LINEE GUIDA SEGi “Un punto di partenza
per un percorso condiviso”
Paolo Casadio
Ginecologia e Fisiopatologia
della Riproduzione Umana Dir. Prof. Renato Seracchioli
Università di Bologna
REGOLA DELLE 6W
WHY («Perché»)
WHO («Chi»)
WHAT («Cosa»)
WHEN («Quando»)
WHERE («Dove»)
5w
+ HOW («Come»)
Royal Free Hospital, London
OUTPATIENT INPATIENT OFFICE
SEE & TREAT
CHIRURGIA MINI-
INVASIVA
DIAGNOSTICA
OPERATIVA
CHIRURGIA
RESETTOSCOPICA
PERCHE’ LE LINEE GUIDA?
AMBULATORIALE
ISTEROSCOPIA
OPERATIVA
AMBULATORIALE
Royal Free Hospital, London
PERCHE’ LE LINEE GUIDA IN ITALIA?
Stefano Bettocchi
Ivan Mazzon
Luca Mencaglia
Giampietro Gubbini
Diomede Pantaleoni
CARENZE LEGISLATIVE E ORGANIZZATIVE
PERCHE’ LE LINEE GUIDA IN ITALIA?
DIFFICOLTA’ DEI MEDICI A RELAZIONARSI CON GLI
AMMINISTRATORI/BUROCRATI SSN SEMPRE PIU’ LONTANO
DALLE ESIGENZE DEI CITTADINI
ESTREMA VARIABILITA’ LEGISLATIVA
- Interregionale
- Intra-regionale
- Intra-ospedaliera
PERCHE’ LE LINEE GUIDA IN ITALIA?
ESTREMA VARIABILITA’ LEGISLATIVA
PERCHE’ LE LINEE GUIDA IN ITALIA?
+ ELEVATO NUMERO DI
ISTEROSCOPISTI
= ESTREMA VARIABILITA’
MODALITA’ DI ESECUZIONE
Immagine fantasiosa di famiglie di partito guelfo e ghibellino, opera novecentesca di Ottavio
Baussano per l'aula consiliare di Asti
CO2 vs SALINA
SPECULUM vs VAGINOSCOPIA
SEE & TREAT vs RESETTOSCOPIA
MONOPOLARE vs BIPOLARE
GUIDELINES IN OFFICE
HYSTEROSCOPY
Dott. Vittorio VILLANI
U.O.C. Ginecologia – Ostetricia
Ospedale “Sandro Pertini” - Roma
Dott. Attilio Di Spiezio Sardo
AOU Federico II di Napoli
Dott. Mario Franchini
Freestanding Palagi
Azienda Sanitaria di Firenze
Dott. Paolo Casadio
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Bologna
Coordinatore
Dott. Pasquale Florio
Università di Siena
U.O. Ginecologia e Ostetricia di Empoli
Dott. Gioacchino Gonzales
U.O. Ginecologia e Ostetricia
Ospedale Civico - Palermo
Dott. Giovanni Pontrelli
Ospedale Sacro Cuore
Negrar Verona
Silvia Minozzi
EDITORIAL BOARD
“Un esperto è una persona
che ti dice una cosa semplice
in un modo così confuso
da farti sembrare
che tu non abbia capito”
W.D. Castle
Harvard Medical Bulletin, 1955
1. Limiti delle linee guida del RCOG
- Utilizza un sistema di corrispondenza rigida fra livelli di evidenza
e forza delle raccomandazioni
- Non sono indicati i criteri di inclusione degli studi
- Non vi è valutazione della qualità metodologica degli studi
- Non è aggiornata al 2011
- Non vi è stato un processo di peer review interno/esterno
- Alcuni aspetti procedurali non sono stati trattati
Necessità di adattare le raccomandazioni alla realtà italiana!!
