+ All Categories
Home > Documents > Funboard 139

Funboard 139

Date post: 21-Mar-2016
Category:
Upload: boardtv-johnson-web-srl
View: 258 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
Description:
il più prestigioso mensile italiano di windsurf.
Popular Tags:
100
Transcript
Page 1: Funboard 139
Page 2: Funboard 139
Page 3: Funboard 139
Page 4: Funboard 139

Ph: A. DeMaria

X-TechLTD

The firemove complete the whole new “FIRE” family of our range. The closest free-move boards to a pure freestyle wave , the Firemove, incorporate a lively feeling with a great speed and control potential. The perfect match for those looking for fun both in light winds and choppy waters without sacrificing planing and manouverability.

“Light feel, great control, quick manouvers”

LTD

X-Tech

X-Tech

Page 5: Funboard 139

Ph: Jo

hn Ca

rter

Rider:

John

Skye

PROGRAM: FREEMOVE

110 X-Tech 110 LTD

www.robertoriccidesigns.com - info@ robertoriccidesigns.com

110 X-T hTe 110 LTDechTe

Model Firemove 100 X-Tech/LTD

Volume 100 Lts

Size 236 x 69 cmm

FinFin MFC MFC LIQULIQUID PID PRO 3RO 344 CNC CNC C G-1 G-10  P0  POWEROWERWERBOXBOXBOX

Fin boxbob PowePow r

Model Firemove 110 X-Tech/LTD

Volume 110 Lts

Size 236x75 cmcm

Fin MFC MFC LIQULIQUID PID PRO 3RO 344 CNC CNC G-1 G-10  P0  POWEROWERBOXBOX

Fin Fin boxbox PowePowePowerrr

Model Firemove 120 X-Tech/LTD

Volume 120 Lts

Size 236x80 cm

Fin MFC MFC LIQULIQUID PID PRO 3RO 344 CNCCNC G-1 G-10  P0  POWEROWERBOXBOX

Fin Fin box PowePoweP rr

X-Tech: EPS / Full wood sandwich top and bottom/Biaxial Glass 190 grams on deck/160 grams glass with SLX 48 double sandwich bottom.

LTD: EPS / Full PVC 3 mm top and bottom/Biaxial Glass 190 grams on deck/160 grams glass with PVC stringers on bottom /Custom made technology.

SEGUICI SU:

Page 6: Funboard 139

ANNO XVII - NUMERO 137APRILE 2011

DIRETTORE RESPONSABILECristiano Zanni • [email protected]

REDATTORE CAPOFabio Calò • [email protected]

ART DIRECTORGianpaolo Ragno • [email protected]

GRAFICA E DTPCarlo Alfieri • [email protected]

IN REDAZIONEMarco Melloni • [email protected]

FOTOGRAFO SENIORRaffaello Bastiani • [email protected]

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Fabio Calò, Valentina Crugnola, Andrea Cucchi, Laurent Guillemin,

Boujmaa Guilloul, Francesca LaCroce, Andrea Mariotti, Scott McKercher,

Mattia Pedrani, Jason Polakow, Francesco Prati, Matt Pritchard,

Andrea Rosati, Nicola Spadea.

immagini: Eric Aeder, Cataldo Albano, Franck Berthuot, Andrea Beverino,

John Carter, FotoFiore, Thorsten Indra, Francesca LaCroce,

Mauiwatershoot, Sabrina Grajales, Valerio Pedrani, Jamie Scott, Andreas

Spinosa, Benjamin Thouard, Felice Zompanti.

.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srlvia Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087fax +39.02.48022901 - [email protected] - www.johnsonsmedia.it

AMMINISTRATORE DELEGATOCristiano Zanni • [email protected]

SERVIZI GENERALILuisa Pagano • [email protected]

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTEROJohnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano

SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTEROJohnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milanotel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - [email protected] attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

MODALITA' DI PAGAMENTOBonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 MilanoBanca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199

Funboard è una testata della casa editrice

JOHNSONS MEDIA, che pubblica anche

gli annuari Surfing (surf, windsurf, kite),

Snowb (snowboard) e le riviste

Surf Latino (surf), Kite Magazine Stance (kite)

Entry (snowboard), 4Skiers (sci freestyle)

6:00AM (skateboard), GirLand (femminile),

SupTime (stand up paddle).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva

autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non

espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui,

nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di

riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso

essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati

dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista.

Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.

PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00

ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre, dicembre/gennaio

ISSN 1124-0261registrazione Tribunale di Milano n.5 del14.01.1995 ROC - Registro Operatori diComunicazione - 1234

STAMPAAlfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

>ECCETERA

Il belga Steven Van Broeckhoven ha vinto la tappa delPWA Freestyle di Podersdorf. Era diverso tempo che uneuropeo non saliva sul gradino più alto del podio delFreestyle mondiale. Steven lo avevamo già intervistatol’anno scorso dopo la tappa EFPT in Sardegna e siamoora orgogliosi di dedicargli questa cover… Secondo noise la merita tutta!

RIDER Steven Van Broeckhoven

LOCATION Neusiedler See, Podersdorf, Austria

FOTO John Carter/PWA

Ebbene si… proprio oggi in un qualunque giorno gardesano di

fine mese, prima della solita chiusura mensile di Funboard, ho

fatto la mia prima e vera uscita Slalom di allenamento. Stavo

mangiando un panino in pausa pranzo a Torbole in riva al lago, quando ecco arrivare con

prepotenza una bella botta di Ora, richiamata da alcuni nuvoloni minacciosi sulle montagne a

Nord. Subito mi collego alla web-cam del Pier, il mio solito spot “quotidiano” e senza tanta

sorpresa, ormai il posto lo conosco come le mie tasche, vedo che c’è vento ma molto rafficato e

incostante. Sposto il mio sguardo verso la Conca e vedo tutti gli slalomari correre alla grande.

In un attimo decido che finalmente anche per me è arrivato il momento di aggregarmi ai miei

amici che fanno Slalom in Conca d’Oro. E così, passo un paio di ore sfrecciando da costa a costa

con la mia nuova attrezzatura da Slalom appena ricevuta. Di strada per essere veloce ne devo

fare ancora tanta, ma l’importante è avere iniziato. E devo ammettere che mi sono davvero

divertito, certo è uno sforzo molto più fisico rispetto a quello a cui sono abituato, ma si corre

davvero veloci. Senza contare il fatto che in questo qualunque pomeriggio di fine maggio

gardesano in Conca c’erano Cucchi con il suo team che provava nuovi prototipi di vele e nuovi

boma, Peter Munzlinger, nuovo velaio Gaastra, che insieme ad Alberto Menegatti e Arnon Dagan

testavano le nuove Freerace, Freeride e Race 2012… insomma davvero tanta carne al fuoco.

Vi chiederete se ho intenzione di abbandonare il Freestyle e il Wave? Nemmeno per sogno, lo

Slalom era solo un tassello che mi mancava e solo da quest’anno ho avuto la possibilità di

iniziare a praticare… e poi ragazzi… parliamoci chiaro… Al Trofeo Neirotti (vedi articolo pag. 38),

svoltosi poche settimane fa, c’erano ben 90 iscritti! Non succedeva da un decennio di vedere

tutte queste persone iscritte ad una gara, l’importante lavoro della AICW dopo la sua

ristrutturazione sta venendo fuori e i risultati si vedono! Serietà e un’ottima comunicazione… e

la gente torna ad avere voglia di gareggiare, almeno nello Slalom… e pure io alla prossima

regata qui sul Garda voglio essere sulla linea di partenza per divertirmi insieme a tutti voi!

Ancora una volta e per sempre VIVA IL WINDSURF!

Have fun!

Fabio I-720

4

Page 7: Funboard 139

Quattro cuori e una capannaè ancora il tuo modo di dire preferito.U

n m

arch

io D

aim

ler.

Ti meriti una Mercedes.

Nuovo Viano. Più spazio alla tua vita.Meno emissioni e consumi ridotti grazie al Pacchetto BlueEFFICIENCY di serie su tutte le versioni CDI. Nuovi motori Euro 5, da 4 e 6 cilindri da 100 kW (136 CV) a 190 kW (258 CV). Da 6 a 8 posti totali, con nuovo cambio meccanico ECO Gear e nuovi rivestimenti interni. Disponibile anche nelle versioni 4MATIC.

Consumo combinato (l/100 km): da 7,2 (2.0 CDI) a 12,1 (3.5 benzina).Emissioni CO2 (g/km): da 190 (2.0 CDI) a 284 (3.5 benzina).

Funboard_230x287_Viano_Spiaggia.indd 1 24/05/11 14:09

Page 8: Funboard 139
Page 9: Funboard 139
Page 10: Funboard 139

8

Page 11: Funboard 139

www.ion-products.com HARNESS COLLECTION BY

RADIUM

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

RELAY

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

RULER

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

TORQUE

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

VENOM

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

CO

MF

OR

T

SU

PP

OR

T

FL

EX

ION HARNESS RANGE

2011

Page 12: Funboard 139

10

Page 13: Funboard 139

11

Page 14: Funboard 139
Page 15: Funboard 139
Page 16: Funboard 139

CENTOX100 TORBOLEWEEKDal 7 al 10 luglio si terrà a Torbole la

CENTOx100 Torbole Week, settimana in cui

si svolgeranno contemporaneamente i

Campionati di Slalom Assoluti e una Tappa

del Campionato Freestyle.

Il tutto sarà arricchito da feste, esposizioni

e non solo. Si prospetta una settimana

indimenticabile. A breve tutte le notizie sui

portali www.circolosurftorbole.com e

www.cento-tn.com. Noi di Funboard

seguiremo l'evento da veri insider...

Stay Tunded!

II CORSO NAZIONALE GIUDICI WINDSURFSETTORE ARTISTICOAICW e Winsurfnation organizzano, dal 9 al 10 luglio prossimo, il corso per

diventare giudice nelle gare acrobatiche. Il luogo dove si terrà il corso è il Circolo

Surf Torbole, a Torbole sul Garda (Tn), in occasione della prima tappa di

Campionato Nazionale Freestyle. Possono partecipare gratuitamente tutti i giudici

licenziati al I Corso Giudici AICW che siano regolarmente tesserati FIV-AICW per

l'anno 2011. In occasione del II Corso Giudici Sez. Acrobatica saranno ammessi 5

nuovi Candidati selezionati tra tutti i richiedenti di ambo i sessi che abbiano

compiuto alla data dell'esame il 18° anno di età. Al termine del Corso i Candidati

dovranno sostenere una prova d’esame. Dal momento del superamento

dell’esame, si è ufficialmente un Giudice dell’Associazione Italiana Classe Windsurf

Sez. Acrobatica e, pertanto, dalle Competizioni successive si inizierà ad essere a

disposizione degli organi preposti alle designazioni arbitrali.

FREE CONNECTION AL SURFSEGNANA

SURFSEGNANA & VOLVO FOR LIFE

Grazie all’accordo con Futur3 per il progetto Luna è possibile navigare gratuitamente in

internet in connessione Wi-Fi su tutta la zona antistante al famoso centro multisportivo di

Torbole. Questo vuol dire che stando comodamente sdraiati sulla spiaggia in riva al lago

aspettando il vento potrete usare i vostri portatili o smart phone collegandovi ad internet

gratuitamente. Un utile servizio per tutti i clienti e non offerto dal SurfSegnana.

L'ormai consolidato accordo tra SurfSegnana e Volvo Italia continua, per il settimo anno

consecutivo, all’insegna del comfort e della sicurezza su strada. Lo slogan “Volvo for life” della

famosa casa automobilistica svedese è decisamente azzeccato per una realtà dinamica e

ricca di costanti iniziative come SurfSegnana! E per abbinare l'emozione delle vostre uscite

sul lago ad un test drive Volvo basterà contattare la segreteria SurfSegnana e prenotare una

prova. Inoltre per tutti i possessori della Volvo Card è previsto uno sconto del 10% sui corsi, noleggi, Blue Weeks e Week-ends. Contattate la segreteria SurfSegnana per

ogni informazione sulle iniziative o per saperne di più sui convenientissimi pacchetti tutto compreso “Blue Week” e “Week End” a partire rispettivamente da soli 299 Euro

e 169 Euro. INFO: SurfSegnana – Foci del Sarca – 38069 Torbole sul Garda (TN). Tel. 0464-505963. Web: www.surfsegnana.it - e-mail: [email protected]

Page 17: Funboard 139

WHITE REEF - TEL 0547.22756 - [email protected]

Page 18: Funboard 139

MUSICA ANCHE IN ACQUASofTeam, società che seleziona e distribuisce prodotti tecnologici dedicati a chi pratica sport, presenta

tre nuovi prodotti firmati Speedo, noto marchio di abbigliamento per il nuoto sportivo, sponsor ufficiale

delle Olimpiadi 2012, a Londra.

Le novità Speedo distribuite da Softeam, sono completamente impermeabili, quindi perfette per tutti gli

sport e le attività a contatto con l’acqua, come il nuoto, il surf e windsurf, la vela, il canottaggio e

consentono di ascoltare la propria musica preferita, di scattare foto o realizzare video per catturare i

momenti più belli e significativi.

AQUABEAT 2.0 distribuito da SofTeam - mp3 player impermeabile

Perfetto per la piscina, in barca o in spiaggia, AQUABEAT 2.0 4GB è l’accessorio tecnologico per chi non sa

rinunciare alla musica! Completamente impermeabile è piccolo, leggero e offre 4GB di memoria per

ascoltare i propri brani preferiti, fino a 3mt di profondità! Dotato di particolari auricolari, che ne

consentono l’uso sia in acqua che sulla terra ferma, è pensato per chi pratica sport e desidera un lettore

mp3 comodo durante l’attività fisica e allo stesso tempo resistente. È disponibile nei colori nero, fucsia, lime. Prezzo al Pubblico: 119,00 Euro (IVA inclusa).

AQUASPEAKER distribuito da SofTeam – Casse Audio Impermeabili

Casse acustiche portatili e impermeabili ideali per riprodurre la vostra musica ovunque, soprattutto in acqua! Leggere e pratiche in spiaggia, in montagna o al parco

sono di dimensioni contenute (20x11x5) e dal design accattivante e moderno. Legge tranquillamente, riproducendoli in fedeltà sonora tutti i vostri file Audio. Questo

eccezionale e praticissimo oggetto dispone dei i seguenti ingressi ove collegare i riproduttori: porta USB e ingresso “Line In Audio”. Una volta inserito il vostro riproduttore

(AQUABEAT, IPOD, MP3,..) nell’ingresso dedicato, con i comandi presenti sulla cassa potete tranquillamente regolare il volume, andare avanti (forward) o indietro

(backward) con i file musicali. Prezzo al Pubblico: 69,00 Euro (IVA inclusa).

Per info: SofTeam srl, Tel. 039.20.78.91, www.sportxtreme.it

FRANCESCO ORSI TESTER PER MAVERXL’atleta piemontese Slalom si è unito al TeamX di MaverX. Francesco contribuirà in modo incisivo per continuare

nell’impegno che Reglass porta avanti nel campo dello Slalom/Racing e della velocità, iniziato anni fa con Finian

Maynard, il cui apice è stato non a caso il record del Mondo di speed. Francesco si unirà al Team rider Daniel

Aeberli, shaper e tester per F2 (vele F2, Severne e North Sails) per condurre specifici test sui nuovi materiali e

curve con cui verranno prodotti gli alberi del 2012. Francesco ha un’esperienza di tutto rispetto, vive in

Portogallo ora e nelle acque ventose dell’oceano Atlantico proverà i nuovi Daytona sulle sue Warp F2011!

Page 19: Funboard 139

IPARASSITI.COM 2011Quante volte, arrivando in uno spot, specialmente da “forestieri”, ci

imbattiamo in sguardi scuri, ci sentiamo osservati con diffidenza, quasi con

fastidio? Abbiamo l’impressione che il pensiero retrostante sia “Ma, chi sono

questi? Cosa sono venuti a fare nel “nostro” spot?”. Bene, un’esperienza del

genere non vi capiterà di sicuro presentandovi in una località infestata dai

Parassiti. IParassiti.com ASD si appresta a spegnere la sua quinta candelina

e si affaccia alla nuova stagione piena di energia e vitalità. La mission dell’associazione, nata dalla passione di un gruppo di “planata-dipendenti” gravitanti

nell’area dell’alto lago di Garda, è infatti quella di promuovere il windsurf e la sua pratica, diffondendone l’essenza più pura che è quella del divertimento,

condivisione e aggregazione, dentro e fuori dall’acqua. Il windsurf visto quindi non solo come gesto tecnico, ma anche e soprattutto come momento di

divertimento in compagnia, come occasione di coesione e amicizia tra le persone. Anche quest’anno saranno moltissime le iniziative proposte dai Parassiti.

Dopo l’Opening Season Party promosso assieme al negozio Shaka, svoltosi il 30 aprile alla Conca d’Oro di Torbole, la “zecca” sarà presente alla Fiera dello Sport

di Verona, con uno stand allestito in team con Cataldo Albano (il creatore del video “Garda Dimension”), con l’obiettivo di comunicare a un pubblico di visitatori

che si prevede ampissimo, la bellezza e le emozioni del nostro sport e quindi far avvicinare ad esso una massa sempre più grande soprattutto di giovani. Gli

appuntamenti proseguiranno il weekend dell’11/12 giugno con la prima sessione dell’ormai tradizionale “Domani plano anch’io… forse”, una due giorni di

avviamento al windsurf, nella quale i primi rudimenti del windsurf vengono impartiti ad aspiranti planatori/planatrici (anche cuccioli) con un approccio molto

concreto e centrato sulla pratica, in un contesto di divertimento e di festa continui (con aperitivi e buffet a gogo), in pieno spirito parassita. Sede dello stage:

Torbole sul Garda presso Surf Center SurfSegnana. L’evento clou dell’anno sarà come sempre il Parassiti Party, che si terrà il 9 luglio. Nell’ambito di una grande

festa, tra abbuffate pantagrueliche e musica cool suonata dai nostri para DJ, verranno premiati gli associati che nel corso dell’anno più si sono distinti per

passione e partecipazione alla vita dell’Associazione. Oltre agli eventi “istituzionali”, i Parassiti sono sempre pronti ad animare il dopo surf sullo spot e le serate

estive gardesane con iniziative e feste estemporanee. Quindi non stupitevi troppo se, una mattina a Malcesine dopo il Peler, qualche caratteristico personaggio

vi avvicinerà offrendovi un panino col wurstel o improvviserà una “spritz session” direttamente sullo spot… Al di là dei momenti più marcatamente “goliardici”,

va ricordato il grande impegno dei Parassiti finalizzato a rendere “fruibile” al massimo il lago di Garda e le sue condizioni. Oltre alla stazione meteo consultabile

sul sito istituzionale (accessibile a tutti), gli associati possono beneficiare di un servizio “risponditore” attraverso il quale, componendo semplicemente un

numero di telefono, sono in grado di ricevere in tempo reale le informazioni sul vento presente nelle due località principali (Torbole e Malcesine). Grazie a

queste iniziative lo spirito parassita si sta diffondendo come una vera e propria “epidemia” e gli associati hanno superato la ragguardevole cifra di 300, sparsi

un po’ per tutto il nord Italia. Un successo che premia l’impegno e la dedizione di molte persone che mettono a disposizione sé stesse e il proprio tempo in

nome di una passione comune che desiderano diffondere e condividere. Per maggiori info sull’associazione e le sue attività consulta il sito istituzionale

www.iParassiti.com

NDR: Se siete dei Parassiti potete anche avere l’abbonamento annuale a Funboard con lo sconto del 20%, un altro buon motivo per far parte di questa associazione!

