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537 - POLITesi · Rilievo e diagnosi dei dissesti delle opere dovuti a sifunzione delle strutture...

Date post: 17-Feb-2019
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537 Bibliografia Biasutti, Renato. La casa rurale nella Toscana. Bologna: Forni, 1928. Blason Scarel, Silvia. Attila e gli Unni. Mostra, Roma: L'erma di Bretschneider, 1995. Block, Philippe, Matt DeJong, e John Ochsendorf. «As hangs the flexible line: equilibrium of masonry arches.» Nexus Network Journal, 2006. Boothby, Thomas. «Analysis of masonry arches.» Progress in Structural Engineering and Materials, Marzo 2001: 246-256. Boselli, Pierino. Dizionario di toponomastica bergamasca e cremonese. Firenze: Olschki, 1990. Briccoli Bati, Silvia, Michele Paradiso, e Giacomo Tempesta. «Archi in muratura soggetti.» Costruire in laterizio, 1997. Campanella, Christian. Capitolato speciale di appalto per opere di conservazione e restauro. Milano: Il sole 24 ore, 1997. Carbonara, Giovanni. Restauro dei monumenti: guida agli elaborati grafici. Napoli: Liguori Editore, 1990. Cestelli Guidi, Carlo. Rilievo e diagnosi dei dissesti delle opere dovuti a sifunzione delle strutture fondali. Bologna: Centro studi Oikos - Ente fiere SAIE, 1983. Cherubini, Francesco. Vocabolario milanese-italiano. Milano: Imperial Regia Stamperia, 1843. Cigni, Giuseppe. Il consolidamento murario: tecniche di intervento. Roma: Kappa, 1978. Colombo, Rotondi, Venturini. Interpretazione del quadro fessurativo delle murature. Tesi di laurea magistrale, Milano: Politecnico di Milano, 1996. Corsanego, Alfredo. Meccanica delle strutture e vulnerabilità delle strutture esistenti. Milano: Franco Angeli, 1990.
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Bibliografia

Biasutti, Renato. La casa rurale nella Toscana. Bologna: Forni, 1928.

Blason Scarel, Silvia. Attila e gli Unni. Mostra, Roma: L'erma di Bretschneider, 1995.

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Indice delle figure

Fig. 1 – “CREPA!” .......................................................... 9 Fig. 2 – Varie configurazioni del piano di rottura in caso di prismi elementari sottoposti a trazioni. Nel primo caso con una sola forza, nel secondo caso con due forze di valore diverso, nel terzo con forze tutte di identico valore. ...................................................................................... 17 Fig. 3 – Nel caso di compressione si ha un piano di rottura come nella prima figura nel caso generico di due forze ortogonali. Il secondo caso prevede tre forze agenti di cui due predominanti sull’altra. ......................................... 18 Fig. 4 – Effetto delle tensioni tangenziali su un prisma elementare ..................................................................... 19 Fig. 5 – Rottura per compressione iperboloidica diretta ...................................................................................... 20 Fig. 6 – Rottura prismatica ........................................... 22 Fig. 7 – Schema della rottura iperboloidica inversa ..... 22 Fig. 8 – Rottura per flessione ........................................ 23 Fig. 9 – Rottura per flessione e taglio in una trave semplicemente appoggiata ............................................ 25 Fig. 10 - Rottura per flessione e taglio in una trave incastrata agli estremi .................................................... 26 Fig. 11 - Rottura per flessione e taglio in una trave incastrata solo da un lato, caso della mensola .............. 27 Fig. 12 – Deformazione di un solido astiforme dovuta a torsione ......................................................................... 28 Fig. 13 - Rottura per torsione nei solidi prismatici ....... 28 Fig. 14 – Andamento delle curve isostatiche di massimo, minimo e delle isodinamiche di massimo in un solido piano ............................................................................. 30 Fig. 15 – Quadro isostatico di un muro pieno uniformemente caricato ................................................ 31 Fig. 16 – Quadro isostatico di minimo di un muro con aperture ......................................................................... 32 Fig. 17 – Le tensioni interne di un solido piano soggetto a carico concentrato ...................................................... 33 Fig. 18 – Isostatiche di minimo in un solido soggetto ad un carico concentrato, senza e con il peso proprio ...... 35 Fig. 19 – Tensioni interne nel semipiano sottoposto ad un carico concentrato, normale al contorno ................ 35 Fig. 20 – Influenza del peso proprio, in un semipiano, sull'andamento delle isostatiche di minimo ................. 36 Fig. 21 – Le rette congiungenti i punti corrispondenti di due cigli fessurativi determinano la direzione delle tensioni massime. .......................................................... 37

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Fig. 22 – La direttrice delle tensioni ideali massime, o direttrice fessurativa, in un solido piano ....................... 38 Fig. 23 – Curva che comprende le origine delle rotture elementari ...................................................................... 39 Fig. 24 – Propagazione di fessure lungo le isostatiche di minimo, seguendone diverse o fuori da queste ............ 39 Fig. 25 – La contrazione elastica di rottura riguardante l’apertura delle lesioni ................................................... 41 Fig. 26 – Diagramma della compressione verticale agente a diverse profondità di una fondazione ........................ 43 Fig. 27 – I sei moti elementari causati da cedimenti del terreno. .......................................................................... 46 Fig. 28 - Muro soggetto a cedimento intermedio .......... 47 Fig. 29 – Schema fessurativo con cedimento intermedio lungo, medio, corto e molto lungo ............................... 48 Fig. 30 – Muro soggetto a cedimento terminale ........... 49 Fig. 31 – Schema fessurativo con cedimento terminale lungo, medio e corto ..................................................... 50 Fig. 32 – Diagramma dei vari tipi di cedimento per traslazione verticale........................................................ 50 Fig. 33 – Traslazione verticale assoluta tra edifici contigui ....................................................................................... 51 Fig. 34 – Diagramma di carico / abbassamento del terreno. .......................................................................... 51 Fig. 35 – Reazioni del terreno e diagrammi di un muro soggetto a cedimento terminale, per traslazione verticale ....................................................................................... 54 Fig. 36 – Quadro isostatico e sollecitazioni di un muro soggetto a cedimento terminale, per traslazione verticale. ....................................................................................... 55 Fig. 37 – Cedimento verticale in un muro connesso ad angolo ............................................................................ 56 Fig. 38 – Traslazione verticale, effetti della rotazione secondaria nel cedimento terminale ............................. 57 Fig. 39 – Cedimento verticale in un muro connesso ad angolo ............................................................................ 58 Fig. 40 – Sforzi in un nucleo murano per effetto di un cedimento verticale........................................................ 59 Fig. 41 – Traslazione verticale: cedimento terminale in un muro con aperture......................................................... 59 Fig. 42 – Quadro fessurativo in funzione della forma geometrica delle aperture .............................................. 60 Fig. 43 – Traslazione verticale: cedimento intermedio in un muro con aperture ................................................... 60 Fig. 44 – Cedimento verticale in un muro angolare. .... 61

