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La casa retica in epoca protostorica Perini - MUSE casa... · 2010-02-19 · I Studi Trentini di...

Date post: 29-Jan-2020
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19
I S tudi Trentini di Scienze Na turali I Sez .B I Volo X LIV I N. 2 I pagg .279-297 1 Tren to 1967 I IIENATO l'EIIINI La cas a re t ic a In epo ca protos torica Gli scavi effe tt uat i negli ultimi an n t In di verse zone de lla reg io- ne alpi na cent ro-orie ntale ha nn o portato alla l uce rest i di abitazioni proto stori ch e. T ali reperti (d is tri b uit i su di un'area rela tiva me nt e vasta c he dai Monti Lessi ni a rr iva al T irol o se ttentr ionale ed all ' En gad in a ) . offron o un ii indicazioni per la conosce nza di quel l' edilizia alpina che è da ri fer ire al l" n orizzonte l'etico l). anche per l'affl nìt à dei resti cu ltura li rinve nuti nel corso degli scavi stessi. Con la present e nota diamo un 'illustrazione di qu egli ele m ent i, dei reper ti in qu estione. che permett ono di tracciare un pri mo q ua dro dei cr ite ri c he furon o seg uiti ne lla cos tr uzione delle abitazioni, appunto retiche l). SANZENO · Val di Non (Trentina) Con gli scavi condotti tra il 1950 ed il 1955, in local ità Casal in i, ven n ero portati a lla luce 'i resti di alcune case. d ell e q ua li, una, pr esso- chè in tegran ella sua strutt ura mura r- la 2). 1.1 Le varie inte rpreraaìoni che :"0 110 sta re da le circa la F unz ione di qu este case. non hanno ancora avuta una proba nte documeutn eione . per cul rimane valido il dubhlo SI' esse debbano essen ' co nsiderat e come loculi ad ibit i ad usi par tic olari o ed nhi tazin ui vere e proprie ( ciò ch e per il momento ri teniamo in questa no ta ). Solo lo scavo di lutto un insedia men to ci pot rà fornire idonee ind icazioni s ul l'u rh anisti r-a di quest i villaggi es ull 'eve nt uuh- uso spec i fico di og ni singola casa. 2} F nc; OLAR I G.. 1959 . Sanzeno nell'Anauniin Civ il lil del Ferro: Forni. Bolog na . Riporta la plan ime l ria dello scavo. relazione e vulutnxione dello stesso.
Transcript

I Studi Trentini di Scienze Naturali I Sez. B I Volo XLIV I N. 2 I pagg.279-297 1 Tren to 1967 I

IIENATO l'EIIINI

La casa ret ica In ep oca protostorica

Gli scavi effe tt uat i negli ul tim i an n t In di verse zone de lla reg io­

ne alp ina ce nt ro-orientale hann o por ta to a lla luce resti di abitaz ioni

proto storich e.

T ali re per ti (distribuit i su d i u n 'area rela tiva mente vasta che

dai Monti Lessi ni arriva al T irolo settentrionale ed all ' Engad in a ) .

offron o un ii indicazio ni per la conosce nza d i quell'ed ili zia alp in a che

è da r iferire all" n or izzon te l'etico l) . a nche per l' af flnìtà dei resti

cu lturali rinvenu ti nel corso degl i scav i stess i.

Con la presente nota dia mo un'i ll ustrazio ne di quegli ele m enti,

dei reperti in questione. che permettono di tracciare u n pr imo quadro

dei cr iter i che furono segu iti ne lla costruz ione delle abit azion i, appu nto

re tiche l).

SANZENO · Val di Non (Trentina)

Con gli scavi cond ott i tra il 1950 ed il 1955, in local it à Casalini,

vennero portati a lla luce 'i resti d i a lcu ne case. delle q uali , un a, presso­

chè in tegra nella sua s tru tt ura mu ra r-la 2).

1.1 Le varie in terpre raaìon i che :"0 110 sta re da le circa la Funzione di queste

cas e. no n han no an cora av u ta una proba n te documeutneione . per cul r imane valido

il dubhlo SI' esse debbano essen' considerate come loculi ad ibit i ad usi par tic olari

o ed nhi tazin ui vere e prop rie (ciò ch e per il momen to ri teniamo in q ues ta no ta ).

Solo lo scavo d i lu tto un insedi amen to ci pot rà forn ire idonee ind icazioni

s ul l'u rhanisti r-a d i q uest i villaggi e sull 'event uuh- uso spec i fico di ogni singola casa.

2} F nc; OLAR I G.. 1959 . Sanzeno nel l'A nau n ia· in Civ il lil del Ferro : Forni.

Bolog na .

Ri porta la plan ime l ria dello scavo. rel azione e vulutnxion e d ello stesso .

- 39 -

Nella presente nota prendiamo in con siderazione appu n to questa

ultima. Essa si presenta com e un grande vano re ttangolare ( m 9.50 x

5.25) scava to entro il deposito glacia le (fig. l) per u na profondità di

111 l 3) .

Fig . l 81I/1z,' //O • Pianta della ca sa l : 200.

