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mdt03_2012_a

Date post: 19-Mar-2016
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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 I L M ONDO DEI TRASPORTI SINDELFINGEN - Sfide e opportunità. In casa Mer- cedes-Benz tutto viaggia in modo veloce e l’inno- vazione apre di continuo nuove porte sul prossi- mo futuro. Anche per quanto riguarda il mondo dei veicoli commerciali. La Casa di Stoccarda ha presentato il suo primo furgone urbano, con il quale completa, nella categoria di peso più bassa, la sua già variegata gamma di veicoli commercia- li, oggi incentrata su veicoli di chiara fama come Vito (2,77-3,2 t), Sprinter (3-5 t) e Vario (6-8,2 t). Protagonista il city van di domani, di cui abbiamo avuto le prime informazioni in occasione del sim- posio Mercedes-Benz Vans “Logistica urbana, funzioni & marchi” a Sindelfingen, sede del Cen- tro Design Mercedes-Benz. Dove batte il cuore creativo del marchio di Stoccarda. Il nuovo city van è il primo furgone urbano di Mercedes-Benz, nato dalla collaborazione con Renault, che lo pro- durrà sulla stessa linea del Kangoo, dal quale de- riva, ma perfettamente in linea con l’identità tipi- ca del marchio tedesco. Servizio a pagina 40 Servizio a pagina 4 Si chiama Citan lo small van Mercedes-Benz Man: funziona la cura Codazzi Prodotti per l’Italia che cresce Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 207 - MARZO 2012 PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI Scardigno: Sui mercati sempre più global player PIRELLI Forner: Il debutto del pneumatico intelligente Fiat Professional Il nuovo Strada con motore Euro 5 adesso è anche in versione doppia cabina a pagina 34 Iveco in tour Un blogger a spasso per l’Europa con il Super Daily per incontrare i clienti a pagina 27 Renault Trucks Caroline Cavaleri, una manager francese per continuare lo sviluppo della rete di dealer e officine a pagina 8 Evoluzione di rigore M entre abbiamo già cominciato a vi- vere il quarto anno da quando pri- ma la sola crisi finanziaria poi anche quella economica hanno sconvolto il mondo, con il risultato di creare incertez- ze e preoccupazioni soprattutto nelle so- cietà più evolute, forse è il caso di fissare alcuni concetti che oggi fanno da comune denominatore alla realtà che tutti stiamo vivendo. Secondo logica, dobbiamo circo- scrivere il discorso al mondo che ci vede coinvolti direttamente, quello dei traspor- ti, sia dal punto di vista dei costruttori di veicoli, sia da quello degli utilizzatori di questi veicoli, leggeri, medi e pesanti, ov- vero le aziende di trasporto e i trasporta- tori in generale. Razionalizzazione - La parola alla quale tutti si sono aggrappati, appena le cose si sono messe male e appena si è capito che il terremoto della crisi non sarebbe stato leggero e che anzi avrebbe provocato conseguenze tali che mai più sarebbe sta- to come prima, è stata “razionalizzazio- ne”. Che non andava intesa come sempli- ce concetto, ma come un’azione seria, tale da poter contenere nel miglior modo possibile le conseguenze negative della crisi con l’inevitabile calo del mercato dei veicoli industriali e commerciali da una parte e con le difficoltà economiche delle aziende di trasporto dall’altra. Sotto questo profilo, la crisi di questi anni, che purtroppo continua, è servita a rimettere ordine sia fra i costruttori, dal punto di vista della produzione e della di- stribuzione, sia fra le aziende di traspor- to. Si sono individuati i processi negativi che nelle pieghe della gestione potevano e dovevano essere eliminati per poter ga- rantire la migliore redditività, si sono rese obbligatorie e alla fine nemmeno troppo penalizzanti talune economie, si è soprattutto lavorato sulla formazione degli uomini, a tutti i livelli, per dare loro maggiore professionalità e migliore senso di responsabilità nell’espletamento dei loro compiti, si è presa coscienza che i tempi delle vacche grasse erano ormai da dimenticare. È certo che ora, e soprattut- to se le cose si mettessero a viaggiare con una certa normalità, tutti gli attori del mondo dei trasporti hanno nuove carte nelle mani per poter lavorare con mag- giore profitto. Anche noi ci rinnoviamo - Anche il no- stro giornale ha sofferto le conseguenze della crisi, anche noi abbiamo dovuto ra- zionalizzare e scovare piccole ma impor- tanti economie, ma abbiamo l’orgoglio di non aver mai penalizzato in alcun modo il giornale, i suoi contenuti, le sue dimen- sioni, convinti di dover magari lavorare il doppio ma garantire ai nostri lettori e certamente anche ai nostri inserzionisti pubblicitari un prodotto sempre ricco, sempre in grado di offrire la più ampia panoramica mensile di tutto ciò che si muove attorno e dentro al mondo dei tra- sporti. Con questo numero di marzo, sia- mo andati anche oltre rinnovando in mo- do sensibile anche l’impostazione grafica del giornale, come pure arricchendolo ul- teriormente di rubriche e di contenuti. E in aprile arriva l’Annuario - Il mese prossimo, puntuale arriva la quarta edi- zione dell’Annuario de Il Mondo dei Tra- sporti. La sfida che abbiamo affrontato per la prima volta nel 2009, lo possiamo dire con orgoglio, è stata vinta. Alla quarta edizione, l’Annuario si presenta ormai come una realtà editoriale collau- data, importante, utile per moltissimi operatori del settore. Con le sue quasi 500 pagine, che accolgono le schede ag- giornate di tutti i modelli e versioni di veicoli industriali e commerciali oltre che dei van derivati da vetture, l’Annuario è uno strumento unico di consultazione per utili confronti tra la massa di veicoli ma anche di conoscenza di cosa realmente si nasconde sotto il cofano dei veicoli. Continuità dunque nella tradizione. È il motto di Vega Editrice. Paolo Altieri U na gamma prodotti ri- conosciuta per la sua qualità e l’alto poten- ziale concorrenziale, un’orga- nizzazione di vendita e assi- stenza in completa ristruttura- zione, una squadra ben deter- minata, il tutto per garantire la massima prossimità al cliente anche con l’offerta di una completa serie di servizi. Sono gli assi nella manica di Man Truck & Bus Italia, di cui è Chief Executive Officer da circa un anno un manager d’esperienza che conosce bene il mondo dei veicoli in- dustriali, Giancarlo Codazzi. a pagina 42 a pagina 24
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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

SINDELFINGEN - Sfide e opportunità. In casa Mer-cedes-Benz tutto viaggia in modo veloce e l’inno-vazione apre di continuo nuove porte sul prossi-mo futuro. Anche per quanto riguarda il mondodei veicoli commerciali. La Casa di Stoccarda hapresentato il suo primo furgone urbano, con ilquale completa, nella categoria di peso più bassa,la sua già variegata gamma di veicoli commercia-li, oggi incentrata su veicoli di chiara fama co meVito (2,77-3,2 t), Sprinter (3-5 t) e Vario (6-8,2 t).Protagonista il city van di domani, di cui abbiamo

avuto le prime in for mazioni in occasione del sim- posio Mercedes-Benz Vans “Lo gistica urbana,funzioni & marchi” a Sindelfingen, sede del Cen-tro Design Mercedes-Benz. Dove batte il cuorecreativo del marchio di Stoccarda. Il nuovo cityvan è il primo furgone urbano di Mercedes-Benz,nato dalla collaborazione con Re nault, che lo pro-durrà sulla stes sa linea del Kangoo, dal qua le de-riva, ma perfettamente in linea con l’identità tipi-ca del marchio tedesco.

Servizio a pagina 40 Servizio a pagina 4

Si chiama Citanlo small vanMercedes-Benz

Man: funzionala cura Codazzi

Prodottiper l’Italiache cresce

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 207 - MARZO 2012

PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI

Scardigno: Sui mercatisempre più global player

PIRELLI

Forner: Il debutto delpneumatico intelligente

FiatProfessionalIl nuovo Strada con motoreEuro 5 adessoè anchein versionedoppia cabinaa pagina 34

Ivecoin tourUn blogger a spasso perl’Europa con il Super Daily per incontrare i clientia pagina 27

Renault TrucksCaroline Cavaleri, unamanagerfrancese percontinuare losviluppo dellarete di dealer e officinea pagina 8

Evoluzionedi rigoreMentre abbiamo già cominciato a vi-

vere il quarto anno da quando pri -ma la sola crisi finanziaria poi anchequel la economica hanno sconvolto ilmon do, con il risultato di creare incertez-ze e preoccupazioni soprattutto nelle so-cietà più evolute, forse è il caso di fissarealcuni concetti che oggi fanno da comunedenominatore alla realtà che tutti stiamovivendo. Secondo logica, dobbiamo circo-scrivere il discorso al mondo che ci vedecoinvolti direttamente, quello dei traspor-ti, sia dal punto di vista dei costruttori diveicoli, sia da quello degli utilizzatori diquesti veicoli, leggeri, medi e pesanti, ov-vero le aziende di trasporto e i trasporta-tori in generale.Razionalizzazione - La parola alla qualetut ti si sono aggrappati, appena le cose siso no messe male e appena si è capito cheil terremoto della crisi non sarebbe statoleg gero e che anzi avrebbe provocatocon seguenze tali che mai più sarebbe sta -to come prima, è stata “razionalizzazio-ne”. Che non andava intesa come sempli-ce concetto, ma come un’azione seria,tale da poter contenere nel miglior modopossibile le conseguenze negative dellacrisi con l’inevitabile calo del mercatodei veicoli industriali e commerciali dauna parte e con le difficoltà economichedelle aziende di trasporto dall’altra.Sotto questo profilo, la crisi di questianni, che purtroppo continua, è servita arimettere ordine sia fra i costruttori, dalpunto di vi sta della produzione e della di-stribuzione, sia fra le aziende di traspor-to. Si sono individuati i processi negativiche nelle pieghe della gestione potevanoe dovevano essere eliminati per poter ga-rantire la migliore redditività, si sonorese obbligatorie e alla fine nemmenotroppo penalizzanti talune economie, si èsoprattutto lavorato sulla formazionedegli uomini, a tutti i livelli, per dare loromaggiore professionalità e migliore sensodi responsabilità nell’espletamento deiloro compiti, si è presa coscienza che itempi delle vacche grasse erano ormai dadimenticare. È certo che ora, e soprattut-to se le cose si mettessero a viaggiare conuna certa normalità, tutti gli attori delmondo dei trasporti hanno nuove cartenelle mani per poter lavorare con mag-giore profitto.Anche noi ci rinnoviamo - Anche il no-stro giornale ha sofferto le conseguenzedella crisi, anche noi abbiamo dovuto ra-zionalizzare e scovare piccole ma impor-tanti economie, ma abbiamo l’orgoglio dinon aver mai penalizzato in alcun modoil giornale, i suoi contenuti, le sue dimen-sioni, convinti di dover magari lavorare ildoppio ma garantire ai nostri lettori ecertamente anche ai nostri inserzionistipubblicitari un prodotto sempre ricco,sempre in grado di offrire la più ampiapanoramica mensile di tutto ciò che simuo ve attorno e dentro al mondo dei tra-sporti. Con questo numero di marzo, sia -mo andati anche oltre rinnovando in mo -do sensibile anche l’impostazione graficadel giornale, come pure arricchendolo ul-teriormente di rubriche e di contenuti.E in aprile arriva l’Annuario - Il meseprossimo, puntuale arriva la quarta edi-zione dell’Annuario de Il Mondo dei Tra-sporti. La sfida che abbiamo affrontatoper la prima volta nel 2009, lo possiamodire con orgoglio, è stata vinta. Allaquarta edizione, l’Annuario si presentaormai come una realtà editoriale collau-data, im portante, utile per moltissimioperatori del settore. Con le sue quasi500 pagine, che accolgono le schede ag-giornate di tut ti i modelli e versioni diveicoli industriali e commerciali oltre chedei van derivati da vetture, l’Annuario èuno strumento unico di consultazione perutili confronti tra la massa di veicoli maanche di conoscenza di cosa realmente sinasconde sotto il cofano dei veicoli.

Continuità dunque nella tradizione. Èil motto di Vega Editrice.

Paolo Altieri

Una gamma prodotti ri-conosciuta per la suaqualità e l’alto poten-

ziale concorrenziale, un’or ga-nizzazione di vendita e as si-stenza in completa ristruttura-zione, una squadra ben deter-minata, il tutto per garantire lamassima prossimità al clienteanche con l’offerta di unacompleta serie di servizi.Sono gli as si nella manica diMan Truck & Bus Italia, dicui è Chief Exe cutive Officerda circa un an no un managerd’esperienza che conoscebene il mondo dei veicoli in-dustriali, Giancarlo Co dazzi.

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Fabio Basilico

NEBEREZHNYE CHELNY - Ot-tanta macchine agricole saran-no acquistate dal Governorusso. È il frutto di un accordofirmato da rappresentanti del-l’esecutivo moscovita conCNH-Kamaz, la joint ventureindustriale per la produzione dimacchine agricole nata nell’ot-tobre 2009 per i ni ziativa diCNH e la russa Ka maz. La de-legazione governativa è stataospitata presso lo stabilimentodi CNH-Kamaz a NaberezhnyeChelny, nel Tatarstan, dove hapreso atto dell’a van zamentodelle attività della joint ventu-re, ha visitato l’im pian to pro-duttivo, oggi pienamente ope-rativo, e firmato l’im por tanteaccordo tra CNH-Ka maz e Mi-nistero dell’Agri col tu ra del Ta-tarstan per la fornitura di 30trattori New Holland T9.505 e

di 50 mietitrebbiatriciCX6090, tutti prodotti nellostabilimento di NaberezhneChel ny.

L’alleanza fra CNH, societàdel Gruppo Fiat Industrial lea-der globale nel settore dellemac chine per l’agricoltura e lecostruzioni, e Ojsc Kamaz, unodei principali costruttori di vei-coli industriali pesanti, ha losco po di mettere a disposizionele tecnologie avanzate di CNHal la Federazione Russa percontribuire allo sviluppo e allamodernizzazione del suo setto-re a gri colo.

L’evento di NaberezhnyeChel ny ha visto la partecipa-zione di una folta delegazionedel governo di Mosca, guidatada Ru stam Minnikhanov, Pre-sidente della Repubblica delTatarstan. Presenti anche MaratAkhmetov, Vice Primo Mini-stro e Ministro dell’Agricoltura

della Repubblica del Tatarstan,Sergej Kogogin, Direttore ge-nerale di Kamaz, Sergio Mar-chionne, Presidente di Fiat In-dustrial e di CNH Global,Franco Fusignani, Presidente eCeo di New Holland Agricul-ture e di CNH International,oltre ad al tri rappresentanti diCNH.

IN RAPIDACRESCITA

Lo stabilimento di CNH-Ka -maz si estende su oltre 45milametri quadrati di aree coperte eproduce macchine con il mar-chio New Holland dal 2010. Èstato completamente rinnovatoper raggiungere una capacitàpro duttiva di 5mila unità l’an- no. La crescita della produzio-ne è stata rapida, con un au-mento del 40 per cento nel2011 e con una pari crescita

prevista nel 2012. La joint ven-ture ha inoltre allargato conti-nuamente la gamma delle mac-chine agricole prodotte local-mente, introducendo i modellidi ultima generazione dei trat-tori a elevata potenza T8 e T9e, più recentemente, la nuovamietitrebbiatrice CX6090, pro-dotta su linee dedicate.

“Abbiamo mantenuto tuttigli impegni presi con la firmadel l’accordo di joint venture,siglato alla presenza del PrimoMi nistro Vladimir Putin - hacom mentato Sergio Marchion-ne - Consideriamo molto seria-mente il nostro impegno disoddisfare le richieste del go-verno russo di localizzare leproduzioni a NaberezhnyeChelny. Abbiamo continua-mente aggiornato i modelliprodotti in questo stabilimentoa partire dall’avvio produttivoe continueremo a far lo in futu-

ro. Nel 2012 localizzeremo ul-teriori produzioni, in particola-re il modello di trattore T8.330e le nuove mietitrebbiatriciCX8080. La Russia è un mer-cato strategico per il nostroGruppo. Questo stabilimento èuna dimostrazione del nostroimpegno di lungo periodo conil nostro partner Kamaz, sia dalpunto di vista industriale siacommerciale”.

Ha aggiunto il Direttore ge-nerale di Kamaz, Sergej Kogo-gin: “È un onore per noi rice-vere la delegazione del gover-no russo nello stabilimentoCNH-Kamaz e mostrare ai no-stri importanti ospiti il risultatodegli sforzi che entrambi i par-tner han no realizzato a partiredalla fir ma dell’accordo. Ab-biamo fatto grandi progressinei primi due anni della nostrajoint venture e posto le basi perla continua espansione dellagamma pro dotta localmente,che ci consentirà di mettere adisposizione tecnologie avan-zate agli a gri coltori russi”.

Oltre alla produzione dimac chine per l’agricoltura, lajoint venture assiste i clientisul territorio attraverso una retedi 13 concessionari New Hol-land e di 46 punti di vendita edi assistenza che fornisconoservizi tec nici, post-vendita edi formazione.

CNH Global N.V. è leadermondiale nel settore delle mac-chine agricole e del movimentoterra. Con il supporto di oltre11.300 concessionari in circa170 Paesi, CNH raccoglie l’e -spe rienza e la tradizione dellesue famiglie di marchi Case eNew Holland, unendole allafor za e alle risorse delle sue or-ganizzazioni commerciali, in-

dustriali, finanziarie e di post-vendita presenti in tutto il mon -do. CNH Global N.V. è un’a -zien da la cui quota di maggio-ranza è controllata da Fiat In-dustrial SpA (FI.MI). CNH In-ternational, controllata di CNHGlobal, è la società responsabi-le per la fabbricazione, vendita,distribuzione e servizi post-vendita di macchine agricole emovimento terra dei marchi diCNH in oltre 120 Paesi in Afri-ca, Medio Oriente, Comunitàdegli Stati Indipendenti, Asia eOceania, incluse Australia, Ci -na e India. CNH International èstata costituita nel 2007 per rin- forzare il focus dei marchi diCNH nei mercati emergenti ead alto potenziale.

IL COLOSSORUSSO

Ojsc Kamaz è il maggiorecostruttore russo di veicoli in-dustriali pesanti. È undicesimoal mondo nella produzione diveicoli industriali con peso su-periore alle 14 tonnellate e ot-tavo nella produzione di motoriindustriali diesel. Il GruppoKa maz è composto da 96aziende e ha 59mila dipenden-ti. La rete di vendita e di assi-stenza di Ka maz si estende sututto il territorio della Comuni-tà degli Stati Indipendenti, con127 concessionari e oltre 100centri di assistenza. I principaliprodotti di Ojsc Kamaz sono iveicoli industriali con peso to-tale compreso fra le 14 e le 40tonnellate e i motori diesel ebenzina. I vei coli industrialisono usati in più di 80 Paesi,nella Comunità degli Stati In-dipendenti, in Europa, Asia,Africa e America La tina.

3ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

Direttore responsabile

Paolo AltieriDirezione, redazione e amministrazione

Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

e-mail: [email protected] Legale

Via Stresa 15 - 20125 MilanoEditore Vega Editrice

Presidente Luisella CrobuDirettore editoriale Cristina Altieri

Condirettore editoriale Vincenzo LasalviaPubblicità

Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

Promozione Piero FerrariArt Director Renato Montino

Impaginazione e Fotocomposizione

Varano, Busto Garolfo (Milano)Stampa

Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Mi-lano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I ta liaEuro 50,00, estero: Euro 120,00 - Banca d’appoggio: Uni-Credit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V02008 33430 000041141143 - Po ste I taliane Spa - Sped. inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribu-zione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

CNH-KAMAZ / Rappresentanti del Governo di Mosca firmano accordo per l’acquisto di 80 macchine agricole

Decolla la joint ventureLA DELEGAZIONE GUIDATA DA RUSTAM

MINNIKHANOV, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

DEL TATARSTAN, HA VISITATO LO STABILIMENTO

CNH-KAMAZ DI NABEREZHNYE CHELNY CHE SI

ESTENDE SU UNA SUPERFICIE DI OLTRE 45MILA METRI

QUADRATI DI AREE COPERTE E PRODUCE MACCHINE

CON IL MARCHIO NEW HOLLAND DAL 2010.La fabbricaCNH-KamazdiNeberezhnyeChelny, nelTatarstan.CNH-Kamazè la jointventureindustriale perla produzionedi macchineagricole natanell’ottobre2009.

NABEREZHNYE CHELNY - Incontro alvertice tra Fiat Industrial e il capo delGoverno russo in occasione della vi-sita ufficiale della delegazione gover-nativa russa nello stabilimento di pro-duzione delle macchine agricole dellajoint venture CNH-Kamaz. SergioMarchionne, Presidente di Fiat Indu-strial e di CNH Global, ha incontratoil Primo Ministro Vladimir Putin perdiscutere le attività di cooperazioneattuali e future del Gruppo Fiat Indu-strial nella Federazione Russa. Conloro erano presenti Rustam Minni-

khanov, Presidente della Repubblicadel Tatarstan, Sergey Chemezov, Di-rettore generale di Rostechnologii, eSergej Kogogin, Direttore generale diKamaz. Nel corso dell’incontro, Ser-gio Marchionne ha confermato ilforte impegno di Fiat Industrial permettere a disposizione le proprie tec-nologie avanzate alla FederazioneRussa e per soddisfare la richiesta delgoverno di localizzare la produzionedi macchine per l’agricoltura nellostabilimento di Naberezhnye Chelny.Ha inoltre ripercorso i progressi fatti

nell’impianto nel corso degli ultimimesi. “Le attività della joint ventureCNH-Kamaz a Naberezhnye Chelnysono la testimonianza della coopera-zione positiva e a beneficio di tutte leparti, che abbiamo sviluppato con ilnostro partner e con il governo - hacommentato Marchionne, ribadendol’impegno di lungo periodo di Fiat In-dustrial in Russia - Vogliamo contri-buire allo sviluppo del settore agrico-lo di questo Paese, che ha bisogno ditecnologie di eccellenza per raggiun-gere i suoi ambiziosi obiettivi di svi-luppo, facendo leva sulle nostre con-solidate relazioni con la Russia esulle risorse di Fiat Industrial”.

Sergio Marchionne ha sottolineatoche questo modello di industrializza-zione richiede anche lo sviluppo diuna forte base di fornitori per renderepossibile il processo di localizzazio-ne, così come di supporto finanziarioper incoraggiare la rapida crescita delsettore dell’agricoltura. “Abbiamotrovato in Kamaz il partner giusto percontribuire allo sviluppo dell’agricol-tura russa attraverso la fornitura dellemigliori macchine disponibili sulmercato, con le migliori tecnologie econ servizi post-vendita e di forma-zione della più elevata qualità”, haconcluso il numero uno di Fiat Indu-strial.

INCONTRO AL VERTICE TRA MARCHIONNE E PUTIN A NABEREZHNYE CHELNY

Ambiziose strategie per la Federazione Russa

Foto digruppoall’internodell’impiantoCNH-Kamaz.Quinto dasinistra,SergioMarchionne.

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4ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Paolo Altieri

DOSSOBUONO DI VILLAFRAN-CA - Una gamma prodotti rico-nosciuta per la sua qualità el’alto potenziale concorrenzia-le, un’or ganizzazione di vendi-ta e as sistenza in completa ri-strutturazione, una squadraben determinata, il tutto pergarantire la massima prossimi-tà al cliente anche con l’offertadi una completa serie di servi-zi. Sono gli as si nella manicadi Man Truck & Bus Italia, dicui è Chief exe cu-tive officer dacirca un an no unmanager d’e spe-rienza che cono-sce bene il mon dodei veicoli indu-striali, GiancarloCo dazzi. A luichiediamo di fa reil punto delle stra-tegie Man per ilmercato italiano,un bilancio del-l’anno appenachiu so e quali so -no le prospettiveper il 2012.

Iniziamo conun quadro ge ne-rale sull’anda-mento del mercato...

“Partirei da un assunto: ilmon do gira grazie al trasportosu gomma, che rimane il puntodi riferimento per far circolarele merci. Abbiamo attraversatoun decennio di liberalizzazio-ne che ha di fatto portato al-l’aumento dei camion in circo-lazione pur in presenza di unaquantità di merci trasportate ri-

masta sempre uguale o comun-que non aumentata in manieraproporzionale al numero deiveicoli. Al la fine si è verificatoil blocco che abbiamo pesante-mente pagato a partire dal2008. Ad ag gravare le cose c’èstata l’accelerazione del cabo-taggio che ha portato i traspor-tatori italiani a essere menocompetitivi sul mercato. Credoche se si guarda all’Italia comepunto strategico del trasportomerci internazionale credo cheil Governo deb ba applicare

delle regole preci-se in base allequali si deve far siche le aziende ditrasporto ab bianoregole europee,quindi siano com-petitive con glialtri Pae si, in ter-mini occupaziona-li per esempio. Ilcrollo delle imma-tricolazioni è do-vuto anche a que-sto: i camion cisono sulle stradema sono immatri-colati fuo ri dalnostro Paese.Questo si traducein una perdita

economica per l’Italia, in ter-mini di tassazione per esem-pio. Occorre che le aziende ri-mangano da noi e che il costodella manodopera sia allineatoall’Europa”.

Che opinione si è fattasulla crisi?

“A mio parere la crisi hacrea to problemi rilevanti ai di-stributori, i dealer, perché i vo-

lumi sono crollati a meno dellametà. Per le officine invecenon si è verificato qualcosa dianalogo. Tut to ciò ha compor-tato la messa in discussionedel modello distributivo anchese il processo di razionalizza-zione delle strutture non è an-cora stato fatto in modo com-pleto. C’è una sensibilizzazio-ne maggiore ma il cam biamen-to non si è ancora ve rificato.Di certo, la difficile situazionecongiunturale ha fat to sì che leCase accettino il con cetto di‘multimarchismo’ dei dealer,una soluzione che per mette aidistributori di compensare ivolumi in perdita di un brandcon quelli migliori di un altro.Ma questa strategia richiedeprofessionalità per non rischia-re di confondere il cliente. Oc-corrono dunque diverse orga-nizzazioni in base ai marchi

rappresentati. Nel mondodell’au to sono pochi ad averseguito questa strada, grandiimprenditori con grossi volu-mi, mentre nel mondo deltruck è molto più difficile.Prima della crisi, c’era statoqualche esperimento in talsenso ma il problema è, credo,che nel nostro lavoro l’impren-ditore è il motore della sua a -zien da e l’azienda si identificacon lui. Un business molto le-gato a precise figure di riferi-mento la cui eventuale cessa-zione dell’attività comporta laperdita di volumi”.

Come si è comportataMan?

“In questa situazione con-giunturale, Man ha avuto gran-di opportunità: certe situazionipo co chiare sono state risolte eil processo di riorganizzazioneè pressoché ultimato. Stiamo

lavorando per andare ancorapiù in là, cercando nuovi par-tner. Man in questi anni ha unpo’ sof ferto i cambiamenti trala politica di sviluppo da unaparte e l’arresto successivo delprocesso di razionalizzazionedella rete. Ora la situazione ècambiata e la direzione intra-presa è ben definita. I successipartono dalla passione nel farele cose e di passione ne stiamomettendo tanta. Quindi i risul-tati devono andare nella giustastrada”.

