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STATUTO:
Familiae Sancti Benedicti______
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Ora pro nobis Sancti Patris Bededicti
ut digne efficiamur promissionibus Christi_____
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Salve ReginaSalve ReginaSalve ReginaSalve Regina
MaterMaterMaterMater Familiae Sancti BenedictiFamiliae Sancti BenedictiFamiliae Sancti BenedictiFamiliae Sancti Benedicti
Prologo della Santa Regola
Ascolta, figlio mioAscolta, figlio mioAscolta, figlio mioAscolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo , gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo , gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo , gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo
cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili
in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la
solerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allonsolerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allonsolerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allonsolerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allontanato per l'ignavia tanato per l'ignavia tanato per l'ignavia tanato per l'ignavia
della disobbedienza.della disobbedienza.della disobbedienza.della disobbedienza.
Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso
di rinunciare alla volontdi rinunciare alla volontdi rinunciare alla volontdi rinunciare alla volontà propria, impugni le fortissime e valorose armi propria, impugni le fortissime e valorose armi propria, impugni le fortissime e valorose armi propria, impugni le fortissime e valorose armi
dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.
San BeSan BeSan BeSan Benedettonedettonedettonedetto
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Indice:
CAPITOLO I: ................................................................................................................................................................3
CARATTERISTICHE INTRODUTTIVE................................................................................................................................3
A.NATURA E FINE DELLA FAMILIA .............................................................................................................................................. 3
B.ATTIVITA’ ................................................................................................................................................................................ 4
C.SEDE........................................................................................................................................................................................ 4
D.STEMMA ................................................................................................................................................................................. 5
CAPITOLO 2: ...............................................................................................................................................................6
ORDINAMENTO ..........................................................................................................................................................6
A.CLASSIFICAZIONE.................................................................................................................................................................... 7
B.REQUISITI DI AMMISSIONE ..................................................................................................................................................... 8
C.ISCRIZIONE.............................................................................................................................................................................. 9
D.DIRITTI E DOVERI DEGLI ASSOCIATI....................................................................................................................................... 10
E.TERMINE DELL’AFFILIAZIONE................................................................................................................................................ 11
CAPITOLO III: ............................................................................................................................................................12
ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE.....................................................................................................................................12
A.ORGANI E STRUTTURA DELLA FAMILIA SANCTI BENEDICTI................................................................................................... 13
B.ASSEMBLEA: CONVOCAZIONE – PARTECIPAZIONE - DIRITTO AL VOTO PASSIVO E ATTIVO .................................................. 14
C.ORGANI DELLA MILIZIA ......................................................................................................................................................... 15
D.ELETTORI............................................................................................................................................................................... 18
E.ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL SUO CONSIGLIO................................................................................................................ 19
CAPITOLO IV: ............................................................................................................................................................20
REGOLE INTERNE ALLA FAMILIA.................................................................................................................................20
A.SULLA MORMORAZIONE...................................................................................................................................................... 20
B.SULLA CORREZIONE FRATERNA ............................................................................................................................................ 21
C.SULL’ABITO E SUL COMPORTAMENTO ................................................................................................................................. 22
ALLEGATI: .................................................................................................................................................................23
PREGHIERA DEL COMBATTIEMENTO SPIRITUALE.................................................................................................................... 23
CAPITOLO I:
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Caratteristiche introduttive:
II.. NATURA E FINE DELLA FAMILIA
La Familia Sancti Benedicti è un’associazione volontaria cattolica che si è costituita
all’ombra del Santuario della Madonna di Montenero nell’anno 2000 con l’assistenza
spirituale del monaco Don Luca Bernardo Giustarini.
I giovani entrati nel sodalizio sono stati attratti dalla dottrina e dall’equilibrio di San
Benedetto che, come dottore di sapienza spirituale, conduce il cristiano all’amore verso la
preghiera e il lavoro. Difatti San Benedetto, attraverso la sua regola, ci insegna a cercare Dio
nel retto sentiero e le ricchezze eterne da Lui preparate.
Scopo fondamentale è quello di vivere il Vangelo nel solco della tradizione benedettina
e secondo l’esempio di San Giovanni Gualberto, per l’intrepida difesa dell’integrità della fede
e nel generoso esercizio delle opere di misericordia.
I giovani desiderano che attraverso la loro testimonianza si possa irradiare nella Chiesa
il binomio “ora et labora” , “prega e lavora” , per purificare una società lontana da Dio, dando
una concreta testimonianza per convertire il cuore dell’uomo e riportarlo a Cristo.
