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Claris FileMaker Pro 2 per Windows · 2010. 2. 4. · Claris FileMaker Pro 2 per Windows di...

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Claris FileMaker Pro 2 per Windows di Francesco Petroni ........................ ~ con una certa curiosità che ci L:I siamo messi ad esaminare il Cla- ris FileMaker Pro 2, primo signifi- cativo esempio di «porting») di un pro- dotto a finalità OBMS nato e prosperato per Macintosh verso Windows. La curiosità è ulteriormente acuita dal fatto che in questo stesso periodo, pri- ma metà del 1993, sono finalmente usciti, o stanno lì lì per uscire, e guarda caso, pressoché contemporaneamente, una mezza dozzina di prodotti OBMS sotto Windows. La Claris, casa molto vicina, anche fisicamente, alla Apple, ha sviluppato per Mac una vera e propria collana Software, che comprende circa 10 titoli. FileMaker è il primo ad essere traspor- tato nell'ambiente Windows. 174 Ma FileMaker Pro è un DBMS? FileMaker risente notevolmente della sua origine Macintosh-iana, per cui chi proviene dal mondo DOS, ed è quindi abituato ai DBMS per DOS, stenta un po' ad organizzare le sue idee, soprat- tutto per il fatto che non ritrova quelle strutture che invece sono sempre pre- senti in un prodotto più tradizionale. Innanzitutto un File FM è omnicom- prensivo, contiene quindi struttura, dati, formule, layout, regole di ordinamento. ecc. Poi non c'è più quella rigorosa separa- zione tra Struttura dei Dati e Maschera di Layout per la gestione degli stessi. Un Campo va definito nell'apposita Dialog Box, e deve essere definito per il semplice fatto che deve essere inserito, a qualsiasi titolo, in una Maschera di Layout. Inoltre il fatto che il campo sia anche una necessità del Layout ne fa nascere diverse tipologie, a seconda che si tratti di campi il cui contenuto è un Calcolo, oppure il cui contenuto proviene da un altro File, oppure che quel campo com- paia più volte su più righe nello stesso Layout. Insomma sotto un'applicazione File- Maker non c'è quella organizzazione schematica dei dati tipica dei prodotti DBMS. Questo se da una parte può costituire una semplificazione per chi realizza l'ap- plicazione (ma è da dimostrare) dall'altra limita la complessità delle problemati- MCmicrocomputer n. 128 - aprile 1993
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Claris FileMaker Pro 2per Windows

di Francesco Petroni........................

~ con una certa curiosità che ciL:I siamo messi ad esaminare il Cla-ris FileMaker Pro 2, primo signifi-

cativo esempio di «porting») di un pro-dotto a finalità OBMS nato e prosperatoper Macintosh verso Windows.

La curiosità è ulteriormente acuita dalfatto che in questo stesso periodo, pri-ma metà del 1993, sono finalmenteusciti, o stanno lì lì per uscire, e guardacaso, pressoché contemporaneamente,una mezza dozzina di prodotti OBMSsotto Windows.

La Claris, casa molto vicina, anchefisicamente, alla Apple, ha sviluppatoper Mac una vera e propria collanaSoftware, che comprende circa 10 titoli.FileMaker è il primo ad essere traspor-tato nell'ambiente Windows.

174

Ma FileMaker Pro è un DBMS?

FileMaker risente notevolmente dellasua origine Macintosh-iana, per cui chiproviene dal mondo DOS, ed è quindiabituato ai DBMS per DOS, stenta unpo' ad organizzare le sue idee, soprat-tutto per il fatto che non ritrova quellestrutture che invece sono sempre pre-senti in un prodotto più tradizionale.

Innanzitutto un File FM è omnicom-prensivo, contiene quindi struttura, dati,formule, layout, regole di ordinamento.ecc.

Poi non c'è più quella rigorosa separa-zione tra Struttura dei Dati e Mascheradi Layout per la gestione degli stessi.

Un Campo va definito nell'appositaDialog Box, e deve essere definito per il

semplice fatto che deve essere inserito,a qualsiasi titolo, in una Maschera diLayout.