(lUC(fI'ut ll dII FOC;O L,\R I G.. 1959 - IImbif'tlti H, 1 )

Per facilitare In letlura dell e piun u-. -ono -egn at e in ne ro le piet re del muro

perimetrale eri in hinn cu que -l le a lla hasc dr-l muro e su l fondo.

I muri perimetrali (quello a NO - il più ben conservato - èalto m 0.80) 050 110 cos tru iti a secco con lastre di pietra di sposte oriz­

zon tal mente e sono collegati con il terreno mor en ico me diante un

rie m pi me nto a ciottoli.

Presso i qu attro angoli dei muri e lungo gli s tessi si a prono,

sim m etrici, degli 'incavi ver tica li a lla base di ciasc u no dei quali si

trova una lustra di pietra . or izzon ta le: gli in cavi ango lari sono pure

3 ) vedi fOGO LAlI 1 G . cita to. la ca ..e tta po nn la denom in azione (Ii : ambie n te

H ..u I.Ri ngrazio la Pru f .ssa Ci llli" Fogulari. :)o/,r ui" te nJetl te III/P Antichità delle

l 'ellez;e che ge n ti lme n te ha volu to met tej-mi a d isposiai éne le Fotografie d i Sa nzeno .

- 10 -

r-ivest iti , lateralmente. da lastre di calcare disposte ver-ticalmente

(fig. 3).

Il fondo c costituito da un ba tt u to di arg illa rossa s tru poggiante

. su lle gh iaie morcnichc .

Fig . :1 S flll:l:'llfJ - Par tirolure della scale n n cost ru itu con pier re d i calca re.

sce nden te H' r"o il corridoio. l' della -oglin iII last re allingres-o alla xona abitabile .

(Folo 8 01Jri"tPIU/,.f1 :Al (fl/f' Allt ichit il delle l ' E'tle::ie.1

L"accesso al locale è dalo da un corrido io di In 3.80 x 1.60 apertolungo il la to SO. Una scaletta di cinque g ra d in i - per uno svil u ppo

in al tezza di m . 1. 15 - scende nel corridoio e d i qu i. a ttraverso una­

pe r tura su lla me d ia na de l m uro SO e larga alla sog lia m 1,70, si entra

ne l vano abi ta bile (fig . 2 ) .

All 'interno, il deposito era fo rm a lo da ter r iccio rossustro mi s to

a molli framm enti di argil la con impronte d i gra tl iccia lo o di sussu

sopra il fondo. uno s trato carbonioso conte ne va abbonda nti rest i cul­

tu rali (fra i qual i. d i par-ticola re rilie vo. parte dell'a r red amen to, u n

ala re. due ch iavi ed una ma n iglia in fe r ro).

VILL - Inns bruck

Durante gli scavi eseguiti nel 1943 , in località (( T urmbiichls ».

ven nero alla luce le stru tt u re muraric. quasi in tegre. di due case 4) .

Fig . 3 Sllll umu . Pu r ticu la re d i UIlO deg li inca vi ver ticali, apert i nel mu ro.0\' (" er a no incassa t i i pa li pu r tami ln sovrnst r ut t u rn di co pe r tu ra . So no visib il i la

piet ra alla ba s... e le la stre ve r t iculi che pro te ggev a no il palo dal ter re no.

(F% S OPTll i ll / r>1/I11!/l ZfI alle AI/f ichitlÌ delle V{, lI f'Z it· )

La prima , addossata a l pendio di un coll e c denominata I ( Heilig­

tum » ( san tua rio ) , è una gra nùe costr uz ion e quadrangolare (In 11 .40 x

8,4·0 ) con rest i di un nuovo m u ro in terno che la divid e in du e vani .

I m uri pe ri met rali ( q uello a N e pa rt e di quello ad O sono Interra tl .

men tre q uello a S è a riempimen to) sono costruiti a secco con pietre

d i media dimen sione c presentano, nell a parte interna, degli i ncavi

ver tica li (d i cm 30 x 25) en tro i quali fu rono raccolt i resti di

pa li ca rbonizzati. poggianti su una pietra orizzon ta le a su per ficie piana

( fig. 4) .

41 :\" " . T~ ~:11 H.. 19H . Die .lllirer- > Sid luug in ViiI. lnn sb ru ck .

o

Il fondo è in terra compaUa. Sul pavimento del va no maggiore

giace una grande pie tra quad rangolare circondata da un ca nale de li­

m irato, all 'esterne, da last re di piet ra fissate verticalmente .

L'accesso è costitui to da u n corridoio. delimita to da grossi muri.

che da l primo ingresso a SE corre lu ngo il m uro E per ripiegare ed

immettersi a ll'interno presso l' angolo NE.

i0 -

. __ _. ." ~~·7.JL ~e; ~ Q W··lSiIìASr ""~

~,;rll·.._ .. ~- - - -- -- ------- - - -- - -

Fi g- . .J VII.I. . Pi anta della grandr- (' 1l~1I d enomin ala «H eillgtum »: le pnrf i

mancan t i sono tru ueggta te . 1 : 200 ,

(riravato du MII.T M:H H.• 19441

" . '1.,;"' ••;. -;.-,.:;fJ ..:..iJG~

~....:.... • - -rl _ A - .:-.;;;'.t;,

'"

<

F ig , 5 VIlL • Pia n ta dr-Ila second -i easn , I : 2011.