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Fig. 45 – Diagramma dei possibili cedimenti per traslazione orizzontale ................................................... 62 Fig. 46 – Quadro isostatico e sforzi in un muro soggetto a traslazione orizzontale ................................................... 63 Fig. 47 – Traslazione trasversale: cedimento intermedio corto e lungo ................................................................. 64 Fig. 48 – Traslazione trasversale: cedimento terminale lungo ............................................................................. 64 Fig. 49 – Traslazione trasversale: cedimento terminale corto .............................................................................. 64 Fig. 50 – Traslazione relativa trasversale terminale ....... 64 Fig. 51 – Traslazione obliqua terminale, dilatazione longitudinale ................................................................. 65 Fig. 52 – Traslazione obliqua terminale, contrazione trasversa ......................................................................... 65 Fig. 53 – Diagramma dei possibili cedimenti per traslazione inclinata ...................................................... 66 Fig. 54 – Traslazione inclinata relativa ......................... 67 Fig. 55 – Reazioni dovute al cedimento di un muro per rotazione ....................................................................... 68 Fig. 56 – Effetti della rotazione nei muri degli edifici incastrati e non ............................................................. 69 Fig. 57 – Relazioni tra la deformata e la fessurazione nella rotazione dei muri degli edifici ..................................... 69 Fig. 58 – Relazioni tra la deformata e la fessurazione nella rotazione dei muri degli edifici ..................................... 70 Fig. 59 – Quadro isostatico in un solido soggetto ad un carico localizzato ........................................................... 73 Fig. 60 – Schiacciamento localizzato in un muro ......... 74 Fig. 61 – Schiacciamento per peso proprio .................. 74 Fig. 62 – Diagramma sforzi / snellezza ......................... 76 Fig. 63 – Sollecitazioni di un pilastro soggetto a compressione, in funzione della posizione del carico rispetto al nocciolo d'inerzia ......................................... 77 Fig. 64 – Possibili lesioni da presso - flessione in un paramento murario ....................................................... 77 Fig. 65 – Fessure in un arco a tutto sesto ..................... 80 Fig. 66 – Fessure in un arco a sesto acuto .................... 80 Fig. 67 – Lesioni dovute alla spinta di strutture voltate 81 Fig. 68 – Le tipiche lesioni a croce di 5 Andrea ........... 84 Fig. 69 – Dissesti in un edificio con portico al piano terra ...................................................................................... 84 Fig. 70 – Estensione del dissesto in edifici più grandi .. 84 Fig. 71 – Lesioni a croce nei muri paralleli alla direzione del sisma e distacco di quelle normali. Sollecitazioni di andata e di ritorno del sisma ........................................ 85

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Fig. 72 – Tipi di paramenti murati secondo i manuali di tecnologie costruttive .................................................... 90 Fig. 73 – Efflorescenze saline che determinano uno stato di degrado avanzato in una muratura storica ................ 91 Fig. 74 – Grafico che mette in relazione il legame sforzi – deformazione dei materiali presi singolarmente e la risposta globale della muratura ..................................... 93 Fig. 75 – Schema delle pressioni che insistono sui vari elementi in una muratura ............................................. 94 Fig. 76 – Diagrammi di sforzo in una muratura sottoposta a carico distribuito verticale .......................................... 95 Fig. 77 – Incisione del Palazzo Doria di Genova, eseguita da Audot nel 1836 ........................................................ 97 Fig. 78 – Ricostruzione di un edificio di culto attraverso rilievo a laser scanner .................................................... 99 Fig. 79 – Anamnesi effettuata da Poleni sulla cupola di S. Pietro nel 1787 .............................................................. 99 Fig. 80 – Contrafforte della cattedrale di Mans in un’incisione di E. Guillaumot .................................... 100 Fig. 81 – Studio dei dissesti statici incluso dentro l’Enciclopedia di Viollet le Duc ..................................... 101 Fig. 82 – Esempio di sconnessione dei paramenti murari in una muratura “a sacco” ........................................... 102 Fig. 83 – Dettaglio di uno sclerometro ....................... 104 Fig. 84 – Prova di compressione su un paramento murario ..................................................................................... 105 Fig. 85 – Foto della cupola della chiesa di Santa Maria del suffragio a L’Aquila dopo il sisma del 2009 ................ 106 Fig. 86 – Illustrazione della navata voltata nell’abbazia di Cluny ........................................................................... 107 Fig. 87 – Cupola della cappella di Saint Ferrol ........... 107 Fig. 88 – Esploso assonometrico dell’imposta di una volta a crociera ..................................................................... 108 Fig. 89 – Discretizzazione triangolare di una superficie in corrispondenza di un punto critico ............................. 140 Fig. 90 – Modello virtuale della volta a crociera ......... 147 Fig. 91 – Esempio di volta a padiglione ottagonale o cupola poligonale creata con il software ..................... 150 Fig. 92 – Vista wireframe del modello virtuale di una volta a padiglione utilizzata per le verifiche ......................... 151 Fig. 93 – Vista wireframe del modello virtuale di una volta a vela ............................................................................ 154 Fig. 94 – Incisione che ritrae il lago Gerundo e l’isola Fulchera nel mezzo. Il lago si estendeva tra le odierne provincie di Bergamo, Lodi, Cremona e Milano. ....... 181

