Date post: | 16-Feb-2019 |
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Igiene
Capelli
Profumi
SolariRasatura ed epilazione
Make-up
Evoluzione storica
Mercato
Normativa
Target
Analisi del packaging
Comunicazione
Concorrenza
Punti vendita
Cosmetica
LINEE GUIDA
4.Distribuzione
3.Informazione
2.Prodotto
1.Packaging
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Bagno e doccia
Bellezza
Aziende
Analisi dellosmontaggio
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Salutiste
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Cosa sono i cosmetici?
Legge 713/86 Art.1“[...] le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate a essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capel-li, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correg-gere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”.
Categorizzazione stabilita dalla legge
- Prodotti d’igiene- Prodotti di bellezza- Prodotti per i capelli- Prodotti per il trucco- Profumi- Prodotti solari- Prodotti per la rasatura ed epilazione- Prodotti per il bagno e doccia
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Cosmetici
La direttiva 2003/15/CE impone il bando dei prodotti cosmetici testati su animali qualora esistano metodi alternativi di sperimentazione delle sostanze impiegate.Le sostanze ammesse e vietate nella composizione di un prodotto cosmetico sono stabilite dalla Legge 713/1986 la quale, recependo la Direttiva comunitaria, ne fornisce una dettagliata classificazione.
Il REGOLAMENTO 1223/2009 va a sostituzione della Direttiva 76/768/CEE. Obiettivo: creazione di un testo unico per ragioni di chiarezza.
Etichettatura
L’etichetta rappresenta uno degli strumenti più importanti che i consumatori hanno a disposizione per tutelarsi. La correttezza delle indicazioni e la chiarezza dei contenuti rappresentano i primi indicatori della serietà del produttore e, quindi, dell’affidabilità del cosmetico acquistato. Nello specifico l’etichettatura dei prodotti cosmetici è disciplinata dalla Direttiva Ce 76/768/CEE recepita in Italia dalla Legge 11 ottobre 1986 n. 713.Con il Decreto legislativo n.74/92 si tutela dalla pubblicità ingannevole e comparativa e dalle sue conseguenze sleali.
La normativa
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Il mercatoDa uno studio elaborato da Ermeneia per Unipro e condotto su un campione composto da imprese e consumatori, emerge che il 70% degli italiani, malgrado la crisi economica e le maggiori difficoltà finanziarie, considera i prodotti di bellezza una spesa irrinunciabile, seconda solo ad alimentari e farmaci.
Sul fronte della produzione, si registra una ripresa significativa dei fatturati, + 4,7% con un valore che sale a 8.485 mil €. Importante il contributo delle esportazioni cresciute intorno al 15% per un valore di circa 2.350 mil €.
I dati confermano il trend degli ultimi anni che vede un aumento dei consumi da parte di un target sempre più ampio e meno attento ai prodotti di più raro utilizzo, diretti invece ad un pubblico più esigente e preparato.
La contrazione della disponibilità media per la spesa delle famiglie ha condizionato gli atteggiamenti di consumo di cosmetici; probabilmente il settore del make-up risulta per il pubblico quello a cui più facilmente si può rinunciare.
Capelli15,1%
Confezioni regalo1,3%
Profumi donna7,4%
Profumi uomo4,7%
Linea uomo2,7%
Igiene orale8,6%
Igiene corpo14,0%
Corpo16,7%
Viso15,5%
Make-up 13,9%
G.D.O.
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Inversione di tendenza
- La G.D.O. pur mantenendo il primato in termini di volumi monetari (4.100 mil €), ha subito una netta diminuzione del fatturato (-1,7%);
- La vendita per corrispondenza risulta essere il canale in maggiore crescita (+20%) nonostante un fatturato di soli 61 mil €
Maggiore comoditàMaggiore disponibilità di prodottoMaggiore informazione e autonomia
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Narcisisti
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SalutisteFiduciose
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Uomini
Giovanissimi
Donne giovani
Donnemature
G.D.O.
G.D.O.G.D.O.
