ALL ART I S C O N T E M P O R A RY
2-5 november 2017turin italy
“L’opera d’arte si pone nella sua estraneità, come qualcosa senza tempo e per questo eterna. L’opera d’arte deve riuscire a fissare l’attimo atemporale, rompendo il normale corso delle cose”.1
Flashback, la fiera più contemporanea di arte antica e moderna, giunge nel 2017
alla sua quinta edizione.
Il nome della manifestazione racchiude contenuti e intenzioni. Da un lato
il nome: FLASHBACK, la retrospezione, tramite la quale la manifestazione
trasporta il passato nel presente, dall’altro il progetto espositivo: L’ARTE È TUTTA
CONTEMPORANEA che s’ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis
sul tema dell’immortalità e che sottolinea e stigmatizza la “contemporaneità”
dell’esperienza di fruizione dell’opera.
Tutti i partecipanti a Flashback (gallerie d’arte, storici, critici e curatori, artisti
visivi e non, filosofi, giornalisti, collezionisti ed economisti) concorrono a comporre
un variegato dizionario verbale e visivo, dall’antichità alla modernità, una nuova
narrazione continua e sistematica dove le opere, e più in generale il pensiero
dell’uomo, si presentano al pubblico come strumenti di conoscenza, atti a ridefinire
attivamente noi stessi, a riconfigurare la nostra identità, a costruire la memoria di
chi siamo stati e soprattutto di chi potremo essere. Non una ricerca archeologica
nel nostro passato ma la consapevolezza di quanto questo sia parte integrante del
nostro spazio di esistenza2.
IN SENSO INVERSO
Il tema centrale della quinta edizione di Flashback prende spunto dal romanzo
di Philip K. Dick “In senso inverso”, romanzo in cui il tempo ha iniziato a scorrere
in senso contrario. Il senso inverso è dunque anti-orario, contro-corrente e
rappresenta la diversa prospettiva, il punto di vista soggettivo, la possibilità di
guardare in modo differente quanto ci circonda trovando nuovi elementi, nuove
chiavi di lettura per rileggere e interpretare la contemporaneità.
FLASHBACK l’arte è tutta contemporanea
1 Cit. G. Guercio su Gino De Dominicis 2Cit. Christian Caliandro
“The artwork sets in its unfamiliarity, as something timeless and – for this reason – eternal. The artwork must manage to fix the ageless moment, thus breaking the normal course of things”. 1
Flashback, the most contemporary ancient and modern art fair reaches – in 2017
- its fifth edition.
The name of the event incorporates contents and intentions. On the one side the
name: FLASHBACK, i.e. the retrospection – through which the event moves the
past into the present – and on the other side the exhibition project: ALL ART IS
CONTEMPORARY, which is inspired by Gino De Dominicis’ conceptual research on
the theme of immortality and underlines and stigmatizes the “contemporaneity” of
the experience of when the artwork is enjoyed.
All the participants to Flashback (art galleries, historians, critics an curators,
visual and non-visual artists, philosophers, journalists, collectors and economists)
contribute to set up a multi-colored verbal and visual dictionary, from ancient
times up to modernity: a new continuous systematic narration where the artworks
and– in more general terms – man’s thinking are presented to the public as tools
of knowledge, appropriate to actively redefine ourselves, reconfigure our own
identity, build up the memory of who we are, of who we have been and – mainly – of
who we could be. Not some archeological research in our past, but the awareness
that this is an integral part of our space of existence2.
IN SENSO INVERSO (Counter-clock World)
The core topic of the fifth edition of Flashback is inspired from Philip K. Dick’s novel
“Counter-clock World”, a novel where the time started to flow backwards. The
reverse direction is therefore counter-clockwise, counter—current and represents
the different perspective, the subjective point of view, the chance to look differently
at what surrounds us, finding new elements, new gateways to re-read and interpret
contemporaneity.
FLASHBACK all art is contemporary
1 Cit. G. Guercio on Gino De Dominicis 2Cit. Christian Caliandro
FLASHBACK è una manifestazione che vede legati cultura e mercato in un’unica
equazione finalizzata alla formazione di senso critico; un insieme eterogeneo
ma organico di informazioni utili a fornire elementi di analisi e conoscitivi per la
creazione di collezionisti, critici, storici e curatori d’arte e più in generale individui
in grado di interpretare la propria contemporaneità.
La sfida di FLASHBACK è quella di concorrere alla formazione di un nuovo fruitore
che sia più giovane, eclettico e trasversale, ma soprattutto colto.
Flashback rappresenta un modo per entrare in possesso (virtualmente e non)
di una parte del pensiero dell’uomo, non solo in modo didattico ma attraverso
l’introiezione di elementi comunicativi forniti dalle opere e dai partecipanti.
Collezionare in epoca contemporanea diventa dunque un’attività dalle molteplici
sfaccettature, un “fare” che si porta dietro alcune caratteristiche inscindibili
come la funzione strumentale, il valore storico ed estetico, lo stimolo etico e la
testimonianza visiva ma che arriva ad accogliere significati più complessi di monito
culturale e politico.
