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L’editore
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MACROECONOMIA
J. Bradford deLoNG
Edizione italiana a cura di
Rosa Capolupo e Giuseppe Celi
McGraw-Hill
Milano • New York • San Franc isco • Washington D.C. • Auck landBogotá • L isboa • London • Madr id • Mex ico Ci ty • Mont rea lNew Delh i • San Juan • S ingapore • Sydney • Tokyo • Toronto
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Original Edition: Macroeconomics, Update EditionCopyright © 2002 by The McGraw-Hill Companies, Inc. All rights reserved
Edizione italiana: Copyright © 2004 The McGraw-Hill Companies, S.r.l.Publishing Group ItaliaVia Ripamonti, 89 - 20139 Milano
McGraw-Hill
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Produzione: Donatella GiulianiTraduzione: Alfredo SuveroRealizzazione editoriale: Il Nove, BolognaRealizzazione print on demand: Prontostampa, Fara Gera d’Adda (BG)Stampa: Ilovebooks, Fara Gera d’Adda (BG)
Printed in ItalyISBN 978-88-386-7325-2
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Presentazione dell’edizione italiana XXIII
Prefazione XXV
Parte prima Preliminari 1
1 Introduzione alla macroeconomia 3
1.1 Uno sguardo d’insieme 4
1.1.1 Che cos’è la macroeconomia 41.1.2 La politica macroeconomica 71.1.3 Macroeconomia e microeconomia 10
1.2 La misurazione del sistema macroeconomico 12
1.2.1 Statistiche economiche e attività economica 121.2.2 Le sei variabili chiave 12
1.3 La situazione macroeconomica attuale 25
1.3.1 Stati Uniti 251.3.2 Europa 261.3.3 Giappone 271.3.4 Mercati emergenti 28
Riassunto del capitolo 29Esercizi analitici 29Esercizi di politica economica 30
2 Misurazione del sistema macroeconomico 31
2.1 L’importanza dei dati 32
2.2 Il tasso di cambio 34
Indice generale
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VI InDICE gEnERaLE
2.2.1 Tasso di cambio nominale e tasso di cambio reale 342.2.2 Il tasso di cambio reale 36
2.3 Mercato azionario e tassi di interesse 40
2.3.1 Il mercato azionario 402.3.2 Tassi di interesse 43
2.4 Livello dei prezzi e inflazione 47
2.4.1 L’indice dei prezzi al consumo 472.4.2 Tipi di numeri indice 472.4.3 Il tasso di inflazione 50
2.5 Disoccupazione 51
2.5.1 Calcolo del tasso di disoccupazione 512.5.2 Legge di Okun 54
2.6 PIL reale 56
2.6.1 Calcolo del PIL reale 562.6.2 PIL reale e PIL nominale 572.6.3 Beni intermedi, scorte e imputazioni 592.6.4 Componenti del PIL reale 612.6.5 Che cosa è incluso e che cosa è escluso nel PIL 63
Riassunto del capitolo 66Esercizi analitici 67Esercizi di politica economica 68
3 Pensare come un economista 69
3.1 Comprendere la macroeconomia 70
3.1.1 L’economia: è una scienza? 703.1.2 L’economia utilizza modelli quantitativi 73
3.2 Il flusso circolare di attività economica 76
3.2.1 Il diagramma del flusso circolare 763.2.2 Differenti misure del flusso circolare 79
3.3 La retorica (continuazione): schemi di pensiero degli economisti 81
3.3.1 Mercati 813.3.2 Equilibrio 813.3.3 Diagrammi ed equazioni 823.3.4 Costruzione di modelli 833.3.5 Risoluzione dei modelli economici 85
Riassunto del capitolo 97Esercizi analitici 98
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VIIInDICE gEnERaLE
Parte seconda La crescita economica di lungo periodo 99
4 La teoria della crescita economica 101
4.1 Fonti della crescita economica di lungo periodo 102
4.1.1 Miglioramenti della tecnologia 1024.1.2 Intensità di capitale 103
4.2 Il modello di crescita standard 104
4.2.1 La funzione di produzione 1044.2.2 Il resto del modello di crescita 108
4.3 Comprendere il modello di crescita 113
4.3.1 A quale velocità cresce l’economia? 1144.3.2 Equilibrio di crescita di stato stazionario 1204.3.3 Determinazione del rapporto capitale/prodotto di stato
stazionario 129
Riassunto del capitolo 136Esercizi analitici 137Esercizi di politica economica 139
5 La realtà della crescita economica: storia e prospettive 141
5.1 Prima della crescita economica moderna 142
5.1.1 Prima della rivoluzione industriale 1425.1.2 La crescita economica premoderna 1435.1.3 La fine dell’era malthusiana 144
5.2 La crescita economica moderna negli Stati Uniti 147
5.2.1 La crescita statunitense di lungo periodo, 1800-1973 1485.2.2 Crescita economica degli Stati Uniti dal 1973 in poi 152
5.3 Crescita economica moderna nel resto del mondo 156
5.3.1 Divergenza, alla grande 1565.3.2 Cause della divergenza 1635.3.3 Causa ed effetto, effetto e causa 165
5.4 Politiche economiche e crescita di lungo periodo 167
5.4.1 Speranze di convergenza 1675.4.2 Politiche a favore del risparmio, degli investimenti
e dell’istruzione 1685.4.3 Politiche economiche a favore del progresso tecnologico 1695.4.4 I governi seguiranno buone politiche economiche? 172
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VIII InDICE gEnERaLE
Riassunto del capitolo 174Esercizi analitici 174Esercizi di politica economica 176
