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Cinecorriere 2015 n2 cannes

Date post: 22-Jul-2016
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Numero speciale di Cinecorriere per il Festival di Cannes 2015
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cinema&fiction Anno 68 - numero 2 Maggio 2015 - 2,00 Cannes, Italia Con Sorrentino Moretti e Garrone la Croisette è Tricolore Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Roma HONG KONG FILMART Reportage dal più grande mercato asiatico del cinema e della Tv PITCH PERFECT 2 L’esordio dietro la macchina da presa di Elizabeth Banks LE INTERVISTE Elena Sofia Ricci Roberto Nepote Stefano Fresi LOUISIANA Il documentario di Roberto Minervini nella sezione Un certain regard
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Page 1: Cinecorriere 2015 n2 cannes

cinema&fictionAnno 68 - numero 2Maggio 2015 - 2,00 €

Cannes, ItaliaCon Sorrentino

Moretti e Garronela Croisette è Tricolore

Poste Italiane SpaSpedizione inabbonamento postale 70% DCB Roma

HONG KONG FILMART Reportage dal più grandemercato asiatico del cinema e della Tv

PITCH PERFECT 2L’esordio dietro la macchina da presa di Elizabeth Banks

LE INTERVISTE Elena Sofia RicciRoberto NepoteStefano Fresi

LOUISIANAIl documentario

di Roberto Minervini nella sezione

Un certain regard

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ASSOCIAZIONEU N A V I TA

PER ILCINEMA

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n. 2 maggio 20154

Rivista illustrata di Cinema e Fictionfondata e diretta da Alberto Crucillà dal 1948

Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948

Direttore ResponsabileRenato [email protected]

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Hanno collaborato Silvia GAMBIRASIRodolfo MASI

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© Cinecorriere - tutti i diritti diriproduzione sono riservati. L’opinione espressa dagli autori nonimpegna la Direzione. Tutto il materialericevuto, e non richiesto (testi efotografie), anche se non pubblicato,non sarà restituito.

www.cinecorrierenews.it

Segnali di ripresa dal nostrocinema, di nuovo protagoni-sta del Festival più presti-

gioso. Auguri ai nostri registi,produttori, autori. Un segno di ripar-tenza per il primo grande prodottomade in Italy nel mondo che dimo-stra di poter tornare ai suoi splendori.Un messaggio positivo per tutto ilsettore e per i tanti giovani cineasti inattesa. La politica ha sempre fattopromesse di questo tipo senza riu-scire a mantenerle, il cinema si dimo-stra invece più concreto nei fatti. Questi quattro titoli - che ricor-

diamo: Mia madre di Nanni Mo-retti, Il racconto dei racconti diMatteo Garrone, Youth - La giovi-nezza di Paolo Sorrentino e Loui-siana di Roberto Minervini - sonoun fatto concreto. Non più una spe-ranza, ma una certezza. E soprattuttosono film esportabili, come non suc-cedeva da tempo. Noi di Cinecorriere abbiamo vo-

luto celebrare Cannes, come fac-ciamo sempre per i grandi festival,con un numero cartaceo, oltre agliappuntamenti quotidiani sul sitowww.cinecorrierenews.it.

Alla 68. edizione del Festival c’èanche Rai Movie. Di questo edegli altri canali Gold (Rai Pre-mium, Rai 4) ci parla il direttoreRoberto Nepote.Ma non c’è solo Cannes in questo

numero della rivista. Dal FilMart di Hong Kong - che

abbiamo seguito in esclusiva, unicatestata italiana presente alla manife-stazione - riportiamo quelle che sonole linee guida del mercato del cinemae della televisione, indicate dai guruinternazionali della comunicazioneaudiovisiva presenti al più grandeFilm&Tv Market dell’Asia. Elizabeth Banks, la Effie Trinket

di Hunger Games, racconta il suo de-butto dietro la macchina da presa conPitch Perfect 2.Elena Sofia Ricci, regina della fic-

tion nostrana nonché caratterista dilusso di molto cinema recente, e Ste-fano Fresi, nel cast delle commediedi maggior successo degli ultimi anni(Smetto quando voglio, Noi e la Giu-lia, ecc.) si raccontano a cuore apertoai nostri lettori.Sempre attenti ai giovani talenti, ci

occupiamo anche del cinema fattodai ragazzi con Ciak Junior, che Ca-nale 5 trasmette per tutto maggio. Infine, Cinecorriere ha il piacere

di annunciare la neonata partnershipcon la Festa del Cinema Bulgaroche si tiene nella Capitale dal 25 al31 maggio.E mentre scriviamo, i Manetti

Bros., impegnati nelle riprese di Co-liandro, decidono di tornare al vec-chio amore, il videoclip. Incantati dalrapper e percussionista Ciccio Me-rolla, da loro scoperto come attoresul set di Song’e Napule, annuncianola realizzazione di un video per il mu-sicista napoletano.

Renato Marengo

Cannes 68/1Con Garrone, Moretti e Sorrentinosulla Croisette si parla italiano di Luigi Aversa 5

Cannes 68/2Da Woody Allen a Mad Maxtutti i big del Festival francese di L.A. 8

Elizabeth BanksLa neoregista americana a Roma per il film musicale Pitch Perfect 2di L.A. 10

Hong Kong FilMart 2015Linee guida dal più grande mercatoasiatico del cinema e della Tv di Luigi Aversa 12

Stefano FresiC’è lui nel cast delle commedie dimaggior successo degli ultimi anni di Silvia Gambirasi 16

Elena Sofia RicciDall’incontro con il divo Kevin Costneral futuro come sceneggiatricedi Silvia Gambirasi 17

Roberto NepoteA tu per tu con il direttore di Rai Movie, ilcanale tutto dedicato al grande schermo di Renato Marengo 18

Doctor WhoIn uscita home video i nuovi episodidi Andrea Splendore 19

Cinema BulgaroCinecorriere media partner della Festadi Rodolfo Masi 20

Ciak JuniorTorna il cinema fatto dai ragazzidi R.M. 21

Le DistribuzioniI film in sala fino a fine stagione 22

IL MADE IN ITALY RIPARTE DAL CINEMAeditoriale

sommario

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Una squadra italiana così presti-giosa e titolata al Festival diCannes non si vedeva da

vent’anni. Esattamente dal 1994,quando sulla Croisette il cinema trico-lore presentò in concorsoaddirittura quattro film:Barnabo delle montagnedi Mario Brenta, Le but-tane di Aurelio Grimaldi,Una pura formalità diGiuseppe Tornatore eCaro diariodi Nanni Mo-retti. Quest’ultimo si ag-giudicò il Premio per lamiglior regia, primo ditanti riconoscimenti che ilfestival francese gli hatributato negli anni a seguire.Nanni Moretti torna in Costa Az-

zurra quest’anno con Mia madre, as-

Cannes 68L’Italia cala un tris d’assi

di Luigi Aversa

Sulla Croisette quest’annosi parla italiano. Oltre ai trebig in concorso con La

giovinezza (Sorrentino), Miamadre (Moretti), Il racconto

dei racconti (Garrone), Un certain regard ospitaRoberto Minervini con ildocumentario Louisiana

n. 2 maggio 2015 5

sieme ad altri due cineasti amatissimida queste parti: Matteo Garrone conIl racconto dei racconti e Paolo Sor-rentino con Youth - La giovinezza. Itre alfieri del miglior cinema italiano

degli ultimi anni cor-rono per la Palmad’Oro, nobilitando conla loro presenza la 68.edizione della rassegna,in programma dal 13 al24 maggio.Tutti vantano infatti

un palmarès di riguardoconquistato proprio quia Cannes.In un’occasione, nel

2008, Garrone e Sorren-tino portarono a casa un doppio suc-cesso. Il primo, con Gomorra, vinse ilGrand Prix; il secondo, con Il divo, si