Inoltre il fatto che il campo sia ancheuna necessità del Layout ne fa nascerediverse tipologie, a seconda che si trattidi campi il cui contenuto è un Calcolo,oppure il cui contenuto proviene da unaltro File, oppure che quel campo com-paia più volte su più righe nello stessoLayout.

Insomma sotto un'applicazione File-Maker non c'è quella organizzazioneschematica dei dati tipica dei prodottiDBMS.

Questo se da una parte può costituireuna semplificazione per chi realizza l'ap-plicazione (ma è da dimostrare) dall'altralimita la complessità delle problemati-

MCmicrocomputer n. 128 - aprile 1993

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Produttore:Claris International In.Via Milano, 150 - 20093 C. Monzese (MI)Distributore:Delta S.r.l.Via Brodolini, 30 - 21046 Malnate (VA).Tel.: 0332/860780Prezzo (lVA esclusa):Claris FileMaker Pro ital.lingl. L. 695.000

Claris FileMaker Pro 2

che affrontabili, che non essendo ap-poggiate ad una tradizionale strutturarelazionale, potrebbero non essere riso-lubili con FileMaker.

/I materialeLo scatola di cartone contiene il ma-

nuale User Guide, che è il più volumino-so, poi una serie di opuscoletti:

Il Cartoncino Quick Reference, contutte le scorciatoie operative e una mini-descrizione dei vari ambienti.- Un Catalogo illustrato delle applica-zioni Claris per il mondo Mac.- L'lnstallation Guide, che non servemolto in quanto la procedura di installa-zione è quella standard. C'è una sezioneNet, da usare nel caso si installi FileMa-ker su una rete Novell o Farallon.- Il manuale Getting Started che costi-tuisce in pratica un minitutorial che fauso dei file scaricati nella directory Tuto-riaI. È di 100 pagine e affronta lezioni didifficoltà progressiva.- Il manuale più importante è l'UserGuide, di 380 pagine. C'è una introdu-zione ai concetti di FileMaker, poi varicapitoli dedicati alla Creazione del Data-base, ai Layout, agli aspetti manipolati-vi. Seguono capitoli dedicati agli Script eai Button e poi alle Stampe e ai Pre-view.

Poi una serie di capitoletti accessori,dedicati al Networking, all'lmport/Ex-port, alla Personalizzazione dell'ambien-te, alla creazione di formule di calcolopiù spinte, ecc.

I dischetti sono 3 e una volta installatioccupano 3,5 megabyte del disco ri-gido.

Figura 1 - C/aris FileMaker Pro 2 - Define Fie/ds. Con FileMaker Pro si maneggiano Fife(hanno desinenza FM) che comprendono sia la definizione della struttura, in cui però siinseriscono anche tutti i campi che a qualsiasi titolo appaiono nelle Maschere e nei Report(che FifeMaker chiama Layout), sia i Layout stessi, sia i dati. La definizione dei Campi siesegue in questa Finestra di Dialogo che appare quando si opziona la voce Define Fields. /Icampo ha un Nome, ha un Tipo, ed ha delle opzioni, sia estetiche. sia operative, sia dicalc%.

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Figura 2 - Claris FileMaker Pro 2 - Campi Picture visti in Preview. Si può definire un campoPicture. Gli si attribuisce una Box, nella quale si può importare un file grafico, praticamente diqualsiasi formato, bitmapped o vettoriale, vigente in Windows. Non si tratta di OLE, ma di unsemplice Import. Sono anche inseribifi campi sonori di tipo Waveform.

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Figura 3 - Claris FileMaker Pro 2 - Impostazione diun Campo Calcolato. Per definire l'espressionesottostante un campo calcolato si usa questa spe-cie di calcolatrice, nella quale, attraverso Bottoni eList Box, si impostano le formule. Nelle formuleentrano segni matematici, campi, numeri e funzioni((chiocciola". In basso lo switch per impostare icampi Ripetuti di cui parliamo dopo.

