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MODULO CENSITORE

Date post: 07-Jan-2016
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MODULO CENSITORE. Muflone Ovis [ orientalis ] musimon. Muflone. Sistematica e distribuzione. Sistematica. Distribuzione. Nel mondo. In Europa. L’areale del genere Ovis comprende: Europa Asia Nord America. Il muflone è presente in numerose regioni: Germania - PowerPoint PPT Presentation
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INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Ovis [orientalis] musimon MODULO CENSITORE
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Page 1: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Muflone Ovis [orientalis] musimon

MODULO CENSITORE

Page 2: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sistematica e distribuzione

Muflone

Page 3: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sistematica

Classe Mammiferi

Ordine Artiodattili

Famiglia Bovidi

Sottofamiglia Caprini

Genere Ovis

Specie Ovis orientalis

   

Sottospecie italiana Ovis [orientalis] musimon

Page 4: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

L’areale del genere Ovis comprende:

Europa

Asia

Nord America

Nel mondo

La sistematica del genere Ovis è

incerta e soggetta a continue

revisioni

N.B.

Il muflone è presente in numerose

regioni:

Germania

Repubblica Ceca e Slovacchia

Ungheria

Austria

Francia

Sardegna e Corsica

Penisola italiana

In Europa

Page 5: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

Eccellente arrampicatore, frequenta le zone

rocciose di Canada e Stati Uniti

Il maschio, di altezza compresa tra 90 e

105 cm, pesa mediamente 120-130 kg

Bighorn (Ovis canadensis canadensis)

Page 6: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

È una delle sottospecie di Bighorn presenti

nelle zone sud-occidentali degli Stati Uniti

Più piccola della sottospecie nominale,

frequenta le aree desertiche caratterizzate

da canyon e picchi rocciosi

Bighorn (Ovis canadensis nelsoni)

Page 7: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

Bovide dal mantello bianco, spesso con

riflessi giallo bruni, frequenta le fredde

regioni montuose di Canada, Alaska e Asia

del Nord

Il maschio, di altezza compresa tra 83 e

105 cm, pesa mediamente 80-91 kg

Pecora delle nevi (Ovis dalli)

Page 8: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

È la specie del genere Ovis di maggiori

dimensioni: i maschi raggiungono

normalmente i 180 km di peso

Vive sui rilievi dell’Asia centrale (Pamir,

Tibet, Mongolia e Siberia meridionale)

Argali (Ovis ammon)

Page 9: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

Pecora selvatica di media taglia (peso del

maschio compreso tra 36 e 100 kg) è

distribuito tra il Pakistan, l’Afghanistan, la

Turchia e l’Europa

Urial (Ovis orientalis)

Page 10: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

Genere Ovis: distribuzione mondiale

Una delle sottospecie più piccole dell’Urial,

è stato introdotto con successo dalla

Sardegna in varie regioni dell’Europa

Muflone (Ovis [orientalis] musimon)

Page 11: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

FontePedrotti L., Dupré E., Preatoni D. & Toso S., 2001Banca Dati Ungulati. Biol. Cons. Fauna 109

In Sardegna è presente la

popolazione “storicamente

autoctona” di muflone

(circa 2.100 esemplari)

Nella penisola si contano più di 60

popolazioni isolate tra loro

(circa 8.200 capi)

In Italia

Page 12: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Distribuzione

In Emilia-Romagna

FonteRegione Emilia-Romagna, 1998Carta delle vocazioni faunistiche

I nuclei più consistenti di muflone in Emilia-Romagna si trovano nelle province di

Reggio Emilia e di Bologna

Page 13: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Morfologia

Muflone

Page 14: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Aspetto generale

SPECCHIO ANALE

CORNA

CAPEZZOLI(2, non visibili a distanza)

FEMMINAMASCHIO

CRINIERA

SELLA

Page 15: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Aspetto generale

• Pecora selvatica di aspetto

robusto

• Garrese leggermente più alto

della groppa

• Corna molto sviluppate nel

maschio

MASCHIO ADULTO

LETTERATURADati medi

Provincia di REGGIO E.

