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Intervista del Sole 24 Ore - 2007

Date post: 27-Jan-2016
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Intervista a Mario Derba nell'inserto tecnologie del Sole 24 Ore
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Virtual World 2007 Dossier IL SOLE 24 ORE PUBBLICITÁ 9 I I I C T TECH SOLUTIONS & Mario Derba Mario Derba Microsoft tra continuità con il passato e concretezza per il futuro Microsoft tra continuità con il passato e concretezza per il futuro e-Government La PA chiede sicurezza e stabilità e-Government La PA chiede sicurezza e stabilità Il marketing scopre Second Life Il marketing scopre Second Life Dossier Virtual World 2007 Outsourcing IT Nuove opportunità per finance e insurance Nuove opportunità per finance e insurance Outsourcing IT
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Virtual World 2007

Dossier

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MarioDerbaMarioDerbaMicrosoft tra continuitàcon il passato e concretezza per il futuro

Microsoft tra continuitàcon il passato e concretezza per il futuro

e-GovernmentLa PA chiede sicurezza e stabilità

e-GovernmentLa PA chiede sicurezza e stabilità

Il marketing scopre Second Life

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Dossier Virtual World 2007

Outsourcing ITNuoveopportunitàper financee insurance

Nuoveopportunitàper financee insurance

Outsourcing IT

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o p i n i o n iOpinioni

Paolo Cellini, Direttore delleDirezioni Vendita Business eInternet di SEAT Pagine Gialle

Il gruppo SEAT Pagine Gialle(www.seat.it), la più grande societàeuropea di pagine gialle e la quinta almondo, ha un processo editoriale multi-mediale sofisticato per la realizzazionedi prodotti di massa: elenchi per circa 20milioni di case e uffici in Italia. SEAT è laterza concessionaria italiana per la rac-colta di pubblicità dopo RAI e Mediaset;in Italia il business, di 1,08 miliardi dieuro, è dato per il 74% dai volumi car-tacei, in particolare di PagineBianche ePagineGialle (49 milioni di copie distri-buite nel 2006) e per il 22% dai servizidi “directory assistance” (32,5 milioni dichiamate nel 2006) e online (307 milionidi visite sui brand di SEAT nel 2006); ilrestante 4% è costituito in prevalenzada prodotti marketing one to one. Alivello europeo il fatturato complessivoè di circa 1,5 miliardi.Il modello di business - legato alla pub-blicità multimediale e strettamente cor-relato alla capacità di promuovere e difavorire il contatto degli inserzionisti -prevede un forte incremento dei tassi dicrescita, proprio grazie all’accelerazionedel comparto Internet, al piano di inter-venti tecnologici e alle innovazioniintrodotte nell’offerta e nell’organizza-zione di vendita. Per la Divisione Internet di SEAT l’inno-vazione passa attraverso un approcciometodologico ben preciso, che è quellodell’open innovation model o “innova-zione aperta”. Approccio che ci consen-te di percorrere e sostenere un’innova-zione radicale in termini di sviluppo diprodotto e di generazione di tecnolo-gie.I miei collaboratori e io crediamo fer-mamente nell’innovazione continua, sia

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Il nostroapproccio è quellodell’OpenInnovation Model o “Innovazioneaperta”

L’innovazione continua è al centro del business

Rispetto alla classica R&D totalmente in house, abbiamo adottato un modello che prevede la partecipazione di partner esterni nelle varie fasi di sviluppo del prodotto

“ “

nella tecnologia, sia nei modelli di busi-ness e di monetizzazione. Rispetto allaclassica R&D totalmente in house,abbiamo adottato un modello che pre-vede la partecipazione di partner ester-ni nelle varie fasi di sviluppo del prodot-to e di una rete di laboratori fra i qualiquello SEAT è il principale centro dicoordinamento.La piattaforma di management collabo-rativo Web-based (Cardinis) e di porta-foglio progetti, contribuisce sia a svilup-pare in modo virtuoso la capacità diinnovare insieme, sia a snellire e sempli-ficare le procedure, nel rispetto delleregole; tutto ciò all’interno di unambiente operativo che diviene, così,progettualmente collaborativo.Il modo in cui ci rivolgiamo all’utenza ealla pubblicità cambia così rapidamenteche dobbiamo inventare non solo nuoviprodotti e servizi, ma soprattutto unvero modello di business in continuaevoluzione: l’innovazione è al centrodel business.Il risultato più evidente del nostro sfor-zo di innovazione e evoluzione del busi-ness è senza dubbio PagineGialle Visual(www.visual.paginegialle.it), un potentestrumento multimediale per la ricercavisuale ed emotiva. Unico nel suo gene-re in Italia, consente ai nostri utenti dicercare cose o persone, visualizzando irisultati delle proprie ricerche diretta-mente sulle foto del territorio, e di“passeggiare” virtualmente lungo le viedelle città seguendo percorsi personaliz-zati, osservando monumenti, edifici evetrine di negozi. Ai nostri clienti dà lapossibilità di usufruire di strumenti diadvertising online assolutamente inno-vativi e altamente performanti.

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E d i t o r i a l eEditoriale

Gli investimenti in IT in Italia sono incontrazione, o meglio, continuano aessere un problema contingente per leimprese. Si registra, però, un cambia-mento di comportamento, si vedonodelle pretese differenti rispetto al pas-sato. Infatti, come emerge anche dauna recente CIO Conference italianaorganizzata da IDC, la riduzione deicosti non è più la principale ragione diinvestimento in innovazione tecnolo-gica. L’idea di fondo, quindi, è allinea-re l’IT al business, come testimoniaanche un’affermazione di MarioDerba nell’intervista di copertina diquesto numero. L’IT, le soluzioni, leapplicazioni sono a servizio dell’impre-sa: lo scopo è quello di abilitare pro-getti e processi, di rinnovare i prodot-ti. Le imprese, non solo italiane, dallepiù grandi alle più piccole, sono con-centrate anche su di un altro aspetto:massimizzare gli investimenti del pas-sato. Questo nuovo modo di interpre-tare l’IT è possibile anche grazie allamaggiore attenzione degli operatori,diciamolo pure, di tutta l’industriadell’ICT. La “nuova stagione”, infatti, èiniziata da un po’ di tempo per il com-parto, ma in realtà passano mesi, senon anni, prima di arrivare a metterein pratica, all’interno di soluzioni (affi-dabili) per le imprese, le idee cardinedell’interperabilità e del riuso. Al gior-no d’oggi ormai ogni vendor proponealle aziende, ma anche ai professioni-sti e addirittura ai consumatori finali,delle soluzioni più vicine ai bisognireali. Se fino a qualche tempo fa l’ERPera lo strumento principale per farefunzionare in termini “gestionali” l’a-zienda, oggi è forse più importante,per non dire fondamentale, realizzarestrumenti che permettano ai direttorivendite e direttori marketing di inno-vare i prodotti, i servizi e più in gene-

rale i processi delle imprese. Per i ver-tici è importante disporre di strumentiche permettano di traghettare i cam-biamenti. Prima tutto si doveva adat-tare ogni soluzione all’ERP. Oggi nonè più accettabile un approccio di que-sto tipo. Avere a disposizione stru-menti di analisi in grado di effettuareanche delle previsioni future è un’esi-genza sentita, dal marketing di unagrande banca fino al piccolo artigia-no. Le funzionalità di base poi sono lestesse, cambiano, radicalmente, l’ap-proccio ai dati e la loro mole. Ma l’esi-genza primaria è la medesima. Cosìcome la stessa la necessità di comuni-care con terze parti, integrare i sistemiinformatici e attingere a dati remotidei partner. L’attenzione dedicata atematiche quali la customer care hainsegnato che l’informazione è davve-ro centrale per ogni attività, ed è unasset reale. C’è bisogno, di poter attin-gere ai dati nel migliore e più efficacedei modi. Non sempre questo significavelocità, perché la componente princi-pale deve essere la qualità dei datiricavati.Un altro driver nascosto di questarivoluzione silenziosa è la sicurezza.Ebbene, quella che era una delle prin-cipali voci di costo delle imprese, siaper l’adempimento di norme sia pernecessità di salvaguardia delle proprieattività, oggi diventa il “collante” trale applicazioni, perché si sono creatidegli standard di fatto, delle procedu-re consolidate e riconosciute. Ciòsignifica più standard, più dialogo,maggiore apertura al mercato, mag-giori opportunità anche per operatoripiccoli (i partner delle grandi aziende)di creare aree di competenza. E dicompetenza italiana. C’è quindiun’opportunità anche per aziende delcomparto ICT. Una buona notizia.

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IT: preoccupazioni e idee

Responsabili del supplementoClaudio C. GandolfoGigi Beltrame

EditingStudio GandolfoVia Vetta d'Italia, 1120144 MilanoTel. 02 [email protected]

Consulenti per questo numeroNicolò Boggiano PicoFrancesca Dodici Elisabetta Peracino

Progetto graficoe art directionRoberto Marino

PubblicitàIl Sole 24 Ore SpaSystem ComunicazionePubblicitariaVia Monte Rosa, 9120149 MilanoTel. 02 3022.1Fax 02 3022.3951

StampaMondadori Printingvia Mondadori, 1537131 Verona

(Ins. Pub. gratuito data 01/10/2007)

S Y S T E M

Le impresesono concentrate anche su di un altro aspetto:massimizzare gli investimenti del passato

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S o m m a r i oSommario- Paolo Cellini, Direttore delle Direzioni Vendita Business e Internet di SEAT Pagine Gialle 5

p a g i n a

- IT: preoccupazioni e idee 7p a g i n a

- Mario Derba,Amministratore Delegato Microsoft Italia

- L’analisi: IDC (14) 10p a g i n a

- e-Government (14)- L’analisi: School of Management - Politecnico di Milano (28)

- Piattaforma unica per scambiare i dati dei pagamenti (38)- Completa automatizzazione per l’invio degli ordini di investimento (40)- Virtual World 2007: il marketing scopre Second Life (41)- Customer care evoluti: si parla italiano (42)- Il modo di usare il cellulare sta cambiando molto (43)

- Secure Information Sharing Architecture: condividere informazioni (50)- Gestione documentale aperta per l’ASL 20 di Alessandria e Tortona (51)

- Riduzione nella perdita di dati e più efficienza del sistema distributivo (54)- Consulenza tutta italiana per le imprese del nostro Paese (55)- Applicazioni Web riconosciute a livello mondiale (56)- Crossgate toglie i freni all’EDI di Brembo (57)- Sysman offre la Normalizzazione del database aziendale (58)- CiDica: il managed service provider italiano (59)

16p a g i n a

- Post-vendita: garanzia di efficienza e puntualità (30)- Outsourcing IT per finance e insurance (31)- Con le esigenze di razionalizzazione cresce il PLM (32)- La via italiana alla convergenza tra TLC e servizi (34)- L’analisi: GfK (35) 29

p a g i n a

37p a g i n a

49p a g i n a

D o s s i e rDossier

TendenzeTendenze

Pubblica AmministrazionePubblicaAmministrazione

ProtagonistiProtagonisti

O p i n i o n iOpinioni

I n t e r v i s t aIntervista

Scenari & MercatiScenari Mercati&

- Accesso sicuro ai dati aziendali, anche da remoto (46)- Protezione totale dalle minacce della Rete (47)- Svolta sempre più decisa verso i sistemi UTM (48) 45

p a g i n a

S i c u r e z z aSicurezza

E d i t o r i a l eEditoriale

53p a g i n a

- In vetrina (60)- Personaggi & carriere (64)- Controeditoriale (66)

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ottimizzazione delle spese e ricercadell’eccellenza?Microsoft ha investito moltissimo in Ricercae Sviluppo negli ultimi anni con una mediadi circa 7 miliardi di dollari all’anno. Neltempo ha cambiato le regole del gioco diquesta industria, che è passata da grandicomputer centralizzati, a uso di pochiesperti, all’informatica su tutte le scrivanie. Oggi Microsoft è leader anche nel softwareper i server, con 10 miliardi di dollari di fat-turato. Un dato significativo, perché dimo-

stra che tutta la nostra offerta va in unadirezione precisa: fornire soluzioni semprepiù semplici e standardizzate che possanoessere utilizzate negli ambiti più svariati,aiutando quindi le aziende a concentrarsisul proprio business e sulle applicazioni evo-lute piuttosto che sugli aspetti tecnici delsoftware.Questo è possibile grazie all’aiuto dei nostripartner, alla continua introduzione di inno-vazioni, alla capacità di ascoltare i clienti emigliorare il software.

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I n t e r v i s t aIntervista

Da pochi giorni è AmministratoreDelegato di Microsoft, ma la sua storiarecente in azienda passa dalla respon-sabilità dei grandi clienti. Partiamo daqui?Una serie di ricerche, sia nazionali sia inter-nazionali rivela che le imprese non sono piùconcentrate solamente sul taglio dei costi,ma piuttosto sull’innovazione e sulla custo-mer care. Quindi si preoccupano maggior-mente dei clienti e dei prodotti. Nasce l’esi-genza di allineare l’IT al business, capirecome essere di reale supporto, come è pos-sibile portare innovazione nei processi gra-zie alle nuove tecnologie informatiche,allargandosi anche al mondo delle comuni-cazioni. IDC afferma addirittura che attual-mente oltre il 70% dei budget IT va inmanutenzione, sia evolutiva che non: unsegnale potenzialmente in controtendenza.Ma sempre IDC indica anche che i miglioriCIO spendono circa il 20% meno degli altri.

Un segnale interessante: come si inseri-sce Microsoft in questo contesto di

Mario Derba

Nato a Pisa nel 1959, sposato, sei figli, è dal 1 settembre 2007 l’AmministratoreDelegato della filiale italiana di Microsoft, la settima al mondo per giro d’affari conoltre 800 dipendenti e oltre 25.000 aziende partner. In precedenza, Derba ha ricoper-to la carica di direttore della divisione Enterprise & Partner di Microsoft. Prima dientrare in Microsoft Italia, Mario Derba ha maturato una ricca esperienza internazio-nale lavorando per oltre venti anni in IBM nelle vendite e nei servizi IT, sviluppandouna profonda comprensione dei processi di business dei grandi gruppi finanziari eindustriali.

InternetSecurity SystemLa sicurezzaè un problemadi piattaforma

InternetSecurity SystemLa sicurezzaè un problemadi piattaforma

Larga bandae convergenzaLarga bandae convergenza

Le donnesi incontrano suPA@lfemminile

Le donnesi incontrano suPA@lfemminile

Mario Derba: Microsoft tra continuità con il passato e concretezza per il futuro

Mario Derba: Mario Derba:Microsoft tra continuità Microsoft tra continuitàcon il passato e con il passato econcretezza per il futuroconcretezza per il futuro

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I n t e r v i s t aIntervista

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 11

Uno scenario interessante: i clientivogliono innovare. Ma a tutti i livelli?Certamente sì. L’offerta Microsoft si articolain software affidabili ed efficienti a prezziaccessibili e comunque sempre competitivi.Le nostre soluzioni sono incentrate sull’uo-mo, sull’utilizzatore e, in modo end-to-end,si riesce a sfruttare pienamente il patrimo-nio informativo centralizzato, reperendo leinformazioni in modo semplice. Da qualcheanno c’è una fortissima proliferazione didati, che crescono in modo esponenziale.Per esempio, spesso questi risiedono su ser-ver, ma esistono una miriade di fogli di Excelche vengono rielaborati localmente, per unuso di business importante ma spesso fine ase stesso, che non ne consente una visioneintegrata. Le nostre applicazioni, invece,vanno nella direzione di proporre strumentidi collaborazione e di condivisione ma,soprattutto, di reperibilità dei dati. Questo èun elemento che sta dando molta fiducia aiCIO delle aziende. Noi siamo cresciuti a dop-pia cifra nel mercato delle grandi imprese, afronte di un settore che non registra tassi dicrescita rilevanti. Ciò significa che siamo stati capaci di spiega-re il vantaggio competitivo di Microsoft perle aziende di ogni dimensione.

Sono tre le componenti del mercato:hardware, software e servizi. Quindicresce Microsoft, crescono i partner, ecresce davvero un intero comparto?Un dato statistico interessante è la percen-tuale tra software, hardware e servizi inprogetti sulla piattaforma Microsoft: il 3%per il nostro software, il 97% per tutto ilresto. Quindi, se cresce Microsoft, cresce ilmercato e tutto ciò che definiamo l’ecosi-stema che vi ruota intorno. I clienti possonoessere acquirenti di nostre tecnologie e ipartner sono coloro che completano lesoluzioni. Ma esistono casi in cui creiamodelle partnership per fare in modo che visia un’ulteriore accelerazione dei processi diintroduzione delle nuove tecnologie, crean-do soluzioni verticali. Penso, per citare degliesempi, a SAP o a Nortel, con cui collaboria-mo per costruire delle opportunità di cresci-ta nei mercati in segmenti in cui eravamomagari antagonisti. Il nostro obiettivo èoffrire nuove opportunità alle imprese,abbattendo i costi delle soluzioni. Quindi,

queste iniziative nasco-no e possono trovareterreno fertile se c’èinteresse a offrire pro-dotti realmente innova-tivi a prezzi accessibili.Così la somma tra lecompetenze diMicrosoft e quelle di unaltro player non è unsemplice “uno più unofa due” ma dà un risul-tato molto maggiore.

Adesso però non sideve più occupare di250 grandi clienti, ma di tutti i clientiMicrosoft: quali saranno le priorità?Microsoft è un’azienda di successo nelnostro Paese e il mio compito sarà quello dioperare in perfetta armonia con il mio pre-decessore Marco Comastri. Le aree su cuisiamo fortemente concentrati, infatti, sonoquelle di sempre, ossia l’attenzione alle esi-genze delle grandi imprese, a quelle dellePMI, ma anche alle soluzioni per le utenzeprivate, o all’interesse manifestato dalla PA.Inoltre, ci sono due aspetti meno conosciutiche stanno molto a cuore a Microsoft: l’im-portanza dell’originalità del software e l’im-pegno in progetti tecnologici di responsabi-lità sociale.

Delle esigenze delle imprese abbiamoparlato. Passiamo all’impegno verso lalegalizzazione del software.Questo è per il nostro Paese un problemaimportante, che si lega al valore del softwa-re percepito dagli utenti. C’è molto da fare,perché probabilmente non siamo staticapaci di trasferire il valore del nostro impe-gno sulla creazione delle applicazioni, dellaricerca, l’importanza dell’aggiornamento edella sicurezza intrinseca dei prodotti. Laspesa è alla portata di tutti, specie seproiettata su un orizzonte temporale più omeno lungo, ma la percezione è quella dispendere troppo. C’è grande valore dietro aun software “genuino”, ma la gente nonriesce a comprendere la differenza tra unsoftware originale e una versione copiata. Enon è una questione solo di prezzo, perchéabbiamo delle offerte molto vantaggiose:penso ora a quelle per gli studenti universi-

tari, 52 euro per la versione Office Ultimate.Non si riesce però ancora a scalfire la “cul-tura della copia”. Eppure il problema dellasicurezza, per citarne uno su tutti, dovrebbeconvincere gli utenti che non si tratta solodi un risparmio, ma di tranquillità, continui-tà di business e di garanzia di corretto fun-zionamento. E, non ultimo, di legalità.

Microsoft e il nostro Paese. Quali sonole iniziative principali nel vostro ruolodi player importante?Ormai da anni siamo consapevoli del fattoche possiamo contribuire a migliorare, gra-zie alla tecnologia e al ruolo del software,la qualità della vita delle persone e delleorganizzazioni in cui sono inserite.Sentiamo molto questa responsabilità eUmberto Paolucci (Vice President MicrosoftCorporation e fondatore della sede italiana22 anni fa) ha aperto già da molti anni inItalia la via al nostro ruolo di leader tecno-logico responsabile. Abbiamo realizzatocorsi di Internet per oltre 20 mila personedella terza età, ci occupiamo della sicurezzadei minori in Rete con il progettoSicuramenteWeb, della formazione e delsupporto didattico lato tecnologia agli inse-gnanti, ma anche di iniziative a favore delledonne con Futuro@lFemminile fino a giun-gere alla donazione di software a ONLUS efondazioni per oltre un milione e mezzo dieuro all’anno. Un impegno importante,non solo per essere buoni cittadini, maanche per superare quel digital divide che èpurtroppo presente anche in Italia.Abbiamo un’iniziativa, denominataUnlimited Potential, che ha l’ambizione di

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toccare nei prossimi anni un miliardo dipersone che ancora oggi non hanno avutola possibilità di accedere all’era informatica.E poi ci saranno molte altre iniziative cheverranno attivate durante l’anno.

Quindi, tra i suoi obiettivi, non ci sonosolo quelli di business ma anche degliobiettivi sociali?Questo è uno degli aspetti più interessantidel mio ruolo: così come mi confronto conle aziende, con i clienti e con le Istituzioniper obiettivi di innovazione tecnologica ebusiness, così parlo anche con coloro chehanno un ruolo sociale mirato ad altriobiettivi altrettanto importanti. È una sfidaa livello personale molto stimolante, inte-ressante e, per certi aspetti, sorprendente.

Microsoft introduce sempre moltenovità sul mercato: quali saranno leprincipali in arrivo?Nello scorso anno fiscale abbiamo presenta-to molte novità, tra le quali Vista e Officeche hanno catalizzato l’attenzione, ma nelcorso di quest’anno ne abbiamo una quan-tità ancora maggiore, in vari ambiti.Come sostiene Steve Ballmer, la nostra èuna “multi-core competence company”, uncaso piuttosto unico: siamo concentrati suisoftware per le aziende, sui prodotti desk-top, sui servizi e l’advertising online e sullepiattaforme per diversi dispositivi, daglismartphone alla IPTV fino alle console digioco e ai lettori di musica digitali. La sfidadi Microsoft è quella di avere più di unacompetence, come invece suggerirebbero ivari guru economici per garantirsi il succes-so nel lungo periodo. Registriamo una tendenza a fondere l’uti-lizzo di soluzioni e dispositivi sia nell’ambito

lavorativo sia neltempo libero e vicever-sa e qui noi cerchiamodi capitalizzare almeglio le competenzein uno e nell’altroambito. Non sono“gadget” che portia-mo al business o appli-cazioni professionaliche mettiamo neidesktop degli utenticasalinghi, ma si trattadi offrire agli utilizza-tori le stesse intuitiveinterfacce e l’integra-zione trasparente trale applicazioni. Diversimodi d’uso, quindi, maanche diverse poten-zialità di scalabilità trasoluzioni consumer eaziendali.

In questo ambito, le UnifiedCommunicationsono un esempioevidente…Certamente. Queste rappresentano unprimo esempio concreto di come un’appli-cazione consumer di successo, come l’instant messaging, si stia evolvendo inun’applicazione aziendale che si connette alcentralino e permette di avere una visioneintegrata di dove si trova un utente e diquale sia il mezzo migliore - a livello sia dicosto di comunicazione sia di ricchezza diconnessione - per contattarlo. Dalla posta elettronica al telefono cellulareo fisso, fino alla videoconferenza. Il tutto in

un unico ambiente, accessibile da PC maanche da dispositivi mobili.

È un embrione del Web 2.0 o è il Web 2.0? Oggi vediamo degli approdi futuri, a livel-lo di applicazioni e di potenzialità. Ma lastrada da percorrere è molto lunga. Pensiamo a temi di sicurezza, alla gestibili-tà della rete e allo storage: le soluzionisono agli inizi. Questa è la frontiera tecnologica sullaquale noi stiamo scommettendo.

12 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

I n t e r v i s t aIntervista

Il Gruppo multimarca investe sull’innovazione per migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i diversi brand. Robert Polet,Chief Executive Officer e Presidente di Gucci Group, è molto attento alla tecnologia e al suo impatto sui processi di business. Polet èstato promotore di un programma di innovazione per implementare una soluzione in grado di replicare la comunicazione che i dipen-denti tipicamente adottano da casa, che si tratti di videocall o di instant messaging, e che rende fluide e immediate le relazioni tra lepersone. “Abbiamo realizzato un progetto pilota basato su Microsoft Office Live Communications Server 2005”, racconta GianlucaBoccacci, WW MIS Integration Architecture and Innovation Manager di Gucci Group. A oggi la soluzione viene utilizzata da 100 perso-ne, 40 appartengono ai sistemi informativi e 60 alle unità di business. Prossimamente verrà adottata la nuova versione Microsoft OfficeCommunication Server 2007 anche per sfruttare le nuove funzionalità di audio e video conferenza multi-punto.

Gucci Group: fashion style, collaboration mood

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I n t e r v i s t aIntervista

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 13

Cambia anche il modo di rapportarsi con i clienti?I grandi clienti, le mie “care” 250 grandiimprese, avranno sempre la necessità diavere sotto controllo il proprio patrimonioinformatico (per loro rappresenta un asset),per cui il cambiamento sarà relativo. Per lealtre imprese, invece, crescerà sempre più lanecessità di soluzioni standardizzate, facilida usare, semplici da gestire e personalizza-re. Andranno ad attingere alle applicazioni,utilizzandole come se si trattasse di tassellida sfruttare per creare e costruire soluzionipiù importanti. Anche noi, a nostra volta,dobbiamo creare un’offerta adeguata,offrendo i tasselli insieme a partner impor-tanti. E abbiamo già degli esempi: CRM conTelecom Italia, ERP con Almaviva, hosting disoluzioni con molti partner. C’è una pro-gressione di soluzioni, che stiamo costruen-do con grande continuità. Oppure pensia-mo ancora una volta all’UnifiedCommunication e al concetto di presenzanelle aziende. Questo è un esempio dicome varie applicazioni possano riportare alcentro dell’attenzione le persone. E, soprat-tutto, questa frontiera di innovazione otti-mizza strumenti che abbiamo già, come lasegreteria telefonica, il cellulare, la mia scri-vania, il mio computer, l’accesso al Web dacasa o da un cliente: il punto di accesso èunico. Questa è un’innovazione importante,una rivoluzione quanto a flessibilità di utiliz-zo e soprattutto un risparmio impressionan-te di tempo e di costi. I nostri clienti che lostanno utilizzando non finiscono di apprez-zare i vantaggi di questa iniziativa, e ilGruppo Gucci è solo uno dei primi esempi.

