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Bulgaria: inaugurata la
nuova centrale
Le spine delle
rinnovabili
Geotermia: vantaggi
e criticità
RE+BUILD e la riqualificazione
immobiliare
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AGOSTO 2012 - n. 8Periodico di informazione di PVB Group S.p.A.
PVB NEWS
SMART GRIDLa rete intelligente per una maggiore
efficienza energetica
17 18 19 settembre 2012 Palazzo Congressi Riva del Garda...............................................................................................................................................................................................
CONVENTION NAZIONALE SULLA RIQUALIFICAZIONE E GESTIONE SOSTENIBILE DEI PATRIMONI IMMOBILIARI
Riqualifi care per crescere. Una famiglia su due vive in abitazioni obsolete: il patrimonio immobiliare italiano è il secondo più vecchio d’Europa ed è responsabile del 40% del nostro conto energetico. Riqualifi cazione e conduzione sostenibile rappresentano oggi una straordinaria opportunità per il settore edile.
Re+build è l’evento in cui gli operatori del settore possono entrare in contatto diretto con i leader delle esperienze che stanno ridefi nendo il mercato della riqualifi cazione e gestione immobiliare.
È IL MOMENTO DI INVERTIRE LA ROTTA.
www.re-build.biz
Segreteria organizzativa: T +39 0464 443313 [email protected]
+Early registration: 30/06/2012
Re+build è un’iniziativa di:
AGOSTO 2012 - 3
Un nUovo progetto strategico per iL triennio 2012-2014
di Sergio Bortolotti
Un Gruppo dalle salde radici che investe in futuro. Questo è PVB. Un
futuro attento agli aspetti aziendali, basti pensare al costante e a volte
vorticoso sviluppo che il Gruppo ha registrato nei suoi oltre trent’anni di
vita. Ma anche un futuro attento agli aspetti più generali del vivere, intesi
nella duplice accezione di energia essenziale per la crescita dell’economia
e di valore aggiunto in termini di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente.
Il 2 gennaio 1980, rilevando dall’Agip un deposito a Villalagarina, nasce
“Petrolvilla”, una denominazione che ben esprime la doppia anima che l’ha
sempre accompagnata: quella energetica
(allora il petrolio) e quella ambientale (villa).
Villa, naturalmente, perché è a Villalagarina
che è iniziata l’avventura, ma anche per i
richiami domestici e ambientali che il ter-
mine evoca.
Negli anni Novanta l’obiettivo è il presidio
del mercato regionale. Nel Duemila inizia
l’espansione oltre i confini regionali. Il Grup-
po si afferma come azienda leader dell’in-
tero Triveneto. A metà del nuovo decennio
avviene l’ulteriore salto che apre il Gruppo
alla dimensione internazionale. L’occasione
è un importante progetto in Bulgaria che porta alla realizzazione e alla ge-
stione di 9 centrali idroelettriche. Del maggio 2008 è l’inaugurazione della
prima centrale idroelettrica ad acqua fluente dei Balcani. A ritmo serrato
seguono le altre.
Il 18 giugno 2010, e qui comincia l’attualità, il Gruppo Petrolvilla Energia e
Ambiente assume la denominazione di PVB Group SpA. Si tratta dell’av-
vio di una straordinaria fase di sviluppo che ha visto prima un complesso
percorso di riorganizzazione interna e poi la messa a punto della nuova
strategia di Gruppo. La mission è la gestione della catena energia, effi-
cienza, qualità, sicurezza, ambiente.
Più di trent’anni di esperienza sul campo che evidenziano,quindi, la validità
di un mix virtuoso tra un affidabile orientamento al business, ben testi-
moniato dai risultati ottenuti, e l’attenzione al valore centrale dei rapporti
umani, sia all’interno del Gruppo che nei confronti di clienti e fornitori.
Il nuovo progetto strategico del Gruppo PVB per il triennio 2012-2014 si
sviluppa secondo tre linee fondamentali.
Per PVB Power, il piano di sviluppo si articola principalmente su tre proget-
ti, con un investimento globale di 500 milioni di euro. Il principale fattore
competitivo, sia in Italia che all’estero, è la messa a punto e la sperimen-
tazione con risultati ottimi di una innovativa ed ecocompatibile tecnologia
Un nuovo progetto strategico ����������������������������������� 3Smart grid, la rete intelligente���������������������������������� 5Tserovo: in funzione la centrale PVB ������������������������� 7La Valsugana sceglie l’idroelettrico �������������������������� 8PVB Cleaning si fa strada nel Nord Est��������������������� 9Il teleriscaldamento in ospedale������������������������������� 9PVB per il risparmio della PA ��������������������������������� 10A Cavedine la nuova stazione di servizio���������������� 11Le spine delle rinnovabili ���������������������������������������� 12Sostenibilità e innovazione a servizio della ricerca tecnologica������������������������� 16
rUbricheRINNOVABILI ���������������������������������������������������������� 17NOVITà NORmATIVE ��������������������������������������������� 18SOSTENIBILITà�������������������������������������������������������� 21
Rivista trimestrale di PVB GROUP S�p�A� Via Ernesto Sestan, 3 - TrentoRedazione: Via Ernesto Sestan, 3
Direttore: sergio bortolotti
Direttore responsabile: Mauro Marcantoni
Coordinamento generale: Maria Liana Dinacci
Responsabile scientifico: Lorenzo strauss
Comitato di redazione: renzo bortolotti, Daniele bortolotti, Fabrizio giurgevich, Mauro Dossi, Luca Maurina, giuseppe Marino, Francesca garbari
Layout grafico: gianfranco rizzoli
Stampa: tipolitografia effe & erre - trento
Registrazione tribunale di Trento: n° 1149 del 26/11/2002
in qUesto nUMero
pvb neWs
Sergio Bortolotti
Questa rivista è disponibile in formato pdf anche sul sito www�pvbgroup�com
17 18 19 settembre 2012 Palazzo Congressi Riva del Garda...............................................................................................................................................................................................
CONVENTION NAZIONALE SULLA RIQUALIFICAZIONE E GESTIONE SOSTENIBILE DEI PATRIMONI IMMOBILIARI
Riqualifi care per crescere. Una famiglia su due vive in abitazioni obsolete: il patrimonio immobiliare italiano è il secondo più vecchio d’Europa ed è responsabile del 40% del nostro conto energetico. Riqualifi cazione e conduzione sostenibile rappresentano oggi una straordinaria opportunità per il settore edile.
Re+build è l’evento in cui gli operatori del settore possono entrare in contatto diretto con i leader delle esperienze che stanno ridefi nendo il mercato della riqualifi cazione e gestione immobiliare.
È IL MOMENTO DI INVERTIRE LA ROTTA.
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Editoriale
4 - AGOSTO 2012
Editoriale
di produzione di energia idroe-
lettrica di acqua fluente a basso
salto. Il progetto in più avanzata
fase di realizzazione è quello
delle centrali idroelettriche sul
fiume Iskar in Bulgaria. Entro il
2012 sarà già completato il 60%
dell’intero investimento, con 5
centrali funzionanti. Gli altri due
progetti riguardano Maritza,
sempre in Bulgaria, e Somes, in
Romania. A regime i tre proget-
ti saranno in grado di produrre
quasi 500 milioni di kWh.
Per PVB Fuels, l’obiettivo sfi-
dante per il triennio è conferire
ulteriore valore ai rapporti con un
mercato ormai consolidato, ma
proprio per questo meritevole di
ulteriori e qualificate attenzioni.
Oltre trenta anni di intensa attivi-
tà, costantemente caratterizzata
dal fondamentale supporto ai
progetti del Gruppo, non solo in
termini finanziari, costituiscono
una solida base di appoggio per
aprire un nuovo ciclo all’insegna
della centralità del cliente e dei
territori di riferimento.
Infine, ma non per importanza,
PVB Solutions, in cui la scom-
messa si gioca sulla capacità
di fare del risparmio energeti-
co e dei servizi ad enti, aziende
e privati, un investimento non
solo ecocompatibile, puntando
sull’innovazione tecnologica e di
processo, ma anche remunera-
tivo, in primo luogo per i clienti.
