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Dichiara il tuo amore alla Natura
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Dopo due anni si è concluso il progetto “Costruire muri verdi –
La siepe: elemento di connessione nel paesaggio tradizionale agricolo per la conservazione della biodi-versità della campagna”, realizzato dalla LIPU grazie al cofinanziamento del Parco agricolo sud Milano e la Fondazione Cariplo. Importanti i risultati conseguiti: per creare con-
Dal mondo LIPUConcluso il progetto Costruire muri verdi con il Parco agricolo sud Milano
La biodiversità in una siepe
Pubblicate le opere delle scrittrice e socia LIPU
Amelia l’amicadegli animali
Racconti ispirati a storie vere,
narrate dal punto di vista degli ani-mali. Così pos-siamo descrive-re le prime due opere di Amelia Impellizzeri, “I nostri amici r a c c o n t a -no” edito da I l Fi lo e “I nostri amici narrano altre storie” edito da Mursia. Nostra socia e grande amante degli animali, Amelia ha voluto devolvere i proventi del primo libro al Centro recupero fauna selvatica LIPU di Roma per la cura degli animali in difficoltà. Ma la sua grande sensibilità verso i più deboli si evince anche dal fatto che queste due opere sono state pubblicate, in collaborazione con le associazioni dei non vedenti, in formato audio libro e in braille, tanto che nell’estate 2012 le è stato asse-gnato il prestigioso “Premio Braille”.
Di Francesca Manzia, responsabile Centro recupero
LIPU a Roma
Oltre 10mila confezioni di lenticchie e vino distribuite nelle piazze
Natura, che regalo!
è stato un successo l’ultima edizione della campagna “Un
Natale per la Natura”, che si è svolta sabato 1 e domenica 2 dicembre 2012 in 75 piazze in tutta Italia. Sono state oltre 10mila le confezioni distribuite dai volon-tari in cambio di una piccola dona-zione, tra lenticchie biologiche LIPU, prodotte dalla cooperativa La Terra e il Cielo, e vino biologico Supèrbio, prodotto dall’azienda vinicola Decordi, nelle versioni Nero d’Avola Syrah e Prosecco Doc. Un aiuto concreto per i progetti della LIPU a favore di un’agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente, degli animali e dell’uomo. La visibilità della campagna è stata assicurata, come di consueto, dalle trasmissioni Rai, da passaggi sulle radio Rai e private, e da numerose pubblicazioni su testate periodiche, quotidiane e siti web. Un grazie a tutti e…..arrivederci al 2013!
In arrivo un progetto Life di sensibilizzazione
“Leaving is living” contro il bracconaggio
Due ali aperte sulla scritta “Leaving is living”: è l’imma-
gine della nuova grande campa-gna che la LIPU, nell’ambito del progetto Life comunicazione, lancerà in aprile insieme alla spagnola Seo e alla greca Hos, per sensibilizzare sul grave feno-meno della caccia illegale nel Sud del Mediterraneo. La campagna, realizzata tra gli altri con l’agenzia di comunicazione J.Walter Thompson Italia, sarà veicolata sui media (stampa e web) e con spot radiofonici. Nel prossimo numero di Ali ampio spazio al progetto Leaving is living.
Torna il campo in Sicilia per tutelare la specie
Aquila Bonelli: volontari per la natura
è partito ufficialmente a gennaio con i primi monitoraggi e si concluderà a maggio con l’involo dei giovani. Torna in Sicilia il campo di volontariato
a tutela dell’aquila di Bonelli, una delle specie di uccelli in Italia a maggior rischio di estinzione. Quest’anno le associazioni che partecipano all’inizia-tiva sono Cabs, Ebn Italia, Fir, Fsn, LIPU, Man e Wwf: durante l’edizione 2012, 75 volontari hanno osservato e protetto la nidificazione di ben 26 coppie. Anche quest’anno la LIPU cerca volontari disposti a dedicare qualche giorno alle attività di vigilanza. Per informazioni: Angelo Scuderi (338 8202750, [email protected]), Giovanni La Grua ([email protected]).
