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Camera dei Deputati LEGISLATURA XVII II SESSION astoria.camera.it/regno/lavori/leg18/sed006.pdf ·...

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Atti Parlamentari Camera dei Deputati 67 LEGISLATURA XVIII I a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL DICEMBRE 1892 vr. TORNATA Di GIOVEDÌ I o DICEMBRE 1892 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ZANARDELLI. I N D I € E. LACAVA, ministro di agricoltura Ò commercio, e BRIN, ministro degli all'ari esteri, rispondono ai deputati DANIELI e CASTORINA sulla clausola dei vini con l'im- pero austro-ungarico ed al deputato VISCHI sul modo di facilitare l'esportazione dei vini. GRIMALDI, ministro del tesoro, risponde alle interro- gazioni del deputato GANZI sui provvedimenti che in- tende prendere il Governo per riparare alla man- canza degli spezzati d'argento, e del deputato RUBINI sulla deficienza di biglietti di Stato da lire cinque, e ad una del deputato CHINAGI.IA per agevolare la con- cessione degli appalti dei lavori pubblici alle Società cooperative.. Giuramento dei deputati GARAVETTI, MATERI e TRIN- CHERA. Presidente comunica la risposta mandata dalla fami- glia dei generale CÌALDINI per le condoglianze fatte- gli in nome della Camera, e annuncia che gli Uffici hanno ammesso alla lettura alcune proposte di legge. LACAVA, ministro di agricoltura e commercio, presenta tre disegni di legge: uno relativo agli infortuni sul lavoro ; un altro sulla polizia delle miniere, cave e torbiere, e il terzo sui prohi-viri. BETTOLO presenta la relazione sul bilancio della mari- neria. Verificazione di poteri. Votazione a scrutinio segreto per la nomina dj varie Commissioni. GALLO presenta la relazione del bilancio dell'istruzione pubblica. COCCO-ORTU presenta la relazione del bilancio di agri- coltura e commercio. MARTINI, ministro dell'istruzione pubblica, risponde ad una interrogazione del deputato TASCA-LANZA, circa l'annullamento di due concorsi banditi per gì' Istituti musicali di Firenze e Palermo. Comunica,nsi domande d'interrogazione. La seduta comincia alle 2.15 pomeridiane. Di Sant'Onofrio, segretario, legge il processo verbale della seduta precedente, che è ap- provato. Petizioni. Presidente. Si dia lettura del sunto delle petizioni. Di Sant'Onofrio, segretario, legge: 5060. G-. Marzocchi,Giovanni Buton edaltri commercianti ed industriali di Bologna re- clamano contro la soppressione della B. Do- gana in quella città. 5061. Il Consiglio comunale di Arezzo chiede che i' benefizi accordati dalla legge 17 luglio 1890, n. 6956, per autorizzare i Comuni a convertire la tassa di minuta ven- dita in un aumento del dazio di consumo, siano estesi anche alla birra. 5062. Ferdinando Azzarone, da Cotrone, trovandosi in tristi condizioni economiche, dopo Una vita spesa per la causa italiana, chiede al Parlamento un sussidio. Interrogazioni. Presidente. Verremo alle interrogazioni che sono inscritte nell'ordine del giorno. La prima è del deputato Danieli ai mini- stri degli affari esteri e di agricoltura e com- mercio, « sullo stato dei negoziati fra l'Ita-
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  • Atti Parlamentari Camera dei Deputati 67

    LEGISLATURA X V I I I I a SESSIONE — DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    vr.

    TORNATA Di GIOVEDÌ Io DICEMBRE 1892

    P R E S I D E N Z A D E L P R E S I D E N T E Z A N A R D E L L I .

    I N D I € E.

    LACAVA, ministro di agricoltura Ò commercio, e BRIN,

    ministro degli all'ari esteri, rispondono ai deputati

    DANIELI e CASTORINA sulla clausola dei vini con l ' im-

    pero austro-ungarico ed al deputato VISCHI sul modo

    di facilitare l'esportazione dei vini.

    GRIMALDI, ministro del tesoro, risponde alle interro-

    gazioni del deputato GANZI sui provvedimenti che in-

    tende prendere il Governo per riparare alla man-

    canza degli spezzati d'argento, e del deputato RUBINI

    sulla deficienza di biglietti di Stato da lire cinque, e

    ad una del deputato CHINAGI.IA per agevolare la con-

    cessione degli appalti dei lavori pubblici alle Società

    cooperative..

    G i u r a m e n t o de i d e p u t a t i GARAVETTI , M A T E R I e TRIN-

    CHERA.

    Presidente comunica la risposta mandata dalla fami-

    glia dei generale CÌALDINI per le condoglianze fatte-

    gli in nome della Camera, e annuncia che gli Uffici

    hanno ammesso alla lettura alcune proposte di legge.

    LACAVA, ministro di agricoltura e commercio, presenta

    tre disegni di legge: uno relativo agli infortuni sul

    lavoro ; un altro sulla polizia delle miniere, cave e

    torbiere, e il terzo sui prohi-viri.

    BETTOLO presenta la relazione sul bilancio della mari-

    neria.

    Verificazione di poteri.

    Votazione a scrutinio segreto per la nomina dj varie

    Commissioni.

    GALLO presenta la relazione del bilancio dell'istruzione

    pubblica.

    COCCO-ORTU presenta la relazione del bilancio di agri-

    coltura e commercio.

    MARTINI, ministro dell'istruzione pubblica, risponde ad

    una interrogazione del deputato TASCA-LANZA, circa

    l'annullamento di due concorsi banditi per gì' Istituti

    musicali di Firenze e Palermo.

    Comunica,nsi domande d'interrogazione.

    La seduta comincia alle 2.15 pomeridiane.

    Di Sant'Onofrio, segretario, legge il processo verbale della seduta precedente, che è ap-

    provato.

    Petizioni.

    Presidente. Si dia lettura del sunto delle petizioni.

    Di Sant'Onofrio, segretario, legge: 5060. G-. Marzocchi,Giovanni Buton edaltri

    commercianti ed industriali di Bologna re-

    clamano contro la soppressione della B. Do-

    gana in quella città.

    5061. I l Consiglio comunale di Arezzo

    chiede che i' benefizi accordati dalla legge

    17 luglio 1890, n. 6956, per autorizzare i

    Comuni a convertire la tassa di minuta ven-

    dita in un aumento del dazio di consumo,

    siano estesi anche alla birra.

    5062. Ferdinando Azzarone, da Cotrone,

    trovandosi in tristi condizioni economiche,

    dopo Una vita spesa per la causa italiana,

    chiede al Parlamento un sussidio.

    Interrogazioni.

    Presidente. Verremo alle interrogazioni che sono inscritte nell'ordine del giorno.

    La prima è del deputato Danieli ai mini-

    stri degli affari esteri e di agricoltura e com-

    mercio, « sullo stato dei negoziati fra l'Ita-

  • Atti Parlamentari ~ 6 8 — Camera dei Deputati LEGISLATURA X V I I I I a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    lia e l 'Austr ia-Ungher ia per l 'applicazione della clausola elei vini. »

    Altra, r i ferentes i allo stesso soggetto, è dell 'onorevole Castorina, ai minis t r i degli af-far i esteri e di agricol tura e commercio, « sui provvediment i clie intendono adottare per ga-rant i re la efficace applicazione della clausola dei vini . »

    Al t ra infine, anologa, è la seguente del-l 'onorevole Vischi, ai minis t r i degli affari esteri e di agricol tura e commercio, « sui provvediment i che in tendono adottare per fa-cili tare la esportazione dei vini . »

    L'onorevole minis t ro di agricol tura e com-mercio ha facoltà di par lare .

    Lacava, ministro di agricoltura e commercio• A nome anche del min is t ro degli affari esteri, che in questo momento è occupato nel l 'a l t ro ramo del Par lamento, r isponderò complessi-vamente agli onorevoli colleghi in terrogant i .

    Le t ra t ta t ive , fino ad ora corse f ra l ' I t a l i a e l ' Impero Austro-ungarico, sono r iusci te con molta soddisfazione per par te nostra e ne va data lode al nostro negoziatore.

    La nuova ordinanza austriaca, che r iguarda l 'esportazione dei vini i ta l iani in Aust r ia ed in Ungheria , avrà esecuzione il 15 del mese di decembre.

    Essa si basa specialmente sui certificati di analisi, che accompagneranno i nostr i v in i nella esportazione dall ' I ta l ia . Gli i s t i tu t i , che sono dest inat i a r i lasciare i certificati di analisi dei vini , sono i seguenti 28:

    Reale stazione agrar ia di Torino — Reale stazione enologica d ' A s t i — Reale stazione agrar ia di Milano — Reale stazione agrar ia di Modena — Reale stazione agrar ia di For l ì —-Reale stazione agrar ia di F i renze — Reale stazione agrar ia di R o m a — Reale stazione agrar ia di Udine — Reale stazione agrar ia di Palermo — Reale scuola enologica di Cone-gliano — Reale scuola enologica d 'Alba — Reale scuola enologica di Perugia — Reale scuola enologica di Avell ino — Reale scuola enologica di Catania — Reale scuola enolo-gica di Cagliari — Reale cant ina sper imentale di Bar le t ta — Reale cant ina sper imentale di Riposto — Reale cant ina sper imentale di di Noto —- Reale scuola superiore d'agricol-tu ra di Por t ic i — Reale laboratorio di chi-mica agrar ia di Bologna —• Reale laborato-rio di chimica agrar ia di P e s a r o — Reale la-boratorio di chimica agrar ia di Siena — Reale

    laboratorio di chimica agrar ia di P isa — Reale laboratorio di chimica agrar ia di Peru-gia — Reale laboratorio di chimica agrar ia di Case r t a— Reale laboratorio di chimica agra-ria presso la scuola di agr icol tura di Ceri-gnola — Reale laboratorio di chimica presso la scuola d 'olivicoltura di Bar i — Reale la-boratorio di enologia presso il laboratorio doganale di Genova.

    Questi sono gli I s t i tu t i autorizzat i a r i -lasciare i certificati di analisi . I l Governo an-nette grande importanza alle analisi, e conta molto sulla di l igenza ed accuratezza degl ' ist i-tu t i che debbono compierle, poiché dipende dai det t i certificati che i nostr i v in i possano essere ammessi nelle dogane dell ' Austr ia-Ungher ia . Aggiungo che queste scuole eno-logiche o scuole agrar ie dànno tu t t e le gua-rent igie , poiché sono scuole d ipendent i dal Governo e non possono subire influenze di interessi locali. I certificati di analisi che ri lasciano i nostr i I s t i tu t i servono a garan t i re le adulterazioni che possono avvenire all ' in-terno; ma possono anche esservene di quelle fa t te all 'estero.

    Ed anche a questo si è pensato dal Mi-nistero di agricol tura e commercio. Sono s ta t i s tabi l i t i due grandi depositi di v ini i ta l iani , uno a Vienna e l 'al tro a Buda-Pest sotto la diret ta sorveglianza di due enotecnici i qual i controllano ta l i depositi. I n questi deposit i sono ammessi i v in i i ta l iani analizzati . Ma oltre ciò i due enotecnici hanno la facoltà di analizzare anche i v in i che non sono nei depositi, bene inteso sotto determinate cautele. E per faci l i tare la ricerca dei nostr i v in i sono stat i s tabi l i t i anche 16 locali di vendi ta nella ci t tà di Vienna ; e potrebbero a l t r i spacci essere aper t i a Buda-Pest ; ma per ora sono stabi l i t i solamente in Vienna. Aggiungo ancora, che noi abbiamo esportato in Aust r ia-Ungheria, fino al mese di ottobre, 275,000 et-to l i t r i di vino. Non sono note ancora le sta-t is t iche del mese di novembre, ma posso as-sicurare la Camera che nel novembre vi è stata pure una grand,e esportazione. Per cui si può r i tenere che fino ad oggi la esporta-zione dei nostr i v in i nel l 'Austr ia-Ungheria sia stata di circa 350 mila et tol i t r i .

    Spero così di avere soddisfat t i g l i ono-revoli Minelli , Castorina e Vischi.

    Presidente. Ha facoltà di par lare l 'onore-vole Danieli .