A monte di tutto assume un
rilievo particolare la scelta di fi-
nalizzare meglio il core business
del Gruppo PVB, dismettendo le
partecipazioni non strategiche
e ricercando partner finanziari
adeguati all’entità dei progetti
in cantiere.
Questo richiede di rendere an-
cora più forte e snella la gover-nance, sia a livello di board che
di rapporti tra Gruppo e control-
late. Un piano strategico che
coniuga virtuosamente la soli-
dità di un mercato che non ha
mai tradito, la vocazione a fare
dell’orientamento al cliente un
riferimento imprescindibile, la
spinta all’investimento in futu-
ro puntando sulle rinnovabili e
sull’innovazione tecnologica. n
AGOSTO 2012 - 5Questa rivista è disponibile in formato pdf anche sul sito www�pvbgroup�com
sMart griDLa rete intelligente per una maggiore efficienza energetica
Andrea Simoni Luigi Crema
Fondazione Bruno Kessler, Trento
Siamo in un periodo di rilancio
di grandi sfide a livello pla-
netario, che si riflettono in forti
tensioni, fin all’interno delle no-
stre comunità. Allo stesso tem-
po abbiamo di fronte nuove pos-
sibilità di sviluppo che sarebbe
un peccato farci sfuggire perché
rappresentano gli strumenti per
essere competitivi nel prossimo
futuro. Uno di questi settori è
sicuramente quello dell’energia,
soprattutto grazie alle tecnologie
cosiddette “sostenibili”, basate
sullo sfruttamento delle risorse
rinnovabili.
A tale proposito molte azioni im-
prenditoriali volte ad affrontare il
mercato sono accompagnate da
elementari errori di valutazione
dovuti spesso ad informazio-
ni frammentate; il principale è
quello di ritenere che i combu-
stibili fossili siano alla fine del
loro ciclo e che vi sia un mercato
pronto a raccogliere tutto quanto
la cosiddetta green economy e
le aziende a questa collegate
propongono. Dobbiamo tenere
ben presente che le innovazio-
ni, le scelte tecnologiche e gli
sviluppi del mercato seguono
una logica ben precisa, spesso
decisa ad alti livelli da governi ed
aziende multinazionali, che con-
dizionano anche le informazioni;
questo vale anche per il settore
Il quartiere come isola energetica: i cittadini potranno scambiarsi direttamente l’energia in esubero
Primo piano
6 - AGOSTO 2012
delle tecnologie
sostenibili.
Nonostante que-
sto, l’inserimento
delle energie rin-
novabili nelle re-
ti energetiche è
possibile anche da
parte di realtà ter-
ritoriali e questo a
condizione che il
problema venga affrontato nella
sua complessità.
Le smart grid sono una delle
possibili risposte tramite cui la
nostra società potrà introdurre
tali tecnologie.
Per capire meglio, si deve partire
dall’assunto che le fonti rinnova-
bili sono per loro natura variabili
nel tempo. Tale caratteristica im-
pedisce, per esempio, la possibi-
lità di produrre energia dal sole
per intere regioni
e al tempo stes-
so di mantenere
stabile e continua
la fornitura di elet-
tricità agli utenti
finali.
Per ovviare a que-
sto problema si
possono introdur-
re alcuni concetti
di smart grid che permettono di
modificare per esempio il com-
portamento della rete elettrica
spostando l’energia da un punto
all’altro con modalità innovative.
Attualmente un singolo cittadi-
no, con il proprio sistema foto-
voltaico installato sul tetto della
casa, può consegnare l’energia
alla rete elettrica. Il gestore del-
la rete deve prendersi in carico
la gestione di questa energia e
combinarla con quella conse-
gnata dai grandi impianti quali
le centrali termoelettriche, da
impianti di medie
dimensioni quali l’i-
droelettrico e por-
tare tutta questa
elettricità verso il
mercato e gli uten-
ti finali, mantenen-
do stabile la rete e
continuo l’approv-
vigionamento di
elettricità alle ca-
se e alle industrie.
In un prossimo futuro, tramite le
smart grid, lo stesso pannello fo-
tovoltaico potrebbe consegnare
l’energia in esubero al vicino di
casa senza doversi appoggiare
ad una globale rete di distribu-
zione come ora.
Il quartiere potrebbe diventare
una piccola (pen)isola energeti-
ca, collegata al resto della rete
solo nei casi di necessità, e il
rappresentante di
quartiere potreb-
be contrattare lo
scambio di energia
con i grossi gestori
delle reti di distri-
buzione.
Questo permet-
terebbe quindi un
uso più massivo
delle tecnologie
innovative per le energie rin-
novabili ed anche una gestione
più attenta e volta al risparmio
dell’energia prodotta.
Le smart grid sono comunque
un tema molto complesso che
parte dai nuovi sistemi di produ-
zione di energia e arriva alle nuo-
vi reti energetiche, includendo
in questo passaggio tecnologie
informatiche, modelli predittivi,
smart metering e altro ancora.
Per la realizzazione dell’infra-
struttura che comprende tutte
queste tecnologie sono richiesti
investimenti di grande rilievo.
L’introduzione delle smart grid
richiede quindi l’intervento con-
vinto di molti attori, dai governi
alle realtà territoriali, dalle mul-
tinazionali alle piccole e medie
aziende coinvolte nello sviluppo
di tecnologie per lo sfruttamento
di energie rinnovabili.
Osserviamo che negli ultimi an-
ni, oltre a parlare di smart grid
come tecnologie del futuro,
governi e piattaforme tecnolo-
giche stanno portando avanti
programmi di innovazione e i
mercati stanno elargendo sem-
pre maggiori investimenti nel
settore per il lancio di progetti
pilota. La Commissione Europea
ha già sviluppato tre quadri di ri-
ferimento per lo sviluppo delle
smart grid, con relativi obiettivi
specifici. La prima agenda strate-
gica sulle smart grid è stata ela-
borata nel 2007, proposta dalla
European Technology Platform
(ETP).
Le aziende che affronteranno
questo mercato dovranno quin-
di prendere in considerazione
gli orientamenti strategici che
l’Europa sta portando avanti
all’interno dei propri programmi
strategici e iniziative industriali
quali la Smart Grid European
Technology Platform (SMETP) e
la European Energy Research Al-
liance (EERA). Dall’altro dovran-
no essere in grado di coniugare
nuovi modelli di business quali
diversi schemi di energy con-tracting, una nuova relazione con
gli utenti finali che sia in grado
di definire un ruolo specifico a
questi riservato e di coordinarsi
quindi a livello europeo per pro-
cedere all’implementazione di
tecnologie e sistemi in un’ottica
di standardizzazione. n
Luigi Crema,Ricercatore presso
unità di Ricerca REET - Renewable
Energies and Environmental
TechnologiesCentro Materiali e Microsistemi FBK
Andrea Simoni,Segretario Generale
della Fondazione Bruno Kessler
Primo piano
AGOSTO 2012 - 7
È stata inaugurata ufficialmen-
te lo scorso 15 giugno la
centrale idroelettrica di Tserovo,
la terza realizzata sul fiume Iskar
da PVB Power Bulgaria e Comu-
ne di Svoghe, con una potenza
installata di 3.000 kW e una
produzione di 14,55 GWh/anno.
A partecipare all’evento inaugu-
rale: il Presidente della Provin-
cia autonoma di Trento Lorenzo
Dellai, il Ministro dell’Economia,
dell’Energia e del Turismo bulga-
ro Delyan Dobrev, l’Ambasciatore
d’Italia a Sofia Stefano Benazzo,
il Presidente di PVB Group Ser-
gio Bortolotti e diversi altri ospiti
trentini tra cui i vertici di Dolomiti
Energia, AeW (partner di PVB) e
Habitech.