Quale bilancio trae dall’i -ni zio della sua attività aoggi?

“Sono contento perché ab-biamo avuto modo di rivederecompletamente l’organizzazio-ne interna. È questa la base percostruire una rete professional-mente e qualitativamente al-l’avanguardia. Abbiamo inol-

tre lavorato bene con i clientidi flot te piccole, medie e gran-di. E poi, disponiamo di un si-stema finanziario che funzionameglio. Insomma, siamo sullabuo na strada. L’organizzazio-ne di rete andrà a completarsinel 2012 con la nomina di 5-10 con cessionari”.

Quali sono gli elementiche secondo lei oggi giustifi-cano investimenti nella reteMan da parte di un impren-ditore?

“Credo che il brand dia unavisibilità importante e questo èun fattore che deve caratteriz-zare un importante operatoredel settore. Poi, l’imprenditorede ve essere abile nel ricono-scere l’importanza della ge-stione dell’usato perché ogninuovo veicolo venduto si ac-compagna ten denzialmente aun mezzo usato: saperlo ricol-locare in modo giusto, nelposto giusto e con la giustapreparazione fa si che ci sia unvalore aggiunto per l’attivitàimprenditoriale. Includo nel-l’elenco, ovviamente, anche lagestione dell’after sales, ovve-ro dell’officina che, se ben or-ganizzata, apporta notevoli be-nefici all’azienda in tem pi, allaprogrammazione, alla qualità ealla velocità del servizio... Perquanto riguarda la ven dita, oc-corre essere presenti sul terri-torio offrendo non solo un pro-dotto ma anche i servizi colle-gati alla vendita, da quelli fi-nanziari a quelli assicurativi eanche di assistenza gestionaledel l’azienda del cliente, per e -sem pio su come cautelarsi nelcredito. Oggi non ci si può im-provvisare. Ci sono dei margi-ni e si può guadagnare ma devitirarli fuori con quello cheoffri, te nuto conto che dalmercato non viene oggi un

grande sostegno in termini divolumi generali. Una buonaidea è affiancare all’attività suiveicoli pesanti, quella relativaai veicoli commerciali. Attual-mente sono 4 i dealer Man chevendono anche vei coli Vol-kswagen, marchio del quale faparte sia Man che Sca nia. InItalia, i dealer ufficiali Mansono 16, affiancati da 2 filia-li”.

Avete in programma inve-stimenti diretti da parte delledue filiali?

“Abbiamo già messo incantiere la nuova sede, semprenel veronese ma non necessa-riamente a Dossobuono. Lasede di oggi non risponde pie-namente alle esigenze attuali evogliamo più visibilità” (Co-dazzi non lo dice apertamente,ma si intuisce che sarebbe feli-cissimo se l’inaugurazione

INTERVISTA / Giancarlo Codazzi, Ceo Man Truck & Bus Italia

“Passione e professionalitàsulla via del successo”È UN BILANCIO POSITIVO QUELLO TRACCIATO DAL

MANAGER CHE DA CIRCA UN ANNO È A CAPO DI MAN

TRUCK & BUS ITALIA. LA STRATEGIA DEL MARCHIO

TEDESCO PUNTA CON DECISIONE SU DIRETTIVE

STRATEGICHE BEN PRECISE: RIORGANIZZAZIONE E

RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE, PRODOTTI

FORTEMENTE CONCORRENZIALI E SERVIZI DI QUALITÀ.

Un Man TGM impegnato nel servizio ambientale in ambito urbano. È una delle molteplici applicazioni acui si presta il truck tedesco, da sempre punto di riferimento per gli operatori professionali.

Giancarlo Codazzi, Chief executive officer Man Truck & Bus Italia

Il TGL Hybrid, fiore all’occhiello della strategia del costruttore tedesco Man nel promettente campo dellamobilità alternativa, nello specifico per ciò che riguarda l’avveniristica tecnologia ibrida.

PARTIREI DA UN

ASSUNTO: IL

MONDO GIRA

GRAZIE AL

TRASPORTO SU

GOMMA, CHE

RIMANE IL PUNTO

DI RIFERIMENTO

PER FAR CIRCOLARE

LE MERCI OVUNQUE

CE NE SIA BISOGNO.

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della nuova sede avvenisseentro la fine dell’anno).

Quali risultati commercia-li avete consuntivato nel2011?

“Abbiamo registrato 1.300fatture-veicoli per una quotatendenziale del 7,4 per cento.Per segmento,parliamo di unaquota dell’8 percento nel lungoraggio, del 4,5 percento nella distri-buzione e del 9per cento nelcava-cantiere. Il2012 è iniziatoalla grande: ab-biamo un risultatodi gennaio che civede incrementarela quota provviso-ria al 13,65 percento, secondi inclassifica dietro alcostruttore nazio-nale Iveco. La sfida che ab bia-mo raccolto nel 2011 è sta taprincipalmente quella di au- mentare la presenza nel seg-mento trattori e ci siamo riu-sciti. Man è sempre stata tradi-zionalmente forte nel cava-cantiere e nei carri mentre non

è cresciuta in passato nei trat-tori. Ora la situazione è cam-biata: l’EfficientLine è un pro-dotto che ci sta dando grandisoddisfazioni, apprezzatocom’è per le sue doti presta-zionali e di e co nomia di ge-stione”.

Quali dunquele previsioni perl’anno in corso?

“Continueremola politica di con-centrarci nellosviluppo del la retecon l’ingresso dinuovi partner.Inoltre, sviluppe-remo il settore di-stribuzione conmodelli di qualitàe fortemente con- correnziali comeTGL e TGM. Unprocesso di cre-scita razionale,con evoluzione di

prodotto e re te. In generale, apel le mi sento di dire che ilmer cato generale è troppo ral-lentato e che nel 2012 si verifi-cherà quello che è successonel 2011 ma alla rovescia.Mentre il 2011 è partito beneed è in seguito crollato, il 2012

è partito in ribasso ma habuone possibilità di crescere. Ivalori complessivi saranno co-munque simili a quelli del2011.

Come stanno reagendo leaziende di trasporto?

“Le aziende di trasporto vo-gliono mentalmente rinnovareil parco ma hanno paura. Nonsi sentono sicure e tranquille equindi preferiscono spendereun po’ di più per il parco

mezzi in do tazione, con bene-fici in termini di business perle officine, piuttosto che inve-stire e pagare rate per unnuovo veicolo. An che se ciòcomporterebbe notevoli bene-fici, in primis in termini di ri-duzione dei consumi”.

Quale è nell’immediato lasua più grande ambizione?

“Dare a Man il mercato chesi merita, diverso rispetto aquel lo che ha avuto negli annipassati. Siamo sulla buonastrada per raggiungere questoo biet tivo. Man ha tutte le ca-ratteristiche per competere daprotagonista. Anche grazie alfatto che c’è un grande gruppoalle spalle. Quando sono arri-vato io un anno fa, Volkswa-gen deteneva il 29,9 per centodi Man, og gi è al 55,9 percento, a cui va ag giunto oltre il70 per cento di Scania. Dalcanto suo, Man detiene oltre il15 per cento di Sca nia e l’ac-quisita Man America Latina. IlGruppo Volkswagen è proprie-tario di Man e commercializzaanche veicoli commerciali: alivello europeo controlla quasi

il 30 per cento del mercato,quindi è il maggior attore te-nendo conto anche dei marchiSca nia e Man. Volkswagentrae benefici economici con si-nergie nel l’ambito di ricerca esviluppo, acquisti e progetticomuni per il futuro”.

Come reagiscono i clientia questo assetto societario?

“Il cliente imprenditore inconto proprio, che non è pro-priamente un trasportatore, è

magari più attento al mondofinanziario e sa bene che Vol-ks wagen è forte dal punto divista industriale e dunque ilfatto che Man e Scania appar-tengono a Volkswagen è unagaranzia di qualitàdel prodotto. Mane Sca nia vivevanogià di luce pro -pria, ora hanno unproprietario chevuole farli brillaredi più. Il piccoloimprenditore me -no a suo agio conle logiche finan-ziarie ha comun-que ben in men tecosa rappresenti-no Man e Sca nia”.

Ci sono inte-ressanti novità diprodotto Man inarrivo?

“Entro fine an no arriveràl’Eu ro 6. È un’evoluzione ne-cessaria che Man aveva già manon riteneva essenziale pre-sentarla in anticipo. Al tre no-vità nel lun go raggio non ce nesono perché la gam ma è recen-

te. È in programma lo svilup-

po di nuovi prodotti sotto lanuova regia di Volkswagen?

“Sono già partiti con pro-getti però a lunga distanza. At-tualmente ci sono importanticooperazioni nella ricerca esviluppo, con progetti in ambi-to ecologico ed economico, enegli ac quisti. Certamente idue brand Man e Scania ten-gono al la loro autonomia e a

primeggiare sul mercato, comelogica conseguenza dell’essereconcorrenti pur essendo alleatiin fa miglia. Volkswagen dovràessere abile nel mettere delleregole per quanto riguarda ri-

cerca e sviluppo.Ma sappiamo cheil gruppo di Wol-fsburg sa comegestire più brand,lo ha dimostratonel mondo de l-l’auto. Og gi Manin Europa ha unaquota di quasi il20 per cento, Sca-nia del 13 percento. Man ha giàquindi una posi-zione importante.In termini di pro-dotto, entrambi icostruttori hannotutto da guada-

gnare reciprocamente, scam-biandosi conoscenze e tecno-logie”.

Cosa ci può dire sul fronteautobus?

“Riteniamo di avere ottimiprodotti a marchio Man e Neo-

plan. È un settore, quellodell’autobus, in cui Man credemol to, con prodotti ben ap-prezzati dai clienti. In gennaioabbiamo iniziato con il piedegiusto il 2012 con una quotaattorno al 13 per cento, benlontano dal circa 5 per centodel passato. E il segnale chestiamo andando nella giustadirezione e perciò lavoreremocon sempre mag giore impe-gno”.

5ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA - A livello globale, il GruppoMan ha chiuso l’anno amministrativo 2011 con un fatturatorecord aumentato del 12 per cento a 16,5 miliardi di euro. “Ilrisultato operativo - conferma Giancarlo Codazzi, DirettoreVendite Man Truck & Bus Italia - è aumentato del 43 percento rispetto all’anno precedente raggiungendo 1,5 miliardidi euro, il ritorno sulle vendite è passato dal 7,1 al 9 per cen -to. Il Gruppo Man nel 2011 è dunque notevolmente cresciutoin modo redditizio”. Per il 2012 il management di Monaco siprepara ad affrontare una crescita mondiale minore. In Euro-pa l’aspettativa è per livelli di vendita stabili, all’incirca a li-vello del 2011. In Brasile le vendite registreranno invece unregresso. Pertanto il fatturato totale del Gruppo è stimato lie-

vemente in ribasso, a causa dell’effetto concomitante di unca lo di circa il 5 per cento del fatturato nell’ambito truck &bus e di un aumento, sempre di circa il 5 per cento, del fattu-rato del settore Power Engineering (motori).

“Il fatturato record del 2011 - aggiunge Codazzi - è statoraggiunto soprattutto grazie al settore Commercial Vehicles,ovvero Man Truck & Bus e Man Latin America. Il businessdei veicoli pesanti e autobus ha registrato un aumento del fat-turato intorno al 19 per cento, raggiungendo la cifra di 12,6miliardi di euro. In totale, Man ha venduto globalmente155.520 autocarri e bus. Man Truck & Bus ha più che tripli-cato il suo risultato operativo a 565 milioni di euro. L’aziendaha ulteriormente ampliato la sua forte posizione sul mercatoper gli autocarri oltre le 6 tonnellate in Europa e occupa il se-condo posto con una quota di mercato del 18 per cento. Manha aumentato la sua quota in Europa per la sesta volta conse-cutiva ed è leader di mercato in Paesi importanti come Au-stria, Polonia, Romania o Croazia è al secondo posto in Ger-mania, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria e Svizzera”.

Anche per i bus superiori alle 8 tonnellate, Man Truck &Bus è riuscita a imporsi. “Circa il 14 per cento di tutti i busnuovi immatricolati in Europa nel 2011 prodotti dei brandMan e Neoplan. Sono stati consegnati ai clienti europei un to-tale di 83.418 autocarri e bus, con un aumento intorno al 38per cento”, spiega Giancarlo Codazzi. Man Latin America haconfermato nel 2011 la sua leadership in Brasile per gli auto-carri superiori alle cinque tonnellate, registrando l’anno mi-gliore della sua storia aziendale. In totale, sono stati venduti72.102 veicoli, il 10 per cento in più. Il fatturato è aumentatodel 14 per cento raggiungendo 3,6 miliardi di euro.

Buone le performance anche dell’indice di produzione cheha raggiunto un nuovo record con oltre 83mila unità. “In Bra-

sile - continua Codazzi - è entrato in vigore lo standard Euro5 per i veicoli di nuova immatricolazione. Pertanto Man LatinAmerica per la prima volta monterà sui suoi veicoli i motoridell’europea Man Truck & Bus. Inoltre, dal 2012 con l’intro-duzione della serie TGX per il segmento degli autocarri supe-riori a 400 cv si aprono nuove prospettive di crescita”.

Negli ultimi anni Man ha ampliato in modo mirato la suapresenza internazionale, posizionandosi con successo in im-portanti mercati in crescita. Non solo Brasile, dunque. In Rus-sia, a San Pietroburgo per l’esattezza, nel primo semestre dique st’anno Man aprirà un nuovo stabilimento per il montag-gio di circa 6mila veicoli l’anno. In India, è stato stipulato unaccordo per la completa acquisizione della joint venture ForceMotors. La produzione e la distribuzione della linea CLAMan saranno ulteriormente rafforzate. In Cina, Man possiedeun capitale azionario del 25 per cento del produttore Sino-truck; l’avvio della vendita dei prodotti del nuovo marchiocomune Sitrack è pianificato per il 2013.

Inoltre, nel maggio 2011, Man Diesel & Turbo (Power En-gineering) ha iniziato la seconda fase di sviluppo del suo sta-bilimento a Changzhou, dove vengono prodotti turbomacchi-ne, grandi turbocompressori diesel e componenti del cambioRenk. Quello dei motori è un mercato in crescita per Man. Ipropulsori vengono ad esempio utilizzati anche per equipag-giare macchine agricole, veicoli su rotaia o yacht.

Tassello importante è del resto la ricerca e sviluppo, settorestrategico in cui Man investe circa il 4 per cento del volumed’affari complessivo. Sia nell’ambito veicolistico che nel set-tore Power Engineering, il lavoro di sviluppo si focalizzasulla riduzione di emissioni e consumi e su sistemi di trazionee carburante alternativi. Grande attenzione è riservata alla tec-nologia ibrida.

UN 2011 POSITIVO PER IL GRUPPO MAN A LIVELLO INTERNAZIONALE

Venduti oltre 155mila autocarri e autobus

Tre modellidella gammaautobus Mane Neoplan.

Un Man TGX. “L’EfficientLine - dice Giancarlo Codazzi, Ceo di Man Truck & Bus Italia - è un prodottoche ci sta dando grandi soddisfazioni, apprezzato per prestazioni ed economia di gestione”.

Il 2012 è iniziato con i migliori auspici per Man Truck & Bus Italia: in gennaio la quota provvisoria è aumentata al 13,65 per cento.

MAN HA TUTTE LE

CARATTERISTICHE

PER COMPETERE DA

PROTAGONISTA.ANCHE GRAZIE AL

FATTO CHE C’È UN

GRANDE GRUPPO

INDUSTRIALE

COME VOLKSWAGEN

ALLE SPALLE.

L’OBIETTIVO

GENERALE DEL

2012 PER QUANTO

RIGUARDA LA

QUOTA MAN È

ARRIVARE A

CONSUNTIVARE IL

14 PER CENTO SU

BASE ANNUA, IL

DOPPIO DEL 2011.

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6ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Le potenzialità future di ul-teriore sen sibilizzazione sonoquindi con siderevoli. I corsi diformazione per i conducenti diVolvo Truck Corporation dimo-strano, in effetti, che tutti gliautisti pos sono imparare a ri-durre i con sumi di carburante,indipendentemente dalla pro-pria esperienza. Di conseguen-za, il problema delle società ditrasporti non è tanto scoprire sesia possibile o meno ridurre iconsumi di carburante, ma in-centivare adeguatamente i con-ducenti a guidare effettivamen-te in modo più ecologico. “Èimportante sensibilizzare i con-ducenti alla questione affinchécapiscano che il loro comporta-mento fa davvero la differenza- afferma Andrew Low, forma-tore di conducenti presso VolvoTrucks - Sa pere è potere. Rea-lizzare qua lunque obiettivo èpiù facile se si sa come proce-dere. Questo principio è perfet-tamente applicabile anche allaguida efficiente in termini di

consumi. Per que sto è impor-tante investire nella formazionedei conducenti”.

Per aumentare la sensibiliz-zazione all’efficienza dei con-sumi, Volvo Trucks ha organiz-zato anche la “Drivers FuelChallenge”, una gara di guidaecologica su scala internaziona-le aperta a tutti i conducenti.Nel 2011 hanno partecipato allacompetizione oltre 3.500 autistidi tutto il mondo. La strada èdunque tracciata e dal canto suoAndrew Low non si è sorpresonell’apprendere dall’indagine diWorldtrucker che ben la metàdei conducenti è già attenta alproprio stile di guida.

“È molto incoraggiante ve-dere queste cifre nero su bianco- conclude il formatore di auti-sti Volvo - Avvalorano il suc-cesso che hanno riscosso i no-stri corsi. I titolari e i condu-centi delle società di trasportihan no recepito chiaramente ilmessaggio dell’interdipendenzatra ambiente ed economia”.

Contro il “microsleep” arrivano in Volvo Trucks DAS e cabine per un perfetto relax

Alt, allarme sbadiglio! IL PROFESSOR

ÅKERSTEDT,RICERCATORE DEL

SONNO E DOCENTE

ALL’UNIVERSITÀ DI

STOCCOLMA, STUDIA

COME REAGISCONO AL

VOLANTE GLI AUTISTI IN

CONDIZIONI DI

STANCHEZZA.

VOLVO TRUCKS / Indagine condotta sul web tra 1.300 autisti del forum Worldtrucker

Consumi?Questione disensibilitàI CONDUCENTI CHE HANNO PARTECIPATO

ALL’INDAGINE ON LINE, MEMBRI DEL FORUM

INTERNAZIONALE WORLDTRUCKER GESTITO DA

VOLVO TRUCKS, HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE

ABITUATI A TENERE UNA GUIDA CHE LIMITI AL

MINIMO I CONSUMI.

an che le società di trasporti netraggono notevoli vantaggieconomici, soprattutto in perio-di co me questi caratterizzati daun consistente aumento delcosto del carburante allapompa.

LOTTAAL CARO POMPA

Per una società di trasportieuropea di medie dimensioni, icosti del carburante rappresen-tano oltre un terzo dei costi to-tali. Con una guida efficiente,spie ga Volvo Trucks, questaproporzione può ridursi almenodel 10 per cento, che si tradu-cono in migliaia di euro rispar-miati ogni anno. E dal momen-to che i consumi di carburanteso no direttamente correlati alleemissioni di anidride carboni-ca, hanno anche un effetto be-nefico a catena sull’ambiente.La sensibilizzazione dei condu-centi a una guida che riduca iconsumi e la loro conoscenzadi questa tec nica sono quindifondamentali tanto dal punto di

vista economico quanto dalpunto di vista ambientale.

Proprio da questi presuppo-sti è partita Volvo Truck Corpo-ration che ha utilizzato il suofo rum internazionalewww.world trucker.com percondurre un’in da gine sistemati-ca sulla sensibilizzazione degliautotrasportatori a una guidaefficiente in termini di consu-mi. Istituendo il forum la pri-mavera dello scorso an no, laCasa svedese ha voluto appro-fondire la conoscenza de gli in-teressi e delle esigenze dei con-ducenti.

I risultati dell’in da gi ne di-mostrano una notevole sensibi-lizzazione dei conducenti al-l’efficienza dei consumi: al ladomanda “Pensi di guidare iltuo veicolo in modo da rendereminimo il consumo di carbu-rante?”, oltre la metà degli in-tervistati (per l’esattezza il 53per cento) ha risposto di teneresempre in considerazione i con-sumi.

GÖTEBORG - Non ci sono piùdub bi. La riduzione dei consu-mi, e di conseguenza la sostan-ziale diminuzione delle emis-sioni inquinanti di anidride car-bonica, è entrata a far parte del -la lista delle ordinarie prioritàdi chi esercita la professione diau totrasportatore. È quanto e -mer ge da una recente indaginecondotta on line alla quale han -no partecipato 1.300 degli oltre17mi la membri del forum Wor-ld trucker, una community di in-ternet gestita da Volvo Trucks.Il forum è aperto a tutti i con-ducenti, indipendentemente dalmarchio del proprio veicolo.

Oltre il 50 per cento deimem bri del forum internazio-nale è abituato a tenere unaguida che limiti al minimo iconsumi. È questo il risultatosaliente del l’indagine sul web.Il risparmio di carburante è unaquestione ormai notoriamentelegata al riscaldamento globale.Tut tavia, l’ambiente non è l’u -ni co grande beneficiario dellariduzione dei consumi. In real -tà, come è facile immaginare,

Ulf Hammarberg, dirigentedel la divisione EnvironmentalAffairs di DHL, azienda leadera livello internazionale nel set-tore dei trasporti, ritiene che iri sultati dell’indagine riflettanouna tendenza chiara e positiva.“Dal punto di vista ambientale- commenta Hammarberg - lagui da ecologica è una misuraimportante del settore del tra-sporto pesante europeo. DHL èconvinta che il monitoraggiosistematico e la comunicazionedei relativi risultati ai condu-centi siano fattori determinantiper il successo della guida eco-logica”.

SAPEREÈ POTERE

Il 42 per cento degli altricon ducenti che hanno parteci-pato all’indagine ha dichiaratodi impegnarsi in una guida eco-logica solo occasionalmente,men tre il restante 5 per centoha detto di non farlo mai.

ZINGONIA - La percentuale di incidenti causati daconducenti stanchi varia da uno studio all’altro, edè generalmente compresa tra circa il 15 e il 60 percen to. Ricerche dimostrano an che che questo tipod’incidente è spesso più grave rispetto alle collisio-ni causate da altri fattori poiché i tempi di reazionesono ri tardati e il conducente non riesce a metterein atto manovre che evitano l’impatto. Nel corsodel la sua ricerca, il professor Åkerstedt, ricercatoredel sonno e docente al Karolinska Institutet e al-l’Università di Stoccolma, mette le persone stanchein un simulatore di guida per studiare come reagi-scono al volante.

Molti dei soggetti di prova, dopo aver sperimen-tato i classici sintomi di stanchezza, come palpebrepesanti e sbadigli, scivolano in quello che è cono-sciuto come un “microsleep” (letteralmente“micro-sonno”), ovvero finiscono con l’assopirsiper qualche secondo, spesso sen za renderseneconto. Volvo Trucks ha sviluppato il Driver AlertSupport (DAS), un sensore basato su un sistemache rileva quando il conducente si sta assopendoutilizzando una telecamera per monitorare la corsadel veicolo in relazione ad alcune indicazioni, ov-vero per rilevare stanchezza o disattenzione, e aquel punto scatta l’invio di un segnale acustico eun segnale visivo.

Secondo le indagini svolte da Volvo Trucks unautista a lungo raggio dorme in media 4,6 notti asettimana in cabina. Norme di guida e di riposooggi per i camionisti possono migliorare la sicu-rezza solo se il periodo di riposo obbligatorio

offre realmente un corretto relax. Così Volvo haridisegnato l’area sovrastante delle sue cabine conzo na notte per aiutare gli autisti a dormire meglio,in modo da tenerli più attenti al volante il giornosuccessivo. I letti sono regolabili, i materassisono disponibili in diversi livelli di rigidità e c’èuna scelta di sovrapposizione di materassi persoddisfare le preferenze di ogni singolo driver.

Oltre il 50 per cento dei partecipanti all’indagine on line di Volvo Trucks è abituato a tenere una guida che limiti al minimo i consumi.

MILANO - A partire dal 1° gennaio 2012 Andreas Esser è il nuovoResponsabile internazionale della Business Unit Commercial VehicleTires di Continental, integrata nella Divisione Pneumatici diContinental AG. In questo ruolo, Esser riporta a Nikolai Setzer, a capodella Divisione Pneumatici e membro del Consiglio di amministrazionedi Continental AG. Andreas Esser è stato responsabile, per la regioneAsia-Pacifico, del business dei pneumatici per autovettura e van. “Daoltre dieci anni - ha commentato Nikolai Setzer - Andreas Esser faparte del management della Divisione Pneumatici ad Hannover.Conosce approfonditamente il settore e il nostro portafoglio di prodotti.Dopo cinque anni in un ruolo di responsabilità a Shanghai, porta nelsuo nuovo incarico anche le esperienze maturate in Cina, una dellenazioni dal tasso di crescita maggiore e allo stesso tempo il più grandemercato di pneumatici per veicoli commerciali al mondo”. AndreasEsser ha iniziato la sua carriera in Continental nel 1989 nellaDivisione Ricerca e Sviluppo e ha quindi ricoperto importanti incarichinei Dipartimenti Sviluppo Pneumatici, Gestione della Qualità e OEMin Europa. Esser ha poi arricchito la sua carriera con un’esperienzanella sede centrale nordamericana di Continental a Charlotte, nelNorth Carolina. Quindi, per sei anni, ha gestito il business OEM diContinental per i pneumatici per autovettura. Trasferitosi nel 2007nella sede asiatica di Continental a Shanghai, per tre anni è statoResponsabile non solo del business dei pneumatici per auto, ma anchedei pneumatici autocarro per tutta la regione asiatica e pacifica. LaBusiness Unit Commercial Vehicle Tires di Continental può contare suoltre 8mila collaboratori in dieci sedi di produzione e sviluppo inEuropa, America del Nord e del Sud e Asia. Nel 2010, ha registrato unfatturato di oltre 1,4 miliardi di euro.

CONTINENTAL

ANDREAS ESSERALLA GUIDADI COMMERCIALVEHICLE TIRES

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7ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

li sono Sevel, joint venture diFiat e PSA Peugeot Citroën perla produzione di veicoli com-merciali leggeri, e MitsubishiFuso, cui vengono forniti moto-ri F1C. Sono stati inoltre conse-gnati 74.255 cambi (+12,3 percento) e 169.722 pon ti e assali(+22,5 per cento). Per il 2012,Fiat Industrial si è co me obietti-vo il raggiungimento di unaquota ricavi di cir ca 25 miliardidi euro.

Su questa base il Consiglio diamministrazione ha fornito unain dicazione su quella che sa rà lafutura politica riguardo i di vi-dendi: “In considerazione del lacostante performance dei busi-ness e della considerevole capa-cità del gruppo di generare cas sa- hanno spiegato in una no ta - siritiene che Fiat Industrial po-trebbe distribuire, ogni an no, trail 25 e il 35 per cento del l’utilenetto consolidato, con un esbor-so minimo in condizioni normalidi 150 milioni di eu ro”.