PESO PIENO (kg) 45 – 60 ~ 50

PESO VUOTO (kg) 30 – 40 33 (n=13)

ALTEZZA GARRESE (cm) 70 – 90 76 (n=13)

LUNGHEZZA TOTALE (cm) 110 – 130 122 (n=15)

LUNGHEZZA CORNO (cm) 70 – 90 78 (n=15)

Principali dati biometrici

FEMMINA ADULTA

LETTERATURADati medi

Provincia di REGGIO E.

PESO PIENO (kg) 30 – 50 ~ 30

PESO VUOTO (kg) 25 – 35 19 (n=15)

ALTEZZA GARRESE (cm) 65 – 75 70 (n=15)

LUNGHEZZA TOTALE (cm) 110 – 120 107 (n=15)

Page 16: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Mantello

Mantello estivo Mantello invernale

Maschio

• colore bruno-rossastro con sella poco evidente

• contrasto tra parti chiare (specchio anale, parte distale delle zampe e ventre) e scure meno evidente che nel mantello invernale

• colore bruno scuro tendente al nero, sella bianca e criniera evidente

• specchio anale bianco che contrasta con la coda superiormente nera

• parte distale delle zampe e ventre bianchi

Femmina

•colore bruno chiaro con sella assente • bruna, con sella talvolta accennata da peli grigiastri

• contrasto tra parti chiare e scure molto meno evidente che nei maschi

Caratteri generali

Mantello dei piccoli

I piccoli nei primi mesi di vita sono color crema (più chiari delle femmine)

Aberrazioni cromatiche

Sono conosciuti sia esemplari melanici, che animali molto scuri e privi di sella

Page 17: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Mantello

Testa e collo

Zampe

Fianchi

I primi a mutare sono i giovani; seguono gli adulti

e per ultimi gli anziani, insieme a femmine

gravide o in lattazione

Muta estiva APRILE – GIUGNO

Muta invernale SETTEMBRE - OTTOBRE

Tempi di muta Sequenza di muta

Periodi di muta

Le mute

Page 18: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Ghiandole cutanee

Peniene

Presenti nel maschio,

sono particolarmente

attive nel periodo degli

amori

Preorbitali

Presenti in entrambi i

sessi. La loro funzione

non è nota

Inguinali

Interdigitali

Presenti in entrambi i

sessi. La loro funzione

non è nota

Presenti in entrambi i

sessi; lasciano una

traccia odorosa sul

terreno al passaggio

dell’animale

Page 19: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Corna

ANELLI DI ACCRESCIMENTO

ANNUALI

ANELLI ORNAMENTALI

CIMA

Nomenclatura

L’anello formato dalla curvatura del corno e’

detto CERCHIO

Il 70% circa delle femmine della popolazione della Corsica, ha corna di lunghezza variabile tra 6 e 12 cm

N.B.

Page 20: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sviluppo del corno

• La crescita dell’osso del corno è stimolata dall’ormone ipofisario

• La crescita di norma comincia poche settimane dopo la nascita e termina verso il 4°-5° anno d’età

Sviluppo dell’osso del corno

• L’accrescimento degli astucci cornei è stagionale e avviene in primavera-l’estate

• Durante l’inverno la crescita si arresta (pausa cornuale)

• L’alternanza di fasi di crescita con fasi di pausa determina la formazione di anelli annuali di accrescimento

• L’accrescimento è notevole fino al 5° anno, in seguito esso rallenta

• La lunghezza massima viene raggiunta intorno al 7°-8° anno

Sviluppo dell’astuccio corneo

Lo sviluppo del corno è influenzato da:

• fattori genetici

• fattori ambientali

• età dell’animale

N.B.

Page 21: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sviluppo del corno

Sviluppo del corno nel giovane maschio

Comparsadelle corna

Accrescimento

età(mesi)

mese

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N

Pausa cornuale

Accrescimento

Sebbene le bozze ossee che formeranno l’osso del corno comincino a svilupparsi poche

settimane dopo la nascita, le corna sono visibili nel maschio solo intorno al 3° mese

N.B.

Page 22: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sviluppo del corno

Sviluppo del corno nell’adulto

2 3 4 5 6 7Età(anni)

Durante lo sviluppo, il corno si accresce anche in larghezza: la sua circonferenza misurata

alla base, passa dai 15 cm dei giovani di 9 mesi, ai 22 cm degli adulti

N.B.

