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Corriere Cesenate 34-2001

Date post: 07-Apr-2018
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  • 8/4/2019 Corriere Cesenate 34-2001

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    EDITORIALERisvegliare la speranzadi Francesco Zanotti

    Stanno per iniziare i corsi alla Scuola che ha sede a Panighina di Bertinoro

    Una scuolaper ledilizia

    Un allievo della Scuola edile

    della Provincia di Forl-Cesena

    Savignano 16Via Selbelle,una stradada migliorare

    Cesena 13In preoccupantecrescita il numerodei furti in casa

    Solidariet 18Forl-Cesena:le giornate dedicateal volontariato

    Cesena 19Un fine settimanacon tantieventi culturali

    Gioved 29 settembre 2011 | anno XLIV (nuova serie) | numero 34 | euro 1,20 | contiene I.R.

    Di fronte a un settore in crisi, come quello delledilizia, qualcunopotrebbe chiedersi a cosa pu servire un corso per la formazione dioperatori specializzati. Invece, insegnare ai giovani un mestiere,come fa la scuola edile della Provincia di Forl-Cesena, costituisceuna risorsa che il mondo del lavoro chiede, soprattutto nel campodelle ristrutturazioni, della messa a norma e dellisolamento ter-mico-acustico dei vecchi edifici.Il comparto sta attraversando momenti di difficolt: negli anni scorsisi costruito troppo e oggi, in tempo di crisi, c molto invenduto.

    Primo Piano a pag. 5

    IIl cardinale Angelo Bagnasco entratosubito in argomento. Il suo stato unvero e proprio tackle(cfr. sintesidellintervento a pag 11). Luned scorso

    al Consiglio permanente della Cei ha parlatodel clima generale, del senso di insicurezzadiffuso nel corpo sociale e di attonitosbigottimento a livello culturale e morale.Subito dopo ha aggiunto che la crisieconomica e sociale era in realt pi vasta epotenzialmente pi devastante di quantopotesse di primo acchito apparire. Questacrisi sembra produrre un oscuramento dellasperanza collettiva che si nota inunamarezza dichiarata, un risentimentotalora sordo, un cinismo che denuncia unasconfortata rassegnazione.E sul degrado morale della politica chelarcivescovo di Genova si soffermato inmaniera particolare, senza mezzi termini.C da purificare laria, perch le nuovegenerazioni, crescendo, non restinoavvelenate. Poi ha richiamato al principiodi equit che va assunto con rigore eapplicato senza sconti. Occorre combatterela corruzione, piovra inesausta dai tentacolimobilissimi. Ha messo in guardia daicomitati di affari e da un discreditogeneralizzato del sistema dellarappresentanza, senza dimenticarelevasione fiscale, cancro sociale che soffocaleconomia.Tornando allo scenario generale evocato inapertura di prolusione, il cardinale ha dettoche lesibizione che colpisce. Comecolpisce lingente mole di strumenti diindagine messa in campo su questi versanti.

    Poi ha distinto i piani e la gravit disituazioni diverse: La responsabilit moraleha una gerarchia interna che si evidenzia das, a prescindere dalle strumentalizzazioniche pur non mancano. I comportamentilicenziosi e le relazioni improprie sono in sestessi negativi e producono un danno socialea prescindere dalla loro notoriet. Finoallaffondo finale: ammorbano laria eappesantiscono il cammino comune.Pi chiari di cos, si potrebbe concludere,non si pu essere.Intendiamoci: nessuno pu chiamarsi fuori,ma chi ha responsabilit pubbliche e aimassimi livelli non pu ignorare il fortissimorichiamo che il cardinale presidente, insintonia con larghissima parte del Paese acui ha inteso dare voce ed espressione, hamanifestato in maniera inequivocabile.

    Come uscire da questa situazione? Occorrerisvegliare la speranza, troppo assopita da uncontesto negativo che inibisce anche i picoraggiosi e reagire con freschezza divisione e nuovo entusiasmo. La strada tracciata. Resta solo da imboccarla per ilverso giusto.

    Don Lino Mancini,un pretein prima linea

    ASan Martino inFiume una se-

    rata con il ritrovodegli alunni delleclassi elementari

    La fiera si svolge aPievesestina dal 5

    al 7 ottobre con pro-poste su come su-perare la crisi

    Speciale 8 Prolusione 11 Parrocchie 12,15,17

    Adieci anni dal-la morte lapubblicazione

    di un volume con lasua biografia

    Dal cardinaleBagnasco parolechiarissime

    Continuanole festenelle comunit

    Macfrut, per tregiorni ortofruttaprotagonista

    Cesena 13

    La questione mo-rale al centro del-

    lattenzione del di-scorso davanti alConsiglio della Cei

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    Gioved 29 settembre 2011 3Opinioni

    a crescita, la crescita... La parola d'attualit. Una volta, negli anni del dopoguerra, aibambini e alle bambine delle elementari, per aiutare la crescita, la scuola (lo Stato)somministrava l'olio di fegato di merluzzo. Ogni scolaro si portava da casa il cucchiaio per

    ricevere la sua dose quotidiana (gli schizzinosi aggiungevano mezzo limone per ripulirsi labocca). Non si poteva proprio dire una medicina, ma neanche una bont. Aveva inevitabilmente unodore, e altrettanto il sapore, di pesce andato a male. Tutt'altro che gradevole. Ma si mandava gi,aiutava la crescita. Adesso altro che cucchiai! Di olio di fegato di merluzzo ce ne vorrebbero bidoni,tonnellate. Per aiutare la crescita, dell'Italia, e degli italiani. Perch qui occorre precisare, occorredistinguere. Tutti invocano la crescita dell'Italia (crescita di che, poi? Degli investimenti? Deiconsumi? Dell'occupazione?) ma nessuno pensa che parimenti dovrebbero crescere gli italiani.Crescere di numero, innanzitutto, visto che anche in questo settore siamo carenti, se non ci fossero- pure qui - gli immigrati a supplirci, a darci una mano, anzi non solo la mano, ma bambini interi, iquali rappresentano, checch ne pensino i fautori delle teorie malthusiane, la forza motrice, la veraspinta all'economia di un Paese.

    L

    Di olio di fegato di merluzzoce ne vorrebbero bidoni, tonnellate.Per aiutare la crescita,dellItalia e degli italiani

    E poi crescere nel senso dimaturare, considerato che, standoalle valutazioni del povero Padoa-Schioppa e del sempre vegetoministro Brunetta, tra gli italianisono ancora molti i bamboccioni.Termine che a nostro modesto

    parere non necessariamentedovrebbe essere riferito solo aisoggetti compresi entro unadeterminata fascia d'et e nellacondizione, per intenderci, di figlidi famiglia, ma dovrebbeestendersi a tutti quegli italiani che- se semplici cittadini - pensano dicontinuare a spendere pi diquanto guadagnano, e - se pubbliciamministratori - di continuarebellamente a sperperare denaropubblico, tanto poi... c' ;Pantalone che paga. Dove si vedeche la crescita, nel senso dimaturazione, dovrebbe riguardaremolti di questi bamboccioniancora immaturi e percipericolosi.Anche il presidente GiorgioNapolitano ha parlato di crescita(dell'Italia, ovviamente) e propriodavanti agli studenti, al Quirinale,per la consueta cerimonia diinaugurazione dell'anno scolastico.Non sappiamo se il Capo delloStato abbia mai preso l'olio difegato di merluzzo. Osiamopensare di s, a meno che ai suoitempi di ragazzino delle elementariquesta sorta di purga, pardon, ditoccasana per la crescita, eraancora di l da venire. E se oggi siriproponesse nelle scuole, e nonsolo, per aiutare la crescita? S,d'accordo, i nostri bambini sonooggi fin troppo ben pasciuti, se nonpanciuti, per aver bisogno dell'oliodi fegato di merluzzo. Per un

    ricostituente, un qualche nuovocorroborante, un integratore dinuova formula, studiato appostaper la crescita degli italiani, nelsenso della maturazione, in questitempi di crisi, non potrebbe che farbene. A tutti. Non solo ai bambini.Perch non provare?

    Piero Isola

    Intercettazioni e pensare comune,occorre un sussulto di dignit delle coscienze

    volte siamo tentati di credere che ci siaun qualche limite al peggio. Purtroppo, per,ci troviamo a dovere constatare che molto spesso questolimite non c o, se cera in passato,

    oggi comunque non c pi.In questi giorni siamo stati sommersi di informazioni su fatti che,ancor prima di essere immorali, sono inumani: raccontano didonne trattate da mi perdonino i lettori la citazione pat.... dafare girare; due le porto io e due le porti tu. Poi ce le scambiamo.Tutti i giornali ci presentano la foto di una gentile si fa per dire signora della politica che si presenta con unamaglietta sulla quale sta scritto Senza la t-shirt sono ancorameglio.Cito solo questi due esempi per dire, per, che non si tratta di casiisolati, bens di una cultura disumanizzante diffusa in certiambienti, che non sono propri di quella che un tempo eraconsiderata la bassa plebe, il popolino ignorante.No, questo modo di pensare la donna, questo modo di concepirela sua essenza umana viene dai piani alti, da gente delleistituzioni, persone colte che hanno fatto strada, molta strada.Dovremmo aggiungere forse... troppa strada.Il triste poi che tali modi di concepire la donna vengonogiustificati a volte anzi addirittura santificati per motivi dischieramento, come se si potesse barattare per appartenenzapartitica anche la dignit della coscienza e la verit profondadelle persone. Senza dimenticare che anche alcuni credentigiungono a legittimare tali modi di pensare e di agirecon laffermare che insomma, una persona a casa suaavr ben il diritto di fare quello che vuole.

    Fingendo di non sapere che il male male anche se lo fai a casatua. Oscurando pure le parole di Ges che ti condanna comeSatana se non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!(Matteo 16,23). necessario e urgente un sussulto di dignitdelle coscienze. Il problema non votare questo o votare quello;si tratta invece di non vendere la coscienza a nessuno,da una parte o dallaltra, per motivi diappartenenze partitiche.Occorre soprattutto una ribellione delle donne a questo modo

    A

    osceno di concepire la loro dignit e la loro vita, che letrasforma in oggetti, corpi senzanima, da usare, venderee comprare.Insieme alle donne, necessario che tutti gli uomini diretta coscienza, dotati di libert di spiritoe di intelletto, combattano decisamentequesto modo di pensare e di vivereche non n cristiano n umano.

    Vincenzo Rini

    Donna... chi? La Vignetta

    LAVORO: VARIAZIONI DELLE RETRIBUZIONI E CONFRONTO CON LINFLAZIONE MESE PER MESENEGLI ULTIMI 13 MESI (CENTIMETRI)

    Obiettivo crescita: dellItalia o degli italiani?