Page 20: Funboard 139

BOARDMEETING – VERTICE EU SUN+FUNSun+Fun group, tour operator a livello europeo di viaggi sportivi, è composta da più di 30 collaboratori

responsabili e si declina in diverse divisioni a seconda dello sport caratterizzante il viaggio: windsurf,

kitesurf, surf da onda, stand up paddling, diving, golf, ski, snow, tennis e moutainbike. A febbraio di questo

anno si è tenuto un vertice tra tutti i responsabili europei dei team di windsurf e kite alla sede centrale di

Monaco. Due giorni di confronti, aggiornamenti, incontri e videoconferenze con numerosi gestori e

promoter dei centri surf e albergatori sparsi per tutto il mondo, con lo scopo di gettare le basi per una

costruttiva e fruttuosa collaborazione futura, al fine di essere nelle condizioni di offrire soltanto i migliori

servizi ai clienti. Per ricevere gratuitamente il nuovo catalogo viaggi windsurf contattate:

[email protected]. Se volete ricevere il nuovo catalogo kite, che sarà pronto tra circa un mese,

contattate [email protected] indicando nome e indirizzo. Troverete il catalogo da sfogliare anche

online: www.vacanzewindsurf.com, www.vacanzekitesurf.com

MANUALE WINDSURF VDWSVasco Renna presenta il nuovo MANUALE WINDSURF VDWS. È stato pubblicato a maggio dalla VDWS International

ed è disponibile nei Centri VDWS italiani un bellissimo manuale dedicato al windsurf che nasce dalla pluriennale

esperienza e competenza del Team docenti VDWS. Se hai mosso i primi passi sulla tavola, se ti stai appassionando

sempre più a questo sport, se desideri progredire, migliorare la tua tecnica, imparare evoluzioni nuove, se sei in

cerca di preziosi consigli pratici, questo è sicuramente il libro che fa per te. Il Vasco Renna Professional Surf Center

lo ha già adottato come indispensabile supporto didattico. Il libro illustra infatti in modo dettagliato e con sequenze

di foto il funzionamento e l’esecuzione dei singoli passaggi di ogni manovra. Contiene preziosi consigli, indicazioni ed

esercizi per risolvere i problemi che solitamente si incontrano durante l’esecuzione delle manovre. Le manovre sono

raccolte in quattro gruppi: Moves con cambio di direzione; Moves senza cambio di direzione; Moves saltate;

Classic Moves. Inoltre ha un’apposita sezione Basics dove si possono trovare tutte le tecniche e i movimenti

fondamentali del Windsurf (rotazione della vela, andatura sottovento, passaggio da sopravento a sottovento, etc.).

Il libro si può acquistare a Euro 15,00 (spese di spedizione Euro 5,00). Vasco e il suo team ti augurano una buona

lettura e sono certi che i risultati e il divertimento in acqua non mancheranno. Per Info: VASCO RENNA - PROFESSIONAL

SURF CENTER - Parco Pavese 38069 Torbole sul Garda (TN). Tel. 0464/505993, Fax 0464/506254 - www.vascorenna.com -

e-mail: [email protected].

Page 21: Funboard 139

CORSI GRATUITI DI WINDSURF Seconda edizione, 2011

PER RAGAZZI E GENITORI DI MALCESINE:

Malcesine è uno dei più bei posti al mondo per la

pratica del windsurf, a tutti i livelli. Per far conoscere e

provare questo sport meraviglioso, e ricordare Luca e

Matteo, che di questo sport erano grandi appassionati,

abbiamo pensato anche quest’anno di dare la

possibilità a tutti i ragazzi al di sopra dei 12 anni e ai

loro genitori, residenti a Malcesine, di partecipare ad

un corso di windsurf gratuito.

PRINCIPIANTI:

Per il corso di windsurf la scuola fornirà tutta

l’attrezzatura necessaria: tavole, vele, mute, salvagenti, ect. I corsi si terranno presso il Nany Aqua Center di Navene e, in caso di necessità, presso la scuola Europa Surf

and Sail presso la Fraglia Vela di Navene. Il programma prevede un modulo base di 3 ore durante il quale si svolgeranno degli esercizi per acquisire confidenza con

l’attrezzatura e verranno impostate le prime basi e i primi concetti sulla conduzione. Per chi volesse continuare, si procede al modulo successivo di 6 ore, per il

completamento dell’apprendimento della tecnica e il raggiungimento dell’indipendenza nella navigazione. Non è necessaria nessuna preparazione specifica. Nonostante

l’obbligo di indossare il salvagente, è necessario un minimo di dimestichezza con il nuoto.

PER CHI SA GIA’ ANDARE… E VUOLE MIGLIORARE:

Per chi sa già andare, ma non possiede la propria attrezzatura e ha voglia di praticare il windsurf, è invece possibile, versando un contributo di 150 euro, affittare per

l’intera stagione l’attrezzatura presso uno dei centri convenzionati. Inoltre, per chi sa già andare, quest’anno sarà organizzato nei mesi di luglio e agosto un corso di

perfezionamento in manovre e freestyle con Fabio Calò, uno dei migliori freestyler e waverider italiani, caporedattore delle riviste Funboard e SupTime. Lo stage prevede

uscite con il Peler, con gommone d’appoggio per riprese video e foto, insieme a lezioni teoriche a terra e commento video. Il programma dettagliato sarà comunicato

entro metà giugno. Il gruppo sarà composto da non più di dieci allievi. Alla fine dello stage minicontest e attestato di partecipazione.

I centri convenzionati per l’affitto stagionale 2011 sono Nany Aqua Center ed Europa Surf and Sail.

Serenity, in memoria di Luca Carletto e Matteo Barzoi

Informazioni/Iscrizioni: Nany Aqua Center: 347 2235435 - 348 7747854 - [email protected] - Europa Surf and Sail: 338 605 30 96 - 339 665 90 85 - [email protected]

Page 22: Funboard 139

POWEREX RITORNA IN ITALIAI prestigiosi alberi Powerex ritornano sul mercato

iniziando da dove avevano interrotto la loro strada.

Powerex, il brand che costruisce tra i migliori alberi in

commercio, adatti alle uscite Wave più impegnative, è

tornato! Sono in arrivo nuovi alberi, migliorati e

sviluppati sulle nuove vele con nuove caratteristiche e

ancora più resistenti, il tutto sotto l’attenta

supervisione di due personaggi del calibro di Mark

Angulo e Kevin Pritchard. Il nuovo Sales Manager di

Powerex è Derrick Ho, molto conosciuto nell’ambiente

per la sua grande esperienza nel settore degli alberi da

windsurf, e Powerex è orgogliosa di averlo nel team

così come il folto gruppo di tester e il preparato e

competitivo sales team in grado di far tornare il

marchio al vertice delle vendite.

WIND’S BAR CUP 2011 Anche quest’anno l’appuntamento

ormai d’obbligo con la WIND’S BAR

CUP è confermato! L’evento che si

terrà sabato e domenica 2-3 luglio

aprirà l’intensa settimana di

regate che proseguirà con la

CENTO x100 TORBOLE WEEK

(campionato italiano assoluto

slalom e tappa campionato

italiano freestyle)! Per quanto

riguarda La Wind's bar cup, la

formula sarà sempre la stessa,

un downwind molto veloce con

arrivo spettacolare davanti al

Circolo Surf Torbole e condizioni

permettendo il SUP contest

la domenica mattina!

La regata è open, ma sarà valida

anche per il circuito AICW RRD

TEAM 12! Vi aspettiamo

competitivi sia in acqua che a

terra con musica e drink powered

by Wind's bar!

Page 23: Funboard 139

MAUI JIMMaui Jim propone una gamma articolata e completa di montature capaci di coniugare

gusto fresco e sportivo con montature dal look contemporaneo. Modelli performanti

dalle linee pure e dall'estetica sobria, perfetti per supportare ogni sportivo nelle

imprese più ardite. Montature in Nylon, flessibile per versatilità, durevole e resistente

per questi sunglasses che una volta indossati entrano a far parte delle personalità di

ciascun surfer. Differenti per forme e stili, tutte le nuove linee Maui Jim si distinguono

per l'esclusivo livello high tech dei materiali impiegati e per la tecnologia Polarized

Plus 2 superiore a qualsiasi altra nell'eliminazione dei riflessi e nella trasmissione

della luce utilizzabile. Gli occhiali da sole Maui Jim sono disponibili per visione singola

o progressiva. Anche chi ha problemi di vista non deve rinunciare ad una straordinaria

percezione de contrasto, della profondità e della pienezza di colori. Il 90% delle

collezioni Maui Jim sono infatti disponibili con lenti graduate dotate delle stesse

caratteristiche tecniche delle versione plano. Info: www.mauijim.com

CITY SURF TIRRENIA E MASSIMO MANNUCCINico Salvini, proprietario del famoso surf shop a Tirrenia, City Surf, nonché

attuale distributore italiano del marchio Goya Board, ha inserito nel suo

cerchio i team rider il nostro worldwide wave rider Massimo Mannucci aka

Manna. Una collaborazione eccezionale vista la ormai famosa esperienza del

toscano Manna ad utilizzare le Goya Board fin dall’inizio dell’esperienza di

Francisco Goya nella produzione di tavole da windsurf. Massimo per la

stagione 2011 sta utilizzando la 84lt Quad e la 78lt Quad conseguendo rippate

al limite… raidate vere per esperienze uniche. Per info: [email protected].

CITYSURF TIRRENIA (PISA) SURFSHOP, via degli oleandri, 51. TIRRENIA – PISA. Tel.

+39 050 33021

Massimo Mannucci

Page 24: Funboard 139

TIKI SHOPNasce a Bari il Tiki Surf Shop, XX metri quadri

riservati a tutti i prodotti che chiunque,

praticante o professionista, sia interessato al

mondo del windsurf, del kite surf e del paddle

surf, sogna di visitare almeno una volta nella

vita. Il nuovo negozio si trova a Bari,

direttamente sul mare di fronte alla spiaggia

di Torre Quetta e vanta la più vasta gamma di

tavole windsurf Starboard, tavole da paddle

surf Starboard di tutte le misure e per tutti i

gusti, vele Severne e Simmer, boma e alberi di

ultima generazione, trapezi PatLove per tutti i

gusti e tutte le esigenze, ci sono più di 100

modelli, e ancora scarpette in neoprene, una

infinita scelta di mute, lycre e smanicati

imbottiti delle migliori marche e poi ancora sacche per il trasporto delle tavole e

delle vele, zaini tecnici, caschetti di protezione e giubbottini imbottiti e di

galleggiamento fino ad arrivare ad un assortimento unico nel suo genere di pagaie

per le tavole da paddle surf e sacche porta pagaie. Un’infinità di pinne troneggia

inimitabile e lo spazio dedicato agli accessori è tra i più vasti e completi al mondo.

Ma le offerte del Tiki Surf Shop non finiscono qui, per i beach boys anche una ricca

collezione di infradito Cool, di magliette 686, di costumi Starboard e di cinte e

cappelli di ogni tipo. Questo il negozio che Beppe Caldarulo gestisce da quasi un

anno, supportato nella sua attività, da un’azienda seria e riconosciuta come la più

importante al mondo quale Starboard. L’idea di aprire un Surf Shop nasce proprio

da Beppe, il waterman italiano per eccellenza con la più grande esperienza nella

scelta di attrezzature ed accessori per il windsurf, il kite surf ed il paddle surf. In

un momento in cui la crisi economica si fa sentire anche in settori considerati

d’elite quale quello degli sport da scivolamento, la sola possibilità per continuare a

far vivere la sua passione era quella di cambiare rotta e così Beppe ha pensato che

realizzare un negozio all’interno del quale ogni interessato potesse trovare davvero

tutto ciò di cui ha bisogno, vedendolo,

toccandolo con mano ed avendolo sempre

disponibile senza dover attendere tempi

infiniti tra l’ordinazione e la consegna effettiva

dei prodotti sembrava la strada giusta. Così

Beppe ha scelto di proporre la sua idea alla

Starboard, che attualmente vanta il primo

posto tra le aziende produttrici di tavole da

windsurf e paddle surf e che ogni anno dedica

allo sviluppo dei prodotti gran parte del suo

fatturato. Starboard ha accettato la proposta

e oggi il Tiki Surf Shop è diventato il punto di

riferimento per negozianti e amanti di sport

da scivolamento provenienti da tutta l’Italia.

Ma Beppe non poteva fermarsi al solo negozio,

per far crescere e diffondere la pratica degli sport da scivolamento un negozio non

basta, serve una scuola, servono degli eventi gratuiti per la promozione dello sport

e così il negozio è diventato anche la base di una solida scuola windsurf, kite surf

e paddle surf che nella sola stagione 2010 ha registrato presso la spiaggia di Torre

Quetta più di 200 iscritti e un elevato numero di praticanti. Oggi la realtà del Tiki

Surf Shop è l’unica in Italia a poter vantare tanta scelta, uno staff di persone

qualificate per la vendita dei prodotti e una scuola super attrezzata. Lo Shop è

inoltre punto vendita 100% Starboard ed è possibile scoprire al suo interno le

ultime novità del brand ma anche trovare ottime offerte sul materiale usato o

nuovo degli anni passati. Il Tiki Shop è aperto tutto l’anno e vi aspetta a Bari in Viale

Imperatore Traiano 13, qui Beppe e il suo staff sono sempre disponibili per

consigliarvi al meglio ed aiutarvi a divertirvi al massimo nella pratica della vostra

passione. A chi non è di Bari il negozio offre la possibilità di visionare i suoi prodotti

e di acquistare semplicemente collegandosi alla pagina face book Tiki Surf Shop o

mandando una mail all’indirizzo [email protected] o telefonando al numero 080

8973758. Non perdete tempo entrate anche voi nel mondo Tiki!

Page 25: Funboard 139

BILLABONG XXL GLOBAL BIG WAVE AWARDSL'undicesima edizione del Billabong XXL Global Big Wave Awards, che premia le surfate

sulle onde più grosse del pianeta, ha decretato i vincitori il 29 aprile al Grove Theater di

Anaheim, California. Tra le novità di questa stagione, una grossissima per noi: Francisco

Porcella, il sardo-hawaiano che vive a Maui è stato nominato per il Biggest Wave Awards,

grazie a un'onda gigante surfata a Jaws lo scorso 2 novembre 2010. Un risultato storico

per l'Italia, che aggiunge un tassello agli importanti risultati degli italiani all'estero.

Francisco è supportato per le tavole da 99 Custom Boards, e da Vans e Dakine per scarpe

e accessori. Francisco Porcella è stato scelto tra centinaia di rider in giro per il mondo

per rappresentare una delle 5 onde selezionate diventando così il primo italiano ad

entrare in nomination nella storia del concorso. L’altezza delle onde viene calcolata

prendendo come punto di riferimento l’altezza del rider e proiettandolo virtualmente

sull’onda nel suo picco più alto. Francisco ci racconta la serata della premiazione.

Francisco, come è andata la Nomination in California per il Billabong XXL Global Big

Wave Awards?

È andata benissimo. Con l’occasione sono rimasto in California due settimane dal mio

amico e tow-partner Kai Katchadourian, che ha una casa vicino a San Fancisco. Siamo

andati a surfare in un paio di spot il giorno dopo la serata degli XXL Awards. La sera del

Billabong XXL Global Big Wave Awards siamo arrivati stilosi in camicia su una Bently

fiammante del 59, pronti per una bella serata piena di onde giganti con i chargers più

cazzuti di questo pianeta.

Peccato che sono arrivato secondo dietro al francese Sanchis che ha vinto con l'onda di

Bellhara. È comunque stato un grande onore essere l’unico scelto da Jaws e uno dei

cinque in nomination, tutti hanno potuto vedere che c’era anche un sardo tra la mischia

che ha rappresentato l'Italia per la prima volta nella storia. Gli Awards sono stati

trasmessi live la sera del 29 e due giorni dopo sono andata in onda anche su ESPN e Fuel

TV. I miei amici in Italia mi hanno visto sui canali satellitari la settimana dopo. Il giorno

dopo sono andato al Big Wave World Tour Ceremony, dove hanno incoronato Jamie

Sterling il vincitore dell'anno dopo le cinque tappe. Grazie a Vittorio Somella ho conosciuto

anche Garry Lynder, l’organizzatore del tour che mi ha detto che se mi faccio vedere nelle

diverse tappe del tour posso entrare come wilcard e rappresentare anche qui l’Italia. È stato bellissimo essere lì con tutti i big wave rider nella sacra stanza, dove ci sono

centinaia di tavole storiche dei più grandi surfisti dal 1950 ad oggi. Ora mi trovo in Sardegna con la famiglia in attesa del Capo del Capo!

Ecco la foto di Francisco Porcella inTow In a Jaws (Maui), selezionata

per il Billabong XXL Awards.foto Jimmie Hepp

Francisco Porcella a Reunion.

Page 26: Funboard 139

CHOCO FINSSTARFISH VS ROYAL FLUSHChoco Fins finalmente sbarca in Italia! Il brand di pinne di alta gamma presenta

le sue due creature Freestyle, la Starfish e la Royal Flush, due vere fuoriserie

interamente in G10, utilizzate dai migliori freestyler a livello mondiale: Steven

Van Broeckhoven (vincitore della recente tappa PWA in Austria), Kiri Thode e

Gollito.

Tra le due la Starfish è la pinna più polivalente in assoluto, infatti viene

proposta in 2 versioni: per il Freestyle nelle misure corte e per il bump&jump

nelle misure più lunghe. Per quanto riguarda il Freestyle è disponibile sia con

attacco Powerbox che Us-box, entrambi in 17, 18, 20 e 22 cm più la versione

radicale “Kiri Style” di soli 16 cm. Per il bump&jump andiamo invece dalla 24

alla 30 cm. La Starfish nella versione Freestyle è una vera macchina da

manovre, le due misure più piccole sono molto tecniche, non proprio per tutti,

mentre le altre sono sfruttabili da rider di tutti i livelli. Il grasso della pinna è

abbastanza arretrato in modo da aumentare la velocità di punta e il controllo

nelle manovre slide, inoltre l’outline curvo permette alla pinna di girare alla

grande. La Starfish è il modello Choco Fins che ha finora riscosso più successo,

la scelta giusta sia che vogliate partecipare alla coppa del modo o che vogliate

semplicemente “smanovrare” alla grande.

Per quanto riguarda l’altro modello, la Royal Flush è una pinna più tradizionale,

è stata sviluppata con l'aiuto del pluri-campione del mondo Gollito e viene

proposta in 5 misure: 15, 17, 19, 21 e 23 cm, tutte per scassa Powerbox. Una

pinna super potente e imbattibile nell’anticipo di planata! Facendo un paragone

tra i 2 modelli possiamo sintetizzare che chi sceglie la Starfish avrà una

accelerazione maggiore, più velocità e meno resistenza allo “slide”, mentre per

la Royal Flush avremo una pinna più stabile, con un anticipo di planata migliore

in condizione di vento leggero e nessun rischio di andare in “spin out”, insomma

una pinna generalmente più facile. Info: www.chocofins.com . Distribuito da:

Ocean Avenue - [email protected]

Royal Flush

Starfish

Page 27: Funboard 139
Page 28: Funboard 139

NEIL PRYDE 2K S/S SHORTY NP MENLo Shorty è per le vostre uscite quando l’acqua è calda, ma non sempre le giornate estive sono così

calde, e questa muta è l’ideale per quando dovete proteggervi dal vento fresco. La serie 2K è una muta

versatile che è stata disegnata per essere flessibile e durare nel tempo.

La nuova linea di mute dedicate alle ragazze di NPX dall’aspetto estetico aggressivo così come il prezzo!

Una muta per tutte quelle ragazze che non vogliono rinunciare allo stile indossando comunque un capo

confortevole, tecnico e soprattutto caldo, ideale per questa stagione dove il caldo si inizia a sentire ma

l’acqua è ancora un po’ fresca.

Lo shorty per l’estate che vi farà da seconda pelle, flessibile e ultra-resistente. Tre diversi tipi di

neoprene sono stati utilizzati per questa muta: Apex-Mesh nella zona del corpo per una maggiore

termicità e isolamento; Apex-Flex, nella zona delle spalle per la massima flessibilità nei movimenti;

Dura-Flex per le gambe, con massima resistenza agli urti e sfregamenti.

NOSE-PROTECTIONÈ un innovativo sistema per proteggere la vostra tavola. SEATEXBOARDS ha lanciato questo prodotto 7 anni

fa, interamente costruito a mano e con materiali compositi e di alta resistenza meccanica come fibre di

carbonio e differenti tipi e grammature di fibra di vetro. Nose-Protection è applicabile su qualsiasi tavola di

ogni marca, modello e anno, e “assorbe” il 95% degli impatti accidentali dal vostro albero, che potrebbe

danneggiare la prua della tavola. Questo prodotto è costruito interamente a mano e fissato sulla vostra

tavola mediante la tecnologia del sottovuoto. Tramite uno speciale procedimento, viene presa l'impronta

esatta della prua della vostra tavola, la produzione del Nose-Protection necessita di circa 24/36 ore. Sono

due i modelli che SEATEXBOARDS produce, differenti per costruzione, finitura e peso: Beginner e Pro.

Scheda tecnica Beginner: 70% carbonio, 30% fibra di vetro, peso 170gr. Colore di finitura bianco.

Scheda tecnica Pro: 100% carbonio, peso 120gr. Colore di finitura come la serigrafia della vostra tavola. Per

informazioni: www.nose-protection.com, oppure scrivere una e-mail a [email protected]. Nose-

Protection è un prodotto SEATEXBOARDS: via Strada Granda 87, Torbole sul Garda (TN).