IIII.. ATTIVITA’
Scopo principale della Familia è la lode a Dio attraverso la preghiera quotidiana, la
partecipazione ai sacramenti e la vita di grazia.
In particolare l’associazione si dedica al culto eucaristico come l’Adorazione
settimanale e notturna in certi momenti dell’anno tra cui l’8 dicembre Festa dell’Immacolata.
Ogni fratello e sorella si impegna nella recita del Santo Rosario cercando di perseguire
un cammino che li conduca al raggiungimento della pratica quotidiana di questa santa
orazione.
Oltre alla diffusione del Santo Vangelo e della Preghiera, soprattutto tra i giovani, il
gruppo si impegna in attività caritative e nella collaborazione presso le Chiese e le Parrocchie
ove saranno presenti gruppi della Familia.
IIIIII.. SEDE
La sede ufficiale e principale della Familia Sancti Benedicti è presso l’Abbazia-
Santuario di Santa Maria di Montenero nella città e diocesi di Livorno.
Le nuove sedi devono essere approvate dal Consiglio e sono comunque subordinate
alla sede principale.
IIVV.. STEMMA
Lo stemma della Familia è formato da un cavaliere, armato di scudo con impressa la
scritta “PAX” e bandiera con la “Santa Croce” circondato dalla scritta: “Familia Sancti
Benedicti”
CAPITOLO 2:
Ordinamento
I. CLASSIFICAZIONE
Per entrare nella Associazione occorre passare un periodo di probandato con una durata di
un anno, al termine del quale il Consiglio direttivo decide per l’ammissione o meno alla
categoria di appartenenza.
La Familia Sancti Benedicti è composta da un numero illimitato di iscritti di ambo
i sessi, ed è suddivisa in tre categorie:
II.. Novizi
IIII.. Familia di San Benedetto
IIIIII.. Cavalieri di San Benedetto
I) Dei Novizi fanno parte tutti coloro che avendo superato il periodo di probandato non
hanno però ancora raggiunto il diciottesimo anno di età. I Novizi sono tenuti al rispetto dei
doveri degli affiliati regolari ma senza godere dei diritti di essi.
II) Della Familia di San Benedetto fanno parte tutti coloro che hanno compiuto il
diciottesimo anno di età e hanno superato il periodo di probandato.
Essi godono di tutti i diritti e doveri della Familia.
III) I Cavalieri di San Benedetto sono coloro che hanno prestato servizio attivo e continuato
per un periodo minimo di 6 anni nella Familia Sancti Benedicti, si sono distinti nello svolgere
le loro attività ed hanno sempre dato esempio integro di moralità e fedeltà.
La nomina dei Cavalieri di San Benedetto è demandata al Consiglio Direttivo in carica
con ratifica del Padre Spirituale del Gruppo. Il valore e il riconoscimento onorifico della carica
è limitato solo ed esclusivamente all’interno della Familia Sancti Benedicti.
IIII.. REQUISITI DI AMMISSIONE
Chi è irretito da censura ecclesiastica non può entrare nella Familia.
Per poter presentare domanda di ammissione alla Familia il candidato deve essere in
possesso dei seguenti requisiti:
� riconoscere come propria la Religione Cattolica e professarne anche pubblicamente i
precetti, nella ferma adesione alle direttive del Papa.
� rispettare lo statuto della Familia.
� non contrastare in alcun modo i principi che la ispirano.
� rispettare tutti gli obblighi da essa derivanti nel comportamento e nelle attività.
� non essere iscritto ad associazioni che macchinano contro la Chiesa Cattolica.
� non essere iscritto e militante in partiti politici che sono in contrapposizione
all’insegnamento della Chiesa Cattolica su ciò che riguarda la fede e la morale.
� tenere una condotta integra
� aver ricevuto i sacramenti di battesimo e cresima.
Eventuali straordinarie eccezioni dovranno essere valutate dal Consiglio, con la ratifica
dei Padre Assistente e del suo Consiglio.
IIIIII.. ISCRIZIONE
I candidati in possesso dei sopra citati requisiti dovranno presentare domanda al
Consiglio, tramite apposito modulo fornito dalla Familia. Gli aspiranti con meno di 18 anni
per accede al probandato dovranno sostenere un colloquio con il Padre assistente del gruppo.
