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ICONOGRAFIA FIGURE MITOLOGICHE - docartis.com DIGITALE/private/LIBRERIA... · Mitologia...

Date post: 03-Oct-2018
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Mitologia greco-romana 1 Achille Condottiero dei Mirmidoni alla guerra contro Troia, figlio del re Peleo e della dea marina Tetide, era un semidio. Leggendario eroe greco, è il personaggio principale del poema di Omero. Fra gli episodi più celebri, si ricorda qui l’agguato a Troilo. Il più bello, oltre che il più valoroso tra gli eroi omerici, viene rappresentato coi capelli biondi e gli occhi lucenti; è rappresentato in un primo tempo barbuto, poi imberbe, in moltissime opere dell'arte greca, etrusca e romana (pitture, mosaici, sarcofagi, ecc.). “Achillee” erano dette, secondo Plinio il Vecchio, le statue di giovani in nudità eroica, armati di lancia. Giovanni Battista Tiepolo Atena impedisce ad Achille di uccidere Agamennone Tomba dei Tori a Tarquinia Agguato di Achille a Troilo J.Auguste Dominique Ingres Achille e l'amante Patroclo Apollo Dio del sole delle arti (e per questo messo in relazione con le Muse), è una delle dodici divinità dell’Olimpo. Viene raffigurato come un bellissimo giovane con il capo coronato di alloro, pianta a lui consacrata, simbolo di vittoria, sotto la quale alcune leggende volevano che il dio fosse nato. Suoi attributi tipici erano l'arco e la cetra. Altro suo emblema caratteristico è il tripode sacrificale, simbolo dei suoi poteri profetici. Animali sacri al dio erano i cigni (simbolo di bellezza), i lupi, le cicale (a simboleggiare la musica e il canto), e ancora falchi, corvi e serpenti, questi ultimi con riferimento ai suoi poteri oracolari. E ancora il gallo, come simbolo dell'amore omosessuale, diversi, infatti, gli uomini di cui il dio s'innamorò. Statua del primo secolo Apollo Con in mano una lira, uno dei suoi simboli tipici. Jean Broc La morte di Giacinto La triste storia d'amore con il principe spartano Giacinto. Andrea Sacchi Marc'Antonio Pasqualini coronato da Apollo
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  • Mitologia greco-romana

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    Achille Condottiero dei Mirmidoni alla guerra contro Troia, figlio del re Peleo e della dea marina Tetide, era un semidio. Leggendario eroe greco, il personaggio principale del poema di Omero. Fra gli episodi pi celebri, si ricorda qui lagguato a Troilo. Il pi bello, oltre che il pi valoroso tra gli eroi omerici, viene rappresentato coi capelli biondi e gli occhi lucenti; rappresentato in un primo tempo barbuto, poi imberbe, in moltissime opere dell'arte greca, etrusca e romana (pitture, mosaici, sarcofagi, ecc.). Achillee erano dette, secondo Plinio il Vecchio, le statue di giovani in nudit eroica, armati di lancia.

    Giovanni Battista Tiepolo Atena impedisce ad Achille di uccidere Agamennone

    Tomba dei Tori a Tarquinia Agguato di Achille a Troilo

    J.Auguste Dominique Ingres Achille e l'amante Patroclo

    Apollo Dio del sole delle arti (e per questo messo in relazione con le Muse), una delle dodici divinit dellOlimpo. Viene raffigurato come un bellissimo giovane con il capo coronato di alloro, pianta a lui consacrata, simbolo di vittoria, sotto la quale alcune leggende volevano che il dio fosse nato. Suoi attributi tipici erano l'arco e la cetra. Altro suo emblema caratteristico il tripode sacrificale, simbolo dei suoi poteri profetici. Animali sacri al dio erano i cigni (simbolo di bellezza), i lupi, le cicale (a simboleggiare la musica e il canto), e ancora falchi, corvi e serpenti, questi ultimi con riferimento ai suoi poteri oracolari. E ancora il gallo, come simbolo dell'amore omosessuale, diversi, infatti, gli uomini di cui il dio s'innamor.

    Statua del primo secolo Apollo Con in mano una lira, uno dei suoi simboli tipici.

    Jean Broc La morte di Giacinto La triste storia d'amore con il principe spartano Giacinto.

    Andrea Sacchi Marc'Antonio Pasqualini coronato da Apollo

    http://www.sapere.it/enciclopedia/Mirm%C3%ACdoni.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Tr%C3%B2ia+%28antica+citt%C3%A0+dell%27Asia+Minore%29.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Pel%C3%A8o+o+P%C3%A8leo.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/T%C3%A8tide+o+T%C3%A8ti.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Troilohttp://www.sapere.it/enciclopedia/Pl%C3%ACnio+Sec%C3%B3ndo%2C+G%C3%A0io%2C+detto+il+V%C3%A8cchio.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Tiepolohttp://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Auguste_Dominique_Ingreshttp://it.wikipedia.org/wiki/Achillehttp://it.wikipedia.org/wiki/Cetra_(strumento_musicale)http://it.wikipedia.org/wiki/Tripodehttp://it.wikipedia.org/wiki/Animalihttp://it.wikipedia.org/wiki/Sacrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cygnus_(zoologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Canis_lupushttp://it.wikipedia.org/wiki/Cicadidaehttp://it.wikipedia.org/wiki/Falcohttp://it.wikipedia.org/wiki/Corvushttp://it.wikipedia.org/wiki/Serpenteshttp://it.wikipedia.org/wiki/Gallus_gallus_domesticushttp://it.wikipedia.org/wiki/Primo_secolohttp://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Brochttp://it.wikipedia.org/wiki/La_morte_di_Giacintohttp://it.wikipedia.org/wiki/Spartahttp://it.wikipedia.org/wiki/Giacinto_(mitologia)
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    Arpie Nella mitologia greca, le arpie (lett. "le rapitrici", dal verbo greco harpazein, "rapire") sono creature mostruose,

    con viso di donna e corpo d'uccello.

    L'origine del loro mito deve forse ricondursi a una personificazione

    della tempesta.

    Nelle isole Strofadi del mar Ionio ci furono alcuni mostri, le arpie,

    in forma di uccello, ma col volto di vergine, che potevano parlare le

    lingue umane. Erano sempre insaziabili, spinte da fame rabbiosa, e

    strappavano di mano a chi mangiava il cibo con gli artigli adunchi.

    (Liber Monstrorum).

    Gustave Dor Illustrazione di per la Divina Commedia. Dante cita le arpie nel Canto XIII dell'Inferno.

    Andrea del Sarto Madonna delle Arpie (part.)

    Franois Perrier Illustrazione di un episodio dellEneide Enea e i suoi compagni combattono le Arpie.