Parte terza Macroeconomia: il modello a prezzi flessibili 179
6 Elementi costitutivi del modello a prezzi flessibili 181
6.1 Produzione potenziale e salari reali 182
6.1.1 La funzione di produzione 1826.1.2 Il mercato del lavoro 184
6.2 Spesa interna 190
6.2.1 Spesa in consumi 1906.2.2 Spesa in investimenti 1956.2.3 Acquisti pubblici 199
6.3 Il commercio internazionale 201
6.3.1 Esportazioni lorde 2026.3.2 Importazioni ed esportazioni nette 2046.3.3 Il tasso di cambio 205
6.4 Conclusioni 207
Riassunto del capitolo 207Esercizi analitici 209Esercizi di politica economica 209
6a Uno sguardo più approfondito al consumo 211
6a.1 Reddito permanente e reddito transitorio 211
6A.1.1 Il vincolo di bilancio 2116A.1.2 L’utilità marginale del consumo 213
6a.2 Consumi e tasso di interesse reale 216
6B Valore attuale e investimenti 219
7 Equilibrio nel modello a prezzi flessibili 221
7.1 L’equilibrio di piena occupazione 222
7.1.1 Equilibrio e tasso di interesse reale 2227.1.2 Il flusso di fondi attraverso i mercati finanziari 223
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IXInDICE gEnERaLE
7.1.3 Equilibrio nel flusso di fondi 225
7.2 Impiego del modello 231
7.2.1 La statica comparata come metodo di analisi 2317.2.2 Variazioni della politica fiscale 2317.2.3 Shock dal lato degli investimenti: cambiamenti
dell’ottimismo degli investitori 2387.2.4 Perturbazioni internazionali 240
7.3 Shock dal lato dell’offerta 247
7.3.1 Shock petroliferi e altri shock dal lato dell’offerta 2487.3.2 Cicli economici reali 250
7.4 Conclusioni 254
Riassunto del capitolo 255Esercizi analitici 255Esercizi di politica economica 256
8 Moneta, prezzi e inflazione 259
8.1 La moneta 260
8.1.1 La moneta: patrimonio liquido che può essere speso 2618.1.2 L’utilità della moneta 2628.1.3 Unità di conto 262
8.2 La teoria quantitativa della moneta 264
8.2.1 La domanda di moneta 2648.2.2 L’equazione quantitativa 2648.2.3 Moneta e prezzi 2658.2.4 Inflazione 270
8.3 Tasso di interesse e domanda di moneta 272
8.3.1 Domanda di moneta 2728.3.2 Moneta, prezzi e inflazione 273
8.4 I costi dell’inflazione 276
8.4.1 I costi di un’inflazione attesa moderata 2768.4.2 I costi di un’inflazione inattesa moderata 2778.4.3 Iperinflazione e suoi costi 278
Riassunto del capitolo 280Esercizi analitici 281Esercizi di politica economica 282
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X InDICE gEnERaLE
Parte quarta Macroeconomia: il modello a prezzi vischiosi 283
9 Il modello reddito-spesa: consumi e moltiplicatore 285
9.1 Prezzi vischiosi 286
9.1.1 Cicli economici 2869.1.2 Le conseguenze dei prezzi vischiosi 2889.1.3 Perché i prezzi sono vischiosi 293
9.2 Reddito e spesa 295
9.2.1 La derivazione della domanda aggregata 2969.2.2 Equilibrio con prezzi vischiosi 304
9.3 Il moltiplicatore 311
9.3.1 Determinazione del valore del moltiplicatore 3119.3.2 Variazioni del valore del moltiplicatore 314
Riassunto del capitolo 316Esercizi analitici 317Esercizi di politica economica 318
10 Investimenti, esportazioni nette e tassi di interesse 321
10.1 Tassi di interesse e domanda aggregata 322
10.1.1 L’importanza degli investimenti 32210.1.2 Investimenti e tasso di interesse reale 32410.1.3 Esportazioni e spesa autonoma 329
10.2 La curva IS 331
10.2.1 Spesa autonoma e tasso di interesse reale 33110.2.2 Dal tasso di interesse agli investimenti alla domanda aggregata 33110.2.3 La pendenza e la posizione della curva IS 335
10.3 Impiego della curva IS per comprendere il sistema economico 338
10.3.1 Spostamento della curva IS 33810.3.2 Movimento lungo la curva IS 33810.3.3 Fluttuazioni economiche negli Stati Uniti: la curva IS
come lente 342
Riassunto del capitolo 349Esercizi analitici 349Esercizi di politica economica 350
10a Il premio a termine e i tassi di interesse futuri attesi 353
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XIInDICE gEnERaLE
11 Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici 357
11.1 Lo stock di moneta e il mercato monetario: la curva LM 358
11.1.1 Equilibrio nel mercato monetario 35811.1.2 La curva LM 36011.1.3 Il modello IS-LM 36211.1.4 Classificazione delle perturbazioni economiche 371
11.2 Il tasso di cambio e la bilancia commerciale 373
11.2.1 Il modello IS-LM e il settore internazionale 37311.2.2 Shock internazionali ed economia nazionale 378
11.3 Domanda aggregata 382
11.3.1 Livello dei prezzi e domanda aggregata 38211.3.2 Politica monetaria e domanda aggregata 384
11.4 Offerta aggregata 387
11.4.1 Livello di produzione e livello dei prezzi 38711.4.2 Offerta aggregata di breve periodo 388
Riassunto del capitolo 390Esercizi analitici 391Esercizi di politica economica 392
12 Curve di Phillips e aspettative 395
12.1 Offerta aggregata e curva di Phillips 396
12.1.1 Disoccupazione 39612.1.2 I tre punti di vista sull’offerta aggregata 39612.1.3 L’analisi della curva di Phillips 400
12.2 Domanda aggregata e inflazione 402
12.3 Il tasso naturale di disoccupazione 408
