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COMUNE DI FIRENZE QUARTIERE N°3 ISTITUTO … · Immanuel Kant Esiste un solo bene, la conoscenza,...

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1 COMUNE DI FIRENZE QUARTIERE N°3 ISTITUTO COMPRENSIVO GALLUZZO PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2013 -2014
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COMUNE DI FIRENZE QUARTIERE N°3

ISTITUTO COMPRENSIVO GALLUZZO

PIANO OFFERTA FORMATIVA

Anno Scolastico 2013 -2014

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Istituto Comprensivo Galluzzo Via Massapagani, 26, 50125 – Galluzzo – Firenze tel. 0552049241, Fax 0552326833 E mail [email protected] www.istitutocomprensivogalluzzo.it c. f. 94136710483 codice M.P.I. FIIC838007 Per normative e schemi teorici si rimanda alla consultazione del P.O.F dell’anno scolastico 2005/2006 depositato presso la segreteria dell’Istituto

Gli uomini sono fatti gli uni per gli altri: o li educhi o li subisci.

Marc’Aurelio

L’uomo non può diventare uomo se non per l’educazione, ed egli non è altro che ciò che questa lo fa. Ed è rilevante il fatto che egli può venire educato solo da altri uomini, i quali alla lor volta furono educati (...). L’educazione è un’arte, la cui

esecuzione dev’essere perfezionata da molte generazioni. Ciascuna generazione, fornita dalle esperienze delle precedenti, può sempre meglio attuare un’educazione

che sviluppi, proporzionalmente e convenientemente allo scopo, le disposizioni naturali degli uomini, e condurre così l’intero genere umano al suo destino (...).

Perciò l’educazione costituisce il problema più grande e più difficile che possa venir proposto agli uomini. E l’assennatezza (acume) dipende dall’educazione e questa

dipende da quella. Immanuel Kant

Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza.

Socrate

Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia. Aristotele

Chi trascura di imparare nella giovinezza, perde il passato ed è morto per il futuro.

Euripide

L'educazione è il pane dell'anima. Giuseppe Mazzini

Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare

l'avvenire. Graham Greene

L'istruzione alimenta il dubbio e la curiosità: dev'essere di tutti, come vuole la

Costituzione, in modo che dalla scuola escano cittadini, non sudditi. Una scuola autoritaria prepara a una società autoritaria.

Daniele Luttazzi

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INDICE Il POF Regolamento d’Istituto Dove siamo La scuola Scuola Acciaioli Scuola Chiesa Scuola Galilei Scuola Ximenes Scuola Sauro Scuola Papini L’organizzazione didattica I rappresentanti dei genitori Servizi scolastici I collaboratori scolastici Gli educatori La sicurezza nelle scuole Sintesi T.U. 81/2008 Analisi dei bisogni Offerta formativa Macroaree: accoglienza e benessere Conoscenza reciproca, incontro, intercultura Continuità Cultura del territorio e dell’ambiente Espressione: saper fare, saper pensare Orientamento formativo Curricolo verticale: lingua Matematica Storia Geografia Competenze trasversali Arricchimento O.F. Progetto di prevenzione…dislessia Accoglienza alunni stranieri Le funzioni strumentali I soggetti centrali del progetto educativo Alunni dell’Istituto Gli insegnanti Nominativi insegnanti a.s.2013-2014 Formazione docenti Organigramma d’Istituto Dirigente scolastico Staff di direzione Gli organi Collegiali: il Collegio dei docenti Il Consiglio d’Istituto Servizi amministrativi R.S.U. Criteri di valutazione

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IL P.O.F.: carta d’identità della scuola

Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 Art. 3

Piano dell'offerta formativa

1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche e, in quanto tale, definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall'Istituto e fonda l'impegno educativo-didattico della scuola. Il P.O.F. è quindi un documento di _ mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale; _ programmazione delle scelte culturali, educative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale ; _ progettazione di attività curricolari ed extracurricolari mirate ad ampliare ed arricchire l'offerta formativa ; _ identità culturale dell'Istituto che delinea il quadro delle scelte didattiche della scuola, chiarendone le finalità educative ; _ impegni di cui l'Istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell'utenza e del territorio; _ riferimenti normativi e procedurali che regolano la vita dell'Istituto, ne organizzano le risorse e disciplinano i comportamenti della comunità scolastica; _ informazione nei confronti dell'utenza sulle attività, le risorse e gli strumenti che costituiscono l'offerta formativa dell'Istituto. LA STRATEGIA FORMATIVA Il P.O.F. è strumento d’informazione e conoscenze, strumento d’assunzione di responsabilità e di controllo delle procedure e della normativa, è uno strumento operativo di lavoro. Il P.O.F. scaturisce dalla necessità di rendere visibili le proposte dell’Istituto all’utenza e al territorio, facilitare, a livello collegiale, le finalità educative, le metodologie d’insegnamento e i

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criteri di valutazione. Il P.O.F. comprende il piano organizzativo delle risorse umane e strumentali in funzione delle finalità, delle proposte culturali, degli obiettivi formativi dell’Istituto. Il P.O.F. si attua attraverso un lavoro di ricerca e d’approfondimento, tramite il confronto fra esperienze diverse e le delibere degli organi competenti. Il P.O.F. si ridefinisce annualmente, durante le riunioni di giugno e settembre, con i lavori delle commissioni, formate da componenti dell’Istituto, scelti secondo le competenze possedute. La commissione del POF, elaborato dal Collegio dei docenti, è composta da:

• Giovanni Pibiri, scuola primaria N. Acciaioli

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REGOLAMENTO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO GALLUZZO: SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO PREMESSA La scuola è il luogo che, insieme alla famiglia, contribuisce allo sviluppo affettivo, intellettuale e sociale del ragazzo e alla sua formazione di cittadino. Una frequenza continua e regolare delle lezioni, in ogni ordine di scuola, rafforza l’appartenenza alla comunità scolastica ed è garanzia di un buon andamento delle attività didattiche e di una completa formazione. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione e sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono. Il comportamento di tutte le componenti scolastiche deve essere improntato alle regole di vita civile. Il Regolamento di Istituto contribuisce a rendere la scuola un ambiente educativo e a rafforzare il senso di responsabilità di tutti i suoi membri. La scuola ritiene che la condivisione delle finalità educative e la collaborazione da parte delle famiglie siano indispensabili e preziose per una piena corresponsabilità educativa. NORME GENERALI Tutta la comunità scolastica è tenuta al rispetto del Regolamento d’Istituto di tutte le norme di legge ( sicurezza, divieto di fumo, rispetto della privacy, ecc.) ed ogni inosservanza deve essere segnalata al Dirigente Scolastico che prenderà gli opportuni provvedimenti. Tutti sono tenuti al rispetto e alla cura degli arredi e delle attrezzature scolastiche, in quanto patrimonio della scuola e dell’intera comunità. Ingresso e uscita degli alunni L’ingresso e l’uscita da scuola variano a seconda degli ordini di scuola e dei modelli orari scelti dalle famiglie, in base alla normativa vigente e nell’ambito dell’offerta formativa deliberata dal Collegio Docenti. L’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico deve avvenire entro i cinque minuti precedenti il suono della campanella che segna l’inizio delle lezioni. Gli insegnanti, presenti cinque minuti prima della campanella della prima ora di lezione, sono tenuti a vigilare gli alunni durante l’ingresso, con l’ausilio del personale non docente. Per facilitare l’attesa degli alunni e dei familiari che li accompagnano, i cancelli sono aperti con alcuni minuti di anticipo sull’ora di ingresso. Non è previsto servizio di vigilanza da parte del personale scolastico e gli alunni resteranno sotto la diretta sorveglianza degli adulti accompagnatori. L’uscita degli alunni da scuola deve avvenire ordinatamente ed in silenzio, con la vigilanza dei docenti. All'uscita, gli alunni che avessero dimenticato in classe oggetti importanti possono rientrare solo quando tutti siano usciti, autorizzati da un custode ed accompagnati da un adulto. I collaboratori scolastici avranno cura di chiudere i cancelli, dopo aver invitato eventuali ritardatari ad uscire. Fuori dell’orario scolastico non è consentito sostare nei giardini della scuola, né fare uso dei giochi o di altre attrezzature. I genitori, che partecipano a riunioni o colloqui a scuola, avranno cura di non lasciare incustoditi i propri figli nei giardini o nei locali scolastici. Entrate posticipate, uscite anticipate. Non sono ammessi ritardi, se non in casi eccezionali, che devono essere giustificati dai genitori.