«Sono particolarmente lieto di
partecipare all’inaugurazione di
un’opera tanto importante per
lo sviluppo di questo territorio
e improntata a criteri di sosteni-
bilità e di produzione di energia
pulita – ha dichiarato Dellai nel
corso della cerimonia. Siamo
lieti di poter lavorare assieme
per il perseguimento di obiet-
tivi e priorità che accomunano
l’intera Unione Europea. Con-
tinueremo a scambiarci idee,
esperienze, tecnologie, consa-
pevoli come siamo che quella
dell’energia è la sfida fonda-
mentale per il futuro e che
quello che stiamo facendo qui
può essere di esempio».
La centrale di Tserovo rientra
in un progetto all’avanguardia
sia per le tecnologie impiegate,
la sicurezza, le certificazioni (le
più avanzate a livello europeo)
e il basso impatto ambientale
sia sul piano della partnership
pubblico-privato da cui ha preso
vita. Avviato nel 2003, il proget-
to di partenariato tra PVB Power
SpA e Comune di Svoghe si
realizza nella società VEZ Svoghe
SpA per la costruzione di nove
centrali idroelettriche ad acqua
fluente sul corso del fiume Iskar.
Un piano di sviluppo che evol-
verà ancora – altre due centrali
sono in fase di collaudo – e che
utilizza al meglio anche le com-
petenze locali: giovani ingegneri
e progettisti bulgari si affiancano
al personale italiano. Le centrali
idroelettriche hanno un alto va-
lore strategico per lo sviluppo
tserovo: in FUnzione La centraLe pvbNuovo traguardo per la partnership Trentino-Bulgaria
La cerimonia di inaugurazione della centrale. Da sinistra: Stefano Benazzo (Ambasciatore italiano a Sofia), Lorenzo Dellai (Presidente PAT), Joro Tsvetkov (Sindaco di Svoghe), Delyan Dobrev (Ministro bulgaro dell’Economia, dell’Energia e del Turismo), Plamen Dilkov (Direttore PVB Power Bulgaria), Sergio Bortolotti (Presidente PVB Group)
Power
8 - AGOSTO 2012
La vaLsUgana scegLie L’iDroeLettrico
Agli inizi di giugno 2012 sono state rila-
sciate le autorizzazioni per l’avvio della
costruzione di due impianti idroelettrici sul
Maso di Spinelle e di Calamento, in Valsu-
gana. Insieme produrranno circa 21 milioni di
kW/h annui. I due progetti, nati negli anni ’90
su iniziativa privata di Bifrangi SpA e PVB, fanno
capo oggi alla Maso Energia Srl, una società di
scopo composta dai comuni di Telve e Scurel-
le (rispettivamente con il 27% e il 26%), PVB
(21%), Bifrangi (20%) e ACSM (6%).
«Si tratta di un progetto estremamente per-
formante sotto l’aspetto produttivo e di enor-
me ricaduta economico-sociale sul territorio
– spiega Mauro Dossi, Direttore commerciale
di PVB Power –. Ci stiamo impegnando per in-
dividuare il sistema finanziario adeguato che ci
permetterà di iniziare i lavori entro la fine del
2012, nonostante il momento congiunturale e
l’incertezza sui sistemi incentivanti». n
La centrale di Tserovo
sostenibile del territorio e la sua
prosperità a lungo termine: la
tutela ambientale e la protezio-
ne delle bellezze naturali stanno
alla base della visione condivisa.
Il Presidente Dellai ha colto l’oc-
casione dell’inaugurazione della
centrale di Tserovo per siglare un
nuovo memorandum di collabo-
razione fra la Provincia autonoma
di Trento, la Regione di Sofia, con
il Governatore Krassimir Gifkov,
e il Comune di Sofia, con il Sin-
daco Yordanka Fandakova.
Ai discorsi ufficiali hanno fatto
seguito momenti di musica e
spettacolo con gruppi folcloristici
locali. L’evento si è rivelato anche
un’importante occasione di festa
per tutta la valle dell’Iskar. n
GM
Power
AGOSTO 2012 - 9
pvb cLeaning si Fa straDa neL norD estAl via la sanificazione dell’Ospedale di Motta di Livenza
Da poco più di un mese è
partito l’appalto per la sa-
nificazione dei due padiglioni
dell’Ospedale Riabilitativo di Alta
Specializzazione di Motta di Li-
venza, in provincia di Treviso. Il
valore dell’appalto per i servizi
alla struttura ospedaliera trevi-
giana è di 277.500 euro annui
per un periodo di due anni. Ad
impegnarsi nell’erogazione dei
servizi, con un team di 20 per-
sone, è l’azienda trentina PVB
Cleaning, parte del Gruppo PVB.
PVB Cleaning, che nel 2011 ha
raggiunto un fatturato di oltre
4 milioni di euro, negli ultimi
mesi è cresciuta rapidamente.
Oltre alla commessa di Motta
di Livenza, in pochi mesi ha ac-
quisito altri clienti come Dolo-
miti Energia, Schneider Electric,
Solatrix, Salumificio Segata e
Scania. Un trend di crescita
che il 29 giugno scorso ha regi-
strato un ulteriore e importante
passo avanti: PVB Solutions
ha ceduto a PVB Cleaning il
ramo di azienda relativo alla
sanificazione aziendale. PVB
Cleaning, il cui organico è salito
a 150 dipendenti con la cessio-
ne, potrà quindi godere di tutto il
know how sviluppato da PVB nel
corso della lunga esperienza in
tema di gestione di edifici civili,
ospedalieri e industriali.
Per affrontare tutte le necessità
della clientela, PVB Cleaning ha
messo a punto un’offerta com-
pleta, comprensiva di servizi
di pulizia ordinaria affiancati da
interventi di pulizie periodiche
e tecniche. Oltre alla cura degli
edifici, le attività di PVB Clea-
ning includono anche una vasta
gamma di servizi per la salute e
la sicurezza sul lavoro: dagli in-
terventi di sanificazione ambien-
tale volti al contenimento delle
cariche batteriche (operazioni
necessarie, ad esempio, nelle
industrie agroalimentari a cui l’U-
nione Europea impone di dotarsi
di un piano di igiene personaliz-
zato ed efficiente) alle attività di
Clim Control, che prevedono un
programma periodico di sanifi-
cazione dei ventilconvettori e/o
degli impianti di climatizzazione.
«La completezza dell’offerta e
la qualità del servizio erogato
– commenta Renzo Bortolotti,
Presidente di PVB Cleaning –
rende l’area sanificazione un’ef-
ficace risposta alle necessità di
un mercato sempre più attento
alla valorizzazione dei beni e al
benessere delle proprie risorse
umane». n
Il Santa Maria del Carmine di Rovere-
to è il secondo presidio ospedaliero del
Trentino a scegliere il teleriscaldamento
come soluzione alternativa per la pro-
duzione di acqua calda sanitaria e per
il riscaldamento degli ambienti. Una so-
luzione che combina efficienza energetica
della struttura ospedaliera, sostenibilità
ambientale e sicurezza di pazienti e per-
sonale professionale. Il nuovo impianto è
stato realizzato grazie alla collaborazione
tra l’Azienda Provinciale per i Servizi Sa-
nitari di Trento, proprietaria dell’immobile,
PVB Solutions SpA, gestore in appalto
per nove anni degli impianti tecnologici
ospedalieri della città nonché promotore
e progettista dell’iniziativa, e Dolomiti Reti
SpA, proprietaria della centrale di cogene-
razione che produce l’energia. Dal punto
di vista ambientale, l’energia primaria ri-
sparmiata è stimata in 4.205 MWh/a, con
una notevole riduzione di emissioni inqui-
nanti nel centro abitato; finanziariamente,
oltre al risparmio energetico diretto, l’in-
vestimento sarà ripagato dalla maggio-
re efficienza negli approvvigionamenti e
nella conseguente fornitura dell’energia
realmente necessaria all’azienda sanitaria.
