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ricette” per agire CIBO E SPRECO

Date post: 01-Dec-2021
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Food Actions! – participatory learning and training package for food-wise households Fact! Project Agreement n. 2015-1-SE01-KA204-012260 Pag. 1 | 37 FAct! workbook Unisciti a noi per una nuova esperienza all’insegna della sostenibilità alimentare: ricette” per agire CIBO E SPRECO
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FAct! workbook

Unisciti a noi per una nuova esperienza

all’insegna della sostenibilità alimentare:

“ricette” per agire

CIBO E SPRECO

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Sommario

HAI MAI PENSATO CHE.... .................................................................................................................................. 3

È CULTURA .............................................................................................................................................................................. 4

I. SPRECHI ALIMENTARI ................................................................................................................................... 5

PREMESSA- PERCHE’ AGIRE ...................................................................................................................................................... 5

PANORAMICA DELLE AZIONI .......................................................................................................................... 8

IN NEGOZIO ............................................................................................................................................................................ 9 PENSACI PRIMA ..................................................................................................................................................................... 9 SPESA INTELLIGENTE ..................................................................................................................................................... 11 LEGGI LE ETICHETTE ....................................................................................................................................................... 14 INFLUENZA IL TUO NEGOZIANTE .............................................................................................................................. 15 IN CUCINA ............................................................................................................................................................................. 16 FAI ATTENZIONE AGLI SPRECHI ................................................................................................................................. 16 FAI ORDINE NELLA DISPENSA ..................................................................................................................................... 18 QUANDO CUCINI ................................................................................................................................................................. 20 GLI AVANZI ........................................................................................................................................................................... 21 RIFIUTI .................................................................................................................................................................................. 24 TRASFORMA I RIFIUTI IN RISORSE ............................................................................................................................ 24

RICETTE ANTI SPRECO ................................................................................................................................... 26

GLOSSARIO: CIBO E SPRECO ......................................................................................................................... 32

CONCLUSIONI: INVITA ALTRI AD AGIRE .................................................................................................. 34

PER SAPERNE DI PIÚ ....................................................................................................................................... 35

BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................................... 36

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HAI MAI PENSATO CHE.... Hai mai pensato che potrebbe piacerti cambiare abitudini alimentari? Non sei il solo.

* Ispirato dagli chef in televisione, o

* curioso di sapere se alimenti differenti potrebbero giovare alla tua salute, o

* preoccupato di sapere se i nostri nipoti avranno qualcosa di buono da

mangiare

… insomma ci sono molte buone ragioni per fare un passo indietro e

considerare di cambiare qualcosa

Questo libro ti aiuterà a capire cosa fa al caso tuo e tramutarlo in abitudine: scegliere uno stile di vita che faccia bene a te, alla tua famiglia e al resto del pianeta.

CIBO PER RIFLETTERE

o Un terzo del cibo prodotto per il consumo umano non viene in realtà consumato ma gettato via

o Il cibo è la principale causa del cambiamento climatico e una delle maggiori cause di degrado ambientale

o Il cibo è il fattore che più influenza la tua salute – o la tua cattiva salute o Di tutte le persone affamate nel mondo, più della metà sono agricoltori o

contadini Tu puoi fare la differenza. E divertirti nel farlo! Pensalo come un viaggio: una delle più grandi avventure che puoi fare. E la stai vivendo con la tua famiglia. Imparerete a prendervi cura della vostra salute, della vostra economia domestica e del vostro futuro. Inoltre lo farai insieme a molte altre persone in tutto il mondo.

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È CULTURA Non è una coincidenza che si parli di “coltivare” il cibo. Il cibo è cultura. È parte della nostra tradizione e della nostra identità. Ma un invito a modificare le tue abitudini alimentari NON è un invito ad abbandonare la tua cultura. È invece un’esortazione ad unire il meglio del passato con il meglio del presente per rispondere ai bisogni del XXI secolo. Questo libro non parlerà tanto dei problemi mondiali legati al cibo, che sono sintetizzati nell’immagine sotto.