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    PARROCCHIA SACRO CUORE DI GES - MARTORANO

    FESTA DELLA MADONNADEL ROSARIO

    2-9 OTTOBRE 2011

    POGAMMA ELIGIOSO

    Domenica 2 ottobre ore 11 S. Messa con gli anziani e malati

    Mercoled 5 ottobre ore 20,30 Celebrazione penitenziale comunitaria

    Venerd 7 ottobre ore 15 Adorazione eucaristica vocazionaleore 20,30 PROCESSIONE con la statua della Madonna

    Sabato 8 ottobre ore 15-18 In chiesa, confessioni

    Domenica 9 ottobre GIORNO DELLA FESTA

    ore 8,30 S. Messa

    ore 11 Messa solenne, animazione della corale parrocchiale, conferimentodel mandato ai catechisti ed educatori ACR

    ore 14,15 recita del Rosario e litanie; benedizione eucaristica

    Dio tiene per manoil suo popolo

    POGRMMA ICEATIVO

    Sabato 8 ottobre Ore 21 Commedia brillante dialettale: La nota ad San Lurenza cura della compagnia filodrammatica parrocchiale Dria larnaz de fium;

    -in precedenza, alle 20,30, trailer della compagnia Quinte strappate

    Domenica 9 ottobre Ore 15,15 FESTA INSIEME con attrazioni varie:

    stand dei fiori, stand gastronomico, presenza di artigiani del riciclo, giochi per i ragazzi,musica col complessino parrocchiale Happy Band; premiazione del torneo di bocce

    Mercatino della Solidariet: per la missione di P. Bruno e Suor Claudia

    Sottoscrizione a premi: lestrazione ha luogo domenica 9 ottobre alle 18; Dono del Compasso ai ragazzi di 1 media da parte diBanca Romagna Cooperativa.

    Stand dei fiori: il ricavato sar devoluto per la missione di P. Bruno e Suor Claudia

    Veduta aerea di Martorano con, al centro,

    il Santuario del Sacro Cuore (foto Giuseppe Mariggi)

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    Gioved 29 settembre 2011 5Primo piano

    PonteGiorgi

    Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novit e voglia di scoprire sapori particolari.

    Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

    Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

    Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

    Francesco Zanotti

    iente libri, niente compiti percasa. Duemila ore di lezionein due anni. In questi dati siriassume il Corso biennale

    della Scuola edile della Provincia diForl-Cesena. Dal 1985 il direttore diquesto istituto professionale Giordano Conti, architetto ed exsindaco di Cesena. La Scuola sostenuta per lo pi da imprese delCesenate, sia artigiane che di grandidimensioni come la Trevi. Nelconsiglio di amministrazione siedonosindacati e imprenditori, adimostrare linteresse di tutte lecategorie ad esserci."Il Corso per operatore edile dellestrutture - dice Conti - va da ottobre agiugno. Le iscrizioni, del tuttogratuite, si chiudono il prossimo 30settembre. I due anni si rivolgono atutti quei ragazzi che vengonoqualificati come "coloro che nonhanno voglia di studiare". Sono igiovani che sviluppano megliolintelligenza manuale. Nella nostrascuola raccogliamo tutte questepersone, spesso non accolte nellagiusta maniera dalla scuola. Da noi

    trovano il loro punto di riferimento".Non costituita solo da manualit laScuola edile. "La teoria unpresupposto indispensabile -aggiunge larchitetto Conti - perchdomani questi giovani dovrannoessere in grado di saper leggere idisegni. Archi, volte, marmorino,

    cuci-scuci,carpenteria, il legno

    tornato di gran modaper la sua sostenibilitambientale: sonotecniche che oggioccorre conoscere".

    Alla scuola che ha sedea Panighina diBertinoro non ci sono

    unicamente i due anni di studi."Sono 133 i corsi diversi chemettiamo in piedi, rivolti in manieraparticolare - sottolinea ancora Conti -anche a chi deve frequentarenumerosi corsi base, da quelli per lasicurezza sul lavoro, a quelli per icapi-cantiere o per chi si avvia allaprofessione in aziende edili. Sonocirca duemila le persone coinvolteogni anno, di cui il 50 per centostranieri. In diversi casi i muratoridiventano artigiani in proprio, conuna loro professionalit da spenderesul mercato. Il lavoro manuale va dicerto rivalutato" e su questo versantela Scuola edile da anni si staspendendo.La crisi economica attanaglia tuttaledilizia, oltre a numerosi altrisettori. "Le imprese miglioricontinuano a investire - precisa lexsindaco di Cesena - per essere prontealla ripresa che prima o poi arriver.C tutta unopera di riqualificazionedelle costruzioni realizzate durantegli anni del boom, dalla fine delCinquanta ai primi anni Settanta, cherichiede numerosi interventi diriqualificazione. Penso agliisolamenti termico-acustici e alla

    sostituzione degli infissi. Certo,potrebbero arrivare anche degliincentivi. Questa sar una notevoleopportunit di occupazione in unsettore oggi molto depresso".Per informazioni: Nuova Scuolaedile, via Campolongo, 69 - Panighinadi Bertinoro (Fc) - Tel 0543/448330.

    N

    "E come un manuale di cucina.Contiene 27 schede che sono co-me 27 ricette. In pi nel libro sitrovano 73 voci, unvero e proprio glos-sario figurato, chespiegano gli attrez-zi e gli strumenti dimisurazione utiliz-zati nei cantieriedili". Lex sindacodi Cesena e archi-tetto GiordanoConti (nella foto)illustra in questo modo il sensodel suo volume uscito da poco epubblicato dalla riminese Mag-gioli dal titolo "La pratica dellar-chitettura", un manuale sulletecniche costruttive tradizionali,come spiega il sottotitolo."Mi interessava recuperare letecniche di restauro - spiegaConti che anche il direttoredella Scuola edile della Provincia- che stavano diventando pi di-stratte rispetto a quelle tradizio-nali". Ad esempio oggi, dopotroppo abuso, si dice di no al ce-mento in favore di un maggiorutilizzo della calce.Il manuale affronta la pratica cheda oltre duemila rappresentalidentit stessa dellarchitetturae ha lobiettivo di essere sempli-ce. Illustra gli utensili necessari esi definiscono, passo a passo, lemodalit duso per ottenere il ri-

    sultato migliore, avvalendosi an-che di un originale apparato illu-strativo. Si passa cos dalle mura-ture, agli archi e alle volte, dai so-lai alle coperture e alle pavimen-tazioni, fino agli intonaci, alletinteggiature e alle opere di fini-tura.

    Il manuale

    Apertele iscrizioni alCorso biennaledella Scuola ediledella Provincia

    Ne direttoreGiordano Conti

    Un mestiereche si impara

    con studioe pratica

    Edilizia in stasi

    Lallarmedella ConfartigianatoSettore edile e maniatturiero: inprovincia il 2010 ha evidenziato timidisegnali di ripresa. Solo ledilizia ha

    perso ancora terreno.In provincia le attivit maniatturiererappresentano circa il 10 per cento deltotale delle imprese attive, ma ben il25 per cento degli addetti impiegati.Secondo quanto rilevato dallindaginecongiunturale curata dallUfcio studidella Camera di Commercio di Forl-Cesena, gli eetti della crisiinternazionale si sono maniestati inmisura rilevante anche nel compartoprovinciale a partire dalla fine del2008 fino agli inizi del 2010. Dalsecondo trimestre 2010 si sonointravisti timidi segnali di ripresa,seppure non ancora sufcienti arecuperare i livelli persi.Il settore delle costruzioni ha chiuso il2010 con una contrazione del atturato

    superiore al 3 per cento r ispetto al2009. Continua, pertanto, il trenddiscendente avviatosi nel secondotrimestre del 2007, seppur moderatodagli eetti ciclici indotti dallastagionalit.Del settore edile ha parlato anche laConartigianato durante una serie diincontri organizzati ra gliimprenditori e i sindaci del territorio."Il settore delle costruzioni - haaermato il segretario SteanoBernacci - rappresenta il 7,5 per centodel valore aggiunto prodotto nellanostra provincia, occupa 11.160addetti ed costituito principalmenteda imprese di piccole dimensioni pari a5.519 imprese artigiane. E tra quelliche stanno risentendo maggiormente

    della crisi e il comparto che presentaallo stato attuale le peggiori previsioniper il uturo".La contrazione della domanda diabitazioni, anche a ronte di unoertaimportante accumulata negli anniscorsi, la riduzione degli appaltipubblici, lallungamento dei tempi dipagamento da parte della clientela(pubblica e privata), la contrazione delcredito concesso dalle banche, i costidiretti ed indiretti creati dallaburocrazia pubblica e la mancanza diun adeguato ricambio generazionalenegli occupati "rappresentano attoriche pregiudicano drammaticamente latenuta ed il uturo del settore - diceBernacci -. Un settore che nonostante iprocessi di riorganizzazione eflessibilizzazione aziendale adottati glianni scorsi che hanno trasormato inbuona parte lavoro dipendente inlavoro indipendente, oggi precipitatoin una crisi r ispetto alla quale diventadifcile intravedere prospettive senzaladozione di politiche straordinarie disupporto e rilancio".

    Cr

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    Gioved 29 settembre 20116 Vita della Diocesi

    Domenica 2 ottobreXXVII Domenica Tempo OrdinarioAnno AIs 5,1-7; Salmo 79; Fil 4,6-9;Mt 21.33-43

    La Parola di Dio di questadomenica ci parla ancora dellavigna del Signore. Lo fa Isaia nella

    prima lettura con un bellissimo cantocon cui descrive lamore di Dio per lasua vite che era il popolo eletto. Vienedescritto un amore senza limiti daparte del Signore. Si aspettava uva,invece ha prodotto acini acerbi.Il Vangelo ci presenta Ges che

    racconta ai capi e agli anziani unaparabola sulla vigna.Unimmagine e un linguaggio di facilecomprensione per i suoi ascoltatori. Ilpadrone, Dio, mand i suoi profeti,che furono maltrattati e uccisi.Infine mand il Figlio, ma ucciseroanche Lui. Il riferimento chiaro:Ges parla di se stesso e del rifiuto chegli sar riservato dal suo popolo. Lavigna sar data a un altro popolo chenon produca i frutti e la pietrascartata; il Figlio diventer la pietraangolare.La vigna oggi siamo noi, le nostrecomunit, amati dal Signore senzamisura. Ma non manca anche oggi

    luva selvatica, laridit del nostrocuore. Si pu applicare anche a noi illamento del Signore sulla sua vignache non produce frutti buoni.Ritorniamo al profeta Isaia. A tantoamore, Israele ha risposto conlinfedelt e la ribellione.I frutti che il Signore si attendevaerano la fedelt allalleanza, lagiustizia sociale, laiuto al povero,allorfano, alla vedova. Invece hatrovato oppressione, menzogna, odio,una religione rituale, senzaconversione del cuore.Ritornando al Vangelo, evitiamolerrore dei capi e dei farisei chepensavano che Ges parlasse con loro,

    mentre invece parlava di loro. Forseanche noi siamo convinti che parlacon noi e non di noi; siamo certi diessere a posto, sicuri e tranquilli, conla tessera aggiornata e fedele del buoncristiano. Magari pensiamo ad altriche avrebbero bisognodi un bellesame di coscienza.Facciamoci ferire dalla Parola di Dio,facciamoci mettere in crisi.Ripensiamo alle nostre scelte eintraprendiamo un serio e decisocammino di conversione. La Messa dioggi che posto occupa nella mia vita enella mia settimana. solo un ritoreligioso o molto di pi?

