Date post: | 18-Dec-2014 |
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Antonio FiniUniversità di [email protected]
E-learning formale e informale E-learning formale e informale nel Web 2.0nel Web 2.0
Un mashup di slide con contributi di:
•M.C. Pettenati
•G. Bonaiuti
ApprendimentoApprendimento
• Formale– Scuola, Università, Formazione
• Diploma, Certificazione– Intenzionale
• Non formale– Luoghi di lavoro, associazioni, club, …
• Di norma: nessun riconoscimento formale– Intenzionale
• Informale– Dalla vita quotidiana…
• Incidental learning / Experential– Non sempre intenzionale
Alcune immagini suggestive…Alcune immagini suggestive…
FormalSi va dove va il bus
InformalSi va dove si vuole
© 2006 Jay Cross, Internet Time Group LLC, Berkeley, California
Un quadro riassuntivoUn quadro riassuntivo
http://agelesslearner.com/intros/informal.html
Qualche idea non proprio Qualche idea non proprio nuovissima…nuovissima…
• Learning websLearning webs – nuove istituzioni educative
• Un buon sistema educativo dovrebbe avere 3 obiettivi:
• Fornire accesso a risorse a chiunque lo voglia ed in qualunque momento della vita;
• Fare in modo che chiunque voglia condividere suo sapere possa trovare con chi farlo;
• Creare opportunità per quelli che vogliono esporre le proprie idee pubblicamente.
Deschooling Society, Ivan Illich, 1973
1973!!
M.C. Pettenati – Università di Firenze
Digital natives - Netgeneration - Gen Y – Digital natives - Netgeneration - Gen Y – iGeneration – Millenials – Internet iGeneration – Millenials – Internet
Generation, New Millenium Learners, …Generation, New Millenium Learners, …
• Nel 72% dei casi i motori di ricerca sono la prima scelta che permette la ricerca di informazione
• 2% usano il sito della biblioteca dell’università• Nel 67% dei casi i riferimenti alla risorse sono diffuse
attraverso reti sociali (amici)• 53% ritiene che l’affidabilità dei motori sia equivalente a
quella della biblioteca• 55% dei teenager usa siti di social networking• 55% ha creato un profilo personale• 49% usa social networking per fare nuovi amici• 57% dei teenager crea contenuti (blog, pagina web, foto,
etc.)
De Rosa, Lenhart 2006 in Oblinger, 2007 Educause
M.C. Pettenati – Università di Firenze
Immigranti, Nativi o Rifugiati?Immigranti, Nativi o Rifugiati?
W. Fryer, 2006 In Italia58% Non Internet users (Refugees, knowing..)13,5% Laggards (Voyeurs..)20,5% Followers (Voyeurs/Immigrants)7,25% Advanced users (Natives)
Ortega et al., 2007
M.C. Pettenati – Università di Firenze
Il Web 2.0Il Web 2.0
Web 2.0 per apprendereWeb 2.0 per apprendere
• L’utente 2.0 è anche, implicitamente, un learner, anzi un lifelong learner?
• Usa Google e Wikipedia come strumenti per apprendere• Contribuisce a costruire la conoscenza attraverso le reti a cui appartiene
– Blog• Commenti, trackback
– RSS• Mi tengo aggiornato su…
– Condivisione• Documenti (wiki, web office, foto, video, …)• Risorse (social bookmarking e RSS)
– Mi può interessare conoscere quali sono le fonti degli altri colleghi, amici, compagni di studi, …
• Impara da tutte queste fonti– Può selezionarle, filtrarle, commentarle, riprenderle, espanderle, …
• Però:– Ha il problema di selezionarle, filtrarle, …– È sempre più vittima del’Information overload
I social software sono anche potenti filtri informativi!
More signal, less noise
Il web 2.0 “incoraggia” il cambiamentoIl web 2.0 “incoraggia” il cambiamento
G.Bonaiuti – Università di Firenze
E-learning?E-learning?
Da Wikipedia (It):
E-learning è apprendimento supportato dalle E-learning è apprendimento supportato dalle tecnologie di retetecnologie di rete
La definizione della UE:
L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli
scambi e la collaborazione a distanzascambi e la collaborazione a distanzahttp://europa.eu.int/comm/education/elearning/index.html
Il paradigma dominante dell’e-learningIl paradigma dominante dell’e-learning
• E’ il modello formale-istituzionale:– Il corso è solitamente l’unità base dell’e-learning formal– I sistemi tecnologici si sono “adeguati” a questa visione– Da qui il concetto di piattaforma LMS o VLE (Virtual Learning
Environment)• Isomorfismo tra “istituzione” e LMS/VLE
– Un sistema software che ricrea virtualmente l’ambiente reale di apprendimento di una “istituzione” (scuola, università, azienda,..):
• Centralizzazione• Accesso controllato e riservato
– Walled garden• Focus su contenuti precostituiti• Asimmetria tra docenti e studenti• Ambiente “uguale per tutti”• Aderenza agli standard• Tracciamento, controllo, …• Durata limitata
– Finito il corso…
Due visioni a confrontoDue visioni a confronto
Paradigma tradizionalePiattaforme (VLE)• Centratura sull’istituzione
– Controllo accessi, ruoli asimmetrici
• Comunità di studenti• Separazione studio-resto della vita• Strumenti selezionati• Focus sugli “standard”• Contenuti costruiti, chiusi• Learning object
Paradigma emergenteAmbienti personali (PLE) • Centratura sul soggetto
– Autonomia, simmetria• Comunità aperte (studenti, amici,
ecc.)• Integrazione diversi momenti della
vita• Strumenti illimitati• Focus sui “connettori” (servizi
aggregabili)
• Contenuti aperti, dinamici, co-costruiti
• Everything is learning
Le tecnologie sono finalizzate a supportare il processo.Funzione contenitiva.