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Il regista romano si era affacciatosulla Croisette per la prima volta nel2002 alla Quinzaine des Réalisateurs,sezione parallela alla selezione uffi-ciale, con L’imbalsamatore, facendoseguito al trionfo di Moretti dell’annoprima, Palma d’Oro con La stanza delfiglio. Successo di un italiano chemancava dal 1998, quando La vita èbella del futuro premio Oscar Ro-berto Benigni vinse il Grand Prix,duettando in concorso proprio conAprile dello stesso Moretti.E a proposito di Oscar, è a Cannes

che Sorrentino ha mostrato al pubbliconel 2013 il suo capolavoro La grandebellezza, poi insignito della statuettadell’Academy come miglior film stra-niero. Nonostante gli applausi e i con-sensi, nessun riconoscimento ufficialeper lui. Come del resto era già avve-nuto in un paio di occasioni in prece-denza: nel 2004 (Le conseguenzedell’amore) e nel 2006 (L’amico di fa-miglia), in competizione anche allorain coppia con il Moretti de Il caimano.Insomma, alla vigilia del Festival di

Cannes numero 68 il bilancio dei treregisti italiani qui in Costa Azzurra èpiù che lusinghiero: 5 partecipazioni e

aggiudicò il Premio della Giuria.Questa era presieduta da Sean Penne da quel magico incrocio col registanapoletano scaturì la scintilla per ThisMust Be the Place, pellicola presen-tata in concorso nel 2011, con Sorren-tino dietro la macchina da presa ePenn davanti, in un’edizione in cuil’altro italiano ai nastri di partenza eraMoretti con Habemus Papam.Nessun premio, però, arrivò quella

volta. Ma per un nuovo successo delcinema italiano bastava aspettare unsolo anno, perché nel successivo, conMoretti presidente di giuria, il GrandPrix andò a Garrone per Reality.

2 premi per Moretti, oltre a una pre-senza in qualità di Presidente dellaGiuria; 5 volte anche per Sorrentino eun premio vinto; 3 presenze e 2 premiper Garrone. In questa nuova edizionecercano quindi una ulteriore consacra-zione, presentandosi ai blocchi di par-tenza con tre film di grande spessoreartistico e di caratura internazionale.

Mia madre di Nanni Moretti hapure già avuto il suo impatto con ilpubblico delle sale. Nel primo wee-kend di programmazione ha subitofatto la voce grossa al botteghino conun incasso nettamente superiore al mi-lione di euro. «Sono molto contentodei risultati– ha dichiarato DomenicoProcacci, produttore della pellicolaper Fandango – ma ancora di più deicommenti degli spettatori. Colgonol’emozione e al tempo stesso il diver-timento che il film regala. Molti loconsiderano il migliore di Moretti».Dodicesimo titolo della filmografiamorettiana, ci porta nuovamente inuna dimensione intima e familiare,come ai tempi de La stanza del figlio.Al centro della storia c’è una figuramaterna - che fa pensare alla mammadel regista scomparsa durante le ri-

In apertura:Sorrentino, Moretti eGarrone in posaall’annuncio dellaloro partecipazionea Cannes. Più sotto:Roberto Minervini.Qui sopra:Louisiana. In alto, insenso orario: MiaMadre. Il raccontodei racconti, Youth

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n. 2 maggio 2015 7

Dall’alto, in sensoorario: PaoloSorrentino,Roberto Minervini,Matteo Garrone,Nanni Moretti con GiuliaLazzarini, ancoraMoretti conMargherita Buy

prese di Habemus Papam - stupenda-mente interpretata dalla strehlerianaGiulia Lazzarini. La figlia di questa(Margherita Buy), regista di suc-cesso, si divide tra il capezzale dellamadre malata; il set, dove deve tam-ponare i capricci del divo americanoimpersonato da John Turturro; le vi-cende adolescenziali della figlia e lafine di un amore. Moretti si è ritagliatoin questo caso il ruolo del fratello dellaregista. Un personaggio sobrio e mi-surato, ma pacatamente sarcastico. Ilrisultato finale è un film personale euniversale, commovente e ironico.Esce in contemporanea con il Festi-

val (14 maggio), distribuito da 01come Moretti, Il racconto dei raccontidi Matteo Garrone. Ambientato trapaesaggi misteriosi e luoghi segreti,boschi, castelli e regni senza tempoabitati da re, regine, principi, princi-pesse, orchi, draghi, streghe, è libera-mente ispirato a Lo cunto de li cunti diGiambattista Basile, autore napole-tano del XVII secolo. Girato in inglese,si avvale di un cast internazionale -Salma Hayek, Vincent Cassel, TobyJones, John C. Reilly - ma non man-cano attori italiani, come Massimo

Ceccherini e Alba Rohrwacher, chetorna a Cannes a un anno dal GrandPrix conquistato da sua sorella Aliceper Le meraviglie. «Ho scelto di avvi-cinarmi al mondo di Basile – diceGarrone – perché ho ritrovato nellesue fiabe quella commistione fra realee fantastico che ha sempre caratteriz-zato la mia ricerca. Le storie raccon-tate descrivono un mondo in cui sonoriassunti gli opposti della vita: l’ordi-nario e lo straordinario, il magico e ilquotidiano, il regale e lo scurrile, ilterribile e il soave».Sono stranieri anche gli interpreti

di Youth - la giovinezza di PaoloSorrentino, che sugli schermi italiciarriva il 20 maggio distribuito da Me-dusa. Michael Caine, Harvey Kei-tel, Rachel Weisz, Paul Dano eJane Fonda si trovano in un elegantealbergo sulle Alpi. Qui i due vecchiamici alla soglia degli ottant’anni,Fred, direttore d’orchestra in pen-sione, e Mick, regista ancora in atti-vità, trascorrono una vacanza. Sannoche il loro futuro si sta esaurendo edecidono di affrontarlo insieme. Inche modo? Guardando con curiositàalla vita di tutti coloro che sembrano

poter disporre di un tempo che a loronon è dato. Mentre Mick tenta di con-cludere la sceneggiatura di quello chepensa sarà il suo ultimo film; Fred,che ha rinunciato alla musica, non in-tende tornare sui propri passi. Ma c’èchi vuole vederlo dirigere ancora...Accanto a questi tre giganti, nella se-

zione Un certain regard c’è un altroitaliano, Roberto Minervini, con ildocumentario Louisiana. In un territo-rio invisibile, ai margini della società,vive una comunità dolente che tenta direagire alla minaccia di essere dimen-ticata dalle istituzioni e di vedere calpe-stati i propri diritti. Un’umanitànascosta in cui si aprono gli abissidell’America di oggi. «Sono fiero dipartecipare a Cannes - ha dichiarato ilregista - Louisiana è senza dubbio ilmio film più complesso. Credo, quindi,che l’invito a un festival così prestigiosocostituisca un segnale di apertura versoun cinema senza compromessi. Trovointeressante, poi, che la maggior partedi noi italiani a Cannes abbia girato unfilm in lingua straniera. Penso sia in-dicativo di una presenza sempre più si-gnificativa del cinema italiano nelpanorama internazionale». nnn