  • Atti Parlamentari — 69 - Camera dei Deputati LEGISLATIVE A X V I I I — I a SESSIONE DISCUSSIONI TOENATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    Danieli. Dopo l ' ampia discussione f a t t a ier i in Senato, e dopo le r isposte tes te date dal-l 'onorevole minis t ro , io mi l imi to a r ivo lgerg l i una sola domanda, che è ques ta : se, cioè, negl i accordi s t ipu la t i ci sia a lcuna determi-nazione di grado alcoolico e di es t ra t to secco per i v in i da in t rodurs i nel l ' Aust r ia -Ungher ia .

    Presidente. Ha facol tà di pa r la re l 'onore-vole Castorina.

    Castorina. Con la mia in ter rogazione desi-deravo conoscere se, ol tre quanto si è fa t to finora, il Ministero possa dar posi t ive assicu-razioni re la t ivamente alla p iena esecuzione della clausola in avvenire . E ciò appunto per-chè si è verificato un fa t to dolorosissimo; quello, cioè, che da p iù mesi si è at tesa l 'ap-pl icazione sincera di questa clausola, che tanto interessa l ' I ta l ia , e che da par te de l l 'Aust r ia non si è veramente appl ica ta .

    Ciò lo deduco dagl i ostacoli f rappos t i dal-l 'Aus t r ia stessa quando da noi, in base ai t r a t t a t i , si è senti to i l bisogno, ne l l ' in t resse delle regioni vinicole i ta l iane, di a t tuare sin-ceramente quel la clausola.

    Ora io dico: se per poco, nel l ' avvenire , gl i ostacoli f r appos t i da l l 'Aus t r ia si manter ranno , sarà in caso il Ministero di poter rass icurare l ' I t a l ia che l 'Aus t r ia adempia sempre ai pro-pr i doveri, e che questa clausola sia seria-mente osservata?

    10 dunque, che ho fiducia nel Ministero, . spero che questa mia in ter rogazione a iut i a far sì che quest i ostacoli una buona vol ta fini-scano; e che da uno Stato amico, se questa amicizia si deve r i tenere come sincera e non -di cat t ivo genere, siano a t t ua t i i pa t t i com-merciali , che g l ' i n t e ress i economici ci hanno fat to s t ipulare , e che la nost ra d ign i tà na-zionale sopra t tu t to sia r i spe t ta ta , con qualun-que mezzo, nel la sua pienezza, da tu t t e le al t re nazioni, siano amiche o no.

    11 mio desiderio dunque è che i s ignori min i s t r i in te r roga t i mi diano questa r isposta esplicita, onde rass icurare t u t t i coloro che hanno a cuore g l ' in teress i v inicol i del nostro paese.

    Presidente. H a facol tà di par la re l 'onorevole Vischi.

    Vischi. La mia in te r rogaz ione sui provve-diment i che i l Governo in tende prendere per fac i l i ta re l ' espor taz ione dei vini , a t t ende an-cora una r i spos ta dal minis t ro degl i affari esteri.

    Con questa in te r rogaz ione ho inteso d i r ivolgere anche una domanda al Governo circa la soluzione da ta al la questione, che t an to ag i ta il paese, cioè, dell ' appl icazione del la clausola.

    Udi i anch' io, ieri, sopra questo argomento, 10 svolgimento di una in te rpe l l anza nel l ' a l -t ro ramo del Par lamento , ed in ver i tà , non credo che le r isposte da te nel Senato del Re-gno dal Governo fossero sodisfacenti .

    Pe r quan ta sia la fiducia che io ho nel lo a t tua le Gabine t to non devo non espr imere la speranza che esso saprà r i ch iamare l 'Aus t r ia -Ungher ia alla p iù esatta, a l la p iù scrupolosa, alla vera, al la onesta appl icazione del pa t to s t ipula to .

    Quel pa t to dice t roppo ch ia ramente che di f ron te al r ibasso da pa r t e nostra del la ta-riffa sulla impor taz ione dei v in i austr iaci , 11 vicino Impero ipso facto doveva r ibassare il suo t r a t t amen to sulla medesima voce a no-stro favore; e ciò senza l imi taz ion i e so t t in-tesi.

    Io non verrò qui ad accennare ad un di-spaccio col quale sin dal 1887 l 'Aus t r ia -Un-gher ia riconosceva esatte le domande che oggi ci resp inge in par te , ma dirò che le re-s t r iz ioni sui mezzi di t raspor to dei v in i vo-lute da l l 'Aus t r i a -Ungher ia signif icano una re-s tr iz ione della sua buona fede.

    E d è un danno la esclusione dei vagoni-serbatoi per il t raspor to dei vini., come è un danno maggiore quel la dei vagoni-bot t i . Nè vale il dire che nove decimi del vino è t ra-sporta to con navi -c i s te rne ; in quanto che, anche se ciò fosse vero, pot rà essere sol tanto un r imedio accettato dal commercio di f ron te alle inaspe t ta te difficoltà. I l t raspor to dei v i n i in navi-cisterne ci obbl iga a maggiore dispen-dio ed a p iù numeros i t ravasament i , cosa che non avverrebbe se i v in i potessero r imanere in vagoni-serbatoi ovvero in vagoni-bot t i .

    Ma sopra questo punto non insisto ul te-r iormente ; e mi r iassumo r ipe tendo la mia speranza che il Governo non abbia a credere r isoluta la questione, e che abbia ad insistere, se non altro, per fare comprendere a l l 'Aust r ia-Ungher i a che l ' I t a l i a osserva fede lmente gli impegn i s t ipula t i , ma esige da par te degl i a l t r i S ta t i un eguale t r a t t amento .

    La mia in ter rogazione r igua rda anche a l t re fac i l i taz ioni di esportazione dei nost r i vini . Pei' esempio, ne l l 'Argen t ina , a Buenos-Ayres ,

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    occorrerebbe, coi mezzi d iplomat ic i , o t tenere una sezione in quel la dogana per le merci i ta l iane, e specia lmente per i v ini , onde avere un deposito in franchigia per non obbl igare i negoziant i ad an t ic ipare le spese di dogana ed i dazi, for t iss imi , che invece sarebbero paga t i al momento della vendi ta .

    Nel Brasi le , a San Paulo, e p rop r i amen te a Por to Santo i magazz in i di dogana sono angu-sti. Le a l t re Nazioni incominciano a costruire delle baracche per deposito delle merci, ed i piroscafi delle loro l inee si f e rmano là un lungo tempo, a lmeno una quindic ina di giorni . L ' I t a l i a invece non ha baracche, non ha magazz in i ed i suoi piroscafi res tano poche ore: le nost re merci r imangono esposte a t u t t i i danni , sopra barcaccie a spe t tando di essere vendute . E na tu ra lmen te esse non sono vendute che dopo che sono state es i ta te t u t t e le merci dei magazz in i e quel le che nelle bar-caccie si t rovano s i tua te sopra. I n t a l modo il nostro vino può r imane re anche per mesi esposto a t u t t i i deper iment i .

    Oltre a ciò credo u rgen te che il Governo por t i i suoi s tudi anche sul quesi to del pre-mio di esportazione.

    Modificando con accorgimento le re la t ive disposizioni v igen t i ; e col l 'a iuto delle modi-ficazioni fa t t e anche al la tar i ffa , po t remmo t raspor ta re i v in i pure in u n al t ro Stato vi-cino, nonostante il t r a t t amen to che esso ci fa con la tar i f fa massima.

    I l imi t i assegnat i dal regolamento allo svolgimento di una in ter rogazione non mi consentono un p iù lungo esame dei quesi t i che ho proposto, epperò concludo espr imendo la fiducia che il Governo mi darà l 'ass icura-zione di non t rascurare g i a m m a i quals ias i mezzo per ga ren t i r e la enologia, la quale rappresen ta il p r inc ipa le e p iù v i ta le fa t tore della economia nazionale.

    Presidente. H a facol tà di pa r l a re l 'onorevole minis t ro degl i affari esteri .

    Brin, ministro degli affa,ri esteri. Le obbie-zioni sollevate oggi a r iguardo del l ' appl ica-zione della clausola per l ' i n t roduz ione dei v in i i t a l i an i ne l l ' Impero Austro-Ungarico, sono fondate specialmente sulle prescr iz ioni del l 'ordinanza emanata il 10 agosto scorso dal Governo Austro-ungarico. A par t i r e dal 15 dicembre prossimo ent re ranno in vigore i nuovi accordi s t ipu la t i dai due Governi ed al lora cesseranno gli inconvenient i o me-

    glio, gl i a l la rmi prodot t i dal la suddet ta ordi-nanza .

    Io posso fin d 'ora dire al l 'onorevole Da-nie l i che qua lunque sieno le proporz ioni di es t ra t to secco, od al t r i ingred ien t i di u n dato vino, non saranno motivo d i rifiuto.

    Saranno solo r i f iu ta t i i v in i non na tu ra l i , e sotto questo rappor to è perfino interesse nostro che il Governo aust ro-ungar ico proi-bisca una ta le in t roduzione. Questi l amen t i cui si è accennato circa l ' appl icaz ione del la clausola sono un po' an t ich i e r imontano ai p r imi giorni quando f u pubbl ica ta l 'o rd inanza , non in t e rp re t a t a bene, in quanto si credeva che i v in i che non avessero quel la data com-posizione dovessero essere r i f iu ta t i .

    Ma quando poi si potè verif icare che i v in i erano na tu ra l i fu rono ammessi , e d i f a t t i b isogna dire per g ius t iz ia che non ci e s ta ta una pa r t i t a di vino na tu ra l e che sia s ta ta pre-senta ta al la dogana aus t r iaca e che da que-sta sia s ta ta r i f iu ta ta .

    Del resto quest i l amen t i che si f acevano nei p r imi g iorn i di dubbio circa l ' appl ica-zione, sono ora cessati t r a le popolazioni in-teressate.

    E poi ci è il fa t to che l ' anno scorso ab-biamo esportato in Aus t r i a 13,000 e t to l i t r i e che quest 'anno dal 27 agosto al la fine di no-vembre ar r iveremo a 350 mila . I n presenza di queste cifre il dire che è stato quas i un disastro l 'appl icazione di questa clausola non è giusto.

    Da par te del Governo austr iaco ci è s ta ta mol ta t emperanza e le i s t ruz ioni che ha dato sono state t a l i da fac i l i t a re la nost ra espor-tazione n e i r Aus t r i a -Ungher ia .

    L 'onorevole Vischi ha par la to dei dann i avu t i dal fa t to che non si ammet te l ' impiego dei vagon i e bas t iment i -c i s te rne per l ' in t ro-duzione dei v in i ne l l ' impero aust ro-ungar ico. Vi furono reclami a questo r iguardo, perchè l 'ordinanza del 10 agosto f u conosciuta d a noi quando già var ie spedizioni di v in i erano state fa t t e p r ima che si conoscesse la proibi-zione dell ' impiego dei vagoni e bas t iment i -c is terna.

    Però il Governo aust ro-ungar ico, dopo i nost r i reclami, lasciò in t rodur re t u t t i i v in i che erano s ta t i spedit i , in vagoni -c i s te rne o in bas t imen t i cisterne, p r i m a del 27 agos to ; quindi , t u t t i quest i rec lami sono cessati .

    Ma per ciò che r igua rda l ' avveni re il Go-verno austro-ungarioo ha ammesso bens ì l ' ini-

  • Atti Parlamentari — 71 — Camera dei, Deputati LEGISLATURA X V I I I — l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    piego delle navi-cisterne a vela ma non quello dei vagoni-cisterne, e la lettera del t ra t ta to dà un fondamento a questa decisione del Governo austro-ungarico.

    Ora, io ripeto quel clic ho avuto l'onore di dire, ieri, in Senato, che questa questione dei vagoni-cisterne, non ha grande impor-tanza per noi ; tanto più poi pei vini di Si-cilia e pei vini delle Puglie, che preferiranno la via di mare. Difat t i , durante tut to questo tempo, si sono presentat i alle dogane di mare 240,000 ettoli tr i di vino; invece, a quelle di terra non se ne sono presentat i che 14,000.

    Ora, per la Convenzione nuova, persino i bastimenti-cisterna a vele sono stati ammessi.

    L'onorevole Vischi dice: bisognerà fare il travasamento.

    Ma, vuole che il vino sia bevuto o bordo dei bast imenti? Bisognerà bene (.-he venga travasato per introdurlo nel consumo di quel-l ' Impero.