FLASHBACK sottolinea l’importanza del ruolo del gallerista, che si presenta
come l’interprete di uno scambio dettato da sensibilità e intuito e che, al
contempo, svolge anche una funzione pedagogica nei confronti del mercato e
del collezionismo. Una funzione fondamentale per la diffusione e la trasmissione
della conoscenza al grande pubblico e per la creazione e formazione di nuove
generazioni di collezionisti e storici dell’arte.
Infine scopo principe di Flashback è favorire la democratizzazione dell’arte come
sfida culturale che possa rappresentare una reale opportunità per tutti e non solo
per pochi.
PERCHÈflashback: una sfida culturale
FLASHBACK is an event that links culture and market into one equation aimed
at the creation of critical sense; a heterogeneous - and though organic –system
of information which is useful to provide elements on analysis and knowledge for
the creation of collectors, critics, historian and art curators and – more generally
– individuals that can interpret their own contemporaneity The challenge of
FLASHBACK is to contribute to the generation of a new beneficiary, who will be
younger, more eclectic and transversal, but – mainly – educated.
Flashback represents a way to take possession (virtually and not) of a part of
man’s thinking, not only pedagogically, but through the introjection of elements of
communication provided by both the works and the participants.
In our times, collecting becomes therefore a multi-faceted activity, a “doing”
which is carrying along some inseparable features such as the instrumental
function, the historical and aesthetic value, the ethic urge and the visual evidence,
but that reaches up to embrace more complex meanings of cultural and political
admonishment.
FLASHBACK underlines the significance of the role of the gallerist, who presents
him/herself as the interpreter of an exchange dictated by sensitivity and intuition
at that – at the same time – plays also a pedagogical function towards the market
and collectorship. An essential function to spread and transmit the knowledge to
the general public and to create and train new generations of collectors and art
historians.
Finally, the main purpose of Flashback is to foster the democratization of art as
a cultural challenge that may represent a real opportunity for everybody and not
only for the few.
WHYflashback: a cultural challenge
Torino: la città italiana più colta e radicale
Torino: la città più d’avanguardia nel welfare culturale e nell’economia della
conoscenza
Torino: la più contemporanea e mitteleuropea
Torino: la città – laboratorio che vanta i cittadini più dinamici dell’unione
europea
Torino: la città tra le tre più innovative del Vecchio Continente; nell’ordine
Amsterdam, Torino e Parigi
Torino: la città dove la cultura è un modello strategico di sviluppo territoriale
Torino: la città da sempre quadrata ma visionaria, disciplinata ma capace di
lucida follia3
Torino: la città celebrata da numerosi personaggi storici, tra cui Friederich
Nietsche, Marc Twain, Jean-Jacques Rousseau
Torino: la città dall’assetto in movimento che ti lascia intravedere a cosa potrà
assomigliare il futuro
DOVE torino
3Cit. Massimo Gramellini
Turin: the most educated and radical city in Italy
Turin: the most vanguard city in the cultural welfare and in the economics of
knowledge
Turin: the most contemporary and middle-European of the Italian cities
Turin: the town – a laboratory that boasts the most dynamic citizens in the
European Union
Turin: one of the three most innovative towns of the Old Continent; in order:
Amsterdam, Turin and Paris
Turin: The town where culture is a strategic model of territory development
Turin: the town that has always been square and though visionary, disciplined
and though capable of lucid madness3
Turin: the town celebrated by several historical characters such as Friederich
Nietzsche, Marc Twain and Jean-Jacques Rousseau
Turin: the town whose configuration in motion gives you a glimpse of what the
future may be
WHEREturin
3Cit. Massimo Gramellini
Torino è in Italia la città che rappresenta al meglio il funzionamento di un
sistema dedicato alla cultura. A novembre, in particolar modo, la città offre,
anche al pubblico più esigente, una settimana dedicata all’arte e riconosciuta
come una delle più vivaci al mondo grazie alla compresenza di manifestazioni
che, ciascuna con la propria specificità, rendono imprescindibile una visita sia
per gli addetti ai lav ori che per tutti gli appassionati.
Circa 250.000 persone di età compresa tra i 25 e i 60 anni, appassionati e
professionisti del settore si muovono per esplorare l’offerta artistica della città
e per acquistare opere e oggetti d’arte.
FLASHBACK è una delle manifestazione di questa incredibile settimana ma
l’unica che rappresenta l’arte dall’anno zero alla modernità.
Flashback, dunque, creando ben più di una somma di eventi, rappresenta un
importante contributo atto a migliorare immagine e identità di un territorio
che vede nell’arte e nella cultura un elemento fondamentale: rafforzandola
a livello internazionale, incrementando il numero dei visitatori sul territorio e
accrescendo le loro possibilità di scelta e conoscenza.
QUANDO 2-5 november 2017
Turin is the city that best represents the functioning of a Culture-dedicated
system. In November, in particular, the city offers, even to the most demanding
public, a week dedicated to art which is recognized as one of the most vibrant
in the world thanks to the presence of several events, each one with its own
specificity, which makes essential a visit to Turin both for the experts and for
all art fans.