Una volta concluso l’appalto, i risparmi
energetici saranno direttamente acquisi-
ti dall’APSS e l’Ospedale sarà riscaldato
a costi inferiori rispetto a quelli attuali. n
iL teLeriscaLDaMento in ospeDaLeConiugare efficienza energetica e sostenibilità è possibile
Facility & Systems
10 - AGOSTO 2012
A febbraio scor-
so la Consip,
Società per Azio-
ni del Ministero
dell’Economia e
delle Finanze, ha
aggiudicato tre dei
dieci lotti della Ga-
ra Carburanti Ex-
trarete. L’oggetto
era l’attivazione di
una Convenzione relativa alla
fornitura alle pubbliche ammini-
strazioni, mediante consegna a
domicilio, di carburanti per au-
totrazione (benzina super senza
piombo, gasolio autotrazione
e gasolio “artico” da riscalda-
mento).
Alla gara hanno partecipato an-
che grandi compagnie petroli-
fere, ma PVB Fuels, insieme a
Trentina Petroli Srl, si è aggiu-
dicata ugualmente il lotto n. 7
proponendo un ribasso del 4,6%
rispetto alla base d’asta (pari ad
un risparmio del 5,2% rispetto al
prezzo medio della PA).
Tania Tamburini, Key Account
Manager di PVB Fuels, rac-
conta in un’intervista il valore
dell’aggiudicazione, in previsio-
ne dell’avvio della fornitura per
la stagione invernale.
Cosa rappresenta quest’aggiu-
dicazione per PVB? Il valore del
lotto di cui siamo aggiudicatari è
di 56 milioni di euro. Si tratta
d i una grande
opportuni t à d i
lavoro per la nostra
azienda che, in
u n m o m e n t o
così difficile, può
c o n t a r e s u l l a
certezza di rifornire
la PA di gasolio per
riscaldamento per
12 mesi più l’even-
tuale proroga di altri 12. Un pro-
getto di questa durata ci per-
mette di guardare avanti con
serenità e ottimismo.
Chi aderisce alla Convenzio-
ne? Comuni, Province, Regioni,
Ospedali e Forze Armate del lot-
to n. 7, che comprende Trentino-
Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia
Giulia ed Emilia Romagna.
Qual è la strategia operativa
di PVB? In primis è fondamen-
tale che ognuno di noi conosca
gli elementi alla base della Con-
venzione, ovvero procedure,
tempistiche, eventuali penali e
quant’altro. Per il resto, svol-
giamo l’attività di consegna car-
buranti da più di 30 anni, quindi
possiamo vantare una professio-
nalità consolidata, alla quale af-
fianchiamo costantemente corsi
di formazione e aggiornamento
per il personale.
A che punto siete con i lavori?
La Convenzione è partita ufficial-
mente il 4 aprile scorso e PVB
sta mettendo a punto gli ultimi
ingranaggi per il per-
fetto funziona-
mento della
macchina
operativa.
Abbiamo un piano d’azione che,
puntando sulla coesione e sulla
nostra consueta flessibilità di
gestione, ci consentirà di essere
efficienti e puntuali nelle conse-
gne, rispettando il formalismo
della Convenzione. Infine, anche
se il nostro lavoro non potrà per
ovvie ragioni essere ripagato
con la fidelizzazione delle PA, è
comunque importante offrire un
servizio serio, puntuale e preciso
che dia ancora una volta prova
della solidità e dell’affidabilità
che da anni caratterizza il modo
di operare di PVB Fuels.
Quali sono le opportunità?
Oltre all’aspetto puramente eco-
nomico, che certamente costi-
tuisce uno degli elementi più
importanti, la prima opportunità
che vedo è rappresentata dalla
sfida di poterci misurare ad alto
livello nella gestione di una gara
di questa entità e di questa im-
portanza, ponendo PVB Fuels
alla pari di grandi aziende come
ad esempio Eni SpA.
Altro elemento positivo a mio
avviso molto importante, è la co-
esione di cui una gara così gran-
de necessita. Nello spirito di un
rinnovato senso di appartenenza,
oggi, ognuno di noi è conscio
del fatto che con il proprio lavo-
ro quotidiano sta contribuendo
al successo di tutta la squadra:
al successo di PVB Fuels.
A questo proposito vorrei ringra-
ziare tutti i colleghi, addetti ai de-
positi, autisti, amministrazione,
per il lavoro fin qui svolto, a mio
parere eccellente. n
Fabrizio Giurgevich
pvb per iL risparMio DeLLa paL’azienda trentina è tra i fornitori di carburante della CONSIP
Tania Tamburini, Key Account Manager
di PVB Fuels
Fuels
AGOSTO 2012 - 11
a caveDine La nUova stazione Di servizioPVB Retail inaugura il nono distributore
Vista del centro abitato di Cavedine (Trento)Prosegue il progetto di am-
pliamento della rete di distri-
butori PVB. Nel mese di agosto
è entrato in funzione un nuovo
punto vendita a Cavedine (Valle
dei Laghi): è il terzo in Trentino e
il nono in tutto il Nord Est.
Le stazioni di servizio di PVB
Retail sono presenti sulle princi-
pali arterie stradali del Triveneto
e contribuiscono all’identità di
un brand che fa del rapporto
qualità/prezzo il suo punto
di forza.
«La vitalità del marchio PVB – di-
chiara Daniele Bortolotti, Diretto-
re Commerciale di PVB Fuels – è
nella nostra mission Energy for
People. Questa è la ragione per
cui da più di trent’anni i clienti
rinnovano la loro fiducia nei no-
stri confronti e ci sostengono
nei progressi».
La competitività dei prezzi, l’alta
qualità del prodotto, la cura con
cui il servizio è erogato sono la
dimostrazione di un rapporto
consolidato e fiduciario con chi
sceglie PVB per rifornirsi e fare
una sosta durante il viaggio.
«Per fronteggiare questa crisi
economica e finanziaria – prose-
gue Bortolotti – abbiamo scelto
di investire sulle strutture delle
nostre stazioni di servizio, di ga-
rantire l’offerta di un prodotto di
qualità e soprattutto di rendere
sempre accessibili i nostri prez-
zi, dando coerenza alla nostra
azione commerciale. Uno degli
obiettivi che abbiamo scelto di
perseguire con convinzione è
quello della competitività. Ci
teniamo ad offrire il meglio
sempre, tutti i giorni, sia negli
orari di apertura che durante
il self service. Non condividia-
mo la politica di prezzi pazzi che
alcune compagnie mettono in
campo per qualche giorno all’an-
no, tanto per confondere le idee
del consumatore. Noi offriamo la
nostra esperienza pluriennale sia
alla clientela che ai proprietari/
gestori delle stazioni di servizio
che scelgono di entrare nel mon-
do PVB. Siamo il partner ideale
con cui sviluppare un piano di
crescita, anche dal punto di vista
dei guadagni».
Quello di Cavedine è un impor-
tante obiettivo per PVB Retail,
ma non sarà sicuramente l’ulti-
mo passo del piano di espansio-
ne. Nuove idee e nuovi progetti
per la distribuzione dei carburanti
sono già in cantiere.
Per maggiori informazioni si pos-
sono contattare gli 11 depositi
commerciali presenti sul territo-
rio oppure direttamente la Dire-
zione Commerciale chiamando
il numero 0461/433330 o scri-
vendo a [email protected] n
Giuseppe Marino
Fran
cesc
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ula
s
Il Giornale dell’Energia
12 - AGOSTO 2012
Le spine DeLLe rinnovabiLiIl Paese risponde bene all’incentivazione delle fonti alternative. Ma…
Lorenzo Strauss Mario Ruatti
T.E.S.I. Engineering S.r.l.