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Oltre all’Italia, ci sono moltiStati Uniti in questo 68° Fe-stival di Cannes, presieduto

dai fratelli Coen (prima volta al co-mando per una coppia). Gli eventi speciali di maggior ri-

chiamo sono tutti targati Usa. A co-minciare da Mad Max: Fury Road,reeboot della trilogia iniziata con In-terceptornel 1979 e diretta da GeorgeMiller, regista anche di questo nuovoepisodio. Al posto di Mel Gibson, in-vece, c’è Tom Hardy. Un altro film molto atteso è Irratio-

nal Man per la regia di Woody Allen,con Emma Stone e Joaquin Phoe-nix protagonisti. Non manca un nuovo capolavoro

dell’animazione Disney-Pixar, In-side Out, diretto da Pete Docter eRonaldo Del Carmen.

Naturalmente, però, giocando incasa c’è tanta Francia sulla Croisette.Sono ben undici le pellicole transal-pine in vetrina, tre dirette da donne. Il Festival si apre proprio con la

proiezione di uno di questi lavori, Latête haute di Emmanuelle Bercot. Le altre due, entrambe in competi-

zione, Valérie Donzelli e Maïwenn,cineasta che qui a Cannes nel 2011 havinto il Premio della giuria per Po-lisse, presentano rispettivamenteMarguerite et Julien e Mon roi. I maschietti sono Jacques Audiard

con Dheepan, Stéphane Brizé conLa loi du marché, Guillaume Ni-cloux con The Valley of Love, LucJacquet con il documentario Ice andthe Sky, che chiude il Festival, Ga-spar Noè con Love, Samuel Benche-trit con Asphalte e Robert

Con un’Italia ben rappresentata e la Francia, che giocando in casa,schiera una squadra di altissimo livello, in Costa Azzurra è il cinemaUsa a fare rumore. Da Mad Max a Woody Allen, il Festival è servito

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di L.A.

Cannes 68Lo sbarco americano

n. 2 maggio 2015

In apertura: Mad Max: Fury Road. Quisopra, da sinistra, in senso orario: IrrationalMan, La tête haute, Macbeth, Amnesia

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Guédiguian con Une histoire de fou.E fuori concorso c’è Il piccolo prin-

cipe, adattamento animato del ro-manzo di Saint-Exupéry, direttodallo statunitense Mark Osborne,ma di produzione francese. Anche gli americani sbarcano in

forze. Todd Haynes è qui con Carol,trasposizione del secondo romanzodella giallista Usa Patricia Hi-ghsmith interpretata da Cate Blan-chett e Rooney Mara, .

Gus Van Sant, Palma d’Oro nel2003 per Elephant, presenta The Seaof Trees, con Matthew McConau-ghey e Naomi Watts.Tra i lavori Usa della selezione uf-

ficiale c’è anche Chronic, primo filmgirato in lingua inglese dal messicanoMichel Franco, che qui trionfò nel2012 con Después de Lucía (sezione

Un certain regard).È una coproduzione angloameri-

cana, invece, il Macbeth dell’austra-liano Justin Kurzel, rivisitazionegotica della tragedia di Shakespeare.Desta curiosità poi il nuovo lavoro

del canadese Denis Villeneuve, Sica-rio, regista candidato all’Oscar per ilmiglior film straniero nel 2011 con Ladonna che canta.Completano il quadro dei film in

concorso i tre asiatici The Assassin(Taiwan), Shan He Gu Ren (Cina),Unimachi Diary (Giappone) e i treeuropei Saul Fia (Ungheria), TheLobster (Grecia) e Louder thanBombs (Norvegia-Danimarca). Infine, da segnalare l’esordio dietro

la macchina da presa di Natalie Por-tman con A Tale of Love and Dar-kness, produzione targata Israele. nnn

n. 2 maggio 2015 9

Sopra: Il piccoloprincipe. Più a sinistra:Marguerite et Julien.Più sotto: La loi du marché. Qui a sinistra: The Sea of Trees.Sotto: Inside Out(Disney-Pixar)

Qui sopra: The Assassin. Accanto:Carol. Sotto: Natalie Portman dietro lamacchina da presa per A Tale of Loveand Darkness

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La stagione trionfale della Uni-versal Pictures continua...C’è stato il doppio boom re-

gistrato con Cinquanta sfumature digrigio e Fast & Furious 7, premiatial botteghino con circa seicento mi-lioni di dollari incassati in tutto ilmondo, il primo; e con quasi un mi-liardo e mezzo - quarto film di mag-giore incasso della storia del cinema- il secondo. Ebbene, per l’estate,quando gli altri tirano i remi inbarca, la major statunitense mette incanna altri tre colpi.Partendo dalla data più lontana, il

9 luglio, arriva Terminator Genisys,quinto capitolo della saga iniziatanel 1984. L’11 giugno, perfino ungiorno prima della première ameri-cana, esce Jurassic World, quartofilm della serie ispirata dal romanzo

omonimo di Michael Crichton. È prossimo all’uscita, invece,

Pitch Perfect 2, che debutta gio-vedì 21 maggio, seguito della com-media musicale del 2012 sullevicissitudini comico-sentimentalidi un gruppo vocale femminile dicanto “a cappella”, le Bellas dellaBarden University.Questa volta Beca (Anna Ken-

drick) - la protagonista del primofilm, da noi uscito come Voices - co-mincia a pensare al suo futuro,quando, dopo la laurea, dovrà en-trare nel mondo del lavoro e gli annispensierati del college saranno soloun piacevole ricordo. Prima di direaddio alle Bellas, però, c’è ancoraun obiettivo da raggiungere assiemealle altre ragazze: vincere il Cam-pionato Mondiale del Canto A Cap-

A Roma per il lancio di Pitch Perfect 2, l’attrice e regista confermala sua predilezione per i ruoli brillanti e dichiara di voler continuarea lavorare ancora dietro la macchina da presa

