Disturbi specifici dell’apprendimento
Elena Bortolotti
I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento)
NORMATIVA ITALIANA
• la Consensus Conference
• La legge 170/2010
• Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida
… non solo DSA
• I BES (Bisogni Educativi Speciali)
… in età diverse il dislessico esprime bisogni diversi.
I problemi principali:
- La prevenzione
- L’ individuazione del problema
- La diagnosi
- L’abilitazione e la riabilitazione
- La didattica in classe
- L’autonomia del b/r dislessico
Un aspetto del complesso processo cognitivo umano in
rapporto alle metodologie per “insegnare ad
imparare” ed “imparare ad imparare”,
è rappresentata dalla “difficoltà dell’imparare”
La Consensus Conference sui DSA 2007-2010
è un evento promosso dall’Associazione Italiana
Dislessia (AID),
in linea con uno dei suoi principali fini istituzionali, quello di definire standard clinici condivisi per la diagnosi e la riabilitazione della Dislessia Evolutiva e dei disturbi ad essa correlati.
A tale scopo sono state coinvolte in questo evento tutte le principali Associazioni clinico-scientifiche che si interessano di queste problematiche.
La Consensus Conference sui DSA
Promossa con l’intento di chiarire:
Definizione, criteri diagnostici ed eziologia
Procedure e strumenti dell’indagine
diagnostica
Segni precoci, corso evolutivo e prognosi
Epidemiologia e comorbilità
Trattamento riabilitativo e strumenti
compensativi
La Consensus Conference sui DSA
Definizione dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
DISLESSIA: disturbo specifico di lettura
DISORTOGRAFIA: disturbo specifico che riguarda i
processi di cifratura (di natura linguistica)
DISGRAFIA: disturbo specifico che riguarda i processi di
realizzazione grafica (di natura motoria)
DISCALCULIA: disturbo che riguarda i processi di
cognizione numerica e delle procedure esecutive e di
calcolo.
La Consensus Conference sui DSA
La principale caratteristica di definizione di questa “categoria nosografia”
è quella della “specificità”
intesa come un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
La Consensus Conference sui DSA
Di conseguenza
il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di DSA è quello
della “discrepanza”
tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata)
e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica).
La Consensus Conference sui DSA
Dal concetto di discrepanza derivano alcune
fondamentali implicazioni sul piano
diagnostico:
1)necessità di usare test standardizzati, sia per
misurare l’intelligenza generale, che l’abilità
specifica;
2) necessità di escludere la presenza di altre
condizioni che potrebbero influenzare i
risultati dei test
La Consensus Conference sui DSA
A. menomazioni sensoriali e neurologiche
gravi, disturbi significativi della sfera emotiva;
B. situazioni ambientali di svantaggio socioculturale
che possono interferire con un’adeguata istruzione.
Particolare attenzione deve essere posta
in presenza di situazioni etnico culturali particolari derivanti da immigrazione o adozione (rischio di falsi positivi e negativi)
La Consensus Conference sui DSA
Inoltre …
1.La compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa, cioè inferiore a -2ds dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata (qualora non coincida con l’età del bambino)
2. il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma, che significa un QI non inferiore a -1ds (equivalente a un valore di 85) rispetto ai valori medi attesi per l’età.
La Consensus Conference sui DSA
Altri criteri utili per la definizione dei DSA sono:
A) il carattere “evolutivo” di questi disturbi;
B) la diversa espressività del disturbo nelle
diverse fasi evolutive dell’abilità in questione;
C) la quasi costante associazione ad altri
disturbi (comorbilità);
La Consensus Conference sui DSA
Questo determina la marcata eterogeneità dei profili funzionali e di espressività con cui i DSA si manifestano, e che comporta significative ricadute sul versante dell’indagine diagnostica;
D) il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA (importante sottolineare che i fattori “biologici” interagiscono attivamente nella determinazione della comparsa del disturbo, con i fattori ambientali)
La Consensus Conference sui DSA
E) il disturbo specifico deve comportare un
impatto significativo e negativo per
l’adattamento scolastico e/o per le attività
della vita quotidiana.
La Consensus Conference sui DSA
La Diagnosi
Riguardo all’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, essa dovrebbe teoricamente coincidere con il completamento del 2° anno della scuola primaria (2^ elementare), dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo dell’istruzione formale del codice scritto
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico
(GU n.244 del 18-10-2010)
Art. 1.
(Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia)
1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di
apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si
manifestano in presenza di capacita` cognitive deguate,
in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali,
ma possono costituire una limitazione importante per alcune
attività della vita quotidiana.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un
disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà
nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei
segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della
lettura.
3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un
disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà
nella realizzazione grafica.
4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un
disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei
processi linguistici di transcodifica.
5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un
disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli
automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
Art. 2. (Finalita`)
1. La presente legge persegue le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all’istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di
supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo
delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle
problematiche legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia,
scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito
sociale e professionale.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
Art. 3. (Diagnosi)
1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti
specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a
legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di
appartenenza dello studente……
…….eventualmente servizi accreditati
3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le
scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle
famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i
casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli
regionali di cui all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non
costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
Art. 4. - (Formazione nella scuola)
Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel
corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.
2. Agli studenti con DSA le istituzioni … garantiscono:
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme
efficaci e flessibili di lavoro scolastico …
b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché
misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della
qualità dei concetti da apprendere;
4. Agli studenti con DSA sono garantite…, adeguate forme di verifica
e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di
ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
DM n.5669 - 12 luglio 2011
e
Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
disturbi specifici di apprendimento
2011
Linee guida
Linee guida
Linee guida
3. LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA.
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE.
Si evidenzia la centralità delle metodologie didattiche per il raggiungimento
del successo formativo degli alunni con DSA
Si auspica una sinergia tra didattica individualizzata e personalizzata
… i termini individualizzata e personalizzata
Didattica individualizzata
… garantire il raggiungimento degli obiettivi per tutti, utilizza attività di
recupero e strategie diversificate
Didattica personalizzata
… considerare le differenze individuali in termini qualitativi, garantire il
potenziamento dei punti di forza di ogni alunno
Si vuole quindi garantire …
L’opportunità di portare l’alunno/allievo
dislessico alla migliore prestazione possibile
Una flessibilità didattica che preveda percorsi
alternativi che permettano al b/r dislessico di
raggiungere gli stessi risultati della classe
Linee guida… 6. CHI FA CHE COSA
6.1 Gli Uffici Scolastici Regionali
… assumere impegni ed attivare specifiche iniziative per
garantire il diritto allo studio agli alunni con DSA
6.2 Il Dirigente scolastico
… garante delle opportunità formative offerte e dei servizi
erogati …
… stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere
operative le indicazioni condivise con Organi collegiali e
famiglie …
Linee guida… 6. CHI FA CHE COSA
Linee guida… 6. CHI FA CHE COSA
Linee guida… 6. CHI FA CHE COSA
Linee guida… 6. CHI FA CHE COSA