Parliamo di prodotti: partiamo da Windows Vista?Oggi Vista è un sistema operativo incredi-bilmente stabile e maturo. Non esistono piùmotivi reali per attendere di migrare daWindows XP. E, ancora una volta, questatendenza appare chiara proprio dai grandiclienti che testano il sistema operativo conun gran numero di applicazioni e ormai nehanno iniziato l’adozione. Stiamo parlandodi 60 milioni di licenze di Vista nel mondoalla fine di luglio, di 10 mila soluzioni dihardware vendor, partner e ISV sviluppate etestate per Vista, di oltre 2,2 milioni di peri-feriche e dispositivi che funzionano col

nuovo sistema operativo, e di una stabilitàe vantaggi enormi per gli utenti rispetto alpassato. A conferma, un recente studio(GCR Custom Research e WiproTechnologies) dimostra come WindowsVista Enterprise installato seguendo delleindicazioni e metodologie di ottimizzazioneda noi proposte sui laptop aziendali con-senta un risparmio di circa 600 dollariall’anno per postazione.

Parliamo ora di due temi caldi per leimprese: interoperabilità e standard.Qual è l’impegno di Microsoft?Salvaguardare gli investimenti IT dei clientiè un fattore prioritario per chi sviluppaapplicazioni, e l’interoperabilità è un ele-mento determinante. Poter riutilizzare solu-zioni acquistate in passato e garantirne lafunzionalità nel futuro, è sicuramente unelemento importante nelle scelte delleimprese. Affiancare queste soluzioni conapplicazioni innovative e utilizzarle inmodo conforme agli standard è un elemen-to centrale dell’offerta di Microsoft. Manon è sufficiente rassicurare i clienti dellapropria compatibilità con il passato, èimportante essere in grado di garantire l’in-teroperabilità con altri ambienti e con altreaziende che fino a ieri erano viste comeconcorrenti. Penso alle intese con Novell ocon Cisco, dove la cooperazione va nelledue direzioni: verso le nostre applicazioni everso le loro. Una certezza per i clienti. Noigarantiamo i nostri prodotti, le aziendecitate garantiscono i propri e insieme negarantiamo la coesistenza. Questo è l’am-biente collaborativo che auspichiamo, checonsente di mettere insieme tanti pezzi diinfrastruttura informatica diversi in un’uni-ca visione logica. Se serve un argomentoper convincere ancora gli scettici sull’impor-tanza dell’interoperabilità e dell’adozionedegli standard, basti dire che già oggi sonopresenti strumenti di gestione delle infra-strutture informatiche in grado di controlla-re da una piattaforma quelle di un’altra eviceversa. Un taglio di costi e una semplicitàd’uso davvero significative.

Microsoft, per concludere, è oggi piùche mai un’azienda che punta sullaconcretezza. Anche su Internet?Noi ci muoviamo sul Web creando un con-

nubio importante tra software e servizi.Questa è la strada che riteniamo più valida,offrendo soluzioni con i nostri partner,come gli esempi appena citati. A questi siaggiungono i temi di frontiera, come servi-zi standardizzati di posta elettronica per igrandi clienti o per il mondo education,come i servizi Live, o l’arrivo nei prossimianni di versioni interamente online delleapplicazioni aziendali. Qui i driver possonoessere le necessità di standardizzazione con-trapposte al bisogno di avere servizi perso-nalizzati. La barriera tra gestione e rispar-mio di costi è destinata a crescere, tuttodipende da quanto le aziende saranno dis-ponibili a cedere, in termini di controllo egestione, a favore di efficienza e costi sem-pre più interessanti. Come ha recentementedichiarato Ray Ozzie, su questo frontesiamo solo all’inizio di un percorso. Maabbiamo già esempi concreti di come lastandardizzazione sia un elemento vincente.Penso a un esempio italiano, BluCasa, che inpochi mesi ha realizzato una soluzione didomotica basandosi sugli standard creati dainostri laboratori. E si trattava di un’aziendache aveva prima valutato attentamente seutilizzare soluzioni Open Source!

Ma non andate in direzione dell’outsourcing, giusto?Siamo lontani dal concetto dell’outsourcing,noi forniamo la tecnologia standard, nonforniamo “tutto”. I partner poi sono ingrado di aiutare i clienti nelle scelte e nelle

personalizzazioni. La tecnologia standardpermette di realizzare soluzioni per chi nonha le competenze in tempi brevi e con costibassi. Inoltre, la semplicità di utilizzo delnostro software permette alle persone cheoperano nelle organizzazioni di contribuirein maniera significativa alla crescita delbusiness, grazie a strumenti intuitivi chefavoriscono, per esempio, l’accesso alleinformazioni e ai dati per trasformare leidee in azioni e cogliere nuove opportunitàdi crescita. Questo è un grande vantaggiodella nostra offerta e sta alla base delnostro successo.

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l ’ a n a l i s iL’analisi

14 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

Dopo alcuni anni di stagnazione dell’e-conomia italiana, il 2007 si apre conconfortanti segnali di ripresa. Al fine dicogliere le opportunità che questaripresa offre, le aziende italiane si sonodate l’obiettivo di coprire il gap compe-titivo che esiste con le più efficientiaziende internazionali. Nel contesto dieconomia globalizzata nel quale si tro-vano a operare l’Italia e le sue aziende,questo cambio organizzativo non è piùrimandabile. I risultati delle recenti sur-vey condotti in Europa da IDCManufacturing Insights fornisconoun’indicazione precisa su quali siano leprincipali iniziative di business per leimprese italiane: la più importante delle“Business Initiatives” selezionate è ilraggiungimento del “Supply Chain effi-ciency/improvement”, con il 46,75% deirispondenti.

Lo stato del Supply ChainManagement in ItaliaNegli ultimi anni, la competizione glo-

bale e la pressione sui prezzi hannospinto un numero sempre maggiore diaziende a considerare le opportunità diriduzione dei costi di produzione offertedai Paesi a basso costo di manodopera.Tuttavia, la pratica di un eccessivo out-sourcing ha, molto spesso, portato a:• aumento del lead-time di fornitura;• maggiore rigidità della Supply Chain;• aumento dei rischi di fornitura a causadelle sempre più frequenti interruzionidella Supply Chain;• problemi di qualità.Questi fattori mal rispondono allanecessità delle aziende di essere più agiliper adattarsi velocemente a unadomanda di mercato sempre più volati-le. Allo stesso tempo, la stagnazionedell’economia italiana, accompagnatada un’attitudine tradizionale dellenostre imprese, ha visto un numero limi-tato di aziende italiane rischiare i propricapitali, investendo in innovazione diprodotto. Infine, l’aumento delcosto del petrolio e dei traspor-ti, e l’aumento del costo dellamanodopera nei Paesi emer-genti, aprono nuovi scenarinelle pratiche di Supply ChainManagement e spingono leaziende più innovative a ripen-sare le proprie strategie diSupply Chain e i sistemi infor-mativi a supporto.

Quali opportunità per i fornitori di soluzioni di SCM in ItaliaAncora una volta, i risultati dei recentisurvey condotti in Europa da IDCManufacturing Insights fornisconoun’indicazione precisa su quali siano gliinvestimenti nel breve termine in solu-zioni IT a supporto del Supply ChainManagement: in Italia, anche a causa diun certo gap nell’adozione di determi-nate tecnologie, gli investimenti risulta-no superiori alla media europea inmolte soluzioni chiave tra le quali spic-cano: i sistemi di esecuzione, il planning,

il management avanzato dell’inventario. Risulta pertanto chiaro che oggi leaziende manifatturiere italiane, al finedi rimanere competitive nel contestointernazionale, stanno attraversandouna fase di profonda trasformazionedelle pratiche di Supply ChainManagement, che si attuano attraversoinvestimenti in soluzioni informatiche.

Next-GenerationSupply Chain SummitNell’ambito delle attività di ricercadenominate “European Supply ChainStrategies”, Manufacturing Insightsporrà particolare attenzione nell’appro-fondire e tracciare questa profonda fasedi trasformazione delle pratiche di Supply Chain Management in Italia e inEuropa. Tra le attività di confronto giàpianificate, Manufacturing Insights invi-terà aziende italiane ed europee a partecipare alla conferenza

Next-Generation Supply Chain Summit,che si terrà a Milano il prossimo ottobree dove analisti e primarie aziende discu-teranno opportunità e sfide della nuovagenerazione di Supply Chain:• creare un’azienda agile sincronizzandoAcquisti, Produzione e Logistica con laDomanda;• strategie per integrarsi nelle SupplyChain mondiali, rinnovando i propriprodotti, processi e organizzazionifacendo ricorso alle tecnologie dell’in-formazione.

Il ruolo dell’inno-vazione nellaSupply Chain asupporto dellaripresa in Italia

Pierfrancesco Vanenti, EMEA Research Director per IDC Manufacturing Insights

Solutions’ investment plans

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16 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

D o s s i e rDossier

L’e-Government cresce velocemente:richiede sicurezza e stabilità

In Italia l’e-Government è cresciuto talvolta in modo

impetuoso; tuttavia il livello diperformance della nostra PA è

ancora migliorabile, soprattuttoper quanto riguarda l’interazio-

ne con imprese e cittadini.

In Italia l’e-Government è cresciuto talvolta in modo

impetuoso; tuttavia il livello diperformance della nostra PA è

ancora migliorabile, soprattuttoper quanto riguarda l’interazio-

ne con imprese e cittadini.

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D o s s i e rDossier

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 17

possibile estendere questo sistemaall’intera UE i contribuenti europeirisparmierebbero qualcosa come 15miliardi di euro ogni anno (comeriportato suhttp://ec.europa.eu/information_society). Pervasivo tanto delle attività

di business quanto della quotidia-nità, l’e-Government è l’uso dell’ICTper rendere il settore pubblico piùefficace ed efficiente, promuoven-done la crescita e riducendone icosti amministrativi. Si tratta diqualcosa che tutti coloro che hannospeso ore a fare la fila in un ufficiopubblico possono apprezzare... E

La popolazione europea invecchia:il mercato del lavoro e il sistemasocio-sanitario devono affrontarequesta realtà. Una sfida alla qualel’UE vuole rispondere tramite le tec-nologie informatiche. Di recente laCommissione ha adottato un Pianod’Azione con l’obiettivo di “Invec-chiare bene nella Società dell’Infor-mazione”. Il piano prevede lo stan-ziamento di un miliardo di euro ininvestimenti nell’ICT volti a miglio-rare la vita delle persone piùanziane a casa, nei posti di lavoro enella società in generale. Un altrocaso emblematico: in Danimarca ilpagamento elettronico ha permessoalle amministrazioni di risparmiarecirca 150 milioni di euro e se fosse

La realizzazione di servizi innovativi nella PA e di una rete unitaria in grado di garan-tire la tanto auspicata interoperabilità pone gli enti di fronte a nuove esigenze, primatra tutte quella di rafforzare la sicurezza dei sistemi informatici. Nel caso delle aziendesanitarie, in particolare, vi è poi la necessità di tutelare i dati sensibili sui pazienti, comerichiesto dal Testo Unico sulla Privacy. Un’indagine condotta da NetConsulting e spon-sorizzata da Computer Associates sul ruolo della sicurezza informatica presso leaziende e gli enti della PA in Italia, evidenzia come vi siano ancora alcuni gap da col-mare e come solo alcune realtà affrontino la sicurezza con un approccio olistico. Laricerca ha coinvolto 108 aziende tra cui 20 enti della PA sia centrale sia locale, e 14aziende sanitarie. I risultati dell’analisi evidenziano in generale una percezione dell’im-portanza della sicurezza presso gli enti della PA e della Sanità non molto elevata,soprattutto se confrontata con quella di altri settori. Partendo dall’analisi dalla pre-senza di una direzione o di un servizio dedicato alla sicurezza, si riscontra una suaminore diffusione presso gli enti della PAL e della Sanità, dove è presente rispettiva-mente nella misura del 50% e del 36% dei casi. Solo nella PA Centrale si rileva una pre-senza più significativa, 56% dei casi, ma comunque inferiore alla media complessivache raggiunge il 64%. Non vi è alcun dubbio, peraltro, che proprio la nuova normativasulla tutela dei dati personali (D. Lgs 196/03) abbia rappresentato un impulso alla crea-zione di tale unità, che probabilmente non esisteva in precedenza. Per quanto riguardail committment del Top Management sulla sicurezza, la minore priorità di questo temarispetto ad altri dell’IT si traduce in un investimento di budget inferiore rispetto ad altrisettori merceologici. Il gap che è stato evidenziato in alcune aree, soprattutto nellagestione delle identità e degli accessi alle applicazioni aziendali, dovrebbe essere ingran parte colmato grazie agli investimenti che le aziende hanno già intrapreso nelcorso del 2006 e a quelli che prevedono di effettuare durante il 2007. Gli enti della PA edella Sanità hanno prevalentemente un atteggiamento reattivo verso la sicurezza,avendo per lo più investito sulla spinta del Testo Unico sulla Privacy, con un imposta-zione molto teorica ma poco strategica.

CA: il ruolo della Sicurezza Informaticanella PA e in Italia

ICT per rendereil settore pubblico piùefficace ed efficiente:qualcosa che tutti colo-ro che hanno spesoore a fare la fila in unufficio pubblico posso-no apprezzare…

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D o s s i e rDossier

Italia: accelerare l’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale Le regole dell’e-Government, nelnostro Paese, sono disciplinate dalCodice dell’Amministrazione Digi-tale entrato in vigore nel gennaio2006. Interessante, su questo tema,il punto di vista dell’UE che nei suoi

“e-Government Factsheets”(http://ec.europa.eu/gov) sottolineacome il livello di performance dellanostra PA sia ancora migliorabilesoprattutto per quanto riguardal’interazione con le imprese e con i

4. mettere in atto gli strumentichiave: sistemi interoperabili digestione dell’identificazione elet-tronica per l’accesso ai servizi pub-blici, autenticazione dei documentie archiviazione elettronica;5. rafforzamento della partecipa-zione al processo decisionale demo-cratico.

l’obiettivo che ci si è posti a livelloeuropeo è quello di avere significa-tivi risultati già entro il 2010:“i2010”, infatti, è il nuovo quadrostrategico della Commissione Euro-pea che definisce gli orientamentistrategici di massima per la societàdell’informazione e i media. L’e-Government, naturalmente, ha unruolo importante all’interno di que-sta strategia e il piano d’azione chelo riguarda è volto a migliorare l’ef-ficienza dei servizi pubblici e adammodernarli così da renderliadatti alle esigenze dei cittadini. Lepriorità sono: 1. accesso per tutti (e-accessibilità);2. maggiore efficacia grazie a unutilizzo innovativo delle tecnologieICT e all’alleggerimento degli oneriamministrativi entro il 2010;3. servizi d’amministrazione in lineadi grande impatto come, per esem-pio, gli appalti pubblici elettronici.Gli appalti pubblici, infatti, rappre-sentano tra il 15 e il 20% del PILeuropeo, vale a dire oltre 1.500miliardi di euro in Europa ognianno;

La Provincia di Bergamo era alla ricerca diun partner che garantisse il passaggio dauna installazione stabile e consolidatacome quella dei centralini classici a unainstallazione altrettanto stabile in tecno-logia IP nativa, garantendo l’interopera-bilità tra i due sistemi. La collaborazionetra Provincia di Bergamo e DimensionData ha dato vita a un progetto suddivisoin quattro fasi. Innanzitutto, occorre ade-guare la rete geografica, trasformando latipologia delle architetture dati e voce astella, senza ridondanze, in rete adanello, con una doppia connessione perogni sede, in caso di guasti. La fase 2 hacoinvolto la sicurezza, per la quale sonostate create tratte ridondate, apparati cri-tici ridondati, un accesso agli armadi

Dimension Data realizza un layer per la Provincia di Bergamo

regolamentato, l’alimentazione tramiteups e/o gruppo elettrogeno, l’installa-zione di firewall, l’implementazione diACL, la creazione di WLAN dedicate aiservizi e il monitoraggio del traffico. Ilpasso successivo ha portato a un adegua-mento della rete locale attraverso l’esten-sione della LAN, da 100MB a 2GB, e l’atti-vazione di collegamenti a 1 Gbps e link dibackup. La fase 4, infine, ha coinvoltol’applicazione di telefonia vera e propriaper la quale è stata scelta la soluzione CallManager di Cisco che offre future possibi-lità di sviluppo, di integrazione con ilmondo dati - non solo per il transportlayer ma anche per l’application layer - econsente di ottenere maggiori economiedi scala. www.dimensiondata.com/it

Il quadro strategico della

Commissione Europeache definisce gli orien-tamenti strategici perla società dell’informa-zione e i media (“i2010)punta molto sull’e-Government

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cittadini. Non a caso il Ministerodell’Innovazione ha promulgato larecente direttiva volta a dare unadecisa accelerazione all’applica-zione e al rinforzo del Codice del-l’Amministrazione Digitale. Consoluzioni molto concrete e tecnolo-

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Il Ministerodell’Innovazione

ha promulgato larecente direttiva voltaa dare una decisa acce-lerazione all’applica-zione del Codicedell’AmministrazioneDigitale

Piena continuità di servizio con Emerson Network Power

Oggi anche la PA, centrale e locale, fa ampio uso di sistemiinformativi per gestire processi e fornire servizi. Proteggere lacontinuità di funzionamento degli ambienti IT (data center) èdunque cruciale per evitare improvvisi downtime e quindi ilblocco nelle attività negli uffici e la mancata erogazione deiservizi ai cittadini. “La mission e il valore peculiare di EmersonNetwork Power - dice Riccardo Rutili, General Managerdella Market Unit Italiana di Emerson Network Power -consistono proprio nel costituire un punto di riferimentounico per la tutela dei sistemi IT vitali della PA. Mettendo a frutto il proprio know hownei settori precision cooling e power protection, Emerson Network Power ha sviluppatoil concetto di Adaptive Architecture, ovvero la capacità di integrare soluzioni di condi-zionamento di precisione e di protezione dell’alimentazione elettrica che rispondono inmaniera “adattiva” alle esigenze di continuità operativa di qualunque tipologia di datacenter. La piattaforma di soluzioni nata da questa filosofia si chiama Liebert X-treme, unset di soluzioni e servizi che assicurano una piena continuità del servizio ai cittadini e lacostante disponibilità delle applicazioni mission critical, il tutto preservando gli investi-menti effettuati nel tempo”.

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PIN, almeno fino a quando la Cartadi Identità Elettronica (eID card) e laCarta Nazionale dei Servizi nonsaranno diffuse su tutto il territorio.Ancora, la direttiva sottolinea l’ur-genza di sostituire i documentiamministrativi cartacei con quellielettronici e rende obbligatoria lapubblicazione online delle garerelative a beni e servizi (e-procure-ment). Inoltre, sottolinea l’impor-tanza dell’uso della firma digitale edella Posta Elettronica Certificatatra le PA, così da garantire l’intero-perabilità dei sistemi di gestioneelettronica dei documenti. Molto interessante, nel factsheetdedicato all’Italia, la sezione “Ser-vizi di e-Government per cittadini eimprese”, dove viene consideratauna lista di 20 servizi pubblici base

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gicamente “semplici”. Per esempio,come noto (e ricordato anche dal“factsheet” della CE), tra i principaliprovvedimenti della direttiva c’è l’e-liminazione della richiesta a citta-dini e imprese di documentazioneaddizionale per controllare la cor-rettezza delle informazioni fornite.La direttiva prevede, invece, l’uso didatabase dove le autorità possano

verificare l’esistenza dei requisitinecessari. In un primo momento lePA dovrebbero condividere archivi einformazioni per poi arrivare a defi-nire una integrazione in network diservizi e procedure. Il testo delladirettiva sollecita la PA a consentireai cittadini di interagire elettronica-mente fornendo loro, in modo siste-matico, una password e un codice

Con oltre 80 milioni di vett*km/anno e circa 9.000 corse giornaliere svolte da 2.400autisti con 1.600 vetture su tutto il territorio regionale e comuni extra-regione confi-nanti, CO.TRA.L., la Compagnia di Trasporto Pubblico del Lazio, occupa nel settoredel TPL una posizione di vertice in Italia ed Europa. Obiettivi strategici di CO.TRA.L.erano monitorare i flussi della clientela sulle vetture in modo da programmare il ser-vizio garantendo maggiore affidabilità sul regolare svolgimento dei turni e sullecoincidenze orarie; fornire un servizio d’informazione al cliente in tempo reale;conoscere in ogni istante lo stato meccanico del veicolo; supportare, attraverso il col-legamento con il sistema di biglietteria elettronica, le attività di verifica e la gestionedel servizio da parte del personale agli impianti. La partnership stretta con Oracle hapermesso la realizzazione di una centrale di controllo fortemente innovativa, ingrado di interagire dinamicamente con i principali sistemi di gestione aziendali,basati anch’essi su tecnologia Oracle. Il sistema della Centrale Operativa Movimento& Gestione Diagnostica implementato può ora monitorare costantemente la flottadi autobus della compagnia. L’AVM (Automatic Vehicle Monitoring) raccoglie i datiprovenienti dalle Unità Logiche di Bordo poste su ogni autobus, trasmettendo inreal-time la posizione del mezzo a Oracle Application Server 10g Wireless Edition;tale posizione viene quindi localizzata e analizzata sui grafi spaziali del NetworkData Model di Oracle Spatial 10g; infine, con MapViewer (service J2EE di renderingdi oggetti Spatial), il mezzo viene presentato, nel suo contesto geografico, in unamappa Web interattiva.

Oracle Spatial per il trasporto pubblico

Come per gli altri enti, sul lato orga-nizzativo la Sanità deve adeguare leRisorse Umane ai cambiamenti in attoe orientarle a una nuova modalità dilavoro incentrata sul raggiungimentodegli obiettivi. Inoltre, deve dotarsi distrumenti analitici per capire comemigliorare l’organizzazione all’internodell’ente, come definire i livelli dicompetenza necessaria e come effet-tuare il censimento delle competenzegià esistenti e la stesura dei piani diformazione necessari per colmare

eventuali divari. “Anche i ruoli diri-genziali - spiega Walter Lanzani,Direttore Marketing SAS - devonoavvalersi di strumenti di supporto alledecisioni per impostare e monitoraregli indicatori legati al raggiungimentodegli obiettivi predefiniti, integrandogli aspetti organizzativi con i risultatieconomico-finanziari e di efficienzasia all’interno dell’ente sia al suoesterno, in termini di servizi erogati.Nell’area Risorse Umane, SAS offresoluzioni in grado di controllare le

politiche diassegnazionedel persona-le, mapparele competen-ze, identifi-care le areedi criticità edi formazio-ne e avereuna comple-ta visione sugli indicatori che influen-zano i costi del personale”.

Il censimento dei talenti nella PA secondo SAS

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(12 per i cittadini e 8 per le imprese)per valutarne il livello di disponibi-lità online. Viene considerata l’am-piezza del servizio con una scala cheva dallo “stage 1” (informazione:informazioni online sui servizi pub-blici) allo “stage 4” (transazione:gestione completa, decisione e for-nitura con acquisto). Il livello disofisticazione più alto, in Italia,tocca per esempio alle tasse inentrata (dichiarazione, notifica-zione e verifica) e vengono citati i

servizi telematici dell’Agenzia delleEntrate. Livello massimo di servizioanche per la Previdenza e vienemenzionata la possibilità di intera-gire appieno con il sito dell’INPS.Meno elevata, secondo la CE, è lapossibilità di valutare allo stessomodo le differenti realtà locali (pro-

vinciali o regionali) che gestisconomolta parte della nostra interazionecon la PA. Massimo livello, invece,per tutte le attività che riguardanole imprese e che sono gestite dalGoverno Centrale: dai contribuitiper gli impiegati, alla dichiarazioneIVA, alla registrazione delle nuoveimprese.

I risultati rilevati dal CNIPAMolte esperienze, tuttavia, in questianni si sono fatte e, per la verità,già a partire dal 2006. Come è stato

D o s s i e rDossier

Il numero dei ser-vizi disponibili in

rete è cresciutodell’11%, con un totaledi 260 milioni di transazioni effettuateonline nel 2006

“ “L’Azienda Ospedaliera di Legnano sceglie SUN

L’Azienda Ospedaliera di Legnano ha scelto SUN Microsystems per ammodernare il proprio siste-ma informativo e renderlo più efficiente. In particolare, per adempiere alla normativa sulla pri-vacy e semplificare l’accesso alle diverse applicazioni, è stato realizzato un sistema di Single SignOn che consentirà la gestione centralizzata degli accessi e la profilazione dei 4.500 utentidell’Azienda Ospedaliera direttamente sul portale aziendale dei servizi online. "In linea con gliobiettivi della PA, Sun offre le tecnologie più innovative per realizzare soluzioni infrastrutturali ingrado di semplificare l’accesso ai servizi online, permettendo di cogliere tutti i vantaggi offertidalla diffusione della rete - ha dichiarato Corrado Sterpetti, Head of Software Practice diSUN Microsystems Italia -. In ambito sanitario, la nostra soluzione per la sanità digitale, i-Health, consente di realizzare progetti intrinsecamente sicuri, scalabili e a costi contenuti. In par-ticolare, il progetto realizzato per l’Azienda Ospedaliera di Legnano è stato concepito per poterintegrare facilmente le future evoluzioni del sistema informativo”.