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di Luigi Aversa

Elizabeth Banks «Amo far rideremi viene naturale»

n. 2 maggio 2015

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pella. All’immancabile appunta-mento di Copenaghen ci sarannotutti i migliori gruppi del mondo,ma per Beca, Chloe (BrittanySnow), Ciccia Amy (Rebel Wilson)e le altre il nemico da battere è unosolo: la temibilissima crew dei tede-schi Das Sound Machine. Nell’imminenza della distribu-

zione italiana della pellicola - Eli-zabeth Banks - la bella e simpaticaregista, produttrice e interprete delfilm - ha incontrato a Roma lastampa specializzata. «È una storiadivertente, con un grande cuore. Edire che non c’erano grandi aspet-tative su un film con un gruppo didonne che cantano “a cappella”»rivela la neoregista.Invece, il primo capitolo della

serie, anch’esso prodotto dall’attriceassieme al marito Max Handel-man, è stato un successo. Costatosolo 17 milioni di dollari, ne ha in-cassati quasi 7 volte tanto in tutto ilmondo: 113 milioni.Per questo secondo titolo il bud-

get è quasi raddoppiato (29 mi-

lioni), ma a giudicare anche dallancio italiano della pellicola conparty a tema ed esibizioni della no-stra più famosa band “a cappella “,i triestini Spritz for Five da X Fac-tor 8, le aspettative stavolta sonosicuramente maggiori.Rispetto a Voices, qui il tocco

femminile alla regia si avverte.«Spero solo di poter ispirare altre

donne dietro la macchina da presae di continuare a fare la regista»confessa la Banks, che qui si ritaglianuovamente il ruolo della speakerradiofonica che commenta congrande ironia, assieme al collega in-terpretato da John Michael Hig-gins, le vicende delle Bellas.Una parte brillante che evidente-

mente è la cifra stilistica predilettada Elizabeth, che in questo senso saanche calarsi in personaggi grotte-schi e sopra le righe come la EffieTrinket che impersona nella saga diHunger Games. «Amo far ridere, miviene naturale - afferma - anche suquesto set ho lasciato campo liberoall’improvvisazione. E Rebel lo safare... È stato divertente mettere in-sieme questo gruppo così eteroge-neo. Ma è la vita che è divertente!».Entusiasmo che ha travolto anche

i coniugi Obama, che compaiono inuna scena, e le cui figlie sono fandella pellicola: «Dà lustro al film,essendo un personaggio famosodappertutto. In Italia dopo GeorgeClooney, naturalmente...». nnn

In apertura e più adestra: alcunescene di PitchPerfect 2. Più sotto:Elizabeth Banks aRoma. Qui sopra:l’attrice e registanel film con JohnMichael Higgins

n. 2 maggio 2015 11

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Fra le centinaia di espositoriprovenienti da tutto il mondoal 19° Hong Kong FilMart

che si è tenuto nella metropoli ci-nese a fine marzo, di nuovo impe-gnati nei giorni passati sullaCroisette per l’annuale appunta-mento con il MipTv, c’era ancheuna significativa presenza italiana.Siamo dovuti arrivare fino a HongKong, infatti, per conoscere più davicino una realtà all’avanguardianel settore del restauro, della con-servazione, della digitalizzazionedell’inestimabile patrimonio cine-matografico di casa nostra.

Qui nell’estremo lembo meridio-nale della Cina, territorio sempre infermento, L’immagine ritrovata -Film Restoration & Conserva-tion, laboratorio di stanza a Bolo-gna, sta per aprire una nuova sede.«Piuttosto che continuare a farviaggiare volumi di lavoro - ci haspiegato il giovane direttore Da-vide Pozzi - inauguriamo un labo-ratorio a Hong Kong. Più del 75%del nostro business è con l’estero:Francia, Germania, Usa e proprioAsia. Nel nostro carnet ci sono ti-toli storici che vanno da La grandeillusione a La bestia umana a tutti i

Restaurazione e multimedia,conservazione e transmedia,

tradizione e digitale: queste le parole chiave del più grande

film & tv market dell’Asia. Che indicano la strada

agli operatori del mercato mondiale dell’audiovisivo

Hong Kong FilMart

n. 2 maggio 201512

Un ponte fra passato e futurodi Luigi Aversa

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titoli della Pathé, passando per Hi-roshima non amour, in fase di re-stauro proprio in questi giorni. Mac’è anche tanto cinema italiano: Ladolce vita, Nuovo Cinema Para-diso, i film di Rosi, Petri, Germi, Vi-sconti, De Sica. E pure un classicodel muto come Maciste alpino, pas-sato l’anno scorso in preaperturaalla Mostra di Venezia». «Abbiamo restaurato anche i

film dei Lumière - ha voluto ri-cordare Céline StéphaniePozzi, esperta di digital resto-ration e filologa del cinema -che il direttore di Cannes,Thierry Fremont, ha pre-sentato al pubblico, nellanostra versione restau-rata, all’interno della se-zione Classics nellapassata edizione del Festi-val». La responsabile delsettore restauro digitaledell’azienda bolognese haspiegato che «il lavoro di re-stauro di una pellicola ri-chiede 6/7 fasi, di ognunadelle quali si occupano lecirca 80 persone che lavo-rano per l'azienda». Unavera e propria catena dimontaggio al serviziodei beni culturali che nelnostro Paese abbon-dano, ma che troppospesso non vengonoconservati e valoriz-

zati a dovere. L’immagine ritro-vata si occupa di colmare questa la-cuna nello specificocinematografico, unendo all’altaspecializzazione tecnologica un sa-piente lavoro artigianale. «Dopol’ispezione dei materiali per con-trollarne lo stato di preservazione,la prima fase di riparazioneviene fatta a mano - sempre laPozzi - in un anno con que-sto sistema produttivo por-tiamo a termine dagli 80ai 100 restauri». Al FilMart 2015 eall’Hong Kong Inter-national Film Festi-val, tra l’altro,c’erano quattro titolirestaurati dalla so-cietà bolognese:Paris, Texas (1984)

di Wim Wenders,C’era una volta in Ame-rica (1984) di SergioLeone, Il colore delmelograno (1969) diSergej Paradzanov eIl gabinetto del dottorCaligari (1920) di Ro-bert Wiene. Dalla conservazione

dell’arte del passatoalla proiezione di que-sta nel futuro. Nehanno parlato JasonRubin (Cinedigm),Liz Rosenthal

13

Qui a fianco: IsabellaLeong allapresentazione delfilm di apertura delfestival Murmur ofthe Hearts. Sopra:l’altra interprete delfilm Angelica Lee e,accanto, la registaSylvia Chang con ledue attrici e conJoseph Chang eLawrence Ko

In apertura: skylinenotturna di HongKong. Sotto: altreimmagini della città(con la statua diBruce Lee) el’ingresso al FilMart.Qui accanto: stande padiglioni vari

n. 2 maggio 2015

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n. 2 maggio 201514

(Power to the Pixel), MichaelMurphy (Gravitas Ventures) eTom Ara (Greenberg Traurig,LLP) in una conferenza sulle nuoveopportunità offerte dalla conver-genza delle piattaforme mediatiche.Moderata da Liz Shackleton, diret-trice per l’Asia di Screen Interna-tional, gli ospiti hanno illustrato ilventaglio di possibilità offerto dallamultipiattaforma. La convergenzadei vari media non è infatti soltantoun beneficio per i consumatori, ingrado di accedere a un prodotto dadiversi canali, ma anche per lecompagnie che in questo modopossono parlare a un’audience po-tenzialmente sterminata che passaper una molteplicità di situazioni:social network, app, web, graphicnovel ecc., oltre ai tradizionali ca-nali distributivi o di programma-zione televisiva. Pubblicità e

promozione diventano in questomodo una vera e propria esperienzamultimediale, destinata a rinnovarsidi continuo grazie al progresso co-stante della tecnologia, in grado dicreare sempre nuove opportunitàcommerciali. Il seminario dal titolo T come

