

L II d.pendenre ioF ch eoe. rè .ol e...d. per .e o

per altri. regali o altrc uliLitx.

2. Il dipendente non accetta, per sè o per Àl1li, regali

o aÌrre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore

efièttuatì occasionalmente neLl'anbiio delle normali

relàzioni di cortesiÀ e nell'mbito delle coDsùetudini

iniemazionali. ln ogni caso, indipendentemenre dara

crcostdza che iì fatto cosriruisca rearo, ìl

d'nerde-re non .lxcde. per.e o pLr r.,ri. rega I o

alhe ùtilità, neancle di niodico valore a titolo di

cornspeÍr\to per comprere o per sver compluto r.!n

aito del proprio ùificìo da soggetti che possaro trare

beleJìc d" oe'r'.or o ani\rtà In(rerìli dll ulììc o, ne

da soggctti nei ai co.ftonti è o sia per esserc

chamato a svolgere o a csefcitare attività o poiesra

proprie dell'uffi cio ricoperto.

3. ll dipendente non accetta, per sè o per alrri. da un

propno sùbordinato, direttamente o indiretiamerte,

rcBali o 'lrre u||lrta. sar\u quelI o J.o di modno

valore. Il dilend€ùîc non offte, dircîtameùte o

indir€ttamcnte, regali o altre utilità a un propno

soraordinator salvo qùelli d'uso di modico valorc.

4. T re8Jli e le d| " unlla rorunq-e nce\urr rlw'l

daj casi coffentiti dal preseùie articolo, a cua dello

slesso dipendente cui siano penenuti, sono

immedìatamente mcssi a disposizione

dell'Alministrùione per Ìa Éstituione o per esserc

devoluti a iinì istituziomli.

5. Ai fiDi del pfesenre artlcoloj pd regali o alrre

ulìlità di modico valore si i endono quelle di valore

non suledorc, in via oriertariva, a 150 cùro, anche

sotto lorma di sconlo. I codici di conpoÍamento

adottati dalle singolc amìnisaazioni possono

prevedere lìmiti inferiori, anche fino all'esclusione

della possìbi]ìta di ricel,crli. in relazione èLre

caÌ?tteristìch€ dcll'ente e alla tipologia delle

6. Il dilendeDtc non accena incdichi dl

collaborazione da soggetri privati che abbiano, o

abbiano awto nel biemio precedente, un interesse

economico significativo ìn decisiod o atrività

inerenti all uilìcìo di apparteneMa-

- Al fine di presendc il prc'rits'o e IiTpd/ialir:i

dell'aministrazione. il responsabile dell'u1iclo

veih ,ula .oreIa dppli(dz.one de. presenre

Art. 5

Pafl ecjpazione ad rr\ociaziori e org,nizaziori

L \(l rsper o del d dr"cipl,na v.cenre oe d.n ro dl

associúiotre. i1 dipendente conurica

lempe\l.rarnente al re,pun.dbile .l(lluÍìcio Ji

appaìleneùa la propria adesione o appateneúr ad

risocid,,ioni od oredn-77a7.où. d pre.c.ndere dal

loro cardne-e ri.e^.o o neno, i cui dmbiri dl

inrcr(s. Dó!5uo Lnrerfed( (on lo svo aif,enro

dell;ni:iri Jcliuffi. io. ll pe.cntc .olmd n"n .i

applica all'adesione a paftiti politici o a sindacati.

2. Il pùbblico dipendente non costringe altri

ùpc 'denù ad admre dd d$ocrJzron. od

ofsanizzazioDi, nè escrcita prcssioni a tèle fine,

proneiîendo vantaggì o prospettàndo svantnggi di

Art. ò

Comunicazioùc dcgli irtcrcasi linrdziari e

cooflitti drinterése

1 Fe.ni rcstudo sÌi obblishi di hN!ùel1zaprevisti

dd le8gi o 'eColJmen-i.

il dilenden e. Jìì no

dellas.cgrru.unc alu.fi- o. ir"md pí r.cn ro .l

dirigente dell'ufficio di tuttì i rapporli, direlti o

rrd .en'. di .olldbo.d/ionc coo sogperd pri\dri in

qualunque modo rerrbuir: cl'e lo .Lcs.u dbìJ.d

abbia awto Deglì nÌtind tre aùi, Fecisando:

a) se 1n prim persora, o sro; pdenti o 3f|nentro i1 secondo gado, il conirìge o il convivente

dbbrn. arcord rappori findr/júi con il roggerro

con cu' hd o\ulo i pred(.ri 1ppon, di

b) s€ tali rappoúi sinno intercoBi o

soggeni cbe dbb..ìo .l eresi in

a'rivrd o decicronr |e-enI dl ufficro. l,mir.ranedr<

alle pratiche a lùi afiidrte.

2. Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o

svolgere attìvità tuercùii alle sue nmsioni ùr

''nrr/ioni d (unfino. drc\e po ell/idlc. di inreîe$r

con Dt.ressi personali, del coniùse. di conviventi, di

parelti, di affini eDtro il secondo grado- ll co!flitopuÒ ngùardare ìnteressi di qualsìasi narura, anche

ùon patrimoniali, come quelli derjvanti dalf int€nro

di voler assecondare pressioni loliliche, sindacaù o

dei superiori gerarchici.

Art. 7

Obbligo di astensione

1. Il dipc dente si asrìene dal pafecipare

alL'adozio.e di decisioni o ad attività che possano

coinvolgerc tuercssi propri. or-vero di suoi parcnti,

affini ento i1 secondo grado, dcl conìuge o d1

conviven!ì, oppue di persone con le quaLi abbia

rappofi di frequeùrazione abituale. owero, di

soggelli od organizzazioni con cui egÌì o il coniugc

abbia causa pendente o grave inimicìzia o Epportì dì

credito o debìlo si$ificativi, osero dì soggelti od

organjzzuioùi di cui sìa turorer flratorc, prccúatore

o agente, owero di enti, xlsociazioni anche non

ri,onocciurc, cor. Jr , .oc e,r o srcbiliTenri dr cui

sia .mminìstratore o gerente o dirigènle. rl

.lipendcnrc .i 3\Iere r1 ognr dltu.J,o in cui

e*taDo sravi ragioni dr convenìenza.

Sull'astensione decide il responsabile dell'utìcio di

Arr. 8

Prev€nzione dellà corrùzione

l. Il dipmdente dspe$a Ìe misure lecessarìe alla

preveúione degli illeciti rell'ammitustrazione. ln

pariicolùe, il dipendente rispetta lc prescrizìonl

conlenute nel liano pd la prevenzione dellà

cornsione, prestà la sua collaboruione al

responsabilè della preleúionc della comuione !,fermo restando I'obbliso di den ncia all'autorità

giudiziùia. sesnala aì proprio superiore serdchrco

eveúlrali siluazioni di iLlecito ùell'amministrazione

dicùi sia venuto a conoscenza.

Aú. 9

Trrsparènza e trrcciabililà

L ll d,pen.lenre acjcud IrJennpimelro Llegli

obblie!i di rr.'pdrevr pre\\ri in .rpo dlle

ptrbbliche an]min-udziorìi rcondo le di'fosirioni

normative vìgenti, prestando ]a nósima

(ollrborr/rone nell(ldbor-rone. reperinenro (

rh\ ni$ nne der d.ri 'or ono..i .l obbl:80 or

pubblicrione sùl sito istituzionale.

2. La tracciabiLità dei processi decjsionali adottati

d"i Jrpdì.lenu de'e e-ere. In run. Iccsr. èardn. o

d rJreFo I r .,deFu,ro rùfroro docmcnraìc. -he

consenta in Agni momento la replicabilità.-

Art. 10

Comportamcrto nci rîpporti plivati

I \er rirfori fa\dri. coîpre.e lc '<ldliuni

e\r.dlo\orori\. con prbbl^i uffici.li neì'ecercilio

delle o-o ftn/iori. rl dipcnJ.nÈ our .fiLrd. oè

nenz iona la posìZjone che ncopre

nell-rn ri-r.,/ione per oneìcrc Lril.rà che oon s I

rpenin r e dod "ltro co4fonrnenlo

sua disposizion€ soltanlo per lo svolsinento dei

eompili drufficio, astene losi dal tmspotare terzi, se

noD pq notivi drufficio.

Art. 12

Rrpporti con il pubblico

1. Il dìpcndcnte in rapporio con il pubblico si fa

riconoscere attraverso I'esposizione nr modo vìsibilc

del bàdge od alto supporto idenúficaiivo nelso a

disposizione dall'a1ìrministluione. salvo divefte

disposizioni di servizio, dche in considefazione

della sicùrezza dei dipendenli, open con spirìto di

senizioj coÍettezza, cotesia e disponlbilirà e, nel

úspondere alla corrispondeM!, a chiamate

teleîoricle e ai messaggi di posta elefironica, opera

nella rEùielll più completa e accuata possibile.

Qualora non sia conpeteúe per posizione rivestita o

per materia, indirizza I'inleressato al firMiordìo o

ufficio compelente dellè medesima amirisrraziore.

Il dipendente, faîtc saLve 1e nome sul se$€to

d'nfficio, fornisce lè spiegazioni che gli si.no

rÌchìesre in ordnN al conportameùto proprio e di

altri dipendenti deìl'ufficio dci quali ha la

responsdbilir; ud il coo-dirrrenro \erle olera/.ùnj

da svolgeni e .eìla lrètlazionc dclle praiìche jl

diper ente rislctta, salvo diverse esigerìze di

servjzio o diverso ordine di piorirà stabìliro

dall'amministrazione, I'ordìne crcnologico e non

rifiurr pre{v ori r clr crd renuro \on noti\d oni

generiche. Il dipendenlè .ispc.tta gli apputamenti

con i oiîtadini e dsponde senzà ritardo ai loro

2. Salvo il dintto di esprìmere valutazioni e

ditrotrdere infomdioni a tuteìa dei diritti sindacali,

ìì dlpendente si astiene da dichìaruioni pÙbbliche

offcnsive nei.onîronti dell'amministrazione.