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dichiarato dal suo Presidente, LivioZoffoli, durante la relazioneannuale del CNIPA sull’informatiz-zazione della PA (dati relativi al2006 e presentati nel luglio di que-st’anno), complessivamente si rile-vano progressi nell’ambito sia deiservizi erogati sia della crescita delleinfrastrutture, nonostante una ridu-zione, rispetto al 2005, della spesaper beni e servizi ICT. Il numero deiservizi disponibili in rete è cresciutodell’11%, con un totale di 260milioni di transazioni effettuate

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D o s s i e rDossier

“Avvicinarsi ai cittadini è quanto daanni promettono gli amministratori -sostiene Anna Di Silverio, Responsa-bile Public Sector di Microsoft Ita-lia - e la tecnologia svolge un ruoloimportante. Accessibilità, sicurezza, ser-vizi trasparenti sono solo alcuni esempidi quello che l’informatica può portarealla PA. Come Microsoft, registriamotantissimo interesse da parte delleamministrazioni, anche locali, ed esi-stono dei progetti di assoluta eccel-lenza. Il problema principale è che oggila PA si sta muovendo “a macchia dileopardo”, un po’ per assenza di risorseeconomiche, un po’ per mancanza diprogrammi concreti e di uno sguardo,coraggioso, al futuro. Le nostre espe-rienze nei Paesi nordici ci servono dapilot e da sprone per il nostro Paese:bisogna realizzare progetti complessi ecompleti affinché si possa percepire ilvantaggio per la PA legato all’informa-tizzazione diffusa”. E continua Di Silve-rio : “abbiamo, come già detto, alcuniesempi di eccellenza in varie aree, dallaSanità alla Scuola. La nostra infrastrut-tura di soluzioni permette di creare ser-vizi integrati tra loro, offrendo ilsistema operativo, ovviamente, maanche strumenti per la produttività sin-gola o di gruppo. Quest’ultimo aspettodiventa sempre più centrale per una PAche si vuole evolvere, perché consentedi condividere i documenti tra variattori e permette di svolgere il lavoroin un modo diverso, e diciamo anchepiù completo. Inoltre, un vantaggioprimario è che i cittadini non si trovanodi fronte a dei compartimenti stagniquando sono a uno sportello. Infatti,oggi è facilissimo trasferire le informa-zioni da un dipartimento a un altro, dauna stanza all’altra, perché le informa-zioni circolano tra gli uffici e si inte-grano tra loro. La nostra proposta èincentrata sull’agilità dei processi esoprattutto sulla collaborazione o,meglio, sulla cooperazione tra ammini-strazioni. Le nostre competenze ci

Per Microsoft le PA devono collaborare

hanno permesso di creare un’offerta diprodotti estremamente interessantenon solo sul versante delle soluzioni,ma anche sul tipo di accesso alle stesse,utilizzando i dispositivi più disparati. Sipassa quindi dalla cartella sanitariaelettronica dell’Ospedale di Busto Arsi-zio, fruibile attraverso dei Tablet PC,all’uso dei palmari per le forze dell’or-dine, ai sistemi per la condivisione dellepresentazioni durante una riunione”.Quali gli elementi di successo? “Credoche i nostri punti di forza, oltre a quelligià elencati - continua Di Silverio - risie-dano in due peculiarità della presenzadi Microsoft in Italia: i partner e il lororadicamento sul territorio. Microsoftinfatti non svolge il ruolo di systemintegrator, ma introduce le innovazionisoftware che vengono poi trasformatein soluzioni da partner qualificati, chehanno competenze specifiche sulle fun-zionalità ma anche per aree di compe-tenza. Sono i partner che realizzano lesoluzioni per la PA e che sfruttano almeglio le caratteristiche dei nostri pro-dotti. E sono i partner che realizzano imaggiori guadagni, tanto che per ognieuro che incassa Microsoft ce ne sonopiù di 12 per l’intero “ecosistema infor-matico”, con un fortissimo impatto nelsistema economico e sociale del Paese.Noi sentiamo questa grossa responsabi-lità nei confronti dell’Italia e ci fac-ciamo promotori di iniziative e pro-grammi che siano di aiuto e di stimolo

allo sviluppo. In Piemonte, per esem-pio, abbiamo creato il primo centro dicompetenza, ma ne apriremo altri inCampania e in Toscana, per diventarecatalizzatori di innovazione e attivareservizi più vicini alle realtà sul territo-rio, collaborando con aziende, univer-sità e PA. Vogliamo portare il nostrocontributo allo sviluppo della societàdigitale, favorire i settori meno avvan-taggiati della popolazione, per esem-pio tramite i piani di formazione per idisoccupati o per la terza età, svilup-pando corsi appositi. Oppure aderire aprogetti complessi come e-democracydi Genova, dove i servizi al cittadino siestendono alla partecipazione alledecisioni prese dalla PA, o ancheseguire l’esempio della Regione Mar-che che ha deciso di dotarsi di unsistema di Document Management permigliorare il reperimento delle infor-mazioni e la loro fruizione. Posso citareanche numerose comunità montaneche sviluppano portali che erogano ser-vizi semplici ma spesso vitali per i citta-dini. Insomma, Microsoft è molto attivain questi ambiti, ma registriamo che inquesto Paese la PA spesso non ha ilcoraggio di pensare in grande, nascon-dendosi dietro scuse come l’autonomiadelle Regioni e la mancanza di unpiano generale per l’innovazione”. Eprecisa Di Silverio: “il limite è da ricer-care proprio nella mancanza di collabo-razione tra le istituzioni che, comedicevo, avviene solo in certe aree e nonin altre. Per questo motivo si sta svilup-pando una PA informatizzata a mac-chia di leopardo. A livello più basso,invece capita sempre più spesso checomuni limitrofi si consorzino per larealizzazione di progetti: migliori risul-tati, minori spese, riuso delle applica-zioni e, soprattutto, tanta efficienza.Questa è la chiave per realizzare solu-zioni efficaci anche per i cittadini: loscopo di tutto questo lavoro, infatti, èerogare servizi migliori a prezzimigliori. Non bisogna dimenticarlo”.

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Telecom Italia: alvia i servizi ICT per la Sanità

Ha preso il via la nuova offerta di serviziad alto contenuto tecnologico di Tele-com Italia dedicata al settore sanitario.Soluzioni avanzate di ICT, rese possibiligrazie alle prestazioni consentite dallabanda larga e alle applicazioni innova-tive di rete, in grado di ottimizzare laspesa sanitaria e la gestione dell’assi-stenza medica all’interno delle struttureospedaliere.L’offerta di Telecom Italia è suddivisa incinque soluzioni modulabili in grado dirispondere alle esigenze operative dinatura sia clinica sia amministrativa: laGestione documentale delle cartelle cli-niche per poter consultare in modorapido ed efficace i documenti deipazienti; l’archiviazione remota delleimmagini diagnostiche per conservare einterrogare da remoto le analisi radio-logiche; il Risk Management farmaceu-tico per la gestione del farmaco mono-dose e dei protocolli farmaceuticipresso il reparto ospedaliero, con parti-colari sistemi studiati per contenere ilrischio clinico e per automatizzare l’in-tero ciclo del farmaco; le soluzioni ditracciabilità con tecnologia Radio Fre-quency Identification, per localizzare intempo reale e in mobilità le attrezza-ture elettromedicali grazie ai dispositividi radiofrequenza; l’Electronic PatientRecord ospedaliero, per rendere sempredisponibili in modo integrato le infor-mazioni clinico-sanitarie. La nuovaofferta è in linea con la strategia di svi-luppo di soluzioni e servizi di Informa-tion & Communication Technologyrivolti ai settori dell’e-Government, delturismo e della Sanità annunciata daTelecom Italia nel piano industriale. Inparticolare, rientra nel progetto dedi-cato alla digitalizzazione di tutte lestrutture sanitarie nazionali attraversola realizzazione di un’unica piattaformabasata sulla rete di nuova generazione.

online nel 2006. Alla quasi totalitàdei servizi che richiedono l’autenti-cazione dell’utente si accede ancoracon procedure di identificazionetradizionali e solo il 2% prevede l’u-tilizzo di carte personali. Mentre,relativamente ai sistemi contabili,sono ampiamente diffuse nelleamministrazioni centrali dello Stato,con un alto grado di standardizza-zione e qualità funzionale, le proce-dure relative alla contabilità finan-ziaria e ai sistemi di pagamento.Invece, i sistemi informativi per lacontabilità economica, la contabilitàanalitica e il controllo di gestionesono ancora poco diffusi. Su questotema è significativo il protocollod’intesa fra la Ragioneria Generaledello Stato e il CNIPA, che prevede

È urgente affrontare il nodo delle modalitàdi pagamento in rete verso le PA e altro

argomento delicato è quello della firma digitale,che rimane un tema su cui si addensano ancheresistenze nei comportamenti quotidiani

“ “Google Search Appliance è utilizzato come motore di ricerca per il sito Webistituzionale dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (www.ice.gov.it) edel portale Italtrade indirizzato alle imprese straniere interessate a svilupparerelazioni commerciali con realtà italiane. L’obiettivo primario era di sostituirela tecnologia di searching preesistente con una soluzione in grado di erogarerisultati più rapidi e precisi e di supportare la ricerca all’interno di contenuti inpiù lingue, compreso il cinese. In pochissimi giorni, I-node - il system integra-tor partner di Google a cui si è affidato ICE - ha installato e configurato Goo-gle Search Appliance. La soluzione consente attualmente a ICE l’accesso rapidoa tutti i documenti disponibili sul Web aperto e nell’area ad accesso riservato.Google Search Appliance (GB-1001) è in grado di indicizzare fino a 500.000documenti. I benefici più evidenti sono facilità e velocità nel reperire i docu-menti di interesse da parte dei visitatori dei siti ICE. Sono garantite traspa-renza e certezza relativamente ai costi e ai tempi di implementazione dellasoluzione. Il supporto multilingua - comprese cinese, russo e giapponese, Paesistrategici per l’ICE - è fornito in modalità nativa senza costi aggiuntivi.

Ricerche sul sito dell’ICE con GoogleSearch Appliance

la realizzazione in modalità ASP(Application Service Provider) delleprocedure informatiche per lagestione della spesa nelle ammini-strazioni. Continua a crescere l’uti-lizzo della posta elettronica, siacome numero di utenti sia comemessaggi scambiati; ma il nuovofenomeno del 2006 è l’avvio dellaPEC, la Posta Elettronica Certificata.L’infrastruttura tecnologica è rima-sta sostanzialmente invariata, men-tre un importante cambiamento èavvenuto nelle infrastrutture direte. Le postazioni di lavoro com-plessive ammontano a 552.000, conun incremento del 3% rispetto al2005. Risulta così coperta la quasitotalità dei dipendenti pubblicidelle amministrazioni centrali. Per

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Il quadro tratteggiato dal CNIPA nel-l’ambito del consuntivo 2006 sullostato di informatizzazione raggiuntodalle PA, sia quelle locali sia quella cen-trale, e sulle attività portate avanti nel-l’ultimo anno, è perfettamente in sinto-nia con quanto Cisco sostiene ormai daqualche anno.“La sicurezza e il consolidamento deldata center, così come la virtualizza-zione delle risorse e l’integrazione del-l’intelligenza nella rete per gestire leapplicazioni e la banda larga per sup-portare la convergenza - afferma CarloMirone, Direttore Operazioni Mer-cato Pubblica Amministrazione diCisco Italia - sono la direzione in cui laPA si deve muovere per migliorare l’ef-ficienza, la produttività, la capacità dioffrire servizi ai cittadini e alle impreseper sostenere lo sviluppo del Paese. LaPA efficiente è, infatti, quella in gradodi erogare i servizi che il cittadino siaspetta e, soprattutto, quella cheassume il ruolo di motore per lo svi-luppo del Paese e del sistema delleimprese. Un altro segnale interessanteche abbiamo colto dal nostro punto diosservazione privilegiato è il cambia-mento nella capacità di spesa delle PAnell’ICT. Ultimamente vediamo nel set-tore anche una maggiore attenzioneper una spesa più oculata: più cherisparmiare, ossia spendere meno, le PAvogliono spendere meglio, ovvero farein modo che gli investimenti da effet-tuarsi siano veramente utili per gliobiettivi che si sono poste. Per esempio,la PA, indicendo le grandi gare diappalto per le SPC e SPCoop, le ha resepiù complesse e le ha chiaramentestrutturate avendo bene in mente unobiettivo: risparmio dei costi, efficienza,funzionalità del sistema e raggiungi-mento degli obiettivi. Questo è unenorme passo avanti rispetto al passato,e in questo ambito il CNIPA ha svoltoun ruolo chiave. Recentemente nume-rosi casi di successo nell’informatizza-

Cisco: ICT e pubbliche amministrazioni

zione della PA sono venuti dalle ammi-nistrazioni locali; ciò può essere ascrittoa una loro maggiore propensione all’in-novazione tecnologica sia nell’adozionedei servizi, sia negli investimenti.Avendo un impatto più diretto sulla cit-tadinanza, le migliorie apportate e lamaggiore efficienza burocratica oamministrativa sono molto più visibili alcittadino, il che delinea una sorta di“ritorno degli investimenti” che spingele amministrazioni locali a investire unpo’ di più nell’innovazione rispetto aquanto faccia la PA centrale. Fra i casi dimaggiore importanza che ci hanno visticoinvolti, possiamo ricordare che la Pro-vincia di Brescia ha implementato unadelle più grandi reti wireless mesh almondo per stimolare la crescita econo-mica e superare il digitale divide; ilComune di Torino ha adottato soluzioniCisco Unified Communication al fine diimplementare un’unica rete integratavoce-dati, che ha permesso l’abbatti-

mento dei costi di comunicazione inter-sede e garantirà un forte risparmionella gestione e manutenzione; ilComune di Todi ha scelto Cisco perampliare la propria infrastruttura consoluzioni di Unified Communication,Wireless e Sicurezza per fornire a dipen-denti e cittadini servizi altamente affi-dabili ed efficienti; il Comune di SanGimignano si è affidato a Cisco perimplementare un’infrastruttura dicomunicazione unificata e sicura, percitare alcune delle case history piùrecenti. Infine, altri progetti ancora incorso riguardano l’adozione di retiwireless mesh. Questa è una delleapplicazioni più innovative e più richie-ste, anche perché in grado di offrireinnegabili vantaggi sia al cittadino siaall’amministrazione, con importantiricadute sul tessuto imprenditoriale, ilche consente quindi alla PA di agire davolano dando una spinta all’attività delterritorio”.

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Da circa un decennio gli enti locali italianihanno introdotto tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione comestrumento a supporto del cambiamento edella modernizzazione del settore pub-blico. Una ricerca condotta nell’ambitodell’Osservatorio sul Cambiamento dellaPubblica Amministrazione (OCAP) dell’A-rea Public Management & Policy dellaSDA Bocconi di Milano, ha fotografato lostato di attuazione dell’e-Government eanalizzato le caratteristiche degli entilocali che utilizzano le ICT per l’eroga-zione di servizi ai propri stakeholder. Spiegano Greta Nasi e Maria Cucciniellodi SDA Bocconi: “dai risultati emerge chetutti i Comuni italiani sopra i 40.000 abi-tanti, da almeno cinque anni, hanno unsito Internet istituzionale che offre infor-mazioni e servizi di comunicazione bi-direzionale (97% dei casi), come la possi-bilità di inviare una e-mail o prendereparte a un forum su questioni della vitaamministrativa e politica dell’ente, inlinea con quanto avviene a livello interna-zionale. In modo sorprendente, invece,soprattutto rispetto agli studi americaniche evidenziano una ancor bassa diffu-sione di servizi transattivi (per esempio,pagamento di tasse e tariffe, invio dirichieste e monitoraggio di pratiche),emerge che circa l’86% degli enti intervi-stati offre anche questa tipologia di ser-vizi attraverso il proprio sito Internet”.Un’analisi di dettaglio del dato aiuta acomprenderlo meglio: “si evince come inrealtà molti di questi enti offrono tali ser-

Vision & practice dell’e-Government:i Comuni italiani nella ricerca SDA Bocconi

vizi solo ai propri dipendenti (come larichiesta di permessi, il monitoraggiodello stato ferie e permessi, ecc.), mentreresta bassa la loro offerta ai cittadini(18,5%) e alle imprese (28,4%) - specifi-cano Nasi e Cuccinello -. Una delle possi-bili motivazioni della scarsa diffusione diveri e propri servizi online per cittadini eimprese è da ricercare nel basso grado diintegrazione dei processi organizzativi enello stato di informatizzazione del back-office degli enti locali, ancora molto fram-mentato e frutto di sedimentazioni suc-cessive di acquisti di tecnologie non inte-roperabili. Va sottolineato però che il44% dei Comuni ha avviato un processodi integrazione dei sistemi informativigestionali (integrazioni prevalentementeeffettuate mediante architetture di midd-leware) e ha una visione strategica di e-Government. L’85% degli intervistati,infatti, dichiara che l’integrazione del

sistema informativo è fondamentale eche i piani di sviluppo dell’e-Governmentsono adeguatamente rappresentati neidocumenti strategici (per esempio, pianodell’e-Government, oppure sezioni dedi-cate all’innovazione tecnologica nelpiano di innovazione o piano di organiz-zazione e così via) di cui sono dotati (il53% dei Comuni intervistati ne è giàdotato, mentre il 43% lo sta adottando).Concludendo, se da un lato la vision perl’e-Government sembra essere diffusa tragli enti locali medio-grandi, dall’altro, idati sulle azioni e sui programmi eviden-ziano un gap di attuazione: il 68% dicoloro che dichiarano di avere un docu-mento strategico per l’e-Government nonsi è ancora dotato di un pianooperativo/attuativo e il 63% dei Comunialloca meno dell’1% del budget annualeper gli investimenti in innovazioni tecno-logiche”.

Il rapporto completo sulla ricerca e-Government della SDA Bocconi “Lo stato diattuazione dell’e-Government in Italia: come cambia l’erogazione dei servizi” saràpubblicato nel secondo working paper dell’OCAP a dicembre 2007. Greta Nasi è Assistant Professor presso l’Università Luigi Bocconi; Docentedell’Area Public Management & Policy della SDA Bocconi; Membro delComitato Editoriale dell’Osservatorio sul Cambiamento della Pubblica Ammi-nistrazione (OCAP) della SDA Bocconi e coordinatrice della ricerca sullo statodi attuazione dell’e-Government negli enti locali italiani; Maria Cucciniello è Assistente dell’Area Public Management & Policy eResponsabile delle Attività di Comunicazione dell’Osservatorio sul Cambia-mento della Pubblica Amministrazione (OCAP) della SDA Bocconi.

La ricerca SDA Bocconi

quanto riguarda i cittadini e leimprese, il CNIPA fa riferimento aidati Istat: l’Italia si colloca ben al disopra della media europea in mate-ria di disponibilità di servizi pubbliciin rete, con una crescita di novepunti in due anni, ma l’offerta sipresenta ancora disomogenea intermini di qualità e completezza. IlPortale del Cittadino è stato recen-

temente riprogettato a la nuovaversione ha visto crescita dell’of-ferta (3.000 siti e portali censiti,oltre 10.000 pagine reindirizzate) eincremento dell’utilizzo (per untotale di 300.000 visitatori al mese).Il Portale delle Imprese consentel’accesso rapido e agevole ai servizie alle informazioni disponibili neinumerosi siti delle amministrazioni

centrali e locali. Ma il vero punto diforza e di reale semplificazione stanell’offerta di servizi integrati, conun approccio orientato all’utente.

Il nodo della sicurezzaC’è comunque ancora da fare,ammette il CNIPA: alla potenzialericchezza di dati in rete offertadalla PA - oltre 1.000 siti per le sole

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“IBM è tradizionalmente un punto diriferimento per la PA - afferma Gian-franco Previtera, Vice PresidentPublic Sector IBM Italia - perché dasempre ci occupiamo di creare solu-zioni informatiche efficienti per leamministrazioni locali e statali. Findagli anni Settanta, infatti, con la rea-lizzazione del primo sistema perl’INPS, abbiamo posto particolareattenzione allo sviluppo delle nuovetecnologie da mettere al servizio delloStato e dei cittadini. La PA ha com-piuto importanti passi avanti, soprat-tutto negli ultimi anni, ma registriamopurtroppo uno sviluppo non completoe organico, con un bilanciamento trastorie di eccellenza e qualche attritodi troppo nella realizzazione delleapplicazioni. Si avverte una mancanzadi programmazione, mancanza difinanziamenti sui progetti e quindi lacreazione di applicazioni dopo vari“stop and go”, complicando notevol-mente la focalizzazione sui processi.Questo è un problema enorme: unprogetto ha maggiore successo nellarealizzazione finale se non subisce fasidi stallo, se non quelle fisiologichedovute al ricambio dopo il voto. L’in-formatica per la PA deve essere fun-zionale all’innovazione e al risparmio,quindi la programmazione dei pro-getti è un elemento essenziale. IBM sicontraddistingue, nel suo rapportocon le istituzioni, per due aspetti: ilpunto di vista del cittadino e l’espe-rienza derivata da progetti di successorealizzati in altri Paesi. IBM, quindi, sipone come un fornitore di tecnologiache suggerisce alla PA soluzioni e idee,sviluppando prototipi nel nostro cen-tro di competenza, l’eGov center. Quivengono mostrate ai dirigenti PA lenostre best practice, dimostrando con-cretamente che fare il salto di qualitàè possibile. Devo anche registrare cheil personale della PA è oggi moltoqualificato, con spiccate competenze,solo che è ancora un po’ troppo chiuso

IBM aiuta la PA a diventare più efficiente

nel proprio mondo e manca di unavisione globale dei progetti e solu-zioni. I nostri interlocutori sono moltopreparati, più che in passato, eoffrono un supporto importante per iltrasferimento del know how, facilitan-doci il compito nella presentazionedelle tecnologie. Sul versante della PA locale e centrale,vediamo sostanzialmente due trendsignificativi: quella centrale sta pun-tando fortemente a una razionalizza-zione dei processi, mentre a livellolocale emergono alcune zone storica-mente più avanzate di altre e il gap sista ampliando. Quindi, le realtà localipiù sensibili alla razionalizzazione deiprocessi cercano di realizzare soluzionidi frontiera per diventare, a loro volta,punti di riferimento, creando isole dicompetenza che possono quindi spe-rare di attingere ad altri finanzia-menti. Un ultimo trend che stiamoriscontrando è la volontà di collabo-rare, cosa rara in passato. La PA,soprattutto a livello locale, è attenta

al riuso delle applicazioni e noi di IBMauspichiamo che gli investimenti ven-gano concentrati proprio in questearee, perché in passato gli investi-menti a pioggia non hanno certa-mente aiutato il riuso delle applica-zioni in altre realtà e in altri ambiti.Questo è un mercato maturo ed è per-ciò importante che gli investimenti,centellinati, vadano in direzioni pre-cise. Tra i casi di eccellenza, mi piacericordarne alcuni, seppur facendo cer-tamente torto a molti altri: sull’e-pro-curement, per esempio, abbiamo deicasi concreti significativi in EmiliaRomagna. Nel controllo finanziario edi gestione, l’eccellenza è rappresen-tata dal Comune di Roma. Per i portalie i servizi al cittadino, non possodimenticare il nuovo portale delComune di Milano e i servizi sviluppatisulla piattaforma del digitale terrestretelevisivo a Siena. Piccoli esempi con-creti di come investimenti certamentenon enormi possono produrre risultatieclatanti”.

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di robustezza e stabilità. Da questopanorama così variegato scaturiscela necessità di una riflessione atutto campo sulla affidabilità com-plessiva del sistema informaticopubblico”.

Una crescita molto veloceDal censimento dei sistemi elabora-tivi dell’amministrazione centraleemerge la presenza di 1.033 diffe-renti CED, i Centri di ElaborazioneDati, con 31 mainframe e 9.600 ser-ver applicativi, che occupano unospazio di 60.000 mq, che richiedonoil presidio di 7.300 addetti e costano450 milioni di euro all’anno. Come èintuitivo, questi centri di calcolopresentano situazioni molto diversee spesso carenti in termini di qualitàed economicità di gestione, sicu-rezza, resilienza rispetto a malfun-zionamenti o eventi disastrosi.Insomma, ha sottolineato Zoffoli:“si tratta di una situazione che pre-senta dei rischi, di cui è opportunoavere piena coscienza per poterliaffrontare e risolvere. Occorrequindi “mettere in sicurezza” ilsistema informatico pubblico ita-liano. Gli aspetti da consideraresono molteplici e vanno dalla razio-nalizzazione delle infrastrutture dicalcolo, alla gestione sicura e consa-pevole dei dati, dalla qualificazione

del personale preposto, allagestione operativa delle applica-zioni, alla continuità di servizio ealla sua qualità, alla stabilità deifinanziamenti per le infrastrutturecomuni. La razionalizzazione delleinfrastrutture significa anche conso-lidare in un numero limitato di sedi

l’insieme della potenza elaborativanecessaria, costruendo centri carat-terizzati da superiore robustezzafisica, tecnologica e organizzativa e,nello stesso tempo, capaci di con-durre a elevate economie di scala”.