Transmedia, con un focus sullenuove strade della narrazione nel-l’era del digitale, è andato ancheoltre, tracciando le vie da percor-rere per il futuro della comunica-zione, analizzato in tutte le nuoveforme offerte dalla contempora-neità. Sul palco del Conventionand Exhibition Centre di HongKong sono saliti diversi specialistidel settore, esperti di nuove tecni-che di comunicazione e marketingnell’era del digitale. Per Transme-dia s’intende un nuovo modo dipromuovere ed espandere un pro-

dotto mediatico. Jeff Gomez (Star-light Runner), creatore e produttoredi numerosi transmedia franchise disuccesso quali Avatar e Transfor-mers, ha spiegato come al centro ditutto ci sia sempre e comunque ilvalore intellettuale, la storia da rac-contare. Questa è la base da cui par-tire per la moltiplicazione deimedia comunicativi: film, video-game, libri, web, social network,Tv, ecc. Per Tony Wong, co-fonda-tore e “poeta strategico” diYNOT?TONY, «in un’epoca dicambiamenti radicali, la chiave ditutto rimane invariata ed è l’Uomo,l’unico medium che non muteràmai». Peter Lee, game designer efondatore della Nolgong, ha mo-strato il progetto di un reality gameintitolato Being Faust, arricchito dielementi online e delle potenzialitàdei social network, il cui obiettivo

Qui sopra: foto di gruppo al

convegno Media Asia.Sotto: i tecnici de L’immagine

ritrovata al lavoro

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n. 2 maggio 2015 15

sviluppare nuove forme di rac-conto». Negli studios della Film Magic,

compagnia locale all’avanguardianella produzione di contenuti 3D epost-produzione, ci si preoccupa diconfezionare questo pacchetto nelmigliore dei modi. Il direttore dellaproduzione Percy Fung, dopo avermostrato una carrellata di trailercomposta di titoli di tutti i generirealizzati dalla società (commedie,horror, thriller, crime, d’avventuraecc.), ha spiegato quanto il lavorodella Film Magic sia apprezzato erichiesto, non solo in patria, maanche nel resto del continente asia-tico, con oltre 1.500 pellicole post-prodotte e digitalizzate. E non solo.Produzioni Usa (fra i trailer cen’era anche uno di un film con Mi-scha Barton), francesi, inglesi e ca-nadesi sempre più spesso sirivolgono agli studi di Hong Kongper la post-produzione 3D, consi-derata di qualità superiore e al-l’avanguardia. Chiusi i battenti della diciannove-

sima edizione, espositori, produttori,distributori e tutto il mercato interna-zionale del cinema e della Tv si sonodati appuntamento per le giornate delFilMart 2016, che si terrà comesempre a Hong Kong nel mese dimarzo. Il futuro è già qui! nnn

è rispondere a due domande univer-sali: Cosa ha per me valore nellavita? Quale prezzo sono disposto apagare per il successo? Il direttoredi Asia Pacific - Sun Mobile, Che-ster Lo, ha spiegato come generarenuove esperienze di reality gameinterattivo per il coinvolgimentodel pubblico attraverso l’applica-zione del cosiddetto wi-fi attivo. In-fine, dall’Europa ed esattamentedalla Francia, ha preso la parolaGilles Freissinier di Arte, la televi-sione leader dell’intrattenimentoculturale. «Il futuro è investire inprogetti transmediali» ha annun-ciato. Illustrando poi tutta una seriedi progetti messi in campo da Arte:24 Hour Jerusalem, un progettoweb che permette di interagire inin-terrottamente con la città medio-rientale, affascinante, ricca di storiae di contraddizioni; Fort McMoney,inusuale documentary game; Type:Rider, videogame che copre la sto-ria della tipografia e che è anche unsocial game su Facebook; TheWorld Philip K. Dick, un altro vi-deogioco basato sul mondo dei ro-manzi del noto scrittore difantascienza. «Tutti progetti ri-schiosi - ha concluso Freissinier -ma innovativi e in grado di creareun nuovo tipo di audience cosìcome di scovare talenti creativi e di

Qui a fianco: i relatoridella conferenza Tcome Transmedia.Sopra e sotto:promozione diprodotti cinetelevisivial FilMart 2015

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Èl’attore comico del momento.Romano, quarantenne, piùmagro di come si spaccia in

video, Stefano Fresi, l’ex Secco diRomanzo criminale, nasconde unpassato da musicista. Dopo il suc-ceso nel 2014 di Smetto quando vo-glio, in questa stagione si è impostoal cinema con Noi e la Giulia e Laprima volta (di mia figlia). Nel film diretto da RiccardoRossi si parla della prima voltadi un’adolescente. E la tua diprima volta, quando è stata?A 15 anni, ed è stata bellissima,

ma non fatemi entrare in dettagli…lei era decisamente più matura.

Sei papà di un bambino, ma seavessi in futuro una figlia, cometi comporteresti?Fulminerei con lo sguardo tutti i

maschietti nei paraggi.Che adolescente era Stefano?Atipico: contrariamente ai miei

amici del quartiere romano di Cen-tocelle, a calcio e motorino preferivopianoforte e libri. Ma dopo averletto Il gabbiano Jonathan Livingstonmi univo a loro per giocare. Un giorno di qualche anno faMichele Placido ti ha notato ateatro ne I Tre Moschettieri e poiti ha scritturato per Romanzo cri-minale. È stata la svolta?No, la genesi, la svolta c’è stata

con Smetto quando voglio, film cheha avuto molto successo. È da allorache hanno cominciato a riconoscermiper strada, prima mi scambiavanospesso per il mio bravissimo collegaGiuseppe Battiston.Ma insomma, ti senti più musi-cista o attore?La musica è il settore in cui ho più

competenza, avendo frequentato ilConservatorio, ma sento molto anchela recitazione. Fare teatro da giova-nissimo con gente come Gigi Proiettie Dino Verde è una scuola preziosa.