( r iClfl'fI /U fIn ) IJLT:'\Ui H.• 194-1)

- u -

All'esterno. si no ia no resti murari di una costruzione (forse pre­

ceden te ) con p iet re a ngolari alla bas e de i mu ri N ed E .

La secon da casa. di dimensio ni pressochè uguali . e sca vata su l

ve rsa n te se tten tr iona le ed è lu terrata su tre lati (fig. 5) .

I muri perim etral i. in di screto s ia lo d i co nse rv azione. presen­

ta no degl i inca vi vertica li disposti simmetrica mente, come ne lla prima

capa n na .

Su l fondo. in terra com pa tta. si ri nvenne un a lli neamen to di

pietre poste trasversalmente da N' a S. rest i di trave ca rbon izza ta ed

una soglia : lungo la mediana lon gitudinale , e s im metr iche ai due

incav i, g iaciono due pie tre a su perficie superiore piana .

L'accesso cons iste in un cor rido io t ar tlco lato e delim ita to da

gross i mu ri) che iniziando da l prolu ngamento del muro N . scende

s ino a ll 'angolo NE. quindi. piegando a gomi to . cor re lungo tutto il

muro E per ripiegare verso lingresso (che presenta un grad ino) a per to

neIrangolo SE.

STA NS . Schwaz (Unterinntal)

Con lo scavo condotto 111 locali tà « Bucgberg », nel corso del

1954 . ven nero po rtat i alla luce resti di abi ta zioni sem in te r ra te . una

delle quali. la « Haus 5 li. quasi in teg ra nella sua s tr u tt u ra mu­

ra r ia s ) .

Ta le abi taz ione con sta d i u n gra nde va no quadrangol are. in ter­

ra ta . di IU 9 x l O. e delimitato da muri a secco. dello spessore di

cm ,')0, costruilo con pi ccol e pi et re . Negli an goli vi sono grandi last re

veru culi: alla base dell 'angolo N O giac e una pi etra (tanto appare

ne lla pl unimet r ia de ll'Allb . 12 - piet ra n . Il - o.c .}. Non vi sono

ind icazioni d i even tua li, a lt re pie tre giacenti in sl tu sul fondo .

L'accesso - a corr idoio - largo poco pi ù di un metro. 1ll1Z13

a SO co n una sca lett a in pi etra. d i tredici gradini . ( che scende verso N)

e prosegue pi egando ad a ngolo verso NE sino a ll'ingresso a pe r to a metà

del m uro O (fig. 6 l .

S ) LII'I'E A.. 1960 . Ein \ orge;;('hichl licile \l'eiler D Ue dem Burgberg von Sta nsbei SchwaFJ:. Sch lern . Schri fte n 199.

L·A . da u n resocon to su i ri su ltati de llo S C8 \ ' O ecu II' pia nte. la possibil e sit uazioneoeigina riu e ..ehem i di ricost ruz ione .

- '4-

Nel livello su pe r -iore ai resti dell a costruzione intercala. fu rono

rinven u te grosse pietre (scivola te dalla sede or ig ina ria ti) e due focolar i,

l 'uno in prossim ità dell'angolo SO e l'altro in corr ispondenza del muro

. E. delim itat i en tram bi da lastre ver tica li.

F ig . 6 51''\ ]'1,'5 . Pi ant a de-lla " Heus 5 Il .

(r;('(lI '(I f a du L I I' I'E A.• 1960)

WATIENS • Volders (lnntal )

Su l coll e (( Himmelreich » . lo sca vo interessante un piccolo inse­

di amen to cin ta to permise d i portare a lla luce i res ti d i ci nq ue case 7) .

6) Llrl'E A.. 1960 c .c . - XetrAhlJ. 14 son o segnate le pietre. nelln posi zione

d i r tnveo tm en to. e l'I ndi cazio ne . secondo l' In terpretaeione dI' irA.. della possibile

sit uaz ione originari a p ri m a dello sc ivo lamen to ,

i l KASS ERU LU A. • • 1957 . D iI' l 'orgf!sc h ic h tlichf> N it'fierJflssulJf, au] dem

• H i mme ìr e ìch " bei lF rJlt f' l lS. Schl ern . Schnfte n 166.

L·A . da un 'am pia re [az ione de llo H'a\'O e sue valu taz.ion i , r ipo rta ndo. olt re

le !-in ,!1:olf' pian te. una plan imet ria genera le dellI n ..edtame nt o n-cint a to e che. olt re

II" ca-e, com prende pur.. una profo nd a cis terna.

V A. int erpret a i rest i alla luc e come locali ad ihili n r-an ti na e cucina sopra

i q ua li doveva tro varsi una casa o blocco.

triliel'o IL PE Il I:\I)

- -J5-

Esse sono di sposte lungo il pend io, addossate alla roccia che i:­sta ta Iavora tu. dove nec essar-io . per gli opportuni adat tumen fi.