    Attene Secondo le Metamorfosi di Ovidio, il principe cacciatore, durante una battuta di caccia scorge Diana presso una fonte. Per questo viene tramutato da lei in cervo. Rappresentato con questi attributi: cervi fuggenti, azzannati dai cani, e molli fanciulle al bagno. Dallinizio del Cinquecento, Il bagno di Diana e delle Ninfe aveva fornito ai pittori un buon pretesto per mostrare nudi femminili in paesaggi ricchi di contrasti tonali. Tiziano Diana e Atteone

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_greca_anticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mostrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Gustave_Dor%C3%A9http://it.wikipedia.org/wiki/Dante_Alighierihttp://it.wikipedia.org/wiki/Inferno_-_Canto_tredicesimohttp://it.wikipedia.org/wiki/Inferno_(Divina_Commedia)
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    Domenichino, Diana e Atteone Parmigianino 1523, saletta segreta della Rocca dei conti Sanvitale a Fontanellato Diana e Atteone

    Bacco In greco, Diniso, Dio del vino, un giovane con il capo coronato di vite, con una coppa di vino o un grappolo duva in mano. Nel corteo di Bacco a volte compaiono fanciulle che danzano,le Baccanti, e Satiri che suonano il flauto. A volte Bacco accompagnato da Arianna, che sar sua sposa.

    Tiziano Bacco e Arianna

    Velasquez Il Trionfo di Bacco

    Michelangelo Bacco

    Centauri Sono esseri selvaggi e rozzi, met uomini e met cavalli, che vivono sulle montagne e si nutrono di carne cruda. Sono legati a numerosi episodi mitologici. Mostri dal busto a forma umana dalla testa alla vita, innestato su un corpo di cavallo. Presenti nell'iconografia dal tardo Miceneo, sono rappresentati tradizionalmente come cacciatori. La pi famosa leggenda che si racconta sui Centauri quella della loro sconfitta da parte dei Lapiti, un popolo della Tessaglia. I miti ci tramandano anche che i Centauri furono decimati da Eracle e scacciati dalla Tessaglia furono confinati nelle pendici del monte Pindo.

    Ciclopi Sono delle figure della mitologia greca, divinit gigantesche con un occhio solo. Creature prodigiose, vengono descritti come alti conoscitori dell'arte della lavorazione del ferro e sono considerati gli aiutanti di Efesto, il dio del fuoco. Omero d solo il nome di uno di loro, Polifemo, che fece prigioniero Odisseo (Ulisse) e i suoi compagni.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Polifemo
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    Annibale Carracci Polifemo

    Giulio Romano Polifemo

    Mosaico in Sicilia Ulisse offre il vino a Polifemo Nelle pitture pompeiane della Casa di Sirico e in quella degli Amorini dorati, i Ciclopi sono rappresentati come esseri umani dai volti silenici, con chiome abbondanti e arruffate ed hanno due occhi: i caratteri pastorali prevalgono su quelli mostruosi.

    Guido Reni Il ratto di Deianira

    Tivoli Centauro Vecchio

    G. B. Cipriani Chirone educa Achille al tiro con l'arco

    Clori Ninfa amata da Zefiro. Il poeta romano Ovidio opera una fusione tra la leggenda greca di Clori e la tradizione italica di Flora (antica dea italica della primavera, presente nelle raffigurazioni di Venere). Attributi: fiori in mano, coroncina sul capo ecc.

    Botticelli , La Nascita di Venere

    Zefiro e Clori spargono rose sulla Dea.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Clori
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    Botticelli, La primavera Part. Zefiro e Clori

    Jacopo Amigoni Clori e Zefiro

    Cupido In greco, Eros, figlio di Venere, il dio dellamore. rappresentato come un bambino o un giovinetto bendato (perch lamore cieco), con arco e frecce; pi raramente con fiori o una lira o con una face accesa che gli fiammeggiava in una delle mani. In et ellenistica la sua figura diviene pi molle, femminea, sempre pi infantile, finch venne rappresentato come un putto alato. A questo periodo risale anche la nascita del mito di Amore e Psiche.

    Botticelli, La Primavera Part. Cupido

    Lorenzo Lotto, Venere e Cupido

    Piero della Francesca, Cupido bendato

    Jacopo Zucchi Psiche scopre l'identit dell'amante e fa cadere una goccia di olio bollente.

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    Antonio Canova Amore e Psiche

    Museo del Louvre Diana cacciatrice

    Diana E una delle dodici divinit dellOlimpo, chiamata dai Greci Artemide, la sorella di Apollo. Cacciatrice e signora delle fiere, la dea della natura selvaggia. Custode della verginit e della purezza, governa anche la fertilit femminile, protegge le giovani spose e le partorienti. talora identificata con la dea infernale Ecate e con la Luna. L'iconografia la ritrae come cacciatrice, con il chitone (un corto vestito di stoffa leggera), arco, frecce, calzari e una muta di cani; il suo carro d'oro trainato da cerve. In altre raffigurazioni, in cui appare come Ecate, la dea impugna una fiaccola.

    Domenichino Diana

    Correggio Diana cacciatrice

    Ipogeo di via Livenza a Roma Diana cacciatrice

    Dafne Ninfa di cui si invaghisce Apollo e a cui sfugge tramutandosi in una pianta di alloro. Attributi: arco, faretra (Apollo); mani in forma di rami dalloro, rami sulla testa, piedi in forma di radici (Dafne)

  • Mitologia greco-romana

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    Paolo Veronese Apollo e Dafne

    Antonio Pollaiolo Apollo e Dafne

    Bernini Apollo e Dafne

    Ercole Eracle nella mitologia greca, met uomo e met dio, un eroe della mitologia greca, personificazione della forza fisica e del coraggio. Famose sono le sue dodici fatiche che, dopo aver affrontato grandi avversit, supera trionfando sul male. Liconografia greca e romana del dio insiste sugli attributi della clava e della pelle leonina e talvolta compaiono anche larco e la faretra; in alcuni tipi arcaici e italici indossa la corazza. I due tipi barbato e imberbe coesistono fino dallarcaismo; la muscolatura del corpo sempre vigorosa. Particolari figurazioni sono lErcole banchettante, quello che suona la cetra, quello ebbro, quello in abiti di Onfale.

    Prospero Sogari Spani Ercole

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    Paolo Pagani Ercole cattura Cerbero La dodicesima fattica

    Rubens Ercole e Onfale

    Pollaiolo Ercole e lIdra

    George Petel Eracle e il Leone di Nemea

    Erinni Furie nella mitologia romana. Esse sono chiamate anche Dire da Virgilio, sono, nella religione e nella mitologia greca, le personificazioni femminili della vendetta soprattutto nei confronti di chi colpisce i parenti o i membri del proprio clan. Liconografia quella di una divinit cacciatrice munita di serpi, talora alata.

    William-Adolphe Bouguereau Il rimorso di Oreste

    Oreste inseguito dalle Erinni. Rappresentate come geni alati, con la bocca spalancata nell'atto di cacciare urla terribili, con serpenti invece di capelli, recanti in mano torce o fruste o carboni e tizzoni ardenti. Il loro aspetto era quindi di tre donne alate con capelli di serpenti che recavano tra le mani delle armi che usavano per torturare il malcapitato.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Publio_Virgilio_Maronehttp://it.wikipedia.org/wiki/Publio_Virgilio_Maronehttp://it.wikipedia.org/wiki/Religione_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/William-Adolphe_Bouguereauhttp://it.wikipedia.org/wiki/Oreste_(Agamennone)
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    John Singer Sergent

    Oreste inseguito dalle Furie

    Giove (in greco, Zeus): la suprema divinit dellOlimpo. Dio del cielo, presiede i mutamenti atmosferici. sposato con la dea Giunone, che per tradisce con numerose fanciulle divine e mortali. I suoi simboli sono la folgore, il toro, l'aquila e la quercia. Nelliconografia classica la figura di Zeus caratterizzata da folta barba, capelli lunghi coronati dalloro, torso nudo e mantello sulle gambe. I suoi elementi distintivi sono lo scettro e il fulmine. Numerosi sono i miti rappresentati anche in cicli pittorici.

