COMUNE DI SANTA MARINA
PROVINCIA DI SALERNO
LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ECOSISTEMA DEL “BASSO CORSO” DEL BUSSENTO E INTERVENTI INTEGRATI PER LA
FRUIBILITA’ DEL PARCO FLUVIALE
PROGETTO DEFINITIVO
- R.P_01_RELAZIONE PAESAGGISTICA
- E. P_ Elaborati Grafici:
ELABORATO P_00 – Piano Quotato dello Stato di Fatto e dello Stato di Progetto
ELABORATO P_01 – Sezioni e Profili dello Stato di Fatto e dello Stato di Progetto
GESTIONE TECNICA Arch. Mario G. S. Giudice visto U. T. C.
CONSULENTI SPECIALISTICI:
Dott. For. Antonio Satriano Ing. Marcello Luongo
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RELAZIONE PAESAGGISTICA
SCHEDA PER LA RICHIESTA DELL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA
Richiedente: COMUNE DI SANTA MARINA (SA)
Dati catastali: Area Demaniale individuabile da N.C.T. su Foglio N° 30 e N° 34.
Dati Urbanistici:
Tipologia dell’opera: riqualificazione ambientale
Opera correlata a: Territorio Aperto
Carattere dell’intervento: Permanente
Destinazione d’uso dell’area: agricolo - boscato
Uso attuale del suolo: area naturale
Contesto paesaggistico: Area rientrante nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Morfologia del contesto: Pianura fluviale
Ubicazione dell’intervento: area della località Foce del Bussento individuata da:
Estratto CTR/IGM/Ortofotocarta :
- evidenziazione grafica color rosso dell’area di intervento;
Documentazione Fotografica:
- vista di dettaglio panoramico dello stato attuale dell’area;
- le aree di intervisibilità del sito;
Vincolo Ambientale: area ricadente in Zone S.I.C. e Z.P.S
Vincolo Archeologico: NO
Vincolo Idrogeologico: area ricadente in territorio Sx Sele a Rischio idraulico Reale medio - elevato
Vincolo Autorità Bacino Sx Sele: SI
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INQUADRAMENTO TERRITORIALE
L’area di intervento ricade nel Comune di Santa Marina, appartenente
amministrativamente alla Provincia di Salerno, in un contesto di rilevante valore
ambientale in quanto inquadrabile all’interno del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di
Diano.
FIG. 01 – territorio del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
Situato nel Cilento Meridionale è principalmente famosa per la sua maggiore frazione di
Policastro Bussentino. Il centro abitato di santa Marina si trova a circa 425m s.l.m. sulle
pendici del monte Tempone (Foto 01), affacciato sulla valle del Bussento e sul golfo di
Policastro, al limite meridionale del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. La
frazione di Policastro si trova sulla costa sottostante . L’intervento riguarda i “Lavori di
PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E
DEL VALLO DI DIANO_ Area di
Intervento
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riqualificazione ambientale dell’Ecosistema del Basso Corso del Fiume Bussento e di
individua l’area di interesse su immagine satellitare.
FOTO 01 – Comune di Santa Marina(SA)
FIG. 02 – area di intervento inquadrata su immagine satellitare
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CENNI STORICI
L'attuale frazione di Policastro era sorta presso la foce del fiume Bussento come colonia
greca di Rhegion (Reggio Calabria) come base strategica per i commerci della città dello
Stretto con il Golfo di Taranto collegato attraverso il fiume Siris nel 471 a.C. con il nome di
Pyxous (Pixunte), dotata di una cinta muraria. Divenne poi romana nel II secolo a.C. con il
nome di Buxentum. Fu dagli inizi del VI secolo sede vescovile. Nel VII secolo fu sede di un
castello bizantino e prese il nome di Policastro.
Il centro di Santa Marina ebbe origine nello stesso periodo da rifugiati provenienti
dall'Impero bizantino, a seguito dell'iconoclastia. Vi fu fondata una chiesa dedicata a Santa
Marina, di rito ortodosso, volta verso est.
Nell'839 Policastro entrò a far parte del longobardo principato di Salerno e subì nel IX
secolo le incursioni saracene. Fu conquistata nel 1055 dal normanno Roberto il Guiscardo,
che vi fece costruire la fortezza del "castellaro di Capitello" e iniziò l'edificazione della
cattedrale. Nel borgo di Santa Marina venne fissata la sede per l'amministrazione della
giustizia nel circondario.
Policastro e Santa Marina furono sede di una contea, in possesso di un nipote del re
normanno Ruggero II, Simone. Passata in seguito sotto il dominio angioino, il porto venne
ampliato e Policastro ulteriormente fortificata.