Il tuo prossimo film? L’età d’oro, con Laura Morante.Farai ridere anche qui? No, quello è un film che parla di

cinema dove io faccio il proiezionista,è piuttosto poetico, insolito per me.E il ruolo che vorresti?Un personaggio drammatico, ma-

gari diretto da Paolo Virzì.Sul grande schermo parli conironia del mangiare, ma in realtàche rapporto hai con il cibo?Per me è amore e passione, una

cosa bellissima, ma se si eccede, dob-biamo fare i conti con la salute. Nonvoglio rinunciare a correre dietro amio figlio per il sovrappeso. Da unanno seguo una dieta vegetariana, enon escludo di diventare vegano. A chi devi dire grazie?Alla fortuna. Non basta il talento

se le cose non girano per il versogiusto. E se nel lavoro mi considerofortunato, nella vita potrei definirmiaddirittura miracolato.Perché?Una volta ho perso per un pelo un

aereo diretto a Genova, che poi haavuto un incidente subito dopo ildecollo, niente di catastrofico, percarità, ma comunque... Ditemi senon è fortuna questa! nnn

Campione di risate conNoi e la Giulia e La primavolta (di mia figlia), il Secco di Romanzocriminale sogna un ruolodrammatico... Magaridiretto da Paolo Virzì

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In alto: StefanoFresi in due

scene di La primavolta (di mia

figlia), film direttoda Riccardo

Rossi. Sotto: ècon Edoardo Leo(a sinistra, regista

della pellicola) eLuca Argentero in

Noi e la Giulia

di Silvia Gambirasi

Stefano Fresi«Prima o poi proveròa farvi piangere»

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n. 2 maggio 2015 17

Forse è l’attrice italiana più po-liedrica che c’è. Sta di fattoche Elena Sofia Ricci, da

quando frequenta cinema, fiction eteatro, non buca un ruolo, passandocon disinvoltura da un personaggioall’altro. Per esempio dalla suoradella fiction Che Dio ci aiuti allaspacciatrice di farmaci della sua ul-tima pellicola, Ho ucciso Napoleone.Elena, in questo film fai fumare

alla Ramazzotti, incinta, uno spi-nello: non ti sembra di esagerare?Sotto sotto sono un po’ monella

(ride, ndr), comunque la storia do-veva colpire, sennò la gente si an-noia. E poi mi piace diversificare,non sono solo la nevrotica, la sexy, lamamma: sono un’attrice e basta!Però la monaca la farai ancora. Mi ha dato tanto, comunque la mia

è una suora anticonvenzionale.Come Papa Francesco?Già! Come Pontefice gli do dieci.Ma qual è il segreto per non

farsi etichettare in un cliché?Rischiare, non adagiarsi, mettersi

alla prova. Magari facendo teatro. Lìnon puoi scappare: Shakespeare e Pi-randello ti mettono all’angolo. Se dovessi andare su un’isola de-

serta che film ti porteresti?E.T. l’extra-terrestre.Ti piace Spielberg?È il regista più versatile che c’è.Mai frequentata Hollywood?Nell’88 feci un provino per la Co-

lumbia con altre attrici europee per ilruolo di protagonista in Revenge conKevin Costner. Superai le preselezionie andai nell’Iowa, dove Costner stavagirando L’uomo dei sogni. Tony Scott,pace all’anima sua, con me fu piuttostorude, al contrario di Kevin...Che era...Bellissimo, al top, avevo adorato

Fandango, era proprio L’uomo deisogni. Ora mi piace un po’ meno,sarà per la pubblicità. (ride, ndr).Come andò a finire il provino?Mi presero, ma non accettai perché

era un contratto capestro: cinque anniin esclusiva negli Usa, facendo solo ifilm che dicevano loro. Mi consultai

Reduce dal ruolo di suora in tv e di spacciatrice al cinema,l’attrice si racconta. Dall’incursione a Hollywood, al gusto per iruoli politicamente scorretti al futuro come sceneggiatrice

Elena Sofia Ricci hadebuttato al cinema

nell’85 conImpiegati. Tra i suoi

ruoli in tv ci sonoOrgoglio, I Cesaroni,

Che Dio ci aiuti.Mamma di Emma e

Maria, è sposatacon il musicista

Stefano Mainetti

ElenaSofiaRicciHo rischiato di recitare con KevinCostner...

con un legale, feci una contropropostache fu respinta. Il ruolo finì a Made-leine Stowe... la donna del regista.Prossimamente?Sto scrivendo un soggetto ispirato

alla Sindrome di Münchhausen, di-sturbo in cui il soggetto psicotico, ingenere una madre, fa ammalare ilfiglio per potersi occupare di lui. Staassumendo i toni di un thriller allaMisery non deve morire.Che voto ti dai come mamma?La sufficienza, non volevo essere

una madre ingombrante visto chefaccio l’attrice.Hai detto che ti piaci più adesso

che a trent’anni.Da ragazza ero troppo magra e poi

quei 4-5 centimetri di altezza in piùmi mancano. Crescendo, e grazie al-l’analisi, ho acquistato serenità. Ti dàuna luce che nessun lifting darebbe.Ci ricorrerai un giorno?Forse, ma senza eccedere. In fondo

qualche ruga ci sta bene e poi se cifacessimo tirare tutte, i ruoli da “vec-chia” chi li farebbe più? nnn

di Silvia Gambirasi

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che: il lunedì dedicato al western, ilmercoledì alla commedia, il venerdìall’impegno sociale.

Rai Premium replica le fiction Raidi maggior successo e da un po’ ancheprogrammi di intrattenimento partico-larmente graditi a un ampio pubblico,come Ballando con le stelle.

Rai 4 è il canale che esplora lenuove forme di cinema e di televi-sione, le serie seguitissime come IlTrono di Spade, Atlantis, anteprime,dai thriller come Oriente ai film d’av-ventura, a Orfani, una serie tratta daun fumetto di Bonelli Editore. C’èanche qualche apertura alla musica,come le prime due puntate dell’Euro-festival (la finale va su Raidue), pre-cedute ovviamente da uno speciale.

La redazione di Rai Movie èpresente anche quest’anno aCannes con servizi, anteprime,

informazione. Ma, come sappiamo,questo è un anno “un po’ più speciale”per il cinema italiano, data la nutritapresenza di film di casa nostra in gara.Certamente, il canale sarà molto se-guito, trasmettendo in diretta dallaCroisette per tutta la durata del Festi-val. A questo proposito, abbiamo in-tervistato Roberto Nepote, da treanni direttore di Rai Gold, che com-prende le tre reti Rai specializzate incinema, telefilm e fiction, in onda suldigitale terrestre.

Rai Movie è totalmente dedicata alcinema, con una programmazione ac-curata suddivisa in giornate temati-

Roberto Nepote lo conosciamo daquando, negli anni Ottanta, ha speri-mentato - coraggiosamente tra i primi- la programmazione di un canale te-levisivo interamente dedicato alla mu-sica, ai videoclip. Da Elefante TV, sindal 1984, che ha portato poi alla na-scita di Videomusic su Tmc. In-somma, prescindendo dal suo ruoloattuale di direttore in Rai, Nepote è ungrande esperto di musica, si diverte aindividuare gli autori, molto spessocelebri e insospettabili, di ogni sigla ecolonna sonora che, magari senza cla-more, viene trasmessa alla radio e inTv. È un vero cultore del grande rockinglese e americano. È stato anche aRaitre, ha diretto strutture di Tv perragazzi e altri settori culturali, poi, tra

A tu per tu con Roberto Nepote, da tre anni direttore di Rai Gold,pacchetto che comprende le tre reti tematiche di Viale Mazzinitrasmesse sul digitale terrestre e specializzate in cinema, telefilme fiction. Anche quest’anno, una delle tre, quella dei film, saràpresente sulla Croisette con l’inviato Livio Beshir

