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Edizione 3 Vinoforum mag

Date post: 23-Mar-2016
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Seguire il cuore e le intuizioni è ciò che abbiamo fatto in questo anno che ormai apre le porte alla nona edizione di Vinòforum!Il risultato? La continua scoperta di un Evento che con entusiasmogiorno dopo giorno, cerca di raccontare la profondità ela professionalità di quel mondo che rende il nostro Paese unico ed insuperabile.Un momento per incontrarsi, condividere e scoprire. Un luogo in cui vivere il vino in ogni sua sfaccettatura.
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Numero 3 - Maggio/Giugno 2012
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Page 1: Edizione 3 Vinoforum mag

Num

ero

3 -

Mag

gio/

Giu

gno

2012

Page 2: Edizione 3 Vinoforum mag

© Vinòforum Eventi srl

tel. +39 06 63 83 356Fax +39 06 39 38 04 43

[email protected]

Collaboratori:Emiliano De VenutiMichela CorvinoAlix GrazioliFederica ReitanoCarmen CalceRomina IannuzziClaudia Ferri

In copertina:Campagna pubblicitaria Vinòforum 2012Foto di Guido Fuàwww.guidofua.com

Studio e Progettazione grafi caDnC Eventi & Comunicazione

www.dnceventiecomunicazione.it

Seguire il cuore e le intuizioni è ciò che abbiamo fatto in questo anno che ormai apre le porte alla nona edizione di Vinòforum!

Il risultato? La continua scoperta di un Evento che con entu-siasmo giorno dopo giorno, cerca di raccontare la profondità e la professionalità di quel mondo che rende il nostro Paese unico ed insuperabile.

Un momento per incontrarsi, condividere e scoprire.Un luogo in cui vivere il vino in ogni sua sfaccettatura.

Emiliano De Venuti

Numero 3 - Maggio/Giugno 2012

Campagna pubblicitaria Vinòforum 2012

Studio e Progettazione grafi caDnC Eventi & Comunicazione

www.dnceventiecomunicazione.it

Page 3: Edizione 3 Vinoforum mag

Vinòforum mag

CARATTERE, ECCELLENZA E STILE,

QUESTI I MOTORI DI VINÒFORUM 2012

Presenza consolidata nel calendario degli eventi

romani, la manifestazione riunisce le migliori aziende

vitivinicole italiane e internazionali, promuovendo la

cultura enogastronomica.

L’edizione 2012 pone ancora di più l’accento sul

suo protagonista assoluto: il vino – ha affermato

Emiliano De Venuti, ideatore e organizzatore della

manifestazione. Il nostro obiettivo è raccontare il

vino “oltre la cantina”, sviluppando un percorso

narrativo che nasce dal momento della produzione e

arriva fi no al rituale del consumo, coinvolgendo tutti

i protagonisti della fi liera tra cui enoteche, wine bar

e ristoranti e legando tra loro i singoli momenti della

vita di questo meraviglioso prodotto”.

Ad attendere i visitatori uno spazio espositivo di 10.000

mq en plen air, dove saranno presenti oltre 2500

etichette in degustazione, eccellenze gastronomiche,

enoteche e chef.

Con la formula consolidata che prevede, nell’acquisto

del biglietto, il calice da degustazione, è possibile

svolgere un itinerario di gusto attraverso le molteplici

espressioni della produzione vinicola italiana ed

internazionale.

Tra le tante novità di quest’anno, un’attenzione

particolare va a

un’iniziativa in cui i piatti dei più esperti “protagonisti”

della cucina italiana sono abbinati a grandi vini nazionali

ed internazionali.

Ogni sera, sarà l’occasione quindi di presenziare a degli

irripetibili food show in cui chef stellati e grandi osterie

cucineranno “in onore” di alcune tra le più prestigiose

etichette.

La novità assoluta di “Cantine da Chef” sta proprio

nella ricerca dell’abbinamento perfetto, in cui è il piatto

stesso ad avere il compito di esaltare le caratteristiche

del vino.

L’intento è appunto quello di innovare il concetto

tradizionale di show cooking, valorizzando il

protagonista della manifestazione che resta, e

continuerà ad essere, il vino.

Il calendario di “Cantine da Chef” è ricco di sorprese e

nomi importanti.

Per citarne alcuni: Venerdì 1° Giugno ad aprire le

danze ci sarà lo chef emergente Emanuele Maggio

del ristorante "Brò Portaportese", Domenica 3 Giugno

ai fornelli ci saranno Romano e Iside, chef della

“Parolina”,t mentre Mercoledì 6 Giugno toccherà ad

Andrea Fusco, chef dello stellato “Giuda Ballerino”.