Nel 1320 Policastro fu attaccata e distrutta dalla flotta genovese e fu in possesso della
famiglia dei Grimaldi. Nel 1397 era in possesso dei Sanseverino, che ricostruirono a
Policastro il castello (distrutto quindi da un bombardamento inglese nel 1806) e le mura.
Dal 1496 passò ai Carafa.
Nel XVI secolo Policastro venne attaccata dai pirati turchi, che secondo la leggenda, sotto
la guida di "Dragut Bassà" avrebbero distrutto anche l'abitato di Santa Marina. Questo fu
poi sede di un tribunale con annesso carcere. Il palazzo di giustizia e la residenza signorile
avevano sede nello stesso edificio.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Vibonati, appartenente al Distretto di
Sala del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Vibonati,
appartenente al Circondario di Sala Consilina.
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Durante il Risorgimento i santamarinesi parteciparono sia alla spedizione di Carlo
Pisacane che alla spedizione dei Mille garibaldina. Durante il Fascismo Santa Marina
venne privata dell'autonomia comunale, nonostante una rivolta popolare, e fu di nuovo
comune solo dopo la caduta del regime.
LUOGHI DI INTERESSE (citazioni)
Museo Diocesano e la Cattedrale
La cinta muraria (Greca e Medievale)
Palazzo de Curtis
Resti del Castello dei Sanseverino
Resti del Convento di S. Francesco
Foce del Fiume Bussento
DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE DELL’AREA Documentazione fotografica con punti di scatto
La serie di foto presentate di seguito, illustrano lo stato attuale dell’area oggetto di
intervento. Essa si caratterizza come area golenale del basso corso del fiume Bussento,
presentando una elevazione topografica rispetto al fondo del corso fluviale ordinario,
mediamente di poco più di due 2 metri ed un ulteriore incremento di livello in quota
topografica, portandosi a maggiore distanza dal centro del corso ordinario e oltrepassando
la strada locale. Quest’ultima intercetta alle sue estremità, rispettivamente la strada
statale 18 e la linea di spiaggia verso mare. Seguendo proprio il percorso stradale detto,
ovvero partendo dal ponte della S.S 18 che attraversa il fiume Bussento e fino a
raggiungere la spiaggia, si sono scattate n.7 foto. Con esse si ritiene di restituire
immediatamente la realtà attuale del contesto naturale, pianeggiante e privo di una fitta
vegetazione a meno di quella localizzabile immediatamente sulla sponda in Destra
idraulica delle larga savanella del corso d’acqua principale. La vegetazione spondale ha
carattere di corridoio ecologico per uccelli e insetti od anche per la fauna che vive intorno
al fiume. Detta vegetazione riparia è costituita prevalentemente da piante d’alto fusto e
all’mbra delle chiome più alte da quella di tipo arbustiva. Lo spazio golenale attuale,
laddove deve sorgere l’opera di invaso, si presenta essenzialmente spoglio e dalle
caratteristiche di terreno agrario. Ineffetti in fase di sopralluogo si è constatao lo
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sfruttamento private di porzioni della golena fluviale con attività colturale agricola. Tuttavia
gli insediamenti privati non verranno investiti dalle opere previste i intervento, ma verranno
occupate esclusivamente le aree pubbliche, sia durante i lavori di cantiere, sia dalle opere
ultimate.
Vale la pena evidenziare che la radura si presenta tipicamente arida quanto più ci si
avvicina alla spiaggia, con aree sempre meno verdi e comunque occupate da specie
vegetali idrofile capaci di sopportare la salinità delle acque che le loro radici captano.
Fig. 03 – Punti di vista dell’area allo stato attuale con orientamento dei coni ottici
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Foto 02 – Punto di vista 01
Foto 03 – Punto di vista 02
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Foto 04 – Punto di vista 03
Foto 05 – Punto di vista 04
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Foto 06 – Punto di vista 05
Foto 07 – Punto di vista 06
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Foto 08 – Punto di vista 06.1
DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO
nel presente progetto preliminare si propone la realizzazione di una vasca di accumulo e
laminazione delle acque di piena fluviale fino ad un periodo di ritorno di T = 2 anni, con un
parziale abbattimento del materiale torbido trasportato dalla corrente.