Il Consiglio, richiesto ed ottenuto in merito il parere del Padre Assistente, accetta o
respinge la domanda.
Nel corso del periodo di prova gli aspiranti pagano le quote sociali e sono tenuti al
rispetto dei doveri degli affiliati regolari, ma senza godere dei diritti di essi.
Passati i primi 6 mesi, il Consiglio si radunerà per vagliare il candidato con una
votazione a scrutinio segreto, dopo aver ascoltato il “Cavaliere maestro” a cui era stato
assegnato il candidato; Per continuare la prova necessita la maggioranza assoluta di voti
positivi. Al termine del periodo di prova, in base al loro comportamento, il candidato sarà
ammesso nella Familia con votazione a maggioranza assoluta positiva del Consiglio, con la
ratifica del Padre Assistente e del suo Consiglio.
IIVV.. DIRITTI E DOVERI DEGLI ASSOCIATI
Tutti coloro esclusi probandi e novizi che fanno parte della Familia Sancti Benedicti si
suddividono in due categorie, associati “attivi” ai quali sono abbinati una serie di diritti e
doveri, e “sostenitori” che hanno altri diritti e doveri.
Soltanto coloro che avendo partecipato ad almeno l’80% degli incontri ed avendo
dimostrano, interesse, buona volontà, dedizione verso gli impegni presi, sono considerati
associati “attivi” e hanno diritto:
a) di partecipare ed esprimere il proprio voto in modo attivo e passiva alle assemblee
ordinarie e straordinarie secondo lo Statuto
b) di partecipare a tutte le attività della Familia Sancti Benedicti
c) di promuovere attività coerenti con lo spirito della Familia Sancti Benedicti
d) di fregiarsi, nelle occasioni indicate dal Consiglio Direttivo o dal Padre Spirituale dei
simboli e distintivi della Familia Sancti Benedicti ad essi assegnati.
(il Consiglio Direttivo potrà valutare eventuale deroghe)
Quanti, non facenti parte dei soci “attivi” in base alla precedente descrizione , sono inseriti
nella categoria dei soci “sostenitori” con i seguenti diritti:
a) partecipare pur senza diritto di voto alle Assemblee ordinarie e straordinarie secondo lo
Statuto.
b) di partecipare a tutte le attività della Familia Sancti Benedicti
c) di promuovere attività coerenti con lo spirito della Familia Sancti Benedicti
d) di fregiarsi, nelle occasioni indicate dal Consiglio Direttivo o dal Padre Spirituale dei
simboli e distintivi della Familia Sancti Benedicti ad essi assegnati.
Tutti gli associati hanno il dovere:
a) di mantenere integri tutti i requisiti di ammissione alla Familia Sancti Benedicti
b) osservare il presente Statuto, i regolamenti della Associazione e le decisioni prese dal
Consiglio
c) pagare la quota sociale annuale prevista per la categoria
Solo gli associati attivi hanno il dovere di partecipare in maniera costante alle attività
della Familia, così da garantirne il funzionamento.
VV.. TERMINE DELL’AFFILIAZIONE
Gli associati cessano di appartenere alla Familia Sancti Benedicti:
a) per recesso
b) per radiazione per mezzo del Consiglio, in seguito a infrazioni alle norme di
comportamento statutariamente prescritte, con la ratifica del Padre Assistente.
Chiunque decida di uscire dalla Familia Sancti Benedicti, si presenti al Consiglio, e
parli della sua decisione, se convinto di tale decisione venga lasciato Chiunque decide di
andarsene deve riconsegnare l’Abito, e tutto ciò che è inerente la Familia Sancti Benedicti.
Se però in futuro deciderà di tornare, dovrà presentarsi al Consiglio che valuterà la sua
buona volontà e la sua ferma intenzione di essere riammesso.
Per quel che riguarda la categoria dei Cavalieri di San Benedetto essendo il titolo di
carattere onorifico, qualora occorressero le condizioni di cui ai precedenti punti a) e b) in caso
di reintegro all’interno dell’Associazione i suddetti membri perderanno il titolo.