    Sauro Rossi

    IL GIORNODELSIGNORE

    La vigna del Signore la casa dIsraeleluned 3 ottobreSan Gerardo abateGn 1,1-2,1.11;Cant Gn 2,3-5.8;Lc 10,25-37

    marted 4san FrancescodAssisiGal 6,14-18; Sal 15;Mt 11,25-30

    mercoled 5san Placido m.Gn 4,1-11; Sal 85;Lc 11,1-4

    gioved 6san BrunoMl 3,13-20a; Sal 1;Lc 11,5-13

    venerd 7Madonnadel RosarioAt 1,12-14;Cant Lc 1,46-55;Lc 1,26-38

    sabato 8san SimeoneGl 4,12-21; Sal 96;Lc 11,27-28

    La Parola

    di ogni giorno

    A MESSA DOVEMesse ferialia Cesena

    7.00 Cattedrale, San Rocco,Cappuccine, Cappelladellospedale;

    7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,

    San Bartolo, San Paolo,Santuario dellAddolorata;

    8.30 Madonna delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Santo Stefano, CaseFinali, Cappella cimitero;

    9.00 Suffragio, Addolorata;9.30 Boccaquattro,

    Osservanza;10.00 Cattedrale;17.00 Cappella dellospedale

    (no al sabato);17.30 Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

    delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Osservanza, SantEgidio;

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Bartolo, Cappuccini

    20.00 San Giovanni Bono(Ponte Abbadesse)

    20.30 San Pio X (Vigne),San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

    Messe festive7.00 Cattedrale7,30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine, Cappelladellospedale Bufalini,Calabrina, San Mauro inValle, Ponte Pietra,Macerone, San GiuseppeArtigiano

    8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, SanGiorgio, Gattolino, SanPio X, San Giovanni Bono,SantEgidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

    Tipano, San Cristoforo,Ruffio, Roversano

    8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)

    9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesaBenedettine, Santa MariaNuova, San Vittore, SanCarlo, Macerone,Bulgaria, San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

    Osservanza, Boccaquattro,SantEgidio, Villachiaviche, SantuariodellAddolorata, SanMauro in V., Bagnile,Casale

    9.45 Rio Marano, Bulgarn10.00 Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Cappella delCimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Basilica delMonte, Istituto Lugaresi,SantAndrea in Bagnolo,Carpineta

    10.30 Santuario del Suffragio,Cappella del cimitero,Casalbono, Borello

    10.45 Ronta11.00 Santo Stefano, San Paolo,

    San Bartolo, San Pietro,San Giovanni Bono, Villachiaviche, Addolorata,San Domenico,SantEgidio, Calabrina,Calisese, Capannaguzzo,Gattolino, Bulgaria,Madonna del Fuoco, SanGiorgio, San Demetrio,San Mauro in V.,Martorano, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone, Ruffio

    11.10 Torre del Moro

    11.15 Diegaro, Madonna delleRose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Osservanza,

    San Rocco, Santa Maria

    della Speranza, CaseFinali, San Pio X, Basilicadel Monte, Istit. Lugaresi

    17.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco18.30 San Domenico,

    San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza, San Bartolo

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

    Soggiorno)16.00 Formignano

    17.00 Cappella del cimitero,Luzzena (1 sabato ),Bora (2 sabato)

    17.30 Santuario del Suffragio,Istituto Lugaresi

    18.00 Cattedrale, SantuariodellAddolorata (chiesadei Servi), San Rocco,Osservanza, SantoStefano, Diegaro,Madonna delle Rose, SanPaolo, San Vittore, Borello

    18.30 San Pietro, SanDomenico, Cappuccini,SantEgidio, Case Finali,Santa Maria dellaSperanza, San Bartolo,Bulgarn

    19.00 San Giorgio

    20.00 Tipano, Calisese, Bulgaria20.30 San Pio X, San Giovanni

    Bono, Villachiaviche,Ponte Pietra, Ruffio, Torredel Moro, Santa MariaNuova, Pievesestina,Gattolino, San Cristoforo,Pioppa

    Comuni delcomprensorioCesenatico

    Sabato: ore 16 San Giuseppe;17 Gatteo a Mare;17,30 Santa MariaGoretti, Cappuccini diCesenatico;

    18 San Giacomo;20,30 Villalta, SalaFestivi: 8.00 Santa Maria Goretti,

    San Giacomo, Gatteo a

    Mare; 8.30 Bagnarola,Sala, Boschetto; 9.00Cappuccini di Cesenatico;9.30 Villalta; 10 SanGiacomo, Valverde; 10,30Cappuccini di Cesenatico,San Giuseppe; 11.00Bagnarola, Santa MariaGoretti, Sala, Cannucceto;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo a Mare;17.30 Santa MariaGoretti, Cappuccini diCesenatico; 18 SanGiacomo

    Longiano

    Sabato:18.00 SantuarioSS. Crocifisso;20.00 Crocetta;20,30 Budrio

    Festivi:ore 7,30 Santuario SS.Crocifisso; 8.00 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10.00 Badia, Balignano;10.15 Montilgallo; 11.00Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzoin Scanno; 11.15Crocetta; 18.00Santuario SantissimoCrocifisso.

    Gatteoore 20.00 (sabato);

    9 / 11.15 / 18.00SantAngelo: 20.00(sabato); 8, 45 Casa diriposo, 9,30 - 11. Istitutodon Ghinelli: 18,30(sabato), 7,30. Gatteo aMare: ore 17.00(sabato); 8.00 / 11.15.Villamarina: 16.00(sabato), 10.

    Gambettolachiesa SantEgidio abate:8.30 / 10 / 11.15 /18.00 Consolata: 19.00(sabato); 7,30 / 9,30.

    Montianoore 20.00 (sabato); 9 /11. Montenovo: ore20.00 (sabato, chiesina

    del castello), 8,30 / 11.Mercato Saraceno10.00; Cella: 8.30,11.00; San Damiano:

    11.30; San Romano:11.00; Taibo: 10.00;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11.00;Montepetra: 8.30;Linaro: 18.00 (sabato),11; Piavola: 17.00(sabato, chiesa SanGiuseppe), 10.00 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8.30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato). Concattedrale:18 (sabato), 7.00 / 9.00/ 11.00 / 17.00;Tavolicci: 16.00 (sabato);

    Ranchio: 20,30 (sabato),8.00 / 11.00; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; SanMartino: 9.30; Quarto:10.30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda domenica delmese, salvo variazioni);Corneto: 11.00; Pereto:10

    Civitella di Romagna

    Giaggiolo 16 (sabato),9.30;Civorio 9.30

    San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato); 8.30 /11 / 17.00. Chiesa SanFrancesco: 7 / 10 /15,30.

    Bagno di Romagnaore 17.30 (sabato);11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita: 16 (sabato)

    Alferoore 18 (sabato); 11.15 /

    17.30; Riofreddo: 10.00.Verghereto

    ore 16 (sabato), 9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;eremo di SantAlberico:16.00;Montecoronaro: 17(sabato), 10.30;Ville: 9.30;

    Trappola9.30; Capanne: 11.00

    Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.itSegreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] ordinario euro 45;sostenitore 70; di amicizia 100;estero (via aerea) 80.Settimanale dinformazioneAutorizz. Trib. Forl n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 4.234Editore e ProprietDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche spa

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    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettoreErnesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    AssociatoallUnioneStampaPeriodicaItaliana

    Tiratura del numero 33 del 22 settembre 2011: 8.000 copieQuesto numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 18 di marted 27 settembre 2011

    Testata che fruisce dicontributi di cui allart. 3comma 3 della legge n. 250del 7/8/1990 Giornalelocale ROC (Registro degli

    operatori di comunicazione)

    DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

    Lettorato del seminarista Fabrizio RicciGioved 29 settembre a Pievesestina di Cesena

    Il vescovo Douglas Regattieri, gioved 29 settembre alle 20,nella chiesa parrocchiale di Pievesestina, presieder la Li-turgia della Parola durante la quale conferir il Lettoratoal seminarista Fabrizio Ricci, che da qualche mese prestaservizio presso la comunit di Pievesestina. A seguire,processione alla celletta e affidamento della parrocchiaalla Madonna.

    Festa di San Francesco,patrono dItaliaCelebrazione in Cattedrale,marted 4 ottobre

    Nella Cattedrale di Cesena, marted4 ottobre alle 18, solenne celebra-zione della Festa di San Francesco,patrono dItalia. Presieder la so-lenne liturgia il vescovo di Cesena-Sarsina monsignor Douglas

    Regattieri. Saranno presenti le famiglie religiose della dio-cesi. In preparazione alla festa, nella chiesa delle ClarisseCappuccine di Cesena, sabato 1, domenica 2 e luned 3

    ottobre alle 7: messa con triduo. Luned 3 ottobre alle20,30, celebrazione del Transito. Marted 4 ottobre alle 10,messa solenne.

    Convegno diocesano dei catechistie degli educatoriDomenica 9 ottobre, in seminario a Cesena

    Sensi chi parla. LIncarnazione di Cristo al centro dellaCatechesi il tema del convegno dei catechisti e deglieducatori che si terr dalle 9 di domenica 9 ottobre in se-minario a Cesena. Promosso dallUfficio Catechistico dio-cesano, sar guidato dalle riflessioni di padre AlfredoFeretti. Alle 17 celebrazione finale della Liturgia del Pro-fumo con il vescovo Douglas. Prenotazioni pranzo (entroil 5 ottobre): Bruna e Mauro, 338 8765775, [email protected]

    NOTIZIARIO DIOCESANO

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    Gioved 29 settembre 2011 7Vita della Diocesi

    Percorsi di preghiera e spiritualitcon i frati francescani di Longianollinizio del nuovo annopastorale, i fratifrancescani di Longianopropongono due itinerari

    di formazione con inizio nel mesedi ottobre.Il primo lormai tradizionaleScuola della Parola chequestanno seguir il cammino del

    Vangelo di Marco. Il secondo unanuova iniziativa a cura del Centrodi Animazione Missionaria dellaProvincia dei frati minori

    conventuali dellEmilia Romagna:si tratta di un cammino diformazione e spiritualitmissionaria. Entrambe leproposte, aperte ai giovani e aigiovani-adulti, avranno inizio il 9ottobre.La Scuola della Parola programmata per ogni secondadomenica del mese, fino a marzo,dalle 17 alle 19,30. A partire dallalettura meditata e pregata del

    Vangelo di Marco, fra MirkoMontacuti accompagner ipresenti in un itinerario versolincontro con la persona di Ges.Una proposta per giovani e adultiche intendono confrontarsiseriamente con la Parola di Dio elasciarsi da essa interrogare. Perogni appuntamento previstolincontro di formazione emeditazione sulla Parola di Dio,un tempo di pausa in fraternit eun tempo di silenzio ed esperienzadi preghiera insieme guidata. Inalcuni appuntamenti, previstaanche una sessione dilaboratorio a gruppi sul testobiblico.Il cammino di formazione e

    spiritualit missionaria rivolto atutti i giovani e giovani-adulti chevogliono riscoprire lesperienzamissionaria nel loro cammino difede. La proposta si pone comefinalit quella di aiutare ciascunoa riscoprire gli strumenti perimparare a discernere la grazia diDio e decidere qualeorientamento missionariointraprendere. In particolare ilpercorso si basa sullAscolto dellaParola, laccompagnamento

    personale di ciascun giovane,esperienza di fraternit eformazione sui temi di giustizia,pace, salvaguardiadel creato e bioetica.Gli incontri, coordinati dafra Valerio Folli, si terranno unadomenica al mese dalle 9,30 alle18,30. Le date sono le seguenti: 9ottobre, 13 novembre, 11dicembre, 6- 8 gennaio, 12febbraio, 11 marzo, 31 marzo-1aprile, 13 maggio, 10 giugno.Gli incontri di scuola della parola eformazione missionaria siterranno presso il Santuario delSantissimo Crocifisso di Longiano.