Sarà piuttosto un’occasione per parlare dell’opportunità che hai di essere creativo e diventare parte del cambiamento che vogliamo vedere. Il presente manuale è organizzato in 3 capitoli:

Cibo e spreco Cibo e cambiamento climatico Cibo e salute

Puoi agire passo passo, scegliendo da quale capitolo cominciare. Quali possono essere i benefici di questo percorso che ti proponiamo? Ti piacerebbe avere una dispensa ed un frigorifero ben organizzati? Vuoi avere un minor impatto sull’ambiente? Sai che la tua salute dipende in primis da quello che mangi? Ci auguriamo che tu possa trovare le risposte all’interno del testo. Allora, BUONA LETTURA E … COSA ASPETTI A TESTARE LE AZIONI PROPOSTE?

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I. SPRECHI ALIMENTARI

Premessa

Perché agire Perdite e sprechi alimentari: di cosa si parla? Pur in assenza di una definizione condivisa, ognuno di noi ha ben chiaro di cosa si tratti: basti pensare ai piccoli e grandi avanzi e sprechi di prodotti alimentari che finiscono abitualmente nel cestino della cucina. Per spreco alimentare domestico (fonte: California Department of Resources Recycling and Recovery, 2009; FAO, 2011; WRAP, 2009; EPA, 1997 ) si intendono sprechi fortemente influenzati dai nostri comportamenti, dovuti al modo in cui prepariamo i piatti (scarti), o alle quantità

di cibo che prepariamo e/o acquistiamo (cibo preparato in eccesso e non consumato).

Che si parli di sprechi o di perdite, che cosa c’è dietro? Innanzitutto, dobbiamo pensare che il cibo che gettiamo ha richiesto energia, terra, acqua, tempo, carburante, risorse naturali e umane, denaro e una certa quantità di inquinanti per passare dal campo alla nostra tavola (fonte: Slow Food, 2012). Inoltre, non dimentichiamo che i processi di produzione, trasformazione e distribuzione alimentare sono fra le principali cause di emissioni di CO2, responsabile del cambiamento climatico. A ciò si somma che, il cibo sprecato si trasforma in rifiuti, che richiedono ulteriori risorse per essere gestiti.

L'impatto dello spreco alimentare globale è probabilmente invece qualcosa che sfugge alla nostra comprensione immediata e ha effetti molto più grandi di quanto si possa immaginare.

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Tale impatto si riversa infatti su più livelli (fonte: Slow Food, 2015):

1) ECOLOGICO - lo spreco alimentare è la terza fonte di emissioni di carbonio al mondo, dopo gli Stati Uniti e la Cina. Il cibo prodotto e non consumato, inoltre, utilizza quasi il 30% dei terreni agricoli nel mondo. Infine, lo spreco alimentare inasprisce la perdita della biodiversità dovuta alle monocolture e all’espansione agricola nelle aree selvagge.

2) ECONOMICO - Lo spreco alimentare arreca perdite economiche importanti per:

- produttori e rivenditori, che lasciano i prodotti nei campi perché non conformi agli standard estetici richiesti, oppure che perdono prodotti a causa del degrado subito durante il trasporto. - famiglie, che gettano prodotti commestibili a causa della confusione tra le diciture “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumarsi entro”, acquisti eccessivi e conseguente deperimento dei prodotti, mancate conoscenze sulla corretta conservazione e preparazione del cibo (uso di tutte le parti degli ortaggi e dei tagli di carne, cucina con gli avanzi); - tutti i contribuenti: spreco alimentare significa elevati costi di gestione dei rifiuti, compresa la manutenzione delle discariche (dove è normalmente smaltito il cibo sprecato), oltre a costi di trasporto, costi operativi degli impianti di smaltimento, e in alcuni casi costi di differenziazione dei rifiuti.

3) CULTURALE - Trattare il cibo come semplice merce significa privarlo del suo valore sociale e culturale. Il cibo è inestricabilmente legato alle nostre culture, alla nostra storia personale e collettiva. Porta con sé saperi preziosi tramandati nei secoli.

4) ETICO - Mentre milioni di tonnellate di cibo vengono gettati, il numero di persone che non ha accesso a cibo adeguato e a diete sane continua a crescere, non solo nei paesi a basso reddito, ma anche in Europa. Secondo l’Ufficio Statistico dell'Unione Europea (Eurostat), 81 milioni di persone in Europa sono a rischio di povertà (l’equivalente del 17% della popolazione europea) e 42 milioni vivono già al di sotto della soglia di povertà. L’attuale produzione alimentare globale è sufficiente per nutrire 12 miliardi di persone (con una popolazione mondiale nel 2014 appena superiore a 7 miliardi). Tuttavia, il 40% dell’intera produzione va sprecata e ogni giorno 1 miliardo di persone soffre la fame.