G.D.O.
G.D.O.
Farmacia Centro estetico
E-commerceVendita percorrispondenza
Vendita portaa porta
Grandedistribuzioneorganizzata
Profumeria di nicchia
Profumeria in franchising
Legenda
Scelta indotta Scelta spontanea
I luoghi d’acquisto
- Profumerie in franchising- Profumerie di nicchia- Farmacia- Centri estetici- G.D.O.- Vendita per corrispondenza- Vendita porta a porta- E-commerce
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Giovanissimi- fattore di moda e aggregazione sociale- attenti all’originalità e alle novità delle proposte
L’utenza
Trendysempre al passo con la moda
Franchising - luogo di ricorrenti iniziative promozionali- integrazione del tradizionale assortimento con merceologie per la bellezza tipiche del mass market- grande impatto visivo e ampia scelta
G.D.O. - prodotti liberamente accessibili- grandi quantita di prodotti a prezzo contenuto
Donne giovani- preoccupate al loro benessere psicofisico- prediligono le essenze naturali
Salutiste- bisogno di curare il proprio
corpo- acquisti abitudinari
Narcisiste- sempre al massimo della forma
Farmacia
E-commerce
- elevato grado di comunicazione- aspetto salutare ed igienico dei prodotti
- praticità, comodità e ampia scelta- informazione autonoma
Centri benessere - prodotti specifici e altamente tecnologici- consigli e suggerimenti professionali
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Profumeria di nicchia- modello espositivo fisso- personale specializzato
- la cura dedicata ai clienti ripaga fortemente in termini di
fidelizzazione
Porta a porta- elevato coinvolgimento della sfera emotiva
- proposte innovative
Corrispondenza- vendita via telefono, tv, posta- possibilità di scegliere se recarsi nel punto vendita o farsi spedire comodamente i prodotti a casa
Donne mature- interessate ai trattamenti di “mantenimento”- prodotti ricercati ed eleganti
Remissive- costrette a rivolgersi alla
cosmesiFiduciose
- soluzione al proprio lassismo
SalutistiNarcisisti
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Narcisisti
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Uomini- spinti dal desiderio di piacere e piacersi- prodotti apparentemente invisibili
Da 20 a 50 anni- sperimentazione di mascara,
fondotinta e smalti- cura del proprio aspetto fisico- sentirsi meglio sopratutto sul
piano psicologicoOver 50
- generalmente benestanti- cura del proprio aspetto fisico
- scelta di lozioni e creme anti-età
Trendy
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Profilo ad alta sensibilità ambientale - donne mature e giovani, principali fruitrici del mercato cosmetico, attente al “ventaglio” di prodotti offerti, alle loro componenti e in generale alle problematiche legate alla sostenibilità. - le personalità maggiormente influenzate risultano le salutiste per la particolare cura nella scelta di prodotti sia efficaci che funzionali, ma soprattutto non nocivi per se stesse e per gli altri
- i canali che risultano più “sensibili” sono le farmacie, la vendita porta a porta, per corrispondenza e l’e-commerce, canali che hanno sicuramente in comune un’elevato grado di comunicazione
Profilo a media sensibilità ambientale - uomini e donne giovani, target caratterizzato da una vita frenetica, per cui il tempo a disposizione deve essere ottimizzato
- continuo condizionamento sociale e talvolta approccio per lo più casuale a tematiche ambientali
- il dove dipende da fattori esterni all’atto dell’acquistare quali la comodità, il passaparola, ...
Profilo a bassa sensibilità ambientale - la fetta più grande di mercato è rappresentato dai giovanissimi che concentrano l’attenzione quasi esclusivamente sull’impatto visivo dei prodotti e dei packaging
- un acquisto frenetico e basato principalmente sulla quantità piuttosto che sulla qualità
- un’interazione sensoriale forte con il prodotto, alla ricerca di esperienza-conoscenza prima ancora che di soddisfacimento di veri bisogni; per questo motivo l’acquisto avviene nella G.D.O. e nelle profumerie in franchising
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G.D.O.