CAPITOLO III:
Organi dell’Associazione
II.. ORGANI E STRUTTURA DELLA FAMILIA SANCTI BENEDICTI
Sono organi della Familia:
a) Il Padre Assistente
1) Il Consiglio del Padre Assistente
b) Il Presidente
c) Il Consiglio direttivo
1) Vice Presidente
2) Il segretario
3 ) L’ economo
4) Il provveditore
d) L'assemblea degli Associati “Attivi”
a) Il Padre Assistente:
Supremo organo di controllo e di ratifica è il Padre Assistente, la cui funzione
principale è quella di supervisione delle Attività della Associazione in conformità con i
principi e i valori espressi dallo Statuto e dai regolamenti interni. Il Padre Assistente è guida
spirituale del gruppo.
Il Padre Assistente è nominato dall'Abate Generale della Congregazione Vallombrosana su
proposta del Consiglio Direttivo.
Nel caso in cui il Padre Assistente non fosse all’altezza di tale incarico o fosse impossibilitato,
il Presidente ed il suo Consiglio ricorreranno al Padre Abate per la rimozione e la nomina del
nuovo Padre Assistente.
1) Il Consiglio del Padre Assistente:
Il Consiglio del Padre Assistente è formato da due associati eletti dall’assemblea
generale. Tali consiglieri non possono far parte del Consiglio del Presidente.
Le decisioni prese dal Padre Assistente e dal suo Consiglio devono essere votate a
maggioranza.
b) Il Presidente:
- ha la rappresentanza legale della Familia
- vigila e controlla tutti gli Organi ed uffici
- è responsabile del funzionamento della Familia
- convoca e presiede il Consiglio, salvo i casi statutariamente previsti
- convoca e presiede le Assemblee
- assegna gli incarichi ai vari consiglieri eletti.
Il mandato del Presidente e dei Consiglieri ha durata triennale. In caso di assenza e di
impedimento temporaneo il Presidente è sostituito dal Vice Presidente, che ne assume i pieni
poteri.
Nel caso di dimissioni del Presidente o della sua deposizione il Padre Assistente
assume la direzione della Familia, convocando entro 30 giorni l’Assemblea Generale per
eleggere il Presidente ed il suo Consiglio.
La deposizione del Presidente necessita la convocazione di un’Assemblea Straordinaria
composta da tutti gli Associati Attivi e la deposizione deve seguire un voto a maggioranza
dei 2/3 dei votanti.
c) Il Consiglio direttivo:
Al Consiglio spettano i poteri deliberativi e disciplinari, è composto dal Presidente della
Familia e dai quattro consiglieri eletti dall’assemblea degli associati:
a) Il Vice Presidente ha come funzione la sostituzione del Presidente solo in caso di mancanza
temporanea. Inoltre è portavoce nelle occasioni in cui ha delega di rappresentanza del
Presidente.
b) Il segretario:
Redige verbali delle Assemblee
- registra i nuovi associati e aggiorna ogni variazione degli iscritti, facendo particolare
attenzione al diritto alla privacy
- insieme all’economo e al provveditore collabora a tenere in ordine i loro registri specifici.
c) L'economo:
- è il responsabile dei registri contabili della Familia, ha il dovere di aggiornarli
tempestivamente e sollecitare gli iscritti a tenersi in pari con le quote
- possiede la cassa della Familia e interagisce con il resto del consiglio per le varie spese da
sostenere.
d) Il provveditore:
- è il responsabile dell’attività logistica della Familia.
Nel caso che un consigliere sia impossibilitato, in maniera permanente, a svolgere il suo
compito fino al termine del mandato, sarà sostituito con nomina diretta del Presidente, col
voto deliberativo del suo Consiglio, scegliendo tra gli affiliati in possesso di tutti i requisiti
necessari alla candidatura. Tale nomina deve essere ratificata dal Padre Assistente e dal suo
Consiglio.
d) L'Assemblea:
L’Assemblea è costituita da tutti gli associati aventi diritto al voto.
E’ convocata in seduta ordinaria o straordinaria e può essere elettiva o non elettiva.
L’Assemblea deve tenersi in seduta ordinaria il 14 di settembre di ogni anno, per la festa della
Santa Croce, ove il Presidente farà relazione annuale e sarà presentato il bilancio.
IIII.. ASSEMBLEA: CONVOCAZIONE – PARTECIPAZIONE - DIRITTO AL
VOTO PASSIVO E ATTIVO
Le assemblee sono indette dal Consiglio o da almeno il 20% degli associati aventi
diritto al voto e convocate dal Presidente della Familia a mezzo di avviso scritto, affisso in
bacheca almeno venti giorni prima. La convocazione deve indicare luogo, data, orario ed
ordine del giorno dell’assemblea.
