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Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

Date post: 16-Apr-2017
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Internet ci rende. New Technology School Education Linguaggio Informatico ed Intelligenza Artificiale. Relazione finale del: Laboratorio di Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento Docente Prof.ssa Maria Ranieri Studente Giovanni Carli Matr.5378593 P Before printing think about environment and costs Prima di stampare pensa ai costi ambientali N.B.: Questo documento è consultabile cliccando sui collegamenti ipertestuali presenti su ogni voce dell' indice ed ogni titolazione contiene un medesimo collegamento che riporta all'indice: SE NON SERVE NON STAMPARE! Anno Accademico: 2015/2016 Scuola di Studi Umanistici e della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Indirizzo: Primaria
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Page 1: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

Internet ci rende.New Technology School Education

Linguaggio Informatico ed Intelligenza Artificiale.

Relazione finale del:

Laboratorio di Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento

DocenteProf.ssa Maria Ranieri

StudenteGiovanni Carli Matr.5378593

PBefore printing think about environment and costs

Prima di stampare pensa ai costi ambientali

N.B.: Questo documento è consultabile cliccando sui collegamenti ipertestuali presenti su ogni voce dell' indiceed ogni titolazione contiene un medesimo collegamento che riporta all'indice:

SE NON SERVE NON STAMPARE!

Anno Accademico: 2015/2016

Scuola di Studi Umanistici

e della Formazione

Corso di Laurea inScienze della Formazione Primaria

Indirizzo: Primaria

Page 2: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

Indice

Premessa............................................................................................................. p. 1

La Buona Pratica a Scuola di Andreas Robert Formiconi

–Primo Incontro : un po' di storia........................................................... p. 2

. Il mondo commerciale.............................................................. p. 3

. Il mondo Open Source............................................................. p. 3

. L 'incontro tra i due mondi: Android....................................... p. 3

. Lo spazio social......................................................................... p. 4

. Racconto dell'esperienza a scuola........................................... p. 4

- Secondo Incontro : smontaggio e rimontaggio..................................... p. 5

. Come funziona un computer?................................................. p. 6

Unità didattica sul linguaggio informatico e l'intelligenza artificiale

– I ntroduzione........................................................................................... p. 7

– Step 01 – il binario - .............................................................................. p. 7

– Step 02 – oltre il binario - ..................................................................... p. 8

– Step 0 3 – dal bit al byte - ..................................................................... p. 8

– Step 04 – dove sono tutte queste micro-calamitine ?........................... p. 9

– Step 05 – l'organizzazione dei dati in memoria.................................. p.11

– Step 06 – conclusioni e cenni sui linguaggi di programmazione...... p.15

Bibliografia ..................................................................................................... p. 16

Sitografia ......................................................................................................... p. 16

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Page 3: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

Premessa

Questa relazione nasce dall'incontro con l'esperienza del Professor Andreas Robert

Formiconi, incontro avvenuto durante alcune riunioni del Movimento di Cooperazione

Educativa (M.C.E.) che si interroga sulle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della

Comunicazione); riunioni ospitate, non a caso, da Scuola-Città Pestalozzi che, come

recita anche il suo sito internet1 è stata selezionata dal MIUR per far parte dell’iniziativa

"Scuol@ 2.0" del Piano Nazionale Scuola Digitale. All'interno di Scuola-Città ho avuto

la fortuna di svolgere, trall'altro, il mio periodo di tirocinio di questo anno accademico.

Infine la mia precedente formazione in elettronica, la mia passata esperienza lavorativa

come progettista elettronico e programmatore software e, non ultimo, il corso di

Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento mi hanno permesso di integrare,

strutturare e far sì che questa esperienza (della quale sono a relazionare) confluisse in

un'unità didattica sul linguaggio e (quindi) sull' intelligenza artificiale che troverete più

avanti.

A cosa mira questa unità didattica? Qual'è l'obiettivo finale? Occuparsi di nuove

tecnologie nella scuola primaria spesso sembra voglia tacitamente significare essere "a

favore" delle nuove tecnologie, ecco che allora il nodo vero di questa "azione

educativa" vuole essere quello di rispondere alla domanda: <A favore o contro?>;

<Apocalittico o integrato?> , citando un libro di Eco del '64!

E la risposta la fornisco subito: <Dipende.>

In più la riflessione nasce da un'attività di tirocinio che mi ha permesso di "abitare" una

realtà (quella di Scuola-Città Pestalozzi) dove il problema, a favore o contro, si pone

con forza nella pratica quotidiana.