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I collaboratori scolastici della scuola dell’infanzia e primaria avranno cura di accompagnare i bambini nelle loro aule. I genitori e/o gli alunni che dovessero arrivare in ritardo, segnaleranno ai collaboratori scolastici l’eventuale presenza a mensa. Non sono consentite uscite anticipate, se non per motivi eccezionali. Gli alunni dovranno essere prelevati da un genitore o da un suo delegato maggiorenne (con delega scritta). L’insegnante di classe è incaricato di verificare il documento di identità. Assenze, ritardi, giustificazioni e comunicazioni scuola/famiglia Nella scuola secondaria di primo grado ogni alunno deve avere il libretto delle giustificazioni e il quaderno delle comunicazioni scuola-famiglia e tenerli in ordine. Tali libretti saranno consegnati personalmente ad uno dei genitori i quali dovranno apporre la propria firma in presenza del dirigente Scolastico o di un suo delegato. I genitori sono tenuti a controllare il libretto e a firmare con sollecitudine le comunicazioni contenute. Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sarà cura del genitore giustificare direttamente all’insegnante l’assenza del proprio figlio. In tutti gli ordini di scuola, quando le assenze si protraggono oltre i cinque giorni, compresi i festivi, l’alunno sarà riammesso alle lezioni dietro presentazione del certificato medico, salvo preavviso scritto di assenza per motivi non rapportabili alla salute, da parte di un genitore. Nella scuola dell’infanzia dopo un mese di assenza continuativa la segreteria inviterà i genitori a certificare le cause dell’assenza. Qualora il genitore dovesse non presentarsi al colloquio, il bambino/a verrà depennato dal registro e non sarà riammesso a frequentare la scuola per l’intero anno. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado, in ritardo rispetto all’orario di ingresso, sono ammessi in classe dal docente e sono tenuti a portare la giustificazione entro il giorno successivo; se il ritardo diventa frequente sarà inviato una comunicazione scritta alla famiglia. Accesso dei genitori nella scuola In nessun caso i genitori della scuola primaria e secondaria possono accompagnare i figli in classe o entrare nei locali della scuola, fatta eccezione per i genitori delle sezioni della scuola dell’infanzia e delle classi prime della scuola primaria. Per questa ultime, solo in alcuni casi particolari, l’ingresso è consentito con le modalità deliberate dagli Organi Collegiali, che verranno comunicate dai docenti. I genitori che, successivamente alla chiusura della porta di ingresso, volessero lasciare comunicazioni per gli insegnanti o oggetti vari per i figli (libri, quaderni, merende, ecc.) lo faranno tramite i custodi. Sono pregati, comunque, di limitare questa usanza. Giochi ed oggetti vari di valore La scuola ritiene valido il principio educativo che l’alunno non porti a scuola oggetti di valore, (anche giochi), apparecchi elettronici, cellulari, ed anche somme di denaro. In ogni caso l’Istituto non risponde dei beni e degli oggetti personali lasciati incustoditi e/o dimenticati. Cellulari a scuola e comunicazioni dell’alunno con la famiglia E’ severamente vietato tenere accesi i cellulari. Se un alunno sarà sorpreso a trasgredire tale regola, l’apparecchio sarà requisito dall’insegnante e riconsegnato successivamente ai genitori. E’, comunque, sconsigliato portare il cellulare a scuola, dato che all’alunno viene garantita la possibilità di comunicare con la famiglia tramite il telefono della scuola, in caso di necessità. (Tali motivi non comprendono la dimenticanza di libri, quaderni, compiti, o merende). Entrambi i genitori sono pregati di lasciare in segreteria, all’atto dell’iscrizione, i numeri di telefono dell’abitazione e del posto di lavoro e dei telefoni personali e di segnalare immediatamente eventuali cambi di domicilio e di numeri telefonici. Ricreazioni, mensa, interscuola, uscite in bagno, cambio di lezione. Gli insegnanti sono tenuti a sorvegliare con cura gli alunni, per tutto il tempo in cui sono loro affidati, sia negli spazi interni che esterni, durante le uscite, le visite guidate e i viaggi di istruzione,

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ecc. I docenti sono tenuti ad una vigilanza attenta anche durante il momento della ricreazione, sia che essa avvenga nell’aula o in spazi diversi, inclusi quelli esterni all’edificio scolastico. I docenti dovranno organizzare la vigilanza posizionandosi in posti strategici, in modo che tutta la scolaresca sia sempre sotto controllo, anche nei giardini e nelle varie pertinenze scolastiche. Poiché anche l’intervallo e l’interscuola rivestono un valore educativo i docenti coordineranno, quando possibile ed opportuno, apposite attività ludico-ricreative. I collaboratori scolastici vigileranno uno per piano, in particolare nei bagni, per quanto possibile. Durante la ricreazione gli alunni dovranno restare sotto la diretta vigilanza dell’insegnante di classe, in aula o nei corridoi, senza allontanarsi. E’ proibito salire o scendere ad altri piani. In ogni caso è proibito giocare a pallone, anche in quei plessi in cui l’intervallo viene svolto in giardino. Il gioco del pallone potrà essere effettuato durante l’interscuola, solo se autorizzato dal docente responsabile. Per la scuola secondaria, in particolare, non è opportuno andare in bagno durante la prima e la terza ora di lezione, successiva all’intervallo, salvo eccezioni. Le uscite sono regolate a discrezione dell’insegnante, che eviterà comunque di dare il permesso a più di una alunno alla volta. Al termine dell’ora e durante il cambio di lezione deve essere tassativamente vietato agli alunni di uscire di classe, prima dell’ingresso dell’insegnante dell’ora successiva. I docenti sono tenuti a non lasciare incustodite le classi e ad aspettare il cambio, che dovrà essere effettuato nel più breve tempo possibile ed eventualmente con l’ausilio di custodi. Gli spostamenti degli allievi da un’aula all’altra e in tutti gli spazi della scuola devono avvenire con ordine e in silenzio, in particolare in prossimità degli uffici. Anche il momento della mensa deve essere considerato una preziosa occasione per l’educazione alla salute e alla convivenza civile. Pertanto gli alunni sono tenuti ad un comportamento corretto e responsabile e a seguire tutte le regole di buona educazione, che i docenti avranno cura di far rispettare, ad esempio: mangiare in silenzio, non alzarsi prima della fine del pasto, non sporcare gli ambienti, non sprecare il cibo, ecc. BENESSERE E SALUTE DEGLI ALUNNI Primo soccorso per alunni e personale Qualora un alunno manifestasse una indisposizione o uno stato febbrile, e in caso di infortunio, il docente è tenuto ad informare immediatamente la famiglia. In tutti quei casi in cui la situazione si presenti di dubbia gravità si deve richiedere l’immediato intervento del 118 e se ne deve dare comunicazione, oltre che alla famiglia, anche al Dirigente Scolastico. Somministrazione di farmaci Il personale docente e non docente non può essere autorizzato alla somministrazione di farmaci, se non in casi molto particolari di alunni che necessitano di medicine salva-vita. Il genitore dovrà presentare richiesta al Dirigente Scolastico, allegando certificazione medica. Copia del documento sarà fatta pervenire ai docenti di classe. Per eventuale somministrazione di altri farmaci in orario scolastico è necessaria la presenza del genitore. Pediculosi Qualora si verifichino casi di pediculosi, il genitore è tenuto a segnalarlo ai docenti che avranno cura di richiedere alle famiglie di tutti gli alunni della classe una dichiarazione relativa al controllo effettuato sui bambini/ragazzi. Qualora sia riscontrato un caso di alunno con infestazione sarà immediatamente chiamato il genitore e richiesto un certificato medico per il rientro dell’alunno a scuola. REGOLAMENTO PER LE VISISTE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE

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Entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico i Consigli di classe, di interclasse e di intersezione, allargati ai genitori, formulano le proposte per tutti i viaggi di istruzione e le visite guidate. Oltre alle mete, ai mezzi di trasporto, ai costi e alle relative motivazioni didattiche dovranno essere individuati i docenti accompagnatori e gli eventuali sostituti, in caso di assenza o di impedimento dei primi. Quanto deliberato, con il parere favorevole dei genitori, dovrà risultare a verbale. Entro la prima metà del mese di dicembre e, comunque successivamente alla delibera del Collegio Docenti relativa al POF e al piano delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, i docenti avranno cura di compilare i modelli in ogni parte, previsioni di spesa comprese, e consegnarli alla segreteria che potrà procedere ad eventuali richieste di preventivi per i viaggi in pullman, per prenotazioni presso le agenzie, ecc. Entro il mese di gennaio il Consiglio di Istituto delibera in merito ai viaggi di istruzione e alle visite guidate fuori dell’orario scolastico. Per quanto riguarda le uscite nelle vicinanze della scuola, previste nel piano di lavoro del docente, è sufficiente l’acquisizione agli atti delle autorizzazioni delle famiglie. Per tutte le altre visite guidate e per i viaggi di istruzione i docenti dovranno raccogliere e consegnare alla segreteria, in tempo utile, le autorizzazioni dei genitori su appositi moduli. Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte. La scuola si adopera, nel rispetto della riservatezza, a consentire la partecipazione di tutti gli alunni. E’ opportuno che la realizzazione dei viaggi non cada in coincidenza di particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, Collegi, Consigli di Classe, ecc.). Quanto al numero dei docenti, si ritiene che debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni 15 alunni. E’ necessario che il Consiglio di classe o il team dei docenti valuti l’eventuale necessità di un terzo accompagnatore in casi particolari, come ad esempio la presenza di un alunno diversamente abile. E’ opportuno che gli accompagnatori vengano individuati fra i docenti appartenenti alle classi frequentate dagli alunni partecipanti al viaggio e che, solo eccezionalmente si possa ricorrere ad accompagnatori di classi diverse. Per la scuola dell’infanzia e primaria sono consentite uscite didattiche in orario scolastico ed, eccezionalmente, di una giornata. Per la scuola primaria, solo in casi particolari, si possono autorizzare viaggi di istruzione con pernottamenti. Per la scuola secondaria di primo grado si potranno effettuare viaggi d’istruzione con pernottamenti previa delibera degli Organi Collegiali competenti. Per le classi terze della scuola secondaria di primo grado non saranno consentiti viaggi di istruzione dopo il 15 di maggio, salvo casi particolari. E’ ammessa la partecipazione di un genitore alle gite, con delibera del consiglio di classe/interclasse/intersezione oltre che del Consiglio di Istituto, e soltanto in casi particolari. Il genitore è tenuto a pagare la quota di partecipazione e provvedere personalmente a stipulare una apposita assicurazione per tutto il periodo della gita. Distribuzione di materiale informativo Nessun tipo di materiale informativo o pubblicitario potrà essere distribuito nella scuola senza l’autorizzazione del Dirigente Scolastico, ad eccezione delle informazioni dei rappresentanti dei genitori, relative a riunioni e/o assemblee di classe/interclasse/intersezione. Assemblee dei genitori Le assemblee eventualmente richieste dai genitori, a norma del D.L. 297/94 art. 15, ed autorizzate dal Dirigente Scolastico saranno comunicate alle famiglie nei modi più opportuni per favorire la più ampia partecipazione.

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I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI I rappresentanti dei genitori hanno la funzione di fare da tramite tra gli insegnanti di classe e gli altri genitori. Partecipano alle intersezioni, alle interclassi complete e ai consigli di classe ed in quella sede hanno un ruolo propositivo.

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SERVIZI SCOLASTICI Trasporto Il servizio è erogato dal Comune per gli alunni che lo richiedono; è a pagamento con quota mensile fissa. Domanda di iscrizione: - scuola dell’infanzia: al momento dell’iscrizione al 1o anno. - scuola primaria: al momento dell’iscrizione alla 1a classe. Mensa Il tempo mensa costituisce parte integrante dell’orario settimanale delle classi: il momento del pranzo è curato dai docenti ed è considerato a tutti gli effetti momento dell’attività educativa. Domanda di iscrizione: - scuola dell’infanzia: al momento dell’iscrizione al 1o anno - scuola primaria: al momento dell’iscrizione alla 1a classe. La quota di iscrizione ed il costo di ogni pasto effettivamente consumato sono stabilite dal Comune. Sono previste riduzioni delle quote di contribuzione in base al reddito annuo familiare. Sono previste diete differenziate per alunni che ne hanno necessità, previa presentazione della certificazione medica. Pre e post scuola Per gli alunni delle scuole primarie il servizio di accoglienza, vigilanza ed intrattenimento fino all’inizio delle lezioni o dopo il loro termine è garantito da personale esterno (Cooperative che hanno vinto gare di appalto indette dal Comune). L’attività è svolta in uno spazio appositamente riservato dove i bambini sono coinvolti in attività ludico-espressive con la disponibilità di materiale idoneo. La frequenza deve essere continuativa e l’assenza ingiustificata per un numero di giorni superiore a 12 nel mese comporta la perdita del diritto ad usufruire del servizio. A tutti i minori che frequentano è data copertura assicurativa. I servizi vengono garantiti a condizione che il numero degli alunni iscritti non sia inferiore a 10. La domanda per usufruire di uno o entrambi i servizi va presentata al momento dell’iscrizione alla 1a classe. Senza una espressa revoca da parte delle famiglie, l’iscrizione ai servizi utilizzati è mantenuta d’ufficio. Il servizio è a pagamento con quota mensile fissa. Pre-scuola: L’ingresso è previsto tra le 7.35 e le 8.00 Il servizio è garantito fino alle ore 8,25, orario iniziale di servizio del personale docente. Post-scuola: Acciaiuoli e Galilei dalle ore 13 alle ore 14,30. Domanda di iscrizione: SCUOLA DELL'INFANZIA: la domanda di iscrizione ai servizi di supporto alla scuola Refezione Scolastica e Trasporto Alunni viene sottoscritta contestualmente all'iscrizione al primo anno della scuola dell'infanzia prescelta. Non trattandosi di scuola dell'obbligo, la domanda dovrà essere ripresentata ogni anno contestualmente alla riconferma alla scuola. SCUOLA PRIMARIA: la domanda di iscrizione ai servizi di supporto alla scuola Refezione Scolastica, Pre e Post Scuola, Trasporto Alunni, sottoscritta contestualmente all'iscrizione alla classe prima presso l'Istituzione scolastica prescelta, si intende valida per l'intero ciclo scolastico, salvo rinuncia scritta da parte del genitore.