    A partire dal mese di ottobre, ogniluned sera alle 21, i fratifrancescani tornano a proporre ilconsueto appuntamentodellAdorazione Eucaristica, che sitiene presso la Cappelladelladorazione del Convento diLongiano.Per informazioni: Scuola dellaParola, Fr. Mirko 0547.665025 [email protected]; Camminomissionario, Fr. Valerio [email protected].

    Elisa Romagnoli

    A

    Due proposte Con il mese di ottobre iniziano la tradizionaleScuola di preghiera e gli incontri di formazione missionaria

    Entrambe le proposte,aperte ai giovanie ai giovani-adulti,avranno iniziodomenica 9 ottobre

    In breve

    Online il nuovo sitodella diocesi on line il nuovo sito della diocesi di Cesena-Sarsina,www.cesenasarsina.it. ancora attivo il precedente

    accessibile da www.cesena.chiesacattolica.it. Volutodal vescovo Douglas, il nuovo sito diocesano snello,agile e di acile ruizione da parte di tutti. Riporta lenotizie relative alla diocesi e al vescovo e sarcompletato nelle prossime settimane conlinserimento di ulteriori contenuti.

    Incontro di preghieradel Roveto ArdenteSabato 1 ottobre dalle 21 alle 24, presso il conventodei Frati Cappuccini, a Cesena, Roveto Ardente:preghiera di adorazione e supplica. Lincontro animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo.

    Percorso per divorziatirisposati e separati conviventi

    Anche questanno lufcio per la pastorale dellaamiglia propone un percorso di ormazione eriflessione umana e spirituale per chi si trovadivorziato-risposato o separato-convivente.Ciascuno una perla preziosa nella Chiesa delSignore, con un proprio posto e uno specificocompito. Ci si trova a cadenza mensile a partire dasabato 1 ottobre, a Cesena presso listituto Lugaresi,dalle 16,30 alle 18, aiutati da padre Mauro Pesericodei padri Giuseppini. Per ino: Delvecchio Andrea eSabrina cell. 338 1424377, [email protected]

    Itinerario per fidanzatiAmare, il ascino del tesoro il tema conduttoredegli incontri mensili promossi dallUfcio per lapastorale della amiglia. Gli incontri si tengonopresso il seminario, a Cesena, la domenica dalle16,30 alle 19, con cena insieme. Primo

    appuntamento domenica 9 ottobre, con lincontro Iltesoro nascosto. La chiamata allamore. Perinormazioni e adesioni: Chiara e Francesco Tappi,tel. 0547 671869, [email protected]

    Milizia dellImmacolataSi terr mercoled 5 ottobre alle 15,30, presso laparrocchia di San Domenico, a Cesena, lincontromensile Maria, Madre, Maestra. Lappuntamento,aperto a tutti, rivolto a chi desidera conosceremeglio la spiritualit kolbiana mariana.

    Solo vescovi e presbiteri

    possono celebrarela MessaUna precisazionedalla Curia diocesana

    on riferimento a quanto pubblicato nei giorniscorsi su un quotidiano locale, al fine dichiarire lautentica dottrina e la corretta

    prassi della Chiesa cattolica, si precisa quantosegue:

    Solo i ministri ordinati (Vescovo e presbitero)

    possono celebrare la santa Messa.Il diacono e laccolito istituito (cio il laico che haricevuto listituzione rituale dal vescovo), qualorail parroco, dopo aver ricevuto lapprovazione delVescovo, ne ravvisa la necessit, in mancanza diun sacerdote che possa celebrare la santa Messa,possono alla domenica essere incaricati a guidareuna liturgia della Parola e distribuire la santaComunione.Nella nostra Diocesi da tempo in alcune zonealcuni diaconi svolgono questo serviziopresso comunit un po dispersenel territorio e piccole.Queste celebrazioni esprimono il desiderioe limpegno della Chiesa di non far mancarelEucaristia nel Giorno del Signore.Bisogna per non confondere n equipararequeste celebrazioni con la santa Messa.In qualche modo questi momenti liturgici

    dovrebbero alimentare il desiderio di poterpartecipare attivamente e pienamente al sacrificioe alla mensa eucaristica,alimento spirituale cos necessario per la vita del

    Csingolo fedele e della comunit.Il sacerdote che ha ricevuto la dispensadagli impegni sacerdotali, avendo eglistesso chiesto liberamente econsciamente di essere sollevato dalministero, deve osservare la normativavigente riguardante i diritti e i doveri dei

    fedeli laici. Anche in caso di necessitpertanto nessun laico fedele che non siaistituito accolito o ministro straordinariodella Comunione, come detto sopra, potrguidare una liturgia della Parola edistribuire la santa Comunione alladomenica. Solo il caso di pericolodi morte pu giustificaree rendere persino necessario linterventodi un sacerdote ridotto allo stato laicalead assolvere dai peccati.Lordinazione sacerdotale conferita auomini sposati (i cosiddetti probi viri)che permetterebbe lorodi esercitare la presidenzadella celebrazione eucaristica, non perora prassi indicata dalla Chiesa.LEucaristia il tesoro pi grande che ilSignore ha lasciato alla sua Chiesa.

    Non permesso a nessuno, ministroordinato o laico, manipolare a propriopiacimento un dono cos preziosoconsegnato nelle nostre mani.

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    Gioved 29 settembre 20118 Speciale

    Dopo la pubblicazione dei tre volumidelle Omelie, la biografia di don Linocostituiva lobiettivo primariodellassociazione dei suoi amici

    Volendo documentare con rigoree arricchire i dati di partenza piconosciuti, era arduo affidare a unasola persona un compito del genere

    Le notizie e le testimonianze raccolte,messe oggi a disposizione di tutti,costituiscono una fontericca e preziosa

    l redattore di una biografia come quella di donLino simile a un padrone di casa che estraedal suo tesoro cose nuove e cose antiche (Mt

    13.52) e il lettore che si trova tra le mani un volumecos ampio e articolato destinato a fare la stessaesperienza.Cose antiche sono le notizie e i dati acquisiti datempo, sono le caratteristiche di una persona e diuna esistenza note da decenni. Cose nuove sono iparticolari, i risvolti inediti, le scoperte perfinosorprendenti, talora risalenti ad anni lontani,magari riguardanti quel Lino Mancini non ancorapreceduto dal don, dal prof o dal mons, aspettiperfino troppo ovvi per qualcuno e fonte dimeraviglia per altri.Il 26 ottobre 2007, introducendoil primo convegno promosso dallassociazione donLino Mancini costituitasi formalmente appenaquattro giorni prima, mi chiedevo: Cosa direbbelui di questa assemblea?. Quel pensiero che miincuriosiva allora ritornato puntualmente inquesti giorni, in termini di forte analogia, di fronteai vari capitoli della sua biografia ormai stilati: Siritroverebbe don Lino in questepagine?. possibile che qualcun altro colga di meun lato o una dimensione che misfuggono, e questo talmente risaputoda non meritare pi di un accenno. vero inoltre che lo scorrere del tempoinsieme a uno sfocarsi dei contorniconsente un recupero delle proporzioni;ogni lontananza sa privare e arricchire diqualcosa in base al medesimo esimultaneo meccanismo. Il declinodellesistenza umana, infine, toglie

    talora a qualcuno la pienaconsapevolezza di ci che gli staaccadendo, come accaduto anche adon Lino.Un uomo si conosce veramente allafine sentenzia il Siracide (11,28). Nonvorremo essere cos presuntuosi dacollocarci sulla sommit di unosservatorio privilegiato, tanto pi che

    le stagioni della vicenda umana di don LinoMancini sono state varie, talora complesse, a voltesfumate nei passaggi, altre volte invececaratterizzate da sterzate brusche o da eventiimprevisti, semplicemente registrati se nonaddirittura subiti.La scelta di ricostruire e narrare a pi voci labiografia di don Lino risponde innanzi tutto aquesta consapevolezza di complessit: diversipunti di osservazione sono inevitabili masoprattutto giusti. Resta vero comunque chevolendo anche documentare con rigore e arricchirei dati di partenza pi essenziali e conosciuti, eraarduo affidare a una sola persona un compito delgenere.Dopo la pubblicazione dei tre volumi delle Omelie,la biografia di don Lino costituiva lobiettivoprimario dellassociazione dei suoi amici. Laricorrenza del decennale della morte (2 ottobre2001 - 2 ottobre 2011) si impose subito come dataper il suo conseguimento. Se quattro anni fa imargini di tempo sembravano abbastanza ampi, ilcomitato di redazione ha dovuto abbastanza presto

    fare i conti con gli imprevisti, i recuperi e leaccelerazioni.Siamo certi che le notizie e le testimonianzeraccolte, messe oggi a disposizione di tutti,costituiscano una fonte ricca e preziosa. Sequalcosa, inevitabilmente o per distrazione, alavoro ultimato manca ancora, potr essererecuperato dal lavoro di ricognizione che continua- ed bene che continui - nei mesi che verranno.Sono gi a disposizione, ad esempio, vari testi diconferenze e lezioni che attendono di esserepubblicati e che andranno a completare lasignificativa materia, ampia e profonda, dicontenuto magistrale presente nelle pagine delle459 omelie date alle stampe fino ad oggi.Desidero esprimere la mia gratitudinea tutti coloro che in questi annisi sono resi disponibili a raccontare e atestimoniare in diversi modi il loro incontro condon Lino e a fornire materiale documentario diogni sorta, dagli scritti alle registrazioni, dalle fotoai filmati, dai registri darchivio agli appuntiestemporanei. Ringrazio tutti gli iscritti

    allassociazione, i membri del Consigliodirettivo e quelli del Comitatoredazionale che hanno pi direttamentecontribuito alla stesura della biografia didon Lino. Ringrazio infine la FondazioneCassa di Risparmio di Cesena che hasostenuto anche questa volta i costi dellapubblicazione del volume e della suapresentazione.La mia personale esperienza di questarivisitazione ha confermato eulteriormente radicato il senso di stima,apprezzamento e meraviglia per ci che

    don Lino stato nella storia della nostrachiesa particolare e della nostra citt,per ci che ha significato per tanta gentedi ieri e di oggi, per ci che ancora pudire la memoria di lui a coloro loconosceranno soltanto in modoindiretto e grazie alla testimonianza diquelli che lo hanno fatto di persona.