I. Tì diFndefre che .\u ée ld sua anivirà lx\ordri\n

in lm'affìrinislrazion€ che fomisce sen izi al

pùbblico cùra il rispelro degli slandard di qualili e di

quantilà fissali dall'anÌninistrazioùe anche nelle

rppo.ire cdn- dci .enr/i. ll diperdenre operd àl fioe

che posa

dell'an inislrazione.

all'immagine

Arf. ttComportamento in servizio

L reîo re{JILlo il . ,penu dei remrni de.

proc€dimento ammiúislrativo, ìl dipenderte, salvo

giu"n ìcdro rD i'o. non itdd! nè Jdo.la

conportamerli tali da far rìc.defe su aLÍi dipcndeDli

rl cortineflo d: il|i\ irà J L'aJo/ione di decr. o ri ù

2 Il drtenden.e ù!ilr. pem<,si di Jcre r' o"e da.

lovoro cnr.r.q e denorirJri. ncl ri'pe ro delle

condi/ronr p..ri.re JdlL lLppe. da, re8.l"nen.ie dai

3. Il dipendente xtiLizza il nutedale o le aitrezzatue

Ji !Ur d.c|o-e fer risofl Ji .rffrcio e i 11'/.releturici e rel(fonrcr dellull:co nel ri"!ertJ Jei

' inco.i f,o{i drll".rrr nisua, ione. Tì dinendenlè

r'r//a i N//i ,1. rtd"por o delLam;ni.nr:o ,( .

di assicurre la cortìnuità dei servizio, di consentire

agli ùenli la scelln 1lè i djversi crosaiori c di fomire

luro in-|"ft/ioni sulLe roddl .: di presrrrone del

sewizio e sui livelli dì qualità.

4. ll dipeDdenle non assme inpeeni È dticipa

I'esito dì decisioni o azioni propric o altrui inerenti

all'ufficio, al di ftorì dei casi consenriîi. Fomisce

infonì.rio1. e nori,,.e '(ldri\c

dJ dui uJ operd.oni

annini nrr\e. 1 coro o con(||rc. ielle ipore,i

prevr.re dJlle d.'por|zro dr legge e regclamenran

in rurerid di Jcceso. 'rfo-rando rempre !.1

interessad della possibili!à di awalersi anche

derll-rf'cio -e' e Flv.1r con il D.hblco. Ri/r,c,1

copie ed estratti di atti o docunenti secondo La sua

conpcrcva con le moda irà 'rabi irc JJlre nome iD

mcrer.d di ac.ec,o e dai regoldneri deìa propra

5 ll J,!e rden.e oseóJ .l .etrero d'ulfico e lllorrutiva h mteriè di îutcla c hattamento dei dari

personali e, quaÌora sia nchieslo oralrnente di lomire

'rloru/ron:, an, Jocsenri no! a-cesibi illleldri

ddl 'egei d'ul:c o o ddlle d.i!on/ 01 [ marerid

d dl|i pcrsorJl. irfo.rd il ,ic cdcnrc dei mori\:

che ostano all'accoglìmenio deìla richìesta. QMlora

non cid coîfere!re a pro\\edere in meriro "llarichiesta cura, sulla base delle disposizioni inteme,

che la .lessa \engd inolr'di Jlluflìcio conperenre

della medesima anrhìnistrazìo'e.

Art.13

Disposizioni pàrticolàri per i dirig€nti

l Pcma restando I'applicazione delle aÌire

dbpo.iri.ni de Codice. ìe lorre deì preserre

Jnicolo '. dpplicaoo di d.fl.en.j. it. conpre.;i

lilolarì di incùico ai sensì dell'dtîicolo 19, conna 6,

J.ld,.,pto lcBi'lon a a. t6i dîl 'nnle

JJlarú1. llrd.lJ.,,.1n l.tt"la,na l3 asarto

2n4A n. 20-. or \oggern .Le svo'Sono tuvioù

equrprrare ar dirisen.' opera ri n(gl uficidi dire rc

-o Lburazrone oelle ,U.onm toll-he. nortrhc ar

tuùionaîì responsabili di posizìore orgarizzativa

negli edi privi di dìrige.za.

2. I1 dinsenfe svolge con diliscMa le lìnzioni ad

esso spetlanti jn base all'atto di conferimcnto

de 'incarico. persegue gli obiettìvi assegnati e adotta

un comportamento organizzativo adcguato per

I'assolvìmento delf incaîìco.

I. Iì d -ièerre. primr Ji as.umere le sue tJn/.onij

comuùca allamministrazione Ìe pa.recìpazion

uioMrie e sli altri interessi fDMidi che possano

porlo ir conflitto di ìnteressi con lè fuMione

plbblnr che.\olge e drchidm sc hJ parenrr e adinl

entro il secondo sado, coniuge o convivcnte che

esercitano attività poljtiche, profcssionali o

economiche che li lonsano in contatii frequenti con

i'uf|lcio che dovd dirigerc o che siaùo coinvorn

nelle decisioni o nclLe ahivrtà ;nerenll all'uff1cio. Il.Ing.n.e fùù'-c e InrbrJr.oni 5rlld p.upr'a

situazione patrimoniale e le dichiduioni annurlì dei

reddìti soggetti all'inposia sui redditi dellc persone

fisiche pfevìste dalÌa legge.

,1. Il dirigentc assùme atteggiamenti leali e

insparenri e adotla un conportamento esemplare e

impd./ dl( ne: .rpponic"n ',olleghi.

. (olhbu..Lori

e i destinaîari dell'azione arrmìnistrativa. il dirigente

curd. dlr(!..he le r.or,e ds.egnd.e.l ,uo Lrliìcio

siuo ùiilizate per finalità esclùsivamente

islituzionalì e, ill nessùn caso, per esigeMe

5. 11 dirigente cwa, compatibilmetrte con le rìsorse

dispoùibili, il bencssere organizzarivo nella sauhum

a cui è rrepo,ro. fd\ordìdo Ii!.lduaFi di rdfpoflr

cordiali e rispettosi rra i collaboratori. assume

iniziative finalizzate aìla circolèzione dclle

infonìazioni, alla fomazione e all'aggioranento

de1 pe$onale. aLl'inclusione e àlla valorizzazione

de le drmereve dr genere. dr ef. e J co.dilrotri

6. 11 dúisente .ssegna I'islrulroria delle pratiche

sulla base di un'equa pàfizione del carico di

lavoro. renendo coìro oelle ccpa..';. oelle al|rrudrnl

e dellù professionaìità del persoMte a sùa

dLpo.i/ione. ll dirigefle Jffidx sh incrnchi

aggrrn,r!ì ,n bJse Jlld proie-rotuLú e. per quarìro

possibile, secondo criteri dì rotuione.

" Tl d.riCenre srolge ld \dlurdziorìe del persorúlc

asegnato alla sînîtura cui è preposto con

impd/.dlir; . ri.!e1" rLl, l. rdjcu oL e,l . r(mpi

prescrihi.

8. Tl dirigen e inudp.enJe coD rempe'ri\;,; le

iniziatìve necessarie ove venga a conosceuà di un

rllc.lo. drrivc e corcl-d-.. se comperenre. ..

proced rtr,jr d ...p1,, Jre. .wero ,efvl1

rcT!(r \ameo e lr.le(iru a"l;L,ronra d.*rplrnù..

prestando ove richiesta la prcpria coÌlabo..tzione e

pro!\<de ]d inolùde rempe.d!d de. unci.

all'autorità gìrdiziaria tenale o sesnalaziore aLla

corte dei conti per le rispeltile compete.ze. Nel caso

- cL, rice\a sesnala/iore d un Ic.iro Ja pdre Ji

ú J pende 'r(.

dJrfd osni cdLrelr oi lep;e J.lìncle

.rd rLre.d o rl \esndldn.e e nor Lia indebirúeùre

rilcvata la sua identità nel procedimento discitlinare,

ai sensì dell'drr,.o1o J4-ór del.{ec/eta legislaîiw n

165 de|2001.

o. ll dúisen e. 1er linr r delle 'Je po+ib liu. c\ rd

cbe norizi< oon flsponden,i "ì \ero q,r-n o

all'organizzazione, a1l'attività e ai diperìdenti

pùbblicÌ possano diffondersi. Favorìsce la diftusione

della coDosceúa di bronc prassi e bLloni esempi al

filc.li raffozJe -l 'cnso d- fid c; ner corFonrl

dell'ammnistrúione.

Art. 14

Contratti ed altri ltti negoziali

l. \elld co,ìclù.rone dr Jccordi e nctso/i c ncil-

snpL'r/.one di connanj pef

delldlM ni'ìé7.ooe, nonché ne ld la'c Ji

esecuzioùe deg[ slessí, ìl dìpendelrte notr ncore a

nediazìone di îerzi, nè corisponde o pronette ad

alcuno ùiiiità a tilolo di inlermed;eione, nè pe.

,Jr nd,e o a\er lsc lila,o ld JonclLsione

l'€secuione del contratto. 11 presente conxna noù si

appli,. "i.dsi in cui L nm-nrsuuione xbors decrso

di ricorere allaîtività di intemediazione

2. ll dipendente non conclude, per conto

dell'amminislraz íone, confratti di appalto, fomitura,

servizio, finauiamerto o assicuruione con imprese

con le quali abbia stipulaio contattì à rilolo pdvato o

ricevuto altre utilità nel biemio precedente, ad

eccezione di q elli conclusi ai sensi dell'aíicolo

1342 del codice civile. Nel caso in cu

I'amminislrMione concluda coniratti di appalto,

fomit!!1a. servizio, finanziamenlo o .rssicxruione,

con inprese con le quali il dipcldente abbia

concluso contratti a rftolo pdvato o ricevuto alhc

utilità nel biemio precedente, questi si astiene dal

pariecipare all'àdozione delle decjsioni ed axe

àltivita rclaîive àll'esecuzione del cotrùatto,

redigendo veùale scitto di tale astensione da

conseNarc asli atti delhfficio.

I. ll d.penden'c Lhe .onclLde 3ccordi o ncgo/i

orvero sfipùla contraili a titolo privato, ad cccczione

dì queui conclusi ai scnsi dell'irticolo 13,12 del

codicc civile, con persone fisiche o siuridiche

p1\.'! con ìe qu"Ii xbbia.onclu"o, nel bi(nniu

preced(rle. co rl.a I di "ppJ|o. forrurlua,er\ ;/io.

finanziamenio ed assÌcuazione, per conto

dell'amninisirazione, ne jnfomla per iscriuo il

4. Se relle situazioni di cui ai conmi 2 e I si trova

il dirisentc, qùesti infoÌma per iscritto il diriscùte

aplcale responsabil€ deila gestione del personale.