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Il tuo contributo alle montagne di cibo che vanno sprecate nel mondo può essere piccolo, ma insieme possiamo fare la differenza. Ci sono molti modi in cui puoi ridurre i tuoi sprechi. E la cosa migliore è che è semplice e tu puoi risparmiare! Questa sezione contiene alcuni consigli su come agire. È semplice, divertente e stimolante. Seguendo questo programma potresti ridurre i tuoi sprechi del 20 o 50%, o anche di più! Ci sono casi in cui le famiglie sono riuscite a ridurre dell’80% i loro sprechi e le loro spese alimentari. Certamente sarà difficile arrivare a tanto se sei già sulla buona strada; e i risultati dipendono anche da quali sono le opportunità offerte nella tua comunità. Prendi nota quando inizierai a vedere i risultati dei tuoi sforzi!

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PANORAMICA DELLE AZIONI IN NEGOZIO

Pensaci prima Spesa intelligente Leggi le etichette Influenza il tuo negoziante

IN CUCINA

Fai attenzione agli sprechi Fai ordine nella dispensa Quando cucini Gli avanzi

RIFIUTI Trasforma i rifiuti in risorse

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IN NEGOZIO

PENSACI PRIMA Perché Andare a fare la spesa senza le idee chiare non è solo pericoloso per il tuo portafogli ma può anche fare impennare il tuo livello di spreco alimentare domestico. Come Per fare spesa in modo intelligente devi programmare. Ci sono alcuni modi per farlo:

1. Pianifica i tuoi pasti PRIMA di andare in negozio. Usa una lista della spesa. Evita di dire “Potrebbe servirmi” mentre compri, in questo modo finiresti per comprare di tutto in maniera impulsiva o, peggio ancora, compulsiva, e soprattutto prodotti che deperiscono in fretta. Ricorda di controllare gli alimenti che già possiedi prima di uscire di casa per andare a fare la spesa (fonte: Ministero della Salute, 2015). Molto spesso il rischio è che certi alimenti ti finiscano semplicemente in fondo al frigo e alla fine vadano gettati via, perché non utilizzati o scaduti.

2. Evita lo spreco di cibo a casa - Check up della dispensa e del frigo. Verifica attentamente cosa ti occorre

comprare; fai una perlustrazione nel frigo e della dispensa per non acquistare articoli già presenti in casa.

- Rotazione e ordine. Verifica periodicamente le tue scorte alimentari per non lasciar accumulare cibi dello stesso tipo. Mantieni scaffali, frigorifero e freezer ordinati, e sposta nelle file anteriori i prodotti prossimi a scadere

- Regala il cibo in eccesso. Quando ci ti accorgi di non riuscire a consumare il cibo in scadenza, regalalo a chi potrà prontamente utilizzarlo: se non hai parenti, conoscenti o vicini di casa, puoi optare per i siti di raccolta del Banco Alimentare e Colletta Alimentare . - Conserva bene gli alimenti. fai attenzione agli alimenti più facilmente deperibili, puoi congelarli o cucinarli invece di gettarli; leggi bene le etichette,, la data di scadenza riportata e segui le istruzioni per conservare al meglio l’ alimento (fonte: Dimensioni diverse; Centro tutela consumatori) e la natura e la qualità dello stesso (fonte: Ministero della Salute, 2015).

3. Cerca l’approccio più giusto per te alla spesa.

- Vai un po’ più spesso a fare la spesa, e compra meno. In questo modo i tuoi programmi alimentari saranno più verosimili, il cibo sempre fresco, e potrai controllare con maggior facilità quello che sta finendo e quello che invece è ancora in frigo (fonte: Slow Food, 2012).

Fonte: Fanpage

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Oppure, prova a programmare una spesa settimanale o mensile in base al numero dei pasti, alle persone, ma anche alla deperibilità degli alimenti, facendo una accurata lista della spesa. - Organizza la spesa. Una volta che ti sarai assicurato di non comprare cibi superflui o già presenti in casa, puoi procedere con la spesa, che dovrai comunque pianificare, pensando alle esigenze nel breve termine. Un ottimo stratagemma consiste nella compilazione di un’accurata lista della spesa. In questo senso, la moderna tecnologia è di aiuto, con l’esistenza di

numerose applicazioni per smartphone o tablet che consentono di gestire la tua spesa o la lista delle cose da comperare.