I muri perimetrali in terni. costruiti a secco, poggian o ge ne rnlme n­

te contro un terrapien o. nei lat i a valle .

; \'; l ~(j

.... ..'

Fil: , 7 .\I lm tt'spi di Sj'r.~f} . P i llll(lI dt>Il,' du e t-a-e (P Il dl";;l r ll In :!" n ..in i..Ira]200.

I resti di qu este case l'ip ropongon o. nella par te iuterram, lo

schema de lle plan imetr ie precedenti: la I ( di 111 7 x 4 .50 ricorda la

casa n . 2 di Vi lI. la Il que lla di Stans. m en tr e la V. cost i tuila Ila

d ue vani con lungo e com plica to accesso a co r r idoio. assomma le due

pian te precedenti ) .

N'l'Ile adlucenze di ciascuna dell e prime tr e ca se, ad un li vello

su pe r iore. vi se no a ltre tre piccole case lle (In 2 .80 x 2.50 Il, l ] prive

di ac cess o a corridoio e che il Kesscrolcr considera come pertinenze

de ll a prima .

Nei deposit i intern i. olt re ad abbondan ti ca rboni. si rin vennero

a rg ille di tamponamento.

MONTESEI DI SERSO . Pergine (Trentino)

Duranto gli scavi co ndo tti Ilei i\lont cs.ei neg li a nni 1963 e 1964

vennero alla luce le strut ture m u rar-le Ili due case. in buono sta to d i

eo nse rvaaione (fig. 7 ).

- ~6 -

Fig . 8 MOli/t' sei d i Serse - l re -s ti della 1" ca~a vist ì da O.

( tifi B ROGLI O A.. P Enl :>; 1 n.. 1964)

La prima casa ~ ) e form at a da un vano sem in ter ra to lungo

In 7 x 4,30.

I muri peri met rali - a secco - so no costru iti con rozzi saS51

di perfid o. pi uttosto g rossi sul Ialo O e posti ve r tica lmente : lungo tutto

il perimet ro non vi sono bas i di fondazio ne (fig. 8) .

I muri raggiungono l'a ltezza di m 1.70 a :N e di 111 l a S. dove

il Ilvel!o del terreno r isulta a lza to da un grosso terrapie no (largo

In 1.80 ) e deli mit ato a S da un mu rett o otten u to con m at e r ial i di

riporto ri ca va to nel co rso della cost ruzio ne dell a casa 9) .

Il Fondo, pi an eggiante. è form a lo da uno st ra to cii ghia ia com­

pressa e p resenta due buche : una , dci diamet ro di cm 40 e profonda

crn 40. l'altra, efissoidale , di cm 70 x 4·0 e profonda cm 20.

SI BnoGLI o A .. P E llI N I R ,. 1964 • Hisuhuìi di lino >it' UVO nelluhi tuto prei storicodei .\ Iontesei d i Se rso in Valsuga na : Il Studi 'I'rent in i di Se. Nat ural i ". XLI n. 2 .

9) Il rilievo st rn fig ru fien all a fig. 2 d e l lavora ci tato. sta rebb e Il d im ost rare

come lo strato (3 co rrispo nda a l livello superiore o r- igi na rio del terra pien o.

- n -

AUa base degli angoli vi sono delle pi et re a superficie super iore

pianegg ian te, allinea te con altre, sim metri camen te f ra loro, post e alla

base mediana dei muri , mentre una è al cen tro del fondo (fig. 9 ) .

. L'eccesso è form a lo da un corridoio a piano inc li nato, d iscen­dente da E verso l'angol o NE. Esso è delimit ato a N da un muro lungo

m 3.50 (che , sos ta nzialme n te , è il proseguim en to del muro N della,casa ) ed a S da un muretto di ID 1,80, in izia n te con una pi etra ver ti-

ca le. L'apertura d 'ingresso è delimitat a , su l fondo da una soglia d i

pietre alli nea te.

All' in ter no furono locali zzati , durante lo scavo, dei grossi caro

boni - residui d i pali - specialme n te in corrisponde nza dell e p ietre

d 'angolo e de lle mediane ; al ce nt ro, vennero raccolte una rozza mani ­

g lia ed al cuni ganci d i ferro .

Ad una d istanza di m 2,70, ad O dell a casa sopradescrittn, ne èsta ta portat a alla luce una secon da IO) che m isura In 7 x 6, 80 ( fig. 6 ) .

Il suo muro p erimet ral e. esegui to a secco, è fo rm ato a tratti da

grosse pi etr e verticali e a tratt i da p iccole p ietre sovru pposte roz ­

zam en te ; a N ed a E V I sono inolt re dei muretti arretrati di con­

solidam en to.

Il m uro. che manca di fondazioni, poggia per circa i 3 /4 del

suo svil uppo su gh ia ie, ad un li vello superiore d i cm 4 0 rispetto al

Condo dell a cusa. II muro N raggiunge. dal Co ndo, l'altezza massima

di m 1,70 mentre que llo a S è di un so lo m etro.