5. Il dipcndcnte che ricela, da persone fisiche o

giùidiche pafecìpanti a prcccduc ùcsoziali nelle

qudli i a lane I Jluir'..rJzrorej nîosr.nze orrli ù

.rri"e q ìnfe'.,l) dellulfi(iù u su qLellu Jcipropri

collaboralori, ne infofma inrùediatam€nte, di regola

per iscritto, il proprio superiore gefarchico o

Art.15

Vigilanza, monitoraggio è attività formative

I Ar .encl Jellr,7r,/o J!, onaa Ò, Jetde.teo

lesislatuo 30 marza 2401, n. -16J, visitano

,ull ,pp icr one del pre.enre Codrce e dei codrci dl

comporamento adotrati dalle sngole

Id. r?erìlr re'pon",brlr dr .iJ.(und

.r rrr. l< rr.rnLr( d !onrollu.fl(mo e sìi rffi.i

elici e di discjplina.

/. cr fiL .-le l'.ni!i,a dr \igilrn/. c morro'a8so

pre!îs,J d,l pre\enre -rlr!olo. e annni.n"/ion n

dndlso o delluffi-ro rroLedin€nri Ji(ipliDari

'tiruiro di *nsi del in' ola 5'-b,',.LFna 4, tl.t

d.r'.n ks,|a,\o , l65.lcl 2AAttft ,\"le!.

dluei, Ie lìlnlron. der com .,r o 'rfFci erici

a crhr'lmcnr. oi; i\iinrl

L I e d rivir; \^l e Ji ,ensi deì lF.efle xnicoìo

d"l ulì.ro p'ocedinen.r di,cipl turi,i conFomdro

dl.e (\en.uJl pre\rronr c.lerLre rci piJrLi or

preven/ione 'lclla rom/iune rJon.t da ìe

m inislrazioni ai, sensl dell'aúicolo t, conúd 2,

J,'ltalcBsc 6 aotenbp 20t2. 4. /o, Lìr1î,.o

proced.menl drcc tl ran. olrre dllc tuvion

disciplindi di cui all'articolo 55-bis e seguenti

del decrcto legirlatin n. 165 del 2AAl, .úa

l.'..iordnen.o dcl codicc J: (orDpwnamLn o

Jell'dmmrnr,ft/roie. le,Jne de le 'eslJrio.,i Ji

\rord/role dei cod.(idi compoÍdmen,o. a -lccolra

dclle co dor e 'lìecire rccerrLe e raviorrre.

a\crdJo l( garuzr( Jr cu. tl dt ..lÒ5a-

bis.lel decrcto l.gislatiú t. 165 del 2AAl. Iresponsabile della pielenzione della cornzjone cùra

l. dtfnr5.one dell, cono!. ev" dei 'aJ ci .ìi

previstc dal presente artìcolo, I'ufficio procedimenti

disciplìmri opeiì in raccordo con il responsabrLe

deìla prcvenzionc di ùl all'u/ti.olo l, .onnd 7,

de dlesse n. 190 del 2012.

4. Ai fini dell'attivuione del procedinento

disciplinare per violazionc dei codici di

.^npor.renro. I'uffirio procedinerrr d.scrplituri

pùò chicderc all'Autorità nazìonale aùticorruzione

parere facoltativo secondo quanto stabìfto

dall'd/hcola 1, cannd 2, letreru d), de a lesse L190 del 20t2.

5 {l pcr.on:le delle nubbl(he anìftrLjsud/ionl

sono rivolle atli\,ìtà lomaîive in marerìa di

traspareiza e irtegità, che consentano ai dipendenrì

di conseguire una piena conosceiza d€i contenùti del

codice di comportamento, nonché un aggiomanenîo

mnùa]e e sistematico sìrlle nlisue e suìle

djsposìzioni applicabili in tali anbiti.

6. Lc Rcsiori e gli enti locali, definiscotro,

nell'ambito della prcpria aùtonoma organizzailva, le

tinee suida necessarie per l'atnnzione dei pircìli di

cui aì presenie articolo-

?. DaLl'attìrzione delle disposizioni del preseùte

J lrcolo 10 ì d(.o10 dcr\ d c nlo\ i o miggron oren

. corco della f ninzJ pubb|ca Le dImi!;,rr',iorprowedono agli adenpimenti pr€visti nell'ambiio

delle risorse ùmane, finanzia;e, e strumenîall

disponibili a legislazione vigcdc.

Art.16

Re\pon\abilità con\rguónte rlla r ioh/ione dei

doveri del codice

l. La violazion€ degli obbìighì previsÌi dal presente

codrce fregîd .onìlondmerti (unudri ii do\en

dufficjo. l'cmc restando le ipolesi in cui La

violazione deÌle disposizioni contenute nel prcscnte

Codice, nonché dei do\€ri e desli obblighi pfevilli

daL pimo di prevenzione della corruzione, dà l ogo

anche a î.fordbil,r; per,ale. ci\ile. dlministrdri\"

o contibilc dcl pubblico dipendente. essa è ibnte di

respoNabilità disciplinère acceíala all'csito del

nell'anrminìstrazione, il

noniloraggio annuale sùlla loro atiuazìoúe, aj sensL

de,tùrt,oú )a omtna .lel J,.t,!" lîtt d,^o

/oJ rle, -'aa1. h pubLl criore Jlsilu i'riruz;onale (

della comunicazioùe all'Aùtorità nazioMle

anticomzione, di. cú. all'arîicolo I, connd 2,

dela lesse 6 rcrenbre 2012, ,. 190, dci risdtali del

monitoraggio. Ai fini dello svolgimenlo delle atrività

proced! nenro dr\crplnare. nel n5peno derpnncip. ù

sadùaljtà e proporzionalità delle sMioni.

2. Ai finj della dcrern.ldlrone del .ipo e dellernrà

della .àù.ooe di c'plidar(

atpIcdbile. ld \rolr/rone è \Jlu|,i n oenr crntolo

caso con riguardo alla gravità del conDortamcnlo ed

a IeflIà del pres'Jdi/i^. dicl'e morale. deri\xú'ne a

dc-rrù o dl pr<sritsiu 'lrlì"mnririina/'un< J.

rpparenerrJ Le qnlioni rpp|, 'bili ,ono que.l(

previste dallÀ legge, dai regohmentj e dai contatti

colleilivi, inchse quelle esp lsive che possono

essere appÌica1c esclusivamcnîe rei casi, da valutarc

in relaziore, alla gavjtà, di violazione delle

di.pu'iirJr, .li .ui "gliJn'.u i d. qJ".om concorfrn"

la non modicità del valore del resalo o dcÌlc altre

Lriiii e I'.mnedù-d cun(lzione di que.ri uì,imi .on

rl comprnenro d un alo o d urxnrirà r;frcl

dell'ùfficio, 5, comn1À 2, 14, comma 2. prìmo

periodo, valùtala ai sensi de1 prino pcriodo. La

disposizione di cui al secondo perìodo si Àpplica

a. reìì ner ca,. d T.'dr\d nesl i leciri di cJi asli

articoli 4, comma 6, 6, conma 2, esclusi i conflitti

rneramente poteuìali. e 13, comú 9, prnno

periuJu T funlat: (ollerl \ i possono pre\eder(

Lhnor cnreri di md-ududz'one delle 'anzioniapplicabili in relazìone alle lipologie dì violzìone

l. Re'u feon. ld conm-n"z-one deì licevidn en.o

senza prea\aiso per i casì sii! plevisti dalla legge,

dai regolamenti e dai contatti collettivi.

,1. Restano fermi s1i ùltcdori obblieli e le

con.etsueDu rpo.esr dr re.pon'dbrlrrà dr.chl n.re del

p'bb'ici d'pende i pre\ini dà D"rme d; legge. dr

rcgolameùto o daì conlrattr collettivi-

Art. 17

Disposizioni finali e abrognzioni

1 . Le amìùistràzìori danno la piu ampia difflrsione

dl pre(erìre oec-ero. fubbIc"rdoLo sr.l proprio sjto

iDtem€t islituzionale c nella rere intranel, nonché

ra"meu(ndo o rrrrre e-marl à tunr i proln

dile enti e ai ritolari dì conh-atti di consutenzÀ o

collaborazione a qualsiasi tilolo, anche

professionale, ai tiolari dl organi e di incarichi negli

ufiici di diretta collaboruione dei vertici polúcr

dell'amministrazioúe. nonché ai collaboratoi -quhiasi tilolo, aùchc professionale, di imprcse

fomiîdci di servizì in favorÈ dell'aministrazione.

contestualmente alla

sottoscriione del contratto di lavoro o, in mancaza,

all'aho di conîerimento dell'incarico. consegna e fa

sottoscriverc ai nùovi assunti, con rapponi

conùnque denominati, copia del codice di

2. Le ministraziom danno la piii aÍrpia diftusìone

ai codici di compotanento da cìascuna definit ar

seNi dcÌl'a.rto1o Jl, conftd 5, del cítata decrcÍo

tegist.úi,o n 165 .lel 20Ai sc.ondo le nedeslme

nodalìtà previste dal comma I del Fesentc articolo.

3. Ildecrcto del Mítisîro per ld fukziane pubbti.a

ín .lata 23 nownble 2rr0. recante "Codice di

conpoftamenlo dei dipendeùti delle pubbliclr

àrmi strazioni", pubblicato nella Czzeha

Ufficiale r. 84 del l0 aplilc 200 I , è abrogato.

Il presenle decreto, munì1o del sìgillo dello Stau,

sarò inserito nella Raccolta ufficiale degli atii

nonndll\i dcl,c RepJbolica iJl,anr. i far(o obblitso

a chjulqùe spetli dj osservarlo e di f.rrlo osserare.

CONTRA.TTO CoLLETTtvo NAZT0NAT,E Dr LAvoRo

DEL PERSONALE NON DIRICtrNTE Df,L COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI

6 LUGLIo I995

Art.23

Obblighi d€l dipcndentc

I ll d pende-re corfo n I 11 ".r3 .ondonr al dore,e

cosrituzionaie di scNire 1a Rcpubblioa con inpcsno

e responsabìlìtà e di rispenare i principi di bùon

ddamento e inparzidità dell'attività

am,î]|n.\rJIvd. afleponendo rl r,|eflo de ld legse.

finteresse pùbblico agli intercssi privati propri cd

al|nLi. il dipendente adegua altresì il propfro

\ompondrerio L p ic pi n8JàJdri .l rappoÍo di

lavoro contenuti neì codice di cotrdotta allegato.