BACKGROUND
Le linee guida ITALIANE basate sull'evidenza si sono valse della competenza di
una EPIDEMIOLOGA con elevate competenze nello svolgimento di revisione
sistematica della letteratura e sulla produzione di linee guida
Supporto tecnico e scientifico:
- definizione dei quesiti clinici
- ricerca bibliografica
- estrazione dei dati dai lavori scientifici selezionati
- valutazione della qualità metodologica degli studi selezionati
- definizione del sistema di grading delle evidenze e della forza delle raccomandazioni
- preparazione delle tabelle di evidenza e documenti di sintesi
Silvia Minozzi
Linee Guida Europee per la garanzia della qualità
per lo screening e la diagnosi del carcinoma
colon-rettale
Linee Guida Europee per la garanzia della qualità
per lo screening del carcinoma della cervice
uterina (IN PROGRESS)
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
Metodo per la preparazione di linee guida
• Definizione dei quesiti clinici e PICOS dall’Editorial Board con il sostegno dell’epidemiologo
P. Caratteristiche della popolazione in esame
I. Intervento su cui si concentra la domanda
C. Intervento di confronto ricevuto da un gruppo di
controllo o di riferimento
O. Misure di outcome rilevanti per il quesito clinico
S. Disegno dello studio
Metodo per la preparazione di linee guida
• Ricerca bibliografica (fino a Dicembre 2011), preparazione di una tabella di evidenza per ciascun studio incluso e stesura di un documento di sintesi per ciascun quesito clinico (epidemiologa)
• Stesura di bozze dei capitoli sulla base della ricerca bibliografica e analisi della letteratura (epidemiologa)
• Peer-review delle bozze (editorial board + epidemiologa)
• Revisione finale ed editing delle bozze (editorial board + epidemiologa)
GRADING SYSTEM
• Qualità delle prove
• La misura in cui si può essere sicuri che una stima di effetto o l'associazione è corretta
• Forza della raccomandazione
• La misura in cui si può essere sicuri che l'adesione a una raccomandazione farà più bene che male
GRADING SYSTEM
LEVEL OF EVIDENCE
• Per la classificazione del livello di evidenza i seguenti domini sono stati considerati:
- Disegno dello studio - Tipi di risultati (immediatezza) - Qualità metodologica - Coerenza e precisione dei risultati
LIVELLI DI EVIDENZA
GERARCHIA DELLO STUDIO • I diversi studi randomizzati e controllati (RCT) o revisioni
sistematiche (SR) di RCT, tenendo conto dell'eterogeneità
• II studi randomizzati con dimensione del
campione ragionevole, oppure 3 o meno RCT con ridotte
dimensioni del campione
• III studi di coorte prospettici o retrospettivi o revisioni di
studi di coorte; studi di accuratezza diagnostica
• IV studio retrospettivo caso-controllo o revisioni di studi
caso-controllo, analisi delle serie temporali
• V serie di casi, prima / dopo gli studi senza gruppo di
controllo
• VI parere di esperti
FORZA DELLE RACCOMANDAZIONI
• A intervento fortemente raccomandato per tutte le pazienti
(dovrebbe essere proposto a tutte le pazienti)
• B intervento raccomandato (dovrebbe essere proprosto ma
non necessariamente a tutte)
• C l’intervento potrebbe essere considerato, ma con
l'incertezza circa il suo impatto (potrebbe essere
considerato su base individuale ma non a livello nazionale)
• D intervento non raccomandato (non dovrebbe essere
eseguito)
• E intervento fortemente non raccomandato (NON DEVE
essere eseguito)
Metodo per la preparazione di linee guida
• Definizione dei quesiti clinici e PICOS dall’Editorial Board con il sostegno dell’epidemiologo
RACCOMANDAZIONI
• A intervento fortemente raccomandato per tutte le pazienti (dovrebbe essere proposto a tutte le pazienti)
• B intervento raccomandato (dovrebbe essere proprosto ma non necessariamente a tutte)
• C l’intervento potrebbe essere considerato, ma con l'incertezza circa il suo impatto (potrebbe essere considerato su base individuale ma non a livello nazionale)
• D intervento non raccomandato (non dovrebbe essere eseguito)
• E intervento fortemente non raccomandato (non DEVE essere eseguito)
• I: diversi studi randomizzati e controllati (RCT) o revisioni sistematiche (SR) di RCT, tenendo conto dell'eterogeneità
• II: studio randomizzato di dimensione del campione ragionevole, oppure 3 o meno RCT con ridotte dimensioni del campione
• III: studi di coorte prospettici o retrospettivi o revisioni di studi di coorte; studi di accuratezza diagnostica
• IV: studio retrospettivo caso-controllo o revisioni di studi caso-controllo, analisi delle serie temporali
• V: serie di casi, prima / dopo gli studi senza gruppo di controllo
• VI: parere di esperti
PICOS for infertility
Does diagnostic and/or operative hysteroscopy performed before the first IVF improves pregnancy rates?