Gli aspetti daconsiderare vannodalla razionalizzazionedelle infrastrutture dicalcolo, alla gestionesicura e dei dati, dallagestione operativadelle applicazioni, allacontinuità e qualità diservizio

“amministrazioni centrali - non sem-pre corrisponde una qualità ade-guata delle informazioni in terminidi chiarezza espositiva, facilità diaccesso e frequenza di aggiorna-mento. È poi urgente affrontare ilnodo delle modalità di pagamentoin rete verso le PA e il CNIPA stalavorando a nuove soluzioni checonsentano il pagamento anche tra-mite il telefono cellulare. Alla finedel 2006, inoltre, erano stati abili-tati 15 fornitori di servizi di PostaElettronica Certificata e il numerodelle caselle postali era stimato in200.000, di cui 20.000 intestate auffici pubblici. Altro tema delicato èquello della firma digitale. A fine2006 risultavano distribuiti in Italiaoltre tre milioni di dispositivi,soprattutto presso le imprese, per iloro rapporti con le Camere di Com-mercio. L’incremento rispettoall’anno precedente supera il 30%.Tuttavia, nella PA, la firma digitalerimane un tema su cui si addensanoanche resistenze nei comporta-menti quotidiani. In questa situa-zione il CNIPA opera per agevolarela diffusione e l’utilizzo di tale tec-nologia. Tra gli esempi più significa-tivi figurano il Mandato Informaticodi Pagamento, l’e-procurement, ilProcesso Civile Telematico e, in fasedi avviamento, la Comunicazionedelle notizie di reato. Molte espe-rienze, quindi, ma non sempre omo-geneità di approccio: “lo sviluppo diquesti sistemi - ha dichiarato LivioZoffoli - è stato caratterizzato neglianni da approcci differenti, general-mente autonomi nelle scelte e nellemodalità di realizzazione. Ogniamministrazione, talvolta ogni set-tore o dipartimento, ha privilegiatola ricerca di una risposta, quale chesia, alle pressanti esigenze dimiglioramento rispetto alla neces-sità di una visione prospettica. Èstato uno sviluppo addirittura impe-tuoso, almeno in alcune fasi, che hacostruito molti sistemi, non met-tendo però in atto, se non in casimolto specifici, i necessari elementi

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l ’ a n a l i s iL’analisi

Oggi l’e-Government si può consi-derare come il processo generaledi cambiamento e rinnovamentodella Pubblica Amministrazione,reso possibile dall’introduzione dinuove tecnologie e relativo sia allemodalità di rapporto coi cittadinisia alle modalità di funzionamentointerno degli Enti. È questo untema sempre più attuale e urgen-te, per via delle forti aspettativedei cittadini e per rispondere a uncambiamento nel ruolo dellaPubblica Amministrazione, necessa-rio per affermare la competitivitàdel Paese. Innovare per la PubblicaAmministrazione è però difficile ecomplicato. Esistono forti resisten-ze al cambiamento in una strutturatanto vasta e tanto complessa, chepone fra i suoi obiettivi la conti-

nuità e l’autotutela e che è basatasu un sistema decisionale che limi-ta i poteri dei leader e che, pergiungere a compimento, necessitasempre di innumerevoli mediazio-ni. Per questa ragione, diventaimportante definire unaGovernance dell’innovazione che,pur tenendo conto della situazionedi contesto, sia in grado di chiarireprocessi decisionali, ruoli e respon-sabilità del processo di cambia-mento.Innanzitutto, occorre considerareche la Pubblica Amministrazione ènaturalmente una rete organizzati-va, composta da enti che presenta-no sempre in misura maggiore, pervia dell’attuale evoluzione norma-tiva, autonomia e indipendenzadecisionale. Non esiste un’unicamano in grado di governare larete: il movimento complessivo èdato dalla somma delle azioni diogni singolo ente che agisce sullabase di propri fini.Il tema chiave è quindi la capacitàdi governare questo movimentoverso un’unica direzione coerente,utilizzando diverse tipologie dileve e approcci.A un estremo si può pensare dilasciare completamente liberi glienti, evitando vincoli ma affidan-dosi alla volontà e alle capacitàlocali. Sarebbe così possibile faremergere le eccellenze e un grannumero di iniziative, in un climacompetitivo dove ognuno puòmettere in risalto le proprie quali-tà. Tentativi in questa direzionehanno però evidenziato come glienti siano principalmente portati arealizzare servizi “di facciata”, chenon portano reali cambiamenti,creando inoltre una forte disomo-geneità sul territorio e ostacolan-do lo sfruttamento delle economiedi scala.

La Governancedell’Innovazionenella PubblicaAmministrazioneItaliana

All’estremo opposto potremmopensare di trovare delle risposteunivoche per tutti gli enti dellarete. Così si potrebbe arrivare auna significativa ottimizzazionedelle risorse e alla realizzazione diprocessi performanti e interistitu-zionali. L’esperienza di questi anniha però mostrato come il tentativodi pensare a soluzioni unitarie nonpossa portare ad altro che al con-gelamento del sistema e a unasostanziale inapplicabilità dellesoluzioni proposte, che si scontra-no con peculiarità e poteri localiscontentando, di fatto, tutti. Fra queste due soluzioni estremedeve trovarsi una possibile soluzio-ne di equilibrio: un sistema checondivida delle regole esplicite diorganizzazione e indirizzo, ma chelasci un corretto spazio per innova-re e agire su spinte autonome. Per spingere verso questo punto èpossibile agire su diverse leve. Daun lato, per evitare un eccessivo“ingessamento”, devono esseredefinite norme non troppo pre-scrittive e ogni singolo ente devepoter definire la propria strategiain modo indipendente e con uncerto spazio di manovra. Dall’altrolato, occorre avviare iniziativevolte a favorire l’aggregazione,cercando di limitare la distribuzio-ne di risorse ad accesso competiti-vo, incentivando la collaborazionee l’aggregazione fra enti e favo-rendo e presidiando attentamente,soprattutto in termini di imposta-zione di sistemi di misura e valuta-zione, tavoli di discussione emomenti di condivisione.Agendo secondo questi principiriteniamo sia possibile definire peril Sistema Paese una più efficaceGovernance del processo di innova-zione della PubblicaAmministrazione.

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Stefano Mainetti e Marco MazzuccoFondazione Politecnico di Milano

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“Abbiamo investito molto, in tuttiquesti anni, per realizzare prodot-ti sofisticati che facessero davverocompiere il salto di qualità ainostri clienti - ha affermato Per Lembre, Head of MultiplayMarketing di JuniperNetworks -. I nostri sforzi, quin-di, sono sempre stati indirizzativerso prestazioni “at double thescale” ma al tempo stesso cerchia-mo di offrire la massima affidabi-lità”. Un altro punto di forza del-l’offerta Juniper è la capacità digarantire costi contenuti e di nonimpattare sugli investimenti giàeffettuati. Questa strategia per-mette ai clienti di ridurre il tempodi ritorno degli investimenti, magarantisce anche la consapevolez-za di poter essere sempre al passocon le reti di nuova generazione.Un esempio è rappresentato daBT. “Sviluppando la nostra rete dinuova generazione, e favorendola transizione verso un mondobasato sui servizi IP, dove i servizisono ormai vere e proprie appli-cazioni, aiutiamo gli utenti finaliad avere un maggior controllo euna più ampia scelta - affermaMatt Bross, Chief TechnologyOfficer di BT Group -. Il nuovo

T1600 multi-terabit core router diJuniper ci permetterà di aumenta-re le capacità della rete in lineacon la crescente domanda di ser-vizi che riceviamo senza aggiun-gere sistemi incrementali allarete. In questo modo possiamovelocizzare l’implementazione dinuovi servizi, offrire un’esperien-za migliore agli utenti e massimiz-zare gli investimenti già effettuatisu prodotti della famiglia T-seriesper raggiungere i nostri obiettividi trasformazione dei costi”.

NCR ha annunciato un investimentostrategico nelle soluzioni diViVOtech, azienda leader nelle tec-nologie dei pagamenti contactless,con sede a Silicon Valley. Attraversoqueste soluzioni, i consumatoripotranno effettuare pagamenti intutta tranquillità utilizzando cartedi debito e di credito munite di

RFchip. I sistemi contactless diViVOtech semplificano i processi dipagamento, eliminando la necessitàdi passare la carta attraverso il letto-re. “Oggi i consumatori in movi-mento preferiscono gestire da séuna serie di transazioni usufruendodi strumenti self-service - ha com-mentato Bill Nuti, Presidente e

Chief Executive Officer di NCR -. Lacollaborazione tra NCR e ViVotechpermetterà alla nostra società dioffrire ai consumatori un’infrastrut-tura affidabile per i pagamenticontactless e via cellulare, offrendoda una parte soluzioni di e-pay-ment all’avanguardia, dall’altrauna serie di servizi automatizzati”.

NCR investe nei pagamenti elettronici

Il 77,4% delle aziende friulane attivenei settori del commercio al dettaglio,del commercio all’ingrosso, dei pubbliciesercizi e dei servizi ha almeno un PC; il74,7% ha un accesso a Internet e il35,2% utilizza un server. È quantoemerge dalla ricerca “Il Digital Dividenella micro e piccola impresa italiana”,i cui dati regionali sono stati presentatipresso la Camera di Commercio diTrieste, in collaborazione con Assintel eConfcommercio Trieste. La penetrazione del PC fra le impresedel terziario friulano è superiore allamedia nazionale (77,4% contro il73,8% a livello Italia), ma inferiore di2,6 punti percentuali rispetto ai valoridel Nord Est (80%). Ancora indietro lemicro imprese, mentre il valore saleall’aumentare della dimensione azien-dale: tutte le imprese oltre i 10 addettihanno almeno un PC. Sostanzialmentein linea con i valori del Nord Est è l’uti-lizzo di Internet in azienda: 3 impresesu 4 hanno una connessione al Web,valore superiore alla media italiana(che si attesta su un 68,7%). Male inve-ce la presenza di server in azienda: soloil 35,2% delle aziende ne ha almenouno, rispetto al 46,8% del totale Italia.

Bene l’ITnelle impre-se friulane

BT punta su Juniper

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T e n d e n z eTendenze

Avere a disposizione un computer per-fettamente funzionante, oggi, è deter-minante. Quante volte un problemablocca il lavoro di un team di persone,rallenta i processi se non impedisceaddirittura di portare a termine degliaffari? Il contesto aziendale è oggiestremamente dinamico e competitivoe per questo motivo le aziende concen-trano sempre più i loro sforzi nello svi-luppo di soluzioni funzionali ed efficacial servizio delle persone. Una chiaveimportante nella decisione di acquistodi un computer, che in sostanza è unostrumento di lavoro, è l’assistenza post-vendita. Essere a conoscenza dei tempidi risposta nel caso si verifichi un pro-blema è un aspetto importantissimo. Lariparazione dei prodotti deve essereeffettuata rapidamente e senza gravaresui clienti, che, di fatto, stanno già subendo un danno. Acer, da sempreattenta alle esigenze dei clienti, ha atti-vato presso le proprie sedi laboratori diassistenza e riparazione che si avvalgo-no di tecnici e operatori specializzati ingrado di erogare un servizio efficientee puntuale. L’investimento, però, ènotevole e soprattutto va in una dire-zione spesso sconosciuta ai clienti finali.L’assistenza tecnica è un elemento cheviene valutato, ma non si riesce mai adare una perfetta connotazione, siaeconomica sia in termini di servizio avalore aggiunto. Si ignora, per esempio,che il personale è altamente specializ-zato, ma soprattutto è perfettamenteintegrato nell’azienda, non è un corpoestraneo, se non addirittura una com-ponente in outsourcing. Acer ha al pro-prio interno un team di operatori moti-vati, tecnici che seguono costantementecorsi di formazione e aggiornamentoper essere in grado di risolvere tempe-stivamente qualsiasi anomalia.“L’assistenza tecnica è una questione ditecnologia, ma anche di logistica,

magazzino e back office - ha commen-tato Giampiero Morbello, MarketingManager di Acer Europa -: il tutto deveessere orientato nell’ottica Acer di for-nire un servizio al cliente per stabilireun rapporto solido e trasparente. Lastruttura è focalizzata su alcuni processiche riteniamo siano fondamentali: tem-pestività degli interventi, qualità dellariparazione e comunicazione dello statodi avanzamento della pratica al clien-te”. Le problematiche, ovviamente,sono tantissime, per esempio, parlandodegli interventi di riparazione ci siaccorge che la tempestività dipende

dalla disponibilità delle parti di ricam-bio. Per garantire massima efficacia,Acer ha attivato un sistema a modalità“push” che, per i notebook, prevede lafornitura automatica di una determina-ta quantità di parti di ricambio primaancora che il prodotto venga commer-cializzato. In questo modo Acer è ingrado di rispondere puntualmente aogni richiesta di assistenza. Parlando diqualità, è evidente che siano effettuati imigliori controlli al termine del proces-so di riparazione, che per Acer sonodoppi: il primo è attuato dal tecnicocha ha curato la riparazione, il secondoè effettuato dal team di ControlloQualità. Per la comunicazione direttasullo stato di avanzamento della ripara-zione, Acer ha deciso di operare inmodo totalmente centralizzato, fornen-do i riferimenti in base al numero diidentificativo della riparazione, sempli-ficando notevolmente le procedure.Inoltre, avendo centralizzato il labora-torio a Mazzo di Rho, Acer riesce a limi-tare i tempi di riparazione che, addirit-tura, per i sottoscrittori dell’estensionedi garanzia AcerAdvantage, si attestanotra le 72 e le 96 ore.

Post-vendita: garanzia di efficienza e puntualità

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“L’interesse delle aziende bancarienei confronti dell’outsourcing deiprocessi di business sta rapidamen-te crescendo. Si prevedono, infatti,ritmi di crescita su base annuasuperiori al 10% - ha commentatoVaristo Preti, AmministratoreDelegato di C-Global -. Dal primoluglio è nata una nuova azienda, C-Global Cedacri Global Services,dalla fusione delle quattro Societàcontrollate del gruppo (Ge.Po.,BOS, Cedacri.net e CSAB) operantinel settore dell’outsourcing di atti-vità. Il brand racchiude gli elementidella sfida per i prossimi anni: Ccome Cedacri e Global come “glo-bale” è l’offerta di servizi che lasocietà propone ai clienti attuali epotenziali per completare l’offertadella capogruppo Cedacri con solu-zioni rispondenti alle specifiche esi-genze operative degli istituti ban-cari. Cedacri intende giocare unruolo da protagonista anche in

questo segmento dimercato, complementa-re a quello in cui giàopera oggi. Grazie aquesta riorganizzazionee alla costituzione di C-Global, abbiamoeffettuato un rapido eimportante saltodimensionale che cipermette di operarecon maggiore efficacianel mercato di riferi-mento, grazie all’accre-sciuta solidità, al piùampio portafoglio ser-vizi e alla maggiore disponibilità di RisorseUmane qualificate.Questi punti di forza,unitamente alle econo-mie di scala, stanno

favorendo l’aumento della compe-titiva dell’azienda e il suo sviluppofuturo, obiettivi primari della rior-ganizzazione”. La fusione è finaliz-zata a un’ottimizzazione dell’offer-ta e a un supporto sempre più glo-bale e completo all’operativitàdelle banche clienti, soprattuttocon riferimento ai processi di trat-tamento delle informazioni nelloro intero ciclo di vita. NelConsiglio di Amministrazione, inol-tre, siedono gli amministratori deiprincipali istituti di credito clienti.“Questa è un’azienda che nascecon obiettivi ambiziosi - ha prose-guito Preti -, visto che l’operazioneè finalizzata a cogliere le opportu-nità di business emergenti dal mer-cato e a incrementare il tasso disviluppo del gruppo, come testimo-niato sia dal mantenimento ditutte le sedi logistiche, sia dall’in-cremento di personale che, negliultimi due mesi e a operazione già

in corso, ha portato a 15 nuoveassunzioni”. C-Global mette a dis-posizione degli istituti di creditol’esperienza acquisita nell’ambitodell’outsourcing e le proprie capa-cità progettuali e realizzative,offrendo servizi completi e articola-ti, in particolar modo per tutto ilprocesso di trattamento dell’infor-mazione, dall’acquisizione iniziale,al trattamento, al controllo, alladistribuzione, fino alla conservazio-ne “cartacea” ed “elettronica”,anche in osservanza degli obblighinormativi.

Outsourcing IT per finance e insurance

C-Global Cedacri GlobalServices SpA

È una società del Gruppo Cedacrispecializzata nell’outsourcing deiprocessi di business per gliIstituti bancari. Cedacri è datrent’anni il più importante poloitaliano di servizi informatici peril settore bancario e le istituzionifinanziarie.L’azienda ha una duplice missio-ne: la realizzazione, manuten-zione e gestione di un sistemamultibanca; l’erogazione di ser-vizi, in termini sia di full servicesia di service verticali. All’interno del proprio portafo-glio, Cedacri annovera oltre 100clienti, dei quali 68 istituti ban-cari italiani in full outsourcing,per un totale di oltre 2.500 puntivendita gestiti; 26.000 dipenden-ti bancari che utilizzano quoti-dianamente le soluzioni dell’a-zienda; 22 milioni di clienti degliistituti di credito e oltre 20milioni di transazioni gestitegiornalmente.

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T e n d e n z eTendenze

La conferenza annuale degli utentiPTC svoltasi a Tampa (Florida), che haregistrato la partecipazione record dioltre 2.000 iscritti, è stata un’occasio-ne per fare il punto sul mercato PLMche, secondo Paul Cunningham,Vice President Sales di PTC: “è increscita in tutte le aree geografiche,anche se i “driver” che spingono all’a-dozione del PLM variano: lean pro-duct development e migliore coopera-zione con fornitori a costo più bassoper le aziende europee, capacità digestire come “main contractor”(OEM) e non più come subfornitore diprodotti complessi nei Paesi asiatici,qualità (norme ISO e Six Sigma) e pro-tezione della proprietà intellettuale inUSA”. Secondo Richard Harrison,CEO di PTC, il buon andamento delmercato è determinato da due ele-menti principali: essendo un fattoreabilitante per le strategie di globalproduct development, il PLM è untema sempre più spesso presentenelle agende delle direzioni aziendali.Inoltre, la crescente complessità dellereti di collaborazione interne ed ester-ne all’azienda (a seguito di acquisizio-ni, joint venture, creazione di filialiestere che progettano e producono)ha determinato forti esigenze di

razionalizzazione edi consolidamentodei sistemi informati-vi aziendali. Molteaziende hanno quin-di introdotto solu-zioni PLM per sosti-tuire moltepliciapplicazioni proprie-tarie con un sistemaintegrato, rendendodisponibile una “sin-gle source of truth”per tutti i dati diprodotto. Per esem-pio, Ingersoll Randper supportare ilproprio progetto di

globalizzazione ha sostituito oltre 120

basi di dati gestite da applicazioniproprietarie con un sistema integrato(BOS - Business Operating System)basato su tecnologia Windchill.Ingersoll ha quindi fatto un passoulteriore: in linea con la propria stra-tegia di outsourcing dei servizi IT si èavvalsa dell’offerta “PLM on demand”affidando a IBM e PTC la gestionedella nuova applicazione e realizzan-do un risparmio di oltre il 50% rispet-to ai costi interni di gestione del siste-ma.L’evento di Tampa ha costituito anchela cornice per il lancio commerciale,dopo 2 anni di sviluppo, della nuova

release di Windchill, il PLM di PTC. Laversione 9.0 (commercializzata a parti-re da settembre) è arricchita dai nuovimoduli MPM Link per la gestione deidati di processo (cicli e istruzioni dilavoro) e di Business Reporting, basa-to su tecnologia Cognos. Sono inoltredisponibili più potenti funzioni per lagestione di configurazioni e varianti(per meglio supportare lo sviluppo diprodotti rivolti al mercato globale) eintegrazioni con prodotti CAD concor-renti (Catia V5, NX, SolidWorks,Inventor, AutoCAD) con funzionalitàparagonabili a quelle dell’integrazio-ne con il CAD nativo (Pro/E). I piùsignificativi progressi nell’area delCAD (Pro/E Wildfire 4.0) riguardanoinvece la simulazione, l’industrialdesign e una miglior gestione deidiritti di accesso ai file (sempre nell’ot-tica di supportare al meglio la colla-borazione in catene di fornitura com-plesse), a seguito di un accordo sigla-to con Adobe (LiveCycle Policy Server).Miglioramenti nell’usabilità, nelle pre-stazioni e nel consumo di risorse dicalcolo hanno riguardato le diverselinee di prodotto, mentre l’offertaPTC si è estesa al mercato del CAM(prossimo rilascio del moduloPro/Toolmaker) a seguito dell’acquisi-zione di NC Graphics.Le caratteristiche principali che con-traddistinguono quindi l’offerta PTC

Con le esigenze di razionalizzazione

Il mercato PLM è

in crescita in tutte le aree

geografiche, anche se i

“driver” che spingono

all’adozione del PLM

variano

“ “

PTC

PTC è leader mondiale nello svi-luppo di soluzioni PLM (ProductLifecycle Management), diContent Management e didynamic publishing. Annoverafra i suoi clienti oltre 40.000aziende, tra le più innovative alivello mondiale, nei settorimanifatturiero, governativo, delpublishing, dei servizi e dellebiotecnologie.

Paul Cunningham, Vice President Sales PTC

Page 33: Intervista del Sole 24 Ore - 2007

cresce il PLM

T e n d e n z eTendenze

sono la creazione di un ambiente for-temente integrato (il Product

Development System) ela scelta di proporre adiverse fasce di merca-to gli stessi prodotti(ovviamente diversifi-cando le funzionalitàdisponibili e le politichedi prezzo). Nella sceltadi realizzare un sistemaintegrato la filosofa diPTC ricorda, per certiaspetti, quella di SAP;altri concorrenti tendo-no invece ad ampliareil “portafoglio” deimoduli disponibili inmodo da offrire solu-

zioni per tutte le esigenze di supportoal processo di sviluppo del prodotto,

ma con interfacce e integrazioni chevengono realizzate e migliorate neltempo. Dal punto di vista delle tecno-logie PTC segue il trend di mercatovolto a realizzare una piattaformabasata su Service OrientedArchitecture (in cui il PLM diventa una“libreria” di funzionalità che ciascunaazienda o system integrator potràcombinare, all’interno di un ambienteaccessibile via Web, con componentirealizzati non solo da PLM concorren-ti, ma anche da applicazioni quali ERP,CRM, SCM, in una soluzione ottimaleper i propri processi di business); limi-tata attenzione viene invece dedicataalla ricerca di una più stretta intera-zione con i prodotti Office, resa possi-bile dal rilascio di Windows Vista.

Richard Harrison, CEO di PTC

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sima innovazione, necessaria peravere soluzioni all’avanguardia. Ilnostro concetto di software gestiona-le, ERP, non è focalizzato sul mettereordine in azienda, necessità per laquale occorre un software di questotipo, ma piuttosto sul fatto di per-mettere alle imprese di sviluppare ilproprio business. Per questo, insiemeal nostro prodotto di punta,Panthera, proponiamo una serie diservizi, ed è necessario che la nostraesperienza serva concretamente percontrollare e conoscere la filiera deinostri clienti. Quindi, per noi l’ERP è una piattafor-ma, non solo un software, pur essen-ziale, per le imprese. Serve consulen-za, serve formazione, serve conoscen-za dei vari settori. Non è un caso cheThera si affianchi alle associazioni disettore per promuovere e formare iclienti, perché è necessario conoscerele dinamiche dei problemi di businessall’interno per proporre soluzionidavvero efficaci. Non basta andareall’estero per acquistare un softwaresicuramente affidabile e conosciuto,ma è fondamentale che sia perfetta-mente ritagliato sulle esigenze dellePiccole e Medie Imprese italiane, chesono molto particolari e che richiedo-no software particolari”.

34 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

T e n d e n z eTendenze

Essere leader nella produzione disoftware non è un’impresa facile;tanto più se i clienti dell’azienda sonofedeli e confidano in release semprepiù complete ed efficaci. Questa è larealtà di Thera, azienda da trent’anniprotagonista nell’IT italiano, con unapresenza importante in vari settori,come le agenzie assicurative e neiprodotti ERP delle PMI, soprattuttonel Nord del Paese. “La nostra storiaè ricca di successi - ha dichiaratoArrigo Abati, AmministratoreDelegato di Thera -, ma non sonomancati anche momenti di difficoltà.Siamo cresciuti, abbiamo fatto tesorodelle nostre esperienze, ma abbiamosoprattutto capito che per essere vin-centi sul mercato è necessario investi-re sulle risposte ai clienti. Sembra una

frase fatta, ma è importante essere alloro fianco per realizzare soluzionisoftware che siano efficaci per il lorobusiness”. L’azienda oggi è partecipa-ta da Infracom, fatto che ha determi-nato una rifocalizzazione sul businessper fare convergere in modo deciso iservizi e le telecomunicazioni. “OggiThera è un’azienda che ha basi soli-dissime e prospettive di crescita inte-ressanti - ha proseguito Abati - per-ché ha una buona redditività e cre-

diamo che i margini per continuare acrescere ci siano tutti. Ci siamo con-centrati su tre aree: investiamo sugliERP, continuiamo a essere dei rivendi-tori di hardware e sistemi complessi,fornendo i servizi che poi fanno real-mente funzionare l’infrastruttura e,sempre nei servizi, forniamo soluzionia tutto campo“.