I risultati della promozione delle
fonti rinnovabili
Di fronte all’emergenza energetico-
ambientale, diverse sono le strategie
che la comunità internazionale, e in
particolare l’UE, ha ritenuto di porre
in atto per affrontarla in modo efficace
e tempestivo: la riduzione dei fabbi-
sogni energetici, per mezzo di prov-
vedimenti di risparmio e razionalizza-
zione; la riduzione delle emissioni di
gas serra, intervenendo non solo sulla
quantità ma anche sulla qualità delle
emissioni; lo sfruttamento di fonti
rinnovabili, quale alternativa alle tra-
dizionali fonti fossili. A quest’ultimo
aspetto gli strumenti di incentivazio-
ne hanno dato un impulso decisivo,
cui il mercato ha risposto in maniera
sorprendente e in misura che, per al-
cuni aspetti, ha superato le più rosee
aspettative. Le disposizioni legislative
hanno promosso in modo particolare
lo sfruttamento delle biomasse, della
fonte eolica e di quella solare. Men-
tre le prime hanno trovato impiego
principalmente in installazioni di po-
tenza significativa, gli impianti solari
hanno conosciuto applicazioni in una
gamma molto ampia di potenzialità,
dall’impianto domestico (tipicamente
nell’ordine del kW) a campi fotovol-
taici da diversi MW.
Se la positiva risposta del merca-
to, tanto degli operatori nel settore
dell’energia, quanto dei consumatori,
rappresenta un motivo di grande sod-
disfazione e di progresso nella giusta
direzione, dall’altro non si possono
ignorare alcune criticità che questo
improvviso sviluppo delle fonti rinno-
vabili ha introdotto, principalmente in
relazione al loro sfruttamento per la
produzione di elettricità.
Le nuove criticità
Una delle condizioni “chiave” per uno
sviluppo efficace delle fonti rinnova-
bili non programmabili (FRNP) volte
alla generazione elettrica (idroelettrico
ad acqua fluente, eolico, fotovoltaico,
impianti di generazione da biomassa
e assimilate, quali la cogenerazione
Per saperne di più
AGOSTO 2012 - 13
ad alto rendimento) risiede nell’obbli-
go per il gestore della rete elettrica
di ritirare incondizionatamente tutta
la produzione di elettricità, indipen-
dentemente dalle condizioni di carico
della rete stessa (senza dunque par-
tecipare al sistema di regolazione che
è imposto a tutte le altre produzioni).
Questa condizione pone infatti l’inve-
stitore nella condizione di prevedere
con ragionevole certezza la quantità
di elettricità annua generata e con-
segnata alla rete e di effettuare le
conseguenti valutazioni economiche,
potendo prescindere dalle esigenze
e dagli umori del gestore della rete
elettrica nazionale.
Tale condizione ha trovato ampia
giustificazione fintantoché i livelli di
generazione elettrica da fonti rinno-
vabili rappresentavano una frazione
trascurabile rispetto alla generazione
tradizionale presente in rete, ovvero
finché la potenza elettrica da esse
introdotta in rete rimaneva signifi-
cativamente più bassa rispetto alla
richiesta degli utilizzatori. Il succes-
so sortito dalle politiche di incenti-
vazione (si pensi, ad esempio, alle
diverse «edizioni» del conto energia, che hanno promosso la diffusione
fotovoltaica), ha finito però col porre
il sistema elettrico nazionale in con-
dizioni di crescente difficoltà.
Il funzionamento della rete, o meglio
del sistema elettrico, impone infat-
ti un equilibrio pressoché perfetto,
istante per istante, tra “domanda”
e “offerta”, ovvero tra la potenza
assorbita dagli utilizzatori e quella
generata dai produttori; il “polso”
di tale equilibrio è la frequenza della
tensione di rete, che deve rimanere
stabile a 50Hz. Mancando, allo stato
attuale della tecnica, sistemi adatti/
convenienti per l’accumulo di energia
elettrica, l’equilibrio è garantito dalla
capacità delle centrali tradizionali (ol-
tre a particolari rinnovabili quali le pre-
ziose centrali idroelettriche a bacino)
di “inseguire” la richiesta di potenza
quanto più velocemente possibile (le
migliori centrali elettriche per questo
scopo sono proprio quelle idroelettri-
che a bacino, oltre alle turbogas). Il
venire meno di tale equilibrio porta
a disservizi gravi, quali per esempio
il black-out del 28 settembre 2003.
La gran parte delle fonti rinnovabili
non presenta, per propria natura (e
per l’attuale stato di avanzamento
tecnologico), caratteristiche di sta-
bilità, di continuità e di capacità di
modulare a piacimento la potenza
resa, essendo affette piuttosto da
variazioni periodiche e/o condizionate
da variabili aleatorie. I fenomeni me-
teorologici e climatici (precipitazioni e
venti) risentono notoriamente di va-
riazioni stagionali e giornaliere, preve-
dibili in parte con un elevato grado di
certezza su base storica, ma in parte
con limitata affidabilità e/o solo con
Figura 1 - Potenza eolica e fotovoltaica installata (GW) in rapporto al Piano di Azione Nazionale (PAN) 2020
Il funzionamento del sistema elettrico impone un equilibrio perfetto tra potenza
assorbita dagli utilizzatori e potenza
generata dai produttori
+ 48%rispetto targetPAN FV 2020
Il Giornale dell’Energia
14 - AGOSTO 2012
ridotto anticipo. Anche la radiazione
solare (e la conseguente generazione
fotovoltaica) risulta affetta dalle no-
te variazioni stagionali e giornaliere,
prevedibili con assoluta precisione,
fatte salve le inevitabili attenuazioni
introdotte dalle condizioni atmosfe-
riche avverse.
In altre parole, le fonti rinnovabili
non programmabili sono collegate
a fenomeni naturali soggetti a varia-
zioni e comportano inevitabilmente
la necessità di attuare strategie effi-
caci per adeguare il profilo di produ-
zione a quello di consumo elettrico.
Tali strategie presuppongono, oltre
alla necessità di prevedere con ade-
guato anticipo e affidabilità i livelli di
produzione da fonte rinnovabile, la
disponibilità di un parco impianti di
generazione tradizionale pronto ad
attivarsi e cambiare repentinamen-
te il proprio assetto per fronteggiare
eventuali mancanze impreviste.
Le situazioni di difficoltà della rete
Il matching tra i profili di produzione
elettrica e di carico (gestito in Italia da
Terna, attraverso l’attività di “dispac-
ciamento”) configura oggi dunque
uno scenario inedito, caratterizzato
da un duplice ordine di criticità: da
un lato la classica variabilità del cari-
co, a cui va ora sommata quella del-
la produzione da FRNP; dall’altro la
diminuzione della quota di produzio-
ne tradizionale, la sola a permettere
la regolazione di rete in relazione al
carico totale (quest’ultimo ammonta
a circa 58 GW nei giorni lavorativi).
Tali aspetti assumono particolare
criticità nei giorni festivi del periodo
estivo, ove il carico è esiguo (circa 33
GW alle ore 12), mentre la produzio-
ne da FRNP risulta ai massimi livelli,
andando a coprire da sola quasi 1/3
del carico.
A ciò si aggiungono altri due aspetti
chiave legati alla generazione distribu-
ita (GD) rappresentata principalmen-
te dalle FRNP: esse sono allacciate
alle reti di bassa e media tensione e
non sono monitorate in tempo reale.
Ciò rende impotenti i sistemi di au-
todifesa della rete, quali il “distacco
carichi”, che in caso di mancanza di
produzione provvedevano a scol-
legare linee di media tensione, cui
fino a poco tempo fa erano allacciati
solo carichi: oggi invece tale sistema
rischia di distaccare più produzione
che carichi.
Le produzioni allacciate in bassa e
media tensione inoltre, per ovviare a
pericoli quali la creazione di pericolo-
se “isole indesiderate” in caso di gua-
sti o lavori sulle reti, a differenza delle
centrali tradizionali (allacciate in alta
tensione), sono programmate per un
autodistacco alla minima variazione
di frequenza e di tensione: ne conse-
gue che un piccolo scostamento tra
produzione e carico, rappresentato
da un’alterazione della frequenza di
rete, renderebbe improvvisamente
indisponibile la produzione distribu-
ita e incolmabile il gap tra domanda
e offerta.