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4 ■ PrIMo PIANo
Intervista a Mario Manasse e Marco Santarelli, creativi di Jwt Italia e ideatori di Leaving is living, la campagna realizzata per la LIPU che ha lo scopodi sensibilizzare sul grave fenomeno della caccia illegale nel Mediterraneo
Partire è vivere
L’ emozione che suscita la migrazione degli uccelli è un fenomeno che contagia un
numero sempre crescente di per-sone. Nel Mediterraneo però sono ancora oggi centinaia di migliaia (se non milioni) gli uccelli selvatici vittime del bracconaggio. Ed è proprio su queste basi che nasce la campagna internazionale Leaving is living, che la LIPU ha lanciato pochi mesi fa con la spagnola Seo e la greca Hos per sensibilizzare le popolazioni locali sul grave fenomeno, nell’ambito del pro-getto Life+ “Safe haven for wild birds” (www.leavingisliving.org). Abbiamo rivolto alcune domande a Mario Manasse e Marco Santarelli, autori della campagna nata per sensibiliz-zare le popolazioni locali al problema del bracconaggio nel Mediterraneo.Come nasce l ’ idea de l la Campagna Leaving is living?M.S. L’incontro con i responsabili della LIPU ci ha messo in contatto
con un fenomeno di sopraffazione del quale ignoravamo la portata. La migrazione non è “una parte” della vita degli uccelli: è essa stessa vita. E ha in sé una serie di valori molto
nobili e molto...umani. Ecco, direi che abbiamo cercato di trasmettere questi valori con una comunicazione che trasferisse la stessa emozione che abbiamo provato noi man mano che ne approfondivamo i contenuti.La partecipazione dei partner di BirdLife in Grecia e Spagna ren-dono Leaving is living una cam-pagna internazionale. Come ha influito questo aspetto sullo svi-luppo della campagna?M.M. Già alla prima presentazione ai partner esteri, durante la quale erano stati proposti quattro concept crea-tivi, c’era stata una reazione molto positiva e un’uniformità di vedute su questa campagna. Adattare il format alle esigenze locali e ai vari media non è stato difficile, anche perché l’entusiasmo di tutti, agenzia e cliente, cresceva a ogni proposta. Il bracconaggio, con l’abbattimento e la cattura degli uccelli, è un proble-ma molto serio che ha dimensioni e
di Maristella Filippucci, responsabile Promozione LIPU
Mario Manasse e Marco Santarelli, creativi di J.Walter Thompson Italia
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Realizzato con il contributo dello strumento finanziario Life dell’Unione europea
PrIMo PIANo ■ 5
modalità diverse da Paese a Paese. Ma la necessità che il diritto alla migrazione sia riconosciuto e salvaguardato è universale.In passato hai già lavorato allo sviluppo di campagne LIPU. A quale ti è piaciuto di più lavorare e perché?M.S. In realtà, più che vere e proprie campagne, le pre-cedenti erano parte di una strategia di comunicazione che prevedeva azioni tattiche e locali con media tradizionali. L’attuale campagna ha invece un respiro a 360 gradi, grandi possibilità di continuare a rin-novarsi nel tempo e ha visto
un investimento di fondi ed energie più importante da parte di tutti. Mi piace pensa-
re che Leaving is living sia, più che una campagna di sensibilizzazione, una nuova consapevolezza e quindi un nuovo e permanente atteg-giamento nei confronti degli uccelli.Com’è lavorare per una causa ambientale rispetto a un marchio famoso?M.M. Per un creativo con-tribuire a una causa sociale o ambientale è sempre una sfida irresistibile. Non solo perché questo tipo di cam-pagna ti permette di esse-re più libero creativamente, ovvero di avere meno vincoli o paletti strategici e tattici, ma anche perché quasi sem-pre tocca delle corde interne, cosa che non tutti i prodotti più tradizionali riescono a fare.