Dopo questa premessa d'obbligo ecco quindi la mia relazione su "La Buona Pratica a

Scuola di Andreas Formiconi" seguita da una proposta di Unità Didattica da me

elaborata.

1 - Maggiori informazioni http://www.scuolacittapestalozzi.it/sperimentazione/

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La Buona Pratica a Scuola di Andreas Robert Formiconi

Primo Incontro : un po' di storia

Durante il primo incontro ci è stata mostrata un'immagine della tastiera del computer

che calcolò le traiettorie d'impatto della navicella spaziale con i vari strati della nostra

atmosfera terrestre. Tale computer (v. Immagine 1, anche se diversa da quella mostrata

da Formiconi) faceva calcoli che gli astronauti erano benissimo in grado di fare da soli,

il problema era la velocità di calcolo! I fisici a bordo della navicella spaziale avrebbero

preferito fare e verificare i calcoli con carta e penna ma la loro velocità di calcolo non

gli avrebbe permesso di avere il risultato in tempo utile: si dovettero fidare delle

macchine!

Immagine 1

Apollo Guidance Computer Keyboard and Display

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Questo computer, che ha portato l'uomo sulla Luna, è di gran lunga meno potente e

meno veloce di qualsiasi touch phone di ultima generazione!

Cosa ne facciamo di tutta la potenza di calcolo che normalmente teniamo in tasca?

Il mondo commerciale

Sostanzialmente ci comunichiamo usando programmi di messaggistica sempre più

moderni, free, interconnessi che vanno dal vetusto "servizio messaggi brevi" (SMS –

Short Message Service) alle più moderne app come WhatsApp; la potenza di calcolo

viene usata per elaborare velocemente immagini e filmati sempre più ad alta qualità che

vengono mostrati e scambiati velocemente senza interruzioni o attese. Questo è ciò che

della tecnologia che ci ha portato sulla Luna pare restare. Ma...

Il mondo Open Source

...un mondo meno visibile ma attivissimo si è imposto entrando a far parte delle

tecnologie che quotidianamente usiamo; questo mondo è formato da programmatori2 e

da software a sorgente aperta3, da giuristi4 e licenze libere5 che, messi in rete, ci

permettono di sapere tutto subito (o di averne la presunzione) e di creare attivamente

liberandoci dalla riduzione a meri utilizzatori/consumatori e soprattutto ci permettono di

condividere tutto subito e tendenzialmente ci rendono autonomi ed attori attivi.

L 'incontro tra i due mondi: Android6

L'esempio del sistema operativo Android sviluppato da Google Inc. "sfruttando" una

2 Vedi Richard Stallman : https://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Stallmanvedi anche Linus Torvalds : https://it.wikipedia.org/wiki/Linus_Torvalds

3 Vedi : https://it.wikipedia.org/wiki/Open_source e lo stesso wikipedia enciclopedia libera4 Vedi Lawrence Lessing : https://it.wikipedia.org/wiki/Lawrence_Lessig 5 Vedi: https://creativecommons.org/licenses/?lang=it 6 Vedi : https://it.wikipedia.org/wiki/Android

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risorsa aperta (kernel Linux7) fornisce la misura di un'aggressività che il mondo

commerciale spende nei confronti della libera circolazione delle idee![v.nota 6]

Proprio in questo contesto si impone la New Media Education: per riappropriarsi della

padronanza critica e della guida del mezzo , ma soprattutto per non esserne "guidati".

Lo Spazio Social

Formiconi ha concluso la sua introduzione teorica mostrandoci la potenzialità e la

potenza dei forum e di altri spazzi di condivisione di risorse informatiche che divengono

modificabili, copiabili, editabili, liberi! Spazi liberi per scambio libero di risorse ed idee.

La tecnologia per comunicare può già essere in mano nostra, dal soft- all' hard- -ware:

le esperienze di KANO8 e del PirateBox9.

Da qui il suo interesse a spiegare (e socializzare) come è costituito un computer, come

funziona, come ragiona; poi accadimenti biografici (come un libro acquistato per caso)

portano Formiconi verso il mondo della scuola e, quindi, ai bambini ed i ragazzi: i

grandi consumatori di new tech.