NPX VAMP S/S FULLSUIT 3/2

NPX CULT S/S SPRINGSUIT

Page 29: Funboard 139

naishsails.com

ForcePower Wave

SessionAll Around Wave

BoxerCompact Wave

RallyFreeride

Indy2 Cam Slalom

Grand Prix Ltd.3 Cam Slalom

RipperJuniors

Scout SESchools

WaveCore Wave

KonceptUniversal Wave

FreestyleFreestyle/Wave

Nitrix/Nitrix ASTFreeride

Grand PrixSlalom

KailuaSchools/Recreational

PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPooooooooooooossssssssssssssssssiiiiiiiiiiiiibbbbbbbbbbbbbbiiiiiiiiiiiilllllllllllliiiiiiiiiittttttttttiiiiiiiiiiieeeeeeeeeeeeesssssss

distribuito da: Action to Sport SrlT: 0185-264754, F: [email protected]

Page 30: Funboard 139
Page 31: Funboard 139
Page 32: Funboard 139

Ciao Italia, mentre vi scrivo, mi trovo a 12.000 metri sopra all’Oceano Pacifico, in rotta

verso casa mia, Maui! Sono appena tornato dal mio bellissimo viaggio solito a Baja

per il Wave Camp di aprile... Abbiamo surfato delle condizioni davvero epiche, freschi

freschi dall’aereo! Volare in down the line su onde di 3.5 metri che si srotolano

perfettamente è un sogno che diventa realtà, specialmente in questa zona di deserto

così selvaggio e desolato!

È ormai da 5 anni che facciamo questi camps ed abbiamo sempre più allievi! Un

sacco di gente ci ha anche assicurato che se avessero saputo di imparare a surfare

in questo modo, sarebbero venuti già 10 anni fa! Un sacco di gente ha degli errori

ormai assimilati e correggerli risulta più difficile, ed è proprio questo che limita il

potenziale di spaccare sempre di più. Punta San Carlos è uno di quegli spot ideali

per imparare, l’onda è lenta e facile, permettendoti di fare un’infinità di turn,

facendoti migliorare notevolmente in fluidità e stile. Se volessi davvero arrivare al

prossimo livello in wave sailing, ti conviene farci un salto un giorno!

Se non avete ancora sentito parlare dell’ AWT, fate un salto qui

www.americanwindsurfingtour.com . Questo tour neonato offre ad un sacco di

wavesailor di mostrare le loro capacità nei vari spot degli US, mostrando al mondo

intero le ottime condizioni che ci sono qui in Nord America! Ci sono 5 tappe in

programma, la prima a Santa Cruz in California, poi Pistol River, Oregon, Punta San

Carlos in luglio, settembre sulla east coast a Cape Hatteras e poi, per chiudere in

bellezza, la finale si disputerà in Ottobre/Novembre ad Hookipa! Finalmente, ecco un

evento di rilievo nell’epicentro mondiale del wave sailing! Segnatelo sul calendario e

vieni a trovarci!

Dopo 9 giorni di puro wavesailing a Baja, mi sono diretto verso Nord per la prima

tappa dell’AWT! Ho aiutato con l’organizzazione dell’evento, quindi sono stato davvero

soddisfatto dell’ottimo risultato ottenuto. La novità più gradita è stata sicuramente il

ritorno di Josh Stone, rientrando nella scena delle competizioni per questo tour, hai

capito bene, Josh è tornato. Non solo è tornato ma si è anche portato suo figlio

12enne, Harley, al suo primo evento. Harley ovviamente ha lasciato tutti a bocca

aperta in spiaggia, chiudendo già dei massicci Forward esitati. È solo una questione

di tempo prima che diventi una minaccia, da tenere d’occhio anche Kai Lenny e Bernd

Roediger, che hanno entrambi un gran talento e sicuramente saranno dei giocatori

cruciali sulla scena. Un altro rider riemerso dal nulla è stato Ian Boyd! È stato

davvero bello rivederlo, anche se adesso si è trasferito nella zona di San Francisco

ed esce sempre al wave spot locale… Sfortunatamente per lui però non è riuscito a

presentarsi alla sua prima batteria per motivi famigliari.

Abbiamo avuto due grandi giornate con vento forte ed onda formata sui 2 metri, che

ci hanno permesso di concludere le single elimination dell’evento Expert ed

Amateur, mentre siamo riusciti a completare le intere double elimination per i

masters, juniors e donne! È stato un evento davvero di successo, a dir poco.

Un’ottima partenza per un tour da urlo! Le performance migliori sono state di

Francisco Goya, Kevin Pritchard, Camille Juban, Keith Teboul, Bernd Roediger, Josh

Stone ed Ingrid Larouche! L’uomo della settimana è però Nathan Mershon, assassino

sotto copertura, che ha sempre avuto un livello davvero notevole ma non è mai stato

riconosciuto nelle gare. È maturato parecchio, riuscendo a fare una performance

davvero notevole che gli ha fatto vincere la finale degli expert senza la minima

rivalità! Nathan ha chiuso tutte le manovre, sceglieva le onde più grosse e volava più

alto di tutti. Kevin Pritchard non era sicuro se gareggiare o meno dopo un infortunio

alla caviglia ad Hookipa, si è avvolto il piede nello scotch e l’acqua fredda lo ha

anestetizzato, permettendogli di agguantare un ottimo secondo posto, concludendo

davanti a Morgan Noireaux e Francisco Goya. Cisco è stato sfortunato in finale, e

dopo avere rotto il boma ha perso due set di onde belle, non lasciandogli scampo…

È bravo ma non tanto da riuscire a riprendersi una vittoria dopo uno svantaggio del

genere. Probabilmente avrà rimproverato il suo caddy Josh Stone per la negligenza

sul lavoro…

Per quanto riguarda la divisione femminile, Ingrid Larouche ha dimostrato di essere

la ragazza da battere. Non solo ha partecipato nella divisione femminile, ma anche

all’evento Amateur ed ha fatto vedere cosa sapeva fare anche ai maschi! È arrivata

seconda dietro al waverider locale, Eric Sorrenson, un’ottima prova. La divisione

giovane era piena di talenti. Il più esuberante è sicuramente Bernd Roediger, questo

ragazzino spacca! Sicuramente, appena riuscirà a capire ancora qualcosa sul suo

materiale e sulle varie strategie, sarà l’uomo da battere. Per la sua età poi, le

capacità di waterman sono davvero notevoli! Fa anche SUP coi migliori e chiude

Backloop con lo stampo e massima sicurezza. Mi ha davvero impressionato! Morgan

Noireaux ha fatto davvero un’ottima prova ma non abbastanza per riuscire ad

eliminare questo piccolo ninja! La finale è stata davvero mozzafiato, ma negli ultimi

secondi Bernd ha davvero cambiato passo, vincendo chiaramente. Morgan ha

continuato a provare la Taka, non riuscendo però a chiuderla e concludendo al

secondo posto, chiudendola poi nella finale Export. La terza posizione è andata al

rider locale Jordan Reed, seguito poi da Nick Dudet ed Harley Stone in quinta

posizione! Brian Casserio è tornato sulla scena ed ha dominato nella categoria

Masters. Reed Nelson e Macrae Wylde sono arrivati rispettivamente in seconda e

terza posizione.

Sulla scena PWA, ci sono un sacco di eventi pronti alla partenza e tutto fa pensare ad

una delle stagioni migliori degli ultimi anni! I freestyler hanno già disputato 2 tappe

e ce ne sono ancora molte altre in previsione. Sono davvero ansioso di vedere chi

sarà incoronato campione del mondo 2011! Anche i racer dovranno darsi parecchio

da fare, un sacco di spostamenti costosi, sperando che ci siano delle buone

condizioni ad attenderli. Per quanto invece riguarda i ragazzi del wave, ci potrà

essere una sorpresa verso fine stagione, ora è troppo presto per fare anticipazioni,

ma, col tempo, potrebbero saltare fuori degli eventi in location davvero interessanti…

Per quanto riguarda le condizioni qui a Maui, le onde sono ormai andate in letargo,

mentre il vento continua a soffiare a bomba, spazzando le calde spiagge bianche

giorno dopo giorno per tutta l’estate! Sarà una stagione indimenticabile!

Alacciatevi le cinture di sicurezza, sarà un’estate veramente ma veramente

divertente!!!

Ciao Italia!

MP

Page 33: Funboard 139

Speedo Aquabeat per essere sempre, anche in acqua, sulla cresta dell’onda.

Distributore Nazionale: SofTeam Macherio (MI) Tel 039 207891 www.softeamitalia.com - www.123vai.it - www.playhd.it - www.sportxtreme.it

� Outdoor� Trekking� Ciclismo� Mountain Bike� Subacquea� Diving� Nuoto� Piscina

� Rafting� Canoa� Surfing� Snorkeling� Skateboarding� Snowboarding� Free climbing� Paracadutismo

� Volo� Moto� Cross� Trial� Parkour� Auto� Rally� Sci

www.sportxtreme.it

Aquabeat - Aquabeat2.0 - MP3 player impermeabile.AquaBeat consente di riprodurre brani musicali fino a 3mt di profondità.Grazie al suo design innovativo e alle diverse colorazioni, si propone comeil compagno ideale di ogni sportivo. Nuotare o svolgere un’attività fisicasenza rinunciare al piacere di ascoltare la propria musica preferita. � Impermeabile e stagno� Look unico con il DNA Speedo� Design ergonomico

� Auricolari con clip di sicurezza� Supporta file audio: MP3, MP3 VBR

WMA (FLAC per alcuni modelli)

srf_

411

Page 34: Funboard 139

32

Heidi Wunram e Uli Holtz.

Fort Dauphin

Page 35: Funboard 139

33

Madagascar è per gli esperti viaggiatori una sfida. Ciò

che cercavamo Uli e io era una reale avventura, un

viaggio in un paese con solo il 10% di strade asfaltate,

senza infrastrutture, con gente rilassata e un mare di

tradizioni locali. Tempo fa, nel ‘97, Peter Garzke, andò

a Lavanono durante la Windsurf Trilogy e si imbatté

nell’isola e nella sua gente, la sua vita, da quel viaggio,

fu segnata profondamente. Anche Boujmaa che ha

surfato Diego Suarez nel 2007, durante il

W.S.Challenge, ha avuto modo di apprezzare il luogo.

Così abbiamo cominciato a pianificare il nostro

viaggio in rosa. Uli e io sole, nel selvaggio sud del

Madagascar.

Uli Hölzl 5 volte nel Wave Tour PWA, campionessa

Olimpica di snowboard e campionessa Europea

Halfpipe, medico e farmacista, è una ragazza non da

poco, che significa un metro e cinquantacinque di

pura potenza ed energia sia in mare che a terra! Io

dovevo organizzare e prenotare i biglietti aerei,

mentre Uli doveva occuparsi del 4WD e dell’autista

(assolutamente necessario in quel paese!). Ogni altro

aspetto del viaggio l’avremmo pianificato una volta

raggiunta l’isola.

Mentre Uli si trovava sull’Isola di Mauritius in

compagnia di Tom Hartmann e Stefan Richt, crebbe in

loro l’entusiasmo all’idea del viaggio in Madagascar,

così i due ragazzi ed Uli partirono due settimane

prima e io li raggiunsi alla data prestabilita mentre i

ragazzi facevano ritorno a Mauritius.

Le prime notizie di viaggio che ricevetti da Uli non

furono così esaltanti: per cominciare 5 ore di ritardo

sul volo Mauritius-Madagascar, con conseguente

perdita di connessione a Tana e smarrimento dei

surf… il resto lo potete immaginare.

Per fortuna a Fort Dauphin l’organizzazione sembrava

essere migliore.

Tsilav, un gentilissimo surfer del posto, aveva

procurato un 4WD con conducente, Tony, entrambi

attendevano l’arrivo dei tre all’aeroporto. Uli mi

scrisse che dopo gli inconvenienti del viaggio aereo la

visione dei due ad attenderli era stata meravigliosa!

FORT DAUPHINFort Dauphin (Taolagnaro) è situata nella parte più

a sud est dell’Isola, sull’oceano Indiano a ridosso di

verdi colline, adagiata su un promontorio spazzato

costantemente dal vento e circondata da immense

spiagge su cui le onde si infrangono e si

trasformano in candida spuma. A nord della città si

trova la ventosa “Baie du Monseigneur”, dove il

local surfer Tsilav gestisce una scuola surf. La vista

fuori dall’acqua in direzione dell’ingresso al

porticciolo è impressionante, sette pittoresche navi

arenate sulla sabbia decorano il lussureggiante

paesaggio. A sud est della città invece si trova la

“Baie des Galions”, che parte da Libanona Beach

lungo Filao Beach sino allo spot di surf “Vinanibe”.

Le spiagge di Libanona e Filao hanno sabbia

talmente bianca e sfumature del mare tanto

turchesi da sembrare perfino finte e un po’ kitch!…

Se solo il centro della spiaggia non fosse utilizzato

come bagno pubblico...

Vinanibe è un grosso beach break con forte

corrente che funziona con mare da sud-est. Mentre

Uli a Fort Dauphin.

Uli Holtz spadaccia molto vicina al reef affiorente.

Page 36: Funboard 139

34

il nord est soffia perfettamente side, mure a

sinistra, entrando però un po’ rafficato. Tom deve

aver sperimentato sulla pelle la potenza di quei lip:

dopo soli 15 minuti di navigazione ha distrutto il

suo unico boma! Fortunatamente per lui il nostro

autista aveva in precedenza lavorato per un club

Natalie Simon e non gli è stato difficile procurare a

Tom un boma usato! Lì normalmente non si trova

nessun accessorio! Dopo due giorni di pioggia,

mareggiate e cattiva connessione ricevetti notizie

dai tre viaggiatori intrepidi circa il meteo locale

che annunciava 6 metri d’onda, ragion per cui si

sarebbero spostati da Fort Dauphin a Lavanono.

10 GIORNI DOPO SONO ANCHE IO INVIAGGIO VERSO IL MADAGASCARLa visione di Uli ad attendermi all’aeroporto non

poteva esser migliore, dopo trenta ore di viaggio,

quasi senza chiudere occhio e senza il mio materiale

da windsurf, crollo tra le sue braccia! A Tana, mi

comunicano che la mia attrezzatura è rimasta a Parigi

e arriverà sull’isola l’indomani. Ad ogni modo mi è

andata meglio che ad una signora anziana a cui è

andato perso il gatto!

Uli mi porta all’Hotel dove Tom e Stefan ci attendono

per cena. La verità è che i tre non stavano nella pelle

all’idea di raccontarmi della settimana di condizioni

esagerate prese a Lavanono! Quasi sei metri nei set

più grandi, onde pulite rapide e potenti, soli sullo spot!

Uli racconta di essere rimasta più di un’ora, il primo

giorno sul reef, a cercare di capire dove fosse il

miglior accesso. Le foto mostratemi parlano da sole!

Due giorni di mare grosso e vento, dopo i quali il vento

ha smesso di soffiare. Almeno però hanno continuato

a surfare le onde meravigliose di quel fantastico spot.

Il racconto si interrompe quando i ragazzi si

accorgono che è giunta l’ora di andare in discoteca a

“Gina”: l’unico locale dance di Fort Dauphin, con bella

musica, rum, gente simpatica.

I due giorni successivi restiamo a surfare il beach

break a causa del mancato recapito del mio

materiale... poi finalmente... Eccolo!

I ragazzi tornano a Mauritius mentre Uli ed io iniziamo

il nostro viaggio!

LAVANONOSe Fort Dauphin è una zona di verde rigoglioso,

tropicale, il clima cambia drasticamente dopo soli

pochissimi chilometri. Infatti, le catene montuose

che si estendono da nord a sud nella parte più ad est

dell’isola, accolgono le piogge provenienti

dall’oceano e dividono il clima in modo netto. Una

parte umida, tropicale, verdissima, l’altra secca e

arida. Se solo pochi minuti prima stavamo

attraversando immense terrazze coltivate a riso,

circondate da rigogliose piante di frutta e foreste

tropicali, ora attraversiamo strade sterrate, sporche

e polverose . Il nostro autista Tony, soprannominato

“Schumacher” è completamente a suo agio tra

questi sterrati pieni di buchi e dossi ed evita

abilmente ogni Zebu che incrociamo.

Zebu è il bestiame locale del Madagascar e oltre a

ciò rappresenta una fonte essenziale per il paese. La

carne ha un gusto incredibilmente intenso e

caratteristico è il “costo di manutenzione” di questi

animali, minimo: possono vivere cibandosi di cactus

che trovano facilmente ovunque. Le loro corna sono

Heidi Wunram in Bottom Turn.

Una caratteristica strada non asfaltata del Madagascar.

Page 37: Funboard 139

35

utilizzate per decorare le tombe e simboleggiano la ricchezza

del defunto.

Il luogo funebre infatti è per ogni abitante dell’isola

importantissimo, moltissime tribù spendono ogni avere per

costruire tombe magnifiche, questo perchè la vita attuale è

considerata solo un transito verso quella che è creduta, nella

cultura locale, la vera vita! Abbiamo assistito al rito funebre di

un quindicenne che ha perso la vita a causa di una sciocca

infezione, è stata una vera e propria festa!

Dopo 10 ore di dossi (per un totale di 180 km!) raggiungiamo

finalmente lo spot Lavanono-Beach! E’ notte inoltrata e la luna

piena è circondata da un alone quasi surreale, argentato che

illumina le onde che si srotolano e poi frangono sulla sabbia

nella baia.

Il nostro piccolo bungalow in legno, dista dolo15 metri dallo

spot! Un sogno! La mattina dopo il vento soffia già forte

scuotendo la nostra capanna di legno. Le onde mast-high

frangono tuonando sulla scogliera! Armiamo la 4.2 ed

entriamo in acqua, adrenalina a mille! La barriera corallina

non è troppo pericolosa, ma ancora dobbiamo capire qual’è il

canale ottimale per uscire! L’onda è veloce, forte,

semplicemente perfetta! Si srotola liscia sulla sinistra, non è

nemmeno troppo difficile da surfare, se non si cade finendo in

“centrifuga”. Dopo 4 ore di puro waveriding ho fatto ciò che

non si deve fare: mi sono fatta travolgere, concludendo la mia

sessione con la vela disintegrata! Uli, l’indistruttibile, resta a

surfare sino a tramonto... Il giorno dopo la marea è già più

piccola ma con la 4,7 sfruttiamo ancora alcuni set

decisamente belli. Ancora una volta: solo Uli ed io sul posto! Il

giorno facciamo una session con vento leggero, e i seguenti

cinque giorni facciamo surf a causa dell’assenza di vento... uno

spettacolo indimenticabile, surfare tra i delfini e assistere ad

un passaggio di balene a poco più di 50 metri… una sensazione

indescrivibile!

A Lavanono la vita notturna è pressoché inesistente, c’è solo un

“supermercatino” di 2m x 3 in cui si trova letteralmente di

tutto! Di fronte ad esso due tavoli diventano il luogo d’incontro

degli abitanti del villaggio. Dietro questi tavoli c’è un piccolo

locale dove la sera, per 20 cent (per coprire spesa dell’olio del

generatore) si possono vedere video, in lingue generalmente

europee che una parte infinitesimale degli abitanti capisce.

ANAKAODurante l’avventuroso tragitto incrociamo di tutto: pescatori

nomadi nudi e non, combattiamo con letti di fiumi melmosi,

altri secchi, difficilmente percorribili, motori in ebollizione,

foreste.

Lungo il percorso Tony ci mostra il più antico Parco Naturale

dell’Isola, dall’impronunciabile nome "Tsimanampetsotsa",

dove si può avvistare il più antico baobab del Madagascar

(3000 anni!), ci sono inoltre pesci senza occhi e un sacco di

luoghi sacri. Inoltre è vietato camminare, nuotare o girare in

barca sul lago sacro del parco. Finalmente arriviamo a

destinazione. Anakao!

Anakao è una baia bellissima circondata da tre barriere di

alta qualità: Pousse Pousse con condizioni moderate, Jelly

Baby già impegnativa e poi il tubo di alta classe ride-reef

Fiamma Bocce. Un giorno normale ad Anakao inizia alle 6 del

mattino per recarsi in piroga al reef esterno. Poi, quando

intorno alle 12 il vento aumenta si arma direttamente in

piroga e si surfa sino alle 5 del pomeriggio ora in cui il vento

inizia a calare.

Page 38: Funboard 139

RIENTRO A TANAI giorni successivi l’onda inizia a calare e quindi, restandoci pochi giorni

prima del rientro in Europa, decidiamo di tornare senza fretta verso Tana.

Il paesaggio cambia ad ogni ora: da terrazze coltivate a riso a montagne in

stile austriaco, foresta pluviale, lemuri, zebù e un sacco di gente cordiale e

interessante! Ad eccezione di alcuni poliziotti corrotti durante i controlli,

non abbiamo mai visto una situazione pericolosa e riusciamo perfino ad

arrivare in tempo in aeroporto per cominciare il viaggio di ritorno in un

modo completamente diverso. Con i cuori colmi di emozioni, le teste farcite

di immagini incredibili, musica, odori, colori, ricordi impressionanti, Uli ed

io abbiamo fatto ritorno a casa, consapevoli entrambe che nessun luogo

prima ci aveva toccate nel profondo come il Madagascar.