Il “saper fare” italianoGli elementi distintivi dell’azienda,quindi, sono da ricercare nelle compe-tenze, che significano da una partetanti investimenti in Ricerca eSviluppo e dall’altra molta esperienzamaturata sul campo. “Da sempre lacompetenza è il nostro asset principa-le - ha proseguito Abati - e si riassu-me nella capacità di trovare le solu-zioni più efficaci, di accumulare cono-scenza, di sviluppare know how. Nonè un caso (e nemmeno un vezzo) direche è il saper fare italiano il nostromotore. Ma dietro a Thera c’è moltis-

La via italiana alla convergenzatra TLC e servizi

Il nostro concetto

di software gestionale,

ERP, è focalizzato sul

fatto di permettere alle

imprese di sviluppare il

proprio business

“ “

Thera

Thera opera nel mercato del-l'informatica da circa trent'an-ni. In questo arco di tempo hasviluppato prodotti, servizi,relazioni, conoscenza.Costruendo, cliente dopo clien-te, un nucleo di valori forti incui l’azienda si riconosce.www.thera.it

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l ’ a n a l i s iL’analisi

Un mercato, quello dell’elettronicadi consumo (apparecchi audio-video, car navigator, telefonia, com-puter e periferiche) che continua acrescere a livello globale anche secon tassi decrescenti rispetto al2006: secondo lo studio presentatoa Berlino da GfK MS Italia nell’ambi-to dell’IFA, la più importante fierainternazionale dedicata allaConsumer Electronics, il settorechiuderà il 2007 con un fatturatoglobale di circa 575 miliardi di dolla-ri, registrando un +9,4% rispetto al2006 (l’anno scorso la crescita erastata del 15,8% rispetto al 2005).All’interno del dato complessivo,variano i pesi dei mercati nei singoliPaesi: le Americhe rimangono atte-

state al 38%del totale, l’a-rea Asia ePacifico crescedi un puntopassando dal32% al 33%,mentre il mer-cato costitutoda Europa,Medio Orientee Africa(EMEA) èinteressato dauna lieve con-trazione (da 30% a 29%).

In Europa il solo settore audio-videoha prodotto nel 2006 un fatturato di36,7 miliardi di euro, crescendo del13%, in ulteriore accelerazionerispetto al biennio precedente (+4%nel 2004 e +6% nel 2005). I primimesi del 2007 mostrano invece unrallentamento dei tassi di crescita(incremento del +3% nei primi seimesi), dovuto essenzialmente alladiminuzione delle vendite soprattut-to nei mesi estivi sia dei televisori diultima generazione (TV LCD ePlasma) sia di altri apparecchi quali iDVD, i camcorder e tutti i prodottiaudio a eccezione dei lettori portati-li multimediali MP4.La ricerca GfK ha evidenziato in

Europa nei primi6 mesi del 2007differenze ditrend nei diversiPaesi: in Belgio ein Austria il set-tore sta ancoracrescendo con unritmo superioreal 10%; Francia,Gran Bretagna,Spagna e Olandasono invece inte-ressate da unanetta riduzione

del tasso di crescita (tra il 5 e il 9%,mentre l’anno precedente si parlavadi una crescita a due cifre). Segnalinegativi provengono invece sia dalmercato italiano, che registra un -2%, sia da quello tedesco (-6%) eda quello svizzero (-8%).I prodotti che trainano la crescita delsettore elettronica di consumo alivello globale, tutti caratterizzati dauna forte vocazione all’innovazione,(alta definizione, connettività, por-tabilità), sono televisori, computer eapparecchi di telefonia mobile chesviluppano complessivamente piùdel 60% del fatturato: solo due annifa queste categorie pesavano pocomeno del 53%.“In Europa il mercato dei televisoririmane il più importante in terminidi fatturato generato - ha dichiaratoAntonio Besana, Business Director diGfK MS Italia -. In particolare, negliultimi cinque anni i televisori LCDsono diventati il prodotto determi-nante nello sviluppo del fatturato:hanno aumentato il proprio pesorelativo (a valore) passando dal 5%del 2004 a una previsione di oltre il90% nel 2008. Il fenomeno si sviluppa parallela-mente all’aumento del tempo chegli europei passano alla televisione:205 minuti nel 1995, 221 minuti nel2000 e ben 234 nel 2006”.

settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 35

Il mercato mondialedell’elettronica di consumo cresce del 9,4%

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EMC, leader nelle soluzioni di infrastruttura informativa,ha dato vita a una nuova attività di consulenza sullagestione delle informazioni nell’ambito dell’organizzazio-ne Global Services. La nuova practice, elemento determi-nante nella strategia di crescita dei servizi professionali diEMC, aiuterà i clienti più grandi, che operano in settoriverticali chiave, a ottenere il massimo valore per il businessdalle informazioni. La recente acquisizione diBusinessEdge Solutions, azienda privata con sede negliStati Uniti specializzata nella consulenza su business e tec-nologia, rappresenta le basi di questo nuovo settore diattività di EMC Global Services. Con un portafoglio clientidi cui fanno parte prestigiose e importanti aziende dellaclassifica Fortune 500, i professionisti di BusinessEdgeapportano una profonda conoscenza dei mercati verticalie capacità di consulenza aziendale e di delivery in aree cri-tiche, come quelle della conformità e del RiskManagement, dell’analisi e del miglioramento dei processidi business e della gestione delle informazioni. EMCGlobal Services, che dispone di 11.000 professionisti prepa-rati, fornisce servizi di consulenza, implementazione, inte-grazione e supporto per aiutare i clienti di tutto il mondoa ottenere il massimo valore dalle strategie informative. Ilnuovo settore di attività opera con un modello di deliveryaccelerata che sfrutta asset che minimizzano tempi, costi erischi.

Quick Edition di Avaya, basato sutecnologia SIP (Session InitiationProtocol) peer-to-peer, è pensatoper soddisfare le richieste in ambitoVoIP delle piccole imprese. L’ultima versione, la 3.1, offre unagamma di nuovi servizi e due com-ponenti hardware creati permigliorare il servizio ai clienti,ridurre le spese e semplificare lagestione del sistema telefonico. Tra

le nuove funzionalità, il monitoringdello stato dei telefoni, tramiteun’icona visualizzata accanto alnome dell’utente che segnalaquando è impegnato, occupato inun’altra conversazione o non inufficio. Oltre a questo, l’azienda può averea disposizione un report dettaglia-to delle telefonate suddivise pertipo di chiamata, con la possibilità

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Iona Artix è stata scelta da DZ Bank, importante bancainternazionale con sede a Francoforte, come base per l’im-plementazione di un’architettura SOA (Service OrientedArchitecture). Sfruttando l’Enterprise Service Bus (ESB) dellasuite e le sue funzionalità di orchestrazione, l’istituto ban-cario utilizzerà Artix per unificare la propria esistente infra-struttura IT e velocizzare l’offerta di nuovi prodotti e servizial proprio esteso parco clienti. Nelle richieste della banca viera una soluzione, non solamente in grado di sfruttare gliinvestimenti IT già effettuati, ma anche sufficientementeflessibile da supportare le tecnologie e gli standard emer-genti che si stanno facendo largo nel marcato bancario.Proprio perché Artix è indipendente dalle piattaforme edai protocolli, DZ Bank può utilizzarlo per abilitare ai servi-zi l’ampia gamma di risorse IT che sitrovano per tutta l’infrastruttura glo-bale dell’azienda. L’utilizzo di Artix alcentro della piattaforma orientata aiservizi (Service-oriented Platform,SOP) aiuterà l’azienda a rendere piùsemplice e veloce l’offerta di nuoviprodotti e servizi ai propri clienti,accelerando di fatto il time-to-market.

DZ Bank ha scelto lapiattaforma Iona per ipropri sistemi IT

Il telefono “intelligente” per soddisfare le richieste VoIP delle piccole imprese

di controllare l’uso del telefonoaziendale da parte dei dipendenti.Riguardo i nuovi componenti hard-ware, è presente un adattatoreATA per apparati telefonici analogi-ci, che consente di integrare fax,terminali POS e telefoni cordless inun sistema Quick Edition, conser-vandone la piena operatività ed eli-minando l’esigenza di mantenereattive linee analogiche dedicate.

EMC avvia un’attività diconsulenza sulla gestionedelle informazioni

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38 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Equens, una delle più importantiaziende per l’elaborazione delletransazioni di pagamento elettronicoin Europa, ha adottato Multi-Enterprise Finance Gateway diSterling per consolidare i propripagamenti e lo scambio dei datiattraverso un unico gateway. Questaimplementazione è in linea con lastrategia della società, che intendeposizionarsi come fornitore di servizicompleti per l’elaborazione dei paga-menti elettronici a livello paneuro-peo, conforme all’implementazione

SEPA (Single European Payment Area)a partire da gennaio 2008.“Questo è un momento importanteper le istituzioni, soprattutto perquelle più all’avanguardia, che nonsolo sono in grado di soddisfare leattuali richieste di conformità e diconnettività comunitaria, ma anche digodere di una certa agilità peraffrontare nuove richieste - commen-ta Richard Spong, FinancialServices Industry Marketing diSterling Commerce -. Siamo entu-siasti di poter essere di supporto agliinnovativi obiettivi di Equens, che hatrovato in Sterling Commerce unpartner che fornisce prodotti e serviziefficaci per affrontare le sfide di con-nettività dei processi di businessfinanziari di oggi e del futuro”.Multi-Enterprise Finance Gatewayfornisce a Equens un unico meccani-smo di trasformazione e di routingper accettare i pagamenti dai propriclienti utilizzando standard aziendalimultipli, quali FTPS, HTTPS,Connect:Direct e così via. Inoltre,offre il trasferimento sicuro ed effi-ciente dei dati via Internet, utilizzan-do la certificazione client leader dimercato e routine di autenticazione.Oltre a questo, la soluzione diSterling permetterà a Equens dirispondere alle attuali esigenze diconnettività del cliente e, grazieanche alla sua scalabilità, la crescitafutura verrà supportata senza biso-gno di una significativa reingegneriz-zazione della soluzione. I servizi intel-ligenti di routing di Sterling Multi-Enterprise Finance Gateway permet-tono, inoltre, di ridurre i costi dimanutenzione, risparmiare il tempoimpiegato dallo staff e migliorare ilcustomer service, ordinando e reindi-rizzando automaticamente i paga-menti secondo regole di business pre-

configurate. È possibile anche impo-stare una notifica automatica delleeccezioni e una visione unica di tuttoil traffico di pagamento in entrata ein uscita.

Piattaforma unica per scambiare i dati dei pagamenti

Chi è Sterling Commerce

Con più di 30 mila clienti in tutto ilmondo, Sterling Commerce, un’a-zienda del gruppo AT&T, vanta unavasta esperienza nel settore retail,dei beni di consumo, del manufac-turing, dei servizi finanziari, dellaSupply Chain, della logistica e delletelecomunicazioni. Le soluzioni e iservizi integrano i sistemi dei clien-ti, interni ed esterni all’azienda, perportare avanti il business senzalimitazioni. Le soluzioni di SterlingCommerce aiutano i clienti adadottare le best practice nell’ambi-to dell’e-sales, della realizzazionedella Supply Chain, dei processi dipagamento e dell’integrazionebusiness-to-business.

Chi è Equens

È il primo fornitore di servizi com-pleti per l’elaborazione del paga-mento elettronico a livello paneu-ropeo. L’azienda, nata nel 2006dalla fusione tra l’olandeseInterpay e la tedescaTransaktionsinstitut, ha un volumeannuo di 7 miliardi di pagamenti e1,9 miliardi di transazioni effettua-te per autorizzazione all’anno.

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Fondata nel 1985, Esker ha untasso di crescita media del 50%sugli ultimi due anni e si posizionacome leader mondiale della dema-terializzazione dei documenti ecome il primo ERP del mondodocumentale.DeliveryWare, destinata alle mediee grandi aziende, è la prima solu-zione integrata che permette didematerializzare l’invio dei docu-menti aziendali, dalla ricezionealla distribuzione, e di eliminare inquesto modo la carta dai grandiprocessi di gestione come gli ordi-ni, gli acquisti o i pagamenti.Questo prodotto è stato scelto daING-DiBa AG, filiale tedesca dellamaggiore banca diretta europea,per automatizzare il processo diinvio degli ordini di investimentodei propri clienti via fax. Unnuovo dispositivo che permet-te di ottimizzare il servizio,grazie a un miglioramentopermanente della qualità.

Soluzione per documen-ti in entrata e in uscita“Questo progetto di auto-matizzazione di un processoestremamente sensibile ecritico, conferma la validitàdella nostra offerta perrispondere alle esigenze delleaziende, grazie a una soluzioneintegrata e flessibile, nonsolo per i documenti iningresso ma ancheper quelli in uscita,attraverso diversicanali - dichiaraJean-MichelBérard,Presidente diEsker -. Oggi, lamaggiore posta

in gioco è la capacità di proporresoluzioni di automatizzazione chesi adattino ai processi già esistenti,che garantiscano la sicurezza degliinvestimenti, e che assicurino fles-sibilità e scalabilità soprattutto perfronteggiare le esigenze crescentidelle aziende”. Grazie a EskerDeliveryWare, gli ordini di investi-mento ricevuti da ING-Diba AGvengono automaticamente tra-smessi alle società di investimentovia fax dall’applicazione centrale,attraverso un processo totalmentesicuro. La soluzione, adottata pergestire i flussi documentali iningresso e in uscita, controlla l’in-sieme del processo fax dell’aziendae avvisa immediatamente l’utente

in caso di mancato invio o di invioparziale di un fax, tramite le fun-zioni di tracking. Gli errori, comel’invio doppio o incompleto di unordine d’investimento, vengono inquesto modo subito identificati el’esecuzione degli ordini diventapiù veloce e sicura. CommentaDetlef Ebert, Project Managerpresso ING-DiBa AG: “fin dall’ini-zio, abbiamo cercato una soluzio-ne di comunicazione innovativa eflessibile che garantisse un livellodi sicurezza e di stabilità elevatiper il nostro Dipartimento

Investimenti. Inoltre, la scala-bilità della soluzione EskerDeliveryWare è stata un cri-terio di scelta determinante,che ci permetterà di rispon-dere alle nostre crescenti esi-genze di automatizzazionedella gestione di altri flussi,come i documenti commer-ciali in ingresso”.

Completa automatizzazione per l’invio degli ordini di investimento

40 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Chi è Esker

Con oltre 80 mila clienti e duemilioni di utenti nel mondo, Eskerè l’editore di software europeo piùpresente a livello internazionale.Nel 2005 ha realizzato un fatturatodi 22,95 milioni di euro, l’85% deiquali è stato realizzato fuori dallaFrancia e, in particolare, il 60%negli Stati Uniti. Presente in Nord America, Europae nella zona Asia-Pacifico, si avvaledi 230 collaboratori nel mondo. InItalia è attiva dal 1995 con unafiliale a Milano, opera con il sup-porto di una rete di distributori epartner certificati attraverso i qualigarantisce alti standard di servizio.

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Second Life, la maggiore comunitàvirtuale tridimensionale online crea-ta nel 2003, conta a oggi più di 7milioni di utenti in tutto il mondo.Ciò che la distingue dai normali gio-chi 3D online è che ogni personag-gio che partecipa alla “seconda vita”corrisponde a un reale giocatore e,potenzialmente, a un reale consu-matore. Oggi Second Life sta viven-do un momento di passaggio: dauna fase in cui il modello ricorrenteera la replica del mondo reale si staentrando nel periodo caratterizzatodall’introduzione massiccia di conte-nuti, in cui si dovranno aggiornare ereinventare i modelli di marketinginterno, a fronte della presenza dinuovi competitor. Molte aziende, siaall’estero sia in Italia, hanno giàinvestito per creare dei propri spaziattraverso i quali interagire con gliutenti. In questo contesto si inserisceil Seminario di Business International“Virtual World 2007. Il marketingscopre Second Life: il real business diInternet”, che si è tenuto a Milano il22 giugno scorso e durante il qualesono stati a fondo analizzati i nuovimodelli di business e le prospettivedi sviluppo di Second Life.

Le esperienze dirette dei top managerTop manager di aziende italianesono intervenuti per presentare lapropria esperienza diretta di busi-ness in Second Life. Cristina Farioli, Direttore Marketingdi IBM Italia, ha mostrato comeSecond Life abbia permesso all’a-zienda di sviluppare un complesso diattività anche nel mondo virtuale,che va dalla gestione delle RisorseUmane alla creazione di prodottiuser generated. A Gabetti PropertySolutions va il merito di aver dato

una spinta propulsiva all’intero mer-cato immobiliare di Second Life.Come hanno mostrato Rita Tornari,Responsabile MarketingCommunication & Advertising eMatteo Penzo, Head of IT Planning& Procedures, la presenza su SecondLife è stata sfruttata per diffondereil marchio in Rete presso il target piùgiovane. L’esperienza di MTV Italia,illustrata da Sauro Mariani,Responsabile Marketing eComunicazione, risulta legata a ini-ziative in grado di creare communitye stimolare la capacità di aggrega-zione di quelle preesistenti.Singolare la testimonianza di MirkoLalli, Responsabile Marketing eComunicazione di intoscana.it, por-

tale della Regione Toscana che hadeciso di promuovere il territorio, leiniziative proposte e lo stesso“brand” toscano su Second Life.Originale anche l’intervento diDaniele Mancini, eBusiness

Developement Director di CostaCrociere, prima azienda al mondo avarare simultaneamente la suanuova Ammiraglia Costa Serenanella vita reale, presso il porto diMarsiglia, e nel mondo di SecondLife. Andrea Benassi (Ricercatore eSviluppatore, INDIRE - IstitutoNazionale di Documentazione perl’Innovazione e la Ricerca Educativadi Firenze, titolare diSecondLifeBlog.it) e Mario Gerosa(Capo Redattore Architectural DigestItaly; Autore del libro “Second Life”;ideatore di Synthravels - Agenziaviaggi virtuale in Second Life), inter-venuti in qualità di relatori, hannoinfine inquadrato il processo evoluti-vo di Second Life.In conclusione, dal convegno èemerso come allo stato attuale ilvero vantaggio di Second Life per leaziende sia quello di poter entrarein contatto con gli Early Adopters, difar vivere agli utenti la propriaBrand Experience a costi accessibili,di testare i gusti del pubblico senzainvestire in onerose ricerche di mer-cato e, in maniera molto più conte-nuta, di provare nuovi modelli dibusiness replicabili nel mondo reale.

Virtual World 2007:il marketing scopre Second Life

Top managerdi aziende italianesono intervenuti perpresentare la propriaesperienza diretta di business in Second Life

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Una soluzione pensata per chi operanell’outsourcing dei contact center.Una partnership strategica concepitaespressamente per poter migliorare iprocessi. Questo è il frutto della colla-borazione tra Comdata e Microsoft,che permetterà di rendere più effica-ci ed efficienti le attività dei contactcenter. “Si tratta di un progettoimportante, perché si crea un portale

per l’operatore, in cui siavrà a disposizione tutta lagestione documentale e diback office delle chiamate -ha dichiarato PaoloCarminati, ResponsabileMarketing di Comdata -.Il principio è quello di auto-matizzare le operazioni diuna chiamata al call centerin una sola videata, attin-gendo ai vari sistemi perreperire le informazioni.Microsoft ha riconosciuto ilvantaggio tecnologico dellanostra piattaforma e siamocosì diventati il system inte-grator di riferimento delsettore”. I principali vantag-gi offerti dalla nuova solu-zione riguardano tutti gliattori coinvolti: gli operato-

ri, che potranno gestire le varie inte-razioni con l’utente attraverso un’uni-ca interfaccia, con un notevole rispar-mio di tempo nello svolgimento delleattività e minore stress lavorativo; leaziende, che vedranno aumentarel’efficienza e la qualità del servizioerogato e diminuire i costi di gestionedei clienti, nel quadro di un’elevataflessibilità operativa e di un puntualemonitoraggio; i clienti finali, che spe-rimenteranno un reale miglioramen-to nelle modalità di gestione e risolu-zione delle loro esigenze. “La piatta-forma e quindi le soluzioni nasconodalla nostra esperienza in questo set-tore - ha proseguito Carminati -,tanto che la partnership conMicrosoft prevede che sarà Comdataa occuparsi della formazione italianaper i contact center per partner eclienti. Abbiamo costituito un compe-tence center a Torino per mostrare laqualità della piattaforma e i risultatiche si possono ottenere ai prospect,

con sessioni di formazione e diapprofondimento ideali per chi vuoleconoscere le nuove opportunitàofferte da questa soluzione.L’accordo è perfettamente in lineacon la nostra strategia di posiziona-mento sul mercato come partnerindustriale per la gestione di processidi business attraverso un’offerta inte-

grata di Consulenza Specialistica,Tecnologie evolute e Servizi di eccel-lenza, in grado di garantire trasfor-mazione e miglioramento ai processidei nostri clienti”. “La partnershipcon Comdata arricchisce la nostrastrategia sul fronte delle soluzioni digestione degli ambienti di contactcenter - ha dichiarato AntonioSmiraglia, Responsabile Commercialesoluzione Customer Care Frameworkdi Microsoft Italia -. Grazie alle speci-fiche competenze e ai servizi ad altovalore aggiunto offerti da Comdata,uniti alle più innovative tecnologieMicrosoft, le aziende che operanonel settore potranno disporre di stru-menti più semplici per soddisfare lerichieste dei clienti in tempo reale, atutto vantaggio del business”.

Customer care evoluti:si parla italiano

Comdata

Comdata, leader nel BusinessProcess Outsourcing, realizza unamodalità di outsourcing innovativo,in grado, attraverso l’integrazionedi Consulenza Specialistica,Strutture Operative di eccellenza eTecnologie evolute, di anticipare leesigenze del cliente e proporremodelli di re-ingegnerizzazione deiprocessi che portano valore e tra-sformazione al business aziendale.

Il principio èquello di automatizza-re le operazioni di unachiamata al call centerin una sola videata,attingendo ai varisistemi per reperire leinformazioni

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S e g n a l iSegnali

Il modo di usare il cellulare sta cambiando moltoI cellulari moderni sono dei veri epropri computer, a volte con fortivocazioni multimediali, a volte conspiccate peculiarità per chi lavora.Sono due anime che spesso convivo-no nei terminali, e la tendenza èquella di avere un mercato semprepiù dinamico. “Quello dei dispositivimobili - ha commentato FabioFalzea, Direttore della divisioneMicrosoft Mobile and Embeddedin Italia - è un segmento dell’ICTparticolarmente florido, nel qualestiamo vedendo nuovi scenari enuovi utilizzi. Pensiamo per un atti-mo alla diffusione tra i giovani del-l’instant messaging, un fenomenosenza precedenti che sta sbarcandoprepotentemente sui cellulari.Insieme a questo, vediamo comemolte donne organizzino la propriavita, lavorativa e familiare, con unorganizer sul cellulare, comodo,pratico, dove scambiare i contattisenza distinzione tra vita privata elavorativa. I nostri studi ci diconoche non sono solo tendenze, maveri e propri profili di utenti chesolo due anni fa non esistevano.Questo è possibile grazie alla diffu-sione di sistemi operativi per cellu-lari sempre più sofisticati nelle fun-zioni e più vicini al PC, nella meto-dologia, non tanto nell’interfaccia”.La crescita del mercato di dispositivi

mobili dotati di WindowsMobile raddoppia di annoin anno. “Questo aspettoci sta sorprendendo - haproseguito Falzea - perchésiamo di fronte a un mer-cato saturo.Probabilmente gli utentihanno bisogno di un pro-dotto per il lavoro, solido,efficiente, e di uno per iltempo libero, bello e fun-zionale. Chi realizza i cel-lulari con il nostro sistemaoperativo ha compresoperfettamente questenecessità per cui esistonotre categorie di prodotto:una sbilanciata verso unuso business con postaelettronica, tastiere, dura-ta delle batterie notevoli;una sbilanciata verso unuso smart del cellulare,lettore MP3, design, schermi gene-rosi. E poi c’è una via di mezzo”. Laricetta sembra quasi essere quella dilasciare libertà ai produttori.“Certo, lasciare libertà ai produttorie alle compagnie di telecomunica-zione - ha concluso Falzea - propo-nendo il più ampio ventagio diopportunità di personalizzazione.Questo permette di avere nei nego-zi prodotti molto differenti tra loro

ma che condividono assolutamentele funzionalità di base e soprattuttol’esperienza d’uso. Da prodotti conuno schermo da toccare, magari conun’interfaccia particolare comequella di HTC, fino ad arrivare amodelli completi di tastiera in unoschermo piccolissimo, oppure amodelli che hanno uno schermo chesi alza per agevolare la scrittura ditesti. La sfida, per noi, è però quelladi migliorare l’uso del Web e quindiperfezionare il modo con cui i datiarrivano sui terminali, renderli piùleggibili. Il mercato offre continua-mente tantissime novità, ma nontutte possono funzionare e averesuccesso. È quindi importante averele idee chiare e perseguire degliobiettivi. Per noi il principale èrimasto il medesimo: fare usare unterminale nel modo semplice e abi-tuale, come per il PC”.