Il fondo. piu ttos to irregol a re, e posto ad un li vello infer iore di

cm 80 risp etto a lla pr ima casa. è a gh ia ie ed a pi etrame; nella zona

~E p resen ta una supe rficie quadrango lare di com pless ivi m q 16,50,

più a lta di cm 40 risp etto a tu tt o il res to del Condo.

A l ce n tro sporge da l fond o. per cm 55, un grosso m asso di por­

fido di m l,3D x 1.50 con su pe rficie super iore in clinata verso NO,

solca ta da un canale profondo cm 9 e scende n te verso O.

Dalla base del masso cen tra le corre su l fondo, sino al m uro S,

una sog lia d i p iet re allinea te ed a su perficie su pe r iore piana li vellata

(la altre piccole la stre . In cor risponde nza della sogli a, all a base del

m u ro O, si nota una risega ( lu nga m 3.8 0 x 0,20 x 0,25), ' pu re

livella ta . a tratti, con piccol e la stre di porfido. A lla ba se del m u ro E

SI presentano i resti di un 'altra r lsega . T utt i questi elem en ti si t ro-

lO) P EHI;'l1 H., 1965 . R isult at o dello scavo d i un a ca pa nna de ll'oriz zonte re tico

nei Mon tcsei d i Sceso: Stud i Trent ini d i Scienze Na tu rali XLII . n . 2, see. B.La not a contiene l'Inventa rio t" la pos izion e dei reperti.

- 48 -

Fi g. 9 MOllt esei di Sersc . P art icol are con una de-lle pi etre alla ba se t1 (>1 muro.

su lla q ua le poggiav ano i pali port an ti III sovrust rut tu ru {Ii ccperturu.

vano con la superficie superior e pressochè allo stesso livello, come

pure altre du e pietre. poste l'una. al cen tro tra il muro E e la soglia,

l'a ltra, al punto medio della soglia stessa ( fig . lO) .Altre pietre sono poste nell 'angolo NO e lungo il muro N .

Si acced e alla casa da du e ingressi ape r ti su l lato meridionale e

sepa ra ti da u n basso m uretto a riempimento.

Men tr e l'accesso ad O è in gran parte di strutto. quello ad E

con serva ancora in buone cond izion i il prospetto aper to nel terrapien o.

lungo ID 3,60 e che, in izian do con una risega d i m 2. termina alla

sog li a d 'ingresso con un basso muretto.

A S sono ancora visibil i le pie tre delimitant i. all'esterno. ilterrapieno che fa corpo con quell o della P casa.

All'I nterno. durante lo SCavO. fu ro no rileva ti gross i carboni lungo

muri . presso gli angoli. sopra la sede centra le e lungo la mediana .

In corrisponde nza dei due ingressi ven nero raccolte due manigli e

In ferro a testa d'a r iete, una delle quali molt o ossida ta e com pene­

trat a a frammenti di legno. Tra gli abbondanti resti cult u ra li venneropure raccolti pa recch i ga nci in ferro ed u n ala re pure in ferro.

- H -

Fig . lO M Olltese i (Ii Se rso • l r es t i de lla 2<1 cu-u vtsn da N.

(foto M. PE RI:";I)

RAMOSCH • Engadina

Sulla som m ità de l colle c( La Menata » ven ne porta ta alla lu ce

la stru tt u ra m urur ia di un a gra nde casa di m 12 x 12 Il ).

I rest i dell a stru tt u ra , in d iscreto s ta to d i conser vazrone. con­

sistono in gross i m u ri a secco con riem pime nto. dell o spessore di

m l ,50.

Interna ment e . tutt ' int o rno a lla base dei muri. co rre u na risega

regola re . a l Ia lo es ter no della quale. ad in le rm ittenze di m 3 circa,

sporgono delle pi etre. allinea te con altre quattro aven ti una eguale

superficie su periore e poste su l fondo (qu i assai irregol are ) allo stesso

livello.

Il ) FREI 8.. 1958-59· Die Au sgrahu ng auf der ,\ Ioll a la be i Ha mosch im Ilnter­

engadi n 1956·5 7 Jehrbuch der Schw. Ge:;.ells f . Urgeschichte Band 47. 1958·1959.

Qui i! r iportat a la plen ime-trie completa dello scavo,

- 50 -

Antistante all 'ingresso , aperto sull a mediana del muro N O, si

presenta un piccolo vano aperto e r ipa ra to a NO da un muretto più

grosso dei du e laterali .. Resti di una c~st ruzione più piccol a furono me ssi in luce nelle

adiacenze. ,,,,,,,,,,.., I---l~ \''' ''0'''' 'I / I\10G1J- \I \1\ ~) - ,, ~ ,,~l\\~ r- ~t'A. \(''''II "",",,,,,,,,,,,,,,,,,,,,1\ ..'

Fig. Il S. AllllU di A liuedo . Pianta dell a casa su l Costcgion d i Mente Loff u.

I 200,(da BATTAGLIA R., 1934)

S, ANNA DI ALFAEDO " Verona

Lungo il costone roccioso del Cos teg ion di Monte Loff a, furono

rinvenuti resti di cas e di spo ste a terrazzo. mentre su lla sommità fu

scoperta una grande casa sern in ter rata 12).