Racconto dell'esperienza a scuola10

[per una visione più completa dell'esperienza si veda direttamente il sito https://iamarf.org/portfolio/ andando-per-scuole /]

Il punto focale del racconto di Formiconi è centrato sull'ascolto attivo e partecipativo

dei bambini e delle insegnanti; il cambiare subito attenggiamento da mero consumatore

con in mano un joystick di un qualunque modello di PS®, ad attivo utilizzatore armato

di cacciavite a stella! A smontare siamo sempre pronti, senza differenza di genere! E

7 https://it.wikipedia.org/wiki/Linux_(kernel) 8 http://us.kano.me/products/kano-kit or http://eu.kano.me/ or

https://en.wikipedia.org/wiki/Kano_(computer)9 https://piratebox.cc/ or https://en.wikipedia.org/wiki/PirateBox10 https://iamarf.org/2016/02/25/cenni-su-un-percorso-di-scoperta-del-computer-e-dei-suoi-codici-nella-

scuola-primaria/ Go to Index 4

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smontare vuol dire andare ad indagare, veder dentro, interrogarsi, scoprire dei perché.

Rimontare non è che una delle verifiche: si accende? Funziona la tastiera? Si/no ho

rimontato bene/ho sbagliato qualcosa.

Dall'hardware è poi passato, con i bambini, alla parte software di vera e propria

programmazione con comandi UNIX attraverso un videogioco narrativo/didattico su

questo linguaggio da lui personalmente tradotto dall'inglese (e messo in condivisione

libera in rete!)

Secondo Incontro : smontaggio e rimontaggio

Le parti costituenti un computer:

aprendo un computer la prima cosa con la quale si viene a contatto è il case cioè la

scatola che contiene tutto il cervellone,

aperta questa scatola le prime cose che si vedono sono:

- una roba elettronica dove sembrano andare e sembrano partire tutte le cose, tutti i fili

• La scheda madre o Motherboard : è la scheda centrale che ospita molti dei più

importanti circuiti integrati, ma soprattutto collega tra di loro le informazioni.

É parificabile al nostro cervello al quale afferiscono molte delle più importanti

terminazioni nervose (i nostri fili);

• poi un accrocchio molto polveroso con ventola che pare essere la centrale

elettrica di quella che sembra una città:

è il gruppo di alimentazione che comprende una ventola per il raffreddamento

dei circuiti. L'alimentazione elettrica è parificabile alla nostra alimentazione

poiché in effetti fornisce energia (elettrica e non chimica) alla scheda madre, per

svolgere tutte le funzioni che deve svolgere;

• altre scatoline che sono il lettore CD e simili: sono gli slot delle periferiche

come, ad esempio, il lettore DVD

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Come funziona un computer?

• Alimentatore di corrente → la "bocca" (che alimenta la ...

• ... scheda madre → il cervello

All'interno della scheda madre:

◦ il processore centrale o CPU (Central Processing Unit) che smista tutte le

informazioni verso ...

◦ ... la memoria RAM (Random Access Memory – memoria ad accesso

casuale) → la nostra memoria a breve termine ( = cosa ho mangiato ieri)

◦ ... l' Hard Disk (o Disco Fisso o Disco Rigido anche Disco Duro) (memoria

ROM – Read Only Memory o, più precisamente, PROM o EPROM -

Erasable and Programmable Read Only Memory) → la nostra memoria a

lungo termine ( = il nome della mamma)

N.B.: in questa memoria il computer ha scritto il BIOS (basic input/output

system, che ricorda anche la parola greca bios=vita). Il BIOS è qualcosa di

parificabile all' istinto, è un programma di base che serve al computer per

fare le prime importantissime e basilari funzioni come accendersi, capire se

ha occhi/orecchi/bocca – video/tastiera/mouse/slot di memoria, insomma

tutte le periferiche [v. di seguito]

◦ ... schede varie di controllo periferiche.

• Connesse con la scheda madre ci sono quindi le periferiche:

◦ (OUTPUT) video/stampante → il nostro quaderno sul quale scriviamo

◦ (OUTPUT) diffusori audio → la nostra bocca

◦ (INPUT) tastiera → i nostri occhi quando leggono

◦ (INPUT) videocamera → i nostri occhi quando vedono

◦ (INPUT) mause → le nostre mani quando sfogliano un libro (forse)

◦ (INPUT) microfono → i nostri orecchi

◦ ecc ...

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Unità didattica sul linguaggio informatico e l'intelligenza artificiale

Introduzione (già parte integrante dell'unità didattica)

Il macro-obiettivo di questa unità didattica (UD) è la conoscenza delle nuove

tecnologie.

Per conoscere bisogna comunicare, per comunicare necessitiamo di un linguaggio, sia

esso un linguaggio verbale, logico/numerico, sonoro o un linguaggio come quello della

natura o delle macchine.

Ecco perché il primo passo di questa UD è un sotto-obiettivo: come parlano le

macchine? Come si esprime e comunica questa intelligenza artificiale ?