    Su questi bastimenti-cisterne vi sono grosse botti fìsse alle navi che non si possono staccare.

    Quindi come vuole l 'onorevole Vischi che si faccia, se non si fa il t ravasamento ? Ora se il vino non si vuol travasare, bisogna che sia spedito in botti.

    Quindi, io credo che, dopo queste spie-gazioni, la Camera possa essere t ranqui l la che tu t t i i nostri interessi sono stati a dovere tutelati .

    Presidente. Ha facoltà di parlare l 'onorevole ministro d'agricoltura e commercio.

    Lacava, ministro d'agricoltura e commercio. Darò un' ul t ima risposta all'onorevole Vischi, circa all 'esportazione dei nostri vini a Buenos-Ayres. Egl i può essere sicuro che il Governo non tralascierà di fare in modo onde anche a Buenos-Ayres sia stabilito un deposito dei nostri vini.

    Vischi. Sta bene. Presidente. Così è esaurita l ' interrogazione

    dell'onorevole Vischi. Verrebbe ora l ' interrogazione dell'onore-

    vole Curioni; ma non essendo presente l'ono-revole ministro dei lavori pubblici, il quale si trova al. Senato, si passerà all 'ordine del giorno.

    Curioni. Dichiaro di r i t i rare la mia inter-rogazione, pèrche ho ottenuto a priori quello che intendeva di domandare.

    Presidente. Questa interrogazione è r i t i rata . Ora viene l ' interrogazione dell 'onorevole

    Canzi al ministro delle finanze « sui prov-vedimenti che egli intende adottare per porre rimedio alla deficienza di spezzati d'argento. »

    Analoga interrogazione è diret ta dal-l'onorevole Rubin i al ministro del tesoro « sulla deficienza dei bigl ie t t i di Stato di lire cinque. »

    L'onorevole ministro delle finanze ha fa-coltà di parlare.

    Grimaldi, ministro del tesoro interim delle finanze. Rispondo contemporaneamente alle due interrogazioni, che hanno il medesimo intento ; quello, cioè, di sapere i provvedi-menti, che intende adottare il Governo per porre rimedio alla deficienza degli spezzati d'argento.

    Dichiaro nel modo più preciso, che ho adoperato ed adopero tu t t i i mezzi, che sono in mio potere come ministro del tesoro, per provvedere a questa deficienza; tanto che essa era molto sensibile, e in questo momento ac-cenna a diminuire alquanto.

    Del resto gì' interroganti sanno meglio di me che questa questione si collega ad un 'al t ra più alta ed importante, che forma at tualmente oggetto della Conferenza di Bru-xelles, nella quale vi sono i rappresentant i del l ' I ta l ia .

    Mi consentiranno quindi di dichiarare, che mentre intendo di continuare, a prendere tu t t i i provvedimenti che sono in mio potere, mi tengo in riserbo, appunto per la pendenza di t ra t ta t ive internazionali .

    Presidente. L'onorevole Canzi ha facoltà di parlare.

    Ganzi. Come l'onorevole Grimaldi imma-gina, io non ho presentato questa interroga-zione per mancanza di fede nella sua buona volontà ed at t i tudine a rimediare, sin dove è possibile, al l ' inconveniente cui alludo.

    Desidero solo che una voce autorevole, la sua, sorga a t ranquil lare quelle Provincie ove maggiore è la sofferenza per la mancanza della moneta divisionaria.

    ' I e r l 'altro lessi l ' interrogazione svolta, a questo proposito, in giugno, dall 'amico Merzario , e vidi che l 'onorevole Gio l i t t i , giustamente, accennò al fatto che la deficenza di spezzati si manifesta in tempi e luoghi speciali. Ciò è tanto vero che io ho accertato ?

  • Atti Parlamentari — 72 — Camera dei Deputati LEGISLATURA X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    senza meravig l ia , clie i miei colleglli del-l ' I t a l i a meridionale non comprendono l ' im-por tanza della mia interrogazione, ment re la in tendono assai bene quel l i della Lombardia . Colà siamo r idot t i a questo : che mancano gli spezzati pei p iù ord inar i bisogni della vi ta . Non se ne t rovano per pagare il sigaraio, il fornaio, ecc.

    Ma questo sarebbe il meno. P i ù grave è la s i tuazione pei commercianti , per gl i indu-str ial i . Per quest i le cose sono r idot te al punto che, non volendo sempre sottostare ad un forte aggio, devono fa re il pagamento degli operai per gruppi , anziché indiv idualmente ; e spesso fanno le paghe per quindic ina anziché setti-manal i . E faci le immaginare di qual i d isagi soffrano poi i poveri operai che devono correre le vie cercando chi loro dia cambio pei grossi b ig l ie t t i .

    Insomma la sofferenza è r idot ta al punto che tutte le associazioni di Lombard ia che hanno cara t tere commerciale od industr ia le , si sono uni te per inv ia re al Ministero un impor-t an t e Memoriale contenente proposte, parec-chie delle qual i mi sembrano accet tabi l i .

    Io capisco che non si possa t rovare un r imedio radicale pe rmanen te ; uè potremo ri-tornare ad una condizione monetar ia rego-lare, se non quando avremo rafforzato i l bi-lancio finanziario ed economico, saremo usci t i dal la Lega la t ina (o l 'avremo profondamente modificata), saremo usci t i dal corso legale, ed avremo r iordinato il d i r i t to di emissione. In-tan to però prego il minis t ro di cont inuare nei suoi sforzi per a t tenuare il male; e potrà dire di aver fa t to opera doverosa ed ut i le ai com-merci, alle industr ie , a t u t t i i c i t tadini .

    Presidente. Ha facoltà di par lare l 'onorevole Rub in i .

    Rubini. L'onorevole minis t ro del tesoro ha avuto la cortesia di r ispondere ad una piccola appendice di interrogazione, che io ho creduto opportuno di p re sen ta re . pochi moment i or sono in seguito a quella presenta ta dall 'ono-revole Canzi.

    L'onorevole Canzi diceva testé che le la-gnanze più for t i per la mancanza così degli spezzati d 'a rgento come dei b ig l ie t t i di pic-colo tagl io si avvertono specialmente, p iù che in a l t re regioni , in Lombardia .

    E g l i par lò e loquentemente del disagio a cui sono esposti sopratut to 1' indus t r ia e i l commercio per la mancanza di quest i spez-i a t i ; disse come molte Associazioni commer-

    ciali assai impor t an t i di Milano si siano pre-occupate di questa condizione di cose ed abbiano avanza ta ai Governo una istanza, indicando anche diversi r imedi , per porv i r iparo.

    F r a le lagnanze, ol tre quel la pr inc ipa le della mancanza degl i spezzati d' argento, havvi quella della mancanza dei b ig l ie t t i da cinque lire.

    Questa deficienza r iusc i rà anche meno credibile del l 'a l t ra , ai colleghi di una g ran par te d ' I t a l i a , specia lmente a quell i de l l ' I t a -l ia centrale e mer id ionale ; t u t t av i a è un fa t to che essa ha cont inuato per mol t i e molt i mesi, e si è sempre più andata aggravando.

    Negl i u l t imi t empi non era p iù possibi le di avere da noi non solo gl i spezzati d 'argento, ma neanche i b ig l ie t t i da 5 l i re ; ed i pochi che si t rovavano in circolazione erano così sciu-pa t i e, dirò la parola, così indecenti , che chi se ne t rovava qualcuno in tasca non aveva il coraggio di met ter lo fuor i . Ora io non so. e nessuno me lo ha saputo spiegare, per qual ragione i b ig l ie t t i da cinque lire siano an-ch'essi spar i t i dalla circolazione. Si capisce che gl i spezzati d 'argento prendano la via dell ' estero, per lo stimolo dell ' aggio ; ma che abbiano a prendere la stessa v ia i bi-g l ie t t i da l ire 5 diff ici lmente potre i crederlo ; quindi b isogna "concludere che in qualche par te ne sieno tesoreggiat i , forse da molt i t roppo t imorosi che venga meno, oltre gl i spezzati d 'argento, anche quest 'a l t ro mezzo di fare i minu t i pagament i . Ora è su questa circostanza che ho desiderato di r ich iamare l 'a t tenzione del ministro, perchè egli vogl ia provvedervi , dappoiché il male pare circo-scri t to a de terminate regioni, affinchè i l corso ordinario dei pagamen t i possa aver luogo, con quel la celeri tà che è necessaria.

    Presidente. H a facoltà di par la re l 'onore-vole minis t ro del tesoro.

    Grimaldi, ministro del tesoro. R ingraz io l 'ono-revole Canzi della fiducia, che r ipone in me per la r isoluzione della questione, che forma oggetto della sua interrogazione, e spero di non demeri tar la mai.

    Vero è quanto egli ha det to e quanto ha soggiunto l 'onorevole R u b i n i ; cioè, che si l amenta specialmente in t a lune locali tà la deficienza degli spezzati d 'argento, e financo la deficienza dei b ig l i e t t i da cinque lire.

    Io mi sono preoccupato anche di questa seconda cosa, e r ipe to alla Camera ed ai miei

  • Atti Parlamentaci — 73 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XVIII l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    egregi colleglli interroganti che lio provve-duto e provvedo, per quanto è nei mezzi del tesoro, perchè questa deficienza o sia elimi-nata del tutto, o, per lo meno, sia attenuata in modo, da non produrre le conseguenze, che tut t i deploriamo.

    Se dunque gì ' interrogant i mostrano di aver fede nel Governo, e specialmente nel ministro del tesoro, io non ho che a ren-der loro grazie, e ad impegnarmi con loro e con la Camera di proseguire nel sistema adot-tato, per far almeno diminuire questo incon-veniente.

    Una sola cosa mi preme di dichiarare a pro-posito della duplice interrogazione, ed è che il Governo ha ricevuto consigli da tutte le parti, (chi non consiglia in questo mondo!) per sopperire alla lamentata deficienza degli spezzati d'argento ; ma io non intendo asso-lutamente adottare, nè proporre, come del re-sto ha fatto il mio predecessore, maestro nella materia, alcun rimedio che possa essere o parere infrazione ai patt i stipulati con gli altri paesi della lega latina.

    Presidente. Viene una interrogazione del-l'onorevole Chinaglia il quale chiede al mini-stro del tesoro se e quando sia sua intenzione di presentare un disegno di legge conforme a quello n. 260 approvato dalla Camera nella passata Legislatura, per agevolare la conces-sione degli appalti dei pubblici lavori alle Società cooperative di produzione e di lavoro.

    Onorevole ministro del tesoro, ha facoltà di parlare.

    Grimaldi, ministro del tesoro. Mi affretto a rispondere all'onorevole Chinaglia, anche a nome del collega dei lavori pubblici, essere nostro intendimento di presentare al più pre-sto il disegno di legge, che fu approvato dalla Camera nella passata Legislatura, per agevo-lare la concessione degli appalti dei pubblici lavori alle Società cooperative.

    Presidente. L'onorevole Chinaglia ha facoltà di parlare.

    Chinagl ia. Non posso che dichiararmi sodi-sfatto delia cortese risposta che mi ha vo-luto dare il ministro del tesoro. Egli sa da quanto tempo sia caldeggiata dagli amici della cooperazione l 'attuazione di provvedi-menti più idonei di quelli oggi in vigore a facilitare alle Società cooperative l'assunzione diretta dei pubblici lavori. Questa mèta pareva raggiunta allorquando la Camera nella passata

    Legislatura ebbe ad approvare quel disegno di legge presentato dall'onorevole Luzzatti, a cui ha fatto teste allusione l'onorevole mi-nistro del tesoro. Se non che le vicissitudini parlamentari lasciarono sospeso il disegno ridetto, rendendo per tal maniera più lunghe ed impazienti le aspettative.

    Egli è perciò che, non dubitando affatto delle buone intenzioni del ministro del tesoro, gli ho rivolto questa interrogazione al solo scopo di pregarlo di voler affrettare la pre-sentazione degli invocati provvedimenti, per-suaso che, se il Parlamento fosse posto in grado di poterli definitivamente approvare prima che s'inoltri la stagione invernale, so-disferemmo un legittimo desiderio e faremmo opera provvidissima.

    Ringrazio pertanto l'onorevole ministro della promessa fattami e gli sarò tanto più riconoscente, quanto più presto vorrà man-tenerla.

    Giuramenti.

