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26/01/2014 Culture e Industrie Tv a.a. 2009-2010 1.

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Mercati Televisivi Internazionali

CONSIDERAZIONI PRELMINARI:

dimensione quantitativa della televisioneruolo significativo della distribuzioneriferimento all’idea di flusso (television flow)

[media imperialism?]

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Il mercato come luogo di scambio:

- Istituzione economica

- Istituzione culturale

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Mercati Televisivi Internazionali

L’esistenza di un mercato televisivo internazionale conferma lo statuto industriale (?) degli apparati televisivi nazionali (locali)

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Mercati Televisivi Internazionali

moltiplicazione dei mercati internazionali(in numeri, in frequenza ed in ampiezza)

PrivatizzazioneDeregulationNuove tecnologie (aumentano non solo i

canali ma anche le piattaforme a disposizione)

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Mercati Televisivi Internazionali

I contenuti che circolano nei mercati internazionali sono di due tipi:

canned programs (prodotto confezionato venduto integralmente, dopo essere stato messo in onda in altri mercati. Ritrasmesso doppiato o sottotitolato)

format programs (vedi definizione)

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Mercati Televisivi Internazionali

Definizione di FORMAT

«Un format è una struttura originale esplicativa dell’idea (concept) e del meccanismo produttivo e narrativo di un programma televisivo. Nella bibbia del format sono articolati dettagliatamente tutti i passaggi per la realizzazione del programma, i suoi dati artistici e tecnici, la possibile collocazione in palinsesto, le regole, gli snodi narrativi, le indicazioni grafiche e scenografiche e altri materiali (scaletta, copione, sigla, idee per il merchandising, dati d’ascolto) provenienti dagli altri paesi in cui il programma è andato in onda, che possono contribuire alla produzione e all’adattamento del programma» [Menduni, 2008, 121]

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canned programs (è influente l’apparato tecnologico). Si configura come prodotto

format programs (sono di primaria imporatanza il know-how, le competenze, l’expertise). Si configura solo in parte come prodotto, è anche un servizio

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Perché esistono i mercati televisivi internazionali?

«per comprare e vendere programmi televisivi; per sviluppare reti di relazioni che possono trasformarsi in business nei mesi successivi; stabilire nuovi contatti; velocizzare le negoziazioni; creare nuove partnerships; tenersi aggiornati sulle trasformazioni del settore »

«partecipare ai mercati porta compratori ed acquirenti a stabilire contatti regolari; costruisce ed aiuta a mantenere rapporti d’affari; permette a produttori e broadcaster di pubblcizzare nuovi trends e nuovi sviluppi»

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Attori del mercato:

produttori, distributori, broadcaster (agenzie governative, esponenti della

finanza, agenti di vendita, ed altre professionalità specifiche)

commentatori, trend-makers, celebrità del mondo della televisione

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Tre categorie di eventi:

Showcase markets (vetrine) (eventi nei quali è possibile guardare pilots di programmi tv non ancora messi in onda)

Trade markets (mercati) (veri e propri mercati dove si attuano degli scambi commerciali)

Market Festivals (festivals) talvolta vere e proprie competizioni dove vengono premiati prodotti tv

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Showcase markets (vetrine)

LA Screenings (maggio, giugno, Los Angeles)LA Screenings

BBC Showcase , solo i prodotti BBC (febbraio, Brighton)BBC Showcase

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Trade markets (mercati)

NATPE (National Programming of Television Programming Executives) associazione no profit; si è tenuto in diverse città americane: Los Angeles, New Orleans, più frequentemente a Las Vegas

NAPTE04/11/23 Culture e Industrie Tv a.a. 2009-2010 13

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Trade markets (mercati)

MIP (Marché Internationale de Programmes). Cannes, primavera ed autunno. Ci sono due eventi: il MIPTV ed il MIPCOM. Nel corso degli anni se ne sono aggiunti altri tra cui quelli relativi ai documentari e all’offerta per i giovani e gli adolescenti()MIPWORLD

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Trade markets (mercati)

DISCOP Content Distribution and Programming Markets for Growing World Regions; Budapest, fine di giugnoDISCOP

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Market Festivals (festivals)

The rose d’Or, Lucerna, SvizzeraRose d'Or

The Monte Carlo Television FestivalMonte carlo Film festival

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STRATEGIE DISCORSIVE

il ‘discorso’ sui mercati televisivi:aiuta a stabilire l’orizzonte delle

aspettative dei partecipanti, del mercato e degli operatori del settore. Fungono da contraltare per il ‘nobody knows’ e cioè quella parte ineliminabile di imprevedibilità. E’ una strategia discorsiva.