    J. A. D. Ingres Zeus e Teti

    http://it.wikipedia.org/wiki/Fulminehttp://it.wikipedia.org/wiki/Bos_taurushttp://it.wikipedia.org/wiki/Aquila_chrysaetoshttp://it.wikipedia.org/wiki/Quercia
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    Antoine Coypel Hera e Zeus Giunone e Giove, secondo i romani

    Raffaello. Loggia di Psiche Giove e Psiche

    Giunone Moglie di Giove (Zeus), la principale dea dellOlimpo. Tutela il matrimonio e il parto. L'iconografia della dea ripete comunemente quella della greca Era, ma l'origine del culto di Giunone come divinit italica documentata dalla statua di Iuno Sospita proveniente da Lanuvio (Musei Vaticani), con gli attributi della veste di pelle di capra, asta, scudo, serpente, e da antefisse laziali e falische dei sec. VI-V, con elmo di pelle bovina. La dea frequentemente rappresentata sopra un carro tirato da due pavoni, con lo scettro in mano, e la fronte coronata di gigli e di rose. I pittori le pongono sempre ai piedi un pavone, e la cingono talora dell'arcobaleno, emblema d'Iride.

    Carracci Giove e Giunone

    Rubens Giunone e Argo

    De Ferrari Gregorio Giunone applica gli occhi di Argo sulla coda del pavone

    Lastman Pieter Pietersz Giunone sorprende Giove con Io

    http://www.sapere.it/enciclopedia/%C3%88ra+%28mitologia%29.html
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    Le Tre Grazie Sono divinit che fanno parte del seguito di Apollo e di Venere. Sono abbracciate, nude o vestite di veli. Nel Rinascimento simboleggiano castit, bellezza e amore. Chiamate dai greci Cariti, erano figlie di Zeus e della ninfa Eurinome ed erano tre dee portatrici di gioia e bellezza. I loro nomi erano Aglaia (splendore), Eufrosine (gioia e letizia) e Talia (prosperit); presiedevano ai banchetti e alle danze, accompagnavano Afrodite ed Eros, le divinit dellamore, e con le muse danzavano per gli dei al suono della lira di Apollo.

    Nelliconografia greco- romana le tre donne, totalmente nude, sono disposte in modo che quella centrale sia vista da dietro e le altre la affiancano con posture simmetriche.

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    Nel Medioevo scompaiono, perch raffigurazioni pagane ed con il Rinascimento che tornano alla ribalta, in primis con linterpretazione di Sandro Botticelli. Tuttavia e altre opere del Rinascimento, , non presentano loriginalit della versione di Botticelli, riprendendo, al contrario, il modello antico in modo molto fedele.

    Con let barocca il tema delle Grazie di nuovo accantonato. Il Seicento e la Controriforma esigono temi a carattere religioso. Tra le poche eccezioni il fiammingo Rubens che raffigura pi volte le Grazie come opulenti matrone dalle carni tremolanti.

    Bisogner attendere quasi due secoli, con laffermazione del Neoclassicismo, perch le tre Grazie abbiano una seconda rinascita.

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    Marte In greco Ares, secondo la mitologia romana del I secolo a.C., il dio della guerra e dei duelli. Secondo la mitologia romana pi arcaica, era anche il dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilit. figlio di Giove e Giunone, una delle dodici divinit dellOlimpo. Quasi sempre Marte raffigurato con indosso l'elmo, la lancia o la spada e lo scudo, raramente con uno scettro talvolta ritratto nudo, altre volte con l'armatura e spesso ha un mantello sulle spalle. A volte rappresentato con la barba ma, nella maggior parte dei casi, sbarbato. raffigurato a piedi o su un carro trainato da due cavalli imbizzarriti, ma ha sempre un aspetto combattivo.

    Musei Capitolini a Roma Statua colossale di Marte

    Velasquez Marte

    Veronese Marte che spoglia Venere con amorino e cane

    Canova Venere e Marte

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Diohttp://it.wikipedia.org/wiki/Guerrahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tuonohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pioggiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Naturahttp://it.wikipedia.org/wiki/Fertilit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Elmohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_(arma)http://it.wikipedia.org/wiki/Spada_(arma)http://it.wikipedia.org/wiki/Scudo_(difesa)http://it.wikipedia.org/wiki/Scettrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Nudit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Corazzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mantello_(indumento)http://it.wikipedia.org/wiki/Barbahttp://it.wikipedia.org/wiki/Musei_Capitolinihttp://it.wikipedia.org/wiki/Roma
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    Medea Figlia di Eete, re della Colchide, e di Idia. Era inoltre nipote di Elio (secondo altre fonti di Apollo) e della maga Circe, e come quest'ultima era dotata di poteri magici. Sposa di Giasone, da lui tradita, uccide i propri figli per vendetta. Viene rappresentata come divinit o come maga che fa incantesimi e malie.

    Eugene Delacroix

    La furia di Medea

    Anthony Frederick Augustus Sandys Medea mescola le sue pozioni

    Medusa (detta anche Gorgone): un mostro temuto dagli uomini ma anche dagli dei. raffigurata con la testa tagliata, circondata da serpenti. Chiunque la guarda trasformato in pietra. Secondo il mito, Medusa era una delle tre Gorgoni, l'unica mortale, e abitava con le sorelle in una caverna nel giardino delle Esperidi, vicino al regno dei morti.

    Caravaggio Testa di Medusa

    Benvenuto Cellini Perseo con la testa di Medusa

    http://it.wikipedia.org/wiki/Eetehttp://it.wikipedia.org/wiki/Colchidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Idiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Elio_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_(divinit%C3%A0)http://it.wikipedia.org/wiki/Circehttp://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_Frederick_Augustus_Sandyshttp://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_Frederick_Augustus_Sandys
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    Nellarte romana troviamola testa della Medusa al centro di grandi mosaici pavimentali.

    Affreschi pompeiani Perseo e la testa della Medusa

    Come tutti i personaggi mitologici Medusa rester in disparte per almeno mille anni aspettando che finisca il Medioevo. La ritroviamo rappresentata da Baldassare Peruzzi sulla volta della Villa Farnesina a Roma.

    http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iv/perseo-e-medusa/immagini/16-perseo-e-medusa/
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    Mercurio In greco, Hermes, il messaggero degli dei. Indossa calzari alati per spostarsi con rapidit e tiene in mano il caduceo, una verga magica con due serpi intrecciate, sormontato da ali. Nella raffigurazione di Mercurio protettore dei mercanti l'iconografia etrusco-italica e poi quella romana ripetono le caratteristiche dell'Ermete greco: corpo nudo o rivestito di un corto mantello, caduceo nella mano, petaso (caratteristico cappello alato) e calzari alati. Mercurio per anche la guida delle anime dei defunti nei sotterranei recessi dell'Ade e il caduceo lo qualifica in questo compito come messaggero di Giove al dio dell'Averno. Come dio della ricchezza la sua testa compare su monete in bronzo e argento; la sua figura trionfa sulle insegne delle botteghe, auspicio di buoni affari. In epoca imperiale divenne un motivo ricorrente in rilievi, pitture e mosaici e gli scultori ne fecero vivaci bronzetti. Spesso rappresentato o ricordato inserendo nelle opere d'arte i suoi tipici simboli, la borsa, il gallo o la tartaruga.