About 250,000 people aged between 25 and 60 years, enthusiasts and
professionals are moving to explore this art city and to buy works and art
objects.
FLASHBACK is one of the events of this incredible week, but the only one that
represents art from year zero to modernity.
Flashback, thus creating much more than a sum of events, is an important
contribution which aims at improving the image and identity of an area which
sees art and culture as a key element thought strengthening it internationally,
increasing the number of visitors on the territory and enriching their choice
and knowledge.
WHEN2-5 november 2017
• Flashback_Lab: i laboratori didattici che fanno scoprire ai più piccini le
meraviglie dell’Arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione
consapevole del patrimonio culturale.
• Flashback_Sound: il ricco e vivace palinsesto dedicato alla musica che, in
un’attenta ricerca, spazia senza soluzione di continuità tra il passato e il presente.
• Flashback_Video: il programma video che trasforma i visitatori in spettatori
davanti alle opere proiettate.
• Flashback_Storytelling: il progetto che promuove, attraverso la narrazione,
la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto e attivo tra il pubblico e l’arte.
• Flashback_Exhibitions: le mostre realizzate all’interno e all’esterno della
sede espositiva.
• Flashback_SpecialProject: FLASHBACK è Opera viva, il progetto dell’artista
visivo Alessandro Bulgini che si sviluppa a partire dal 2013.
Specificità di Flashback sono linguaggio e contenuti.
Il linguaggio con il quale Flashback comunica è necessariamente un linguaggio
contemporaneo e si declina nella scelta dell’ immagine della manifestazione,
della sede, dell’allestimento, della grafica e della comunicazione.
Rappresenta dunque la modalità attraverso la quale comunicare e
contestualizzare l’opera riportandola così al presente.
I contenuti suddivisi in:
• Flashback_Expo: le gallerie che, scelte per l’eccezionalità e qualità delle
loro proposte, rappresentano il cuore della manifestazione e concorrono a
comporre il magico atlas di Flashback.
• Flashback_Talks: il ricco programma di approfondimento che vede la propria
peculiarità nell’approccio trasversale ai temi affrontati, una visione che spazia
nel tempo dall’antichità alla modernità.
COMElinguaggio e contenuti
• Flashback_Lab: the educational workshops for little children who are
discovering the wonders of art which are dedicated to the active knowledge and
the conscious use of cultural heritage.
• Flashback_Sound: the rich and lively program of musical performances that,
throught a careful research, ranges seamlessly between past and present.
• Flashback_Video: the video program that turns visitors into spectators in
front of the projected works.
• Flashback_Storytelling: the project that promotes, through narration,
awareness and direct and active involvement between the public and art.
• Flashback_Exhibitions: the exhibitions held within and outside the location.
• Flashback_SpecialProject: FLASHBACK è Opera viva, the visual project by
artist Alessandro Bulgini that develops from 2013.
Flashback has two specific tools to reach its goals: language and content.
The language, with which it communicates, is necessarily a contemporary one
and it declines in the choice of the image of the event, the venue, the set-up,
graphics and communication.
Therefore it represents the means by which communicate and contextualize
the work thus bringing it back to the present.
The contents divided into:
• Flashback_Expo: the galleries, chosen for the rarity and quality of their
proposals, are the core of the event and all together contribute to create the
amazing atlas of Flashback.
• Flashback_Talks: the rich program of talks and meetings which sees its own
peculiarities in the crosswised approach to the topics, a vision which ranges in
time from antiquity to modernity.
HOWlanguage and content
3-6 november 2016turin italy
The 4th edition of FLASHBACK has proposed a reflection on syncretism,
i.e. the meeting/conflict of different cultures and times, which generates
blends, interactions and fusions among heterogeneous cultural elements;
a NEW SYNCRETISM as an anthropological project: i.e. a mix of codes that
– recombining the artistic, social and ethnic differences – show their true
richness.
FLASHBACK is an art fair able to tie culture and market into a single
equation whose result is knowledge as a tool able to guide individuals’
choices. FLASHBACK therefore also wants to establish itself as a moment
of cultural reflection that can not be separated from its own contemporary
world: historical period and social context, because art in all its forms can
not be isolated in only relationship with the author or with the public, but
must be understood by moving from social totality.
Since FLASHBACK is a fair that relates to contemporaneity, it cannot overlook
the stimulations the current events provide every day and – therefore
– syncretism is taken as a key word to understand the transformation
generated by the process of globalization and localization, which is involving,
subverting and even crushing the traditional ways of producing culture,
consumption and communication. Thus, culture is no longer perceived as
homogeneous, that links individuals, sexes, groups, classes and ethnicities,
but as far more plural, decentralized, fragmented and even conflicting.
Through the insights provided by galleries, talks, exhibitions, video
projections and musical performances FLASHBACK has developed a
reflection on the difference and contamination as resource and enrichment.
La IV edizione di FLASHBACK ha proposto una riflessione sul sincretismo
ovvero ha posto l’attenzione sull’incontro/scontro fra culture ed epoche
diverse, un incontro/scontro che genera mescolanze, interazioni e fusioni
fra elementi culturali eterogenei; un NUOVO SINCRETISMO dunque che si
configura come progetto antropologico: ovvero come un mix di codici che
ricombinando le differenze artistiche, sociali, etniche ne mostrano la vera
ricchezza.