4. Fai un uso coscienzioso delle offerte speciali: guarda cosa è in offerta ma, non farti attrarre solo dal miglior prezzo o da confezioni famiglia. Scegli invece in base alle tue esigenze reali (fonte: Slow Food, 2012). Questa programmazione richiede più esperienza!

5. Controlla i tuoi rifiuti, ti aiuterà ad organizzare meglio la spesa. Se noti, ad esempio, che

getti via sempre lo stesso alimento riducine o congelane la parte in eccesso (fonte: Slow Food, 2012).

- Riutilizza alcuni ‘rifiuti’. Alcuni residui presentano molteplici modalità di impiego, non gettarli! È il caso del limone, utile, ad esempio, da applicare per l’igiene di alcune superfici casalinghe, o da inserire nella lavastoviglie come sgrassatore/profumatore; oppure i fondi di caffè per fertilizzare il terreno delle vostre piante o del vostro orto in casa.

6. Compra meno prodotti trasformati e più ingredienti. Acquistando cibi semplici ed ingredienti non elaborati, potrai sapere fino in fondo cosa mangerai e conserverai i tuoi acquisti molto più a lungo. Certo, occorre imparare – o re-imparare – a cucinare un po’ (fonte: Slow Food, 2012).

Ma anche gli impulsi possono essere positivi… Se ti piace fare scorta, dai un’occhiata alle offerte speciali della frutta e verdura di stagione o extra-matura. Prova qualche ricetta per essiccare (non è necessario avere un essiccatore, si può fare anche senza) (fonte: Greenme, 2013; Nonsprecare), congelare o imbottigliare i prodotti. Questa operazione non rappresenta solo un investimento, ma è anche un modo per avere pronti eventuali regali da esibire a compleanni e/o in altre occasioni

Hai fame? Allora è meglio se mangi qualcosa prima di andare a fare spesa! Tenderai a comprare più cose di quelle che realmente ti servono se entrerai al supermercato affamato. Risultato Seguire questi consigli ti permetterà di risparmiare soldi, tempo e ridurre i rifiuti.

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SPESA INTELLIGENTE Perché Comprare cibo che non mangerai è uno spreco di soldi oltre che un peso per la comunità. Come Ecco alcuni consigli per fare una spesa intelligente

Comprare in grandi quantità o all’occorrenza?

Comprare in grandi quantità è una buona strategia per risparmiare solo quando acquisti beni a lunga conservazione, come riso e fagioli.

Non farti attrarre dalle offerte sulle confezioni-famiglia, se non ne hai realmente bisogno. Cerca di fare mente locale sui pasti di tutta la settimana (n. di pasti consumati in casa, n. di

pasti da preparare per l’ufficio/consumo fuori casa, menu dei pasti da consumare): in questo modo saprai di che tipo di alimenti hai bisogno per tutta la settimana, evitando così di acquistare alimenti inutili o superflui.

Cerca di non acquistare o comunque di limitare l’acquisto di prodotti surgelati, precotti e confezionati, perché spesso costano più di quelli freschi!

Cerca di preparare in casa conserve, passate di pomodoro, salse, minestroni: ne guadagneranno il tuo portafoglio e la tua salute!

Compra legumi, cereali, spezie a peso, eviterai di acquistarne in eccesso ridurrai gli imballaggi.

Compra frutta e verdura dall’aspetto simpatico I negozianti gettano quotidianamente una grande quantità di frutta e verdura per questioni estetiche (taglia, forma, colore). Quando è a disposizione un servizio di self-service al supermercato, compra la frutta dall’aspetto simpatico! Puoi anche trovare frutti piccoli e bruttini in offerta o addirittura gratis.

Non lasciarlo lì anche se ne sono rimasti solo alcuni I negozianti dicono che quando resta solo una lattuga in esposizione, o qualche cespo di radicchio, è molto difficile riuscire a venderli, mentre le persone sarebbero interessate all’acquisto dei medesimi prodotti di fronte ad un espositore ancora pieno. Di conseguenza, i commercianti tendono ad ordinare maggiori quantità di prodotto e a gettare le rimanenze. Per favore, abbi pietà dell’ultima lattuga!