II piano abitabile . a pianta quadrangolare, è lu ngo m 7,50 e

largo In 5,25 (fig . Il). I muri perimetrali. ben conservati , sono for-

12) BATTAGLI A R .• 19 3 4 . S. Anna d i Alf aed o . Hesti di un san tuario vene to­

galli co: Notiz ie degli Scavi vol. X 4°.Pur rifer ito ad alt ro ori zzonte . si è ritenu to opport uno ri cordare q uesto docu ­

mento anc he per 11.1 p resenza d i re st i di tazze Sa nzeno. reperto . questo. che pot rebbe

testimoniar e st re ul rapporti con l'ori zzonte retico del Tren tino .È da ricordare che a Rotzo ( v. PELLEGRI NI G.• 19 15 • L a stazione Preromana

di Rolzo; A tt i Jet. Ven. Se. Le. Arti LXXV) Furono scopor tt resti di case semiuter­rate di cu i una d i m 8 x 4. rife rite al l'o rizzon te gallo-vene to; manca no però precise

indicazioni di possibili ra pport i con orizzont e refico della confina nt e Valsugana .

( Foto Soprilltt'lJ tien za alle Antichità delle l'",lIt>::ie)

- 51-

Fi le , 12 . S. AlIlIa di A I/aedo. Pa rticolare (lei muri peri me tral i 8 Itra ndi lest roni\"(· rt i<'a li .

mat i da g rossi lustron i quadrangul uri , d i ca lca re, messi in posIzIOne

vertica le e pogg iant i. senza fondamen to. su l fon do roccioso ; su l Iato

mer id iona le, in vece, ess i sono ten uti ri tti da alt r i rob usti last roni

posti a rincalzo ( fig. 12). Mentre il muro ra ggiunge i m 1.50 d i

altezza. que llo meridionale è di cm 70 . IJ fondo è dato dalla roc cia

111 si tu o

L'a ccesso alla casa è formalo da un cor r idoio ( lu ngo m 3,5 0 x I )

a ll inea lo al mu ro meridionale. de limita to da Iastroni ver tica li ed in

comun icaz ione con un a ltro co r r idoio corre n te lu ngo la rocc ia c pure

detimituto da lnst ron i. l'ingresso a l vano ab ita bile è a pe r to nell 'a n­

golo SO .

NeIri nterno della casa ve nnero trovati allri lastron l. a quo te

diverse od obliqui. c he però non sem bra va no in posizione orig inale .

Fra i resti cult u rali mancavano (fucili riferibili all'nrreda men tc della

casa.

* * *Da lla docum en tazione che ne abbiamo è da no tare. anzitu tto. ch e

tutte le case deIrori zzontc reti co prese nta no lo s tesso me todo stru t-

grossi resti ca rbon izza li d i

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turale e ripetono lo s tesso schema a pi anta q ua dra ngolare 13), va­

riando solo in particolari accessor i (anc he le dimensio ni non presen­

ta no notevoli dive rg enz e; la « Hcrrenhaus l) de lla Motta ta , app un to

per le sue notevoli dimensioni. è da ritenersi un 'eccezione).

Ge nera lmen te è s tata adotta ta la cos truz ione sem irrter ra ta, s ia

pure co n part icolari ada tt amen ti alla conformazio ne del terreno. Le

case di Sanzeno sono infa tti scavate nel deposi to morenieo e cosi

pure quella di S. A n na di Alfaedo. Ai Montese! di Se rso, dove ilsuolo s i p resen ta in pendio. è sta to invece necessario ri al za re il ter­

reno a va lle con la cos truz ione di terrapieni ( pe r i quali venne usato

il materi al e dallo sca vo dell e fondazi oni delle case). A Viii , infin e, si

trova no tratti di g ross i mu ri a r iem pim en to 14) "

Altro eleme nto com u ne a quest e cos truzioni e l'accesso a cor­

ridoio (articola to , negli esem pi d i Vi fl: fo rmato da una se m plice.

lunga apertura ne l ter rapieno. nella 2 :1 casa di Serso). Ov u nque esso

si presenta cu ra to negli elementi costru tti vi. il che è part icolarme nte

test imonia to a Sanzeno . a Sta ns. dove abbia mo a nc he u n ese mp io di

scaletta. in pietra . d iscende n te.

I muri risultano tutti cost ru it i con la tecnica a secco . solo che

esse ndo s ta to usato il m at eriale repcrihile in loeo l' esecuzione è va­

riam ente cu ra ta . È da notare la to tale manca nza di u na base di fon­

dazione (ai Montesei , i muri arri vano addirittura a poggiare sulle

ghiaie ad un li vello su pe r iore rispett o al fondo 15).

È ino ltre da notare che in tu tt e le case sono sta te trovate delle

pie tre s im metr iche alla base degli a ngoli. o lungo le m ed iane. op pure

alla base degli incavi verticali (al che fa eccezio ne la casa di S. An na

di Alfaedo).

