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Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management ... · Buona Formazione! INDICE LA NOSTRA...

Date post: 16-Jul-2020
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FORMAZIONE Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management
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FORMAZIONE

Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management

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“Per comprendere il ghiaccio devi capire le cose che, di per sé,

sono molto diverse dal ghiaccio”Richard P. Feynman

Conoscere, esplorare, approfondire. Confrontarsi con i propri peer, condividere i progetti, costruire il proprio networking. La scienza non è una certezza e dubitare è l’unico modo per imparare, con mente aperta, coltivando il dubbio e lo scetticismo professionale.

Il Catalogo 2019 nasce dalla considerazione che le competenze richieste al professionista della Funzione Internal Audit siano vaste, in termini di ampiezza di perimetro, e sempre più approfondite, in termini di padronanza dei concetti e dei suoi principi. Un mondo in cui, a volte, è difficile selezionare le priorità di dettaglio ma in cui è necessario non perdere di vista la visione di insieme, guardando avanti, guardando lontano e ampliando l’orizzonte di pensiero.

AIIA quindi si è confrontata con i propri docenti, i partner e, in generale, con gli stakeholder della professione per poter raccogliere spunti, idee, aspettative e opportunità per nuovi approfondimenti e per nuove modalità di dialogo con i discenti. A livello di contesto internazionale, AIIA ha rafforzato ulteriormente

la propria appartenenza al network europeo, che si sta dimostrando una piattaforma di dialogo e di scambio, a livello di knowledge, sempre più importante e solida.

Come per il 2018, il Catalogo 2019 viene costruito intorno ad un “nocciolo” duro - le competenze della gestione della Funzione, riviste e aggiornate - a cui vengono affiancate nuove proposte in campo settoriale e relazionale. La compliance normativa viene sviluppata attraverso l’organizzazione dei corsi extra catalogo, in modo da poter tenere conto delle esigenze e delle scadenze a livello regolamentare, mantenendo però una flessibilità nel calendario della formazione.

Le modalità di erogazione dei contenuti si arricchiscono ancora di più in termini di testimonianze, casi ed esercitazioni, soprattutto all’interno dei percorsi di Alta Formazione - Diploma e 231.

Nella Formazione In House abbiamo disegnato il programma “CIA Tutoring”, per poter far crescere ancora di più la sensibilità e la consapevolezza del valore delle certificazioni.

Buona Formazione!

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INDICE

LA NOSTRA VISIONEDocentiMetodologia didatticaISO

FORMAZIONE SU MISURAAUDIT TUTORINGALTA FORMAZIONEDiploma in Controllo e Internal AuditingPercorso di Specializzazione per Responsabili della Vigilanza ex D.lgs.231/01

FORMAZIONE A CATALOGOGestione della Funzione Internal AuditGovernance e Compliance Normativa

CALENDARIO FORMAZIONE estraibileRisk ManagementFraud AuditingCompetenze relazionali e managerialiSettorialeCertificazioni e Qualificazioni

INFORMAZIONI PRATICHE

4555

610131415

161738

--4248515766

70

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LA NOSTRA VISIONE

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La Formazione Professionale è uno dei fattori critici di successo alla base della valorizzazione e della crescita del capitale umano. Una valida offerta formativa si pone l’obiettivo di venire incontro alle esigenze dell’azienda, rispettando però la volontà dei professionisti di crescere in termini di conoscenze e competenze.

Per articolare una buona offerta formativa bisogna porsi in una posizione di ascolto del mercato, delle sue evoluzioni, delle sue esigenze e di quelli che possono essere, in prospettiva, i bisogni futuri delle aziende riguardo alla gestione dei rischi e dei controlli. Al centro di questa analisi viene posto il professionista, nell’unicità della sua storia e del suo percorso.

AIIA, nel definire, costruire e sviluppare la propria offerta formativa, cerca un punto di incontro tra i bisogni delle organizzazioni e quelli dei professionisti, attraverso gli spunti e i suggerimenti provenienti dal corpo docenti, dai feedback dei partecipanti ai corsi, dai temi di ricerca sviluppati all’interno dei Comitati e dai contributi presenti a livello europeo.

DOCENTIIl corpo docenti è il cuore della formazione di AIIA. Un asset intangibile, di alta qualità, in grado di contribuire, in maniera significativa, al successo delle iniziative formative dell’Associazione. Per questo motivo, AIIA seleziona con attenzione i docenti, attraverso un processo solido e strutturato, che possa valorizzare la professionalità, l’esperienza e l’unicità del proprio corpo docenti. Professionisti eccellenti (Audit Manager, Senior Auditor, esponenti di altre Funzioni di Controllo), formatori, consulenti e docenti universitari che AIIA vuol far crescere in ottica di community, attraverso il coinvolgimento in progetti di sviluppo formativo, momenti di incontro formali, scambi, confronti per una crescita personale e professionale che vada oltre le sessioni d’aula.

METODOLOGIA DIDATTICAI nostri interventi formativi utilizzano l’alternanza e integrazione di differenti efficaci metodologie:

Lezioni: momento fondamentale per condividere e consolidare nuove conoscenze, la lezione può assumere, in funzione dell’oggetto di studio e del profilo dei partecipanti, la forma di una lezione frontale o una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore, in modo da poter attivare il confronto tra i partecipanti.

Esercitazioni: in gruppo o individuali, sono pensate per dare sostanza e per rinforzare i concetti illustrati in aula; agiscono quindi come un immediato momento di verifica dell’apprendimento e del trasferimento delle nozioni teoriche, a sostegno di un’efficace applicazione alla realtà lavorativa.

Business Case: grazie all’analisi e al confronto su casi reali, i partecipanti possono misurarsi sul campo, sviluppando la capacità di comprendere e valutare situazioni complesse, di individuare le possibili opzioni e di effettuare le scelte più adeguate alla soluzione dei problemi.

ISOAIIA ha ottenuto la certificazione di qualita UNI EN ISO 9001:2015 per il settore EA 37: istruzione per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale. Il passaggio alla versione corrente della normativa conferma la leadership dell’Associazione nel campo della formazione, la maturità dei suoi processi e la focalizzazione sui bisogni del cliente.

La certificazione permette alle aziende di utilizzare i fondi paritetici interprofessionali per accedere a tutti i corsi di formazione AIIA, organizzati in modalità interaziendale, aziendale e tutoring, e usufruire dei finanziamenti previsti per la formazione continua dei professionisti del settore Auditing.

5Formazione 2019

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FORMAZIONE SU MISURA

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Ogni realtà organizzativa è caratterizzata da complessità e peculiarità che si riflettono anche sui bisogni di sviluppo del proprio personale. Per questo motivo AIIA offre alle aziende associate programmi formativi su misura che rispondano puntualmente alle specifiche esigenze organizzative e strategiche della Funzione Internal Audit e che permettono la costruzione, nel tempo, di solidi profili professionali.

Progettare e realizzare un intervento ad hoc per l’Internal Audit richiede, da una parte, un bagaglio tecnico-specialistico di alto livello, e, dall’altra, la capacità di leggere la realtà organizzativa e di comprendere le relazioni tra i vari attori che ne fanno parte, inclusa la Funzione Internal Audit. AIIA, grazie ai propri docenti e all’esperienza maturata sul campo, è in grado di fornire questo tipo di expertise a tutto tondo, rappresentando così un vero partner formativo per l’azienda.

I nostri Docenti, infatti, appartengono a importanti realtà aziendali e consulenziali nazionali e internazionali e sono in grado di affiancare e sostenere la Committenza nell’identificazione di esigenze formative - anche per portare in azienda le best practice internazionali - e nella proposta di un’adeguata risposta, in linea con la strategia aziendale e il ruolo dell’Internal Audit nell’organizzazione.

In questo modo ogni intervento diventa un’opportunità di apprendimento per i partecipanti in aula, ma anche per l’intera Funzione Internal Audit e per l’organizzazione nel suo complesso.

I nostri interventi in aula adottano l’approccio dell’organizational learning, rendendo i partecipanti protagonisti del proprio apprendimento, coinvolgendoli in esercitazioni di gruppo e discussioni guidate.

Grazie alla collaborazione tra Internal Audit e Docenti AIIA, è possibile valorizzare il patrimonio di esperienze e competenze dei clienti affinché l’impegno in apprendimento sia un volano per lo sviluppo della Funzione Internal Audit e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di business.

Nei corsi che progettiamo ed eroghiamo su misura:

• i bisogni formativi sono valutati insieme al Responsabile e al Team di Audit in modo da formulare progetti efficaci e mirati, utilizzando le soluzioni didattiche più adeguate

• i partecipanti sono omogenei per esigenze e seniority, facilitando così l’apprendimento e la possibilità di applicare quanto appreso al contesto lavorativo quotidiano

• i costi formativi vengono ottimizzati e l’impegno calibrato sulla base delle reali esigenze.

Ogni nostro intervento si distingue per:

• Assessment iniziale

• Contenuti innovativi

• Case Study

• Role Play

• Modellamento di Best Practice.

ANDREA CAPPELLETTIBusiness Development &

Marketing Manager

Direct line +39 02 3658 1540 [email protected]

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Manager

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Per maggiori informazioni sui

Programmi Corporate e disegnare insieme il

percorso formativo per la tua azienda e/o il tuo gruppo

di colleghi contatta:

7Formazione 2019

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8 Formazione 2019

ESPERIENZE AZIENDALI

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, nel corso dell’ultimo biennio, ha deciso di rafforzare una serie di key competence dei propri Internal Auditor attraverso un percorso strutturato in 8 sessioni formative presenti nel nostro catalogo: Strumenti e Tecniche di Internal Audit, Strategia Analisi Dati, Audit Report Writing, Audit sui processi di filiale e tematiche Soft Skill.

A livello numerico, il progetto ha permesso l’erogazione di 150 sessioni formative ad una platea complessiva di circa 70 Auditor. Il percorso ha visto valutazioni estremamente positive da parte degli Internal Auditor coinvolti che hanno apprezzato la proposta formativa e in particolare l’adattamento dei corsi alla realtà finanziaria e alle esigenze delle singole aule.

Il valore aggiunto degli interventi formativi, dopo un’attenta analisi dei fabbisogni della Funzione, è stata la forte customizzazione dei contenuti calati nella realtà aziendale che ha permesso di confrontarsi su casi concreti e ha portato quindi riscontri tangibili nelle attività operative quotidiane.

Il risultato è stato ottenuto grazie a una triangolazione virtuosa tra la Formazione AIIA, la Formazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia e la stessa Funzione Internal Audit.

Gruppo Bancario

Crédit Agricole Italia

Salini Impregilo

Salini Impregilo, global player nel settore delle costruzioni, con l’obiettivo di portare alcune risorse della Funzione Internal Audit all’ottenimento del titolo CIA, ha deciso di sviluppare un percorso mirato di preparazione alla Certificazione Internazionale. Il percorso di tutoring ha coinvolto quattro risorse ed è stato strutturato su 3 giornate di formazione frontali distanziate nel tempo per garantire la formazione e la preparazione dei partecipanti all’esame CIA, parti I-II.

La formazione si è completata con 4 ore di tutoring a distanza organizzata in gruppo col docente di riferimento per approfondire i temi più sensibili.

Il percorso ha consentito di fornire spazio sia a concetti e teoria, sia alla technicality dell’esame e alla modalità migliore per approcciarlo.

8 Formazione 2019

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A livello Internazionale, il titolo di Certified Internal Auditor è la sola qualifica che riconosce e identifica in modo univoco un professionista dell’Internal Auditing, a prescindere dal paese di provenienza e dal ruolo ricoperto in azienda. Tale qualifica testimonia il raggiunto livello di eccellenza e offre una concreta indicazione dei parametri qualitativi richiesti per l’esercizio della professione di Internal Auditor. Diventare un CIA, quindi, significa entrare a far parte di un ristretto gruppo di professionisti operanti a livello mondiale che hanno conseguito questo attestato e godono del prestigio e del valore aggiunto che ne conseguono.

AIIA ha sviluppato due programmi Corporate per accompagnare i manager della Funzione Internal Audit, delle principali aziende italiane, al sostenimento dell’esame CIA:

• CIA Review Course: il programma formativo con finalità “di ripasso”, tramite la guida di docenti specializzati e certificati, ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti un fattivo supporto conoscitivo e di verifica per le materie d’esame, nonché un metodo per aumentare le chance di superamento degli esami CIA tramite Check Point di studio e Simulazioni d’esame.

• CIA Tutoring: il percorso di tutoring è pensato per piccoli gruppi che vogliono approcciare l’esame tramite un accompagnamento guidato. Idealmente, i gruppi sono composti da 3-5 persone, il più possibile omogenei per seniority, conoscenza degli IPPF, livello di studio e padronanza della lingua inglese. Il percorso si struttura alternando giornate d’aula (sessioni frontali) e sessioni di studio individuale (sessioni remote). Ciascuna sessione frontale si conclude con l’assegnazione di un gruppo di compiti/schede che costituiscono la base per le sessioni personali/remote.

ProgrammiCertificazione Internazionale

CIAper laaziendali

9Formazione 2019

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N

S

EO

AUDIT TUTORING

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L’Audit Tutoring è un servizio di affiancamento, valido e concreto, alla Funzione Internal Audit nelle seguenti fasi:• Start-up della Funzione Internal

Audit: disegno e implementazione delle metodologie e delle attività di Audit.

• Assessment della Funzione Internal Audit: aggiornamento e revisione dei modelli e organizzazione della Funzione.

Per entrambe le situazioni, l’Audit Tutoring prevede percorsi personalizzati finalizzati al rafforzamento della Funzione.

In particolare un professionista Senior, o un Team di Auditor, di comprovata esperienza,

affinancheranno la Funzione in maniera concreta, mediante un training on the job applicata a processi operativi e ad attività tipiche della Funzione Internal Audit, utilizzando sia gli Standard della Professione sia le best practice di riferimento.

L’intervento di tutoring nasce da un’analisi dei fabbisogni e dalla valutazione della situazione attuale, in modo da definire, al meglio, un percorso personalizzato di accompagnamento della Funzione Audit, oppure già mirata su ambiti specifici in base alle esigenze del Responsabile.

Tale percorso prevede le seguenti tipologie di tutoraggio:

N

S

EO

MODULO TITOLOFUNZIONE

START-UP ESISTENTE

0 Start-up della Funzione Internal Audit ✓

1 Quick Maturity Assessment della Funzione IA per individuare le aree di intervento

2 Modello di Risk Assessment e pianificazione dell’Audit ✓ ✓

3 Modello di Self Control Risk Assessment per le analisi preliminari sui processi

✓ ✓

4 Modello di costruzione dei Work Program della Funzione ✓ ✓5 Modello di reportistica della Funzione Internal Audit ✓ ✓6 Modello di monitoraggio dei follow up e piani d’azione ✓ ✓7 Modello per la preparazione della Quality Assessment Review ✓

AUDIT TUTORING: START-UP E ASSESSMENT DELLA FUNZIONE IA

11Formazione 2019

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Nella costituzione della nuova Funzione Internal Audit, il Comune di Milano ha richiesto supporto ad AIIA per un intervento mirato al rafforzamento delle competenze del team. Con il supporto dei referenti, è stata effettuata una dettagliata analisi del fabbisogno formativo e di affiancamento della Funzione. Sulla base delle esigenze riscontrate è stato, dunque, predisposto un piano esecutivo delle attività da realizzare suddiviso in 3 giornate di formazione e 3 di affiancamento operativo nelle attività di Audit.In particolare le giornate formative hanno avuto l’obiettivo di offrire un focus sul disegno della Funzione Internal Audit e di fornire gli elementi di base per svolgere l’attività attraverso la definizione e strutturazione dell’attività stessa; infine l’illustrazione delle metodologie di lavoro più efficaci. Le successive giornate di affiancamento, hanno avuto lo scopo di riprendere gli argomenti illustrati, nel corso delle giornate di formazione frontale e mettere in campo le metodologie di Audit per la redazione del manuale di Audit, il perfezionamento dei modelli da utilizzare per le attività di Auditing e un confronto operativo rispetto agli Audit in corso.L’intervento formativo si è dimostrato essere un utile strumento per implementare e rafforzare le competenze della Funzione e per dare il via alle attività della Direzione Internal Audit.

I diversi interventi possono essere modulati in base al grado di complessità e rilevanza della Funzione.

Tutti i singoli moduli saranno accompagnati da:

• Sezione di inquadramento dell’argomento e collegamento degli approcci con gli standard e best practice di riferimento.

• Strumenti operativi di lavoro standard.

• Personalizzazione light/full/extended degli strumenti di lavoro standard per adattarli alla Funzione e al Sistema dei Controlli Interni dell’organizzazione.

ANDREA CAPPELLETTIBusiness Development &

Marketing Manager

Direct line +39 02 3658 1540 [email protected]

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Per maggiori informazioni sui Programmi Corporate e disegnare insieme il percorso formativo per la tua azienda e/o il tuo gruppo di colleghi contatta:

Comune di Milano

ESPERIENZE AZIENDALI

Formazione 201912

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ALTA FORMAZIONEI corsi di Alta Formazione di AIIA da sempre coinvolgono gli Internal Auditor in un processo di apprendimento e specializzazione che sostiene lo sviluppo e la crescita professionale. AIIA ha definito e realizzato, nel corso degli anni, percorsi finalizzati all’acquisizione e allo sviluppo di particolari competenze in determinati settori tecnici e professionali; utili ad un approfondimento e/o coerenti con una riqualificazione professionale.

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DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL AUDITING

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito http://www.aiiaweb.it/diploma-controllo-e-internal-auditing e con specifiche comunicazioni.

Il Diploma in “Controllo e Internal Auditing” è un percorso formativo di Qualificazione finalizzato a fornire ai partecipanti una base completa delle conoscenze e competenze richieste per sviluppare al meglio la propria carriera di Internal Auditor.

Un percorso teorico/pratico che affronta tematiche di Internal Auditing, Risk Management, Control Management e Corporate Governance, essenziali per lo svolgimento di un’efficace attività di Audit.

Con l’obiettivo di presentare un’offerta formativa in linea con le più recenti istanze della Professione, i contenuti del Diploma sono costantemente aggiornati, integrando le attuali best practice metodologiche con il più innovativo know-how specialistico, sviluppato a livello internazionale dall’Institute of Internal Auditors e declinato da AIIA sulla base delle esigenze del contesto italiano (di normativa e di mercato).

L’edizione 2018-2019 prosegue nella logica, ormai consolidata e apprezzata dai partecipanti, di personalizzazione del percorso formativo. I partecipanti potranno scegliere tra due Specializzazioni in base al proprio settore di provenienza: Finanziario & Assicurativo o Manifatturiero & Servizi.Ambedue le specializzazioni affronteranno, attraverso 2 moduli formativi della durata di 2 giornate d’aula ciascuno, tematiche di Risk Management e Fraud Audit con un focus sulle esigenze specifiche di settore.

Il conseguimento del Diploma rappresenta per le aziende la garanzia di competenza per i propri Internal Auditor ed è inoltre un’ottima preparazione per coloro che desiderano intraprendere il programma di Certificazione Internazionale CIA - Certified Internal Auditor.Il Diploma è composto da un percorso caratterizzante (6 moduli didattici) e una specializzazione (Finanziario e Assicurativo o Manifatturiero e Servizi) per un totale di 14 giornate di formazione.

MILANO, 11a edizioneDal 4 Ottobre 2018

ALTA FORMAZIONE

Il conseguimento del Diploma sarà garantito dal superamento di un esame (multiple choice test).

MODULO 1 (2 giornate)La Governance aziendale, la

gestione del rischio e il Sistema di Controllo Interno

MODULO 2 (4 giornate) L’attività di Audit: pianificare l’attività, gestire gli incarichi e migliorare la qualità

MODULO 6 (1 giornata) Case Study. Sessione di follow-up

MODULO 7 - SPECIALIZZAZIONI

Finanziario & Assicurativo (4 giornate)

Manifatturiero & Servizi (4 giornate)

MODULO 5 (1 giornata) IT e Internal Audit

MODULO 3 (1 giornata) Strumenti e tecniche di

comunicazione nell’Audit

MODULO 4 (1 giornata) La gestione dell’impresa e l’Audit: strumenti e conoscenze specifiche

14 Formazione 2019

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Il Percorso di Specializzazione per Responsabili della Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, nato nel 2009, rappresenta un punto di riferimento costante nel tempo per i professionisti che, a diverso titolo, affrontano le tematiche della responsabilità amministrativa di impresa.

Grazie alla collaborazione tra AIIA e AODV231 e all’esperienza dei docenti e dei discenti in aula, il programma viene costantemente rivisto e aggiornato per stare al passo con l’evoluzione della normativa e della prassi giurisprudenziale. Le giornate di aula prevedono quindi l’alternanza di argomenti teorici e di esemplificazioni pratiche (casi di dominio pubblico, testimonianze, esercitazioni guidate), con l’obiettivo di fornire ai discenti solide conoscenze teoriche e il know how pratico da portare in azienda.