Brutti ma buoni: contro lo spreco dei prodotti invenduti in Europa Sono tante, ma ancora non abbastanza le iniziative anti spreco in Europa. Si tratta di iniziative mirate che coinvolgono amministrazioni, associazioni ed esercizi commerciali, dalla grande distribuzione al singolo bar o ristorante, per evitare lo spreco di cibo: ecco in

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rassegna alcune idee già messe in atto nel mondo per ispirarci, mangiare meglio e non sprecare (fonte: Magazine Expo 2015).

La catena francese Intermarché ha messo in vendita, a prezzi scontati del 30%, frutta e verdura “senza gloria”, dalle forme più strane o di dimensioni inadeguate. Nei primi due giorni dell’iniziativa è stata venduta una quantità di frutta e verdura pari a 1,2 tonnellate per ogni negozio Intermarché, grazie anche alla campagna di comunicazione adottata (fonte: Ilfattoalimentare, 2014). “Les Fruits &Légumes Moches”

Dal supermercato alle associazioni In Belgio, nei comuni di Herstal e di Namur, una nuova norma impone

ai supermercati di donare i prodotti invenduti ancora buoni alle associazioni di volontariato, che li ridistribuiscono alle persone indigenti.

Cibo rimesso in circolo… in bicicletta A Lisbona, con il progetto Refood, centinaia di volontari girano in bicicletta per ristoranti, negozi di alimentari, panetterie, supermercati e case dei privati per recuperare il cibo avanzato e lo portano poi alle associazioni che si occupano di assistenza ai poveri sul territorio. Nel quartiere di Nossa Senhora de Fàtima sono più di cento i locali che aderiscono e più di 300 i volontari.

Licenza di mangiare! A Helsinki, nell’area di Roihuvuori, l’attenzione è sul food sharing di quartiere: gli abitanti possono portare il cibo in eccesso o usufruire di quello a disposizione grazie al progetto “Saa syödä!” (Letteralmente: “licenza di mangiare”) messo a punto da alcune società private con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

Recupero di cibo e sensibilizzazione sin da piccoli In Danimarca, il movimento di consumatori Stop Wasting Food porta avanti la lotta allo spreco alimentare con campagne di sensibilizzazione nelle scuole, conferenze pubbliche e seminari; inoltre, con la collaborazione di noti chef danesi, ha realizzato una serie di ricettari, i Leftovers Cookbook, che spiegano come riutilizzare gli avanzi dei pasti per cucinare nuovi piatti.

Negozi per la frutta brutta… ma buona Sulla falsariga dell’esperienza francese, in Germania è nata Ugly Fruits, una campagna di riabilitazione della frutta esteticamente brutta, ma nutrizionalmente buona lanciata da tre studenti.

I frigoriferi di quartiere Ancora in Germania, a Berlino, nel cortile di un condominio del quartiere di Kreuzberg sono stati collocati dei frigoriferi che ospitano cibo appena scaduto o vicino alla scadenza o avanzi e frutta e verdura esteticamente brutti. Si tratta di frigoriferi condivisi, riempiti da volontari che si occupano di raccogliere eccedenze da aziende, negozi e ristoranti, ma anche da gente comune del quartiere.

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Scherzi della natura sulla tavola Sempre in Germania, dal 2012 esiste Culinary Misfits (traduz. “Scherzi della natura”), un’azienda di catering che per realizzare i suoi piatti utilizza solo ingredienti scartati da ristoranti e supermercati per via della loro forma non convenzionale o di qualche ammaccatura.

I tesori... nei rifiuti Rubies in the Rubble è un’esperienza inglese che dimostra come è possibile evitare lo spreco di cibo e allo stesso tempo affrontare i problemi della disoccupazione e dell'esclusione sociale. Il progetto vuole realizzare un cambiamento nella comunità locale offrendo impiego a individui meno fortunati e vuole andare contro la cultura attuale dei rifiuti eccessivi, utilizzando frutta e verdura scartati per fare chutney e marmellate.