La campagna atterra all’aeroporto di Cagliari!
Sono tante le azioni previste per questa cam-pagna di comunicazione. Lo spot radiofonico
(che si puo’ ascoltare andando sul sito www.lea-vingisliving.org) è stato già trasmesso in primavera su alcune emittenti radiofoniche tra cui la Rai e Radio Dj, ed è attualmente in programmazione su altre emittenti nazionali e locali mentre un adat-tamento dell’annuncio stampa verrà posizionato come poster retro-illuminato nell’aeroporto di Cagliari. è questa un’azione molto importante per poter sensibilizzare le persone, in partenza dall’aeroporto sardo, sull’esistenza del problema e della campagna stessa. Perché, come recita lo slogan “Partire è vivere”!
Da sinistra a destra, il bracconaggio con il vischio (Spagna), le trappole (Italia) e l’uccisione di rapaci (Grecia). Foto Seo, M.Pedrelli, Hos
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La natura salvata dai ragazzi D’inverno, gli uccelliNatale Lipu 80 volte auguri Tessa e i migratori
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TESTIMONIAL ■ 19
Il sostegno che un’associazio-ne come la Lipu può avere dalle persone note al grande pubblico
è sempre importante. Ma nel caso
Mi rende molto triste vedere la Sardegna ai primi posti della classifi-ca del bracconaggio. Conosco molto bene la comunità sarda e so che per cambiare la realtà occorre un lavoro prevalentemente culturale. Ci vorreb-be anche un maggiore controllo del bracconaggio sul territorio, e lavorare sulla cultura di queste zone dove il rispetto delle regole imposte dallo stato “centrale” è stato sempre visto negativamente. Occorre, inoltre, far capire che gli animali hanno un’impor-tanza fondamentale per l’ecosistema. I sardi sono stati sempre cacciatori, ma occorre far capire loro che devo-no cambiare atteggiamento, perché l’ambiente lo richiede. Anche le nuove generazioni, purtroppo, spesso sono poco inclini a comprendere l’impor-tanza di questo tema.
La migrazione nel cuoreTessa Gelisio è la nuova testimonial della campagna internazionale Leaving is living, che vede la Lipu impegnata a combattere il bracconaggio in Sardegna.Una passione, quella per gli animali, nata findalla giovane età
di Maristella Filippucci, responsabile Promozione Lipu
Vuoi leggere l’intervista integrale a
Tessa Gelisio sulla Campagna LIPU?
Vai sul sito leavingisliving.org!
CHI È TESSA GELISIOTessa Gelisio è conduttrice televisiva di famose trasmissioni di ambiente, arte, cultura, scienze e cucina tra cui Pianeta mare e Cotto e Mangiato. Tessa è esperta di ecologia e comunicazione ambientale ed ha militato in diverse associazioni ambientali-ste. È uscito ad Ottobre 2013, per l’editore Giunti, il suo libro Ecocentrica.
di Tessa Gelisio lo è ancora di più: ambientalista, amante degli animali, Tessa è nata e cresciuta in Sardegna, proprio là dove la Lipu sta combat-tendo il bracconaggio ai piccoli uccelli migratori nell’ambito della campagna Leaving is living, di cui l’apprezzata conduttrice di Pianeta Mare è diven-tata testimonial.Tessa, fin da giovanissima hai mili-tato nell’associazionismo ambien-talista. Come nasce questa tua passione? Sin da piccola ho avuto una predi-sposizione naturale verso la natura e gli animali, che ho avuto la possibilità di avere in gran numero e con i quali ho potuto crescere. Che cosa ti ha spinto a sostenere la campagna internazionale coor-dinata dalla Lipu?