Uli in action.

Il caratteristico Baobabdel Madagascar.

Page 39: Funboard 139
Page 40: Funboard 139

38

XVI TROFEO NEIROTTI, 7-8 MAGGIO 2011 90 ISCRITTI. Un successo inaspettato al XVI Trofeo Neirotti sulle acque di Torbole sul

Garda. Tutti i top italiani erano presenti, nessun assente, era da tanto che non si

vedevano questi numeri e anche questi nomi in acqua tutti insieme! Il Circolo Surf

Torbole e Circolo Vela Arco hanno amministrato al meglio questi due giorni di regate,

che hanno visto in acqua 90 atleti battersi prima in FW (Formula Windsurfing) e poi

in Slalom. Durante la giornata di sabato si sono disputate prima le prove di FW e a

seguire (dopo una leggera pausa) due prove di Slalom su percorso downwind con

partenza di flotta. Il vento non era di certo la classica “Ora” di Torbole, ma non ci

sono stati assolutamente problemi per la classe FW, qualche problema invece per lo

Slalom, che, dopo la prima prova, la seconda è stata al limite del planabile. A fine

giornata Cucchi e Menegatti erano rispettivamente primi per le categorie FW e

Slalom. Domenica è stata caratterizzata da ancora meno vento, e quindi si sono

disputate solamente prove di FW, lasciando invariata quindi la classifica dello Slalom.

Cucchi senza problemi si è portato a casa quasi tutte le prove di FW, andando a

vincere la Coppa Italia davanti a Begalli e Reuscher. Per lo Slalom vince quindi

Menegatti, seguito da Iachino e Malte. Il trofeo Neirotti (somma delle due discipline)

è stato vinto invece dal romano Marco Begalli, che è riuscito a essere costante sia in

FW che in Slalom, portandosi a casa questo bel risultato!

CST CUP, 23-24 MAGGIO 2011Iniziano come di consueto le gare al Garda, e quest’anno si aprono direttamente a

Pasqua con la CST Cup, regata Slalom su percorso downwind molto lungo, con

arrivo proprio davanti alla spiaggia del Circolo Surf Torbole. Tanti i regatanti al via,

e diversi nomi importanti come Cucchi, Fauster, Iacchino, Malte, Prati e tanti altri.

Il sabato sembra partire proprio bene con un bel vento da sud che pero a metà

pomeriggio cala drasticamente rimanendo molto rafficato e incostante. Nonostante

questo le regate vengono svolte sia sabato che domenica, con vento quindi medio

leggero, e che vedono il ritorno in grande alle regate italiane di Andrea Cucchi, che

dopo qualche anno passato dietro al pc per la sua azienda di vele Point-7, è riuscito

ad allenarsi e tornare in acqua più in forma che mai. Poco lontano da lui c’è Thomas

Fauster che si deve accontentare del secondo posto, seguito a poca distanza da un

forte Matteo Iachino che sembra molto in forma quest’anno. Fuori dal podio

Francesco Prati che precede il compagno di team Malte Reuscher. Dietro di lui

Armando Bronzetti, primo free12. Il vincitore degli juniores è il giovane Andrea

Mantovani che conclude con un ottimo settimo posto!

La flotta Slalom dela CST Cup.A destra: Marco Begalli, vincitore del Trofeo Neirotti.

Alberto Menegatti, Iº classificatoSlalom Trofeo Neirotti.

Una delle partenze della FW Trofeo Neirotti.

Page 41: Funboard 139

39

EUROLYMPSELEZIONI OLIMPICHE - LAGO DI GARDA, 11-15 MAGGIO 2011Dopo 4 anni si torna a parlare nuovamente di Olimpiadi, dove il windsurf è

presente con la classe RS-X. Manca ormai poco a Londra 2012, poco più di un

anno, e le selezioni per i portacolori italiani sono ormai giunte al termine.

L’Eurolymp di Torbole sul Garda è stata la terza e ultima prova per la selezione

della squadra italiana. Solo un uomo e una donna per nazione sono ammessi, e

proprio per questa la campagna olimpica è stata molto dura e tirata!

Con quest’ultima gara di selezione sia gli uomini che le donne si giocavano il

tutto per tutto. Nel campo femminile la lotta era tra l’olimpionica Alessandra

Sensini e la giovane Laura Linares. Mentre per gli uomini la guerra era tra

Federico Esposito (Bart) e Fabian Heidegger, anche se vedeva avvantaggiato

Federico per le buone regate precedenti. A Federico bastava concludere

l’Eurolymp nelle prime 10-15 posizioni, mentre per Fabian i giochi si facevano

sempre più difficili se non impossibili.

Dopo 5 giorni di regate con condizioni di vento

medio-leggero con un totale di 11 prove per gli

uomini e 8 prove per le donne, si è giunti alla fine

delle selezioni olimpiche (per quanto riguarda

l’Italia). Questi sono i surfisti che ci

rappresenteranno per le prossime olimpiadi:

Federico Esposito e Alessandra Sensini. Se per

Alessandra è la sesta olimpiade (si avete capito

bene la sesta!) per Federico è la prima! Quindi in

bocca al lupo a tutti e due! Vi terremo aggiornati

sulle prossime regate importanti in vista delle

olimpiadi, e sul prossimo numero troverete

un’intervista esclusiva a Federico “Bart” Esposito! Non perdetevelo!

CLASSIFICHEREGATA SLALOM CST CUP1 CUCCHI ANDREA ITA 1 (Patrick, Point-7)

2 FAUSTER THOMAS ITA 106 (F2, North Sails)

3 IACHINO MATTEO ITA 140 (JP, Gaastra)

4 PRATI FRANCESCO ITA 10 (RRD, Point-7)

5 REUSCHER MALTE ITA 7777 (RRD, Point-7)

6 BRONZETTI ARMANDO ITA 186

7 MANTOVANI ANDREA ITA 15

8 FAUSTER VERENA ITA 31

9 PATUELLI SEBASTIAN ITA 848

10 VALENTI STEFANO ITA 604

11 WENTER ROLAND ITA 94

XVI TROFEO NEIROTTIFW

1. CUCCHI ANDREA ITA (Patrick, Point-7)

2. BEGALLI MARCO ITA 415 (Starboard, Severne)

3. REUSCHER MALTE ITA 7777 (RRD, Point-7)

SLALOM

1. MENEGATTI ALBERTO ITA 4 (Starbord, Gaastra)

2. IACHINO MATTEO ITA 140 (JP, Gaastra)

3. REUSCHER MALTE ITA 7777 (RRD, Point-7)

SL. JUNIORES

1. CAMOZZI NICOLA ITA 993

SL DONNA

1. FAUSTER VERENA ITA 31

FREE 12

1. WENTER ROLAND ITA 94

2. FERRI GUIDO ITA 7799

3. BRONZETTI ARMANDO ITA 186

COMBINATA TROFEO NEIROTTI: BEGALLI MARCO ITA 415 (Starboard, Severne)

Alessandra Sensini, parteciperà alla sua6ª Olimpiade, Londra 2012!!!

Francesco Prati

Page 42: Funboard 139

ANDREA CUCCHI IS BACK!Tutti conoscono Andrea Cucchi is back!, in testa alle classifiche nazionali e

internazionali per diversi anni e da alcuni anni alla guida di Point-7, le vele nere che

ormai stanno conquistando il mondo. Proprio per questo Andrea ha trascurato

molto le gare negli ultimi anni, ma quest’anno sembra tornato più in forma che mai

vincendo due gare su due nelle acque di casa!

Che il vero Cucchi sia tornato imbattibile come un tempo? Scopriamolo insieme a lui:

Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per le due regate vinte (CST Cup e

Coppa Italia FW), spiegaci un po’ a noi poveri mortali come mai questo rientro

in grande stile alle regate?

Ti ringrazio. Non ho mai veramente smesso di competere, ma sicuramente molto più

part time e con molto meno allenamento. L’anno scorso non ho partecipato alle gare

in Italia perchè avevamo appena aperto lo Store di Point-7 a Torbole e dunque

quando ero a casa, ho seguito più volentieri l’iniziazione dello store, e ho solo

partecipato al PWA. Oggi dedico molto più tempo allo sviluppo del materiale e

all’azienda. Il rientro alle regate nazionali quest’anno è stato grazie ad un team

fantastico alle spalle che sta gestendo l’azienda in maniera egregia, e dunque ho

avuto la possibilità di staccare e dedicarmi a qualche gara in più. Fare regate è

importante per capire al massimo livello il comportamento dell’attrezzatura quando

spremuto al centesimo. È da li che parte il vero sviluppo. Ho così anche la possibilità

di passare tempo con la mia squadra e capire anche le loro esigenze, valutando in

questo modo il vero feedback che posso ottenere anche da loro.

Alle due regate vinte erano presenti i più forti italiani del momento.

Certamente ti sei preparato bene quest’inverno. Dove sei stato? Hai seguito

un allenamento specifico?

Palestra, corsa, diete... sono tutti ricordi. Grazie ai test e sviluppo attrezzatura riesco

entrare in acqua tutti i giorni per qualche ora, ed è questo a tenermi allenato. Il resto

dell’allenamento lo faccio davanti al computer! Ho passato 4 mesi a Tenerife dove

abbiamo trovato condizioni di vento fantastiche sempre sopra i 25 nodi. Con le vele

grandi che poi ho usato alle 2 gare non ci ero mai uscito. Giusto una settimana prima

della gara con Patrik Diethelm, per fare dei test di pinne.

Quali sono i tuoi programmi per quest’anno?

Il programma è di andare il più forte possibile, ma tenendo conto che sicuramente

non posso più essere concentrato come lo ero una volta. Parteciperò alle gare più

importanti di Formula e PWA. Oltre ad essere importante per lo sviluppo del materiale,

è anche un’ottima scusa per poter viaggiare e creare nuovi contatti per Point-7.

Con i tanti impegni della tua azienda, riesci sempre a uscire in surf ed

allenarti?

Non ha senso fare questo lavoro per dimenticarsi lo spirito vero di questo sport

chiudendosi in ufficio. Bisogna prendersi tempo per andare in acqua tutti i giorni per

capire meglio il prodotto che si sviluppa, si produce ed alla fine si vende al cliente.

Solo così si può consigliare e soddisfare i nostri amici surfisti. Tutta la nostra

attrezzatura viene testate in acqua e messa in commercio solo se ci abbiamo fatto

abbastanza ore di navigazione, e solo se siamo convinti del prodotto al 100%. Nella

nostra azienda abbiamo solo windsurfisti, molti che partecipano anche a gare, ed

hanno quasi l’obbligo di uscire in windsurf tutti i giorni. Dobbiamo essere aggiornati

365 giorni all’anno su quello che succede nel nostro vero mondo.

Cosa consigli a un surfista che durante la settimana lavora e non ha tanto

tempo per uscire in surf? Palestra, corsa, bici… ?

Se si ha tempo di andare in palestra, si ha tempo di farsi anche 20 minuti di windsurf

che fa molto meglio che fare qualsiasi altra cosa. Poi se non si abita vicino all’acqua

allora meglio andare a correre, o con la bici... la palestra la metterei per ultima.

Grazie Andrea e in bocca al lupo per tutta la stagione!

40

Page 43: Funboard 139

OBERALP - TEL 0471.242874 - [email protected]

Page 44: Funboard 139

42

STEP BY STEPBoujmaa Guilloul:

FOTO 1) Appena vista la rampa ho capito immediatamente che si trattava del tipo di

rampa che aspettavo da tanto. Era il momento di tentare quel triplo, lo dovevo fare

a Maui perché è il luogo per dare sfogo alle mie follie… Non stavo pensando al

Forward quel giorno, ma una volta vista la velocità che avevo e quanto vento c’era,

l’ho provato. Da questo istante ho isolato le mie emozioni e mi sono detto ora o mai

più, almeno per un primo serio tentativo. Ho bloccato tutti i miei pensieri. Tutto ciò

che sapevo era che avrei dovuto ruotare 3 volte.

FOTO 2) Qui è il momento del decollo, sapevo che avrei raggiunto una buona altezza

per il triplo, la raffica mi stava spingendo in alto.

FOTO 3) Assumo l’assetto per continuare a salire.

FOTO 4-5-6) Nel momento in cui raggiungo la massima altezza inizio la prima

rotazione. È andata bene, leggermente lenta ma in pieno controllo.

FOTO 7) Al termine del primo Forward, nella mia mente ero già pronto per il secondo,

come si vede nella prossima foto…

FOTO 8)… Qui, si vede chiaramente, che ho ancora abbastanza potenza nella vela.

FOTO 9-10-11) La rotazione sta diventando troppo verticale, il che non mi ha aiutato

Page 45: Funboard 139

43

per la terza rotazione… come si vede ho chiuso la seconda rotazione troppo verticale.

FOTO 12) Qui ho perso tanta altezza e velocità e non ho più vento nella vela e il mio

corpo è distante dall’attrezzatura…

FOTO 13) Ora il corpo è troppo indietro, la tavola e la vela non ruotano insieme, sto

perdendo velocità attorno all’asse della rotazione, la vela non mi spinge più in avanti.

FOTO 14-15) Sto tirando in avanti, per andare verso la terza rotazione, ma il tutto è

fuori equilibrio, la tavola, io, tutto è lontano dall’asse di rotazione, ho comunque

forzato la terza rotazione, diciamo che il mio corpo e la mia attrezzatura non sono

più un corpo unico, come nella prima e nella seconda rotazione ed ora l’incidente.

Qui il crash, dietro l’onda non si può vedere ma è stato serio… non ricordo nulla di

questo perché ho perso i sensi.

Ciao Boujmaa, prima di tutto come stai e come ti senti?

Sto molto meglio ora, ancora un po’ di giorni di convalescenza. Sono solo un po’ giù

di morale perchè non posso andare in acqua.

Avevi mai tentato un triplo Forward prima?

No non lo avevo mai provato seriamente, è stato il primo vero tentativo.

Page 46: Funboard 139

44

Quando hai visto la rampa, avevi già intenzione di provarlo? Oppure hai deciso una

volta in aria?

Appena ho visto l’onda ho capito che si trattava della rampa che da tempo stavo

aspettando per tentare il triplo... e con la perfetta raffica. Ho solo esitato un attimo

prima di iniziare la terza rotazione.

Perchè hai aspettato prima di iniziare la prima rotazione, come un Forward esitato?

Campello nel suo tentativo a Pozo aveva iniziato la rotazione subito mentre stava

ancora salendo!

Secondo me quando si va molto veloce, se si inizia la rotazione mentre si sale l'asse

della rotazione si sposta. Se invece vai molto molto in alto secondo me è possibile

chiudere tutte e tre le rotazioni prima di toccare l'acqua, questa volta non ero

abbastanza alto...

Cosa hai pensato dopo la prima rotazione?

Ho pensato di essere abbastanza in alto per farne una seconda e poi, finita la

seconda, che potevo chiudere anche la terza.

Cosa è andato storto però?

Il mio corpo ha rallentato ed ha perso il ritmo della rotazione, similmente a quando

si prova il Forward e non sei convinto al 100%, sposti la mano dietro ma il corpo è

troppo distante dal rig, sicuramente non lo chiudi.

Ti ricordi quale parte del corpo ha colpito l'attrezzatura? Quali sono state le

conseguenze?

Non ricordo nulla, solo l’onda, poi il volto di Klaas mentre ero in aria, tutto il resto è

il vuoto... Ho una frattura al quinto metacarpo, una commozione cerebrale, ho bevuto

acqua e quasi sono annegato, anzi ero annegato, ringrazio Klaas per avermi salvato.

Invece non si è rotto nulla dell’attrezzatura.

Ti sei reso conto immediatamente della situazione?

Non ricordavo nulla, quando sono ritornato cosciente non riuscivo a capire cosa

fosse successo o dove fossi... un vuoto nella memoria...

Come sei stato soccorso?

Klaas mi ha “ripescato” da sottacqua, Ferdinando Loffreda lo ha aiutato a

trasportarmi sulla sua tavola mentre io continuavo ad affondare. Klaas mi ha poi

massaggiato i polmoni in modo da permettermi di riprendere la respirazione, dopo

qualche minuto è arrivato anche il lifeguard per riportarmi a terra, poi ricordo la

sirena dell’ambulanza mentre lentamente riprendevo i sensi in spiaggia.

Tra quanto tornerai in acqua?

Direi una decina di giorni ancora.

Lo proverai ancora?

Certamente, in questo momento non ho paura e spero che sia così e di mantenere

la mia solita attitudine quando tornerò in acqua. Sicuramente indosserò il caschetto

e l'impact vest...

Penso che tu voglia cogliere l’occasione per chiarire la questione dell'assicurazione…

Tutto bene, ho l'assicurazione viaggio ed è tutto risolto, hanno pagato tutti gli oneri.

PS: thanks to Mario Gozzetti / www.oceansource.net

Page 47: Funboard 139
Page 48: Funboard 139

46

INCIPT: Idea buona, ma come realizzarla? Prima di tutto ci vuole un buon fotografo

e con i tempi che corrono non sempre è così scontato trovarlo, poi ci vuole un team

affiatato di rider che si conoscano alla perfezione, ci deve essere una bella giornata

di sole e senza foschia, le onde devono essere perfette e possibilmente delle lunghe

barre che arrivino da lontano spazzolate da un fresco vento side (capirete poi il

motivo) ed, infine, un posto che sovrasti lo spot per posizionare il fotografo in modo

che si veda nelle foto più sfondo possibile, ovviamente lo spot dovrebbe essere anche

a nostra completa disposizione senza nessun altro rider. Semplice no?!?

Assolutamente no… infatti prima di arrivare al risultato di questo articolo sono stati

diversi i tentativi andati a vuoto per la mancanza di una o più delle condizioni sopra

descritte. Arriva però il giorno X e, dopo il nostro appuntamento di mattina presto ad

Haakgat per fare un check delle condizioni e constatare ancora una volta

l’impossibilità di iniziare il lavoro, ecco che Andrea Rosati salva letteralmente la

situazione dicendo che secondo lui saremmo riusciti a raggiungere il nostro

obiettivo nello spot sotto casa sua, a Sunset Links! Detto fatto ed in un attimo ci

siamo spostati a Sunset per controllare le condizioni e scoprire che era davvero

tutto perfetto. Vento side da 5.0, lunghe barre che arrivano da lontano, sole e

soprattutto tutto lo spot solo per noi! Una volta istruito il fotografo principale, Felice

Zompanti, su come scattare e chiesto all’aiuto-fotografo Andrea Beverino di

documentare anche il “dietro le quinte”, ci prepariamo per scendere in acqua,

armando comodamente le nostre vele sul prato del campo da golf davanti la casa e

cambiandoci in giardino… davvero una location notevole. Unico neo della situazione,

il quarto rider, Massimo Mannucci, il “Manna”, che per un impegno improvviso e non

posticipabile non riuscirà a raggiungerci per tempo, ricordiamo però ringraziandolo

che il suo aiuto è stato fondamentale nella progettazione delle varie sequenze. Infatti,

ogni sequenza che vedrete in questo articolo è stata pensata e progettata a tavolino,

creando una “sceneggiatura” su carta che poi abbiamo cercato di seguire e

realizzare nel migliore dei modi in acqua. Abbiamo cercato di ricreare le situazioni

più comuni che possono capitare tra le onde per capire quale rider ha diritto di

precedenza e quale no, vi proponiamo anche delle sequenze con degli atteggiamenti

assolutamente da evitare. Sperando di poter rendere un utile servizio a tutti noi e

per la nostra sicurezza vi lascio alla spiegazione delle varie sequenze.

IL BUON SENSO: È inutile imbrattare pagine di inchiostro o discutere in spiaggia

o sui blog se manca la prima cosa fondamentale, ovvero il buon senso ed il rispetto.

Su un’onda potete avere la precedenza oppure no, ma se vi accorgete che siete in

una situazione di possibile rischio per voi o per un altro rider vicino a voi, l’unica

cosa da fare è aver il buon senso di evitare di peggiorare le cose! Lasciate l’onda,

oppure non avvicinatevi troppo a un rider in difficoltà o poco esperto, usate sempre

la testa e con rispetto eviterete incidenti spiacevoli. In secondo luogo, cercate in ogni

momento di essere consapevoli delle regole, in questo modo eviterete situazioni

pericolose.

Page 49: Funboard 139

47

LA REGINA DELLE REGOLEChi prende per primo l'onda

arrivando da fuori o chi per primo

riesce a planarci sopra ha la

precedenza su tutti. Sia sul rider

sopravento che su quello sottovento

(sequenza 1).