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di Renato MarengoIl piccolo... aiuta il grande schermo

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una direzione e un’altra, è approdatoa questo fiore all’occhiello della Raiche è Gold. Con lui parliamo ovvia-mente subito di musica, di jazz, dirock, di pop, di colonne sonore. Hamolta più memoria di me e mi pizzicasubito, per esempio, su uno degli au-tori delle musiche del Macbeth di Po-lanski, il cui inizio con le tre streghe èun vero e proprio videoclip. Ma a pro-posito di musica in Tv, Nepote chia-risce subito, con molto rammarico,che i suoi tentativi di mantenere apertispazi dedicati alle sette note, cozzanomolto spesso con le tragiche notiziesugli ascolti. Insomma, in Tv la mu-sica, così come viene solitamente pro-posta, fa veramente un’audiencebassina. Ne parliamo e conveniamoassieme che a parte i budget semprelimitati, probabilmente occorrerebbeun approccio diverso nel rapporto trale immagini e i suoni (mio pallino disempre). Discutiamo anche della pos-sibilità di fare qualcosa sulle colonnesonore, in maniera curiosa, accatti-vante per i telespettatori, ovviamente.Ma veniamo alla presenza di RaiMovie a Cannes.

Che fate quest’anno per il Festival,con questa nutrita schiera di nostriregisti presenti, questa presenzaagguerrita del cinema italiano? Come ogni anno, e come facciamo

per tutti i festival e le maggiori rasse-gne di cinema e di cortometraggi, se-guiamo la manifestazione per tutta lasua durata con una nostra postazionee col nostro inviato Livio Beshir. Maquest’anno tutto il cinema italiano haqualche motivo d’orgoglio in più apartecipare all’appuntamento conCannes, abbiamo ben tre registi inconcorso: Paolo Sorrentino conYouth - La giovinezza, Nanni Mo-retti con Mia Madre, che già vamolto bene nelle sale, eMatteo Gar-rone con Il racconto dei racconti. Poic’è anche un quarto regista italiano,nella sezione Un certain regard, edè Roberto Minervini con il docu-mentario Louisiana.

Con Rai Movie avete in mente,quindi, di essere ancora più parte-cipi quest’anno, vista la pattugliadi registi italiani a Cannes?Noi seguiamo sempre con la mas-

sima attenzione Cannes, quest’annon. 2 maggio 2015 19

Continua la saga del Doctor Who, serie cultdella Bbc, in Italia trasmessa da Rai 4.Dal 13 maggio 2015, l’ottava serie com-

pleta che segna l’entrata in scena di Peter Capaldinei panni del Dodicesimo Dottore è disponibile peri fan in Dvd e Blu Ray. Assieme a Clara, interpre-tata da Jenna Coleman, il Dottore incontrerà cosea dir poco inimmaginabili, vivendo una fantasticaavventura. Entrambi i cofanetti sono composti ri-spettivamente da cinque dischi con moltissimi con-tenuti extra, che terranno milioni di spettatoriincollati alla Tv, rendendo omaggio al Dottore piùamato dei nostri tempi. (A.S.)

Ecco il 12° DottoreHome Video

lo facciamo casomai con un po’ di or-goglio in più. Probabilmente questapresenza così nutrita e qualificata delnostro cinema porterà davanti aglischermi un pubblico ancor più nume-roso. A voler essere ottimisti è certa-mente un buon segnale per tutto ilcinema italiano, soprattutto quello diqualità che spesso langue e non riesceneppure ad approdare nelle sale. Noiche da sempre diamo ampio spazioanche alle nuove forme di cinema, leserie, il web sappiamo che in Italia c’ètanto talento nel settore ma occorreovviamente che i produttori e i distri-butori siano messi in grado di operaremeglio e che si scuotano. Ci augu-riamo che anche le leggi e gli investi-menti ufficiali possano offriremaggiori opportunità ai nostri autorie registi. Il mercato di Cannes certa-mente è una delle vetrine internazio-nali più importanti e se quest’anno alFestival il cinema parla di più in ita-liano ci aspettiamo di avere un po’ diossigeno in più nei prossimi mesi.

Un po’ come quando vince la Fer-rari: nel mondo si vendono più abitiitaliani, più pizze... nnn

In apertura e qui inalto: Livio Beshir, conRobert Redford, dasolo e con JamesFranco. Più sotto:Roberto Nepote. Qui sopra: Atlantis. Più in alto: Il trono di spade, serietrasmessa sullefrequenze di Rai 4

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Gennaio 1915: il primo filmbulgaro della storia, Il bul-garo è galante di Vasil Gen-

dov, viene proiettato in una sala diSofia. È l’atto di nascita del cinemabulgaro. Ha un significato specialequindi questo 2015, anno del centena-rio. Merita allora un’attenzione parti-colare l’ottava edizione della Festa delcinema bulgaro che si tiene dal 25 al31 maggio presso la Casa del Cinemadi Roma. La Festa è una finestra sullemigliori nuove produzioni di

una cinematografia con laquale l’Italia da anniha intessuto un dia-

logo proficuo. Avvalorato dalla sceltadi Cinecorriere di entrare in un rap-porto di media partnership con la ma-nifestazione. Questa edizione delFestival propone alcuni fra i titoli piùsignificativi dell’ultima produzione ci-nematografica bulgara. Come Il giu-dizio, il lavoro più recente di StefanKomandarev; e Il dossier Petrov,sguardo sui temi dell’amicizia e deltradimento negli ultimi anni del re-gime comunista. Da non perdere

anche la retrospettiva sulla produ-zione del passato con i dieci filmpiù amati dai bulgari, scelti inquesti mesi tramite televoto.

Tra i film prescelti anche alcuni notiin Italia, come Corno di capra(1972) e Il ladro di pesche (1964).In programma anche una mostra diposter intitolata I Love This Film acura dei giovani grafici del collettivoPlakatKombinat. nnn

Da Il bulgaro è galante,primo film proiettato in unasala di Sofia, al recente Ildossier Petrov è passatoun secolo. La Capitalecelebra l’avvenimentoospitando l’ottava edizionedel Festival a Villa Borghese

n. 2 maggio 201520

In alto: una scena

di July (2012).Qui sotto,

da sinistra:Hombre

e Il dossierPetrov, entrambi

del 2015

di Rodolfo Masi

a Roma dal 25 al 31 maggio

La Festa dei 100 annidel Cinema bulgaro

Page 21: Cinecorriere 2015 n2 cannes

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Amicizia, integrazione, pericolidello sballo: questi i temi in-torno ai quali sono stati realiz-

zati i corti della XXVI edizione diCiak Junior, programma ideato daGruppo Alcuni e realizzato in colla-borazione con l’UnescoVenice Office, che in-nalza i ragazzi dalruolo di spettatori aprotagonisti.

Ciak Junior èun modo pratico ediretto per spiegare ai gio-vani il prodotto audiovisivo, dal sog-getto alle riprese, e allo stesso tempoper dar voce alle loro speranze, ai lorosogni, alle loro paure.