12.3.1 Fattori demografici e tasso naturale di disoccupazione 40812.3.2 Istituzioni e tasso naturale di disoccupazione 40912.3.3 Crescita della produttività e tasso naturale
di disoccupazione 41012.3.4 Livello di disoccupazione nel passato e tasso naturale
di disoccupazione 410
12.4 Inflazione attesa 412
12.4.1 La curva di Phillips nell’ipotesi di aspettative statiche 41312.4.2 La curva di Phillips nell’ipotesi di aspettative adattive 415
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XII InDICE gEnERaLE
12.4.3 La curva di Phillips nell’ipotesi di aspettative razionali 41812.4.4 Che tipo di aspettative abbiamo? 420
12.5 Dal breve periodo (con prezzi vischiosi) al più lungo periodo (con prezzi flessibili) 422
12.5.1 Aspettative razionali 42212.5.2 Aspettative adattive 42312.5.3 Aspettative statiche 425
Riassunto del capitolo 425Esercizi analitici 426Esercizi di politica economica 427
Parte quinta Politica macroeconomica 429
13 La politica di stabilizzazione 431
13.1 Le istituzioni della politica economica 432
13.1.1 Le istituzioni della politica monetaria 43213.1.2 Le istituzioni della politica fiscale 43713.1.3 La storia della politica economica degli Stati Uniti 440
13.2 L’efficacia e i limiti della politica di stabilizzazione 444
13.2.1 Incertezza sul sistema economico 44513.2.2 L’offerta di moneta come indicatore chiave 44513.2.3 Lunghi ritardi ed effetti variabili 450
13.3 Politica monetaria e politica fiscale 452
13.3.1 Efficacia relativa 45213.3.2 Politica fiscale: gli stabilizzatori automatici 45413.3.3 Come opera la politica monetaria 454
13.4 Regole contro discrezionalità 455
13.4.1 Competenza e obiettivi 45613.4.2 Credibilità e impegno 45613.4.3 La politica monetaria moderna 461
13.5 Situazioni estreme: le crisi finanziarie 462
13.5.1 Prestatori di ultima istanza 46313.5.2 Assicurazione dei depositi e rischio morale 464
Riassunto del capitolo 466Esercizi analitici 467Esercizi di politica economica 467
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XIIIInDICE gEnERaLE
14 Saldo di bilancio, debito pubblico e investimenti 469
14.1 Introduzione 470
14.2 Disavanzo di bilancio e politica di stabilizzazione 471
14.2.1 Disavanzo di bilancio e curva IS 47114.2.2 Misurazione del saldo di bilancio 471
14.3 Misurazione del debito e del disavanzo 475
14.3.1 Inflazione 47514.3.2 Investimenti pubblici 47614.3.3 Passività e contabilità generazionale 476
14.4 analisi dei debiti e dei disavanzi 477
14.4.1 Sostenibilità 47714.4.2 Effetti dei disavanzi 48014.4.3 Effetti di lungo periodo dei disavanzi 485
Riassunto del capitolo 489Esercizi analitici 489Esercizi di politica economica 490
15 Politica economica internazionale 491
15.1 La storia dei tassi di cambio 492
15.1.1 Il sistema monetario aureo classico 49215.1.2 Il crollo del sistema monetario aureo 49615.1.3 Il sistema di Bretton Woods 49715.1.4 L’attuale sistema di tassi di cambio fluttuanti 499
15.2 Come funziona un sistema di tassi di cambio fissi 500
15.2.1 Alta mobilità dei capitali 50015.2.2 Barriere alla mobilità dei capitali 504
15.3 La scelta dei sistemi di tassi di cambio 506
15.3.1 Benefici dei tassi di cambio fissi 50615.3.2 Costi dei tassi di cambio fissi 507
15.4 Crisi monetarie 509
15.4.1 La crisi europea del 1992 50915.4.2 La crisi messicana del 1994-1995 51215.4.3 La crisi del Sud-Est asiatico del 1997-1998 51515.4.4 Gestione delle crisi 517
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XIV InDICE gEnERaLE
Riassunto del capitolo 521Esercizi analitici 521Esercizi di politica economica 522
16 Cambiamenti del sistema macroeconomico e della politica macroeconomica 523
16.1 Cambiamenti del sistema macroeconomico 524
16.1.1 Il passato 52416.1.2 Cambiamenti futuri 526
16.2 La storia delle fluttuazioni economiche 530
16.2.1 Stima delle variazioni di lungo periodo della volatilità ciclica 530
16.2.2 Politica economica 53216.2.3 La Grande Depressione 536
16.3 Politica macroeconomica: lezioni apprese 539
16.3.1 Stabilizzazione 53916.3.2 Lezioni 54016.3.3 Prospettive 541
16.4 Politica macroeconomica: lezioni non apprese o apprese a metà 541
16.4.1 Lezioni non apprese: l’alta disoccupazione europea 54216.4.2 Lezioni apprese a metà: la stagnazione giapponese 54416.4.3 Lezioni apprese a metà: il rischio morale 54716.4.4 La lezione principale 548
Riassunto del capitolo 549Esercizi analitici 549Esercizi di politica economica 550
17 Il futuro della macroeconomia 551
17.1 Il passato della macroeconomia 552
17.1.1 L’età di John Maynard Keynes 55217.1.2 L’età di Milton Friedman e di Robert Lucas 553
17.2 Il futuro della macroeconomia: i cicli economici “reali” 555
17.2.1 Una strada possibile 55517.2.2 La crescita economica disuguale 55517.2.3 Problemi della teoria dei cicli economici reali 55717.2.4 Valutazione 559
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XVInDICE gEnERaLE
17.3 Il futuro: la nuova economia keynesiana 559