Il valore decisionale di ogni assemblea è condizionato dalla presenza di almeno l’ 80%
degli aventi diritto.
Le sue decisioni sono prese con votazione a maggioranza assoluta. Gli associati
impossibilitati a parteciparvi possono delegare. Ogni associato può ricevere una sola delega.
IIIIII.. ELETTORI
La partecipazione con diritto al voto all’assemblea è riconosciuta solo agli associati.
E’ interdetta la presenza in assemblea a chiunque sia stato colpito da provvedimenti
disciplinari gravi o che si trovi sotto esame presso il Consiglio per motivi disciplinari.
IIVV.. ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL SUO CONSIGLIO
Il Presidente convoca l’assemblea elettiva per mezzo di avviso scritto in bacheca almeno
30 giorni prima del giorno dell’effettuazione, la convocazione deve indicare luogo, data,
orario ed ordine del giorno dell’assemblea.
Il giorno delle elezioni si voterà su apposita scheda dove compariranno i nomi degli associati
aventi diritto.
L’assemblea elettiva viene presieduta dal Presidente della Familia.
Il segretario redige il verbale dell’assemblea.
Il voto espresso dovrà essere segreto e quindi inserito nell’apposita urna, al termine
delle votazioni si procede allo spoglio elettorale.
Per la nomina del Presidente e dei Consiglieri risulta eletto il candidato che ottiene la
maggioranza assoluta dei voti presenti in assemblea.
Se nessun candidato riporta un numero di voti sufficienti dopo la seconda votazione,
la votazione viene ripetuta ponendo in ballottaggio i due candidati che hanno ottenuto il
maggior numero dei voti, e in tale votazione risulta eletto quello che riporta la maggioranza
assoluta (metà più uno) dei voti presenti in assemblea.
Per poter entrare, dopo la regolare votazione, nell’ufficio di Presidente e in quello dei
consiglieri, è necessaria la ratifica del Padre Assistente e del suo Consiglio.
Dopo tale ratifica, il Padre Assistente immetterà nel loro ufficio sia il Presidente che il suo
Consiglio. Tutta l’assemblea si recherà in Chiesa per il canto del Te Deum, la professione di
fede del Presidente e del suo Consiglio, terminando con la solenne benedizione Eucaristica.
CAPITOLO IV:
Regole interne alla Familia
I. SULLA MORMORAZIONE
È importantissimo, per monito divino, evitare e fuggire la rivalità, l’invidia, la malignità, la
mormorazione, la calunnia, la discordia (II Cor., 20; Gal. V, 20-21).
Pertanto ciascuno cerchi con animo vigile di non colpire un proprio fratello, ma mediti con sè
con attenzione ciò che dice l’Apostolo: “Per non essere calunniatore non sussurro in mezzo al
popolo”. (Lev. XIX, 16).
Infatti, sono assai ciechi coloro che sparlano degli altri, e molto infelici coloro che non si
difendono dall’invidia, perciò sono sommersi dall’antica perversità dell’astuto nemico.
II. SULLA CORREZIONE FRATERNA
Se qualche fratello ha commesso mancanze contro i nobili ideali della Milizia, lo si
riprenda anzitutto in segreto, con umiltà e carità, esortandolo fraternamente a correggersi.
Se, anche dopo questa ammonizione, lo si vedrà ripetere la mancanza, se ne parli al
Presidente , così che egli possa con autorità correggerlo in segreto.
Qualora però neanche questo fosse sufficiente, il suo caso sia portato dinanzi al
Consiglio, con la presenza del Padre Assistente ove il Presidente gli contesterà pubblicamente
le sue mancanze e i suoi errori.
E se a questo punto il fratello esprimerà la volontà di, accolga il Presidente senz’altro
questo suo buon proposito, e per primo gli dia il saluto di pace, seguito da tutti i componenti
del Consiglio.
Se però quello si ostina nella sua cattiva condotta, allora il Presidente dovrà
allontanarlo, perché non coinvolga nel suo errore gli altri che sono fedeli. E non sia più
riammesso.
Se poi qualcuno, avendo già pronunciato le Promesse o la Donazione, non abbia più la
volontà di servire nella Milizia, non decida niente in cuor suo prima di essere andato con
fiducia dal Presidente e di aver chiesto a lui umilmente consiglio. E non segua l’impulso del
momento, perché la fedeltà è davvero tale se supera prove di ogni genere.