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Fig. 95 – Acquerello che ritrae il percorso della roggia Cremasca, di Alessandi Marcello (1626 ca.) ............... 182 Fig. 96 – Ritratto di Antonio Menclozzi, dipinto del 1800 [Gam 1448, Milano] ................................................... 183 Fig. 97 – Incisione del ponte vecchio di Rivolta d’Adda .................................................................................... 185 Fig. 98 – Rilievo della cascina, 1980 ........................... 187 Fig. 99 – Inquadramento dell’area della cascina di Poer, tratta dalla mappa catastale piana del territorio di Casirate d’Adda, pieve di Gera d’Adda. Atti del nuovo censo milanese fino al 1797 incluso nello Stato di Milano [ASBg, catasto teresiano, mappe, 10] .......................... 189 Fig. 100 – Estratto di mappa catastale su supporto telato con numerazione teresiana [ASMi, Censo p.a., 845 bis] .................................................................................... 189 Fig. 101 – Estratto di mappa del catasto del periodo napoleonico, risalente ai primi anni del 1800. ........... 190 Fig. 102 – Stralcio di mappa del Regno Lombardo-Veneto (1833) .......................................................................... 190 Fig. 103 – Ancora un inquadramento della cascina, questa volta in una mappa del Cessato Catasto, 1903 [ASBg, Cessato Catasto, Mappe, Casirate, 8] ............. 191 Fig. 104 – Inquadramento dell’area della cascina in una mappa risalente al 1856 [ASBg, Catasto Lombardo Veneto, 72] .................................................................. 191 Fig. 105 – Progetto di ingrandimento della stalla principale, 1930 [ACC, Atti storici] ........................... 191 Fig. 106 – Estratto IGM 1931 .................................... 192 Fig. 107 – Estratto IGM 1889 .................................... 192 Fig. 108 – Estratto IGM 1954 .................................... 192 Fig. 109 – Pianta della Cascina Boscajola a Milano ... 193 Fig. 110 – Foto d’epoca di contadini in una cascina della pianura lombarda. ....................................................... 193 Fig. 111 – Estratto di mappa, regione Lombardia ...... 194 Fig. 112 – La città di Casirate d’Adda rispettivamente nelle carte topografiche IGM del 1889 e 1971 ........... 195 Fig. 113 - Estratto della carta tecnica della regione Lombardia del 1981. A sinistra in grigio chiaro è indicata l’area AGIP, subito alla sua destra la zona a destinazione produttiva. La zona urbana è visibilmente direzionata lungo gli assi stradali. Tutte le macchie esterne al centro sono formazioni extraurbane consolidate. .................. 195 Fig. 114 – Foto satellitare dell’area. A destra il nucleo urbano di Casirate d’Adda, a sinistra si nota l’ansa del fiume Adda. La zona subito a destra del riquadro è l’ex-area AGIP. .................................................................. 196

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Fig. 115 – Mappa del percorso ciclo-pedonale nel parco Adda Sud da Pizzighettone a Crotta d’Adda .............. 197 Fig. 116 – Limiti dell’area di intervento della “Foresta in Pianura”, a cura dell’ERSAF. La cascina ha una posizione strategica sia per la relazione con questo intervento, sia per i parchi Adda Nord e Sud che si incontrano poco distante. Sulla destra di intravede un indicazione dei silos una volta esistenti dell’area ex-AGIP ........................... 197 Fig. 117 – Carta dei comuni appartenenti alla Geradadda ..................................................................................... 198 Fig. 118 – Estratto del PGT, indicazione punto di estrazione acqua potabile ............................................ 198 Fig. 119 – Estratto del PGT, indicazione del vincolo cimiteriale imposto dal D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285. All’art. 57..................................................................... 199 Fig. 120 – Tavola di progetto dell’autostrada Bre.Be.Mi con indicati gli allacci alla Pedemontana e alla nuova tangenziale est di Milano ............................................. 201 Fig. 121 – Fotoinserimento dell’attraversamento del parco Adda Sud dei nuovi tracciati autostradali e di alta velocità. ........................................................................ 202 Fig. 122 – Tavola di progetto della variante alla SS472 ..................................................................................... 202 Fig. 123 – Piramide delle fasce d’età tratta dal rapporto preliminare del documento di scoping del PGT. ........ 203 Fig. 124 – Mappa pluviometrica riferita al 50esimo anno medio percentile della quantità di pioggia caduta [ERSAL] ....................................................................... 205 Fig. 125 – Estratto della tavola 1 della relazione geologica allegata al PGT. Si individuano le due unità geologiche del territorio comunale, a destra quella di Cantù, a sinistra quella postglaciale. .......................................... 206 Fig. 126 – Foto satellitare dell’immediato contesto della cascina (in alto a sinistra). La strada di accesso passa a sud della zona industriale e all’ex-area AGIP (facilmente identificabile per il segno dei silos di stoccaggio ora rimossi). Ben visibile la strada sterrata per arrivare alla Cascina di Poer. .......................................................... 211 Fig. 127 – Foto dell’imbocco della strada sterrata che conduce alla cascina (segnalata dai cartelli sulla sinistra) ..................................................................................... 212 Fig. 128 – Vista della cascina provenendo dalla strada provinciale 69. ............................................................. 213 Fig. 129 – Ritratto della cascina preso dal campo posto a nord rispetto lo stabile. ............................................... 214 Fig. 130 – La strada proveniente dalla SP130 ............. 214

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Fig. 131 – Veduta del prospetto settentrionale della cascina. ........................................................................ 215 Fig. 132 – (Nella pagina precedente) Foto panoramica della corte interna della cascina. ................................. 217 Fig. 133 – Schema planivolumetrico della distribuzione dei fabbricati ............................................................... 217 Fig. 134 – Rilievo geometrico effettuato in passato di tutto il complesso della cascina. Nonostante siano state riportate le volumetrie in modo abbastanza preciso, rimangono alcune grandi imprecisioni: per esempio il blocco E della stalletta appare in linea con il corpo D, cosa che in verità non è corretta. ........................................ 227 Fig. 135 – Fotografia di uno degli accessi al sottotetto, scattata dal portico del blocco A in corrispondenza del vano scala. Da notare il dettaglio dell’arco ogivale presente solamente in questa sezione. ........................ 228 Fig. 136 – Estratto del manuale Formenti – Cortelletti riguardante le tecniche di trivellazione. ...................... 231 Fig. 137 – Copertina del manuale adottato per il riconoscimento dei sistemi costruttivi ........................ 231 Fig. 138 – Foto del sottotetto del corpo A. Si vedono sulla sinistra le travi che costituiscono l’orditura primaria del tetto, a sostegno dell’orditura secondaria composta da travetti e listelli. La luce filtrante dal colmo lascia intendere i problemi di impermeabilizzazione del manto di copertura. ................................................................ 232 Fig. 139 – Foto della parte di copertura crollata del corpo B. Si può notare come una trave sia ancora in posizione. .................................................................................... 233 Fig. 140 – Vista prospettica del solaio superiore della stalla con la successione di capriate. Le macerie al centro derivano dal crollo di una parte della copertura. ....... 234 Fig. 141 – Foto che riprende la parte di copertura crollata del corpo E. ................................................................. 234 Fig. 142 – Localizzazione in pianta delle prove penetrometriche con resistograph. La pianta in alto corrisponde a solaio tra piano terra e piano primo. La seconda mappa, in basso, corrisponde al sistema di travi primarie della copertura. ............................................. 235 Fig. 143 – Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 1 ................................................................. 235 Fig. 144 . Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 2 ................................................................. 235 Fig. 145 – Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 3 ................................................................. 236