Il Ceo di Iveco Alfredo Alta-villa si è dichiarato ot timistaanche riguardo alle per forman-ce per quest’anno. Rispondendoagli analisti ha infatti annuncia-to una serie di “importanti lan -ci” che caratterizzeranno l’an-nata della società, a cui devonoessere sommati i risparmi ope-rativi a seguito della chiusuradei due impianti di Bar cellona eValle Ufita. Come già detto i ri-cavi dovrebbero quin di rag-giungere i 25 miliardi di euro, afronte di un aumento di fattura-to del 5 per cento, con un risul-

Paolo Romani

Torino - Per il Gruppo Fiat In-dustrial il 2011 si è chiuso posi-tivamente. I ricavi sono statipa ri a 24,3 miliardi di euro, il13,8 per cento in più rispetto al2010. Incrementi significativisono stati conseguiti da tutti iset tori chiave: Iveco ha aumen-tato le consegne in diversi im-portanti mercati europei e in A -me rica Latina; CNH-Case NewHolland ha registrato una rile-vante crescita dei volumi e, nel -le macchine per l’agricoltura,un mix prodotto più favorevole;FPT Industrial ha realizzato unaperfomance positiva delle ven-dite sia verso i clienti del Grup-po che verso terzi. Più nel det-taglio, Iveco ha conseguito rica-vi per 9,6 miliardi di euro, il15,1 per cento in più rispetto al- l’an no precedente. Il merito èdel la crescita dei volumi di ven-dita, sull’onda del migliora-mento complessivo della do-manda complessiva in EuropaOccidentale e al continuo raf- for zamento in America Latina.Le consegne complessive divei coli, autobus e mezzi specia-li inclusi, sono state 153.384, il18,3 per cento in più. Una cre-scita che ha interessato tutti isegmenti: le consegne di veicolileggeri sono aumentate del 19,6per cento, quelle dei medi del24 per cento e quelle dei pesan-ti del 21 per cento. In EuropaOccidentale, sono stati conse-gnati 87.981 veicoli, il 12,3 percen to in più, con incrementi in

Francia (+17,8 per cento), Ger-mania (+14,7 per cento), GranBretagna (+62,5 per cento) eItalia (+2,1 per cento). Un caloha interessato il mercato spa-gnolo: -3,9 per cento.

L’anda men to delle vendite èstato positivo in America Latinaper il 28,9 per cento e in Euro-pa O rien tale per il 25,8 percento. La quota di mercato sti-mata di Ive co in Europa Occi-dentale si è attestata al 12,1 percento, -1,1 per cento in menorispetto al 2010. I ricavi regi-strati da CNH lo scorso annosono pari a 13,9 miliardi dieuro, il 16,7 per cen to in più.Ciò grazie alla buona perfor-mance che i mercati delle mac-chine agricole hanno mantenutoin tutte le aree geografiche (+12per cento complessivo) e per ef-fetto della continua ripresa delmercato delle macchine per lecostruzioni (+27 per cento). Ilpiù forte aumento dei ricavi loha registrato FPT In dustrial cheha consuntivato un 2011 aquota 3,2 miliardi di euro, il33,3 per cento in più. Meritodella forte crescita dei vo lumidi vendita sia verso i clien tidello stesso Gruppo Fiat Indu-strial che verso clienti e ster ni;in quest’ultimo caso, i ricavisono stati pari al 32,8 per centodel totale (35,4 per cento nel2010). I motori venduti sonostati 560.026, il 32,3 per cen toin più. Il 32 per cento di questiè stato fornito a Iveco, il 27 percento a CNH, il restante 41 percento a terzi, tra i cui i prin cipa-

blema Marchionne ha indivi-duato la mancanza di “una chia-ra definizione del business, diquello che dobbiamo fare perdiventare un player più effica-ce. Speriamo che quest’anno ciporti una maggior chiarezza, inmodo da prendere una decisio-ne entro il 2012”.

Su Iveco, Daimler ha di re-cente confermato di non esserein teressata ad acquisire impiantidel marchio torinese, ma di vo -ler continuare la collaborazionegià in atto nel settore dei moto-ri, incrementando la forniturache oggi è riservata al Canter diMitsubishi Fuso. “Non abbiamocolloqui in atto sul fronte degliimpianti - ha detto AndreasRen schler, Responsabile diDaimler Trucks e Buses - ma lacollaborazione industriale cheabbiamo in atto con Iveco èsoddisfacente e non escludo chepossa essere approfondita a pat -to che sia vantaggiosa per en-trambe le parti”.

Il che potrebbe riguardare adesempio il Daily.

tato della gestione ordinariacompreso tra 1,9 e 2,1 miliardidi euro e un risultato net to increscita fino ad arrivare a cir ca920 milioni di euro, mentrequello operativo dovrebbe sa li-re a 1,87 miliardi, cifre a cui fariscontro un indebitamento in- dustriale tra 1 e 1,2 miliardi dieuro. La cassa dovrebbe esseresuperiore ai 4 miliardi di eu ro,con investimenti che potrebberoraggiungere gli 1,4 miliardi dieuro. Per intanto l’inizio del-l’anno è stato altalenante perIveco, con un incremento del 4per cen to de gli ordini in Ameri-ca Latina, ma anche un calo del14 per cen to nell’Europa Occi-dentale.

Per quel che riguarda la pos-sibile cessione di parte degli as -set di Fiat Industrial, il Presi-dente Sergio Marchionne nelcorso della presentazione dei ri-sultati 2011 ha dichiarato che ladivisione macchine per costru-zioni di CNH “non è in vendi-ta”, que sto nonostante i risultatisoprattutto in Europa. Sul pro-

DAF TRUCKS / Percentuali in crescita non solo nei trattori

L’XF105 è il leader

Eindhoven - Grazie al successodel suo best-seller, l’XF105,Daf Trucks resta leader europeonel set tore cruciale dei trattoridi li nea. Più in generale il co-struttore olandese l’anno scorsoha ulteriormente migliorato, sepure di poco, la propria quota dimercato, passando dal 15,2 al15,5 per cento, rafforzando lapropria leadership nei PaesiBassi, in Belgio, Gran Breta-gna, Polonia e Un gheria, men-tre è risultato essere il maggiormarchio d’importazione in Ger-mania e Francia e al secondoposto in Austria e RepubblicaCeca. Nel segmento dei trattori,in cui è leader in gran parte delcontinente, Daf ha raggiuntouna quo ta che si avvicina al 19per cen to, mentre nel seg mento

com preso tra le 6 e 15 t la pene-trazione è cresciuta dal 7,7all’8,9 per cento.

“Il nostro successo è il risul-tato di una gamma di prodottimoderni, di un ottimo servizio eun’organizzazione dealer moltoprofessionale - ha detto RonBon sen, Responsabile Marke-ting e Sales - Con l’attualequota di mercato nel segmentodei veicoli pesanti in Europa,siamo sulla buona strada versoil nostro prossimo obiettivo,che è il 20 per cento del merca-to, da raggiungere nel medioperiodo. Dan do per scontatoche si rafforzerà ulteriormentela nostra posizione nel segmen-to dei trattori, la crescita dovràessere soprattutto raggiunta conla nostra gam ma di carri a due,

tre e quattro assi, grazie a cuiforniamo un veicolo per ognispecifica applicazione”. Lestime Daf si basano su previsio-ni che vedono il mer cato euro-peo rimanere stabile nel 2012, ocomunque con un calo contenu-to rispetto all’anno passato, conun numero di consegne che po-trebbe variare tra 210mila e240mila camion.

Il successo di Daf non si fer -ma soltanto all’Europa. Le ven-dite sono infatti cresciute intutti i Paesi in cui vengono di-stribuiti i camion europei. Inparticolare nel 2011 sono staticon segnati più di 5.200 veicoliche fanno par te delle gammeCF e XF, quin di più del doppiorispetto alla stagione preceden-te. Tra le nazioni in cui si è an-noverato il maggior tasso dicre scita: Russia, Turchia, Ma-rocco, Sud Africa e Taiwan,dal la cui catena di montaggio èuscito alla fine del l’an no scorsoil millesimo esemplare di CFas semblato sul po sto.

FIAT INDUSTRIAL / Un 2011 positivo per la società che ha visto i ricavi salire del 13,8 per cento

Un primo annoda incorniciarePER IVECO PIÙ CONSEGNE SIA IN EUROPA CHE IN AMERICA LATINA, NEW HOLLAND

CRESCE SOPRATTUTTO NELLE MACCHINE PER AGRICOLTURA E PER FTP PERFORMANCE

POSITIVA SIA VERSO I CLIENTI CHE FANNO PARTE DEL GRUPPO CHE QUELLI ESTERNI.

A DAF TRUCKS IL PREMIO 2012

Il miglior meccanicoè un olandese

EINDHOVEN - È andato all’olandese Rinze Louw-sma, di Cosmo Bolsward, il premio assegnato daDaf Trucks al miglior tecnico dell’anno 2012. Allafinale europea, svoltasi nella sede di Eindhoven,hanno partecipato concorrenti provenienti da diecinazioni, che hanno dovuto confrontarsi con quattrotest teorici e sei prove pratiche, sia riguardanti ilmotore che i sistemi elettronici e la trasmissione.“Questa competizione sottolinea l’importanza deitecnici professionali nelle officine - ha spiegato ilDirettore After Sales Johan Drenth - Si tratta di unriconoscimento della loro professionalità”.

JohanDrenth,Direttore AfterSales di DafTrucks,consegna ilpremio aRinzeLouwsma.

CON IL SUO PESANTE STRADALE IL MARCHIO

OLANDESE COPRE IL 19 PER CENTO DEL SEGMENTO

PIÙ VIVACE. SULL’INTERA GAMMA PUNTA A

RAGGIUNGERE QUEST’ANNO IL 20 PER CENTO.

MILANO - Un 2011 chemalgrado la crisi imperantelascia un ricordo positivo di sé,almeno per ciò che riguarda leimmatricolazioni di autocarripesanti, autobus e pullman inItalia. Secondo i dati Acearielaborati dal Centro RicercheContinental Au tocarro, leimmatricolazioni di autocarripesanti, con peso di 16tonnellate e oltre, sonocresciute del 18,8 per centorispetto al 2010. Sempresecondo i da ti Acea, nelloscorso anno leim matricolazioni di autobus epull man sono aumentate del33,3 per cento rispetto all’annopri ma. Per quanto riguarda inparticolare le immatricolazionidegli autocarri pesanti, ilCentro Ricerche ContinentalAutocarro sottolinea che “lacrescita del mercato italianonel 2011, pur essendocertamente significativa, èavvenuta con un tasso piùcontenuto rispetto a quelloevidenziato dai dati dell’interaUnione Europea, che è del 36per cento e quindi circa ildoppio di quello italiano. Lasituazione è radicalmentediversa per quel che riguardagli autobus: infatti, in questocaso la cre scita delleimmatricolazioni italiane sirivela in controtendenzarispetto a quanto emergeconsiderando tutti i Paesi chefan no parte dell’UnioneEuropea dove c’è stato un calodelle immatricolazioni dello 0,7per cento”.

PANORAMA

IN ITALIAIMMATRICOLAZIONIIN CRESCITA PERAUTOBUS E TRUCK

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8ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

PERO - È un settore chiavequel lo che è stato affidato allamanager francese Caroline Ca-valeri, diventata da qualche me -se responsabile dello sviluppodel la rete, oltre che della forma-zione, di Renault Trucks Italia.Cavaleri arriva direttamentedal la Casa madre, dove si è oc-cupata del settore finanziario epoi dell’amministrazione vendi-te. In Italia ha già lavorato unpaio d’anni fa, esperienza dacui le è rimasta una buona pa-dronanza della lingua locale.“Questa per me è stata una bel -la opportunità - spiega - È infat-ti interessante poter verificaredirettamente le opportunità pre-senti nei vari Paesi, anche senel mondo Renault Trucks glistan dard, e quindi anche il mo -do di lavorare, sono gli stessi inogni nazione”.

Renault Trucks nei due an -ni passati è stato il marchio

più attivo nel rinnovare lapro pria rete, quali sono gliobiettivi per questa stagione?

“Consolidare l’esistente epro grammare nuove aperturedove è possibile. Ma con tuttacal ma, siamo ancora sulla sciadel 2011, che abbiamo chiusocon le due inaugurazioni a Ca-tania e a Torino”.

Come rete oggi, costruttorenazionale a parte, siete forse ipiù capillari.

“Per la diffusione non ci pos-siamo in effetti lamentare, sitrat ta di rafforzare la presenzadove ci sono margini di svilup-po. Le aree in cui stiamo cer-cando di concentrare le nostreforze sono oggi il Veneto e piùin generale il sud dell’Italia,dove stiamo rivedendo la nostrapresenza in funzione del poten-ziale delle varie zone”.

I concessionari come stan-no affrontando questa crisiche non sembra avere fine?

“Hanno due diversi approcci:

c’è chi riesce a sfruttare le op-portunità e chi deve capire dovesono le opportunità. In generalepossiamo contare su dealer chenonostante i tempi sono abba-stanza ottimisti, che hanno trat-tative in corso e sperano di por-tarle a termine”.

Un po’ di movimento quin-di c’è.

“Tutto dipende, molto piùche in passato, dalla finanziabi-lità delle aziende. Generalmen-

vendendo di più?“Non c’è una regione che si

distingue, dove i clienti stannocom prando particolarmente. Piùo meno il flusso delle immatri-colazioni è spalmato su tuttal’Ita lia”.

La crisi ha portato moltidea ler a riconsiderare conmag gior riguardo le gamme

post-vendita”.Come stanno andando le

nuo ve concessionarie apertenei due anni scorsi?

“Sono soddisfatti. Per qual-cuno si è trattato del primo pas -so nel mondo Renault Trucks,questo richiede un tempo mini-mo d’integrazione, di cono-scenza dei prodotti e di una

INTERVISTA / Caroline Cavaleri, responsabile sviluppo rete e formazione Renault Trucks Italia

“La qualità della reteRenault Trucks unagaranzia assoluta”È QUANTO SOTTOLINEA CON SODDISFAZIONE CARO-LINE CAVALERI, NUOVA RESPONSABILE DELLA RETE

DEL MARCHIO DELLA LOSANGA.

PERO - Anche il settore della formazione, di cuisi occupa sempre Caroline Cavaleri, è in costanteincremento, come conferma la stessa manager.“Quest’anno ci siamo prefissati un programmapiuttosto impegnativo, focalizzato soprattutto sulfar crescere il livello delle nostre officine autoriz-zate”.

Come stanno rispondendo alle vostre inizia-tive?

“Possiamo contare su di un tasso di partecipa-zione molto elevato, potremmo dire vicino al 100per cento. I titolari delle autorizzate sono benconsci dell’importanza della formazione e quindistanno aderendo in massa alle nostre iniziative. Inpiù, di recente sono emerse opportunità per le of-ficine per accedere a forme di sovvenzioni statalie questo li aiuta ad affrontare l’impegno deicorsi”.

Dal suo dipartimento dipendono anche icorsi Optifuel?

“Rientrano nella formazione anche se operati-vamente sono gestiti dal marketing. In quel casoci rivolgiamo direttamente ai clienti, ed èun’esperienza che possiamo definire più che po-

sitiva. Stiamo infatti pensando di potenziare lapiccola struttura che se ne occupa, aggiungendoqualche figura professionale, perché riceviamosempre maggiori richieste, soprattutto da partedelle concessionarie, che sulla base dei risultatigià raggiunti adesso riescono a proporre queicorsi con maggiore facilità. In questo un grandeaiuto arriva direttamente dalle aziende tramite unfitto passaparola, e sono adesso i trasportatoristessi che ci chiedono di fornire loro consigli pra-tici su come risparmiare carburante. Quella Opti-fuel è una formazione molto diversa rispetto aquanto propone la concorrenza, perché insegnia-mo anche ad accedere alla diagnostica e soprat-tutto a interpretarne i dati, identificando eventualiaree di miglioramento”.

Oltre che alle concessionarie RenaultTrucks ha dedicato molta attenzione anche alsettore delle officine autorizzate.

“Che numericamente risulta stabile con appenaqualche sostituzione. Il nostro obiettivo è in quelcaso di far crescere la qualità della rete, per que-sto chiediamo a tutte le officine di garantire lostesso livello di servizio ovunque si trovino”.

Con in più qualche novità importante, comela prima struttura a restare aperta per l’interoarco delle 24 ore.

“Si, certo, si tratta della nostra officina di Ca-lenzano, di proprietà della concessionaria Tosca-na Trucks”.

È un’idea che avete intenzione di riproporrea livello nazionale?

“Nel corso degli incontri periodici con i nostridealer abbiamo illustrato anche questa nuova op-portunità, facendo presente che c’è del mercato.Anche se per aprire una struttura sulle 24 ore bi-sogna tener conto degli annessi, stilare un busi-ness plan per capire se sei posizionato su di unnodo stradale abbastanza importante. Devi infattiessere in grado di riempire l’officina anche dinotte, non puoi affidarti soltanto al servizio 24/7che pure funziona bene. Di contro molti clientichiedono da tempo un’estensione degli orari diapertura. Con questo pensiamo di aver dato a chipossiede un’officina un buon spunto di riflessio-ne. Molti nostri concessionari stanno ripensandoalla struttura del proprio business e questo puòessere un elemento da tenere in considerazione”.

UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ PROFESSIONALE E DI QUALITÀ PER ASSISTERE AL MEGLIO LA CLIENTELA

Un programma sempre più impegnativo nel settore della formazione

PERO - L’attenzione ai temi ambientaliper Renault Trucks è una cosa seria, chenon si limita alla produzione e venditadi veicoli poco inquinanti, con il mee-ting dedicato alle officine autorizzate in-fatti il management della filiale italianoha introdotto un nuovo concetto, quellodi riunione a basso impatto ambientale.

Che tradotto in pratica significa l’uti-lizzo di block notes rigorosamente incarta riciclata, con un numero limitato difogli per evitare sprechi e accompagnatida penne in plastica riciclata, mentre ilbuffet utilizzava caraffe e bicchieri invetro.

Stessa attenzione per alimenti e be-vande, provenienti dal commercio equo

e solidale, e al consumo energetico ri-dotto per l’adozione nella sala conferen-ze di lampade a basso consumo.

Questa prima occasione fisserà inol-tre gli standard per gli eventi futuri diRenault Trucks, che si conferma uno deicostruttori più attenti all’ambiente,anche a livello produttivo, un CarbonAudit allo stabilimento di Blenville hainfatti consentito di recente di ipotizzarel’impatto degli investimenti rivolti a ri-durre le emissioni di CO2. Allo stessomodo cresce l’importanza della gammaClean Tech, composta da mezzi alimen-tati da carburanti alternativi, e quindielettrici, ibridi o a gas naturale, destinatia un utilizzo prevalentemente urbano.

IL COSTRUTTORE FRANCESE VARA UNA NUOVA TIPOLOGIA DI INCONTRI CON LA RETE

Meeting ecologico per le officine autorizzate

Caroline Cavaleri, Responsabile sviluppo rete e formazioneRenault Trucks Italia

GÖTEBORG - Un 2011 daincorniciare quello di VolvoTrucks. In nettacontrotendenza rispetto algenerale andamentoeconomico e al clima digiustificato pes simismo cheancora pervade gli animi deglioperatori del mon do deltrasporto, la Casa di Göteborgha messo a segno importantirisultati sul mercatonord americano nel corso del2011. In base ai dati sullevendite al dettaglio elaboratida WardsAuto Group, centrostudi e informazionisull’industria automotivemondiale, Volvo Trucks haregistrato lo scorso an no lapiù importante crescita intermini di quota di mercato nelsettore dei veicoli industrialipesanti in Nordamerica.Inoltre, Volvo ha consuntivatouna quo ta di mercato recordper l’a zien da del 12,1 percento (era al 9,6 per cento nel2010) nei mercati di Stati Unitie Canada mes si assieme e haraggiunto livelli dipenetrazione record per imotori propri e la trasmissioneI-Shift. La percentuale di truckVolvo venduti con motori delbrand è stata di circa l’80 percen to lo scorso anno mentre lapenetrazione dell’I-Shift hasuperato il 40 per cento.L’anno re cord di Volvo Trucksè stato sostenuto da una forteperformance del marchio negliStati Uniti, dove la quota dimercato del costruttore perquanto riguarda le vendite aldettaglio è salito di circa trepunti e le vendite sonoaumentate del 109 per centorispetto al 2010. Considerandoi due mercati di Stati U ni ti eCanada nel loro complesso, levendite sono risultate pari a23.820 unità, contro le 12.100del 2010. “Dopo averguadagnato due puntipercentuali di quo ta mercatonel 2010 - ha com mentato RonHuibers, Presidente Vendite eMarketing di Volvo TrucksNord America - il record del2011 dimostra che il mercato èalla continua ricerca di veicoliche garantiscano la massimaefficienza nei consumi e sianopunto di riferimento in quantoa comfort e sicurezza. Vei coliche costituiscono la gam maVolvo Trucks. Le per for mancedella nostra articolata re te didealer ha contribuito aga rantire un costantemiglioramento del mix diofferta per la clientela e lanostra leadership in tema diefficienza nei consumisignifica che la nostra èun’im magine fortementepositiva per coloro chevogliono intensificare il loroimpegno nella riduzione deicosti legati al carburante”. La strategia Volvo inNordamerica si basa su trepilastri: qualità, sicurezza eambiente. I modelli Volvo VN,VHD e VAH sono assemblatine gli Stati Uniti pressol’im pianto di New River Valleya Du blin, in Virginia, mentre ipropulsori Volvo destinati alNord america sono fabbricati aHagerstown, nel Maryland.Entrambi gli stabilimentigodono della certificazioneambientale Iso 14001 e diquella qualitativa Iso 9001.

VOLVO TRUCKS

ANNUS MIRABILISPER IL MARCHIOSVEDESE

te rileviamo un trend che restapositivo, fermo restando il mo-mento che non è per niente fa-cile. Operiamo comunque uncontrollo importante sulla rete ecerchiamo di far sì che conti-nuino a ottenere risultati econo-mici favorevoli”.

In quali zone oggi si sta

Ma xity e Master. “Più in generale i nostri con-

cessionari stanno cercando diidentificare nuove opportunitàdi business. Il poter offrire unagamma completa di veicoli è unvantaggio non da poco rispettoad altri marchi. Ma il maggiorsviluppo arriva dalle attività di

clientela diversa. Però i dati dimercato ci vedono in crescita suquelle aree”.

Ritiene che ci sia ancoraspa zio per nuove strutture inItalia?

“Sì, dove ci sono opportunitàdi mercato che ancora non sia -mo stati in grado di sfruttare”.

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10ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

BELLEVUE - “Paccar ha regi-strato forti ricavi e un utile net -to nel quarto trimestre del 2011e ha raggiunto il suo 73esimoan no consecutivo di utile net -to”. Mark Pigott, Presidente eChief executive officer, snoc-ciola con soddisfazione i datidel Gruppo americano nel cor -so della conference call con glia na listi finanziari: i ricavi delquarto trimestre di 4,85 miliar-di di dollari sono stati i più altiricavi trimestrali nella storiadel la società.

“Il 2011 di Paccar - ha di-chiarato l’alto manager dell’a -zien da di Bellevue - riflette i ri-sultati finanziari della società,la qualità dei prodotti e servizi,i vantaggi della diversificazio-ne geografica, crescono i servi-zi fi nanziari e i business post-vendita e la leadership ambien-tale. Sono molto orgoglioso deinostri 23.400 dipendenti che cihanno permesso di confermarela nostra leadership. Bilancioeccellente e flusso di cassaoperativo di 1,59 miliardi didollari nel 2011 - ha aggiuntoPigott - han no consentito mag-giori investimenti di capitale innuovi prodotti, maggiore effi-cienza produttiva e l’espansio-ne globale. Per supportare gliinvestimenti in iniziative di bu-siness a li vello mondiale, la so-cietà ha esposto i suoi camionin importanti Saloni nei paesiBRIC (Brasile, Russia, India,Cina) du rante l’anno. Abbiamoiniziato la costruzione di unimpianto di assemblaggio Dafin Brasile, aperto un centro di

distribuzione ricambi in Russiae aggiunto dipendenti alla no-stra attività in Cina e India.Siamo lie ti che i nostri veicolinel segmento superiore a 15 t ein classe 8 in Nord America ab-biano raggiunto una quota dimercato record in Europa. Siprevede che il mercato dei vei-coli negli Stati Uniti e Canadamigliorerà ulteriormente nel2012. Incertezze economiche incorso in Europa hanno portatonegli ultimi mesi ordini inferio-ri di camion dall’Eurozona”.

Paccar ha guadagnato 327,7milioni di dollari (0,91 dollariper azione) nel quarto trimestredel 2011, un aumento del 93per cento, rispetto ai 169,8 mi-lioni di dollari (0,46 dollari perazione) nel quarto trimestre del2010. Per vendite nette e ricavidei servizi finanziari l’interoan no 2011 è stato il secondopiù alto nella storia della socie-tà con 16,36 miliardi di dollaririspetto ai 10,29 miliardi del2010. Paccar ha registrato unutile netto nel 2011 di 1,04 mi- liardi di dollari (2,86 dollari perazione) più del doppio dei 457milioni e 600mila dollari (1,25dollari per azione) conseguitonel 2010.

I DATI OPERATIVI

Nel 2011 Paccar ha conti-nuato a espandere la sua pre-senza geografica: inizio costru-zione di un nuovo impianto diassemblaggio Daf in Brasile,nuo vo centro tecnico in India e

aumento degli acquisti di com-ponenti provenienti da fornitoriasiatici. Paccar ha investito823,2 milioni di dollari in ricer-ca e sviluppo, consegnato138mi la veicoli in tutto il mon -do, guadagnato la posizionenumero uno in tecnologia nellaTop 500 della rivista Informa-tionWeek. Il Kenworth T700 haguadagnato il titolo “AmericanTruck Dealers Heavy DutyCom mercial Truck of theYear”. Peterbilt Motors Com-pany si è classificata al primo

posto del JD Power HeavyDuty Studysm Customer Sati-sfaction nel segmento profes-sionale. Kenworth si è classifi-cata al primo posto del JDHeavy Duty Power ServiceDealer Studysm Customer Sati-sfaction. Leyland Trucks ha ri-cevuto il prestigioso medaglio-ne di bronzo Shingo per il suomiglioramento continuo in lea-dership ed efficace responsabi-lizzazione dei dipendenti. Ilmotore MX di Paccar è statopremiato come “Best CoachEngine” per il quinto anno con-

secutivo alla fiera Bus WorldAsia di Shanghai, in Cina. Ley-land Trucks è stata onorata conil “Bu siness Development andChan ge”, premio all’eccellenzaproduttiva, per il secondo annoconsecutivo. Daf Trucks è statapremiata come uno dei Top 100“Apprenticeship Employers”nel Regno Unito.