Cosmesi
Valore
Funzione
TecnologiaModerna
Innovativo/Funzionale
Innovativo
Piacersi
Piacere
Sociale
Settori critici
OriginalitàModa
Comodità
!Caratteristiche che
influenzano lamaggior parte dei
consumatori
Bisogno
Senso
Umanità
Lusso
Culturale
Casuale
Sensibile
Aggregazione
Accattivante Funzionale
Moda/Natura
Natura
Economia
Convenienza
Forma
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Artefatto complesso: - Oggetto d’uso - Dispositivo comunicativo
Packaging primario A, la cui funzione è principalmente quella di contenere il prodotto, oltre che disporre del meccanismo per poterne usufruire.
Packaging primario B, che risulta essere la confezione del packaging primario A nonchè del prodotto stesso, con una funzione comunicativa, protettiva e di stoccaggio.
Shopping bag, utile ai fini di trasporto.
Le forme del packaging
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Cofanetto
Barattolo
“Rossetto”
Roll-on
Palette
Carta
Busta
“A bijoux”
Blister
Tubetto
Botticino
Matitacon tappo
CorrettoriFondotintaFard, Terra e CipriaCreme colorate
LucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettivi
LucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettivi
TrousseOmbretti
Ombretti
EyelinerMascara
CorrettoriFondotintaCreme colorate
LucidalabbraBasi incoloreProtettivi
CorrettoriFondotintaCipriaCreme colorate
KajalLucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettivi
CorrettoriFondotinta
Ombretti
Ombretti
Ombretti
LucidalabbraBasi incoloreProtettivi
CorrettoriFondotinta
Fondotinta
Matita occhi esopracciglia
Matita labbra
OmbrettiLucidalabbraRossetti
LucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettivi
CorrettoriFondotintaFard e TerraCreme colorate
Smalti
Matita unghie
LucidalabbraRossetto
CorrettoriFondotintaFard, Terra e CipriaCreme colorate
LucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettiviDelineatoriLucidalabbraRossettiBasi incoloreProtettiviDelineatori
TrousseOmbrettiMascaraDelineatori
DelineatoriOmbretti
OmbrettiDelineatoriMascara
OmbrettiDelineatoriMascara
CorrettoriFondotintaFard, Terra e CipriaCreme colorate
LucidalabbraBasi incoloreProtettivi
CorrettoriFondotintaCreme colorate
CorrettoriFondotintaCreme colorate
LucidalabbraRossettiBasi incolore
Smalti
Smalti
La shopping bag è presente in tutte le categorie in quanto viene fornitaal momento dell’acquisto di un prodotto dal punto vendita
Forme standard
Forme standard identificative di una categoria
Forme ad hoc
PELLE LABBRA MANI OCCHI
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kagi
ng p
rimar
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Pellicola
Foglio
Scatola
Blister
PELLE LABBRA MANI OCCHI
Pac
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Borsa
PELLE LABBRA MANI OCCHI
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Le funzioni comunicative
- Funzione appellativa, o di allerta e attrazione - affidata all’area primaria - identificazione del nome, del marchio, raffigurazione del prodotto, specifche, ecc. - linguaggio prevalentemente iconico, il processo di comunicazione è breve e accelerato
- Funzione persuasiva - affidata all’area primaria - la scelta è fortemente condizionata dalla relazione prossemica utente/prodotto
- Funzione identificativa, o associativa - rendere riconoscibile e distinguibile il prodotto in modo immediato - rappresentativa in alcuni casi di intere categorie
- Funzione informativa - elemento discriminante ai fini della conoscenza - informazione divisa in primaria, secondaria e accessoria
- Funzione prescrittiva - Suddivisione in esplicite (istruzioni per l’uso) o implicite (inviti alla gestualità) - Collocate dell’area secondaria
- Funzione comunicativa “extra prodotto” - Capacità del packaging di veicolare contenuti comunicativi “altri” (sponsorizzazioni, iniziative culturali, ecc.) - dinamiche volte aumentare le vendite del prodotto
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Packaging PRIMARIO APackaging PRIMARIO B
Esploso assonometrico Considerazioni PRO/CONTRO Tabella dei PESI
Rapporto PIENO/VUOTO Comunicazione/Informazione
Marchiature
Buona stoccabilità del packaging primario B data dalla forma rettangolare, quindi facilmente impilabile e inseribile in scatoloni più grandi per facilitarne il trasporto e in fase di esposizione nel punto vendita.Il packaging primario A presenta una forma irregolare che poco si presta a una sistemazione ottimale. Conservazione adeguata grazie alla cartotecnica in cartoncino plastificato, al sistema di incastrointerno, all’imbottitura e alla chiusura del tubicino che non permettono la fuoriuscita e la dispersione del prodotto; tuttavia il materiale del tubetto si ammacca facilmente.