    Walter Amaducci

    I

    Dieci anni passano in fretta. Poi,quando sono passati, ci si voltaindietro e ci si accorge, con sorpresa(e forse anche con sgomento), che

    sono tanti. In dieci anni il mondo cambiato (o forse no: dipende daquanto in profondit lo si guarda), masoprattutto siamo cambiati noi.Per chi ha raggiunto una certa et, poi,dieci anni vogliono dire anche unalunga teoria di volti che non ci sonopi, una folla di assenze a cuiabbiamo ormai fatto labitudine, mache talvolta ci balzano davanti agliocchi angosciosamente. Il bosco chediventa radura e poi sar un deserto,se avremo vita a campare.Questo esattamente il punto su cuila fede cristiana sfida piaudacemente, quasi sfrontatamentedirei, non solo il mondo ma anchenoi stessi, in quella che la nostranaturale percezione delle cose. La

    morte si presenta a tutti noi, a tutti,nessuno escluso, come

    unincomprensibile assenza:qualcuno, il nostro caro, fino a unattimo prima cera, era qui. Ora nonc pi. Un vuoto, inspiegabile e

    assurdo. Per quanto si possa pensarealla morte, non si pu pensare lamorte.Le commemorazioni, gli anniversari -avrebbe detto don Lino con queltratto spicciativo e un po impazienteche usava in questi casi (tirandosi sule maniche della tonaca, come permeglio lottare con i pregiudizi di chi loascoltava) - al di fuori delcristianesimo sono un rito inutile, unacerimonia triste e in fondo un posciocca. Se la morte la fine di tutto,se la vita non che uninesorabilecorsa verso labisso e sin dalla nascitasi incomincia a morire - come luiricordava sempre, sin dalle prime oredi religione, a noi liceali che loguardavamo sconcertati e, nostro

    malgrado, feriti da quel bruscorichiamo alla realt - che cosa vale

    tutta la retorica del ricordo, allaFoscolo, con cui ci imbottivano latesta nelle altre ore di lezione?Ma se Cristo risorto, tutto cambia. Il

    cristianesimo, come don Lino ce lo hainsegnato, alla radice questa cosasemplicissima e assurda: Ges non morto, ma vivo. la sintesifolgorante che aveva saputo fare giquasi duemila anni fa un intelligentemagistrato romano, davanti al quale iGiudei avevano portato san Paolo:Avevano con lui alcune questioniriguardanti un certo Ges, morto, chePaolo sosteneva essere ancora vivo(Atti 25,19). Oggi la questione lastessa: il cristiano, prima di ogni altracosa, uno che crede che Ges vivo.Ma non solo lui: anche la sua mamma,a cui - come tanto spesso ripeteva donLino nelle sue omelie - Ges ha volutocos tanto bene da farle il regalo pigrande, quello di risparmiarle la

    morte; e i suoi amici. Anche i suoiamici sono vivi, per quanto nella

    forma misteriosa di unattesa dellaresurrezione della carne. La carnegloriosa e santa, come dice Dante inun passo del Paradiso dove immagina

    che i beati, al sentir parlare dellaresurrezione finale, siano pieni didesiderio dei corpi, forse non pur perlor, ma per le mamme, / per li padri eper li altri che fuor cari.Il volto dei nostri cari non perduto.Per questo credo che, dette questepoche indispensabili parole (di pinon ne vorrebbe), il modo miglioreper fare memoria di ci che don Lino stato sia quello di guardare lefotografie riprodotte in questa pagina.Non sono le sbiadite larve di unpassato che il nostro ricordo, perquanto affettuoso, non pu farrivivere: sono il volto di un uomovivente. E, come dice santIreneo conunaltra geniale sintesi del pensierocristiano, la gloria di Dio luomo

    vivente. Leonardo Lugaresi

    Per quanto si possa pensareallamorte, non si pu pensarelamorte

    Don Lino Mancini, la biografia

    Domenica 2 ottobreore 15,30: al cimitero di Gambettola,

    visita alla tomba di don Linocon preghiera di suffragio

    alle 18: in Cattedrale a Cesena,Messa presiedutadal vescovo DouglasRegattieri

    Venerd 7 ottobrealle 20,45: nella chiesadi SantAgostino (Cesena)

    Presentazionedella biografiadi don Lino

    Il volume, edito dalla Stilgrafdi Cesena, sar presentatovenerd 7 ottobre alle 20,45nella chiesadi SantAgostino, a Cesena

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    Gioved 29 settembre 2011 9Vita della Chiesa

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    Benedetto XVI si recato per la terza volta in visita in Germania

    Libert e umilt, due parole

    imprescindibili per un cristiano

    AngelusdelPapa

    ibert e umilt. Due parole chein questa ultima domenica disettembre accompagnano lariflessione che il Papa offre a

    conclusione della sua visita inGermania, la terza volta nella suapatria.La nostra libert limite che il Signoremette al suo potere, perch lo esercitain modo diverso dagli uomini. donola libert, che non pu esseredisgiunta dallumilt, ricorda il Papanellomelia pronunciata alla messa aFriburgo, davanti a una folla che stata calcolata in cento mila persone;lesistenza cristiana un esserci perlaltro, un impegno umile per ilprossimo e per il bene comune.Soprattutto un abbandonarsi nellesue mani in tempi di pericolo e dicambiamento radicale, quandovediamo le cose tremende che acausa della libert avvengono. Daparte nostra quel chinarsi del Signoreverso di noi, e donarci la suamisericordia, chiede la disponibilitdi abbandonare il male, di alzarsidallindifferenza e di dare spazio allasua parola. Dio rispetta la nostralibert. Egli non ci costringe. Indefinitiva si tratta di fidarsi di Dio, ilcui potere si manifesta, soprattuttonella miser icordia e nel perdono.Ecco dunque lumilt, la disponibilitad aprire i nostri cuori, perch nelnostro rapporto con il Signore non

    contano le parole, ma lagire, le azionidi conversione e di fede. No dunque auna fede tiepida, a una religiosit diroutine, che non inquieta pi luomo:gli agnostici, che a motivo dellaquestione su Dio non trovano pace ele persone che soffrono a causa deinostri peccati - come dire, persone

    L

    colpite come vittime osemplicemente scandalizzate da casicome quello della pedofilia - e hannodesiderio di un cuore puro, sono pivicini al Regno di Dio di quanto losiano i fedeli di routine, che nellaChiesa vedono ormai soltantolapparato, senza che il loro cuore siatoccato dalla fede.

    Nelle parole del Papa, a commentodella parabola dei due figli inviati dalpadre a lavorare nella vigna, clinvito a lasciarci inquietare, scuoteredalla fede; a interrogarci sul rapportopersonale con Dio: Il rinnovamentodella Chiesa pu realizzarsi soltantoattraverso la disponibilit alla

    conversione e attraverso una federinnovata.Gi ai giovani, incontrati nella vegliadi preghiera alla Fiera di Friburgosabato sera, aveva spiegato che ilmaggior danno per la Chiesa nonviene dai suoi avversari, ma daicristiani tiepidi. Cristo pur essendonella condizione di Dio, ha ricordato

    Benedetto XVI, non ha usato questoprivilegio, ma ha assunto unacondizione di servo, diventandosimile agli uomini; e con la suamorte in croce ci ha redenti dallanostra superbia e caparbiet.In questa riflessione domenicaleentra un terzo termine: unit. Il Papa

    si rivolge alla Chiesa tedesca, la qualesuperer le grandi sfide del presentee del futuro e rimarr lievito nellasociet, se i sacerdoti, le personeconsacrate e i laici credenti in Cristo,in fedelt alla propria vocazione

    specifica, collaborano in unit. LaChiesa, ha spiegato ancora il Papa,continuer a vivere nella societtedesca se le parrocchie, le comunite i movimenti si sostengono e siarricchiscono a vicenda; se ibattezzati e cresimati, in unione con ilvescovo, tengono alta la fiaccola diuna fede inalterata e da essa lascianoilluminare le loro ricche conoscenze ecapacit. Un messaggio chiaro, inuna nazione che in questi anni stavivendo le difficolt degli abbandoni ela crisi delle vocazioni, la diminuzionedella pratica religiosa. Certo la cadutadel muro, ventidue anni fa, lariunificazione della Germania hannomesso in evidenza quanto profondasia stata lopera compiuta nella parteest del Paese per impedire alla Chiesadi essere forza viva nella societ. Dallaparte occidentale invece ilsecolarismo a scavare un solcoprofondo che ha offuscato latestimonianza dei credenti. Esiste,dunque, un bisogno di cambiamento,ma questo soprattutto interno,personale.Ed ecco che torna la parola umilt,una virt che oggi non gode digrande stima. Ma questa virt,afferma ancora il Papa, , per cosdire, lolio che rende fecondi iprocessi di dialogo, facile lacollaborazione e cordiale lunit. Lepersone umili stanno con ambedue ipiedi sulla terra. Ma soprattuttoascoltano Cristo, la parola di Dio, laquale rinnova ininterrottamente la

    Chiesa e ogni suo membro. ConPaolo il Papa dice: non fate nulla perrivalit o vanagloria; con umiltognuno consideri laltro superiore ase stesso. Ciascuno non cerchilinteresse proprio, ma anche quellodegli altri.

    Fabio Zavattaro

    BERLINO, 22 SETTEMBRE: BENEDETTO XVI PRESIEDE LA SANTA MESSA NELLOLYMPIASTADION(FOTO AFP/SIR)

    Nel rapporto con il Signorenon contano le parole,

    ma lagire, le azionidi conversione e di fede.

    No dunque a una fede tiepida,a una religiosit di routine,

    che non inquieta pi luomo

    na donna aricana che ha dedicato la sua vita alla

    diesa dellambiente, dei diritti civili e delle donne eche ha incarnato i valori del suo continente. I quaranta milionidi alberi che lei ha piantato sono lesempio di una lotta per lavita che non solo per lArica, ma per il mondo intero. Cos

    U

    In ricordo di Wangari Maathai,prima donna africana a vincereil Nobel per la Pace

    Guido Barbera, presidente del coordinamentodi ong Solidariet e Cooperazione Cipsi,ricorda Wangari Maathai, prima donnaaricana a vincere il Nobel per la Pace nel2004, morta domenica 25 settembre aNairobi, in Kenya. Oggi, in Arica aggiunge- ci sono milioni di donne che combattonosilenziosamente come lei per preservare lanatura e mantenere la biodiversit. Wangari

    era convinta che le donne non sono solovittime di minacce ambientali, ma anche esoprattutto i principali agenti che possonogenerare soluzioni durature per le molte crisi

    ecologiche che il mondo deve afrontare.Wangari Maathai, che ha ondato il KenyasGreen Belt Movement ed era deputata alparlamento kenyota, lascia unereditimportante per le sue battagliin diesa dellambiente, dei diritti civili edelle donne. Il testimone di una donna sottolinea Eugenio Melandri, coordinatore diChiAma lArica viene oggi raccolto da tutte

    le donne dellArica, che in silenziocombattono ogni giorno a diesadellambiente, con il suo stesso entusiasmo,orza e determinazione.