    Presidente. Essendo presenti gli onorevoli Materi, Garavetti e Trinchera, li invito a giurare. (Legge la formolo).

    Materi. Giuro. Garavetti. Giuro. Trinchera. Giuro.

    Congedi.

    Presidente. Hanno chiesto un congedo : per motivi di famiglia gli onorevoli: Capoduro di giorni 10; Pandolfi, di 7; Salandra, di 15; Filopanti, di 30; Mocenni, di 8. Per motivi di salute, l'onorevole Vaccai, di 5. Per uffi-cio pubblico, l'onorevole Di Broglio, di 8.

    (Sono conceduti).

    Comunicazioni del presidente.

    Presidente. Comunico alla Camera che, avendo io adempiuto all 'incarico da essa af-fidatomi, di trasmettere alla famiglia del com-pianto generale Cialdini le condoglianze della Camera, da Madrid telegrafa il nostro amba-sciatore, che il colonnello Cialdini ringrazia e prega me di esprimere la sua gratitudine tanto alla Camera, quanto all'onorevole Di San Donato proponente.

  • Atti Parlamentari __ 74 — L E G I S L A T U R A X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    I l presidente della Corte dei conti lia tra-smesso due elenchi di registrazioni con ri-serva che seguiranno il corso prescritto dal regolamento.

    Lettura di proposte di legge d' in iz iat iva parla-mentare e di fina mozione. Presidente. Gli Uffici hanno ammesso alla

    le t tura alcune proposte di legge di iniziat iva parlamentare. L'uria dei deputat i : Tittoni, Bor-ruso, Danieli, Cavalieri, Mazzino, Bertolini , Giovagnoli, Campi, Comandini, Caetani, Sil-vestri, Balenzano, Bracci, Torlonia, Vollaro, De Lieto, Brunial t i e Rava, così concepita:

    « Articolo unico. L'articolo 123 della legge 10 febbraio 1889 è così modificato :

    « I sindaci sono eletti dai Consigli comu-nal i a maggioranza assoluta di voti, durano in carica tre anni e sono r ie leggibi l i . »

    Un'al t ra proposta di legge, è la seguente, dei deputat i Pinchia, Ambrosoli , Prinet t i , Gavazzi, Monticelli e Mestica.

    « Art. 1. All 'articolo 123 della legge 10 febbraio 1889 (testo unico della legge comu-nale e provinciale) è sostituito il seguente:

    « I l sindaco è eletto dal Consiglio comu-nale nel proprio seno, a scrutinio segreto.

    « I l sindaco dura in ufficio tre anni ed è sempre rieleggibile. »

    « Art. 2. I sindaci presentemente in carica in vi r tù di Decreto Reale durano fino allo spirare del t r iennio in corso.

    « In caso di vacanza, il Consiglio comu-nale sarà convocato nel termine di giorni quindici per procedere all 'elezione, giusta l 'articolo 1 della presente legge. »

    La terza è d ' iniziat iva dei deputa t i Valle A., Garibaldi, Chinaglia, Barazzuoli, Luciani, Elia, Di San Donato, Pais, Ferrari , Guerci, Engel , Socci, Zabeo, Manganaro, Bovio, Pan-sini, Crispi, Leali, Lagasi, Diligenti , Gat t i -Casazza, Giovagnoli, Miceli, Brunicardi , Ta-bacchi, ed è in questi termini :

    « Articolo unico. Le disposizioni della legge 28 giugno 1885 sono applicabil i anche a co-loro che sbarcati a Talamone, o presentat is i in quel porto per essere imbarcati , dimostrino di aver dopo preso par te alla campagna del 1860, sia nei volontari, nell 'esercito o nell 'ar-mata. »

    Un'al t ra proposta di legge, d ' iniziativa dei deputat i Cuccia, Brunial t i e Daneo, è la se-guente :

    « Art . 1. Tut t i i Comuni ora divisi iu più collegi elettorali politici, sono consti tuit i ri-spett ivaménte in collegi a più deputati , quant i sono i collegi attuali che resteranno, in ta l modo,, aggregat i .

    « Le elezioni in questi collegi avranno luogo a scrutinio di lista.

    « A tale effetto sono r ichiamate in vigore le relative disposizioni della legge 24 settem-bre 1882, n. 999 ».

    « Art. 2. Con Decreto Reale saranno intro-dotte le variazioni r isul tant i dalla presente legge nella tabella delie circoscrizioni eletto-rali ».

    Altra proposta di legge fu presentata dal deputato Clementini, ed è così formulata:

    « Art. 1. È data facoltà ai debitori del capitale dovuto per prezzo di affrancazione di decime ed altre prestazioni, contemplate dalla legge 14 luglio 1887, n. 4727 (serie 3 a), di effettuarne il pagamento in dieci ugual i rate. La pr ima rata si pagherà all 'atto della stipulazione del contratto ci' affrancamento e le altre rate si pagheranno ognuna al finire di ciascun anno successivo, coll 'interesse sca-lare in ragione del 5 per cento dalla data suddetta ».

    « Art. 2. I l mancato pagamento di una sola delle rate del prezzo, col decorso di t re mesi dalla scadenza, porterà di pieno diri t to alla decadenza dell 'affrancante dal beneficio del termine stabilito nell 'articolo 1, e sarà quindi ipso jure tenuto al pagamento del re-siduo prezzo di affrancazione, a cui garanzia resterà vincolato il fondo gravato ».

    Altra proposta di legge d'iniziativa, par-lamentare è quella presentata dall 'onorevole deputato Lagasi . .

    Se ne dia let tura. Di Sant'Onofrio, segretario, legge: « Art. 1. Sono sottoposti al vincolo fore-

    stale i terreni boschivi e i terreni saldivi posti sulle cime e sulle pendici dei monti quando per la natura, per la posizione, per la inclina-zione loro il diboscarli e il dissodarli possa dar luogo a scoscendimenti, smottamenti, in-terramenti , f rane e valanghe, disordinare il corso delle acque o danneggiare le condizioni igieniche locali. »

    « Art. 2. I l vincolo per ragione di pubbl ica igiene potrà essere imposto sui boschi a cura del Comitato forestale, udito il Consiglio sanitario della Provincia, dietro proposta dei Consigli comunali e provincial i interessati ,

  • Atti Parlamentari ________ ~ ~ Camera dei Deputati LEGISLATURA X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    che fossero ch iamat i a del iberare così dietro in iz ia t iva dei c i t t ad in i come dei consiglieri . »

    « Nelle Provincie però nelle qual i i boschi non sono, per le v igen t i leggi , sottoposti a vincolo per rag ioni di pubbl ica igiene, il Comune o la Provinc ia che chiedessero l 'ap-plicazione di codesto vincolo dovranno inden-nizzare congniamente i p ropr ie ta r i . »

    «Ar t . 3. Sono esenti dal la disposizione della presente legge i t e r r en i co l t iva t i p r ima del 20 g iugno 1877, i t e r ren i riciotti a r ip iani , t enu t i a v i t i , ol ivi ed a l t re p ian te arboree e f rut t icose sino a t an to che in ta l i condizioni permangono. »

    « Art . 4. Nei t e r ren i accennat i a l l 'a r t i -colo 1 è v ie ta to ogni diboscamento e ogni dissodamento. Sarà però accordato il permesso di r idur l i a coltura agra r ia nel caso che l ' in teressato provvegga, per impedi re i t emut i danni , con mezzi r iconosciut i oppor tuni ed efficaci dal Comitato fores ta le , sentito, ove occorra, il Consiglio provincia le sani tar io.

    « La coltura s i lvana, il taglio, il pascolo non sono sottoposti ad alcuna p reven t iva au-torizzazione. I mezzi per preveni re e r ipa ra re i danni t emib i l i dal taglio, dal pascolo e da al t ra causa quals ias i agi i in teress i pubbl ic i , che la legge tu te la , saranno ind ica t i e stabi-l i t i in un regolamento di massima.

    « Coteste prescr iz ioni dovranno l imi ta rs i ad impedire la d is t ruzione dei boschi, ad assicurarne la r iproduzione e, nei casi t di vincolo per ragioni di pubbl ica igiene, la conservazione. »

    « Art . 5. I n tu t t e le Provincie , nel le qual i esistono zone vincolate, è cost i tui to un Comi-ta to composto dal prefe t to incar icato di presie-dere, da un ingegnere nomina to dal Ministero di agricol tura , e da quat t ro membr i effet t ivi e da due supplent i nomina t i dal Consiglio pro-vinciale.

    « I l Consiglio di ogni Comune della Pro-vincia nominerà al tro membro i l quale pren-derà par te , con voto deliberat ivo, ai lavori del Comitato l imi ta tamente a quanto si r ife-risce al te r r i tor io del Comune che rappre-senta.

    « L ' i n g e g n e r e nomina to dal minis t ro e i membr i elet t i dal Comitato dureranno in ufficio due anni, ma po t ranno sempre essere r ielet t i .

    .« L ' i spe t to re o il vice ispet tore in terver-ranno ma avranno sol tanto voto consult ivo. »

    « Art . 6. L 'Ammin i s t r az ione forestale, a mi-12

    sura che ne sarà fa t to l ' accer tamento giovan-dosi, se occorra, del l 'opera degli agent i cata-stali, pubbl icherà in ogni Comune della Provin-cia un elenco, in cui saranno compresi i t e r ren i boschivi e i t e r ren i saldivi colpit i dal vincolo. »

    « Art . 7., Oltre i t e r ren i boschivi e saldivi cle'quali agli art icoli 1 e 2, pot rà l 'Amminis t ra -zione forestale assogget tare al vincolo, com-prendendol i nel l ' elenco, i t e r ren i col t ivat i p r ima del 20 g iugno 1877, i t e r ren i r ido t t i a r i-piani , t enu t i a vi t i , ol ivi e ad a l t re p ian te ar-boree e f ru t t icose quando, per condizioni loro speciali, ravvis i u t i le v incolar l i ne l l ' in te resse generale .

    « Le spese necessarie per l ' imposiz ione del vincolo, per le inchieste e verifiche necessa-rie, saranno a carico del b i lancio dello Stato. »

    « Art . 8. Nei casi di assogget tamento al vin-colo dei te r ren i boschivi per cause igieniche a mente dell 'ar t icolo 2 e dei te r ren i col t ivat i pri-ma del 20 g iugno 1877, r idot t i a r ip iani , t enu t i a vit i , olivi e ad al t re p iante arboree e svelt i-cose, il proprietar io , oltreché esonerato dal-l 'obbligo di pagare o in tu t to o in par te l ' im-posta, dovrà essere congruamente indenniz-zato g ius ta le norme fissate dalle leggi sulle espropriazioni per causa di pubb l ica u t i l i tà . »

    « Art . 9. Contro le inclusioni nell 'e lenco o le esclusioni dall 'elenco, p r ima che sia dive-nuto definitivo, come contro ogni a l t ra decisione del l 'Amminis t raz ione forestale, g l i in teressat i e i c i t tadini , tan to nel l ' interesse pubbl ico quanto nel l ' in teresse pr ivato, po t ranno ricor-rere al Comitato, entro sei mesi dal la pubbl i -cazione dell 'elenco e della decisione.

    « Contro le decisioni del Comitato, nei ter-min i consent i t i dal la legge 2 g iugno 1889, è ammesso il ricorso alla quar ta sezione del Consiglio di Stato, la quale, udi to i l pa re re del Consiglio forestale, e, occorrendo, di quello dei lavóri pubbl ic i e di sanità, ed intese le par t i , decide.

    « Le spese per i ricorsi, per le verifiche e per le inchieste provocate dai r icorsi saranno a carico dei r icorrent i . »

    « Art . 10. Quando, in v i r tù di cause qual-siansi, cessino o sopravvengano ragioni , che permet tano così il vincolo come lo svincolo, di t e r ren i svincolat i o vincolat i , il Comitato, sia per p ropr ia in iz ia t iva , sia per r ichies ta degl i interessat i che dei c i t tadini , del ibererà , p rev ia inchiesta sulle condizioni dei luoghi , in torno alla imposizione o alla cessazione del vincolo.