,). lLd p-ndefle '..onponJ f' noJo r-lc dd ic\orirc

I'instaurazìo.e dì ralporti di iidùcia e collabo.dìone

tra i'Alrminìshazione e i citladìri.

3. In rale .Pe. i'-.o

dell'esitseùa ó s4xrt'c L nlglioe qudli; del

servizio. ìl dipendente dele in particolde:

a) collaborarc con diligcùza, osservando Ìe nonne

del prese.le contratto, le disposizioni per

Ie.ecu:onc e a d.-rpldd del ld\oro rmpdr.î(

ddl-Am ni- !rr,/iore ".c\e .n relr:ooe all< lJILc\isenu ir marcna J; .ic.uezz, e d dm\ierre d

b) rispeLlare il seerclo d'r.!fiicio neì casi e nei nodì

prev.qi d,l.e norne der .irgoli o'dinmenri "i .(o';

dclL' al1. 2,1 L. 7 agosto 1990 n. 241;

L ' non u i i//aF d firu fri\ar le inform"Tioni di .r..

disponga per ragioúi d'ufficlo:

dr rer -Jfp.nr con lc:nal.nJ. forire rure le

ìnformúionì cui abbia litoìo, nel rispelto deLle

d.,po.|lronr ir ndre_:é dr hJ p r(Dza e d ac(e*u

all'llttiria ammjnistrativa lreviste dalla legge 7

aeoqo oo0 n 2al. dai e!ol.meni dnk.i\ideìli

{Jrsrì \.gen I nell ,nrrn sr-d/ion( !oo.hé r.r-are le

disposiziori dell'mministrrzione 1ú ordine al DPR

del 28 dicembrc 2000 n.445 (Iesto unlco dcre

disposizioni legislative e regolameniari h rutcria di

documentazione amministrativa) in lemà dj

e) dsp€tîarc 1'orario di lavoro, adenpierc aLle

îormalità previste per la rilevúione detle presenze e

non |r,scnlrrsi dal luogo di lavoro senza

I'aulorizzazione del di.igcnte delse zio:

0 durante I'orrio di lavoro, mantenere nei rapportj

intcpersonali e con gli utenîi coDdotta ùnìformata a

pnncipi di conettezza ed astenersi da compofamenti

lesivi deÌÌa dìgnità dellì pcrsona;

F) ron " renJ<r( rd occ, p,ioni e.rturee cl ,(n i/io

e Jd J''i\ir; Lhe n.,rdrro ,l <.uperu p,:co.lr,i.o In

periodo dl malattia od infortunio;

h) esesuire le disposizioni tuerenti I'espletamento

delle proprie tuúioùi o nansioni che gli siano

impafiti dai superìo.i. Se riliene che l'ordine s1a

palesemeÍle illegittino, il dipendente deve f.tnle

rimostranza a che Ì'l1a impanito, dichianndone le

ragionii se I'ordhe è rimovato per iscriito ha it

do'd€ di dm.e.ecúone ll drpendeDre no!de.c.

comunque, eseguire lordinc quodo latto sìa vietato

dalla legge penale o cosrituiscè illecito

ì) vigilare sul corctto cspletamento dell'attività del

personaÌe sottordinato ove tale compito rietrai neLle

proprie responsabilità;

il "\crc c r.d dei loc.,li. mcq lr. orge . ma'(hr11i.

atÍez2j, strurnenti ed automezzi a lùi affidaii; k) non

vÀlersi di quanto è di proprietà dell'Amministrazione

per ragiod che non siano di servìzio;

l) non chiedere né accettare, a qualsiasi lirolo,

compcnsi, regali o alrre utilii,ì in connessione con la

preslazione lèvorativa;

m) ossen are s(rupolosamenre le dspo,rioni che

regoldtro I aLccsso di locah dell Alminrsrrrione da

pare del pebonale e non r1lîodufe. saho che noo

siano debitamente aùtorizzate, peÉone estloee

a1l'aministuiotre sGssa in locali non aperti Àl

pubblico;

nl comunicare all'Armrni,ra/ione ld propna

residenza e, ove non coincidente, la dinora

remporJned. noncbé ogîr sucresr.vo mutametrlo

delle stesse;

o) ih caso di malaltja, dare tempestivo awiso

alluflìcio di appaneDeua. rdl\o compro\aro

impedimentbj

p) dsre;(Ar d!l parecipae dllddo;oDe J. de,ir.odi

o ad aFivr'à che pos'ano !ornvoleere direaamenre

indneÍdmenre iDreres'i fiDanziari o mn fitrdlziari

propri o di suor larenri entro rl quaflo grJdo

CoNTRATTo CoLLETTTvo NAZT0NALI Dr LAvoRo

DEL PERSONAIE NON DIRIGf,NTE DEL COJIIPARTO REGIONI EAUTONOMIE LOCALI

11.04.2008

4.r.3

Codice disciplinare

1. Nel rispetlo del priDcipio di sradudlità e

proporzionaliù dell€ sanzioni in relazione alla

gr"!rta delÌd Lìarìccn d. e in ..nlomrirà d quúro

fre\irlo ddl ;r. r< del Dlg,nl6a del 20nl (

succcssive nodìficazionì ed integrazioni, il tipo e

i'entìià di ciascuna delle sanzioni sono deteminati

in relaziore lìi seglFnti criterì generali:

a) inienzionalìta del comlofamento, srado di

neg igen-/a. imprLdeùd o imperi/id diLìo.udre.

tenuto conto anche della p.evedibìliii dell'eventoi

b) ilevènza degli obblighi violali;

c) responsabiLità comesse alla posizione di lavoro

occupÀtà dal dipendente;

d) grado di danio o dipericolo caùsato al1'ente, agll

utenli o a terzi owero al disservizio delenninaÌosi;

e) nFr'reva dr circo'r"n/e J!!m\.n.r o Jnenurr

con !èrlicoLère.iguèrdo al conpoíaneulo del

l!!orrrore. Jr prec(denri dr\rplin.ri -ell 'rhfl^ del

bitu,opre!ìs,o ddlìa ìegge. alLon! ncnenro verso

gli utenti;

i) al concorso nella mar,dnla di p.ir lalo-aron I)

2. La recidiva nelle n1anca|ze prcvisie ai colnlni 4, 5

e 6, sià sMionaic nc1 bicrùio di riferimenîo,

compora unè salrzione di maggiore graviià aa

quelle previste ncll'amtrito dci medesinn commi.

3. Al dileúdente responsabile di pìir ÌnancMe

compiute cor unica zione od onissione o con pru

' ooi ùJ oftas,, nr F loro co legsre ed .ccerdre

conùn xnico procedimeùlo, è applicabile la sanzìone

prevrrra pe'.a rrca-/a pi: !ro\e re le rudJene

inîrazioni sono pLriÈ con sanzjonì di diversa

.1. La sanzione disciplínare dal mlnimo deì

improvero verbalc o scritto al massimo della mulla

di importo pari a 4 ore di rctdbùzione si apilca,

gradLundo Ielnl.ì dellc .3 r,/rodi

criteri del coma l, pe.:

a) inosservanza delle disposizioni di servizio. mche

in tema di sssenze per nalaitja, nonché dell'oîario di

b) condotta non corfome ai principi di coretr,ezza

verso sùperiori o altri dipendenti o nei confronti dct

pubblicol

,ì regìiFer/a ell e(ec rionc der corf ' d\egrari.

DelÌa cura dei locàÌi c dei beDi mobili o strumcnù a

lui rfìdati o suj quali, in rcluione alle sùe

responsabilità, debba esplerùe atiività di cufodir o

vigilsnzai

d) jnossenanza dcgli obblighi ;n mrtcria dì

preverzione desli ìnfomni e di sicurezza sul lavoro

ove non ne sia dèrivato dmlo o disservizioi

e) rifiuto di assoggettani a visite pcrsonali disposte a

tùiela del patrimonio dell'ente, nel rispetto di quanto

previlto dall'art. 6 della legge 20 magsio 1970 n.

300;

1) insuficiente reDdimento, rispetlo ai carichi di

lavoro e. conunque, nell'ÀssoÌvimcnto dei co.opiti

L'impol1o delle rilen É per mùlra sarà irtroiiato dal

brlJncio delrere e dcsrindro dd dflr\ i so\iali d

lavore dei dipendenti.

5. La sanzjone disciplinare dcÌla so$ensjone dal

servizio conprivazione della reaibuzione fino ad ùn

nassimo di l0 giomi si applica, gaduùdo l'enîiti!

della sanzione in retazioDe ai criteri di c i al comma

l, per:

a) recidiva nelle mancanze prcviste dal co1ìrma 4,

che abbiano comloltato l'applicazione del massimo

b) panicolare gla\,ita delle naùcnMe prcviste al

c) as(en7d 'Dgru,rifi.dLì

ddl .e^i/io firo J l0 rioro 3rb raro rbbdndoln dello qe$o: In rah ipor(ri

l'entità della saúione è detenniùata h reluìone alla

durata dell'assenza o dell'abbndono del servizio, al

disserllzio deteminàtosi, a a sravità della

violazione degli obblighi del dipendente, agli

c\ crrurli ddrni crL.dri all e ,le. dEli urenri o di ,epi:

d' Ingrui,,:c.,ro r Jrdo. non supefiore a l0 grorù. a

Íasferilli nela sede assesnata dai sùleriori;

e) svolgimento di aitività che dtardino il recupero

psico-fisico duante lo stato di ndattia o di

0 testiìlonianzà faisa o rcticente tu procednneùti

dìsciplilari o rifiuto della stessa;

s) comlordmenri n;uac.io.i. sd\ cmeùre ins.uno'i.

calunniosi o dì1ìàmatori nei confionti di altri

dipcndenti o degli utenti o di tctzi;

h) alterchi neglì ambìefii di lavoro. aoche con utenii

i) manifestazioni ingiuriose nei conùonti dell'ente,

salvo che siaDo espressione della libelta dì pensiero,

ai sensidell'an.1 della legge n.100 del 1970;

j) atti. compodancnti o nìolcstic, anche di caratlere

sessule, lesivi della dignità del1a peNonai

k) vioiaziorc di obbLighi di compofamento non

ricompresi spec;ficataÌnente nelle letlere prcccd.nti,

da cui sià derivsto disseflizio owero danno o

pericolo all'ente. agli ùtentìo aiîerzi;

l) sistenalici e rclenrti atri o comportamentì

aggressìvi, ostili e denigîarori che .ssùnano lome

di úiolcvr mordle o d pcr <cJ7.oDe p\.colog(r oei

conftonri di u alho dìp€ndeúe.