Quando posso sostengo tutte le campagne, perché credo sia il minimo che un personaggio pubblico come me possa fare. Arrivando dal mondo del volon-tariato, conosco le difficoltà che le associazioni hanno nel portare avanti questo tipo di iniziative. Una campagna internazio-nale che, in Italia, si occupa del problema del bracconag-gio nella tua bellissima terra di origine: la Sardegna. Una terra ricca di biodiversità che dovrebbe essere protetta. Come vivi, come sarda, questa con-traddizione?
I soci, i donatori, i volontari, sono il cuore della Lipu, la sua famiglia.A loro, a tutti voi, l’augurio di un Natale pieno di speranza, natura, serenità.
È Natale per tutte le famiglie
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Tessa Gelisio è conduttrice televisiva di famose trasmissioni di ambiente, arte, cultura, scienze e cucina tra cui Pianeta mare e Cotto e Mangiato. Tessa è esperta di ecologia e comunicazione ambientale ed ha militato in diverse associazioni ambientali-
uscito ad Ottobre 2013, per l’editore Giunti, il suo libro
Arrivando dal mondo del volon-tariato, conosco le difficoltà che le associazioni hanno nel portare avanti questo tipo di iniziative. Una campagna internazio-nale che, in Italia, si occupa del problema del bracconag-gio nella tua bellissima terra di origine: la Sardegna. Una terra ricca di biodiversità che dovrebbe essere protetta. Come vivi, come sarda, questa con-
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Assemblea Lipu: tutti a Comacchio!50mila firme per la libertàMeraviglioso birdwatching Salviamo le Alpi
Orgoglio sardo
24 ■ PROGETTI
In Sardegna 15 studenti del liceo di Assemini hanno rimosso le trappole coi volontari Lipu. Ecco il racconto di un’esperienza davvero speciale
di Andrea Mazza responsabile Ufficio stampa Lipu
I l movimento è inconsueto, quasi frenetico, davanti al l iceo di Assemini. Marta, David, Lorenzo,
Silvia e i loro compagni di classe, mentre chiudono i libri di scuola e indossano gli scarponcini, si chiedo-no cosa ne sarà della loro missione segreta. In pochi minuti la corriera li porterà a Capoterra, e da lì inizieran-no a percorrere i sentieri dove, dice la Lipu, le trappole uccidono tordi e pettirossi. “Come è possibile succeda questo? E poi è vero che succede così vicino al paese?”.Infilato lo zainetto sulle spalle, i ragazzi iniziano a percorrere uno dei sentieri più utilizzati dai bracconieri. La curio-sità aumenta. Ecco la prima trappola, poi una seconda e una terza. In pochi metri gli strumenti di morte diventano decine. Spunta il profilo di un picco-lo pettirosso, appeso. Qualcuno si avvicina. La vista è terribile, il povero animale è rimasto impiccato. Altri uccelli a pochi metri di distanza hanno fatto la stessa, terribile fine. Ma cosa se ne fanno di questi uccelli? “Pare
li rivendano alle macellerie e ai risto-ranti”, rispondono alcuni. Altre trappole compaiono sul per-corso, alcune sono aeree, collocate sui rami, altre a terra, tutte “armate”, pronte cioè a essere innescate non
appena se ne presenti l’occasione. Con una grossa tenaglia, fornita dai volontari Lipu, gli studenti iniziano a bonificare il sentiero. Di bracco-nieri nemmeno l’ombra, perché il movimento che si è creato li ha fatti prudentemente allontanare. I ragazzi si dividono in due gruppi, accendono una piccola gara a chi trova più trap-pole e, a fine mattinata, il bottino è cospicuo. “Siamo sconvolti, la realtà è proprio come ce l’aveva descritta la Lipu. E a due passi da casa nostra”.L’incontro finale tra i due gruppi, pur turbati dall’esperienza, è gioioso; i ragazzi sono consapevoli di aver fatto qualcosa di bello e prezioso. Vogliono ripetere l’esperienza. E per loro l’appuntamento è già fissato. Al prossimo anno, al prossimo campo Lipu. Con gli occhi lucidi, i ragaz-zi salutano i volontari della Lipu e gli agenti del Corpo forestale e di vigilanza della Regione Sardegna e risalgono a bordo della corriera. Terra e cielo, almeno per oggi, si sono riconciliate.