  • Atti Parlamentari — I n - camera dei Deputati LEGISLATURA X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    « Grli elenchi diventeranno definitivi tra-scorso il termine pei ricorsi. »

    « Art. 11. I l Ministero d'agricoltura, indu-stria e commercio, le Provincie ecl i Comuni, nel fine di guarentire la consistenza del suolo e di regolare il corso delle acque, potranno, d'accordo, o ciascuno con o senza sussidio degli altri, promuovere il rimboschimento dei terreni vincolati.

    « La direzione delle opere di rimboschi-mento fatte a carico cumulativo del Governo, delle Provincie e dei Comuni è affidata ai Comitati forestali.

    « Un apposito capitolo nel bilancio del Mi-nistero di agricoltura, industria e commercio provvederà alla parte di spese di rimboschi-mento a carico dello Stato. »

    « Art. 12. È data facoltà allo Stato, alle Provincie ed ai Comuni di procedere, nei modi stabiliti dalle vigenti leggi, alla espro-priazione dei terreni suddetti per causa di pubblica utilità.

    « Avrà per altro il proprietario il diritto di coltivare, in modo che soddisfi agli scopi della presente legge, il terreno che si vuole espro-priare, purché ne faccia dichiarazione prima del cominciamento dei lavori, li intraprenda nel termine di mesi sei, e li compia in quello che sarà assegnato dal Comitato forestale.

    « L'Amministrazione forestale potrà, con la legge del bilancio, essere autorizzata a fare acquisto di terreni nudi allo scopo di rimbo-schirli o venderli, o altrimenti concederli col vincolo del rimboschimento. »

    « Art. 13. I proprietari di terreni sottoposti al vincolo forestale possono riunirsi in con-sorzio al fine di provvedere al rimboschimento dei terreni stessi, alla conservazione c alla difesa dei loro diritti.

    « La formazione di tale consorzio può anche venire ordinata dalle autorità giudiziarie, sulla domanda della maggioranza degli inte-ressati, quando si tratti della conservazione e della difesa dei diritti comuni.

    « I proprietari dissidenti hanno però il di-ritto di esimersi da siffatto obbligo, cedendo i terreni al consorzio a prezzo di stima, nel qual caso è obbligatorio l'acquisto pel con-sorzio stesso. »

    « Art. 14. Ove trattisi di semplici opere di rimboschimento, è data facoltà al consorzio di procedere, nei modi indicati dalia legge, all'espropriazione dei terreni esistenti nel-l'area del rimboschimento stesso, qualora i pro-

    prietari di codesti terreni non abbiano voluto, o non vogliano partecipare al consorzio, e venga provato che le colture forestali non possono eseguirsi senza la partecipazione dei dissidenti, o che questi approfitterebbero delle colture stesse.

    « La facoltà dell' espropriazione non può però essere esercitata se non nel caso in cui gli esproprianti sieno proprietari almeno di quattro quinti dei terreni che formano og-getto dell'area di rimboschimento. »

    «Art. 15. Sono applicabili, ai consorzi men-zionati nell'articolo 14, le disposizioni degli articoli 3, 4, 5, 6, 7 della legge 29 maggio 1873, n. 1387 (serie 2a). »

    « Art. 16. Colui che, o proprietario o pos-sessore o avente diritto sui terreni vincolati, li diboscherà o dissoderà, sarà punito con una ammenda non inferiore a lire 50 ed estensibile a lire 150 se la superfìcie diboscata o dissodata non si estende oltre l 'ettaro; non inferiore a lire 150 e estensibile a lire 250 se si estende oltre l'ettaro e non oltre i due ettari; e così proporzionalmente pei diboscamenti o disso-damenti di superfìcie maggiore.

    « Il continuatore di coltura o il non esecu-tore di opere di cui all'articolo 5, abbia o non abbia cooperato al diboscamento o al dissodamento, sarà condannato con l'ammenda, giusta le proporzioni sopra indicate.

    « Con la sentenza di condanna per viola-zione alle disposizioni del presente articolo ì contravventori saranno obbligati a rendere boscosa o salda la zona diboscata o dissodata, o ad eseguire le opere di cui all'articolo 5, entro il termine di diciotto mesi. »

    « Art. 17. Se entro diciotto mesi dalla condanna di cui all'articolo precedente, il terreno non si sarà efficacemente disposto al rimboschimento o al rinsaldamento o non si saranno eseguite le opere di cui all'articolo 5, il prefetto della Provincia ordinerà all'agente forestale una perizia dei lavori occorrenti.

    « I contravventori, entro un mese dalia data della notificazione della perizia, dovranno de-positare presso la segreteria della Prefettura o della Sottoprettura oltre l'ammontare delle spese della perizia stessa, la somma corri-spondente alla spesa prevista. L'Amministra-zione farà eseguire direttamente i lavori. •

    « Non effettuandosi il deposito nel termine fissato, la relativa riscossione, sopra ordi-nanza del prefetto, sarà fatta con le norme

  • Atti Parlamentari — 77 — Camera dei Deputati LEGISLATURA X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    stabilite per l'esazione delle contribuzioni dirette.

    « Quando poi, effettuandosi il deposito, nell'esecuzione dei lavori la somma prevista venisse sorpassata, il prefetto per la differenza notificherà la nota al contravventore con or-dinanza che, come è detto sopra, renderà ese-cutiva se entro un mese dalla data della no-tificazione non fosse pagata. »

    « Art. 18. Colui che, o proprietario, o pos-sessore, o avente diritti sui terreni vincolati contravverrà alle prescrizioni di massima delle quali all'articolo 4, sarà punito con ammenda ragguagliata alla metà di quella comminata per abusivo diboscamento o dissodamento, tenuto conto della estensione della zona in cui si è eseguito il taglio o arrecato il danno. Nei casi in cui il taglio o il danno siasi com-piuto entro una zona non superiore all'ara, sarà punito con pena pecuniaria estensibile dal doppio al quadruplo del valore delle piante tagliate ò dell' ammontare del danno arrecato, in modo però che non sia mai maggiore di lire venticinque. »

    « Art. 19. Gli amministratori dei Corpi morali che si rendono colpevoli delle infra-zioni alle disposizioni degli articoli prece-denti sono puniti con le pene da essi com-minate, applicate al maximum. »

    « Art. 20. I non proprietari, i non am-ministratori, i non aventi diritti sui terreni vincolati, che senza consenso, senza mandato, si rendono colpevoli di infrazioni alle dispo-sizioni degli articoli precedenti, sono puniti con la pena da essi comminata, non mai applicabile al minimum.

    « La pena, pei reati previsti dall'articolo 16, non sarà, inferiore ai tre quinti del massimo, e pei reati previsti dall'articolo 18 non sarà inferiore ai due terzi del massimo se si t rat t i di aggiudicatari di tagli, di fittaiuoli di pa-scoli e generalmente di persone « che non sieno quelle di cui all' articolo 11 » che possono fermarsi nei boschi.

    « L& pena non sarà inferiore al sestuplo del minimurn della péna comminata dagli ar-ticoli 11 e 13, se i dissodamenti, o dibosca-menti, 0 le violazioni al regolamento di mas-sima siansi verificati nei vivai e nei semenzai dell'Amministrazione forestale. »

    « Art. 21. Gli agenti forestali accerteranno le contravvenzioni e faranno le constatazioni, se occorrerà, del valore delle piante tagliate o dell'ammontare del danno arrecato, nei modi

    stabiliti nel regolamento generale per l'appli-cazione della legge. »

    « Art. 22. Le pene pecuniarie, le quali non saranno mai applicate solidalmente, commi-nate dalla presente legge, nel caso di non ef-fettuato pagamento, saranno commutate negli arresti, osservato il ragguaglio e il limite stabilito dal Codice penale. »

    « Art. 23. Le contravvenzioni alle leggi forestali, che per qualunque motivo portassero a violazioni di altre leggi punibili con pene pecuniarie, saranno punite con le pene com-minate dalle une e dalle altre.

    « Le contravvenzioni alle leggi forestali che per qualunque motivo portassero a viola-zioni di altre leggi punibili con pene corpo-rali, saranno punite con le pene comminate da queste ultime in una misura sempre supe-riore al minimum. »

    « Art. 24. Il Comitato proporrà in ogni Provincia un regolamento contenente le pre-scrizioni di massima di cui all'articolo 5° e un regolamento contenente le disposizioni di polizia forestale.

    « I regolamenti saranno approvati dal Con-siglio provinciale e resi esecutivi dal Mini-stero di agricoltura, il quale, udito il Consi-glio forestale, potrà modificare, aggiungere, correggere, perchè essi rispondano ai fini delle leggi e regolamenti forestali, delle leggi e regolamenti generali. »

    « Art. 25. Le contravvenzioni ai regola-menti di polizia forestale saranno punibili con la péna dell'ammenda non estensibile oltre le lire cinquanta. »

    « Art. 26. Le spese pel mantenimento de-gli ufficiali e dei sorveglianti forestali sono a carico delio Stato.

    « Le spese del personale di custodia sono a carico della Provincia.

    « Il Consiglio provinciale, udito il Comitato forestale, determinerà l'ammontare degli sti-pendi, il numero delle guardie ed il riparto della relativa spesa.

    « Quando il vincolo imposto in una Provin-cia sia per tornare utile al territorio di altra inferiore per ubicazione, in quanto allontani la possibilità di scoscendimenti, interramenti, frane, valanghe, di alterazioni nel suolo, di di-sordini nei corsi d'acqua, questa sarà obbli-gata di contribuire nelle spese di custodia da quella sostenute.

    « In casi di dissenso intorno alla misura del-l'interesse e del contributo fra le Provincie

  • Atti Parlamentari — 78 — Camera dei Deputati

    L E G I S L A T U R A X V I I I l a S E S S I O N E DISCUSSIONI TORNATA D E L 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    il Ministero, uditi i singoli Consigli provin-ciali, il Consiglio forestale, il Consiglio di Stato, decide.

    « I l Consiglio provinciale, udito il Comitato forestale, determinerà il numero delle guardie e l'ammontare degli stipendi.

    « I l Comitato, contro la deliberazione del Consiglio provinciale circa la determina-zione del numero delle guardie e l'ammon-tare degli stipendi, potrà ricorrere al mini-stro di agricoltura che, sentito il Consiglio forestale e il Consiglio di Stato, provvederà. »

    « Art. 27. Le guardie forestali sono pari-ficate alle guardie doganali per gli effetti del-l'articolo 18 della legge del 13 maggio 1862. »

    « Art. 28. Gli agenti forestali sono consi-derati come ufficiali di polizia giudiziaria, ai termini del Codice di procedura penale, e della legge di pubblica sicurezza ».

    « Art. 29. Niun diritto di uso eccedente i termini dell'articolo 521 del Codice civile potrà essere conceduto sopra i boschi e ter-reni di cui allo articolo 1 della presente ».

    « Art. 30. Tutti quelli che pretenderanno di avere diritti di pascolo od altre servitù di uso sui boschi o terreni vincolati, giusta le disposizioni della presente legge, dovranno fare, entro due anni dalla pubblicazione della medesima, dichiarazione corredata dai titoli o dalla indicazione dei mezzi di prova giu-stificativi, all'uffizio del tribunale civile e cor-rezionale, nella cui giurisdizione è situato il fondo soggetto alle servitù. Questa dichiara-zione potrà essere presentata al rispettivo uffizio comunale, il quale dovrà trasmetterla a quello del tribunale.

    « Trascorso il periodo sopra indicato, il pro-prietario del fondo ha diritto d'impedire, nei modi stabiliti dalle leggi , l'esercizio dell'uso a coloro che non avessero presentata la sud-detta dichiarazione. Dal giorno in cui avvenga codesto divieto, l'utente ha diritto, nel termine di sei mesi immediatamente successivi, a fare la suindicata dichiarazione, contro il paga-mento di una ammenda da lire 5 a lire 25.

    « L a mancanza di dichiarazioni crea nel proprietario una presunzione di esistenza esclusiva in lui del domimio diretto ed utile, la quale solo potrà esser distrutta in giudizio nei termini fìssati per la ordinaria prescrizione di chi accampi diritti d'uso, purché non ancora estinti. »

    « Art. 31. Sulla citazione agl i interessati, promossa dalla parte più diligente, il tribu-

    nale civile e penale, procedendo in via som-maria, giudica, salvo appello, sull'esistenza o inesistenza dell'invocato diritto, e, nell'affer-mativa, ne definisce la natura ed il limite. »

    « Art. 32. Ove i diritti di uso sieno eserci-tati o vantati da intere popolazioni o da parte di esse, la rappresentanza delle medesime, tanto nelle trattative e nelle convenzioni, quanto nei giudizi, verrà assunta dalle ri-spettive Amministrazioni municipali .