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Gli oggetti di FileMaker

La cosa migliore per cercare di capirecome «funziona» FileMaker è probabil-mente quella di descrivere le sue quat-tro Modalità, che sono:- Browse, per lo scorrimento dei dati,e per il lavoro su di essi. Lo scorrimentopuò essere eseguito usando l'Icona chemostra uno schedarietto, sui cui foglic'è scritto il numero del Record cor-rente.- Find, attraverso l'impostazione dicriteri si seleziona un subset di dati, chesi chiama Found Set, e si può decideredi lavorare solo su questi.- Layout, è la modalità di presentazio-ne dei dati. Vale sia per i Form che per iReport. Insomma sia per l'lnput che perl'Output.- Preview, t la classica anteprima distampa.

t evidente che la modalità più impor-tante, per chi comincia una nuova appli-cazione, è quella che comporta l'inizialedisegno dell'archivio o degli archivi co-stituenti l'applicazione.

Define FieldsParliamo quindi dei Field, ovvero dei

campi inseribili in un File, e che vannodefiniti nella apposita Dialog Box (fig. 1).

Innanzittuto si scrive il Nome che puòraggiungere i 60 caratteri e che identifi-ca il Campo, appare sul Layout, ma suquesto si può sostituire con una sempli-ce Label, e si usa nelle formule dicalcolo.

Il Campo di tipo Text può esserelungo fino a 64.000 caratteri. Il tipoNumero fino a 255 caratteri. Questoperché è possibile scrivere numeri tipo«5.000 e non una lira di più».

~ Figura 5 - Claris FileMaker Pro 2 - Entry Option. Unadelle tipologie più classiche di Campo è quello chefa riferimento ad una Lista scorrevole di valoriprede finiti. Nella prima figura vediamo, in cascata,come si fa a definire la lista. Se ad un campo èassociata una Lista si può scegliere tra quattromodi di visualizzarla. List Box, con la variante Pop-Up, Check Box e Radio Button ..

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Figura 4 - Claris FileMaker Pro 2 - Campi Ripetuti. Una Maschera del genere, che conprodotti tipo Paradox, DataEase o Access si risolve con una organizzazione chiamataMultitable, in FileMaker viene radicalmente semplificata. I vari campi coinvolti, quelli dellaTestata, quelli Ripetuti su più righe e quelli di Riepilogo, vanno definiti nella Finestra DefineFields. Tale semplificazione comporta il fatto che si perde totalmente la urelazionalità" dellasoluzione.

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Figura 6 - Claris FileMaker Pro 2 - Definizione di unaFormula di Lookup. L'unica forma di collegamentotra due archivi è rappresentata dalle formule diLookup, con le quali si possono, abbastanza effica-cemente, simulare relazioni di tipo "Uno a Uno)) edi tipo "Uno a Molti)). La formula di Lookup vienescritta usando l'apposita Dialog Box nella qualevanno indicati i due archivi da collegare, i due campisui quali basare il collegamento e il campo delsecondo archivio che si vuole riportare nel primoattraverso il Lookup. È del tutto equivalente alleformule di Lookup presenti negli spreadsheet.

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CLARIS FILEMAKER PRO 2

Figura 7 - Claris FileMaker Pro 2 - Uso massiccio del Lookup. In questo Layout, moltocolorato, facciamo uso dei tre archivi che abbiamo usato nell'articolo su Access di questostesso numero. Tramite delle formule di Lookup, prendiamo dati da tre archivi per eseguire ilcalcolo di uno Stipendio.

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Figura 8 - Claris FileMaker Pro 2 - Scelta del tipo di Layout,Come detto per Layout si intendono ambedue le tipologie di presentazione dei dati, quella suvideo e quella su carta.Esistono sette tlpblogie standard che appaiono in una specifica finestra quando se ne iniziauno nuovo.

Ci sono Campi di tipo Data e Tempo.Ci sono Campi di tipo Picture e

Sound. I campi di tipo Picture, cosìcome quelli Sound, possono essereriempiti usando uno specifico comandodi menu, che permette di importarepraticamente tutti i tipi di file BitMap-ped e Vettoriali (fig. 2).

Esistono Campi di tipo Calcolato, cuiva associata quindi una formula di calco-lo, che va composta in una speciale eoriginalissima Finestra di Dialogo cheassomiglia moltissimo ad una calcolatri-ce, e che in due List Box mostra iCampi già definiti e quindi utilizzabilinella formula e le Funzioni manipolativedi tipo «chiocciola» (fig. 3).