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I COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici, già custodi e bidelli, sono le figure della scuola più identificabili insieme agli insegnanti. Partecipano all’attività scolastica, operando nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro. Il collaboratore scolastico apre e chiude i locali scolastici, controlla l’accesso e il movimento interno degli alunni ed esterno del pubblico. È responsabile dell’igiene dei locali, degli spazi coperti e degli arredi. I collaboratori scolastici operano sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola elementare. A loro sono assegnati incarichi specifici, con ulteriori assunzioni di responsabilità necessarie per la realizzazione del P.O.F: assistenza alla persona diversamente abile e al pronto soccorso.

Nominativi ScuolaSecondariadiIgradoPapini/ScuolaPrimariaSauro

Fenza Stefano Ilardo Maria Landi Piero Pisacane M. Grazia Simonti Claudia ScuolaXimenes

Martoccia Rosanna Razzolini Susanna Zucchetti Stefania ScuolaAcciaioli

Cafaggi Stefania Carnovale Sandra Farro Silvana Marchi Olimpia (supplisce Luca Manganelli) Sinatti Fiorella ScuolaGalilei

Cianferoni Paola Pepi Lucia ScuolaD.Chiesa

Cortini Paola Gensini Stefania

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GLI EDUCATORI L’educatore o l’educatrice è persona proveniente da cooperative convenzionate col Comune di Firenze, formata con lo scopo di aiutare il bambino o la bambina diversamente abile a migliorare la qualità della sua partecipazione alla vita della classe e a mediare la sua relazione con gli adulti e il gruppo dei pari, favorendo la socializzazione. Di recente questa figura è stata autorizzata a seguire anche didatticamente il bambino diversamente abile, programmando i suoi interventi col team degli insegnanti di classe, i quali provvederanno a dare indicazioni utili e preparare il materiale necessario.

Responsabileeducatori

Soni Simone Educatori

Betonici Sara Caiti Annalisa D'Alesio Francesco Degl'Innocenti Sara Kotecka Mariola Nardi Dania Terrazzani Michela Toselli Silvia

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LA SICUREZZA NELLE SCUOLE Il Collegio si impegna a diffondere e a promuovere all’interno delle scuole dell’Istituto la cultura della sicurezza Il responsabile tecnico è l’ing. Antonio Pagano, il quale ha i seguenti compiti:

- produrre i documenti di valutazione dei rischi per ciascun plesso e segnalare gli interventi di adeguamento e messa a norma

- tenere incontri con il Servizio di Sicurezza dell’Istituto - informare e formare tutti i dipendenti sugli adempimenti previsti dal T.U. 81 del 2008

individuare una squadra di Addetti al servizio Prevenzione Incendi ed Evacuazione e al servizio Primo Soccorso. Gli addetti hanno il compito di controllare lo stabile e segnalare qualsiasi situazione che non rientri nella norma, chiedendo o inoltrando domande di manutenzione ordinaria o straordinaria.

- coordinare il Piano di Evacuazione per ogni scuola, in modo da poter affrontare, nella maniera più idonea, eventuali rischi dovuti ad incendi e calamità naturali.

In tutti i plessi si effettuano prove di evacuazione che vedono coinvolti tutti i bambini e tutto il personale. La sicurezza infatti è prevenzione. La squadra di addetti viene aggiornata e formata regolarmente sulle procedure di evacuazione e sugli accorgimenti comportamentali per prevenire gli incendi. Lo svolgimento delle prove viene registrato su apposite tabelle dove vengono annotate le eventuali difficoltà in modo da poterle rendere sempre più utili e sicure. L’intento della scuola è prevenire e gestire un’eventuale emergenza fornendo esempi di correttezza nelle procedure ed evitando atteggiamenti che possano generare panico e confusione.

È quindi compito della scuola l’impegno di individuare e valutare i rischi per la salute e la sicurezza, programmando e gestendo misure di prevenzione e impegnando il personale docente e non docente nel processo valutativo.

L’Istituto si è pertanto assunto l’impegno di: - formare personale docente e non docente attraverso i corsi della Misericordia di Galluzzo

sul primo soccorso - formare personale docente e non docente con corsi antincendio presso i Vigili del Fuoco - fornire materiale per poter attuare le dovute misure di sicurezza - non accettare computers in dono da privati a meno che non siano a norma CE - applicare il divieto di fumare dovunque - tenere liberi i corridoi per 1,20 m di larghezza - redigere il registro dei controlli periodici.

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Sintesi T.U. 81 del 2008

CHE COS’ E' IL T.U. 81/08 ?

• e’ un decreto contenente una serie di norme inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, cui ciascun datore di lavoro deve attenersi;

• si intende per lavoratore anche un volontario non retribuito;

• 16/05/2009, e’ la data ultima per adeguarsi secondo le norme del t.u.;

• prevede sanzioni penali quali la reclusione da 4 ad 8 mesi, o sanzioni da € 5.000,00 ad € 15.000,00;

• individua nelle ASL e nell’ispettorato del lavoro, gli organi preposti alla vigilanza del rispetto delle norme;

COSA FARE PER ADEGUARSI AL T.U. 81/08?

