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Edward Gordon Craig

Date post: 19-Mar-2017
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Edward Gordon Craig Simbolismo e scena trasformista o Per un teatro cinetico-visivo Edward Gordon Craig Per un Teatro cinetico visivo
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Edward Gordon Craig

Simbolismo e scena trasformista o

Per un teatro cinetico-visivo

Edward Gordon CraigPer un Teatro cinetico-visivo

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Testi teorici

• On the Art of Theatre (1911)• Towards a new Theatre (1913)• Scene (1923)• “The Mask”

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SIMBOLISMO E TEATRO• Dal Realismo all’essenza spirituale del Simbolismo

(sinestesia, polisemia del simbolo, stilizzazione)• STILIZZARE SIGNIFICA SCHEMATIZZARE,

CONTRAPPORRE ALLA PRECISIONE NATURALISTICA IL CULTO DEI VALORI FORMALI DI COLORI LINEE LUCI

• “Il simbolismo è l’essenza vera e propria del teatro. Perché il simbolismo è alle radici non soltanto do ogni arte, ma di ogni vita, è solo per mezzo dei simboli che la vita diviene possibile”

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TematicheTra i motivi della sua teoria-pratica• Rifiuto del realismo convenzionale• Teatro come arte creativa autosufficiente• Teatro come Arte di suggestioneAttenzione al movimento e alla sua relazione con lo spazio

scenico: spazio che si snoda secondo le esigenze profonde del dramma, oggettivazione di una dinamica interiore

• Utilizzo di materiali prettamente visivi• (luce elettrica, colori) sentiti come MOTI DI

ESPRESSIONE DRAMMATICA

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La totalità espressiva di Craig• La sintesi delle arti diventa una distillazione

dell’essenza dei linguaggi che compongono il teatro: “dal gesto che è l’anima dell’azione, dalle parole che sono il corpo del testo, dalle linee e dai colori, che sono l’essenza stessa del teatro, dal ritmo che è l’essenza stessa della danza”.-Movimento è elemento unificatore “Il movimento sta all’arte del teatro come il disegno alla pittura e la melodia alla musica”

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Un’arte del movimento• Analogia tra Musica e Movimento nel suo Teatro del

Futuro: Utopia del Teatro come Rivelazione: sinfonie visuali di ritmi e forme architettoncihe-come 1 composizione

• TEORIZZA LA QUINTA SCENA: SCREENS-scena dal volto mobile, nata dallo “spirito dell’incessante movimento”. Pannelli semoventi, snodabili da assumere ogni angolazione richiesta e combinazione; monocromi in modo da consentire gioco di luci sulla superficie

• Scena astratta ma mobile e metamorfosante con possibilità di modulazione e espressione “The thousand scene in one”

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Incisioni e bozzetti teatraliINCISIONI E BOZZETTI TEATRALI

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The very place puts toys of desperation W.Shakespeare Hamlet-

Il luogo stesso suscita fantasmi di disperazione

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• L’attore all’interno di uno spazio ostile-un Amleto assediato dalla corte. SCENOGRAFIA è IL LUOGO DEL CONFLITTO

• Disegni della condizione tragica dell’attore contro una scena disumana dalle proporzioni impossibili

• Attore è ritratto sempre più piccolo mentre avanzano volumi misteriosi e massicci. E’ il riconoscimento di una condizione tragica estrema, il personaggio colto in un confronto con un destino tragico che lo sovrasta e che incombe minaccioso. E’ l’uomo nella tragedia. NON C’E’ TEATRO SENZA COSCIENZA DELLA TRAGEDIA DI ESISTERE

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HAMLET

“Amleto non era soltanto un’opera teatrale, il suo personaggio non soltanto un ruolo. Io vivevo di continuo il destino di Amleto”

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ROBERT LEPAGE “ELSINORE”

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Hamlet 1904.Atto I,sc.5

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Hamlet 1907 Atto I sc.5

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Svoboda, Hamlet atto I sc.5

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HAMLET MOSCA 1913

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Movimento degli screens-ricostruzione-

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• “La mia SCENA è composta da pareti piane, uniformi. Desideravo ridurre la scena alle sue parti essenziali. Ho solo aggiunto la mobilità” Scene, p. 225

• “La scena si muove per ricevere la luce; scena e luce sono come due danzatori. La luce si muove sulla scena non sta ferma in un punto fisso e produce una MUSICA VISIVA. Durante l’intero svolgersi del dramma la luce ora accarezza ora colpisce, diluvia o goccia; non è mai ferma immobile. La scena e la luce si muovono. Posso colorare i miei screens con lo stesso grado di luminosità e con la stessa intensità e qualità di luce che un pittore usa per i suoi quadri. Io uso soltanto la luce, lui i pennelli

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La Supermarionetta• Utopia della Trasmutazione del vivente in inanimato, del corpo in puro

segno- Contro l’emozionalità dell’attore “non materiale artistico, incontrollabile”.