Tenendo conto poi dei flussi energe-
tici d’importazione, le centrali “tra-
dizionali” attive nei giorni festivi (le
uniche ancora in grado di assicurare la
corrispondenza tra domanda e produ-
Figura 2 - Fabbisogno elettrico italiano (GW) in un classico giorno festivo (stimato: curva verde-effettivo: curva rossa)
Le centrali tradizionali devono “inseguire” e soddisfare rapidamente la richiesta di potenza. In caso contrario si rischia il black-out
Per saperne di più
AGOSTO 2012 - 15
zione) restano ben poche, faticando
a fronteggiare eventi non prevedibili
(per esempio il fuori servizio improv-
viso di una linea di interconnessione
con l’estero, il guasto improvviso di
un gruppo di generazione), metten-
do a rischio la stabilità del sistema
e ponendo il Paese di fronte ad un
concreto rischio black-out.
Lo scenario futuro appare poi essere
ancora più impegnativo. Infatti, regimi
incentivanti e finanziari permettendo,
le FRNP che potrebbero entrare in
funzione nell’immediato futuro am-
montano a quasi 120GW.
Le contromisure attuate
Ciò ha spinto Terna e l’Autorità per l’E-
nergia AEEG ad emanare disposizioni
urgenti, applicabili immediatamente
sia ai nuovi impianti di generazione
che – in maniera retroattiva – a gran
parte degli impianti di produzione già
allacciati in MT.
Tali provvedimenti riguardano tra l’al-
tro la riprogrammazione delle soglie
di sensibilità alle variazioni di frequen-
za, la partecipazione degli impianti
provvisti di inverter alla regolazione
di potenza (benché, evidentemente,
solo “in diminuzione”), rendendo
poi obbligatorie altre caratteristiche
tecniche dei sistemi di interfaccia e
degli inverter stessi che permettano
in futuro interfacciamenti nel sistema
smart grid.
Gli effetti economici
La crescita della produzione da FRNP
sta infine creando un fenomeno di
natura economica: la diminuita pro-
duzione delle centrali tradizionali ne
rende meno economica la gestione,
costringendo i produttori ad aumen-
tare il prezzo dell’energia.
Va inoltre segnalato che i picchi di
costo di produzione energetica, in
ragione del ridotto concorso delle rin-
novabili, si stanno spostando verso le
ore serali. Questa nuova condizione
di assetto energetico degli equilibri
della rete elettrica avrà inevitabili ri-
percussioni tariffarie.
Conclusioni
La progressiva diffusione delle fonti
rinnovabili, se da un lato non può non
essere salutata con grande ottimismo
e soddisfazione in relazione agli obiet-
tivi energetici nazionali e comunitari,
dall’altro non manca di esporre un si-
stema elettrico tradizionale a proble-
matiche sconosciute in passato e che
richiedono l’adozione di contromisure
tecnicamente impegnative, aprendo
nuove sfide e opportunità (come la
necessità di implementazione veloce
delle smart grid), di portata ed inte-
resse del tutto imprevisti. n
Figura 4 - Ore equivalenti di utilizzazione degli impianti di produzione a gas naturale
Figura 3 - Richieste di connessione già presentate, per future centrali di produzione, alla rete di trasmissione nazionale di alta tensione
- 40%
Il Giornale dell’Energia
16 - AGOSTO 2012
Dalla sottoscrizione del Protocol-
lo di Kyoto al pacchetto Clima-
Energia 20-20-20, uno degli obiettivi
di lungo periodo condivisi da Unione
Europea e Stati Uniti è la promozione
di un’edilizia sostenibile e intelligente
che riduca drasticamente il fabbisogno
energetico degli edifici e punti all’au-
tosufficienza degli stessi, utilizzando
fonti energetiche rinnovabili.
Un esempio di sostenibilità, innova-
zione ed eccellenza architettonica è
i.lab (Innovation and Technology
Central Laboratory), il nuovo Centro
di Ricerca di Italcementi, progettato e
costruito in osservanza dello standard
LEED (Leadership in Energy and Envi-
ronmental Design) a cui è stata confe-
rita la certificazione PLATINUM, il più
alto standard di valutazione in materia
energetica e ambientale riguardante
le costruzioni edili.
Premiato dall’UE nel 2010 con l’Eu-
ropean Greenbuilding Award come
“Best New Building”, dall’European
Centre for Architecture Art Design
and Urban Studies e dal Chicago
Athenaeum con il “Green Good De-
sign Award”, i.lab è stato inaugurato
ufficialmente lo scorso aprile, alla
presenza del Ministro dell’Ambiente
Corrado Clini.
Il progetto dell’edificio porta la fir-
ma dell’architetto americano Richard
Meier e sorge nel parco scientifico-
tecnologico Kilometro Rosso di Ber-
gamo su una superficie di 23.000 mq;
ospita ingegneri, tecnici e ricercatori
della Direzione Ricerca e Sviluppo,
della Direzione Laboratori del Centro
Tecnico di Gruppo (CTG) e della Dire-
zione Innovazione di Italcementi, im-
pegnati nello studio e nello sviluppo
di innovazioni tecnologiche, funzionali
ed estetiche dei nuovi materiali per
costruzioni.
Per la costruzione di i.lab sono stati
utilizzati materiali alternativi, riciclati
e/o prodotti localmente: il rivestimento
esterno è in TX Active®, il cemento
fotocatalitico “mangia-smog”; alcune
pareti sono realizzate con i.light®, il
cemento trasparente ideato dai labo-
ratori Italcementi e utilizzato per la
prima volta all’Expo 2010 di Shanghai;
le pavimentazioni, dalle rampe ai piani
interrati e al giardino, sono state rea-
lizzate con i.idro DRAIN, un prodotto
che combina la resistenza del calce-
struzzo con le caratteristiche drenanti
di un terreno naturale.
La sede di i.lab è la sintesi della più
avanzata tecnologia in termini di
qualità dei materiali e di tecnologie
per la green construction. Un luogo
simbolo dell’architettura contempo-
ranea e dell’impegno concreto per
una migliore qualità del costruire e
dell’ambiente. n GM
sostenibiLità e innovazione a servizio DeLLa ricerca tecnoLogicaLa sede di i.lab di Italcementi simbolo dell’architettura contemporanea
Attualità
AGOSTO 2012 - 17
Rinnovabili
L’energia sotterraneaCriticità e accorgimenti nella realizzazione di campi geotermici
Il Decreto Romani (D.Lgs. 03.03.12)
riconosce alla quota di energia prele-
vata dal terreno (geotermia) il requisito
di “rinnovabile”, utile per concorrere al
rispetto delle percentuali minime sta-
bilite all’allegato 3 (20%, 35%, 50%,
per edifici nuovi rispettivamente en-
tro il 2013, 2016 ed oltre). In questa
sede si intende concentrare l’attenzio-
ne sulle criticità tipiche di un campo
geotermico.
La captazione del calore del terreno
avviene per mezzo di un sistema di
scambio termico costituito in gene-
rale da sonde verticali, in perforazioni
di circa 80-100 m di profondità, entro
cui acqua a temperature prossime al-
lo zero transita in circuito chiuso, per
alimentare un sistema in pompa di ca-
lore. Si tratta di una tecnologia econo-
micamente piuttosto impegnativa, ma
con redditività talvolta interessanti.
Questa opportunità ha dato impulso
ad un nuovo mercato, che si sta pro-
gressivamente consolidando e – co-
me già per il fotovoltaico – orientando
verso una caratterizzazione prestazio-nale più che prescrittiva: le specifiche
tecniche tendono cioè a richiedere
potenza termica resa, piuttosto che
indicare profondità, posizione, diame-
tro e numero di sonde. Il margine di
elevata incertezza legato alle caratte-
ristiche del terreno è dunque posto
a carico degli operatori specializzati
chiamati a realizzare il campo geoter-
mico e ad assicurarne le prestazioni,
riferite a condizioni di esercizio pre-
definite. Tipicamente: le ore inver-
nali di prelievo (nell’ordine di 2000);
le temperature di funzionamento (in
generale 0°/-3,5°).