Il corso di specializzazione si sviluppa in 6 giornate, suddivise in 2 aree tematiche focalizzate sui diversi aspetti del D.lgs. 231/2001:

• Il D.Lgs. 231/01: inquadramento della normativa e confronti a livello europeo, il concetto di responsabilità amministrativa degli enti, OdV, catalogo dei reati presupposto, il MOG e suoi elementi distintivi - 2 giornate

• L’OdV: il ruolo e le responsabilità, i requisiti, le attività, il rapporto con gli altri organi societari e di controllo, i flussi informativi a supporto del Modello e la gestione delle segnalazioni - 4 giornate.

La professionalità e le competenze eterogenee dei docenti rappresentano il fattore critico di successo del percorso e aiutano i discenti a costruire, anche attraverso la partecipazione attiva in aula, un bagaglio di conoscenze e di strumenti che possono essere utilizzati, in maniera proficua, nel proprio contesto lavorativo.

I feedback costanti e la risposta a esigenze di approfondimento nate durante il percorso favoriscono quindi l’apprendimento concreto e lo scambio di esperienze tra i partecipanti.

PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER RESPONSABILI DELLA VIGILANZA EX D.LGS. 231/01

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito http://www.aiiaweb.it/percorso-di-specializzazione-responsabili-della-vigilanza-ex-D.lgs-23101 e con specifiche comunicazioni

Corso dispecializzazioneper responsabili

della Vigilanzaex D.Lgs. 231/01

ALTA FORMAZIONE

MILANO, dal 7 maggio ROMA, dal 28 settembre

Edizione 2018

In collaborazione con:

MODULO 2 (4 giornate)L’Organismo di Vigilanza: il ruolo, i requisiti, le attività, le responsabilità

MODULO 1 (2 giornate)Area legale e governance

aziendale

15Formazione 2019

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FORMAZIONE A CATALOGOLa Formazione a Catalogo è da sempre ideata e progettata sulla base dell’ascolto delle esigenze formative espresse direttamente dai Team di Internal Audit di aziende clienti e grazie al continuo confronto con il nostro Technical Center. Ogni corso a catalogo è disegnato con l’obiettivo di garantire aggiornamento e sviluppo delle skill specifiche richieste dal ruolo di Internal Auditor.

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17Formazione 2019

Una Funzione Internal Audit costruita, gestita e fatta operare secondo le logiche più moderne, efficaci ed efficienti, nel rispetto degli Standard Internazionali della professione, è in grado di creare valore per l’impresa, per gli stakeholder, per gli altri attori del Sistema di Controllo Interno.

Essa svolge un ruolo di significativa valenza per la messa a punto del sistema di governo dell’impresa, affinché questa disponga di una ragionevole garanzia per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, operativi e di compliance legislativa.

Una corretta gestione della Funzione presuppone la comprensione e l’applicazione, in funzione del contesto organizzativo, degli Standard della Professione di Internal Auditor che rappresentano la best practice di riferimento a livello internazionale.

La Funzione Internal Audit e le aspettative di Corporate GovernanceL’analisi del contesto, le aspettative dei “clienti”, i rischi e le opportunità da gestire

L’ottimizzazione della Funzione: il posizionamento organizzativo, la struttura e il dimensionamento quali/quantitativo

Gli strumenti di “governo” della Funzione (indicatori, obiettivi specifici, sistemi di misurazione delle performance della Funzione, MBO)

Il processo di Audit integrato nel processo manageriale: definizione dei “momenti” in cui il RIA deve interagire con le scelte strategiche d’azienda, la creazione del valore con il contributo dell’Internal Audit

Impostare e realizzare la Risk Analysis, predisporre la proposta di Piano di Audit

I presupposti del Piano di Audit e le tecniche di selezione dell’intervento: le priorità dell’attività di Audit in linea con gli obiettivi dell’organizzazione L’ottimizzazione dell’attività di Audit “risk based”, Audit di compliance e di antifrode (i compiti di IA nel contesto del D.Lgs. 231/01, L. 262/05, D.Lgs.81/08, GDPR, ecc.)

Un approccio sperimentale per misurare gli effetti economico finanziari del “buon governo” aziendale e dell’attività di Internal Audit

Adozione di un processo periodico di monitoraggio e valutazione (interna ed esterna - Quality Assurance)

La gestione di attività di Audit all’estero

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• costruire il ruolo focale del Responsabile di Funzione• costituire e/o implementare, organizzare e/o riorganizzare la

Funzione IA• costruire e promuovere la risk analysis, sulla cui base

elaborare il Piano di Audit “Risk Based” allineato alle strategie dell’impresa

• impostare la valutazione periodica del Sistema di Controllo Interno

• gestire e ottimizzare le attività di reporting nei confronti degli organi aziendali.

CONTENUTI

ROMA 12 - 13 giugno

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditGOVERNO E CONDUZIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit e ai Professionisti e/o Consulenti incaricati di progettare, sviluppare e monitorare sistemi di controllo interno di gestione dei rischi.

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18 Formazione 2019

Il Piano di Audit: obiettivi e finalitaIndividuazione dell’universo di Audit ed elaborazione di indici di complessità

Elementi di Risk Assessment ai fini del Piano di AuditMetodologie di Risk Scoring e identificazione dei rischi (rischi interni, rischi esterni)

Definizione della strategia di copertura di Audit ed elaborazione di indici di “Audit Coverage”

Definizione dei fabbisogni di risorse e allocazione in base alla prioritizzazione degli interventi

Integrazione tra le funzioni di controlloDefinizione di una tassonomia di riferimento e di una base informativa comune

Condivisione di metodologie integrate di esecuzione e/o raccordo delle verifiche, che permettano alle Funzioni di controllo l’utilizzo dei delivery e/o flussi informativi delle altre Funzioni di controllo

Disegno delle modalità di coordinamento e flussi informativi utilizzabili in ottica di integrazione

Definizione di strumenti condivisi tra le funzioni di controllo

Case 1: individuazione e pesatura dei fattori di rischio con approcci tradizionali e sistemici

Case 2: allocazione delle risorse disponibili in base alla prioritizzazione degli interventi

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di: • produrre e documentare un Risk Assessment• produrre e documentare un Piano di Audit Risk-Based• sviluppare una vera e propria integrazione tra i vari attori del

Sistema di Controllo Interno al fine di massimizzare le attività di verifica e controllo svolte dai diversi attori.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili delle Funzione Internal Audit e agli Internal

Auditor esperti che collaborano alla predisposizione del Piano di Audit.

L’attività di pianificazione, volta alla redazione di un Piano di Audit pluriennale, necessità di metodologie ben definite che, partendo dall’identificazione e dall’analisi delle aree di rischio, permettono di individuare, in presenza di risorse limitate, le aree di priorità in coerenza con gli obiettivi e le strategie aziendali. Inoltre, come previsto dagli IPPF e dalle best pratice, le diverse funzioni di controllo si coordinano per definire una base informativa e una tassonomia comune, condividere una metodologia e definire strumenti di integrazione, al fine di garantire una corretta copertura delle aree di rischio e minimizzare la duplicazione delle attività.

Gli Internal Auditor devono, quindi, affinare le proprie conoscenze delle metodologie di Risk-Based Auditing per stendere un piano efficiente.

ROMA 20 - 21 febbraio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditDAL RISK ASSESSMENT AL PIANO DI INTERNAL AUDIT: LA GESTIONE DELLA FUNZIONE

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19Formazione 2019

La crescente complessità del contesto esterno, in termini di evoluzione normativa, globalizzazione dei mercati e delle informazioni, impatto e frequenza delle crisi finanziarie, richiede una maggiore attenzione alla gestione e al monitoraggio dei rischi.

La Funzione Internal Audit si trova in una posizione privilegiata: in virtù dell’indipendenza e dell’obiettività che la contraddistingue, viene chiamata ad assumere un ruolo di rilievo in azienda, un business partner a servizio della Corporate Governance e non più un mero controllore ex post.

In questo contesto, la Funzione deve inoltre confrontarsi anche con nuovi interlocutori interni quali le funzioni di “Risk Management” e le funzioni di “Compliance”, oltre che con gli organi di governo aziendale.

Per ottenere un pieno riconoscimento del proprio ruolo, l’Internal Audit può e deve utilizzare al meglio gli strumenti di comunicazione, con l’obiettivo di far comprendere al Management e al resto dell’organizzazione che l’Internal Auditor è sempre più un partner strategico per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

La Comunicazione nel MarketingLa Comunicazione come arte

Gli strumenti della comunicazione: auditivi, visivi e audiovisivi applicati all’Audit. Come comunicare efficacemente per fornire risultati concreti

Il Neuromarketing: i quattro quadranti

La vendita dei vantaggi

L’approccio strategico

La comunicazione sistemica

Come misurare i risultati della sola comunicazione

Marketing della Funzione Internal AuditAssessment della situazione iniziale e obiettivi da raggiungere

Come presentarsi e cosa presentare al Top Management aziendale e agli Stakeholder

Fare Audit: rapporti con gli auditati Day by day: sfide, insidie e successi

Le “armi” dell’Internal Audit: competenze tecniche e soft skill

L’importanza del feedback (satisfaction survey)

Come strutturare le presentazioni in staff meeting delle direzioni

Il processo di Marketing Management dell’Audit:

Gli aspetti organizzativi

La generazione dell’idea

La selezione delle idee

Lo sviluppo e la sperimentazione del concetto di Report di Audit

Spunti di miglioramento e tool (Internal Audit Newsletter, Intranet aziendale)

Il corso ha l’obiettivo di:• identificare le possibili azioni che l’Internal Audit deve

mettere in atto al fine di comunicare internamente in maniera efficace ed efficiente il proprio ruolo, gli ambiti di responsabilità e le modalità con cui crea valore

• definire come presentarsi e cosa presentare al Top Management e agli Stakeholder; comprendere che comunicare correttamente è creare valore

• capire e identificare chi sono gli Stakeholder per trasmettere il valore aggiunto portato dall’Internal Audit.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili di Internal Audit e Audit Manager che desiderano migliorare il proprio posizionamento e la visibilità all’interno del Gruppo e nei confronti del Top Management.

MILANO 2 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMARKETING DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT E VALORIZZAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE

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20 Formazione 2019

Introduzione alla statistica e al campionamento statisticoFondamenti della statistica Distribuzione normale e binomiale

Tipi di campionamento: statistico e non statistico, per attributi e per variabili

Formule e tabelle di calcolo - limitazioni e vantaggi delle formule approssimate

Applicazioni della statistica di baseAnalisi dei casi di non-conformità / errori con proiezione della misura effettiva di queste differenze in una popolazione di registrazioni

Esempi con l’uso di applicazioni IT specializzate

Trattamento dei casi reali (Nota: i partecipanti sono invitati a presentare casi ed esigenze effettive)

Estensioni della statistica di baseTest delle ipotesi che condizionano l’uso dei metodi statistici

Verifiche di omogeneità di campioni e popolazioni

Uso delle distribuzioni t, F, Chi quadrato

Distribuzione di Poisson: principi ed utilizzo

Correlazione lineare

Analisi conoscitive e predittive e ricerca di anomalie/frodi:Ricerca di anomalie

Serie temporali ed inferenza

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• pianificare l’intervento valutando l’appropriatezza dell’utilizzo

delle tecniche statistiche e campionarie• saper valutare la conformità e adeguatezza di un elevato

numero di operazioni , documenti… utilizzando le tecniche campionarie

• valutare la presenza o l’entità di singolarità o eccezioni all’interno di un insieme di casi, dati o documenti

• dare un giudizio sulla validità dei criteri o dei calcoli statistici presentati da altri

• introdurre all’impiego degli strumenti di supporto statistico comunemente a disposizione.

CONTENUTI

La conoscenza di alcuni strumenti statistici e delle tecniche di campionamento, può rendere più efficiente l’attività di Audit e più tempestivo e puntuale il presidio dei rischi. Per questo motivo, è sempre più importante che l’Auditor ampli il proprio bagaglio professionale con gli elementi basilari della statistica e della teoria dei campioni.

Non è necessaria una conoscenza approfondita dei fondamenti matematici, ma solo una conoscenza di quali tecniche sono disponibili e in quale occasioni è opportuno utilizzarle. L’utilizzo di tecniche quantitative, combinato e integrato con Risk-Assessment e le tradizionali metodologie di Audit, può permettere all’Audit di raggiungere le proprie conclusioni.

MILANO 21 - 22 novembreROMA 12 - 13 febbraio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMETODI STATISTICI E CAMPIONARI PER L’AUDIT

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

e a Professionisti nell’ambito del Controllo, che desiderano avere una

comprensione precisa dell’estensione delle garanzie e previsioni di tipo

statistico o desiderano introdurre, o estendere, l’uso della statistica a

previsioni e analisi di indagine

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21Formazione 2019

I reparti informaticiRuolo, caratteristiche e connotazione organizzativa

Criticità e problemi tipici

Elementi per la definizione del perimetro degli interventiArea tecnica (progettualità applicativa, controlli di autorizzazione, controlli di sicurezza)

Area organizzativa (segregazione dei ruoli, pianificazione, supporto utente)

Area di governance (conformità, supporto del business, continuità operativa)

Rischio e controllo in ambito informaticoMetodi e criteri di impiego di framework avanzati

Ottiche di valutazione e di priorizzazione dei vantaggi e dei rischi

Uso degli indicatori

Corretto grado di autonomiaValutazione dei contenuti tecnici

Quantificazione e qualificazione delle integrazioni necessarie

Ottenimento dei dati informatizzati

Non tutti gli interventi IT richiedono sensibilità o conoscenza tecnica specializzata. Alcuni interventi in organizzazioni e assetti sufficientemente stabili, o di verifica della conformità e della corretta gestione complessiva delle ITC, possono essere eseguiti anche da non tecnici.

Analogamente, verifiche funzionali del supporto informatico ai processi di business possono essere eseguiti da personale che non metta, per sua cultura, in primo piano gli aspetti tecnici. Le difficoltà si possono presentare quando la copertura, la conformità o gli aspetti di Controllo Interno da esaminare richiedono una sensibilità tecnica adeguata.

Il corso ha l’obiettivo di:• definire l’ambito di intervento più appropriato,

coerentemente con le conoscenze tecniche e la sensibilità dell’Auditor, per eseguire interventi in maniera professionale

• dimostrare l’uso corretto di framework IT avanzati (COBIT)• sensibilizzare l’Internal Auditor in modo da permettere

una corretta valutazione e coordinamento dell’eventuale supporto.

CONTENUTI

MILANO 28 febbraio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditIT PER NON IT AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor non informatici che desiderano approfondire le tematiche connesse all’Information Technology.

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22 Formazione 2019

Cos’è e come si definisce una strategia di analisi dati

Strategia e Knowledge Discovery System

Cosa è un data warehouse

Cosa sono i Big Data

Principali strumenti di analisi statistica

Principi di Data Mining

Elementi di Machine Learning

Statistical Modelling vs Machine Learning

Pianificazione e verifica

Il corso ha i seguenti obiettivi:• presentare il principio della strategia di analisi• introdurre i concetti di Knowledge Discovery System,

Business Intelligence e Machine Learning• illustrare alcune delle principali tecniche di data mining • spiegare le principali differenze fra l’utilizzo dei Big Data e

quello dei Datawarehouse tradizionali • illustrare le proposte di approccio metodologico su casi pratici

CONTENUTI

La quantità e la varietà dei dati aziendali si sta costantemente ampliando. Se fino a dieci anni fa il focus era solo sui Database e sui Datawarehouse strutturati, oggi, anche tipologie non strutturate come e-mail, sms, post su blog e social network stanno assumendo sempre maggior rilevanza, senza dimenticare l’ampio patrimonio di file multimediali che sempre più spesso fanno parte del patrimonio informativo dell’impresa.

Di pari passo deve crescere la consapevolezza dell’Auditor rispetto ai rischi e alle possibilità che il nuovo contesto informativo presenta. Il corso si propone, senza scendere in eccessivi dettagli tecnici, di presentare un possibile approccio per favorire un pieno utilizzo delle varie fonti informative disponibili, illustrando alcune delle principali metodologie statistiche e informatiche che possono guidare l’Auditor nella fase di pianificazione e di effettuazione delle proprie attività.

MILANO 15 maggioROMA 29 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditDATABASE, DATAWAREHOUSE E BIG DATA: STRATEGIE E METODI PER L’AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti che

desiderano avvicinarsi ad un approccio quantitativo sia sul mondo dei

Datawarehouse tradizionali che sulle nuove fonti informative.

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23Formazione 2019

Ruolo del Continuous AuditingIl contesto evolutivo

Continuous Auditing, Continuous Monitoring e Continuous Assurance

Benefici e rischi del Continuous Auditing

Introduzione alla pianificazione, attuazione ed esercizio del Continuous Auditing

Disegno dei controlli e risposta ai findingProgetti pilota: approcci, tempi, risorse, risultati, indicazioni

Pacchetti informatici di supporto - caratteristiche e modalità d’uso

Metodi euristici recenti o nuovi di indagine, loro impiego

Il processo di Continuous Auditing contribuisce a garantire la conformità alle politiche e procedure aziendali. In molti casi, questo sistema può operare come strumento di «allarme» per individuare preventivamente aspetti critici del Sistema di Controllo Interno.

Il processo di Continuous Monitoring permette, invece, di avere una visibilità realtime del corretto funzionamento e dei problemi dei processi operativi o di business dal punto di vista del manager.

Il collegamento e l’osmosi di approcci tra i due processi arriva in profondità, a tal punto che in determinati casi gli strumenti automatizzati possono essere i medesimi, impiegati con ottiche e scopi diversi, ma sempre con l’obiettivo di minimizzare i tempi di intervento e le conseguenze di errori, di non conformità e di potenziali frodi.

Appare evidente il vantaggio che le organizzazioni possono trarre dall’introduzione di approcci di questo tipo, in termini di risparmi diretti e di minori problemi dei sistemi operativi e di quelli di controllo.

Il corso ha l’obiettivo di:• incrementare l’efficacia delle attività di Audit per il

monitoraggio continuo del Sistema di Controllo Interno• valutare possibilità, requisiti, vantaggi e condizioni per

introdurre o utilizzare il Continuous Auditing e Continuous Monitoring nelle proprie aziende

• accrescere la capacità e le competenze degli Auditor e del Management.

CONTENUTI

ROMA 15 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditCONTINUOUS AUDITING & CONTINUOUS MONITORING

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Auditor interni ed esterni che desiderano informarsi sugli sviluppi del Continuous Auditing e del Continuous Monitoring come strumento di efficienza per un monitoraggio continuo.

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24 Formazione 2019

Evoluzione dei Sistemi di Controllo Interno e dell’attività Internal AuditingEvoluzione del SCIGR e principali framework/modelli di risk/control assessment

L’Internal Audit tra assurance e consulenza

Standard/documenti nazionali e internazionali di riferimento

Il framework di valutazione del SCIGR

L’assurance sul disegno e sul funzionamento del Sistema di Controllo InternoLa metodologia di valutazione integrata del SCIGR

Il modello analitico e gli elementi di valutazione

Gli strumenti di rilevazione-misurazione quantitativa degli elementi del modelloLa formulazione delle valutazioni

I punti di contatto della metodologia

operativa con i principali modelli internazionali (ERM, COSO, COBIT)

CASE 1: Processo di gestione incassi creditiIndividuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione

Utilizzo di strumenti di rilevazione

Valutazione del disegno dei controlli

Sviluppo di Audit Program

Valutazione del funzionamento

CASE 2: Processo di gestione degli acquistiIndividuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione

Utilizzo di strumenti di rilevazione

Valutazione del disegno dei controlli

Le specifiche valutazioni per gli ambiti di interesse del CdA, dell’Organismo di Vigilanza e del Dirigente Preposto

Il corso ha l’obiettivo di:• illustrare una metodologia operativa, coerente con i

principali framework di riferimento (ERM, COSO, ecc.)• illustrare gli strumenti di rilevazione e misurazione

quantitativa del livello di adeguatezza del modello• fornire strumenti di immediato utilizzo pratico.

CONTENUTI

Il Sistema di Controllo Interno (SCIGR) è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Nell’attuale contesto economico le imprese devono dotarsi di strumenti atti a fornire una corretta valutazione qualitativa dello SCIGR.

La costruzione di un buon Sistema di Controllo Interno è fondamentale tanto quanto la sua manutenzione e la sua valutazione periodica in termini di affidabilità, sia sotto il profilo del disegno che del funzionamento dello stesso.