Questa è la regola principale, se

rispettate questa è impossibile creare

ed avere problemi. Se imparate a

leggere il mare da fuori, scegliere l’onda

giusta e prenderla più al largo di tutti

questa sarà soltanto la vostra onda e

avrete precedenza su tutti gli altri! Non

a caso i migliori wave rider di Hookipa,

come Levi Siver, nel loro home spot

quando escono fanno dei lunghissimi

bordi, scelgono l’onda non ancora

formata, avendone indubbiamente la

capacità, e quella sarà la loro onda e

nessun altro potrà interferire con la

loro surfata. Se rispettate questa regola

tutti gli altri casi di cui parleremo in

questo articolo sono soltanto delle

appendici e dei casi particolari

all’interno della regola principale: chi

prende l’onda per primo e da più

fuori ha la precedenza su tutti! Come

potete vedere nella sequenza il rider A

sceglie l’onda giusta e rientra verso riva

con la sua onda. Inizia poi a posizionarsi

nel modo corretto per poterla surfare al

meglio. In questo momento i rider B e C

vedono il rider A e non possono

interferire nella sua surfata, non hanno

il diritto di surfare l’onda del rider A.

Solo una volta che il rider A ha deciso

come e dove surfare la sua onda

eventualmente il rider B sopravento può

anche lui surfare la stessa onda, ma

non deve interferire assolutamente con

il rider A, il “proprietario”, e soprattutto

mantenersi sempre a distanza di

sicurezza. Il rider C invece che si trovava

sottovento deve abbandonare l’onda.

Page 50: Funboard 139

48

Page 51: Funboard 139

49

PRECEDENZA AD USCIREChi esce ha sempre la precedenza su chi

rientra. Questa è una regola fondamentale

soprattutto negli spot dove si salta ed è una delle

cause principali di incidente e collisione tra

surfisti. Il rider in uscita punta a tutta velocità al

lasco l’onda per saltare o per passare le schiume

ed il rider che si trova su quella stessa onda non

può iniziare a surfare. Infatti come si vede nella

sequenza 2 il rider B che sta rientrando con le

spalle all’onda, ha sempre la possibilità di

manovrare più facilmente, ed eventualmente di

ritornare direttamente a riva. Al contrario il rider C

in uscita deve poter avere il campo libero per poter

passare le schiume al meglio. Nella sequenza

infatti il rider B non inizia la sua surfata per

lasciare libertà di scelta e di posizione al rider C

che deve affrontare e superare un’onda che sta

per frangere e quindi deve avere la massima

libertà di scelta su dove andare per evitare di

essere frullato. A volte, però, a causa della scarsità

del vento per il rider in uscita e la voglia di surfare

del rider in entrata, si rischia spesso la collisione

tra i due. Calcolate bene i tempi del rider in uscita

rispetto alla vostra onda per poterla surfare in

sicurezza e usate sempre il buon senso!

DUE RIDER SULLA STESSA ONDAIn caso di “parità” di due rider sulla stessa

onda, il rider che si trova sopravento ha la

precedenza sul rider sottovento.

Ad ogni modo dovrebbe essere una situazione

praticamente impossibile per la regola di chi

prende l’onda da più fuori e che quindi ne ha la

precedenza. Attenzione, se il rider sottovento

riesce a prendere anche solo per 5 metri l’onda

prima del rider sopravento, allora ne diventa il

“proprietario”. Il rider B deve quindi aspettare che

il rider A decida come e dove vuole surfare l’onda

prima di partire.

Nel caso specifico della sequenza 3, parità tra i

due rider, il rider B sopravento ha diritto di

precedenza sul rider A sottovento, che quindi

dovrà abbandonare immediatamente l’onda per

non interferire con la surfata del rider B.

Page 52: Funboard 139

50

WINDSURF VS KITEMolte volte ci possiamo trovare in spot affollati con anche tanti kiter. In questo

caso entriamo nel diritto di precedenze tra discipline diverse. Se il surf

rappresenta il mezzo principe dell’arte del waveriding e quindi ha diritto di

precedenza su chiunque altro, vedi anche il famoso cartello di Hookipa del Ten

Man Rule, ovvero che non possono esserci windsurf in acqua se in una certa

zona dello spot ci sono più di 10 surfisti (avevamo già analizzato questa regola

sulle pagine di Funbaord), è anche vero che probabilmente quando ci sono

windsurf e kite in uno spot con le onde, i surfisti non ci sono, a causa del vento.

Il kite rispetto al windsurf ha però il vantaggio di poter risalire più facilmente

sopravento e quindi in spot dove il vento viene leggermente da mare, il kite

riuscirà sempre a rimanere nella zona “buona” delle onde e sopravento ai

windsurfer. In questo caso bisognerebbe applicare la regola principale delle

precedenze tra le onde, ovvero che ha diritto di precedenza chi prende l’onda

da più lontano che sia kite o windsurf.

Quindi quando i nostri simpatici amici del kite fanno il gioco del bordo corto e

sempre sopravento per poter prendere più onde possibili, a noi non rimane

altro che utilizzare, a ragione, le regole del wave riding.

Purtroppo molte volte in questi casi manca l’uso del buon senso, per fortuna

non è sempre così. I kite essendo facilitati nel potersi posizionare più

sopravento dovrebbero rispettare il loro turno prendendo le onde da fuori

come i windsurfisti e quindi “allungare” il loro giro, in modo tale da lasciare

spazio anche ai windsurfer.

Il cartello Ten Man Ruledi Hookipa, Maui.© Massimo Mannucci

ARRIVO DA FUORI E SOTTOVENTONel caso in cui il rider C arrivi da più fuori già sull’onda ma sottovento rispetto al

rider A, che però non si trova sull’onda ma è fermo o sta aspettando l’onda per

surfarla, pensando erroneamente di avere la precedenza trovandosi sopravento, il

rider C ha comunque la precedenza sul rider A. Questo esempio non è altro che una

variazione della regola principale di chi arriva da più fuori ha il diritto di precedenza

sull’onda, anche se un rider si trovasse sopravento a lui. Nel caso specifico della

sequenza 4 il rider A che sa di non avere la precedenza pur trovandosi sopravento

ma non avendo preso l’onda per primo, deve lasciare campo libero al rider C.

Page 53: Funboard 139

51

Page 54: Funboard 139

52

Page 55: Funboard 139

53

LE REGOLE DEL SURF Un articolo sulle precedenze deve necessariamente descrivere anche le regole

del surf da onda. Abbiamo chiesto ad uno specialista in materia, Gabriele Raso,

qualche delucidazione. Per prima cosa nel surf esistono 3 diversi tipi di onda: A-

Frame, Point e Beach Break.

Per quanto riguarda le A-Frame sono onde a V con una sezione sinistra ed una

destra (una “destra” la identifichiamo quando, spalle all’onda, questa rompe alla

nostra sinistra). In questo caso ha la precedenza il surfista che è più interno al

picco. Su una destra avrà quindi la precedenza chi si trova più a sinistra. Sulle

onde A-Frame sarebbe possibile avere due surfisti sulla stessa onda, a parte che

uno prenda la sezione di sinistra e l’altro la destra.

Nel caso di un Point e quindi di una sinistra o una destra, ci potrà essere un solo

surfista e avrà la precedenza chi partirà più interno al picco.

Nel caso del Bech Break dove il picco è variabile, riuscirà ad avere la precedenza

il surfista che leggerà meglio l’onda e riuscirà a posizionarsi sul picco.

In alcuni spot esistono però delle onde A-Frame o Point con sezioni variabili. In

questi casi il diritto di precedenza lo acquisisce chi riesce a partire da più fuori,

dall’out-side. Anche nel surf ci sono problemi di precedenze tra le varie discipline

come shortboard, longboard oppure anche il SUP. Come scritto sopra, ha la

precedenza chi prende l’onda da più fuori, quindi un long rispetto ad uno short

sarà sempre avvantaggiato, come lo è il SUP che può partire ancora da più

esterno. In questo caso sarebbe però utile, come già succede all’estero, che nei

vari spot ci siano sezioni di onde diverse per le varie discipline. Per fare un

esempio pratico a Pipeline i longboard non ci vanno! In Italia invece su un’onda

ci vanno tutti e, fermo restando che ha la precedenza chi parte da più fuori,

bisognerebbe poi rispettare il “giro” tornando fuori e mettendosi in coda, dando

così la possibilità anche a chi parte più sotto di surfare le sue onde. Anche in

questo caso il buon senso potrebbe risolvere molti problemi.

IL DROPPAGGIODroppaggio significa letteralmente rubare l’onda, iniziando una surfata dove il rider

non aveva il diritto di precedenza rispetto al rider “proprietario” dell’onda.

Generalmente, se nei casi descritti precedentemente possono sorgere delle

incomprensioni generate dalla non conoscenza delle regole e delle loro specifiche

varianti, il droppaggio è un atteggiamento scorretto e antisportivo. Il caso più

eclatante del droppaggio nell’ambito del windsurf è la strambata sopravento del

rider che vuole acquisire il diritto di surfare l’onda, ma che non lo può avere perché

l’onda è del rider che sta arrivando da fuori.

Nella sequenza 5 il rider C vede una bella onda arrivare e incurante del rider B che

sta seguendo l’onda da fuori, decide di strambare sopravento dichiarando in questo

modo di voler droppare l’onda. Il rider C ovviamente anche se è sopravento rispetto

al rider B non può avere diritto di precedenza. Incurante di questo si avvicina

pericolosamente al rider B che per evitare situazioni di rischio usa il buon senso e

lascia l’onda al droppatore. Questo è un atteggiamento altamente scorretto e mal

visto da chiunque, assolutamente da evitare.

Page 56: Funboard 139

54

Page 57: Funboard 139

55

Nella sequenza 6 invece il

rider B sopravento, stramba

davanti all’onda del rider A. Il

rider B sapendo di essere in

torto e di non aver diritto di

precedenza lascia comunque

lo spazio di manovra

necessario al rider A, e

solamente una volta che

quest’ultimo ha deciso come e

dove surfare la sua onda,

allora il rider B può anche lui

iniziare la sua surfata, ma a

distanza di sicurezza. Anche

questo atteggiamento è molto

scorretto ma non così grave

come il caso precedente. È

comunque un comportamento

da evitare e se proprio non

resistete dal farlo usate il

buon senso.

Esiste anche un altro modo molto scorretto di

droppare un’onda. Ovvero di “scavallarla”

arrivando da dietro. Nella sequenza 7 il rider B

cerca con tutta la sua velocità a disposizione di

superare l’onda da dietro per poterla surfare. In

questo caso il rider A, che ha la precedenza, si

trova sopravento, ma anche se si trovasse

sottovento è un atteggiamento assolutamente

vietato da fare da parte del rider B. Non fatelo mai!

Page 58: Funboard 139

56

PROLOGOUn particolare ringraziamento ai miei compagni di avventura, Andrea Rosati e

Andrea Mariotti, perché grazie alla loro esperienza siamo riusciti in davvero

poco tempo a realizzare tutte queste sequenze, al fotografo Felice Zompanti per

aver assecondato i nostri programmi, ad Andrea Beverino per averci aiutato, a

Massimo Mannucci per aver dato anche un po’ del suo… anche se poi non è

arrivato in tempo per le foto in acqua.

Dopo aver finito lo shooting ci siamo goduti i benefit di “casa Rosati” con tuffo in

piscina in muta e birra per brindare alla conclusione del progetto! Have fun…

Per info e prenotazioni Cape Town vi consigliamo di contattare:

- Felice Zompanti: affitto alloggi, biglietti aerei, gite turistiche a Cape Town, parchi

nazionali, Namibia compresa. Affitto attrezzatura windsurf, kite, surf e SUP.

Per info: Felice Zompanti, Tel +27.21.5570043, Cel +27.72.3090470,

Email: [email protected], website: www.feliceventi.com

- Fabrizio Fruet, per guest house e affitto alloggi.

Info: Home, 0027.(0).21.552.2415, Fax: 0027.(0).21.551.3611,

Mobile: 0027.(0).82.493.3396, www.sunsetresidence.co.za, Skype: fruetonline

Da sinistra: Andrea Mariotti, Andrea Beverino, Carol la maid, Fabio Calò e Andrea Rosati.

Page 59: Funboard 139
Page 60: Funboard 139

58

Page 61: Funboard 139

59

[Scotty] È da anni ormai che cerco di convincere Jason a fare un viaggio assieme in

W.A. Eravamo a Sylt con vento dritto da mare sotto la tempesta e sognavamo

condizioni down the line con il sole.

Nella mia carriera PWA di solito riservo i primi 10 giorni di settembre per andare

verso nord, in modo da abituarmi meglio alle condizioni tipiche dell’Europa. Ora però

sono coinvolto con la ricerca e lo sviluppo a tempo pieno, quindi continuo a

rimbalzare avanti ed indietro dall’Australia settentrionale a Bangkok, come uno yoyo

ritardato. Però riesco, comunque, a prendere quasi tutti gli swell belli.

In quel periodo anche Jason è libero dai suoi impegni di Coppa del Mondo ed ora

scruta un campo di gara molto più ampio che si estende sia sul Pacifico che

sull’Indiano. Pronto a partire alla prima avvisaglia di condizioni adatte, continua a

controllare i siti di previsioni su internet, facendomi innervosire parecchio.

Riassumendo, alla fine siamo riusciti a trovarci ed a fare questo benedetto trip

assieme…

-----------------------------------------------------------

[Jason] Il mio primo ricordo di Gnaraloo è venire svegliati all’alba dal rumore

incessante delle sospensioni trasandate della macchina di Scotty, mentre

volavamo lungo lo sterrato. La polvere aveva intaccato sia l’esterno che l’interno

della macchina ed io ero incastrato come gli shangai tra il materiale da windsurf

ed il baule.

“Ma voi non state soffocando con tutta questa polvere?” ho chiesto.

“No zio, qui tutto bene”, Scotty replied.

Da quel momento in poi mi sono reso conto che Scotty fosse immune a questi

dettagli insignificanti; aveva appena percorso la stessa strada solo qualche

giorno prima, per un totale di 3000 km.

Secondo me, Scotty è davvero un windsurfista anomalo. La sua passione per la

ricerca delle condizioni è inossidabile ed, ormai, spararsi viaggi di 12-15 ore in

macchina per uno swell fa parte della sua giornata.

Probabilmente Scotty avrebbe dovuto nuovamente cambiare olio per la

milionesima volta, il ché però avrebbe giocato a mio favore in quanto avremmo

preso per il viaggio la roulotte di sua madre, munita di aria condizionata e letto

matrimoniale.

Page 62: Funboard 139

60

L’approccio migliore per divorare le immense pianure della costa australiana nord-

occidentale è forse quello di noleggiare un piccolo aereo. L’unico problema è che non

c’è spazio per infilarci anche il jetski. Ho imparato da esperienze precedenti che,

quando sei alla ricerca di onde grosse, un jetski è vitale specialmente se al tuo

seguito c’è una crew di fotografi e cameramen.

In quest’occasione particolare sono stato anche raggiunto da uno dei miei migliori

amici neozelandesi, Campbell Farrell, che ha deciso di unirsi a noi all’ultimo secondo.

Alle prime luci dell’alba abbiamo avuto il primo assaggio del deserto e di Gnaraloo.

L’acqua era assolutamente cristallina ed il reef era in forma perfetta. Sinceramente,

non ho mai visto un reef così vivo ed in salute. Già dalla spiaggia si vedevano banchi

di pesci nuotare tra il corallo neonato e colorato.

Abbiamo trascorso l’intera giornata sulle nostre tavole da SUP, surfando con onde

sui 3 metri. Io ho usato la mia JP 9̀3, perfetta per quelle condizioni. È stato,

decisamente, un ottimo allenamento per lo swell di 5-7 metri previsto per la mattina

seguente.

Ricordo di essere arrivato nel parcheggio la mattina presto, vedendo tubi perfetti di

almeno 4 metri con lo spray che si alzava dal lip, accarezzato dal vento offshore. I

surfisti si stavano già sparando tubi di 8-10 secondi e poi non ho capito più niente.

Guardando più su, in lontananza, ho visto dei set molto grossi rompere alla

perfezione lungo il reef, senza nessuno che li surfasse.

Page 63: Funboard 139

61

Mi sono girato verso Scotty a bocca aperta, indicando verso il reef sopravento. Mi ha

guardato con una faccia un po’ preoccupata.

Ovviamente non è che le onde fossero troppo grosse o robe del genere, ma aveva

visto un’espressione di follia sul mio viso e sapeva che avrebbe dovuto aiutarmi per

mandarmi al più presto possibile in mezzo a tutto il casino.

Per riassumere, Scotty era tutto tranquillo e rilassato, io invece ero iperattivo e

stressato!

-----------------------------------------------------------

[Scotty] Penso sia dovuto al fatto che siamo creature abitudinarie, ma questa è

anche la routine generale di questa zona, specialmente in questo periodo dell’anno…

A- Svegliarsi sentendosi assolutamente a pezzi dalle intense surfate e windsurfate

dei giorni precedenti, cercando di muovere con cautela una gamba alla volta per

riuscire ad uscire dalla tenda e andare in bagno.

B- Fare il caffè e poi cominciare a sentire un certo languorino.

C- Guardare le nuvole per capire se ci sia ancora troppo vento offshore per andare

a surfare, girovagando per il campo tutta la mattina aspettando che cali per entrare

in acqua e prendersi un po’ di tubi. Il timing perfetto è proprio in questo momento

di transizione tra i fortissimi venti da terra e l’inizio della rotazione del vento da

mare, cercando di fare una session abbastanza breve in modo da conservare

abbastanza energia per windsurfare tutto il pomeriggio.

Per ora Jason mi ricorda un po’ Obelix (dal film Asterix ed Obelix). È come se sia

caduto in un pentolone di RedBull da piccolo ed ogni volta che ne beve un po’,

impazzisce e gli vengono i superpoteri. Jason si sveglia e dopo 3 secondi è già tutto

stressato… Dai dai andiamo, datti una mossa… questo è il passo per l’intera giornata!

Ci eravamo già divertiti un bel po’ il giorno precedente, ma quella mattina lo swell

pompava bene e Jason era più agitato che mai, impaziente di entrare a surfare. Il

fatto è che, però, quando io sorseggio il mio caffè, sto cercando di fare risvegliare le

mie sinapsi cerebrali una alla volta (ridotte anche piuttosto male da qualche birra

di troppo), mentre Jason s’ingurgita un beverone verdastro che lo rivitalizza per una

giornata intera restando costantemente in uno stato di agitazione. Tutto questo

nonostante si fosse preso una storta piuttosto brutta al piede il giorno prima e

faceva fatica a camminare. Ora invece ha già inserito il turbo e non vede l’ora di

prendere in mano il suo materiale da windsurf e disintegrare ogni povera onda che

gli capiti a tiro! Lungo la strada, passiamo anche per Midgies, un piccolo picco

sideoff che però sembra interessante. È un’onda che risulta surfabile solamente in

tow in con swell enormi e preferibilmente con l’alta marea, perché il reef, adesso

quasi asciutto, è tagliente come rasoi.

Tutti nel parcheggio chiedono agitati: “Polakow vuole uscire in windsurf a

Midgies?!??! Che ca**o gli passa per la testa?!?!?”. Nel frattempo le onde vengono

pettinate dal vento completamente offshore, mentre lui cerca di prenderne una,

galleggiando precariamente sul picco. Un’impresa davvero discutibile.

Ecco però che poi smentisce tutti quanti partendo su una bomba e volando a tutta

velocità lungo la parete, piazzando due o tre Cut Back da paura, per attaccarsi poi al

Jetski e ritornare sul picco e ripete l’operazione per 5-6 volte.

Page 64: Funboard 139

62

-----------------------------------------------------------

[Jason] Scotty ha già parlato fin troppo di tutto quello che è successo finora, quindi

vi dico brevemente cos’è successo prima che arrivassi sul picco.

Immagina un po’:

1. Arrivi vicino ad un piccolo pezzo di reef quasi asciutto che vedevi a malapena da

riva.

2. Senti una brezza quasi completamente offshore sui 12-15 nodi.

3. L’acqua è così cristallina e blu che si vedono tutte le varie forme e colori del reef

sottostante.

4. Ecco poi che entra un set tubante sui 6-8 metri.

5. La parete dell’onda è zigrinata leggermente come le patatine fritte, e tuba mentre

viene verso di te.

6. Ed ora immaginati me, da solo, impazzire di gioia ad una visione del genere, senza

però poter condividere il tutto con nessuno.

Ed ecco alla fine com’è andata:

è tutta la vita che sogno di surfare onde di questa qualità.

Mi sono buttato in acqua dal jetski col mio materiale ed ho aspettato il set

successivo.