Le tecnologie si ampliano con l’evoluzione del web e si rinnovano al variare delle esigenze di chi le usa
G. Bonaiuti – Università di Firenze
Una (o più cose) alla volta?Una (o più cose) alla volta?
Teemu Arina, Dicole Ltd, 2007
PLEPLE
Personal Learning EnvironmentPersonal Learning Environment
Rielaborazione di un grafico di Scott Wilson, CETIS, 2005
PLEUn idea
Un concetto
Un mix di tool
NON UN NUOVO SISTEMA!!!
ControlloControllo a cura dell’utente, non dell’istituzione
Tecnologie:
RSSWeb ServiceFOAF….
Verso l’e-learning 2.0Verso l’e-learning 2.0
La tecnologia come risorsa per aggregare
E-learning 2.0, G.Bonaiuti, 2006
G.Bonaiuti – Università di Firenze
Un’esperienza in atto: LTE - UnifiUn’esperienza in atto: LTE - Unifi
• Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione• Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di
Scienze dell’Educazione, dei processi culturali e Formativi – Università di Firenze
www.scform.unifi.it/lte
Una Una communitycommunity??
• Il LTE è di fatto una comunità!• Chi sono i partecipanti?
– Staff– Collaboratori– Partecipanti ai corsi
• Docenti• Studenti• Ex-studenti (Alumni)
– Altri.. (studiosi, ospiti, dottorandi, ecc.)• Esigenze:
– Mantenere i contatti!• Il corso è finito, e ora? Mi raccomando, sentiamoci…
– Condividere e collaborare– Avere un ambiente “personale” ma anche “sociale”– Uscire dai confini della “piattaforma e-learning”– Gestire il proprio apprendimento informale, oltre e dopo il “corso”– Un e-portfolio da affiancare alla piattaforma istituzionale– Supporto tecnologico per una comunità di pratiche
LTE
Staff
Collaboratori
Corsisti
Ex-corsisti
Docenti
Altri
Bridging formal and informal…Bridging formal and informal…
• La nostra ipotesi di lavoro:– Formal
• Amministrazione e gestione dei corsi
–Moodle– Informal
• Blog, e-portfolio, narrazioni, social networking
–Elgg
Dave Tosh - 2005 http://elgg.net/dtosh/weblog/398.html
LTEver si basa su LTEver si basa su ElggElgg
•Open Source•Tecnologie:
•Php/mySQL•RSS•FOAF•OpenID
Main Site: elgg.org
Esperienze simili:•Athabasca Univ. (Canada)•Alpen-Adria Univ. (Austria)•Univ. Of Brighton (GB)
Le funzioni base di LTEverLe funzioni base di LTEver• Blog
– Spazio web personale utilizzabile liberamente per riflessioni e racconti– Aggregatore automatico di altri blog personali– Supporto per podcasting/video/foto sharing
• Cruscotto (dashboard)– Una “vetrina” o pagina web totalmente personalizzabile con appositi
elementi (widget)• File
– Un archivio personale di file liberamente condivisibili• Risorse RSS
– Aggancio a fonti esterne via RSS• Profilo
– Ogni parola inserita in ogni campo diventa automaticamente un tag, utilizzabile per “collegarsi” ad altri
• Network– La propria “rete” di contatti– Le proprie comunità
• Ogni utente può creare comunità aperte e/o chiuse– Ogni utente può invitare colleghi e amici
Caratteristiche fondamentaliCaratteristiche fondamentali
• Uno spazio personale liberamente gestibile• Nessun ruolo privilegiato (eccetto un admin)• Privacy e sicurezza
– Ogni elemento (ad es. un post del blog, un file o un campo del profilo) è soggetto al:
• Controllo di accesso– Pubblico: tutti possono vedere il dato– Utenti loggati: solo gli altri utenti di LTEver– Privato: solo l’utente ha accesso– Comunità/gruppo di accesso: liberamente definibili…
– Il livello di accesso è sempre stabilito dall’utente• Comunità e gruppi di utenti
– Ogni utente può creare nuove comunità• Accesso libero / controllato
Sperimentazione e prospettiveSperimentazione e prospettive
• Il servizio è attivo da febbraio 2007– Oltre 150 utenti attivi– Molto utilizzati il blog e i commenti– Comunità predefinite
• Prossimamente:– Supporto alle attività e alle conversazioni
• Individuazione di Animatori di comunità tematiche– Ricerche:
• Utilità dello strumento per studenti ed ex-studenti• Dinamiche relazionali
• Prospettive:– Tecniche
• OpenID• Nuove features (CV, presentation, integrazione con wiki, …)
– Metodologiche• PLE come middleware pedagogico • Un ponte tra VLE e PLE?
Grazie!Grazie!
Contatti:Antonio Fini
LTE - Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione
Università di Firenze
www.scform.unifi.it/lte