Step 01 – " Il binario " -- Un Computer cosa capisce ?

Viene proposto un lavoro sulle dicotomie – Propedeutica alla logica binaria

◦ Acceso / Spento

◦ "Scossa" / "Non scossa" (passaggio di corrente / nessun passaggio di corrente)

◦ Luce / Buio ( Rimando alla fibra ottica )

→ Tutto ciò che può esser detto con 0/1

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La deriva delle dicotomie non discrete:

- Freddo / Caldo → E il tiepido chi lo decide? ( il concetto di soglia )

- Si / No → Come faccio a dirlo ad una macchina? (il concetto di trasduzione)

- Occupato / Libero → Rosso / Verde ( il binario … per noi)

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Step 02 – oltre il binario con le mani in pasta (questo step è un'attività pratica)*

• Come faccio a dire "uno", ovvero accendi la lampadina (o il video, o il

computer stesso, ecc) ?

Il circuito base dentro ogni macchina:

un filo, una lampadina e una pila.

* tutti i circuiti costruiti dai bambini sono alimentati con comuni batterie a corrente continua a basso voltaggio e con

componenti a basso costo come lampadine, cavi e interruttori.

• Se ho due lampadine da far accendere ad una macchina, quali sono tutte le

informazioni che deve saper comunicare una macchina ?

0 / 0 → tutte e due spente; 0 / 1 → accesa quella di destra;

1 / 1 → tutte e due accese; 1 / 0 → accesa quella di sinistra.

→ quindi con 2 bit posso dire alla macchina e la macchina può dire a

me 4 "cose" che chiameremo informazioni:

0; 1; 2; 3 o, usando la lingua delle macchine: 00; 01; 10 e 11

Step 0 3 – dal bit al byte

• Quante informazioni riesco a dare con un bit dunque ? Due

• Quante con due bit ? Quattro

• E con otto ? Ben 256! Che sembrano tante, ma riflettiamo :

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◦ le cifre numeriche sono 10 ( restano 246 informazioni potenziali);

◦ le lettere sono 26 (contatele sulla tastiera!) così restano 220 valori da

assegnare;

◦ però le lettere sono maiuscole e minuscole; poi ci sono quelle con l'accento,

le parentesi, il simbolo più, meno, per, diviso; i punti le virgole fino a tutti i

caratteri diversi dati dai font ...

→ ecco perché i nostri computer sono da mega byte (MB) o giga o tera!

Perché per ogni cosa che gli diciamo, da "accenditi" a "invia", tutto deve esser detto con

lunghe file di 0/1 dove una cifra è un bit, 8 bit fanno un byte quindi un MegaByte è ...

... un chilo (K) è tre zeri=1.000; un Mega 1.000.000 (altri tre zeri!), un Giga altri tre, un

tera altri tre: 1.000.000.000.000 byte (!!) ed essendo byte bisogna moltiplicare ancora

per 8! Otto-mila-miliardi di lampadine!!! O, un po' meglio, micro-calamitine.

Step 0 4 – Dove sono tutte queste "micro-calamitine" ? Come è fatto un calcolatore,

dalle memorie alle periferiche (questo step è un'attività pratica di smontaggio e rimontaggio

computer direttamente ispirata all'attività del Professor Formiconi)

→ Smontaggio di un computer ed identificazione delle sue parti costituenti (scheda

madre e disco rigido, slot di memoria e RAM, alimentazione, periferiche)

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→ durante questa attività viene spiegato come i dati restino nel computer anche quando

questo è spento (dalla batteria per il BIOS alla magnetizzazione dei dati sul disco rigido)

*

* Ogni punto di ogni disco dell' Hard Disk ha un vero e proprio indirizzo che ci dice in

quale disco, in quale settore di quel disco ed in quale punto sono scritti i nostri dati, i nostri

0/1 che vogliamo visualizzati a video sottoforma di lettere, colori o altro.

Ci sarà un punto preciso della memoria di questo computer da dove inizierà

la serie di 0/1 ed un punto preciso dove la stessa serie finirà;

il risultato, a video, della traduzione di questa lunga serie di micro-

calamitine magnetizzate in modo che "attirino" (per esempio 1) o che

"respingano" (per esempio 0) è ciò che state leggendo adesso: per esempio

un documento con estensione pdf (Portable Document Format) ed essendo

"calamitine" anche se spengi il computer e smetti di dargli energia il dato

non si cancella!