Page 65: Funboard 139

63

La mia prima partenza è stata come lanciarsi a tutta velocità su una pista da speed,

se qualcuno mi capisce. Quando la parete è così perfettamente piatta, la tavola,

scorrendo a tutta velocità su queste piccolissime increspature, fa un suono quasi

continuo che è musica per le orecchie. È una sensazione davvero strana ma

eccezionale. L’onda è così perfetta che potresti prendere la porta di casa, mettergli

su una vela e riuscire comunque a fare tutto a pezzi.

La direzione dello swell di quel giorno e la forma perfetta del reef, rendevano le onde

così lunghe e ripide che sembrava quasi surreale. Ti sembrava sempre di essere in

ritardo e troppo in profondità ma poi ti rendevi conto che l’onda sarebbe rimasta su,

permettendoti di prendere tutto il tempo che volessi e di piazzare altre entrate

ancora più aggressive. Alla fine però, quando il reef diventava troppo basso e quasi

asciutto, l’onda tubava in close out. Dovevi quindi capire quando era il momento

opportuno per mollare il colpo ed evitare problemi.

Ho preso circa 3 onde prima di vedere Campbell sul suo SUP che usciva lungo il reef.

Una volta arrivatomi vicino, chiacchieravamo tranquillamente sul lineup, aspettando

il set successivo, lui sul suo SUP ed io sul mio windsurf.

Siamo anche riusciti a droppare insieme su un’onda abbastanza grossa, che ha

immediatamente reso questo viaggio indimenticabile. Condividere un momento di

tale perfezione col tuo migliore amico è una cosa davvero impagabile. Spesso e

volentieri bastano pochi attimi per fare la differenza.

Non era necessario, infatti, far esplodere un lip dopo un enorme Bottom Turn per

farmi sentire sereno ed appagato, perché è stato sufficiente condividere un’onda

così bella per qualche istante prima che esplodesse tubando sul reef.

L’unica pecca di questa mattina perfetta è stata che lo swell è calato drasticamente

e dopo 45 minuti, il vento è finito completamente. Da un certo punto di vista però

sono anche stato fortunato, in quanto sono caduto e mi sono preso un’onda di 8

metri sulla testa. Il materiale era scomparso ed il reef interno, poi, era poco

profondo e troppo affilato perfino per il jetski, quindi non ho più potuto recuperare

il rig.

-----------------------------------------------------------

[Scotty] Stavo galleggiando precariamente più o meno dove Jason era riuscito a

partire sulle ultime sue onde, ed ecco che è arrivato un set enorme di bombe che

hanno rotto molto più fuori, e senza alcuna possibilità di scappare per il pochissimo

vento, mi stavo preparando a venir fatto a pezzi.

A questo punto però il Jetski si è rivelato davvero utile, permettendomi di salvare sia

il materiale che la pelle. Io ero tutto intero ma la roba era messa un po’ peggio.

L’intera chiglia della tavola era bucherellata come un colapasta a dimostrazione di

quanto sia basso e pericoloso il reef interno in quello spot. Anche la vela era conciata

piuttosto male.

-----------------------------------------------------------

[Jason] L’unica tavola che era rimasta indenne sullo ski era quella da SUP. L’ho

presa su immediatamente e mi sono unito a Campbell per prendere qualche bomba.

Ce ne stavamo in piedi fianco a fianco sul lineup, chiedendoci chi volesse andare

sull’onda successiva. Non si potrebbe chiedere di meglio.

Page 66: Funboard 139

64

Il drop era davvero ottimo, considerando che ero su una 9̀3 con onde di 6-8 metri.

L’onda cominciava a spingere molto prima di rompere, permettendoti di prenderla

con facilità. Una volta che poi arrivava sul reef, cominciava a srotolarsi e tubare

aggressiva. Dopo aver preso un’ultima bomba, mi si è rotto il leash cercando di

prendere un tubo bello massiccio ed ovviamente non c’è stato più niente da fare…

non avevo più giocattoli da distruggere.

Siamo tornati in spiaggia prima che la brezza marina cominciasse a spingere.

Mentre io raccattavo i pezzettini disintegrati della mia tavola, Scotty stava già

scendendo sottovento per farsi una “sesh” veloce al rinomato picco di Tombstones.

Mentre stavo armando la vela, ho avuto prova del perchè Scotty venga considerato

il miglior waverider della Western Australia.

Ha fatto tutto a pezzi. Curve a tutto rail pennellate alla perfezione, per poi andare ad

impattare le sezioni critiche con la tavola completamente verticale sul lip. Conosceva

il posto come le sue tasche ed io mi sono perso via a guardarlo per un sacco di

tempo, prima che il cameraman mi chiedesse se avevo intenzione di entrare o di

starmene in spiaggia a guardare.

-----------------------------------------------------------

[Scotty] Io invece avevo ancora la mia flemma tipica del Nord. Ora che il vento è

entrato ed il corpo s’era ripreso dopo aver mangiato, era già tardo pomeriggio, ma

sono comunque stato in acqua 4-5 ore. Il mattino seguente ho avuto dei problemi

notevoli a riprendermi, anche perché ho dovuto celebrare questa magnifica giornata

di windsurf con qualche birra… È ormai dal 1988 che vengo qui quasi ogni anno e non

riesco mai a farne a meno. Adoro questo posto.

Jason è già operativo e stressato per tener d’occhio il prossimo swell in arrivo in

zona, e vuole lasciare del materiale da me in West Oz tra cui un paio di jetski e

parecchi rig interi, in modo da essere subito pronto in caso dovesse distruggere

un’intera attrezzatura. È un modo di pensare completamente diverso. Mi conviene

quindi darmi una mossa ed una regolata così, quando tornerà, farò meno fatica a

stargli dietro. Per essere sincero, prima di questo viaggio mi chiedevo a cosa

servisse tutto il lavoro che fa con la bici, fondo ed allenamento in palestra, anche

adesso che non gareggia più. Ora invece mi è tutto chiaro, è tutto per essere

preparato al meglio a giornate del genere, non è più per riuscire a passare un turno

in più in gara, ma per riuscire a divertirsi tutto il giorno, sopravvivendo anche alle

situazioni peggiori che si possano immaginare in condizioni proibitive.

-----------------------------------------------------------

[Jason] Tornerò il prossimo anno in questo spot con uno swell più grosso e più

materiale a mia disposizione, in modo da poter veramente aggredire l’onda.

Considerate questa storia come un piccolo prologo sfizioso…

Jason Polakow (KA 1111) & Scott McKercher (KA 181)

Page 67: Funboard 139
Page 68: Funboard 139

66

Steven Van Broeckhoven in Cana Brava, finalmente un rider Europeo vince una tappa del PWA Freestyle!!!

Page 69: Funboard 139

67

FIRST DAYSPodersdorf è stata una delle tappe, di EFPT e di PWA, a cui ho sempre voluto andare,

ma di anno in anno, per un motivo o per l’altro, ho sempre rimandato. Sono dovuti

passare 13 anni perché mi si ripresentasse l’occasione e questa volta non me la

sono lasciata scappare: un paio di telefonate, la macchina fotografica in mano, la

mia buona amica Emanuela al mio fianco ed eccomi pronta alla partenza (non molto

consapevole di quello che mi avrebbe aspettato una volta arrivata).

Adesso passiamo alle cose serie: lo scorso 29 aprile si sono registrati, alla seconda

tappa di coppa del mondo Freestyle, 47 atleti, tra cui 4 italiani (Mattia Pedrani, Mattia

Fabrizi, Luigi Madeddu e Raimondo Gasperini); il primo giorno di competizione è

passato tra qualche acquazzone e l’attesa di vedere le quattro teste di serie (Gollito

Estredo, Taty Frans, Tonky Frans e Steven Van Broeckhoven) provare al tramonto il

tow in per la finale in notturna del giorno successivo; durante il secondo giorno

l’unica action che i migliaia di spettatori arrivati in spiaggia per l’occasione hanno

potuto vedere è stata, ancora una volta, la tow in session (EFPT): durante il

pomeriggio si sono svolte le qualifiche dove il local Max Matissek si è guadagnato di

diritto l’ingresso in finale con una perfetta Double Flaka insieme a lui sono passati

Bjorn Saragoza, Nicholas Akgazciyan e Anthony Ruenes; la finale notturna ha visto la

supremazia indiscussa di Gollito Estredo che, con una Burner Puneta e un Air Funnel

into Funnel Cana Brava, si è aggiudicato il primo posto e i 600 euro di montepremi,

alle sue spalle, Steven Van Broeckhoven con un Air Funnel e a seguire Tonky Frans

con uno stilosissimo Burner One Hand, Raimondo Gasperini, unico italiano in gara, si

è portato a casa un meritato nono posto. Se i primi due giorni di competizione sono

stati alquanto fiacchi, non si può dire lo stesso per i party notturni; ho promesso di

non raccontare nulla di quello che ho visto e immortalato con la macchina

fotografica, ma basta un po’ di immaginazione per capire quello che potrebbe essere

accaduto mettendo insieme tre tendoni stracolmi di gente, ballerine in abiti succinti,

fiumi di Bacardi e Vodka RedBull e giovani rider con molta voglia di divertirsi.

ACTIONIl terzo giorno, grazie ad un temporale improvviso, il vento è aumentato e si è dato

Steven Van Broeckhoven si gode il life style notturno di Podersdorf.

Kiri Thode, II classificato, mantenendo la leadership della classifica mondiale, in Shove It Spock.

Page 70: Funboard 139

68

inizio al single, dove il nostro Mattia Fabrizi ha passato il turno, nella seconda heat

Danilo Menezes Da Silva ha battuto, scioccando tutti i presenti, Remko De Zeeuw e

Julien Mas ha buttato fuori Tilo Eber, mentre la terza e ultima heat della giornata ha

visto l’italiano Luigi Madeddu perdere la possibilità di passare il turno contro Adrian

Beholz . Il quinto e penultimo giorno il vento, finalmente, è arrivato a toccare punte

di 25-30 nodi che hanno reso la single elimination piena di stile; Mattia Pedrani è

stato il primo delle teste di serie a cadere facendosi battere dall’inglese Max Rowe

al secondo round; durante il terzo round Steven Van Broeckhoven ha dominato la sua

heat contro Deivis Parternina Teran, mentre Nicolas Akgazciyan ha vinto per un soffio

contro Bjorn Saragoza. I quarti hanno visto ancora una volta il dominio di Van

Broeckhoven che si è aggiudicato un posto in semifinale lasciando indietro Tonky

Frans; insieme a lui in semifinale sono arrivati Gollito Estredo che ha vinto su Dieter

Van Der Eyken, Kiri Thode che ha buttato fuori Davy Scheffers e Taty Frans che ha

avuto la meglio su Nicolas Akgazciyan. Quello che è accaduto durante questa

semifinale ha dell’eccezionale, Van Broeckhoven ha lasciato indietro Gollito a

domandarsi dove avesse sbagliato, mentre Kiri ha vinto su Taty; la battaglia per il

terzo e quarto posto ha visto vincere la forza di volontà di Gollito su quella di Taty.

La finale tra Van Broeckhoven e Kiri è stata pazzesca, i due atleti si sono sfidati a colpi

di Kabikuchi, Airfunnel into Funnel, Spock Kulo, Spock Kono, Kono stellari e Burner

into Funnel e Steven Van Broeckhoven, per solo mezzo punto, si è aggiudicato il

single. Finita la finale si è passati immediatamente al primo turno del double, Luigi

Madeddu e Raimondo Gasperini, anche questa volta, non sono riusciti a passare, la

stessa cosa è accaduta a Mattia Pedrani, che rompendo una strap ha lasciato

vincere con facilità il local Manuel Grafeanuer, l’unico italiano ancora in gioco alla

fine di questa lunghissima giornata era Mattia Fabrizi che si è dovuto svegliare alle

6.00 del mattino seguente per essere subito buttato fuori, con qualche perplessità,

da Adam Sims.

LAST DAYLa temperatura dell’ultimo giorno era glaciale e gli atleti hanno fatto fatica a

mantenere il ritmo, cosa che però non è accaduta ne a Anthony Ruenes che è riuscito

ad avanzare dalla heat 40 fino alla 46 dove solo Davy Scheffers è riuscito a fermarlo,

ne a Philip Soltysiak che ha spento definitivamente ogni speranza di Tonky Frans di

poter proseguire la sua strada nella competizione; Anche Soltysiak è stato fermato

da uno strabiliante Scheffers e la stessa cosa è accaduta sia a Taty che a Gollito. A

questo punto Davy Scheffers si stava giocando sia il secondo posto sia la possibilità

di sfidare il suo amico Steven Van Broeckhoven in finale contro Kiri ma, per la

seconda volta, Thode ha avuto la meglio sul giovane Olandese.

Davy Scheffers, in Kono, ottieme un fantastico podio rivelandosi la soprpresa piùinteressante del tour, giovane e olandese, lo conosceremo meglio tra qualche pagina.

Davy Scheffers festeggia come si deve il suo risultato.

Page 71: Funboard 139

69

Ancora una volta Kiri Thode contro Steven Van Broeckhoven, a vincere, questa volta,

è stato Kiri; siamo arrivati al momento della super final (re-sailing per parità di

vittorie), Van Broeckhoven contro Thode: Steven si è giocato tutte le sue carte, Burner

stellari, Culo e Kono, mentre Kiri ha messo in mostra tutto il suo repertorio,

includendo anche un pazzesco Switch Stance Double Funnel, e, ancora per mezzo

punto… è STEVEN VAN BROECKHOVEN a vincere la sua prima tappa di PWA, riportando

il Freestyle europeo, insieme a David Scheffers, ai vertici della coppa del mondo.

Ecco le prime parole del neo incoronato vincitore: “Per me, questa è la prima volta

che vinco un evento di coppa del mondo. Mi sembra di sognare! Sono davvero felice

e motivato nel proseguire al massimo il tour di quest’anno. Durante la heat surfavo

solo per me stesso e non ero in grado di sapere se ce l’avessi fatta. Ho provato a fare

del mio meglio. Nella mia prima heat contro Kiri il vento era leggerissimo, quasi non

planavo, così ho deciso di aspettare la raffica e provare delle manovre potenti, ho

perso. In finale, il vento ha rinforzato un po’ ed ho potuto fare tutte le mie manovre,

è andata bene. Di sicuro questo è l’inizio di qualcosa di grosso per i freestyler

europei, ci sono così tanti talenti che stanno venendo fuori. Potrebbe essere l’anno

buono!”. Si è conclusa così la seconda tappa del campionato mondiale di Freestyle

ed è arrivato il momento di tornare a casa; durante il viaggio mi tornano alla mente

il caldo e il freddo, il sole e la pioggia, la piatta e l’uragano, gli amici rincontrati e

quelli conosciuti, le risate e le nottate di questi sei giorni, ma per me questo è stato,

soprattutto, il viaggio dei primi report e delle prime scadenze da rispettare, delle

prime interviste e delle prime foto “serie”; ho dovuto far passare più di un decennio

per arrivare a Podersdorf, ma quest’esperienza ha ripagato appieno la lunga attesa!

Enjoy your life, Fran

2011 PWA SURF WORLDCUP1. Steven Van Broeckhoven (F2 / Gaastra)

2. Kiri Thode (Starboard / Gaastra)

3. Davy Scheffers (Tabou / Gaastra)

4. Gollito Estredo (Fanatic / North)

5. Taty Frans (Starboard / Mauisails )

17. Mattia Fabrizi ( Fanatic / North)

33. Mattia Pedrani (Starboard / Simmer / MaverX)

33. Luigi Madeddu (Fanatic / North)

33. Raimondo Gasperini (Starboard / Severne)

Mattia Fabrizi in Ponch, è stato il migliore degli italiani.

Tonky Frans, sempre un difficile ostacolo da superare,ma questa volta si deve accontentare del 7° posto.

Page 72: Funboard 139

70

Congratulazioni per il tuo terzo posto… Te lo aspettavi?

Grazie! Per me è stata una cosa davvero… davvero inaspettata!

Come ti sei allenato per questo evento?

Beh, quest’inverno prima di tutto sono stato un mese e mezzo a Bonaire per

allenarmi in condizioni di vento leggero, poi sono volato in Vietnam per il PWA

e infine sono tornato a Bonaire per un altro mese e mezzo.

Insieme a Steven Van Broeckhoven siete una copia formidabile... Ora

divisi solo da Kiri. Come vi siete conosciuti? Vi allenate sempre insieme?

Che tipo di amicizia avete?

Ho incontrato Steven due anni fa al lago, lo guardavo fare le manovre più

radicali e cercavo di imparare da lui, più mi allenavo più il mio livello cresceva

e, si sa come vanno queste cose, abbiamo iniziato ad andare in acqua assieme

e siamo rimasi in contatto; Steven era andato molto bene all’European Tour

l’anno prima e, quando ho deciso di provarci anch’io, è stato naturale fare tutte

le tappe assieme, cercando di spingerci oltre i nostri limiti.

Raccontaci qualche cosa di te. Come e dove hai iniziato a fare windsurf?

Ho iniziato a fare windsurf nel 2003 quando avevo 11 anni (o 12 ?!? non mi

ricordo molto bene) a Brouwersdam, ero lì con mio nonno, la sua vecchia

attrezzatura e la tavola di mia mamma, fortunatamente ho imparato

abbastanza in fretta da poter uscire con mio padre, che fa windsurf ormai da

20 anni.

Quindi provieni da una famiglia di windsurfers?

Oh sì, ce l’ho nel sangue ! Mia mamma lo praticava quando aveva vent’anni,

anche i miei nonni, fino a un po’ di anni fa facevano windsurf, mentre mio

padre e mio zio sono ancora molto presi da questo sport.

Raccontaci della tua prima gara…

La mia prima gara, non me la posso certo dimenticare: era il 2004, un contest

Page 73: Funboard 139

71

di Freestyle in Olanda, a Brouwersdam, avevo tredici anni e tanta voglia di

competere; alla fine sono arrivato quarto, purtroppo, il giornale locale di

windsurf si è dimenticato il mio nome, ero così arrabbiato che gli ho scritto

una e-mail del tipo: “Hey, vi siete dimenticati di me… e sono anche arrivato

quarto!”.

Cosa fai nella vita?

In questo momento sono all’ultimo anno di sport menagment al college; ho

anche iniziato a programmare il mio windsurf clinics in Olanda, ma sto

cercando, allo stesso tempo, di farlo diventare internazionale, vorrei riuscire a

trarre il meglio da questo sport che amo.

Quanto e come ti alleni?

Quando sono a casa, in Olanda, appena c’è vento vado in acqua con mio padre

o da solo; in inverno, invece, mi trasferisco a Bonaire e anche lì cerco di

allenarmi tutti i giorni.

Obiettivo per questa stagione? PWA e EFPT?

Beh, non ho un vero e proprio obiettivo per questa stagione, poiché tra che è il

mio ultimo anno di scuola e che ho iniziato questo business sono molto

impegnato e non so ancora bene a quali eventi parteciperò, ma per quanto

riguarda il PWA vorrei entrare nei top 8… top 5… ma è difficile… top 6 … top 7…

Che materiale hai utilizzato per la gara?

Podersorf è stato un evento molto bello; il primo giorno il vento era così forte

che ho montato la 4.0, ero così sovrainvelato da non riuscire quasi a

strambare, allora ho preso la mia 4.4 che è un po’ più neutrale ed è andata

meglio, quando il vento è calato un po’ ho preferito uscire con la 4.8; mentre

oggi le condizioni erano da 5.2; alla fine ho usato quasi tutto il set, avevo

portato anche la 5.4, ma planavo già!

Qual è stata la heat più difficile?

Hmm ci devo pensare… Beh di sicuro Kiri perché mi ha buttato fuori, per ben due

volte ! Scontransi con Phil Soltysiak è stato impegnativo, anche con Taty e Gollito

non è stato semplice e contro tutti loro non mi sarei mai aspettato di passare.

Dove andrai dopo Podersdorf?

Il prossimo weekend ci sarà il campionato olandese, anche se credo che non farà

vento; verso la fine di maggio tornerò un po’ a casa per stare con la mia famiglia,

studiare, lavorare e guadagnare qualche soldo, mentre ai primi di giugno volerò a

Bonaire per la tappa di PWA e poi Aruba e tutte le altre fino a Pozo.

Il tuo sogno nel cassetto?

Vincere il titolo… Ad essere onesti vorrei avere una vita fortunata, avere una

famiglia quando sarò più grande, lavorare, divertirmi. Il mio sogno era

partecipare al Freestyle PWA e adesso che ci sono e sono arrivato terzo, quale

potrebbe essere il prossimo? Essere il campione del mondo?!? Forse lo

diventerò… Ma “forse” è una grossa parola!