FLASHBACK è una manifestazione in grado di legare cultura e mercato in
un’unica equazione che abbia come risultato la conoscenza quale strumento
in grado di orientare le scelte degli individui.
FLASHBACK dunque vuole imporsi anche come momento di riflessione
culturale che non può prescindere dalla propria contemporaneità: periodo
storico e contesto sociale, perché l’arte in tutte le sue forme non può essere
isolata nel solo rapporto con l’autore o col pubblico, ma va compresa
muovendo dalla totalità sociale.
FLASHBACK non può non cogliere gli stimoli che l’attualità fornisce
quotidianamente e dunque assume il sincretismo come parola-chiave
per capire la trasformazione che sta avvenendo in quel processo di
globalizzazione e localizzazione che coinvolge, sconvolge e travolge i
tradizionali modi di produrre cultura, consumo, comunicazione.
Così la cultura non è più vista come qualcosa di unitario, che compatta e lega
tra loro individui, sessi, gruppi, classi, etnie: bensì è qualcosa di molto più
plurale, decentrato, frammentato e anche conflittuale.
Attraverso gli spunti forniti da gallerie, talk, mostre, videoproiezioni e
performance musicali si è sviluppata la riflessione sulla differenza e la
contaminazione come risorsa ed arricchimento.
nuovo sincretismo new syncretism
44expo
14.174people
350journalists
press review pages450
press
flashback numbers
labs5
exhibitions3
days
_talks_artist curated talks_videos_sounds
4
storytelling5
1 special project
FLASHBACK
people
FLASHBACK
expo
Aleandri Arte Moderna, Roma (I) - Alinari, Firenze (I) - Antonacci
Lapiccirella Fine Art, Roma (I) - Arcuti Fine Art, Roma (I) -
Antichità Bacarelli, Firenze (I) - Galleria Daniela Balzaretti,
Milano (I) - Benappi, Torino (I) - Biasutti & Biasutti, Torino (I) - Botticelli
Antichità, Firenze (I) - Burzio. , London (UK) - Butterfly Institute
Fine Art, Lugano (CH) - Maurizio Candiani, San Mauro Torinese
TO (I) - Galleria Luigi Caretto, Torino (I) Madrid (E) - Caretto &
Occhinegro, Torino (I) - Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs,
Milano (I) - Caviglia, Lugano (CH) - Chiale Fine Art, Racconigi
CN (I) - Creatini & Landriani, Sestri Levante Genova (I) - De
Jonckheere, Genève (CH) - Galleria Del Ponte, Torino (I) - Galleria
dello Scudo, Verona (I) - Enrico Frascione, Firenze (I) - Frascione
Arte, Firenze (I) - Giacometti Old Master Paintings, Roma (I) -
Galleria Giamblanco, Torino (I) - Gilistra, Torino (I) - Galleria del
Laocoonte, Roma (I) - Libreria Antiquaria Il Cartiglio, Torino (I)
- Longari Arte Milano, Milano (I) - Lorenzo e Paola Monticone
Gioielli d’epoca, Torino (I) - Moretti Fine Art, London (UK) Firenze
(I) - Carlo Orsi, Milano (I) - Piva & C, Milano (I) - Flavio Pozzallo
Antiquario, Oulx TO (I) - Benjamin Proust Fine Art Limited,
London (UK) - Res Publica Galleria d’Arte Democratica, Venaria
Reale TO (I) - Robilant + Voena, Milano (I) London (UK) St. Moritz
(CH) - Galleria d’Arte Roccatre, Torino (I) - Salamon & C, Milano
(I) - Schreiber Collezioni, Torino (I) - Secol-Art di Masoero, Torino
(I) - Gian Enzo Sperone, Sent (CH) - Raffaele Verolino, Modena
(I) - Galleria Zabert, Torino (I).
FLASHBACKexpo
FLASHBACK
press
FLASHBACK
special project
Proseguendo e sviluppando in maniera organica la riflessione iniziata con Decoro
urbano in Barriera di Milano (2014) e con Taranto Opera Viva (2015), che ha coinvolto
l’intera isola del borgo antico, Alessandro Bulgini ha ideato un nuovo progetto - a
cura di Christian Caliandro - dedicato a Barriera di Milano, il quartiere di Torino
in cui vive, alla sua storia densa di industria e immigrazione e alla sua comunità
vivace e ricca di differenze culturali.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO è consistito in uno spazio pubblicitario di tre
metri per sei nella rotatoria di piazza Bottesini in Barriera di Milano a Torino, vicino
al mercato rionale e storico di piazza Foroni, che per sei mesi (da giugno a novembre
2016) ha ospitato un’opera d’arte. Sei artisti nazionali e internazionali appartenenti
alle ultime generazioni (le iraniane Zanbagh Lotfi e Aryan Ozmaei, lo statunitense
Saul Melman, gli italiani Andrea Mastrovito e Gian Maria Tosatti oltre allo stesso
Bulgini), con totale libertà di scelta riguardo a forme, contenuti, linguaggi, e con i
loro approcci e stili differenti, hanno interagito con questo rettangolo e con il suo
contesto di riferimento.