Come ogni anno, migliaia di storiesono pervenute alla redazione, ma solotre hanno avuto la possibilità di diven-tare un film, che parteciperà alla finaledel Festival Internazionale Ciak Juniordi Cortina d’Ampezzo trasmessa daCanale 5 domenica 7 giugno, dopo

aver proposto, dal 17 maggio, ifilm selezionati.Con la supervisione dei

fratelli Francesco e SergioManfio, ideatori del pro-

getto, gli studenti hanno spe-rimentato sul campo le peculiarità deilinguaggi audiovisivi. I giovanissimiautori e interpreti dei film sono stati af-fiancati da un’équipe di professionistiche li ha aiutati a dar vita al loro corti.

La XXVI edizionedel “cinema fattodai ragazzi” ègiunta alla fasefinale anchequest’anno. SuCanale 5, dal 17maggio, in onda i tre corti realizzati

In apertura: gli occhi

della protagonista di Due ragazzi

e un velo. Sotto, da sinistra:

Di vela in vela e Lo sballo

sballato

Ciak Junior 2015

Il film oggi lo facciamo noi Questi i tre titoli realizzati:Due ragazzi e un velo, realizzato

con gli studenti della III A della scuolamedia di Bucchianico (CH), è una sto-ria di integrazione possibile, a scuolae nella vita;

Lo sballo ballato, ideato e realizzatodai ragazzi della classe I Elettrici e I AAcconciatori dell’Istituto Professio-nale Turazza di Treviso, racconta i pe-ricoli della droga;

Di vela in vela, scritto e interpretatodagli studenti della classe III CN del-l’Istituto Nautico Duca Degli Abruzzidi Catania, è la storia di un giovane ve-lista che sente il mondo crollargli ad-dosso quando il nonno, con cui ècresciuto, viene e mancare. nnn

di Rodolfo Masi

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01 Distribution14 maggio Il racconto dei rac-conti di Matteo Garrone, conVincent Cassel, Salma Hayek,John C. Reilly18 giugno Torno indietro ecambio vita di Carlo Vanzina,con Ricky MemphisProssimamenteTutto può accadere a Broadwaydi Peter Bogdanovich, con OwenWilson, Jennifer Aniston, ImogenPootsFathers and Daughters di Ga-briele Muccino, con Russell Cro-we, Amanda SeyfriedLa grande seduzione di MassimoGaudioso, con Fabio Volo, CarloBuccirosso

20th Century Fox14 maggio Calvario di JohnMichael Macdonagh, con Bren-dan Gleeson28 maggio Il libro della vita(3D) di Jorge R.Gutierrez4 giugno Spy di Paul Feig, conMelissa McCarthy, Rose Byrne,Jude Law11 giugno La risposta è nellestelle di George Tillman Jr., conScott Eastwood23 luglio Poltergeist di Gil Ke-nan, con Sam Rockwell, Rose-marie Dewitt

Academy TwoProssimamente Il grandequaderno di Janos Szasz, conLászló Gyémánt, András Gyé-mánt, Piroska Molnár, UlrichThomsen

Adler EntertainmentProssimamenteSolace di Afonso Poyart, conAnthony Hopkins, Colin FarrellKnight of Cupsdi Terrence Malick,con Natalie Portman, ChristianBaleProfessore per amore di MarcLawrence, con Hugh Grant, Ma-risa TomeiTracersdi Daniel Benmayor, conTaylor Lautner, M. AvgeropoulosRegression di Alejandro Ame-nabar, con Emma Watson, EthanHawke

Barter EntertainmentProssimamenteAccidental Love di David O. Rus-sell, con Jake Gyllenhaal, Jes-sica BielGood Kill di Andrew Niccol, conEthan Hawke, January Jones,Bruce Greenwood

Bim Distribuzione4 giugno È arrivata mia figliadi Anna Muylaert, con ReginaCasé, M. Joelsas18 giugno La regola del giocodi Michael Cuesta, con JeremyRenner, Paz Vega

Eagle Pictures4 giugno Le regole del caos diAlan Rickman, con Kate Winslet,Stanley Tucci

I Wonder PicturesGiugno The Man & Le Mans diGabriel Clarke, John McKenna,con Steve McQueen

Koch Media19 maggio Berserk L'epocad'oro - Capitolo III: L'Avvento diToshiyuki Kubooka8 giugno La tomba delle luc-ciole di Isao Takahata15 luglio The Babadook di Jen-nifer Kent, con Essie Davis

Lucky Red25 maggio Il Regno dei Sognie della Follia di Mami Sunada 3 giugno Fury di David Ayer,con Brad Pitt, Shia LaBeouf,Logan Lerman

M2 Pictures21 maggio Survivor di JamesMcTeigue, con Milla Jovovich,Pierce Brosnan

Medusa Film20 maggio Youth - La giovi-nezza di Paolo Sorrentino, conMichael Caine, Harvey Keitel,Rachel Weisz, Jane Fonda

Microcinema28 maggio Lo straordinarioviaggio di T.S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet, con Helena Bon-ham Carter, Judy Davis, KyleCatlett

Notorious Pictures21 maggio The Lazarus Effectdi David Gelb, con Olivia Wilde,Mark Duplass18 giugno Albert e il diamantemagico di Karsten Kiilerich1 luglio Predestination di Mi-chael e Peter Spierig, con EthanHawke, Sarah Snook15 luglio The Reach - Cacciaall’uomo di Jean-Baptiste Léo-netti, con M. Douglas

Officine Ubu28 maggio The Tribe di Myro-slav Slaboshpytskiy, con GrigoriyFesenko, Yana Novikova

n. 2 maggio 201522

Tutti i film in distribuzione Torno indietro... 01 Distribution

Le regole del caos Eagle Pictures Fury Lucky Red

Professore per amore Adler

Teodora Film4 giugno Eisenstein in Messicodi Peter Greenaway, con ElmerBäck, Luis Alberti

The Walt Disney Italia21 maggio Tomorrowland diBrad Bird, con George Clooney,Hugh Laurie

Universal Pictures21 maggio Pitch Perfect 2 diElizabeth Banks, con Anna Ken-drick, Brittany Snow28 maggio Monster Trucks diChris Wedge, con Rob Lowe,Lucas Till, Jane Levy11 giugno Jurassic World diColin Trevorrow, con Chris Pratt,Bryce Dallas Howard9 luglio Terminator: Genisys diAlan Taylor, con Arnold Schwar-zenegger, Emilia Clarke

Warner Bros.14 maggio Mad Max: FuryRoad di George Miller, con TomHardy, Charlize Theron 4 giugno Insidious: Chapter 3di Leigh Whannell, con D. Mul-roney, Lin ShayeProssimamenteSan Andreas di Brad Peyton,con Dwayne Johnson, CarlaGuginoGet Hard di Ethan Cohen, conWill Ferrell, Kevin HartPan di Joe Wright, con LeviMiller, Hugh Jackman, RooneyMara

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Page 24: Cinecorriere 2015 n2 cannes

DIREZIONE GENERALE

PER IL CINEMA

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