6. l,a sanzione drscillinare della sospensione dal

seryizio con privazioN dclla relribúione da l1

siomi fino adunmassimo di6 mesi siapplica per:

a) recidiva n€l biennio delle mancanze prcviste nel

comma precedent€ qùando sia staù conminala la

sanaone màssirna oppure quedo le nancaúe

previste al con1mà 5 presentino cdarten di

particolare gavità;

b) assenza ìngiustificati ed arbitraria dal senizio per

ù numero di giomi superiore a quello indicato nellà

lett. c) del cornma 5 e fino ad un massimo di l5j

c) occlLltamento, da p.rte del rcslonsabìle della

cu-udid. del (onrollo o Jella vi8iù/d, or fdú e

circostanze relativi ad illecito uso, nanomissìone,

disùazione o sofirazione dì somne o beni di

peúiflerìza dell'entc o ad esso aftìdati;

d) persisteDtc insufficiente rendinento o fattì,

colposi o dolosi, che dimost ino grave incapacità ad

adempiere adeguahm€nte agli obblighi di servizio,

e) esercizio, attravcrso sìsiematici e reitcrati atr e

conpolàmenti assressivi osllli e dcnìsraiori, dj

fome di violenza Inorale o di penecuione

psicologica nei confrontì di r.ln alto dipendenre al

fi.e di pfocurargli ur damo itr ambito lavontivo o

addiriltura di esclùderlo dal contesto lavomtivo;

D atri. comportamenli o moLestie. anche di caraltcre

sessuale, di pàficolare gravità che siano lesivi deìla

dignità della persona;

g) ìnie compondend reL Jll elu"ro.e Jei ,iJeridi rile\Jnenro elenrolrc. de,ic preseùd e dell orario

o manomissione dei fosli di presenza o delle

risultàúe anchc cartacee degli sLessi. Tale sanzione

"i applica.ncbe n(i ,Jrîofl' d' chi dral|, diud o

permetta tali atti o componamenri;

h) alterchi di paficolare gravità con vie di fatto neg[

ambìenti di lavoro, anche con ùtertia

i) qxalsiasi conportamento da cùi sia derivaio danno

gfaveall'enteoateúi.

N€lla sospensìone dal servizio prevista da1 presente

coÌma, il dipendente è privato della reiribruione

fino al decimo giomo menùe, a deconere

dali'undicesimo, viere corrisposta allo siesso una

iDdennilà pari al 50% della retrituzione indicaîa

all'art. 52, conm 2, lett. b) (retribuione base

mensile) delCNL del 14.0.2000 nonché srirsegrr.lcl nu(leo fmilidc o\e fenlnd lr penodo Ji

so.pensione non è. .n ogrx !dso. !onpuubirc.i Fni

d€ll'@ianità di senizio.

7. La sanzione disclplinare del licenziamento con

prcawiso si applica per:

a) recidìva plurina, alneno tre volte ncll'amo, nclle

nrrlrn/e treyi.e ri c.m,llì. 5 e 6. ar'he ,e di

diversa natura, o recidiva, nel bie io, in uardncava rd quelje pre\r{e nei rede.in conÍu.

che abbia conporato l'applicazionc dclla sanzioDe

massìma di:6 mesi di sospensìone dal servizjo e

dalla r€tribuzione, fatto salvo quanto previsîo al

successivo comma 8,lett. a);

b) 'eciJivd

nell ir)ndzione J. .u. .l co md 6. ltlrer"

cl úsr15,rfi.dro nfiuto del .r-,fenm(nro di.posrù

dall'etrte pcr riconosciùte e notivrte esigeue di

,er,i/iu oel rjiperto Jelle \igentr pr.ceJu.e..do rarc

'el -.'feno der rodelir di reld/rori .inddc:.

previsti, in relazione alla tipologìa di mobiÌità

d) tuncara .rpre.a del ier,./.o nel remjneprefirsaro

dJll enre qL,ndo I r..enra rrbrrrira ed .ngru.rlìc.,ra

si ,id protrar'd per n penoLlo {rpenore c qurnd.c.

grorr. Qualora il dipenden.e flprendd \en /:o s.

applicà la sanzione di cui al conma 6;

e) col,inuir;. rel bicrurio. der cumpunmcDri nlcra

dne\lúti il !e,dúùe dr unr ciur.rone Jinsùftìcientc rcndimenro o fatti, dolosi o cobosi, chc

dimoslrim erave incalacilà ad adempiere

adegùatrnente ngli obblighi di sc'rizio;

f) rccidiva nel bi€'úio, ancle nei conîronti di

persona diversa, di sistematici e rcitcrìti atti c

compúnamenn aeFcrr\r orr.r e dea'r.,ron e di

lorne di \ioleDz" nrordle o or per,ecul nn(

psrcologrcd ner corfroi|| di ui collesd al f,,e di

procùa€li ùn danno in anbito lavoraiivo o

addirittura di esclùderlo dal contesto lavontivo;

g) recidiva nel biennio di atti. comportamenti o

molest'e, anche di caEttcrc sessuale, ch€ siano lesrvr

delìa dignità della persona;

h) condanna passab ù giudicato pe. lln delitto cl€,

corme$o tuori dal ,e^ /ro e oon driirenre in vra

dirctta al rapporto di Ìavoro, non ne consc a la

prosecuziore per Ia sua specifica gnvitn;

i) viohzjone dei doveri di comportamento non

ricompresi specificataúcnte nelle letterc precedenri

di graviB tale secondo i criteri di cui al conma 1 , da

non conseniire la prosecuione deì rappofo di

j) reiteraii conpofanenti ostatìvi àll'aîtività

ordinaria dell'entc di appartenenza e comùque tali

dlr comporlare eravi ritardi e inademplenze neua

efogaz ione dei seNizi asliùtenti.

8. La sanzione disciplinare del licenziamento seúa

preawìso si applica !cr:a) terza rccidiva nel bien.io, D€sli ambienti di

ldr.ro dr vie J tuno con.-o d pendenl o rcr/i,

anche per motivi non attjnenl al servizio;

b) accertamento chc I'impiego tu corìscgurto

n€dimte ia produuion€ di docunenti 1àlsj ".conunque, con mezzi jìaudole.ri, owero che ia

sottoscnziorc del conlratto individuale di lavoro sn

araenula a seguito di preseDleione di docrLÌnenti

falsi;

c) cordanna passaa h giudicato:

1. per i delitti già indicati nell' art.1. coma ,,

lcnLre t. b) lin||iirD1enîe arl al1. ,lÒ del codrce

penale, c), ed e) della lcese Ì8 sennaio 1992 n. t6i

per il pelorJ e deg,r en. localr rl rilerimp-ro e "ldelitti prevìsti dagli artt. 58, comna 1, leit. a), b)

limitatmcntc al1'an. 3i6 del codice penale. lctt. c),

d) ed e), e 59, coùna 1, lctt. a). limiratàmente àr

deliri già itrdicati nell'alt. 58, comma 1. lelt. a) e

all'art. 316 del codice penal€, lett. b) e c) del

D.Lgs.n.267 deI2000.

2. per gravi delitti commessiin servizio;

3. per i delìtti previsti dall'alt. 3, comma 1 delÌa

legge 27 marzo 2001 n. 97;

d) condama passàtà in siudicato qùando dalla stessa

con\egua I iflerdr/ione perf,e1r. aar pubb.rcr urficr.

€) .oldannd pa$du n srLdicaro per ú delino

Lorme.so il cen;zio o tuofl .erui7io .he. pur non

attcnendo in vià dùetta al rappofto di lavoro, non ne

corsenta neanche prolvisorianente la prosecujone

per la sua specifica gravita;

.) !,o1,/,o,i In.enr.onaI decl, nbbl,shr lro,l

dcompFsi specificatamente nelle leîtere precedenti.

rn,he rei coniîon,i di ref7i. di glavrà rdle. in

relúiorc ait,criteri di cùi al coma l, da non

ron5en,ire .a prosecui.ne neppure pro! r,ond del

g) lr!o,en -n \|r r. drpenderìre \eng, Jne\Laru

perché colro. in flas"ùd. , cormenerc -edri di

p<.Lrl1ro o concJ\.iore o.oruione e ì-"re,.o .a

corvalidato dal siudice pcr lc indasini preliminsri.

9 Le nlsncaore non e.Ire$dm€nre pre\i.re ne.

comîi da d d r .ono comr nque..a?iordre {ecoodo i

criteri di cui al comma l, fàcendosi riÈrimento,

qun.o Jl 'di\;JLa/ one dei i.n .àtu oldbili. asli

obblighi dei ìavonlori di cui all'art. 2l de1 CCNL

del 6.7.1995,come nodificato dall'af.23 dcl CCNL

del 22.1.2004, qùanto al tipo e alla misua delle

satuion.. di Drin\ipr derumibili d1. ,on]mi

10. Al codice discipliDùe di cui al Fesente aficolo,

deve essere data la Ímssina lubblicità nedianre

aliÌssion€ in luogo accessìbile a rufti i dipendenri.

Tale foma di pùbbUcilà è tassatiaa e non può essere

sostituila con altre.

ll. ln scde di prima applicaziotre del presento

CCNL, iÌ codice disciplinafe deve ess€re

obbligatorianente aîfisso in ogni posto dì lavoro rìluoso Jcce,,'biìe a rufti iJ Dcndefl. e ro l5 piomi

dallà dJra di nipJl,/rore del pre*nrc CC\l e si

applica dal quindicesimo giomo $rccessivo a quexo

della affissione.

Ì2. Per Ìe iniiazioni discillinad, comunqùe,

commesse ncÌ periodo aniecedente alla dala di

efficacia del codice disciplinare. di cui a comna 11,

.. rpp ic: ro ìe .du iuri prc\ L.e dr I dr :5 \JUJice

disciplinare) del CCNL del 6.7.Ì995, come

modilicato dall'af.25 de1 CCNL del22.1.2004.

13. Dalla data di sottoscrizione definitiva del

pre\enre CCNL Jono di,JDDI.are le dr(pusi/:oni

dcll'ari.25 del CCNL del 6.7.1995 come sofituito

datl'ad.25 deÌ CCNL dc|22.1.2004.