PROGETTI ■ 25
Progetto life: sensibilizzare ed educare al rispetto dell’ambiente
I l campo antibracconaggio della Lipu in Sardegna, che si è svolto con successo lo scorso mese di
dicembre, ha chiuso gli eventi 2013 del progetto Life+ Safe Haven for wild birds, che vede partner la Lipu, la spagnola Seo e la greca Hos, con la Jwt Italia, impegnate a combattere il bracconaggio in tre aree europee: il Sulcis, in Sardegna, e altre aree “calde” in Spagna e Grecia. Nel Sulcis, nella zona di Capoterra e di Assemini, Uta, Sarroch e Pula, 25 volontari, provenienti dalla Sardegna e da molte parti d’Italia, hanno rimos-so 1.600 trappole, 195 lacci per la cattura di ungulati e sei reti, oltre che smantellato decine di sentieri attivi, pronti per catturare tordi e pettirossi. Nell’ambito delle attività svolte è stato inoltre denunciato un noto uccellatore. In quest’area del Sulcis il fenomeno del bracconaggio continua a essere tenace: i sentieri attrezzati per l’uccellagione si trova-no a poche centinaia di metri dalle abitazioni o comunque nel raggio di una manciata di chilometri dai centri abitati. “La nostra presenza –
spiega Gigliola Magliocco, coordinatrice del campo Lipu – mette pressione ai bracconieri e nello stes-so tempo aumenta tra la gente la consapevolezza dell’importanza di difendere la bio-diversità sarda. È una partita che insieme a loro vogliamo vincere”. Il progetto comunitario Life ha dedi-cato molta attenzione all’educazione e alla sensibilizzazione delle popo-lazioni locali del Sulcis, in partico-lare degli studenti, coinvolti grazie al programma di educazione Con i miei occhi. Lo scorso 16 dicembre la Lipu ha inoltre organizzato, con il
Corpo forestale e di vigilanza ambientale Regione Sardegna, nella sede del Parco di Molentargius, il workshop L’attività antibracconaggio in Sardegna, durante il quale la Lipu ha
comun ica-to di aver rimosso, dal 2005 a oggi, ben 90mila t rappole e portato alla d e n u n c i a di numerosi
bracconieri. Intanto è proseguita con intensità la campagna Leaving is living, attraverso spot radiofonici passati su Radiolina (la principale radio sarda) e inoltre sulle principali radio nazionali private e con articoli e inserzioni pubblicate su siti web e testate periodiche per sottolineare la bellezza della migrazione e il perico-lo rappresentato dal bracconaggio (www.leavingisliving.org).
Oche selvatiche - R.Parmiggiani
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Ha ripreso possesso della pare-te, dopo 20 anni di assenza.
Una coppia di aquila di Bonelli (nella foto, uno degli esemplari durante il volo) ha rioccupato un sito storico in Sicilia, abbandonato da anni. E la specie, rara e minacciata di estinzio-ne, aumenta la propria popolazione sull’isola. Esulta il Coordinamento tutela rapaci siciliano, formato da alcune associazioni (tra cui la Lipu) che dal 2011 stanno sorvegliando i nidi di questo rapace e di altre spe-cie per difenderli dal prelievo illegale di uova al servizio della falconeria.