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Fig. 146 – Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 4 .................................................................. 236 Fig. 147 – Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 5 .................................................................. 237 Fig. 148 – Grafico restituito dal resistograph per il sondaggio 6 .................................................................. 237 Fig. 149 – Foto di un locale al piano terra, corpo A. Si nota una profonda crepa che attraversa tutta la parete in tutt’altezza. ................................................................... 238 Fig. 150 – Foto della parete di connessione tra il corpo A e il B, dal piano primo. Si nota a destra una grande frattura che arriva fino a terra. .................................... 238 Fig. 151 – Importante crepa che interessa una parete di mezzeria e la parte di solaio limitrofa. ......................... 239 Fig. 152 – Localizzazione in pianta dei saggi effettuati sulla fondazione. .................................................................. 240 Fig. 153 – Foto dello scavo d’ispezione delle fondazioni in prossimità della nicchia. .............................................. 240 Fig. 154 – Sequenza della prova con martinetti piatti eseguita dall’ing. Bassoli .............................................. 241 Fig. 155 – Grafico di interpolazione dei dati forniti dalla prova a martinetto singolo. ......................................... 242 Fig. 156 – Disposizione dei punti di misurazione rispetto il taglio ......................................................................... 242 Fig. 157 – Disposizione dei punti di misurazione rispetto ai tagli nella muratura. ................................................ 243 Fig. 158. - Diagramma di relazione tra sollecitazione e deformazione per le Basi 1 3. ...................................... 243 Fig. 159 – Diagramma dei risultati grafico – numerici della prova dei martinetti piatti per quanto riguarda il coefficiente di Poisson ed il modulo di deformabilità. ..................................................................................... 244 Fig. 160 – Diagramma di relazione tra sollecitazione e deformazione per le Basi 2 4. ...................................... 244 Fig. 161 – Fotografia che ritrae la tecnologia costruttiva con la piattabanda di mattoni bene in vista e vista dei degradi della copertura e della parete. Foto scattata sul prospetto nord ............................................................. 261 Fig. 162 – Suggestiva vista da uno dei locali al piano primo del corpo residenziale. Un serramento è stato divelto lasciando libera la visuale sul parco a nord di pertinenza della cascina. .............................................. 261 Fig. 163 – Dettaglio di una parte restante di un dipinto murario conservato nella zona del portico del corpo A. ..................................................................................... 262

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Fig. 164 – Foto scattata dall’interno del vano scala del corpo A. Ben visibili le zone di disgregazione dell’intonaco e, in basso a sinistra, una mancanza nello strato di finitura. ......................................................... 269 Fig. 165 – Esempio di una moderna landscape SWOT analysis ......................................................................... 275 Fig. 166 – Panoramica dello spazio interno alla stalla, attuale corpo D ........................................................... 276 Fig. 167 – Interno di una stanza al piano primo del corpo A giustamente utilizzata come stenditoio. Sullo sfondo una bella doppia fessura sub-verticale. ........................ 277 Fig. 168 – Il Presidente Leone all’uscita da un impianto petrolifero. .................................................................. 278 Fig. 169 – Foto-inserimento del ponte dell’autostrada in progetto sull’Adda, in corrispondenza di Cassano, a poca distanza dal sito di progetto. ....................................... 279 Fig. 170 – Uno degli interventi del “Bosco in pianura” è stata la piantumazione di 0.25 ha di piante aromatiche .................................................................................... 280 Fig. 171 – Gli accessi e i percorsi alla cascina devono essere di tutti i tipi e per tutte le direzioni. Solo così si genera un reticolo organico per la mobilità ad ogni livello .................................................................................... 290 Fig. 172 – Differenziando i percorsi e filtrando le tipologie di traffico si possono generare scenari diversi per le utenze in arrivo ....................................................... 291 Fig. 173 – I temi fondamentali che caratterizzano il progetto dal punto di vista ambientale: acqua, boschi, campi e fauna. ............................................................. 292 Fig. 174 – Le utenze saranno le più disparate, per questo è necessario pensare ad un palinsesto di funzioni che possa accogliere il target più ampio possibile. ............ 293 Fig. 175 – Lo stemma comunale contiene due allegorie: le api, a rappresentare la laboriosità dei casiratesi, e l’olmo, conosciuto come l’albero gentile, per la loro carità .... 295 Fig. 176 – Il logo dell’associazione locale che ha richiesto la gestione dell’immobile. ........................................... 296 Fig. 177 – Il simbolo del progetto 100 cascine e il logo di EXPO 2015 ................................................................. 296 Fig. 178 – Illustrazione rappresentativa di un progetto di riqualificazione di una cascina urbana a Milano ........ 297 Fig. 179 – Planivolumetrico del progetto dell’esposizione universale a Milano ..................................................... 298 Fig. 180 – Occupazione delle residenze del corpo A. Si tratta di famiglie di base abbastanza numerose, ed andrebbero ad occupare tutto il blocco. ..................... 299

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Fig. 181 – La cascina come luogo di condivisone, di valori, di stili di vita, di spazi. ................................................. 300 Fig. 182 – Progetto sociale di affido di minori ai nuclei familiari insediati, in relazione alle possibilità della famiglia. ....................................................................... 301 Fig. 183 – Volumetrie indicative del blocco residenziale e della “zona di privacy” ................................................. 302 Fig. 184 – Identificazione del ruolo di cerniera del blocco C tra interno ed esterno. ............................................. 303 Fig. 185 – Divisione schematica delle destinazioni d’uso all’interno del blocco D. Al piano primo la zona notte e il salone, sotto l’ufficio con la biblioteca e la zona ristoro. ..................................................................................... 304 Fig. 186 – Impianto planivolumetrico con divisione delle zone di privato e pubblico. .......................................... 307 Fig. 187 – Movimento concettuale di apertura della corte chiusa della cascina. Il nuovo intervento stabilisce una direttrice innovativa di progetto .................................. 308 Fig. 188 – L’attenzione è stata posta anche alle viste a grandi distanze, possibili nelle giornate limpide ......... 309 Fig. 189 – Il progetto ha sfruttato il forte asse direzionale della roggia Cremasca per imprimere un nuovo dialogo con il contesto ............................................................. 311 Fig. 190 – Il nuovo sistema di portici permette una lettura degli spazi tra interno ed esterno nel pieno rispetto delle zone private ................................................................. 312 Fig. 191 – Lo sfruttamento delle prospettive offerte dai vecchi edifici è stato fondamentale per identificare le direttrici degli ingressi ................................................. 314 Fig. 192 – Gli accessi si differenziano per utenza, tipologia e percorribilità ............................................................. 314 Fig. 193 – I luoghi di sosta per i turisti non interferisce con la vita della corte interna né con quella dei locali pubblici ........................................................................ 317 Fig. 194 – La demolizione del corpo F permette la realizzazione del nuovo intervento .............................. 327 Fig. 195 – Uno dei caratteri connotanti delle cascine è lo stacco cromatico netto con il contesto ........................ 329 Fig. 196 – Schema volumetrico delle coperture del sito di progetto ....................................................................... 331 Fig. 197 – Le gelosie dei fienili sono un elemento facilmente ritrovabile nelle cascine ............................. 332 Fig. 198 – Il flusso degli accessi nello stato di progetto ..................................................................................... 335 Fig. 199 – Il logo di un orto sociale a Cervignano (UD) ..................................................................................... 335