MILANO 22 - 23 maggioROMA 12 - 13 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMETODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor con

almeno 2 anni di esperienza nel ruolo e ai soggetti coinvolti a vario titolo nel processo di progettazione, definizione

e valutazione del SCIGR (ad esempio componenti di organi quali Collegio Sindacale, Comitato per il Controllo

Interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.lgs. 231/01, personale delle Funzioni Risk Management, Dirigente

Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ecc.)

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25Formazione 2019

Introduzione

La fase di ricerca delle ideeStimolare la creatività

Strutturare l’invenzione

Utilizzare i riferimenti normativi e procedurali

Utilizzare i riferimenti interni

Utilizzare il benchmarking (competitivo, funzionale, globale)

La fase di selezione delle ideeAccertare la fattibilità

Valutare i costi e i benefici

La fase di organizzazione degli argomentiStandardizzare (le categorie della variazione)

Assicurare la completezza (la regola delle 5 domande)

La fase di discussioneProgettare la discussione

Facilitare la condivisione

La fase di memorizzazioneOttimizzare i flussi interni

Assicurare la riusabilità

Misurare i risultati

Obiettivi e tematiche fondamentali del follow-upI controlli e la mitigazione dei rischi

La misurazione dei risultati

I 4 elementi chiave da progettare

La classificazione delle azioni correttiveLa valutazione del sistema di controllo

La criticità dei rilievi

I tempi e le responsabilità di realizzazione del piano di azioni

L’organizzazione delle attività di follow-upAutocertificazione e indipendenza Rotazione e continuità operativa

Gli strumenti di follow-upIl database delle azioni correttive

La gestione documentale

Il reportingFormato

Tempi

Mittenti e destinatari

Condivisione ed escalation

Conclusioni

La possibilità per l’Internal Auditor di creare valore aggiunto e di stimolare la percezione del proprio apporto, anche in termini di consulenza, passa fortemente attraverso la capacità di proporre soluzioni valide in sede di raccomandazioni.

Nel corso verrà quindi presentata una metodologia sviluppata per guidare in modo semplice l’identificazione, la valutazione e la proposta delle raccomandazioni, scomponendone l’intero ciclo di vita in cinque fasi che vanno dalla ricerca delle idee alla valutazione della loro efficacia oltre a fornire una guida completa alla progettazione e realizzazione delle attività di follow-up.

Il corso ha l’obiettivo di:• illustrare un modello integrato, che non trascuri gli aspetti di

comunicazione efficace delle raccomandazioni• promuovere un approccio orientato al miglioramento, che

si fonda sulla misurazione del contributo reale apportato all’organizzazione

• illustrare le attività di follow-up nell’ambito dell’Internal Audit, a partire dall’esame degli Standard Professionali e delle problematiche più comuni che si incontrano in fase di esecuzione

• presentare un modello che consenta di distinguere e analizzare gli elementi fondamentali che compongono l’attività di follow-up.

CONTENUTI

MILANO 18 - 19 marzoROMA 5 - 6 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditLE RACCOMANDAZIONI DI AUDIT: DALLA RICERCA DELLE IDEE AL FOLLOW UP

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor, Audit Team Leader e Audit Manager e Responsabili Internal Audit.

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26 Formazione 2019

Ruolo dell’Internal AuditorFunzioni e responsabilità

Assurance e consulenza

Aspettative del Management

Corporate Governance

Standard per la pratica professionale

Elementi di background professionale

L’intervista: preparazione ed esecuzione

L’Auditing in ottica di ”analisi dei processi”: vantaggi, caratteristiche e tecniche di rappresentazione

L’Auditing e il Risk AssessmentLa gestione dei rischi

Principi basilari di Controllo Interno

Analisi framework di controllo: COSO-ERM

Risk-Based Audit: peculiarità e metodologie operative

Il processo di Internal AuditingPianificazione dell’incarico, comunicazione di avvio dell’Audit, indagine preliminare, meeting di apertura, programma di Audit

Procedure analitiche da utilizzare nella disamina dei processi aziendali

Modalità di effettuazione dei test: campionamento soggettivo e statistico, selezione e rappresentatività del campione, cenni ai supporti informatici

Carte di lavoro: formalizzazione, contenuto, responsabilità, supervisione e archiviazione

Evidenze di Audit: rilievi, formalizzazione dei fatti, raccomandazioni, meeting di chiusura

Il rapporto di Audit: obiettivi, contenuti, struttura, destinatari, criteri di valutazione dell’Audit

Il follow-up e sue metodologie

Fraud audit

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• utilizzare le metodologie e le tecniche più idonee nelle

varie fasi di un intervento di Audit (pianificazione, testing e reporting)

• supportare la standardizzazione dei processi di Audit attraverso l’implementazione di una metodologia allineata alle best practice professionali

• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi efficaci ed efficienti, alla creazione di valore aggiunto per l’organizzazione.

CONTENUTI

Come definito dagli Standard Internazionali, l’Internal Auditor deve possedere un bagaglio di competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifiche a campione ma anche capacità di ascolto e comunicazione efficace nei confronti del management dell’organizzazione in tutte le varie fasi: pianificazione delle attività, incontri di discussione nel corso dell’attività e confronti sui risultati degli Audit.

MILANO 6 - 7 febbraio16 - 17 settembre

ROMA 8 - 9 aprile14- 15 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR - CORSO BASE

DESTINATARI Il lavoro si rivolge a Internal Auditor di nuova nomina o recente assunzione.

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27Formazione 2019

Principi di organizzazione aziendale e elementi di analisi organizzativa

Le logiche della gestione per processiI processi aziendali e la gestione per processi

I limiti delle forme organizzative tradizionali e i vantaggi di un’organizzazione per processi

I profili di criticità dell’approccio per processi

Analisi, diagnosi e intervento sui processi Metodologie e tecniche di modellazione dei processi

La valutazione della prestazione di processo

Gli interventi di cambiamento e re-engineering dei processi

Il corso mira a fornire ai partecipanti una panoramica sulle principali metodologie dell’analisi dei processi con particolare riferimento agli aspetti di mappatura, valutazione delle performance, diagnosi organizzativa e gestionale e intervento di ridisegno e re-engineering. L’obiettivo del corso è di evidenziare come una corretta mappatura, analisi e valutazione dei processi aziendali, unitamente ad un’adeguata definizione di un sistema di indicatori di performance, rappresentino una leva fondamentale per conseguire gli obiettivi strategici dell’impresa e per l’efficace gestione e controllo dei rischi connessi alla sua attività.

Il corso ha l’obiettivo di sviluppare:• la comprensione delle logiche della gestione per processi• la capacità di utilizzo dell’approccio per processi per

analizzare un determinato contesto di impresa• la capacità di identificare gli strumenti di valutazione della

performance di processo più appropriati• la capacità di individuare le fonti di inefficienza, i fattori di

rischio e proporre azioni correttive.

CONTENUTI

MILANO 1 ottobreROMA 16 aprile

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMAPPARE I PROCESSI E INTERVENIRE SULLA LORO ORGANIZZAZIONE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor di nuova nomina o di recente assunzione.

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28 Formazione 2019

Il background della Professione - Spunti metodologiciGli Standard per la pratica professionale: corretta definizione di obiettivi e ambiti degli interventi al fine di massimizzare il valore aggiunto

Gli ambiti, le competenze e le soft skill degli Internal Auditor

La pianificazione delle attivita Criteri generali e Metodologia

Gli indicatori di rischio: obiettivi e criteri per la misurazione del rischio nei principali processi aziendali, al fine di determinarne l’inclusione nel piano di Audit e definirne l’ambito di intervento

Principali Processi Aziendali e Sistema di ControlloVerranno affrontati i processi di Gestione Risorse Umane, Approvvigionamenti e Pagamenti,

Fatturazione attiva e gestione dei debitori, Investimenti

Per ciascun processo verranno affrontati:Tipologie e Perimetro dell’attività dell’Internal Auditing; Identificazione dei principali presidi di controllo (controlli chiave) a fronte degli obiettivi sottesi al processo in esame; Possibili modalità di svolgimento dei test e tecniche di campionamento; Principali IT Tool

Rapporto di Audit e Piano di Follow UpSuggerimenti e condivisione in relazione a:

rendicontazione, analitica e sintetica, delle attività di revisione svolte dall’Internal Audit

stesura del Rapporto di Audit

attività di Monitoraggio delle Azioni Correttive

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• individuare il sistema di controllo relativo ai principali

processi aziendali• supportare la standardizzazione dei processi di Audit

attraverso l’implementazione di una metodologia allineata alle best practice professionali

• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi efficaci ed efficienti, alla creazione di valore aggiunto per l’organizzazione.

CONTENUTI

Come definito dagli Standard Internazionali, l’Internal Auditor che ricopre ruoli rilevanti nella Funzione quali Senior Auditor, Audit Manager e RIA deve via via consolidare approfondite competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifiche a campione nonché la capacità di ascolto e comunicazione efficace nei confronti del Management dell’organizzazione.

Tutto quanto sopra con il fine ultimo di effettuare e soprattutto supervisionare efficacemente l’attività della Funzione, garantire che la stessa sia di costante valore aggiunto per l’organizzazione, e promuovere nonché far comprendere al Top Management quanto svolto e in particolare le criticità e gli ambiti di azione per i quali è richiesto il massimo livello di attenzione.

MILANO 10 - 11 giugno7 - 8 ottobre

ROMA 18 - 19 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR - CORSO AVANZATO

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro

che intendano approfondire le tematiche relative alla progettazione

(Management) e alla valutazione (Internal Auditor, professionisti, revisori)

di un Sistema di Controllo Interno nei principali processi aziendali.

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29Formazione 2019

IntroduzioneIl COSO Report: storia ed evoluzione

Le principali novità introdotte dal COSO 2013

Il COSO 2013 I motivi che hanno richiesto un aggiornamento del framework

Definizione di Sistema di Controllo Interno (SCI)

Le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk Assessment, Attività

di Controllo, Informazione & Comunicazione, Monitoraggio

Gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance

I 17 principi

Valutazione di un SCI

Implicazioni e opportunità

Il COSO 2013 e l’Internal Auditing

Relazioni con gli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing

Esempi di applicazioni pratiche

Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO) ha aggiornato il framework di riferimento allineandolo alle attuali necessità delle organizzazioni dal punto di vista della complessità del business, dell’apporto della tecnologia e della globalizzazione.

Il COSO ha, in particolare, declinato la classiche 5 componenti di un Sistema di Controllo Interno (SCI: Ambiente di controllo, Risk Assessment, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione, Monitoraggio) in 17 principi.

Inoltre, il “COSO 2013” ha mantenuto le 3 categorie di obiettivi del precedente framework (operativi, di reporting, di compliance) estendendone la definizione, con particolare attenzione agli obiettivi di reporting che non riguardano più esclusivamente il reporting finanziario, ma che sono estesi a tutti gli obiettivi di reporting interno ed esterno all’organizzazione.

CONTENUTI MILANO 21 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditCOSO® REPORT 2013: UN FRAMEWORK DI RIFERIMENTO

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor che desiderano acquisire competenze di base sul COSO e sul Sistema di Controllo Interno, ai Responsabili Internal Audit che desiderano potenziare e sviluppare meccanismi di Controllo Interno.

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30 Formazione 2019

Struttura organizzativa e Project ManagementProgetti e Processi e loro classificazione

Relazioni con le organizzazioni stabili

Ciclo di vita di un progetto: il ruolo degli stakeholder

Project Management: framework di riferimentoIl modello PMBOK

Panoramica sulle metodologie di PM

Processi fondamentali di PM secondo il PMBOK

Aree del Project ManagementElementi di pianificazione e controllo

Tipologie di controlli

I parametri di valutazione

Project ManagementTecniche - WBS, OBS

Diagramma di Gantt

Reticolo delle attività (PERT)

Percorso critico (CPM)

Matrici RACI

Diagrammi di carico

Budget e Cash-flow di progetto

Earned Value Management

Audit come progettoI punti di contatto e le principali differenze tra la definizione di progetto e quella di Internal Audit PM e pianificazione di Audit

Partendo dagli Standard di Audit verrà illustrato come le tecniche di Project Management possono essere utilizzate nella pianificazione e gestione degli Audit

Linee guida per l’Audit di un progetto. Verranno illustrati gli obiettivi di controllo che l’Internal Auditor deve seguire per realizzare un’attività di analisi di un qualsivoglia progetto strutturato (es. documentazione da richiedere, referenti, controlli da testare, ecc.)

WorkshopImpostazione pratica di un Piano di Audit

Revisione critica del piano

CONTENUTI

Il termine Project Management si riferisce all’insieme di attività volte alla realizzazione degli obiettivi di un progetto. Tempi, costi, qualità e allocazione di risorse sono solo alcuni degli elementi chiave di questo processo.

Il corso si propone di illustrare, dopo una panoramica sulle diverse metodologie, strumenti e tecniche di Project Management, un approccio operativo sulla gestione degli Audit alla stregua di progetti aziendali, nonché le linee guida per sottoporre ad Audit un progetto strutturato e/o complesso.

Il corso prevede un workshop pratico in cui i partecipanti avranno modo di mettere concretamente in pratica le tecniche presentate e verificare la piena comprensione delle stesse.

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT PROJECT MANAGEMENT: METODOLOGIE, TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili

Internal Audit, Audit Manager, Audit Team Leader

È consigliato che i partecipanti abbiano una conoscenza dei principi di base del

Project Management.

MILANO 15 - 16 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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31Formazione 2019

Il processo di ProcurementProcurement Cycle: Introduzione al Supply Chain Management

Aspetti di interesse per l’Auditing: Rischi & Controlli di ciascuna fase del Procurement Cycle

Procurement e creazione del valore: il ruolo dell’Internal Audit

Case studies: Key IA Questions

Procurement 4.0I benefici della digitalizzazione

Source-to-Pay (S2P): verso la gestione integrata del processo

Data analytics & Continuous Auditing

Competenze emergenti per gli Auditor

Esercitazioni: Analytics

Procurement Audit - l’Approccio Risk-BasedPreliminary Survey e Risk & Control Assessment

Definizione delle strategie di verifica e Audit sul campo

Reporting e Comunicazione

Esercitazioni: Scelta dell’Audit Strategy

Procurement & Anti-CorruptionGli schemi di frode e i red flags

I Framework di riferimento per la strutturazione di Anti-Fraud e Anti-Corruption Program: ISO 37001 (cenni)

L’Adozione di approcci integrati per la prevenzione

Case Study & Esercitazioni: Forensic Audit

Procurement & 231Sistema 231 e Framework di Controllo (SCI e ERM)

Processo Acquisti: Identificazione di Reati rilevanti, Attività sensibili e Protocolli

Nuovi Reati: Indicazioni per l’aggiornamento del Modello 231

Tecniche di Audit sulle attività sensibili del Procurement

Case Study & Esercitazioni: Fatti di Cronaca

Le attività di procurement per l’acquisto da terzi di Beni (Forniture) e Prestazioni (Lavori, Servizi, Forniture in Opera, Noleggi...) costituiscono per qualsiasi azienda, indipendentemente da settore di appartenenza, un processo critico per il successo dell’impresa, su cui insistono e si intrecciano molteplici rischi: operativi (i.e. efficacia ed efficienza delle fasi di acquisto rispetto alle esigenze di business), finanziari (i.e corretta rilevazione contabile e delle performance), di compliance (i.e. legalità degli affidamenti), strategici (i.e. coerenza con gli obiettivi di budget).

Le funzioni acquisti si trovano al centro di una rete di relazioni, sia interne che esterne, che favoriscono, in caso di vulnerabilità nel processo o nei controlli, l’insorgenza di conflitti di interesse, da cui derivano favoritismi e frodi, compresa la corruzione.

Il processo di acquisto, infine, è da sempre considerato come sensibile in termini di fattispecie rilevanti ex d.lgs. 231/01: sia strumentalmente, vista la stretta attinenza con la gestione delle risorse finanziarie; sia direttamente, in relazione soprattutto al rischio controparte.

CONTENUTI

MILANO 27 - 28 maggioROMA 1 - 2 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditPROCUREMENT AUDIT, 231 & ANTI-CORRUPTION: CASI E APPLICAZIONI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Audit Manager e supervisor, Internal Auditor con almeno 2 anni di esperienza, professionisti della struttura di compliance, soggetti coinvolti a vario titolo nell’applicazione e monitoraggio del D.Lgs. 231/01 e dei Compliance Program.

Il corso ha l'obiettivo di:• evidenziare la strategicità del procurement, analizzandone

elementi chiave, rischi e controlli• illustrare metodologie e best practice per la pianificazione e

l’esecuzione di un Procurement Audit• approfondire tecniche di Audit per la prevenzione,

l’identificazione e l’accertamento di fenomeni di corruzione e di altri schemi di frode, nell’ambito degli appalti

• fornire strumenti operativi per il monitoraggio della effettività dei protocolli 231 per la gestione degli acquisti.

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32 Formazione 2019

Introduzione a contabilità, bilanci ed elementi fondamentali per effettuare un’attività di Audit Gli obiettivi formativi e conoscitivi delle scritture contabili: chiavi di lettura ai fini Audit

Esame del quadro normativo di riferimento, italiano, comunitario e internazionale

Esame della struttura del Bilancio di Esercizio (Formato direttive UE - Settore industriale)

Comprendere quali siano gli elementi fondamentali di un Audit in ambito amministrativo-contabile

Processi Aziendali e ContabilitàRicavi e Crediti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit Esercitazione/Caso Pratico

Costi e Debiti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit Esercitazione/Caso Pratico

Immobilizzazioni Tecniche: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit

Rischi di frodeFalso in bilancio, contabilità creativa

Case Study

L’impatto dell’IT sulla stesura dei bilanciRischi associati ai calcoli e a fogli di lavoro

ERP (Enterprise Resource Planning)

Cenni su framework di controllo Cobit applicato in ambito L.262/2005

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• aggiornare la propria conoscenza della terminologia e delle

metodologie di contabilizzazione• comprendere come i processi chiave aziendali siano correlati

al Bilancio d’Esercizio e più in generale alla reportistica economico-finanziaria

• identificare le comuni procedure di contabilità creativa• comprendere l’impatto dell’IT sui bilanci, con particolare

attinenza alle recenti applicazioni in ambito L. 262/2005.

CONTENUTI

La contabilità è lo strumento al quale è assegnato il compito di quantificare e comunicare l’andamento economico, finanziario e patrimoniale di un’impresa. Rappresenta pertanto un mezzo conoscitivo della realtà aziendale di fondamentale importanza.

L’attività svolta va dalla redazione del bilancio di previsione, proseguendo con l’assunzione degli impegni di spesa, l’accertamento delle entrate, l’emissione dei mandati di pagamento e delle reversali di incasso, l’intervento sugli stanziamenti di bilancio mediante le scritture di assestamento e termina con la stesura del Bilancio di Esercizio completo di Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario, Nota Integrativa e Relazione sulla Gestione.

Coprendo il flusso di informazioni dai processi aziendali alla formazione del Bilancio d’Esercizio e non solo, questo corso intende aiutare i partecipanti a capire come i processi chiave aziendali siano correlati all’informativa economico-finanziaria.

Gestione della Funzione Internal AuditACCOUNTING & FINANCE RISK PER INTERNAL AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

che desiderino capire e ampliare le competenze relative al reporting

finanziario e che necessitano di un aggiornamento sui concetti di

contabilità e finanza e a Manager che desiderano ampliare le loro conoscenze

in materia di reporting finanziario e dei relativi controlli.

MILANO 14 - 15 ottobreROMA 20 - 21 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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33Formazione 2019

Il Financial AuditElementi fondamentali di Financial Audit

Gli elementi di bilancio e framework normativo

Le principali correlazioni - Aree di bilancio e cicli operativi

I cicli operativi connessi alle aree di bilancioPanoramica e caratteristiche

Concetto di controllo chiave

Disamina ed esempi di controllo chiave: i controlli operativi rilevanti ai fini del Financial Reporting e i controlli “puri” a presidio della reportistica finanziaria

Gli Audit di tipo Financial stanno assumendo sempre più peso nella Professione, alla luce dei requisiti posti dalla regolamentazione (es. L. 262/2005 Tutela del risparmio) nonché in considerazione della forte trasversalità degli elementi di Financial Audit all’interno di qualsiasi processo operativo.

CONTENUTI

MILANO 7 -8 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditFINANCIAL AUDITING: APPROCCIO PER VOCI DI BILANCIO E CICLI OPERATIVI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti che desiderino ampliare le competenze relative al reporting finanziario e che vogliano approfondire le correlazioni tra voci di bilancio e cicli operativi.