Nel dicembre 2011 il Consi-glio di amministrazione ha ap-provato il riacquisto di ulteriori300 milioni di dollari di proprieazioni ordinarie in circolazione.Nel corso del quarto trimestre

del 2011, Paccar ha riacquistato1,78 milioni di azioni comuniper 67,6 milioni di dollari.“Ne gli ultimi sei mesi - ha os-servato Ron Armstrong, Presi-dente Paccar - l’azienda ha ac-quistato 9.16 milioni di azioniper un investimento complessi-vo di 337,6 milioni di dollari.Gli ottimi profitti netti rendonole azioni della società un attra-ente investimento a lungo ter-mine. Il programma di riacqui-sto delle azioni riflette la fidu-cia del Cda nella crescita delsuccesso Paccar sul businessglobale”. Dai principali dati fi-nanziari relativi al quarto tri-mestre 2011 emerge un fattura-to consolidato di 4,85 miliardidi dollari, un utile netto di327,7 milioni di dollari, spe sein ricerca e sviluppo di 72,3milioni di dollari. Nel totaledel l’anno il fatturato ammontaa 16,36 miliardi di dollari, l’u -ti le netto a 1,04 miliardi di dol-lari, le spese in ricerca e svilup-po a 288,2 milioni di dollari, ilpatrimonio netto di 5,36 miliar-di di dollari al 31 dicembre2011.

DALL’ASIAAL SUD AMERICA

E veniamo al mercato globa-le dei truck. I veicoli Daf han -no raggiunto la leadership delsettore in molti paesi d’Europa.“Le vendite al di sopra delle 15t in Europa occidentale e cen-trale - ha detto Harrie Schip-pers, Presidente Daf - sonostate pa ri a 244mila unità nel2011, con un aumento del 33per cen to rispetto al 2010. Nel2011 Daf ha raggiunto unaquota di mercato record del15,5 per cen to nel segmento su-periore a 15 t, la percentualepiù alta nei suoi 83 anni di sto-ria. Daf è leader di mercatoglobale in Regno Unito, PaesiBassi e Belgio. Daf è ancheleader nel segmento superiore a15 t in molti Pae si dell’Europacentrale. Si stima che in Europanel 2012 le vendite dei veicoliindustriali superiori a 15 t am-monteranno a 210-240milaunità, che riflettono un mercatodel camion colpito dalle sfideeconomiche del la zona Euro”.

“Le vendite del settore Clas-se 8 negli Stati Uniti e Canada- ha dichiarato Dan Sobic, Vicepresidente esecutivo Paccar -so no migliorate a 197milaunità nel 2011 rispetto alle

PACCAR / A dispetto della crisi dipinto un quadro più che roseo dell’anno passato

A vele spiegate, da semprePER L’AZIENDA SI È CHIUSO IL 73ESIMO ANNO

CONSECUTIVO DI UTILE NETTO. NEL QUARTO TRIMESTRE

2011 RAGGIUNTI I PIÙ ALTI RICAVI NELLA STORIA DELLA

SOCIETÀ DI BELLEVUE. ENTUSIASTA IL NUMERO UNO

MARK PIGOTT: “I NOSTRI VEICOLI NEL SEGMENTO

SUPERIORE A 15 T HANNO RAGGIUNTO UNA QUOTA DI

MERCATO RECORD IN EUROPA”. PER DAF LA

PERCENTUALE PIÙ ALTA NEI SUOI 83 ANNI DI STORIA.

BELLEVUE - Nell’agosto 2011 Daf ha sti-pulato un contratto per acquisire la pro-prietà del 19 per cento di Tatra, con sedenella Repubblica Ceca. Tatra produceuna gamma di versatili fuoristrada, chesaranno venduti da concessionari Daf intutta Europa, a complemento dellagamma premium di camion Daf. Daffornisce a Tatra il motore Paccar MX ela cabina Daf CF per il suo nuovo mo-dello Phoenix. “La relazione Daf conTatra - ha detto Harrie Schippers, presi-dente Daf - rafforza ulteriormente Daf,leader nel settore nel segmento heavy-duty truck in Europa centrale”. Daf ha

anche aperto un ufficio vendite di ca-mion a Mosca, in Russia, nel corso del2011. “Il mercato dei veicoli industrialisuperiori a 15 t in Russia e nella CIS nel2011 - ha detto Ron Bonsen, direttoremarketing e vendite Daf - è stato pari a115mila unità. L’apertura dell’ufficioDaf di Mosca facilita la continua crescitain questo mercato in espansione”.

Le vendite di componentistica Paccarcontinuano ad aumentare in tutti i mer-cati. Il desiderio di migliorare l’utilizzodel camion e l’invecchiamento delleflotte nel Nord America stanno generan-do alte richieste di componenti e assi-stenza. “Le vendite aftermarket - hadetto Darrin Siver, direttore generalePaccar Parts - hanno raggiunto un fattu-rato record nel 2011. Paccar è leadernella fornitura aftermarket, con 15 centridi distribuzione ricambi supportati daoltre 1.900 concessionari Daf, Kenworthe Peterbilt. Molti dei rivenditori Paccarhanno realizzato record di vendite e utilioperativi di servizio nel 2011, rafforzan-do ulteriormente la rete di dealer. Unnuovo centro di distribuzione è statoinaugurato a Mosca a dicembre 2011 permigliorare il supporto per i clienti di ca-mion Kenworth e Daf”.

LA CRESCITA EUROPEA PASSA ATTRAVERSO DAF

Prestazioni al top anche in casa Paccar Parts

L’esternodel nuovocentro didistribuzionericambi chePaccar Partsha aperto aMosca.

Sopra, un Kenworth T700 che ha guadagnato il titolo di “American Truck Dealers Heavy DutyCommercial Truck of the Year”. Sotto l’ammiraglia del costruttore olandese Daf Trucks, l’XF105.

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11ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

camion. La domanda di sostitu-zione annuale per il mercatodegli autocarri in Stati Uniti eCanada è stimata in circa225mila unità”.

Paccar ha cominciato la co-struzione del suo nuovo im-pianto di assemblaggio Daf aPon ta Grossa, in Brasile, di300mi la mq. “Il Brasile - haspiegato Bob Christensen, Vicepresidente esecutivo Paccar - èun importante mercato dei vei-coli industriali con un fatturatonel settore superiore alle 6 t di165mila unità nel 2011. Lagam ma di prodotti Daf offrequa lità premium, bassi costi diesercizio, eccellenti guidabilitàe manovrabilità e il leader delset tore motori Paccar MX.L’in troduzione della gamma diprodotti Daf in Brasile è in en-tusiasmante sviluppo: si preve-de di eseguire consegne ag-giuntive all’inizio del 2013”.Da ol tre 40 anni, i veicoli Ken-worth hanno guadagnato unaquota di mercato significativain molti Pae si del Sud Americanella regione andina. “Il suc-cesso dei veicoli Daf in Cile,Ecuador e Perù nel 2011 - hadetto Sam Means, Vice presi-dente Paccar - ha contribuito afarci raggiungere un livello re-cord di vendite di veicoli nellaregione”.

IL MERCATOPIÙ GRANDE

In Asia, l’ufficio Paccar diShanghai è stato ampliato nel2011 per sostenere gli acquistidi componenti per le operazionidi aumento di produzione epost-vendita. “La Cina - ha ag-

giunto Dan Sobic - è il mercatodel camion più grande delmondo e Paccar sta benefician-do della sua maggiore presenzanella regione”. Daf è il secondoproduttore di camion del seg-mento superiore a 15 t in Tai-wan con una quota di mercatodel 26 per cento.

Paccar ha lanciato il suonuo vo Centro Tecnico a Pune,

in India, alla fine del 2011. Ilcentro dovrebbe contare alla fi -ne circa 200 dipendenti e sicon centrerà sulle tecnologiedel l’informazione, sull’acqui-sto di componenti per la produ-zione in tutto il mondo e sulleoperazioni di aftermarket. “IlPaccar India Technical Center -ha detto Don Schulte, Ammini-stratore delegato di Paccar inIndia - fornirà risorse di qualitàper la nostra progettazione glo-bale e organizzazioni IT, perconsentire a Paccar di accelera-re lo sviluppo di nuovi prodot-ti”. Al l’i ni zio di gennaio 2012,Paccar ha presentato il suo mo-dello premium Daf CF all’Au-toExpo Delhi, il più grande Sa-lone automobilistico in India.

MILANO - In un mercato in continuo cambia-mento ridurre i co sti di gestione e semplificare leat tività commerciali rappresentano le priorità perchi si occupa di trasporto, assolute necessità perun imprenditore del trasporto che voglia diventarepiù competitivo. A proporsi come aiu to e riferi-mento, in particolare per le flotte diveicoli, sia com merciali che indu-striali, è Continental, che per offriresoluzioni specifiche ha costituito al- l’interno della sua rete - agi le, affi-dabile ed estesa in modo capillare sututto il territorio - un net work euro-peo specialista nel settore delle solu-zioni di mobilità alle flotte. Si chia-ma “Conti360° Fleet Services” econsiste in una proposta di servizicompleti alle flotte, un’offerta basatasu eccellenti standard di servizio estrutture di prezzi armonizzate.

All’alba del 2012, in un mercatoche richiede il rafforzamento dell’of-ferta di prodotti e servizi relativi apneumatici e mobilità, “Conti360°Fleet Services” fa approdare anchein Ita lia la propria rete, già leadereuropea per le soluzioni di mobilitàalle flotte. “Nel 2012 - spie ga DanielGainza, Direttore Commerciale CVT di Continen-tal Italia - vogliamo intensificare l’attività di ser-vizio al clien te e rendere sempre più stretto il rap-porto con il consumatore, ai cui bisogni vogliamodare una risposta esauriente, a 360 gradi: eccoperché lo abbiamo chiamato proprio Conti 360°.

Si tratta di un programma modulare per le flotteche abbiamo avviato nel 2011 e che an dremo arafforzare nel 2012. La collaborazione con i centridi servizio è molto importante e mol to stretta. At-tualmente lavoriamo con circa 90 punti vendita,ma riteniamo che ci sia ancora un margine di cre-

scita, pen siamo che 100-120 sia ilnumero giusto per coprire il territo-rio, mantenendo un livello di qua litàalto e omogeneo. Con i partner, Con-tinental stringe un legame contrat-tuale, non mirato al controllo dellasocietà, ma ba sato su trasferimentodi know-how e controllo della qua li-tà che rispetta e valorizza l’impren-ditorialità e le capacità managerialidei nostri soci”.

Continental ha lanciato una nuovaimmagine per il network Conti360°e avviato il primo pun to vendita ita-liano, con un look dedicato ed esclu-sivo. Si trat ta di D3 Pneumatici-Gruppo Pneus7 di Alessandria. “De-cidendo di aderire al nuovo net workConti360° Fleet Services - dice il ti-tolare del pun to vendita GianfrancoGiavino - siamo riusciti a far incon-trare due necessità primarie nella ge-

stione della nostra azienda. La prima è quella diessere sempre più vicini alle esigenze dei nostriclienti, la seconda quella di am pliare la nostra of-ferta di servizi in linea con le richieste del merca-to, potendo contare su un partner affidabile comeContinental”.

Contenimento dei costi, rapidità degli interventi e consulenza qualificata sono i cardini della nuovaproposta dedicata agli operatori del settore e agli autotrasportatori. L’offerta Conti360° Fleet Servicescopre tutti i servizi relativi ai pneumatici, partendo dall’acquisto e dal montaggio delle gomme.

126mila del 2010, un aumentodel 56 per cento. Nel 2011,Paccar ha raggiunto un recorddi quota di mercato negli StatiUniti e in Ca nada del 28,1 percento in Classe 8. Nel 2012 siprevede un aumento del merca-to con 210-240mila veicoli,guidati prin cipalmente dalla so-stituzione in corso per invec-chiamento della popolazione di

BELLEVUE - L’anno scorso 288,2 milionidi dollari sono stati investiti in iniziativedi espansione a livello mondiale, per mi-gliorare l’efficienza produttiva e accele-rare lo sviluppo di nuovi prodotti Paccar.L’azienda sta programmando investi-menti di capitale nel 2012 per i program-mi di sviluppo dei prodotti e la costru-zione della struttura per l’assemblaggioDaf in Brasile. “Le spese di ricerca esviluppo - ha precisato George West,Vice presidente Paccar - sono stimate a275-325 milioni di dollari nel 2012 perKenworth, Peterbilt e Daf, per investirein prodotti e servizi e consentire ai nostriclienti di continuare a ottenere risultatiproficui nella loro attività”.

“Paccar - ha detto Richard Bangert,Vice presidente Paccar - è leader nellosviluppo di tecnologie ecocompatibili.Tutti gli impianti di produzione Paccarhanno guadagnato la prestigiosa certifi-cazione ambientale Iso 14001. Questadistinzione riconosce che le strutture

hanno attuato rigorose misure di rispar-mio energetico e le caratteristiche pro-gettuali innovative”. Altri punti ambien-tali per il 2011 includono: il truck Model386 di Peterbilt Motors a gas naturale li-quefatto (GNL) ha ricevuto l’Environ-mental Protection Agency (EPA) perl’accreditamento SmartWay, primo vei-colo a carburante alternativo del settoredesignato; l’impianto Kenworth a Ren-ton, Washington, è stato elogiato dal Di-partimento dell’Energia degli Stati Unitiper la sua riduzione del 36 per cento dienergia dal 2008; Kenworth Truck Com-pany è stata premiata come una delle mi-gliori 50 società Green nello Stato diWashington dalla rivista Business Seat-tle; Daf sta riciclando il 30 per centodella sua energia termica per ridurre icosti di utilità nei suoi stabilimenti diproduzione; molti stabilimenti di produ-zione Paccar negli Stati Uniti e in Euro-pa hanno raggiunto il “Rifiuti Zero in di-scarica”.

FORTI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

Essere leader ma dipinti di verde

BELLEVUE - Paccar Financial Services(PFS) finanzia un portafoglio di 145milaautocarri e rimorchi, con un patrimoniototale di 9,4 miliardi di dollari. PaccarLeasing, una delle maggiori società full-service di leasing truck in Nord Americae in Europa con una flotta di oltre32mila veicoli, è inclusa in questo seg-mento.

“Nel corso del quarto trimestre enell’intero anno 2011 - ha dichiaratoBob Bengston, Vice presidente Paccar -l’utile è aumentato grazie ai margini fi-nanziari migliori e una migliore perfor-mance del portafoglio”. I ricavi del quar-to trimestre sono stati di 266,2 milioni didollari rispetto ai 243,8 milioni dellostesso trimestre del 2010.

Per l’intero anno, i ricavi sono statipari a 1,03 miliardi di dollari rispetto ai967,8 milioni del 2010. “L’ottimo bilan-

cio - ha detto Todd Hubbard, PresidentePaccar Financial Corporation - permettedi offrire finanziamenti competitivi per irivenditori al dettaglio Kenworth, Peter-bilt e Daf e ai clienti di 21 paesi su trecontinenti. Volumi delle merci più eleva-ti e crescenti tassi hanno migliorato laredditività dei nostri clienti con conse-guente riduzione dei crediti scaduti. Iprezzi dei camion usati sono miglioratirispetto ai livelli degli anni precedentidel 5-10 per cento”.

Paccar Financial Services ha avuto unottimo accesso ai mercati nel 2011, con982 milioni di dollari emessi in obbliga-zioni di tre anni durante l’anno. “Laforte domanda degli investitori per i tito-li Paccar - ha detto Robin Easton, teso-riere Paccar - è il risultato di redditivitàcoerente, buon flusso di cassa e soliditàpatrimoniale”.

PERCHÉ ANCHE IL PORTAFOGLIO VUOLE LA SUA PARTE

Ottimi risultati come società di servizi finanziari

Mark Pigott, Presidente e Chief executiveofficer Paccar

CONTINENTAL / Sbarca sul mercato italianoil network europeo “Conti360° Fleet Services”

Al servizio delle flotte

UN’IMMAGINE

UNICA ED EFFICACE

PER LO SPECIALISTA

NEL SETTORE

DEI PNEUMATICI

PER I VEICOLI

INDUSTRIALI.IL PRIMO PUNTO

VENDITA AD

ALESSANDRIA CON

D3 PNEUMATICI-GRUPPO PNEUS7.

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12ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

PIACENZA - Competere con i co-lossi del trasporto europeo èsempre più difficile. Il successodi un’impresa dipende moltospesso dai particolati compresala scelta del camion giusto. Perquesto aziende come la Fertransdi Alseno sono sempre alla ri-cerca del modello più economi-co, senza però voler rinunciareal l’efficienza. Sulla base di que- sta analisi è maturata la decisio-ne della famiglia Ferretti, pro-prietaria dell’azienda, di acqui-stare una corposa fornitura diMan TGX. Si tratta di 45 tratto-ri, con motore a sei cilindri da480 cv, che fanno parte della Ef-ficientLine e sono quindi curatinell’equipaggiamento proprioper garantire il minore consumo.

Una soddisfazione per la fi-liale italiana del costruttore te-desco, che nonostante i tempidifficili si sta ben muovendonel settore dei trattori, contandoproprio sulle peculiarità del- l’Ef ficientLine, che anche nelcorso della nostra prova su stra-da ha evidenziato le proprie do -ti di economia d’esercizio.

Fondata nel 1953 da Leopol-do Ferretti, che nella più conso-lidata tradizione italiana è parti-to con un solo mezzo, per lapre cisione un Esatau, Fertrans(così si chiama dal 2002l’azienda di famiglia) og gi puòcontare su di una flotta com-plessiva di 150 trattori, che lepermettono di coprire tratte in-ternazionali con particolare ri-guardo per la Spagna, un mer-cato che Fertrans è stata tra lepri me ad affrontare con regola-rità e per la Romania, senza pe -rò tralasciare la Francia. Laspe cializzazione, come anche lade nominazione scelta suggeri-sce, è l’industria siderurgica,set tore in cui particolari comel’ottimizzazione della tara dicamion e semirimorchi sonode cisamente importanti. Oltreche direttamente Fertrans operacon consociate in Francia, Spa-gna, Romania, Bosnia, Molda-via e Bulgaria. Tutte destinazio-ni che vengono coperte giornal-mente.

Oggi a guidare l’impresa so -no i due giovani amministratoriEmanuele ed Eugenio Ferretti,figli di Gianfranco e nipoti diLeo poldo, quindi la terza gene-razione impegnata nel difficilesettore del trasporto.

“Per essere competitivi sulmercato internazionale - spiegaGianfranco Ferretti - si devonoottimizzare tutte le risorse e icon sumi sono una voce deter-minante nella ricerca di questoobiettivo. Così ho analizzato leopportunità che il mercato cipro poneva e la scelta è cadutasui Man TGX 18.480 Efficien-tLine, per la serie di dotazionimirate al contenimento dei con-sumi e a un maggiore controllosui veicoli della flotta, garantitoda particolari come il softwareFleet”.

I buoni risultati ottenuti inIta lia non fanno che confermareil successo della serie “econo-mica” Man, che in tutta Europaha già superato le 1.700 unitàvendute.

Tra i vantaggi delle versioniEfficientLine rispetto ai normaliTGX spicca la revisione dell’ae-rodinamica, che si basa anchesull’adozione della cabina XLX,la seconda in ordine di grandez-za del marchio, a cui sono statetolte le appendici esterne, men-

tre sono state aggiunte funzio-nali carenature laterali. Fannoparte dell’allestimento anchedotazioni specifiche, come unnuovo alternatore, che garanti-sce un rendimento più elevatodel 4 per cento ma richiedemeno energia, abbinato a lucidiurne alogene da 42 Watt. An-cora più importanti l’Air Pres-sure Management, che ottimizzala produzione di aria compressae che viene disinserito in auto-matico al raggiungimento dellapressione di stacco, e il TPMche controlla la corretta pressio-ne dei pneumatici.

PIACENZA - Quali sono le caratteri-stiche del TGX EfficientLine chepiù vi hanno convinto?

“La scelta del Man 18.480 - diceGianfranco Ferretti - è mo tivata dalledotazioni di serie specifiche per ilcontenimento dei consumi, che sonoin gra do di darci la possibilità di

esercitare un maggiore controllo suiveicoli e di conseguenza sui co sti digestione. In particolare, abbiamomolto apprezzato il cam bio automa-tizzato TipMatic, da usare in abbina-mento al soft ware Fleet, che limita lea zio ni dell’autista privilegiando laguida economica. Un altro aspettoimportante è la tara ridotta del ca-mion che nel nostro tipo di lavoro haun ruolo fondamentale”.

Più in generale, quali sono oggi icriteri con cui scegliete i vostrimezzi?

“La nostra azienda vuole esserecompetitiva sul mercato internazio-nale, ottimizzando tutte le risorse:sotto questo aspetto i consumi deiveicoli diventano una voce fonda-mentale, per cui i veicoli devono es-sere performanti ma allo stesso

tempo devono essere in grado di con-sumare poco”.

Quanto sono importanti per voii servizi forniti dai costruttori,come assistenza e garanzie?

“Dato che i nostri veicoli circola-no in tutta Europa, l’assistenza giocaun ruolo decisivo. Ad esempio, la ca-pillarità della rete di officine autoriz-zate è fondamentale”.

Come hanno accolto i vostri au-tisti i nuovi trattori Man?

“Li hanno molto apprezzati fin dasubito”

Seguirete anche il programma diformazione degli autisti ProfiDri-ve?

“Al momento non abbiamo previ-sto per i nostri conducenti la parteci-pazione a un programma specifico diformazione”.

TRA LE CARATTERISTICHE PIÙ APPREZZATE IL CAMBIO TIPMATIC E LA TARA RIDOTTA

“Più attenzione al contenimento dei consumi”

Consegnasimbolicadelle chiavidei TGX, giàmarchiatiFertrans allafamigliaFerretti.

MONACO - Ford Motor Company hascelto Man per trasportare i propri mo-tori, cambi e componenti in Gran Breta-gna, seguendo la strada già percorsadalla sede di Colonia del colosso auto-mobilistico. Ford ha quindi acquistato

185 trattori stradali TGX, a cui ne segui-ranno altrettanti nel 2013 per il rinnovodella parte restante della flotta. I veicolisaranno a disposizione della Ford Tran-sport Operations nelle sedi di Dagen-ham, Halewood, Bridgend e Southam-pton.

A far pendere la bilancia in favore delcostruttore tedesco sono stati da un latoi pareri positivi degli autisti, che hannopromosso il comfort e le prestazioni delTGX e dall’altro il buon servizio garan-tito dal personale della divisione com-merciale Man.

Ford è leader di mercato nel settoreautomobili in Gran Bretagna, dove puòcontare su sette sedi principali e più di550 concessionari. Il costruttore e i suoidealer impiegano in tutta l’isola più di35mila dipendenti.

CONSEGNATI 185 TRATTORI ALLA FILIALE BRITANNICA

Anche Ford sceglie il TGX

Ricambi ecomponentiFord verrannotrasportatiesclusivamenteda trattori Man.

CONSEGNA / L’azienda piacentina passa a Man, acquistando 45 trattori

Il TGX EfficientLineconquista Fertrans

LA SCELTA OPERATA DALLA FAMIGLIA FERRETTI NON

FA CHE CONFERMARE IL SUCCESSO DEL BEST SELLER

DEL LEONE, DI CUI IN TUTTA EUROPA SONO GIÀ

STATI VENDUTI PIÙ DI 1.700 ESEMPLARI E CHE STA

SFONDANDO NEL SETTORE FLOTTE ANCHE IN ITALIA.

MILANO - Gestire con un’eco no miadi successo un’azienda ditrasporti? Un desiderio possibilese, tra le tante variabili in gio co,danno il loro contributo ipneumatici. La risposta ci viene daContinental e si chiamaGenerazione 2, famiglia di gommeper autocarri e mezzi pesanti,recentemente completata conl’introduzione dell’HD Hybrid nellemisure chiave per il cerchio 22,5”.Una gamma di pneu maticicompletamente rinnovata, checoniuga le ultime innovazionitecnologiche con le e sigenze didiminuzione di co sti e dieconomicità della gestione nelsettore dei trasporti. Esi genze chehanno portato il team delDipartimento Ricerca & Sviluppodi Continental a far proprie lerichieste degli operatoridell’autotrasporto e delle istituzionieuropee: durata chilometricaelevata, basse emissioni, bassarumorosità, trazione elevata anchein condizioni invernali.In quest’ottica, Continental haampliato la sua offerta anche perquanto riguarda i pneumatici darimorchio con i nuovi HTL2 eHTR2 per il cerchio 17,5”. HTL2 eHTR2 da 17,5” fan no anch’essiparte della Generazione 2 epossono garantire unmiglioramento della performanceeconomica dei mezzi su cuivengono montati grazie a unaminore resistenza al rotolamento ea maggiori percorrenzechilometriche. I pneumatici HTL2 asezione ribassata sono progettatiappositamente per un uso su lunghedistanze e tratte rettilinee. L’ultimagenerazione di questi pneumatici èstata sviluppata per essereutilizzata in particolare su rimorchie semirimorchi per il trasporto digran di volumi. Il nuovo profilodell’HTL2, grazie alle sue strettescanalature longitudinali e allespalle chiuse, favorisce una minoreresistenza al rotolamento. Inoltre,un battistrada più profondo e l’altastabilità garantita dalla carcassa edalla me scola di gomma utilizzata(sviluppata appositamente perquesta applicazione)contribuiscono a ridurre i consumidi carburante. A questi importantivantaggi bi sogna aggiungere unavita uti le più lunga rispetto allagenerazione precedente. Ipneumatici HTR2 sono progettatiper l’utilizzo su tratte polivalenti.Grazie alla loro elevata capacità dicarico possono essere impiegati perapplicazioni anche molto diversetra loro. Lo speciale disegno delbattistrada con blocchi escanalature sottili garantisce latenuta della strada, evita che pietree detriti restino incastrati e allostesso tempo assicura unamaggiore silenziosità e un minorconsumo di carburante anche nellecondizioni di utilizzo più dure.L’HTR2 com bina alta redditività,maggiore durata e livelli disicurezza ulteriormente migliorati.Co me tutti i pneumatici Continentaldella Generazione 2 i nuovipneumatici per semirimorchi ecarri a pianale ribassatopresentano caratteristicheinnovative, come la cinturatriangolare com posta da quattrostrati, la car cassa rinforzata e ilsistema di contenimento dell’ariaAir Keep, contro la perdita dipressione interna. Gli HTL2 per iltrasporto a lunga percorrenza so nodisponibili nelle dimensioni 245/70R 17.5, 215/75 R 17.5 e 235/75R17.5. Gli HTR2 per un uso sutratte regionali si presentano nelledimensioni 205/65 R.17.5, 215/75 R17.5 e 235/75 R 17.5.

CONTINENTAL

I PRODIGI DELLAGENERAZIONE 2

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14ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Guido Prina

CATANIA - Che fosse un duro giàlo si sapeva. Nulla sembra resi-stere davanti alla forza del l’U -nimog, veicolo tutto-fare cherende prezioso servizio al l’ef -ficiente immagine del GruppoDaimler. L’ennesima dimostra-zione delle qualità costruttive e

operative della gamma Uni mogviene dall’Italia, dalla Sicilia perl’esattezza.