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Fig. 200 – Un progetto di orto sociale a Milano, chiamato “Parco Blu” ................................................................. 336 Fig. 201 – Il nuovo ingresso di pone come cerniera tra le funzioni pubbliche della cascina ................................. 338 Fig. 202 – I locali del blocco E nello stato di progetto, con i relativi spazi di pertinenza esterni. ............................ 339 Fig. 203 – Il logo del lavoro di S. Mitra sui nuovi spazi autogestiti per l’educazione spontanea ....................... 339 Fig. 204 – La distribuzione degli spazi all’interno della stalletta, nello stato di progetto ................................... 340 Fig. 205 – La percezione degli spazi nel salone è un punto di forza del progetto. ................................................... 341 Fig. 206 – La riapertura dell’arco nel blocco C reintroduce un elemento di pregio nell’architettura della cascina. ........................................................................ 342 Fig. 207 – Il blocco B vedrà raddoppiarsi la volumetria con una struttura porticata esterna. ............................ 343 Fig. 208 – Schizzi di progetto dell’intervento sul corpo B .................................................................................... 344 Fig. 209 – Il progetto degli ambienti destinati all’utilizzo da parte di persone con disabilità motorie ha tenuto conto delle indicazioni delle normative di riferimento. .................................................................................... 349 Fig. 210 – Schizzo del cinematismo che ha portato alla fessurazione del blocco A ............................................ 357 Fig. 211 – Vista wireframe del modello virtuale del corpo A della Cascina Ronchi .............................................. 360 Fig. 212 – Veduta prospettica dal prospetto ovest ...... 361 Fig. 213 – Fronte interno della cascina ...................... 362 Fig. 214 – Prospettiva accidentale dallo spigolo nord est .................................................................................... 363 Fig. 215 – Riassunto delle tra tipologie di fessure presenti nel corpo residenziale: sotto i sostegni dei solai ci sono fessure per compressione, oppure aperture dovute al cedimento delle fondazioni, e infine le lesioni in corrispondenza delle canne fumarie ........................... 365 Fig. 216 – L’intervento di consolidamento a livello di fondazioni consiste nell’allargamento della superfici di appoggio delle pareti ................................................... 366 Fig. 217 – La costruzione di un vespaio aerato permette la ventilazione dello strato di fondazione ....................... 367 Fig. 218 – Posa di profili metallici sagomati ad L per collegare solai e murature con un diaframma rigido .. 369 Fig. 219 – Attraverso la posa di barre di acciaio diagonali si crea una trave reticolare tra getto di cls e travi lignee .................................................................................... 370

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Fig. 220 – Collegamento della parte sommitale delle colonne del portico alla parte di muratura dell’edificio, al fine di contrastare le spinte della copertura ................ 372 Fig. 221 – Schema delle tasche predisposte per il riempimento con resine espandenti ............................ 374 Fig. 222 – La pressione esercitata dalla resina permette di contrastare il cedimento delle fondazioni e riportare l’edificio in una condizione di equilibrio migliore ..... 375 Fig. 223 – L’intervento modifica lo schema statico nell’arco, generando delle spinte dirette verso il centro ..................................................................................... 376 Fig. 224 – I connettori metallici trasferiscono gli sforzi dal cavo teso alla muratura ................................................ 377 Fig. 225 – Vista di dettaglio dell’intervento sui solai del piano primo dei blocchi A e C .................................... 387 Fig. 226 – Schema della sezione resistente nel solaio consolidato .................................................................. 388 Fig. 227 – Intervento di collegamento tra le travi lignee e il solaio consolidato ..................................................... 399 Fig. 228 – Schema statico della sezione resistente in seguito all’intervento ................................................... 399 Fig. 229 – Schema statico della verifica sul profilo metallico di progetto ................................................... 409 Fig. 230 – Esempio di post-tensione nelle navi egizie mediante torsione delle corde (1500 a.C.) .................. 416 Fig. 231 – La rigidità alla struttura dei primi aviogetti era data da tiranti metallici post-tesi (1903) ...................... 417 Fig. 232 – Consolidamento del 1890 in una villa palladiana .................................................................... 417 Fig. 233 – La capriata in esame ................................... 421 Fig. 234 – Nomenclatura degli elementi della capriata ..................................................................................... 422 Fig. 235 – Dispositivo di ritenuta del puntone realizzato con una fettuccia metallica .......................................... 422 Fig. 236 – Dimensioni di massima della capriata ....... 423 Fig. 237 – Studio del degrado nella capriata e discretizzazione della struttura ..................................... 424 Fig. 238 – Esempio di degrado avanzato di una struttura portante in legno alla connessione con la muratura ... 426 Fig. 239 – Ciclo di crescita degli insetti che intaccano il legno ............................................................................ 428 Fig. 240 – Ingrandimento fotografico di una tipologia tipica di degrado dovuto ad insetti del legno .............. 429 Fig. 241 – Ubicazione della capriata in esame nella posizione originale ....................................................... 432

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Fig. 242 – Interfaccia per il monitoraggio degli spostamenti durante la prova di carico ....................... 434 Fig. 243 – Operazioni di consolidamento .................. 435 Fig. 244 – Stato di fatto: test A – capriata consolidata ai nodi ............................................................................. 435 Fig. 245 – Schema statico della capriata al primo test 435 Fig. 246 – Foto della capriata nello stato originale ..... 436 Fig. 247 – Stato di fatto: test B – capriata consolidata con barre post-tese ............................................................. 436 Fig. 248 – Schema statico della prova B. È possibile vedere gli elementi di consolidamento ................................... 437 Fig. 249 – Foto della capriata dopo l’applicazione del rinforzo........................................................................ 437 Fig. 250 – Mirini monitorati per il controllo degli spostamenti ................................................................. 438 Fig. 251 – Foto della strumentazione per il controllo degli spostamenti ................................................................. 439 Fig. 252 – Aggancio del martinetto e della cella di carico .................................................................................... 439 Fig. 253 – Ancoraggio delle barre al piede della gru .. 439 Fig. 254 – Layout definitivo ........................................ 440 Fig. 255 – Contesto delle prove, effettuate nella corte della Cascina Linterno ................................................ 441 Fig. 256 – Le prove sono state effettuate con la collaborazione dell’impresa edile coinvolta nel restauro della Cascina Linterno ................................................ 441 Fig. 257 – Fotografie della prova di carico di assestamento .................................................................................... 442 Fig. 258 – Capriata pronta per l’inizio dei test ........... 442 Fig. 259 – (foto sinistra) Dettaglio del monaco a contatto con la catena ............................................................... 443 Fig. 260 – (foto destra) Dettaglio del monaco a contatto con la catena ............................................................... 443 Fig. 261 – Capriata pronta per la seconda fase ........... 443 Fig. 262 – Zeppe poste per la messa in forza del puntello .................................................................................... 444 Fig. 263 – Attivazione del sistema di consolidamento 444 Fig. 264 – vista laterale del consolidamento in opera 444 Fig. 265 – La capriata consolidata al termine del test 445 Fig. 266 – Capriata pronta per la fase successiva ........ 445 Fig. 267 – rottura del puntone destro a 4500 kg ........ 446 Fig. 268 – Capriata al termine della III fase ............... 446 Fig. 269 – Distaccamento del monaco dalla catena .... 447 Fig. 270 – Aumento del carico manualmente durante la quinta prova ................................................................ 447