    « In questi casi anche la dichiarazione ordinata dall'articolo 30 sarà fatta dall'Am-ministrazione stessa. È riservata in ogni caso ai singoli utenti la facoltà di far valere di-rettamente i loro diritti.

    « In caso di trascurata dichiarazione, gl i amministratori del Comune saranno respon-sabili in proprio del danno verso i loro am-ministrati. »

    « Art. 33. Lo Stato, salvo le disposizioni della legge del 1° novembre 1875, n. 2794 (serie 2a), i Comuni ed altri corpi morali, ed i privati, possono affrancare i loro boschi ed altri terreni vincolati da qualsiasi diritto di uso, di cui nell'articolo 29 e seguenti. »

    « Art. 34. Ove altrimenti non provvedes-sero le parti interessate, l'affrancazione si farà mediante la cessione in proprietà agl i utenti, di una parte del bosco o terre gravate da diritto di uso, aventi un valore uguale a quello che si giudichi competere al diritto di uso che rimane abolito, o mediante un com-penso in denaro.

    «Nel caso che l'esercizio del pascolo o delle altre servitù di uso sia riconosciuto in tutto o in parte necessario ad una popolazione, il Ministero di agricoltura, industria e commer-cio, intesi il Consiglio comunale, il Comitato forestale ed il Consiglio di Stato, potrà so-spendere, per quel periodo di tempo che si chiarirà indispensabile, il diritto di affran-camento, regolando però l'esercizio dei diritti di uso. »

    « Art. 35. L e domande per l'affrancamento saranno fatte al prefetto, i l quale, udito il Comitato forestale, tenterà una conciliazione fra le parti interessate, e, quando non vi rie-sca, rimanderà le parti ai tr ibunali ordinari, innanzi ai quali si procederà sempre in via sommaria. »

    « Art. 36. Gli elenchi di vincolo, i regola-menti di massima e di polizia esistenti non perderanno la loro efficacia sino a tanto che i nuovi, dopo essere stati pubblicati, non siano

  • Atti Parlamentari 79 Camera dei Deputati

    LEGISLATURA XVIII l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    divenuti definitivi. Fino a che non vi saranno i nuovi elenchi, sarà sempre concesso agli interessaci il ricorso contro le inclusioni nei vecchi. »

    « Art. 38. Alla Commissione indicata nel-l'articolo 2 della legge 4 luglio 1874, n. 2011 (serie 2a), è sostituito il Comitato forestale stabilito con la presente legge. »

    « Art. 39. Con regolamento da emanarsi, udito il parere del Consiglio di Stato, sa-ranno stabili t i i termini e i modi pel pro-cedimento intorno ai reclami, e sarà provve-duto a quanto altro occorra per la esecuzione della presente legge. »

    Presidente. Altra proposta di legge di cui fu ammessa la let tura è quella degli onore-voli Sineo e Pasquali .

    Se ne dia lettura. Di Sant'Onofrio, segretario, legge: « Art. 1. L'articolo 2 della legge 5 maggio

    1891, n. 210 per l 'abolizione dello scrutinio di lista è abrogato. »

    « Art. 2. I l numero dei deputati politici da eleggersi nel Regno è di 508. »

    « Art. 3. La tabella dei collegi elettorali sarà modificata in modo che le città le quali ora eleggono più di un deputato costituiscano un collegio solo, ristretto al relativo territo-rio, procedendosi in esse alla elezione dei de-putat i assegnati con il sistema dello scrutinio di lista. »

    « Art. 4. Una Commissione presieduta dal ministro dell ' interno e costituita da tre se-natori e cinque deputati da. eleggersi dalle rispettive assemblee formerà la nuova tabella che verrà promulgata per Decreto Reale. »

    « Art. 5. I l nuovo riparto dei collegi andrà in applicazione alla X I X Legislatura. »

    Presidente. Quando saranno presenti i mi-nistri interessati, si stabil irà il giorno per lo svolgimento di queste proposte di legge.

    Grli Uffici hanno ammesso alla let tura an-che una mozione dell'onorevole Gruelpa.

    Se ne dia let tura. Di Sant'Onofrio, segretario, legge: « La Camera delibera di nominare una Com-

    missione parlamenlare allo scopo di studiare quale, fra i diversi sistemi d'Imposta progres-siva sin qui proposti o già applicati, sia il più adatto all ' indole politico-sociale dell ' I ta-lia, per sostituirlo al l 'a t tuale sistema tr ibu-tario stabilito dall 'articolo 25 dello Statuto.

    « Nello stesso tempo la Commissione stu-dierà qual sia il minimum necessario alla vita

    da esentarsi e sino a qual punto, at tualmente avuto riguardo al voluto pareggio del bilan-cio, sia riducibile V Imposta indiretta; e ne r ifer irà alla Camera entro il mese d'aprile dell 'anno 1893, riassumendo gli studi fa t t i in uno schema di legge. »

    Presidente. È presente l'onorevole Guelpa? {Non è presente).

    Allora si stabilirà più tardi il giorno dello svolgimento di questa mozione.

    Presentazione di una relazione.

    Presidente. L'onorevole Bettòlo é invitato a venire alla t r ibuna per presentare una re-lazione.

    Bettòlo. Mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul bilancio preventivo della ma-rina per l'esercizio 1892-93. {Bene!)

    Presidente. Questa relazione sarà stampata e distribuita.

    Presentazione di ire disegni di legge.

    Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole ministro di agricoltura e commercio.

    Lacava, ministro di agricoltura ;e commercio. Mi onoro di presentare alla Camera tre di-segni di legge : uno r iguardante gli infortuni sul lavoro ; l 'altro sui probiviri ed il terzo sulla polizia delle miniere, cave e torbiere.

    Presidente. Do atto all'onorevole ministro di agricoltura e commercio della presenta-zione di questi t re disegni di legge che sa-ranno stampati e distribuit i agli onorevoli deputati .

    Yerilìcazione dei poteri.

    Presidente. La Griunta delle elezioni, nella tornata pubblica del 29 novembre p. p., ha verificato non essere contestabili le elezioni seguenti, e concorrendo negli eletti le qualità richieste dallo Statuto le ha dichiarate valide :

    Collegio di Afragola, eletto Simeoni Luigi. Collegio di Firenze 4°, eletto Luciani

    Luciano. Collegio di Lugo, eletto Masi Tulio. Collegio di Cremona, eletto Marinelli Gio-

    vanni. Collegio di Bibbiena, eletto Mercanti Fer-

    ruccio.

  • Atti Parlamentari — «0 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XVÌ1I ì a SESSIONE — DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    Collegio di Modena, eletto Bonasi Adeodato. Collegio di Langh i rano , eletto Guerci Cor-

    nelio. Collegio di F r a n c a v i Ila di Sicilia, eletto

    Fu l c i Lodovico. Collegio di Ancona, eletto E l ia Augusto. Collegio di Pordenone, eletto Cliiaradia Emidio . Collegio di Chieti , eletto Zecca Smeraldo. Collegio di Monza, elet to Ma peli i Achil le. Collegio di Cento, eletto Turbig l io Giorgio. Collegio di Roma 2°, eletto Simonet t i Luig i . Collegio di Pescarolo ed Uni t i , eletto Sac-

    chi Et tore . Collegio di Pinei'olo, eletto Fac t a Luig i . Collegio di Napol i 6°, eletto De Bernàrd i s

    Vincenzo. Collegio di Montevarchi , eletto Luzza t to

    Atti l io. Collegio di Pa t t i , eletto Sciacca della

    Beala Domenico. Collegio di Oderzo, eletto Rizzo Valent ino . Collegio di Milano 1°, eletto Be l t r ami Luca. Collegio di Lucca, eletto Mordini Antonio. Collegio di Gorgonzola, eletto Sola-Cabiati

    Andrea . Collegio di Cit tanova, eletto Colarusso

    Raffaele. Collegio di Teano, elet to Amore Olindo. Collegio di Acireale, eletto Nicolosi Paolo. Collegio di Cassano al Jonio, eletto Com-

    pagna Gennaro. Collegio di Cagli, eletto Celli Angelo. Collegio di F i renze 3°, eletto Ginori Carlo. Collegio di Pa le rmo 1°, eletto Pal izzolo

    Raffaele. Collegio di Muro Lucano, eletto Gr ippo

    Pasquale . Collegio di Tri'carico, eletto Mater i F r an -

    cesco Paolo. Collegio di Mirabel la Echino, elet to Mode-

    sti no Aliessàiidro. Collegio di J*òrtomaggiore, eietto Gat t i -

    Ca'sazza Stefano. Collegio di Ragusa Superiore, elet to Nica-

    stro F i l ippo . Collegio di Verona I, eletto Lucch in i

    Lu ig i . Collegio di Senigal l ia , eletto Grand i Do-

    menico. Collegio di Saluzzo, eletto B u t t i n i Carlo. Collegio di Castelvetrano, eletto Sapori to

    Vincenzo.

    Collegio di Ìsola della Scala, elet to Calde-ra ra Et tore .

    Do at to alla Giunta di questa sua comu-nicazione; e, salvo i casi d ' i ncompa t ib i l i t à , prees is tent i e non conosciuti fino a questo momento, dichiaro conval idate le elezioni medesime.

    Votazioni a scrutinio segreto.

    Presidente. L 'ord ine del giorno reca: Vota-zione per la nomina delle seguent i Commis-sioni :

    Di v ig i lanza sulla bibl ioteca della Camera (3 membri) ;

    Per l 'esecuzione della leggejsul l 'abolizione del corso forzoso (4 membri) ;

    Di v ig i lanza stili'- Amminis t raz ione del fondo speciale di re l igione e beneficenza nel la c i t tà di Roma (2 membri) ;

    Pe r la sorvegl ianza su l l 'Amminis t raz ione del Debito Pubbl ico (3 membri ) .

    Per la sorvegl ianza su l l 'Amminis t raz ione della cassa deposi t i e p res t i t i (3 membri ) ;

    Per la sorvegl ianza su l l 'Amminis t raz ione del Fondo per il culto (3 membri) .

    Si faccia la chiama. Di Sant'Onofrio, segretario, fa la chiama.

    Prendono parte alla votazione: Adamoi i — Afan de Rive ra — Aggio —

    Agne t t i — Àgugl i a — Amade i — Ambrosol i — Andolfa to — Antonel l i — Apr i le — Arb ib — Arcoleo — Arnabold i .

    Baccel l i — Bas in i — B e l t r a m i Luca —Bel -t r an i Giovanni — Berio — Ber t i Domenico — Ber to l in i — Bertol lo — Bet tolo — Bonacci — Bonacossa — Bonard i — Bonin — Borga t t a — Borruso -— Borsarel l i -— Bosell i — Bracci —- Branca — Brun i a l t i •— Brunicard i .

    Cadolini — Caldesi — Calpini — Cama-gna — Cambias i — Cambray-Digny — Campi — Canegallo —- Ganzi — Cao-Pinna — Ca-pi longo — Cappel ler i — Cappel l i —- Capruzzi — Carcano — Carli — Carmine — Carpi — Castorina — Catapano — Cavagnar i — Ca-val ier i — Caval l in i — Centur in i — Ceriana-Mayner i — Cern i t i — Cernil i — Chiapusso — Chiesa — Chimir r i — Chinagl ia — Cian-ciolo — Cimbal i — Cirmeni — Civell i — Clemente — Cocco-Ortu — Cocuzza — Co-ì a j ann i f e d e r i c o — Colombo — Colpi — Co-mand in i — Comin - • Compagna — Compans

  • Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputali LEGISLATUBA XVIII — l a ¡SESSIONE — DISCUSSIONI TORNATA DEL 1° DICEMBBE 1892

    — Contarmi — Conti — Cremonesi — Cuc-cili — Cuccia — Curi oni.

    Dal Verme — Damiani —, Daneo — Da-nieli — D'Arco — D'Ay ala-Valva — De-Fe-lice-Giuffrida — De Gaglia — De Giorgio — Del Balzo — De Luca Ippol i to — Delvecchio — De Mart ino — De Nicolò — De Novell is —• De P u p p i — De Riseis Giuseppe — De Salvio — De Zerbi — Di Belgioioso — Di Biasio Scipione — Di l igent i — Di Marzo - Di San Giuliano — Di Sant 'Onofrio — Di Traina — Donati .