Infine. com u n i a tutte le case sono

pali e tra vi.

Dagli element i sup radescri tt i possiamo trarre dell e indicazioni pe r

una illustrazione dell e case retichc (fig . 1 3). limitatamente, però . a

quella loro parte in cu i è s ta ta usata la pietra (non altre ttan to èpossibile pe r la sovras tr-u ttu ra lignea - quantunque u n atten to esame

Il} Per age vola re il raffronto si è limitata la descrizion e a quei repert i che

presentano u na st ruttura muraria presscehè in tegra . IlUr do vendo not are ch i' i rt"Sli

r-invenuti f ramm en lari. no n divergono dai primi.

1.f) Solo alla .:\Iott ala abb iamo la cos tr uzione soprassuolo .

15) So lo casua lmen te v i poss ono essere d e i mu ri pn/ot~i8n ti su fondo roccioso .

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Fig. 13 Illust razione> - !iia pure ipotet ica - <1e-118 r-a sa n-ti ca. husal a. prjue]­l..afme nte , sui re..ti delle P easn del .\Ionlt";«' j di Serso.

Sotto . ~'z iOlw mediana della stessa: ....mo !'t"!tn a1i con t ra tto più ~ros.." o i rest i

rinven u ti in vitu ( (Ii "f'~no R. P ERI:'IiI I.

dci resti ca rboniosi e della loro posizion e ce ne possa fornire pa rce­

chi el ementi d i conoscenza 16).

È a nzitu tt o da r-ileva re che le case e rano norm almen te se mi n­

terrale. con m uri peri metrali aventi la fu nzion e di con te ne re il ter­

reno e. quindi. di alt ezza variabi le a seconda del livello del suolo.

Q ues ti muri non ernno clem en ti por tant i. dat o che tal e fu nzione era

lb) Nf"gli ~ri ll i . qui ci la li. si è cercate d i in terpreta re la Funzi one dei reper t i.

(' d i d e lin ea re. più o menu la strut tu ra d("II(" sillJ!olf" enst-,

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af fida ta a gro~si pali ver ticali (dei quali s-i rinvennero chiare e pre­

cise tracce ) incassati in a ppos iti incavi verticali lu ngo i m u ri pe ri ­

metrali e poggianti su lla pi etra alla base degli incavi stess i ( il che

permetteva di preserva r]! dall'umidità), come nell e case di Sa nze no

e ViIl , o poggia n ti sulle pietre a ngola ri e su alt re sim metr iche. poste

alla ba se dell e median e dei m uri ed al ce nt ro de l Condo. come in

quelle de i Mont esei.

I pali reggevano la copertu ra e quei tra tti dell e pareti che spor­

geva no da l suolo.

A ppu n to ci rca la pa rt e sporge nte dal suolo , sembra SI8 da

esclude re. sta ndo ai resti carbon izzati e tenendo co n to del di slivell o

dei singoli m uri. che vi po tesse essere una sovrastrutt u ra a blocco.

t quindi prohabile che i t ratt i d i parete sporgen ti dal suolo fosse ro

tampon at i da ass i to, oppure a g raticcio con r ives ti me nto d i argill a

(così potrebbero essere inte rpretat i i fr a mmen ti d i arg ille, co n im­

p ronte, di Sanze no ed i cune i ad a rg ille rosse dei Mcntese i].

N u lla sa ppiamo con certezza del metodo costru ttivo del tetto .

A S. A n na d i Al feedo. i lastron i r invenut i nell ' interne de lla casa

ne vennero in te rpre tati come probab ile coper tura (siste ma tuttora in

uso in r us tici dell'altipiano (lei Lessini) ; a Sa nzeno, invece. pa re ch e

fos se form at a da fr asche in tonaca te con a rg illa oppure co n pag li a

(sis tem a, ques to. che sem bra pre vale n te men te adott a to a n che nelle

alt re case). Non è poi da escl ude re che il te tto fosse u lteriormente

cope rto co n zolle di terra e sassi d i co nso lidame nto (così po tre bbe

esse re interpret at o Fabhonda nte stra to d i ter ra. conte ne n te carbo ni

della s tru tt u ra liglll·a . r inve nu to all 'i n te rno dell e ca se de i Moutesei

di Se'50).

In quan to a l pavimen to , po tev a esse re m terra. come è ben

documentat o a Sanzeno. o co nsis ten te in u n im pian to ligneo. come

nella seconda casa dei l\lon tesc i di Serro 17) .

t possibile che le abhnaionl di maggio re dimensione fo....sero

su ddivise in più vani a mezzo di pa ret i d i legno ( u na documenta­

zione del ge ne re viene però solo da Vii I. dove è vis ibile all'i n te rno

una soglia di sassi e res ti d i ca rbon i).

