Positivismo
movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima metà
dell‘800 e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere
all'esaltazione del progresso scientifico. Per certi aspetti simile
all'illuminismo, di cui condivide la fiducia nella scienza e nel progresso
scientifico-tecnologico, e per altri affine alla
concezione romantica della storia che vede nella progressiva
affermazione della ragione la base del progresso o evoluzione sociale.
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Positivismo: caratteri generali
Ottimismo, fede nel progresso tecnico-scientifico, ripresa originale del programma illuministico nella nuova situazione storico-sociale postrivoluzionaria
Positivo: è ciò che è scientifico, reale, effettivo, sperimentale, in contrapposizione a ciò che è chimerico e metafisico
Temi comuni all’interno del Positivismo:
La scienza è l’unica conoscenza possibile, attuabile tramite il metodo scientifico (l’unico valido)
Niente più metafisica, motto non sempre rispettato
La filosofia diviene unificatrice del sapere delle varie scienze
Sviluppo della sociologia tramite il metodo scientifico
La scienza è lo strumento per il progresso della società
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Positivismo: schema e maggiori esponenti
Maggiori esponenti:
Comte Auguste – 1830 «corso di filosofia positiva»
(fondatore del positivismo e della sociologia)
Positivismo utilitaristico (in ambito economico
interesse pubblico e privato coincidono):- Malthus
- Ricardo
- Bentham
- James Mill
Inghilterra
Positivismo sociale (vi è l’idea della storia
come processo necessario e continuo):
- Cattaneo
- Saint-Simon
- Fourier
Italia
Francia
- Proudhon
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Prima fase 1850 Seconda fase 1900
Comte: superamento di
una crisi sociale e
culturale
Riflesso e stimolo di un
progresso in atto
Progresso = modello
politico antiliberale
Progresso= Trionfo del
liberalismo
Influenza romantico -
idealista
Il positivismo diviene la
cultura europea
dominante
Evoluzionismo
Dottrina secondo cui le specie animali e vegetali si
trasformano l’una nell’altra.
Darwin: Primo a dimostrare la teoria evoluzionistica nella
sua opera L’origine della specie (1859)
Legge della selezione naturale: gli individui presso i quali
si manifestano cambiamenti organici vantaggiosi, hanno
maggior probabilità nella lotta per la sopravvivenza.
Cambiamenti che si trasmettono alla prole
La selezione naturale agisce per il bene dell’individuo,
pertanto bisogna tenere un atteggiamento positivo
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Pragmatismo
Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più
tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni
del Novecento.
Primo contributo originale degli Stati Uniti d’America alla filosofia
occidentale
Per la scelta di una dottrina filosofica è necessario verificare la sua reale praticità
Filosofia orientata al futuro: una dottrina filosofica è valida nella
misura in cui può influenzare e «prevedere» il futuro
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Pragmatismo: legame
conoscenza-azione
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Pragmatismo metodologico
Peirce: teoria del significato
Analisi della portata pragmatica delle proposizioni
e delle credenze
Ne faceva parte anche James
Pragmatismo metafisico
James: teoria generale della realtà
L’utilità di un’idea sta nelsuo impiego finale e
sociale, cioè se è utile alla vita degli uomini
(scrive Pragmatismo nel 1907)
Esistenzialismo
Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi
nella cultura europea nel periodo tra le due guerre
mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a
un’analisi dell’esistenza del singolo come uomo
«gettato» in una realtà estranea;
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Esistenzialismo come clima culturale
Senso negativo e paralizzante della scelta
Finitudine umana
Delusione nei confronti della guerra
Insicurezza e problematicità dell’esistenza
Enfasi sul tema del tempo e della morte
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Esistenzialismo come corrente filosofica
Riflessione centrale sull’esistenza, il «modo di essere»
proprio dell’uomo
Rapporto esistenza-essere, l’uomo e l’essere
L’uomo è un ente libero aperto a tutte le possibilità
di realizzazione
Ogni uomo è un ente singolo ed irripetibile nella sua