17.3.1 Costi di menu 56017.3.2 Prezzi rigidi e mancanza di coordinamento 56017.3.3 Valutazione 561
17.4 Debiti e disavanzi, consumi e risparmio 562
17.4.1 Debiti e disavanzi: equivalenza ricardiana 56217.4.2 Consumi e risparmio 564
17.5 La politica monetaria ha un futuro di lungo periodo? 564
Riassunto del capitolo 566Esercizi analitici 566
18 Il processo di integrazione economica e monetaria in Europa 567
18.1 Introduzione 568
18.2 Cenni storici 570
18.3 Il serpente monetario e la nascita dello SME 574
18.4 Lo SME e la sua esperienza operativa 576
18.5 Trattato di Maastricht 580
18.6 La teoria delle aree valutarie ottimali 582
18.6.1 Mobilità dei fattori 58218.6.2 Grado di apertura 58418.6.3 Grado di diversificazione produttiva 586
18.7 L’UEM è un’area valutaria ottimale? 587
18.8 La politica fiscale nelle unioni monetarie 592
18.9 Patto di Stabilità e Crescita 596
18.10 La BCE e la politica monetaria 597
18.11 Le prospettive future dell’UEM: allargamento, crescita e occupazione 602
Riassunto del capitolo 607
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XVI InDICE gEnERaLE
Epilogo 609
Ciò che gli economisti sanno... 610
...sullo stato attuale del sistema economico 610
...sulla crescita economica di lungo periodo 610
...sui cicli economici, sulla disoccupazione e sull’inflazione nel lungo periodo 611
...sui cicli economici, sulla disoccupazione e sull’inflazione nel breve periodo 612
...sulla conduzione della politica macroeconomica 612
Ciò che gli economisti non sanno, ma potrebbero imparare... 613
...sulla relazione di lungo periodo tra tipi di investimenti e crescita della produttività 613
...sulle determinanti di breve periodo degli investimenti 614
...sull’impatto della politica pubblica sul sistema economico 614
...sui microfondamenti della macroeconomia 615
Ciò che gli economisti non sapranno mai 615
All’inseguimento di un bersaglio in continuo movimento 615
glossario 617
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Indice dei box
Parte prima Preliminari 1
1 Introduzione alla macroeconomia 3
Box 1.1 Politica economica e PoPolarità Politica 6Box 1.2 Politica macroeconomica e qualità della vita: dati 10Box 1.3 il Pil reale Per lavoratore negli Stati uniti: dati 15Box 1.4 il taSSo di diSoccuPazione negli Stati uniti nel xx Secolo: dati 17Box 1.5 i taSSi di inflazione negli Stati uniti nel xx Secolo: dati 18Box 1.6 i taSSi di intereSSe reali: dati 20Box 1.7 il mercato azionario: dati 21Box 1.8 il taSSo di camBio: dettagli 23
2 Misurazione del sistema macroeconomico 31
Box 2.1 calcolo del taSSo di camBio reale: un eSemPio 36Box 2.2 calcolo degli intereSSi reali: un eSemPio 44Box 2.3 alcuni Strumenti matematici utili 45Box 2.4 calcolo degli indici dei Prezzi: un eSemPio 48Box 2.5 numeri indice di laSPeyreS e di PaaSche: dettagli 49Box 2.6 Perché il coefficiente nella legge di okun è coSì grande: dettagli 56Box 2.7 Ponderazione di Beni e Servizi con i loro valori di mercato:
un eSemPio 58Box 2.8 Ponderazione di Beni e Servizi con i loro valori nell’anno BaSe:
un eSemPio 59
3 Pensare come un economista 69
Box 3.1 le aSPettative e l’inSorgere della grande dePreSSione: un eSemPio 71Box 3.2 definizioni contaBili e diScrePanze StatiStiche: Strumenti 80Box 3.3 la funzione di Produzione: un eSemPio di relazione comPortamentale 86Box 3.4 lavorare con le Potenze: alcuni Strumenti 87Box 3.5 un eSemPio di condizione di equiliBrio: il raPPorto caPitale/Prodotto 89
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XVIII IndIcE dEI BOX
Box 3.6 imPiego dell’aritmetica Per determinare il livello
di Produzione Per lavoratore di Stato Stazionario: un eSemPio 89Box 3.7 imPiego dell’algeBra Per determinare il livello di Produzione
Per lavoratore di Stato Stazionario: un eSemPio 91Box 3.8 imPiego dei diagrammi e della geometria Per determinare il livello
di Produzione Per lavoratore di Stato Stazionario: un eSemPio 92
Parte seconda La crescita economica di lungo periodo 99
4 La teoria della crescita economica 101
Box 4.1 imPiego della funzione di Produzione: un eSemPio 108Box 4.2 inveStimenti, dePrezzamento e accumulazione di caPitale: un eSemPio 112Box 4.3 la creScita del caPitale Per lavoratore: un eSemPio 116Box 4.4 la creScita del livello di Produzione Per lavoratore: un eSemPio 119Box 4.5 da dove Proviene il moltiPlicatore della creScita: dettagli 126Box 4.6 convergenza verSo il Sentiero di creScita di Stato Stazionario:
un eSemPio 129Box 4.7 un aumento della creScita della PoPolazione: un eSemPio 131Box 4.8 un aumento del taSSo di riSParmio: un eSemPio 135
5 La realtà della crescita economica: storia e prospettive 141
Box 5.1 il tenore di vita reale negli Stati uniti è andato decreScendo?dettagli 154
Box 5.2 confronti BaSati Sulla Parità dei Poteri d’acquiSto e Sul taSSo
di camBio reale: Strumenti 158Box 5.3 Perché Si è verificato un ProceSSo di convergenza Per i PaeSi ocSe?