Progetto Siticibo a Novara A Novara, in alcuni istituti della città tutto quello che non viene consumato, come le colazioni o gli avanzi delle mense scolastiche, viene raccolto da un gruppo di volontari e poi, due volte alla settimana, distribuito alle associazioni che si occupano di assistenza ai poveri sul territorio. Il progetto è sviluppato in collaborazione col Banco Alimentare e dopo essersi rivolto ad aziende e ristorazione, si è allargato anche ad altre istituzioni, come le scuole (fonte: Nonsprecare).

Perché non promuovere iniziative simili anche nel tuo quartiere, nel tuo paese, nella tua città? Risultato Seguire questi consigli consente di risparmiare denaro e ridurre gli sprechi. Risparmiare tempo nel fare la spesa e nel cucinare avendo gli ingredienti giusti al momento giusto.

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LEGGI LE ETICHETTE

Perché L’etichetta è il principale strumento a nostra disposizione per avere informazioni su quello che compriamo e su tempi e modalità di conservazione e consumo.

Purtroppo non sempre le informazioni contenute nelle etichette sono esaustive o chiare soprattutto per quanto riguarda alcune voci (ad esempio quella “aromi naturali”) o la provenienza delle materie prime utilizzate (ad esempio il grano utilizzato nella preparazione della pasta) (fonte: Slow Food, 2013). Inoltre, è facile fare confusione fra data di scadenza e data entro cui è consigliabile il consumo, e questo fa sì che ci si ritrova, nel dubbio, a buttare cibo buono. “Preferibile prima” non è necessariamente “Sconsigliabile dopo”!

Come

Da consumare entro, preferibilmente da consumarsi entro

in genere si trova scritta sui prodotti da scaffalatura. Indica il periodo durante il quale il prodotto mantiene al meglio le sue proprietà prima di essere aperto. Non è quindi una data di scadenza.

Da vendere entro

sulle confezioni dei beni deperibili come carne, frutti di mare, pollame, latte. Indica al venditore per quanto può esporre il prodotto ed entro quando lo deve vendere. Una volta a casa però se lo conservi bene puoi consumarlo anche dopo qualche giorno rispetto alla data riportata sulla confezione.

Scade il utilizzata per i prodotti per bambini. In questo caso occorre consumare sempre l’alimento prima della data indicata sulla confezione.

Codice del prodotto rappresenta l’indicazione composta da una serie di lettere e numeri. A volte indica la data di confezionamento e produzione.

Se stai comprando qualcosa da consumare il giorno stesso, controlla quali sono i prodotti al supermercato più vicini alla data di scadenza. Così facendo non solo eviterai che il negozio li getti, ma potrai anche contrattare sul prezzo. Per saperne di più: Ioleggoletichetta Risultato Seguendo queste indicazioni garantirai meno sprechi in negozio e a casa tua.

fonte: DG Salute e tutela dei consumatori – Commissione europea

fonte: www.greenme.it

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INFLUENZA IL TUO NEGOZIANTE Perché Molti negozianti non sono consapevoli delle potenzialità di vendita di alcuni prodotti. Hai mai sentito dire “Non c’è domanda di questo prodotto qui”? Quando i commercianti hanno questa opinione, acquistano il prodotto in questione solo in piccole quantità e a prezzi più alti, esponendolo spesso male e causandone quindi lo spreco. Come

1. Guardati intorno al supermercato o al mercato. - Ci sono cose che veramente vorresti acquistare, ma non vedi in giro? - Chiedi al commerciante quanto gli costerebbe averle regolarmente

disponibili. 2. Chiedi al commerciante quali sono i prodotti che butta via maggiormente.

- C’è qualcosa tra questi che saresti interessato a comprare se solo lo notassi esposto?

- Discuti con il commerciate su come potrebbe esporre questi prodotti in maniera visibile prima di gettarli via.

3. Spiega ai tuoi vicini la situazione e cerca di accrescere la domanda per alcuni prodotti.

4. Azione aggiuntiva: puoi considerare l’eventualità di supportare o fondare un “club dei consumatori” per aiutare i commercianti su base regolare a favore di alimenti la cui commercializzazione e disponibilità in negozio siano ritenute essenziali per qualche valido motivo (per es. etico o salutista o ancora legato all’economia e alla cultura locali).