• il datore di lavoro deve obbligatoriamente o delegare personale qualificato esterno o conseguire degli attestati di qualifica per lo svolgimento diretto dei vari compiti previsti;

• redigere un elaborato detto documento di valutazione rischi (dvr), o autocertificare l’effettuazione della valutazione rischi;

• nominare un medico competente nei casi previsti dalla normativa;

ESTRATTI ARTICOLI D.LGS. 81/08

art. 1 (c. 1) Le disposizioni contenute nel presente decreto legislativo costituiscono attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo. art. 3 (c. 4,3) Il presente decreto legislativo si applica a tutti settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio, e si rivolge a tutti i lavoratori. art. 2 (c. 1 –lett. a) Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione; sono esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. art. 17,18 Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’articolo 3, deve: • valutare tutti i rischi con la conseguente elaborazione di un documento previsto dall’articolo 28; • designare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; • nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria, nei casi previsti

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dalla normativa, e comunque relativamente alla valutazione dei rischi effettuata; • designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio e di primo soccorso; • nominare un responsabile dei lavoratori per la sicurezza; art. 28 Il documento di cui all’articolo 17, redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e contenere: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a); c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; e) l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio art. 32 (c. 4) I corsi per la formazione professionale al fine di ricoprire le mansioni richieste, quali RSPP (responsabile servizi di protezione e prevenzione), Addetto all’Emergenza, Addetto al Primo Soccorso, RLS (responsabile dei lavoratori per la sicurezza) sono organizzati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, dalle Università, dall’ISPESL, dall’INAIL, o dall’IPSEMA per la parte di relativa competenza, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco dall’Amministrazione della Difesa, dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e dalle altre Scuole superiori delle singole Amministrazioni, dalle Associazioni Sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori o dagli organismi paritetici, dagli enti di formazione professionale accreditati allo svolgimento di corsi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. art. 29 I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori, possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi, senza elaborare un documento di valutazione rischi così come previsto dall’art. 28, nelle more dell’elaborazione di procedure standard da parte degli organi ministeriali competenti I datori di lavoro che occupano più di 10 lavoratori, devono effettuare la valutazione dei rischi ed elaborare un documento di valutazione rischi così come previsto dall’art. 28 art. 55 Sanzioni per il datore di lavoro: 1. E’ punito con l’arresto da quattro a otto mesi o con l’ammenda da 5.000 a 15.000 euro il datore di lavoro: a) che omette la valutazione dei rischi e l’adozione del documento di cui all'articolo 17 b) che non provvede alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione ai sensi dell’articolo 17 3. E’ punito con l’ammenda da 3.000 a 9.000 euro il datore di lavoro che non redige il documento di cui all’articolo 17, secondo le modalità previste dall’art.28 del presente d.lgs. art. 306 (c. 2) Le disposizioni di cui agli articoli 17, e 28, nonché le altre disposizioni in tema di valutazione dei rischi che ad esse rinviano, ivi comprese le relative disposizioni sanzionatorie, previste dal presente decreto, diventano efficaci decorsi novanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale; fino a tale data continuano a trovare applicazione le disposizioni previgenti. Data di entrata in vigore del D.lgs. 81 29/07/2008;

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Il D.Lgs. 97 del 03/06/2008, proroga al 31/12/2008 i termini di scadenza per l’assoluzione degli obblighi previsti nel D.Lgs. 81/08; un ulteriore semi-proroga al 16/05/2009, è stata ottenuta con il “decreto milleproroghe”, art. 32, n. 207 del 30/12/2008. Il termine semi-proroga, è dovuto al fatto che sono stati prorogati solo 4 adempimenti previsti dal T.U. 81/08, quali: 1) Valutazione dei rischi (e relative sanzioni) SOLO in riferimento ai “rischi stress-lavoro correlati”; 2) Data certa del documento di valutazione dei rischi; 3) Invio all'INAIL e all'IPSEMA dei dati relativi agli infortuni superiori ad 1 giorno; 4) Divieto delle visite mediche "preassuntive" art. 13 (c. 1,2) La vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla azienda sanitaria locale competente per territorio. Ferme restando le competenze in materia di vigilanza attribuite dalla legislazione vigente al personale ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, lo stesso personale può esercitare l'attività di vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle seguenti attività, informandone preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza dell’Azienda sanitaria locale competente per territorio: a) attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile; b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei; c) ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati

Docet Onlus - Centro di formazione Professionale, V. Tiziano, 32 (ex Prolungamento) - 80024 Cardito (NA) - p.iva 04050281213 - credits

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ANALISI DEI BISOGNI E OFFERTA FORMATIVA

L’Istituto Comprensivo Galluzzo è un polo educativo, culturale e professionale di rilevante riferimento per l’intera area sud della città. Le scuole dell’Istituto sono comprese nel Quartiere 3 di Firenze, coprono un’area che va da Arcetri a Galluzzo, dalle Cascine del Riccio a Porta Romana, ma servono un territorio esteso ed eterogeneo, sia dal punto di vista storico–geografico che socio–economico. I bambini e i ragazzi provengono, infatti anche dalle colline circostanti e da diverse zone periferiche del Comune di Firenze, nonché da un’area più vasta che arriva a comprendere alcuni comuni limitrofi. La zona è ben attrezzata dal punto di vista delle infrastrutture per il tempo libero e ricreativo, con parchi storici, giardini e impianti sportivi. Sono presenti gruppi parrocchiali e associazioni di volontariato. Gli utenti afferiscono a tipologie familiari differenziate, piccolo, medio e alto borghese, in cui si stanno inserendo, sempre più significativamente, gruppi di migranti. Il Collegio dei Docenti, attraverso l’elaborazione tecnica delle programmazioni didattiche annuali di classe sulla base delle indicazioni ministeriali, si pone le seguenti finalità prioritarie:

• Ampliamento dell’offerta formativa con esplorazioni sul territorio anche con l’apporto di esperti esterni

• Incremento di ogni forma di linguaggio espressivo e di studio delle lingue europee • Educazione alla cittadinanza attiva e responsabile: rispetto al patrimonio culturale,

all’ambiente, alla salute e alla legalità. • Educazione alla responsabilità e alla sicurezza. • Accoglienza e alfabetizzazione dei bambini stranieri anche in un’ottica di valorizzazione

interculturale. • Continuità educativa e didattica fra i vari ordini di scuola con progetti, attività e formazione

dei docenti. • Orientamento a tutti i livelli scolastici • Valorizzazione delle specificità delle scuole nel rispetto dell’unitarietà del percorso

educativo. Il Consiglio d’Istituto individua invece i seguenti indirizzi:

1. Differenziare l’organizzazione scolastica e gli orari sulla base del contesto territoriale, delle esigenze espresse dalle famiglie e dalle proposte didattiche del Collegio dei Docenti

2. Avvalersi di personale interno alla scuola, ma anche di personale esterno con contratti d’opera per l’arricchimento dell’O.F

3. Accogliere le proposte didattiche offerte dagli enti locali per sostenere concorsi significativi per bambini e ragazzi

4. Valorizzare l’accoglienza, la continuità, l’intercultura e il recupero 5. Incrementare le attività di carattere storico e artistico, sportivo e musicale.

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letterari manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli

poetico, lo modifica cambiando situazioni, personaggi, punti di vista ecc. Riscrive testi in vista di uno scopo dato

Scrittura dell’inizio e/o fine di un racconto dato.