Ne è venuto fuori un discorso molto coerente – proprio grazie alla varietà delle sue
sfaccettature e alla disposizione d’animo non didascalica delle opere coinvolte –
sui modi in cui si costruisce l’identità sia individuale che collettiva e sulla natura
profonda di questo presente, a partire spesso dai frammenti e dai dati più umili
della realtà. Un discorso che si è manifestato via via in forma di dialogo attivo con il
quartiere e con la sua comunità.
Il progetto ha così costruito, mese dopo mese, una dimensione altra, diversa
rispetto a quella della quotidianità. FLASHBACK, sostenendo l’operazione, che si
è declinata in uno dei quartieri più difficili e affascinanti della città, ha esteso nello
spazio e nel tempo l’azione della fiera stessa. Nella convinzione profonda che le
nostre città abbiano bisogno oggi di spazi mentali più che di luoghi fisici da destinare
all’arte e alla cultura; che esse siano innanzitutto infrastrutture di relazioni umane
da curare e sviluppare; e che soprattutto l’identità non sia monolitica e statica, ma
mutevole, sostanziata unicamente nella relazione con l’altro.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
un progetto di Alessandro Bulginia cura di Christian Caliandro
Zanbagh Lotfi Andrea Mastrovito Saul Melman
Aryan OzmaeiGian Maria TosattiAlessandro Bulgini
Continuing and developing the reflection he begun with Decoro urbano in Barriera
di Milano (2014) and Taranto Opera Viva (2015), which involved the entire island of
the old town, Alessandro Bulgini has devised a new project - curated by Christian
Caliandro - dedicated to Barriera di Milano, the Turin district in which he lives, with
its dense history of industry and immigration and its vibrant community, rich in
cultural differences.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO has consisted of an advertising space of three
by six meters in the roundabout of Bottesini square in Barriera di Milano (Turin),
near the local and historical market of Foroni square, which for six months (from
June to November 2016) has hosted the six artworks. Therefore six national and
international artists from the latest generations (the Iranians Zanbagh Lotfi and
Aryan Ozmaei, the American Saul Melman, the Italians Andrea Mastrovito and Gian
Maria Tosatti and the same Bulgini), with total freedom of choice regarding form,
content, language, approch and style, have interacted with this rectangle and its
context.
Thanks to the variety of the facets and of the soul’s dispositions of the non-didactic
artworks involved it came out a very coherent project which has to do with the
ways in which we build identity, both individual and collective, and with the deep
nature of this present, often starting from fragments and data coming from the
most humble reality. A project that has gradually manifested in the form of active
dialogue with the discrict and with its community.
So the project has constructed, month after month, another dimension, different
from that of everyday life. FLASHBACK, by supporting the operation that took place
into one of the most difficult and charming city district, has extended in space
and time its own action. In the deep conviction that today our cities are in need of
mental spaces rather than physical locations to be devoted to art and culture; they
are first of all infrastructure of human relations to care for and develop and, above
all, identity is not monolithic and static, but changing and substantiated only in
relation to the other.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
a project by Alessandro Bulginicurated by Christian Caliandro
Zanbagh Lotfi Andrea Mastrovito Saul Melman
Aryan OzmaeiGian Maria TosattiAlessandro Bulgini
FLASHBACK
exhibitions
In 2016, the creator of OPERA VIVA, Alessandro Bulgini, extended in space and
time Flashback’s action range. The artist entrusted the project to curator Christian
Caliandro, who invited six artists to exhibit on a 6x3-m advertising billboard in
Barriera di Milano. One of the most multi-ethnical districts, rich in contaminations
and therefore the most syncretic of the whole city. A project which, with its direct
language and its way of trespassing those places usually assigned to art, has
renewed its commitment to citizenship and the innovative character of its complex
but universal format thanks to thanks to its contents and to the approach to its
audience. The works of Zanbagh Lotfi, Andrea Mastrovito, Saul Melman, Aryan
Ozmaei, Gian Maria Tosatti and Alessandro Bulgini, after a six months engaging
dialogue with the district of Barriera di Milano, have accompanied the visitor to the
IV edition of FLASHBACK tying the “inside” with the “outside” in an inseparable
pair, in an osmosis that enriches both, in a mutual interpenetration of experiences.
