+ All Categories
Home > Documents > - FOOD BIOCHEMISTRY -

- FOOD BIOCHEMISTRY -

Date post: 11-Jan-2016
Category:
Upload: sage
View: 61 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
- FOOD BIOCHEMISTRY -. Department of Food Science University of Naples "Federico II". Alberto Ritieni. Parco Gussone, via Università 100 80055 Portici (Na) Italy Tel. +39-081-7755162 Fax +39-081-7754942 e-mail [email protected]. Una definizione di “Biotecnologie”. - PowerPoint PPT Presentation
Popular Tags:
18
- - FOOD BIOCHEMISTRY FOOD BIOCHEMISTRY - - Department of Food Science University of Naples "Federico II" Parco Gussone, via Università 100 80055 Portici (Na) Italy Tel. +39-081-7755162 Fax +39-081-7754942 e-mail [email protected]
Transcript
Page 1: - FOOD BIOCHEMISTRY -

--FOOD BIOCHEMISTRYFOOD BIOCHEMISTRY--Department of Food Science

University of Naples "Federico II"

Parco Gussone, via Università 100

80055 Portici (Na) ItalyTel. +39-081-7755162Fax +39-081-7754942e-mail [email protected]

Page 2: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Una definizione di “Biotecnologie”

“le biotecnologie possono

essere sinteticamente

definite come ogni tipo di

tecnica che utilizza

organismi viventi o parte

di essi per fare o

modificare prodotti, per

migliorare piante e animali

oppure per sviluppare

microrganismi per usi

specifici”

Page 3: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Le prime testimonianze di processi biotecnologici

risalgono al 6000 a.c. con la produzione di vino e

birra seguiti poi dalla produzione di pane, formaggi

e derivati del latte. (Biotecnologie di Processo)

Venivano anche selezionati cani più abili o

suini più grassi oppure piante più resistenti

o più produttive.(Biotecnologie Zootecniche)

L’uomo ha usato la tecnica del “tentativo/errore”

per migliorare la propria vita usando processi di cui

non conosceva le leggi.

La scoperta del gene e delle tecniche di

manipolazione ha aumentato le possibilità

di avere nuovi prodotti o applicazioni.

Page 4: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Tappe delle Biotecnologie•1866 Mendel e gli esperimenti sui piselli•1885 Pasteur e vaccino anti-rabbia•1928-29 Fleming e la penicillina•1933 Morgan riscopre le leggi di Mendel•1953 Watson e Crick doppia elica•1959 Comprensione replicazione del DNA•1960-69 Traduzione e sintesi proteica•1963 Sintesi chimica dei peptidi•1967 Cristallografia delle proteine•1971-73 DNA ricombinante•1975 Primo anticorpo monoclonale•1976 Diagnosi molecolare prenatale•1977 Sequenziamento del DNA 1978

Espressione di geni umani in batteri (insulina)

•1981 Primi animali transgenici (ratti, etc)•1982-85 Prime piante OGM (pomodoro)•1985 Messa a punto della PCR 1987

Pianta OGM resistente ad insetti•1988 Progetto Genoma Umano•1990 Prime direttive europee su OGM•1994 Pomodoro OGM a lenta maturazione•1996 Pecora Dolly clonata in Scozia •1998 Brevetto biotecnologico•1999 Terapia genica contro il cancro

Page 5: - FOOD BIOCHEMISTRY -

•Medicina•Zootecnia•Agricoltura•Industria•Energia e Ambiente

In Agricoltura le piante selvatiche sono poco diffuse; lo stesso mais odierno, Tripsacum, dava in origine solo 10-20 semi per pianta con un guscio duro e somigliava ad un filo d’erba:•Pianta non produttiva•Pianta poco valida per la nutrizione

Oggi il mais porta circa 1000 chicchi a pannocchia e sono molto più digeribili rispetto al passato.

IN QUALI CAMPI SI APPLICANO LE BIOTECNOLOGIE ?

Page 6: - FOOD BIOCHEMISTRY -

I Paesi maggiormente coinvolti nel mondo nell’utilizzo degli OGM sono:

USA, Sud America, CanadaDal 1998 al 1999 la superficie è

cresciuta del

43,5 %Ettari coltivati nel mondo 39,9 milioni

Fra i nuovi paesi in arrivo si trovano:la CINA e l’INDIA

Paesi dell’Unione Europea:

NO alla sperimentazione

SI alla importazione di OGM

Page 7: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Come si è arrivati alle Biotecnologie ?

Dal 1985 si è aggiunta come strumento la possibilità di integrare pezzi di genoma di altri organismi

L’uomo è tale perché i geni che possiede sono differenziati in un

certo modoUn suo gene può funzionare in un altro organismo se inserito bene:Es.: insulina per il metabolismo zuccherino espressa nei lieviti

12000 anni agricoltura convenzionaleUltimi due secoli si sono usati:•Incroci tra piante sessualmente compatibili;•Selezione di mutanti

Page 8: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Riso Carnaroli in Italia è sensibile al parassita Pyricularia oryzae L’incrocio con altre specie non fornisce il Carnaroli (genoma diverso organismo diverso riso diverso) come evitare le perdite sino al 100% del raccolto ?

La selezione di mutanti del riso resistenti al parassita ha prodotto specie sensibili ad altri patogeni e dunque poco utili per i raccolti.

L’inserimento del gene B32 del mais o AFP di Aspergillus risolverebbe il problema creando un Carnaroli resistente al parassita.