Il corso ha l’obiettivo di:• far comprendere la trasversalità degli elementi di Financial

Audit, a prescindere dal settore di business di riferimento• presentare, partendo da un schema di bilancio EU di aziende

del settore industriale, assicurativo e finanziario come per ciascuna voce di bilancio i cicli operativi sottostanti dell’impresa ne contribuiscano all’alimentazione

• esaminare, per ciascuno dei cicli operativi identificati, quali siano i controlli chiave a presidio dei cicli, distinguendo tra controlli operativi puri rilevanti ai fini finanziari, e controlli di puro Financial Reporting.

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34 Formazione 2019

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT DELLA FUNZIONE RISORSE UMANE

Ruolo, caratteristiche e connotazioni organizzative della Funzione HR Relazioni tra Organizzazione e Risorse Umane

Evoluzione della Funzione

Strategia, struttura e valore: modelli

Persone: tra regole e motivazioneI contratti di lavoro: tipologie e livelli modelli di relazioni industriali

Il Contratto psicologico

Le leve e i relativi processi HR Ricerca e selezione formazione e addestramento

I sistemi di competenze e lo Sviluppo del capitale umano (riferimenti)

Sistemi di valutazione (3 P) e sistemi di performance management

Rewarding & Recognition

Cenni di amministrazione del personaleIl processo di payroll

Le componenti della retribuzione

Sistemi di dimensionamento degli organici

Sussidi al reddito, incentivi e aiuti di Stato: cenni

Mappatura delle Aree di Rischio Il Sistema della Audit Risk Map per l’HR

Il Sistema dei Controlli

Rischi Compliance: solo Health and Safety?

Rischi di Frode

Costruzione di una HR Audit Risk MapSintesi dei modelli di riferimento Caso pratico

Il corso ha l’obiettivo di:• capire le relazioni tra strategia d’impresa e gestione delle risorse

umane - anche attraverso la lettura di modelli manageriali• dare una panoramica generale finalizzata alla costruzione di una

Audit Risk Map delle aree tipiche della Direzione Risorse Umane• fornire ai non HR Manager una comprensione dei processi

fondamentali della Funzione Risorse Umane sui temi tipici dell’area nelle sue dinamiche evolutive, nelle interrelazioni esistenti fra elementi normativi, amministrativi e gestionali.

CONTENUTI

Studi e ricerche internazionali confermano che buone prassi di gestione e sviluppo delle risorse umane possono influenzare, in maniera significativa, le performance aziendali e la realizzazione di un vantaggio competitivo durevole, anche attraverso il committment e la soddisfazione del personale.

L’intervento di Audit è un’occasione unica per aiutare la Funzione a riflettere e valutare le possibilità e, al tempo stesso, le complessità insite nella misurazione e valutazione del capitale umano come asset strategico d’azienda.

L’Internal Auditor ha quindi l’opportunità di creare un momento di confronto e di arricchimento per l’intera organizzazione, arrivando a valutare il contributo delle risorse umane alla generazione di valore per l’azienda, sia in ottica di breve che di lungo periodo.

MILANO 24 - 25 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Manager non HR (Auditing, Finance, IT, Compliance)

che desiderino approfondire le proprie competenze relative alle

tematiche generali di Human Resource Management e a tutti gli

Auditor che necessitino di ampliare e sistematizzare la conoscenza dei processi e delle logiche HR in una

prospettiva di costruzione di un modello coerente di Auditing della

Funzione Risorse Umane.

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35Formazione 2019

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT SUI SISTEMI DI COMPENSATION & BENEFIT

Evoluzione normativa e quadro di riferimentoNormativa sovranazionale e nazionale

Focus: le nuove disposizioni di Banca d’Italia in materia di “Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione” per le banche e i gruppi bancari

Il ruolo dell’Internal Audit nella normativa di riferimento

L’attivita di verifica: obiettivi di controllo, punti di controllo, supporti documentali Definizione delle politiche di remunerazione

Componenti della remunerazione

Il processo per l’identificazione del «personale più rilevante» secondo il Regolamento delegato (UE) n. 604 del 4 marzo 2014 (e aggiornamenti successivi)

Governance e controllo dei sistemi di remunerazione

Ruoli e coinvolgimento delle funzioni aziendali di controllo

Ambiti di applicazione e criterio di proporzionalità

Applicazione delle Politiche di remunerazione

Rapporto tra componente variabile e componente fissa

Struttura della componente variabile della remunerazione

Struttura dei compensi per esponenti aziendali

Politica pensionistica di fine rapporto

Contenuto dell’informativa ex post per l’Assemblea dei Soci

Effettiva erogazione

Attivazione del sistema incentivante

Verifiche campionarie sulle componenti erogate

Trasparenza e requisiti di informativa al pubblico

Il reportingComunicazione degli obiettivi e ambito dell’intervento di Audit, risultati, eventuali raccomandazioni e relativi piani di azione

Destinatari del report di Audit

Timing di esecuzione e contenuto dell’attività di reporting

Indagine comparativa: analisi della reportistica direzionale di un campione di banche

Adeguati meccanismi di remunerazione e di incentivazione favoriscono, da un lato, la trasparenza, la competitività del mercato e il governo dell’impresa e, dall’altro, consentono di attrarre e mantenere nell’azienda soggetti con le professionalità e capacità adeguate alle esigenze dell’impresa. Nel settore finanziario il tema delle remunerazioni e dei sistemi di incentivazione riveste una rilevanza specifica, dovuta alla particolare attenzione posta dalle Autorità di Vigilanza di settore, al punto da diventare una best practice di riferimento anche per gli altri settori. La Funzione Internal Audit è chiamata a fornire assurance in materia attraverso una specifica e ricorrente verifica, con frequenza almeno annuale, le cui evidenze riscontrate devono essere portate a conoscenza degli Organi aziendali e delle funzioni competenti, nonché dell’Assemblea dei Soci, per l’adozione di eventuali misure correttive.

Il corso ha l'obiettivo di:• esaminare il framework normativo di riferimento e i recenti

cambiamenti introdotti• analizzare obiettivi e modalità di verifica attraverso le quali

l’Internal Audit può fornire la richiesta assurance all’Organo con Funzione di Supervisione Strategica, all’Assemblea dei Soci e alla Banca d’Italia

• governance: profili di coinvolgimento, ambiti di intervento e relazioni tra le funzioni aziendali di controllo, gli organi societari e l’Internal Audit

• approfondire le modalità per la strutturazione di una reportistica direzionale efficace per la comunicazione dei risultati.

CONTENUTI

MILANO 15 febbraio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Internal Auditor che svolgono o che si apprestano a svolgere attività di assurance nell’ambito dei Sistemi di Remunerazione e Incentivazione.

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36 Formazione 2019

Gestione della Funzione Internal AuditLA CONDUZIONE DI UNA SURVEY INTERNA:PROGETTAZIONE, PROGRAMMAZIONE ED ESECUZIONE

Inquadramento teorico dello strumento e Committment dei Vertici Aziendali

La survey secondo i principi internazionali (versatilità dello strumento in coerenza con la definizione di finalità e obiettivi)

Condivisione del mandato con i vertici e identificazione delle funzioni da ingaggiare

Definizione delle attese di massima, per consentire un appropriato controllo sull’operato della Funzione Internal Audit da parte dei vertici aziendali

Pianificazione e programmazione della survey

Analisi preliminare dei fattori e delle variabili in grado di influenzare conduzione e risultati della survey

Programmazione del sondaggio: contenuti, estensione, popolazione e tempi stimati per la somministrazione (eventuale ricorso a RACI Matrix)

Le attività pilota preliminari

Esecuzione delle attività: somministrazione della survey e monitoraggio delle evidenze

Criteri e metodi di somministrazione

Monitoraggio on going e finale

Analisi dei risultati e trasmissione degli esiti:

Informazioni raccolte, selezione e rappresentazione

Comunicazione degli esiti: la costruzione di report modulari in base ai destinatari finali

Trasmissione statistica degli esiti ai partecipanti, il debriefing che funziona

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• presentare ai Vertici Aziendali un progetto di survey in linea

con le attese e i bisogni espressi dal Management• programmarne la conduzione, valutando i tempi e le risorse

da coinvolgere per la sua corretta riuscita• redigere il questionario da sottoporre al campione selezionato

e stabilire le modalità per la relativa somministrazione• valutare tempo per tempo gli esiti, condividendoli con le

funzioni che potrebbero risultarne interessate• rappresentare i risultati ai Vertici Aziendali e comunicare gli esiti, in

forma sintetica e aggregata, ai colleghi coinvolti nel sondaggio.

CONTENUTI

La Funzione Internal Audit è chiamata a rinnovare costantemente la propria autorevolezza; il suo ruolo non può più essere identificato con quello di mero controllore, è richiesta propositività e continua attenzione alle esigenze manifestate dagli stakeholder interni ed esterni.

Uno strumento efficace per migliorare visibilità e credibilità della Funzione Internal Audit è rappresentato dallo svolgimento di survey, da promuovere in accordo con i Vertici Aziendali; esse costituiscono un modus operandi utile per conoscere la propria azienda e per contribuire alla creazione di valore.

Attraverso la survey è possibile sensibilizzare il Senior Management e il resto dell’organizzazione sul ruolo della Funzione Internal Audit come partner strategico per il raggiungimento degli obiettivi aziendali; è, inoltre, un’occasione irripetibile di valorizzazione delle proprie risorse e di team building.

MILANO 27 - 28 marzo

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Senior Auditor e, più in generale, a tutti i Professionisti

nell’ambito del Controllo che intendano approfondire le tecniche

e le modalità più appropriate per progettare, pianificare, condurre una survey e valutarne i risultati,

promuovendo l’autorevolezza della Funzione Internal Audit come partner

per il raggiungimento degli obiettivi strategici dell’azienda.

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37Formazione 2019

Gestione della Funzione Internal AuditL’AUDIT ALLE VENDITE: RISCHI E CONTROLLI

Il processo commerciale Analisi delle principali fasi operative del processo di vendita attraverso l’identificazione dei rischi e dei controlli, e in particolare:

esame del mercato di riferimento

definizione di una politica commerciale e del relativo iter di formazione

valutazione dei clienti potenziali

formalizzazione dell’accordo di vendita

controllo delle condizioni applicate

L’Audit alle vendite in un approccio Risk-BasedIl Risk Assessment e la valutazione del disegno dei controlli

La fase di test

La valutazione del Sistema di Controllo Interno

Il Reporting

Cenni di Continuous Auditing al processo vendite

Il corso ha l’obiettivo di:• individuare, per ognuna delle diverse fasi del processo di vendita,

i rischi che minacciano il raggiungimento degli obiettivi e i controlli utili per la loro attenuazione

• effettuare la valutazione del Sistema di Controllo Interno• fornire esempi pratici di rischi, controlli e valutazione SCI• dare indicazioni sui possibili indicatori da attivare per svolgere il

Continuous Audit dell’area.

CONTENUTI

Il processo commerciale riveste un’importanza centrale per il successo di qualsiasi impresa e rappresenta quindi un oggetto imprescindibile nei Piani di Internal Audit. Tuttavia l’Audit alle vendite è reso difficoltoso, in molti casi, sia dalla variabilità delle situazioni che si possono configurare nelle diverse operazioni, sia dall’intervento, in alcuni casi, del Top Management, con il conseguente aumento della discrezionalità delle decisioni e una maggiore difficoltà di controllo delle condizioni commerciali applicate. Il corso si propone quindi di fornire gli strumenti per affrontare l’analisi del processo di vendita in modo completo ed efficace.

MILANO 14 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti gli Auditor che desiderano ampliare e sistematizzare la conoscenza dei processi e delle logiche commerciali in una prospettiva di costruzione di un modello di Audit alle vendite.

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38 Formazione 2019

Governance e Compliance NormativaWEB REPUTATIONAL RISK E SOCIAL MEDIA

Reputational Risk: caratteristiche e approccioCaratteristiche del concetto di reputazione

Integrazione tra monitoraggio della reputazione e gestione del rischio

Web Reputational Risk: opportunità, cause e gestioneCaratteristiche e conseguenze legate alla Web Reputation

Il processo di monitoraggio

Web Reputation come opportunità

Introduzione ai Social Media: il fenomeno, l’utilizzo e i rischiPanoramica su Social Media e Social Business

Rischi derivanti dalla partecipazione consapevole dell’azienda

Rischi derivanti dalla presenza non gestita da parte dell’azienda

Privacy Risk: contesto, evoluzioni e gestione (Cenni)

Cyber Security: contesto, strumenti di difesa e gestione dei Data Breach (Cenni)

Il ruolo dell’Internal Audit: il Cyber Security Audit come attività integrata di un modello di Cyber Risk Management (Cenni)

Il Cyberspazio rappresenta il contesto, in continua evoluzione, di diffusione e di condivisione di informazioni e contenuti, in modalità “social” e con una attiva partecipazione degli utenti; l’accesso real-time all’user-generated content consente a lavoratori e aziende di utilizzare canali innovativi in grado di velocizzare la comunicazione e agevolare la collaborazione.

Questa innovazione dirompente abilita moderni meccanismi di comunicazione che richiedono però delle decisioni puntuali da prendere nella gestione di questi nuovi flussi.

Tali strumenti, supportati da una diffusione capillare derivante dal coinvolgimento e da strumenti easy- to-use e fun-to-use, da un lato offrono alle aziende notevoli opportunità in grado di aumentare il valore del brand, dall’altro introducono nuovi fattori di vulnerabilità e di rischio, spesso legati alla reputazione aziendale ed alla sicurezza delle informazioni critiche; questi ultimi sono da presidiare al fine di minimizzare eventuali impatti di business, attraverso l’impostazione di un modello di gestione e risposta ai rischi.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

di aziende quotate e/o con un brand riconosciuto a livello nazionale e

internazionale.

Il corso ha l’obiettivo di:• conoscere, gestire ed evitare i rischi in cui l’azienda può incorrere

in ambito “Social Media”• aiutare l’Internal Auditor a impostare un modello adeguato di

monitoraggio• definire, strutturare e ottimizzare gli aspetti relativi a un

programma di Audit in ambito social media.

MILANO 13 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

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FORMAZIONECalendario Corsi

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✓ PAGINA CORSO GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICGESTIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

pag. 17 Governo e conduzione della Funzione Internal Audit RM 12-13pag. 18 Dal Risk Assessment al Piano di Internal Audit: la gestione della Funzione RM 20-21pag. 19 Marketing della Funzione Internal Audit e valorizzazione nell’organizzazione MI 2pag. 20 Metodi statistici e campionari per l’Audit RM 12-13 MI 21-22pag. 21 IT per non IT Auditor MI 28pag. 22 NEW! Database, Datawarehouse e Big Data: strategie e metodi per l’Auditor MI 15 RM 29pag. 23 Continuous Auditing & Continuous Monitoring RM 15pag. 24 Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno MI 22-23 RM 12-13pag. 25 Le raccomandazioni di Audit: dalla ricerca delle idee al follow up MI 18-19 RM 5-6pag. 26 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Base MI 6-7 RM 8-9 MI 16-17 RM 14-15pag. 27 Mappare i processi e intervenire sulla loro organizzazione RM 16 MI 1pag. 28 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Avanzato MI 10-11 MI 7-8 RM 18-19pag. 29 COSO Report 2013: un framework di riferimento MI 21pag. 30 Audit Project Management: metodologie, tecniche e applicazioni pratiche MI 15-16pag. 31 Procurement Audit, 231 & Anti-Corruption: casi e applicazioni MI 27-28 RM 1-2pag. 32 Accounting & Finance Risk per Internal Auditor RM 20-21 MI 14-15pag. 33 Financial Auditing: approccio per voci di bilancio e cicli operativi MI 7-8pag. 34 Audit della Funzione Risorse Umane MI 24-25pag. 35 Audit sui sistemi di Compensation & Benefit MI 15pag. 36 NEW! La conduzione di una survey interna: progettazione, programmazione ed esecuzione MI 27-28pag. 37 L’Audit alle vendite: rischi e controlli MI 14

GOVERNANCE E COMPLIANCE NORMATIVApag. 38 Web Reputational Risk e Social Media MI 13pag. 39 Quality Assurance & Improvement Program: disegno e implementazione MI 13-14pag. 40 La compliance normativa integrata in ottica GRC MI 8-9 RM 3-4pag. 41 Frodi e reati "231": dalla fattispecie legale al rischio in azienda RM 12 MI 26

RISK MANAGEMENTpag. 42 Risk-Based Auditing: Standard, processi e framework di controllo RM 25-26pag. 43 Control Risk Self-Assessment (CRSA) MI 25-26pag. 44 Combined Assurance: l’integrazione dei servizi di assurance RM 25-26 MI 19-20pag. 45 Assurance dei rischi aziendali in logica Risk Culture MI 1-2pag. 46 Approccio Risk Management per un efficace presidio dei rischi MI 8-9pag. 47 NEW! Cybersecurity framework applicati all’analisi dei rischi MI 29-30

FRAUD AUDITINGpag. 48 Internal Auditing e frodi aziendali - Corso Base MI 18-19 RM 16-17pag. 49 Advanced Fraud Auditing: case management, interviste, indagini difensive MI 3-4 RM 9-10pag. 50 Policy Antifrode e Whistleblowing RM 22 MI 18

COMPETENZE RELAZIONALI E MANAGERIALIpag. 51 Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell’Internal Audit RM 14-15 MI 22-23pag. 52 Audit Report Writing RM 2-3 MI 24-25pag. 53 Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell’Internal audit MI 19-20 RM 20-21pag. 54 Metodologie per il pensiero analitico e la risoluzione dei problemi MI 26-27pag. 55 Gestione del team di lavoro nell’Internal Audit RM 8pag. 56 NEW! Comunicazione dei rischi e gestione del feedback MI 17-18

SETTORIALEpag. 57 Audit in ambito Solvency II RM 7pag. 58 Fraud Audit nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 13-14 RM 23-24pag. 59 Fraud Audit nel settore finanziario e assicurativo MI 4-5 RM 21-22pag. 60 Risk Assessment & Risk Management nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 6-7 RM 16-17pag. 61 Risk Assessment & Risk Management nel settore finanziario e assicurativo MI 11-12 RM 19-20pag. 62 NEW! Assessment macro ambiti di analisi SREP E BCE oriented MI 18-19pag. 63 Audit su tecniche di misurazione dei rischi Banking e Stress Test MI 8pag. 64 Audit sul processo del credito con focus sui NPL MI 27pag. 65 Audit sulle reti di filiali fisiche MI 16

CERTIFICAZIONI E QUALIFICAZIONIpag. 66 Corso per l’accreditamento della qualifica di Assessor/Validator (QAR) MI 24-25-26pag. 67 CIA Review Course Part I MI 4-5/20pag. 67 CIA Review Course Part II MI 11-12/26pag. 67 CIA Review Course Part III MI 6-7/20-21 MI 4

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✓ PAGINA CORSO GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICGESTIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

pag. 17 Governo e conduzione della Funzione Internal Audit RM 12-13pag. 18 Dal Risk Assessment al Piano di Internal Audit: la gestione della Funzione RM 20-21pag. 19 Marketing della Funzione Internal Audit e valorizzazione nell’organizzazione MI 2pag. 20 Metodi statistici e campionari per l’Audit RM 12-13 MI 21-22pag. 21 IT per non IT Auditor MI 28pag. 22 NEW! Database, Datawarehouse e Big Data: strategie e metodi per l’Auditor MI 15 RM 29pag. 23 Continuous Auditing & Continuous Monitoring RM 15pag. 24 Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno MI 22-23 RM 12-13pag. 25 Le raccomandazioni di Audit: dalla ricerca delle idee al follow up MI 18-19 RM 5-6pag. 26 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Base MI 6-7 RM 8-9 MI 16-17 RM 14-15pag. 27 Mappare i processi e intervenire sulla loro organizzazione RM 16 MI 1pag. 28 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Avanzato MI 10-11 MI 7-8 RM 18-19pag. 29 COSO Report 2013: un framework di riferimento MI 21pag. 30 Audit Project Management: metodologie, tecniche e applicazioni pratiche MI 15-16pag. 31 Procurement Audit, 231 & Anti-Corruption: casi e applicazioni MI 27-28 RM 1-2pag. 32 Accounting & Finance Risk per Internal Auditor RM 20-21 MI 14-15pag. 33 Financial Auditing: approccio per voci di bilancio e cicli operativi MI 7-8pag. 34 Audit della Funzione Risorse Umane MI 24-25pag. 35 Audit sui sistemi di Compensation & Benefit MI 15pag. 36 NEW! La conduzione di una survey interna: progettazione, programmazione ed esecuzione MI 27-28pag. 37 L’Audit alle vendite: rischi e controlli MI 14

GOVERNANCE E COMPLIANCE NORMATIVApag. 38 Web Reputational Risk e Social Media MI 13pag. 39 Quality Assurance & Improvement Program: disegno e implementazione MI 13-14pag. 40 La compliance normativa integrata in ottica GRC MI 8-9 RM 3-4pag. 41 Frodi e reati "231": dalla fattispecie legale al rischio in azienda RM 12 MI 26