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    Territorio e internet,due luoghi da abitare

    Con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Forl-Cesena,

    del Comune di Cesena, del Comune di Longiano e dellOrdine nazionale dei giornalisti

    20-22 ottobre 2011Cesena, Palazzo del Ridotto

    Convegno nazionaledella Federazione italiana settimanali cattolici

  • 8/4/2019 Corriere Cesenate 34-2001

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    Gioved 29 settembre 2011 11Attualit

    SuperAbile di Arianna MaroniBARRIERE

    SUI BANCHI DI SCUOLA

    Bagni per persone con disabilit adibiti aripostiglio, aule sovraffollate, barrierearchitettoniche. Non una scuola per

    disabili quella che emerge dal 9 Rapportodi Cittadinanzattiva, presentato nei giorniscorsi a Roma. Lindagine ha preso in esame88 scuole appartenenti a 13 province e 12regioni, rilevando che nel 13 per cento degliedifici scolastici esistono barrierearchitettoniche che rendono impossibile lospostamento in vari luoghi dello stabile. Inparticolare le barriere si trovano nei cortili(17 per cento), nelle palestre (15 per cento),allingresso (13 per cento), seguiti dailaboratori scientifici, le mense, le segreterie,le aule degli studenti e i bagni. Solo l11 percento delle scuole dispone di unappositaentrata priva di ostacoli. Le barrierearchitettoniche sono presenti ovunque,anche nei cortili, e questa una situazionecritica in caso di emergenza - sottolinea

    Adriana Bizzarri, responsabile per il settore

    Scuola di Cittadinanzattiva -. C inoltreuna sproporzione tra gli insegnanti disostegno e g li alunni disabili.In totale su 29.128 studenti iscritti nellescuole prese in esame, 545 sono disabili. Ilnumero degli insegnanti di sostegno paria 270 su un totale di 3.248 docenti, con unrapporto tra alunni disabili e docenti di 2.1al Nord, 2.7 al Centro e 1.5 al Sud e le isole.

    A destare ulteriore preoccupazione,secondo Bizzarri, che sia stato rivistoanche il rapporto tra alunni disabili enormodotati. una situazione inquietantee grave - afferma - perch in caso diunuscita di emergenza molto pericolosoche ci siano pi alunni con disabilit in unaclasse gi affollata. Il rapporto sottolineainoltre che gli edifici situati a piano terrasono solo l8 per cento, quelle chedispongono di ascensore il 61 per centoanche se nel 7 per cento dei casi lascensorenon funziona.E sul fronte della sicurezza la situazionenon rosea. Il numero degli incidenti ascuola in aumento, come denunciano idati Inail: nel 2010 gli infortuni hannocoinvolto 98.429 studenti (nel 2009 erano92.060) e 14.735 insegnanti (nel 2009 erano14.239). Anche dal IX Rapporto diCittadinanzattiva emergono datiallarmanti: i responsabili del servizio diprevenzione e protezione di 55 scuolehanno segnalato 445 incidenti, di cui 396accorsi a studenti. Tra le cause piimportanti, in ordine di frequenza: lecadute durante le attivit sportive, le caduteaccidentali, malori improvvisi o legati apatologie, le cattive condizioni di arredi emobili, le cattive condizioni degli infissi,

    luso improprio o scorretto delleattrezzature.

    A proposito di incidenti, l'indagine rivelache le scuole non sempre sono attrezzateper rispondere alla prima emergenza: il 24per cento dei laboratori scientifici e il 22 percento delle palestre sprovvisto delleelementari cassette di pronto soccorso.Le nostre scuole fanno proprio acqua datutte le parti.

    il Periscopio di Zeta

    Di ritorno da un viaggio in Sicilia,

    oltre i luoghi e le solite notizie

    Un territorioche non finisce di stupire

    Laltra faccia della Sicilia. Quella che la televisione nonracconta mai. Quella che non finisce sulle primepagine dei grandi quotidiani. Quella che uno non siaspetta di incontrare appena mette piede nell'isola pigrande d'Italia.Come accade ogni anno da un po' di tempo a questaparte, la scorsa settimana sono stato ospite delladelegazione siciliana della Fisc, la Federazione italianasettimanali cattolici (Fisc), quella che raggruppa 189testate nel Paese. Da oltre vent'anni monsignor AlfioInserra, il direttore di Cammino, il periodico della diocesidi Siracusa, organizza una cinque giorni che mette

    insieme corsi di aggiornamento e un po' di sano turismo.Come accade sempre, siamo rimasti tutti sbalorditi,ancora una volta, nonostante le tante 'discese' in Sicilia.

    Anche in questa occasione ci sono stati sorpresa e stupore

    per laccoglienza della gente e della terra.Innanzitutto l'estate ancora piena, col sole alto a

    scaldare i corpi e i cuori. Poi l'affetto di chi si dannato per settimane per preparare a puntinoun'ospitalit che non sempre facile trovarealtrove.Siamo stati in provincia di Messina, a Patti, in rivaa un mare che ha di fronte l'isola di Vulcano. Ilsantuario di Tindari ha vegliano sempre sullenostre giornate di studio e di amicizia, con la suaMadonna nera venerata con tanto amore daisiciliani. Ce ne ha parlato con entusiasmocontagioso il vescovo di quella terra, monsignorIgnazio Zambito.Sulle pendici dei Monti Nebrodi siamo stati coltidi sorpresa. Il comune di Montagnareale, checonta solo 1800 abitanti e si affaccia sul golfo diPatti che rimira dai sui 320 metri di quota, ha spalancato leporte agli ottanta giornalisti della Fisc. Il sindaco AnnaSidoti e i suoi assessori (in maggioranza donne) hannodato dimostrazione di come si pu amministrare con

    passione un piccolo territorio collinare. L'ingegnere-primocittadino ha dato impulso alla conoscenza del territorio egli studenti delle Medie hanno realizzato un video suigioielli di Montagnareale: i boschi di castagni, il mulino di

    capo, la chiesa di san Sebastiano, la festa del patrono.Il sindaco ha in mano un sogno: quello di fare comprendereche il buon governo possibile anche in questa terra,

    nonostante i luoghi comuni, i continui scandali e la castadella politica che di certo non abita qui, in questo angolo diItalia dove il tricolore ha fatto da coreografia a una giornatache rester difficile da dimenticare. (716)

    CHIESA DI SAN SEBASTIANO, A MONTAGNAREALE,IN PROVINCIA DI MESSINA (FOTO A. CAPRISTO)

    li eventi ecclesiali vissuti di recente e ilprotagonismo dei giovani nelle manifestazioniscoppiate sullo scacchiere internazionale,attraverso le quali essi manifestano la loro

    incomprimibile esistenza. Una globalizzazione che semprepi tende ad agire dispoticamente prescindendo dallapolitica e la necessit di correggere abitudini e stili di vita.La questione morale nella politica italiana, lattenzionedella Chiesa ai poveri e a quanti sono colpiti dalla crisi, lapresenza dei cattolici nella societcivile e nella politica (cfr. editoriale inprima). Altre questioni italiane eunattenzione internazionale (dalCorno dAfrica al Sud Sudan, dalleprimavere del Nord Africa al radunointerreligioso di Assisi). Molteplici gliargomenti che il presidente della Cei,cardinale Angelo Bagnasco, haaffrontato nel pomeriggio di luned 26settembre nella prolusione alConsiglio episcopale permanente, aRoma.

    La rigenerazione dei cristiani.Riferendosi al 25esimo Congressoeucaristico nazionale, il cardinale haricordato che i cinque ambitiesistenziali trattati nelle giornatehanno messo in risalto losmosipossibile, ma anche esaltante, tra ilmistero che celebriamo e ledimensioni dellesistenza quotidiana.Per la Gmg, invece, il presule si soffermato sulla massiccia aff luenza,come pure sulla qualit dellapartecipazione. In Spagna si

    registrata unondata g iovanile pergran parte nuova, ma non ripetitivadelle precedenti. la generazionegiovanile scaturita dalle Gmg diBenedetto XVI, il quale ha impressoalle Giornate una particolare curanella preparazione personale enellesperienza sacramentale,

    G

    Apprensione e insicurezza

    Di stretta attualit gli argomenti trattati dal cardinale Bagnasco nellaprolusione al Consiglio Cei. Nuova consapevolezza per i cattolici in politica

    Crisiequestionemorale

    comprensiva delladorazioneeucaristica a scena aperta. Ma comesinseriscono questi eventieccezionali nella vita quotidiana?Essi, ha evidenziato, devonoconcorrere alla rigenerazione delsoggetto cristiano.

    Un patto intergenerazionale.Guardando al nostro Paese, se non siriescono a far scaturire, nel breveperiodo, le condizioni psicologiche eculturali per siglare un pattointergenerazionale che, considerandoanche lapporto dei nuovi italiani, sia ingrado di raccordare fisco, previdenza epensioni avendo come volanounefficace politica per la famiglia,lItalia - ha ammonito Bagnasco - nonpotr invertire il proprio declino. Inapertura della prolusione, il porporatoaveva fatto riferimento al sensodinsicurezza diffuso nel corpo socialeper la crisi economica e sociale, seguitacon apprensione dai vescovi per lepesanti conseguenze sulla vita della

    gente e gli effett i interiori, laddovesembra produrre un oscuramentodella speranza collett iva. LItalia - hapoi puntualizzato - non si era maitrovata tanto chiaramente dinanzi allaverit della propria situazione. Il chesignifica, tra laltro, correggereabitudini e stili di vita.

    Nuova consapevolezza per i cattoliciin politica. I cattolici anche quandonon risultano sugli spalti, sono dovevita e vo cazione li portano, harimarcato, parlando della presenza deicattolici nella societ civile e nellapolitica. Il porporato ha fattoriferimento ai percorsi diversi,a livelli molteplici, per quantiintendono concorrere alla vitalit e allamodernit della polis.

    Anche se hanno dato talora un sensoanche di d ispersione, tuttavia si trattato di una sorta dincubazione invista di una crescita dellapartecipazione e di una nuovaconsapevolezza che la fede cristiananon danneggia in alcun modo la vitasociale. A politici e amministratori si poi rivolto, allinizio dellannoscolastico, chiedendo di dare ragionedella centralit della scuola,valorizzando anche il patrimoniodella scuola cattolica e sostenendo ildiritto dei genitori di scegliereleducazione per i propri figli.

    Infine, un pensiero tra gli altriallAfrica e a i quindici ostaggi italiani,al prossimo raduno interreligioso di

    Assisi e alla legge sulle dichiarazionianticipate di trattamento,oggi ferma al Senato, provvedimentonecessario per salvaguardare il dirittodi tutti alla vita.