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Fig. 271 – Allargamento della fessura sul retro del puntone destro ............................................................ 447 Fig. 272 – Vista posteriore del puntone danneggiato . 448 Fig. 273 – Rottura locale dovuta a sforzi obliqui rispetto alle fibre ....................................................................... 449 Fig. 274 – Capriata alla fine del test ........................... 449 Fig. 275 – Schema punti monitoraggio della capriata 452 Fig. 276 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 2 ...... 452 Fig. 277 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 4 ...... 452 Fig. 278 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 8 ...... 453 Fig. 279 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 6 ...... 453 Fig. 280 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 7 ...... 454 Fig. 281 – Grafico sforzi-spostamenti del punto 7 ...... 454 Fig. 282 – Rappresentazione grafica dei calcoli eseguiti ..................................................................................... 456 Fig. 283 – Grafico del momento nel puntone ............ 456 Fig. 284 – Tabella estrapolata dalla norma di riferimento ..................................................................................... 457 Fig. 285 – Schema aste-cerniere originale ................... 459 Fig. 286 – Formazione della cerniera plastica ............. 459 Fig. 287 – Aggiunta del puntello ................................. 459 Fig. 288 – Applicazione della barra post-tesa solo a destra ..................................................................................... 460 Fig. 289 – Grafico dei momenti nel caso descritto ..... 460 Fig. 290 – Spaccato assonometrico del blocco A ........ 470 Fig. 291 – Spaccato assonometrico del blocco A ........ 471 Fig. 292 – Spaccato assonometrico del blocco D ........ 473 Fig. 293 – Vista del portico esterno del blocco residenziale, pacchetto CV.02 ..................................... 478 Fig. 294 – Realizzazione del portico del blocco B con la stratigrafia CV.04 ........................................................ 479 Fig. 295 – Vista del portico esterno al piano primo del blocco residenziale, pacchetto CV.03 ......................... 479 Fig. 296 – Prospettiva interna di uno dei monolocali di nuova costruzione ........................................................ 480 Fig. 297 – Vista del portico di nuova costruzione nel blocco E ....................................................................... 480 Fig. 298 – Il fienile del corpo D diventa salone e foresteria ..................................................................................... 481 Fig. 299 – Grazie al sistema di isolamento interno non si altera la composizione dei prospetti ............................ 482 Fig. 300 – Zona di applicazione del pacchetto CV.03 483 Fig. 301 – Vista del modello virtuale nelle zone di solai lignei con travi di acciaio ............................................. 484 Fig. 302 – Il solaio interpiano del blocco B adotta la stratigrafia PO.02 ........................................................ 484

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Fig. 303 – Prospettiva interna del locale chiamato “stalletta” dopo l’intervento di recupero .................... 485 Fig. 304 – Vista dal parco nord del nuovo intervento sul blocco E con il consolidamento del blocco A ............ 490 Fig. 305 – La parte di struttura soggetta all’intervento di restauro più imponente sono i prospetti est e nord ... 499 Fig. 306 – Vista degli interni della foresteria, con la riconversione dello spazio da fienile a luogo di accoglienza gruppi .......................................................................... 523 Fig. 307 – Vista prospettica con resa grafica della radiazione solare incidente nel portico del blocco A .. 526 Fig. 308 – Vista prospettica con resa grafica della radiazione solare incidente nel portico del blocco D . 527 Fig. 309 – Lo studio degli ombreggiamenti è partito dal progetto architettonico e ha accompagnato tutto il processo creativo ......................................................... 528 Fig. 310 – Simulazione del consumo medio mensile della struttura in kWh ......................................................... 530 Fig. 311 – Simulazione dei picchi di richiesta di energia elettrica in kW ............................................................ 531 Fig. 312 – Prospettiva accidentale del blocco E, con il sistema di gelosie per filtrare la radiazione solare incidente .................................................................................... 531

Indice delle tabelle

Tabella 1 – Caratteristiche del materiale utilizzato per la modellazione nel software ad elementi finiti .............. 149 Tabella 2 – Media annuale delle precipitazioni a Treviglio .................................................................................... 204 Tabella 3 – Identificazione fabbricati esistenti ........... 217 Tabella 4 – Valori rilevati dall’estensimetro durante la prova a martinetto singolo .......................................... 242 Tabella 5 – Valori rilevati dall’estensimetro durante la prova a martinetto doppio .......................................... 243 Tabella 6 – Quadro sinottico delle patologie presenti sui fronti della cascina ...................................................... 268 Tabella 7 – Quadro riassuntivo dei temi da trattare e delle possibili strategie d’intervento .................................... 289 Tabella 8 – Abaco dei locali e delle verifica RAI dello stato di progetto ................................................................... 351 Tabella 9 – Valori per la determinazione del fattore di confidenza Fc ............................................................... 381 Tabella 10 – Caratterizzazione della muratura nel sito di progetto ....................................................................... 382 Tabella 11 – Proprietà del legno di abete ................... 383