    Giambologna Mercurio

    Il Caduceo, simbolo di Mercurio

    Gregorio De Ferrari Incontro di Mercurio e Minerva

    Palazzo Perelli, Arezzo Mercurio (col caduceo)

    http://www.sapere.it/enciclopedia/caduc%C3%A8o.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/p%C3%A8taso.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Ade.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Gi%C3%B2ve+%28religione%29.html
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    Attribuito a Giulio Romano, su disegno di Raffaello, 1517. Roma, Farnesina. Mercurio

    Giovanni Antonio Burrini Mercurio

    Minerva In greco Athena, nata dalla testa di Giove, una delle divinit dellOlimpo. Dea della guerra, combatte per la giusta causa e non per scopi distruttivi, come Marte. anche dea del sapienza, protettrice delle istituzioni, delle scienze e delle arti. L'iconografia di Minerva analoga a quella della greca Atena. In bronzetti, sculture, rilievi, monete la dea infatti rappresentata con una lunga veste e con i suoi attributi specifici (egida, elmo) L'iconografia classica di Atena prevede che sia ritratta in piedi mentre indossa l'armatura e l'elmo, tenuto alto sulla fronte; porta con s una lancia e uno scudo sul quale fissata la testa della Gorgone Medusa. Spesso, poggiata sulla sua spalla, si trova la civetta, simbolo di saggezza.

    La civetta di Minerva quella che accompagna la dea nei miti dellantica Roma e, da Omero in poi, Atena glaucopide nei miti dellantica Grecia. Questo animale rappresenta il simbolo della filosofia e della saggezza. Atena compariva sulle monete ateniesi, civette, sul cui rovescio appariva appunto una civetta.

    http://www.sapere.it/enciclopedia/At%C3%A8na.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Gorgonihttp://it.wikipedia.org/wiki/Medusa_(mitologia)
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    Giorgio Vasari Atena e Vulcano

    Andrea Mantegna Trionfo della Virt (particolare)

    Rembrandt Atena

    Vaso greco Teseo uccide il Minotauro

    Minotauro Essere mostruoso con il corpo umano e la testa di toro. Rinchiuso nel labirinto dellisola di Creta, fu ucciso da Teseo con laiuto di Arianna. Il Palazzo di Cnosso,con le sue innumerevoli sale associato a questo mito.

    Vaso attico Il Minotauro

    Antonio Canova Teseo uccide il Minotauro

    W. Russell Flint Theseus and the Minotaur

    George Frederic Watts Il minotauro

    http://it.wikipedia.org/wiki/George_Frederic_Watts
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    Mire I romani le chiamavano Parche e, come le Ore, erano figlie di Zeus e di Temi: sono le dee del destino. Da alcuni erano rappresentate come vecchie, ma da la maggior parte, come giovani dall'aspetto severo, vestite con dei lunghi pepli bianchi trapunti di stelle. Le tre dee filavano la vita degli uomini. Sono spesso raffigurate mentre filano e tagliano il filo della vita umana, secondo la lunghezza corrispondente al numero dei giorni spettante ad ognuno. Possono essere raffigurate sole, negli Inferi, o in complesse scene allegoriche in cui si scorge, talvolta, anche limmagine della Morte. Le Parche (come erano chiamate dai romani) sono rappresentate sui sarcofagi, in relazione a scene legate alla nascita o alla creazione degli uomini da parte di Prometeo. Su raffigurazioni sepolcrali a Ostia (II e III sec. d.C.) sono ritratte, sole o insieme, con i loro attributi tipici: il filo, il fuso e le cesoie.

    John Strudwick A Golden Thread (Un filo prezioso) Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato mentre Atropo siede nell'attesa del momento ineluttabile di reciderlo.

    Marco Bigio Le Parche

    Incisione Le Moire

    Bernardo Strozzi

    Lopera raffigura le tre Parche intente a filare il destino degli uomini accompagnate da una folta schiera di personaggi allegorici. Sulla destra, Cloto, che presiede alla nascita, svolge il filo dal fuso; a sinistra, Lachesi tesse il filo diventato rosso a significare lamore fisico dellet matura, al quale allude anche la giovane nera con quattro mammelle, simbolo di fecondit. Atropo, la Parca al centro, recide il filo della vita decretando il momento della morte. Sullo sfondo si scorgono lalbero di Adamo ed Eva, un altro albero secco con un rapace appollaiato, e uno scheletro con la falce, simbolo di vanitas.

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    Le Ore Le Ore erano sorelle delle Moire e venivano considerate le custodi dell'Olimpo. In origine erano tre e simboleggiavano il regolare scorrere del tempo nell'alterna vicenda delle stagioni (primavera, estate e autunno fusi insieme, inverno); poi ne fu aggiunta una quarta (allusione all'autunno); in epoca romana finirono col personificare le ore vere e proprie, divenendo 12 e da ultimo 24. Irene la personificazione e la divinizzazione della pace (entrata successivamente nel pantheon romano - a partire dal regno di Augusto - con il nome di Pax). In Esiodo una delle tre Ore (Eunomia=buon Governo, Dike=Giustizia e Irene=Pace). L'arte tratt spesso il soggetto d'Irene.: una gran quantit di monete appartenenti ai pi svariati paesi greci ne recarono l'effige, ma particolare fama raggiunse la statua d'Irene col bambino Pluto (la ricchezza) in braccio, che sorgeva nell'agor di Atene

    Imagini di Cartari-Zaltieri Fortuna Nemesi

    In Grecia abbiamo in realt due Giustizie: Nemesi e Dike. La dea greca Nmesis era detta la giustizia compensatrice: nemesis infatti significa distribuire. Originariamente la dea greca distribuiva gioia o dolore secondo il giusto. L'idea che soggiace al termine che il mondo risponda ad una legge di armonia per cui il bene debba essere compensato dal male in egual misura. Dike invece viveva sulla terra al tempo in cui era Saturno il re degli dei. Quando prese il potere Giove gli uomini scoprirono la violenza. Dike allora lasci la terra e and in cielo nella costellazione della Vergine, che l'unica costellazione femminile dello zodiaco.

    L'arte tratt spesso il soggetto d'Irene: una gran quantit di monete appartenenti ai pi svariati paesi greci ne recarono l'effige, ma particolare fama raggiunse la statua d'Irene col bambino Pluto (la ricchezza) in braccio, che sorgeva nell'agor di Atene (queta una copia romana).

    Ambrogio Lorenzetti Personificazione della Pace

    http://it.wikipedia.org/wiki/Moire_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Olimpo_(Grecia)http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Augusto
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    Leipzig Dike - Giustizia in trono rapprentata col braccio alzato e la spada; talvolta col (bacchetta). Nel Medioevo e nel corso del Quattrocento l'iconografia mut: Dike fu sostituita dall'arcangelo Michele, i cui attributi sono la spada e la bilancia. Ricorda anche la pesa e la punizione dell'anima dopo la morte, tipica dell'iconografia egizia. Viene presentata come "vergine" e Platone considera questa condizione come incorrotta, perch tale deve essere la "giustizia".