Un aspetto cruciale è rappresentato
dal periodo di assestamento, nel corso
del quale il prelievo di calore causa una
lieve diminuzione del regime termico
del suolo, fino ad una stabilizzazione,
che richiede in generale alcuni anni di
funzionamento. Le società che opera-
no perforazioni geotermiche dispon-
gono di modelli numerici automatici
che, sulla scorta di dati rilevati sul bre-
ve periodo, consentono proiezioni di
medio-lungo termine.
La maggiore difficoltà, il dimensiona-
mento del campo geotermico (disposi-
zione, profondità e numero di sonde),
può essere basato in sede preliminare
su prestazioni medie consolidate (cir-
ca 50 W per metro lineare di sonda),
in fase esecutiva su altri strumenti
specifici:
•dimensionamento sulla scorta di
dati riferiti alla località ed alle sue
caratteristiche geotecniche (data-base georeferenziati);
•esami stratigrafici in fase di perfora-
zione campione, per valutare le pre-
stazioni termiche del terreno in base
a natura e consistenza dei campioni
estratti alle varie profondità;
•ground response test, prova di
scambio termico codificata ed ese-
guita su sonda campione, in condi-
zioni controllate e prestazioni mo-
nitorate (minimo 48 h).
I criteri indicati vengono impiegati
rispettivamente per potenze di al-
cuni kilowatt, fino al 25 kW ed oltre
quest’ultima soglia.
Questi accorgimenti sono volti ad
assicurare le prestazioni prospettate,
evitando inutili sovradimensionamenti
e disfunzioni che in taluni casi hanno
pregiudicato il buon esito di una scelta
altrimenti corretta. n
Lorenzo StraussGetti di vapore che fuoriescono dal suolo
18 - AGOSTO 2012
Novità normative
Non l’usuale convegno ma un distil-
lato di conoscenze, competenze
ed esperienze di legali, giuristi e refe-
renti aziendali in un dialogo stretto e
appassionante per inquadrare la gestio-
ne dei rischi d’impresa fornendo spun-
ti, suggerimenti e indirizzi operativi.
Questo è stato l’obiettivo dell’iniziativa
di SEA di Trento, una realtà costante-
mente impegnata con persone, mezzi
tecnici, supporti professionali e servizi
consulenziali al fianco delle imprese.
L’incontro, tenutosi ad aprile 2012, ha
visto la partecipazione di autorevo-
li docenti di diritto dell’Università di
Trento (gli illustri Professori Pascuz-
zi e Melchionda), legali (l’Avv. Grassi
dello Studio Lecis di Milano ed il Dr.
Bagli di Studio Impresa, attivi anche in
Trentino con iniziative di sviluppo reti
d’impresa), impegnati a vario titolo
sulla difficile disciplina che investe la
responsabilità di aziende, enti e sog-
getti giuridici in materia penale.
La formula dell’incontro, che ha coin-
volto anche la Bureau Veritas (società
WorKshop sea sUi MoDeLLi organizzativiEsperti a confronto sul D.LGS 231/01 per un futuro più sostenibile
di certificazione rappresentata dal Dr.
Maio), un qualificato broker assicu-
rativo (la cover nella persona del Dr.
Recla), testimonianze aziendali (il Dr.
Moretti della Casa vinicola Sartori e il
Dr. D’Eliseo di PVB Group) e consu-
lenti SEA, ha reso leggero e accatti-
vante anche il delicato tema penale
della gestione dei rischi che quoti-
dianamente investe imprenditori e
operatori nel fronteggiare consumi
stagnanti, agguerriti panorami com-
petitivi e uno scenario economico di
persistente incertezza.
Relativamente al tema trattato, che
trova le sue maggiori evidenze in con-
dotte illecite, che anche di recente han-
no assunto rilevanza di cronaca (basti
citare le transazioni con la pubblica
amministrazione, i reati ambientali,
l’infortunistica sul lavoro e l’abuso di
posizione dominante sul mercato) ne
è risultata significativa la valenza ge-
stionale. Non è obbligatorio puntare
su strumenti più evoluti: può risultare
impegnativo sia sul versante organiz-
zativo che economico, ma l’adozione
di sistemi integrati è non solo possi-
bile, anzi naturale e quasi indispensa-
bile per tutti gli operatori economici,
indipendentemente dalla tipologia e
dalle dimensioni delle proprie realtà.
Gli sviluppi di pratiche produttive e
commerciali per il miglioramento della
performance qualitativa e della com-
petitività d’impresa non possono, ad
esempio, non tener conto della sicu-
rezza dei lavoratori che devono realiz-
zare quei fattori vitali per la funzionalità
aziendale. L’indirizzo del convegno è
stato un invito corale a riflettere sul
salto culturale collegato ad una più
consapevole, integrata ed esplicita
responsabilità, nonché alla valenza di
un più organico approccio gestionale
nel guardare avanti.
Il convegno è stato quindi un punto di
incontro per un futuro più sostenibile
e costruibile nel territorio trentino: esi-
stono risorse, competenze ed energie
per un diverso modo di essere e lavo-
rare. n Gino Massimi
a cura di Mario Ruatti
INVERTER INTELLIGENTI PER IL FoToVoLTAICo
La Delibera AEEG 84/2012/R/EEL e la norma CEI 0-21 (ed.
2 di giugno 2012) contengono importanti novità per gli im-
pianti di produzione di energia elettrica, sia nuovi che esi-
stenti, allacciati alle reti di distribuzione in bassa e media
tensione. Vengono infatti prescritte misure urgenti per far
fronte alla necessità di stabilità della rete elettrica nazio-
nale, attraverso prescrizioni sulle protezioni di interfaccia
e sugli inverter. Vengono di fatto anticipate le prescrizioni
di “intelligenza” degli inverter (ad esempio: stabilità con
ampio range di frequenza, immissione graduale della pro-
duzione, partecipazione alla regolazione di potenza al salire
della frequenza, produzione di energia reattiva, teledistac-
co), la cui applicabilità era prevista solo a partire dal 2013
sia dal decreto Romani che dal IV conto energia .
V CoNTo ENERGIA
È fissata al 27 agosto (dalla delibera AEEG 292 del 12/07)
la data di entrata in vigore del quinto conto energia (D.M.
05/07/2012) per il settore fotovoltaico. La riduzione delle
tariffe, rispetto a quelle previste per il 2° semestre 2012
dal IV conto energia, si aggira tra il 50% (piccoli impiant)
e il 75% (impianti sopra i 5 MW). Viene abbandonato il
sistema dello “scambio sul posto”: ora gli incentivi sono
erogati in forma di “premio” (sulla quota di energia auto-
consumata) e di tariffa “omnicomprensiva” (sulla restante
quota ceduta in rete). Viene prevista anche la regolazione
di pre-accesso all’incentivazione tramite registro a partire
già dagli impianti sopra i 12 kW.
CoGENERAzIoNE Ad ALTo RENdIMENTo:
RIPRISTINo dELLA dEFISCALIzzAzIoNE
Con il Disegno di Legge di conversione del Dl 16/2012,
approvato definitivamente il 24 aprile 2012 in Senato, il
Parlamento ha modificato il regime fiscale da applicare ai
combustibili che alimentano unità/impianti di cogenera-
zione. Il provvedimento ritorna a riconoscere, a gran par-
te del combustibile utilizzato dal cogeneratore, le aliquote
(agevolate) previste per la produzione di energia elettrica.
In particolare dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012, “con-
tinuano ad applicarsi i coefficienti individuati dall’Autorità
per l’energia elettrica e il gas con deliberazione n. 16/98
dell’11 marzo 1998, ridotti nella misura del 12%”.
AGOSTO 2012 - 19
F. C
erag
ioli
La centraledi Moncalieri(Torino)
Novità normative
20 - AGOSTO 2012
Lo scorso 7 giugno si è tenuto
presso il Centro Congressi In-
terbrennero di Trento il seminario
“DPR 207/2010 - Le novità, categorie
variate e le riemissioni dei certificati
di esecuzione dei lavori”, promosso
da PVB Solutions SpA e Bentley SOA
SpA, con il patrocinio dell’Azienda
Provinciale per i Servizi Sanitari della
Provincia autonoma di Trento.