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STRATEGIE DISCORSIVE

il futuro (ottimismo necessario per gli affari)mito del consumatore sovrano (spettatore

impegnato, spettatore rilassato)‘technological sublime’Il futuro del contenuto (reality show

parzialmente scritti; la comedy più flessibile ed adattabile)

mercato cinese (terra promessa)04/11/23 Culture e Industrie Tv a.a. 2009-2010 18

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STRATEGIE DISCORSIVE

Esempi:

ENDEMOLFREEMANTLEMEDIA

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Paesi esportatori: USA, GB, Paesi Bassi, Germania, Australia, Nuova Zelanda.

Paesi importatori: Francia, Italia, Spagna, Portogallo …

Il volume di affari più elevato è quello Occidentale. Es: di AMAZIA (il mercato televisivo asiatico non è stato fin qui capace di sostenere un vero e proprio mercato)

Anche tra i ‘big’ ci sono pesi specifici diversi.04/11/23 Culture e Industrie Tv a.a. 2009-2010 20

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In questa attività la lingua di riferimento è l’inglese.i format sono scritti in inglesela lingua franca della fiera è l’inglese (insegne,

cartelloni, manifestazioni, materiali informativi)le associazioni FRAPA (Format Registration and

Protection Association) e IFLA (International Format Lawyers Association) sono in inglese

I servizi di consulenza (tutoring) per l’adattamento del format vengono offerti in inglese

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GEOGRAFIA DEI MERCATI

Vicinanza territorialeLinguaStoriaEtniaCultura, religione

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GEOGRAFIA DEI MERCATI

MercatoUSA (Australia, Canada)

Mercato Europeo: Europa divisa in sottomercati1 GB, Irlanda2 Paesi Bassi, Germania, Belgio3 Danimarca, Norvegia , Svezia4 Spagna, Italia, Francia5 Europa dell’Est

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GEOGRAFIA DEI MERCATI

GIAPPONE (quasi autosufficente nella produzione. Non arriva in Europa ma controlla i mercati della Korea del sud, Taiwan e Hong Kong)

Cina, Taiwan, Hong Kong (si fa ricorso alla pirateria ed alle copie non autorizzate)

INDIA (mercato enorme ma povero nonostante Bollywood, ormai in declino)

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FORMAT, STRATEGIE DI ADATTAMENTO:

Nella compravendita dei format sono inclusi servizi di consulenza relativi all’adattamento di un format in modo tale che questo sia comprensibile (non solo linguisticamente) ed accettabile (orizzonte dei valori)

Vi sono varie gradazioni di adattamento: format blindato, format aperto

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FORMAT, STRATEGIE DI ADATTAMENTO:

Vi sono varie gradazioni di adattamento (format blindato, format aperto)

Il visiting producerIl format come prodotto glo-cal

contemporaneamente globale e locale

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Il caso di: Yo soy Betty, la feaColombia, 1999, (serial)Venduto come canned program in: Ecuador, Venezuela,

Bolivia, Cile (mercati affini: comprensibilità e accettabilità)Venduto come canned program in: USA, Brasile, Filippine,

Giappone, Ungheria, Bulgaria, Turchia, Spagna, Italia (sottotitolato o doppiato)

Il remake USA, Ugly Betty (N.B. da serial a serie) è poi circolato: Canada Irlanda, GB, Asutralia, Nuova Zelanda (mercati di lingua inglese) e poi in altri mercati (doppiata o sottotitolata)

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Il caso di: Yo soy Betty, la fea

Altri remake dall’originale Colombiano: Messico, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Turchia, Germania , India

Dalla Germania (Verleibt in Berlin) : Belgio, Francia, Svizzera, Ungheria … (in versione sottotitolata o doppiata)

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