Protagonista, insieme a unesemplare Unimog 5000, è lanatura selvaggia e affascinantedell’Etna. Ogni anno, da maggioa ottobre, l’Unimog 5000 ac-compagna migliaia di turistidalla stazione della funivia del-

l’Etna, a 2.500 metri di altitudi-ne, fino a Torre del Filosofo, a2.935 metri. Da qui partono, in-fatti, le escursioni alla scopertadi crateri e colate laviche che ca- ratterizzano il paesaggio del vul-cano. Sono oltre 300mila i turistiche visitano ogni anno l’Et na.Un numero considerevole cheben si addice a una delle meravi-

glie paesaggistiche di cui il no-stro Paese va orgogliosamentefiero.

Ai turisti attratti dal vulcano,Unimog assicura un servizio ditrasporto puntuale ed efficiente.Prodotto dal 2002 nello stabili-mento Mercedes-Benz di Wörth,Unimog offre i migliori presup-posti per l’impiego nelle condi-

zioni estreme che caratterizzanol’ambiente etneo: si trat ta, infat-ti, di un veicolo uni co nel suogenere, proverbialmente affida-bile in fuoristrada. Ogni detta-glio tecnico è progettato per ga-rantire l’affidabilità di questo“UNIversal-MOtor-Gerät” (vei-colo universale a motore) suisentieri accidentati e sui campidi cenere del vulcano più attivod’Europa. Dal telaio flessibile alongheroni e traverse alla trazio-ne integrale con bloccaggio deldifferenziale su entrambi gli assie agli assi a portale, oltre all’im-pianto di regolazione della pres-sione degli pneumatici Tirecon-trol.

Trasporto, manutenzione,supporto logistico: la straordina-ria versatilità di Unimog consen-te un impiego a 360° sul l’Et na,svolgendo compiti essenzialisullo sfondo di un paesaggiospettacolare. L’allesti men to au-tobus, montato su U 5000, ac-compagna, in totale sicurezza, ituristi lungo il ripido sen tiero.Sull’Etna viene inoltre impiega-to anche un U 1550 L equipag-giato per lo sgombero dei sentie-ri da neve o cenere. Uni mog di-mostra, inoltre, le sue numerosepossibilità d’im piego anchenella costruzione del la nuova fu-nivia, destinata a sostituire l’at-tuale l’impianto, distrutto dalleeruzioni vulcaniche.

La storia di Unimog ha or maisuperato i 60 anni, dimostrandouna invidiabile longevità. Nel2011, i lettori della rivista spe-cialistica “Off Road” han no elet-to Unimog miglior fuo ristradadell’anno nella categoria veicolispeciali. L’im pie go di Unimogsull’Etna è un’ul te riore confer-ma di questo riconoscimento.Questo tipo di veicoli viene dinorma utilizzato in condizionid’esercizio particolarmente im-pegnative, ad esempio da partedei vigili del fuoco, in caso diemergenze ambientali, per spe-dizioni o interventi di assistenzae manutenzione in ambienti dif-ficilmente accessibili. La versa-tilità di impiego, l’unicità e l’ot-timale resistenza all’usura e altempo sono caratteristiche vin-centi che hanno decretato il suc-cesso di Unimog in oltre 60 annidi vita, periodo in cui sono statevendute più di 380mila unità.

UNIMOG / La Serie 5000 in servizio turistico sul vulcano siciliano

Sulla vetta dell’EtnaNON È DA TUTTI ARRIVARE A QUOTA 3.000 METRI CON SCIOLTEZZA E IN TOTALE SICUREZZA. CI RIESCE L’UNIMOG 5000,CAMPIONE DI RESISTENZA E VERO E PROPRIO VEICOLO PER SITUAZIONI LIMITE. OGNI ANNO, DA MAGGIO A OTTOBRE,ACCOMPAGNA MIGLIAIA DI TURISTI FINO A TORRE DEL FILOSOFO, IN CIMA ALL’ETNA. SUL VULCANO VIENE INOLTRE

IMPIEGATO ANCHE UN U 1550 L EQUIPAGGIATO PER LO SGOMBERO DEI SENTIERI DA NEVE O CENERE. UNIMOG

DIMOSTRA, INOLTRE, LE SUE NUMEROSE POSSIBILITÀ DI IMPIEGO ANCHE NELLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA FUNIVIA.

STOCCARDA - Unimog ma anche Zetros ed Eco-nic. Le famiglie che compongono la divisioneVeicoli Speciali Mercedes-Benz sono costituiteda veicoli pronti a tutto nell’utilizzo on e off road.Per molti la gamma pesante U 4000/5000 è l’Uni-mog per antonomasia. Un Unimog che coniugacapacità incredibili. Le doti fuoristradistiche daprimato e l’estrema resistenza alle sollecitazionifanno di questo veicolo un autocarro altamenteversatile sullo sterrato, dotato di trazione integra-le, bloccaggi dei differenziali, fino a 16 marceavanti, elevata capacità torsionale del telaio,pneumatici singoli e un’enorme altezza libera daterra grazie agli assi a portale. La gammaU4000/5000 è particolarmente idonea per l’utiliz-zo come antincendio e trasporti. I veicoli sono di-sponibili anche con cabina doppia con 7 posti to-tali. Il compatto Unimog U 20, già noto comeversatile e potente porta-attrezzi a trazione inte-grale, ha successo anche come veicolo antincen-

dio boschivo. Questo modello con peso totale aterra di 9,3 t può infatti essere dotato di allesti-mento con oltre 2.500 litri d’acqua a bordo. Gra-zie alle sue dimensioni compatte (la larghezza èdi 2,15 m e il diametro di volta di 12,6 m), Uni-mog U 20 si rivela ideale anche per le vie strettedei centri urbani. Contemporaneamente, la trazio-ne integrale lo rende adeguato per l’impiego lon-tano dalle strade asfaltate. È il primo Unimog concabina a guida avanzata e offre tutta l’alta qualitàdelle soluzioni tecniche di questa gamma: assi aportale, pneumatici singoli, molle elicoidali e tra-zione integrale con 8 oppure 16 marce avanti.Come veicolo porta-attrezzi, con il suo cassoneribaltabile Unimog U 20 può fungere da trasportomateriali. Con due zone d’attacco sulla parte an-teriore, una zona di montaggio, la piastra frontale,la presa di forza meccanica frontale e la presa diforza dal cambio il veicolo è pronto per un’ampiavarietà di attrezzi e di compiti da affrontare.

Ideale in veste di veicolo porta-attrezzi nei ser-vizi comunali è la famiglia Unimog U 300/U400/U 500. Grazie alla trazione integrale perma-nente con riduttore e la classica tecnica Unimogcon assi a portale, pneumatici singoli e molle eli-coidali, questo veicolo non si ferma davanti anulla. Tra le sue peculiarità rientrano il sistema diregolazione della pressione di gonfiaggio, otteni-bile a richiesta. Disponendo di un peso totale aterra fino a 16 t e una portata di 8,6 t, Unimog U500 si avvicina alle capacità di un autocarro pe-sante. Inoltre, con la trazione integrale e i robustipneumatici larghi, avanza sullo sterrato senzadanneggiare i campi. L’U500L è apprezzato siaper i percorsi in fuoristrada sia per percorrere

strette vie cittadine: la sua larghezza è infatti disoli 2,3 m.

Il Mercedes-Benz Zetros è disponibile nelleversioni a due e tre assi con peso totale a terra di18 t o 25 t. Coniuga le doti fuoristradistiche di unUnimog con la capacità di portata di un autocarropesante. Il suo grande vantaggio risiede nella suastruttura a cabina arretrata che permette un profi-lo del veicolo compatto e ribassato, una salita ediscesa agevole e un’estrema facilità di manuten-zione. Grazie alla posizione della cabina tra gliassali, il veicolo risulta molto più maneggevole econfortevole di uno a cabina avanzata sullo ster-rato, sulle strade dissestate o sui sentieri agricoli.Le ottime prestazioni nella marcia fuoristradadello Zetros sono merito della trazione integralepermanente, di tre bloccaggi dei differenziali, deipneumatici singoli e dell’assetto dell’autotelaioarmonizzato espressamente per questo tipo di im-piego. Econic è adesso ancora più ecologico gra-zie ai motori BlueTEC Euro 5 EE di serie. Senzadubbio uno dei veicoli speciali più rappresentatividi Mercedes-Benz viene impiegato per servizimunicipali, di raccolta e distribuzione, come vei-colo per servizi antincendio, nei servizi di terradegli aeroporti o ancora nella logistica urbana. Lastruttura leggera della cabina è disponibile in dueversioni: con tetto alto e con tetto basso. Quattrole tipologie di telaio disponibili con diverse misu-re di passo, a due o tre assi. Grazie al concetto apianale ribassato, ovvero una ridotta altezza di ac-cesso, un pianale della cabina completamentepiatto e un telaio ribassato, Econic rende il lavoropiù efficace, sicuro e agevole fin dal momento disalire a bordo.

UNIMOG 5000 PROTAGONISTA DELLA VASTA GAMMA DI VEICOLI SPECIALI MERCEDES-BENZ

Senza rivali negli impieghi più severi on e off road

Insieme aUnimog,Zetros edEconiccompletano lafamiglia dimezzi che facapo alladivisioneVeicoliSpecialiMercedes-Benz.

PECHINO - Daimler harafforzato la sua presenza nelmercato cinese dei veicoliindustriali, il mese scorsoinfatti è stata rilasciata lalicenza commerciale per laBeijing Foton DaimlerAutomotive, azienda fruttodella joint venture tra ilcostruttore tedesco e la BeiqiFoton Motor. Come sedeproduttiva è stato scelto lostabilimento che la Foton giàpossiede nel distretto Huairoudi Pechino. Grandi leaspettative di Daimler,giustificate dalla crescitaesponenziale registrata dalmercato locale dei veicoli dalavoro, che è raddoppiatonegli ultimi cinque anni,raggiungendo volumi divendita che superano ilmilione di camion, cifra cherappresenta circa il 40 percento dell’intero comparto alivello mondiale. “Con lacostituzione della BFDA - hadichiarato Andreas Renschler,responsabile delle divisioniDaimler Trucks e Bus -abbiamo compiuto un ulteriorepasso avanti nella strategia dicrescita globale DaimlerTrucks e nell’ampliamento delnostro portfolio prodotti inCina. La partecipazione al 50per cento nella Beijing FotonDaimler Automotive ciconsentirà di assumere unruolo chiave sul mercato degliautocarri cinese,caratterizzato da volumi divendita sempre crescenti”.“Con questa joint-venture traDaimler Trucks e Beiqi Foton,la pluriennale partnership traDaimler e Beijing AutomotiveIndustry Group assume in Cinauna nuova dimensione. Inquesto modo la nostracollaborazione strategica eoperativa si intensificheràulteriormente”, ha confermatoXu Heyi, azionista dimaggioranza della Foton.Questa, dal suo ingresso nelsegmento dei veicoliindustriali, avvenuto nel 1998,è arrivata a vendere l’annoscorso più di 100mila camiontra medi e pesanti, diventandouna delle più importantiaziende del settore sul mercatocinese. Allo scopo diaumentare la capacitàproduttiva della joint venturecon Daimler, è in corso dicostruzione un secondostabilimento, sempre aHuairou, che a pieno regimesarà in grado di completarefino a 160mila camionall’anno. Salvo intoppi, ilprimo camion prodotto dallajoint venture uscirà dallacatena di montaggio nel terzotrimestre dell’anno. Daimlerallestirà nel complessoindustriale un centro diproduzione dei suoi motori OM457, che verranno introdotticon l’entrata in vigore dellanormativa anti inquinamentoChina IV, equivalente a grandilinee all’Euro 4. Foton dalcanto suo contribuirà con leproprie linee di veicoliindustriali medi e pesanti amarchio Auman, con i suoistabilimenti produttivi emettendo a disposizione unacollaudata rete di vendita eassistenza.

DAIMLER

APPROVATAJOINT VENTURECON LA CINESEBEIQI FOTON

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15ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

BUSTO ARSIZIO - Continua araccogliere consensi il Pre-mium di Renault Trucks, di cuisono ap pena stati consegnatidue e sem plari, con motore da460 cv e cambio automatizzatoOptidriver +, alla Fratelli Mo-noli, a zien da di trasporto aconduzione familiare che si oc-cupa di un settore molto speci-fico, quello del gas, sia con ci-sterne criogeniche sia comevettori di più co mune Gpl.

A gestire l’azienda oggi, co -me il nome chiaramente sugge-risce, sono i tre fratelli Alberto,Renzo e Claudio, con figli e ni-poti già impegnati nell’ammi-ni stra zione e il patriarca Carloche si fa vedere spesso nellase de principale di Busto Arsi-zio. La flotta a disposizione intotale consta di una trentina dimezzi, 26 motrici per i traspor-ti criogenici e otto trattori peril Gpl, per la maggior partemarchiati Renault Trucks. Perquel che riguarda i dipendentisi tratta di 26 autisti, a cui siaggiunge qual che stretto colla-boratore.

Il cliente principale, fin dal- l’i nizio dell’attività, è un’a -zienda locale, la Sapio, specia-lizzata nel settore dei gas tecni-ci e medicinali. “Ma con iltem po abbiamo diversificato -spiega Alberto Monoli - percercare di un non essere condi-zionati da un unico committen-te. Adesso quelli di base sonotre e ci sia mo buttati anche nelcampo del Gpl”.

Il dover affrontare un campocosì specifico richiede unagran de attenzione fin dallascelta dei veicoli. “Abbiamoinserito in parco camion parti-colari, come delle motrici aquattro as si. L’obiettivo è dipoter disporre di mezzi il piùpossibile flessibili, che vadanoincontro alle necessità dellacommittenza”.

Che nonostante il periodo èrimasta piuttosto stabile. “Es-

sendoci specializzati nella di-stribuzione dell’azoto possia-mo contare su di una nicchiarimasta fuori dal giro dellagrande di stribuzione, cheormai è saldamente in manoalle grandi a ziende di traspor-to. Il nostro van taggio è chenella criogenia ci vuole unaqualità di servizio particolare,dovendo trasferire prodottimolto freddi da un serbatoioall’altro e poi gestire quotidia-namente il contatto diretto conil cliente”.

Questo cosa comporta?“Che non devi limitarti a

pensare al l’ef ficienza dei ca-mion che usi, ma anche allaformazione per il personale,che nel nostro caso è totalmen-te italiano. Una scelta che deri-va dal fatto che non è facile pe-scare autisti di qualità sul mer-cato del lavoro europeo, e for-marli costa parecchio, quin di citeniamo stretti i nostri profes-sionisti. Questo ci permette digarantire un servizio eccellentee anche di evitare pericolosi in-fortuni”.

Sempre in tema di efficien-za, alla Fratelli Monoli hannorazionalizzato i percorsi. “De-centrando il nostro parcomezzi, in modo da evitare letratte più lun ghe. Gran partedei camion sono usati per la di-stribuzione tra Torino, Berga-mo e Brescia, questi fannotappa a Busto o a Ca ponago,nelle strutture Sapio. Poi ab-biamo alcuni veicoli dislocatiin Veneto, nel petrolchimico diPorto Marghera, e altri a Orteche coprono l’Italia centrale.Questa è diventata una necessi-tà, dato che nella criogeniadevi sempre tornare vuoto equindi devi evitare di percorre-re troppi chilometri inutili”.

La tratta più lunga è riserva-ta al Gpl. “In qual caso cari-chiamo a Marsiglia, nell’im-pianto di Laverà, e per questoabbiamo un camion dislocatostabilmente in Valle d’Aosta”.

Come riuscite a gestireuna simile dispersione delparco mezzi?

“Per il momento telefonan-do direttamente ai nostri auti-sti, un metodo che come costirisulta ancora essere il più con-veniente, anche se ci fa perdereun sacco di tempo”.

Tutti gli accorgimentimessi in atto hanno permessoal trasportatore lombardo diassorbire in buona parte glieffetti della crisi, anche sequestioni emergono quotidia-namente.

“Quello che ci danneggiamolto è la burocrazia che ac-compagna il nostro lavoro.Non sempre chi deve control-lare è abbastanza informato equesto ci costringe a inutili ri-corsi contro sanzioni non meri-tate. Qualche volta basterebbeusare il buon senso per evitarcitutta una serie di problemi”.

BUSTO ARSIZIO - I due nuovi Premiumacquistati dall’azienda lombarda sonodestinati uno ai collegamenti con Marsi-glia, l’altro alla rete di distribuzione inLombardia. La scelta di ricorrere al Pre-mium invece dei Magnum utilizzati in

precedenza la spiega Alberto Monoli: “Èsoprattutto per il peso ridotto e poi ai no-stri autisti capita raramente di dover pas-sare la notte a bordo del camion”.

Alla fedeltà al marchio RenaultTrucks contribuisce invece parecchiol’efficienza della concessionaria Re. Vi.

“Da cui ci serviamo fin dal 1995. Ilrapporto con il titolare Giovani Re è unadelle ragioni principali che ci fanno pre-ferire i camion francesi”.

Fino a qualche tempo fa alla FratelliMonoli i camion venivano sostituiti ognitre anni. “Gli acquisti ce li finanziamodirettamente, non vediamo infatti motivodi accendere un leasing e preferiamo te-nerci in casa gli interessi relativi, utili inchiusura di bilancio. Adesso invece ab-biamo dovuto allungare i tempi, purtrop-po il mercato è profondamente cambiatoe la committenza non riconosce aumentiche sarebbero dovuti”.

GRANDE FIDUCIA NELLA CONCESSIONARIA DI ZONA

“Noi crediamo nella Re.Vi.”

I due trattorisono destinatial traino dicisterne peril trasportodel Gpl.

I Premiumvanno acompletareuna flotta di30 mezzi.

BUSTO ARSIZIO - Per l’attuale F.lli Mo-noli tutto inizia nel dopoguerra, con ilfondatore Carlo che, dopo aver presoparte alla guerra di liberazione, mette lemani su di un Man abbandonato dal-l’esercito tedesco ormai sconfitto. I

primi anni sono dedicati a un trasportogenerico, in prevalenza di materie tessili.La svolta arriva dopo l’incontro con ildirettore della Sapio, la Società AnonimaProduzione Idrogeno e Ossigeno, che habisogno di far arrivare in Lombardiaacetilene e idrogeno dallo stabilimentodi Porto Marghera, la Multigas, aziendanata nel 1953 che è la stessa data diavvio della Monoli.

Il primo camion dedicato al trasportoin Adr è un Alfa Mille, con cui CarloMonoli comincia a fare avanti e indietroda Busto a Marghera.

“Da quel momento - spiega il figlioAlberto - la ditta è sempre cresciuta. Miopadre ha acquistato via via altri quattrocamion, facendo con grande coraggiouna montagna di debiti, tutto quel chepossedeva all’epoca infatti era una granvoglia di lavorare. Ha rischiato del suoed è stato un bene per tutti noi”.

DAL 1953 IL CLIENTE PRINCIPALE È SEMMPRE STATO LO STESSO

Una vita al fianco della Sapio

CONSEGNA / Con l’acquisto di due Premium trattore prosegue il rapporto tra la F.lli Monoli e Renault Trucks

Monoli, grandi specialisti del gasPUR OPERANDO IN UN CAMPO SPECIFICO COME

LA CRIOGENIA ANCHE L’AZIENDA DI BUSTO SI TROVA

A DOVER FARE I CONTI CON LA CRISI. “PER QUESTO

ABBIAMO DECENTRATO LA FLOTTA, IN MODO DA

RIDURRE LE PERCORRENZE”.

Il titolare della concessionaria Re.Vi. di Cassano Magnago, Giovanni Re (al centro) consegna le chiavi dei due Premium trattore ai tre FratelliMonoli. Il rapporto tra il dealer e l'azienda è molto stretto fin dal 1995 anno in cui la Monoli acquistò i primi Magnum.

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16ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimliano Campanella

MILANO - La lotta al consumodi carburante è da sempre alcen tro dell’attenzione di unbuon trasportatore. Lo è a mag-gior ragione dopo la batosta dimetà 2008, una “mazzata” suiconti economici del proprio la-voro di cui si continuano ad av-vertire i dolori. Un aiuto a vin-cere la lotta ai consumi arrivadal le nuove tecnologie: i mas-sicci investimenti delle Case o -pe rati in questi anni nel settoreRicerca e Sviluppo sta dando isuoi frutti, con sofisticati siste-mi in grado di far viaggiare ilveicolo limitando al massimo iconsumi e sfruttando fino al l’ul -tima goccia di carburante. Inprima linea nello sviluppo dinuove tecnologie, Scania si af-fianca ad aziende leader nel l’ap -plicazione di sistemi utili a limi-tare le spese per i trasportatori.È il caso dell’innovativo si ste-ma Active Prediction, che inquesti primi mesi del 2012 stacominciando ad arrivare nel larete europea Scania. Al sistemaActive Prediction Navteq,azienda leader mondiale nel set-tore mappe, dati di traffico e lo-calizzazione per la navigazionestradale e i servizi pubblicitarimobili, fornisce i dati car togra-fici: gli attributi stradali Navteqassicurano tutta la precisione,l’affidabilità e il livello di detta-glio richiesti da questa applica-zione sviluppata da Scania per ilcontrollo di crociera basatosulla topografia stradale. Inoltre,sempre a proposito di sinergieper trarre il massimo vantaggiodall’applicazione del le nuovetecnologie, i dati car tograficiNavteq utilizzati dal sistema

Active Prediction ven gono ela-borati da un motore cartograficoprogettato da Continental.

Grazie alla capacità di preve-dere le caratteristiche topografi-che del tratto stradale da per-correre, Active Prediction è ingrado di ottimizzare il consumodi carburante modulando op-portunamente la velocità di cro-ciera quando il veicolo sta peraffrontare una salita o una di-scesa: ciò consente di rispar-miare fino al 3 per cento di car-burante. Il sistema riesce a in-terpretare i dati integrati nellacartografia Navteq, come adesempio gli attributi ad alta pre-cisione relativi alla geometriastradale, alla curvatura e allapen denza della strada, e a forni-re così informazioni rilevantiprima di percorrere il tratto distrada: in altre parole, il sistemaè in grado di dare una “letturaanticipata” della strada.

Il controllo di crociera Sca-nia che si avvale di Active Pre-diction offre il massimo vantag-gio in presenza di itinerari tor-tuosi, o quelli in cui la stradanon risulta mai completamentein piano; in questi casi, il siste-ma consente risparmi significa-tivi, regolando la velocità primadi affrontare un tratto di stradain discesa. Saranno con ognipro babilità i guidatori meno e -sperti a trarre i maggiori benefi-ci, ma anche i guidatori con più

esperienza avranno un vantag-gio significativo quando si tro-veranno a percorrere itinerarisconosciuti, al buio o in condi-zioni meteorologiche avverse.“I dati cartografici - ha spiegatoOskar Johansson, responsabiledel progetto Engine TorqueCon trol di Scania - sono memo-rizzati nello Scania Communi-cator, che incorpora anche ilGPS; in questo modo, il dispo-sitivo può interagire con il si-stema di gestione del motorecon trollando la velocità del vei-colo. La disponibilità di infor-mazioni dettagliate sul tratto

stradale in arrivo costituisce unfattore cruciale affinché il siste-ma possa operare in maniera ef-ficace, e la tecnologia utilizzatada Navteq per sviluppare i daticartografici si colloca tra i me-todi più all’avanguardia per larealizzazione di mappe di ulti-ma generazione, con attributiche oltrepassano i confini dellanavigazione e supportano i si-stemi avanzati di assistenza allaguida come il sistema ActivePrediction”.

Attualmente, il sistema Sca-nia Active Prediction offre una

copertura completa dell’Europaoccidentale e centrale. Nelle al -tre regioni, o nei punti in cui ilse gnale GPS risulta debole oas sente, il sistema svolge lefun zioni normalmente assoltedal controllo di crociera. I daticartografici sono immagazzina-ti nella memoria dell’unità epossono essere aggiornati pres-so i centri assistenza Scania.“In veste di leader - ha aggiuntoBruno Bourguet, Navteq SeniorVice president sales EMEA - edessendo da tempo impegnati adimostrare all’industria l’im pat -to positivo che le mappe digitali

possono avere ai fini di unamag giore efficienza nei consu-mi di carburante, siamo partico-larmente lieti che Scania abbiascelto di adottare i dati di preci-sione Navteq per la sua applica-zione Active Prediction. Tuttociò sottolinea ancora una voltail ruolo chiave giocato dai daticartografici nel portare sul mer-cato applicazioni di assistenzaal la guida e altre soluzioni a -van zate”.

Navteq è il maggiore fornito-re globale di contenuti di loca-lizzazione sotto forma di map -

pe, dati di traffico e luoghi checonsentono la navigazione stra-dale, i servizi basati sulla loca-lizzazione e il mobile adverti-sing nel mondo. Navteq forni-sce contenuti di localizzazioneaccurati e completi destinati aisistemi di navigazione, disposi-tivi portatili e wireless, applica-zioni cartografiche basate su in-ternet e soluzioni per le impreseprivate e pubbliche. L’azienda,con sede a Chicago, è stata fon-data nel 1985 e attualmente oc-cupa circa 5.500 dipendenti in202 uffici sparsi in 53 paesi delmondo.

SCANIA / Navteq garantisce la precisione del pionieritistico sistema Active Prediction

Occhio alla salita!IL CONTROLLO AVANZATO DI CROCIERA DEL

COSTRUTTORE DI SÕDERTÄLJE ABBATTE I CONSUMI DI

CARBURANTE UTILIZZANDO MAPPE, DATI DI TRAFFICO

E LOCALIZZAZIONE PER “LEGGERE” IL TRATTO DI

STRADA IN ARRIVO.

TUVIA / L’azienda milanese si espande in Germania e punta a Russia e Kazakistan

Patto alla Vodka!“MOSCA BIANCA” NEL TRASPORTO SU GOMMA, DOPO

AVER CHIUSO IL 2011 CON UN FATTURATO IN

CRESCITA DEL 13 PER CENTO, AVVIA UN’OPERAZIONE

DAL VALORE ECONOMICO DI 2,5 MILIONI DI EURO.

MILANO - Se da un lato il setto-re dei trasporti e della logisticasubisce le conseguenze dellacri si economica, esistono alcu-ne realtà in controtendenza cheam pliano il proprio raggio di a -zio ne all’estero e potenziano lapropria flotta con mezzi di pro-prietà. È il caso della milaneseTuvia (55 milioni di euro il fat-turato nel 2011, +13 per centosul 2010), che ha condottoun’o perazione di joint venturein Germania e ha acquisito unaventina di camion, investendoin uno dei settori - il trasportosu gomma - che lamentanomaggiormente le difficoltà dimercato.