Durante l’inverno del secondo anno il corno

ha “raggiunto” il collo

Intorno al 6° anno d’età, la punta del corno raggiunge

l’altezza dell’occhio

Dopo l’8°-9° anno d’età, l’accrescimento del corno è

compensato dall’usura delle punte

Page 23: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Sviluppo del corno

Alcune anomalie

Lo sviluppo delle corna con cime molto convergenti può provocare la morte dell’animale:

esso non riesce infatti ad abbassare la mandibola per alimentarsi

N.B.

Cime divergenti Cime molto divergenti Cime convergenti

Sviluppo normale

Page 24: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Riconoscimento degli incroci

Il muflone si può ibridare con la pecora; gli incroci sono di solito riconoscibili per:

• Criniera dei maschidi notevole lunghezza

• Colore del mantellogiallastro, privo di sella

• Aspetto del peloche si presenta di consistenza “lanosa”

• Colore della parte superiore della codadiverso dal nero

• Colore di zoccoli e cornapiù chiari rispetto alla agli individui “puri”

• Dimensioni corporeein genere superiori

Page 25: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Classi d’età

Muflone

Page 26: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Classi d’età

Maschi Femmine

Classe 0 Piccoli(nati nell’anno)

Classe 0 Piccoli(nate nell’anno)

Classe 1 Giovani(nati l’anno precedente)

Classe 1 Giovani(nate l’anno precedente)

Classe 2 (Adulti)(2 - 5 anni)

Classe 2 Adulte(da 2 anni in poi)

Classe 3 (Anziani)(da 6 anni in poi)

• La provincia di Modena prevede l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2, sia per i censimenti che

per i prelievi

• La Provincia di Reggio Emilia prevede, limitatamente al prelievo, l’accorpamento delle classi

femminili 1 e 2

N.B.

Page 27: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Piccoli

Classe 0 (censimenti primaverili)

Piccoli (agnelli)(nati nell’anno)

• Mantello color crema, sempre più chiaro delle femmine

• Sessi non distinguibili a distanza

• Al seguito della madre

Il periodo dei censimenti primaverili

(marzo-aprile) coincide con quello delle nascite

N.B.

Page 28: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Maschi

Classe 0 (periodo venatorio)

Piccoli maschi(nati nell’anno)

• I piccoli maschi sono distinguibili a distanza

• Punte rivolte verso l’alto (lunghezza 20-25 cm)

• Sella assente

• Al seguito della madre o nel branco delle femmine

Nascita tardiva

Page 29: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Maschi

Classe 1 (censimenti primaverili)

Giovani(nati l’anno precedente)

• Forma più slanciata degli adulti

• Sella assente

• Corna che normalmente non sono rivolte verso il basso (lunghezza 25-30 cm)

• A volte rimangono nel branco femminile

Page 30: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Maschi

Classe 1 (periodo venatorio)

Giovani(nati l’anno precedente)

• Forma più slanciata degli adulti

• Sella assente

• Corna che non arrivano al collo (lunghezza 43-50 cm)

Page 31: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Maschi

Adulti(da 2 a 5 anni di età)

• Dimensioni corporee definitive

• Criniera sviluppata

• Sella evidente (soprattutto nel mantello invernale)

• Cerchio delle corna di almeno 180 gradi ma che non raggiunge l’occhio

• Vivono isolati o in piccoli gruppetti di maschi

La sella compare tra i 2 e i 3 anni d’età

N.B.

Classe 2

Page 32: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Maschi

Vecchi(6 anni di età e oltre)

• Corporatura massiccia

• Criniera ben evidente

• Punta del corno che raggiunge l’occhio

• Sella evidente

• Vivono appartati

Classe 3

Page 33: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Femmine

• Maschera facciale di norma poco sviluppata o assente

• Muso a punta, testa corta

• Dimensioni corporee ridotte

Classe 1

Giovani(nate l’anno precedente)

• Maschera facciale evidente ed in aumento con l’età

• Testa allungata e rettangolare

• Accompagnate dal piccolo almeno fino all’autunno

Classe 2

Adulte(oltre i 2 anni di età)

Durante i censimenti primaverili di norma non sono gravide

N.B.Durante i censimenti primaverili di norma sono al termine della gravidanza o hanno

partorito da poco

N.B.