Politica economica 159Box 5.4 il miracolo del Sud-eSt aSiatico: Politica economica 161Box 5.5 PoStcomuniSmo: Politica economica 163
Parte terza Macroeconomia: il modello a prezzi flessibili 179
6 Elementi costitutivi del modello a prezzi flessibili 181
Box 6.1 calcolo dei conSumi in BaSe al reddito: un eSemPio 194Box 6.2 che coS’è l’inveStimento? dettagli 195Box 6.3 tiPi di inveStimenti: dettagli 196Box 6.4 come gli inveStimenti reagiScono a una variazione dei taSSi
di intereSSe: un eSemPio 198Box 6.5 il mercato azionario: dettagli 199Box 6.6 come Promuovere gli inveStimenti: un ProBlema di Politica
economica 200Box 6.7 la curva a J: dettagli 203
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XIXIndIcE dEI BOX
7 Equilibrio nel modello a prezzi flessibili 221
Box 7.1 tranSazioni finanziarie e fluSSo di fondi: dettagli 226Box 7.2 Soluzione e verifica del taSSo di intereSSe reale di equiliBrio:
un eSemPio 229Box 7.3 il Boom degli acquiSti PuBBlici: un eSemPio 236Box 7.4 l’effetto di un calo della fiducia nella valuta: un eSemPio 244Box 7.5 le criSi finanziarie del meSSico e del Sud-eSt aSiatico:
ProBlemi di Politica economica 246
8 Moneta, prezzi e inflazione 259
Box 8.1 calcolo del livello dei Prezzi mediante l’equazione quantitativa: un eSemPio 267
Box 8.2 differenti definizioni dello Stock di moneta: qualche Particolare 270
Parte quarta Macroeconomia: il modello a prezzi vischiosi 283
9 Il modello reddito-spesa: consumi e moltiplicatore 285
Box 9.1 calcolo della funzione del conSumo: un eSemPio 299Box 9.2 calcolo della ProPenSione marginale alla SPeSa: un eSemPio 302Box 9.3 con che raPidità il SiStema economico Si muove verSo l’equiliBrio?
dettagli 307Box 9.4 l’attacco terroriStico dell’11 SettemBre al World trade center:
un eSemPio 308Box 9.5 calcolo della differenza tra domanda aggregata e Pil reale:
un eSemPio 310Box 9.6 il valore del moltiPlicatore: un eSemPio 314
10 Investimenti, esportazioni nette e tassi di interesse 321
Box 10.1 il mercato azionario come indicatore degli inveStimenti futuri: Strumenti 328
Box 10.2 calcolo della diPendenza della domanda aggregata dal taSSo
di intereSSe: un eSemPio 336Box 10.3 aumento della SPeSa PuBBlica e curva iS: un eSemPio 339Box 10.4 movimento lungo la curva iS: un eSemPio 340
11 Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici 357
Box 11.1 equiliBrio iS-lm: un eSemPio 363Box 11.2 uno Shock iS: un eSemPio 366Box 11.3 calcolo dell’effetto di uno Shock lm: un eSemPio 368
003_Indice box XVII-XXII.qxd:03.Indice box(XVII-XXII).qxd 06/04/12 08.18 Page XIX
XX IndIcE dEI BOX
Box 11.4 uno Shock lm e la Bilancia commerciale: un eSemPio 376Box 11.5 uno Shock alle aSPettative degli inveStitori internazionali:
un eSemPio 380
12 curve di Phillips e aspettative 395
Box 12.1 forme della legge di okun: uno Strumento 397Box 12.2 i coSti di un’alta diSoccuPazione: ProBlemi di Politica economica 398Box 12.3 dal reddito-SPeSa alla curva di PhilliPS e alla frPm:
dettagli 404Box 12.4 Soluzione riSPetto all’inflazione e alla diSoccuPazione
di equiliBrio: dettagli 406Box 12.5 aSPettative Statiche di inflazione negli Stati uniti negli anni
SeSSanta: un eSemPio 414Box 12.6 un eSemPio di economia nell’iPoteSi di aSPettative adattive 415Box 12.7 aSPettative adattive e diSinflazione di volcker: ProBlemi
di Politica economica 416
Parte quinta Politica macroeconomica 429
13 La politica di stabilizzazione 431
Box 13.1 la traPPola della liquidità del giaPPone: Politica economica 436Box 13.2 Struttura dell’economia e critica di lucaS: dettagli 444Box 13.3 che coSa Sono gli indicatori chiave? dettagli 446Box 13.4 il moltiPlicatore della moneta: dettagli 448Box 13.5 i limiti della Politica di StaBilizzazione: Politica economica 450Box 13.6 Politica economica: riduzioni delle imPoSte delle amminiStrazioni
kennedy-JohnSon e reagan negli Stati uniti 453Box 13.7 Politica economica: gli Strumenti della Politica monetaria 455Box 13.8 Politica economica: il ciclo economico-Politico e richard nixon 457Box 13.9 eSiSte un ciclo economico-Politico? dettagli 458Box 13.10 Politica economica: l’indiPendenza della Banca centrale 459
14 Saldo di bilancio, debito pubblico e investimenti 469
Box 14.1 Politica economica: la riduzione delle imPoSte di BuSh Junior 472Box 14.2 il raPPorto deBito/Pil di equiliBrio: un eSemPio 479Box 14.3 il raPPorto deBito/Pil negli Stati uniti: un eSemPio 481
15 Politica economica internazionale 491
Box 15.1 arBitraggio in camBi nel SiStema aureo: un eSemPio 494Box 15.2 l’euroPa occidentale e gli Stati uniti Sono aree monetarie ottimali?
un eSemPio 507Box 15.3 la criSi argentina: un eSemPio 519
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XXIIndIcE dEI BOX
18 Il processo di integrazione economica e monetaria in Europa 567
Box 18.1 dati chiave dell’ue (15): 569Box 18.2 una guida alle iStituzioni dell’ue: dettagli 572Box 18.3 Politica economica: riunificazione tedeSca e modello ad-aS 578Box 18.4 Politica economica: il ruolo chiave della Banca centrale
euroPea (Bce) 600Box 18.5 la Politica agricola comune (Pac): dettagli 604Box 18.6 le taPPe dell’unione economica e monetaria euroPea: dettagli 605
003_Indice box XVII-XXII.qxd:03.Indice box(XVII-XXII).qxd 06/04/12 08.18 Page XXI
L’interesse per una versione italiana del testo di macroeconomia di Bradford DeLong ènato dagli elementi innovativi riscontrati nel volume e già sottolineati dall’autore nellasua prefazione all’edizione americana. Tali elementi si possono riassumere in:
• trattazione semplificata, ma ampia e rigorosa, delle teorie della crescita econo-mica;
• ipotesi di economia aperta già incorporata nel modello base di funzionamento del-l’economia;
• enfasi sulle variabili monetarie e sulla funzione di reazione della banca centraleagli shock reali che colpiscono l’economia;
• utilizzo della curva di Phillips per descrivere il lato dell’offerta dell’economia insostituzione del diagramma AS-AD.