La società milanese, tra imaggiori players mondiali nelsettore della logistica e dellespe dizioni internazionali legateal settore dell’oil&gas, ha an-nunciato l’acquisizione di unaflotta di mezzi in Germania perlo sviluppo dei trasporti su

proprietà dell’azienda guardicon estremo interesse a opera-zioni analoghe a quella svilup-pata in Germania da mettere inatto in Paesi come la Tur chia,l’Armenia e il Tagikistan. “Sto-ricamente - spiega il Presidentee Amministratore delegato dellasocietà Marco O rio lo - non ave-vamo mai avuto mezzi di pro-prietà e la nostra competenza ri-guardava l’orga niz zazione dellalogistica in tut te le sue fasi,mentre per il trasporto vero eproprio ci appoggiavamo divolta in volta a qualificati par-tner esterni. Questo fino al2007, quando abbiamo definitoun nuovo assetto strategico perTuvia, che ha trovato espressio-ne in uno sviluppo sia orizzon-tale del business, tramite unprocesso spinto di internaziona-lizzazione, sia attraverso unpiano d’integrazione verticalenella supply chain. Ergo, dota-zione di mezzi di proprietà”.

Il primo passo ha riguardatol’apertura di numerose filiali e -stere. “Nel 2007 - prosegueOriolo - eravamo presenti al l’e -ste ro con tre filiali operative.Dall’avvio del progetto di rin-novamento strategico interno le

lore di 20 milioni di euro), ov-vero di chiat te della dimensionedi 100 m adibite al trasportomerci su acqua.

Investire per crescere è ilmes saggio. E all’orizzonte ciso no nuovi programmi di svi-luppo estero, tramite l’aperturadi almeno quattro nuove sedinel mondo e il consolidamentodel controllo su Saga Italia,branch italiana del colosso in-ternazionale del settore dellespe dizioni, partecipata al 51 percento dalla famiglia Oriolo.

gom ma verso i Paesi dell’ex U -nio ne Sovietica, Russia e Kaza-kistan innanzitutto. L’opera zio -ne, realizzata grazie a una jointventure con la tedesca TKA In-tertrans che ha portato alla na-scita di Tuvia Intertrans, ha unvalore economico pari a 2,5 mi-lioni di euro. Si tratta solamentedel primo step di un’o pe razionepiù ad ampio raggio, che entro iprossimi tre anni troverà com-pimento, secondo i piani del-l’azienda, con l’ac qui si zione dicirca un centinaio di camion,all’avanguardia sotto ogniaspetto, con l’obiettivo di raf- forzare il presidio di Tuvia neimercati dell’ex Unione Sovieti-ca. La presenza in que st’a rea èparticolarmente strategica per lasocietà milanese, in cui convivela passione e lo spirito di unarealtà a conduzione familiare el’impostazione manageriale diuna struttura globale a tutti glieffetti. E non è un ca so che la

branch estere di Tuvia sono di-ventate ben 18, con l’ambiziosoobiettivo di realizzare un net- work mondiale di livello assolu-to in grado di servire i nostriclienti, principalmente operantinel settore dei beni di largo con- sumo, in ogni angolo del piane-ta”. Il secondo step, riguardanteil processo di integrazione verti-cale dell’offerta di Tuvia, ha ri-guardato un importante investi-mento messo a segno nel 2009 ecoinciso con la maxi-acquisizio-ne di una flot ta di barge (del va-

Marco Oriolo, Presidente e Amministratore delegato di Tuvia.

BUSTO GAROLFO - L’attivitàall’in terno del magazzinoWidmann di Busto Garolfo (Mi)pro segue incessante. Asovrintendere al lavoro deimagazzinieri c’è una tecnologiainnovativa messa a punto daReplica Sistemi, societàspecializzata nel laprogettazione enell’im ple mentazione diapplicazioni software per lagestione della lo gistica dimagazzino e laprogrammazione dei trasporti.Wid mann, primo distributore inEuropa di costumi eoggettistica per il Carnevale ealtre feste col lettive, ha ospitatol’evento “Logistica inmovimento” per illustrare inotevoli progressi compiti dallalogistica di magazzino graziealle soluzioni tecnologiche diReplica Sistemi, che ha sedecentrale a Curtatone (Mn) edue sedi operative a Milano eChiusa (Bz). Tra stelle filanti,coriandoli, maschere e colorisgargianti, l’im plementazionedi StockSystem Evolution,integrato alla tecnologia Voice,ha notevolmente miglioratol’efficienza della logistica diWidmann con un incrementodella produttività del 20 percento. StockSystemEvolution èil software sviluppato daReplica Sistemi perl’organizzazione dei flussilogistici; utilizza il sistema disintesi e riconoscimento vocaledegli operatori per gestire iprocessi di magazzino. Gra zieall’utilizzo della voce, imagazzinieri aumentano laproduttività in primo luogoperché hanno le mani libere epossono svolgere più attivitàcontemporaneamente:movimentare i prodotti,comunicare, ridurre perdite ditempo ed eliminare i controllifinali. Inoltre, la soluzioneReplica Sistemi consente l’“ac -cu ratezza degli occhi liberi”:non avere fogli da visionare ecompilare significa per l’o pe ra -tore fare la cosa giusta alprimo tentativo e correggereeventuali errori mentrevengono commessi. StockVoiceè adatto a qualsiasi ambienteindustriale (an che quelliparticolarmente rumorosi),supporta una piattaformamultilingua ed è indipendentedal linguaggio (o inflessionedialettale e pronuncia) chel’operatore correntemente u -tilizza per parlare.Il sistema u tilizza ilriconoscimento vocale pertrasformare i dati, ricevuti einviati al server, in comandisemplici ed efficaci.L’o pe ra to re è così facilitatonell’eseguire tutti quei processilogistici che necessitano dirapidità di esecuzione,accuratezza delle operazioni etempestiva disponibilità delleinformazioni.Nella pratica, l’operatorericeve dal computer uncomando vocale eritrasmette/conferma leinformazioni attraverso la voce.Gli errori vengono evitatigrazie a un sistema di controlloincrociato, che garantiscemaggior agilità, rapidità,efficienza nella preparazionedegli ordini, produttivi tà eprecisione con mani e oc chiliberi.

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17ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Lino Sinari

MONACO - Se esiste nel panora-ma del trasporto un veicolo persua natura considerato adattoal le più impegnative missionifuoristrada questo è senz’altroMer cedes-Benz Unimog, veico-lo nato e concepito per affronta-re le sfide più impervie.

Dal tedesco “Universal-Motor-Ge rät”, cioè “veicolouniversale a motore”, oggi lafama di Unimog, sia che essovenga utilizzato per essere tra-sformato in mezzo da lavoro siache venga adoperato dai pom-pieri per missioni di salvatag-gio, è quella di un genere diveicolo a sé stante, con possibi-lità che nessun altro automezzoal mondo è in grado di offrire.Un vero e proprio “di nosauro”che per l’ottava vol ta di seguitoi lettori della rivista tedesca“Off-Road” hanno scelto comemigliore veicolo fuo ristradadell’anno nella categoria “vei-coli speciali”.

PER LE MISSIONIIMPOSSIBILI

Il premio è stato consegnatonel corso di una serata di galatenutasi al teatro “Das Schloss”di Monaco. Hanno votato, per i101 veicoli in concorso, più di53mi la lettori del magazinespecializzato. Nella categoriavei coli speciali il primo posto èan dato a Unimog con uno stra- or dinario 34,3 per cento dei vo -ti. Il premio è stato assegnatosul la base dei voti espressi dailet tori della storica rivista diMonaco per veicoli off-road. Lecategorie in gara erano le se-guenti: “veicoli off-road”, “vei-coli off-road di lusso”, “sportsutility vehicles (SUV)”, “SUVdi lusso”, “classici”, “pick up”,“vei coli speciali” e “veicoli

crossover”. Tra i veicoli specia-li in lizza, dove per speciali siintendono veicoli off-road pro-gettati per il trasporto di mercie carichi in zone remote o dautilizzare come base per sovra-strutture particolari destinate adattività antincendio, esplorativee militari, Unimog ha dimostra-to di essere nettamente in van-taggio sui concorrenti.

Particolarmente apprezzatesono state le peculiari caratteri-stiche del veicolo, quali l’ecce-zionale mobilità off-road garan-tita dagli as si a portale e l’estre-ma flessibilità torsionale unitealla caratteristica robustezza eaffidabilità di Mercedes-BenzUnimog. Fin dal 1982 la rivista

“Off-Road” dà ai suoi lettoril’op por tu nità di votare per ilmigliore veicolo off-road del-l’anno, un ap puntamento ormaiimmancabile per gli appassio-nati del settore.

Gli Unimog U 4000 e U5000 si caratterizzano per le ec-cezionali prestazioni off-road.Prodotti dal 2002 a Wörth, sonoveicoli speciali nati per essereprotagonisti d’interventi com-plessi in zone accessibili soloat traverso terreni impervi e pri -vi di strade o sentieri.

Unimog è utilizzato soprat-tutto nel servizio antincendioma anche per gli interventi du-rante disastri na turali oltre cheper attività e splo rative e per in-terventi di ma nutenzione e assi-stenza in zo ne difficili da rag-giungere, dove nessun altro vei-colo riesce ad arrivare.

Oltre agli Unimog U 4000/U5000 la gamma si completa con

i veicoli porta attrezzi fuoristra-da delle gamme da U 300 a U500, utilizzati principalmenteper lavori di servizio pubblico,nei settori dell’edilizia e del l’e -ner gia, per le attività comunali

oltre che per il trasporto internonelle grandi aziende e per il ser-vizio bimodale su strada e rota-ia. L’ultimo nato della famigliaUnimog è il compatto e ma neg-gevolissimo Unimog U 20 lan-ciato nel 2008.

Più di sessant’anni fa, per laprecisione il 3 giugno 1951,dalla fab brica di Gaggenau èuscito il primo Mercedes-BenzUnimog; un veicolo specialeunico che unisce straordinariecapacità nella marcia off-road aun’e levata velocità di crocieranel l’impiego su strada. Un mez -zo polifunzionale e utilizzabileefficacemente nelle regioni piùinospitali dal punto di vista del -la morfologia del territorio.

MERCEDES-BENZ / Unimog premiato per l’ottava voltadi seguito dalla rivista “Off Road”

Un dinosauro da recordCONSIDERATO IL MIGLIOR VEICOLO FUORISTRADA

DELL’ANNO NELLA CATEGORIA “VEICOLI SPECIALI”, HA

CONQUISTATO IL PRIMO POSTO CON UNO

STRAORDINARIO 34,3 PER CENTO DI PREFERENZE.

GÖTEBORG - Volvo Trucks ci ha ormai da tempo abituati arisultati commerciali positivi. An che il 2011, considerato nel lasua interezza, non si discosta dalla linea tracciata. Volvo Trucksha chiuso lo scorso anno con un totale di 115.346 truck venduti,il 53 per cento in più rispetto alle 75.229 unità registrate a fine2010. Dicembre ha chiuso in bellezza i dodici mesi, mettendo asegno vendite per 11.882 unità, il 27 per cento in più delle 9.320dello stesso me se del 2010. Considerando ancora l’annocompleto, in Europa Volvo Trucks ha venduto 46.088 unità, il 56per cento in più. E mentre in Europa Occidentale la crescita èstata del 39 per cento da 23.009 a 31.879 u ni tà, nella parteorientale del Vecchio Continente l’aumento è stato del 114 percento, da 6.626 a 14.209 unità. In Russia, le vendite sonocontinuate nel se gno della positività, aumentando addirittura del90 per cento a un totale di 878 truck. La positiva congiunturaeconomica che caratterizza il Paese contribuisce a sostenere eincrementare la domanda di veicoli industriali. In Nord America,l’aumento anno su anno è stato del 98 per cento, da 12.749 a25.229 unità, così come si è dimostrata un’area geografica disuccesso il Sud America, dove le vendite di Volvo Trucks sonoaumentate del 35 per cento da 18.639 a 25.213 unità. In Brasile,le consegne sono cresciute del 22 per cento nel solo mese didicembre. Buone le performance anche sui mercati asiatici:l’aumento delle vendite è stato del 41 per cento da 10.071 a14.224 unità nel 2011. Nei rimanenti mercati, l’incremento èstato dell’11 per cento da 4.135 a 4.592 unità. Volvo Trucks ha venduto lo scorso anno 113.458 veicoli di gamma pesante(oltre le 16 t), il 54 per cento in più, e 1.888 truck di gammamedia (7-16 t), il 7 per cento in più.

GÖTEBORG - Nuovaorganizzazione del mondotruck a livello mondialeper il Gruppo Volvo. Ivertici di Göteborg hanno infattideciso di ottimizzare il business trucksuddividendo laresponsabilità delleattività legate al marketinge alle vendite dei brandche fanno capo al Gruppo in tre aree geografiche. Le strategie dei marchi edei prodotti continuerannocomunque a essere gestitea livello globale. Dal l’inizio dell’anno,Claes Nilsson, formalmente Presidente della Divisione europeadi Vol vo Trucks, ha assunto la responsabilità per il piùimportante dei brand del business truck del Gruppo svedese:Volvo Trucks. Nilsson è all’interno del Gruppo Volvo dal 1982;da al lora ha occupato diverse posizioni in Svezia, Stati Uniti eBel gio, la più recente come responsabile della Divisione europeadi Volvo Trucks. In precedenza, ha lavorato nei settori vendite emarketing, pianificazione strategica e sviluppo prodotto di VolvoTrucks. Claes Nilsson sostituisce Staffan Ju fors, che ha lasciato ilGruppo Volvo a fine 2011. Le tre aree geografiche sono: Nord eSud America, Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e Apac(Asia Pacifico). Il desiderio di Volvo è mettere in motoun’organiz za zio ne che possa venire incontro alle esigenze dellaclientela in modo più efficiente e nel contempo possa stimolare almeglio le potenzialità commerciali di ciascuno dei differentibrand del business truck del Gruppo. Claes Nilsson ha assuntodunque la carica di Presidente Vol vo Trucks Emea Sales &Global Brand. Nilsson avrà sia la responsabilità delle attivitàvendite e marketing per la regione Emea sia quella per lagestione della strategia di prodotto mondiale e di sviluppo delbrand Vol vo Trucks. “Penso che la no stra nuova organizzazioneci offra significative opportunità - ha dichiarato lo stesso ClaesNilsson - La strategia per Volvo Trucks è stata implementata giàda tempo ed è tuttora molto valida. Continueremo a sviluppare lequalità del brand e a fornire ai nostri clienti veicoli che possanosoddisfare al meglio le lo ro elevate aspettative”. L’atten zio ne alcliente continuerà dunque a essere uno dei pilastri del la strategiadi Volvo Trucks che prevede di espandere la rete di vendita eassistenza. “Noi abbiamo già oltre 2.300 dealer e officine in oltre140 Paesi e que sto numero è destinato a cre scere - ha aggiuntoClaes Nilsson - Il rapporto con i nostri clienti è centrale per noi eil nostro business va ben oltre la semplice operazione di venderetruck. Questo è solo l’inizio di ciò che facciamo. Per noi tuttoruota intorno all’offrire ai nostri clienti efficienti soluzioni ditrasporto con qualità garantita, standard elevati di sicurezza emas sima attenzione all’am bien te”. Nel 2011 Volvo Trucks havenduto oltre 100mila camion a livello mondiale. Truckassemblati in 16 Paesi in tutto il mon do in siti produttivi che orafan no parte dell’organizzazione pro duttiva all’interno delleTrucks Operations del Gruppo Volvo.

NOMINE

CLAES NILSSONAL VERTICE DI VOLVO TRUCKS

VENDITE

CONTINUUM D SUCCESSIPER VOLVO TRUCKS

Unimog è un veicolo speciale unico che unisce straordinarie capacità nella marcia off-road a un’e levata velocità di crociera nel l’impiegosu strada. Un mez zo polifunzionale e utilizzabile efficacemente nelle regioni più inospitali dal punto di vista del la morfologia del territorio.

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18ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Nils Ricky

NUOVA DELHI - I cosiddettimer cati emergenti stanno acqui-sendo un ruolo sempre più deci-sivo nelle strategie espansivedei grandi costruttori. Tra i Pae -si più coinvolti c’è senza dub-bio l’India. In gennaio, in occa-sione di AutoExpo 2012 a Nuo -va Delhi, la più grande manife-stazione del settore automotivedel la nazione, giunta que st’an -no alla sua undicesima edizio-ne, Paccar ha presentato il DafCF85, uno dei truck di maggiorsuccesso della gamma olande-se. Come ha spiegato Dan So -bic, Vice presidente esecutivoPaccar, “l’India è uno dei mer-cati più grandi e in più rapidacrescita al mondo per i veicoliindustriali. L’evento AutoExpoci ha offerto un’eccellente op-portunità di esporre i nostri pro-dotti Daf, marchio leader nelsettore, ai clienti indiani di vei-coli commerciali”. Il Daf CF85esposto era dotato di motorePac car PX-6 180 e di un casso-ne ribaltabile Asia Motorworks(AMW). Il versatile truck delbrand olandese è progettato pertrattori e per configurazioni vo-cational. Daf Trucks è uno deicostruttori leader in Europa nelsegmento trattori. I suoi camionso no venduti e assistiti da unarete di oltre mille dealer in tuttoil mondo. “I veicoli Daf - ha

det to Don Schulte, Amministra-tore delegato Paccar in India -han no successo grazie alla loroeccellente affidabilità, efficien-za e alti standard di comfort diguida. L’AutoExpo 2012 ci hadato l’opportunità di incontrarepotenziali clienti, rivenditori efornitori”.

All’interno delle strategiedel la multinazionale americanaPaccar, Daf Trucks ha assunto

da tempo un ruolo di primo pia -no. Alla Casa di Eindhoven ilGruppo Paccar ha affidato l’im- portante compito di sfondarenei nuovi mercati, in giro per ilmondo. Prima quello sudameri-cano (in Brasile nel 2013 pren-derà il via la produzione nelnuo vo impianto di Ponta Gros-sa) e poi quello indiano, dovepo trebbe anche essere costruitauna nuova fabbrica e dove al

mo mento è attivo un centro disviluppo in collaborazione conil partner locale Kpit. In Russia,Daf Trucks ha inaugurato nel- l’a prile 2011 una nuova sede edè allo studio la fattibilità di unimpianto di assemblaggio loca-le: il marchio olandese intenderaggiungere le 6mila unità im-matricolate nel 2015. In Africa,Daf è attiva in Marocco, Nige-ria e Angola. Nel continente

nero, l’aumento dei volumi pre-visti dal 2011 al 2012 sarà da800 a 1.000 unità mentre inMe dio Oriente si passerà da1.100 a 1.250 unità. Daf ha unnuo vo importatore in ArabiaSaudita e partner qualificati ne -gli Emirati Arabi Uniti, in Ku-wait e Qatar. Mercato fortemen-te in espansione quello tur co,dove si prevede per Daf un au-mento dei volumi dalle 1.350unità del 2011 alle 1.700 dique st’anno. Tornando al Brasi-le, qui Daf ha come obiettivouna quota mercato del 10 percento, il cui target potrà essereraggiunto grazie al lavoro diuna rete di 25 dealer che copri-ranno 100 località dello stermi-nato Paese.

Non va poi dimenticato cheDaf ha siglato un importanteaccordo con Tatra, di cui ha ac-quisito il 19 per cento dellaquota azionaria. A Tatra vengo-no consegnati componenti per ilnuovo veicolo off road proget-tato dal costruttore ceco. Stia-mo parlando di cabine dellagamma CF e motori della fami-glia Paccar MX. Inoltre, la retedei dealer Daf potrà commer-cializzare il nuovo truck Tatrache, tra l’altro, espone il logo“po wered by Daf”. Le previsio-ni indicano un potenziale dimer cato nell’Unione Europea di7.500 unità.

L’Asia gioca senza dubbioun ruolo di assoluta importanzastrategica per Paccar. A comin-ciare dalla Cina, il più grandemercato di veicoli industriali almondo con il 46 per cento delleimmatricolazioni totali. QuiPac car vende attualmente moto-ri delle famiglie PR e MX adaziende produttrici di autobus.Inoltre, la sede di Shanghai èstata ampliata. Oltre a Cina eIndia, anche Tai wan ha assuntola sua posizione sullo scacchie-re. Sull’isola, interessata da unafase di crescita economica (nel2010 si è registrato un aumentodel 10 per cen to, il più alto da23 anni) Daf Trucks opera dal2006 e nel 2010 è risultatal’azienda leader di mercato tra imarchi europei attivi nel settoredelle mo trici pesanti. A Taiwan,pres so l’azienda FASC (Formo-

PONTA GROSSA - Il Brasile è og gi unademocrazia stabilizzata, sebbenedebba ancora affrontare alcune sfidesoprattutto sul piano delle infrastrut-ture e del la difesa dei diritti personali.Sul piano economico, nell’ul ti mo de-cennio è iniziata una graduale e conti-nua apertura del l’e conomia brasilia-na, la percezione sulla situazione at-tuale dell’economia è nettamente mi-gliorata. La crisi economica ha colpi-

to il Brasile in un momento di rapidacrescita e il governo ha reagito conuna politica monetaria che ha soste-nuto le imprese e le famiglie: per farfronte alla drammatica situazioneeconomica, l’ex presidente Lula hacreato una commissione di industrialie imprenditori brasiliani che si è oc-cupata da subito di assicurare l’aper-tura creditizia. E oggi il boom econo-mico iniziato dieci anni fa prosegue,anzi: l’avvicinarsi dei Mondiali 2014rende l’eco no mia decisamente friz-zante.

Sull’onda di tale dinamismo Pac-car ha iniziato il 2012 con la costru-zione dell’atteso nuovo impianto diproduzione: una fab brica di assem-blaggio di 300mila mq su un terrenodi 569 acri nella città di Ponta Gros- sa, nello Stato del Paraná. “Questonuovo impianto di assemblaggio Daf- ha dichiarato Mark Pigott, Presiden-te e Chief executive officer Paccar -rappresenta uno sviluppo di importan-za strategica per Paccar. Intanto è ilfrutto di 200 milioni di dollari d’inve-stimento. La costruzione è già iniziatae dovrebbe essere completata nel2013. Ponta Grossa ha una for za la-voro eccellente e una vicinanza stra-tegica ai partner fornitori del porto diParanaguá”.

L’impianto ad alta tecnologia e

basso impatto ambientale è stato pro-gettato per assemblare i veicoli diqualità premium Daf XF, CF e LF e ilmotore lea der del settore Paccar MX.Produrrà veicoli Daf per il Brasile etutto il mercato latino-americano. Icamion Daf saranno distribuiti attra-verso una rete di rivenditori indipen-denti di Daf. “Siamo orgogliosi - hadet to il governatore dello Stato delParaná, Beto Richa - che Pac car abbiaselezionato Ponta Grossa per il suonuovo impianto di assemblaggio Daf.Il loro investimento rafforza l’impe -gno di Paraná per portare lavori dialta qualità al nostro Stato gra zie allanostra forza lavoro eccellente. Paccaraiuterà a stimolare la crescita econo-mica e contribuirà a un miglioramen-to della qualità della vita in que sta re-gione”.

“Apprezziamo il sostegno del loStato del Paraná e di Pon ta Grossa -ha osservato Marco Davila, Presiden-te Daf Caminhões - e non vediamol’ora di sviluppare partenariati forticon la comunità locale. Siamo lieti dilavorare a stretto contatto con l’Uni-versità di Ponta Gros sa, l’UniversitàTecnologica del Paraná e altri istitutitec nici della regione. Non appena au-menteranno i livelli di pro duzioneDaf, ci aspettiamo di assumere fino a500 dipendenti”.

È INIZIATA A PONTA GROSSA LA COSTRUZIONE DELLL’IMPIANTO DAF IN BRASILE

Partono i lavori per il nuovo avanposto

Il Daf CF85 esposto all’AutoExpo 2012 di Nuova Delhi. È equipaggiato con motore Paccar PX-6 180.

PACCAR / All’AutoExpo 2012 di Nuova Delhi esposto un versatile Daf CF85

Daf Trucks in sintoniacon il mercato indianoLA CASA DI EINDHOVEN È SEMPRE PIÙ PUNTA DI DIAMANTE DELL’OFFENSIVA DEL GRUPPO PACCAR

NEI NUOVI MERCATI. È IL CASO DELL’INDIA, DOVE ALL’INTERNO DELLA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE

DEL SETTORE AUTOMOTIVE DEL PAESE, È STATO PRESENTATO UN DAF CF85 DOTATO DI MOTORE

PACCAR PX-6 180 E DI CASSONE RIBALTABILE ASIA MOTORWORKS (AMW). IL TRUCK È PROGETTATO

PER TRATTORI E PER CONFIGURAZIONI VOCATIONAL.

NE È PREVISTO IL

COMPLETAMENTO NEL 2013E CONSENTIRÀ L’ASSUNZIONE

DI CIRCA CINQUECENTO

DIPENDENTI. LE FELICITAZIONI

DEL GOVERNATORE DI PARANÁ.

Foto simboloall’inaugura-zione delnuovoimpiantoDaf Trucksin Brasile.

sa Automobile Sales Corpora-tion), a fine 2011 è uscito dallelinee di produzione il millesimotruck Daf: un CF85 equipaggia-to con motore Paccar MX da12.9 litri e 460 cv di potenza. Ilveicolo è stato assemblato inloco.

La Formosa Automobile Sa -les Corporation si occupa dellacommercializzazione e venditadei veicoli industriali Daf a Tai- wan, nonché della produzionelocale. In media, ogni settimanavengono assemblati in questostabilimento dieci veicoli CF,utilizzando i cosiddetti kit“CKD” (Completely KnockedDown), che Daf Trucks spedi-sce nella capitale Taipei.

A TAIWANCOME IN EUROPA

Daf ha formato il personaleaddetto all’assemblaggio diFASC, affinché la qualità deiveicoli assemblati a Taiwan siaequiparabile a quella dei veicoliprodotti in Europa. Daf fabbricaper il mercato di Taiwan le mo-trici CF85 a due e tre assali.“Que sti veicoli - ha dichiaratoSei ko Chen, Presidente di For-mosa Automobile Sales Corpo-ration - sono ideali per gli im-pieghi pesanti grazie al loromo desto peso a veicolo scarico,che consente carichi più elevati,all’eccellente comfort per l’o -pe ratore e all’esclusiva combi-nazione di una cabina compattacon un motore estremamentepotente. La nostra collaborazio-ne con Daf è mirata a migliora-re la nostra posizione di merca-to e il nostro obiettivo per il2012 è registrare 650 veicoliCF, 200 in più rispetto ai 450dello scorso anno. Stiamoanche valutando la possibilitàdi assemblare localmente il vei-colo da distribuzione LF”.

Dal canto suo, MichielKuijs, Amministratore delegatodel reparto Vendite di DafTrucks, ha commentato: “Sia -mo fieri della nostra collabora-zione con FASC, che rappre-senta un partner prestigioso eprofessionale, che mira a raffor-zare ulteriormente la presenzadi Daf a Taiwan”.

ARRIVA SCHULTZ, EX MANAGER FORD

Volto nuovodel Cda PaccarBELLEVUE - Mark Pigott, Presidente e Chief exe-cutive officer Paccar, ha annunciato che MarkSchulz è stato eletto nel Consiglio di amministra-zione Paccar Inc, con effetto dal prossimo 23aprile 2012. Schulz, 59 anni, è stato Presidentedelle Operazioni Internazionali alla Ford MotorCompany dal 2005 fino al suo pensionamento nel2007. Durante i suoi 32 anni di permanenza inFord, ha ricoperto posizioni di senior executivecon responsabilità per le operazioni in MedioOriente, Asia e Sud America. Attualmente è chiefexecutive officer di MA Schulz and Associates,società di consulenza di management, e uno deisoci fondatori in Fontinalis Partners, impresad’investimento strategica nella tecnologia di tra-sporto.