Facilità di apertura e chiusura sia per il packaging primario A (scatola), sia per quello B (tubetto con tappo a vite).
Prodotto venduto all’interno di un packaging primario A indispensabile per il contenimento del prodotto liquido/cremoso, e un packaging primario B, cartotecnica con funzione protettiva, informativa, comunicativa ed estetica.
Il packaging primario A è eterocomposto, facilmente separabile per quanto riguarda tappo e contenitore, il tubetto composto da poliaccoppiato risulta invece di difficile scissione.Il packaging primario B è monomaterico.
La confezione primaria A risulta molto proporzionata e perfettamente dimensionata per la quantità di fondotinta che deve contenere.L’imballaggio primario B al contrario risulta sovradimensionato al punto di necessitare di un’imbottiura interna per meglio tener fermo il prodotto.
TOTALE
carta
alluminio verniciato
PE
carta
cartoncinoplastificato
Tubetto
Istruzioni
Imbottitura <1 g
<1 g
11 g
23 g
<1 gTappo
COMPONENTE MATERIALE PESO
Cartotecnica
83 g
Pieno cartotecnica
Vuoto cartotecnica
Pieno contenitore fondotinta
Vuoto contenitore fondotinta
Scala 1:2Misure in mm
A
B
Vista Laterale in Sezione A-B
Vista Frontale
Vista dall’Alto
45% 98%
35 2314
107
121
6850
617
Comunicazione 25%Informazione 35%Spazio vuoto 40%
Punt
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Funzionalità
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Ottimizzazione degli spazi
- Packaging primari A caratterizzati da forme irregolari e materiali fragili;- La categoria più critica risulta quella dei tubetti;- I prodotti dalle forme più regolari sono solo quattro;- Packaging primari B generalmente regolari;- Casi particolari: pellicole aderenti al packaging A
Protezione e conservazione del prodotto
- In linea di massima la questione circa la protezione e conservazione del prodotto viene affrontata in modo similare da tutte le aziende, registrando risultati positivi;- Solo tre prodotti hanno presentato lievi criticità relative alla composizione materica o ai meccanismi di chiusura
Praticità di utilizzo del packaging
- Al giorno d’oggi le caratteristiche di praticità (peso, dimensione, ecc.) sono codificate e consolidate, in generale i risultati si attestano su livelli medio/alti
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Funzionalità del packaging
- In generale si nota come questo aspetto venga ben affrontato da tutte le Aziende per ogni principale funzione del packaging (contenimento, protezione, suddivisione, utilizzabili comunicabilità, estetica);- Casi particolari: le pellicole (con la sola funzione protettiva) che una volta aperte perdono completa mente la loro funzionalità
Composizione e materiali
- Aspetto particolarmente problematico è la composizione materica dei packaging primari A;- Le categorie meno prestanti a causa della loro eterogeneità e difficoltà di smontaggio e separabilità delle parti sono i botticini, i barattoli e i cofanetti;- I tubetti sono tendenzialmente monomaterici e caratterizzati da una elevata facilità di smontaggio
Rapporto peso/volume pack-prodotto
- Diffusa sovrabbondanza di imballaggio;- La categoria con il miglior rapporto pack/prodotto è quella dei tubetti perchè più conformi ad ottimizzare lo spazio;- Overpackaging dell’imballaggio B tale da necessitare di un’ulteriore imbottitura interna
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Sostenibilità
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- La categoria dei cofanetti è la più problematica presentando un pessimo rapporto pieno/vuoto a livello di packaging A;
- I packaging più prestanti in questo senso risultano i tubetti e la busta dell’Azienda Cargo;
- Casi particolari: le pellicole non ricoprono interamente il prodotto perciò la percentuale supera il 100%;