Una volta impostata la formula questaviene ricalcolata automaticamente in se-de di digitazione o di modifica del re-cord, oppure viene ricalcolata con unospecifico comando di menu.

Esistono Campi di tipo Ripetuto, per iquali va indicato il «numero» di ripetizio-ni. In pratica questo tipo di campo servein quelle situazioni in cui in un Layoutoccorre inserire più righe.

Esistono Campi di tipo Summsry, cheservono, in genere, per sommare pro-prio i campi ripetuti, oppure per contarele linee riempite tra quelle ripetute. So-no necessari anche nei Report per cal-colare Totali e Sottototali.

In figura 4 una evidente esemplifica-zione. Si tratta di un layout del tipo«Fattura Commerciale», in cui ci sonocampi di Testata, campi Ripetuti, quellicon il dettaglio degli articoli venduti, eCampi Summary, che contengono ilconteggio o la somma delle righe ripe-tute.

Esistono altre varianti, ad esempiocampi numerici «seriali» che vengonoriempiti in modo automatico, oppurecampi riempiti automaticamente con laData di Sistema o il nome dell'Autore.

Nella definizione fine del campo è poipossibile impostare altre caratteristichee controlli, ad esempio «not empty»,«unique» o «an existing value», «bet-ween» tra due estremi, ecc.

A metà strada tra definizione di cam-po e layout sono quelle impostazioneche fanno riferimento ad una lista di

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Figura 9 - Claris File-Maker Pro 2 . OialogBox Layout. Esistonodiversi tipi di Layout.Quando se ne creauno nuovo va anchescelto il tipo desidera-to. Ce ne sono tipiadatti a compiti diForm e tipi adatti aiReport. Gli attributiestetici dei compo-nenti del Layout vanono messi a puntosfruttando le numero-se Oialog Box che fa-cilitano al massimo illavoro.

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valori predefiniti e che possono appariresotto forma di List Box, di Radio Button(mutuamente esclusivi) o di Check But-ton (fig. 5), oppure quella impostazioneche, nel caso dei famosi 64.000 caratte-ri, dota il Field di una indispensabileScrollBar verticale.

La forma più «nobile» di campo calco-lato è quella che esegue una ricerca suun altro archivio, operazione che si chia-ma Lookup, e che, per la sua importan-za, dispone di una specifica Dialog Box(figg. 6, 7).

Figura IO - Claris FileMaker Pro 2 - Un layout per un Report. Nel caso che il Layout siadestinato ad un Report è prevedibile dover inserire le classiche strutture che servono perorganizzare per linee orizzontale i dati in stampa. Titolo Generale, Titolo per Pagina, Titoli deiRaggruppamenti, poi il Corpo del Report. E poi i Totali dei Raggruppamenti, ecc.

Figura Il -Claris File-Maker Pro 2 - Importda dBase.Il significato di questaOialog Box è moltochiaro. Se disponetedi un file OBF lo pote-te importare a pattodi aver precedente-mente realizzato unastruttura FM riceven-te e a patto di riempi-re questa Finestra incui si collegano i camopi del file OBF di angi-ne con quelli del fileFM di destinazione.

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/I LayoutCome detto per Layout si intendono

ambedue le tipologie di presentazionedei dati, quella su video e quella sucarta.

Ne esistono sette tipologie standardche appaiono in una specifica finestraquando se ne inizia uno nuovo (fig. 8).

L'ambiente Layout è ricchissimo distrumenti che permettono di manipola-re tutti i dettagli estetici dei vari ele-menti, Campi, Label e Oggetti Graficiposti sul Layout.

In figura 9 ve ne presentiamo unlimitatissimo campionario, assicurando-vi che ce ne sono molti di più.

L'ambiente nel quale si disegnano iLayout è, ovviamente, un Editor Graficodotato anche di tutti gli aiuti al disegno,come Righelli, Collimatore, Griglia,Snap, ecc.