FAST INTERVIEWBIONDE O BRUNE: Bionde… No brune… No mi

piacciono le indonesiane ma finisco sempre con le

bionde… quindi bionde!

DESTRA O SINISTRA: Destra

PODERSDORF O FUERTEVENTURA: Podersdorf

WAVERIDING O JUMP: Jump

DUNKERBECK O NAISH: Naish (per mio padre)

MURE A DESTRA O MURE A SINISTRA: Mure sinistra

DAHAB O COLUCCIA (SARDEGNA): Coluccia

SURFING O KITE: Surfing

MACCHINA O FURGONE: Furgone

ACQUA O COCA-COLA: Acqua

RED BULL O GATORADE: Redbull

COMPETIZIONI O FREESAILING: Freesailing

KONO O KULO: Sick high Kono

SCHEDA TECNICADATA DI NASCITA: 31 marzo 1992

DOVE: Zierikzee, Olanda

ALTEZZA: 180 cm

PESO: 65 kg

SPONSOR: Tabou, Gaastra, Brunotti

BOARDS QUIVER: Tabou Twister 90 e 80 e DaCurve

per fare Wave

SAILS QUIVER: Gaastra Pure di tutte le misure

PROFESSIONE: Pro Windsurfer, Windsurfclinics

Page 74: Funboard 139

72

INFO

DATA DI NASCITA: 01 aprile 1993

LUOGO DI NASCITA: Porlamar, Isla Margarita

ALTEZZA: 180 cm

PESO: 75 kg

SPONSOR: Planet Allsports, Fanatic, North Sails

BOARDS QUIVER: Fanatic

SAILS QUIVER: North

PROFESSIONE: Pro Windsurfer

Ciao Deivis! Raccontaci qualcosa di te… Quando e dove hai iniziato a fare

windsurf? Chi ti ha insegnato?

Ciao! Ho iniziato a fare windsurf nel 2005 a Playa El Yaque quando Leo Estredo

(il fratello di Gollito) mi ha prestato per la prima volta l’attrezzatura.

Come e dove ti alleni?

Mi alleno a Playa El Yaque con Gollito, Yoli e gli altri bravi windsurfer che

vengono apposta ad allenarsi qui.

Cosa ti ha portato a competere?

La mia motivazione è stata quella di voler rappresentare la mia nazione

insieme a Gollito e Yoli, oltretutto ho voluto dimostrare a me stesso che con

molto allenamento e molta fatica avrei potuto realizzare il mio sogno di

diventare un windsurfer professionista.

Podersdorf 2011 è stata la tua prima tappa di PWA? Se non lo è stata

raccontaci la tua prima tappa?

La mia prima tappa di PWA è stata lo scorso anno a Lanzarote, Fuerteventura;

ero super eccitato di poter competere per la prima volta, ero anche a super

nervoso, ma è stata un’esperienza indimenticabile!

Sei soddisfatto del tuo risultato a Podersdorf?

Sono soddisfatto del mio diciassettesimo posto, anche perché ho appena

iniziato la mia carriera e sto lavorando tanto per acquisire più esperienza

possibile in modo tale da poter ottenere risultati sempre migliori nelle

prossime competizioni .

INFO

DATA DI NASCITA: 01 aprile 1992

LUOGO DI NASCITA: Brasschaat, Belgio

ALTEZZA: 174 cm

PESO: 66 kg

SPONSOR: Sunwise, Pat Love, Fox-sports

BOARDS QUIVER: Starboard

SAILS QUIVER: Severne

PROFESSIONE: Studente e Pro Windsurfer

Ciao Dieter! Raccontaci qualcosa di te… Quando e dove hai iniziato a fare

windsurf ? Chi ti ha insegnato?

Ciao, mi presento sono Dieter Van der Eyken, ho 19 anni e vengo dal Belgio. Ho

iniziato a fare windsurf quando avevo 7 anni, anche se devo ammettere che avrei

voluto iniziare già da quando ne avevo appena 4, guardavo mio pare fare windsurf,

purtroppo all’epoca era difficile trovare l’attrezzatura appropriata per un bambino.

È stato mio padre ad insegnarmi i principi base del windsurf. Oltre a fare windsurf

sto studiando ingegneria meccanica all’università il che rende la mia vita

abbastanza impegnata.

Come e dove ti alleni?

Mi alleno guardando molte manovre in internet, infatti prendo la mia ispirazione dai

video di windsurf. Durante l’inverno, quando non posso fare windsurf, vado in

palestra per mantenermi in forma.

Cosa ti ha portato a competere?

Ho iniziato a competere solo perché avevo voglia di imparare; ho partecipato al

primo contest quando avevo solo 9 anni scontrandomi con dei ragazzi molto più

grandi, non mi è importato molto quando mi hanno buttato fuori al primo turno, il

mio scopo era quello di entrare in acqua e imparare dai quelli più bravi di me. Con

il PWA è stato un po’ diverso, grazie al 3° posto a Naxos (EFPT) nel 2009 e al 2° posto

a La Franqui in Francia (EFPT) nel 2010 mi sono qualificato per competere nel PWA,

una possibilità che ho preso con entrambe le mani !

Podersdorf 2011 è stata la tua prima tappa di PWA? Se non lo è stata

raccontaci la tua prima tappa?

Proprio a Podersdorf l’anno scorso ho partecipato alla mia prima tappa di PWA ed

è stato così fantastico arrivare nono che mi ha fatto decidere di partecipare a tutte

le tappe di coppa del mondo sperando di entrare nella top 16 alla fine dell’anno. Alla

fine del tour ho ottenuto un inaspettato 12° posto nel overall ranking !

Sei soddisfatto della tuo risultato a Podersdorf?

Devo essere onesto, non sono proprio soddisfatto del nono posto quest’anno, sono

sempre nella top 10 ma so che avrei potuto fare molto meglio se non avessi scelto

la vela sbagliata; i primi dieci al mondo sono tutti così bravi che basta prendere una

decisione sbagliata per farti perdere la possibilità di ottenere il buon risultato che

speravi. Nessun problema farò meglio nelle prossime competizioni e quella sarà la

mia rivincita !

Page 75: Funboard 139
Page 76: Funboard 139

74

Pensi di fare altre tappe di PWA? Quali ?

Certo che sì! Il prossimo evento che farò sarà di sicuro Bonaire (11-16 giugno),

in più sto anche programmando di partecipare alla tappa di Aruba (19-26

giugno) e Fuerteventura. (22 lulio-01 agosto).

Quali sono i tuoi obbiettivi per questa stagione windsurfistica?

Vorrei riuscire a partecipare a tutte le tappe di freestyle PWA e di entrare nella

top 10!

Qual è lo spot migliore in cui sei stato?

Gran Canaria, perché c’è la possibilità di scegliere se divertirsi tra le onde

oppure in acqua piatta.

Qual è la tua manovra preferita?

Shaka into Flaka e Burner.

Qual è il posto dove dove ti piace di più fare windsurf?

Amo il mio home spot El Yaque .

Qual è la prossima manovra che vuoi imparare?

Burner no hand.

Sogno nel cassetto…

Siccome è un desiderio chiuso nel cassetto è un segreto e non te lo posso

raccontare ahahahaha, ma posso dirti quello “pubblico”: diventare il campione

del mondo di windsurf!

Pensi di fare altre tappe di PWA? Quali ?

Anche quest’anno prenderò parte a tutto il tour Freestyle PWA: Bonaire (11-16

giugno), Aruba (19-26 giugno), Lanzarote (TBC), Fuerteventura. (22 lulio-01 agosto) e

Sylt (23 settembre-02 ottobre), con ben sette eventi questo sarà il tour più lungo per

il Freestyle che sia stato organizzato da un po’ di tempo.

Quali sono i tuoi obbiettivi per questa stagione windsurfistica?

Nel PWA vorrei riuscire ad arrivare tra i primi dieci, meglio ancora tra i primi otto;

parteciperò anche a molte tappe dell’EFPT tour dove spero di essere nella top 3 (e

credo di potercela fare!).

Qual è lo spot migliore in cui sei stato?

Tutti i posti in cui sono stato mi sono piaciuti molto anche se alcuni li preferisco:

Dahab, perché costa poco e ci sono molte persone che conosco; Porto Pollo, dove

sono diventato il campione del mondo Under 20 e perché ho fatto alcune belle

session in acqua piatta la mattina presto (e poi adoro il cibo italiano!); Bonaire,

perché il livello è altissimo e riesci letteralmente a vedere i tuoi progressi giorno

dopo giorno; per ultimo Paros, perché è lì che ho passato la mia estate migliore con

tanto vento, persone fantastiche e anche qualche party da ricordare!

Qual è la tua manovra preferita?

Non ho una manovra preferita; mi piace la sensazione di volare quando faccio delle

grosse Shaka e delle grandi Kono.

Qual è il posto dove dove ti piace di più fare windsurf?

Ovunque possa trovare tanti amici e non debba indossare una muta 5.3, è sempre

meglio surfare in acqua calda.

Qual è la prossima manovra che vuoi imparare?

Sulla lista delle cose da imparare ci sono le combinazioni di manovre, ma anche

atterrarne alcune più consistentemente.

Sogno nel cassetto…

Dare il nome ad una manovra e diventare, grazie ad essa, campione del mondo!

DIETER VAN DER EYKENDEIVIS PATERNINA TERAN

Page 77: Funboard 139
Page 78: Funboard 139

76

Page 79: Funboard 139

www.robertoriccidesigns.com - info@ robertoriccidesigns.com

CALENDARIO RRD TEAM TWELVE 2011Regate slalom del circuito “Free 12” AICW valide per la classifica 2011 RRD Team Twelve

Per info e iscrizioni:

Compagnia Della Vela Grosseto

info@compagniadellavelagrosseto.itwww.compagniadellavelagrosseto.it

Segreteria: Debora 3496020025

Coordinamento tecnico: Filippo 3483039778

OVO TEAM LIVORNO accompagnerà il tour RRD Team Twelve con musica e animazione

Pro-Rider: John Skye

14 - 15 Maggio Spring Cup 11 Marina di Grosseto (GR) CDV Grosseto

02 - 03 Luglio Wind’s Bar Torbole (TN) CDV Grosseto - CS Torbole

23 - 24 Luglio Tabo Cup Gera Lario (CO) CDV Grosseto

01 - 02 Ottobre Windsurf Cup 3 Ponti (LI) CDV Grosseto

30 Ottobre - 01 Novembre Coluccia Finals Coluccia (OL) CDV Grosseto

ASSOCIAZI

ON

E ITA

LIANA CLASSI W

IND

SURF

CCCAAALLLEEENNNNDDDDAAARRRIIIOOO RRRRRDD TTTEEEAAAMMM TTTWWWWEEEEELLLLVVVVVRR tt ll ll ddd lll ii iittt “““FF 12” AIIICCCW lid lll lll iififi 2200000011111111 RRRRRDDDD TT

SEGUICI SU:

Page 80: Funboard 139

78

Iniziamo a parlare del Bottom Turn.

Il miglior modo di approcciare qualsiasi manovra nelle onde è quello di farlo con una

buona velocità: per questo motivo, prima di iniziare la surfata, state sulla parte più

alta dell’onda e mantenetevi il più vicino possibile al lip; solo quando vi accorgete che

la stessa onda è diventata molto verticale, buttatevi giù a tutta velocità verso la

pancia per iniziare a curvare con la vostra tavola.

Durante questa fase di transizione, comunemente chiamata Bottom Turn, in questo

primo caso (vedi sequenza fotografica 1 e 3) in Back Foot, che tradotto vuol dire

Bottom eseguito con il peso del proprio corpo tutto sul piede posteriore, provate

dunque a mantenere nella curva la velocità al massimo, cercando di mantenere il

bordo interno della vostra tavola in acqua. Quindi in questo passaggio cambiate

Page 81: Funboard 139

79

l’intensità della forza esercitata sul bordo interno della tavola, spostando

gradatamente la pressione del vostro piede posteriore sulla tavola mentre curvate

nella pancia dell’onda, per poter poi risalire sulla stessa ancora con ottima velocità

ed evitare che la tavola saltelli e si stoppi. Questo movimento iniziale è simile a quello

che fareste per impostare una strambata radicale e, ricordate inoltre, più sarete

aggressivi e veloci e più leggera e docile sarà la vela fra le vostre mani: questo vi

permetterà di potervi concentrare soprattutto sulla conduzione del bordo interno e

sul raggio della vostra curva, ma nel contempo dovrete anche tenere la vela il più

vicino possibile al vostro corpo e per riuscirci è basilare che la mano posteriore sia

bella larga verso la bugna e tiri forte il boma.

Page 82: Funboard 139

Anche per il Bottom Turn (vedi sequenza fotografica 2 e 4) in Front Foot, che

tradotto vuol dire Bottom eseguito con il peso del proprio corpo tutto sul piede

anteriore, la cosa più importante per poterlo impostare correttamente è arrivare

alla base dell’onda con una velocità elevatissima. Per ottenerla, lanciatevi giù

dall’onda buttandovi col corpo in avanti, in modo tale da mantenere il rail frontside

della vostra tavola tutto in acqua. Dunque a maggior ragione anche con questo tipo

di Bottom vale la regola di aspettare che l’onda diventi bella ripida prima di

partire, infatti, solo quando il lip ci porta ci si lancia giù dall’onda trasversalmente,

rimanendo più a lungo sulla parte più ripida per acquistare maggior velocità,

piegando le gambe e tenendo le mani larghe sul boma. Riepilogando, per questo

tipo di Bottom ci si lancia alla base dell’onda solo una volta raggiunta una buona

velocità, questo è fondamentale, con il corpo tutto proteso in avanti e le mani belle

larghe sul boma e, soprattutto per chi è all’inizio, può essere utile spostare la

mano posteriore ancora più indietro e cazzare forte per evitare che la bugna

tocchi l’acqua e per favorire lo spostamento della vela e del baricentro del corpo

in avanti. Questo, assieme alla forte pressione esercitata dalla punta dei piedi sul

bordo interno della tavola, favorirà la presa sull’acqua della tavola durante tutta

la curva del Bottom. Il Bottom in Front Foot è indicato per tavole Single Fin e tavole

Quad e solo su onde dal logo high in su, mentre quello in Back Foot si presta a

qualsiasi tavola ed altezza d’onda.

Per finire vi do un consiglio: cercate di eseguire in entrambi i due tipi di Bottom

delle linee dolci, questo vi permetterà di mantenere quasi inalterata la vostra

velocità iniziale e di effettuare la fase di risalita verso la cresta dell’onda con

abbastanza potenza da lasciarvi fare quello che più vi pare e piace (Cut Back, Off

the Lip, Aerial, 360 e via discorrendo).

Have fun and “GO FOR IT”

80

Page 83: Funboard 139
Page 84: Funboard 139

82

CAPE TOWN TO MAUIIl 2011 per Marcilio Browne è iniziato in modo abbastanza complicato, almeno

dal suo punto di vista. Grossi swell erano previsti in quel periodo a Maui ma lui

doveva seguire il team Fanatic a Cape Town e non ne era molto contento. Ma il

Sud Africa non ha tradito le aspettative e ha regalato ai ragazzi del team Fanatic

due intere settimane di grandi onde e vento, acquietando un po’ l’animo di

Brawzinho. Ma verso la fine di queste due settimane ecco che le previsioni

annunciano l’ingresso di un altro big swell nel Pacifico, che avrebbe colpito le

Hawaii con onde non così grandi ma con una direzione perfetta. Marcilio non ci

ha pensato due volte per anticipare la data del suo volo e farsi 50 ore di viaggio

per arrivare a Maui da Cape Town. Questo gli ha permesso però di essere

presente sul picco di Jaws il giorno giusto nel momento giusto godendo di una

delle sue migliori big wave session fino al pesantissimo wipe out…

WIPE OUTMarcilio Browne: “Ho provato la sensazione del mio primo wipe out a Jaws, che

non era assolutamente nei miei piani di quel giorno. Ho preso quest’onda, ho

fatto il mio primo Top Turn e appena ho iniziato ad andare giù per il successivo

Bottom Turn non mi sono accorto di essere troppo profondo e il lip mi ha colpito

da dietro e ho avuto appena il tempo per fare solo un breve respiro.

Page 85: Funboard 139

83

Immediatamente sono stato trascinato sott’acqua in profondità e ho iniziato a

fare diverse capriole, ma non so in quale direzione. Quando la potenza dell’onda

mi ha rilasciato sono risalito velocemente in superficie. Il tutto è stato molto più

veloce di quello che avrei mai pensato e sono consapevole di aver avuto molta

fortuna per questa volta. Anche il mio materiale non era messo così male, ho

solamente rotto qualche stecca della vela!”.

GEARNorth Sails ICE 5.0, Fanatic custom made gun per Jaws shaped by Sebastian

Wenzel, ION life jacket e 2/1 ION short leg wetsuit.

Page 86: Funboard 139

84

STEP BY STEPFoto1. Cerca un’onda ripida o un piccolo chop, andando a tutta velocità. Lo stacco

avviene spostando il peso con forza sui talloni e proiettando il fisico in avanti.

Immagina di voler saltare verso prua oltre la vela.

Foto 2. Appena sei in aria, la vela si abbasserà automaticamente davanti a te,

comincia quindi a farla scivolare verso prua, nel vento, e calcia le gambe sopravento,

tweackando la tavola.

Foto 3. Comincia a spingere sul braccio posteriore ma ricordati che se anticipi

troppo puoi venire ribaltato dal vento.

Page 87: Funboard 139

85

Foto 4-5. A questo punto la vela comincerà a riempirsi al contrario, quindi continua

a portare l’albero verso prua e a spingere sul braccio posteriore.

Foto 6-7. La vela comincerà a tornare in posizione verticale, ed è qui che puoi

spingere al massimo il tweak.

Foto 8-9. Continua a spingere finchè la vela è completamente verticale e comincia a

richiamare le gambe in posizione di partenza per prepararti all’atterraggio.

Foto 10. Piega la ginocchia per atterrare e richiudi la vela per ripartire in

planata.

Page 88: Funboard 139

86

HOW TO DOVola al traverso a tutta velocità, con la vela bella piena e comincia a lascare

leggermente per metterti in switch stance, cercando di trovare una zona di acqua

piatta che ti permetta di mantenere una buona velocità. Essendo una combinazione,

ed anche una delle più contorte aggiungerei, è consigliato saper chiudere i

mattoncini base che la compongono, cioè Switch Kono e Puneta.

Una volta che ti ritrovi in switch a tutta velocità, infila l’albero nel vento spingendo

in avanti col braccio posteriore, per poi prendere il terminale con quello anteriore

e passare sottovento alla vela come per una Duck Tack. Per tutte le manovre in Duck

è davvero importante eseguire il passaggio correttamente, specialmente in questo

caso, dato che la potenza della vela garantisce l’esplosività e il momento necessari

per staccare e girare l’intero trick. Appena sei sottovento alla vela, in switch,

sbilanciati leggermente verso prua ed appena vedi un ripido choppino sopravento

a te, spingi con forza sulle punte e sulla mano di bugna. Questo movimento

combinato ti solleverà letteralmente dall’acqua, facendoti volare in Kono Switch.

Una volta che sei in aria, cazza la vela verso poppa e tirati la gamba posteriore sotto

il sedere, in modo che la prua, all’atterraggio della prima fase aerea di 180°, faccia

da perno, innescando la rotazione in Puneta. La difficoltà vera e propria di questo

trick sta appunto nell’inversione della rotazione da sopravento, con la Kono Switch,

a sottovento, con la Puneta. Una volta che stai slashando tranquillamente indietro,

infila l’albero nel vento col braccio anteriore, cercando di non spingere sulla bugna,

altrimenti fermerai la rotazione. Appena arrivi a circa 260°, molla la mano anteriore

e vai a prendere il terminale del boma, in modo da poter passare nuovamente sotto

la vela in Diablo appena la tavola è a 270°, quindi perfettamente nel vento. Con

questo timing, la vela sfilerà neutra nel vento, facilitando il passaggio di entrambe

le mani sulle nuove mura e la conseguente chiusura di questo trick da paura! Ci

sono solo una manciata di rider di Coppa del Mondo che rischiano di provare

questo trick in gara, quindi non ti scoraggiare se per un bel po’ di volte finirai in

acqua!

STEP BY STEPFoto 1-3: Mettiti in switch a tutta velocità in una zona d’acqua liscia come olio al

traverso, cercando di sfruttare tutta l’inerzia che hai a disposizione e cominciare a

passare sottovento alla vela come per una Kono Switch. Infila l’albero nel vento

Page 89: Funboard 139

87

spingendo con la mano posteriore, vai poi a prendere la bugna con la mano

anteriore e passa sottovento alla vela. Migliore sarà il passaggio, maggiore potenza

e proiezione avrai a disposizione per eseguire correttamente la prima rotazione

area di 180° del trick. Sbilanciati leggermente in avanti quando sottovento alla vela,

in modo da non perdere velocità. Appena vedi un ripido choppino davanti a te,

sposta il peso con forza sulle punte e spingi sulla mano di bugna (foto 3). Più brusco

e veloce sarà questo movimento, più andrai alto, quindi io spingo sempre come un

pazzo.