{&p

& COÙIUNE DI ATIMINUSA LA GIUNTA COIIIUNALE

Provincia di Palermo

QUADRO SINOTTICO - CODICE DISCIPLINARE

Alleguto n. 2)

alla "Díscíplina deí procedimenti discipli ari"

QUADRO SINOTTICO _ CODICE DISCIPLINARE

N.B.: La prese le tabella, rccante in lorma rìassu tíra e schemqtica Ia tipología delle

infrazioni dis.iplinatí coí le sdhzío ì al esse collegabili, è ls rísulta te ili un'opera

ínterpretstíva dí coordín.tme to tra le dísposizioni cofllenute nel CCNL 11.01,2008 e le

,totrne defúite inperatfue .lagli qrtL 55 e ss. del D. Lgs. 165/2001, così corrrc fiodílìcato ed

íntegtato dal D. Lgs, 150/2009,

Pertanto sì precÍsd che lo schema ín questione non è ídoneo ail esserc fonte ilírespohsahílítti discíplínare. ìn qúa to questltlÍíma pottà fo darsi escltasir'ohehte su norme

conte ute ìn attí aÍfrcíttlí dell'Ordiranento (Legge, D.P.R., CCNL, Pianí, etc.); con lo

co segaenzq che ih cqso di contrasto Íru il presehte scherúí e le nome prese a tlerimento

per Ia sie. reda1ione, bisognerà considetare prcvslenti Ie seconile e, per conyerso,

lralqscíúre il contenato della turbella, la cai unica lifialità, si erideúzía, è qvella di renderc

piìr i tellesibile I' ery'Ente.

coslilue do, Der I'elfetfo, urro struhtehto a caralTere meramente operativo-esemùlíficalìvo, a

Ioro esclasho benelicio e vantsssio.

lon(e Fatlirpecie )isciplitrari

ccNL 11i4r2008

a) lnosscrvarza delle disposizio di sef,'izio (...)lb) coDdoxa ùo]r cortbrme ai princili dì coretlczz!

verso supenori o altri dipendenli o nei conlÌonti delpubblicoi

c) neglìgerza nell'esecuzjone dei compiri xssegnili,nella cura dei ìocàli e dei beni mobili o st!ùneúi a

l i aflidati o sui quali, in relaziorc alle su.rcsponsabìlità, debba espletare allività di cuslodià ovjgilanzai

Jl Ino*( \ In,J d(. L' .hh ,!., rr n.'rc. d d, p (\e / o, (deslì infolîuni e di sicwezza suì laloro ole noÍ nesia derivàto danno o disserviTi(':

e) úlilrto di essoggettarsj a visite pe$onali disposte àtll1ela del patdnbnio dell'ente, nel rispetto di quantoprevisto dau art. 6 della leSge 20 magEo 1970 n.300.

Dd nnrimo del rimllolero

ve.bale al asslno della

lvfulta d; inpolto pxd i 4 ore

CCNL I l.:1i2001

a) recidiva nelle lnarcalze prcriste dal comma .+. che,bbrn. "o1,p Id.o IinflnJ/one oel la..rîo

b) particolare gravirà delle mancinze prevìste Àl comma

c) (...) arbitra o abbandono del senizioiJl gu,nlìf.ro ri,ddo. ro'r .upea"re - Ir) sonr'. r

ùasîerirsi Nlla iede assegData dai superiorile) svoleìnerro di .ftirnà che dtardnro il .e.rrero

psicoJkìco durlll]îc lo strto di malàfir o di

lett. t) sostitùil;ì dal D. lgs 150/2009;g) conpotanì.rti. nonreìrerali. r nrìcc:ùsi, graverrente

insiufiosi cilùrniosi o d'lTamèlon nei coniionti diahi diDclC;rli o desliutenn o di terzi:

Sospcnsionc dal scnizio con

pnvazione della retribuzione

firo a Ì0 -siofùi

h) alterchi rcgÌi ambienii di lavo.o, lnche con utenti o

i) maùiÈsúioDi jtrsìu.ìose n€i confrorti del, enrc,s

' !o clre \;ano c prersiore d('ìr libc à d. peI+ero,

ai selsidell'ari. I della legge n.300 dcl 1970ij) adi, compon ùelti o moleslie, anchc di caratter€

sessnale, lcsili.lclla dìgnità della peìlona;k) llolazioDe dì obblilhi di compoftameúo non

ricompresi sFcilicalarnente nelìe ìetÈfe trccedenri,da cùi sìr dcdvalo disservizio ovvcm danm opericolo :r11-ette. agli utenli o ai terzi, ir rìssenza diconddna dcllaPA al risarcirÌemo del d.E o:

D.Lgs. 165

Lavordlorc o il dì.ìgcnre. della stcssa o di alrn lìA, ch€,csscndo a conosc.nza per ragioùi di uîficio o dìscnjzio. di infonolrioni riLcvanli per un proccdirncnrodìscipins.e in coNo. ifiuta seùa giùsrificato norivo,Ia colhborazìone dchiesta daÌl'antodtà disciplinareowctu rcndc dicljaì"zioni falsc o reúceltii

SospeNnue dal sedzjo con

privaziore della

rerribuzione,lino a 15 giomi,

oo]misuaf a atl'ilÌecito

conlesúto nel !.ocedimento

disciphra.c conncsso

D.Lgs. 165

Matua|o esercizo o decadcùza dcll'lzone disc;plinarepù onìssjone o .jtardo ingiùstificati d']gli atti delpìoccdimento o v utazioni nùifestament! ;nfondatedi insussistcrzî di condottc palesement! .ilevaltì

Sospensiore daì se jzio con

privèzione dclla retribuzione

fino a I mesi in prop('rzjoùe

alla gavità dclLa sanziore

disciplinare omessù

D.Lgs. 165

Fatra salva !l1ra sanzjotrc djsciplinare, la violazìone da

rrrp del la\-rro c. .lc/i nbql /r aelle p,e.r. /,Jrclarîmtiva, c]ìc abbia comportaio condanna per la PA alnsarcinento dold..no

S0sFrsione dal sonizio con

prìvùziole della rel.ibuzione

da 3 gionn fino ad urrissi'no dl : mesi in

p.oporzione all'cDtilà del

ccNL ll/4/2008

a) recidn rel bi.nnio delle mancarìze p.eviste nelcomma pr€cedenre quando sia stata coÌnn ùaia lasanzione mù$ima olpùe quando le mancarzc prevlsleal comma 5 prescnîi.o c{atteîidj larticohre gravitì:lett. b) $stituì1a drl D. Lgs. 150/2009:c) occullamento. da parte del responsabile dcllacustodla, del contollo o della ligiianza, di faiti c.rr,^. ,-,c r"l,|n' rd il''r." !60, ma orni\ on<,distrazlole o soltúziorc di somn]e o beni di pertll1eúèdell erle o ad esso af[datijlett. d) ed e) sostiluite dal D. Lss. 1i0/2009:f) atti,.onpoiúncnti o n)ìestìe, ancle di caralLere

sessuale, dì paficolarc gavità che sìano lesid delladignìri della persona purché non îeheîarì;g) (...) chi avalLi aiuli o !.metta conportamenti lesiall'eLùsion. deÌ sistemi el.thuìci della PleseMa edell'om.io o la manomissione dei fogli di preseùa odeÌle risnhànze degli stessi;l) alterchj dì paÍjcolare gravili! coli !1e dì fàno negl;xmbìentì di lavorc, anche con ulenli;i) qu.lsiasj comportanento dr c i sii lledr.ùo dannoqr"\c .,ll enr< o ' re1i. d condiT urc r\c nun Dc iddciirata condanna.l rìsùcimenlo Der la pA

Sospensione daì servizio con

pnvazioùc dclla rerribuzìone

da l1 gicnifìno ad un

nassl'no di 6 mesi

An.55 scxies-c.2, D.

Lgs. 165

Chiunqxe .asioli srave danno al tuDzionameùrodcll'ufticio di appùtenenza pe. ineîficienza edjncompctcùa lrofessionale acccrlatc hrnitc sistcma dr

C0llocamerto ìn

disponibilità e

tdctemnrirzioùe m.lsioni e

qualilLca ai iÌni

dell'evedede

ncolÌocameìrto del

&r.3, c.7,CCNL

ll/4/2008 Art.55

D.Lgs. ló5 Art. 55

D.Lgs. 165 AÍ.55

qùater. c. 2, D.Lgs.

165

a) rccidÌrÀ plurina, almcno tre volre nell'anno, Dcllemncozc prcvistc di commi 5 e 6, arche so di drvcrsanatùra. o rccidiva, ncl biennio, in um mmcaúa traqxcllc pfcvire nci m.desimi con1mi, cho abbiaconponato l'applicazionc dcLlî sarzione massima dìomc'. Ji'uspLnrirDeJ"lsca /roedJlir r.rnbviuùc,falto salvo qùànto previsto al $ccesslvo coúma 8,Leît. a);

b) fccidirà ncll'inÈazionc dicuì alconlma 6,lelrera c)jo) hgiustilicato rifiuto di traslìrimeDto disposto

dall'Anrministrazione pù molivale esìgenze di

d) asseùa priva di làlidÀ snrstificazione per un l]uraerodi sioni, anclre noD cortinùxrrvi, sìrpeiore à rcncll'dco di ùn bicmio o corùljirque per piir dl setie

eiord nel corso degli ultnli dicci ar i oweromancala ripresr del scÌaizio, in crso dì assenz.ringiurilicata,cdro il termire fissalodall'anlminislrèz ion€;

Ictt. c)ì0 e g) sostituite dalr).1ss i50/2009ih) oondanr1a passatr h siudicato per !'t1 deLi$o che,

conrúnesso tuori dal serltio e non altinente m vladíet1a al rap!o11o di lavorc, ùon ne conseúa laprosecùzioneper la sua sp.cifica gsitài

i) violaziole dei doveri di compofamenlo nonriconprcsi specificalancnte ncllc lclrere p.ecedelli digrdvità lale s€condo i criieri di cul al comna t. dèÍon conseniire ìa prosecEione del oìrporto di lavoio;

j) reitelati comportamedi ostdlili ail'.1lività ordinariadell'ede di aplarteDenza € comlrque tali dacompolare gÌavi ntardi e iladempìeMe ùellaerogàzione dei se izi agli rÌîeù|lt

k) prcslazione lavorativa nfcrjbilc ad ùn &co tenporaleùon nrienore al bjennìo. pcr là qùale 1a PA tònnulauu valutazione di insufficiente reùdimerio domia a( e rra ol.,/r.ne dr obb ,rnr dJll . pr.{d/iorc -

base a leggì, regolanenli Conîrar1i .r codici di

CCNL 11i,1/2008 ^n.