Ha conseguito la laurea in ingegneria presso laValparaiso University e presso la Michigan Uni-versity, inoltre ha conseguito un MBA pressol’Università di Detroit e un master in manage-ment presso il “Massachusetts Institute of Te-chnology”. Ricopre il ruolo di direttore dellaDana Holding Corporation, e in precedenza èstato direttore del Comitato Nazionale degli StatiUniti-Cina e del Business Council Stati Uniti-Cina. “La Paccar - ha dichiarato Mark Pigott - èmolto contenta che Schulz si unirà al Consiglio diamministrazione. I suoi 30 anni di esperienza dimanagement internazionale nella produzione diveicoli offrono una forte prospettiva che andrà abeneficio della Paccar nella sua crescita globale”.

Mark Schulz

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19ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MILANO - “Io e il mio team sia mo soddisfatti nonsolo della per formance del prodotto, ma an chedell’assistenza e del supporto di Continental. Comeaccade in molte aziende oggi, sia mo costantementesotto pressione. L’utilizzo di pneumatici Con tinen-tal MPT80 mi ha liberato di un problema, ora nonmi devo più preoccupare dei guasti ai pneumatici”.Così si è e spres so Drew Gallagher, uno dei proprie-tari dell’azienda scoz zese Cardwell, nel commenta-re le performance dei pneu matici Continental Indu-stria MPT80. Cardwell, attiva nel settore del com-mercio al det taglio, nel campo delle costruzioni,della manutenzione stradale e nel commercio all’in -grosso nel settore vivaista, ha scel to per il suoparco mezzi i pneumatici MPT80 per la stagioneinvernale. L’azienda familiare con sede a Lunder-ston Bay Gourock ha deciso di affidarsi ai pneuma-tici Continental dopo essere stata delusa dai pneu- matici del fornitore precedente che, a causa di unnumero troppo elevato di forature, provocavano nu-merosi fermi macchina. La scelta definitiva è sta tasupportata da una prima fase di test in cui i pneu-matici Continental, nonostante un lungo periodo dinevicate, hanno rivelato le loro qualità, permetten-do di ridurre considerevolmente i tem pi di fermodovuti a guasti.

“Ho deciso di montare i pneu matici Continentalsu uno dei nostri veicoli per l’inverno 2010/2011,uno dei più rigidi de gli ultimi decenni, con tempe-rature giornaliere di 1°C che ar rivavano fino a -

18°C durante la notte - racconta Gallagher - De voammettere che sono stato molto colpito dalle per-formance di questi pneumatici: non abbiamo avutoalcun tipo di problema; i pneumatici Continental sisono dimostrati particolarmente resistenti, idealiper condizioni di impiego esigenti”.

Gallagher utilizza sulla sua flot ta di autoveicoli4x4 gli MPT80 nella misura 12,5 R 20. Gli ottimirisultati ottenuti con questi pneumatici hanno con-vinto in poco tempo la Card well a provare altri pro-dotti Con tinental e a montare le coperture Conti-nental Industria SC20 sui propri carrelli elevatori.Grazie alla loro struttura, i pneumatici ContinentalIndustria MPT sono particolarmente indicati per iveicoli che devono raggiungere elevate velocità sustrada coniugando buone prestazioni e trazione nelfuoristrada, specialmente in condizioni e streme. Lacarcassa flessibile ga rantisce sia un’elevata velocitàsu strada sia un’ottimale per formance su terrenifangosi e più in generale nel fuoristrada. I pneuma-tici Continental MPT sono ideali per cantieri, la vorimunicipali, servizi sanitari, impiego militare e agri-coltura. L’MPT80 abbina valide caratteristiche dafuoristrada a un’e levata resa chilometrica, i dea le inambiente invernale. Gra zie al disegno del battistra-da ottimizzato che limita le e mis sioni acustiche ealla larga superficie di contatto dei tasselli, MPT80è adatto all’impiego su veicoli polivalenti in tutte leap plicazioni e assicura una buo na trazione sia suneve che in fuo ristrada.

Piena soddisfazione per la qualità Continental in condizioni di utilizzo estreme

Cardwell sceglie MPT80

MILANO - Le attività di scarico, stoccaggio, prelievoe approntamento delle spedizioni per il cliente finaleal Gruppo Bormioli sono gestite da un unico opera-tore tramite un approccio completo che si prefiggeun u ni co obiettivo: offrire una soluzione efficace, ra-pida e personalizzata. Per due anni ad occuparsidell’intero filone della logistica della storica vetreria,na ta a Parma nel 1825, sarà Ceva Logistics, uno deiprincipali o pe ratori logistici al mondo, che ha siglatoun accordo biennale con il gruppo Bormioli Rocco,oggi leader di mercato nei prodotti in vetro e in pla-stica, presente in oltre cento Paesi e con cir ca 3mila

dipendenti. Ceva sarà responsabile delle attività diritiro dei prodotti al termine dei processi di lavora-zione, del la loro movimentazione e del carico deimezzi in uscita presso il magazzino Bormioli a Trez- zano sul Naviglio, in provincia di Milano, all’internodi un’a rea di oltre 50mila mq. L’o peratore logisticosi occuperà inoltre del trasporto dei pro dotti da que-sto magazzino al proprio polo logistico a San Pie troMosezzo, in provincia di Novara. In questa strutturaCe va gestirà le attività di scarico, stoccaggio, prelie-vo e approntamento delle spedizioni per i clienti fi-nali. La partnership pre vede un graduale ampliamen-to del rapporto con Bormioli: Ceva movimenterà ini-zialmente 7mila pallet all’anno, arrivando a gestirnefino a 70mi la all’anno entro la fine del contratto.Inoltre, durante il periodo dell’accordo, gli shuttlecoinvolti nel trasporto tra il magazzino Bormioli equello di Ce va incrementeranno gradualmente fino acirca otto al giorno. Tutte queste operazioni si svol-geranno su un’area dedicata di 4mila mq, destinata aessere ampliata fino a raggiungere una superficie di17mila mq.

CEVA LOGISTICS / Siglata una partnershipbiennale con il Gruppo Bormioli Rocco

Il vetro viaggia sicuroL’OPERATORE LOGISTICO È

RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ DI

RITIRO DEI PRODOTTI DELLA STORICA

VETRERIA PARMENSE, DELLA

MOVIMENTAZIONE E DEL CARICO DEI

MEZZI IN USCITA DAL MAGAZZINO.

CARPENEDOLO - GT Radial ha lanciato il nuovo ser-vizio GT As sist rivolto ai trasportatori. GT Radialsta assumendo nel comparto autocarro un ruolo sem- pre più importante in Italia, nel resto d’Europa e nelmondo. Il brand, oggi il quarto produttore mondialedi pneumatici truck, dimostra capacità di innovarsi eproporsi al mercato con prodotti all’avanguardia perogni veicolo e per ogni tipologia di trasporto. Anchedal pun to di vista dell’assistenza, GT Radial ha deci-so di essere protagonista di primo piano. Ciò graziea GT Assist, un network di operatori professionistidel settore truck che con le loro organizzazioni ga-rantiscono la mobilità dei trasportatori europei cheutilizzano i pneumatici GT Radial. Questo servizio,già attivo da qualche anno nel continente, approdaora anche in Italia, supportato dalla presenza dellarete di rivenditori autorizzati GT Radial che si occu-pano di soccorso stradale. Questa re te, grazie all’ac-corso stipulato tra Magri Gomme, distributore nelnostro Paese di GT Radial, e SOS24h, azienda leadernel settore del soccorso stradale truck, viene dunqueintegrata da una serie di officine meccaniche che ri-servano, agli utilizzatori e ai rivenditori di prodotti

GT Radial, una serie di servizi esclusivi a prezzi al-tamente competitivi. Per usufruire di que sti servizi,al trasportatore che utilizza pneumatici del brand ba-sterà richiedere la GT Assist Card, una tessera gra-tuita rilasciata direttamente dai gommisti rivenditoriGT Radial Truck che assicurano qualsiasi tipo disoccorso al trasportatore. Avvalendosi della rete di officine di SOS24h e conl’intervento gestito interamente da un call centercontattabile semplicemente chiamando il numeroverde 800.605.644, GT Assist garantisce: servizio ditraino car ri e deposito mezzi; soccorso meccanicocon officine mobili attrezzate, in grado di effettuaremanutenzioni, riparazioni e sostituzione di parti dan-neggiate di motori e altro in tempi brevissimi; capa-cità d’intervento sul l’intero veicolo, anche la par tetrainata; servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in Italiaed Europa; interventi diretti sul 100 per cento dellarete autostradale italiana con un tempo massimo di90 minuti dalla chiamata; co sti certi come da tariffa-rio SOS24h personalizzato per i pos sessori di tesse-ra; soccorso pneumatico con pagamento regolatocon il rivenditore GT Radial.

MAGRI GOMME / Iniziativa di GT Radial,quarto produttore mondiale di pneumatici truck

GT Assist approda in Italia

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20ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

RHO - Ridurre i costi di gestio-ne è diventato un imperativo daquando, nel 2008, la crisi eco-nomica globale si è abbattutasul le aziende italiane. Se l’a -zien da in questione per il suola voro ha bisogno di un magaz-zino efficiente, ridurre i costi digestione è possibile ma senzainficiare il buon andamento deiprocessi. Se per caricare un ca-mion in uscita si impiega lame tà del tempo, si sono rag-giunti entrambi gli obiettivi: sirisparmia e il processo di ma-gazzino è ben organizzato, conil conseguente miglioramentodel livello di servizio offerto aipropri clienti. Tutto ciò è possi-bile se si mettono ben a fruttole più recenti innovazioni tec-nologiche applicate alla logisti-ca, che è quanto ha fatto Fer-cam nel suo magazzino di Rho- alle porte di Milano - chesiamo andati a visitare per ca-pire (e vedere) come funzionala tecnologia grazie alla quale

il magazzino Fercam ha rag-giunto un elevato grado di effi-cienza e produttività.

FULL TRUCKLOAD

Azienda a gestione familia-re, Fercam è uno dei maggiorioperatori logistici in Italia concom petenze specialistiche.Leader nell’Ftl (Full truckload), ovvero nei carichi com-pleti, è nata nel 1949 come“Società di carrellamento ferro-viario”, da qui Fer (ferrovia) eCam (camion). Oggi fa partedel net work europeo del Grup-po Entargo e conta 1.375 di-pendenti diretti, che salgono a1.845 se si conta la manodope-ra di magazzino, 54 filiali (dicui 35 in Italia), un parcomezzi di 2.200 unità di carico,depositi per una superficiecomplessiva di 650.800 mq,magazzini gestiti per 300milamq e un fatturato che nel 2010ha consuntivato 430 milioni dieuro. “Oggi più che in passato -ha spiegato Marcello Corazzo-la, Direttore della DivisioneDit/Log di Fercam - la logisticarappresenta per l’azienda undifferenziale competitivo.Siamo di fronte a due chiarenecessità: allargare e integrareuna rete sempre più estesa ecomplicata da gestire e renderepiù efficiente la catena logisticadistributiva. Bisogna passareda una logica di bontà del ser-vizio in base alla tariffa piùconveniente ad una valutazionea 360 gradi delle ricadute eco-nomiche e organizzative perl’azienda”.

L’invito di Corazzola è farein modo che il trend crescentere gistrato negli ultimi anni inItalia dall’incidenza della logi-stica sul Pil rappresenti un pun -to di svolta, l’occasione per“sca valcare” il concetto di logi-stica tradizionale, che nel no-

stro Paese presenta un peso sulfatturato industriale superioreal la media europea. “Il sistemaItalia - ha proseguito Corazzola- ha un gap di competitività ri-spetto al resto d’Europa dicirca 12 miliardi di euro, ana-lizzando il costo della logisticanel 2009”.

PARTNERSHIPDI RILIEVO

Nel 2009 il panorama italia-no della tipologia di serviziologistico è stato così distribui-to: 103 miliardi di euro alla lo-gistica tradizionale, di cui 39miliardi al trasporto leggero(veicoli mer ci fino a 3,5 t), 36al trasporto pesante e 28 adaltro tipo di trasporto. Nel casodei veicoli commerciali prevaleil trasporto auto gestito, quelloesternalizzato “pesa” solo per il21 per cento. Il trasporto pesan-te vede invece prevalere l’e -ster na liz zazione: 83 per cento.

Questi i dati. Ma qual è lapro posta del manager Fercam?

“Noi - ha risposto MarcelloCorazzola - non siamo traspor-tatori che affittano magazzininé logistici che fanno trasporto.Il no stro obiettivo è elevare lasod disfazione del servizio alcliente garantendo tempi dicon segna contenuti e rispettodel le scadenze e delle caratteri-stiche della merce concordate.Dagli anni Ottanta a oggi laper centuale dei costi logisticisulle vendite è calata: dal 12 eol tre è scesa sotto il 6 percento. All’opposto il trend deiservizi a valore aggiunto sonosaliti dal l’1 o poco più a quasiil 3 per cento. Sul mercato Fer-cam ha adottato diverse opzio-ni, nel caso del trasporto pesan-te prevale la terziarizzazionedel magazzino e la distribuzio-ne a uno o più fornitori di ser-vizi logistici, che è quantofanno ad esempio Fiat e Iveco”.L’obiettivo di Fercam è unavera e propria sfi da alla crisi:“Entro il 2015 - ha aggiunto ildirettore della Divisione - vo-gliamo essere il numero uno inItalia. Per farlo intendiamoespandere la nostra rete, chequest’anno ha visto ag giungersiil sesto hub a Bologna, accantoa quelli storici di Mi lano e Ve-rona e agli ultimi ar rivati a Pa-dova, Napoli e Pescara. Il siste-ma che adottiamo è omogeneoa quello dei nostri partner euro-

pei e questo ci consente diavere nel mondo partnershipcon nomi di rilievo dal Sud -africa all’Egitto, dalla Nuo vaZelanda al Brasile al Giappo-ne”.

Ma qual è il segreto della lo-gistica di Rho? In che modoFer cam sfida la crisi a livello o -pe rativo? “Per me - ci ha rispo-sto Marcello Corazzola - parla-no i numeri. Prendiamo un e -sem pio su tutti, quello delclien te Orieme del settore elet-tronica: solo per loro movimen-tiamo 400 container l’anno,40mi la colli al mese arrivanodai container. Per Orieme ge-stiamo lo stoccaggio nel nostrocentro logistico ma anche lepra tiche doganali: 200 pallet inambito doganale, 2mila instock medi, 2.500 referenze ge-stite. Seguono la preparazionedegli ordini e le consegne aiclienti fi nali: 1.500 spedizionil’anno, 45mila pezzi in uscitaal mese”. Come si fa a movi-mentare in un mese 85milapezzi solo per un cliente? Quientra in gioco il for nitore Re-plica Sistemi: a Rho utilizzanoil software per l’organizzazionedella logistica di magazzinoStockSystemEvolution, inte-grato alla tecnologia vocale e aDFD Dogana, il modulo pergestire il magazzino do ganale.“Core business di Fer cam come

operatore logistico - ha conclu-so Corazzola - è l’ottimizzazio-ne dei flussi di merci con diffe-renti caratteristiche gestite ingrandi quantità e volumi inmodo preciso, flessibile ed effi-cace”.

A questo punto siamo curio-si e andiamo a vedere dal vivoco me funziona questo StockSy-stemEvolution. In sostanzal’ope ra tore di magazzino viag-gia con cuffia e microfono, incomunicazione con un compu-ter che, mentre egli sposta ilcarrello lun go i corridoi e gliscaffali, gli dice quanti collideve prelevare da quale posi-zione. L’o pe ra tore conferma avoce il prelievo e prosegue.“Senza questo sistema - haspiegato Gianfranco Brillante,Direttore della filiale Fercam diMilano - l’ope ra tore sarebbecostretto a fermarsi, prenderevisione di appunti su un foglioe verificare di aver prelevato ilcollo giusto. Col software chegli parla e lo guida riceve inve-ce le missioni da effettuare tra-mite un comando vocale e puòoperare con entrambe le manilibere. Le attività di magazzinorisultano e nor memente più ra-pide, in una percentuale che vadal 25 ma può arrivare fino al50 per cen to di risparmio ditempo, senza dimenticare cheotteniamo una drastica riduzio-

ne degli errori. Inoltre, in casodi necessità di inserire unnuovo operatore i tem pi di ap-prendimento sono mol to ridot-ti, visto che si tratta di semplicidialoghi. Gli operatori sono piùattenti e precisi in modo natu-rale e il team di lavoro è più ef-ficiente e responsabile”.

GAMMA COMPLETADI SERVIZI

Con tre siti produttivi, 120collaboratori e oltre millemezzi di trasporto, la filialeFercam di Milano è in grado dioffrire la gam ma completa deiservizi Fer cam. “Ogni esigenzadi trasporto a carico completo oparziale per l’Italia o l’Europa -ha aggiunto Brillante - da noitrova la giusta offerta tecnicaed economica. Facciamo 5milatrasporti l’anno da e verso tuttele rot te europee, 7mila spedi-zioni l’anno su tutta Italia, oltre10mi la trasporti l’anno tra Ita-lia, Germania e Benelux attra-verso 700 casse mobili e unacom pany train da 7,82 a 13,60m. Grazie al network europeooltre 175mila spedizioni l’annovengono gestite con interscam-bi giornalieri con le principalilocalità europee. Partono ognian no dal solo sito di Rho oltre250mila spedizioni su tutto ilter ritorio nazionale”.

FERCAM / Sito di Rho, modello di efficienza grazie alle più recenti tecnologie

Come ti velocizzo la logistica

L’OPERATORE VIAGGIA A MANI LIBERE E CON CUFFIA

E MICROFONO ED È IN CONTATTO CON IL SOFTWARE CHE

LO GUIDA. È COSÌ CHE SI RIESCE A FAR FRONTE A UN

VOLUME DI OLTRE 250MILA SPEDIZIONI L’ANNO SU

TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E 175MILA IN EUROPA.

RHO - StockSystemEvolution è uno dei prodottidi punta di Replica Sistemi, società specializzatanella progettazione e implementazione di appli-cazioni software per la gestione della logistica dimagazzino e la programmazione dei trasporti.Da trent’anni sul mercato, è oggi una realtà di140 persone con un fatturato annuo di 17 milionidi euro.

“L’elevata specializzazione nel settore logisti-ca e trasporti - ha dichiarato Maurizio Ghiselli,Account Manager di Replica Sistemi - qualifica-no le nostre soluzioni tra le principali applicazio-ni software presenti sul mercato internazionale,capaci di produrre valore e garantire un concreto

ritorno degli investimenti”. I software di ReplicaSistemi consentono tra l’altro di gestire le spedi-zioni dei prodotti e i relativi viaggi. Oltre aStockSystemEvolution, la gamma proponeShowtrip, software per la gestione evoluta delleflotte, e Controller, software per l’amministra-zione e il controllo dei costi di trasporto stradale,marittimo, aereo e ferroviario. Replica Sistemiha sede a Curtatone, alle porte di Mantova, e hafiliali a Milano, Chiusa (Bolzano) e Senigallia(Ancona), nonché tre siti produttivi, due a Rho euno ad Arese.

“Il target dei nostri mercati - ha aggiunto Ghi-selli - è molto vario. Nel caso della logistica e

del trasporto tra i clienti abbiamo oltre a Fercamtra gli altri Codognotto, Deufol, Schenker. Lenostre soluzioni utilizzano server centralizzatianche in sistemi logistici distribuiti su rete geo-grafica. Sono applicazioni parametriche, si adat-tano perfettamente alle diverse tipologie di ma-gazzino e di trasporto. Gestiscono realtà com-plesse, dalla gestione dei transit point alla ge-stione dell’intermodalità. Sono multi-società:gestiscono in modo centralizzato le merci e leunità di trasporto appartenenti a diverse ragionisociali, pur mantenendo differenti logiche difunzionamento differenziate per ogni singolocliente”.

IN PRIMA LINEA NELLA PROGRAMMAZIONE DEI TRASPORTI

Replica Sistemi, esperienza di trent’anni

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ECOSTRALIS MUOVE IL CAMBIAMENTO.

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22ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

IVECO / In quattro anni veri e propri passi da gigante

Raddoppio brasilianoL’ANNO INIZIA CON UN NUOVO DEALER A JUNDIAÍ,NON DISTANTE DA SAN PAOLO, DOVE HA APERTO LA

PRIMA SEDE ECO-SOSTENIBILE DEL BRASILE.

In CNH sostituisce Harold Boyanovsky

Richard Tobin nuovo Presidente e CeoTORINO - Cambio ai vertici di CNH, leader mondialenel settore delle macchine agricole e per le costruzio-ni. Dal 1° gennaio, Richard Tobin, già Chief FinancialOfficer, è il nuovo Pre sidente e Chief Executive Offi-cer della società appartenente al Gruppo Fiat Indu-strial. Tobin sostituisce Harold Boyanovsky, Presiden-te e Ceo fino 31 dicembre 2011. Camillo Ros sotto, Te-soriere e responsabile dei servizi finanziari per Fiat In-dustrial, ha invece assunto il ruolo di Chief FinancialOfficer di CNH, mantenendo le sue attuali responsabi-lità. Boyanovsky, 67 anni, ha assunto il ruo lo di Presi-dente e Ceo di CNH nel marzo 2005. Ha iniziato lapropria carriera nel 1966 alla International Harvester,dove ha lavorato nel settore delle vendite. Prima di as-sumere la carica di Ceo, ha ricoperto posizioni di cre-scente responsabilità in CNH, tra cui Senior Vice Pre-sident e General Manager per il Nord America, Presi-dente del Settore agricolo a livello mondiale e Presi-dente del Settore Movimento terra.

“Harold è un vero leader - ha dichiarato SergioMarchionne, Presidente di Fiat Industrial e del Consi-glio di amministrazione di CNH - Durante la sua car-riera, ha guidato CNH attraverso un periodo di incre-dibile e span sione e diversificazione tra sformandoCNH nell’azienda che oggi tutti conosciamo. Graziealla sua leadership, l’a zien da è solida finanziariamente

e ben posizionata per continuare co me lea-der nel settore delle macchine agricole eper le costruzioni. A nome del Consiglio,vorrei esprimere ad Harold il nostro ap-prezzamento per i successi ottenuti e rin-graziarlo per i tanti anni di preziosa colla-borazione”.

Richard Tobin ha assunto la carica diChief Financial Officer di CNH nel marzo2010 e ap porta al suo nuovo ruolo di Ceoun solido bagaglio di esperienze alla guidadi gruppi industriali multinazionali. Primadi entrare in CNH, Tobin ha infatti lavora-to nel Gruppo SGS a Gi nevra, dove nel2004 è stato nominato Chief Financial Of-ficer e Responsabile IT. Prima an cora èstato Chief Operating Of ficer di SGSNorth America. Inoltre, Richard Tobin haricoperto posizioni manageriali in Al canAluminum (Montreal, Ca nada), AlusuisseLonza Group (Zurigo, Svizzera) e GTECorporation (Stamford, Connecticut, StatiUniti). “Richard ha ricoperto un ruolo chia ve nel no-stro team sin dal suo arrivo all’inizio del 2010. L’e spe-rienza maturata a livello internazionale in ambito ope-rativo, vendite, marketing e finanziario fanno di Ri-

chard il candidato idealeper guidare CNH nel futu-ro”, ha affermato HaroldBoyanovsky. Sergio Mar- chionne ha commentato:“Co nosco e lavoro conRich To bin da quasi ven-t’anni, durante i quali ha ri-coperto posizioni di cre-scente responsabilità sia intermini di copertura geo-grafica sia di settore opera-tivo. È un leader solido eaffidabile che possiedetutte le qualità necessarieper condurre CNH nel laprossima fase di sviluppo.Do il benvenuto a Richardnel suo ruolo di Ceo con ilpieno sup porto del Consi-glio e mio per sonale”. Perquanto riguarda Camillo

Rossotto, dal momento in cui è entrato a far parte delGrup po Fiat nel 1989, ha ricoperto numerosi ruoli inItalia, Ger mania e Brasile, nonché ne gli Stati Uniticome Chief Financial Officer di CNH Capital.

Richard Tobin

JUNDIAÍ - Quello del Brasile èun mercato considerato ingrande sviluppo nel medioperiodo e in una prospettivadi lungo termine. Il Paese su-damericano sta superando latransizione demografica,negli ultimi dieci anni ha re-gistrato una performancepiuttosto positiva se parago-nata a quella dei decenni pre-cedenti e oggi i suoi indicieconomici so no in costanteaumento. Il livello di svilupporaggiunto dal Brasile consen-te di riferirsi a es so come a unpartner - commerciale e fi-nanziario - con il quale svi-

luppare una cooperazione,tant’è che le medie e piccoleimprese europee che decido-no d’investire in Brasile stan-no aumentando. Tra quelle digrandi dimensioni in primafila c’è Iveco, che ha iniziatol’anno con il suo centesimoconcessionario, il primo eco-sostenibile del Brasile, inau-gurato a fine 2011 in grandestile: una conferma dei tra-guardi raggiunti nel Paese dal2007, che hanno por tato alraddoppio della rete commer-ciale in soli quattro an ni.

La sede del nuovo dealer“Jundiaí Mercalf” si trova a

Jun diaí, a circa 80 km da SanPaolo, situata in una zonamolto soleggiata, una posizio-ne che permette di utilizzarela luce solare, disponibile perun’ampia porzione della gior-nata, per pro durre energia. Sitratta del primo concessiona-rio sostenibile in tutto il Bra-sile: grazie alle numerose so-luzioni messe in at to per lasua costruzione e per il suoesercizio può essere conside-rato il più ecologico al mon -do. L’edificio ha un tetto rive-stito di una superficie in erba,posta a sua volta sopra alcunistrati di materiale riciclato euno di asfalto: tale rivesti-mento è in grado di ridurrefino a sei gradi la temperaturainterna del lo show-room, li-mitando co sì l’utilizzo del-

l’aria condizionata, oltre apermettere il recupero del-l’acqua piovana. Il tetto è do-tato di tubi speciali per cana-lizzare l’acqua piovana in unserbatoio che può contenerefi no a 15mila litri. Inoltre, i18mi la mq dell’area occupatadal concessionario Iveco sonorivestiti con una particolaretipologia di mattoni di cemen-to, che consente l’assorbi-mento del le acque piovane.

Massima riduzione deglisprechi e riutilizzo dei mate-riali: queste le regole allabase del la costruzione del-l’edificio, che è stato anchepensato per rispondere alleesigenze delle persone con di-sabilità. Per abbattere le bar-riere architettoniche e ridurregli ostacoli che im pediscono

STOCCOLMA - È stata aperta al -la fine dell’anno scorso la pri mastazione di rifornimento del laregione Grande Stoccolma perGNL-LBG, ovvero gas metanoliquefatto. La stazione di servi-zio Statoil Järna fa parte delBiMe Trucks, progetto in cuiVolvo Trucks è una delle socie-tà partecipanti insieme ad AGA,che fornisce il gas liquefatto.Uno degli obiettivi del pro gettoè quello di costruire infrastrut-ture necessarie per gas metanoliquefatto in Svezia. La primastazione di rifornimento per gasmetano liquefatto della Svezia èstata inaugurata allo Stigs Cen-ter di Göteborg. Il pro gettocomprende anche la realizzazio-ne di stazioni GNL a Malmö e

Jönköping. Inoltre, ci sono pro-getti per stazioni aggiuntive perstare al passo con l’aumentodella domanda.