    Louvre Dioniso e le Ore Gli antichi le rappresentavano come leggiadre fanciulle stringenti nella mano un fiore o una pianticella, immaginandole peraltro brune e invisibili con riferimento alle ore della notte.

    Muse Sono nove sorelle figlie di Giove e Memoria, governano lispirazione poetica e tutte le attivit intellettuali. Abitano sul monte Parnaso. L'importanza delle muse nella religione greca era elevata: esse infatti rappresentavano l'ideale supremo dell'Arte, intesa come verit del "Tutto" ovvero l'eterna magnificenza del divino. le Muse vengono rappresentate avvolte in lunghi chitoni dai morbidi drappeggi, alcune con gli attributi propri (come la cetra, la lira, il rotolo scritto, il globo, ecc.) Il tema delle nove Muse raffigurate come fanciulle in vesti vaporose e veli, per lo pi danzanti attorno ad Apollo ma anche in altri atteggiamenti, fu ripreso dall'arte rinascimentale e manieristica

    Le nove Muse rappresentano lideale supremo dellArte, coloro che allietavano le feste degli dei con canti e danze. La loro presenza nel mito si ha fin dalle origini; figlie di Zeus e protette di Apollo, avevano la loro dimora sul monte Elicona. Fino ad Esiodo le muse erano molte di pi, ma nella sua Teogonia fiss il loro numero a nove, pur non definendo i loro specifici compiti. Erano considerate le depositarie della memoria e del sapere. Chi osava sfidarle veniva punito severamente, come le sirene che volendo dimostrare la loro supremazia sulle Muse, persero le ali.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Platonehttp://it.wikipedia.org/wiki/Religione_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Arte
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    Giulio Romano Le muse danzano con Apollo

    Baldassarre Tommaso Peruzzi Danza di Apollo con le Muse

    Eustache le Sueur Clio, Euterpe e Talia

    Andrea Mantegna Il Parnaso

    Narciso Eroe della mitologia greca. Bellissimo figlio del dio fluviale Cefiso e della ninfa Liriope, rifiuta le gioie d'amore per un eccessivo amore di s; muore prematuramente di vana passione, per essersi innamorato della propria immagine riflessa in una fonte, e viene mutato nel fiore omonimo. Tra le amanti da lui rifiutate, ricordata la ninfa Eco

    J. W. Waterhouse Eco e Narciso

    Caravaggio Narciso

    Arazzo del XV-XVI secolo (part.) Narciso si specchia nell'acqua

    Jan Cossiers Narciso alla Fonte

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    Nereidi e Mostri marini Luso del repertorio mitologico in senso non narrativo, diffuso gi in precedenza nellarte romana, prosegue nel periodo costantiniano; molto comuni sono le scene acquatiche, popolate di Nereidi, tritoni e mostri marini: questo tema particolarmente amato per la decorazione delle stanze termali, come il frigidario ottagonale della villa di Piazza Armerina. Amiche e confortatrici dei naviganti, le Nereidi personificavano le lente e molli onde del mare in bonaccia. Le pi famose di tutte furono Anfitrite, consorte di Posidone, e Tetide (madre di Achille), la massima delle Nereidi e direttrice delle loro danze. Tritone veniva raffigurato con la met superiore umana e quella inferiore a forma di pesce, tutta la pelle era verde. Gli schemi e le forme, fissati nell'arte ellenistica, resteranno immutati nelle numerose rappresentazioni dell'arte decorativa romana, quali musaici e rilievi di sarcofagi, di grandi vasi, di fontane.

    Museo del Bardo, Tunisi Mosaico con tritone

    Mosaico, Terme via Terracina Napoli. Tritone e Nereide

    P. De Matteis Carro marino trainato da Tritone e Nereidi davanti al Dio Sebeto

    Arnold Bcklin Tritone e Nereide

    Nettuno Poseidone per i greci, dio mare, invocato dai marinai per ricevere protezione durante la navigazione. Riconoscibile per il suo tridente, talvolta accompagnato dal figlio Tritone. Nell'iconografia romana Nettuno non differisce dal Posidone greco e compare spesso nelle raffigurazioni di cortei marini, sul carro tirato da ippocampi fra Nereidi e Tritoni. La raffigurazione del dio fu in seguito ripresa dalla scultura manieristica e barocca, soprattutto a ornamento di monumentali fontane.

    http://www.sapere.it/enciclopedia/Ner%C3%A8idi+%28religione%29.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Trit%C3%B3ne+%28mitologia%29.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/manierismo.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/bar%C3%B2cco.html
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    Bronzino Nettuno

    John Singleton Copley Il ritorno di Nettuno

    Pandora e Epimeteo La prima donna mortale, l'"Eva" della mitologia greca, consorte del titano Epimeteo. Pandora viene rappresentata mentre apre il vaso (pithos, in greco antico) era un dono fatto a Pandora da Zeus, lasciandone uscire tutto il contenuto, a danno degli uomini. Vi rimane la sola speranza.

    J. Alaux Pandora condotta da Hermes

    John William Waterhouse Pandora

    Dante Gabriel Rossetti Pandora

    http://www.settemuse.it/pittori_scultori_americani/john_singleton_copley.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/John_William_Waterhouse
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    Henry Howard

    Hermes conduce Pandora da Epimeteo

    Andr Van Loo Nettuno e Amimone

    Nicola Salvi Fontana di Trevi Nettuno

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    Pegaso Cavallo alato nato dalla testa di Medusa, aiuta alcuni eroi a sconfiggere i mostri. Compare in varie raffigurazioni mitologiche nellantichit, e dal Medioevo al XVIII sec. anche in cicli o dipinti a carattere religioso. Il cavallo alato ha ispirato artisti di ogni tempo; dal VI secolo a.C. ai giorni nostri, le opere si sono susseguite su un arco di tempo di 2500 anni e in tutte le forme dellarte, dalla pittura alla scultura alla numismatica.

    Affresco pompeiano Pegaso

    Vaso greco Pegaso

    Fontana a Villa dEste Pegaso

    G. B Tiepolo Bellerofonte su Pegaso( part.)

    Perseo Con laiuto di Minerva e con la spada donatagli da Mercurio, trova il covo di Medusa e la uccide. Dona poi la testa di Medusa a Minerva che la pone come effigie sul suo scudo. Perseo raffigurato come un giovane (completamente armato o con un abito corto) che tiene in mano una spada ricurva, dono di Ermes. Talvolta indossa calzari alati o viene raffigurato in sella al cavallo Pegaso.

    Francesco Maffei Perseo e Medusa

    http://it.wikipedia.org/wiki/Spadahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ermeshttp://it.wikipedia.org/wiki/Cavallohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pegaso_(mitologia)
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    Rubens Perseo libera Andromeda

    Giorgio Vasari Perseo e Andromeda

    Antonio Canova Perseo trionfante

    Plutone e Proserpina Ade per i Greci: il dio degli Inferi. aiutato da numerose creature tra cui: Caronte, che traghetta le anime agli Inferi, e Cerbero, il mostruoso cane a tre teste che sorveglia lingresso del regno. Plutone, veniva spesso raffigurato come un uomo maturo, dallo sguardo severo, barbuto, con folta capigliatura e con in mano uno scettro, o delle chiavi, o della terra. Sovente assiso su di un trono d'ebano e con ai piedi Cerbero, il cane tricefalo, o dei serpenti. Viene talvolta rappresentato anche con una cornucopia o sopra un carro trainato da quattro cavalli neri. I suoi copricapi sono il diadema d'ebano, l'elmo (che dona l'invisibilit) forgiato per lui dai Ciclopi e il cappuccio (per celarsi). Le piante a lui sacre sono il cipresso ed il narciso.