Giovedì 7 Giugno, invece, sarà la volta di Filippo

Lamantia mentre Lunedì 11 Giugno ci sarà Anthony

Genovese del ristorante pluristellato “Il Pagliaccio”.

il calendario di cantine da chef è consultabile

nella sezione eventi del sito

www.vinoforum.it

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Vinòforum mag

INCISIVO RESTYLING DELLE ETICHETTE

DELLA TRABUCCHI D'ILLASI

La Trabucchi d’Illasi ha provveduto a ridisegnare

le proprie etichette con l’intento di comunicare

l’indissolubilità tra territorio, personalità e qualità dei

vini.

Procedendo per fasi, si è iniziato ad inserire

nell’ottagono superiore i tre simboli che orientano

il consumatore a riconoscere le caratteristiche del

vino: vino di collina, prodotto da uve proprie, nel

territorio d’Illasi. In coerenza con questa volontà di

affermare l’immediata riconoscibilità territoriale del

vino, l’azienda Trabucchi ha mutato il proprio nome in

“Trabucchi d’Illasi”.

La personalizzazione delle bottiglie è poi proseguita

dedicando i singoli vini ai componenti della famiglia

che dal 1924 si sono impegnati nell’azienda. La bottiglia

porta sul fronte dell’etichetta il disegno del volto degli

ascendenti e dei contemporanei: non mere icone,

ma testimoni che questo vino del territorio è frutto di

conoscenze storiche sedimentate e trae la forza dalla

continua innovazione propria della tradizione, perché

l’autentica tradizione è quella che invera ciò che non si

è ancora realizzato, che rappresenta per l’agricoltore

una continua tensione e attenzione, per offrire vini che

assecondino la natura, che ne siano la prosecuzione

nel corpo di ogni bevitore.

Perché la Trabucchi d’Illasi crede che il vino è bensì

bevanda, ma soprattutto, infusione di energia vitale,

quell’energia che ci mette in comunicazione con

la nostra anima, che ci apre alle forme più libere di

conoscenza.

Portare l’attenzione del consumatore a questi aspetti,

che rendono il vino ben più nobile bene, anziché mero

prodotto - bevanda, è un contributo importante verso il

miglioramento dei prodotti e del mercato del vino.

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Vinòforum mag

Vinòforum, ospiterà tra i propri spazi e per tutta la

durata dell’evento un’intera linea di oggettistica e

arredo ispirata al mondo del vino.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Vinòforum e

Punto di Fuga, gruppo di giovani designer che lavorano

il legno artigianalmente secondo i principi della

tradizione.

Fari puntati sul Design, dunque, con la volontà di

dare particolare attenzione alla promozione delle

maestranze di ogni genere, a quel patrimonio di saperi

e tradizioni capaci di trasformarsi in eccellenze uniche,

al di là del settore.

Tra gli oggetti in mostra e in vendita durante la

manifestazione si spazierà dai portabottiglie ai cavatappi,

attraversando una serie di accessori legati al mondo del

vino indispensabili per gustarne appieno le sfumature.

I prototipi, realizzati in legno, sono il risultato della

ricerca di un matrimonio perfetto tra le logiche del

design e le esigenze legate al consumo del vino.

Una iniziativa questa, unica nel suo genere che si sposa

perfettamente con la fi losofi a di Vinòforum, cercare

di promuovere una cultura enogastronomica basata

sulla qualità, orientandosi verso le eccellenze che sono

sempre il compromesso tra ricerca, innovazione e

tradizione.

La collaborazione con i designer di Punto di Fuga

infatti, nasce proprio nella condivisione di questi

principi: mostrare al grande pubblico le raffi natezze

dell’artigianato prodotte, secondo tradizione, da

giovani con il coraggio di sperimentare.

Ed è così che gli oggetti di design prendono posto in

ogni area, dando forma a tutti quegli spazi dedicati alle

aziende vitivinicole e ai loro prodotti.

Quello che si presenta agli occhi del pubblico

è un Villaggio, i cui dettagli realizzati su misura

contribuiscono a valorizzare quell’eccellenza che da

sempre Vinòforum si impegna a promuovere.

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Vinòforum mag Vinòforum mag

PUNTO DI FUGANegli ultimi anni ha identificato la sua mission nell ’impegno di riconnettere la figura dell 'artigiano a quell a del designer, spesso distanti sia a livell o concettuale che come relazione con la reale fattibilità dell e cose. Per farlo, ha scelto di affidarsi all a sperimentazione di nuovi metodi progettuali che pongono all a loro base la coll aborazione, la condivisione e il lavoro di gruppo, strutturando, così, una rete di progettisti che coll aborano insieme all o sviluppo di nuovi progetti, in cui la cultura del Design riveste un ruolo centrale.

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