unicità
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Esistenzialismo:
maggiori esponenti
Martin Heidegger(1889 -1987): Essere e Tempo 1927
Gabriel Marcel (1889 -1973): Giornale Metafisico 1927
(Esistenzialismo Spiritualista)
Karl Jaspers (1883 -1963): Filosofia 1932
Nicola Abbagnano(1901-1990): La Struttura
Dell’Esistenza (Esistenzialismo Positivo) 1939
Jean-Paul-Charls-Aymard Sartre (1905-1980): L’essere e
il Nulla (Esistenzialismo Umanistico Ateo) 1943
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Neoempirismo
Neoempirismo = Neopositivismo = Positivismo Logico =
Empirismo Logico (sinonimi)
Neopositivismo ripresa del pensiero positivista con una visione più critica
Positivismo Logico\Empirismo logico maggiore attenzione all’aspetto logico-
linguistico
Neoempirismo Tendenza più marcatamente empirista
Opere di riferimento:
Wittgenstein – Tractatus Logico-Philosophicus 1921
Carnap – la costruzione logica del mondo 1928
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Circolo Di Vienna
1907\1914 - 1924\1938
Nel Manifesto del circolo di Vienna, intitolato «La Concezione
Scientifica Del Mondo», scritto da Neurath, Carnap e Hahn nel
1929, sono elencati i 6 punti fondamentali del circolo:
1. Raggiungere l’unificazione della scienza
2. Importanza del lavoro collettivo
3. Utilizzo dell’analisi logica per una chiarificazione concettuale
4. Distruzione della metafisica
5. Sviluppo di un linguaggio formale
6. Rifiuto di ogni apriorismo
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Componenti del circolo
Primo circolo 1907:
Hans Hahn – Matematico
Philipp Frank – Fisico
Otto Neurath – Filosofo e Sociologo
Secondo circolo (associazione Ernst Mach) 1928-1938 :
I componenti precedenti
Rudolf Carnap – Filosofo
Gustav Bergmann – Filosofo
Kurt Gödel – Matematico
Hans Kelsen – Giurista
Mortiz Schlick – Filosofo e Fisico
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Dottrine caratteristiche
del neopositivismo
(parte prima) Criterio di Significanza: le uniche proposizioni che hanno
significato conoscitivo sono quelle sottoposte a verifica
empirica
La scienza è l’attività conoscitiva per eccellenza poiché si
basa sulla verifica
Le proposizioni della metafisica sono senza senso
nell’ambito conoscitivo non essendo verificabili
empiricamente
La metafisica, la religione, l’etica, non forniscono
conoscenza
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Dottrine caratteristiche del
neopositivismo (parte
seconda)
Gli enunciati che forniscono conoscenza sono suddivisi in:
- Enunciati Tautologici: che riguardano relazioni tra le idee (caratteristici della matematica e sono di tipo analitico)
- Enunciati Veri: se supportati dall’esperienza: enunciati che riguardano i fatti (caratteristici della fisica di tipo sintetico)
La filosofia non è una scienza, ma un’attività chiarificatrice dellinguaggio
La scienza è una sola (unione di scienze naturali e scienze sociali)
Il discorso scientifico è esclusivamente logico e formale
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Karl Popper (1902-1994) e il
Falsificazionismo
Il criterio di falsificabilità: una teoria è scientifica solo nella misura in cui può essere smentita dall’esperienza
è alla base del pensiero epistemologico popperiano, nell’orizzonte della ricerca di una linea di separazione fondamentale tra scienza e non-scienza.
Questo emerge in contrapposizione al principio di base della filosofia neopositivista: uncriterio di verificabilità universale che determinasse, in base al confronto sperimentale, la validità di ogni teoria.
Secondo Popper, il verificazionismo, non è che un’utopia, vista l’impossibilità oggettiva di realizzarlo: mentre infatti le conseguenze di una ipotesi scientifica possono essere infinite, il numero di controlli effettivi della stessa sarà sempre finito. Dunque, la validità di un principio non sta nella suaverificabilità logica, quanto nella possibilità di renderla disponibile alla falsificazione empirica.
La differenza sostanziale tra i due criteri si basa, secondo Popper, sulla asimmetria tra verificabilità ofalsificabilità: avendo la conoscenza umana mai a che vedere con verità assolute, ma sempre conipotesi e congetture, è facile capire come miliardi di conferme non renderanno mai del tutto certauna teoria, mentre basterà un solo fatto negativo per mettere in dubbio una legge universale.
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