    Franois Perrier, detto il Borgognone

    Orfeo davanti a Plutone e Proserpina

    Plutone in trono con le principali divinit dell'Ade: Le Furie, Cerbero, Proserpina, le Arpie, la Morte

    Luca Giordano Il ratto di Proserpina

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ebanohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cerberohttp://it.wikipedia.org/wiki/Tricefaliahttp://it.wikipedia.org/wiki/Cornucopiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ciclopihttp://it.wikipedia.org/wiki/Cipressohttp://it.wikipedia.org/wiki/Narcissus
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    Prometeo Nelle opere artistiche, il Titano Prometeo generalmente raffigurato nudo e legato a una roccia, mentre un'aquila gli divora il fegato. Nella scena si pu scorgere una fiaccola accesa, simbolo della sua colpa e della sua punizione. Meno frequentemente l'eroe ritratto davanti a una statua dalle fattezze umane, che talvolta poggia su di un piedistallo. In un'altra versione iconografica l'eroe, dopo aver rubato il fuoco, avvicina una torcia accesa alla statua per darle la vita. La commistione dei due episodi, in realt indipendenti tra loro, stata letta in chiave allegorica: la figura della statua rappresenta l'uomo toccato dalla grazia divina.

    Piero di Cosimo Prometeo plasma l'uomo

    Battista Zelotti, Villa Godi, Lonedo di Lugo Sala dei Trionfi Personaggi: Prometeo, Minerva, Ercole, Mercurio, Attributi: nudit, vincoli, ferita, aquila, barba (Prometeo); lancia, elmo, scudo, corazza (Minerva); clava, pelle del leone nemeo (Ercole); caduceo, petaso (Mercurio).

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    Heinrich Friedrich Fger Prometeo ruba il fuoco

    Rubens Prometeo

    Salvator Rosa Supplizio di Prometeo

    Proserpina la versione romana della dea greca Persefone o Kore. Figlia di Cerere, dea dellagricoltura, fu rapita da Plutone che si innamor di lei e la trascin nel suo regno degli Inferi. La madre rese sterile la terra, ma a Proserpina fu concesso di tornarvi ogni anno in primavera, quando il suolo rifiorisce e offre i suoi frutti. La dea viene raffigurata come regina, quindi in trono vicina ad Ade o in scene di banchetto, ma sempre riccamente vestita e con numerosi gioielli. Gli attributi della dea sono simboli regali come lo scettro, ma anche torce, luce nellOltretomba, le spighe di grano dei misteri eleusini, oppure il frutto del melograno ed il gallo, che annuncia lalba e rappresenta una rinascita. Un soggetto iconografico che ha avuto grande fortuna il Rapimento di Proserpina (Persefone).

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Heinrich_Friedrich_F%C3%BCger&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Persefone_(mitologia)
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    Bernini Il ratto di Proserpina

    Alessandro Turchi Il Ratto di Proserpina

    Dante Gabriel Rossetti Proserpina

    Pinakes, Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Persefone

    Psiche Rappresenta talvolta con una farfalla, una fanciulla cos bella da far ingelosire Venere che invia Amore per farla innamorare di un uomo spregevole, ma Amore si innamora a sua volta di Psiche. Quando Amore labbandona, Psiche vaga nel mondo alla sua ricerca e poi cade in un sonno profondo dal quale si risveglia con un bacio di Amore. La favola di Amore e Psiche, tratta dalle Metamorfosi di Apuleio, quella che Voltaire defin la pi bella fiaba che gli antichi ci abbiano lasciato, un soggetto che ha affascinato generazioni di artisti. Il mito di Amore e Psiche, raffigurati mentre danzano o intrecciano ghirlande, fu il pi frequente simbolo pagano di immortalit che pass nell'iconografia paleocristiana. Venne ripreso poi nel Seicento e Settecento, come pretesto per scene galanti, nel tipo di Psiche che illumina Amore.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pinakeshttp://it.wikipedia.org/wiki/Museo_Nazionale_della_Magna_Greciahttp://it.wikipedia.org/wiki/Museo_Nazionale_della_Magna_Greciahttp://it.wikipedia.org/wiki/Reggio_Calabria
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    Canova Amore e Psiche Psiche pone nella mano di Amore una farfalla.

    Canova Amore e Psiche La scena del bacio con il quale Amore sveglia Psiche

    William Bouguereau Amore e Psiche Rappresentati come due bambini, lei con le ali di farfalla.

    Francois Gerard Amore e Psiche La farfalla sul capo di Psiche.

    Satiri, Fauni e Sileni Figure mitologiche fra le pi diffuse nella letteratura, nell'arte, nelle credenze popolari della Grecia antica. I Satiri, partecipanti della natura caprina, hanno perci corpo e membra umane, ma orecchie (e spesso anche corna) e coda caprine, orecchie cio lunghe e appuntite, capelli arruffati, naso rincagnato. Si vedeva nei satiri la personificazione della vita della natura, cos come nelle ninfe, delle quali si consideravano i corrispondenti maschili, viventi anch'essi nelle solitudini dei monti o dei boschi, cacciando, danzando e sonando la zampogna, il flauto o le nacchere. Insieme con le ninfe stesse e con le baccanti si associavano al corteo (o tiaso) di Dioniso ( Bacco). I Sileni sono di natura equina, con le orecchie e la coda di cavallo e spesso anche il caratteristico zoccolo degli equini. Piuttosto che dei monti e dei boschi, i sileni venivano riguardati come gen dell'acqua corrente che irriga e feconda, amanti d' intrattenersi nelle umide praterie, spesso in compagnia delle ninfe, con le quali

  • Mitologia greco-romana

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    solevano congiungersi nella fresca ombra delle caverne. Nell'antica religione romana il satiro noto come "fauno. i Fauni, corrispondenti italici di Pan e Satiri greci, sono descritti come esseri met caprini con zoccoli e corna di capra.

    Cesare Fracanzano Baccanale

    William Adolphe Bouguereau

    Incisione Le Ninfe e il Satiro

    Laspetto di Pan quello di un uomo dai piedi caprini, barbuto e peloso, con corna di capra Suoi attributi sono la siringa e talvolta un corto mantello. rappresentato in atteggiamenti fallici, in rapporto con lorgia dionisiaca e con gli aspetti pi istintivi della natura, a met tra lumano e lanimale. Molto presente nellarte greca e romana, associato spesso a satiri, sileni, e fauni nelle scene erotiche e pastorali.

    Affresco allegorico con la figura di Pan e il flauto alla Reggia di Caserta: Dio dei boschi dell'antica religione greca raffigurato come un essere selvaggio, villoso, cornuto e con le zampe caprine; in effetti una potenza che si rivela nei luoghi selvaggi, fuori della civilt. Pan era venerato, ma anche temuto, dai pastori (timore dal suo nome detto panico).; la sua presenza, comunque, era pericolosa per tutti. I Romani lo identificarono con il loro dio Fauno.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Affrescohttp://it.wikipedia.org/wiki/Allegoriahttp://it.wikipedia.org/wiki/Reggia_di_Casertahttp://www.sapere.it/enciclopedia/F%C3%A0uno.html
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    Affresco pompeiano Priapo Presumibilmente Priapo una divinit minore di origini relativamente tarde e popolaresche - non appare per esempio in Esiodo - originario di Lampsaco e di altri centri della Propontide. Di qui si diffuse per tutta la Grecia e poi per il mondo romano, sostituendosi indubbiamente a oscure divinit falliche regionali.

