Date post: | 25-May-2015 |
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• Cosa è la Desktop Virtualization?• User State Virtualization• MED-V 2.0• Microsoft Application Virtualization (App-V)
• Remote Desktop Services• Virtual Desktops
Cosa è la Desktop Virtualization?
• Windows Folder Redirection• Windows Offline Files• Windows Roaming User Profiles
• Microsoft Application Virtualization
• RemoteApp
• Microsoft Virtual Desktop Infrastructure Suites
• Microsoft Remote Desktop Services Session Virtualization
• Microsoft Enterprise Desktop Virtualization
Data & User Settings
Applications
Operating System
Management
Velocizzare la migrazione a Windows 7 lasciando accessotrasparente agli applicativi Windows XP, incluso I.E. 6
Assicurarmi che gli utenti ricevano settaggi e dati ovunque
Eliminare conflitti fra diverse versioni degli applicativi
Rendere disponibili su qualsiasi periferica le applicazioni e l’esperienza d’uso di Windows
Centralizzazione dei desktop con limitate possibilità di personalizzazione
Concentrazione dei desktop, come gestione e dati, lasciandoun alto livello di personalizzazione
App-V
RemoteApp
Session Virtualization
Virtual DesktopInfrastructure
Se ho necessità di : Inizio con :
MED-V
App-V and USV can be applied across all scenarios, start here first!
Us-V
Permette di salvare le informazioni del profiloPermette di salvare le informazioni del profiloWindows su una share di rete da cui tali dativengono scaricati in fase di logon
Configurata con Group Policy per ridirigere Configurata con Group Policy per ridirigere cartelle del profilo su una share di rete
Windows 7 (Professional, Enterprise edWindows 7 (Professional, Enterprise edUltimate), permettono agli utenti di lavorarecon le loro cartelle redirette e con contenuti di rete anche quando offline
User State Virtualization
US-V in Windows 7 : Roaming User Profiles
E’ possibile sincronizzareNTUSER.DAT (ovvero la parte “user” del registro di sistema) in base a delle
Group Policy
Con questa policy impostata è possibilestabilire un intervallo di tempo o uno specificoorario del giorno per
scatenare la sincronizzazione
Entrambe le opzioni hannoun offset randomico di
un’ora, per evitare che tuttele macchine eseguano
l’operazionecontemporaneamente.
(In precedenza la sincronizzazione era legata
al log off)
Background upload of roaming user profile’s registry file while user
is logged on
US-V in Windows 7 : Folder Redirection
Con la redirezione dei folder per Windows 7 abbiamo tredici cartelle per le quali possiamo fare redirect, contro le cinqueche erano disponibili per
XP
Fast User Logon Windows 7
In caso di rete lenta Offline Files gira le richieste dell’utente per cartelle di rete sulla cache locale
del computer.
Offline Files sincronizza i files e le cartelle nuovi o modificati dal
computer locale al server quando la rete è disponibile (in
background se la connessione è lenta)
Al primo log on tutti I files e le cartelle vengono spostati alla cache locale e da li sulle cartelle
redirette.
Windows 7 ottimizza il processodi cui sopra, permettendo
all’utente di fare logon appena I files sono stati spostati nella
cache di Offline files (la sincroniaprocede in background)
Infrastructure Planning and Design guide for User State Virtualization
1) Assess user data requirements
2) Assess user settings requirements
3) Compatibility considerations
4) Different usage scenarios considerations
5) Infrastructure and manageability requirements
Microsoft Desktop Optimization Pack
• Microsoft Desktop Optimization Pack
– MED-V = Microsoft Enterprise Desktop Virtualization
– App-V = Microsoft Application Virtualization
MED-V 2.0
IE 8+
Host
ESD Agent
Windows Virtual PC(MED-V Workspace)
MED-V Workspace
MED-V Host Agent
Parent
Diff Disk
MED-V Guest Agent
ESD Agent IE 6RedirectionRedirection
Guest – Windows XP SP3
Legacy AppsLegacy
Published AppsRDPRDP
Legacy Applications
MED-VWorkspace Packager
MED-VWorkspace PackageWindows XP VHD
Existing ManagementInfrastructure
MED-V 2.0 Workflow
Un amministratore crea Un amministratore crea una immagine di Windows
XP macchina virtuale con Windows Virtual PC
Installa tutte le applicazioni e gli applicativi/agenti per la gestione e Installa tutte le applicazioni e gli
applicativi/agenti per la gestione e sicurezza, poi sigilla la macchina
virtuale con Sysprep
MED-V 2.0 Workflow
Windows XP VHD
MED-VWorkspace Package
L'amministratore costruisce una installazione workspaceMEDmacchina
L'amministratore costruisce una installazione workspace di MED-V utilizzando MED-V Workspace Packager e il VHD della macchina virtuale sigillata