Esempio di applicazione:

Page 9: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Per ora i geni inseriti sono promotori che accendono il DNA, ma sono tutti “costitutivi” ovvero il gene sotto controllo è sempre attivato.

Negli animali superiori i geni sono “inducibili” ovvero si accendono dopo stimoli es. luce, temperatura etc.

Es nel mais Bt il gene 35S induce la produzione di tossina Bt (Bacillus thuringiensis), ma ciò può essere indesiderato perché la tossina Bt si accumula.

Obiettivo: esprimere tossina Bt solo quando, dove serve e nelle quantità giuste.

Page 10: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Le metodologie utilizzate per ingegnerizzare gli organismi sono:

•l’uso dell’Agrobactrium tumefaciens

•il bombardamento con particelle d’oro accellerate (metodo balistico).

Esiste un riso Bt capace di esprimere albumina umana, antitrombina III e alfa-1-antitripsina.

Page 11: - FOOD BIOCHEMISTRY -

I rischi delle BiotecnologieL’agricoltura è di per se una cosa non naturale perché comporta:•Distruzione di foreste;•Modifica dell’ambiente;•Riduzione della biodiversità;•Inquinamento ambientale.

Nessuna tecnologia è esente da rischi e da problemi, la domanda da porsi é:

Il rischio vale la candela ?Ovvero i benefici ottenuti

superano i rischi ?

Per l’agricoltura convenzionale la risposta sinora è stata SI.

Le piante transgeniche comunque NON possono essere innocue del tutto.

Page 12: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Quali rischi sono possibili:•Effetti tossici sull’uomo;•Danni all’ambiente;•Inutilità per i paesi ricchi;•Gestione commerciale;•Incapacità di risolvere la fame nel

mondo

Gli OGM scatenano allergie:

Il 2-4% dei bambini e l’1-2 degli adulti è

allergico a soia, latte, farina, riso,

arachidi, crostacei etc

Le legislazioni dei paesi produttori

salvaguardano ciò evitando la vendita

di prodotti che possono contenere

proteine “allergeniche” se l’organismo

di partenza è allergenico.

Page 13: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Inoltre sono valutati i parametri chimico-fisici delle proteina espressa e gli effetti del gene esogeno sulla produzione degli allergeni della piante ospite.Infine si fanno saggi in vitro e in vivo per accertare che non siano proteine allergeniche prodotte e accumulate.

Esempio:

una varietà di soia OGM con un gene di noce brasiliana pur essendo nutrizionalemente migliorata la soia OGM produceva reazioni allergiche tipiche dell’albumina.

Il prodotto è stato ritirato dal commercio !!!!!!

Page 14: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Si può ridurre il potenziale allergenico di una pianta inserendo un gene “antisenso” nella pianta. Ovvero il gene responsabile dell’allergia con le basi capovolte nella sequenza ciò annulla l’attività del gene allergenico.

Altro rischio paventato è di creare resistenze indesiderate agli antibiotici es kanamicina, neomicina etc.

Gli antibiotici servono per “trovare” tra le tante cellule quelle trasformate, diventate resistenti agli antibiotici, mentre le non-OGM sono sensibili e periscono.

Il rischio è il passaggio di tale resistenza ai nostri batteri intestinali.

Page 15: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Ciò è altamente improbabile; nel nostro intestino ci sono miliardi di batteri che mutano continuamente per cui le resistenze agli antibiotici sono sempre presenti, ma manca la spinta selettiva ovvero non ingeriamo gli antibiotici usati per selezionare gli OGM. Nel nostro DNA NON ci sono geni di vacca oppure di mele eppure ingeriamo tutti i giorni carne e frutta.

Il 50% degli antibiotici è usato in zootecnia e con carni crude e/o insaccati convogliamo molti batteri resistenti agli antibiotici e selezionati dagli animali.

Oggi si tende ad usare terreni selettivi contenenti zuccheri e non antibiotici.

Page 16: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Un quesito è se possono le piante OGM involontariamente trasmettere per riproduzione sessuata ad altre piante il loro gene acquisito ?

•Usare piante maschio sterili;•Non consentire coltivazioni non-OGM vicino ad OGM;Attraverso i semi è possibile trasmettere caratteri OGM, ma i semi di piante non coltivate non possono competere con piante selezionate naturalmente.

SISI SI

SI può evitare facendo:-Integrare il gene nel DNA del cloroplasto (molte piante trasmettono i cloroplasti per via materna per cui il polline non è OGM);

Page 17: - FOOD BIOCHEMISTRY -

Gli OGM non riducono la biodiversità.

A ridurla è stato l’uomo per aspetti commerciali; le specie più produttive sono favorite per il mercato e oggi ci sono solo 3-4 specie di mele rispetto alle 200 varietà di un secolo fa.

Le biotecnologie restituiscono terreno

alle foreste aumentando la biodiversità naturale.

Page 18: - FOOD BIOCHEMISTRY -

L’agricoltura biologica elimina i fertilizzanti

e i prodotti chimici, ma non può eliminare

i problemi legati a virus, funghi etc.

Le biotecnologie non possono risolvere

tutti i problemi; la soluzione è in una

sinergia delle due.

L’inserimento dei geni per ora avviene in

siti casuali del genoma con il timore di

attivare o inattivare altri importanti geni

della pianta.

Si potrebbe inserire il gene per esempio

nei portainnesti delle piante (mele, uva etc)

rendendoli abili a crescere in zone aride e

tc e non nella parte vegetativa della pianta

dove si ha il raccolto.


Recommended