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Step 0 5 – l'organizzazione della memoria dei dati (questo step è un'attività ludica e pratica)

• → Arrivare in classe con fogli e raccoglitori, scatole ecc;

- i fogli sono relativi a ragazzi di una classe inventata e c'è dametterli in ordine.

Ci sono:

◦ 'x' ragazzi in questa classe X (tanti quanti sono nella classe in cui si opera).

Questo gran monte di documenti va diviso in monti minori.

(Ognuno prenderà il monte relativo ad uno degli allievi della classe X, in

caso di lavori di gruppo ... andrà creato un monte in più!).

◦ Ognuno di questi monti minori conterrà documenti di scuola, ma, forse,

anche relativi ad altri campi d'interesse (come sport, musica, ecc).

C'è poi da dividere questo monte minori in tanti monticini ed organizzare i

dati in cartelle.

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Page 14: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

→ l'organizzazione dei dati nella memoria del computer (directory, sotto-directory,

file --> la struttura ad albero )

Nel nostro mondo Nel mondo del Computer Indirizzo

Fogli / quaderni File rel.pdf

Cassetti Directory o cartelle \storia\rel.pdf

Stanza Directory (tematica) \scuola\storia\rel.pdf

Casa Directory (nominativa) \giova\scuola\storia\rel.pdf

Città Directory generale 5B\giova\scuola\storia\rel.pdf

....e così via

→ Si prevede di mostrare ai ragazzi l'albero della memoria del computer attraverso il

Prompt dei Comandi (su sitema operativo Windows, per esempio) ed il comando tree,

facendo però molta attenzione alla potenza di questo ambiente di comando in grado di

provocare gravissime ed irreparabili perdite di dati,

Il Prompt dei comandi

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Page 15: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

un ambiente nero, sconosciuto e nascosto

→ il comando Tree

→ la struttura ad albero a video

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Page 16: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

→ il comando help

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Page 17: Carli giovanni 5378593 lab tecn_istr_appr_formiconi's exp_

Step 0 6 – Conclusioni e cenni sui linguaggi di programmazione

◦ Si prevede di concludere questa unità didattica valutando le esperienze e le

competenze eventualmente apprese;

◦ si accennerà soltanto ad alcuni linguaggi ed ambienti di programmazione

software lasciando il tema ad altra unità didattica.

A conclusione di questa relazione:

dunque: a favore o contro? Educare all' apocalittico o ad integrarsi? Dipende.

Le nuove tecnologie, e le tecnologie tout court, sono uno strumento e come tale può

essere utile o meno, da solo non garantisce alcunché: cosa garantisce un cacciavite ? O

più propriamente: cosa garantisce una penna a sfera circa la formazione di un essere

umano ?

Se l'intelligenza (la nostra di esseri umani) è legata al nostro pensiero, lo sviluppo del

quale è legato al nostro linguaggio (verbale o meno)... bhè, le macchine capiscono

soltanto 1 o 0; quell'intelligenza è artificiale, quella che conta è l'intelligenza vera

(sempre che si riesca ad usarla) che le sottostà e che la programma.

Fare un percorso sul linguaggio delle macchine può voler dire capirne i limiti e intuire

che possiamo programmarle e guidarle invece di farci programmare e farci guidare da

loro o da chi, a sua volta, le programma per questo.

È, insomma, un percorso culturale e come tale di consapevolezza, coscienza: di libertà!

È new media education.

A favore o contro? Dipende!

Dietro una grande macchina

c'è sempre un (grande?) essere umano!

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Bibliografia

• Howard Rheingold, Perché la rete ci rende intelligenti. Cortina Raffaello, 2013.

• Nicholas G. Carr, Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il

nostro cervello. Cortina Raffaello, 2011

• Umberto Eco, Apocalittici e Integrati. Bompiani, 1964

• Maria Ranieri, Le insidie dell’ovvio. Tecnologie educative e critica della

retorica tecnocentrica, ETS, Pisa, 2011

• Maria Ranieri (a cura di), Risorse educative aperte e sperimentazione didattica,

FUP, Firenze, 2012

→ in modalità Open Access gratuitamente disponibile all'indirizzo:

http://www.fupress.com/Archivio/pdf%5C5668.pdf

• Lev Semënovič Vigotskij, Pensiero e linguaggio, Laterza, 1998

Sitografia

• Andreas Formiconi Blog → https://iamarf.org/

• PirateBox → https://piratebox.cc/

• KANO → http://eu.kano.me/

• Creative Commons → https://creativecommons.org

• M.C.E. → http://www.mce-fimem.it/

• Scuola-Città Pestalozzi → http://www.scuolacittapestalozzi.it/

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