Page 34: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

BiologiaEco-etologia

Muflone

Page 35: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Habitat

Boschi di latifoglie

alternati ad aree di pascolo e

affioramenti rocciosi

(anche calanchivi)

Dal livello del maread oltre il limite dei boschi

Range altitudinale

Page 36: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Habitat

Il muflone è molto fedele all’area d’origine

Gli spostamenti sono generalmente

ridotti (i maschi sono tuttavia

caratterizzati da una maggiore erraticità)

• Scarso innevamento

• Buona strutturazione del territorio

Necessità vitali

Utilizzo dell’habitat

Il muflone è una specie dotata di grande

plasticità ecologica, in grado di

colonizzare ambienti diversi, dalla

macchia mediterranea (Sardegna) alle

praterie di crinale

N.B.

Page 37: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Alimentazione

Erbivoro ruminante,

il muflone è di norma un

pascolatore ma, quando possibile,

può comportarsi da brucatore

Il muflone è molto adattabile nella scelta

del cibo

La dieta dipende in larga misura dalla

disponibilità offerta dall’ambiente nelle

diverse stagioni

Regime alimentare

4 – 4,5 kg di foraggio verde

Fabbisogno giornaliero

Preferenze alimentari

Page 38: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Alimentazione

Esempi di vegetali consumati dal muflone

Vegetali arborei Vegetali arbustivi

Apici, germogli, foglie rami di:

• querce (leccio, roverella, cerro)

• aceri

• faggio

• orniello

• biancospino

• …

Apici, germogli, foglie rami di:

• rovo

• sanguinella

• prugnolo

• mirtillo

• corbezzolo

• …

Frutti Piante erbacee

• ghiande

• castagne

• …

• leguminose

• graminacee

• …

Page 39: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Ciclo vitale e biologia riproduttiva

Maschio Femmina

Maturità sessualeFisiologica 12 mesi 9 – 12 mesi

Sociale 3 – 4 anni 1 – 2 anni

Apice dello sviluppo corporeo 7 – 8 anni 3 – 4 anni

Durata della gestazione 150 – 160 giorni

Ciclo estrale Nel caso non avvenga la fecondazione il ciclo estrale si ripete a intervalli di 18 – 20 giorni

Numero di nati 1 (parti gemellari nel 5 – 10 % dei casi)

Peso alla nascita 2 – 2,5 kg

Durata dello svezzamento 4 – 5 mesi

Longevità 10 - 13 anni

Page 40: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Socialità

Il muflone è un animale fortemente

gregario

La socialità è basata su

branchi unisessuali

che rimangono separati per la

maggior parte dell’anno e le

interazioni tra maschi e femmine

sono limitate ad alcuni periodi

(es. accoppiamenti)

All’interno del branco non esiste una

gerarchia

Le dimensioni dei branchi variano in base

alle caratteristiche dell’ambiente: in

ambienti aperti (più esposti) i branchi

sono più numerosi (strategia

antipredatoria) che in aree boscate

Nei periodi di limitata disponibilità

alimentare (inverno), i branchi maschili e

femminili si uniscono per sfruttare le aree

con maggiore offerta

Ambiente e dimensione del branco

Page 41: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Struttura di popolazione

In popolazioni in equilibrio

(in cui cioè la densità è vicina alla

capacità portante dell’ambiente)

PS = 1 : 1,3

(In letteratura si ritrovano esempi di

PS estremamente variabili)

Nelle popolazioni in buono stato di

salute sono ben rappresentate le

classi giovanili

Struttura della popolazione di

Vezzano sul Crostolo (RE)

Esempio

Femmine adulte39%

Maschi subadulti

6%

Femmine giovani

18%

Maschi giovani

11%

Maschi adulti26%

Proporzione tra i sessi (PS)

Proporzione tra classi d’età

91 mufloni censiti nel marzo 2002

(densità = 11 capi/100 ha)

PS = 0,75

Page 42: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Dinamica di popolazione

Fattori limitanti di origine naturale

Fattori climaticiL’innevamento abbondante e prolungato e gli incidenti dovuti al

rigore del clima (slavine e valanghe), rappresentano un importante

fattore di mortalità

Predazione

Lupo: impatto elevato, in alcuni casi può portare alla locale

estinzione

Lince: ove presente, può portare alla locale estinzione

Aquila: principalmente sui piccoli

Volpe: principalmente sui piccoli

PatologieIl muflone è sensibile a molte malattie trasmesse da animali

domestici

Fattori limitanti

Page 43: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Dinamica di popolazione

Fattori limitanti

Fattori limitanti di origine antropica

DisturboLa specie è sensibile al disturbo arrecato da attività quali il turismo,

l’escursionismo, la caccia, ecc.