RISK MANAGEMENTpag. 42 Risk-Based Auditing: Standard, processi e framework di controllo RM 25-26pag. 43 Control Risk Self-Assessment (CRSA) MI 25-26pag. 44 Combined Assurance: l’integrazione dei servizi di assurance RM 25-26 MI 19-20pag. 45 Assurance dei rischi aziendali in logica Risk Culture MI 1-2pag. 46 Approccio Risk Management per un efficace presidio dei rischi MI 8-9pag. 47 NEW! Cybersecurity framework applicati all’analisi dei rischi MI 29-30

FRAUD AUDITINGpag. 48 Internal Auditing e frodi aziendali - Corso Base MI 18-19 RM 16-17pag. 49 Advanced Fraud Auditing: case management, interviste, indagini difensive MI 3-4 RM 9-10pag. 50 Policy Antifrode e Whistleblowing RM 22 MI 18

COMPETENZE RELAZIONALI E MANAGERIALIpag. 51 Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell’Internal Audit RM 14-15 MI 22-23pag. 52 Audit Report Writing RM 2-3 MI 24-25pag. 53 Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell’Internal audit MI 19-20 RM 20-21pag. 54 Metodologie per il pensiero analitico e la risoluzione dei problemi MI 26-27pag. 55 Gestione del team di lavoro nell’Internal Audit RM 8pag. 56 NEW! Comunicazione dei rischi e gestione del feedback MI 17-18

SETTORIALEpag. 57 Audit in ambito Solvency II RM 7pag. 58 Fraud Audit nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 13-14 RM 23-24pag. 59 Fraud Audit nel settore finanziario e assicurativo MI 4-5 RM 21-22pag. 60 Risk Assessment & Risk Management nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 6-7 RM 16-17pag. 61 Risk Assessment & Risk Management nel settore finanziario e assicurativo MI 11-12 RM 19-20pag. 62 NEW! Assessment macro ambiti di analisi SREP E BCE oriented MI 18-19pag. 63 Audit su tecniche di misurazione dei rischi Banking e Stress Test MI 8pag. 64 Audit sul processo del credito con focus sui NPL MI 27pag. 65 Audit sulle reti di filiali fisiche MI 16

CERTIFICAZIONI E QUALIFICAZIONIpag. 66 Corso per l’accreditamento della qualifica di Assessor/Validator (QAR) MI 24-25-26pag. 67 CIA Review Course Part I MI 4-5/20pag. 67 CIA Review Course Part II MI 11-12/26pag. 67 CIA Review Course Part III MI 6-7/20-21 MI 4

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via San Clemente, 1 - 20122 MilanoTel: +39 02 36581500www.aiiaweb.it

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39Formazione 2019

Governance e Compliance NormativaQUALITY ASSURANCE & IMPROVEMENT PROGRAM: DISEGNO E IMPLEMENTAZIONE

Qualita e Internal AuditI principi e i concetti fondamentali della qualità:

valutare la conformità con gli Standard Internazionali per la pratica professionale dell’Internal Auditing (Standard)

identificare le opportunità per migliorare le prestazioni e i servizi di Controllo Interno

Gli strumenti operativi per la qualità nei prodotti e servizi

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualita (QAIP)Gli Standard professionali di riferimento

Gli obiettivi e il disegno del modello

Unità organizzativa QAIP: ruolo, responsabilità e competenze professionali

La definizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne continue:

strumenti operativi di pianificazione e controllo

supervisione degli incarichi

valutazioni incrociate delle carte di lavoro

KPI’s

Benchmarking

Survey

Autovalutazioni continue

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualita (QAIP)La definizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne periodiche e QAR interne

La comunicazione dei risultati

QAR esternaSviluppare un piano di avvicinamento alla QAR esterna

Identificare le alternative a disposizione

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• comprendere le peculiarità della qualità applicata all’Internal

Audit• acquisire le conoscenze e le tecniche operative per il

disegno e l’implementazione di un efficace QAIP• predisporre un efficace modello di QAIP, accuratamente

disegnato, efficacemente implementato e mantenuto nel tempo

• preparare la Funzione per una QAR esterna.

CONTENUTI

La recente crisi finanziaria ha imposto un forte ripensamento delle modalità di gestione delle aziende. La continua ricerca di maggior efficacia, efficienza e qualità è diventata ormai imperativa.

La Funzione Internal Audit deve sviluppare e mantenere un programma di assicurazione e miglioramento della qualità (QAIP) che copra tutti gli aspetti dell’attività e ne verifichi continuamente l’efficacia portando a opportune raccomandazioni per il miglioramento.

Lo sviluppo di tale programma che comprenda valutazioni interne ed esterne, coerentemente con quanto previsto dagli Standard e dalle best practice, è un elemento essenziale per il miglioramento della Funzione Internal Audit e l’accrescimento del valore aggiunto fornito all’organizzazione.

MILANO 13 - 14 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Chief Audit Executive e Internal Audit Manager, ai Responsabili e/o membri di un gruppo che ha il compito di sviluppare e/o implementare un programma di assicurazione e miglioramento della qualità.

Si consiglia la frequenza a partecipanti che abbiano una conoscenza approfondita degli Standard Internazionali dell’IIA e una significativa esperienza nell’attività di Internal Auditing.

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40 Formazione 2019

Il corso ha l’obiettivo di:• fornire una panoramica dei requisiti delle principali

normative di riferimento (231, 262, GDPR e 285) • presentare un esempio di framework per la costruzione e la

verifica della compliance integrata• individuare punti di controllo e modalità di realizzazione

delle verifiche a supporto delle attività di Audit.

Governance e Compliance NormativaLA COMPLIANCE NORMATIVA INTEGRATA IN OTTICA GRC

Caratteristiche principali, strumenti di attuazione e criteri di valutazione dell’efficacia per le seguenti normative e circolari:

L 262/05 e D.lgs. 303/06

D.lgsl 231/01

Privacy e GDPR

Circolare 285 Banca d’Italia

Il ruolo della Compliance in ottica moderna: dal rispetto degli adempimenti delle normative alla gestione proattiva della complessità d’azienda attraverso framework integrati, con focus su:

il sistema delle regole e delle policy interne

il sistema dei processi e delle responsabilità in cui l’Azienda si articola

il sistema dei controlli

la valutazione dei rischi

il sistema di reporting

Un esempio di applicabilità del framework Cybersecurity NIST per l’implementazione di un sistema GRC in ambito IT

La compliance integrata è un concetto sfidante per le aziende che hanno, da un lato, la necessità di stare al passo con la normativa e la sua evoluzione e, dall’altro, di contenere i costi e di mantenere un corretto bilanciamento tra le attività di business e le richieste di adeguamento alla normativa.

Se raccolta come un’opportunità di organizzare al meglio i propri presidi di controllo e il coordinamento tra le diverse professionalità coinvolte, la compliance integrata può fornire valore aggiunto nella gestione dei rischi e nel disegno e valutazione dei controlli. Per fare ciò, è importante individuare e applicare un framework che possa abbracciare le diverse esigenze dettate dalla normativa - con riferimento, nello specifico, al D.lgs. 262/05, 231/01, GDPR e ai requisiti espressi dalla Circolare 285 di Banca d’Italia.

CONTENUTI

MILANO 8 - 9 aprileROMA 3 - 4 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor,

Compliance Officer e Risk Manager.

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41Formazione 2019

Governance e Compliance NormativaFRODI E REATI 231: DALLA FATTISPECIE LEGALE AL RISCHIO IN AZIENDA

Introduzione: il concetto di elusione fraudolenta del modello 231. Il rischio del concorso nei reati (le condotte di consulenti e fornitori)

I reati contro la Pubblica Amministrazione: Malversazione, indebita percezione di contributi, truffa ai danni dello Stato o di altro Ente Pubblico

Corruzione, concussione, corruzione internazionale, corruzione in atti giudiziari, istigazione alla corruzione, induzione a dare o promettere utilità

Induzione a rendere dichiarazioni false o reticenti all’Autorità Giudiziaria

Reati SocietariFalse comunicazioni sociali, falso in bilancio in danno di soci o creditori, impedito controllo, illegale ripartizione di utili, illecite operazioni su azioni o quote della controllante

Omessa comunicazione di conflitto di interesse, aggiotaggio, i reati di market abuse

La corruzione tra privati

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• cogliere i rischi concreti (modus operandi) collegati alle

fattispecie di reato previste dal D.lgs. 231/01• valutare l’efficacia e l’efficienza dei controlli posti a presidio

di tali rischi• trasformare un “operational 231 Audit” in un Fraud Audit

cogliendo i segnali deboli di condotte fraudolente ad alto impatto.

CONTENUTI

Spesso si riscontra in coloro che approcciano le attività di Audit sul modello organizzativo 231 la difficoltà di immaginare come in concreto potrebbe essere commesso uno dei molteplici reati previsti dal D.lgs. 231/01, nella propria organizzazione.

Solo implementando questa capacità si sarà in grado di valutare l’adeguatezza dei controlli predisposti o immaginarne altri più efficaci ed efficienti, contribuendo a migliorare l’idoneità del modello organizzativo.

Il corso si prefigge un’esposizione approfondita di alcuni dei principali reati previsti dal decreto legislativo 231/01; dalla fattispecie astratta alla loro manifestazione concreta nell’ambito dei processi aziendali tipici.

MILANO 26 settembreROMA 12 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor, a Compliance Manager responsabili di sistemi di gestione collegati al MOG 231/01 e a Consulenti già operanti nel campo della 231.

Si consiglia la frequenza a partecipanti che abbiano conoscenze di base sul tema del D.lgs. 231/01.

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42 Formazione 2019

Risk ManagementRISK-BASED AUDITING: STANDARD, PROCESSI E FRAMEWORK DI CONTROLLO

Un presupposto fondamentale per arrivare a una efficace struttura di Governance è l’identificazione, la misurazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi aziendali che ostacolano il conseguimento di tutti gli obiettivi aziendali.

Questo risulta possibile attraverso il processo di Risk Assessment; ossia di una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del Management che, attraverso interviste guidate ai responsabili dei processi aziendali, consente di identificare i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione e di determinare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo idonee ad assicurare una maggiore copertura delle aree in cui sono presenti i rischi significativi.

Tenuto conto della centralità dell’approccio al rischio, l’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche Risk-Based, in linea con i requisiti espressi dagli IPPF, che rappresentano l’unico modo per un dipartimento di Audit di generare valore e soddisfare al contempo i requisiti della Professione.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

con 3-5 anni di esperienza, Controller e Professionisti che desiderano

acquisire o potenziare le competenze in Risk Management, analizzare il

framework di riferimento (COSO ed ERM) e utilizzare le tecniche di Risk

Management nelle attività di controllo e di Audit Engagement.

Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & ControlI principi e i componenti del Sistema di Governance, Risk & Control

Le aspettative nei confronti dell’Internal Audit

L’approccio di Audit Risk-Based

La valutazione Risk-Based del Sistema di Controllo InternoRuoli e responsabilità nella gestione del Sistema di Controllo Interno

Le valutazioni di sintesi e quelle analitiche

Individuazione, misurazione e gestione dei rischiDefinizione e impostazione della Risk Analysis

COSO e ERM Framework

Strumenti e tecniche operative per identificazione e valutazione dei rischi

La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio

Predisposizione del piano di Audit Risk-BasedDimensionamento quantitativo

La prioritizzazione delle attività tramite Risk Analysis e Risk Scoring

Il piano di Audit a risorse libere e il piano a risorse disponibili

La gestione Risk-Based degli incarichi di AuditIl processo di conduzione degli incarichi

Lo sviluppo del programma di lavoro

L’attività sul campo

La comunicazione dei risultati e il monitoraggio delle azioni correttive

CONTENUTI

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere le relazioni tra strategia, governance aziendale,

gestione dei rischi e attività di controllo• fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento

(COSO ed ERM)• fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk

Assessment• definire le modalità per produrre un Piano di Audit Risk-Based • fornire ai partecipanti gli strumenti per sviluppare un incarico

Risk-Based.

ROMA 25 - 26 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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43Formazione 2019

Risk ManagementCONTROL RISK SELF-ASSESSMENT (CRSA)

Control Risk Self-Assessment: definizione e obiettiviRuolo dell’Auditor quale facilitatore (ruolo e skill)

I limiti delle valutazioni qualitative e utilizzabilità ai fini delle attività di Assurance

Implementazione, creazione e consolidamento dell’universo CRSA

Standard di valutazione da utilizzareEnterprise Risk Management (ERM), quattro categorie di obiettivi:

strategici - obiettivi di alto livello e a supporto della missione aziendale

operativi - efficace ed efficiente gestione delle risorse

reporting - l’affidabilità del reporting

conformità - osservanza delle leggi e dei regolamenti

COSO:

definizione di Sistema di Controllo Interno (SCI)

le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk Assessment, Attività di Controllo, Informazione & Comunicazione, Monitoraggio

gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance

il COSO 2013 e l’Internal Auditing

Questionari, interviste e workshop: vantaggi e svantaggi del loro utilizzo in relazione alle loro peculiaritàPreparazione e conduzione di interviste

Predisposizione di questionari

Preparazione e conduzione di Workshop

Il corso ha l’obiettivo di:• far comprendere l’utilità e fornire il know-how necessario a

progettare e condurre attività di CRSA sia in ambiti limitati che nell’ambito di progetti complessi

• evidenziare gli impatti del CRSA sugli aspetti organizzativi e gestionali

• evidenziare il ruolo dell’Internal Auditor come esperto del Controllo Interno e l’importanza del suo coinvolgimento nella discussione e valutazione dei rischi.

CONTENUTI

Per rischio si intende qualsiasi evento in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra i diversi obiettivi aziendali (obiettivi strategici, operativi, di reporting) esiste anche l’obiettivo del rispetto delle normative vigenti (obiettivo di conformità o “compliance”).

Il Control Risk Self-Assessment (CRSA) ha l’obiettivo di fornire al Management uno strumento in grado di effettuare analisi qualitative per la gestione del rischio.

La valutazione del Sistema dei Controlli esistente all’interno delle organizzazioni è finalizzata a portare ad un livello “accettabile” i rischi individuati e rappresenta uno degli strumenti di base della Professione di Audit.

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor esperti e a tutte le persone che nell’ambito aziendale hanno la necessità di sviluppare e implementare un efficace Sistema di Controllo Interno.

MILANO 25 - 26 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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44 Formazione 2019

Risk ManagementCOMBINED ASSURANCE: L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI DI ASSURANCE

Che cosa significa integrare l’assuranceI riferimenti della professione: IPPF St 2050 - Coordinamento delle Attività

La vista IIA: approccio integrato, modello delle 3 linee di difesa

King Code III: Il più «avanti» dei Codici di Disciplina

L’oggetto principale dell’assuranceQuadro introduttivo alla Corporate Governance

Gli attori del Corporate, Risk and Controllo Governance: interessi, interrelazioni e flussi informativi

La principale normativa in scope: costi della compliance ed esigenze di sistematizzazione

Case study

I pilastri del sistema a salvaguardia degli interessi degli stakeholderRisk & Control Governance

Integrazione del Risk Management con Strategia e Performance: ERM 2017

Internal Control - Integrated Framework (2013)

Case Study

Verso la Combined AssuranceIl Modello delle 3 Linee di Difesa

Coordinamento delle funzioni di controllo: Assurance Mapping

Determinazione dell’affidabilità degli assurance provider: Assurance Reality Check

Definzione dell’Assurance Strategy

Esercitazioni - ERM maturity level, mappa delle funzioni di Assurance, sviluppo dell’Assurance Map

Come raccordare in maniera integrata i piani di tuttiPossibili approcci all’integrazione

Fattori di integrazione della pianificazione

L’Integrated Risk Based Audit Plan

La chiave del coordinamento e la costruzione dell’infrastruttura

Come combinare gli sforzi di tutti su un incarico specifico: L’Integrated AuditingPianificazione, Esecuzione e Reporting di un Audit Integrato

Integrated Audit & Risk Based Audit: due facce della stessa medaglia

Case study

Come parlare con una sola voce: il Reporting Integrato Interno ed EsternoMappatura, strutturazione e catalizzazione dei flussi informativi esistenti

Modelli di Combined Report e formulazione dell’Overall Opinion da parte dell’Internal Audit

Condivisione e Integrazione degli Action Plan

A Step Ahead: Integrate Reporting <IR>

Assetti di Governance non bilanciati, conflitti di interesse, inadeguato Risk Management, controlli interni inefficaci hanno giocato un ruolo importante nell’ultima crisi. Ora, il mercato richiede alle organizzazioni di ristabilire standard di controllo e vigilanza più rigorosi e di restituire la fiducia agli stakeholder. Tradizionalmente la risposta ai bisogni di assurance ha portato alla proliferazione di funzioni di controllo, focalizzate su specifici tipologie di rischio, con impatti su efficienza e legalità. La Combined Assurance permette il riassetto di tutti i livelli di controllo, in ottica di integrazione, efficienza, qualità e massimizzazione del coverage, presupponendo un sistema di Risk Management in grado di allineare gli obiettivi dell’assurance alle priorità della organizzazione. Il cammino di integrazione e la scelta del modello sottostante richiede un’analisi mirata che tenga in considerazione la valutazione della maturità dell’organizzazione e il ruolo ipotizzato per le figure coinvolte, incluso l’Internal Audit.

CONTENUTI

Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:• comprendere la natura e l’ambito di attività dei diversi service

provider• identificare le possibili strategie di integrazione e valutare quella

più appropriata per la propria organizzazione• sviluppare mappature, programmi di attività e reporting integrati,

in un'ottica di ottimizzazione delle risorse disponibili.

MILANO 19 - 20 novembreROMA 25 - 26 marzo Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Responsabili di Funzione IA, Internal Audit Manager, Professionisti

Internal Auditing, Risk Management, Compliance e altri soggetti coinvolti a vario

titolo nelle attività di assurance.

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45Formazione 2019

Risk ManagementASSURANCE DEI RISCHI AZIENDALI IN LOGICA RISK CULTURE

Disamina dei rischi aziendali con una visione olistica evoluta ed efficace per l’azienda.Rischio come combinazione di imprevedibilità / incertezza di accadimento e sue conseguenze

Approcci di analisi e di misurazione dei rischi anche in ottica di variabili di rischio

Individuazione delle scelte metodologiche più idonee al contesto aziendale di riferimento.

Esercitazione: Modellazione e analisi dei rischi (potenziali/effettivi/residuali) in relazione alle variabili di rischio.

Rinnovato ruolo dell’Internal Audit orientato al rafforzamento della cultura del rischio in azienda.Bilanciare le attività di assurance e di advice per un efficace presidio dei rischi coerente con le scelte di business, le linee strategiche e i valori aziendali.

Inquadramento della “risk culture” e disamina relative best practice.

Modalità di valutazione della “risk culture” per individuare segnali distintivi di comportamenti devianti dai valori aziendali ed etici.

Esercitazione: Identificazione dei «Risk Culture Control Objectives» e relativi indicatori collegati

Questionario di verifica delle tematiche trattate.

Il corso ha l’obiettivo di:• esaminare i rischi con una visone olistica e nelle sue diverse

peculiarità;• analizzare i metodi di analisi e di misurazione dei rischi

secondo le migliori best practice;• inquadrare il ruolo evoluto dell’Internal Audit ai fini della

cultura del rischio in azienda;• fornire approcci metodologici di assessment della cultura del

rischio a supporto dell’organizzazione.

CONTENUTI

La non conoscenza del business e del contesto in cui esso si sviluppa possono trovare le organizzazioni impreparate di fronte a detti eventi con conseguenze negative per le aziende. Un’assunzione di rischi eccessiva e imprudente può mettere in crisi le singole aziende è quindi essenziale che le organizzazioni siano consapevoli delle dinamiche e interconnessioni dei rischi per minimizzarne i possibili impatti negativi sul business trasformando le potenziali minacce in opportunità.

Affinché le aziende possano disporre di una solida gestione dei rischi occorre innanzitutto che la cultura del rischio sia parte integrante della cultura aziendale in cui la gestione dei rischi sia valorizzata e non considerata un ostacolo al conseguimento un ottimale rapporto rischio/rendimento.

In tale contesto si conferma la centralità del ruolo dell’Internal Audit quale funzione di riferimento nel Sistema del Controllo Interni, anche in relazione alla sua partecipazione attiva all’interno degli organismi e dei comitati aziendali.

DESTINATARI Il corso si rivolge a professionisti di Audit e di Risk Management coinvolti in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management e di Pianificazione di Audit.