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Tabella 12 – Correzione delle caratteristiche del legno d’abete ......................................................................... 383 Tabella 13 – Proprietà del legno di castagno .............. 384 Tabella 14 – Correzione delle caratteristiche del legno di castagno ....................................................................... 385 Tabella 15 – Proprietà dell’acciaio presente nel sito di progetto ....................................................................... 386 Tabella 16 – Dati geometrici per la verifica strutturale dell’intervento sui solai lignei ..................................... 388 Tabella 17 – Specifiche tecniche del legno considerato nelle verifiche .............................................................. 389 Tabella 18 – Valori di resistenza del legno d’abete nel caso di carichi accidentali .................................................... 390 Tabella 19 – Valori di resistenza del legno d’abete nella combinazione dei carichi permanenti ......................... 390 Tabella 20 – Specifiche tecniche del calcestruzzo considerato nelle verifiche ........................................... 390 Tabella 21 – Specifiche tecniche dei connettori metallici ..................................................................................... 391 Tabella 22 – Analisi dei carichi che gravano sul solaio interpiano del blocco residenziale nello stato di progetto ..................................................................................... 392 Tabella 23 – Valori delle sollecitazioni che insistono sulla parte di solaio analizzato ............................................. 393 Tabella 24 – Scheda riassuntiva di moduli e coefficienti correttivi nel calcolo delle tensioni ............................. 393 Tabella 25 – Riepilogo delle tensioni di progetto nel solaio misto legno - cls ................................................. 394 Tabella 26 – Riepilogo delle tensioni di progetto nel solaio misto legno - cls ................................................. 395 Tabella 27 – Riepilogo delle tensioni di taglio nello stato di progetto nel solaio misto legno - cls ........................ 396 Tabella 28 – Riepilogo delle deformazioni del solaio misto legno – cls nello stato di progetto ............................... 397 Tabella 29 – Dati geometrici per la verifica strutturale ..................................................................................... 399 Tabella 30 – Caratteristiche del legno di castagno ..... 400 Tabella 31 – Riduzione dei valori di resistenza in caso di carichi accidentali ........................................................ 401 Tabella 32 – Riduzione dei valori di resistenza in caso di carichi permanenti ...................................................... 402 Tabella 33 – Proprietà del calcestruzzo utilizzato nell’intervento ............................................................. 402 Tabella 34 – Proprietà dei connettori metallici .......... 403 Tabella 35 – Sollecitazioni in esercizio ........................ 404

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Tabella 36 – Analisi dei carichi che insistono sull’elemento ............................................................... 404 Tabella 37 – Scheda dei moduli e coefficienti riduttivi per il calcolo della resistenza ............................................. 404 Tabella 38 – Verifiche tensionali allo stato di progetto .................................................................................... 405 Tabella 39 – Verifiche flessionali allo stato di progetto .................................................................................... 406 Tabella 40 – Verifiche a deformazione allo stato di progetto ....................................................................... 408 Tabella 41 – Verifiche a taglio allo stato di progetto .. 408 Tabella 42 – Dati geometrici del caso in esame, considerando il profilo NP esistente la IPE affiancata 410 Tabella 43 – Riassunto delle prove ............................. 450 Tabella 44 – Tavola sinottica delle stratigrafie di progetto e delle prestazioni principali ....................................... 486 Tabella 45 – Valori di riferimento per la verifica dell’FLDm ................................................................... 525 Tabella 46 – Valori di riferimento per la verifica dell’illuminamento in alcuni locali caratteristici di progetto ....................................................................... 527 Tabella 47 – Valori di riferimento per la verifica dell’illuminamento in alcuni locali caratteristici di progetto ....................................................................... 530

Indice delle tavole

1. Inquadramento territoriale 2. Natura, istruzione e turismo 3. Mobilità di progetto 4. Uso del suolo 5. Architetture e servizi 6. Vincoli PGT 7. Clima 8. Analisi dei venti 9. Evoluzione storica 10. Rilievo fotografico - Viste di insieme 11. Rilievo fotografico - Blocco A 12. Rilievo fotografico - Blocco B 13. Rilievo fotografico - Blocco C 14. Rilievo fotografico - Blocco D 15. Rilievo fotografico - Blocco E 16. Rilievo geometrico - Pianta piano terra 17. Rilievo geometrico - Pianta piano primo 18. Rilievo geometrico - Pianta piano coperture

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19. Rilievo geometrico - Prospetti N-E 20. Rilievo geometrico - Prospetti S-O 21. Rilievo geometrico - Sezioni A-A - B-B 22. Rilievo geometrico - Sezioni C-C - D-D 23. Rilievo tecnologico - Sezione del blocco A 24. Rilievo tecnologico - Sezione del blocco D 25. Rilievo tecnologico - Sezioni dei blocchi B – E 26. Albero degli errori 27. Rilievo materico e del degrado – Blocco B, Est 28. Rilievo materico e del degrado - Blocco B, Ovest 29. Rilievo materico e del degrado - Blocco A, Nord 30. Rilievo materico e del degrado - Blocco A, Sud 31. Rilievo materico e del degrado – Blocco D, Sud 32. Rilievo materico e del degrado - Blocco D, Nord 33. Rilievo materico e del degrado – Blocco E, Ovest 34. Rilievo materico e del degrado - Blocco E, lato Est 35. Rilievo materico e del degrado - Pianta pavimenti pt 36. Rilievo materico e del degrado - Pianta pavimenti p1 37. Rilievo materico e del degrado – Orditura p1 38. Rilievo materico e del degrado – Orditura p2 39. Rilievo materico e del degrado – Orditura coperture 40. Analisi del quadro fessurativo - Blocco A, B 41. Analisi del quadro fessurativo - Blocco C, D 42. Analisi SWOT 43. Planivolumetrico 44. Layout distributivo 45. Progetto architettonico - Pianta piano terra, arredata 46. Progetto architettonico - Pianta piano primo, arredata 47. Progetto architettonico - Pianta pt, gialli/rossi 48. Progetto architettonico - Pianta p1, gialli/rossi 49. Progetto architettonico - Pianta pt, destinazione d’uso 50. Progetto architettonico - Pianta p1, destinazione d’uso 51. Progetto architettonico - Prospetti N-E 52. Progetto architettonico - Prospetti S-O 53. Progetto architettonico - Sezioni A-A - B-B - C-C 54. Progetto architettonico - Sezioni D-D - E-E - F-F 55. Progetto architettonico - Sezioni gialli/rossi, A - D - F 56. Progetto architettonico - Sezioni gialli/rossi, B - C - E 57. Progetto architettonico - Viste prospettiche 58. Verifiche normative - Antincendio piano terra 59. Verifiche normative - Antincendio piano primo 60. Verifiche normative - Accessibilità piano terra 61. Verifiche normative - Accessibilità piano primo 62. Analisi dei cinematismi 63. Consolidamento strutturale - Piano fondazioni

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64. Consolidamento strutturale - Piano fondazioni 65. Consolidamento strutturale - Murature 66. Consolidamento strutturale - Murature 67. Consolidamento strutturale - Murature 68. Consolidamento strutturale - Solai interpiano 69. Consolidamento strutturale - Solai interpiano 70. Consolidamento strutturale - Solai interpiano 71. Consolidamento strutturale - Copertura 72. Consolidamento strutturale – Copertura