It’s a real Exhibition in which for the first time it was possible to see together all the
works of the artists involved.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
a project by Alessandro Bulgini
curated by Christian Caliandro
Nel 2016 il progetto OPERA VIVA di Alessandro Bulgini ha esteso nello spazio e nel
tempo l’azione di FLASHBACK. L’artista ha declinato il proprio contributo affidando
il progetto al curatore Christian Caliandro che ha invitato sei artisti a esporre
su di un cartellone pubblicitario di 6 metri per 3 metri nel quartiere torinese di
Barriera di Milano, il quartiere più multi-etnico, ricco di contaminazioni e dunque
più “sincretico” dell’intera città. Un progetto che con un linguaggio diretto e
sconfinando al di fuori dei luoghi deputati all’arte, ha rinnovato alla cittadinanza il
proprio impegno nonché il carattere innovativo del proprio format apparentemente
complesso per i contenuti proposti quanto universale per l’approccio al suo
pubblico. Le opere di Zanbagh Lotfi, Andrea Mastrovito, Saul Melman, Aryan
Ozmaei, Gian Maria Tosatti e Alessandro Bulgini, dopo aver dialogato per sei mesi
con il quartiere Barriera di Milano, hanno accompagnato il visitatore alla IV edizione
di FLASHBACK legando il “dentro” con il “fuori” in un binomio imprescindibile,
in un’osmosi che arricchisce entrambi, in una reciproca compenetrazione di
esperienze. Una vera è propria Mostra in cui per la prima volta è stato possibile
vedere insieme le opere degli artisti coinvolti.
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
Un progetto di Alessandro Bulgini
A cura di Christian Caliandro
Zanbagh Lotfi, Memory Vague 1361 (2015-16), 3: F16tecnica mista e olio su tela | mixed media and oil on canvas, 135 x 270 cm
Andrea Mastrovito, Il Secolo Bravo (2015)carta e acrilico su tela foderata | paper and acrylic on lined canvasdittico, 50 x 110 cm
Aryan Ozmaei, Unus-Ambo: Sabalan 2 (2016)tecnica mista su tavola | mixed media on board, 25 x 50 cm
Saul Melman, Stretched and Still Lies the Midnight (2016)foto-collage site-specific | site-specific photo collage
Gian Maria Tosatti, New Men’s Land (Star, 2016)vernice dorata su rovine | golden paint on ruins, site specific,courtesy l’artista | the artist e | and Galleria Lia Rumma, Milano - Napoli
Alessandro Bulgini, Opera Viva Barriera di Milano, Corso Giulio (2016)fotografia site specific | site specific photo
Oggetto di Discussione 2016 è un progetto di incontri, di discussioni estetiche,
pensato da Giada Pucci per Flashback Talks; un dialogo tra Roberto Mastroianni
(filosofo/critico d’arte), Maurizio Cilli (artista/architetto), gli invitati e il pubblico.
Con sedute informali, moquettes, video e sonoro in diffusione il progetto si pone
come un tentativo di scardinare l’idea di conferenza tradizionale, lo spazio che
accoglie l’incontro diviene luogo estetico ed esperienziale.
L’installazione è, da un lato luogo mentale, intimo e di ricerca dove il pensiero è
elemento sonoro dell’esperienza, dall’altro simbolo che rimanda al dramma delle
migrazioni attuali (attraverso l’utilizzo di gonfiabili) stigmatizzando cinicamente
la fortuna di trovarsi comodamente seduti, liberi di pensare rilassandosi in un
luogo protetto.
OGGETTO DI DISCUSSIONE
“L’estetica senza etica è cosmetica” Ulay
Subject of discussion 2016 is a project of talks, meetings, discussions on
aesthetics, conceived by Giada Pucci for Flashback’s Talks. It developed as a
conversation between Roberto Mastroianni (philosopher/art critic), Maurizio Cilli
(artist/architect), the guests and the public. With informal seating, carpeting, video
and sound, the project standed as an attempt to undermine the idea of traditional
conference, the space that welcomed the meetings became an aesthetic and
experiential place.
Therefore the installation has been a mental place, intimate and of research
where thought is the sound element of the experience and a symbol that refers
to the drama of migration today (through the use of inflatable seatings) cynically
stigmatizing how lucky we are to be sitting comfortably, free to think and relax in
a safe location.
SUBJECT OF DISCUSSION
“Aesthetics without Ethics is Cosmetics” Ulay
FLASHBACK 2016 has presented, for its video section, the BT project 915LB by
fannidada.
The project, which takes its name from the van plate which “hosts” it, is fully
part of FLASHBACK syncretic vision and it strenghten the will, clearly marked
with the OPERA VIVA project, to bring art outside of dedicated spaces.
fannidada after they selected and edited several videos of different authors have
projected the selection “in and out” this travelling art installation.
After the FLASHBACK days, BT 915LB Video Art Project, will start to
bring art... everywhere.
“BT 915LB Video Art Project is born from a reading of a Gilbert & George phrase
that ends with these words:”... all the world is an art gallery. “
Bringing art everywhere has always been our idea that with this project reaches
a new epiphany: four wheels available for art. But which form of art? The video
art it’s for us the most appropriate, not only because it is our medium but also
because it embodies a multiplicity of forms of expression and it strokes for the
immediacy of its communication as a contemporary language.
With a screen for video projections mounted on the roof of a van we will bring a
“revolution” in public outdoor spaces where art seems foreigner”.
fannidada (Fanni Iseppon & Davide Giaccone) are two video artists from Turin whose research is focused not only on the video images but also on the electrical signal that generates them. Indeed, in addition to the camera they use as a medium the electric current that carries the images and, before it reaches the screen, is from time to time “filtered” through different elements.This creates a symbiosis between the chosen element and the image trying to recover the texture of reality electronically depicted and charging it with more meanings. fannidada contaminate their videos with performative actions, installations, theater performances and video collages. For over three years they have produced in their atelier a series of art meetings titled “In front of a raging river.”