MILANO 1 - 2 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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46 Formazione 2019

Risk ManagementAPPROCCIO RISK MANAGEMENT PER UN EFFICACE PRESIDIO DEI RISCHI

Gestire il rischio nelle aziende moderne implica prestare una forte attenzione verso i grandi cambiamenti in atto a livello globale, per essere preparate a comprendere e a fronteggiare tali eventi non solo per la continuità del business ma anche per cogliere le opportunità di crescita che si presentano aumentando il valore aziendale. La definizione degli obiettivi strategici, della strategia in materia dei rischi e della governance interna dell’impresa assumono rilevanza ai fini degli indirizzi strategici dell’azienda e della sua sopravvivenza. Per tali ragioni le scelte manageriali devono fondarsi sulle migliori best practice di adattamento ai rischi e su una chiara visione di come esse possano influenzare e modificare il profilo di rischio dell’azienda stessa.

In tale contesto assume importanza l’evoluzione del ruolo dell’Internal Audit da un approccio “thinking critically” a quello “critical thinking” teso a cogliere gli aspetti critici del business in termini di rischi ma anche di opportunità.

DESTINATARI Il corso si rivolge a professionisti

operanti nella Funzione Internal Audit, coinvolti in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management

e di pianificazione delle attività di Audit.

Approach Risk Management secondo le migliori best practiceEvoluzione dei rischi a livello globale e contestualizzazione al business aziendale.

Importanza della resilienza e della capacità di risposta aziendale alle avversità degli eventi di rischio.

Disamina delle migliori best practice di “Risk Management” e modalità di applicazione.

Esercitazione:Identificazione degli eventi di rischio con un approccio olistico utile alla pianificazione di Audit.

Gestire gli incarichi di Audit in ottica di Risk ManagementContributo dell’Internal Auditing ed evoluzione dell’IPPF Framework in ottica di Risk Management.

Disanima problematiche rischi di frode e loro mitigazione con approccio Fraud Auditing.

Applicazione metodologica di assurance dei rischi da parte dell’Internal Audit.

Esercitazione:Simulazione di un assessment dei rischi aziendali mediante l’utilizzo di una best practice.

Questionario di verifica delle tematiche trattate.

CONTENUTI

Il corso ha l’obiettivo di:• stimolare la consapevolezza sui trend dei rischi e loro

evoluzione nel breve, medio e lungo periodo; • individuare le migliori best practice di Risk Management e di

Fraud Auditing • focalizzare l’evoluzione del ruolo dell’Internal Audit nel

presidio del governo dei rischi aziendali.• esaminare modalità di approccio evolutive da parte

dell’Internal Audit in logica di Risk Appetite.

MILANO 8 - 9 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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47Formazione 2019

Risk ManagementCYBERSECURITY FRAMEWORK APPLICATI ALL’ANALISI DEI RISCHI

Fondamenti di Cybersecurity, concetti dei nuovi Framework, illustrazione della nascita e dell’evoluzione che ha avuto nel tempo.

I framework di cybersecurity: CSX, CSF ambito di applicazione (GDPR, L. 231, Bankit 285, ecc.) in ottica Risk-Based

Checklist e strumenti di lavoro applicati al mondo industriale e finanziario

Come scegliere il corretto framework nel contesto aziendale dell’Audit

Come ottimizzare i framework nella valutazione dei rischi e nel monitoraggio continuo

Il corso ha l'obiettivo di:• illustrare i principali e più evoluti framework di gestione del

rischio cyber • illustrare la loro applicazione anche al di fuori di un contesto

puramente IT • aiutare le funzioni aziendali coinvolte a creare le checklist e

gli strumenti di lavoro adatti al profilo di rischio della propria azienda

• aiutare la Funzione Internal Audit ad applicare il framework più adatto nella valutazione dei rischi e nel monitoraggio delle attività di controllo.

CONTENUTI

La complessità e la pervasività dei nuovi regolamenti e delle nuove tecnologie creano, nel panorama economico-aziendale, minacce e opportunità che vanno gestite ab origine, attraverso l’utilizzo di Framework evoluti in grado di indirizzare i rischi tradizionali e quelli emergenti, aiutando quindi la Funzione Internal Audit ad ottimizzare il proprio tempo.

Gli Standard non sono più concepiti come regole da seguire passivamente con l’unico (costoso) obiettivo della conformità. Costituiscono piuttosto gli strumenti da usare, in modo intelligente ed articolato (olistico), per raggiungere il vero obiettivo: ridurre frequenza e gravità di incidenti ed irregolarità, con un modello ottimizzato per la realtà in cui l’azienda opera.

DESTINATARI Il corso si rivolge a coloro che vogliono approfondire tematiche inerenti l’Information Technology e la Privacy, nonché Internal Auditor, Risk Manager e Compliance Officer.

MILANO 29 - 30 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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48 Formazione 2019

Fraud AuditingINTERNAL AUDITING E FRODI AZIENDALI - CORSO BASE

Frodi esterne e frodi interne

Definizione, caratteristiche, dimensioni del fenomeno e principali teorie criminologiche del fenomeno delle frodi occupazionali

Classificazioni delle frodi

Principali dati dell’ultimo Report di Acfe

Principali fattori di rischio

La valutazione del rischio di frode

La frode come illecito penale e la frode come illecito disciplinare

La frode e i rischi “231”

GPDR, codice Privacy e art.4 SL. (cenni)

Frodi e professione (Standard, norme regolamentari): i 3 livelli del controllo

I controlli preventivi dalle frodi: la gestione del Whistleblowing

CONTENUTI

Il tema delle frodi nelle aziende e ai danni delle aziende rappresenta uno degli argomenti più in voga degli ultimi tempi, ma di fatto le idee che ruotano attorno a questo delicato tema del Sistema di Controllo Interno, sono estremamente confuse.

Il risultato di ciò è che non solo l’assenza di adeguate competenze, strumenti adeguati e metodologie di detection, conduce irrimediabilmente ad una inaccettabile sottostima del fenomeno, ma soprattutto quando un’ipotesi di frode si appalesa, emergono tutte le difficoltà insormontabili derivanti dalle carenze di quelle competenze indispensabili a gestirne la verifica senza essere portatori di ulteriori rischi.

Il corso rappresenta, dunque, la risposta ad un quesito di fondo: quali competenze di base sono richieste per prevenire e gestire efficacemente le frodi in azienda?

Il corso, articolato su due giornate, sarà sviluppato su una prima parte dedicata alla conoscenza della tematica, con particolare riferimento alle frodi interne: definizioni, caratteristiche e dimensioni del fenomeno, analisi delle principali teorie criminologiche, genesi del comportamento fraudolento, principali tipologie di frodi e loro caratteristiche.

Nella seconda parte del corso saranno affrontate le diverse tematiche legate alla prevenzione e all’accertamento della frode, il tutto mediante accurata analisi del framework normativo di riferimento (legislazione penale, giuslavorista, privacy principalmente).

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano acquisire le conoscenze

basiche e multidisciplinari relative a una delle problematiche più delicate

del Controllo Interno; agli Internal Auditor che intendano allargare il loro

spettro di competenze; a manager e senior di qualunque funzione aziendale

che, in virtù delle loro responsabilità di controllo e di gestione di risorse, ritengano di dover approfondire le

proprie conoscenza circa metodologie di prevenzione e contrasto alle frodi.

MILANO 18 - 19 febbraioROMA 16 - 17 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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49Formazione 2019

Fraud AuditingADVANCED FRAUD AUDITING: CASE MANAGEMENT, INTERVISTE, INDAGINI DIFENSIVE

Generalita sulle frodi: definizioni, principali teorie criminologiche, il profilo del frodatore e il danno da frodeFlow chart della gestione della frode - le fasi: segnalazione o detection, valutazione, pianificazione, verifica, redazione della relazione, determinazioni legali e diffusione

Segnalazioni di frodi: la rilevanza giuridica degli anonimi in caso di reati

La detection e la valutazione delle fonti

Strumenti di verifica: le indagini difensive penali: cosa sono? Chi le compie? Quale ruolo per il Fraud Examiner?

Strumenti di verifica: gli atti delle indagini difensive

Strumenti di verifica: la conduzione dell’intervista nella gestione della frode: framework normativo e documentazioneStrumenti di verifica: controllo diretto del datore di lavoro o ricorso ad investigatori privati?

Strumenti di verifica: ulteriori possibili controlli sui dipendenti. Framework normativo e analisi pratica

Le interviste: metodologia e documentazione. I profili legali

Come condurre l’analisi dei dati e redigere la relazione. Inferenze, ipotesi, previsioni, conclusioni: i principali vizi logici

La testimonianza penale del Fraud Examiner

I rapporti con polizia giudiziaria e Autorità Giudiziaria

CONTENUTI

Come affrontare in concreto un caso di frode? Quali sono le norme di riferimento? Come condurre un’intervista? Come trattare un problema di un caso “231” come un caso di “frode”?

Il corso affronta le principali tecniche pratiche di gestione di casi di frode, sia con sistemi di investigazione interna, correttamente impostati, sia mediante ricorso a particolari strumenti di Investigation, come ad esempio le investigazioni penali difensive, introdotte dalla legge 397/2000, suggerendo una metodologia utile soprattutto come Contigency Plan in caso di incident “231”, che consenta all’azienda di delimitare le responsabilità, comprendere le proprie vulnerabilità e cooperare con l’Autorità Giudiziaria attraverso una propria autonoma capacità di ricostruzione dei fatti.

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano approfondire tecniche e framework normativo di riferimento per la conduzione di investigazioni interne per frodi. In particolare, a Fraud Examiner o addetti a uffici legali e security che intendano ampliare le loro competenze e comprendere come affrontare un caso di frode ricorrendo a soluzioni anche di tipo normativo assolutamente innovative, come le norme sulle indagini difensive penali.

MILANO 3 - 4 aprileROMA 9 - 10 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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50 Formazione 2019

Fraud AuditingPOLICY ANTIFRODE E WHISTLEBLOWING

Definizione di frode e illecito aziendali

L’Art. 4 dello statuto dei lavoratori

Il Whistleblowing

L’informativa ai dipendenti sui controlli, conforme al GDPR

Controlli ammessi e controlli vietati

Esempi di frodi e fattispecie penali

Struttura e contenuti di una policy

CONTENUTI

Alcuni provvedimenti recenti sono destinati ad apportare profonde modifiche al Sistema dei Controlli su comportamenti illeciti di dipendenti.

Ci si riferisce:

• all’ultimo dei decreti attuativi del Jobs Act, del 14 settembre 2015, n.151, con l’articolo 23 che indice profondamente sull’art.4 SL, in materia di controlli a distanza;

• al d.gs 179/2017 che ha rivisto organicamente la materia del Whistleblowing e le tutele per coloro che segnalano illeciti aziendali;

• il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) e il decreto integrativo (101/2018), destinati ad incidere profondamente sul tema dei controlli preventivi.

Tutto ciò suggerisce l’adozione di una policy organica antifrode, sede naturale in cui fare chiarezza sulle regole aziendali per prevenire e contrastare le frodi o Linee Guida aziendali per la prevenzione e gestione degli illeciti, in cui potranno essere sciolti tutti i nodi relativi ai controlli preventivi e successivi in materia di frodi e illeciti, e gli aspetti organizzativi relativi alle segnalazioni (anche) anonime e alla protezione dell’identità dei segnalanti.

Il corso, di taglio molto pratico intende affrontare con i responsabili o con coloro che abbiano già affrontato un percorso formativo basico, le soluzioni concrete riguardanti la stesura della policy, l’organizzazione e la tipologia di controlli ammessi.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Responsabili e

addetti Internal Audit ed è da porre a completamento della formazione frodi

base e avanzata.

MILANO 18 novembreROMA 22 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

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51Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiTECNICHE DI GESTIONE E CONDUZIONE DELLE INTERVISTE NELL’INTERNAL AUDIT

Il processo di IA: le competenze e il ruolo della comunicazione

L’intervista nel processo di IALe fasi dell’intervista

Piano pre-intervista: gli obiettivi dell’intervista, chi incontrare, quando e dove

Apertura: costruzione della fiducia

Corpo: la tecnica delle domande, quali e quando usarle

Chiusura: conclusioni, riepilogo, azioni

La gestione della relazione: i confini di ruolo e il conflittoL’ascolto efficace e l’uso delle domande

Come essere assertivi e mantenere relazioni costruttive

La gestione delle situazioni critiche e di conflitto

Costruire rapporti di collaborazione e gestire le obiezioniEmpatia e costruzione del rapporto

Focus sull’intervista di precisione

Le obiezioni e le domande antidoto

CONTENUTI

Il progetto di ricerca CBOK (Common Body of Knowledge) ha sottolineato l’importanza delle interpersonal skill nell’Internal Audit. L’intervista di Audit è uno degli ambiti in cui si utilizzano diverse competenze relazionali: ascolto, comunicazione efficace, gestione delle obiezioni e dei conflitti. La conduzione efficace dell’intervista può determinare l’esito dell’attività di Audit, contribuendo a costruire relazioni collaborative, a raggiungere più rapidamente i risultati, a trasmettere un’immagine positiva della Funzione Internal Audit.

MILANO 22 - 23 ottobreROMA 14 - 15 marzo

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor che desiderano acquisire l’approccio tecnico e gli strumenti più idonei per gestire efficacemente le interviste.

Il corso ha l'obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti innovativi per la gestione

efficace delle interviste;• definire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi

dell’intervista;• stimolare gli interlocutori a instaurare e mantenere rapporti

professionali costruttivi;• gestire con consapevolezza e sicurezza eventuali situazioni

critiche nella relazione con l’Auditee.

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52 Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiAUDIT REPORT WRITING

L’obiettivo del Report WritingValutazione degli obiettivi

Destinatari del Report e strutturazione in funzione del lettore/utilizzatore

Completezza del Report in linea con il processo di Audit

I rilievi dell’AuditCriteri, condizioni, definizioni, causa, effetti

Raccomandazioni e/o piani di azione

Audit-Report Structure:Overview, Executive Summary, allegati:

intestazioni, distribuzioni, informazione Audit team

tip, automatizzazione del reporting strumenti per carte di lavoro elettroniche

Qualita dei reportCoerenza, terminologia tecnica e gergale, acronimi

Leggibilità e chiarezza della struttura

ToniDefinizione e strategia negli utilizzi dei toni

Proiezione positiva e negativa

ConclusioniRevisioni degli obiettivi dei partecipanti e piani di azioni

I report come strumento indicatore di performance dell’IA

Il consolidamento della valutazione dei rischi e del sistema di controllo

Dalla gestione della reportistica agli scope di compliance e comunicazione al Comitato di Controllo Interno

CONTENUTI

L’Audit Report rappresenta il principale mezzo di comunicazione delle attività di Audit. Consiste in un documento formale riassuntivo delle attività svolte nel corso dell’incarico, in cui eventuali anomalie (non conformità, punti deboli, difetti, raccomandazioni, ecc.) vengono dettagliatamente descritte e vengono suggerite le possibili azioni correttive.

Affinché il report abbia valore è fondamentale sia utilizzare una comunicazione chiara, completa e oggettiva, sia diversificare la modalità di presentazione e la qualità e la quantità delle informazioni utilizzando come criterio i destinatari del report. In tale cornice diventa indispensabile conoscere e comprendere le aspettative del Management, del Board e degli Stakeholder per valutare quali informazioni sono utili e per chi.

MILANO 24 - 25 settembreROMA 2 - 3 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor,

di qualsiasi livello, interessati ad acquisire tecniche utili alla stesura di

un rapporto di Internal Audit e che desiderano creare report di facile

lettura, utilizzando uno stile di scrittura efficiente ed efficace, al fine di favorire

le azioni del Management e fornire chiari messaggi al Board.

Il corso ha l’obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti per la redazione di Audit

Report efficaci• attivare una riflessione su un metodo efficace di

comunicazione scritta• analizzare e distinguere i diversi elementi presenti nel report:

criteri, condizioni, cause, effetti e raccomandazioni• sviluppare le tecniche e le strategie per rendere le proprie

comunicazioni maggiormente convincenti• sviluppare un metodo per definire un piano di azione

individuando le priorità.

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53Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiTECNICHE DI NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI NELL’INTERNAL AUDIT

Definizione e analisi del conflittoDifferenziare causa e sintomo

Tipologie di conflitto

La comunicazione e l’intelligenza emotiva come strumento per prevenire e gestire il conflittoElementi base del processo comunicativo

Le emozioni nel conflitto: imparare a gestire la rabbia

La negoziazione come strumento di gestione del conflitto: definizione ed elementi principali

Approccio integrativo

La preparazione della strategia negozialeI punti di attenzione

La definizione degli obiettivi

La costruzione della strategia

La gestione della relazione nella negoziazioneComprendere e gestire le attese della controparte

Distinguere il contenuto dalla relazione

CONTENUTI

Il conflitto è una dinamica molto comune nelle relazioni interpersonali. Tuttavia, se anticipato e gestito attraverso opportune tecniche di comunicazione, può essere vissuto in modo costruttivo.

Anche l’attività di Internal Auditing può condurre a situazioni potenzialmente conflittuali che, se non gestite, possono degenerare e compromettere lo svolgimento dell’attività.

Diviene, dunque, fondamentale adottare una strategia di mediazione del conflitto nella direzione di un confronto costruttivo che metta in evidenza gli obiettivi comuni tra le parti e che porti allo sviluppo di una gamma più ampia di idee e soluzioni.

Il corso è finalizzato ad acquisire o sviluppare le competenze di comunicazione e negoziazione necessarie per gestire in modo efficace i conflitti affrontati nella Professione.

MILANO 19 - 20 giugnoROMA 20 - 21 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili e agli Internal Auditor che desiderano acquisire una preparazione tecnica specifica per gestire le negoziazioni e i conflitti che possono insorgere nell’esercizio della Professione.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• individuare i criteri di analisi delle diverse situazioni di

conflitto per comprenderne le cause e le possibili soluzioni• focalizzare i criteri per migliorare la capacità di comunicare in

modo da prevenire e gestire costruttivamente le situazioni di conflitto

• utilizzare la propria intelligenza emotiva e sviluppare l’empatia• gestire il processo negoziale, interpersonale e organizzativo,

utilizzando strumenti e tecniche funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

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54 Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiMETODOLOGIE PER IL PENSIERO ANALITICO E LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

Inquadramento generale e visione di insieme della metodologiaLe 6 fasi del problem solving: dall’identificazione alla risoluzione del problema

La definizione di problema

Il problema come opportunità

Tipologie di problema: esempi pratici

Problem finding and setting: l’identificazione e la definizione del problemaL’identificazione dei sintomi

La definizione dello stato desiderato e l’analisi del gap

Root-Cause Analysis: strumenti per l’analisi delle causeI 5 perché

Analisi di processo

Diagramma di Ishikawa

Diagramma di Pareto

Problem solving: ampliare le opzioni disponibili Tecniche creative e pensiero divergente

Brainstorming e mappe mentali

I 6 cappelli per pensare

Decision making, implementazione e verifica La matrice delle decisioni

Disegnare l’implementazione

Verifica della soluzione

CONTENUTI

Una delle principali caratteristiche degli Auditor più efficaci è l’abilità nel pensiero analitico: saper individuare e analizzare le criticità mantenendo la visione d’insieme per trovare soluzioni. Queste abilità possono essere potenziate utilizzando specifiche tecniche e metodologie. Il corso è un laboratorio, con giochi e casi aziendali, attraverso le 6 fasi del problem solving per impadronirsi di strumenti, molto intuitivi ed efficaci, che uniscono l’approccio logico-analitico con quello analogico-creativo.

MILANO 26 - 27 febbraio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor che desiderano potenziare le proprie

abilità di pensiero critico e analitico e le capacità creative per identificare

soluzioni alternative ai problemi.

Il corso ha l'obiettivo di:• apprendere un approccio completo all’analisi e alla

risoluzione dei problemi• superare le principali distorsioni ricorrenti nella risoluzione

dei problemi • saper usare le tecniche per rappresentare “oggettivamente”

i problemi• comunicare e condividere analisi e proposte di soluzione

delle criticità con altri soggetti coinvolti• migliorare l’approccio proattivo e propositivo nei confronti

dei problemi.

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55Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiGESTIONE DEL TEAM DI LAVORO NELL’INTERNAL AUDIT

Il ruolo di Team ManagerRuolo e responsabilità

Relazioni con i collaboratori e con il management

Obiettivi di business

La gestione del team: elementi chiaveComunicazione, assertività e ascolto

Fattori motivazionali alla base del comportamento dei collaboratori

Gestione e sviluppo dei collaboratori

Valutazione della prestazione

Gestione del flusso lavorativoStruttura organizzativa: ottimizzare le risorse

Goal setting condiviso

Processi, procedure e attività: definizione dei flussi, comunicazione e monitoraggio

Il processo di delega

Gestire le complessitàSviluppare relazioni di lavoro efficaci

Tecnica del colloquio

Affrontare e gestire situazioni difficili e conflittuali

CONTENUTI

La Funzione Internal Audit, chiamata quotidianamente a presidiare attività e scadenze complesse e sfidanti, necessita di collaboratori autonomi, propositivi, determinati, che sappiano gestire efficacemente le richieste provenienti dalla struttura.