In aggiunta agli elementi già richiamati dall’autore, noi vorremmo sottolineareulteriori motivi di interesse che rendono il volume utile per un corso di macroecono-mia.
In primo luogo, l’anticipazione dei temi di lungo periodo che, sebbene sia unmodo di procedere già sperimentato da alcuni autori, nel libro di DeLong assume parti-colare rilievo sia per l’importanza attribuita agli effetti di lungo termine della politicaeconomica sia per la competenza dell’autore in tema di crescita. Una peculiarità dellatrattazione è l’inclusione, accanto ai modelli tradizionali, degli sviluppi più recenti deldibattito teorico-empirico sulla crescita: la riflessione sulla divergenza intertemporaledei tassi di crescita pro capite al livello internazionale e sul ruolo del Governo nel favo-rire la crescita dell’economia nel lungo periodo.
In secondo luogo, rispetto ad altri testi, il volume offre una migliore ed esaurientetrattazione del funzionamento del modello macroconomico a prezzi flessibili. L’analisiapprofondita del modello e il ruolo in esso giocato dal tasso di interesse reale consento-no al lettore, e in modo particolare agli studenti, di capire senza grandi difficoltà per-ché l’ipotesi di prezzi flessibili è una assunzione di medio-lungo periodo che non puòessere utilizzata per spiegare la disoccupazione e le fluttuazioni della produzione; eperché, conseguentemente, acquista rilevanza il modello tradizionale a prezzi vischiosidella macroeconomia standard. Secondo l’autore, il programma di ricerca neo-keynesia-no tendente a spiegare la rigidità dei prezzi e le fluttuazioni degli investimenti rappresen-ta la sfida più importante della macroeconomia nel futuro. Nonostante la fiducia mostratadal DeLong nell’apparato analitico neo-keynesiano, vengono messi in luce i limiti del
Presentazione dell’edizione italiana
004_Presentaz XXIII-XXIV.qxd:04.Presentaz (XXIII-XXIV).qxd 06/04/12 08.20 Page XXIII
XXiV PResentazione dell’edizione italiana
modello per quel che concerne la conduzione della politica economica e il processo diformazione delle aspettative; tali limitazioni hanno reso lo schema keynesiano non deltutto adatto a spiegare i fatti economici degli ultimi venti anni.
Un ulteriore tratto caratteristico è la propensione dell’autore ad attribuire una mag-giore efficacia relativa alla politica monetaria in virtù dei mutamenti intervenuti negliultimi vent’anni nella teoria e nella conduzione della politica economica, mutamentiche hanno visto un progressivo abbandono della politica fiscale.
Infine, una grande attrattiva di questo libro è l’approccio metodologico dell’auto-re. Il rigore analitico è affiancato da una grande ricchezza di esempi concreti, riferi-menti a casi storici nonché a evoluzioni recenti nei processi istituzionali ed economiciin corso. Un esempio indicativo è l’aver messo in luce, all’interno del modello didatti-co, l’interazione fra le decisioni di investimento e l’andamento dei mercati azionari.
Ai curatori sarebbe piaciuto fare del testo di DeLong un testo europeo introducen-do le specificità istituzionali e di politica economica con riferimento ai Paesi dell’areadell’euro. Tuttavia, la costituzione dell’Unione Economica e Monetaria (UEM) è unfatto troppo recente per permettere di avere una conoscenza consolidata di dati, fatti epolitiche che potesse consentire di estrapolare un modello di riferimento pedagogica-mente valido e attendibile come nel caso degli Stati Uniti (che restano un modello rap-presentativo del funzionamento di una grande economia integrata al livello economicoe monetario). D’altra parte, adattare il volume al solo caso italiano sarebbe stato ridutti-vo rispetto alla nuova collocazione del nostro Paese nell’Unione Monetaria Europea.
Pur non avendo costruito un modello completo del funzionamento dell’UEM perle ragioni già esposte, abbiamo comunque ritenuto necessario aggiungere all’edizioneoriginale un capitolo conclusivo che ripercorre i passaggi più importanti del processodi integrazione in Europa.
Il nostro auspicio è che la versione italiana del manuale di macroeconomia diDeLong arricchisca il panorama dei libri di testo in uso nelle facoltà di economia inItalia fornendo un utile strumento sia ai docenti, che avranno a disposizione una piùampia scelta didattica, sia agli studenti nel perfezionamento del loro percorso formativo.
Università degli Studi di BariSettembre 2003
Rosa CapolupoGiuseppe Celi*
* Rosa Capolupo è Professore straordinario di Economia politica nella Facoltà di Economia
dell’Università degli Studi di Bari.
Giuseppe Celi è Professore associato di Economia politica nella Facoltà di Economia dell’Università
degli Studi di Bari.
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Ho scritto questo libro nella convinzione che fosse arrivato il momento per la macroe-conomia intermedia di fermarsi a pensare e di liberarsi dagli orpelli del passato. Lariforma monetaria di John Maynard Keynes, che per primo associò inflazione, produ-zione, occupazione, tassi di cambio e politica economica in un modello che possiamooggi identificare come “macroeconomia”, risale a 80 anni fa; il modello IS-LM di JohnHicks e Alvin Hansen risale a 70 anni fa; la demolizione della versione statica dellacurva di Phillips per opera di Milton Friedman e di Ned Phelps, come anche il concettodi aspettative razionali di Robert Lucas, Thomas Sargent e Robert Barro risalgonoentrambi a più di 25 anni fa. In tutti questi anni, la macroeconomia di livello interme-dio è divenuta più complessa, in quanto si sono aggiunti nuovi contenuti senza elimina-re quelli vecchi.