    Bellini, Tiziano e Dosso Dossi. Il "Festino degli Dei" Realizzato nello Studio privato di Alfonso d'Este, duca di Ferrara, uno dei capolavori della pittura rinascimentale, noto per i suoi molteplici contenuti iconografici. Gli dei sono riuniti in olimpico convito, un lungo banchetto durato tutta la notte: adesso, verso l'alba, mentre alcuni sono colti dal sonno, sfiancati dal vino e dalle libagioni, Nettuno pu prendersi qualche libert, con la destra nell'intimit di Cibele con la sinistra sul fondo schiena di Cerere mentre Priapo solleva furtivo la veste di Lotis.

    Urano e Gea (Gaia) Urano la personificazione del Cielo in quanto elemento fecondo. Nell'opera di Esiodo, Teogonia, egli figlio e coniuge di Gea (la Madre Terra). una divinit primigenia (con Gaia, la Terra) all'origine delle generazioni degli di. La ricostruzione dell'iconografia di Urano non certa, per la scarsit di documentazione relativa all'arte greca. La sua immagine stata inoltre ricostruita nell'ara di Pergamo dove appare come figura alata. Nell'arte romana Urano invece pi frequentemente rappresentato, anche perch diventa molto spesso la personificazione della volta celeste. riprodotto sulla corazza della statua di Augusto di Prima Porta.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Esiodohttp://it.wikipedia.org/wiki/Teogonia_(Esiodo)http://it.wikipedia.org/wiki/Gea
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    Giorgio Vasari La mutilazione di Urano da parte di Crono

    Mosaico pavimentale romano Urano e Gea (Gaia) Gea stesa a terra circondata da un gruppo di Carpi divinit infantili che simboleggiano i frutti della terra.

    Giorgio Vasari Gea offre le primizie della Terra a Crono. Crono o Saturno il figlio di Gea e Urano ed colui che spodesta il padre e libera i fratelli dal Tartaro.

  • Mitologia greco-romana

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    Sirene Sono le pi celebri e le pi rappresentate tra le creature fantastiche. Sono un ibrido di donna e di pesce, le cui origini si ricollegano ai Tritoni della mitologia greca. Il busto alquanto seducente, con seni prominenti, mentre il resto del corpo si allunga in una coda di pesce, singola o doppia. Simboleggiano tutte le seduzioni femminili e le tentazioni demoniache che queste ispirano. In origine, erano alate, il loro canto ammaliatore.

    Pieve di San Giorgio (Ganaceto) Acquasantiera in marmo con sirene opera del celebre Wiligelmo, fra i maggiori artisti medievali, ed datata intorno al 1100 Otranto, Cattedrale, mosaivo pavimentale Sirena bicaudata

    Herbert James Draper Ulisse e le Sirene

    La sirenetta, simbolo della citt di Copenaghen.

    Nel secolo scorso le sirene sono riapparse sempre a fianco di Ulisse e nelle fiabe per bambini. La sirenetta della favola di Andersen buona ed innamorata di un essere umano.

    http://www.cavernacosmica.com/simbologia-delle-ali/
  • Mitologia greco-romana

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    Teti Era la pi bella delle Nereidi, le ninfe dei mari figlie di Nereo e Doride, discendenti da Oceano. Aveva il dono della metamorfosi che contribuiva ad aumentarne il suo fascino. Una profezia della titanide Temi predisse come Teti fosse destinata a dare alla luce un figlio, Achille, che sarebbe divenuto pi potente, pi intelligente e pi ambizioso del padre Pelide.

    Vaso attico a figure nere Teti che consegna al figlio Achille le armi forgiate da Efesto

    Antoine Borel Teti immerge Achille nello Stige Le acque del fiume Stige, mitico fiume infernale, avevano il potere di rendere immortali. La donna viene aiutata dalle altre sorelle, mentre il piccolo Achille, immerso nell'acqua con lesclusione del tallone, diventer il leggendario eroe dal tallone vulnerabile.

    Rubens Teti immerge Achille nello Stige. Uno degli episodi pi rappresentati dagli artisti di ogni epoca.

    Mosaico Teti (Tethis)

    rappresentata laltra figura mitologica, Teti (da non

    confondere con lomonima madre di Achille), qui con lo sposo

    Oceano. La rappresentazione di Tethys rara; appare sui

    mosaici assieme al suo coniuge e con due piccole ali sulla fronte

    certamente per il suo ruolo di madre delle nuvole.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nereidihttp://it.wikipedia.org/wiki/Ninfa_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Nereo_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Doride_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Oceano_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Titanidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Efesto
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    Thanatos Nella mitologia greca, Thanatos () la personificazione della morte. Secondo

    Esiodo, figlio della Notte, che l'aveva concepito senza l'aiuto di nessun altro dio. Omero ne fa il fratello gemello di Hypnos, la personificazione del sonno. I greci lo

    rappresentavano sotto la figura di un bambino nero con piedi torti. A volte i suoi piedi, senza essere difformi, sono

    soltanto incrociati, simbolo dell'imbarazzo dei corpi che si trovano nella tomba. Altre volte era rappresentato come

    un giovane o un vecchio barbuto con le ali. Questa divinit appare anche, nelle antiche sculture con un viso

    dimagrito, gli occhi chiusi, coperto da un velo, e mentre

    tiene una falce in mano. Questo attributo sembra significare che la vita viene raccolta come il grano. Gli

    attributi comuni tra Thanatos e la madre Nyx (la Notte) sono le ali e una torcia spenta e rovesciata. I Romani lo

    chiamavano Mors, e se lo raffiguravano come un Genio alato e silenzioso.

    Tempio di Artemide a Efeso Thanatos

    Riprodotto come un giovane alato

    (Iconografia della) Morte o del Macabro Compare spesso in raffigurazioni a partire dal medioevo, il pi delle volte nella forma di uno scheletro animato. Soggetti macabri ebbero diffusione anche in et controriformistica o barocca.

    Iconografia del mietitore

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tanato_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Esiodohttp://it.wikipedia.org/wiki/Omerohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ipnohttp://it.wikipedia.org/wiki/Artemidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Efesohttp://it.wikipedia.org/wiki/Mortehttp://it.wikipedia.org/wiki/Scheletro_(anatomia)http://it.wikipedia.org/wiki/Controriforma
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    Un esempio perfetto di Trionfo della Morte in pittura quello dellOratorio dei Disciplini di

    Clusone. Originariamente i Trionfi erano processioni festose e dirompenti dedicate a Dioniso,

    basate su canti, litanie e processioni. Nel mondo romano, il Trionfo divenne essenzialmente la marcia celebrativa degli imperatori che ritornavano a Roma vittoriosi, assisi su un carro (il carro

    dei vincitori, appunto) e circondati dai simboli delle loro imprese vincenti: lo scettro e la corona dalloro. La Morte al centro della scena, con mantello e corona, secondo il senso di caducit medievale: non era pi Dioniso, non era pi lImperatore che avanzano incedendo in pompa

    magna, ostentando la loro grandezza, ma la Morte.