    E l ia — Enge l — Episcopo — Ercole. Fac ta — Falde l la — F a n i — F a r i n a Emi l io

    — F a r i n a Nicola — Fasce — F e r r a r i Lu ig i — Ferrar i s Maggiorino — Fer ra r i s Napoleone — Fer r i — F ig l i a — Fil ì -Astolfone — Finoc-cMaro-Aprile —• Florena —- For tuna to — Fran-c h e t e — Frascara —- Frola —- Fulc i Nicolò — Fusco — Fusinato .

    Gal imbert i — Gallet t i — Galli Roberto — Garavet t i — Garibaldi — Gasco — Gatti-Casazza — Gavazzi — Gianturco — Gior-dano-Apostoli — Giorgini —- Giovagnoli — Giovanelli — Girardi — Gius so — Gorio — Grandi — Graziadio — Grimaldi — Grossi — Guicciardini .

    Lacava —- Lampias i — Lanzara — La Vaccara — Lazzaro — Lei iti ni --- Levi Ul-derico —- Locliis — Lojodice — Lorenzini — Lucchini — Lucifero — Lupor in i — Luzzat t i Luigi — Luzzat to Att i l io — Luzzat to Ric-cardo.

    Maffei — Mapell i — Marazio Annibale — Marazzi For tuna to — Mariot t i — Marsengo-Bastia — Mart in i Ferd inando — Mart ini Gio-vanni — MartorelH — Masi — Materi — Mazzino — Mazziott i —- Mecacci — Mei —-Mercanti —- Morello —- Merzario •—• Mestica — Mi fagli a — Mirto-Seggio — Montagna — Monti — Monticell i —- Morelli Enr ico — Morelli-Gu al t ierot t i — Morin — Murmura —-Massi.

    Nasi — Niccolini — Nicolosi — Ni-cotera.

    Odescalchi — Orsini- Baron i — Ostini. Pace — Pais-Serra — Palamengli i-Crispi

    —- Pales t in i — Palizzolo — Panizza — Papa — Papadopol i — Pastore — Pel legr in i — Pellerano — Pelloux — Perrone — Petronio —• Peyrot — Piccardi —- Piccaroli — Pic-colo-Cupani — Piero t t i — P igna te l l i — Pin-chia — Piovene — Poli —- Pozzi Domenico — Pozzo Marco — Pugl iese — Pul l ino.

    Quarena. E ava — Reale — Ricci — Rina ld i — Riz-

    zett i — Rizzo — Romanin - Jacur — Roncal l i — Rosano — Rossi Milano — Roux — Rubini-

    Sacchett i — Sacchi — Sacconi — Salemi-Oddo — Sangumet t i — Sani Giacomo — San-vi ta le — Sapori to — Scaglione — Scalini — Scaramella-Manett i —- Schira t t i — Sciacca della Scala —- Serena — Serrao — Serr is tor i — Severi — Si lvani — Silvestr i — Simo-net t i Lu ig i — Sineo — Sola — Solimbergo — Solinas-Apostoli — Sonnino Sidney — Sor-mani — Squi t t i — Stel lut i-Scala — Suardi Gianfor te — Suardo Alessio.

    Talamo — Tasca-Lanza — Te e eh i o — Tor raea — t r i n c h e r a — Trompeo — Turbig l ip Sebastiano.

    Ungaro. Vaoehelli. — Valle Angelo — Valle Gre-

    gorio — Val l i Eugenio — Vastar ini-Cresi — Vendemini — Vischi — Viso echi — Volitar o-De Lieto.

    Wei li-Weiss — Wollemborg. Zabeo — Zizzi.

    Presidente. P r ima di chiudere la votazione, estrarrò a sorte i nomi dei deputa t i che fa-ranno par te delle Commissione di scrutinio.

    (Segue il sorteggio).

    Per la Commissione di v igi lanza per la biblioteca gl i onorevoli: Mocelmi, Saporito, Berio, Lampiasi , Ungaro , Campi, Miraglia, Spirito, Branca.

    Scrutator i per la nomina della Commis-sione per l 'esecuzione della legge per l ' ap-plicazione del corso forzoso gl i onorevoli : Luzzat t i Luigi , De Luca Ippoli to, Wollem-borg, Nicolosi, Cambiasi, Donati , Conti, Cane-gallo, Piccaroli .

    Scrutatori per la nomina della Commissione di v igi lanza del Fondo speciale di benefi-cenza per la ci t tà di Roma gl i onorevoli: Sorniani, Sacconi, Tripepi , Celli, F ig l ia , Cle-menti , Colpi, Sonnino, Serena.

    Scrutator i della votazione della Commis-sione di sorveglianza su l l 'Amminis t raz ione del Debito pubblico gl i onorevoli: Palamen-ghi-Crispi, Lucchini , Stelluti-Scala, Sanvitale, Val l i Eugenio, Chiesa, Gorio, Sineo, Carmine.

    Per la nomina della Commissione per la sorveglianza sul l 'Amminis t razione della Cassa deposit i e pres t i t i gl i onorevoli: Colarusso, Colombo-Quattrofrati , Mirto-Seggio, Bianchi

  • Atti Parlamentari — 8 2 — Camera dei Deputati

    LEGISLATURA XVIII l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    Emilio, Suardi Gianforte, Cocuzza, Cappelli , Badini , Fa lde l la .

    Per la nomina della Commissione di vi-gi lanza sul l 'Amminis t razione del Fondo pel culto ; gl i onorevoli : Rizzett i , Dal Verme, Chimirr i , Ricci, De Novellis, Merello, Fusco, Lucifero, Sangu ine t t i Adolfo.

    Dichiaro ora chiusa la votazione.

    Presentazione di relazioni. Presidente. Inv i to l 'onorevole Gallo a recarsi

    alla t r ibuna per presentare una relazione. Gallo. A nome della Giunta generale del

    bilancio, mi onoro di presentare alla Camera la relazione circa lo stato di previs ione della spesa del Ministero della pubblica istruzione per l 'esercizio finanziario 1892-93.

    Presidente. Questa relazione sarà s tampata e dis t r ibui ta .

    Invi to l 'onorevole Cocco-Ortu a recarsi alla t r ibuna per presentare una relazione.

    Cocco-Ortu. A nome della Giunta generale del bilancio, mi onoro di presentare alla Ca-mera la relazione del disegno di legge circa lo stato di previsione della spesa del Ministero di agricol tura e commercio per l 'esercizio fi-nanziar io 1892-93.

    Presidente. Questa relazione sarà s tampata e d is t r ibui ta .

    Verificazione ilei poteri. Presidente La Giunta delle elezioni, nellator-

    na ta pubbl ica di oggi, ha verificato non essere contestabil i le elezioni seguenti , e concorrendo negl i elett i le qual i tà r ichieste dallo Statuto e dalla legge elettorale, ha dichiarato valide le elezioni medesime:

    Chiaravalle Centrale — Rossi Milano Giu-seppe.

    Castiglione delle Stiviere — Pastore Alceo. La stessa Giunta delle elezioni, ha pre-

    sentato alcuni verbal i e relazioni di elezioni che portano proclamazione. Essendovi per essi la relazione s tampata, essa sarà distri-bui ta e ne inscriveremo la re la t iva delibera-zione nel l 'ordine del giorno per la seduta di domani.

    Congedi. Presidente. L'onorevole deputato Mestica ha

    chiesto un congedo di otto giorni per ragioni di pubblico ufficio.

    (È accordato).

    Dimissioni di membri di alcune Commissioni.

    Presidente. Come la Camera ricorda, hanno presentato, nel la seduta ul t ima, le dimissioni da membri della Commissione del bilancio, i nostr i colleghi Rubini , Sonnino, Carmine e Colombo.

    Egua lmente pervennero alla Presidenza anche le seguent i lettere. Una dell 'onorevole Cadolini che così si esprime:

    « Onorevole signor presidente. « La prego di voler comunicare alla Ca-

    mera le mie dimissioni dall'ufficio di commis-sario nella Giunta generale del bilancio. Ac-colga, ecc. »

    L 'a l t ra dell 'onorevole Antone l la così con-cepi ta :

    « Volendo lasciar posto alla minoranza, non abbastanza rappresenta ta nella Commis-sione del bilancio, rassegno le mie dimissioni da commissario della Giunta , porgendo i p iù v iv i r ingraz iament i ai colleghi che mi ono-rarono col loro voto.

    « Gradisca, ecc. »

    Un 'a l t ra le t tera anologa del deputato Cuc-chi Luig i che così si esprime :

    « Onorevolissimo signor presidente. « Onde faci l i tare da par te mia la compo-

    sizione della Giunta generale del bilancio, mediante proporzionale r ipar to dei suoi mem-bri f ra la maggioranza e la minoranza della Camera, e dissipare, per quanto possibile, malumori dannosi al buon andamento dei lavori par lamentar i , presento le mie dimis-sioni da membro della Giunta generale sud-detta.

    « Nel mentre r ingrazio gl i onorevoli col-leghi per l 'al to onore che si erano compia-ciuti di conferirmi, prego l 'Eccel lenza Vostra di gradire i sensi del mio profondo ossequio. »

    Da ul t imo una le t tera analoga giunse dal-l 'onorevole Cavallini , così concepita :

    « Grato alla Camera dell 'onore a me fat to designandomi a far par te della Giunta del bi-lancio, ma desideroso soprat tu t to che ogni par te della Camera sia equamente rappresen-tata , metto a disposizione della Camera i l mio posto, rassegnando le mie dimissioni. »

    Dò atto delle loro dimissioni a questi otto nostr i colleghi che, per ragioni diverse le hanno presentate, facendo, soprattutto, plauso

  • Atti Parlamentari — 83 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XYI1I —- I a SESSIONE DISCUSSIONI TOEN ATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    ag l i u l t i m i che si d imos t ra rono a n i m a t i da così nobi l i s en t imen t i .

    I n sc r ivo poi ne l l ' o rd ine del g iorno pe r la seduta di doman i la n o m i n a di otto m e m b r i a comple tamen to de] la G i u n t a genera le del b i lancio .

    Furono , poi, p r e sen t a t e a l t re due le t te re di d imiss ione da membro del la G i u n t a del le pe t iz ioni .

    U n a è ' del depu ta to Pug l iese , così conce-p i t a :

    « Decl ino l 'onorevole incar ico di f a r pa r t e del la Commissione del le pe t iz ioni , dolente di non essere r iusc i to ad imped i r e eli e i l mio nome fosse posto a votaz ione e r icevesse u n a p reva lenza di vot i . »

    L ' a l t r a è del depu ta to B e n i a m i n o Pan -doliì :

    « P rego di accet tare la mia d imiss ione da membro del la Commiss ione del le pet iz ioni , onore che ebbi mol t i ann i fa e clie non sol-lec i ta i p iù , come non l ' h o des idera to ques ta vol ta . »

    Do a t to del le d imiss ioni p resen ta t e a que-st i due nos t r i colleglli, e procederemo doman i a l la nomina di due componen t i la G i u n t a delle pe t iz ion i .

    Aimiiiìzlo eli à i e proposte di legge e di aleone domande d'interroirazione e svolgimento di sina

    t_> o

    interrogazione del deputato Tasca-Lanza . ' Presidente. Fu rono p resen ta t e due propos te

    di l egge di i n i z i a t iva p a r l a m e n t a r e che sa ranno t rasmesse ag l i Uffici perchè ne autor izz ino, se credono, la l e t tu ra .

    F u r o n o poi p re sen ta t e a lcune domande di in te r rogaz ione .

    U n a è del l 'onorevole Tasca -Lanza , c o s ì concep i ta :

    « I l sot toscr i t to domanda al min i s t ro del la i s t ruz ione pubb l i ca se sia vero che egl i abb ia annu l l a to i due u l t i m i concorsi pe r g l i I s t i -t u t i mus ica l i di F i r e n z e e di Pa le rmo, e, ne l caso af fermat ivo, qua l i r ag ion i ve lo abb iano indot to . »

    E p resen te l 'onorevole Tasca -Lanza? Tasca-Lanza. P r e sen t e ! Martini, ministro dell'istruzione pubblica. Po-

    t r e i r i spondere subi to . Presidente. I l m in i s t ro del la i s t ruz ione pub-

    bl ica d ich ia ra di esser p ron to a r i spondere subito.