• Notes on Mask (1908) “La maschera tornerà a teatro; non la maschera greca ma quella universale. La maschera dovrà tornare sulla scena per ristabilire l’espressione visibile della mente”, distillare l’essenza umana.

• L’attore e la Supermarionetta: il corpo umano è inutilizzabile. L’attore nuovo ha come modello una figura inanimata: la Marionetta (p.51)

• 1)Materiale pliable, muovibile e solido insieme V/S inabilità di controllare emozioni da parte dell’attore

• 2)Supermarionetta è la risposta di Craig alle immagini simboliche di Blake, rivelatrici di spiritualità

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Teatro giapponese• Maschere Nogaku a espressione neutra “non prive di

espressione ma che hanno possibilità di dar luogo a varie espressioni”: labbra semiaperte raffigurano tipi psicologici (fanciulla in fiore, guerriero). Maschera può rivelare stati d’animo differenti grazie alla luce, all’ombra e al movimento dell’attore. Contengono in potenza l’essenza del riso e del dolore, il valore della maschera sta nella sua indefinibilità “il fiore muta continuamente”

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• Spersonalizzazione-artificializzazione dell’attore che nel volto concentra tutte le sue espressioni. La maschera serve a azzerare le espressioni, rendere il volto neutrale. Immobilità e metamorfosi insieme> TEAtro NO giapponese

• Teatro giapponese usa la maschera perché il volto umano è intollerabile con il suo eccesso di umanità. “Si può essere sublimi con una maschera ma non con la faccia. La faccia ha qualcosa di inguaribilmente realistico “(Decroux)

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• Che senso ha indossare una maschera che può mutare con la luce quando il volto umano è ricco di espressioni? LA MASCHERA NEL SUO SIGNIFICATO ORIGINARIO NON è OGGETTO CHE IMITA LA FISIONOMIA DI QUALCUNO MA LUOGO DI UN SUPERAMENTO IDEALE DEL REALE. Il volto finto è superiore al volto umano perché rivela l’universale, annulla la persona presente. Nascondere per rivelare e perdere se stessi per diventare un altro, per rivelare verità inaudite:

• “La Supermarionetta non rivaleggerà con la vita ma andrà al di là di essa, non raffigurerà il corpo in carne ed ossa ma il corpo in stato d’estasi”

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• Affermazione del regista-demiurgo (seleziona il materiale, agisce in autonomia da testo e attore, dirige il cast, studia le luci, scenografie costumi e coreografie, ha dominio di luci colori ritmo)

• Tendenza alla semplificazione, sintesi astratta• (pochi elementi di scena dalla forte e geometrica

pregnanza simbolica: alti monoliti, cerchi, triangoli, una gradazione luminosa)

• Ossessiva ricerca di SUGGESTIONE• Scena intesa “non come sfondo ma come creazione

espressiva autonoma, cosa viva come l’attore; non preesiste all’azione drammatica ma è essa stessa azione drammatica

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• In On the art of Theatre Craig espone le diverse fasi del lavoro del regista sul testo:

• 1)Guardare “non alla natura ma al dramma del poeta”

• 2)Scegliere i colori e i movimenti che più appaiono in sintonia con il testo

• 3)Raccogliere intorno a un motivo centrale simbolico l’epicentro emotivo del dramma, il nodo di tensione drammatica “cercando di non allontanarsi mai dallo spirito dell’opera in cerca di variazioni sceniche”

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• TEATRO COME PITTURA DI IDEE• Scelta di intensità drammatica delle coreografie e

décor, novimenti, colori, squarci di luce improvvisi nelle architetture, aperture centrali dall’imponente verticalità

• Riattivare il circuito dell’immaginazione: “Le mie scene non nascono soltanto sulla base del testo da rappresentare ma muovono da un ampio procedere di pensieri che il testo stesso ha evocato in me”

• Unità globale della rappresentazione mantenuta attraverso una operazione di contenimento delle varianti all’interno di un unico tema geometrico, nucleo generativo di tensioni (figura del parallelismo e ripetizione).

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STEPSSTEPS o dramma del silenzioin 4 tempi o in 4 stati d’animo

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Hamlet –Craig/Stanislawski

• Irrappresentabilità di Shakespeare-Hamlet perfezione dell’opera poetica

• Progetti mai finiti, lunga serie di bozzetti per Hamlet mai realizzati.

• Hamlet bozzetto sc.2 atto I Gold court inserito in Towards a new Theatre con didascalia.”Sogno di Amleto”

• Annuncio a corte del matrimonio

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• Sotto la pompa dorata del re, omicidio non ancora svelato nella terribilità. Figure senza definizione realistica e fiumana di nobili di corte come teste.

• Linee funzionali, geometrie a cerchio e triangolo, Amleto separato da una balaustra, luce innaturale della corte, ombra su Amleto isolato. Umano=Cristo in croce

• Trre gruppi: regnanti-Amleto –cortigiani• Forma apparentemente sincronica

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• E:\My Profile\Store'n'Go Documents\Craig-Il mio teatro\2craig.doc

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