FLASHBACK 2016 ha presentato, per la sua sezione dedicata al video, il progetto
BT 915LB curato da fannidada.
Il progetto, che prende il nome dalla targa del mezzo che lo “ospita”, rientra
a pieno titolo nella visione sincretica di FLASHBACK e conferma la volontà,
chiaramente evidenziata con il progetto OPERA VIVA, di portare l’arte al di fuori
degli spazi deputati. fannidada dopo aver selezionato e montato i video di diversi
autori ha proiettato la selezione “in e su” questa installazione viaggiante. Dopo
i giorni di FLASHBACK, BT 915LB Video Art Project, partirà per portare l’arte …
ovunque.
“BT 915LB Video Art Project nasce dalla lettura di una frase di Gilbert & George
che si conclude con queste parole: “... all the world is an art gallery”. Portare
l’arte ovunque è sempre stata un po’ la nostra idea che con questo progetto
raggiunge una nuova epifania: mettere quattro ruote a disposizione dell’arte.
Ma quale forma d’arte? Il video ci è sembrato il mezzo più consono, non solo
perché è il nostro medium di elezione, ma anche perché racchiude in sé una
molteplicità di forme espressive e l’immediatezza di comunicazione propria
dei linguaggi contemporanei. Con uno schermo per videoproiezioni montato
sul tetto di un furgone porteremo una “rivoluzione” in spazi pubblici dove l’arte
sembra sconosciuta”.
fannidada (Fanni Iseppon & Davide Giaccone) sono una coppia di videoartisti torinesi la cui ricerca è focalizzata non solo sulle immagini video ma anche sul segnale elettrico che le genera. Infatti, oltre alla videocamera utilizzano come medium la corrente elettrica che trasporta le immagini e, prima che questa giunga allo schermo, viene di volta in volta “filtrata” attraverso elementi diversi. Si crea così una simbiosi tra elemento scelto e immagine che tenta di recuperare la matericità della realtà raffigurata elettronicamente caricandola di ulteriori significati. fannidada contaminano i loro video con azioni performative, installazioni, performances teatrali e collages video. Per oltre tre anni hanno condotto nel loro studio una serie di incontri/confronti sull’arte dal titolo “Davanti a un fiume in piena”.
BT 915LBun progetto video di fannidada
“Water Resistant | Resistant Water”
BT 915LBa video project by fannidada
“Water Resistant | Resistant Water”
Étude cinégraphique sur une arabesque (1929, Germaine Dulac)
Regen (1929, Joris Ivens)
At Land (1944, Maya Deren)
Catalog (1961, John Whitney)
TV Interruptions: Tap piece (1971, David Hall)
Water Wrackets (1978, Peter Greenaway)
Schiuma d’onda (2016, fannidada con la performer Enrica Brizzi)
Le contrôle des cinq écluses (2011, Andrea Caretto & Raffaella Spagna)
Città svelata | Dora Virtuale (1997, Alessandro Tannoia e Lucio Lionello
pellicola in video, colore; un ringraziamento particolare a Città svelata,
Maurizio Cilli, Malcolm Einaudi Humes, Maurizio Zucca)
Il povero (2013, Silvio Valpreda)
La Nave dei folli (2005, Alessandro Bulgini)
Opera viva vento Adriatico (2016, Alessandro Bulgini)
FLASHBACK
days
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FLASHBACK
labs
“SAVING THE BEAUTY. Collezioni di Bellezza” è il progetto
didattico di Atelier Héritage per FLASHBACK 2016, che, si
è posto in continuità con il progetto Opera Viva Barriera di
Milano dell’artista Alessandro Bulgini.
Il laboratorio ha coinvolto, in prima istanza, le scuole di
Barriera di Milano, attraverso percorsi di visita alla quarta
edizione e atelier didattici, sul tema della conservazione della
Bellezza e del collezionismo come gesto di raccolta e custodia
dell’opera, dalla scala artistica a quella urbana.
Una riflessione che, partendo dalla storia della collezione
d’arte, si attualizza richiamando Reporting from the Front e
Taking care, questioni aperte alla 15° Mostra Internazionale
di Architettura di Venezia: i bambini e i ragazzi, che portano
nel toponimo del quartiere il loro vivere sul confine, saranno
chiamati a confrontarsi e riconoscere elementi di bellezza del
contesto urbano in cui vivono, spazio pubblico primo di cui
prendersi cura. Nelle giornate conclusive di sabato e domenica,
i laboratori sono stati aperti al pubblico su prenotazione e sono
diventati un’occasione per costruire la propria collezione di
Bellezza, con inediti elementi urbani.
SAVING THE BEAUTYcollezioni di bellezza
“SAVING THE BEAUTY. Beauty Collections” is the educational project of Atelier
Héritage for FLASHBACK 2016 which set itself in continuity with Opera Viva
Barriera di Milano by the artist Alessandro Bulgini.