    13

    Consentendolo la Camera,, p a r l i pure . Martini, ministro dell' istruzione pubblica. Po-

    t r e i d i re che non ho annu l l a to i due concorsi dei qua l i si t r a t t a , perchè ve ramen te io non ho ancora sot toscr i t to il decreto di annu l l amen to ; d irò invece (ciò che sarà lo stesso) che ho il de l ibera to proposi to di annu l l a r l i ambedue . Espor rò b r evemen te le r ag ion i che mi h a n n o indot to a questo proposi to , e che l 'onorevole Tasca-Lanza domanda .

    Vacò u n posto di maes t ro di p i ano fo r t e così ne l l ' I s t i t u to mus ica le di Pa le rmo, come n e l l ' I s t i t u t o mus ica le di F i r enze . Com'è con-sue tudine , si band i rono i due concorsi e si affidò i l g iudiz io di ambedue ad una Com-miss ione di mus ic i s t i egregi , i qua l i dove-vano esaminare i t i t o l i dei concorrent i , assi-s tere al le prove, e p ropor re poi la nomina del t i to la re pe r l 'uno e pe r l ' a l t ro I s t i tu to .

    L a Commissione fece le sue p ropos t e : esa-mina te le , a me parve , e pa re t u t t av i a , che Ja p rocedura t e n u t a da l la Commiss ione fosse g rave di mol te i r rego la r i t à . E le espongo: E r a n o t r e i commissar i ; ognuno sa che la e legg ib i l i t à in ogni ord ine d 'esami e di con-corsi è d e t e r m i n a t a da i sei decimi, e q u i n d i la e legg ib i l i t à doveva in questo caso conce-dersi a quei concorrent i che avessero o t tenu to diciot to t ren tes imi , t r e essendo gl i esaminator i .

    Invece la Commiss ione con u n cr i te r io t u t t o suo propr io , credet te che la e l egg ib i l i t à dovesse dars i sol tanto a quei cand ida t i i qua l i avessero o t tenu to i due t e rz i del p u n t o massimo, cioè 6,67. Questa è una p r i m a ir-r e g o l a r i t à : la quale , però, si sarebbe po tu t a f ac i lmen te sanare r i ch i amando la Commis-sione al le norme consue tud ina r i e : t an to p i ù f ac i lmen te sanabi le in quan to che essa non concerneva p rec i samen te g l i e let t i , ma sol-t an to quel l i i qua l i avevano o t tenuto il g rado di e legg ib i l i t à .

    Ma v i f u una seconda i r r e g o l a r i t à ancor p iù g rave : questa . B i sogna t ene r bene in men te che si t r a t t a di maes t r i di p i a n o f o r t e e qu ind i che l ' esame consiste in esecuzioni dal le qua l i si g iud ica de l l ' ab i l i t à loro. Ora la Commissione t e n n e i l s is tema di esami-nare a l t e r n a t i v a m e n t e colorò che concorrevano pe r P a l e r m o e coloro che concorrevano pe r F i renze , non solo ; ma a lcuni esaminò a g r ande d i s tanza d i t empo dag l i a l t r i . Ora io sono molto p ro fano a l la dolce ar te dei suoni ; ma ognuno intende, che, t r a t t andos i d i esecuzioni, è molto difficile, e saminando i va r i i concor-

  • Atti Parlamentari — 84 — Camera dei Deputati

    LEGISLATURA X V I I I l a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    rent i a distanza di parecchi giorni e confon-dendo le diverse categorie dei concorrenti , è abbastanza diffìcile, dico, il fars i un cri terio esatto della loro re la t iva valent ia .

    Per ul t imo una terza i r regolar i tà avvenne: clie la Commissione non si tenne alle prove stabi l i te dal p rogramma di concorso, ma credè essa di potere assoggettare ad esami facolta-t iv i i concorrenti .

    Ma dico male dicendo assoggettare, dovrei dire proporre. I n f a t t i essa propose ai concor-ren t i di sot tomettersi ad al t re prove oltre quelle del p rogramma lasciandoli in facoltà di far le o di non farle.

    Ora cosa avvenne? Alcuni accettarono le prove facoltat ive, a l t r i invece le r if iutarono ; e questi na tura lmente si t rovarono in condi-zioni molto infer ior i agli a l t r i ; condizioni in-fer ior i in cui non dovevano t rovarsi per le norme s tabi l i te dal p rogramma di concorso che erano molto precise.

    Date queste diverse i rregolari tà , di cui a me la terza specialmente pare gravissima, io credo di dovere annul lare i due concorsi.

    Bandirò immedia tamente i nuovi con-corsi, i quali, è da sperare che, condotti con maggiore regolari tà , dieno finalmente t i to-lari aspet ta t i agl i I s t i t u t i di F i renze e di Pa-lermo.

    Spero che l 'onorevole Tasca-Lanza sarà so-disfat to delle mie dichiarazioni.

    Presidente. L'onorevole Tasca-Lanza ha fa-coltà di par lare .

    Tasca-Lanza. Ringrazio l 'onorevole mini-stro Mart in i delle sue dichiarazioni ; ne sono pienamente sodisfatto: soltanto lo pregherei di voler cambiare i commissari .

    Martini, ministro delV istruzione pubblica. Que-sto lo vedremo poi!..

    Presidente. Un 'a l t ra interrogazione è stata presenta ta dall 'onorevole Yendemini :

    « I l sottoscritto chiede d ' in te r rogare l 'ono-revole minis t ro dell ' is truzione pubbl ica se creda equo e conveniente l 'onorario di l ire 100 mensi l i per il periodo scolastico agl ' incari-cati del l ' insegnamento di p iù mater ie nelle scuole normal i ».

    Martini, ministro dell'istruzione pubblica. Sono pronto a r ispondere.

    Presidente. E presente l 'onorevole Yende-mini ?

    (Non è presente).

    Segue un 'a l t ra interrogazione dello stesso onorevole Yendemini diret ta al minis t ro del-l' is truzione :

    « I l sottoscrit to chiede d ' in te r rogare lo stesso minis t ro del l ' is t ruzione pubbl ica se in tenda di prendere qualche provvedimento a favore degli insegnant i nelle scuole pre-parator ie normali in seguito alla soppressione delle scuole stesse. »

    Quindi una dell 'onorevole De Luca al pre-sidente del Consiglio e al ministro d'agricol-tu ra :

    « I l sottoscritto chiede d ' in te r rogare l'ono-revole presidente del consiglio e l 'onorevole ministro d 'agricol tura e commercio sugli scio-peri dei zolfa tar i teste avvenut i nei comuni di Grotte, Racalmuto ed Aragona e sui r imedi che il Governo intende adottare per impedire che ta l i scioperi si r innovino. »

    Un 'a l t ra degli onorevoli Napoleone Co-la jann i e De Fel ice-Giuffr ida al minis t ro d 'agricol tura e commercio :

    « I sottoscrit t i chiedono interrogare il mi-nistro di agricol tura e commercio se di f ronte al l 'agi tazione degli operai delle miniere di zolfo della Sicilia, in tenda spiegare la sua in-fluenza per mi t igare le conseguenze della crisi zolfifera. »

    Queste interrogazioni saranno iscri t te nel-l 'ordine del giorno in seguito alle al t re che già vi si t rovano.

    Proposte sull'ordine del giorno.

    Vastarifìi-Cresi. Chiedo di parlare. Presidente. Su che cosa? Vastarini-Cresi. Pochi giorni fa, presenta i

    una in terpel lanza al minis t ro della pubbl ica istruzione, che, in quel momento, non era presente. I l pres idente del Consiglio si r i -servò di comunicarla al minis t ro suo collega, perchè dichiarasse se e quando sarebbe stato pronto a r ispondere.

    Prego l 'onorevole presidente, ora che tro-vasi presente il minis t ro della pubbl ica istru-zione, di provocare da lui una risposta.

    Martini, ministro dell'istruzione pubblica. Ac-cetto l ' i n te rpe l l anza dell 'onorevole Yastar ini-Cresi; e mi pare che dovrà svolgersi insieme con quelle, già accettate, degli onorevoli Della

  • Atti Parlamentari LEGISLATURA XVIII —

    — 85 —

    LA SESSIONE — DISCUSSIONI —

    __________ Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 ° DICEMBRE 1 8 9 2

    Rocca, Colajanni, Modestino ed altri, perchè hanno identità d'argomento e concernono tutte la scuola veterinaria di Napoli.

    Presidente. Sarà inscritta nell'ordine del giorno con le altre; vale a dire, nell'ordine del giorno di lunedì.

    Vastarini-Cresi. A c c e t t o .

    Presidente. Insieme con queste interpellanze inscriveremo anche quella dell'onorevole Spi-rito, a termini del regolamento, per identità di materia.

    Romanin-Jacur. Chiedo di parlare. Presidente. Parli pure. Romanin-Jacur. Ho presentato anch' io una

    interpellanza, nella tornata di sabato, diretta all'onorevole ministro dei lavori pubblici, che è ora presente.

    Presidente. L'onorevole ministro dei lavori pubblici è pregato di dichiarare se e quando intenda rispondere alla interpellanza dell'ono-revole Romanin-Jacur, concernente l 'anda-mento dei lavori di sistemazione dei fiumi nel Veneto.

    Genaia, ministro dei lavori pubblici. Non ho nessuna difficoltà di accettare questa inter-pellanza. Se l'onorevole interpellante volesse rimandarla alla discussione del disegno di legge sulle opere idrauliche, nel quale ap-punto vi sono stanziamenti per i fiumi del Veneto, sarebbe quella, mi pare, l'occasione più opportuna per trattare l'importante ar-gomento.

    Del resto, non ho nessuna difficoltà di ac-cettarla, purché vada in coda alle altre inter-pellanze che sono state inscritte nell'ordine del giorno.

    Presidente. Ha facoltà di parlare l'onorevole Romanin-Jacur.

    Romanin-Jacur. Non ho alcuna difficoltà di accettare l'invito dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, purché, però, sia sollecita la discussione di questo disegno di legge, altri-menti la mia interpellanza diventerebbe inu-tile.

    Genaia, ministro dei lavori pubblici. Io credo che questo disegno di legge potrà venire in discussione fra una settimana, o fra dieci o dodici giorni al più.

    Romanin-Jacur. Allora sta bene. Presidente. La sua interpellanza è quindi

    rimandata alla discussione del disegno di

    legge relativo alla nuova ripartizione di spese straordinarie per opere idrauliche.

    Romanin-Jacur. Sì, sta bene; mantengo, però, la mia interpellanza.

    Presentazione di un disegno di legge.

    Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole ministro dei lavori pubblici.

    Genaia, ministro dei lavori pubblici. Mi onoro di presentare alla Camera un disegno di legge per approvare una concessione al consorzio interprovinciale di Burana dell' esecuzione delle opere di bonifica autorizzate per legge.

    Presidente. Do atto all'onorevole ministro dei lavori pubblici della presentazione di questo disegno di legge, che sarà stampato e distribuito.

    La seduta termina alle 4.40.

    Ordine del giorno per la tornata di domani.

    1. Interrogazioni. 2. Verificazione di poteri: relazioni in-

    torno alle elezioni dei collegi di Augusta, Noto, Brienza, Todi, Cagliari e Paola.

    3. Votazioni di ballottaggio, ove occor-rano, per la nomina delle aeguenti Commis-sioni:

    a) Di vigilanza sulla biblioteca della Ca-mera (3 membri) ;

    b) Per l'esecuzione della legge sull'abo-lizione del corso forzoso (4 membri) ;

    c) Di vigilanza sull'amministrazione del fondo speciale di religione e di beneficenza nella città di Roma (2 membrij ;

    d) Per la sorveglianza sull'amministra-zione del Debito pnbblico (3 membri) ;

    e) Per la sorveglianza sull'amministra-zione dei depositi e prestiti.

    f ) Per la sorveglianza sull'amministra-zione del Pondo per il culto (3 membri).

    4. Votazione per la nomina di 8 compo-nenti della Giunta del bilancio, e di 2 com-ponenti della Giunta delle elezioni.

    PROF. A V V . L U I G I R A V A N I

    Direttore dell'ufficio di revisione.

    Roma, 1892. — Tip. della Camera dei Deputati.


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