MED-V 2.0 WorkflowDeploy dei componenti the MED-V ai PC clientDeploy dei componenti the MED-V ai PC client
Updating MED-V Policy
Save as registry settings
Import as required
Feature Windows XP Mode
MED-V v1 MED-V v2
Seamless Application Compatibility Environment
Seamless access to documents and data files
Support for USB devices – including Smart Cards
Automatic application publishing
Deploy your custom Windows XP image
Integrates with System Center or third party systems
Seamless redirection of URLs to Internet Explorer 6/7
Shared environment support
Wake-to-patch the virtual environment
Automated first-time setup
Easy-to-use packaging and configuration wizard
WMI monitoring interface
Automatically synchronize host network printers
MED-V is the enterprise-class OS compatibility solution
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Microsoft Application Virtualization (App-V)
• Utilizzo di applicativisenza installazione locale
• Elimina il problema dellaconvivenza fra due versioni diverse dellostesso applicativo
• Le icone delle applicazionivirtualizzate sono suldesktop e il modo di lavorare dell’utente non cambia
Office 2003 e Office 2007 in simultanea
Componenti di App-V
App-V Management Server -Distribuisce “in demand” I package
app-v
App-V Management System - App-V Management Console and the
App-V Management Service
App-V Sequencer - produce ilpackege applicativo costituito da
quanto segue
Open Software Description (.osd) Sequenced Application File (.sft) Icon File (.ico)XML Manifest of the Sequence
Project (.sprj)un MSI può essere incluso per offline
deployments.
App-V Streaming Server - effettua lo streaming dei packages per clients
con una connessione scadente al Management Server.
App-V Client - È installato sul sistema operativo dell’utente finale e comunica con il server di gestione
App-V Sequencing
Stessi passaggi di una installazione standard
Ad alto livello :
Copia l’installer dell’applicativo sul sequencer
Avvia il sequencer
Avvia il Monitoring
Installa l’applicazione
Test applicazione
Se ci sono dei settaggi aggiuntivi,impostazione
Stop Monitoring
Test della virtual application
Save del package
Possibili infrastrutture App-V (1)Stand-Alone Model
• Il Sequencer has una opzione per creare un file MSI cheautomatizza l’aggiunta dellavirtual application
• Non è richiesta nessunainfrastruttura a parte App-V Sequencer e App-V Client.
• I packages vengono distribuitimanualmente, tramite group policies o usando System Center Configuration Manager (SCCM).
Possibili infrastrutture App-V (2)Streaming (Lightweight) Model
• Per strutture dove non si vuoleutilizzare Management Server.
• Non viene utilizzato SQL (permissions impostate tramite ACL).
• Rispetto al modello precedente App-V Streaming Server garantisce la distribuzione anche a clients perifericicon banda disponibile ridotta
• Comprende Microsoft System Center Application Virtualization Streaming Server
Possibili infrastrutture App-V (3)
Full Infrastructure Model
Includiamo Microsoft System Center Application Virtualization Management Server (MSCAV) che da capacità : full streaming, Desktop Configuration service, Package/Active Upgrade, basic licensing e metering.
Questa infrastruttura richiedeActive Directory e SQL Server
Performance degli applicativi
• La differenza di performance tra un applicativo App-V e un’installazione locale è trascurabile
• Il processo gira sul desktop• Non è richiesto nessun investimento di upgrade hardware
Limiti di App-V Sequencing
• Non tutte le applicazioni possono essere sequenziate
• Serve solo per applicazioni desktop
– Supportati: front-end SAP, Oracle Client, Client SQL, ecc– Non supportati: SQL Server, Oracle Server, MSDE, ecc
• Quali applicativi possono essere sequenziati ?
– 70% degli applicativi desktop è di facile virtualizzazione– 20% può richiedere interventi avanzati (script, modifiche, altro)– 10% sono impossibili da virtualizzare, per esempio antivirus, clients VPN e applicativi che usano drivers di sistema particolari
Remote Desktop Services
TS RemoteApp™ RemoteApp™
TS Gateway RD Gateway
TS Session Broker RD Connection Broker
TS Web Access RD Web Access
TS Easy Print RD Easy Print
Terminal Server RD Session Host
RD Virtual Host & RemoteApp
Microsoft RDS – Architettura
Microsoft RDS – Architettura Dettaglio
Remote Desktop Web Access (RDWA) è il punto di accessounificato tramite web
Remote Desktop Gateway (RDG) è una funzione opzionaleda piazzare sull’edge della rete aziendale sfruttando il Network Policy Server (NPS) e I certificatiper accrescere la sicurezza.