Workshops have involved, in first instance, the schools of Barriera di Milano
district, through itineraries in discovering FLASHBACK educational workshops on
the theme of conservation of Beauty and collecting as a gesture of picking up and
looking after the “artworks”, from the artistic scale to the urban one.
A reflection that, starting from the history of art collection, actualizes by recalling
Reporting from the Front and Taking care issues opened at the 15th International
Exhibition of Architecture in Venice: children and young people, who bring in
the toponym of the district their living on the borders, will be called to confront
and recognize elements of beauty of the urban context in which they live, the
first public space to take care of. In the closing days of Saturday and Sunday, the
workshops have been opened to the public by appointment and have become an
opportunity to build our own Beauty collection, with unexpected urban elements.
SAVING THE BEAUTYbeauty collections
FLASHBACK
storytelling
Il progetto promuove, attraverso la narrazione, la sensibilizzazione e il coinvol-
gimento diretto e attivo del pubblico; una chiave innovativa di avvicinamento e di
stimolo del senso critico volto a incrementare l’interesse e l’attenzione verso l’arte
con le sue accezioni culturali, politiche ed economiche.
Le visite guidate, scegliendo specifiche opere, artisti o linguaggi espressivi,
costruiscono un’interazione breve e immediata, veri e propri Flashback su storia
e curiosità suggerite dalle opere in mostra. I partecipanti sono stati chiamati a
costruire la propria digital gallery di opere.
The project promotes, through narration, awareness and a direct and active
involvement of the public; an innovative way of approaching and stimulate the
critical thinking which aims at increasing the interest and attention towards art
and its meanings: cultural, political and economical ones.
These special guided tours, choosing specific, artists or expressive languages,
have build a brief and immediate interaction with the artworks, real flashbacks in
the history of art. Participants have been invited to build their own digital gallery
of works.
MV Ma non crede lei che l’arte contemporanea, fondata
sul principio della soggettività, sia radicalmente diversa da
quella antica?
GDD L’arte in realtà è tutta contemporanea.
Altrimenti sarebbe come se lei vedesse arrivare un’automobile
del 1920 e decidesse di attraversare tranquillamente la strada
pensando di non poter essere investita, perché quell’automobile
è di un’altra epoca. Mentre non è così. Per le opere d’arte è lo
stesso. Sono sempre ‘in diretta’.
MV Perciò secondo lei non c’è differenza tra una madonna
di Brunelleschi e un ritratto di Picabia?
GDD C’è differenza. Ma sono entrambi contemporanei,
viventi. L’opera d’arte è un oggetto vivente.
Intervista di Marina Valensise a Gino De Dominicis
Il Foglio 20 marzo 1997
MV Don’t you believe that contemporary art, which is
founded upon the principle of subjectivity, is radically different
from the ancient one?
GDD Actually, all art is contemporary.
Otherwise, it is as if you saw a car of 1920 and decided to
cross the road all the same, thinking you could not be run
over, since that car belongs to another era. Obviously, it is
not like this. It is the same for artworks. They are always
“live”.
MV So, do you think there is no difference between a
Brunelleschi’s Madonna and a portrait by Picabia?
GDD There is a difference. Yet, they are both contemporary,
living. The artwork is a living object.
Marina Valensise interviews Gino De Dominicis
Il Foglio, March 20th 1997
Alessandro BulginiOPERA VIVA, ICONA
Cosenza 2015
FLASHBACK 2016
3 – 6 November 2016
SEDE I VENUE
Pala Alpitour I Isozaki I Corso Sebastopoli 123 & Via Filadelfia 82, Turin
PROMOSSO DA I PROMOTED BY
Associazione FLASHBACK
DIREZIONE I DIRECTORS
Stefania Poddighe e Ginevra Pucci
CON IL PATROCINIO DI I UNDER THE PATRONAGE OF
Regione Piemonte
Città di Torino
CON IL CONTRIBUTO DI I WITH THE CONTRIBUTION OF
Regione Piemonte
Camera di Commercio di Torino
Compagnia di San Paolo
Fondazione CRT
CON IL SOSTEGNO DI I WITH THE SUPPORT OF
Banca Patrimoni Sella & C.
Scartozzi-Poddighe-Capodanno Commercialisti
PARTNER CULTURALI I CULTURAL PARTNERS
Associazione Impasse
Museo Ettore Fico
MEDIA PARTNERS
La Stampa
Il Giornale dell’Arte
Apollo Magazine
PROGETTO ALLESTIMENTO I SET UP PROJECT
Carlo Alberto de Laugier
Chiara Miranda
Martina Franchini
ALLESTIMENTO I SET UP
Expo Rent Group
PROGETTO GRAFICO I GRAPHICS
Welcome Communication
UFFICIO STAMPA I PRESS OFFICE
Emanuela Bernascone
SOCIAL MEDIA
Cristina Viscardi
ORGANIZZATO DA I ORGANIZED BY
situazione costruita, Torino
situazionecostruita.com
TEAM
Gaia Amerio
Giada Pucci
CREDITS