Successivamente se continuerà con la volontà di andarsene rincosegni l’abito della Familia.
Se quel fratello chiederà in futuro di essere riammesso, Il Presidente lo interroghi a lungo e se
è necessario gli imponga un periodo di prova. Qualora le disposizioni di quel fratello fossero
davvero mutate, dopo il consenso del Padre Assistente ed egli fosse pronto a servire
stabilmente il Signore e la Beata Vergine nelle file della Milizia, lo si riammetta. Ma all’ultimo
posto, come fosse il più giovane.
Però, se qualcuno abbandona la Milizia, senza consultare il Presidente, sia considerato fuori
della Milizia e non possa più essere riammesso.
III. SULL’ABITO E SUL COMPORTAMENTO
Essendo la Familia Sancti Benedicti, un sodalizio legato laicamente alla Santa Regola di
San Benedetto, e rifacendosi ai suoi insegnamenti cercando di mettere in pratica lo spirito
monastico anche fra i suoi componenti, si ritiene doveroso quindi un inquadramento formale
ed esteriore dei suoi membri per questo è indispensabile l’utilizzo dell’Abito distintivo
approvato dal Consiglio, durante le funzioni in cui la Familia è riunita sia fuori che dentro il
Santuario, o le sedi approvate.
E in effetti l’abito è portatore di grande valore:
Ha anzitutto un valore psicologico: indossare la divisa di un determinato corpo sociale è
memoria permanente a sé e agli altri, dei motivi della propria scelta e degli impegni connessi
ad essa, rafforzando così il senso di appartenenza a quel corpo.
Ha poi un valore sociologico: significa rinunciare alla manifestazione esteriore della propria
singolarità per identificarsi con una categoria, nella quale si spicca per “ciò” che si è, più che
per “chi” si è; contemporaneamente costituisce l’affermazione pubblica della propria
condizione e quindi l’esplicita dichiarazione del proprio appartenere a Cristo e alla Chiesa
cattolica.
ALLEGATI:
PREGHIERA DEL COMBATTIEMENTO SPIRITUALE
Padre celeste, vengo alla tua presenza con la lode, la venerazione e l'adorazione. Grazie per aver
mandato il tuo Figlio Gesù a donarmi vita, a donarmi perdono, a donarmi un posto nella tua famiglia.
Grazie per avere mandato lo Spirito Santo a guidarmi e a darmi forza nella mia vita quotidiana.
Padre celeste, apri i miei occhi, così che possa vedere la tua grandezza, la tua maestà, la tua vittoria a
mio vantaggio. Mi metto ora sotto la Croce di Gesù Cristo e mi copro col prezioso Sangue di Gesù. Mi
circondo della luce di Cristo e affermo nel nome di Gesù che nulla interferirà con la realizzazione
dell'opera del Signore nella mia vita. Indosso l'armatura di Dio per resistere alle tattiche del demonio.
Sto ben fermo, con la verità cinta intorno ai fianchi e la giustizia come corazza. Tengo in mano lo
scudo della fede per spegnere i dardi infuocati del maligno.
Accetto che la salvezza di Dio sia il mio elmo e ricevo dallo Spirito la Parola di Dio da usare come
spada.
Ti prego, Padre celeste, mostrami ogni modo in cui satana esercita un potere nella mia vita. Ora lascio
andare tutte quelle aree. Qualunque zona, avessi ceduto a satana, ora me la riprendo e la metto sotto
la signoria di Gesù Cristo.
Nel nome di Gesù Cristo rigetto le lusinghe e le seduzioni del male in tutte le sue forme e rifiuto di
permettere al peccato di avere dominio su di me.
Rifiuto satana e tutte le sue opere e le sue promesse vuote.
Padre celeste, ti chiedo perdono per me stesso, per i miei amici, per i miei parenti ed antenati, per aver
fatto affidamento su poteri che si oppongono a Gesù Cristo.
Rinuncio ad ogni apertura all'occulto, a tutte le false adorazioni e a tutti i benefici delle arti magiche.
Rinuncio ad ogni potere diverso da Dio e a ogni forma di venerazione che non offra vero onore a
Gesù Cristo.
Padre amorevole, fa' che le acque di purificazione e di guarigione del mio Battesimo rifluiscano
attraverso le generazioni per purificare il mio albero genealogico dalla contaminazione. Grazie,
Signore, perché mi liberi. "... In tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha
amati"