2 STUDIES
CONCLUSIONS
“ A beneficial effect of hysteroscopy is reported, but needs to be further investigated” (LEVEL OF EVIDENCE III)
El Toukhy 2008; Shawki 2011
PICOS for infertility
Does diagnostic and/or operative hysteroscopy performed after one failed IVF before the further IVF attempt improves pregnancy rates?
NO STUDIES
CONCLUSIONS
“ There is no evidence on the efficacy of hysteroscopy after the first implantation failure”
PICOS for infertility
Does diagnostic and/or operative hysteroscopy performed after two or three failed IVF before the further IVF attempt improves pregnancy rates?
5 STUDIES
El Toukhy 2008; El Toukhy 2009; Makrakis 2009; Bosteels 2010; Shawki 2011
CONCLUSIONS
“ There is accumulated evidence that hysteroscopy is beneficial for women experiencing implantation failure after two or more IVF “ (LEVEL OF EVIDENCE I)
RACCOMANDAZIONI
• A intervento fortemente raccomandato per tutte le pazienti (dovrebbe essere proposto a tutte le pazienti)
• B intervento raccomandato (dovrebbe essere proprosto ma non necessariamente a tutte)
• C l’intervento potrebbe essere considerato, ma con l'incertezza circa il suo impatto (potrebbe essere considerato su base individuale ma non a livello nazionale)
• D intervento non raccomandato (non dovrebbe essere eseguito)
• E intervento fortemente non raccomandato (non DEVE essere eseguito)
• I: diversi studi randomizzati e controllati (RCT) o revisioni sistematiche (SR) di RCT, tenendo conto dell'eterogeneità
• II: studio randomizzato di dimensione del campione ragionevole, oppure 3 o meno RCT con ridotte dimensioni del campione
• III: studi di coorte prospettici o retrospettivi o revisioni di studi di coorte; studi di accuratezza diagnostica
• IV: studio retrospettivo caso-controllo o revisioni di studi caso-controllo, analisi delle serie temporali
• V: serie di casi, prima / dopo gli studi senza gruppo di controllo
• VI: parere di esperti
CONTENUTI 1. Aspetti procedurali dell’ isteroscopia
ambulatoriale • Setting
• Anestesia locale
• Analgesia orale
• Antibiotico profilassi
• Preparazione cervicale
• Sedazione conscia
• Mezzo di distensione
• Isteroscopio flessibile vs rigido
• Approccio vaginoscopico
CONTENUTI
2. Indicazioni cliniche
- AUB
- Infertilità
- Monitoraggio endometriale in corso di terapia
con Tamoxifene
Prevalenza
normale storia riproduttiva: 4%
sub-fertilità: 3%
aborto ricorrente 1 trimestre: 5-10%
aborto ricorrente 2 trimestre
parto prematuro > 25%
PAOLO CASADIO
Bologna
Malformazioni mülleriane e riproduzione