Pensai che se fossi riuscito a semplificare la presentazione dei contenuti, vecchi enuovi, avrei ottenuto un testo più chiaro e comprensibile. Spero di avere raggiunto que-sto risultato – cioè di aver realizzato un manuale più scorrevole rispetto ai suoi concor-renti, che dimostri di saper meglio rispondere alle esigenze dei corsi di macroeconomiadel terzo millennio. Giungo a tale conclusione sulla base di cinque cambiamenti checaratterizzano il testo rispetto alla normale presentazione della macroeconomia moder-na. Non si tratta di cambiamenti radicali, bensì di un diverso rilievo e inquadramentodei contenuti che non richiede un rimaneggiamento dei corsi ma è molto importanteper adattare l’organizzazione del libro a ciò di cui oggi hanno bisogno gli studenti dimacroeconomia.
Principali innovazioni
I primi due cambiamenti riguardano la crescita economica.
• Fornire un approccio di studio della teoria della crescita più vicino agli studenti.
• Fornire un sufficiente approfondimento dei dati sulla crescita che consenta aglistudenti di comprendere le cause e le modalità della crescita sia in termini ditempo sia nell’ambito dei diversi Paesi.
La presentazione della crescita di lungo periodo – a livello sia teorico sia pratico –nei moderni manuali di macroeconomia va consolidata ed è ciò che ho fatto. La cresci-ta economica merita molto più che un paio di brevi capitoli al massimo – in questo
Prefazione
005_Prefazione XXV-XXVIII.qxd:05.Prefazione (XXV-XXVIII).qxd 06/04/12 08.20 Page XXV
XXVi prefazione
libro, i capitoli dedicati alla crescita sono tra i più lunghi. Non esiste alcuna ragione perla quale gli studenti debbano concludere gli studi di macroeconomia senza capire la na -tura e le cause della ricchezza delle nazioni. È necessario che studino e comprendanoam pi modelli riferiti a Paesi e tempi diversi: la rivoluzione industriale, la diffusionedel l’industrializzazione, il miracolo dell’Asia orientale e il secolo americano.
Troppo spesso gli studenti universitari giudicano negativamente l’esposizione tra-dizionale della teoria della crescita – con concetti come per esempio “il rendimento perlavoratore effettivo”. L’esposizione più chiara e solida della teoria della crescita offertada questo libro pone l’accento sul rapporto capitale/prodotto a tasso costante dell’eco-nomia, che è in sé una funzione molto semplice dei fattori diretti di capitalizzazione:tassi di risparmio, tassi di ammortamento, crescita demografica e cambiamento tecnicoche aumenta il lavoro. Rendere più semplici e trasparenti i rapporti fra i fattori fonda-mentali di crescita e il funzionamento dell’economia significa essere già più che a metàdell’opera.
Il terzo cambiamento, a lungo atteso, riguarda l’economia aperta.
• Considerare l’economia come aperta fin dal principio del libro.
È ora di accantonare per sempre la “questione dell’economia chiusa” e di indi-rizzare gli studenti verso l’analisi di un’economia aperta sin dalle prime pagine delli bro. Anche negli Stati Uniti praticamente ogni questione e notizia di politica econo-mica ha una dimensione internazionale importante. Partendo dall’esempio dell’eco-nomia chiusa, gli studenti maturano tutta una serie di impressioni errate – sulla di -mensione del moltiplicatore keynesiano, sulla libertà di cui gli Stati dispongono nellaconduzione di politiche monetarie e fiscali indipendenti, sul rapporto tra risparmi ein vestimenti – che devono essere poi abbandonate nei capitoli sulla “macroeconomiaaperta”. Inoltre, l’integrazione dei contenuti internazionali nel filo conduttore princi-pale aumenta la semplificazione. Tutti i passaggi nel testo in cui si prendevano le di -stanze da ciò che si era affermato nei capitoli sull’economia chiusa non sono più ne -ces sari. La premessa di base in tutto il libro, a eccezione del Capitolo 15, è che il tas -so di interesse oscilli liberamente. Ciò non era vero in passato e potrebbe non esserloin un lontano futuro, ma è vero ora e nel futuro immediato, quindi si tratta di un’ipo-tesi di lavoro sensata.
Il quarto cambiamento, anch’esso a lungo atteso, riguarda la politica monetaria.
• Occuparsi di tassi di interesse e non di massa monetaria.
Nel mondo contemporaneo, in cui le banche fissano i tassi di interesse ma non lemasse monetarie, il presupposto fondamentale della curva LM sulla fissità della massamonetaria è falso. Una delle principali ragioni che spiegano l’assegnazione di un ruolocentrale alla curva LM è di carattere storico; tale curva consente infatti di presentare ildibattito tra keynesiani e monetaristi degli anni Settanta incentrandolo sull’inclinazionerelativa delle curve IS e LM. Con una curva LM molto inclinata e una curva IS pocoinclinata hanno ragione i monetaristi – la massa monetaria è il fattore principale di pro-duzione, disoccupazione e inflazione. Viceversa, una curva LM poco inclinata o una ISmolto inclinata danno ragione ai keynesiani. (Senza prendere in considerazione MiltonFriedman che ha sempre creduto che si trattasse di un modo illogico e iniquo di presen-tare il dibattito.)