Il sistema anzidetto, sarà integrato da opere idrauliche denominate repellenti, in pietrame
costituito da massi sciolti e posati a modo di scogliera, avente funzione di accumulo di
sedimenti sopraflutto e di richiamo della corrente corrispondente alla portata biennale
verso la vasca di accumulo, sedimentazione e laminazione da realizzarsi entro lo spazio
golenale in Destra Idraulica. La vasca detta avrà l’utile funzione di raccolta per
sedimentazione, del materiale inorganico e organico trasportato in sospensione dalla
corrente. Con essa si vuole abbattere una percentuale del carico solido totale trasportato
dalla corrente. Come meglio descritto nella Relazione Tecnica, tale abbattimento per
sedimentazione è in prima approssimazione, direttamente proporzionale al rapporto tra i
valori di portata derivata nell’invaso e quella totale defluente in alveo ed è stimabile intorno
al 30%.
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Sempre in sponda destra idraulica, quasi in prossimità dello sbocco a mare (ma senza mai
raggiungere la spiaggia), si prevede l’ingresso al sentiero, interno all’area anzidetta. Si
provvederà ad una sua pulizia e sistemazione per la creazione di aree verdi con specie
vegetali da aggiungere alla preesistente vegetazione riparia. La rivegetazione della golena
può soddisfare gli indirizzi di uno sviluppo tematico delle aree verdi,c ome si era già
accennato sopra. Si creerà un’’area di circa 700 metri quadrati entro i quali si potranno
impiantare varie specie e varietà di vegetazione. Superato tale scorcio, si entra nella zona
umida dell’invaso artificiale, che con i suoi 6200 metri cubi di volume, può costituire un
nuovo habitat per la fauna e la flora capace di svilupparsi intorno alle foci fluvali.
L’invaso di accumulo/sedimentazione/Laminazione è l’opera più imprtante nel presente
progetto ed è occupato al suo interno da due isole. Quest’ultime possono essere a loro
volte sede di specie vegetali scelte. Ovvero, anche qui si possono riprendere i temi
floristici anzidetti. Esse costituiranno ulteriori aree verdi, visibili a chi gira intorno all’invaso
percorrendo in bici o a piedi il perimetro della vasca. Infatti dall’ingresso della golena e per
tutto detto perimetro viene creato un sentiero diviso in due corsie: una pedonale con una
larghezza non inferiore a 1,20 metri e una ciclabile per gli amanti delle passeggiate in bike
con una larghezza non inferiore a 2,10 metri. Il tutto sulle sponde del Fiume Bussento e
con la piacevole presenza della vegetazione spondale d’alto fusto preesistente.
Quest’ultima viene il più possibile preservata da danni e da espianti legati all’esecuzione e
alla realizzazione delle opere. Lungo il sentiero si posizioneranno due pensiline in legno
dotate di panche bi_posto per sedersi al coperto. I sentieri saranno cinti da staccionata in
legno.
Per la realizzazione di detti interventi, si provvede alla preliminare pulizia delle aree
golenali del fiume. Per l’impianto delle opere si sfrutteranno aree maggiormente prive di
copertura vegetale, cercando di ridurre al minimo l’espianto delle specie ivi presenti e
agevolare l’esecuzione dei lavori.
La successiva immagine (foto_ simulazione_01), vuole restituire al meglio l’effetto visivo
sul corso fluviale determinato dall’impianto dell’opera idraulica. Si deve precisare che non
saranno impiegati materiali nocivi per le componenti biotiche e abiotiche dell’Ecosistema
fluviale. Infatti i materiali saranno legno, elementi lapidei di grandi dmensioni (massi) e
infine la rete - peraltro biodegradabile – che costituirà il rivestimento rinverdibile su lungo
periodo del paramento della vasca. Quest’ultima non sarà profonda oltre due metri e
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presenterà pareti inclinate a 45°. I rivestimenti biodegradabili in fibra di legno saranno al
più rinforzati preaccopindoli con rete metallica dalle prestazioni certificate nei tratti di
deflusso ed efflusso veloce della corrente ovvero allo sfioro in ingresso alla vasca e allo
sfioro a stramazzo in uscita da essa. Le reti metalliche sono quelle tipiche utilizzate per
creare le gabbie di rivestimento spondale nelle opere di ingegneria idraulica e naturalistica
e pertanto saranno di provata idoneità riguardo all’aspetto della buona integrazione con il
contesto ambientale naturale e comunque non sono nocive per animali o inquinanti per
l’acqua corrente.
EFFETTI CONSEGUENTI LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Si riconosce che l’area di intervento rientra in zone S.I.C e Z.P.S. Tuttavia si rimanda alla
Relazione Specialistica – Agronomico – Forestale allegata al progetto presentato che
riguarda la Valutazione di Incidenza delle opere a farsi nel contesto ambientale
considerato.