Alla cerimonia di apertura aStoccolma, Volvo Trucks erapresente con una serie di ca-mion FM MethaneDiesel ali-mentati dal motore da 13 litripro gettato per funzionare conuna combinazione di biogas ediesel. “È estremamente impor-tante - ha affermato Lennart Pil-skog, Direttore Affari Pubblicidi Volvo Truck Corporation -che la rete di rifornimento digas metano liquefatto si es pan -da, al fine di garantire lo svilup-po della nostra tecnologia meta-no-diesel. La nuova stazione dirifornimento è un passo molto

importante in questa direzione”.Nell’ambito del progetto

Clean Truck oltre all’inaugu ra -zio ne si è svolto a Stoccolma unseminario in cui Volvo Trucks è

stato uno dei partecipanti. Colsupporto dei propri clienti,Volvo ha esposto camion Me-thaneDiesel delle gam me FL,FE e FM. Inoltre, è sta to portato

appositamente il truck ibridoelettrico-diesel Vol vo FE cheopererà nella zo na di Stoccol-ma. Tra le varie attività disponi-bili, i partecipanti hanno avutola possibilità di e se guire un test-drive del camion. Durante il se-minario, agli autisti che utiliz-zano questi veicoli su base gior-naliera è stata data la possibilitàdi fornire un feedback e condi-videre le loro esperienze prati-che.

Dall’inizio dell’estate del2011 è operativo un truck Vol voFE MethaneDiesel per la distri-buzione tra il magazzino cen tra-le e la catena di supermercatiLidl a Eskilstuna e i negozidella società a Stoccolma. Il ca-mion, che fa parte del progettoCleanTruck, trasporta ogni anno450 tonnellate di rifiuti biologi-ci a base alimentare. Questo ri-fiuto è trasformato in un apposi-to impianto e poi convertito inbiogas. Lo scopo di CleanTruckè quello di stabilire la presenzadi stazioni di ri fornimento dicarburanti rinnovabili e testare edimostrare la fun zionalità dinuovi tipi di veicoli eco-sosteni-bili per un trasporto amicodell’ambiente in tut ta la Svezia.Il progetto copre un periodo diquattro anni dal 2010 al 2013.

A Stoccolma una stazione di rifornimento Volvo Trucks per gas metano liquefatto

Gas o diesel? Meglio insiemeIL COSTRUTTORE SVEDESE, PARTNER DEL PROGETTO

CLEANTRUCK, DALL’ESTATE 2011 HA MESSO IN PISTA

UN FE METHANEDIESEL PER IL TRASPORTO DI

RIFIUTI CONVERTIBILI IN BIOGAS.

ALLESTITORI

FASSI GRUTRAGUARDOSUPERATOALBINO - Abbinabile alle gruFassi, arriva sul mercato unnuovo importante sistema dicontrollo dati. L’azienda diAlbino (Bg), ha annunciato ilraggiungimento di una nuovafrontiera nella lettura dei datiprovenienti dai sistemi on-boarddi macchine operatrici, nellospecifico di gru articolate, alloscopo di aiutare l’o pe ra tore nelgestire con rapidità, precisione esicurezza il pro prio lavoro. “Sitratta - ha spiegato SilvioChiapusso, ResponsabileMarketing del Gruppo Fassi - diun sistema rivoluzionario, bre -vettato a livello internazionale,capace di far dialogare le nostregru con smart phone d’ultimagenerazione”. Prima azienda araggiungere questo nuovotraguardo tecnologico asupporto dei suoi clienti, FassiGru segue le più importantilinee guida d’inno va zione, tra lequali quella relativa allosviluppo di sistemi d’in te razioneuomo-macchina evoluti, lacosiddetta Human MachineInterface (HMI). La suarilevanza sta nel fatto che oggi isistemi on-board disponibili sul le gru, spesso collegati aradiocomandi, sono altamenteric chi di informazioni e ri chiedono un’elevata attenzioneda parte dell’operatore nellagestione rapida e precisa dellemacchine. “Ancor più nelprossimo futuro - hacommentato Chia pusso -assisteremo all’ul te riore crescitadella quantità di funzionidisponibili legate a nuo visistemi, per i quali l’ac cet tazione da parte deglioperatori dipenderà in granparte dal la ‘bontà’ con cui saràfornito il feedback all’operatorestesso. Al tro aspetto importanteè la tendenza all’aumento dellein for mazioni che occorre dareal l’o peratore per permettergli dite nere sotto controllo il sistemamacchina. Questeconsiderazioni hannodeterminano la nascita dellaFassi Human Machine Interfaceper far diventare il più pos sibile‘easy to use’ e ‘safe to use’l’utilizzo delle gru,mas simizzando l’efficienza delsistema per una rapidainterpretazione e lettura delleinformazioni, anche a fronte diuna futura crescita dellagestione del l’in sieme dei sistemidisponibili”. L’azienda italiananei primi mesi dell’annopresenterà questo rivoluzionariosistema, brevettato a livellointernazionale, capace di fardialogare le proprie gru consmart phone. Tra lecaratteristiche più interessantidel sistema Fassi HMI c’è quelladi po ter usufruire dellateleassistenza attraversodiagnosi Black Box. Incomplesso si tratta mol to di piùrispetto a una semplice “App”per smartphone, perché consenteanche di: parametrizzare le levedei radiocomandi; analizzarerapidamente e valutarestatistiche di utilizzo delle gru;consultare il Fassi Geo Locatorper poter contattare piùvelocemente i centri diassistenza Fassi e dialogare conla gru, u tilizzando il displaygrafico più immediato nel leletture dati rispetto a quan toavviene attraverso ilradiocomando.

alle persone con ca pacità mo-torie ridotte di usufruire deglispazi del concessionario,l’edificio è stato dotato di unarampa di scale ribassata al- l’ingresso, di un ascensoreper se dia a rotelle e di bagnispeciali.

Il 100esimo dealer Iveco inBra sile nasce in un momentodi rapida espansione delle at-tività dell’azienda nel paese.Dal 2007 la Casa italiana hapiù che raddoppiato la propriaquo ta di mercato, da meno del4 a più del 9 per cento a fine2011, anno nell’arco del qua leIveco ha superato le 20mi launità vendute nel mercatobrasiliano, con una crescitadei volumi pari a oltre quattrovolte quelli del 2007. Trainatedalle forti performance delBrasile, anche le vendite tota-li in A merica Latina sono tri-plicate e oggi sfiorano circa30mila veicoli, grazie allastrategia di espansione dellarete commerciale a nuoviPaesi e all’in tro du zione diuna gamma veicolare al-l’avanguardia che dimostra diessere apprezzata dei traspor-tatori sudamericani.

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23ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MILANO - Seduti attorno allostes so tavolo i rappresentantidel mondo della logistica edel trasporto merci e i massi-mi rappresentanti delle istitu-zioni. O biettivo: confrontarsisulle politiche di mobilitàdelle merci, rilanciare il tra-sporto su gomma, far crescereil territorio ma an che ridurretraffico e smog e, per ché no?,ipotizzare l’ado zio ne di unpiano degli orari del ca rico escarico merci nei centri ur ba-ni, da sempre terreno di scon-tro fra trasportatori e consu-matori.

È quanto è riuscito a fare ilvul canico Assessore a Infra-strutture e Mobilità della Pro-vincia di Milano Giovanni DeNicola, che oltre ad occuparsidi trasporto passeggeri non sisot trae dai suoi impegni neltrasporto merci, costituito ingran par te da operatori privatiche, pe rò, svolgono un servi-zio pubblico: chi vive nei cen-tri urbani non tollera i rumoridel carico-scarico merci sottocasa alle pri me ore del matti-no, ma quan do si reca a farela spesa esige di trovare lamerce sempre disponibile. Al-lora come far coniugare ledue esigenze?

Per risolvere questo quesitol’Assessore De Nicola ha datovita a un’assoluta novità: unTa volo di supporto alle politi-che di mobilità delle merci, ilcui primo incontro ha visto lapresenza delle principali rap-presentanze del mondo dellalogistica e del trasporto merci- ol tre a operatori del settorean che associazioni di catego-ria, grande distribuzione eagenzie di promozione - non-ché di un rappresentante dellaRegione Lom bardia. Obietti-vo: riunirsi per far convergereesperienze, suggerimenti eproposte che fun gano da vola-no per dare nuo vo slancio ad

un settore fortemente in crisi.“Il settore della logistica e deltrasporto merci - ha dichiaratol’Assessore provinciale DeNicola - ha bisogno di scelteinnovative e coraggiose, chegarantiscano nuova linfa enuove prospettive di crescita.E che siano, nel contempo,immediatamente applicabili,rispettose dell’ambiente estrategicamente competitive.Il Tavolo di supporto nasce

non solo da un forte desideriod’incontro e di ascolto dellediverse istanze, ma soprattuttoserve a rilanciare proposteconcrete d’in ter vento”.

Che cosa si può fare nel- l’im me diato? Qual è la propo-sta del la Provincia di Milano?“Intanto - ha risposto l’Asses-sore De Nicola - occorre ra-zionalizzare gli orari di caricoe scarico merci nei centri ur-bani e diffondere l’informa-zione sugli orari in modo chearrivi puntualmente a tutti gliinteressati. Ripensare il pianodegli orari in termini di unamaggiore efficacia di distribu-zione e di trasporto significarendere più efficiente l’intero

comparto e garantire me nosprechi di risorse e minoricosti. Puntare su un sistema diorari armonizzati sulle esigen-ze della città permette nonsolo di ammodernare e farcrescere il settore, ma contri-buisce a ridurre il trafficosulle strade, in particolare inentrata e in u sci ta dai centriurbani, visto che la maggiorparte del trasporto mer ci inte-ressa le brevi distanze, e quin-di gli spostamenti da e per icentri urbani. E la riduzionedel traffico incide favorevol-mente sulla qualità dell’ariache respiriamo”.

Questo per quanto riguardail decongestionamento del ter-

TORINO - È stato riconosciutoai massimi livelli l’impegno diFiat Industrial nella sostenibili-tà e nella lotta ai cambiamenticlimatici. Fiat Industrial, termi-nato l’anno del suo debutto suimercati finanziari, inizia il 2012entrando negli indici Dow Jo -nes Sustainability (DJSI) Worlde Dow Jones Sustainability Eu-rope e si afferma come IndustryLeader in entrambe le catego-rie. Il punteggio ottenuto è di81/100 rispetto a una media di49/100 delle aziende del pro-prio settore (Industrial Enginee-ring) analizzate da SAM, socie-tà specializzata negli investi-menti di sostenibilità.

Il DJSI World e il DJSI Eu-rope sono i più prestigiosi indi-ci borsistici ai quali accedonosolo le società giudicate miglio-ri per la gestione del propriobu siness secondo criteri di so-

stenibilità. Gli indici compren-dono solo le aziende leader siadal punto di vista economico-fi-nanziario sia da quello sociale eambientale. Nel DJSI World so -no state 99 le aziende del setto-re Industrial Engineering invita-te a partecipare e solo 13 quelleammesse, mentre nel DJSI Eu-rope su 33 invitate a parteciparene sono state ammesse nove.“Si tratta - ha commentato ilpre sidente di Fiat Industrial,Ser gio Marchionne - di un im-portante riconoscimento del no-stro modo di operare. E lo con-sideriamo un punto di partenzache rafforza la nostra convin-zione che solo attraverso il mi-glioramento continuo, non solode gli aspetti economici dellanostra attività ma anche di quel-li ambientali e sociali, è possi-bile conseguire risultati impor-tanti e duraturi”.

La sostenibilità è per Fiat In-dustrial uno degli elementi fon-danti del proprio agire. L’in se ri -mento negli indici DJSI è ilfrutto d’importanti risultati rag-giunti dal Gruppo italiano. Incam po ambientale, ad esempio,nel 2010 CNH ha consolidato lapro pria attenzione all’ambienteoffrendo un’ampia gamma diprodotti già conformi alla nor-mativa sulle emissioni inqui-nanti Tier 4. Iveco ha introdottol’EuroCargo Ibrido, il primoveicolo commerciale a propul-sione diesel-elettrica vendutosul mercato europeo, oltre a di-sporre di una gamma completadi veicoli rispondenti alle piùsevere normative ambientali,sia con alimentazioni diesel siaa gas naturale. FPT Industrialha presentato l’esclusiva tecno-logia “SCR Only“ per il rispettode gli standard di emissione Eu -

ro 6, che oltre a contenere le e -mis sioni di NOx e di particolatoconsente di ottenere prestazionieccellenti in termini di consumidi combustibile. Parallelamen-te, è proseguito l’impegno a ri-durre l’impatto ambientale dei

processi produttivi. Alla finedel 2010 sono 45 gli stabili-menti certificati ISO 14001 cherap presentano, complessiva-mente, oltre l’80 per cento delfat turato industriale del Grup-po. Per quanto riguarda gli a -spet ti sociali, sono 54 gli stabi-limenti, per una copertura di ol -tre il 90 per cento dei dipenden-ti impiegati in tutti gli stabili-menti del Gruppo, che adottanoun Sistema di Gestione dellaSa lute e della Sicurezza sul La-voro certificato secondo lostan dard OHSAS 18001. FiatIn dustrial ha, inoltre, gestitocon senso di responsabilità ipro lungati effetti della crisi in-ternazionale sui suoi lavoratori,cercando di mitigare il più pos-sibile l’eventuale impatto socia-le derivante dal difficile conte-sto economico.

I criteri di selezione del DJSI

prendono in esame numerosiparametri delle tre diverse di-mensioni (economica, ambien-tale e sociale) in cui si articola ilconcetto di sostenibilità. Per ladimensione economica vengonoanalizzati la corporate gover-nance, la gestione del rischio, ilcodice di condotta, la ge stionedella relazione con il cliente e ilprocesso d’inno va zio ne. Per ladimensione ambientale sono va-lutati il reporting, la politica e ilsistema di ge stione ambientale,la gestione responsabile dei pro-dotti, la strategia per i cambia-menti climatici e per la riduzio-ne delle e missioni, l’efficienzaenergetica. Nella dimensionesociale so no stati presi in consi-derazione lo sviluppo e la ge-stione del capitale umano, la fi-lantropia, la salute e sicurezzasul luogo di lavoro, la gestionedei fornitori.

Provincia di Milano apre il primo tavolo di supporto alle politiche di mobilità

Trasporto merci? ParliamoneL’ASSESSORE A INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ

GIOVANNI DE NICOLA HA RIUNITO INSIEME GLI

OPERATORI DEL SETTORE. OBIETTIVO: FAR CRESCERE

IL TERRITORIO E RIDURRE TRAFFICO E SMOG.

Dopo l’anno del debutto in Borsa, per Fiat Industrial un altro prestigioso riconoscimento

Primi nella difesa del clima

CURTATONE - Replica Sistemi,società specializzata nellaprogettazione enell’imple men ta zio ne diapplicazioni software per lagestione della logistica dimagazzino e la programmazionedei trasporti, è stata scelta da MasLogistics per i propri clien ti delsettore fashion. Nel 2006 MasLogistics, che svolge moltepliciservizi logistici, dal la gestione delmagazzino materie prime e prodottifiniti alle attività di stiro, collaudoaccessori, riparazione epersonalizzazione capi, ha decisod’infor ma tizzare le attività dimagazzino. La scelta è caduta suStock System di Replica Sistemi. Il progetto che ha portatoal l’implementazione del soft wa reper le attività di magazzino di MasLogistics, è stato sud diviso in duefasi, la prima re lativa alla gestionedelle materie prime e degliaccessori, la seconda relativa aiprodotti finiti. Per le materie prime,in “inbound” StockSystem verifica idocumenti d’ingresso, attribuisce leetichette esterne e interne,organizza il controllo qualità,stabilisce lo stoccaggio nel boxtecnico con tecnica random per laminimizzazione dei percorsi. In “outbound” acquisisce ledisposizioni di produzione, generaprelievi con groupage, smista estabilisce l’eti chet ta tu ra deimateriali per terzista con lapossibilità di poterlo cambiare, creaunità di spedizione con packing listper disposizione. Per i prodottifiniti, in “inbound” il software diReplica Sistemi verifica i documentid’ingresso con lettura matricolaredi ogni singolo capo e stabiliscelivelli di giacenza per ogni “sku”(stock keeping unit): modello,colore, taglia, codice etichetta,stagione, scelta, tono, “ma de in”. In “outbound” acquisisce lerichieste di spedizione, genera iprelievi con il calcolo automaticodei cartoni di spedizione infunzione dei volumi e dei pesiprevisti, organizza il prelievo contecnica “pick & pack” con letturadi ogni singola matricola e prevedele lavorazioni post-prelievo. Nelflusso dei prodotti finiti coor dinaanche i resi da piatta forma e daclienti.

L’AZIENDA ITALIANA ENTRA NEGLI INDICI DOW JONES

SUSTAINABILITY WORLD E DOW JONES

SUSTAINABILITY EUROPE E SI AFFERMA COME

INDUSTRY LEADER IN ENTRAMBE LE CATEGORIE.

Sergio Marchionne

LOGISTICA

STOCKSYSTEMAL SERVIZIODELLA MODA

ritorio, che rappresenta certa-mente un’urgenza. Ma sul ri-lancio del trasporto merci?“Una spinta al settore - hadetto ancora Giovanni De Ni-cola - è impellente in previsio-ne dell’Expo 2015: in un terri-torio qual è quello della gran deMilano, approfittare del le op-portunità che una logistica ‘in-telligente’, integrata a un vali-do sistema di trasporto e smi-stamento merci, può offrirci si-gnifica farsi trovare pronti al- l’ap puntamento con l’Expo,che sarà per Milano e per l’Ita-lia intera non solo una vetrinaprestigiosa ma anche un’occa-sione u ni ca e impareggiabiledi rilancio e di crescita”.

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24ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Lino Sinari

LIVIGNO - È basata su tutta unase rie di prodotti innovativi lastra tegia di Pirelli nel campodei pneumatici per veicoli indu-striali. Settore in cui il marchioitaliano è leader in America La-tina e in cui ha l’ambizione dicrescere su tutti i mercati, a par-tire da quello europeo. La divi-sione truck è diretta da UgoFor ner, manager arrivato in Pi-relli dopo una serie di esperien-ze in multinazionali del settorealimentare.

Possiamo fare il puntosulla divisione Pirelli Truck,individuare in che direzionevi state muovendo?

“Per il nostro marchio si trat-ta di un settore importante e loconferma il fatto che Pirellicon tinui a investire in ricerca esviluppo, altrimenti avrebbe giàstretto i cordoni della borsa. Esi tratta di cifre importanti, 500milioni di euro nei prossimi dueanni, a cui si aggiungono i 300milioni per un nuovo stabili-mento produttivo in Argentina.Il tutto con un obiettivo benpreciso: arrivare nel 2014 a unvolume d’affari di un miliardo e900 milioni, partendo dalla basedel miliardo e duecento milioniraggiunti due anni fa, in pienacri si. In quest’ottica rientra an -che il lancio dei nostri nuoviprodotti, l’obiettivo di fatturatoche ci siamo prefissati infattideve essere raggiunto puntandoper almeno il 60 per cento pro-prio su queste gamme. La no-stra serie Z1 deve conquistare

quote significative non soltantoin Europa, ma anche in Ameri-ca Latina, dove del resto siamoleader di mercato, e in Cina, unPaese difficile, in cui si vendo-

no ogni anno 43 milioni dipneu matici, con prezzi che van -no dal 100 per cento del best inclass fino a un 40 per cento.Cer to, questi hanno limiti sullepercorrenze, durano di meno,ma ti ci devi comunque con-frontare, il che ti impone di farescelte ben precise. In base aqueste siamo diventati leader

nel l’overload, una sfida incredi-bile, con i mezzi che caricanoquattro volte il consentito e tudevi supportarli con le gom -me”.

Si tratta di grossi investi-menti, soprattutto se effettua-ti in un periodo non facile peri trasportatori, almeno in Eu-ropa.

“Abbiano fatto una scelta ra-dicale, quella di focalizzarci suisegmenti premium, che stanno

crescendo più del mercato ge-nerale. Da settembre in effettistiamo sentendo un calo, ma itre anni precedenti per noi sonostati da record. Adesso sta pa-gando soprattutto l’Europa, incui il calo va misurato in dop-pia cifra, mentre gli Stati Unitivanno meglio ma stanno esconoda un momento di difficoltà

mol to pesante; in America Lati-na, grazie al passaggio all’Euro4, si sono venduti tantissimi ca-mion, quindi nel prossimo futu-ro pagheremo dazio nel primoequipaggiamento, poi arriveran-no il campionato del mondo dicalcio e le Olimpiadi e quindispe riamo si continui bene. Pas-sando alla Cina, l’investimentosul le infrastrutture ha fatto de-collare anche il settore truck.Com plessivamente c’è comun-

que un momento di rallenta-mento, e secondo me si tratteràdi una crisi più profonda diquel la del 2008, in particolareper la pressione a cui è sottopo-sto l’euro e per l’ennesimastret ta al credito per le aziende.Nel nostro settore è arrivata lacon sapevolezza che se avessi-mo continuato a produrre senza

tenere conto del mercato ci a -spet tava un bagno di sangue,quindi tutte le aziende hannoiniziato ad adattare la produzio-ne”.

Visto il momento, comepen sate che le aziende acco-glieranno prodotti innovativicome il Cyber Fleet?

“Bisogna distinguere tra a -zien de e aziende, ci sono quellemolto evolute, di grandi dimen-sioni, gestite in maniera avan-zata, che fanno del controllodei costi un elemento di valore.Di conseguenza provano le no-vità pri ma di applicarle, e sehai dei contenuti tecnologici daproporre che possano trasfor-marsi in valore sono disposti aseguirti. Mentre se annuncidelle novità ma di scarso conte-nuto tecnologico e quindi dipoco impatto, per di subito ognicredibilità. Dal canto nostrocerchiamo di evitare questo er-rore, Pirelli sta facendo unosforzo di lancio di prodottinuovi in un campo difficile daaffrontare: la tecnologia appli-

cata agli standard di co munica-zione è infatti un mon do che sista evolvendo rapidamente. Ilprimo sensore a cui abbiamopensato era quello ap plicatoalle valvole, che oggi è già su-perato, anche se è quello anco-ra utilizzato nella maggiorparte dei casi. Se su di un’au to-vettura può infatti risultare suf-ficiente, in un veicolo in du-striale sono molti di più i pa ra-metri di cui va tenuto con to,con l’obiettivo di aumentare siala sicurezza, che la vita del pro- dotto, due fattori importantinell’economia d’esercizio di uncamion. E si tratta di un valoreche è facilmente misurabile,ba sta calcolare quanti sono imez zi di una flotta che si fer-mano a cau sa della scarsa ma-nutenzione dei pneumatici percapire quali risparmi siamo ingrado di garantire”.

L’aggiunta dei sensoriquan to fa aumentare il prezzodei pneumatici?

“Stiamo lavorando a livellodi industrializzazione per tene-

INTERVISTA / Ugo Forner, Direttore Pirelli Truck

Attacco su tutti i frontiPIRELLI CONTINUA A INVESTIRE IN RICERCA E

SVILUPPO PER IL SETTORE TRUCK. CIFRE IMPORTANTI:500 MILIONI DI EURO NEI PROSSIMI DUE ANNI A CUI

SI AGGIUNGONO I 300 MILIONI PER IL NUOVO

STABILIMENTO PRODUTTIVO IN ARGENTINA.

LIVIGNO - Tra le più recenti aggiunte al catalogo Pi rellispicca la Serie 01, con i modelli di pneumatici invernaliFW:01 e TW:01 per assi sterzanti e trattivi e più in genera-le per l’utilizzo con una temperatura inferiore ai 4°. Tanti ivantaggi pratici rispetto alla linea precedente, da un più 20per cento nella resa chilometrica a un incremento del 30per cento per la ricostruibilità, fino al 20 per cento di tra-zione in più sulla neve e del 10 per cento sul bagnato. Ri-sultati ottenuti rivoluzionando la struttura, il battistrada e

le mescole delle gomme, con in particolare un elevato im-piego di silice, anche nel sottostrato.

Per quel che riguarda la linea W:01 spicca la pro fondalamellatura del battistrada e la geometria dei tasselli, chemigliorano l’equilibrio e il controllo su terreni difficili,oltre al comfort acustico e alla resa chilometrica. Il model-lo FW:01 si av vale invece del brevetto Pirelli Rotated

Shoulder Rib, cioè di un battistrada con spalla ribassata,che garantisce un’usura molto regolare, incrementandonel’effettiva vita lavorativa. Il battistrada inoltre è stato stu-diato per catturare molta ne ve, migliorando il grip su stra-de altrimenti impossibili da percorrere.

La struttura dei nuovi pneumatici comprende tutte lepiù recenti soluzioni sviluppate da Pirelli: la Three San-dwich Belts, che consiste in tre cinture sovrapposte che al-lungano la vita della gomma, la regolarità delle prestazio-ni, la ricostruibilità e il miglioramento dell’handling, ilDual Layer Tread Compound cioè il sistema a doppia me-scola, con un’esterna ottimizzata per migliorare il chilo-metraggio, così come l’aderenza e riducendo gli spa zi difrenata e una interna che riduce la resistenza al rotolamen-to e assicura una maggior integrità generale, l’HecagonalBead Wire, il cerchietto che consente la massima flessibi-lità nel montaggio e favorisce la ricostruibilità oltre amantenere una stabilità termica che è sinonimo di durata, eil Fully Rubberized Cord for Belt, che consiste nella com-pleta gommatura delle cordicelle di cintura che previenel’ossidazione e aggiunge resistenza allo pneumatico.

I nuovi pneumatici invernali Pirelli sono attualmente di-sponibili nelle misure 295/80 R22.5, 315760 R22.5,315/70 R22.5 e 315/80 R22.5, tut te con il marchio Ecoim-pact, che caratterizza tutte le gomme della serie 01 di ulti-ma generazione e ne certifica il minor impatto ambientaleattraverso l’al ta ricostruibilità ottenuta utilizzando mesco-le pri ve di olii altamente aromatici, la bassa resisten za alrotolamento e la ridotta rumorosità in linea con le direttiveeuropee entrate in vigore que st’anno.

L’attenzione del marchio alle tematiche ambientali èconfermata dall’accordo volontario firmato a inizio annocon il ministero all’Ambiente per la riduzione dell’impattosul clima derivante sia dalla produzione che dall’impiegodi pneumatici.

GLI INVERNALI FW:01 E TW:01 PER ASSI STERZANTI E TRATTORI

La Serie 01 batte il freddo anche quando si scende sotto i -4 gradi

Ugo Forner, Direttore Pirelli Truck

La Serie 01proponepneumaticiinvernali perl’utilizzo contemperaturerigide.