Esistono tre categorie di prodotto: una sbilancia-ta verso un uso business con posta elettronica, tastie-re, durata delle batterie notevoli, una sbilanciata versoun uso smart del cellulare, lettore MP3, design, scher-mi generosi, e poi c’è una via di mezzo

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S i c u r e z z aSicurezza

Verizon Business, a seguito dell’acquisi-zione di Cybertrust, è attualmente unodei principali fornitori di servizi gestitidi sicurezza per aziende ed enti gover-nativi, può vantare potenzialità unichee una presenza globale, oltre a unostaff per i servizi di sicurezza con più dimille professionisti dislocati in tutto ilmondo: America, Europa, MedioOriente e nelle regioni dell’Asia-Pacifico. I clienti possono trarre vantag-gio dai prodotti, dai servizi professio-nali e dalle Risorse Umane di entrambe

Per stare al passo con la costante evoluzione in atto nel panorama aziendalee nello scenario delle minacce informatiche, la sicurezza va integrata in ogniprocesso aziendale e informatico. Endpoint Security and Control 7.0 è unasoluzione innovativa, sviluppata da Sophos, che integra antivirus, antispywa-re, firewall, prevenzione delle intrusioni (HIPS) e controllo delle applicazioni.Ma non solo. Presenta una serie di novità tese a migliorare la produttivitàdegli utenti e a ridurre i costi di gestione. Infatti, è un software integrato chefornisce informazioni sullo stato di attività e di conformità degli endpoint eprotegge contemporaneamente sia i computer sia le reti dalle minacce allasicurezza, controllando le applicazioni che gli utenti sono autorizzati a ese-guire. Endpoint Security and Control 7.0 consente di implementare criteri disicurezza e controllo su decine di migliaia dicomputer con sistema operativo Windows,Macintosh e Linux da un’unica console centraliz-zata. Inoltre, mediante la sincronizzazione conMicrosoft Active Directory, nel momento in cuivengono installati nuovi computer i criteri disicurezza sono implementati sull’intera rete inmodo automatico. La soluzione Sophos includeanche l’ultima versione di Sophos EnterpriseConsole, nata per semplificare la gestione centra-lizzata dei client e agevolare l’implementazionedelle policy di sicurezza sui sistemi Windows,Macintosh e Linux.

le aziende unite nel team VerizonBusiness Security Solutions e accedere aun portfolio integrato di offerte per lasicurezza sotto il brand “VerizonBusiness Security Solutions powered byCybertrust”. Verizon Business ha ancheacquisito Cybertrust ICSA Labs, cherimarrà una divisione indipendentedell’azienda. ICSA Labs è considerata il“fiore all’occhiello” per la certificazio-ne di prodotti di sicurezza, avendotestato e certificato il 95% di quelliinstallati e presenti oggi sul mercato.

Verizon e Cybertrust: insiemeper essere i primi nella GlobalInformation Security

La protezione completa dei dati èuna componente critica di un pianodi sicurezza end-to-end per ogniazienda. Con oltre 158 milioni diinformazioni personali compromes-se da furti di dati dall’inizio del2005 (Fonte Privacy RightsClearinghouse), una soluzione difull disk encryption rappresenta unelemento indispensabile in un’ar-chitettura aziendale di sicurezza e

permette di rendere inaccessibili arealtà non autorizzate i dati sensibi-li, quali informazioni sui clienti, pro-prietà intellettuali e altre informa-zioni di business. Inoltre, aiuta leaziende a rispettare norme e rego-lamenti in tema di compliance. Traqueste soluzioni, Pointsec PC 6.2 diCheck Point Software Technologiesper PC desktop e portatili, è pensa-ta per proteggere i computeraziendali dotati di Windows Vista.Offerto come un semplice aggior-namento agli utenti aziendali attiviche stanno considerando di passarealla piattaforma Vista, Pointsec PC6.2 garantisce la protezione dei datianche per Windows 2000, WindowsXP, Microsoft Server 2003, TabletPC, e funziona anche con sistemibasati su Linux, operando in manie-ra trasparente all’utente, indipen-dentemente dalla piattaforma.

Check Point,protezione dei dati sensibili

Soluzione di sicurezza inte-grata e multipiattaforma

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S i c u r e z z aSicurezza

Accesso sicuro ai dati aziendali,anche da remoto

Il GruppoManfrotto, lea-der mondialenell’ideazione,produzione edistribuzionedi supportiprofessionaliper i mercatidella fotogra-

fia, del video e dell’intrattenimento,aveva bisogno di una soluzione VPN(Virtual Private Network), che potesseessere gestita centralmente al di fuoridel data center e al tempo stessogarantisse la protezione delle nuovemodalità di accesso alle informazioni ealle risorse della società richieste dagliutenti. Afferma Mauro Lorenzi,Network and Security Manager diGruppo Manfrotto: “consentire aidipendenti di accedere da remoto allaposta elettronica senza recarsi in uffi-cio era sempre più importante. Leinformazioni critiche venivano scam-biate tramite e-mail e il fatto di poteraccedere solo dalle filiali non rappre-sentava più una soluzione funzionale,ma anzi nuoceva alle vendite e alla

capacità di risposta dei servizi di assi-stenza clienti”.L’azienda ha quindi scelto le soluzionidi sicurezza di Check Point SoftwareTechnologies, per consentire ai propridipendenti di connettersi da remoto,tramite VPN, alle risorse della società.La realizzazione del progetto ha con-sentito inoltre di centralizzare lagestione, la configurazione e l’ammini-strazione della sicurezza direttamentedalle sedi principali, con notevoli van-taggi a livello economico e gestionale. I sistemi informativi di GruppoManfrotto sono stati unificati aBassano del Grappa, sede dell’azienda,

dove è situato il data center principalecon circa cinquanta server. Tale archi-tettura consente a tutte le unità azien-dali nell’ambito dei singoli marchi diconnettersi a un data center centraliz-zato e accedere al sistemaamministrativo e finanziario.La protezione del sistema di retedi Gruppo Manfrotto è iniziatacon l’installazione di uno deigateway VPN-1 Power di CheckPoint e la creazione di virtualprivate network tra il data centerprincipale, le varie filiali e gli ufficiesterni.“Per fornire accesso remoto ai dipen-denti che lavorano fuori dai loro uffici,

avevamo bisogno di tenere sottocontrollo anche la sicurezza delleconnessioni delle filiali. Per poten-ziare l’accesso alle reti e ai sistemiinformativi aziendali era inoltrenecessario fare un passo avantinella sicurezza di ciascuna filiale -precisa Lorenzi -. La presenza di unfirewall e di un antivirus integrati,nonché la protezione contro leintrusioni offerta dalle applianceVPN-1 UTM Edge di Check Point,garantiscono che le nostre filialiricevano lo stesso livello di prote-

zione del data center”.I dipendenti di Gruppo Manfrotto orautilizzano VPN-1 SecureClient per acce-dere alle risorse della società e perinviare e-mail quando sono a casa o in

viaggio, lavo-randocome se sitrovasseroin ufficio.Per il futu-ro è previ-sto il pas-

saggio al gate-way Connectra Web Security, per ren-dere disponibili dal Web le applicazioniprincipali, come la posta elettronica.

Check Point è leader nell’ambitodella sicurezza su Internet, sia nelmercato delle VPN e dei dati siain quello dei firewall aziendali edesktop. Il focus dell’azienda ècentrato sulla sicurezza IT, conl’offerta di una vasta gamma disoluzioni per la sicurezza dellereti, dei dati e la loro gestione. Lesoluzioni di Check Point sonocommercializzate, integrate eassistite da una rete di partnercertificati in tutto il mondo.

Check Point

Il Gruppo Manfrotto produce edistribuisce apparecchiature per isettori fotografico, video, broad-cast, cinematografico e live enter-tainment, con quattro marchiseparati. Fa parte di Vitec Groupdal 1989 e oggi impiega più di600 persone in Italia e in varielocalità del mondo. Il fatturatoconsolidato del 2005 è stato dioltre 110 milioni di euro.

Gruppo Manfrotto

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S i c u r e z z aSicurezza

Lab, uno dei produttori più affidabilinel panorama dell’Internet Security -afferma Serguei Beloussov, CEOdi SWsoft -. Questo è un altroesempio di come la nostra iniziativaOpen Fusion stia aiutando il crescen-te ecosistema di hosting provider evendor software a diversificare l’of-ferta dei loro servizi. Grazie ad appli-cazioni software open è possibileincontrare le richieste dei clienti eottenere vantaggio da nuove oppor-tunità, quali per esempio il software-as-a-service (SaaS)”.Open Fusion è un’iniziativa tecnolo-gica di SWsoft che ha l’obiettivo diaumentare l’integrazione tra un’am-pia gamma di sistemi, applicazioni diterze parti e soluzioni cliente e in-house. Permette la realizzazione diservizi SaaS e di hosting tradizionalicon l’obiettivo di aiutare i produttoridi software indipendenti (ISV) e i ser-vice provider a ottenere il massimovantaggio dalle nuove opportunità

del mercato. Plesk Anti-VirusPowered by Kaspersky è già disponi-bile presso SWsoft e i partner. I prezzi variano secondo il numero dicaselle di posta, da 100 a 10 milamailbox a licenza. Kaspersky InternetSecurity, in funzione di un preceden-te accordo tra le due società, èattualmente offerto come applica-zione trial gratuita per sei mesi pre-caricata con Parallels Desktop perMac, il software SWsoft per la virtua-lizzazione.

Chi è Kaspersky Lab

Fornisce prodotti per la protezionecontro le minacce alla sicurezzainformatica, tra cui virus, spyware,crimeware, hacker, phishing e spam,con le più elevate percentuali diidentificazione e i più rapidi tempidi risposta per utenti domestici, PMI,grandi organizzazioni e per l’am-biente mobile.

Chi è SWsoft

È una società specializzata nello svi-luppo di software per l’automazio-ne e la virtualizzazione che aiutagli utenti, le imprese e i service pro-vider a ottimizzare l’utilizzo dellatecnologia. I software dell’aziendavengono utilizzati da oltre 130.000server e 500 mila desktop in tutto ilmondo. Fondata nel 1999, la socie-tà ha uffici nel Nord America, inEuropa e in Asia.

Protezione totale dalle minacce della Rete Il pannello di controllo Plesk permet-te di gestire con semplicità il proprioaccount, impostando facilmentenuovi indirizzi di posta elettronica,installare script, creare sottodominiper il sito Internet, gestire i databasee così via. I service provider che uti-lizzano questo pannello, grazie a unaccordo siglato da SWsoft conKaspersky Lab, hanno a disposizioneun nuovo strumento di protezioneda spyware, trojan, worm, key log-ger e altre minacce della Rete. Sitratta di Plesk Anti-Virus con tecno-logia Kaspersky per le piattaformeLinux e Windows. Questa soluzionecombina protezione “reactive” con-tro virus e detection spyware contecnologie proattive e ha l’obiettivodi fornire un eccellente livello di pro-tezione per le e-mail hosted. Il soft-ware è semplice da installare e offreagli utenti una vasta gamma di inte-ressanti settaggi per una ottimaleconfigurazione del programma.SWsoft attualmente offre questosoftware come add-on di Plesk 8.1per Windows e per gli utenti Linuxall’interno della versione Plesk 8.2. “Siamo orgogliosi di offrire ai nostriclienti Plesk un’opzione antivirusbasata sulla tecnologia di Kaspersky

Questa soluzio-

ne combina protezio-

ne “reactive” contro

virus e detection

spyware con tecnolo-

gie proattive e ha l’o-

biettivo di fornire un

eccellente livello di

protezione per le

e-mail hosted

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S i c u r e z z aSicurezza

Svolta sempre più decisa verso i sistemi UTMLe aziende ormai sono perfettamentea conoscenza di che cosa significhi sicu-rezza e di come essa sia utile, se non

vitale, per le imprese. Fortinet è l’a-zienda pioniera nella fornitura di solu-

zioni UTM (Unified ThreatManagement), con continui investi-menti in Ricerca e Sviluppo, e con unocchio attento alle evoluzioni del mer-cato della sicurezza. “Mentre esistonoottimi prodotti che svolgono un’unicafunzione - ha affermato RichardStiennon, Chief MarketingOperations di Fortinet -, e che sonostati realizzati per contrastare un sin-golo tipo di minaccia, la sicurezza stadiventando sempre di più un problemaaziendale. Formazione, assistenza,riduzione del numero dei vendor,deployment, architettura e gestionesono tutti fattori che influenzano idipartimenti IT. Integrando tutte lefunzioni di sicurezza in un’unica solu-zione hardware appositamente pro-gettata, si assiste a un significativorisparmio in termini di costi e a unmiglioramento generale della sicurez-za”. A questo punto è lecito andare avedere quali sono i principali trend in

atto, soprattutto per lePMI italiane. “Uno deipiù significativi trend acui stiamo assistendo inquesto mercato è lasvolta sempre più deci-sa verso i sistemi UTM -ha precisato Stiennon -. I costi fissi minori, unitialla facilità di installa-zione e di gestione,vanno perfettamenteincontro alle esigenzedi Piccole e MedieImprese. Un altro trendimportante consiste nelfatto che la sicurezza alivello di network vienedata in outsourcing aicarrier e ai provider diservizi di sicurezzagestita (ManagedSecurity Service

Providers). Questo riduce moltissimo ilcarico di lavoro per le PMI e assicurauna protezione costante e professio-nale dalle minacce in continua evolu-zione”.La sicurezza, poi, sta diventando sem-pre di più un servizio. Come si sta orga-nizzando Fortinet per un’offerta spe-cializzata per i propri clienti? “Fortinetpossiede un team di ricercatori attivo24 ore al giorno e dislocato in tutto ilmondo - ha proseguito Stiennon -, peressere sempre aggiornato sull’evoluzio-ne delle più recenti minacce. Ogniapparecchiatura gateway di Fortinetviene resa disponibile con servizi diaggiornamento capaci di fornire le ulti-me signature Anti Virus, IntrusionPrevention Systems, URL e anti-spam.In questo modo i nostri clienti sonosempre protetti dalle minacce piùrecenti. Fortinet fornisce inoltre l’assi-stenza di primo livello attraverso unarete di partner certificati e altamentespecializzati presenti su tutto il territo-rio nazionale, e di secondo livelloattraverso i diversi centri di assistenzatecnica internazionali”.

Fortinet è pioniere e leader nellafornitura di sistemi di sicurezzamulti-threat con accelerazioneASIC, utilizzati da aziende e servi-ce provider per aumentare lasicurezza e ridurre i costi comples-sivi di gestione. Le soluzioniFortinet sono pensate per inte-grare molteplici livelli di sicurezza– inclusi firewall, antivirus, pre-venzione delle intrusioni e anti-spam – e fornire ai clienti unaprotezione sicura da minaccemultiple e miste.

Fortinet

Integrando

tutte le funzioni di

sicurezza in un’unica

soluzione hardware

appositamente pro-

gettata, si assiste a un

significativo risparmio

in termini di costi

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 51

P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n ePubblicaAmministrazione

L’ASL 20 di Alessandria e Tortona(www.asl20.piemonte.it) segue 67Comuni suddivisi in due distretti.L’azienda Sanitaria comprende duepresidi ospedalieri con 1.200 dipen-denti per circa 180.000 utenti. Idistretti si propongono quali centridi garanzia e di controllo dei livelliassistenziali per i cittadini del pro-prio ambito geografico e come sededi erogazione dei servizi territoriali,integrando sanità e assistenza.L’azienda aveva due esigenze fonda-mentali: gestire a livello informaticola documentazione per le procedureamministrative (sia il ciclo passivo siaquello attivo) e contemporaneamen-te le cartelle cliniche dei pazienti,riportando i documenti contenuti nelsistema IBM Visual Info, utilizzatodall’ASL 20 sin dal 1994 nella nuovasoluzione. Il tutto in un’ottica digestione di dematerializzazione,

Gestione documentale aperta per l’ASL 20 di Alessandria e Tortona

un eServer xSeries 445, e risultaaccessibile ai client attraverso proto-collo HTTP. CM R&B è quindi l’inter-faccia tra gli applicativi dell’ASL el’IBM Content Manager. Il server dicontent è al servizio delle applicazio-ni gestionali. Per l’infrastruttura, laASL è stata dotata di una SAN(Storage Area Network) con duesistemi storage IBM DS 6000 e condue eServer xSeries 445 in cluster.L’applicativo impiegato per gestire leprocedure amministrative è sviluppa-to su OS/400, così come quello per lagestione delle cartelle cliniche.

I benefici derivati dall’adozione dellasoluzione IBM-Sowre sono molteplici:miglioramento di tutti i processi digestione; significativi risparmi in ter-mini di archiviazione e DocumentManagement; accresciuta facilitànella gestione dei processi e nellareperibilità della documentazione.La ASL 20 ha quindi ora a disposizio-ne una soluzione di gestione docu-mentale aperta e scalabile, sicura eaffidabile, a norma CNIPA, e conl’applicativo CM R&B che supporta lafirma digitale in ogni fase del pro-cesso documentale, in particolarenella fase della conservazione sostitutiva.

seguendo i dettami del CNIPA.

Maggiore flessibilità e funzionalità di ricercaLa soluzione scelta e realizzata daSowre (http://wpe.sowre.com),Premier Business Partner IBM conforti competenze in ambito softwa-re, è basata su IBM ContentManager/Content Manager onDemand e sulle soluzioni CM R&B diSowre per l’integrazione dei prodot-ti IBM con le applicazioni gestionali.Il partner IBM ha trasferito i docu-

menti dalsistema prece-dente IBMVisual Info,accrescendone

la flessibilità e le funzionalità diricerca. L’applicativo CM R&B diSowre utilizza lo stesso serverdell’IBM Content Manager, ovvero

La soluzione scelta è stata realizzatada Sowre, PremierBusiness Partner IBMcon forti competenze inambito software

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Un’architettura tecnologica per la pro-tezione e la condivisione delle informa-zioni governative sensibili. Cisco, EMCCorporation e Microsoft Corp. hannodato vita a una collaborazione tra for-nitori di tecnologia che offrirà un’archi-tettura globale, multi-vendor e sicura,per la condivisione delle informazioniend-to-end e per la protezione e lacondivisione di informazioni governati-ve sensibili. L’accordo “SISA” (SecureInformation Sharing Architecture) com-bina applicazioni leader del settore,infrastrutture delle informazioni e tec-nologie di rete in grado di favorire laprotezione degli investimenti IT effet-tuati dai clienti. Questa architetturaoffre un approccio coerente per abbat-tere le barriere tra i confini tradizionalidelle infrastrutture IT giurisdizionali eorganizzative, così che RU, informazio-ni finanziare e di altro tipo possanoessere maggiormente protette e condi-vise in modo più efficiente tra le perso-ne autorizzate. Dall’11/9 le agenziegovernative americane stanno incre-mentando le misure protettive per evi-

tare che informazioni sensibili venganoperse o rubate e nel contempo stannocercando di creare un collegamentocon le altre agenzie in modo da condi-videre i contenuti sensibili. Cisco, EMCe Microsoft, con il supporto di altreimportanti aziende del settore, hanno

dato vitaall’alleanzaSISA per svi-lupparearchitettureIT che con-sentano soloal personaleautorizzatodi accedere ainformazionispecifiche eche facilitinola gestionedella prote-zione delleinformazionicondivise tra le diverse persone.

Più facile configurare reti virtualiStoricamente, la protezione delle infor-mazioni è stata imposta sistema doposistema, creando isole di dati protetti.Alcune agenzie governative hanno dif-ficoltà nel fornire l’accesso ai dati sensi-bili sulla base del ruolo delle personeall’interno delle loro organizzazioni e il

problema aumenta quando la condivi-sione di tale contenuto avviene traagenzie diverse. Ricorrendo all’architet-tura SISA, le agenzie governative pos-sono configurare più facilmente retivirtuali dotate di un alto livello di pro-tezione, affinché gruppi di persone e

utenti autorizzati di diverso tipo possa-no accedere a file sensibili archiviati insistemi differenti di protezione delleinformazioni. SISA abiliterà nuovi sce-nari di condivisione delle informazionitra le agenzie governative. Cisco, EMCe Microsoft stanno fornendo la tecno-logia di base, su cui si fonda l’architet-tura SISA, per facilitare la condivisionedelle informazioni contenute nelle sva-riate infrastrutture IT. Cisco offre prote-zione di rete, collegamenti di rete vir-tualizzati sicuri e protezione dei datiper la condivisione delle informazionisensibili sulla piattaforma di rete. Isistemi di storage di rete e il softwareper la protezione e la gestione delleinformazioni di EMC forniscono un’in-frastruttura delle informazioni flessibileper l’archiviazione, la gestione e la pro-tezione dei dati critici e sensibili.Microsoft consente la gestione delleidentità, offre sistemi operativi client edi rete e un’infrastruttura per la colla-borazione che permette di affidare ilcontenuto a utenti autorizzati.L’alleanza SISA include anche fornitoridi tecnologia che apportano contributiinnovativi per soddisfare richieste specifiche.

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Secure Information SharingArchitecture: condividere informazioni

Cisco, EMC e Microsoft stanno fornendo la tec-nologia di base su cui si fonda l’architettura SecureInformation Sharing Architecture, per facilitare lacondivisione delle informazioni contenute nelle varie infrastrutture IT

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P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n ePubblicaAmministrazione

Applicazioni tecnologiche innovativelegate al sistema di navigazionesatellitare europeo Galileo. IlPiemonte investe su GAL-PMI, il piùgrande progetto di ricerca maifinanziato dalla Regione. GAL-PMI(acronimo di Anticipando GALileo:Prodotti e servizi a supporto dellaMobilità e della sIcurezza) del valoretotale di 6 milioni di euro è un pro-getto finanziato nell’ambito dellamisura 3.4 ”Interventi multiassiali disupporto all’attività economica”-DOCUP 2000/2006. La sua finalità è

lo sviluppo di soluzioni prototipalinegli ambiti di futura applicazionedel segnale Galileo, tecnologia cheavrà un grande impatto sull’interamobilità europea. Il Consorzio GAL-PMI è il soggetto giuridico pubblicoprivato che presiederà la realizzazio-ne del progetto. Fondazione TorinoWireless, Politecnico di Torino,Istituto Superiore Mario Boella, 5T eConsorzio Torino Time sono i socipubblici fondatori, cui recentementesi sono aggiunti il Centro RicercheFiat e Telecom Italia in qualità di soci

In Piemonte 6 milioni di euro per GAL-PMI

Psion Teklogix e Softwork pre-sentano il caso di utilizzodell’Rfid presso il Comune diSant’Antonio Abate (NA).L’applicazione, realizzata daAstacom Srl che ne ha studiatogli aspetti informatici e le rela-tive soluzioni tecnologiche, pre-vede l’utilizzo dei palmariWorkAbout Pro per una raccoltaprecisa e affidabile dei dati alfine di conseguire una correttapianificazione dei servizi scola-stici.Il Comune (18 mila abitanti e 3mila studenti) doveva monitora-re l’andamento dei servizi scola-stici - di trasporto e ristorazione- erogati alla popolazione stu-dentesca delle scuole elementa-ri e medie residente presso ilComune.A ogni studente viene conse-gnato un badge in PVC, sottoforma di credit card, integrato

con un tag Rfid passivo rilevatodall’operatore sullo scuolabus almomento della salita e delladiscesa: la lettura del tag puòavvenire tramite l’ausilio di unassistente dotato di palmareoppure avvicinando il badgealle apposite antenne Rfid nellazona di salita sul mezzo. La stessa logica è alla base delservizio di refezione: gli opera-tori scolastici, all’ingresso dellascuola, sono dotati di palmareWorkAbout Pro integrato con latecnologia Rfid di Softwork, perregistrare il consumo dei pasti. L’informazione viene trasferitaalla mensa scolastica per preve-dere il numero dei pasti da ero-gare; i dati sull’avvenuto consu-mo vengono trasferiti al serverpresso gli uffici scolastici per lacontabilizzazione.

Servizi scolastici con i palmari

Per rendere lo svolgimento delle pra-tiche sempre più semplice e menoproblematico, ai cittadini delComune di Marsala vengono offertionline numerosi servizi, tra cui quellilegati all’anagrafe, all’urbanistica edelettorali. Al fine di stimolare la cit-tadinanza a servirsi sempre più delcanale online per accedere alle risor-se del Comune, tutti questi servizivengono offerti gratuitamente.Obiettivo generale del Comune èquello di contenere i propri costioperativi senza ridurre i servizi ai cit-tadini. Questo proposito viene perse-guito tramite continui aggiornamen-ti e ammodernamenti della sala mac-chine. In questo specifico caso, il pas-saggio al sistema operativo Red HatEnterprise Linux, abbinato all’acqui-sto di hardware nuovo e più perfor-mante, ha consentito di ridurre icosti in modo significativo, e altempo stesso di elevare le prestazio-ni, il tutto aumentando i livelli disicurezza e affidabilità che per ilComune sono priorità assolute.

Marsala conRed HatEnterprise

privati, selezionati attraverso unaapposita manifestazione pubblica diinteresse. Le PMI che hanno superatola selezione avranno a disposizioneper le rispettive attività un budgetcomplessivo di 1,2 milioni di euro.L’elemento che contraddistinguerà irisultati del progetto saranno leinnovative soluzioni prototipali che,a chiusura delle attività, prevista peraprile 2008, rappresenteranno nuoviservizi o tecnologie potenzialmenteingegnerizzabili e commercializzabilisul mercato.