- Ci sono casi in cui Aziende adottano un packaging primario A ottimo, ma al contrario un imballaggio B sovradimensionato che necessita di ulteriore imbottitura;
- Alcuni casi commercializzano confezioni molto accattivanti a livello estetico ma “mezze vuote”;
- Ai fini della sostenibilità circa il rapporto pieno/vuoto su entrambe i livelli di packaging, la soluzione migliore è quella proprosta da Cargo
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24 g
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41 g
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6 g
22 g
12 g
11 g
56,5 g
61 g
56 g 6 g
<1 g
<1 g
11 g
10 g
40 g
35 g
30 g
30 g
30 g
50 g
30 g
30 g
20 g
11,5 g
10,5 g
72,5 g
72 g
79,5 g
67,5 g
51 g
76 g
46 g
60 g
53 g86 g
121 g157 g
252 g61 g
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69 g
56,5 g
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41 g
16 g
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23 g36 g
91 g127 g
222 g
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1,17
2,83
7,40
3,50
0,48
0,40
0,53
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5,30
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++
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- La categoria meno prestante è nuovamente quella dei cofanetti, anche in virtù del fatto che sono tutti generalmente dotati di applicatore, specchio e scocca;
- La tipologia con il miglior rapporto peso/contenuto è quella dei tubetti grazie ai materiali e alla forma impiegata;
- Il risultato in assoluto migliore è ancora una volta Cargo con un packaging particolarmente leggero (soli 8 g) a fronte di un contenuto 5 volte superiore;
- La confezione con il peggior rapporto è il barattolo dell’Azienda Elizabeth Arden in cui il contenitore è circa 7,5 volte superiore al contenuto
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Identificabile
Identificabile
Complesso
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EsteticoEstetico
RappresentativoR eRappresentativo
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EssenzialelEssenzialelEssenziale
Comunicativon
ComunicativoComunicativo
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COMUNICAZIONE INFORMAZIONE SPAZIO VUOTO
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- L’aspetto della comunicazione sia su packaging A che B è ampiamente trascurato; eccezion fatta da alcuni prodotti la media non supera il 6%;
- Ampio spazio alla comunicazione viene dato esclusivamente da due prodotti sui quali vi è un accentuamento del brand (Cargo e Benefit);
- Percentuali medio-alte per quanto riguarda l’informazione su entrambi i packaging;
- Non mancano tuttavia casi particolarmente critici come Pupa, Kiko, Arden, The Body Shop soprattutto per i packaging A;
- Come deducibile la percentuale di spazio vuoto è mediamente molto alta;
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- Per quanto riguarda le prime tre colonne, che indicano rispettivamente la durata minima, l’adesione ai consorzi previsti dalla legge per l’organizzazione del recupero e del riciclaggio degli imballaggi e il simbolo sulla conformità alla normativa comunitaria in materia di metrologia, tutte le aziende presentano i simboli obbligatori e in linea di massima quelli facoltativi;
- Il capitolo sulle marchiature è in assoluto il più problematico in quanto la quasi totalitàdei packaging risulta carente di indicazioni o pittogrammi (la legge comunitaria e nazionale non prescrive alcun obbligo in merito) che invitano il consumatore ad una gestione “ecologicamente corretta” del contenitore al fine di facilitare la raccolta, il riutilizzo e il suo riciclaggio;
- La sola Vichy ha adottato il maggior numero di simbologie al fine di facilitare il compito all’utente una volta terminato il prodotto;
- Sephora è l’unica Azienda analizzata ad aver creato una propria simbologia per i prodotti, indicante la zona di applicazione interessata.