Si ricorda inoltre che nella relazione Idraulica specialistica alla gata al progetto è stato
dimostrato che l’area della golena ed esterna alla golena è inondabile da una piena
cetennale. Le carte P.A.I. aggiornate al 2012 dell’A.B. Sinistra Sele, indicano che vi è un
Rischio Reale di allagamento delle aree golenali e a quote topograficamente maggiori
rispetto alle superfici golenali. Ragion per cui l’opera idrulica prevista in progetto non
mitiga questi rischi reali ma si caratterizza come un’opera con capacità di funzionamento
limitato a portate di piena di poco inferiori a quella biennale, garantendo efficienza nel
controllo ordinato del deflusso delle acque fino a portate non superiori ai 150m3/sec. Oltre
tali portate l’opera entra in collasso idraulico. D’altra parte gli elementi costitutivi del
complesso vasca – sentiero con accessori inclusi (staccionata in legno, pensiline con
panche anch’esse in legno, bacheca in legno, ponticello in legno), potranno tollerare una
periodica immersione ed essere pertanto soggette ad un danno d’usura solo di poco
superiore a quello della loro vita utile. Rimandando alle carte dell’Autorità di Bacino
Sinistra Sele le constatazioni sul Rischio Reale di alluvione del sito, si vuole solo
evidenziare che nel complesso l’opera raggiunge gli obbiettivi di riqualificazione
dell’Ecosistema del Basso corso del Bussento e introduce le modeste attrezzature che
consentono la fruizione del parco fluviale da parte dell’uomo.
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Anche durante la fase dei lavori di cantiere, non si ritiene d arrecare rilevanti danni alla
fauna se vengono occupate temporaneamente le aree golenali. D’altronde questa si
concentra prevalentemente lungo il corridoio ecologico della sponda fluviale che verrà
invasa per breve tempo. Complessivamente le opere si integrano bene nella natura che
inquesto tratto si configura essenzialmente come una striscia di Zona Umida. La vasca
che si realizza esalta ancora di più questa caratteristica ed è capace di consentire il
popolamento locale da parte dei gruppi appartenenti a differenti livelli trofici di fauna.
Benessere visivo con colori perfettamente integrabili al contesto naturale del sito, in
considerazione dei materiali utilizzati. La nuova area non perde il suo fascino naturalistico.
MITIGAZIONE DELL’IMPATTO DELLE OPERE
Complessivamente a fronte di un parziale impatto morfologico, dovuto ad una nuova
configurazione geometrica assunta dall’area - peraltro si auspica di tipo gradevole - si
ottengono benefici inerenti la modesta mitigazone del Rischio idraulico legato ad eventi di
piena controllabili dalle opere; un maggior ordine di controllo del deflusso idraulico e
induzione della nuova zona umida del ripopolamento floristico e faunistico; la possibilità di
fruizione da parte dell’uomo delle aree adiacenti il fiume con percorsi anch’essi ordinati.
Nessuna alterazione sulla funzionalità ecologica del fiume, nessun danno significativo alla
vegetazione riparia esistente, ma miglioramento sull’ecologia del paesaggio locale.
PER MAGGIORI DETTAGLI SULL’IMPATTO AMBIENTALE, SI RIMANDA ALLA
VALUTAZIONE D’INCIDENZA ALLEGATA AL PROGETTO.
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Foto_ simulazione 02
Foto_ simulazione 01
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Foto_ simulazione 02
Si allegano alla presente relazione la Tav. P_00 e la Tav. P_02 che riportano:
- Il Piano quotato dell’area di intervento – stato attuale – in scala 1:500. Detto piano
è stato acquisito dalla documentazione dell’Autorità di Bacino del Marzo 2012,
inerente uno sviluppo di progetto preliminare per la sistemazione idraulica del sito.
Esso è quanto di più completo e attuale si può reperire, a meno dell’esecuzione di
nuovi rilievi di dettaglio topografico, ed è consultabile presso l’indirizzo internet
dell’Autorità di Bacino in Sinistra Sele. Si precisa inoltre che il sottoscritto può
fornire tale documentazione, così come presentata nell’elaborato Tav. P_00
allegato alla presente.
- Il Piano quotato dell’area allo Stato di Progetto in scala 1:500.
- Planimetri dell’intervento, sezioni e profilo così come già presentato nelle Tavole di
Progetto Definitivo in scala 1:500.
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GESTIONE TECNICA Arch. Mario G. S. Giudice
Visto U.T.C.
U. T. C. DI SANTA MARINA (SA)