Foto 4-6: Stendi le gambe per fare salire la prua della tavola in cielo e gira la testa

e le spalle sopravento, innescando la rotazione nel vento. Appenditi nel boma e,

appena passi nel vento (foto 5), rannicchiati in una piccola pallina in modo da

riprendere l’equilibrio e tornare dritto, ruotando velocemente. Cazzando sulla mano

di bugna poi, la prua punterà verso il basso, permettendo alla tavola di slashare

appena tocca l’acqua.

Foto 7-8: Questa è fase di transizione dalla Switch Kono alla Puneta ed è anche la

fase in cui si inverte la rotazione, da sopravento a sottovento. È fondamentale

cercare di restare col peso in avanti e sperare di aver fatto tutto correttamente, in

modo che la tavola abbia abbastanza inerzia per slashare ed arrivare almeno a 270°

della rotazione finale. Spingi l’albero nel vento col braccio anteriore, e ricordati di

non spingere sulla bugna, altrimenti fermerai la rotazione.

Foto 9-12: Se hai fatto tutto ciò con una buona velocità e precisione, ora puoi

mollare la mano anteriore dal boma ed andare a prendere il terminale, infilando

nuovamente l’albero nel vento con la mano posteriore ed effettuando nuovamente

un passaggio in Duck sotto alla vela. Ricordati di iniziare il passaggio in Diablo a

circa 260° della rotazione finale, in modo da passare la vela quando la prua è

esattamente nel vento, rendendola neutra. Acchiappa poi il boma sulle nuove mura

con entrambe le mani e chiudi il trick. Il passaggio in Diablo è solo la ciliegina sulla

torta, ma già la torta stessa è veramente deliziosa e succulenta…

DRITTE ED ERRORIPer questa manovra è importante trovare le condizioni di acqua giuste,

possibilmente con vento costante. Non iniziare il passaggio troppo al lasco altrimenti

non avrai abbastanza potenza nella vela per staccare correttamente. In generale, se

sbagli, devi andare più veloce e spingere di più sulla mano posteriore!

Page 90: Funboard 139

88

A volte può succedere che un’onda un po’ troppo grossa ci rompa esattamente

davanti, oppure ci troviamo in acqua dopo una caduta e sta arrivando un bel set di

onde. In questo caso, se non abbiamo il tempo di partire alla svelta e di ritornare

verso riva, oppure non riusciamo a fare la così detta Chicken Jibe, ovvero la

strambata davanti all’onda per tornare verso riva evitando l’impatto, ci dobbiamo

preparare ad essere frullati dall’onda. Ogni frullata è diversa e in molti casi la

fortuna o la sfortuna fanno la differenza. Ci sono però alcuni accorgimenti

fondamentali che vi permetteranno di non subire danni dalle eventuali frullate.

Prima di tutto ricordatevi che è fondamentale non perdere il materiale, se durante

una frullata lo tenete stretto, avendo la fortuna di non rompere nulla, avrete molte

più chance di ripartire in fretta evitando il peggio. Per esempio una volta ho visto

Keith Teboul cadere a Ponta Preta (Capo Verde) e prendersi in testa una decina di

onde. Tutti gli spettatori sulla riva, me compreso, lo davano per spacciato, era

esattamente nel punto di rottura delle onde e ne arrivavano in continuazione. Ad ogni

onda e conseguente macinata tutti noi pensavamo che Keith avesse lasciato il

materiale, invece dopo poco riemergeva e aveva ancora il boma tra le mani. Morale,

dopo un bel po’ di frullate ed essere quasi arrivato sulle rocce ma non avendo mai

perso il materiale, in un attimo di tregua dei set in arrivo è ripartito e si è salvato da

una probabile uscita ingloriosa dalle rocce.

La regola fondamentale è quindi mai lasciare il materiale, almeno che non vi troviate

in seria difficoltà con onde davvero grosse, allora in quel caso le cose cambiano

considerevolmente e vi consiglio prima di tutto di pensare a voi prendendo un bel

respiro e buttandovi sott’acqua, al materiale ci penserete dopo. Solo con una buona

dose di esperienza e dopo tante frullate sul groppone sarete in grado di capire

quando si può tenere il materiale o quando lo si deve abbandonare.

COSA FARESupponiamo che come nella mia sequenza vi troviate di fronte ad un’onda che non

potete superare (FOTO 1a-2a), oppure siete appena caduti, e sta per arrivare il

frangente. La regola numero uno è quella di posizionarsi sempre tra l’onda e il

materiale, in questo modo probabilmente eviterete di essere colpiti dalla vostra

attrezzatura. Se non siete posizionati correttamente vi consiglio di mettervi in

posizione di sicurezza, cioè sopravento al materiale, nel più breve tempo possibile

(FOTO 3a). Come vedete dalle foto mi posiziono in sicurezza tra l’onda e il mio

materiale ed afferro il boma dalla parte superiore vicino alla maniglia, quella fuori

dall’acqua (FOTO 4a). In questo modo sono certo di avere l’albero sopravento e in

sicurezza evitando la possibilità di farlo impuntare sul fondale (principale causa di

rottura degli alberi). Prima che l’onda mi colpisca cerco di far affondare la vela il più

possibile sott’acqua (FOTO 5a), in questo modo subirà meno la potenza cinetica della

schiuma e avrò più possibilità di non perderla. Quando arriva l’onda faccio un

profondo respiro e mi butto sott’acqua (FOTO 6a), vale lo stesso principio della Duck

foto 1a-2a

foto 3a

foto 4a

Page 91: Funboard 139

89

Dive del surf da onda. Un consiglio importante quando vi trovate sott’acqua e avete

il boma bello stretto nelle vostre mani (FOTO 7a-8a), è quello di attendere l’impatto

con le braccia piegate e non distese. Questo è molto importante per non farvi male

alla spalla a causa di strattoni inaspettati a braccio teso. Con le braccia piegate

avrete più forza per tenere il rig e se la potenza dell’onda fosse troppa e vi fa

allungare le braccia e non vi sentite più sicuri, mollate immediatamente la presa. La

maggior parte delle volte non colpirete il materiale e quando riemergerete la vostra

attrezzatura sarà abbastanza vicina a voi, se avete eseguito tutto in modo corretto.

Una volta superata la prima frullata controllate sopravento se avete abbastanza

tempo per ripartire oppure vi dovete preparare ad una nuova macinata, in questo

caso cercate di rimettervi in posizione di sicurezza (FOTO 9a). Valutate anche in base

alla posizione dell’attrezzatura se ripartire verso fuori o tornare a riva per prendere

un po’ di fiato.

COSA NON FAREIn questo caso mi trovo esattamente nella posizione sbagliata (FOTO 1b), ovvero

sottovento all’attrezzatura e davanti a me ho sia il rig che l’onda in arrivo. Dovete

cercare di evitare di trovarvi in questa situazione. La maggior parte delle volte

conviene lasciare il materiale e allontanarvi il più possibile se non siete riusciti a

girarlo nella posizione corretta in tempo. Oltre a poter essere colpiti dalla vostra

attrezzatura in questo caso un altro problema è rappresentato dalla posizione

dell’albero, ovvero sottovento (FOTO 2b-3b). L’onda quindi tenderà a fare abbassare

l’albero con la possibilità che si impunti sul fondale (FOTO 4b) e ribalterà la vostra

attrezzatura all’indietro creando una pericolosa leva sull’albero che potrebbe

spezzarsi da un momento all’altro (FOTO 5b). Per fortuna in questa sequenza non ho

avuto danni e il mio albero non si è rotto!

TIPS• Non mollare mai l’attrezzatura almeno che non vi troviate in serie difficoltà (solo

l’esperienza vi farà capire quando potete o non potete farcela).

• Prima di essere colpiti dall’onda dovete posizionarvi sopravento e comunque tra

l’onda e la vostra attrezzatura.

• Fate un bel respiro e cercate di immergere il rig.

• Tenete il boma con le braccia piegate e mollatelo solo quando sentite che la

pressione è troppa per le vostre forze.

• Se siete in difficoltà per prima cosa pensate a voi, dopo viene il materiale, che si

può sempre riparare facilmente o ricomprare.

foto 1b

foto 2b-3b

foto 4b-5b

foto 5a

foto 6a

foto 7a-8a

foto 9a

Page 92: Funboard 139

90

Page 93: Funboard 139

91

Cartagena De Indias, è la principale destinazione

turistica della Colombia, sia per il suo favorevole

posizionamento geografico in una baia contornata di

isole paradisiache e lagune, sia per il fascino del suo

centro storico che conserva le tracce del passato di

questa città, caratterizzato da un’architettura varia

che risente di stili coloniali, italiani e repubblicani.

Situata sulla costa nord del paese è bagnata dal mar

dei caraibi ed oltre ad essere una rinomata località

turistica nel periodo che va de gennaio a giugno è

un’ottima meta per gli appassionati degli sport a vela.

Una volta iniziata la stagione degli alisei è tipico che

questi soffino tutti i giorni iniziando al mattino sotto

forma di brezza per aumentare d’intensità nel

pomeriggio soffiando in media dai sedici ai venticinque

nodi. Il nord-est, vento predominante, assume un

angolo side-on mura a dritta rispetto la spiaggia, non

è quindi raro che si crei onda durante il giorno, onda

che dopo i giorni migliori perdura sino a sera od al

mattino seguente, momenti in cui si può praticare il

surf da onda od il sup.

Nicola Spadea in Body Drag in El Laguito. Playa Blanca, Rosario Islands.

Vista di El Laguito dall'edificio El Conquistadores.

Bandiera colombiana in cima al castello.

Page 94: Funboard 139

Lo spiaggione di Cartagena che guarda a nord-est

verso il centro storico non è l’unico spot, a distanza di

un centinaio di metri, seguendo la costa che ad un

tratto si interrompe bruscamente a formare un angolo

di novanta gradi dal quale inizia una piccola lingua di

sabbia, sono collocati alcuni ristorantini e la scuola di

windsurf locale Mokanà. Questo altro specchio

d’acqua viene chiamato El Laguito e si trova all’interno

della baia di Cartagena. Essendo orientato

diversamente rispetto alla spiaggia più grande,

novanta gradi sottovento, il vento soffia con un angolo

side-off mura a dritta. Qui, a differenza dell’altro lato

del litorale, l’acqua è prevalentemente piatta con

ondine che arrivano a set dai trenta centimetri al

metro. Spostandosi leggermente sottovento, alla fine

del lungo braccio di rocce che protegge dalle

mareggiate, si trova un’onda per saltare con vento

side-side on creata da una lunga muraglia di pietre

che arriva sino a Tierra Bomba, l’isola di fronte,

costruita in passato per scongiurare i numerosi

attacchi delle navi pirata. Infine, tra El Laguito e Las

Velas, ultima baia sottovento della spiaggia più grande

nel mezzo di due bracci di rocce si trova non a caso

La V, un altro specchio d’acqua in cui le onde sono più

morbide ed il vento più costante, unica

raccomandazione è quella di non surfare troppo l’onda

perché rompe sul braccio di pietre. Riassumendo,

nell’arco di pochi metri si possono trovare condizioni

diverse semplicemente attraversando un fazzoletto di

spiaggia o facendo due bordi di bolina.

DOVE DORMIRETra alberghi e appartamenti le chance di trovare posto

non mancano, i grattacieli sono il novanta percento

delle costruzioni, e da febbraio a giugno viene

considerata bassa stagione.

Per chiedere la disponibilità si può semplicemente

domandare al portiere dei palazzi, lui saprà darvi tutte

le informazioni, ci sono comunque anche numerose

agenzie che offrono questo servizio all’interno dei

palazzi. Meglio non seguire i personaggi locali che vi

fermano per strada cercando di affittarvi

appartamenti, ce ne sono molti e non fanno altro che

caricare una commissione su quello che è il prezzo

d’affitto. Gli “apartastudio” sono l’alternativa per chi

non ha bisogno di un appartamento intero, sono dei

monolocali indipendenti con cucina e bagno

decisamente più economici.

Nel centro ci sono anche molti ostelli dei quali potete

trovare informazioni su internet.

LA MONETANon lasciatevi ingannare dalle cifre esorbitanti, a volte

sono meno di ciò che pensate, con il Pesos in mano si

parla sempre di “mila” e milioni.

Al cambio ufficiale 1 euro vale 2645 pesos circa,

l’ideale quando è possibile è di pagare con la carta di

92

Nicola in Back Side 360° in mezzo ai bagnanti.

Bellezze colombiane in windsurf!

Page 95: Funboard 139

credito accettata quasi ovunque a Cartagena,

altrimenti si può prelevare senza timore a

Bancolombia.

DOVE FARE LA SPESACarulla e Olimpica sono i supermercati più grandi

aperti 24 ore su 24, si trova di tutto ed i prezzi tra i due

si bilanciano.

Si trova tutto ciò di cui si ha bisogno compresa la pasta

e la salsa italiana, per quanto riguarda i vini, gli

argentini e i peruviani sono i migliori.

DOVE MANGIARESe siete in zona El Laguito, zona da cui prende il nome

lo spot windsurfistico, “Riquissimo” non ha rivali. Si

mangia bene, è pulito e se prendete il menù del giorno

con 12000 pesos mangiate zuppa, secondo di carne

con contorno e bibita.

Per la sera si può andare al centro dove essendo luogo

di passeggiate turistiche la scelta non manca.

“Donde olano” è buono per qualsiasi tipo di piatto

(ovviamente se chiedete una pasta non sarà quella

italiana), mentre il “Peruviano” è più famoso per i sui

piatti di pesce in particolare il ceviche, entrambi

meritano di essere provati.

COSA MANGIARE E BERE:Sono inutili le solite raccomandazioni sul non bere

l’acqua dei rubinetti o mangiare cose sospette perché

potete rischiare una bella intossicazione alimentare.

Le prelibatezze del posto invece variano dal pesce alla

carne, nelle escursioni si può consumare del buon

pesce fresco e le aragoste non mancano in alcun

ristorante. Anche i piatti di carne sono buoni e

comprendono una vasta scelta di salse di condimento.

L’arroz con cocco, riso al cocco, è uno dei contorni più

gettonati e trovato quello buono si impara ad

apprezzarlo. I succhi naturali, idratanti e saporiti, sono

buonissimi e l’innumerevole quantità di frutti tropicali,

frullati in acqua od in latte, rende la scelta sempre

complicata senza considerare i bigusto. Un classico è

la limonata, mentre tra i mix non si può far a meno di

provare la lemonda de coco.

COSA VISITAREPasseggiare per il centro storico sia di giorno che di

notte vi affascinerà senz’altro, tutto questo è

circondato dalle grandi mura fortificanti sulle quali si

può camminare quasi tutt’intorno il centro.

Nei pressi della città vecchia si trova il castello di

Cartagena dal quale si può osservare la città dall’alto

per poi avventurarsi negli angusti cunicoli delle sue

segrete. Tierra Bomba è l’isola di fronte Cartagena, ci

sono escursioni giornaliere che portano a Playa Linda

dove si può pranzare e trascorrere la giornata in relax,

si può raggiungere l’isola anche in kayak partecipando

ad escursioni organizzate da Mokanaventura.

Le isole del Rosario invece sono un po’ più distanti ma

comunque ben collegate giornalmente con la terra

ferma, con 40.000 Pesos a persona vi vengono a

prendere sotto casa con un bus, vi fanno fare un tour

dell’arcipelago in barca con pausa pranzo su una di

queste isole paradisiache in cui si può fare snorkeling

o visitare l’acquario, al ritorno un’ultima pausa a Playa

Blanca, altra isola, per poi ritornare verso le quattro

Forward one foot a Las Velas.

Classiche strade del centro storico di Cartagena. 93

Page 96: Funboard 139

del pomeriggio. Se le guide vi diranno che nel tragitto

di ritorno vi bagnerete state sicuri che è la verità!

Per chi vuole spingersi più lontano, ad un’ora si trova

Barranquilla che specialmente nel periodo del

Carnaval “es una locura total”.

COME SPOSTARSICi sono bus che girano in continuazione, il prezzo è

indicato all’entrata, non esistono fermate quindi per

salire allungate il braccio per segnalare la vostra

presenza e per scendere gridate “parada!” e dovunque

vogliate fermarvi lui si fermerà, se non sapete dove

dovete andare ditelo al conducente e lui vi ci porterà.

Questo servizio è attivo dalla mattina presto fino la

sera alle dieci.

Migliaia sono i taxi per strada a tutte le ore, il pedaggio

minimo è di 5.000 Pesos anche se dovete fare pochi

metri e la tariffa Laguito-centro può variare dai 6.000

ai 7.000 Pesos.

Se dovete intraprendere spostamenti più lunghi esiste

un servizio porta a porta dal costo di 20.000 Pesos a

persona, ad esempio con la compagnia Marsol, vi

prendono sotto casa e vi lasciano all’indirizzo dove

volete andare.

L’ARTE DEL TRATTAREQualsiasi cosa fate domandate sempre prima il prezzo

altrimenti magicamente lievita, qualsiasi prezzo vi

dicono potete abbassarlo!

COSA FARE LA SERANel centro storico c’è gente tutte le sere se volete solo

fare una passeggiata o sedervi ad un bar per bere

qualcosa. Se volete ballare tenete presente che in

Colombia andare a ballare significa andare a ballare

musica colombiana e si possono passare serate intere

di salsa, baciata e cosi via.

Ci sono comunque anche locali che alternano diversi

stili di musica e in cui il divertimento è assicurato.

Il mercoledì sera all’Hostal Media Luna c’è musica dal

vivo per lo più reggae e l’atmosfera è incredibile sul

tetto di questo ostello strapieno di gente con una vista

mozzafiato sui tetti della città.

Mr. Babilia è un altro locale molto famoso frequentato

da molti turisti specialmente nel fine settimana.

COME FARE WINDSURFPotete rivolgervi all’unica scuola windsurf locale

mokanàclub.com la quale è attrezzata per tutti gli

sport acquatici: windsurf, sup, surf, boyboard e kayak.

Per quanto riguarda il windsurf hanno tavole

Starboard 2011 e vele Loft di tutte le misure. Inoltre

organizzano escursioni d’avventura sui reef e sulle

isole circostanti.

COME RAGGIUNGERE CARTAGENACi sono diverse compagnie che volano per la Colombia

ma per raggiungere Cartagena si deve fare scalo a

Miami o Bogotà. Raggiunta Bogotà con compagnie

internazionali, Avianca è la compagnia di bandiera che

non ha tariffe per gli articoli sportivi e fa pagare 5.000

Pesos al kg, ciò nonostante il prezzo risulta accettabile

grazie al cambio favorevole. Per quanto riguarda il

tragitto sino a Bogotà, varie compagnie coprono

questa tratta, Lufthansa chiede 300 Euro a tratta per

un windsurf di 50kg.

Al mio ritorno, grazie ad una simpatica ragazza al ceck-

in la quale diceva che la mia “valigia” era troppo

grande per entrare nello stesso aereo con il quale ero

arrivato, dove non avevo avuto problemi e per cui

avevo pagato la cospicua fattura per “l’extrabagaglio

windsurf” andata/ritorno, la mia attrezzatura è

rimasta in Colombia… La ragazza sosteneva che

nell’aereo da Bogotà a Francoforte loro caricavano

tutto in box 2m x 2m e per questa ragione la mia tavola

non sarebbe potuta entrare, evidentemente quando ha

partecipato al corso di formazione hanno dimenticato

di mostrarle la pagina numero due dove vengono

illustrati gli equipaggi sportivi. Allo sportello

affermavano con orgoglio che se in Europa era stato

commesso un errore loro non potevano fare lo stesso.

A questo punto è intuitivo farsi un’idea della selezione

delle compagnie aeree quando viaggiate con il vostro

windsurf e ancor più da quelle parti!

94

Un po’ di Wave a Las Velas.

Page 97: Funboard 139
Page 98: Funboard 139

96

Page 99: Funboard 139
Page 100: Funboard 139

M A S T S

D I R E C T O R I N I C O L A S PA D E AS TA R R I N G I M A V E R X E V O D S 1 0 0

P H O T O G R A P H Y I S A B R I N A G R A J A L E SS P O T I C A R TA G E N A D E I N D I A S , C O L O M B I A

P R O D U C E R I R E G L A S S S . P. A .C O N TA C T I W W W . M A V E R X . I T

I S P R O U D T O P R E S E N T:

EASYRIDER

M A D E I N I T A L Y


Recommended