Pack A/B
Bot
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B
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Cof
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SEPHORA
LAUDER
PUPA
KIKO
LUSH
ARDEN
BENEFIT
VICHYBOTTEGA
VERDE
THE BODYSHOP
DEBORAH
AVON
CARGO
PAP HDPE
Durata espressa per esteso
Linee guida
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Packaging Prodotto Comunicazione Distribuzione
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Atemporalitàprogettazione di prodotti “porosi” in grado di assorbire informazioni, sensazioni, stimoli, segnali, ecc.
Efficienza prestazionalenella coerenza tra le parti, nelle materie prime e nell’affidabilità nel tempo deve fare riferimento alla componente materiale e a quella immateriale
Capacità di trasmettere culturaruolo centrale della semiotica per la creazione di valore sociale
e la trasformazione dei messaggi in segni
Capacità di trasmettere culturaruolo centrale della semiotica per la creazione di valore sociale
e la trasformazione dei messaggi in segni
Stimolazione sensorialeLa confezione comunica come totalità significante
Stimolazione sensorialeLa confezione comunica come totalità significante
Il packaging sostenibilemultifunzionalità e multisensorialità
Armonia del ciclo vitaridurre l’impatto in ogni fase del suo ciclo vita
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Il prodotto sostenibilegli ingredienti dei cosmetici
Incommensurabilità del prezzoequivalenza tra valore economico versato e valore d’uso procurato.
Autenticitàattenzione alla salute dell’uomo e di rispetto della natura e degli animali.
Autenticitàattenzione alla salute dell’uomo e di rispetto della natura e degli animali.
Minimizzazione degli sprechiridurre al minimo lo spreco d’acqua ed in generale di tutte le materie prime; sarebbe quindi preferibile puntare ad una nuova gestualità quotidianacon formule a dosaggio pre-impostato e proporre la diffusione di prodotti in soluzioneconcentrata con funzioni ambivalenti.
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La comunicazione sostenibileinformazione integrata all’estetica
Capacità di trasmettere culturaI contenuti devono essere selezionati, codificati e organizzati affinchè il destinatario possa raggiungere il risultato atteso,con efficacia e soddisfazione.
Informare per identificareUn’altra direttrice per il miglioramento dell’accessibilità delle informazioni da parte dell’utente, è costituita da ciò che viene definito cross-fertilization, ovvero l’opportunità di trasferire i risultati teorici e progettuali della ricerca del packaging design della comunicazione
Cura del dettaglioL’accesso ai contenuti informativi devono essere veicolati in modo
chiaro, diretto, trasparente, appropriato e coerente.
Cura del dettaglioL’accesso ai contenuti informativi devono essere veicolati in modo
chiaro, diretto, trasparente, appropriato e coerente.
IntelleggibilitàSi rende necessario dare all’informazione una nuova centralità (area primaria)
rispetto alle componenti seduttive
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La distribuzione sostenibileSnellimento delle procedure di distribuzione
ComoditàL’utente possiede “di base” una sempre maggiore quantità di informazioni sulle merciofferte, sia di tipo propagandistico che di tipo tecnico-prestazionale.Per questo, lo scenario futuro è rappresentato dal volere/potere decidere che tempo darsi, connettersi ovunque con chiunque, muovendosi riducendo il fattore distanza attraverso il fattore velocità.
Implementazione della risorsa e-commerceIndubbiamente il punto vendita nel settore cosmetico non può essere sostituito dal web ma potrebbe trasformarsi in una “esperienza intensa” più che in un mero scambio di materiali.
Informazione autonoma e mirata le informazioni vengono ricercate e le decisioni ridotte e mirate grazie ad una
precisa segmentazione per tipo di prodotto, di target, di prezzo, ecc.
Informazione autonoma e mirata le informazioni vengono ricercate e le decisioni ridotte e mirate grazie ad una
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