SCUOLA SECONDARIAIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI IN

USCITA DESCRITTORI CONTESTO/

ATTIVITÀ L'alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti... Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri... Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l'utilizzo di strumenti informatici. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d'animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze

Scrive testi a dominanza argomentativa (tema, commento, recensione, intervista, articoli): inquadra il problema, presenta una tesi, la sostiene con elementi di prova, conclude dimostrando la tesi di partenza. Pianifica i testi di tipo argomentativo curando che abbiano sempre coerenza e coesione Utilizza opportunamente espressioni e lessico di linguaggi settoriali Confronta il proprio lavoro con quello degli altri Ricerca materiali e fonti da utilizzare nello sviluppo di un testo a dominanza espositiva argomentativa Seleziona le informazioni raccolte, rielabora i contenuti organizzandoli con una sequenzialità logica chiara e mantenendo un tono neutro e un registro linguistico uniforme Scrive testi di tipo diverso per spiegare e argomentare le scelte orientative compiute Scrive testi in cui esprime esperienze reali, costruzioni di fantasia, vissuti personali (racconti strutturati, poesie, rielaborazione di testi) Pianifica un testo sulla base della traccia e della tipologia testuale

-Brainstorming a classi parallele, in grandi e piccoli gruppi -Scelta dell'argomento e sviluppo di una pagina inchiesta formata da tre articoli rispettando lunghezza e numero di battute richiesti -Interviste -Conferenze -Cineforum -Documentazione e raccolta di informazioni anche attraverso internet -Individuazione della tesi -Organizzazione degli argomenti a sostegno e delle possibili obiezioni -Stesura con mezzo informatico -Revisione -Titolazione -Apparato iconografico Deriva testi scritti da altri testi scritti: riassume, parafrasa, interpreta, commenta

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metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi del discorso.

Nella stesura utilizza un lessico adeguato Struttura correttamente frasi e periodi rispettando le convenzioni ortografiche Sceglie opportunamente i connettivi

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MATEMATICA

Nodi fondanti della disciplina

• NUMERI • GEOMETRIA • RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI • PORSI E RISOLVERE PROBLEMI

Ipotesi strutturazione Curricolo Matematica: Numeri

SCUOLA DELL’INFANZIA TRAGUARDI DESCRITTORI CONTESTO/ATTIVITA’

(GIOCO ORGANIZZATO) Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare. Coglie uguaglianze e differenze Comprende tra due numeri qual è il maggiore e qual è il minore Conta fino a 20 Riconosce alcuni simboli numerici

Conta oggetti, immagini, persone; valuta la quantità, aggiunge e toglie. Divide una totalità in parti Scopre simboli numerici

Attività in aula in cui si contano alunni presenti e assenti, oggetti, persone, cibo. Si rappresenta sul calendario il tempo meteorologico e si confrontano i giorni di pioggia, di sole, si costruiscono istogrammi a colonne. Si dividono in insiemi oggetti di uso comune, si contano, si confrontano, si raggruppano ecc.. Si avanza o si retrocede sulla linea dei numeri

SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DESCRITTORI CONTESTO/ATTIVITA’ Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.

Leggere e scrivere i numeri naturali e decimali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e decimali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri

Costruzione della retta dei numeri Giochi di movimento sulla retta dei numeri Raggruppare oggetti in base 10 Memorizzazione delle tabelline attraverso canzoni e filastrocche Attività con carta millimetrata per la rappresentazione dei numeri decimali Misurazioni con unità non convenzionali Attività con liquidi e contenitori per acquisire il concetto di multipli e sottomultipli Attività con gli operatori del Museo della Matematica

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fino a dieci. Eseguire le operazioni con i numeri naturali e decimali con gli algoritmi scritti usuali, compresa la divisione con resto tra numeri naturali. Individuare multipli e divisori di un numero. Conoscere sistemi di notazioni di numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI DESCRITTORI CONTESTO/ATTIVITA’

Si muove con sicurezza nei vari insiemi numerici ed opera con essi. E’ capace di usare linguaggi formalizzati. Usa il ragionamento aritmetico e la modellizzazione numerica per risolvere problemi tratti dal mondo reale o interni alla matematica.

Ripresa complessiva dei numeri interi e dell’aritmetica dalla scuola primaria. Approfondire e ampliare il concetto di numero, la frazione come rapporto e come quoziente, i numeri razionali, rapporti percentuali e proporzioni, operazioni e confronto fra numeri razionali. Comprendere la radice quadrata come operazione inversa dell’elevamento a potenza. Conoscere i vari insiemi numerici e saper operare con essi. Allineare decimali, periodici e non ed esempi di numeri irrazionali. Saper utilizzare l’ordine di grandezza, l’approssimazione. Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato. Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni.

Potenze: attività con materiali semplici come: riso e bilancia, scacchiera ecc.) Costruzione di tabelle in Excel per le potenze di 2 Frazioni: costruzione di modelli dinamici, sia multimediali che concreti (cartoncino diviso in spicchi, Cabrì). Notazione esponenziale approssimata: costruzione di modelli in scala Terra, Sole, Luna. Costruzione di una scala opportuna con numeri molto grandi e numeri molto piccoli. Equazioni: Traduzione in equazioni di problemi enumerati in lingua italiana

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Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico. (formazione del sapere cronologico). Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza tematizzando. Produce semplici testi storici e comprende i testi storici proposti. Sa raccontare i fatti studiati.

civiltà nella contemporaneità. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Conosce le principali caratteristiche delle società greca e romana. Comprende gli influssi reciproci tra civiltà. Sa costruire quadri di civiltà usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Sa cogliere analogie e differenze tra pratiche del passato e le attuali. Riconosce e valorizza le differenze tra quadri di civiltà. Sa analizzare, selezionare le informazioni e riprodurle. Sa relazionare su contenuti appresi ed esperienze. Utilizza un linguaggio specifico.

Costruzione di mappe cognitive e grafici temporali. Visita a musei tematici, costruzione di manufatti, pitture murali Ricerca e analisi (uso di fonti diverse) di usi e costumi di popoli del passato. Riproduzione di strumenti, ricette di cucina, ecc. Conversazione. Riflessione. Dibattito. Realizza individualmente o in gruppo, plastici, testi, ipertesti, immagini multimediali, presentazioni in PowerPoint. Relazioni in forma orale o scritta su conoscenze acquisite.

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“oggetti” geografici antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia

• Sa individuare anche paesi “altri”

• Saper individuare le principali caratteristiche delle attività produttive dell’uomo

territorio (musei/laboratori).

• Lettura di articoli di giornale.

• Rappresentazione statistica dei dati raccolti.

• Ricerche sul folclore delle regioni italiane, stornelli, danze, musiche,poesie dialettali, ricette di cucina.

• Confronto fra luoghi e culture diverse

• Diari di viaggio

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI DESCRITTORI CONTESTO/ATTIVITA’

• Utilizza opportunamente i concetti geografici relativamente al sistema antropofisico.

• Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

• Si apre al

confronto con l’altro, attraverso la

• Sa misurare e rappresentare un

ambiente circoscritto evidenziando l’intervento dell’uomo

• Riconosce l’importanza di preservare la biodiversità

• Riconosce, a livello mondiale, le trasformazioni del territorio ad opera di popoli diversi in funzione delle loro culture, delle loro scelte di sviluppo economico.

• Comprende come i cambiamenti storici si ripercuotono sulle trasformazioni del contesto naturale.

• Riconosce e sa apprezzare le tracce che ciascuna civiltà ha lasciato sul territorio.

• Conosce le regioni europee ed extraeuropee anche sotto il profilo storico-culturale e amministrativo.

• Attualizza il contesto europeo al contesto extraeuropeo

• Sa ricercare e approfondire, ricorrendo a varie fonti, notizie

• Esperienze dirette di misurazione di territori familiari utilizzando opportunamente concetti geografici per comunicare informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda.

• Incontri con enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente.

• Lettura ed interpretazione di eventi che hanno lasciato testimonianze nel proprio territorio.

• Localizzazione dei principali “oggetti” geografici fisici e antropici dell’Europa e del mondo.