    Lorenzo Lotto

    Putto con Teschio

    Per alcuni una raffigurazione di Cupido, o di Amor, che trionfa sulla morte, una sorta di Eros e Thanatos. Mentre per altri la celebrazione della vita eterna. Il puer della rinascita, incoronando il teschio non vuole esprimere una riflessione sulla morte come conclusione di tutto, ma piuttosto sulla morte intesa come sonno temporaneo, oltre il quale c ancora vita. Il trionfo quindi non quello della morte sulla vita, ma esattamente lopposto. la vita che vince sulla morte. Lipotesi pi diffusa quella che suole vedere in questa tavoletta una raffigurazione della vanitas umana.

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    Titani Nome degli dei precedenti a quelli venerati dai Greci. Figure puramente mitiche, i Titani erano figli di Gaia (Terra) e Urano (Cielo). Erano 12, 6 maschi e 6 femmine. Dall unione di due di questi, Crono e Rea, come spiegato nella titanomachia, nascono i grandi dei dell'Olimpo.

    Charles Lamy Zeus sconfigge i Titani

    Rubens Crono divora Poseidone

    C. C. Van Haarlem La caduta dei Titani

    Giovanni Lanfranco Norandino e Lucina scoperti dal Ciclope

    Villa di Tiberio - Sperlonga Accecamento del ciclope Polifemo

    Venere In greco, Afrodite, nata dalla schiuma del mare, la dea dellamore passionale, della bellezza, della fecondit. La conchiglia il suo simbolo. madre di Cupido e le sono ancelle le Grazie. Suoi attributi sono le colombe o i cigni, la conchiglia, i delfini, la cintola magica che rende seducente chi la indossa, la torcia che desta amore, il cuore fiammeggiante, la rosa, il mirto sempreverde come lamore. Altro attributo convenzionale pu essere lo specchio. Dal punto di vista iconografico Venere pu essere rappresentata come anadiomene, cio che sorge dalle acque, che giunge alla riva di Cipro, giacente o dormiente, in trionfo, o associata ad altri soggetti mitologici.

    http://www.sapere.it/enciclopedia/G%C3%A8a.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Ur%C3%A0no+%28mitologia%29.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/titanomach%C3%ACa.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Olimpo%2C+m%C3%B3nte-.html
  • Mitologia greco-romana

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    Affresco pompeiano Venere Adagiata sulla conchiglia marina

    Botticelli La nascita di Venere

    Velzquez Venere allo specchio

    Il tema tratto dalla mitologia romana e rappresenta Venere adagiata mollemente su un letto tra lenzuola di raso, mentre Cupido, riconoscibile per la faretra e le ali, le regge uno specchio.

    Bronzino Allegoria del Trionfo di Venere Venere in primo piano (identificata dal pomo d'oro del giudizio di Paride e dalle due colombe in basso), bacia sensualmente il figlio Cupido, il quale, mostrando vistosamente la sua nudit attraverso le natiche, le solletica un capezzolo.

    Vittoria In greco, Nike, linviata dagli dei per incoronare il vincitore di una gara sportiva, poetica o un combattimento. Raffigurata come una donna alata, una divinit di tipo precosmico: ha come padre il titano Pallas e come madre Stige, una dea infera. Il culto di Nike assume particolare importanza in epoca ellenistica. Ellenistiche sono la Nike di Samotracia (Parigi, Louvre), che avanza impetuosamente ad ali spiegate, e la Nike che incorona Atena vittoriosa nel rilievo dell'altare di Pergamo. Attributi: ali spiegate, ramo di palma, corona di lauro.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Diego_Vel%C3%A1zquezhttp://it.wikipedia.org/wiki/Venere_e_Cupido_(Vel%C3%A1zquez)http://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_romanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Cupidohttp://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(divinit%C3%A0)http://it.wikipedia.org/wiki/Giudizio_di_Paridehttp://it.wikipedia.org/wiki/Cupidohttp://www.sapere.it/enciclopedia/P%C3%A0llade+%28religione%29.htmlhttp://www.sapere.it/enciclopedia/Stige.html
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    Apollo e la Nike Posto al centro tra i due vi l'Omphalos delfico, ovvero l'ombelico del mondo (il centro della terra voluto da Zeus)

    Nike di Samotracia

    Affresco pompeiano Dea Vittoria

    Nike con una coppa e una brocca che offre libagioni su un altare da un vaso attico del V secolo

    La colonna della Vittoria oggi il simbolo della comunit gay di Berlino ed il punto di arrivo dell'annuale "Christopher Street Parade".

    Vulcano Antico dio romano, poi identificato con il dio greco Efesto, di cui prese il carattere e gli Attributi: incudine, martello, tenaglie, pileo; al solito vestito di una semplice tunica che lascia nuda la spalla destra; anche se tale identificazione con Efesto non da tutti accettata, il dio del fuoco terrestre, manifestantesi nei vulcani, e come protettore di quelle arti umane che trovano nel fuoco la loro base ed elemento (metallurgia). In et classica ne assunse anche la mitologia ritrovandosi cos ad essere considerato figlio di Giove e di Giunone e sposo di Venere.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Omphaloshttp://it.wikipedia.org/wiki/Zeushttp://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Giove_(divinit%C3%A0)http://it.wikipedia.org/wiki/Giunonehttp://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(divinit%C3%A0)
  • Mitologia greco-romana

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    Comunque le raffigurazioni di Vulcano sono ispirate all'arte greca: il greco Efesto che vediamo come Sthlans sui monumenti etruschi e come Vulcano su quelli romani, ma mentre sui primi raffigurato sia barbuto che imberbe, a Roma, tranne un affresco pompeiano, si prefer il tipo barbuto. L'identit di Vulcano con Efesto riconoscibile nelle numerose rappresentazioni di Vulcano nell'arte rinascimentale e moderna. Era fabbro e aveva la fucina con la forgia dentro l'Etna. Era zoppo.

    Mosaico pavimentale romano al Museo del Bardo a Tunisi. Fucina

    Affresco romano della Casa del Triclinio a Pompei Teti attende le armi di Achille nella fucina di Efesto

    Rubens Vulcano forgia le folgori per Giove

    Velasquez La fucina di Vulcano

    Luca Giordano La forgia di Vulcano

    Alessandro Tiarini Vulcano fabbrica le frecce ad Amore

    http://it.wikipedia.org/wiki/Rinascimentohttp://commons.wikimedia.org/wiki/Museo_del_Bardo_a_Tunisihttp://it.wikipedia.org/wiki/Pompeihttp://it.wikipedia.org/wiki/Teti_(mitologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Achille
  • Mitologia greco-romana

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    Zefiro Personificazione del vento di primavera. Secondo Ovidio, quando si un alla ninfa Clori questa fu trasformata in Flora. presente nelle raffigurazioni di Venere.

    Botticelli Zefiro e Clore Particolare nella Nascita di Venere: in realt la compagna di Zefiro potrebbe essere Psiche. Nel mito raccontato da Apuleio Zefiro presente in molte parti, agli ordini di Amore. In uno degli episodi in cui compare trasporta Psiche.

    Tiepolo Zefiro e Flora (part.)

    Claude Michel Clodion Zefiro e Flora


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