17) Queet'Implan tt to era documen tato d al rin ven imen to d i abbond anti ca rhon i.

poggia va su lle r iseghc allH base (le i m u ri (" su lla SO~IiR ce n t ra le. Dello s les!lo ti po

era il pavimen to dell ' " Herren haus J) de lla :\ 1011018 . i cu i muri pceìm et ral l !lopras­

suolo avevano il solo compito d i consolidare lutl a. la parte Iig nea ,

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Una particolare cu ra era riservate all'accesso che presentava un

corridoio coper to e che verosimilmente doveva riparare l'ingresso

dalle intemperie. Quest 'ultimo era ch iuso da una porta di legno con

manigli a in ferro. com e è documentato a Sanzeno e Se rso 18).Ben PO('O conoscia mo dell'arredamento: è (la presumere che

fosse povero. rudimental e ed in legno (il che porta a cre de re chela scomparsa de llo stesso sia sta ta de terminata da incendio). I molti

ganci d i fe rro, raccolti a Sa nzeno c Serso (qu i ne venne raccolto uno

ancora con ficca to in un grosso carbone). ci inducono a pensare che

"e ne fosse ro parecchi infissi nelle travi e che serv isse ro . per appen­

dervi oggetti d 'uso.

Quantunque. sia a Sanzeno ehe a Serso. siano sta ti rinvenutidegli alari in ferro. non fu rono individuati rest i di focolare. sicchè

ne rimane a ncora p roblematica la for ma e la u bica zion e.

APPENDICE

Una ill us trazio ne delf'abitazione retica fu proposta in un irrte­ressante lavoro del G RE IFEN IJE RG 19) . il quale, raffrontando le p iante

delle case d i Vi II e qu elle di alcune case a strutt ura mista dell 'Alto

Ad ige , ne fa notare la singola re convergenza: Ie tto. questo, che lo

in d uce ad istituirne un parall elism o st r utt u rale .

Le case dell 'Alto Adige cui si è riferi to il Greife nherg sono

addossa te a l pendio del m onte e present ano una stru ttu ra muraria

- legata in malta - che forma u n accesso a corr ido io ed un gran de

va no adibito a depo sit o. mentre sopra i m u ri è apl)oggia ta la sov ra­

stru ttu ra Iign ea . agettante , adibita ad ahlta aion e, Il G reifenherg scr ive

che le capanne di ViII dovevano essere come queste an tich e case

de ll'Alto Adige. che cost ìtuì rebbe rc, pertan to. il modello della abita­

zione ret lca.

In base ag li ultimi rep erti non sembra però che questa tesi Siaverosim ile. Infatt i. esclusa la pianta d ell a stru tt u ra rrrurarra - elo­

que n temen te illus trata dall ' Au tore citato - molt o sim ile . ved iamo

IS) Forsr- q ueste pori '" l'ol evano anche essere chi use da un a gr ande ch iave delle

quali . pe rò. si eb bero. sinu ad ora. d euli esem pi solo a Sa nzeno : ved i: FOCOLA RI

G", 1956 . Ch iavi in uso presso le popolazion i vene te a lp ine. Alli de l I Conveg no

[nter-naainn a lr- Padano d i Pele enologia .

19) G hE It"E:'\BE RG H.• 1953 • Uralpe n léndi sch rat ischee Hausbau in Siid ti rol.

d",r Sc hlern .

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che nelle case mi ste dell'Alto Ad ige i m uri sono elemen ti portanti

mentre non lo sono quelli de lle case re tic he . pos to. t ra l 'altro, che

gli stess i non su pe ra va no il livello del terren o ma ne seguivano

• l'andamento in pendio. pcr cui non potevano sos tenere un a sovra­

s tru tt u ra lignea , abita bile.Anc he la q ua n tità dei carboni r inven u ti ne llo scavo dell e case

non è tal e da confe rmare una costruz ione sov rasta n te in legno . D 'al ­

tronde. a nch e la stessa posizion e de i res ti cu lturali re perit i sia a

Sa nzeno che a Serso sta rebbe ad indicare che proprio il va no sem ino

terrn tc era quello ahitahile 20).L'ipotesi di u n 'a bitaz ione m ist a con costruzion e su peri ore a blocco

t.' proposta anche da l LII' I'E. ch e, a ta l fine, si è r ife r ito alla r H aus 5 »

di St ano (ved i AlJlJ . 16 e 17 in o.c. },

Egli r it iene , infa rt i. che i rest i in terrat i fosse ro de stinat i a can­

tina e che il vano abi tabile fosse costitu ito da una super iore eostru­

zione a blocco (di m 16 x Il).

Tal e abitazione. sempre seco ndo il Lippe, doveva pogg iare eu

u na fondaz ione di grosse pie tre (quelle ri nven u te nel livello supe­

riore e scivola te dall a sede originaria . come in Ah I> . 14 o.c.] ch e

formavano u n perimetro a rre tra to di ci rca u n metro r ispe tto al muro

interra to.

La documentazione prodotta non è peraltro su fficien temen te

probante . per cu i a nc he la tesi sosten u ta dull 'uutore in parola non

d sem bra del tutto convincente .

20 ) La cas a serni n te r rutu , (' 01 1 st ru tt ura lignea por ta nte. dalle or ig ini assai remote.

ern d iHu"a in tutte il medio Eu ropa perd u ram]o si no a lla nost ra epucn eon verieSl'lll l' i m-Ila va lle ile-! Da nu bio.


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