• Costruzione di carte tematiche

• Confronto fra luoghi e culture diverse

• Ricerche su varie fonti (testi letterari, articoli di giornale, film, documentari, internet ,

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conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.

• Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

utili a formarsi un quadro articolato ed il più possibile completo delle diverse realtà culturali.

• Sa mettere a confronto, sa rispettare, al di fuori di ogni pregiudizio, le diverse realtà culturali.

• Sa porsi il problema ed ipotizzare effetti, a livello globale, delle scelte dei singoli stati.

• Saper comunicare con il linguaggio specifico le informazioni raccolte.

etc. etc.), con un approccio critico per aprirsi al confronto con l’altro superando stereotipi e pregiudizi

• Giochi di ruolo

• Produzione di comunicazioni tematizzate utilizzando un linguaggio appropriato

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ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per la redazione di un progetto, si possono consultare i seguenti siti: http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=649 http://www.edurete.org/pd/sele_per.asp?id=142 http://www.volabo.it/webware/userfiles/file/CIESSEVI_Come_nasce_buon_progetto_160309.pdf http://it.ewrite.us/come-scrivere-un-progetto-educativo-89814.html MACROAREA PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI ACCOGLIENZA E BENESSERE EDUCATORI SCOLASTICI B. DEGLI INNOCENTI ALUNNI seguiti dall'assistenza scolas. SCREENING DISLESSIA MASINI x 1e, 2e GLI/DSA BES MASINI x x x TUTTE MOTORIA MARTUCCI XIMEM TUTTE TEATRO IN MUSICA MARTUCCI XIMEM TUTTE LABRATORIO TEATRALE DINI/RAMERINI ACC. FESTE MARTUCCI TUTTA GIOCOSPORT MANUELLI x TUTTE TROFEO ASSI MANUELLI X 3e,4e,5e TUTTI SUL PALCO DOCENTI SAURO SAURO TUTTE SI APRA IL SIPARIO TAROCCHI ACCIAIOLI TUTTE ALFAB MOTORIA MANUELLI/MIUR/CONI TUTTE TUTTI AL SICURO/SICURE GIACALONE/INS: DI CLASSi TUTTE ED. ALLA LEGALITA' MASELLI 4e, 5e Pap/SB TUTTE LA PAROLA AGITA MASELLI Pap/SB 3B-C-H-I TUTTI BRAVI MORI Pap/SB TUTTE PRONTO SOC A SCUOLA MANUELLI SAURO 1e,3e,4e PROM MOT fisico-sportiva GHELARDI x TUTTE PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI

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CONTINUITA' PROG IN CONTINUI ANNOLFI/GIRELLI CLASSI PONTE CONTINUITA' MARTUCCI XIMEM TUTTE PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI INTERCULTURA INGLESE MARTUCCI XIMEN TUTTE INGLESE CON SANDY GIOLI CHIESA TUTTE LIBRAPERTO MAGHERINI SAURO/ACC. AMICI DI PENNA Landi-Mugnaini SAURO/ACC. 5A-5B PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI CULT. DEL TERRITORIO E DELL'AMB. ORTO IN CONDOTTA CORTI/MORI/LASTRUCCI Chiesa Chiesa Papini Acc. S.Brunone LA CAMP è ...FUO CLAS DEGL'INNOCENTI GALILEI TUTTE FAGGIOLI ACCIAi 2A LO BUTTO LI' e RACCOGL LASTRUCCI Chiesa TUTTE PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI ORIENTAMENTO FORMATIVO AREA 2 APPROF INFORMATICA VITI DOCENTI/ATA/GENITORI ALFABET INFORMATICA VITI DOCENTI/ATA/GENITORI ORIENTAMENTO DOCENTI x PROGETTO REFERENTE INF PRIM SEC CLASSI ESPRESSIONE:saper fare, saper pens. GENITORI IN CATTEDRA Docenti x x x TUTTE ROSSO, VERDE, BLU GIOLI CHIESA TUTTE

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A SPASSO NEL TEMPO CERI ACCIAIOLI TUTTE INCONTR IN BIBLIOTECA DEGLI INNOCENTI/MUGNAINI ACCIAIOLI TUTTI IN GIOCO TEC. GIRELLI ACCIAIOLI 3e-4e-5e FESTA DI FINE ANNO DEGL'INNOCENTI GALILEI TUTTE EDUCAZIONE MUSIC DEGL'INNOCENTI GALILEI TUTTE Accademia San Felice IL MONDO DEL TEATRO Tutti i docenti CHIESA TUTTE TUTTI per uno uno per tut MASINI/LASTRUCCI CHIESA 1a e 3a CERAMICA A SCUOLA: S… MANUELLI x x x LETTURA A PIU' VOCI CASAMENTO x LA FIABA NEL TEMPO Pibiri-Faggioli ACC 2A-2B FORSE NON SEMBRA Pierattini CHIESA 4 ETOLOGIA ANNOLFI/COSA/DEL CHIARO X PRIME Papini RALLY MATEMATICO ANNOLFI/MORI/COSA/ X TUTTE DEL CHIARO NOI SIAMO FATTI DELLA PIAZZINI x

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PROGETTO DI PREVENZIONE, INDIVIDUAZIONE E RECUPERO DELLE

DIFFICOLTA’ DI LETTO-SCRITTURA E DI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO QUALI LA DISLESSIA

L’Istituto Comprensivo Galluzzo, come già avvenuto negli anni precedenti, continuerà a partecipare al “Progetto Dislessia”. Esso consta di prove di lettura e scrittura elaborate dall’Associazione Italiana Dislessia volte ad identificare precocemente eventuali Difficoltà o Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Le insegnanti Barbieri e Masini, referenti per tale progetto si occuperanno di sottoporre allo Screening tutti i bambini delle classi prime (nella parte iniziale e finale dell’anno) e seconde (unicamente nella parte iniziale dell’anno) della scuola Primaria dell’Istituto. Nella tabulazione e definizione iniziale e intermedia del livello di difficoltà eventualmente presente, le stesse si avvarranno della consulenza del dott. Mugnaini (psicologo), della dott. Che lazzi (Neuro-Psichiatra Infantile) e del personale (Logopediste) della A.S.L. di competenza. Le attività del progetto sono finalizzate a:

• fornire informazioni ai docenti sulle difficoltà di apprendimento ed eventualmente di relazione dei bambini

• identificare precocemente le difficoltà scolastiche ed intervenire su di esse • controllare le attività di letto-scrittura • analizzare ed affrontare difficoltà relazionali o comportamentali correlate con le difficoltà

di apprendimento • supportare l’azione dei docenti attraverso consulenze specialistiche

Gli obiettivi ed i risultati attesi sono i seguenti:

• informare e supportare i docenti con materiale specifico sulle difficoltà di apprendimento e di relazione

• identificare precocemente tali difficoltà ed intervenire in maniera efficace fin dalle prime fasi dell’acquisizione delle abilità di letto-scrittura

SportelloDislessiaa.s.2013‐2014

Lo sportello dislessia è:

un luogo di ascolto e informazione; un supporto e un punto di riferimento per insegnanti e genitori che possono portare presso di esso

problematiche generali e specifiche (sospetto di dislessia, richiesta di informazioni su una eventuale diagnosi, predisposizione di un piano riabilitativo e compensativo, stesura di un P.D.P.) .