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 53

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Questa soluzione di OpenText è stata scelta daThyssenKrupp Nirosta, unadelle più importanti azien-de produttrici di acciaioinossidabile, per ottimizza-re l’elaborazione degliordini via e-mail e lagestione delle comunirichieste dei clienti.Amplia le funzionalità diMicrosoft Office Outlook2007 ed elenca tutti idocumenti, inclusi i detta-

gli di spedizione, i contratti o gli ordi-ni d’acquisto per le materie prime,trovati dopo aver verificato le parolechiave delle e-mail in entrata. I docu-menti e i dati possono provenire dasvariate fonti, quali applicazioni SAPe sistemi di pianificazione della pro-duzione: una volta visibili in OfficeOutlook, questi consentono di rispon-dere tempestivamente e con maggio-re efficienza ai clienti.

La nuova linea di soluzioni di rete di Extreme Networks offre versatilità,semplicità e integrità, e fornisce alle aziende la possibilità di creare reti aconvergenza protette e applicazioni di rete avanzate a costi molto com-petitivi. I progettisti di rete possono dunque avvalersi di funzionalitàomogenee su un’ampia gamma di switch periferici a configurazione fissae potenti strumenti per la definizione e la gestione delle policy, che sicombinano per rispondere alle necessità future e salvaguardano i designesistenti. Tre i prodotti presentati, a iniziare dalla serie di switch a confi-gurazione fissa Summit X250 da 10/100 Mbps con supporto applicativoavanzato, passando alla versione 12.0 del sistema operativoExtremeXOS, per dare ai progettisti la libertà di combinare vari switchdalle diverse caratteristiche. Infine, il nuovo Universal Port Manager, chesupporta l’intero ciclo di vita delle policy con un’efficace interfaccia gra-fica dedicata alla gestione.

Reti protette con i prodottiExtreme Networks

Livelink ECM – Customer InformationManagement (CIM) di Open Text èuna delle prime OBA (Office BusinessApplication) “costruite” sul sistemaMicrosoft Office 2007. Infatti, fornisceagli utenti di queste applicazioni unacompleta visione di tutte le informa-zioni associate ai clienti, se presenti insistemi basati su applicazioni SAP,Microsoft Office SharePoint Server2007 o altri repository di contenuto.

Accesso e gestione delleinformazioni relative ai clienti

SoluzioniD-Link per laWLAN diLankwitzerL’azienda tedesca LankwitzerLackfabrick è uno dei principaliproduttori di vernici in Europa.Nel contesto di un ampliamentodelle capacità produttive, hacostruito uno stabilimento tra ipiù all’avanguardia a livello euro-peo, e aveva la necessità diattrezzare la nuova struttura conuna moderna infrastruttura direte per la trasmissione di dati evoce. Tutta l’azienda, i locali diproduzione, i magazzini, i labo-ratori e gli uffici dovevano esserecoperti da una LAN (Local AreaNetwork) wireless e l’applicazio-ne base doveva essere la teleco-municazione wireless, attraversoun sistema telefonico interno diVoice-over-IP. Il partner ideale per l’implemen-tazione di questo piano ambizio-so è stato trovato in D-Link, incollaborazione con MulticompSystemhaus, fornitore IT diLankwitzer, che ha progettato eimplementato l’intera infrastrut-tura. Il cuore della soluzione ècostituito da uno switch wirelessDWS-3024, che offre un totale di24 porte gigabit Ethernet PoE(Power over Ethernet), per con-nettere gli access point o altri dispositivi di rete, e in più assicu-ra oltre 48 access point per la suagestione. I telefoni utilizzati sonodual-mode, così possono trasmet-tere simultaneamente su reteWLAN e GSM, e ogni utente puòessere raggiunto sullo stesso dispositivo da entrambi i numeri.

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P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Heineken España, filiale spagnola delproduttore di birra olandese, haadottato il mobile computerMotorola Enterprise Mobility MC9000per modernizzare la distribuzione eincrementare l’efficienza operativa.L’implementazione di questi dispositi-vi è avvenuta nell’ambito del pro-gramma globale di migrazione verso

una nuova piattaforma IT centraliz-zata per tutto il gruppo, che vieneutilizzata dalle diverse business unitcome Heineken, Cruzcampo, Amstel eLegado de Yuste.“I nuovi mobile computer Motorolahanno reso trasparente e veloce ilprocesso di trasferimento dei dati dae verso il sistema centrale, grazieanche alle funzionalità Bluetoothdell’MC9000 - sottolinea VictorGarcía, responsabile del progettopresso Heineken España IT Group -. Ilnostro grado di soddisfazione com-plessiva è decisamente elevato: gliMC9000 hanno largamente superatole aspettative e offrono una serie difunzionalità che hanno snellito i pro-cessi della Supply Chain e miglioratol’efficienza operativa. Date le condi-zioni di utilizzo non sempre ideali,anche l’affidabilità e la robustezza diquesti dispositivi sono fattori chiavenell’ambito del giudizio positivo”.I dispositivi Symbol MC9000 sono

indirizzati alle applicazioniaziendali mission-critical.Costruiti con materiali resi-stenti, offrono connettivitàwireless in più modalità, esfruttano un’ampia libreriadi software sviluppati daipartner nelle diverse areeapplicative. Basati su piatta-forma Microsoft WindowsMobile e processori IntelXScale, migliorano l’efficien-za e la produttività di chisvolge la propria attivitàlavorativa in movimento neisettori più diversi: SupplyChain, retail, produzione,servizi, trasporti e logistica. Gli MC9000 sono stati adottati dallaforza vendita Heineken e dai distri-butori locali, e hanno sostituito deiprodotti ormai superati, che eranospesso causa di dati non corretta-mente sincronizzati, perdita delleinformazioni e ritardi di varia naturanella Supply Chain. Grazie all’uso diquesti dispositivi, Heineken ha ridot-to del 98% le perdite accidentali dei

dati, ed è ora in grado di risponderepiù velocemente ed efficacementealle richieste dei clienti. La nuova piattaforma ha inoltre age-volato l’integrazione e il trasferimen-to dei dati tra i terminali e il sistemadi backend, un fattore che rappre-senta un notevole passo in avantirispetto alla soluzione precedente,basata su DOS.

Riduzione nella perdita di dati e piùefficienza del sistema distributivo

Un businessmodel orientato a sod-disfare le esigenze di e-commerce di aziendemultinazionali

“ “Chi è Motorola Enterprise Mobility Business

Nasce dalla confluenza in Motorola di Symbol Technologies, acquisita in viadefinitiva nel gennaio di quest’anno, e propone soluzioni per reti wireless,mobile computer, tecnologie di identificazione a radiofrequenza, software eservizi.Motorola Enterprise Mobility Business offre quindi una piattaforma per lamobilità aziendale dalle caratteristiche uniche, capace di supportare efficace-mente lo scambio delle informazioni digitali, rendendo le soluzioni per lamobilità più facili da gestire, più efficienti, più sicure e semplici da implemen-tare. Inoltre, mette a disposizione del crescente numero di operatori con esi-genze di mobilità, dall’addetto al punto vendita al responsabile dell’ufficiocentrale, un potente ed efficace “mobile office”. Dai prodotti Q Pro fino allesoluzioni aziendali di mobile computing, Motorola Enterprise MobilityBusiness consente di lavorare meglio, essere sempre connessi e offrire ai pro-pri clienti un servizio superiore.

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 55

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

La consulenza d’impresa è un temacaldo, molto importante. Esistono realtàche operano in questo settore con pecu-liarità e approcci innovativi. “Quandoabbiamo fondato Asset Work ci siamoripromessi di creare un’azienda di con-sulenza che fosse in grado di attingerea tutte le nostre precedenti esperienzelavorative - ha dichiarato ClaudioVettor, fondatore di Asset Work -.L’idea nasce, infatti, da quattro profes-sionisti che hanno maturato esperienzein diverse tipologie di consulenza d’im-presa. Per questo motivo crediamo cheAsset Work poggi su fondamenta soli-de. Il nostro è un approccio innovativo asupporto delle aziende, puntando sul-l’efficacia”. Il punto focale della propo-sta di Asset Work è la Teoria dei Vincoli(o Theory of Constraints - TOC).“Abbiamo sviluppato competenzeintorno a questa teoria e possiamodimostrarne la felice applicazione - haproseguito Vettor -, perché non è sola-mente una metodologia che riguardagli interventi sviluppati presso i clienti,ma una linea di pensiero che determinail nostro approccio al mercato e servizioal cliente”. Le attività di Asset Work

sono diverse, aseconda delle esi-genze dei clienti.Per esempio, pro-getti di consulenzadirezionale, cheinteressano la red-ditività globale del-l'impresa.“In questi progetti- ha proseguitoVettor -, vengonodefiniti precisiobiettivi e le strate-gie per ottenereuno sviluppo del-l’impresa. Si tratta,quindi, di consulen-za di medio olungo periodorivolta all'alta dire-zione. Realizziamoanche progetti diconsulenza orga-nizzativa, puntan-do sulle nostre spe-cializzazioni. Qui cifocalizziamo su Ricerca e Sviluppo, pro-gettazione, Risorse Umane, ma ancheattività commerciali o di controllo digestione”. In questo ambito, AssetWork ha stretto una partnership conNeos Sistemi di Brescia per la fornituradi soluzioni gestionali basate su piatta-forme ERP, dando origine così al“Progetto ARTHÀ”, ovvero a un approc-cio altamente innovativo frutto dell’in-tegrazione tra modelli organizzativi etecnologia informatica. “Per completarela nostra opera, non poteva mancareuna parte dedicata espressamenteall’outsorcing manageriale - ha conclusoVettor -. Il servizio offerto, in questocaso, va in direzione della gestione inte-grata, in sostituzione parziale o totale,sia del top management sia di figurelegate all’area operations. Solitamente

questi sono i progetti migliori, perché siha il vantaggio di portare risultati alleimprese lavorando al loro interno, mad’altra parte è difficile che un’imprendi-tore o dei manager demandino total-mente delle attività. Per questo motivo,offriamo contratti che prevedano unnostro compenso solo in base a risultaticerti e facilmente comprensibili, magarianche facendo finanziare i progetti daistituti di credito con i quali abbiamostretto rapporti privilegiati. Lavorareper obiettivi, quindi, è un modo di fareconsulenza più partecipato, dove si ècoinvolti fino in fondo. E poi, noi credia-mo così tanto nei nostri mezzi che cipossiamo permettere di effettare que-sto genere di operazioni, non moltocomuni per le imprese di consulenzache operano in Italia”.

Consulenza tutta italiana per le imprese del nostro Paese

Asset Work

Consulenza per l’innovazione diprodotto, processo, pensiero e pro-fitto. In questo slogan si riassumetutto il valore differenziante dellaproposta Asset Work, società diconsulenza direzionale creata nel2001 a Brescia da quattro profes-sionisti con esperienza pluriennalee diversificata nella consulenzad’impresa, che propone un approc-cio innovativo ed efficace a sup-porto delle organizzazioni che sitrovano ad affrontare le sfide delterzo millennio.

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P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Non tutti sono a conoscenza del fattoche il widget per Vista un applicativoper la scrivania del sistema operativoMicrosoft di ultima generazione piùcomplesso e completo al mondo è ita-liano. Si tratta del widget de Il Sole24 Ore, realizzato da una softwarehouse italiana, K Group. “La nostraazienda - ha precisato Alberto Schon,Amministratore Delegato di K Group- si è specializzata nel creare servizi esoluzioni Web based. La nostra pecu-liarità è realizzare proposte innovati-ve e flessibili, che permettano di otte-nere vantaggi considerevoli nell’usodi applicazioni via Web. L’esigenza dibase delle aziende italiane è diventa-ta quella di passare da generare con-tenuti Web per i siti a realizzare servi-zi che si integrino con il business. Inquesto caso, per esempio, i gadget diVista sono eccezionali. Al di là diquelli consumer, come quello de IlSole 24 Ore o tanti altri, un’aziendapotrebbe creare dei widget sicuri per

fare in modo che sullo schermo princi-pale del PC di un responsabile venditeo dell’addetto di un’azienda vi sianodei dati aggiornati e pertinenti al lorolavoro. Un colpo d’occhio e si hannole informazioni. Questa filosofia è danoi applicata anche in altri segmentidi mercato, come per esempio la crea-zione di contenuti Web, automatiz-zando le procedure e rendendolesicure, oppure la nostra piattaformaper la creazione di commuity onlineche sta riscuotendo consensi presso iclienti”. Azienda giovane, ma dinami-ca, che non ha dimenticato le soluzio-ni verticali per alcuni mercati. “È nostro il gestionale verticale piùinnovativo presente sul mercato perle aziende del settore moda - ha pro-seguito Schon - ed è assolutamenteintegrato: supporta l’attività commer-ciale, produttiva e logistica, garanten-do un’ottimizzazione delle funzioniaziendali e di ogni aspetto di gestio-ne con una conseguente riduzione

Esistono storie di successo nascoste.Un esempio è Aruba, azienda da annileader nella registrazione e manteni-mento di domini e server Web. “Lanostra offerta è particolarmente gra-dita alle PMI e ai professionisti - hadichiarato Stefano Cecconi,Amministratore Delegato di Aruba -anche se abbiamo tra i clienti anchegrandi aziende. Il modello di businessè semplice: offrire registrazione deldominio e servizi a costi molto bassi.Non abbiamo ovviamente tralasciatoi servizi accessori, come l’assistenza ol’installazione, ma crediamo che ladifferenza l’abbia fatta l’idea di offri-re servizi con spazio Web illimitato,

che permettevano alle imprese di farcrescere la presenza sul Web a secon-da delle esigenze di business. Oggioffriamo servizi per chi vuole avereuna presenza minima e per chi vuoleavere a disposizione dei server dedi-cati. Abbiamo anche iniziato a offrireserver viruali, più pratici ed economi-ci, per i quali ci facciamo interamentecarico della gestione”. L’azienda,quindi, continua a crescere con tassidi due cifre percentuali all’anno.“Aruba cresce per via interna - haproseguito Cecconi -, ma anche gra-zie alle acquisizioni, in Italia e nell’Esteuropeo, dove vantiamo anche inalcuni Paesi la posizione di leader per

numero di clienti e per servizi eroga-ti. E poi bisogna notare che in Paesiin cui non siamo presenti, come laSpagna, siamo il secondo operatoreper registrazione di domini. Questodimostra che l’offerta è vantaggiosae che la nostra server farm principale,ad Arezzo, offre una connettivitàinvidiabile, anche grazie ad accordicon i principali carrier europei”.L’offerta di Aruba oggi è particolar-mente ampia, con un grande succes-so per la posta certificata. “Ma nonsolo - conclude Cecconi -, perché leesigenze di avere un sito si stannotrasformando dalla necessità di avereuna vetrina quella di offrire servizi

dei costi di gestione. Il vantaggio è diaver realizzato una soluzione, sfrut-tando Microsoft Dynamics AX, chepuò connettersi con tutti i gestionaliamministrativi presenti sul mercato.Anche per il mercato retail abbiamouna soluzione apprezzata: K Retailconsente di ottimizzare ogni aspettolegato alla gestione delle aziende connotevoli vantaggi in termini di costi erisorse”.

I siti parlano sempre più italiano

Applicazioni Web riconosciute a livello mondiale

K Group

K Group è una software houseche da anni sviluppa piattaformeWeb basate su tecnologiaMicrosoft, anticipando le esigenzedel mercato e che è fiera di essere,in Italia, il primo Partner Microsofta realizzare i Gadget di WindowsVista. K Group è inoltre Partnerdelle primarie società IT e diTelecomunicazioni.

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P r o t a g o n i s t iProtagonisti

più complessi, e qui il nostro valoreaggiunto è importante. Noi possiamogestire i siti e i server direttamente, olasciare gestire tutto quanto ai clien-ti, occupandoci solo della manuten-zione. Una libertà che è stata moltoapprezzata”.

ArubaAzienda italiana di spicco nei servi-zi di Web hosting, e-mail e regi-strazione nomi a dominio. Graziealla validità dei propri servizi,Aruba si posiziona fra le prime 5società in Europa e nella top 10mondiale, vantando la leadershipnei mercati della Repubblica Cecae Slovacca.

Brembo, leader mondiale nel design,nello sviluppo, nella produzione e nellavendita di sistemi frenanti per auto,moto, veicoli commerciali e per il settoredelle competizioni, ha selezionatoCrossgate - azienda focalizzata nell’offer-ta di servizi on demand per l’ottimizza-zione dei processi interaziendali - qualepartner per il rinnovamento della pro-pria infrastruttura EDI, cioè quella infra-struttura tecnologica di comunicazioneche mira a ottimizzare e standardizzare i

flussi e i processi di scambio merci einformazioni con clienti e partner.Brembo ora si avvale del servizio in out-sourcing di Crossgate per il coordina-mento di tutta la parte di gestione etraduzione dei messaggi in entrata e inuscita per tutti i formati normalmenteutilizzati nell’ambito EDI (VDA, Edifact,Ansi X12 e Odette). Attualmente le rela-zioni gestite da questa nuova infrastrut-tura tecnologica sono circa 70, alle qualiandranno ad aggiungersi altre nel corsodell’anno. Brembo è quindi in grado digestire le declinazioni dei messaggirichieste dai clienti con le diverse pecu-liarità; infatti, non è esatto dire che ilmessaggio è standard e uguale pertutti, in quanto esistono delle inflessionidialettali che rendono un messaggiodiverso dall’altro. “Nel momento in cuipassiamo l’informazione in carico aCrossgate, l’attuale soluzione ci permet-te di declinare tutti i dialetti che sonorichiesti dai nostri clienti nel rispettodelle loro specifiche”, spiega PierpaoloCrovetti, Direttore ICT di Brembo.Partendo dalla considerazione che perfilosofia aziendale Brembo riconosceche tutti i requisiti del cliente, siano essiimpliciti o espliciti, debbano essere sod-disfatti, risulta fondamentale che i mes-saggi arrivino in tempo utile al destina-tario, onde evitare dilatazione deitempi di consegna dei prodotti o addi-rittura il fermo macchina delle linee dimontaggio dei clienti stessi.“Durante la fase di implementazioneabbiamo incontrato i normali probleminei quali ci si imbatte in questo tipo dimigrazione; questi consistono nel trova-re dal lato cliente il giusto contatto e lagiusta proattività di fronte al cambia-mento richiesto. In questo contesto, lafase di delivery ha visto Crossgate gioca-re un ruolo estremamente rilevante,assumendosi in modo totale la relazio-ne con il cliente”, sottolinea StefanoBenini, Responsabile Sviluppo

Crossgate toglie i freni all’EDI di Brembo

Applicazioni di Brembo. Dopo poco piùdi tre mesi dalla migrazione al nuovosistema di integrazione elettronica,Brembo ha già riscontrato numerosibenefici: innanzitutto un miglioramentodel Total Cost of Ownership nella gestio-ne della relazione EDI con i clienti, mag-giore flessibilità della soluzione e supe-riore livello di servizio, oltre a un livellodi qualità più elevato.

Brembo

Brembo, azienda italiana leadernel comparto dei sistemi frenantinel settore automotive, opera in 3continenti con siti produttivi in 9nazioni con oltre 4.500 dipenden-ti. È inoltre presente con propriuffici commerciali anche in Svezia,Francia e Stati Uniti, oltre a com-mercializzare i propri prodotti in70 Paesi del mondo.

Crossgate Italia

Crossgate Italia, presente nelnostro Paese dal 2006, ha comemission la facilitazione della cross-automation che include l’in-tegrazione EDI tradizionale oinnovativa (xml, Web services), lacollaborazione mediante portaliWeb (WebEDI), la dematerializza-zione della fattura, la scansioneanticipata dei documenti con l’in-tegrazione dei sistemi ERP e l’ar-chiviazione sostitutiva. Tutti i servizi che Crossgate offrein questo ambito sono basati sullaBusiness Integration Platform, lapiù grande piattaforma europeadi transazioni centralizzate.

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Sysman, società specializzata insoluzioni per il CRM, ha attivato unnuovo servizio in outsorcing per laNormalizzazione completa del data-base aziendale attraverso la pulizia,l’aggiornamento e la correzionedegli indirizzi secondo i nuovi CAP2007 e lo stradario di riferimentoitaliano.In un sistema di DatabaseMarketing, la normalizzazione degliindirizzi è un’attività che ogniazienda dovrebbe effettuare perio-dicamente. Infatti, un “cattivo”mantenimento del database com-promette l’efficienza delle attivitàdi Direct Marketing e rischia di pro-vocare all’azienda perdite in termini

di qualità, tempo e costi. Il servizio offerto da Sysman preve-de la presa in carico del databasecliente - unicamente indirizzi e codi-ce ID per garantire la Privacy delleinformazioni - e, attraverso una ela-borazione di normalizzazione, larestituzione dello stesso previo rile-vamento e verifica delle eventualiridondanze e anomalie presentinelle anagrafiche, rendendo omo-genei i dati in esse contenuti attra-verso l’eliminazione e/o correzionedegli errori secondo regole predefi-nite.Il servizio di Normalizzazione, rivol-to a tutte le aziende che non sisono ancora adeguate all’introdu-

zione dei nuovi CAP, o che semplice-mente vogliono effettuare una revi-sione e un aggiornamento dei pro-pri dati, offre la possibilità di riqua-lificare il database a costi decisa-mente contenuti e in tempi moltobrevi, senza dover necessariamenteaffrontare un investimento per l’ac-quisto del software. L’offerta, infatti, prevede il paga-mento dei soli indirizzi effettivi danormalizzare.Per le aziende che invece preferisco-no dotarsi internamente di questotipo di soluzione, il servizio rappre-senta un’opportunità per testare ilsoftware prima di un eventualeacquisto.

Sysman offre la Normalizzazionedel database aziendale

Motorola Enterprise MobilityBusiness e Microsoft annunciano unulteriore passo in avanti della loropartnership strategica in area enter-prise mobility, con la firma di unaccordo che permette ai partner diutilizzare la piattaforma ERPMicrosoft Dynamics - una famigliadi soluzioni per la gestione finan-ziaria, il CRM e il Supply ChainManagement - per sviluppare appli-cazioni per i mobile computerMotorola.L’annuncio è avvenuto in contem-poranea con quello di Microsoft

Dynamics AX Mobile Sales e MobileDevelopment Tools. In questo sce-nario, gli sviluppatori software cer-tificati Motorola PartnerSelect sitrovano nelle condizioni ideali perportare le soluzioni di EnterpriseMobility sulla piattaformaMicrosoft Dynamics. Microsoft hatestato e certificato i mobile com-puter Motorola MC70 e MC35,entrambi basati sul sistema operati-vo Windows Mobile 5.0, sia conMicrosoft Dynamics Mobile Salesche Microsoft DynamicsDevelopment Tools.

L’accordo prevede che i partnerMotorola potranno diventare part-ner Microsoft - e viceversa - attra-verso un programma di qualifica-zione. In ogni caso, potranno colla-borare tra loro in modo molto piùefficace, con maggiori opportunitàper tutti. Motorola auspica un’ade-sione massiccia di partner Microsofta PartnerSelect, un programma cheoffre opportunità specifiche perogni tipologia di operatore di cana-le: independent software vendor(ISV), system integrator (SI) o value-added reseller (VAR).

La nuova piattaforma Microsoft perle ultime applicazioni di Motorola dimobile computer

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Le aziende in generale, ma soprattuttole PMI italiane, perdono moltissimodenaro per la manutenzione dell’infra-

struttura IT. “Si tratta di operazioni chepossono essere facilmente gestite inremoto e automatizzate - ha dichiarato

Andrea Veca, Presidente eAmministratore Delegato di CiDica -.È nata questa nuova azienda, perché

pensiamo di portareun grandissimo van-taggio economico aiclienti e allo stessotempo garantiamoche i computer e iserver nelle impresefunzionino”. Ilmodello di businessdi CiDica è particola-re: si studia l’infra-struttura informati-ca delle aziende,hardware e softwa-re, si installa unsistema di controlloautomatizzato alfine di far chiamarel’assistenza tecnicasolo per motivi rela-tivi al malfunziona-mento dei compu-ter. “Se ci viene affi-data la rete di un’a-zienda - prosegueVeca - noi effettuia-

mo una mappatura delle applicazionipresenti e ci preoccupiamo di tenerleaggiornate e al sicuro. Per esempio, ilbackup è automatizzato e costante,come l’aggiornamento dell’antivirus o lagestione delle patch dei programmi.Non è necessario che esca una personaper effettuare queste operazioni, perchéè possibile gestire tutto quanto in remo-to, automatizzando i processi”. Unadelle chiavi di CiDica è utilizzare nelmigliore dei modi un software, Kaseya,che è pensato proprio per rendere sicurauna rete aziendale. “La grande differen-za che passa tra noi e un fornitore abi-tuale IT per le imprese - ha proseguitoVeca - è che noi siamo proattivi verso iclienti: non deve presentarsi un proble-

ma per generare la chiamata a un tecni-co. Noi facciamo in modo che non sidebba fare la chiamata, che è già di perse un costo, se non in caso di guastohardware, ma mettiamo in condizionele aziende di non avere dei fermo mac-china, che, sebbene si tratti di costinascosti, hanno un impatto notevole sulbusiness e ricadute molto onerose.Sottolineo che sto parlando di chi eroga

servizi alle PMI: di società di outsourcingne esistono parecchie da tempo, ma sirivolgono a clienti enterprise, solo concentinaia o migliaia di postazioni e ser-ver. Uno studio professionale o una tipi-ca PMI italiana hanno, però, lo stessotipo di problema e non possono certa-mente spuntare contratti a basso costo.Noi offriamo un servizio automatizzatocon un costo certo e sicuramente conve-niente: con due chiamate in un annoall’assistenza per problemi di software sista già guadagnando. Inoltre, noi certifi-chiamo la sicurezza dell’infrastruttura e,come già citato, facciamo in modo che siverifichi un fermo macchine solo perguasti, non a causa di virus o per vulne-rabilità software”.