Oggetto del convegno le novità intro-
dotte dal DPR 207/2010 in materia di
contratti pubblici relativi a lavori, ser-
vizi e forniture, in adeguamento alle
direttive comunitarie.
Le novità introdotte dal Decreto riguar-
dano in prima istanza le modifiche ap-
portate al Regolamento attuativo del
Codice Appalti che di fatto introduco-
no nuove categorie di attestazione,
in sostituzione delle vecchie (ex DPR
34/2000). Queste ultime, per effetto di
una proroga concessa, consentiranno
comunque alle aziende sprovviste dei
nuovi certificati di partecipare alle ga-
re fino a dicembre 2012. Tale proroga,
però, complica lo status delle aziende
che, invece, si sono già dotate delle
nuove attestazioni, in quanto sarebbe-
ro escluse dalle gare finché il nuovo
sistema non entrerà a pieno regime.
La revisione delle categorie variate
deve avvenire, secondo l’art. 357, con
la riemissione dei nuovi certificati da
parte delle stazioni appaltanti e la sti-
ma di quante ancora dovranno essere
le attestazioni oggetto di modifica è di
circa 25.000. Un numero che rende
più complessa l’operazione, soprattut-
to se si pensa sia ai problemi legati
alle risorse disponibili per l’emissione
sia all’incertezza delle attività da svol-
gere da parte delle stesse stazioni
appaltanti.
Di fronte alla complessità della que-
stione, esperti del settore quali l’in-
gegner Alessio Zeni (APSS di Trento),
l’ingegner Carlo Siletto (Bentley SOA
SpA), il geometra Luca Biotti (Provincia
autonoma di Bolzano) e una rappre-
sentanza dell’Autorità per la Vigilanza
sono intervenuti per fare maggiore
chiarezza e offrire spunti per un dibat-
tito propositivo.
Per scongiurare il pericolo di emargi-
nazione dalle procedure di gara delle
imprese imbrigliate in questa impas-
se, Bentley SOA ha colto l’occasione
per mostrare ampia disponibilità al
supporto consulenziale e la volontà
di sostenere le istanze delle aziende
affinché il Parlamento intervenga in
tempi brevi. n
Novità normative
pvb e bentLey soa: Un convegno sUL Dpr 207/2010Categorie variate e nuovi certificati di esecuzione lavori: come uscire dall’impasse
A cura del Consorzio Habitech
AGOSTO 2012 - 21
Sostenibilità
re+bUiLD e La rigenerazione iMMobiLiareUna Convention nazionale per conoscere le best practices
RE+BUILD, la Convention nazio-
nale sulla riqualificazione e ge-
stione sostenibile dei patrimoni im-
mobiliari sarà a Riva del Garda dal
17 al 19 settembre con soluzioni e
best practices destinate a trasfor-
mare profondamente lo scenario
immobiliare.
Grazie a RE+BUILD sarà possibile en-
trare in contatto con i maggiori player ed esperti internazionali in tema di ri-
generazione immobiliare e conoscere
contenuti innovativi e testimonianze
originali, utili per sviluppare una nuova
politica delle ri-costruzioni. Architetti,
progettisti, operatori del real estate e
dei fondi di investimento immobiliari,
Energy Service Companies, banche
commerciali e casse di credito coo-
perativo, nonché pubbliche ammini-
strazioni e associazioni di categoria
trovano in RE+BUILD le migliori so-
luzioni dedicate alla riqualificazione e
conduzione sostenibile del patrimonio
immobiliare.
La strutturazione in seminari ed eventi
collaterali permette a RE+BUILD di es-
sere uno strumento concreto, capace
di cogliere ed elaborare gli elemen-
ti necessari per affrontare il futuro
delle ricostruzioni: la riqualificazione
energetico-ambientale. Grande at-
tenzione, quindi, per i benefici effetti
che conseguono a una gestione so-
stenibile degli edifici, nonché alla loro
certificazione. Riqualificare significa
risparmiare consumi energetici e ri-
sorse ambientali che possono essere
reinvestite, ma anche aumentare la
sicurezza degli immobili più vecchi e
rivalutare al contempo il loro valore.
Solo l’Italia vanta oltre 2 miliardi di mq
di edifici da riqualificare. Gli immobili
presenti nella UE sono responsabili del
40% del consumo globale di energia.
È il momento di invertire la rotta. n
a cura del Consorzio Habitech
Per maggiori informazioni:HABITECH - Distretto tecnologico trentino per l’energia e l’ambiente
www.dttn.it - 0464/443450
22 - AGOSTO 2012
Una “guida” per la certificazione energetica
Grandi novità in Provincia di Trento in tema di certifi-
cazione energetica. Da oggi i certificatori potranno
usufruire delle Linee Guida Odatech, un supporto alla
comprensione della normativa che disciplina
la procedura di certificazione. L’utilizzo
delle Linee Guida non è imposto dalla
normativa provinciale ed è quindi del tut-
to volontario. Se ne è parlato il 4 maggio
presso il Consorzio dei Comuni Trentini ad un convegno
organizzato da Odatech, l’Organismo di abilitazione e cer-
tificazione di Habitech. L’evento è stato anche
l’occasione per presentare il protocollo dei
controlli Odatech sugli ACE, una procedura
standardizzata che garantisce una maggiore
coerenza e imparzialità nei controlli oltre
che la qualità dell’intero sistema.
È Tassullo Materiali con il progetto “Riutilizzo della mi-
niera di Rio Maggiore” a vincere l’edizione 2012 di Fare
Green, la mostra concorso dell’eccellenza green tren-
tina organizzata da Habitech che quest’anno ha avuto
come argomento specifico il tema del risparmio idrico.
La Cantina Mori Colli Zugna si è invece aggiudicata lo
speciale “Premio del pubblico”. La premiazione si è
svolta il 13 giugno presso l’Urban Center di Rovereto.
Durante l’evento sono stati presentati anche gli altri due
progetti in gara: la “Modellazione idraulica della rete
acquedottistica” di Dolomiti Reti SpA e la “Gestione
integrata di un acquedotto” di Euro Automation Srl.
Gli esperti Habitech in edilizia sostenibile sono stati
coinvolti nel «Piano di Aggregazione della Doman-
da», un progetto pilota promosso dall’Amministrazione
Comunale di Aldeno e finanziato dalla Provincia autonoma
di Trento, che prevede un’attenta analisi dei consumi at-
tuali degli edifici e la realizzazione aggregata di una serie
di interventi realizzati da uno stesso soggetto esecutore
(Ecodomo società cooperativa, socio Habitech) nell’ambito
di un progetto a regia pubblica.
“salto di classe”: un’iniziativa pilota nel comune di aldeno
tassullo spa si aggiudica il premio Fare green 2012
Al centro Friedrich Pattis, Presidente di Tassullo SpA, ai lati Gianni Dallago (sinistra) e Fabrizio Conforti (destra)
di Tassullo Materiali SpA.
Sostenibilità
Lo crediamo per noi, lo vogliamo per i nostri clienti.
Bentley SOA svolge sul mercato italiano la sua attività dall’anno 2000 con affi dabilità tecnica, fi nanziaria e, soprattutto, etica. Abbiamo continuato a crescere nel tempo e oggi occupiamo un posto prestigioso nel panorama degli Organismi di Attestazione, con 15 sedi che coprono l’intero territorio nazionale, oltre 5.000 clienti e più di 17.000 attestazioni aggregate rilasciate. Questo testimonia la grandezza ormai raggiunta dalla nostra SOA e non possiamo che essere soddisfatti di questi risultati e della fi ducia dei nostri clienti, ma per noi non è tutto. Siamo da sempre convinti che il successo non consista solo nella grandezza, ma anche - e soprattutto - nella capacità di durare nel tempo, di essere fl essibili, di avere progetti di sviluppo a lungo termine da portare avanti con costanza e serietà. Questa è la fi losofi a che abbiamo sempre applicato a noi stessi ed è l’obiettivo che ci prefi ggiamo per i nostri clienti.
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