In questo scenario la reazione di un team coeso e in grado di cooperare gestendo lo stress derivante dal rispetto delle scadenze rappresenta una key competence per Senior Auditor e Audit Manager.

Gestire un team richiede, infatti, la capacità di influenzare in modo positivo i collaboratori e di condurli in modo chiaro e deciso al raggiungimento dei risultati definiti. Non solo, significa anche aiutare il team a gestire in maniera efficace le relazioni con il Chief Audit Executive, il management operativo e l’Audit Committee.

ROMA 8 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Coordinatori e Project Manager dell’Internal Audit, Senior Audit e Internal Audit Manager, nonchè Professionisti e consulenti che operano nell’ambito dell’Internal Auditing.

Il corso ha l'obiettivo di:• fornire gli strumenti per identificare e sviluppare il proprio

stile di leadership• gestire al meglio il proprio team anche in situazioni

conflittuali o in contesti marcatamente demanding.

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56 Formazione 2019

Competenze relazionali e managerialiCOMUNICAZIONE DEI RISCHI E GESTIONE DEL FEEDBACK

I principi della comunicazione efficace e persuasivaLivelli di attenzione e messaggi chiave

Utilizzo del linguaggio emotivo ed evocativo

Lettura della comunicazione verbale e non verbale

L’utilizzo del linguaggio positivo

La gestione delle proprie emozioni

L’importanza del feedback: come darlo in modo costruttivoCos’è il feedback, a cosa serve

Le regole fondamentali del feedback

Fattori di distorsione della valutazione e unconscious bias

L’osservazione e l’interpretazione: la ricerca dell’obiettività

Errori della comunicazione che accelerano il conflitto

Le tecniche per la restituzione efficace e assertiva del feedback

Mettersi nei panni dell’interlocutore: l’empatiaPerché mettersi nei panni è diverso da identificarsi

Empathy Map: comprendere interessi e bisogni del nostro interlocutore

Utilizzare l’empatia per migliorare la nostra comunicazione

CONTENUTI

La condivisione dell’esito dell’Audit, in particolare di potenziali rischi e criticità rispetto all’area, è una fase che può presentare notevoli difficoltà. Al di là degli aspetti oggettivi e ineliminabili che rendono questa fase delicata, è possibile diventare molto più efficaci grazie ad una comunicazione autorevole e persuasiva e all’uso di tecniche di restituzione del feedback appropriate al contesto di riferimento. Molto importante è anche l’empatia per tenere conto delle necessità dell’interlocutore riportando così i risultati dell’Audit in modo chiaro e motivante. In questo modo, è possibile aumentare la partecipazione e l’engagement dell’auditato nella risoluzione efficace del problema riscontrato. Solo con un coinvolgimento attivo e la creazione di un clima di fiducia è possibile sviluppare soluzioni che raggiungano gli adeguati livelli di compliance.

MILANO 17 - 18 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal

Auditor che desiderano potenziare le proprie abilità di comunicazione

efficace e persuasiva per migliorare la comunicazione di rischi e

raccomandazioni.

Il corso ha l'obiettivo di:• far apprendere i principi basilari della comunicazione efficace e

persuasiva• far imparare a comunicare criticità e rischi in modo positivo• allenare la comunicazione verbale e non verbale per accrescere

autorevolezza ed efficacia• utilizzare un approccio obiettivo e calibrato alla restituzione del

feedback• ingaggiare e motivare l’interlocutore mettendosi nei suoi panni

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57Formazione 2019

SettorialeAUDIT IN AMBITO SOLVENCY II

Contenuto I La governance Assicurativa

Regolamento 38 IVASS

SommarioInquadramento del Sistema di Governo Societario

Inquadramento delle Funzioni fondamentali

Sistema di incentivazione e remunerazione

Esternalizzazioni

Contenuto II “Elementi cardine del framework Solvency II”

La misurazione e la mappatura del rischio

SommarioInquadramento tematico

Il profilo di rischio dell’impresa assicurativa

La rilevanza dei macro rischi - aggregazione dei rischi

Valutazione “market consistent” di attività e passività - Determinazione del requisito patrimoniale

Informativa di mercato

Contenuto III “Il grado di implementazione di Solvency II”

Evoluzione regolamentare

SommarioBackground e obiettivi della direttiva Solvency II

Analisi dell’implementazione dei regolamenti attuativi nella UE

Il ruolo delle ESAs: convergenza mondo insurance e mondo banking

Quadro di riferimento della produzione normativa IVASS

Ripercussioni su attività di Audit

CONTENUTI

Il corso si propone di definire lo stato dell’arte nel percorso di implementazione della Direttiva 2009/138/CE, più nota come Solvency II, e di tracciarne le prospettive di maggior interesse sul piano regolamentare.

L’occasione consente infatti di recuperare da un lato gli elementi portanti del framework Solvency II - ripercorrendo in tale ambito la mappatura dei rischi delle imprese assicurative e la determinazione del requisito patrimoniale - e dall’altro di introdurre, analizzare e commentare i profili evolutivi di più recente valutazione da parte della European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA).

Allo stesso tempo si delineano ambiti di crescente integrazione e convergenza tra la regolamentazione assicurativa e quella di natura bancario. E’ il caso, ad esempio, delle pratiche di risanamento e di risoluzione armonizzate per le imprese di assicurazione, su cui EIOPA ha recentemente proposto un approccio pragmatico in cui dette pratiche sono ricondotte alle fasi di preparazione e pianificazione (preparation and planning), intervento precoce (early intervention) e risoluzione (resolution) o, ancora, delle norme tecniche aventi ad oggetto le modalità di riconduzione (mapping) delle valutazioni del merito di credito effettuate dalle agenzie esterne (ECAI) a delle classi di merito standard, su cui agiscono le regole di determinazione del rischio di credito.

Lo stato dell’arte nel percorso di implementazione della Direttiva Solvency II viene successivamente analizzato a livello domestico, mediante approfondimento della produzione normativa IVASS e mapping dei contesti non ancora integralmente disciplinati.

Tale rappresentazione è funzionale all’impostazione ed esecuzione dell’intervento di Audit in ambito ORSA.

In tale contesto anche il sistema di governo aziendale ha subito ripercussioni significative a fronte della pubblicazione del regolamento 38 IVASS.

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito Solvency, in tema di coerenza tra RAF e gestione del rischio e, in generale, sulla Funzione di Gestione del Rischio con l’obiettivo di affinare le tecniche di analisi sui rischi assicurativi e sui modelli impiegati per misurarli.

ROMA 7 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

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58 Formazione 2019

SettorialeFRAUD AUDIT NEL SETTORE MANIFATTURIERO, SERVIZI E UTILITIES

GeneralitàLe frodi, il codice penale e i reati 231

Le frodi e la Professione

Alcuni dati ed esempi di frodi

Frodi apicali e frodi occupazionali

Le frodi nei diversi ambiti di rischio:

la frode nel ciclo passivo (Procurament Fraud), nel ciclo attivo e in altri processi di supporto

frode e market abuse

Il sistema di prevenzione frodi Sistema di prevenzione frodi e Sistema di Controllo Interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB per le emittenti

Il modello di prevenzione frodi secondo COSO-ERM

Indicatori di anomalia

Controlli

Il processo di gestione del caso di frodeEvidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni

La valutazione preliminare

L’investigation: i controlli sui dipendenti e il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis

Le altre tecniche di indagine

Il reporting

La testimonianza penale

Case study

CONTENUTI

Conseguire competenze specialistiche di Fraud Audit nel settore manifatturiero è di particolare interesse soprattutto perché la frode rappresenta un rischio molto trasversale che può comportare da un lato significative perdite operative, dall’altro si ricollega a rischi legali di varia natura.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’efficacia dei controlli preventivi e di condurre efficacemente sia dei Fraud Audit sia delle Fraud Investigation.

Quest’ultima parte si sofferma molto sui segnali di anomalia (detection della frode) e sulle tecniche di conduzione e documentazione delle interviste.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

di aziende appartenenti ai settori manifatturiero, servizi, utilities.

MILANO 13 - 14 febbraioROMA 23 - 24 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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59Formazione 2019

SettorialeFRAUD AUDIT NEL SETTORE FINANZIARIO E ASSICURATIVO

CONTENUTI

Conseguire competenze specialistiche di Fraud Audit è particolarmente importante per gli Auditor del settore bancario e assicurativo sia per gli espressi richiami da parte della normativa sulla vigilanza prudenziale di Banca d’Italia (263/06 rev.15) e Basilea, sia per i gravi impatti reputazionali che casi di frode possono comportare.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’efficacia dei controlli preventivi e di condurre efficacemente sia dei Fraud Audit sia delle Fraud Investigation.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori finanziario e assicurativo.

Generalità Le frodi e il regolatorio

Le frodi e la Professione

Alcuni dati ed esempi riferiti al mondo bancario

Frodi apicali e frodi occupazionali:

le frodi nei diversi ambiti di rischio

frode e riciclaggio, frode e usura, frode e Mifid, Procurament Fraud, frode e Market Abuse

Il sistema di prevenzione frodi Sistema di prevenzione frodi e Sistema di Controllo Interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB secondo Bankit e best practice

Il modello di prevenzione frodi secondo COSO-ERM

Indicatori di anomalia

Controlli

Il processo di gestione del caso di frode Evidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni

La valutazione preliminare

L’investigation: i controlli sui dipendenti e il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis

Le altre tecniche di indagine

Il reporting

La testimonianza penale

Case study

MILANO 4 - 5 marzoROMA 21 - 22 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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60 Formazione 2019

SettorialeRISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT NEL SETTORE MANIFATTURIERO, SERVIZI E UTILITIES

Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & Control I principi e i componenti del sistema di Governance, Risk & Control

La creazione del valore attraverso il Risk Assessment

Le aspettative nei confronti dell’Internal Audit

L’approccio di Audit Risk-Based

La valutazione Risk-Based del Sistema di Controllo Interno Ruoli e responsabilità nella gestione del Sistema di Controllo Interno

Le valutazioni applicabili nel settore manifatturiero, a fronte delle best practice (COSO Report/ERM) e della principale legislazione vigente (es. D.lgs. 231/01, Sicurezza sul lavoro,

rischi ambientali, ecc.)

Individuazione, misurazione e gestione dei rischi Definizione e impostazione della Risk Analysis

COSO e ERM Framework

Strumenti e tecniche operative per identificazione e valutazione dei rischi (il CRSA)

La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio

La valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi

Quando svolgere la Risk Analysis

I rischi gestionali e i rischi di non compliance legislativa

Predisposizione del piano di Audit Risk-Based Dimensionamento delle risorse

La prioritizzazione delle attività tramite Risk Analysis e Risk Scoring

Il piano di Audit a risorse libere e il piano a risorse disponibili

Le attività di piano sui rischi gestionali e su quelli di non compliance legislativa

La gestione Risk-Based degli incarichi di Audit Il processo di conduzione degli incarichi

Lo sviluppo del programma di lavoro sulla base del Risk Assessment svolto

L’attività sul campo sulla base del Risk Assessment: gli Audit di processo e gli Audit di Compliance Risk-Based

L’antifrode attraverso le logiche del Risk Assessment

La comunicazione dei risultati

Il monitoraggio delle azioni correttive

La valutazione del rischio a valle degli incarichi

Analisi di un case study pratico sulla predisposizione del Risk Assessment e del relativo Piano di Audit

CONTENUTI

L’identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le aziende che operano nel settore manifatturiero, dei servizi e delle utilities, è un presupposto fondamentale per un’efficace struttura di Governance e rappresenta un fattore chiave per il successo competitivo delle stesse. Il Risk Assessment e la successiva gestione dei rischi identificati rappresentano una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del Management che consente di identificare i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi societari, determinare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo rispetto alle aree in cui sono presenti i rischi significativi. L’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche Risk-Based.

DESTINATARI Il corso è rivolto a Internal Auditor appartenenti a organizzazioni del

settore manifatturiero, servizi, utilities.

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere le relazioni tra strategia, Governance aziendale,

Risk Management e attività di controllo di natura gestionale• fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento

(COSO e ERM), evoluzione e composizione• fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk

Assessment, sia inteso a supporto del Management che ai soli fini di Audit

• definire le modalità per produrre un piano di Audit Risk-Based, tenuto conto dei rischi nonché delle risorse a disposizione.

MILANO 6 - 7 marzoROMA 16 - 17 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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61Formazione 2019

SettorialeRISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT NEL SETTORE FINANZIARIO E ASSICURATIVO

CONTENUTI

L’identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le istituzioni che operano nel settore finanziario e assicurativo è un presupposto fondamentale di un’efficace struttura di Governance dell’impresa.

Il corso propone un approccio integrato alla gestione e valutazione dei rischi e meccanismi di Assurance, basato su un modello e processo di Audit che coniuga analisi dei rischi con pianificazione e governo delle attività.

MILANO 11 - 12 febbraioROMA 19 - 20 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso è rivolto a Internal Auditor appartenenti a organizzazioni del settore finanziario e assicurativo.

Il corso ha l’obiettivo di:• fornire un completo inquadramento normativo • presentare l’analisi dei processi bancari e dei metodi di

individuazione dei relativi rischi• sviluppare l’interpretazione dell’analisi dei processi focalizzata sui

rischi.

Inquadramento generale Normativa di riferimento: circolare 263 di Banca d’Italia, 15° aggiornamento - approfondimento sul ruolo dell’Internal Audit nell’ambito della gestione dei rischi

I Rischi: modelli di misurazione e valutazione e problematiche di controllo Panoramica dei rischi: 1° pilastro (credito, mercato, operativi) - 2° pilastro (liquidità, tasso, ecc..)

La struttura del Risk Management: funzioni di misurazione, funzioni di convalida

Il RAF (Risk Appetite Framework): gli effetti sulla Governance

L’Audit sul RAF

Il processo ICAAP

L’autovalutazione dell’ICAAP (a cura dell’IA)

I modelli interni di misurazione dei rischi

I modelli di rating

L’analisi delle autorità di vigilanza sul processo di controllo prudenziale (SREP)

Il ruolo dell’Internal Audit nel piano di azione conseguente allo SREP

Gli interventi di Audit sul Risk Management L’Audit sui modelli di rating (in coerenza con gli Audit sulle fasi di classificazione e valutazione dei crediti deteriorati nell’ambito del processo del credito)

Gli Audit sui rischi di tasso e liquidità

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62 Formazione 2019

SettorialeASSESSMENT MACRO AMBITI DI ANALISI SREP E BCE ORIENTED

Assessment processi ICAAP / ILAAP in ottica SREPAnalisi contesto normativo di riferimento, requisiti dello SREP e previsioni Linee Guida BCE

Evoluzione approccio di Audit e nuovo modello di “assurance”

Modalità di intervento e schema di reporting

Esercitazione:Contradittorio con l’aula sullo stato di evoluzione della review dei processi in esame nelle proprie aziende

Assessment interazione tra funzioni di Executive e Risk OfficerLinee evolutive dei ruoli di Chief Executive Officer e Chief Risk Officer e loro rilevanza strategica

Approccio metodologico e operativo di sviluppo dell’assessment

Modalità rappresentazione delle risultanze e individuazione delle leve di miglioramento

Esercitazione:Stimolare un confronto sulla tematica CFO e CRO e sua rilevanza nei contesti aziendali di riferimento.

Questionario di verifica delle tematiche trattate

CONTENUTI

Nell’ambito delle novità introdotte dal nuovo Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU), assume rilevanza il nuovo processo di vigilanza prudenziale (SREP) in relazione alle linee guida emanate sia dall’EBA che dalla BCE. A riguardo è importante il ruolo delle funzioni aziendali di controllo e in particolare l’efficace interazione tra il Chief Executive Officer (CFO) e il Chief Risk Officer (CRO) in riferimento al Risk Appetite Framework (RAF).

In siffatto contesto l’Internal Audit oltre a essere oggetto di analisi da parte della Vigilanza, deve da un lato assicurare il regolare andamento dell’operatività e l’evoluzione dei rischi, e, dall’altro valutare la completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del Sistema dei Controlli Interni. Ciò, portando all’attenzione degli Organi Aziendali le possibili leve di miglioramento al complessivo processo di gestione, misurazione e controllo dei rischi, con riferimento al RAF.

DESTINATARI Il corso si rivolge a professionisti

operanti nelle funzione di controllo di II e III livello del settore finanziario, interessati dagli impatti sui processi,

metodologie e approcci della vigilanza prudenziale in linea con gli

orientamenti EBA e BCE.

Il corso ha l’obiettivo di:• inquadrare il contesto normativo di riferimento e delle previsioni

del processo SREP/BCE• esaminare il nuovo modello di intervento di Audit in logica SREP• analizzare le linee evolutive delle funzioni di controllo aziendale• illustrare le modalità di intervento e di rappresentazione dei

relativi esiti.

MILANO 18 - 19 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

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63Formazione 2019

Il corso ha la finalita di fornire ai partecipanti:• una overview sull’evoluzione regolamentare in ambito Risk

Governance, per identificare concretamente le tecniche di misurazione dei rischi, con un occhio alle best practice

• una rappresentazione dello SREP, funzionale all’identificazione dei “passaggi chiave” dell’Assessment delle AC

• una evidenza dei focal point in fase di esecuzione di un Audit mirato sulla gestione del rischio.

SettorialeAUDIT SU TECNICHE DI MISURAZIONE DEI RISCHI BANKING E STRESS TEST

Contenuto I “Overview sull’evoluzione regolamentare in ambito Risk Governance”

La misurazione del rischio Inquadramento tematico

Normativa vigente a livello nazionale ed europeo

Evoluzione regolamentare per autorità e nuove tematiche (BIS, EBA, BCE)

Una distinzione di peso: approcci standard vs modelli interni

Contenuto II “Supervisory Review and Evaluation Process”

Lo SREP nell’analisi del rischio Background e obiettivi SREP

Analisi dell’esecuzione del processo ai fini dell’Assessment sui rischi

Valutazioni di adeguatezza

Capitale

Liquidità e Funding - ILAAP

Metrica della vigilanza prudenziale

Categorie particolari di rischio: ICT Risk

Stress testing di vigilanza e degli intermediari: linee guida

Contenuto III “Gli Audit in ambito misurazione dei rischi e Stress Test”

Un ruolo in rapida evoluzione Mappatura dei punti di intervento dell’Audit in ambito ICAAP

Nuovi obiettivi sugli Stress Test e punti di intervento dell’Audit

Un compito sfidante: “Target Review of Internal Model” (TRIM)

Punti di contatto con verifiche specifiche:

ruolo dell’Audit nella valutazione della convalida dei modelli interni

valutazione di Audit in ambito Risk Management, Business Model e RAF

CONTENUTI

Nella logica del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), la revisione interna è un player fondamentale per assicurare un buon governo del sistema bancario e, per corrispondere alle aspettative delle Autorità Competenti, deve adeguarsi a nuovi compiti, con disponibilità di mezzi, di competenze e di metodologie idonee. Lo SREP, infatti, è una vera e propria due diligence, sebbene eseguita dalle Attività Competenti, del livello di rischio assunto da una banca e, come tale, richiede maggiori attitudini quantitative alla Funzione di Revisione, dilatandone, allo stesso tempo, il “campo di gioco” a molteplici ambiti di analisi: dalle valutazioni del modello di business alla governance, dai rischi di capitale, di liquidità e di funding e all’adeguatezza delle relative coperture. Si tratta, a tutti gli effetti, di elementi tra loro interdipendenti, implicando la ricerca di una coerenza complessiva come di una capacità analitica di esecuzione di Audit “verticali e mirati” (ad esempio nel controllo della esecuzione degli stress test secondo le nuove linee guida EBA). In tale contesto, sia le linee guida SREP sia le linee guida EBA sugli stress test (Guidelines on stress testing and supervisory stress testing) forniscono nuovi standard di riferimento per l’organizzazione e la strutturazione degli stress test e più in generale sulla misurazione e gestione dei rischi.

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito ICAAP e ILAAP, in tema di coerenza tra RAF e gestione del rischio e, in generale, sulla Funzione di Gestione del Rischio con l’obiettivo di affinare le tecniche di analisi sui rischi bancari e sui modelli impiegati per misurarli.