D.Lgs. 165

a) reilerèzione nell'àmbiente dì lavoro di srxvl condolteaggessive o noleste o rainaccios€ o insiuriose ocon1ul1que lesive deìl'onore e del: digiilà lersoDale

b) falsttà docunentàìi o dichiaratjve connesse a; fini o

in occasjore dell'nNtaurrzjone dèl rappoilo di ravo.oovvero dì progressioni di carìera;c) condanna passata ì! siudìc.to:1. peî idelitn già lndi.ati nell'an.l, comma 1, Ìeltere

a). b) limitaîane]rte ail aú. l16 del codìce penale, e),ed e) delÌa legg. l13 gennaio 1992 11. l6; per il,ersonale desli enli lo.ali il rìfèrime.ro è ai deljtti

lett. dl, D.Lgs. 165

le1r. t). D.Lgs. 165

lett. a) D.Lgs. 165

p.evilt dagli a$r.58, comma l, letr. a), b):.:a In-n e ,l -.fl ll6 d(l (odi.e pcrrle. en eldl ed e). e 59. comna I, 1e11. à), liÌnitnraìnente aidelìÍi già ìDdicari dell'ar. 58, comni 1, leti. a) e

all aú. 316 del codice peràle, let. b) è e) dcl D.Lgs.n.267 de12000.

2. per snvi delirti conmessj l11 servizioll. fer rd(lirfi.'e\r{r d4i dfl. ì. conunr . Jcll. .!ge

27 maEoz0ot n. 971

d) condann. penale delinitìva in relazione ath quale èpre!ìslz l itferdìziooe peryetua dai pubblioi uîlici.olaero l estinzionel comlurque denoninata del

e) coidanna pissata in Siudìcè1o lei ùn deiìtto.o'rnesso in 5crvúio o tuorì serviTio c!e. pN nonattenendo jr rja difefta al rapporto di layoro. non ne

he tronioriJnerre - f o\rrli^Depd la su ste.ilica gravilà;

n rnh/ro r. '.rren/r^r."r d Èlr aoh',! r ro. ,:-J .t.eslcpe.."ca|,nele relle /erere preredr r. . . neiconfronli di tcrzi, di gravità tale. in relazione:ìr cúe|idi.,ri dl .omîd l.daror cor.!n re..r!.nqer.,..rcneppù. provusoda dcl npporto di làvoro:

g) I'ipoiesi in cùi il dipendente venga allesrato pcrchécoho, in tlagra.za, a commetere reari di lecùlato oconcùssioùe o conzione e l anesro sia convalidalodal siùdic€ pcrlc irdrgnìi prelimìnaîì;

hl f.,l', rrLr'.iunc Jcll, pFserzJ In .e, ,ru,nlediaote l'alr.r.ziole dei sisteni dì nlevanenodella presenza o con.ltrc nodalità fraudolentc,o11efo stusdficazioùe dell'asserza dal servztomediante cefiicÀzìoDe medìca làlsÀ o che attesufàlsamente uno stato dimaÌahia.

w;& coùluNE Dl ALIù|INUSA : LA GruNrA coùruNALE-8"'ÈÀ--dg

Provincia di Palermo ;

ALL. E

DISCIPLINA UFFICIO KELAZIONI CON ILPTIBBLICO (U.RP.)

AII. Eal Regolamento uÍÍícì e servízi

ART. 1

P t.ínc ip í Jòndament al i

L'Amministrazione Comunale, nell'orientare la propria azione al miglioramento dei rappofii congli appaficnenti alla comunità cittadina ed al prcseguim€nto dcgli obiettivi di traspdrenza, dielÌicacia, di efficienza e di qualità dei sefl,/izi e delle prestazioni erogate:

- sostietre e sviluppa le attività di infonúzione e comunicazione verso i cittadini al fine dilacilitare l'acoesso ai servizi ed alle prestazioni e favodre la partecipazione e il pienoesercizio deì didtti;

- promuove ed assicura l'esercizio deì diritti di ìnformaziolle ed accesso agli aftidell'Amministrazione e di pafecìpazione ai procedimenti, in confolmità ai principi sullatutela della dservatezza di cui al D.L.vo 30.06.2003 n' 196 (codice in materia di protezion€dei datipersonali);

- organizza in modo sistematico, le attività di monitoràggio del livello di soddìsfazionedell'uttnza per i servizi erogati: la raccolta c l'ascolto delle segnalazioni, delle prcposte e cleireclami dei cittadini predisponendo precise procedue di dsposta;

- cùÌa e valorizza la comunicazione ìntema come sbxmento di intcgazioùe e razioîa]Irzzazionedei processi organizzativi;

- In attuazione dei principi su esposti e nel rispetto di qùanto fissato dalla lcgge, in parttcolarc eda ultima la legge n.150 del76/2000, ìl seguente Regolamento disciplina I'organizzazione edil finzionamento dell'UflÌcio per le Relazionicon il pubblico.

ART. 2

Fin(1liù e rtolzioní

L'U.R.P:- garantisce I'esercizio dei dirittÌ di inforiìazione, rice\,endo e gestendo le dchieste di accesso

agli atti dell'Amministrazione e di partecipazione ai procedimenti amministútivi di cuì allalegge n' 2,11/90, rccepita dalÌa L.R. n' 10/91 e successive modifiche ed integrazioni;

- promuove e îacilita l'utilizzazione da parte degli appaÌlenenti alla comunìtà cittadina, singolie associati, deì seffizi offerti daÌ Comì.me di Aliminusa;

- ilascia infomazioni, promuove e sostiene lo sviluppo di foÌme di partecìpazione civica perla tutela dei dirifti e ii nigÌioramento della qualita della vita urbana;

- rileva i bisogni ed il 1ivello di soddisfazione dell'utenza per i sewizi erogati, anche atfaversola raccolta d€i reclami, delle segnalazionie dellc proposte dei cittadini;

- collabora per adeguare, conseguentementej i fattori che deteminano la qualità delleprestazioni oî1èrte;

- contribùisce in collabomzione con gli altri uffici, a1 coordinamento ed al1'organizzazione deiflussi infomativi alf intemo dell'Anministrazione per gaúntire la reciproca inl'o.maz1one.

ART. 3Infomazione e comufiicdzío e pubblíco

L' U,R,P:- infoma ed orienta l'utenza sulle modalità di erogazione dei senizi dell'AnministÌ?zione

Comunale, nonché, ove è possibilc dclle àltre Pubbliche Amministrazioni e dei soggettierogatori di se izi di pubblica utilità operanti $rl territorio e sulle possibilità di tùtela deicittadini nei conùonti delle pùbbliche Anrministrazioni in relazione alle eventuale lesioni deidiritti;

- promùove e realizza iniziative di comunicazione pubblica, anche rivolt€ a categoriespecifiche di utenza, attuale e potenziale, per assicuiare la conoscenza di nolmative, sllur.ulepùbbliche e seryizi erogati.A ta1 fine, l'Ulficio:

a) Éccoglìe e gestisce le infomazioni e la documentazione inercnte il rappotto fla i cittadini e lepubbliche Amministrazioni;

b) atiiva lappolti con le altie strutture di informazione comunali presenti sul terîitodo peraÌmonizzare le banche dati e progettare ed attuare ca:npagne di comunicazione mirata.

ART. 4Senizi all'uz zaper l'esercîzio dei.litítti dí dccesso

ed inJòrnazione suglí attí e sui pt ocedimenîi

L'U.R.P. ha il compito istiîuzionale dia) darc inibrmazionì sùgli atti dell'Arnministrazio[e, sullo svolginento, sui tcmpi di

collclùsÌone e sui rcsponsabili dei procedimenti ammìnishativi;b) fomire ai cittadìni le inîormazioni relatire alle modaÌità ed ai temini per le Ìz ioni a tutela dei

dirittih:accesso prcviste dalla legge e dal regolamento Comunale;c) riceve le richieste d'accesso alle informazioni, aglj atti e ai documenti anrministrativi e

tmsmettede ai responsabili degli Uffici competenti, o dlasciame copia, quando ne sja gLà

stata acquisita la disponibilità;d) prowedere, pdma della scadenza deÌ temine, ad inviare una sollecìtazione ai responsabili

d€gli uffici competenti che llon abbiano fatto, ancom peffenirc una risposta.

ART. 5

Conoscenza dei bisogni, monitordggío della qualítà e wlutazíane del gradínefito dei ser\4zl

L' U.R.P. organizza indagini sul grado di soddisfazione dell'utenza per i scfl/izi erogati,sull'evoluzione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini.I risultati delle attività di rilevazione del livello di soddisfazione dell'utenza, in relazione aiservizì erogatì, costituiscono elementi di valutazione per eventuali modifiche paziali o totalisulle modalità dei servizi resi.

ART. 6Segnalazioní, proposte e recldmi

Tutii gli appartenenti alla comunita cittadina, in modo singolo o associato, hanno diritto disegnalare, con ogni mezzo e modalità, eventuali disservizi circa i tempi, 1e procedure e lemodalita di erogazione dei servizi de1l'Amministrazionc, di I;ormulare propost€ c di porreleclaml,L'U.R-P. riceve le segnalazioni, le proposte e i reclami e li inoltra ai responsabili degli ufiicicompelenti che prowedono ad ellèttuare g1i ade$rati accertamenti, le opportune verifiche e lerelative valutazioni ai fini della solùzione degli stessi.

Presso L'U.R.P. i cittadini e l€ associazioni possono, alkesì, avallzare suggerimenti per quantoconceme il miglioramento delle modalità di acceso e di erogazione dei servizi.L' U.R.P. cLua la registrazione e il monitomggio, delle segnalazioni e delle proposte presentatid.1i cittadini.

ART. 7Comalìcazio e íntema

Il coordinamento e I'organizzazione dei flussi infomativi illtemi sono il presupposto essenzialedell'attivitàr di comunicazione dell'Anrmiristrazione e dell'ellicacia operaiiva dell' U.R.P.L'U.R.P. favorisce la crescita alf intemo dell'organizzazionc di una collum della comunrcazloneattraverso la realizzazione di attiviià mirate aÌl'infoÌmazione e alla comunicazione.

ART. 8Autofiomia

Considerato il ruolo di integrazionc e rcalizzazionc dei processi organizzativi svolto dallafirnzione di comunicazione all'intemo dell'Arìministrazione e l'ìmpoftanza delle attività diascoìto dei cittadini per il continuo adeguamento dei fattori di qualità nell'erogazione der servìzi,1' U.R.P. è dotata di autonomia funzionale, nell'ambito delle disposizioni generali deÌ Dirigentee delle Direttive del Sindaco.