Poiché il Layout serve anche per iReport dispone anche degli elementiche sono indispensabili in questo tipo diOutput. Le classiche strutture, che quisi chiamano Part, possono essere defi-nite utilizzando una specifica Dialog Box(fig. 10).

Le varie Part appaiono sul Layoutsotto forma di righe orizzontali. All'inter-no delle zone così create vanno posizio-nati i titoli di intestazione, di raggruppa-mento, i vari livelli di totali, e in mezzo,le specifich'e del corpo del Report.

Ulteriori aspettiDefinita la Struttura e definito il

Layout si debbono inserire i dati, che sipossono anche importare, con certi vin-coli, da altri formati (fig. 11).

A questo punto, quando l'archivio èpieno si possono ... cercare i dati. Sisfrutta l'opzione Find che porta in unambiente del tutto analogo a quello delLayout nel quale si sta lavorando e nelquale, prendendo operatori booleani ecodici per la definizione del filtro da una

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CLARIS FILEMAKER PRO 2

Figura 12 - Claris FileMaker Pro 2 - Find.L'opzione Find è quella che consente di cercare irecord che soddisfano una certa condizione. Sce-gliendo Find appare un facsimile del Lavout in cuivanno inserite le condizioni di filtro che servono perselezionare i dati. Il tutto è aiutato da una finestrellache ((suggeriscell gli operatori booleani utilizzabili.

apposita finestra (fig. 12), si impostano icriteri di ricerca.

I vari oggetti possono essere assem-blati in uno Script, che è in pratica unaMacro costituita da una sequenza diistruzioni che agiscono sui vari oggetticreati in precedenza (fig. 13).

È possibile associare uno Script aduna voce di menu, così come è possibi-le associarlo ad un Bottone che si può asua volta posizionare in un Layout.

Il massimo dell'automazione si ha de-finendo, come specifica generale, loScript da lanciare contestualmente all'a-pertura dell'applicazione,

Ultima cosa da dire, prima delle con-clusioni, è la buona predisposizione perla rete anche se l'unica rete «famosa»riconosciuta è la Novel!. In figura 14vediamo la tabella in cui si definisconoGruppi, Utenti Password e Privilegi, eche serve quindi all'Amministratore delsistema per autorizzare certi utenti all'e-secuzione di certe operazioni,

ConclusioniSi tratta di un prodotto facile da usa-

re, ma che può essere, data la singolari-tà di alcune soluzioni tecniche, utilizzatosolo per applicazioni di complessitàmedio-bassa. .

È inutile cercare di capire la sua orga-nizzazione interna, che consente a File-Maker Pro 2 cose impossibili in unprodotto più tradizionale.

Ad esempio è possibile definire cam-pi Testuali e riempirli con 64.000 carat-teri e campi Numerici ... misti. Non c'ètraccia di indici, anche perché ogni cam-po è automaticamente indice.

Non esistono né Form né Report,esiste solo il Layout, che può svolgereambedue i compiti.

Mancano invece del tutto elementitipici di Windows come ODE e OLE.

L'organizzazione generale ci sembrasemplificata al massimo. Capito lo sco-po e il funzionamento di ciascuna dellequattro modalità, Browse, Layout, Finde Preview, e capiti i limiti del prodotto,che non è ben posizionabile (è un misto'tra un DBMS, un File e uno Spreadshe-et) si può cominciare a lavorare pratica-mente da subito,' ~

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Figura 13 - Claris FileMaker Pro 2 - Script.In questa hard copv vediamo sia il menu Script, che permette di scrivere una Macro, diAssociarla ad un Bottone, o di lanciarla direttamente dal Menu, sia la Dialog Box ScriptDefinition, nella quale si assemblano le istruzioni prese dalla lista di quelle disponibili. Nonesiste invece un vero e proprio linguaggio.

Figura 14 - Claris File-Maker Pro 2 - Net.La provenienza dalmondo MAC vieneevidenziata anche dal·la ottima predisposi-zione del FileMakerper un uso in Rete,anche rete mista conmacchine Mac colle-gate a PC IBM compa-tibili. Qui vediamo' lamaschera per la defini-zione dei Privilegi edelle Password.

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