I.1 Rilievo geometrico I.2 Rilievo degrado e schema 1D I.3 Descrizione test sulla capriata I.4 Schemi statici 73. Abaco delle stratigrafie 74. Abaco delle stratigrafie 75. Progetto tecnologico - Sezione tecnologica blocco A 76. Progetto tecnologico - Sezione tecnologica blocco B 77. Progetto tecnologico - Sezione tecnologica blocco D 78. Progetto tecnologico - Sezione tecnologica blocco E 79. Progetto tecnologico - Esploso assonometrico blocco E 80. Progetto tecnologico - Nodi tecnologici del blocco A 81. Progetto tecnologico - Nodi tecnologici del blocco E 82. Verifiche illuminotecniche - FLD, piano terra 83. Verifiche illuminotecniche - FLD, piano primo 84. Verifiche illuminotecniche - FLD, viste prospettiche 85. Verifiche illuminotecniche - FLD, viste prospettiche 86. Ombreggiamento 87. Radiazione solare

Indice delle schede

Schede di catalogo 107

SC1 – Pareti con sbalzo centrale SC2 – Pareti con sbalzo terminale SC3 – Pareti su piani cedevoli SC4 – Ribaltamento del fronte SC5 – Rottura parziale del fronte SC6 – Lesioni nel piano SC7 – Lesioni nel piano SC8 – Espulsione parziale di pareti SC9 – Espulsione angolare SC10 – Espulsione parziale corpi annessi SC11 – Torri e campanili SC12 – Torri e campanili

560 CREPA!

SC13 – Volta a botte SC14 – Volta a botte SC15 – Volta a botte SC16 – Volta a botte SC17 – Volta a crociera SC18 – Volta a crociera SC19 – Volta a crociera SC20 – Volta a cupola SC21 – Volta a cupola SC22 – Volta a cupola poligonale SC23 – Volta a cupola poligonale SC24 – Volta a padiglione SC25 – Volta a padiglione SC26 – Volta a padiglione SC27 – Volta a schifo SC28 – Volta a schifo SC29 – Volta a vela SC30 – Volta a vela

Schede di verifica del catalogo 154

SVC1 – Volta botte SVC2 – Volta botte SVC3 – Volta botte SVC4 – Volta botte SVC5 – Volta botte SVC6 – Volta a crociera SVC7 – Volta a crociera SVC8 – Volta a crociera SVC9 – Volta a crociera SVC10 – Volta a cupola SVC11 – Volta a cupola SVC12 – Volta a cupola poligonale SVC13 – Volta a cupola poligonale SVC14 – Volta a padiglione SVC15 – Volta a padiglione SVC16 – Volta a padiglione SVC17 – Volta a padiglione SVC18 – Volta a schifo SVC19 – Volta a schifo SVC20 – Volta a vela SVC21 – Volta a vela

Schede di rilievo funzionale 217

Corpo A

561

Corpo B Corpo C Corpo D Corpo E Corpo F

Schede di rilievo tecnologico 243

RT1 – CV1 RT2 – CV2 RT3 – CV3 RT4 – CV4 RT5 – CO1 RT6 – CO2 RT7 – CO3 RT8 – PO1 RT9 – PO2 RT10 – PO3 RT11 – PV1 RT12 – IV1 RT13 – IV2

Schede di rilievo del degrado 261

RD1 – Patina biologica RD2 – Disgregazione RD3 – Mancanza RD4 – Alterazione cromatica RD – Vegetazione

Schede dei riferimenti progettuali 317

RP1 –Nave 8d_Matadero RP2 – Iglesia de Cristo Obrero RP3 – Ballymahon Farmhouse RP4 – Stone-vaulted Amphitheater RP5 – Casa C RP6 – Centro per il Parco del Tevere RP7 – Saw Swee Hock student centre

Schede di degrado 465

SD.01 SD.02 SD.03 SD.04

562 CREPA!

SD.05 SD.06 SD.07 SD.08 SD.09 SD.10 SD.11 SD.12 SD.13 SD.14 SD.15 SD.16

Schede di verifica tecnologiche 493

SVT1 – CO.01 SVT2 – CO.05 SVT3 – CO.06-08 SVT4 – CV.01 SVT5 – CV.02 SVT6 – CV.03

Schede di intervento 501

SI1 – Pulitura dell’intonaco SI2 – Ripristino dell’intonaco SI3 – Consolidamento intonaco SI4 – Ripristino elementi in pietra SI5 – Rimozione rappezzi incoerenti SI6 – Rimozione infestanti

Schede ergotecniche di intervento 507

SEI1 – Chiusura orizzontale controterra SEI2 – Partizioni orizzontali consolidate SEI3 – Partizioni orizzontali in laterizio SEI4 – Partizioni orizzontali in laterizio SEI5 – Chiusure verticali in muratura SEI6 – Partizioni verticali a secco SEI7 – Chiusure verticali a secco SEI8 – Chiusure orizzontali di copertura SEI9 – Demolizioni e scavi SEI10 – Rifacimento della copertura SEI11 – Sostituzione dei serramenti SEI12 – Iniezione di resine espandenti SEI13 – Riparazione delle fessure

SEI14 – Intervento di “scuci – cuci”

563

564 CREPA!

Riconoscimenti

Vorremmo in primo luogo ringraziare il nostro relatore, il professor Lorenzo Jurina, che ha saputo ispirare e direzionare questo lavoro, mettendo sempre in primo piano il desiderio di farci imparare e crescere.

Assieme a lui vogliamo esprimere tutta la nostra gratitudine a tutto lo staff dello Studio Jurina, in particolare al correlatore di questo lavoro, l’ingegner Edoardo Radaelli, per il supporto datoci nello sviluppo della tesi.

Inoltre ringraziamo il dott. Carlo Leoni e tutta l’associazione ameRETE, per il tempo speso assieme durante il percorso progettuale, e gli facciamo i nostri migliori auguri per l’avventura nella Cascina di poer.

Infine siamo riconoscenti a tutti i professori, assistenti e amici dell’università che hanno visto nascere e crescere questo progetto fatto di crepe.

Ringrazio le persone a me più care, alle quali dedico questa tesi: un grazie ai miei genitori, per gli sforzi e l’appoggio sempre ricevuti durante questi anni universitari. Grazie agli amici e colleghi, che hanno reso piacevoli anche i momenti più difficili. Ringrazio infine il mio amico Bruno, per avermi sempre sostenuto e indirizzato sulle scelte più importanti.

Elia

Vorrei dire grazie a tutti quelli che hanno vissuto con me questi anni di università. Grazie agli amici che sono stati sempre al mio fianco per distrarmi e per consigliarmi. Grazie ai miei genitori, ed in particolare a mio padre Gianni a cui voglio dedicare questa tesi. Infine ringrazio Micol con una laurea ad honorem, per avermi sempre supportato.

Giacomo


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