Remote Desktop Session Host (RDSH) ospita gli applicativi e funge da redirector per RDVH
Remote Desktop Virtualization Host (RDVH) è un server Hyper-V dedicatoai virtual desktop
Remote Desktop Connection Broker (RDCB) fornisce di volta in volta I datirelativi all’host a cui connettersi
Microsoft RDS – Architettura Dettaglio
Nuove Funzionalità di RDS
RD Session Host / RD Virtualization Host
RD Client
Make programs available via RD Web Access or RemoteApp & Desktop Connection (Windows 7)Create MSI or RDP files
NEW in R2:Per-user RemoteAppfiltering
Applications launched from Web Page, RDP files or MSI shortcutsPrograms look like they are running locally
RemoteAPP
RD Web AccessRemoteApp & Desktop Connection
RD Session HostsRD Connection Broker
RD Client
Il Publishing server (Connection Broker) presenta una vista unica
Ogni server può pubblicare una o più applicazioni
Il Publishing server fornisce I parametri di connessione all’ RD client
Publishing Server
RemoteApp Application Aggregation
Easy Print Overview
RDS : Miglioramenti Interfaccia Utente
Virtualizzazione del Desktop
Lato Client - Locale
1 Bare Metal
2 Hosted
Server Hosted -Esecuzione Remota
3 ‘Shared’ (RDS)
Personal
4 Stateless(Pooled)
5 Steteful(Assigned)
Virtual Desktops – Cinque Possibili Soluzioni
Microsoft VDI – Personal Desktop - Requisiti
Schema della Active Directory forest almeno Windows
Server 2008
Domain functional level almeno Windows 2000 Server
native
Tab “Personal Virtual Desktop” richiede A.D.U.C. diWindows Server 2008 R2 o Windows 7 con Remote
Server Administration Tools (RSAT)
Utente e virtual machine devono essere entrambimembri di un dominio
A un utente può essere assegnato un solo desktop virtuale personale alla volta
Una macchina virtuale può essere assegnato come un desktop virtuale personale per un solo utente alla volta
Il nome della macchina virtuale in Hyper-V Manager deve corrispondere pienamente all’ FQDN del computer
Microsoft VDI – User Experience
Sfruttando Remote Desktop Connection Broker (RDCB) e Web Access (RDWA) possiamo presentareuna schermata di logon identica a quellaabituale per le RemoteApp ma cheoffre l’accesso alle due diverse tipologie di desktop
N Days
RDVH ManagementPersonalized Desktops
Day 1 Day NDay 2
CLONE
User 1
User N
Gestione VHD per Personal Desktop
Day 1 Day 3Day 2
User 1
User N
Disconnect
User 1
Log off
Logon
CLONE
Gestione VHD per Pooled Desktop
Microsoft VDI – Desktop Pools- Requisiti
Le macchine virtuali in un pool di desktop virtuali devono essere configurate in modo identico, compresi i programmi installati
Una macchina virtuale può essere un membro di un unico pool di desktop virtuali in un certo momento
È possibile creare più gruppi di pool virtual desktop disponibili tramite RD Web Access
L'utente visualizza un'icona diversa per ogni pool
Gli utenti non dovrebbero salvare i file su una macchina virtuale che è in un pool di desktop virtuali.
Avvio della connessione con RD Web Access o con RemoteApp /
Desktop Connection
RD Session Host server in redirection
mode gira la richiesta all’ RD
Connection Broker
RD Connection Broker interroga Active Directory per definire il nome della
macchina virtuale assegnata all’utente
Connection Broker richiede all’ RD
Virtualization Host di avviare la
virtual machine
RD Virtualization Host server restituisce
l’indirizzo IP del nome richiesto all’ RD
Connection Broker server
The RD Connection Broker gira l’informazione all’ RD Session
Host
RD Session Host gira Iidati al client
che avvia la connessione
Il client si connette al personal virtual
desktop
Connessione al Personal Desktop
Connessione al Pool di Virtual Desktops
Avvio della connessione con RD Web Access o con RemoteApp /
Desktop Connection
RD Session Host server in redirection mode gira
la richiesta all’ RD Connection Broker
RD Connection Broker verifica per
vedere se esiste già una sessione per l'account utente richiedente
Se una sessione è già esistente, non è
necessario iavviare la VM, se la sessione non esiste, si va al passaggio
successivo
Connection Broker richiede all’ RD
Virtualization Host diavviare la virtual
machine
RD Virtualization Host server restituisce
l’indirizzo IP del nomerichiesto all’ RD
Connection Broker server
The RD Connection Broker gira
l’informazione all’ RD Session Host
RD Session Host giraIidati al client che avvia
la connessione
Il client si connette al virtual desktop
Q&A
• Materiale suhttp://www.communitydays.it/