CiDica: il managed service provider italiano

Chi è CiDica

La missione di CiDica è di offrireservizi gestiti di manutenzione direti e sistemi IT, con un approccionuovo rispetto a quello utilizzatosolitamente dai fornitori di serviziIT delle Piccole e Medie Imprese.CiDica offre servizi di manutenzio-ne dell'IT a canone fisso con l'o-biettivo di permettere al cliente diconcentrarsi sul proprio business.

Installiamo unsistema di controlloautomatizzato al fine di far chiamare l’assi-stenza tecnica solo permotivi relativi al mal-funzionamento deicomputer

““

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Ha un nome che richiama l’Oriente ed è un disposi-tivo smartphone innovativo e tecnologicamenteavanzato. Motorola MOTOMING dimostra ancorauna volta l'impegno del colosso americano verso lamobilità senza confini, offrendo un vero ufficiomobile che consente agli utenti di connettersi prati-camente a tutto, in ogni momento e ovunque sitrovino. Le funzionalità di MOTOMING permettonodi agevolare la gestione dei molteplici impegnidella vita di ognuno, mantenendo un elevato livellodi professionalità. Il nuovissimo telefono cellularecombina il sistema operativo Linux con la tecnolo-gia Java per garantire esperienze mobili complete.Il grande display touch-screen da 2,4 pollici e240x320 pixel offre una rifinita funzione di ricono-scimento della scrittura e un'agenda particolarmen-

te completa per semplificarela registrazione degliappuntamenti. MOTO-MING include inoltre unaradio FM radio e un letto-re multimedialeRealPlayer che supportaun'ampia varietà di for-mati, tra cui MP3, WAV,WMA e AAC+. Il moduloBluetooth incorporatosupporta un profiloStereo Headset, rendendoil MOTOMING un centrodi intrattenimento mobile

ideale.

60 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

I n v e t r i n aInvetrina

Ultra-compatto con lettore DVD e sistema di amplificazione stereo integrati. Nulla di particolarmente strano, senon si stesse parlando di un videoproiettore e, in particolare del nuovo Optoma MovieTime DV11.È quasi come avere sempre a portata di mano un mini home theatre. Infatti, con OptomaMovieTime DV11 è possibile ottenere un megaschermo di ben 100 pollici semplicementeposizionandolo a una distanza di soli 3 metri dalla parete di proiezione. È sufficiente poiinserire il DVD e, grazie al sistema di amplificazione integrato composto da 2 diffusoriinterni a 5 Watt, si può godere appieno di qualsiasi film DVD o rendere più interessantequalsiasi tipo di presentazione. È inoltre possibile collegarlo all’impianto Hi-Fi o a degli amplificato-ri esterni aggiuntivi e, grazie all’adattatore SCART RGB fornito di serie, è altresì possibile collegare ilvideoproiettore Optoma MovieTime DV11 alla TV digitale e ai ricevitori satellitari.

Destinate soprattutto almercato business, lenuove antenne firmateHamlet permettono diestendere la copertura emigliorare le prestazionidi access point Wi-Fi, rou-ter e schede di rete basatisu standard IEEE802.11b/g/na 2,4 GHz in modo estrema-mente semplice. Basta, infatti,sostituire l’antenna esistentecollegando al connettoreRP-SMA una delle soluzioniHamlet per guadagnarepreziosi dBi di segnale,aumentando, anche di due o trevolte, il raggio di azione del dispositivo. La gammaoffre 5 differenti modelli in grado di rispondere almeglio a ogni tipologia di esigenza nell’ambito delleinfrastrutture wireless. Prevede per l’indoor 2 modellidi tipo omnidirezionale con guadagno rispettivamen-te di 1.8 e 5 dBi e un’antenna direzionale da 6 dBi,mentre, sul fronte outdoor, è possibile scegliere tra leantenne direzionali nella versione con guadagno da 9dBi e da 14 dBi. Tutte le nuove antenne di Hamletnon necessitano di alimentazione esterna. I modelli indoor sono dotati di base magnetica cheassicura la massima stabilità, mentre i modelli out-door comprendono nella dotazione il kit per il fissag-gio a muro e sono completamente immuni agli agen-ti atmosferici.

Prestazioni wireless triplicatecon le nuove antenne Hamlet

Business&Entertainment per ilnuovo Motorola MOTOMING

Optoma MovieTime DV11: il videoproiettore con l’home-cinema

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 61

I n v e t r i n aInvetrina

L’archivio o l’invio di un docu-mento riservato possono esseresoggetti al pericolo di copie omodifiche. Per risolvere questogenere di problemi Eutronsecha sviluppato, su accordoesclusivo con Adobe, KeySec3.0, un sistema di protezionedei file PDF. Il dispositivo implementa lefunzioni standard di protezio-ne di Adobe Acrobat aggiun-gendo la possibilità di critto-grafare i documenti per ren-derli accessibili solo a coloroche possiedono una chiaveautorizzata.KeySec si compone di duemoduli: KeySec e KeySecReader, che corrispondono adaltrettante modalità di utilizzodel documento.Il modulo KeySec, da installare

in Adobe Acrobat, viene uti-lizzato per crit-

tografare

e abbi-nare il docu-mento PDF a unaprotezione hardware, tra-mite una Masterkey il cui pos-sessore è l’unico a godere ditutti i diritti sul documento. Ilmodulo KeySec Reader, dainstallare in Adobe Reader oAdobe Acrobat, permette diaprire il documento protettosolo se si è in possesso dellachiave autorizzata oReaderkey.

Fujitsu fi-5900C, lo scanner di produzione a prova di errore

Lo scanner di produzione di gamma alta fi-5900C di Fujitsu si arricchisce didue funzioni che consentono di accelerare i processi di scansione facilitandol’utilizzo da parte dell’utente. Con la nuova funzione “Intelligent Multi-Feed”, l’operatore può predisporre lo scanner a ignorare alcuni doppipescaggi prevedibili come documenti allegati a fatture, post-it o anche foto-

grafie, che generalmente vengono interpretaticome un errore di doppiopescaggio arrestando il pro-cesso di digitalizzazione inmodo improprio. ConIntelligent Multi-Feed, unavolta impostati i parametri diriconoscimento degli allegati,come l’area di posizionamentoo le dimensioni, questi vengo-no automaticamente verificatia ogni processo permettendo

allo scanner il riconoscimentodell’allegato e impedendo così l’in-

terruzione della scansione. La funzio-ne “Hybrid Cropping” è invece in grado

di produrre immagini accurate di documenti A4 grazie aisensori CCD integrati che garantiscono tempi ridotti per l’acquisizione delleimmagini e una maggior nitidezza e brillantezza anche con documenti digrandi dimensioni o alimentati in modo obliquo, evitando perdita di infor-mazioni scritte ai margini del documento.

Sono il supporto ideale per la registrazione di programmi televisivi conuna risoluzione di immagine ad alta definizione. Introdotti da Memorex, inuovissimi HD DVD da 15GB sono dispositivi ottici ad alta definizione chegarantiscono una qualità d’immagine finora sconosciuta. I supportiMemorex sono stati realizzati utilizzando l’innovativa tecnologia a laserblu-violetto, che li rende compati-bili con i nuovi lettori DVD siainterni sia esterni. Grazie a unacapacità tre volte superiore rispet-to ai supporti DVD standard e auna velocità di trasferimento datimaggiore, i nuovi supporti HDDVD sono adatti anche a memo-rizzare un’elevata quantità di datiin formato digitale.

Quindici GB su DVD con i nuovi supportiMemorex HD DVD

KeySec 3.0, daEutronsec ancora piùprotezione per idocumenti

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62 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

I n v e t r i n aInvetrina

In ufficio come in casa, rappresenta la soluzione ideale per lo streamingwireless di contenuti multimediali, la condivisione di file e il gaming online.Dotato di tecnologia 802.11n MIMO (Multiple Input, Multiple Output), ilnuovo adattatore wireless PCI ASUS WL-130N consente di raggiungere unavelocità di connessione di oltre 100 Mbps, superando anche le tradizionalireti cablate Ethernet 10/100. Grazie a queste caratteristiche, il nuovo adatta-

tore wireless PCI ASUS-WL130N è pienamente compatibile,inoltre, con lo standard 802.11b/g e consente di utilizzare

tutta la velocità messa a disposizione delle più recentitecnologie wireless senza dover radicalmente tra-sformare le proprie infrastrutture di rete. Completo di un’antenna da desktop e di una

magnetica, ASUS WL-130N può essere posi-zionato ovunque. La sicurezza è assicurata

dagli standard WEP, WPA e WPA2, egarantisce a dati e informa-

zioni riservate i più elevatilivelli di protezione controhacker e soggetti non

autorizzati.

Con il Gateway GsmALT 1500 di Altesys,telefonate VoIP anchedal cellulare

È il primo notebook al mondo con display wide-screen transflective LED retroilluminato da 12,1 polli-ci. Ma non solo, l’innovativo e ultraportatile ToshibaPortégé R500 pesa meno di 1 kg per uno spessoreche va dai 2 ai 2,5 cm, nei quali riesce a integrareuno dei primi masterizzatori DVD-SuperMulti da7mm. A dispetto delle dimensioni contenute, questocomputer offre le funzionalità della serie ToshibaEasyGuard, quali lettore biometrico di impronte digi-tali, protezione della tastiera dal versamento di liqui-di, protezione dell’hard disk da 120GB grazie almonitoraggio del movimento su 3 assi per ridurre ilrischio di danni, chassis ultraresistente in magnesio.Portégé R500 è il primo notebook Toshiba a incorpo-rare una SSD (Solid State Disc) Flash da 64 GB. I dischiSSD, infatti, offrono numerosi vantaggi: sono piùresistenti agli urti e alle vibrazioni, sono più potenti,più silenziosi e garantiscono boot-up e tempi dirisposta più veloci. La batteria ad alta capacità mette,infine, al riparo da spiacevoli sorprese anche in assenzadi rete elettrica grazie alle 12,5 ore di autonomia.

Toshiba Portégé R500: il nuovo riferimento per i notebook ultraportatili

ASUS-WL130N, wireless PCI a velocità super

I Gateway VoIP Gsm di permetto-no di convertire il traffico telefoni-co Gsm in traffico IP instradando/ricevendo le chiamate Gsm dallarete mobile aziendale al centralinoe viceversa, riducendo drastica-mente i costi aziendali delle chia-mate di rete fissa da/per i cellulari.La nuova offerta Altesys è costitui-ta dai modelli Gateway Gsm ALT1500, caratterizzato da una scheda

Sim Dual Band, e dal Gateway Gsm ALT 1502, che può alloggiare contemporaneamente 2schede Sim Tri-Band. Entrambi consentono dicollegare la rete Gsm al mondo VoIP attraverso

una porta Ethernet 100 Base-T, esono perfettamente compatibilicon qualsiasi tipo di centralinoVoIP di Altesys o delle principalimarche presenti sul mercato.Entrambi supportano i più comunistandard VoIP e Sip e i protocolliG.711, G.723, G.729 e sono ingrado di riconoscere l’ID del chia-mante e trasmetterlo al telefonoVoIP. Grazie agli algoritmi di Least CostRouting dei centralini Voice overIP, e ai particolari e vantaggiosipiani tariffari che le aziende posso-no sottoscrivere con gli operatoritelefonici mobili, sarà così possibileazzerare i costi delle telefonateeffettuate all’interno di una ReteAziendale (RAM).

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 63

I n v e t r i n aInvetrina

Pentax K100D: fotografie professionali alla portata di tutti

Pratica e intuitiva,ideale per chidesidera avvici-narsi al mondodella fotogra-fia professio-nale. PentaxK100D Super èuna fotocame-ra digitalereflex con sen-sore di immagineCCD ad alte presta-zioni (23,5mm x15,7mm) che, associato ai 6,1 megapixel effettivi,garantisce fotografie perfette anche grazie allafunzione Auto Picture, modalità che, volendo, sele-ziona automaticamente i parametri di ripresa otti-mali. Il vero punto di forza del nuovo modelloSuper è l’originale sistema PENTAX Dust Removal(DR), ideato per prevenire il deposito della polveresulla superficie del sensore CCD e che per la primavolta viene reso disponibile su un modello di classestandard. Inoltre, il sistema Shake Reduction (SR) èstato ideato da PENTAX per ridurre sensibilmentegli effetti indesiderati del movimento della fotoca-mera, anche in condizioni di illuminazioni criticheo, per esempio, con l’ impiego di teleobiettivi o nelcaso si eseguano lunghe pose.

Con un design elegante, compatto nella sua formaslide ed essenziale nelle linee, KS10 è il primo smart-phone di casa LG con sistema operativo Symbian 9.2S60 3.1, un concentrato di tecnologia in pochi grammiper avere applicazioni e Internet sempre in tasca.Questo smartphone offre un'ampia gamma di funzio-nalità come il browser integrato dalle funzionalitàavanzate, l’ampio display da 2,4 pollici con risoluzione240x320 pixel (QVGA) e la tecnologia HSDPA 1,8Mbps.Funzioni quali lo zoom delle pagine, laricerca del testo nelle stesse, la possibili-tà di ruotare lo schermo e i numerositasti di accesso rapido portano l’espe-rienza della navigazione in Internet aun livello superiore. Non possonomancare la tecnologia Bluetooth 2.0,il client e-mail con protocolli POP3 eIMAP4 e un’agenda esauriente ingrado di conservare appuntamenti,rubrica telefonica e biglietti da visi-ta elettronici, il tutto sincronizzabi-le con quanto memorizzato nel PCo con un server SyncML. Il profiloentertainment è garantito dallafotocamera posteriore da 2Megapixel con funzione autofo-cus e zoom digitale 4x, lettoreaudio e ampia personalizzazionedel sistema Symbian 9.2.

KS10: connettività HSDPA per il nuovo smartphone LG

È perfetto per ottenere il massimo dai più recenti computer conWindows Vista. Il nuovo monitor LCD Multifunction Hyundai BlueHHM22W è caratterizzato da un display WideScreen (16:10) da 22”, conuna risoluzione di 1680 x 1050 pixel e un tempo di risposta di soli 5 milli-secondi. Le sue caratteristiche ne fanno la soluzione ottimale sia per unuso professionale sia per il tempo libero. Infatti, la dotazione di connes-sioni digitali ad alta definizione (HDMI) consentono di supportare siste-mi audio video High Definition, come lettori DVD, giochi elettronici,ricevitori A/V professionali, e riprodurre filmati televisivi, immagini evideo al massimo della definizione. Inoltre, il sintonizzatore TV internotrasforma il monitor LCD BlueH in un televisore ad alte prestazioni per

apprezzare film in DVD o VHS in alta definizione.

Monitor e TV: con Hyundai BlueH HM22W, 22” sempre in alta definizione

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64 - .ICT & tech solutions - settembre 2007

P e r s o n a g g i & c a r r i e r ePersonaggi&carriere

Giuseppina Ninni

Atos Origin annuncia la nomina di Giuseppina Ninni qualeVice President della Service Line Systems Integration.Precedentemente a questo incarico Ninni era Director dellaBusiness Unit Telecomunicazioni & Media di Atos Origin.Nel 2000 giunge nel Gruppo SchlumbergerSema comeTelco Business Development Director. Viene poi incaricata,dal 2001 al 2002, dello sviluppo del business nelle areegeografiche IMA (Italy, Middle East e Africa) e SMA (Spain,Middle East, Africa) anche attraverso la conduzione di pro-grammi di cross selling e di progetti basati su soluzioni tecnologicamente d’a-vanguardia. Nel 2003 assume il ruolo di Director Global Key Account di unimportante cliente del settore Telecomunicazioni operante in varie geografieoltre che in Italia, definendone la strategia commerciale e coordinando l’interaforza vendita in tutte le aree dell’America Latina e dei Paesi del Mediterraneo.

Nicola Pozzati

EMC Corporation, leader nelle soluzioni di infrastrutturainformativa, ha annunciato la nomina di Nicola Pozzati aDirettore delle Risorse Umane di EMC Italia. Pozzati hamaturato una profonda esperienza in ambito RisorseUmane, iniziata in Fina Italiana (ora Total Italia) e conso-lidata poi in Nokia Italia, dove è stato responsabile HRper l’Italia a partire dal 2000 con la responsabilità del-l’amministrazione del personale e del miglioramentodelle policy locali. Dal 2004 al 2005, sempre con Nokia, si

è trasferito in Ungheria come responsabile HR dell’unità produttiva che conta-va 4.500 persone, e si è occupato dell’inserimento di 1.500 nuovi addetti. Alritorno in Italia, è entrato nel Management Team italiano e in questo ruolo hasponsorizzato le attività di comunicazione interna e l’implementazione di unprogetto Nokia nell’ambito del Community Involvement, traghettando poi ilsettore Networks verso la joint venture con Siemens.

Enza Fumarola

Infor annuncia la nomina diEnza Fumarola a CountryManager per l’Italia. Nel suonuovo ruolo sarà responsabiledi tutte le soluzioni Infor peril Financial Management, ilPerformance Management,l’Enterprise AssetManagement e la SupplyChain in Italia. Fumarolavanta una grande esperienzanel software aziendale graziealle molte posizioni chiaveche ha ricoperto in SSAGlobal, Baan e in altre azien-de leader nel settore softwaree in società di consulenza inItalia. Prima della nomina aCoutry Manager di Infor perl’Italia, Fumarola ricopriva ilruolo di Direttore GeneraleItalia, Grecia e Turchia di SSAGlobal e precedentemente era

Professional Services Directorper il Sud ed Est Europa del-l’azienda. Dal 2001 al 2003Enza Fumarola ha ricoperto ilruolo di Professional ServicesDirector per Italia, Spagna ePortogallo di Baan.

Roberto Poni

Pentax Italia annuncia la nomina di Roberto Ponia Planning & Strategy Director. Poni ha mosso iprimi passi della sua carriera in un’importantemultinazionale giapponese di elettronica di con-sumo, dove, nell’esperienza quasi decennale, hasviluppato e consolidato significative competen-ze manageriali.

Planning & Strategy Director di Pentax Italia

Direttore Risorse Umane di EMC Italia

Country Manager perl’Italia di Infor

Vice President della Service Line Systems Integration di Atos Origin

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settembre 2007 - .ICT & tech solutions - 65

P e r s o n a g g i & c a r r i e r ePersonaggi&carriere

Juan Sanz

Western Digital Corp. ha nominato Juan SanzCountry Manager Italy & Iberia della divisioneBranded Products. In questo ruolo, Sanz avrà ilcompito di consolidare ed estendere la presenza diWD e dei suoi prodotti retail, come la serie MyBook, sui mercati di Italia, Spagna e Portogallo.Nato a Barcellona nel 1970, Juan Sanz vanta nume-rose esperienze professionali di successo in campoIT. Proviene da Iomega International, dove negli

ultimi 5 anni ha gestito la forte espansione delle attività commercialidell’azienda in Spagna e Portogallo. In precedenza, ha operato inIngram Micro, Santa Barbara e Pista Cero Informatica.

Sales Manager dellaDivisione Display Solutionsdi Nec Italia

AntonioZulianello èstato nominatoSales Managerdella DivisioneDisplaySolutions di Nec

Italia. Zulianello, dopo averricoperto ruoli commerciali dicrescente responsabilità pressoalcuni tra i più prestigiosi distri-butori italiani del canale IT,approda in NEC Italia nel 1989come Channel Manager. Nel1997 gli viene affidata laDirezione Commerciale dellaDivisione Informatica per il ter-ritorio italiano e israeliano conl’obiettivo di commercializzare iplasma, i videoproiettori e lalinea di optical storage. Il 2006lo vede ai vertici della nuovaSecurity Business Unit, dove hal’obiettivo di sviluppare ilnuovo concetto di “TotalSecurity Solution”.

Citrix Systems annuncia la nomina di AldoRimondo a Country Manager per l’Italia. In questoruolo, Rimondo si occuperà di guidare la filialeitaliana, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormen-te il business dell’azienda in Italia. Prima di appro-dare a Citrix, Rimondo ha lavorato in Trend Micro,società specializzata in soluzioni di sicurezza,dove ha ricoperto diverse posizioni tra cui i ruolidi General Manager per l’Italia, la Grecia e la

Turchia, di Business Unit Manager per Italia, Benelux e Nord Europa epiù di recente di Vice President Marketing EMEA.

Aldo Rimondo

Country Manager per l’Italia di Citrix

Federico Carozzi

Acer annuncia la nomina di FedericoCarozzi a Country Manager per l’Italia,con il preciso impegno di rafforzarne laleadership di mercato. La formazioneprofessionale di Carozzi è iniziata, ametà degli anni ’90, proprio in Acer,dove è arrivato a ricoprire importantiruoli di management nell’ambito della Mobile ProductsBusiness Unit di Acer Italy. Passato in HP nel 2005, haoperato nella divisione Consumer, dove ha consolidato lapropria esperienza e ha avuto modo di approfondire laconoscenza del mercato.

Fabio Bergamaschi è stato nominato nuovo ChannelMarketing Manager perl’Italia di Acer. Laureato ininformatica, Bergamaschientra in Acer nel 2003 perseguire la divisioneProfessionale. In precedenzaha operato presso Opengatecon la qualifica diResponsabile della divisioneSoftware.

Country Manager per l’Italia di Acer

Fabio Bergamaschi

Channel Marketing Manager per l’Italia di Acer

Antonio Zulianello

Country Manager per l’Italia di Western Digital

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ai clienti e di sviluppare il businessdell’impresa. Integrare in una solafigura, che non è un direttoregenerale (che ha una visione anchesulla produzione e di gestione)tutte queste mansioni, significariuscire a creare un’offerta davveroincentrata sul cliente, operando inmodo organico. Troppo spesso chisi occupa di vendite ha bisognodelle figure del marketing per lapubblicità o la comunicazione,dimenticando che è importantecostruire il valore di un brand, eviceversa il marketing vorrebberiuscire a trasmettere ai consumato-ri qualcosa di più che il semplice“scegli il mio prodotto perché èbuono”. Il futuro va in questa dire-zione. È chiaro che aziende che nonsono concentrate sulla produzionedi beni incontreranno minori diffi-coltà, perciò questo è un dato difatto. E le aziende ICT hanno aper-to la pista.

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c o n t r o e d i t o r i a l eControeditoriale

Quella che sembrava una stranaabitudine delle aziende della NewEconomy si sta dimostrando comeuna tendenza per moltissimeimprese che operano a livello mon-diale. L’aver posto al centro delleattività aziendali il cliente imponeuna profonda trasformazione all’in-terno dei processi decisionali, sem-plificando la struttura. Una volta,infatti, era necessario avere undirettore vendite per gestire laforza vendite, e un direttore mar-keting per rendere i prodotti/serviziappetibili sul mercato. La tendenzaattuale è quella di unificare le duefigure, perché in ogni caso l’azien-da deve vendere i prodotti e devefare in modo che abbiano unabuona reputazione. Ma, essendociil cliente al centro, è inutile che visiano due strategie distanti e,molto spesso, distoniche. Non hasenso pensare di costruire intornoal brand e al tempo stesso cercaredi massimizzare dal punto di vistadelle vendite, quando oggi è il con-sumatore a essere sempre più pro-tagonista e ad avere ampia disponi-bilità di scelta tra elementi simili.Aziende come Google, per esem-pio, hanno concentrato in un’unicafigura, il Chief Revenue Officer, ametà strada tra un responsabilevendite, un direttore marketing eanche una figura del controllo digestione. Infatti, non conta piùtanto il “come” si costruisce il valo-re intorno al cliente, quanto il fattoche vi sia reale valore e che il clien-te sia disposto a riconoscere uncompenso per questo valore e,naturalmente, che l’azienda troviritorno economico nel fornire ilprodotto o erogare un servizio.

Google, si diceva, ha intrapresoquesta strada, ma è in compagniadi moltissime aziende d’oltreocea-no, che si focalizzano più sulla crea-zione dei margini rispetto al modoin cui essi vengono creati. Un per-corso pericoloso e accidentato? Nonci sembra. Piuttosto è una sceltafiglia proprio dell’avventura dellaNew Economy, dove si vendevanopromesse e, talvolta, si raccoglieva-no briciole. Oggi molte aziendesono concentrate sui numeri, forni-scono “sogni” e al tempo stessocercano di monetizzare immediata-mente la loro realizzazione.Abbiamo fatto l’esempio di un’a-zienda leader nell’ICT, ma di casisimili se ne possono citare moltissi-mi.Questo il preambolo. Ma la figuradi cui si parla chi è concretamente,di che cosa si occupa?Ovviamente si occupa di vendite edi marketing, ma anche di supporto

Marketing e vendite:un solo direttore “revenue”

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