Tuttavia, questo dibattito è rimasto lettera morta per una generazione e gran partedella discussione è stata rivolta al calcolo del PIL reale in un contesto nel quale la
005_Prefazione XXV-XXVIII.qxd:05.Prefazione (XXV-XXVIII).qxd 06/04/12 08.20 Page XXVI
XXViiprefazione
massa monetaria è fissa, fornendo così un’idea sbagliata agli studenti. La curva LMnon può essere eliminata: esistono regimi monetari nei quali la banca centrale non fissail tasso di interesse; è però possibile tralasciarla. È molto meglio tralasciare la curvaLM e concentrarsi sui fattori chiave della posizione della curva IS e del tasso di inte-resse reale che è determinato dalla struttura a termine e dalla politica della banca cen-trale. In questo modo la presentazione del manuale si avvicina molto a ciò che gli stu-denti tro veranno sfogliando le pagine de Il Sole 24 Ore, facilitando così enormementeil no stro lavoro di docenti in quanto viene eliminata una finta divergenza tra i modelliinsegnati e la loro applicazione reale nel mondo.
Inoltre, lo spazio risparmiato minimizzando la curva LM può essere utilizzato peruna discussione seria sulla struttura a termine dei tassi di interesse. La Federal Re -serve vi gila su tassi di interesse sicuri, nominali e a breve termine, mentre i principalifattori della domanda aggregata sono tassi di interesse a rischio, reali e a lungo termi-ne. La man cata corrispondenza di questi due valori costituisce un limite della capacitàdel Go verno di stabilizzare l’economia. Una seria analisi di questo tema ci consente diini ziare a far comprendere relativamente in fretta l’importanza delle aspettative e i li -miti del le politiche, invece di riservarne la trattazione ai capitoli finali del libro dedi-cati alle politiche.
Il quinto cambiamento riguarda la curva di Phillips e l’offerta aggregata.
• Rivolgere l’attenzione alla curva di Phillips – non al diagramma AS-AD.
La variabile sull’asse verticale del grafico della domanda aggregata-offerta aggre-gata (AS-AD) – il livello di prezzo – non è la variabile di prezzo più adatta all’analisidella politica economica. La variabile migliore si trova sull’asse verticale della curva diPhillips ed è il tasso di inflazione. Un’integrazione molto stretta fra la struttura dellaAS-AD e la curva di Phillips aiuta gli studenti a seguire meglio il filo del discorso edevita un’enorme quantità di ripetizioni. Dopotutto, la curva di Phillips “è” la curva AScon il cambiamento di un paio di variabili. A che cosa servirebbe considerarle separata-mente, in capitoli diversi?
Altri cambiamenti nell’enfasi e nella presentazione riguardano il Capitolo 3, Pen -sare come un economista, che esamina diversi aspetti del modo in cui un economistadi scute e ragiona, che solitamente vengono ignorati, e il Capitolo 12, La curva diPhillips e le aspettative, che spiega come le aspettative razionali, adattive e statichenon siano strategie incompatibili, bensì diverse di affrontare i problemi dell’inflazione– ognuna delle quali può essere utile nell’ambiente economico appropriato. Il librodedica poi altro spazio a un ulteriore approfondimento della struttura a termine dei tassidi interesse e delle attività nei mercati finanziari internazionali rese possibili dalle mi -sure di razionalizzazione menzionate.
Pedagogia
Buona parte del lavoro pedagogico di questo libro ha lo scopo di ammorbidire quellese zioni che spesso si rivelano ostiche per gli studenti. Una importante modalità di ap -prendimento delle persone consiste nell’osservare altre persone risolvere problemi perpoi ripetere il procedimento. Di conseguenza, gli studenti noteranno che questo librocontiene un numero insolitamente alto di esempi pratici che risulteranno particolar-mente utili a coloro che incontrano qualche difficoltà nell’afferrare concetti teorici.
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XXViii prefazione
I riquadri presenti in tutto il libro hanno l’obiettivo di rafforzare la trattazione princi-pale senza interromperla. Essi rappresentano un tentativo di risolvere l’onnipresentequestione di come fornire ulteriori approfondimenti e un inquadramento storico a chine ha bi sogno (o vi è interessato) senza annoiare o distogliere chi vuole passare oltre.Ma croeconomia contiene quattro tipi di riquadri:
• I riquadri sugli strumenti ricordano agli studenti alcuni degli strumenti algebrici eteorici utilizzati dagli economisti.
• I riquadri sui dettagli forniscono a chi è interessato approfondimenti su un partico-lare aspetto.
• I riquadri sulle politiche consentono a chi è interessato di conoscere il modo in cuil’argomento trattato influenza le decisioni di politica economica.
• I riquadri sugli esempi mostrano il modo in cui è possibile applicare i concetti, leidee e i modelli dell’argomento trattato nel testo.
• I riquadri sui dati forniscono agli studenti interessanti dati relativi a temi espostinel testo.
Per far sì che gli studenti non perdano di vista il quadro generale oltre che i sin-goli aspetti della materia, sono presenti nel testo – in punti strategici all’interno diogni capitolo – box di riepilogo. Questi riquadri tentano di sintetizzare in pocheparole le idee del paragrafo precedente e sono, a loro volta, ricapitolati nei sommarialla fine dei capitoli, che servono anch’essi a ripassare i concetti principali presentatinel capitolo.
I numerosi esercizi alla fine dei capitoli si suddividono in due tipi, il primo legatoai contenuti teorici del libro – Esercizi analitici – e il secondo legato invece a eventirecenti – Esercizi di politica economica. La presenza di esercizi di politica economicaal termine di ogni capitolo è importante, ma poiché vi sono poche cose che annoianogli studenti quanto gli esercizi obsoleti, ci siamo sforzati di rinnovarli.
Infine, il glossario fornisce le definizioni dei concetti economici trattati nel libro.
J. Bradford DeLong*
* J. Bradford DeLong è Professor of economics presso la University of California, Berkeley; è Researchassociate del National Bureau of Economic Research e Visiting scholar presso la Federal Reserve Bank diSan Francisco.
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