Dal mondo LipuLa Bonelli spicca il volo
50 comuni per la biodiversità
Nuove tutele per due dei più importanti corridoi ecologici
della provincia di Varese, ogget-to del progetto Life Tib. Arrivano stavolta dal Contratto di rete, un documento di governo territoriale siglato da Provincia di Varese, Parco Campo dei Fiori, Parco del Ticino e 50 Comuni della provincia con il sostegno di Regione Lombardia, cui si sono aggiunte Lipu e Fondazione Cariplo, partner determinanti del progetto. Scopo del documento siglato è preservare i due corridoi naturali che, costeggiando il Lago di Varese e attraversando la pro-vincia da nord a sud, collegano il Parco Campo dei Fiori al Parco del Ticino proteggendone le fondamen-tali connessioni ecologiche, anche in un’ottica di congiunzione tra le Alpi e gli Appennini e, di conseguenza, tra il nord Europa e il Mediterraneo. Corridoi essenziali per assicurare il movimento e la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali.
Ancora spari sullo stretto
“Il tempo è migliorato e il passaggio di migratori è in
aumento. I falchi arrivati in serata sono stati colpiti dai bracconieri: abbiamo sentito tre spari nitidi. Appena giunti sul posto, tre indivi-dui si sono dileguati”. È il 30 aprile, uno dei giorni più drammatici rac-contati dai volontari Lipu impegnati nel campo antibracconaggio sullo stretto di Messina, versante cala-brese. I bracconieri, seppur ridotti di numero rispetto al passato, sono sempre in agguato e sparano ai falchi pecchiaioli. Il 10 maggio, infatti, leggiamo: “Oggi sono passati quasi 1.300 falchi. Purtroppo però abbiamo sentito degli spari e abbiamo avvisato subito il Corpo forestale”. Il campo, che si è svolto dal 26 aprile al 12 maggio grazie alla sezione inglese della Lipu, la Lipu Uk, ha festeggiato quest’anno i 30 anni dalla prima edizione. Era il lontano il 1984, quando un manipolo di volontari iniziarono presidiare lo stretto di Messina, dove ogni anno si verificava una strage di falchi pecchiaioli. Durante l’edizione di quest’anno, affiancato come sempre dal Progetto rapaci migratori (vedi pp.24-25), i volontari hanno anche prodotto una check list, delle specie osservate. Il record è sempre quello del falco pecchiaiolo: il picco il 7 maggio, con oltre 2.400 esemplari planati sulla costa calabra dopo aver superato le insidie dello stretto.
Più binocoli, meno trappole
Assemini, in provincia di Cagliari, ha ospitato uno degli eventi previsti dal progetto Life Com A safe haven for wild birds. L’iniziativa aveva lo scopo
di far conoscere gli uccelli migratori e il territorio nei dintorni di Assemini, in particolare il rio Cixerri, il rio Mannu e lo stagno di Cagliari e inoltre sen-sibilizzare i 72 partecipanti (tra cui 10 bambini) sul tema del rispetto della biodiversità e sul problema del bracconaggio in provincia di Cagliari. La giornata si è conclusa con la liberazione di due gallinelle d’acqua e due volpoche curate dal centro recupero regionale di Monastir. Sempre nell’ambito del Life, si sono conclusi anche gli eventi del progetto di educazione ambientale Con i miei occhi, svolto in cinque scuole (due ad Assemini, due a Pula e una a Santadi) con il coinvolgimento di 700 alunni. Al primo e secondo premio sono stati assegnati dei buoni per l’acquisto di materiale didattico, mentre alcuni studenti di prima media hanno prodotto un breve video contro il bracconaggio.
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CAMPAGNE ■ 15
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela, grande artista e Socio Lipu, si schiera a fianco della campagna Leaving is living contro il bracconaggio
di Andrea Mazza, responsabile Ufficio stampa e sito web
“L e loro ali sono musica, il loro viaggio ci costringe ad alzare la testa al cielo”.