Presso l'aula professori della scuola Papini

• 19/11/2013 - dalle ore 13.30 alle ore 15.30 • 10/12/2013 - dalle ore 13.30 alle ore 15.30 L' insegnante Masini Giovanna e alcuni genitori appartenenti all' A.I.D. saranno a disposizione di genitori e docenti per informazioni.

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ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

DEL GALLUZZO Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.

Il fenomeno dell’immigrazione è considerato un elemento costitutivo delle nostre società nelle quali sono sempre più numerosi gli individui appartenenti a diverse culture. I bambini/ragazzi stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto “persone” e, in quanto tali, titolari di diritti e doveri che prescindono dalla loro origine nazionale. L’integrazione piena degli immigrati nella società di accoglienza è un obiettivo fondamentale e, in questo processo, il ruolo della scuola è primario. Tale integrazione è oggi comunemente intesa come un processo bi-direzionale, che prevede diritti e doveri tanto per gli immigrati quanto per la società che li accoglie.

IL PROTOCOLLO Il protocollo è un documento che contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione, l’inserimento e l’integrazione degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici e traccia le diverse fasi dell’accoglienza.

GLI OBIETTIVI Il protocollo d’accoglienza si propone di:

• Facilitare l’ingresso di alunni di un'altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; • Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; • Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rinnova

eventuali ostacoli alla piena integrazione; • Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni

alunno; • Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato;

• Favorire l’alfabetizzazione e l’integrazione.

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GLI INSEGNANTI

Formella di Andrea Pisano per il Campanile di Giotto: la Grammatica. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo L’insegnante è la persona che adopera strumenti concreti, iconici e

simbolici per rendere possibile la scoperta del sapere.

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FORMAZIONE DOCENTI Nel corso dell’anno gli insegnanti saranno impegnati in corsi di aggiornamento, sia a carattere Ministeriale, Regionale che locale. In particolare si segnalano i seguenti corsi di formazione:

• Primo soccorso presso la Misericordia del Galluzzo • Antincendio presso i Vigili del Fuoco di Firenze • Corso di aggiornamento sull’insegnamento della matematica per i docenti della scuola

secondaria di primo grado • Lingua inglese presso il centro linguistico universitario di Firenze • Corsi sulla prevenzione e la gestione della Dislessia • Glottodidattica per l’apprendimento dell’italiano come L2 • I disturbi dell’apprendimento: iperattività e deficit da attenzione • Percorsi di didattica sulla storia di Firenze • Incontri propedeutici alle visite guidate presso gli Enti Locali • Educazione alle abilità della vita • Percorsi di didattica sulla letteratura per l’infanzia • Percorso di formazione per formatori al lavoro di progettazione in rete e alla

discussione relazionale delle reciprocità • Formazione sicurezza.

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GLI ORGANI COLLEGIALI : IL COLLEGIO DEI DOCENTI

E’ un Organo di programmazione e di governo in materia di funzionamento didattico. E’ un organo tecnico composto da tutti i docenti ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Viene convocato di norma dal Dirigente o su richiesta di almeno un terzo dei componenti. Si riunisce in forma plenaria o per ordini di scuole, a seconda dell’O.d.G. Questo Organo:

• definisce il Piano dell’Offerta Formativa in continuità con le premesse ed i fini della scuola democratica, predisponendo attività di indagine in merito alla domanda formativa della propria specifica utenza assunta con consapevolezza critica

• elabora il curricolo didattico utilizzando, a scopi formativi, la conoscenza del bambino dal punto di vista evolutivo e del curricolo nazionale

• decide in merito alla stipulazione di accordi di rete con altre istituzioni scolastiche per attività di ricerca e sperimentazione didattica, di aggiornamento e formazione curando la circolazione e l’archiviazione della documentazione prodotta.

• delibera in merito al piano di aggiornamento • riflette sistematicamente sugli aspetti oggettivi e sui fattori professionali che determinano

l’efficacia e l’efficienza formativa della scuola, all’interno di un percorso di autoregolazione organizzativa e professionale (autovalutazione).

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IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

E’ l’organo centrale di amministrazione della vita dell’Istituto in tutti i suoi aspetti. E’ un organo che esprime i propri atti di volontà attraverso la mediazione delle diverse posizioni delle sue quattro componenti (dirigente scolastico, docenti, genitori, personale amministrativo). E’ eletto da tutte le componenti e sono chiamate a farne parte ciascuna per la propria rappresentanza.

Questo Organo, presieduto da un genitore eletto, può chiamare a partecipare alle proprie sedute i rappresentanti degli Enti locali ed è sottoposto al controllo attraverso la comunicazione dei suoi atti e la pubblicazione dei verbali delle sedute. Il Consiglio elegge, nel suo seno, una Giunta esecutiva composta dal Dirigente scolastico che la presiede, da un docente, due genitori, un non docente, e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che svolge funzioni di segretario.

GIUNTA ESECUTIVA Art. 277 del D.Lgs 16/04/1994 n° 297; C.M. 19/09/1984 n° 274; O.M. 15/07/1991 n° 215

Prepara i lavori del consiglio d’istituto e cura l’esecuzione delle relative delibere. Propone – entro il 31 ottobre - al consiglio d’istituto il programma delle attività finanziarie dell’istituzione scolastica (D.I. n. 44 dell’1/02/2001, art. 2, comma 3) accompagnato da un’apposita relazione (con illustrazione degli obiettivi da realizzare e l’utilizzo delle risorse in coerenza delle indicazioni e le previsioni del P.O.F., nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario) e dal parere di regolarità contabile dei revisori.

CONSIGLIO D’ISTITUTO Art. 277 del D.Lgs 16/04/1994 n° 297; C.M. 19/09/1984 n° 274; O.M. 15/07/1991 n° 215

Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola. Approva il Programma Annuale e il conto consuntivo. Stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico: a) Adozione del regolamento interno d’istituto b) Acquisto, rinnovo e conservazione beni necessari alla vita della scuola c) Partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative e iniziative assistenziali d) Adozione P.O.F. e) Indicazione dei criteri generali per la formazione delle classi e assegnazione dei docenti; coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, interclasse f) Esprime pareri sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi. Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Al Consiglio spettano le competenze generali in materia di indirizzi gestionali ed educativi e di programmazione economico finanziaria. Spetta in particolare al Consiglio:

• definire gli indirizzi generali per le attività della scuola anche in relazione ai rapporti con il contesto territoriale;

• adottare il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti, verificandone la rispondenza agli indirizzi generali ed alle compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili;

• approvare l’adesione della scuola ad accordi, sponsorizzazioni in coerenza con il POF; • determinare i criteri per l’utilizzazione delle risorse finanziarie, comprese quelle acquisite per

l’attuazione di progetti promossi e finanziati con risorse a destinazione specifica; • approvare i documenti contabili fondamentali.

Nel mese di novembre 2012 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto ed i membri eletti, relativi alle varie componenti, risultano i seguenti:

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7. Modalità relative organizzazione lavoro e articolazione orario del personale ATA ed educativo, da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo d’istituto 8. Criteri generali per l’impiego delle risorse secondo il CCNL 2006-2009 9. Misura dei compensi al personale docente ed educativo per le attività di flessibilità didattica, secondo quanto previsto dal CCNL 2006-2009. Le R.S.U(rappresentanze sindacali unitarie) sono G. Giacalone e G. Mattioli.

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