MILANO 8 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorni CPE 9 ORE

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64 Formazione 2019

SettorialeAUDIT SUL PROCESSO DEL CREDITO CON FOCUS SUI NPL

Contenuto I: Inquadramento normativo sul credito

Contesto regolamentare del Credito con focus su NPL Sommario Overview sul framework regolamentare nazionale e comunitario sul credito

Rappresentazione delle nuove linee Guida BCE sui crediti deteriorati (NPL)

Comparazione tra le linee Guida BCE su NPL significant con le linee guida NPL less significant di Banca d’Italia

Rappresentazione dei principali elementi di impatto sul Sistema dei Controlli interni

Contenuto II: Approccio SREP per la valutazione del credito

Lo SREP nell’analisi del rischio e processo del credito SommarioBackground e obiettivi SREP

Analisi dell’esecuzione del processo ai fini dell’assessment sui rischi

Impostazione dell’Audit sul credito con le logiche SREP

Strumenti operativi per l’esecuzione dell’Audit sul credito con logiche SREP

Contenuto III: Processo, rischi e controlli su del credito

Il processo del credito SommarioRappresentazione del processo del credito

Il governo e controllo del rischio di credito (ad es. politiche creditizie)

Le principali vulnerabilità e rischi sul credito

CONTENUTI

Il modello di business bancario è orientato principalmente all’intervento creditizio che viene remunerato in relazione al rischio assunto. Questa prassi ha evidenziato, anche a seguito di concessioni non sempre orientate ad un principio di prudenza, una vulnerabilità rilevante del sistema bancario su cui il regolatore è intervenuto a più riprese (ad es. AQR Approch, valutazioni immobili, standard misurazione rischio di credito). Il rischio di credito risulta tra le priorità più significative per la BCE: infatti, nel marzo del 2017, sono state pubblicate le Linee guida per le banche sui crediti deteriorati (NPL), con l’obiettivo di monitorarne e governarne la gestione definendo un processo che considera, tra gli altri, la strategia sugli NPL, la governance e l’assetto organizzativo, le misure di concessione, la rilevazione, la valutazione e la cancellazione degli NPL. Tali linee guida sono state successivamente recepite da Banca d’Italia per le banche less significant. Il documento va ad inserirsi nel framework SREP, fornendo ulteriori indicazioni alle banche sulle modalità di gestione del credito (congiuntamente alla Circolare 285 di Banca d’Italia aggiornata nel 2016 con l’introduzione delle politiche di gestione delle garanzie immobiliare).

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili

Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito Credito e Governance. In

generale il corso fornisce utili spunti su tutti gli interventi di Audit che

hanno impatto sull’interno processo del credito e pertanto sulle funzioni

preposte alla gestione dello stesso in azienda comprensive delle funzioni

di Risk Management e delle funzioni preposte alla gestione del credito

anomalo.

Il corso ha la finalita di fornire ai partecipanti:• una overview sull’evoluzione regolamentare in ambito governo

e controllo del Credito, comprensiva delle evoluzioni in ambito Vigilanza Prudenziale

• una rappresentazione del processo del credito e dei relativi rischi, nonché delle logiche dello SREP, in ottica di una corretta esecuzione dell’Audit sul processo del credito

• un approfondimento delle nuove linee guida EBA sui crediti deteriorati in ottica di attività di Audit e impatto sul Sistema dei Controlli Interni.

MILANO 27 settembre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

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65Formazione 2019

SettorialeAUDIT SULLE RETI DI FILIALI FISICHE

CONTENUTI

I canali di contatto con la clientela, anche a seguito dell’evoluzione tecnologica, sono molteplici; sicuramente il canale tradizionale, ossia costituito dalle reti di filiali fisiche, permane ancora il più rilevante.Le filiali, oltre ad essere alla base del business aziendale, sono potenzialmente generatrici di significativi rischi aziendali (es. frodi, riciclaggio, etc.). Non casualmente l’ambito delle filiali fisiche è stato storicamente oggetto di verifiche mirate sia da parte della funzione di revisione interna che dell’Autorità di Vigilanza.In aggiunta, l’attività di filiale è sempre più standardizzata; pertanto l’adozione di approcci strutturati e Risk-Based, congiunti ad analisi a distanza, consentono di razionalizzare l’attività di Audit rendendola da un lato più efficiente, ma al tempo stesso più efficace.

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Senior Auditor e Auditor incaricati di effettuare verifiche sulle filiali.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti:• le basi per poter pianificare in ottica Risk-Based gli interventi sulle

filiali• le modalità di efficientemento degli interventi sulla rete

mediante strutturati controlli a distanza e valide tecniche di campionamento

• la rappresentazione dei processi di filiale illustrando le principali normative impattate e le loro evoluzioni nonché i principali rischi che si generano sulla rete

• la rappresentazione di controlli mirati su ambiti specifici di filiale.

Pianificazione delle verifiche di rete e tipologie di verifiche su filialiIllustrazione delle caratteristiche delle reti periferiche, metodologie di pianificazione in relazione alla tipologia di filiale e di verifica

Controlli a distanza sulla reteInquadramento delle caratteristiche dei controlli a distanza e modalità di applicazione sulle reti periferiche

Tecniche di campionamentoAccenni alle tecniche di campionamento e modalità di applicazione sulle filiali

Rappresentazione dei processi di filialiIllustrazione dei principali processi di filiale e loro interazione con i processi della sede centrale

Principali normative impattanti sulla reteIllustrazione delle principali normative che impattano sulle filiali, con focus su quelle inerenti il contatto con la clientela e la rappresentazione delle loro recenti evoluzioni

Principali rischi e controlli sulla reteIllustrazione sui principali processi di filiale, le tipologie di rischi esistenti e controlli da implementare

Rappresentazione di controlli su ambiti specificiIllustrazione delle possibili check list su ambiti specifici di filiale, con rappresentazione di casi concreti sperimentati duranti interventi di Audit (ad es. credito, servizi di investimento, incassi e pagamento)

MILANO 16 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

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66 Formazione 2019

Certificazioni e QualificazioniCORSO PER L’ACCREDITAMENTO DELLA QUALIFICA DI ASSESSOR/VALIDATOR (QAR)

Internal Auditing: un mondo in evoluzioneLe responsabilità del Management, del board, dell’IA

International Professional Practices Framework (IPPF)

IPPF: il modello per la pratica professionale dell’IALa struttura delle International Practices

I componenti: Definizione di IA; Codice Etico; Standard; Guide Interpretative; Position Paper; Guide Pratiche

Standard per la Quality Assurance

Fattori d’impresa: rischio/controllo Gruppi coinvolti nel processo di Governance

Internal Auditing e rischi d’impresa

Il COSO cube 1992 e 2013; ERM Framework

Ambiente di AuditComponenti di una effica gestione dell’IA: le 3 P

Management Control Policy; Audit Committee Charter

Internal Audit Charter: contenuti

Valutazioni esterneObiettivi; elementi chiave

Il processo di QA esterno; il team di valutazione

La comunicazione: i giudizi sulla conformità

I tool per la Quality Assessment

Valutazioni interneMonitoraggio continuo: Deming cycle; balanced scorecard

Valutazioni periodiche: obiettivi, modalità

Le fasi del processo; il team di valutazione

Self-Assessment con convalida esterna indipendenteVantaggi Limiti

Caratteristiche; fasi del processo; i tool; risultati; raccomandazioni e action plan

Convalida esterna indipendente

Studio di un caso di riferimento

Test di preparazione all’esame di accreditamento

ESAME DI ACCREDITAMENTO

CONTENUTI

Gli Standard Internazionali della Professione prevedono che le Funzioni Internal Audit si sottopongano a valutazioni periodiche, sia interne che esterne, al fine di valutare la loro conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing - Standard di Connotazione 1312. L’Internal Audit Quality Assessment rappresenta, di fatto, uno strumento utile per valutare la qualità del servizio di Internal Audit in azienda.

Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:• conoscere quanto previsto dagli Standard professionali in tema di valutazioni periodiche

• conoscere obiettivi e metodologie per la valutazione interna ed esterna della Funzione Audit.

Circa 10 giorni prima dello svolgimento, i partecipanti riceveranno i seguenti documenti per la preparazione al corso:

• Manuale Quality Assessment

• Standard Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing.

MILANO 24-25-26 giugno

Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

DESTINATARI Il corso è riservato ai soci AIIA che desiderano acquisire la qualifica di

External Assessor/Validator.

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67Formazione 2019

Certificazioni e QualificazioniCIA REVIEW COURSE PART I - II - III

CIA REVIEW COURSE - PART I

Principi base della Professione di IADefinizione di IA

Codice Etico IIA

Standard internazionaliDefinizione degli International Standard IPPF

Standard di Connotazione, Prestazione e Applicativi

Concetti di indipendenza e obiettività

Concetti di Competenza e Diligenza professionale

Aggiornamento professionale continuo

Programma di Assurance e miglioramento della qualità

Il Controllo InternoDefinizione di controllo

Sequenza, standard, adeguatezza e limiti

Segregazione delle funzioni

Tipologie di controllo e controlli secondari

Management Control

Il controllo del rischioConcetto di Rischio

Valutazione del Rischio e diverse tipologie

Risk Appetite e Risk Tolerance

Framework di Controllo: COSO/ERM

Ulteriori Framework di controllo

Fraud AuditingDefinizione di Frode

Principi di Fraud Risk Management

Il ruolo dell’Auditor nella prevenzione delle frodi

Red Flag

L’IncaricoConduzione dell’incarico

Pianificazione incarico

Preliminary survey

Questionari

L’intervista: fasi e finalità

Svolgimento dell’incarico

Carte di lavoro

Campionamento

Risultati e conclusioni

CIA REVIEW COURSE - PART II

Ruolo Strategico/Operativo dell’Internal AuditChange management

Networking

Codice Etico

Compliance Program

Governo e natura dell’incaricoGovernance e ruolo dell’IA

Politiche e procedure

Risk ManagementGestione del rischio

Procedimenti per la valutazione dei processi di Risk Management e ruolo dell’IA

Comunicazione Modalità di comunicazione

Comunicazione finale: giudizio, opinioni, conclusioni

Comunicazione con il Board

Qualità della comunicazione e tipologia di report

Divulgazione dei risultati: exit meeting

I corsi di ripasso erogati nel primo semestre faranno riferimento al vecchio Syllabus. A partire dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore gli esami basati sul nuovo Syllabus 2019 e saranno disponibili unicamente in lingua inglese. Gli esami in italiano saranno erogati fino al 2020 e seguiranno il vecchio Syllabus.

I CIA Review Course sotto descritti sono quindi consigliati solo a coloro che hanno intenzione di sostenere gli esami in lingua italiana. I CIA Review Course allineati al Syllabus 2019 saranno disponibili nella seconda metà del 2019.

DESTINATARI I corsi si rivolgono a tutti coloro che intendano sostenere gli esami per conseguire la certificazione CIA e che vogliano confrontare e migliorare la propria preparazione. Condizione necessaria per una buona fruizione del corso è che i partecipanti abbiano già acquisito i concetti che verranno poi ripresi e indagati nel corso del ripasso con il docente.

CIA REVIEW COURSE - PARTE I

MILANO 4 - 5 febbraio20 febbraio

CIA REVIEW COURSE - PARTE II

MILANO 11 - 12 marzo26 marzo

CIA REVIEW COURSE - PARTE III

MILANO 6 - 7 maggio20 - 21 maggio

4 giugno

PARTE I - PARTE II Soci 1.800 Euro

Non Soci 2.300 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

PARTE IIISoci 2.900 Euro

Non Soci 3.500 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

CONTENUTI

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68 Formazione 2019

Predisposizione del piano di Audit Risk-BasedPiano di Audit: Input e Vincoli

Gestione delle risorse

Tipologia di incarichiIncarichi di Assurance

Financial Audit

Compliance Audit

Environmental Audit

Operational Audit

Incarichi di consulenza

Control Risk Self-AssessmentCRSA: definizione

CRSA: elementi

Audit e CRSA

Gestione degli interventiPianificazione e obiettivi dell’incarico

Ambito di copertura

Risk Assessment

Programma di lavoro e assegnazione delle risorse

Supervisione dell’incarico

Le raccomandazioni di Audit

Processo di Follow-up e Monitoraggio delle azioni correttive

CIA REVIEW COURSE - PART IIIModulo: Information Technology

Sicurezza IT e sviluppo delle applicazioniSicurezza fisica logica, Protezione Informazioni, Autenticazione, Crittografia

Automazione d’Ufficio (EUC)

Controllo Modifiche Software

Sviluppo Applicativo

Sicurezza di processoProprietà e classificazione dei dati

Procedure operative e controlli

Difendere la sicurezzaPersonale dedicato alla sicurezza

Addestramento, educazione

Ruoli (Auditor)

Rispetto normative (privacy)

System InfrastructureWorkstation e Database

IT Control Framework

Impatti dell’automazione e Controlli IT

System Infrastructure and Business ContinuityAree funzionali dell’IT

ERP

Web e Comunicazioni

Licensing

Emergency planning

Modulo: Finance

ManagementForecasting

Quality Management

Decision Analysis

Gestione strategiaDefinizione della strategia

Analisi del settore e Strategie competitive

Allocazione risorse

Ambiente competitivo e strategie

Analisi decisioni strategiche

Tecniche di Risk ManagementRischio inerente e Rischio residuo

Risk Appetite e Risk Tolerance

Gestire il rischio

Il ruolo dell’Internal Audit nell’ERM

Risk FrameworkEnterprise Risk Management (ERM)

Componenti del Framework

FinanzaCosto del capitale e CAPM

Valutazione degli investimenti

Finanziamenti a breve, medio e lungo termine

Derivati finanziari

Contabilità generaleI rudimenti della contabilità e del bilancio aziendale

Le principali poste di bilancio e le scritture contabili

Gli indici di bilancio

Contabilità DirezionaleIl budget: processo e tipologie

I CDR e il Transfer Pricing

La gestione dei costi

L’accumulo e l’allocazione dei costi

I metodi di calcolo del costo

Modulo: Competenze Relazionali

Comportamento OrganizzativoTeoria e modelli organizzativi

Maslow: la scala dei bisogni

Organizational Politic

Stili di Management & LeadershipGruppi e dinamiche di gruppo

Processi decisionali di gruppo

Stadi di sviluppo dei gruppi

Leadership

Principali stili di leadership

Gestione dei conflittiConflict Management

Gestione del conflitto competitivo

Negoziazione

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A seguito di numerosi studi condotti sul mercato di riferimento globale, l'Institute of Internal Auditors introdurrà gradualmente, a partire dal 2019, alcune importanti modifiche nell’ambito delle Certificazioni Specialistiche.

L’IIA ha infatti approvato:

• il riposizionamento di CFSA e CGAP che da programmi di Certificazione diventeranno assessment-based certificate programs;

• l’integrazione del syllabus del CCSA nel programma del CRMA, che si tradurrà in un esame CRMA rivisto nei contenuti, che coprirà i controlli interni e la gestione del rischio.

COSA CAMBIA NELLA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA 2019:Il Corso di addestramento alla Facilitation non verrà più erogato, in quanto coloro che intendono ottenere il titolo di CCSA seguendo le vecchie modalità dovranno essersi iscritti al programma di certificazione (in possesso degli opportuni requisiti) entro il 31/12/2018.

Il corso CFSA Review non verrà più erogato, in attesa di avere maggiori dettagli da parte dell’IIA per poter definire un percorso idoneo che permetta di conseguire la nuova qualifica per gli Internal Auditor operanti nel settore finanziario

Il corso CRMA Review verrà erogato nel secondo semestre, in modo che il programma possa recepire le modifiche e le integrazioni che verranno apportate al Syllabus d’esame.

Per rimanere informati sull’offerta formativa legata alle Specialties vi invitiamo a consultare il sito dell’Associazione.

Specialties:novità

Le

69Formazione 2019

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MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AI CORSIL’iscrizione ai corsi a catalogo avviene attraverso il sito www.aiiaweb.it/formazione.

Per favorire l’apprendimento e l’interattività tra i partecipanti in aula, le iscrizioni ai corsi sono a numero chiuso. La priorità d’iscrizione sarà determinata sulla base della data di arrivo dell’iscrizione.

Le iscrizioni devono essere formalizzate almeno una settimana prima dell’inizio del corso. Le domande pervenute successivamente saranno ammesse solo in caso di disponibilità posti.

I partecipanti riceveranno conferma dell’attivazione del corso via mail, al raggiungimento del numero minimo di iscritti.L’Associazione si riserva la facoltà di annullare un corso qualora il numero degli iscritti non sia tale da garantire l’efficacia sul piano didattico, dandone comunicazione scritta a mezzo e-mail entro 3 giorni lavorativi dalla data di inizio corso.

AIIA si riserva la facoltà di sostituire i docenti indicati con altri docenti di pari livello professionale e di modificare gli argomenti trattati e le sedi dei corsi, rispetto a quanto preannunciato nel programma generale annuale.

ORARIO DEI CORSI Le lezioni si svolgono dalle 9.15 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.45.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Le quote di partecipazione, indicate nelle schede dei singoli corsi, sono da intendersi IVA esclusa e comprensive del materiale didattico scaricabile dall’area riservata del sito con le credenziali che verranno fornite ad ogni partecipante.Per i soci AIIA è prevista una quota di partecipazione agevolata. Per poter usufruire delle quote scontate, i soci devono essere in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso. Gli sconti non sono tra loro cumulabili e si applicano alla tariffa di riferimento (socio/non socio). Sono previsti pacchetti aziendali scontati per le organizzazioni che desiderano realizzare piani formativi per le proprie risorse.

SPECIALE STUDENTI Per tutti i corsi base, AIIA offre ai primi due soci studenti che ne fanno richiesta e che non svolgono attività lavorativa, la partecipazione alla cifra simbolica di 50,00€ al giorno. Per usufruire della promozione, la condizione di socio studente va specificata nel modulo d’iscrizione.

INFORMAZIONI PRATICHE

70 Formazione 2019

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MODALITA’ DI PAGAMENTOIl pagamento dovrà essere effettuato scegliendo una delle seguenti modalità:

• Carta di credito VISA o Mastercard, tramite procedura on-line sul sito AIIA

• Bonifico bancario, a ricevimento fattura.

ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE AI CORSIAl termine di ciascun corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di frequenza, verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione.

RINUNCIA DI PARTECIPAZIONE AL CORSO La rinuncia deve essere comunicata via mail, scrivendo all’indirizzo [email protected]. In caso di disdetta al corso entro gli otto giorni solari prima della data di inizio, AIIA rimborserà integralmente la quota versata o, su indicazione del cliente, la destinerà ad un altro corso da effettuare entro l’anno solare.

Se invece la rinuncia verrà comunicata durante gli otto giorni solari precedenti l’inizio del corso, AIIA si riterrà autorizzata a fatturare il 30% (+IVA) dell’intera quota di iscrizione. In caso di mancata presenza del partecipante al corso o di ritiro a corso già iniziato, AIIA si riterrà autorizzata ad emettere fattura per l’intero importo. Fino al giorno precedente l’inizio del corso è possibile sostituire l’iscritto. Tutti gli aggiornamenti saranno sempre disponibili sul sito www.aiiaweb.it/formazione.

71Formazione 2019

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Info: [email protected] www.mastergsa.it 06-57335679

Direttore del Corso: Prof. Carlo Regoliosi

Dipartimento di Economia Aziendale

IL MASTER GSA È ACCREDITATO PRESSO IL MEF (MINISTERO ECONOMIA E FINANZA) PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEI REVISORI LEGALI.

* Conoscenze su modelli aziendali che sottendono le imprese private e le pubbliche amministrazioni

* Competenze in merito agli strumenti professionali necessari per

l'avvio e lo sviluppo delle attività nelle strutture di controllo

* Conoscenze specifiche sui processi di auditing all'interno di strutture aziendali e di amministrazioni pubbliche

* Novità normative in materia di Anticorruzione e Trasparenza

MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO

GOVERNANCE SISTEMA DI CONTROLLO E AUDITING NEGLI ENTI PUBBLICI E PRIVATI

XVI Edizione

Locandina 2019 (2).pdf 1 03/09/18 12:30

72 Formazione 2019

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Info: [email protected] www.mastergsa.it 06-57335679

Direttore del Corso: Prof. Carlo Regoliosi

Dipartimento di Economia Aziendale

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MASTER IN INTERNAL AUDITING & COMPLIANCE Con XVI anni di storia, l’obiettivo del percorso è formare esperti

in grado di ottimizzare l’efficienza dei processi aziendali e di garantire la conformità normativa,

di migliorare la governance ed i processi di controllo.

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Iscrizioni entro il 15 dicembre 2018

Il Master ha un calendario 400 ore di didattica, project work e simulazioni aziendali, con formula weekend.

La teoria si coniuga efficacemente con l’operatività applicata in almeno 400 ore di stage presso aziende/società di revisione ovvero lo sviluppo di un progetto formativo nella propria azienda (internship).

Sono previsti anche percorsi di alta formazione indirizzati a specifiche tematiche, con formula weekend e didattica di 152/160 ore.

73Formazione 2019

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NOTE

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