Randagismocanino

Sensibile alla predazione ed al disturbo arrecato da cani incustoditi o rinselvatichiti

BracconaggioPuò essere oggetto di atti di bracconaggio in virtù del

comportamento gregario e delle abitudini diurne

Incidenti con automezzi

Non sono noti casi di collisione con autoveicoli

AllevamentoCostituisce un importante fattore limitante per il forte pericolo di

ibridazione con gli ovini domestici e la notevole della sensibilità del muflone alle patologie trasmesse dagli animali domestici

Page 44: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Dinamica di popolazione

Competizione interspecifica

Capriolo Non sono accertati casi di interferenza negativa fra il muflone e queste quattro specie

Daino

Cervo

Cinghiale

Camoscio alpinoSull’arco alpino la presenza del muflone, frutto di introduzioni, ha un

impatto negativo sul camoscio alpino e necessita di interventi di contenimento

Fattori limitanti

Densità raggiunte dagli altri ungulati selvatici nell’area ad elevata densità di mufloni di Vezzano sul Crostolo (RE):

Capriolo = 23 capi/100 ettari

Daino = 4,4 capi/100 ettari

Cinghiale = normalmente presente ma con densità non precisabile

Esempio

Page 45: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Ritmi circadiani

Il muflone è una specie attiva anche di giorno

La vista è uno dei sensi più sviluppati nella specie

Estate Inverno

Alimentazionepascolo nelle prime ore del mattino ed al crepuscolo; spesso attivo anche di notte

Riposonelle ore più calde

Alimentazionedurante tutta la giornata, con prevalenza

della mattina e della sera

Riposodurante la notte ed alternato alle fasi di

attività diurna

Page 46: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Ritmi circannuali

MASCHI FEMMINE

Branchi mistiGENNAIO

Branchi mistiFEBBRAIO

Branchi maschili di sub-adulti e adultiVecchi isolati

MARZOParti

APRILE

MAGGIO

Branchi femminili

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

AccoppiamentiOTTOBRE

AccoppiamentiNOVEMBRE

Branchi misti DICEMBRE Branchi misti

Page 47: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Branchi misti invernali

Sono formati da maschi e da

femmine che, finita la stagione degli

amori (ottobre-novembre),

rimangono spesso uniti per sfruttare

le aree con maggiore offerta

alimentare

Il branco invernale comincia a sciogliersi

quando le femmine adulte si allontanano

per partorire

i branchi sono meno numerosi e formati

da giovani di entrambi i sessi

Scioglimento del gregge invernale

Page 48: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Il parto

Tra la fine di marzo e la fine di

aprile, dopo una gravidanza di circa

22 settimane, le femmine gravide si

allontano dal branco e scelgono un

luogo tranquillo e con una buona

copertura arbustiva per partorire

Sono noti anche parti nel periodo

estivo, dovuti ad accoppiamenti

tardivi

Il periodo sensibile all’imprinting è in

genere limitato ai primi tre giorni a partire

dalla nascita

Successivamente il piccolo segue la

madre che si riunisce al branco

Riconoscimento madre-piccolo

Page 49: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

A partire dal mese di marzo e fino

alla stagione degli amori, si formano

gruppi più o meno numerosi di

maschi sub adulti ed adulti

Gli anziani in questo periodo

conducono vita isolata

Branchi maschili

L’unità sociale di base è costituita

dalla madre con piccolo dell’anno,

cui si uniscono altre femmine legate

spesso da rapporti di parentela

Il gregge delle femmine con i piccoli

rimane separato dai maschi fino al

periodo degli amori

I giovani maschi abbandono

sovente il branco materno già all’età

di 1 anno per unirsi ad un branco

maschile

Branchi femminili

Page 50: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Il periodo degli accoppiamenti