    ROMA, 26 SETTEMBRE:GMG, CORNO DAFRICA,

    CATTOLICI IN POLITICA TRAGLI ARGOMENTI DISCUSSI

    DAL CARDINALE BAGNASCONELLA PROLUSIONE

    DEL CONSIGLIO EPISCOPALEPERMANENTE

    (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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    Gioved 29 settembre 201112 Cesena

    Incontro

    Democrazia e VangeloNel salone di Palazzo Ghini, la scorsasettimana, Giorgio Campanini hapresentato il suo ultimo libro, "Testimoninel mondo. Per una spiritualit dellapolitica" (nella foto Claudio Furi). Puntodi partenza per un discorso che, partitodai principi, non poteva non toccare lasituazione politica che ci sta inquietandodrammaticamente.Lincontro, promosso dalla "AssociazioneZaccagnini", si caratterizzato per gliinterventi molto vivaci ed efcaci deigiovani presenti, che hanno animato ildibattito.Per il proessore di Parma, uno dei maestrisul tema del rapporto ra ede e politica,declinato con la viva sensibilit del tempopresente, il valore di ondo, irrinunciabile, il primato della coscienza, la riservaetica che a della politica un servizio allacomunit, non la ricerca ad ogni costo del

    successo e del potere.Non si pu rimpiangere lo Stato o il partitocristiano, ma i cr istiani hanno una paroladecisiva da dire, se "la democrazia ha ilondamento nel Vangelo" (Maritain). Unasociet delluomo a misura duomo(Lazzati) ha bisogno urgente dellapresenza dei cristiani. I quali respirano adue polmoni: nella vita della Chiesa enell umanizzazione del mondo, cio neldebellare la povert con la creazione di

    strutture giuste. Come diceva SimoneWeil, radicati nella terra e sradicati dallerealt mondane. Si pensi ai grandicristiani politici del 900, da De Gasperi aLa Pira.Se rileggiamo la Gaudium et Spes,lassenza dei cristiani dalla politica inquesti anni non pu non apparirci comeleetto di una visione distorta delCristianesimo, monco della suadimensione pubblica. Occorre, dunque,creare nuovi luoghi di elaborazioneculturale e politica. La nostra lareligione del Verbo incarnato, non deldevozionalismo.I giovani sono stati gli assolutiprotagonisti del dibattito: vengono daesperienze vissute con impegno nei lorogruppi, ma con una vivace apertura alla

    dimensione del "mondo da cambiare". Haparlato con particolare passione unavicesindaco giovanissima.Il vescovo Douglas ha concluso lincontrocon parole che hanno riecheggiatoefcacemente le sollecitazioni dellaChiesa di oggi a una rinnovata presenzapubblica dei cristiani.

    Giovanni Maroni

    Continua il momento

    delle feste parrocchialiSan Martino in Fiume

    La comunit di San Martino in Fiume in festa. Gioved 29 settembre, per le viedel paese, si tiene la processione.Venerd 30 settembre dalle 19 sarannoattivi gli stand gastronomici e, alle 21, siterr la commedia dialettale "A nosavela giosta" a cura della compagnia"Quii ad San Zili". Sabato 1 ottobre alle20,30 un momento originale: larimpatriata degli alunni che hannofrequentato le scuole elementari. Alleclassi pi numerose sar dato un

    premio. Dalle 22 musica dal vivo.Domenica 2 ottobre alle 11 sarcelebrata la messa e ci sar labenedizione delle auto. Nel pomeriggiointrattenimento con il mago Cotechino,tradizionale lancio dei palloncini e cenaallo stand. In serata spettacolo delgruppo Amici della Danza.

    San Vittore

    San Vittore festeggia la beata vergine delRosario. Venerd 30 settembre alle 21 sitiene un incontro con testimonianze deiragazzi che hanno partecipato alla Gmgdi Madrid. Domenica 2 ottobre alle

    San Paolo

    Entra nel vivo la festa parrocchiale a SanPaolo. Sabato 1 ottobre, alle 14,30, ci

    sar la fiorita dei ragazzi delcatechismo. Domenica 2 ottobre,giorno della festa, la messa sarcelebrata alle 9 e alle 11. Il programmaricreativo prevede, venerd 30settembre, la rustida di pesce. Sabato 1ottobre, dopo la cena preparata daigenitori degli scout, ci sar ilCantinsieme, gara musicale fra gruppiparrocchiali. Domenica 2 alle 9,30 cisar lapertura degli stand, mentre ilpomeriggio sar animato dai gruppimusicali giovanili della parrocchia. Alle21 sono previsti giochi e scketch conRoberto&friend.

    Tanti appuntamenti nel fine settimana

    15,30 si terr la solenneprocessione per le vieSettecrociari, Perugia, Tessello.Non mancano i momentiricreativi: sabato 1 ottobre alle20,30 concerto per giovani.Domenica 2 ottobre alle 16inizia la festa ricreativa conmusica dei Lennon Kelly. In serata Festatricolore con Cesenarmonica, corale VoxAnime e i ballerini Mariposa.

    Ruffio

    La parrocchia di SantAndrea apostoloin Ruffio in festa. Gioved 29 settembrealle 20 la messa sar celebrata da donFirmin Adamon. Venerd 30 si terr laprocessione mariana per le vie delpaese. Seguir un momento conviviale.Sabato 1 ottobre, dopo la cenacomunitaria, si terr una serie dispettacoli e giochi, compresa unastadelle torte.Domenica 2 ottobre, giorno della festa,dopo la messa solenne delle 11, ilpomeriggio sar movimentato dadiversi giochi. In serata spettacolo deiballerini di Settecrociari.

    Stanziati nellultimo biennio dalla Fondazione Cassa di Risparmio

    Un milione di euro per gli anzianii di un milione di euro: la somma che laFondazione Cassa di Risparmio di Cesenaha stanziato negli ultimi due anni per finan-

    ziare servizi a favore degli anziani.La XVIII giornata mondiale dellAlzheimer, il 21settembre scorso, stata loccasione per la Fon-dazione di fare il punto sulle iniziative assunte asostegno dellassistenza agli anziani e delle lorofamiglie, e valutare quanto stato fatto negli ulti-mi due anni per trarre indicazioni utili alla defi-nizione dei programmi futuri.

    E emerso un impegno di grande rilievo, soprat-tutto alla luce della grave crisi economica in atto,che conferma il ruolo importante svolto dallaFondazione a favore di progetti rivolti alla popo-lazione anziana.Si tratta di iniziative che si sono moltiplicate neltempo e che, da una parte hanno preso corpo concostanti investimenti a favore delle strutture resi-denziali e dei centri diurni - mediante contributifinalizzati al miglioramento delle strutture, al-

    Placquisto di beni ed attrezzature, di mezzi di tra-sporto o altro - e, dallaltra, attraverso il concorsoalla realizzazione di progetti finalizzati ad offrirepossibilit di incontro e di relazioni."La Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena - hadetto il presidente della Commissione assistenzaagli anziani della Fondazione, Arturo Alberti - dasempre dedica molta attenzione al mondo deglianziani in unottica di valori fondata sulla centra-lit della persona. La Fondazione opera per con-sentire agli anziani di vivere nella propria casa

    senza essere dimenticati e mantenendo vivo ilcontatto con la propria comunit, sul piano del-le relazioni umane e della necessaria assistenza".Uno degli obbiettivi prioritari della Fondazionein questo ambito consentire alle persone anzia-ne, specialmente i sofferenti di demenze senili, lapermanenza quanto pi a lungo possibile nelproprio domicilio anche tramite lassistenza allefamiglie su cui ricade quotidianamente un gran-de carico assistenziale ed emotivo.

    Foto C. Pagliarani

    La chiesa

    di San Vittore

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    Gioved 29 settembre 2011 13Cesena

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    rano almeno una settantina, domenica 25 settembre in via Bra-ghittina a San Vittore, per un "fermo immagine" dei discen-denti della famiglia Biguzzi (nella foto Giuseppe Mariggi).

    Giuliano Biguzzi ha presentato la Storia della famiglia di San Vitto-re, I Camiln dla Vantna, andando indietro nel tempo fino al 600.Il libro, scritto in occasione del centenario di nascita dei propri ge-nitori, riferisce: "Fissare sulla carta la genesi della famiglia Biguzzi il primo traguardo di uno studio che prosegue da diversi anni. Levarie fasi della ricerca si sono sviluppate tra larchivio della par-rocchia di San Vittore, quello di Calisese e lArchivio Vescovile. Al-le fonti documentarie si affianca il prezioso contributo di tutti i cu-gini, pi volte interpellati per chiarimenti, notizie e precisazioni. Ilvalido supporto di don Giancarlo (fratello dellautore) alla soluzio-ne di alcune lacune, attraverso una approfondita analisi di fonti e

    documenti, rende per ora esaustivo il nostro albero genealogico" eancora " il lavoro di ricerca per ricostruire le origini della nostra fa-miglia, al di l della sequenza di nomi e date, stato per me ancheun motivo di riflessione.Dietro i legami che uniscono tutti i vari componenti, si respira for-te il valore della famiglia, della sua unit, lautosufficienza per laforza lavoro e il cospicuo numero di figli per assicurarne la conti-nuit".La festa proseguita nei locali della parrocchia di Lizzano dove stata anche celebrata la messa in memoria dei familiari defunti.

    E

    Ritrovo La festa dei Biguzzi di San Vittore

    a sicurezza in citt,problematiche e strategie.Questo il tema dellinterventodi Aldo Domenico Procopio,

    primo dirigente del Commisariato dipubblica sicurezza di Cesena, allaconviviale del Rotary Club Cesena,presieduto da Antonio VenturiCasadei, e tenutasi la scorsa settimanapresso lhotel Casali. "Nei primi ottomesi del 2011 - ha detto Procopio -abbiamo registrato un aumento della

    L

    Cesena: furti in crescita

    del 33 per cento in un anno

    Serata sulla sicurezza promossa dal Rotary club

    cosiddetta criminalit predatoria,ovvero dei furti al patrimonio chehanno raggiunto quota 430. I furtinelle abitazioni sono aumentati, neiprimi otto mesi del 2011 rispetto allostesso periodo del 2010, di oltre il 33per cento passando da 90 a 148 furti.Le aree pi colpite dal fenomenorestano quelle periferiche come lefrazioni di Calisese, Martorano, Ronta,San Giorgio, San Martino in Fiume,Pievesestina e SantAndrea in

    Bagnolo".Impegnativa la lotta a questa nuovacriminalit che a differenza del passatonon risulta pi stanziale ma nomade.

    "I ladri di oggi - ha spiegato Procopio -sono principalmente nomadi,provenienti dai paesi dellEst, che alloro passaggio studiano il territorio dacolpire, mettendo in atto i loro criminie poi fuggono rapidamente spessosenza lasciare alcuna traccia. Le nostrearmi migliori per combattere questotipo di criminalit non stanziale lacollaborazione della cittadinanza edunadeguata prevenzione".Da rilevare che nei 430 furti, comesottolineato dallo stesso Procopio,sono compresi anche i piccoli furticome quelli di autoradio. "Il nostroterritorio - ha detto Ivan Piraccini,Assessore del Comune di Cesena allapromozione delle sicurezze, anchegliospite della serata rotariana - ha

    ancora un alto spirito civico e questofa s che anche i piccoli furti venganodenunciati a differenza di ci cheaccade nelle grandi metropoli italianedove, certamente, questo non avvienee i furti cosiddetti minori nonrientrano nelle loro statistiche. Credoinoltre - ha proseguito Piraccini - che ivigili urbani del Comune di Cesenadebbano essere sempre pi vicini aicittadini seguendo il modello deipoliziotti e carabinieri di quartiere chetanto apprezzamento hanno ottenutoda parte della cittadinanza."