Sono bellissime, intense ed emo-zionanti le parole scritte da Vinicio Capossela per sostenere la campa-gna della Lipu Leaving is living. Un rapporto, quello tra Vinicio Capossela e la Lipu, iniziato felicemente nella primavera del 2013 all’isola di Marettimo, in Sicilia. Quando il can-tautore ebbe occasione di incon-trare Giovanni Cumbo e i volontari della sezione di Palermo, impegnati nell’osservazione e protezione dei rapaci migratori. Ne rimase colpito e decise così di restare sull’isola per tutto il giorno a guardare i rapaci migratori sfrecciare nel cielo. Una giornata speciale dalla quale nacque un’amicizia e che Capossela volle rafforzare iscrivendosi subito alla Lipu.
Le loro ali sono musicaDopo un anno da quella felice giorna-ta Capossela ha deciso di fare un ulte-riore, importante passo a sostegno della Lipu, diventando il testimonial della campagna Leaving is living il cui scopo è contrastare, attraverso la sensibilizzazione e l’informazione, l’uccisione illegale di uccelli selva-tici nel Sulcis (Sardegna), in Grecia (con la Hos) e Spagna (con la Seo) nell’ambito del progetto internazionale Life+ Safe haven for wild birds che vede partner anche l’agenzia J.Walter Thompson.“Un sostegno prestigioso, che ci rende felici – ha dichiarato Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu - Vinicio Capossela, artista di straor-dinario talento e grande sensibilità, sarà un alleato prezioso nel convin-cere le popolazioni sarde di quanto sia sbagliato catturare e uccidere gli uccelli selvatici che in Sardegna trova-no un luogo p r e z i o s o di sosta e nutr imen-to, prima di riprendere il viaggio migrato-rio. Il nostro grande grazie a Capossela e alla sua splen-dida musica, che colora dei
toni giusti le meraviglie della natura”.I dat i del bracconaggio nel Mediterraneo, si sa, sono dramma-tici. Solo nel Sulcis almeno 300mila tra tordi, pettirossi e altri piccoli uccelli vengono catturati e uccisi ogni anno con trappole e reti illegali. Animali poi rivenduti a ristoranti per la preparazio-ne di “piatti” locali. Un’enorme soffe-renza per tanti animali che hanno tutto il diritto di essere lasciati alla loro vita selvatica. Una pratica barbara la cui conclusione, ne siamo certi, è vicina.
Le tappe della campagna“Le loro ali sono musica, il loro viaggioci costringe ad alzare la testa al cielo”.
VINICIO CAPOSSELAper
Visitate il sitowww.leavingisliving.org
di Umberto Gallo Orsi, coordinatore progetto Life
PROGETTI LIFE ■ 17
Presentato all’Assemblea Lipu di Roma il bilancio del progetto Life Un rifugio sicuro per gli uccelli selvatici guidato dalla Lipu e svolto in tre aree del Mediterraneo. L’approccio integrato, la comunicazione e il costante lavoro sulle comunità locali i motivi del successo
tre ‘aree calde’: il Sulcis, in Italia, la costa valenciana in Spagna e le isole Ionie in Grecia. Il progetto rappresenta un importante punto di svolta. Innanzitutto è stato il primo progetto Life internazionale guidato con successo dalla Lipu e che ha visto le tre organizzazioni lavorare sul bracconaggio in modo coerente e integrato pur nelle differenze dei problemi affrontati e delle situazioni locali. Cruciale è stato il cambio di approccio utilizzato nella lotta al bracconaggio. Si è infatti riusciti per la prima volta a integrare tre tipi di interventi sulle stesse aree e nello stesso momento. In Italia, nel Sulcis, l’attività nelle scuole è stata finalizza-ta a ridurre il reclutamento di nuovi bracconieri attraverso l’apprezza-mento della natura e dell’importanza della biodiversità; gli eventi pubbli-
Bracconaggio, una svolta storica
Oltre 30 milioni di persone raggiunte dalla campagna di comunicazione, quasi 7mila