Gli accoppiamenti hanno luogo nel

periodo

ottobre - novembre

Maschi adulti e vecchi provenienti da

diversi branchi convergono verso le

aree frequentate dai

branchi femminili

Il sistema riproduttivo del muflone è del

tipo poliginia con difesa delle femmine

Tuttavia, a differenza di quanto avviene

nel cervo, il muflone maschio non difende

un harem, bensì tende ad isolare e a

coprire le singole femmine in estro

Sistema riproduttivo del muflone

Page 51: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

I maschi nel periodo degli amori

I comportamenti dei maschi durante il periodo degli amori sono finalizzati

a:

• isolare le femminesolo se sessualmente recettive

• difenderle da altri maschi mediante interazioni aggressive quali

• l’imposizione

• il combattimento

• compiere gli accoppiamenti

Le femmine del gregge solitamente non

vanno in calore tutte nello stesso

momento

Il maschio annusa periodicamente le

femmine, isola quelle recettive e si

accoppia con loro (l’estro nelle femmine,

in assenza di fecondazione, si ripete ogni

18-20 giorni)

L’accoppiamento

Page 52: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Combattimenti fra maschi

Quando con l’imposizione (confronto ritualizzato) non si stabilisce il rango dei

contendenti, si passa allo scontro diretto

I maschi di pari corporatura e aggressività, alzandosi spesso sulle zampe

posteriori, si scontrano violentemente con le corna

Page 53: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Etologia

Atteggiamenti del periodo degli accoppiamenti

• Flehmen

Il maschio, controllando lo stato di

estro delle femmine arriccia il labbro

per acuire le proprie percezioni

odorose. Il flehmen è un

comportamento innato in quanto lo si

ritrova anche in individui immaturi

• Grugniti

Emessi dai maschi eccitati nel

periodo dei calori

Flehmen nell’agnello

Flehmen nel giovane

Page 54: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Segni di presenza

Muflone

Page 55: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Impronte

Le impronte sono simili a quelle delle

pecore domestiche. In genere le punte

sono piuttosto divaricate

Le tracce degli speroni sono visibili solo in impronte profonde

(es. terreno fangoso, animale in corsa)

N.B.

Lunghezza delle impronte di mufloni adulti

Maschio cm 4,5 – 5,5

Femmina cm 5,5 – 6

Page 56: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Escrementi

Le fatte hanno forma di masse più o

meno compatte, simili a fichi secchi

aggregati (come quelle delle pecore)

Misurano 3 – 5 cm di lunghezza

Le dimensioni e la consistenza

variano stagionalmente:

• nei periodi di carenza di cibo

sono più piccole e compatte

• quando il cibo è abbondante e

ricco d’acqua si presentano

spesso come masse molli

Page 57: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Altri segni di presenza

• Sentierii continui calpestii, dovuti al comportamento gregario ed alla fedeltà all’area vitale, rendono i percorsi degli animali particolarmente evidenti

• Scortecciamentostrappi della corteccia di alberi a scopo alimentare

• Belatiemessi dai piccoli e dalle femmine, probabilmente con funzione di richiamo o avvertimento

• Fischiemessi attraverso le narici, hanno significato d’allarme

Page 58: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Interazioni con le attività economiche

Muflone

Page 59: MODULO CENSITORE

INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Danni

Provincia di Reggio Emilia

1998 1999 2000

Somme liquidate

(€)

Incidenza (%)

Somme liquidate

(€)

Incidenza (%)

Somme liquidate

(€)

Incidenza (%)

Altre specie 168.006 2,3 3.491 1,4 1.704 0,9

Cinghiale 3.974 97,7 251.742 98,6 185.253 99,1

Totali 171.980 100,00 255.233 100,00 186.957 100,00

Un esempio di entità ed incidenza dei danni

• Cerealicole (frumento ecc.)

• Foraggere (medicai e prati)

Colture danneggiate• Calpestio

• Brucatura

Tipologia del danno

L’impatto del muflone sulle attività agricole è molto alto: la presenza della specie non è tollerabile in aree a prevalente indirizzo agricolo

N.B.

Page 60: MODULO CENSITORE

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Fine

Muflone

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