    Maurizio Cappellini

    Crisa Dance

    Scuola di ballo

    Arrivata la fine dellestate desiderio dimolti iniziare attivit in grado di aredimenticare i gr igiori delle nebbie ormaialle porte. Cosa di meglio allora cheseguire un corso di ballo? Nata nel 2005,la scuola di ballo Crisa Dance, che svolgele proprie attivit nei locali dellaparrocchia di Ronta, propone danzeromagnole, caraibiche e moderne. Imaestri Cr istian Saccomandi e IsabelleBudrini, entrambi diplomati allAnmb(Associazione nazionale maestri di ballo)e ondatori della scuola, dal 2008 sonoanche ideatori dellomonimo gruppospettacolo, ormato da 20 elementi,impegnato in este e appuntamenti inpiazza. La scuola di ballo vanta uno stafdi 9 giovani insegnanti suddivisi per ognidisciplina: dal olk romagnolo ai ballicaraibici, dai latino americani all hiphop, dalla danza del ventre alla rustaromagnola. Novit della stagione 2011 lAcrosport, proposto da SamanthaTombini e Silvia Farabegoli. LAcrosport

    una ginnastica di tipo acrobatico,eseguita su una base musicale cheprevede la combinazione di movimenti,elementi coreografici e complessielementi di acrobatica attraverso unpreciso lavoro posturale. Il gruppo diballo nel 2010 ha partecipato,classificandosi al pr imo posto, alprogramma La sfida trasmesso daTeleromagna.Prossimo appuntamento del gruppospettacolo il 7 ottobre al centrocommerciale Montefiore. Per ino sullelezioni di ballo: 338.3417553 ewww.crisadance.net.

    Giusy Riciputi

    Da sinistra Ivan Piraccini,

    Domenico Procopio,

    Antonio Venturi

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    Gioved 29 settembre 201114 Cesena

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    niziata gi a fine agosto con le prime varie-t di vitigni precoci, in pieno svolgimen-to presso le proprie cantine ed i vigneti dei

    soci la vendemmia 2011 in casa Agrintesa.Lannata in corso caratterizzata da un certoanticipo della raccolta delle uve dovuta al par-ticolare andamento climatico - commenta ildirettore Gianni Amidei - e da un quantitativocomplessivo di prodotto inferiore allo scorsoanno e alle aspettative iniziali. Tuttavia ci so-

    no buone prospettive per la qualit del vinoche ne deriver. Soprattutto elevati sono il te-nore zuccherino e la sanit delle uve in rac-colta.

    Anche per la produzione romagnola si sta de-lineando una produzione ai minimi storici, inlinea coi dati nazionali. E quanto emerge dal-la ricognizione dei vigneti effettuata congiun-tamente da Ismea e Unione italiana vini nellaprima settimana di settembre, dove si attesta

    Iche la produzione poco al di sopra dei 42 mi-lioni di ettolitri, il 10 per cento in meno ri-spetto ai 46,7 milioni registrati dallIstat per il2010. Questo dato non solo riporterebbe lIta-lia al secondo posto tra i Paesi produttori, do-po la Francia che stima circa 49 milioni di et-tolitri (+8 per cento), ma se confermato po-trebbe segnare anche uno dei record negativiper la produzione italiana da mezzo secolo aquesta parte: dal 1957 infatti si scesi sotto

    soglia 43 milioni solo due volte, in quellannoe nel 2007.Gi dallinizio dellestate si era prospettatauna lieve riduzione che si fatta per ben pisignificativa con il passare delle settimane econ la colonnina di mercurio che ha segnatotemperature record. Il caldo, unitamente allaprolungata assenza di piogge, che le irrigazio-ni di soccorso non sono riuscite a compensa-re, ha causato stress idrico ai grappoli inne-

    scando un processo di maturazione molto an-ticipato rispetto alla norma e una maggioreconcentrazione degli zuccheri dovuta essen-zialmente alla disidratazione delle uve, chemostrano pertanto una resa in vino minoredello scorso anno.Oltre ai fattori meteo, a condizionare la cam-pagna vinicola stato anche il ricorso alleestirpazioni con premio e abbandono defini-tivo, che ormai stanno portando a una ridu-

    zione strutturale delle produzioni.Basti ricordare che nella campagna scorsa so-no state accolte in Italia domande di estirpa-zioni per complessivi 9.288 ettari, che si van-no ad aggiungere ai 22.312 delle due campa-gne precedenti.Il ricorso maggiore a tale misura stato fattonel complesso da Puglia, Sicilia ed Emilia Ro-magna rispettivamente con quote sulla su-perficie pari al 12, al 6 e al 5 per cento.

    Agricoltura I dati della cooperativa Agrintesa delineano il quadro per la Romagna

    Vendemmia: ottima qualit, in calo le quantit raccolte

    Macfrut ai nastri di partenzaOrtofrutta in cerca di riscatto

    Si svolgedal 5 al 7 ottobre

    Il settore viene daunannata negativa

    Un confronto con ilsistema francese

    opo settimana dichiacchiere su dove sarallestito il Macfrut neiprossimi anni, finalmente si

    passa al concreto: dal 5 al 7 ottobre ilquartiere fieristico di Pievesestinaospita la rassegna dellortofrutta."Dopo unannata di forte cr isi per lafrutta estiva - commenta DomenicoScarpellini, presidente di CesenaFiera - occorre porre mano al settorein maniera decisa. Diverse sono lecose da fare: comunicare meglio

    limportanza a 360 gradi del settoreortofrutticolo senza delegare. Puntaresullinnovazione di processo e diprodotto, in quanto oggi occorrerispondere in modo nuovo alleesigenze del consumatore. E torna ilsolito discorso, ma importantissimo,della concentrazione dellofferta perrafforzare il potere commerciale dellaproduzione. Macfrut, anche nel 2011,cercher di focalizzare questeprospettive con la convinzione dicontribuire alla crescita del redditodei produttori e di salvaguardare ilconsumatore".

    DLItalia il primo produttore europeodi ortofrutta, un settore che nel 2010ha significato esportazioni diprodotto fresco per 3,9 miliardi dieuro, di cui circa il 50 per cento inGermania. Anzi, sommando fresco econserve, lortofrutticoltura italianaha raggiunto un export di 6 miliardi,rappresentando il principale veicolodelMade in Italynel mondo. LItalia,pur essendo la prima produttrice inEuropa, al mondo viene dopo Cina,India, Usa.

    E per proseguire in tale azione divalorizzazione, si terr la secondaedizione dell "Oscar Macfrut"."Il premio Oscar - aggiunge LuigiBianchi, coordinatore di Macfrut - parte integrante di quel processo divalorizzazione dellinnovazione edella ricerca di macchine e tecnologiesempre pi avanzate che abbiamo datempo intrapreso per stimolare ilcomparto, per far avanzare il knowhow Made in Italynel mondo emettere in grado le nostre imprese disoddisfare le esigenze della filiera equelle del consumatore. Non a caso

    in questa edizione abbiamo unamaggior partecipazione delle aziendeleader nelle attrezzature enellapplicazione delle pi avanzatetecnologie, rispetto alle edizioniprecedenti".

    Allappuntamento di ottobre aCesena si potrebbero delinearesituazioni e prospettive di quei Paesimediterranei che stanno acquisendouna notevole rilevanza nel panoramamondiale dellortofrutticoltura.Proprio queste attivit hanno

    consentito a Macfrut di crescere e didiventare un importante momento diincontro sulle prospettiveinternazionali del settore, dove sianalizzano problemi e aree emergentie dove, allinterno della filiera e conlapporto di tutte le sue componenti,si elaborano soluzioni e "linee guida".Cos a Macfrut 2011 ci si confrontersullesperienza francese peraffrontare in maniera decisa elungimirante il problema dellericorrenti crisi della frutta estiva, cheda troppo tempo (in maniera quasiciclica) riduce i redditi degli

    FOLLA

    FRA GLI STAND

    DI MACFRUT

    agricoltori e mortifica una dellepunte di diamante del settore stesso.Negli ultimi anni Macfrut, oltre adaver sottolineato limportanzadellinnovazione (di prodotto e diprocesso), ha affrontato con forza leproblematiche che hanno unamaggior attinenza con il mangiarsano. Si partiti da unaconsiderazione: Macfrut, rassegna difiliera, deve spaziare anche sul pianodelluso corretto del prodotto, nellesue molteplici forme.

  • 8/4/2019 Corriere Cesenate 34-2001

    15/24

    Gioved 29 settembre 2011 15Cesenatico

    Sala

    Festa in parrocchiaUna grande festa, caratterizzata da unricco programma liturgico e momentiricreativi per tutta la comunitparrocchiale, che va avanti fino al 9ottobre.Da alcuni anni a questa parte a Sala diCesenatico in occasione della festadella parrocchia si cerca di dare moltapi importanza e spessore alleiniziative di carattere liturgico, ma nonmancano anche iniziative ludico-ricreative che completano una festamolto partecipata da tutta lacomunit.Venerd 30 settembre si celebra lasolennit della dedicazione delsantuario della Madonna del Rosariocon vespri cantati dal coroparrocchiale a 4 voci e, durante lapresieduta dal vescovo DouglasRegattieri si ricorda la morte dellaServa di Dio Angelina Pirini. Sabato 1ottobre alle 17 il vescovo amministreril sacramento della confermazione ai

    ragazzi. Domenica 2 ottobre, giornoclou della festa della Madonna delRosario, la messa sar celebrata alle8,30 e alle 11. Nel pomeriggio festacomunitaria con animazione e, inserata, musica dal vivo con lorchestradi Mirco Gramellini.Venerd 7 ottobre, alle 20, si terr laprocessione per le vie del paese.Domenica 9 ottobre alle 11 durante lamessa ci sar lamministrazione delsacramento dellunzione degli infermi.Seguir il pranzo preparato daivolontari e poi la festa nel teatro.

    Sala | Si ritrovano dopo 60 anni

    Si sono ritrovate, dopo 60 anni, a Lourdes. Gabriella Buda, originaria di Sala diCesenatico, durante un viaggio di qualche mese fa a Lourdes ha incontrato, fra ipellegrini, la maestra di prima elementare, Ines Sintini. A seguito di quellincontrosono ripresi i contatti e poche sere fa la classe del 1951 (nella foto) si ritrovatacon la maestra ed erano quasi tutti presenti.

    Le imprese chiedono

    tagli alla burocraziali artigiani di Cesenaticovogliono essere coinvolti neigrandi progettidellAmministrazione

    comunale e nel futuro di CesenaticoServizi, la societ che si occuper distrade, verde, cimiteri, pubblicailluminazione e manutenzione degliedifici pubblici.Lo hanno chiesto i funzionari diConfartigianato nel corso di un incontrosvoltosi nella sala riunioni di Edilsalces,una delle imprese edili pi importanti di

    Cesenatico.Alliniziativa, organizzata nellambitodellevento "Essere Impresa", sonointervenuti il presidente di Edilsalces,Patrizio Vincenzi (il quale anchepresidente della Bcc di Sala), il sindacodi Cesenatico Roberto Buda, LucioSacchetti, Lorena Fantozzi e un nutritogruppo di imprenditori.Gli artigiani hanno posto laccento sulprogetto della Citt delle Colonie e imaggiori interventi urbanistici e diedilizia pubblica e privata, perch, in unmomento di crisi, possonorappresentare unottima occasione per

    G

    rilanciare, oltre al turismo, anche leimprese artigiane.A gran voce richiesto lo snellimento

    della burocrazia e una serie di azionivirtuose, mirate a creare sinergie trapubblica amministrazione, banche eimprese.Lucio Sacchetti, presidente diConfartigianato Cesenatico, ha centratoil suo intervento sul sostegno allepiccole imprese: "Le aziende del settoreedile vanno aiutate, perch attorno adesse pu ruotare la ripresa dellosviluppo, attraverso politiche innovativeche si prefiggano di accompagnare leimprese in sofferenza, nella du


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