bambini educati al valore della biodiversità, una diminuzione del bracconaggio in aree a forte rischio nel Mediterraneo. Sono i numeri del progetto Life Un Rifugio sicu-ro per gli uccelli selvatici che ha visto lavorare assieme i partner di BirdLife in Italia, Spagna e Grecia su una comune campagna di comu-nicazione e informazione contro il bracconaggio e con azioni locali in
Realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell’Unione europea
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ILLEGAL KILLING: I NUMERI
Otto milioni di uccelli selvatici vittime illegali di trappole e fucili. Passeriformi come fringuelli e frosoni ma anche specie minacciate
come l’anatra marmorizzata o i grandi rapaci.I dati della Lipu, presentati il 21 maggio all’assemblea di Roma, anti-cipano lo studio realizzato da BirdLife International nel Mediterraneo. Le specie più colpite sono il fringuello (2-3 milioni di individui all’anno), la pispola (500mila/900mila), il pettirosso (300mila/600mila), il frosone (200mila/1 milione) e lo storno (100mila/500mila).Tra le specie fortemente minacciate vengono abbattuti ogni anno 50-150 individui di nibbio reale (30% della popolazione nidificante in Italia), 1-5 individui di capovaccaio (20% della popolazione nidificante), fino a 5 individui di anatra marmorizzata, che corrispondono addirittura al 50% circa della popolazione nidificante.
ROMA, PREMIATE LE FORZE DELL’ORDINE
Il premio Leaving is Living (Partire è Vivere) è stato assegnato alle forze dell’ordine che maggiormente hanno contribuito alla puntuale
applicazione delle leggi contro il bracconaggio, spesso lavorando in collaborazione con i partner di BirdLife International. I premi sono stati consegnati dal presidente Lipu Fulvio Mamone Capria in chiusura del Convegno internazionale dello scorso 21 maggio a Roma nell’ambito dell’Assemblea Lipu dedicata ai 50 anni dell’Associazione. In Italia hanno ricevuto il premio la Stazione di Capoterra dei Carabinieri, la Stazione di Capoterra e l’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e il Corpo forestale dello Stato. Per la Spagna sono stati premiati Seprona (il corpo speciale della Guardia Civil che si occupa di crimini ambientali) e Aefama, l’Associazione delle guardie forestali e ambientali. Per la Grecia il Direttorato delle Foreste di Zante (Zakinthos).
ci e la campagna stampa e radio hanno ridotto l’accettazione del bracconaggio da parte del pubbli-co, mentre il campo dei volontari e la presenza più prolungata della Lipu sul terreno ha permesso di rafforzare la collaborazione con il Corpo fore-stale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna e i Carabinieri. Nel celebrare i 50 anni della Lipu si possono quindi anche celebrare i successi che il progetto ha portato in tutti i paesi: come già anticipato, oltre 30 milioni di persone raggiunte dalla campagna di comunicazio-ne, quasi 7mila bambini educati al valore della biodiversità, numerosi workshop con le Forze dell’ordine tenuti nei tre paesi e soprattutto una diminuzione del bracconaggio nel Sulcis (meno trappole e lacci trovati a parità di sforzo sul campo) e in Spagna (meno impianti di cattura di uccelli attivi e un tentativo - bloccato dalla Seo - del governo regionale di Valencia di ‘legalizzarli‘) e i primi importanti passi in Grecia verso lo stop al bracconaggio primaverile contro le tortore selvatiche, che da 30 anni continuava indisturba-to, nonostante le leggi nazionali ed europee. Insomma, anche su questo fronte, la Lipu arriva ai suoi 50 anni ancora con l’energia di un’organiz-zazione giovane e di giovani, ma con l’esperienza e la capacità di migliorarsi per esser sempre più effi-ciente nelle sue battaglie ‘storiche’.
Da sinistra, Giovanni Albarella (Lipu), Malamo Korbeti (Hos), Anna Valentin (Seo) e Umberto Gallo Orsi (Lipu)
E. Savi