ART, 9Organízzazíone e funzíonaùento dell'U. R. P.

L' U-R.P. è collocato in locali facilmente accessibili in modo agevole ed è dotato di spazio cstrumentarione adeglÌati a consentire sia le attivita che richiedono la comunicazione dketta otelefonica con ii pubblico che il contemporaneo svoìgimento dei compiti e delle funzioni disuppofo all'informazione, alla comunicazione, al godimenio dei didtti d'accesso epartecipazione, al godimento dei diritti d'accesso e partecipazione, nonché di pafecipazionedelle iniziative di ricerca, monitoraggro e innovazione oígaíizzatiya.L'U-R.P. organizza la propria attività sulla base delle linee annuali di indirizzodell'Amministrazione, degli obiettivi assegnati dal Díìgente, delle risorse umane, stumentali ef inanziarie atlribuite.Sarà compito dell'Anrministrazionc Comunale indir.ìduare. in sede di predisposizione delbìlancìo annuale, un capitoLo dedicato alle spese a qualsiasi titolo per la comunicazione einfomùz ione pùbblica.

co^p"t","" " p,iHnl,2,uo 0", 0","o,o,"

In considerazione dei compiti innovativi che è chiamato a svolgere, sia per il rappolto con icittadini che in rcIazione all'orga[izzazione ìntena, all'U.R.P. deve essere assegnato pe$onaleadegnatamente fomato, oltre che professionalmente motivato,In particolare, il penonale destinato atale ufficio deve possedere le seguenti competenze:1. conoscenza dell'organizzazione comlu1ale;2. conoscenza di base di stnrmenti e tecniche per la nccolta e l'archiviazione delle

infomaz ioni:3. conoscenza adeguata all'uso di strumenti informatici e telematici.La formazione e l'aggiomamento del personale dcvono assicurare:- conoscenze rclative ai prccessi di semplificazione ed alle innovazioni proceduaii ìntrodotte

nell'Amministrazionc Comunale;- couoscenza di base delle dinamiche rclazionali.,4.1 Responsabile dell'U.R.P. devono essere garantìte fomazione di aggiomam€nto nel campodegli stnùnenti e delle tecniche di comunicazione pubblica, della organìzzazione e della gestionedi progetti .

All'Ufficio per le relazioni con il prÌbblico è preposto un Responsabile, indivìduato dal Sindaco,appartenente alla categoria "C."; il qùale sowintende a tutte le attività necessaúe al buonfunzionamcnto dcllo stesso,

L'ulficio U.R.P. effettua un oÉrio settimanale dì apertùm del servizio al pubblico dal Lunedì alvenerdì ed il Martedì arche nelle ore pomeddiane.

L'ulÎcio è dotato di un lax e di una linea telefonica e garantisce, compatibihnente con ladchi€sta avanzata, risposte anche via fax, posla o intemet-

@(ffirèa#

COMUNE DI AIIIIINUSA UFFICIO DEL SEGRETARIO

COIT,IUNALE

Provincia di Palermo E-Maili segreta o@comunedialiminusa.it

Alla

SindaroSEDEGiuntaSEDEResponsabili di SettoreSEDE

Oggetto: Relazione sullà proposta di adozione del nùovo 'tRegolamenfo uffici e servizi".Principali noiìtà.

ll prcsente documento ha lo scopo dì illustÉrc le principali e piir rilevanti novltà contenutenello schema d€l nùovo "Regolamento uffici e seryizi", rispetto a quello attualnente vigente(approvato con Del. GM n.9/2007, successivamente integnto e modificato dalla Del. cMn.48/2009).

Nel dettaglio, 1o schema di Regolamento si caratterìzza dspetto al precedente in quanto curanuovi aspetti relativi sia all'assetto organizzativo dell'Ente che alle finalità che 10 stesso è chiamatoa perseguire, in linea con imutamenti nonnativi succedutjsi nel tempo. In paficolare, le nnoveprevìsioni noÌmative riguardano:

l) Trasparenza: intesa nella nuova accezione di cui al D. Lgs. 33/2013, e cioè come unostrumenlo indispensabile per prcvenire e contrastare il îenomeno co.ruttivo;

2) Direzione Operàfivar tale strumento coÌaispotde alla "ConJèrerua dei respahlabili di settore"di cui al vigente Rcgolamento (art.21). La nuova previsione indica le funzioni della Direzione egli specifioi obiettivi per cui essapuò esseie iunita;

3) U&d9_LgI:i!4S: vìene dedicato un intero articolo che descrive le finalità dell'Ufficio. La suailîrodùzione si è resa necessaria onde pemetterc soprattÌltto LuÌ'adeg[ata promozione e

\,alorizz zione del Parco letterurio, rccentemente iÍaugurato, dedicato all'illustre poeta dìAliminusa Giuseppe Giovand Battaglia;

4) Nucleo di Valutazione: la nuova dìsciplirìa prevede che il Nucleo possa essere costituito, adiscrezione del Sindaco, in fbrma monocralica o collegiale, sia da soggetti intemiall'AÌmiìlistrazione che da prolessionalità reclùtate dall'esteúo. In tal modo si è volutoperseglire lo scopo di conscntire all'Ente di procedere più agilmente alla nomina di tale organo,in quanto la necessaria composizione collegiale (Segretado comunale + componente estemo),rinvenibile nel vjgente Regolamento, ha fir1ito con I'ostacolame la nomina. Inoltre la nuovadisposizionc tiene in considerazione le nuove e pirì ampic competenze attribuite dalla legge alNucleo, non piir limitate agli aspetti inerentì la valutazione del personale, ma estese anche allamateria deLl'anticon-uzione, hasparenza e integrità della p.a.j

5) l\{obilta interna ed esterna al Seftor€: la disoiplina contenrÌta ncllo schema di Regolamcntosostituisce qlrella previsia alf intemo dell'All. E del vìgenie Regolame[to. In particolare, risultaoggi disciplinata la possibilità ohe il Segetario comunale possa adottare pro\,.vedimenti dimobiiità iùtersettoriale di natuÉ îemporanea (non supedori ad un anno);

6) Collaborazioni esterl€: stante I'impoúanza della úateria, viene dedicato !n intero Capo delRcgolamento. In pallicolare si trovano dcscritîi, in maniem aúalitica, i presupposti e i limiti pet

AI

Ai

afEdare all'estemo lo svolgimento di compiti e funzioni dentranti tla le finalità istituzionalidell'Ente:

7) Misurazione e valutazione della performaùce: l'aÌlicolato nomativo è lo stesso di quellodnvenjbile nella Del. GM n.1712013, in materia di tecepimento del ciclo della perfonnance dicui al D. Lgs. 150/2009 (c.d. rifoma BÌ'LuÌetta);

8) Patrocinio leeale e rimborso delle spes€ lesali ai dioendcnti: il nuovo Titolo detta deÌledisposizìoni che tutelalo il dipendente, tenendolo indenne da ogni esborso economìco (con latecnica del patocinio o del rimborso), nel caso in cui a seguito di lm girìdizio (civile, penale,amministativo-contabile), originato per fatti inerenti lo svolgimento dei suoi doveri d'uftìcio,venga ritenùto definitivameùte esente da ogni profilo di respousabilità;

9) Strumenti informatici e servizi di telefoniat vengono compjutameùte disciplinate le modalitàe i limiti all'utilizzo delle apparecchiature informatiche e dei servizi di telefonia da pai.te deidipendenti, sancendo l'obblìgo generale che il predetto uso può awenire esclusivamelte perragioni e finalità attinenti 10 svolgimento dclprop o ldvoro;

l0)Direttor€ Ceneral€: è stato eliminato ogli riferimento alla {igrra del Dìrettore Gererale, incolsegueiza del sopmweruto divieto di ìstituinìe la figua per i Comuni con popolazione fino a100.000 abitanti;

11) Confrolli: non è più rinvenibile il riledmeùto ai controlli (intemi ed estemi) sugli atti esull'attività dell'Ente, in quanto gli stessi trovano la loro disciplina organica in un Regolamentoappositamente adottato (cfr. Del. CC n.5/2013).

In relazione agli allegati allo schema di Regolamento, si è prefe to lasciare inalteratil'Organiglamma c\!!.1) e il Funzionigramma !!!!,!) (eocezion fatta per l'inserimerto,all'intemo dcl Scttorc I, dclì'Ullgiqlgdqlq), nonché la Dotazionc Organìca dell'Ente G\L!:.jq)e la Disciplina dell'ufficio relazioni con il pubblico (ALL. E), in quanto ancoÉ attuali e tuttora i1

lìnea con le esigenze dell'Ente ed jl panorama lormativo di dfeîimento; come già anticipato,invece, la disciplina sulla mobilità, di cui al vigente All. E, trova oggi sp*io dircttamentealf intemo delle previsioni norùative regolamentari.

P€fianto le modifiche hanno rigualdato unicamerlte il seguente allegato:

Disciplina dei procedimenti disciolinari IALL. D): la rcvisione del testo nomativo si è rcsanecessaria a seguito delle modifiche ed integrazioni inffodotte dal D. Lgs. 150/2009, aventi adogg€tto gli artt. 55 e ss. del D. Lgs 165/2001 (Testo Unico Pubblico Impiego) in materia diprocedimenti disciplinai. A titolo meramente esemplificativo" la legge ha previsto la decadenzadall'esercizio dell'azione disciplinare ir caso di ma[cato dspetto dei temini, dapprima, perprocedere alla contestazione dell'addebito ed, in seguito. per concludere il proccdimento; inoltre èstata introdotla la rcgola generale secondo cui, in caso di contemporanea pende[za, per 10 stessofatto, dì un parallelo procedimento penale, nolì deve darsi luogo alla sosperìsione del procedimentodisciplinare, stabilendosi unicamente I'obbligo di adeg.rare, ei por't, le sùe sultanze a quellecontenute nel prol.vedimento che conclude ii procedimento penale.

lnfine la struttura organizzativa dell'Ente non ha subito variazìoni, essendo tuttora compostada Settori (in nunero di tre) - con a capo un Responsabile a cui è attribuìta la posizioneorganizzativa - Servizi ed Uf'fici.

Aliminusa, lì 21.2.2014

11 Segretario comùnaleDott. Massimo Fedele