Alcuni punti vendita sono entrati a far parte di reti per la donazione di prodotti invenduti o non più commercializzabili ma ancora consumabili ad associazioni o altri enti attivi sul territorio a stretto contatto con i più bisognosi. Ricordati di informarti sulle attività che la catena o il negozio presso il quale ti rifornisci mette in campo per gestire questi prodotti e sensibilizza/metti a conoscenza i responsabili delle opportunità offerte da questo tipo di reti. Risultato Seguendo questi consigli può garantire una selezione di prodotti migliore e più ampia per te e meno sprechi per i negozianti.

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IN CUCINA

FAI ATTENZIONE AGLI SPRECHI Perché È facile ridurre gli sprechi ed è ancora più facile se sai quali sono i cibi che vengono gettati via più frequentemente. Come Sulla base di cosa decido che alcuni cibi devono essere buttati via? Che cosa posso cambiare nella mia spesa e nel modo di cucinare per evitare gli sprechi alimentari e per risparmiare soldi?

Tieni un registro Per una settimana scrivi tutto quello che getti via, se preferisci puoi usare il form “food waste calculator for private households” che puoi recuperare dal Web.

Tieni d’occhio la data Assicurati di interpretare bene le date riportate sulle etichette dei prodotti che possiedi in modo da non gettare cose ancora buone.

Controlla cosa getti Per esempio, butti via molto pane, frutta, verdura o latticini? Ricordati di comprare quantità inferiori dei prodotti che sprechi di più la prossima volta che vai a fare spesa, oppure ricordati di cucinarne/congelarne la metà appena arrivi a casa.

COME POSSO SAPERE SE IL CIBO CHE HO A CASA E’ DA GETTARE VIA? Latticini e maionese: assumono un cattivo odore quando perdono freschezza, se il

gusto diventa aspro allora non sono più commestibili! Le uova (fonte: Codacons), spesso riportano la dicitura “da consumarsi

preferibilmente entro il”. In ogni caso c’è un modo semplice per sapere se sono ancora buone. Immergete l’uovo in una ciotola con dell’acqua: se scende verso il fondo vuol dire che è buono, se rimane nel mezzo, significa che si può consumare entro i 2 o 3 giorni; se invece galleggia verso l’alto allora vuol dire che è scaduto.

Carne cotta o insaccati possono seccarsi se non ben conservati. All’apparenza possono sembrare cattivi, ma se hanno ancora un buon odore possono essere consumati.

Zuppe e stufati possono essere consumati solo se non hanno un odore cattivo. Tutti i cibi possono conservarsi bene nel frigo solo se posti in un contenitore.

Tuttavia ricorda di controllarne sempre l’odore prima di servirli a tavola! In tutti i casi in cui ciò è possibile, porta ad ebollizione gli avanzi di cibo cotto che

hai conservato in frigorifero o congelatore prima di consumarli. Questo ti aiuta a sterilizzare il cibo e anche ad avere la certezza che possa ancora essere consumato (fonte: European Week for Waste Reduction).

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Risultato Conoscere le tue abitudini rende più facile evitare gli sprechi e risparmiare. Aumenti la tua consapevolezza circa la quantità di cibo che sprechi ogni giorno. Ti rendi conto che ogni giorno puoi fare qualcosa per ridurre i rifiuti alimentari. Ti rendi conto di quanti soldi potresti risparmiare attraverso il monitoraggio dei rifiuti alimentari domestici. Azione importante: FOOD WASTE GAME – IL GIOCO DELLO SPRECO DI CIBO Scopri le cinque principali abitudini “anti-spreco” che le persone possono assumere per:

ridurre la quantità di cibo che buttano via;

pianificare i pasti;

scrivere la lista della spesa;

utilizzare porzioni perfette;

imparare a leggere le etichette.

Gioca online sul sito: Wiseuptowaste Visita anche le applicazioni contro lo spreco di cibo disponibili online: Magazine Expo 2015

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FAI ORDINE NELLA DISPENSA Perché Alcuni semplici cambiamenti nella tua routine possono aiutarti a mettere ordine nella tua dispensa ed evitare gli sprechi.

Come Conserva gli alimenti secondo le indicazioni riportate sulla confezione per evitarne un deterioramento anticipato. Il frigorifero ha, per ogni ripiano, una temperatura che ti permette di conservare in maniera ottimale tutti i cibi (fonte: Ministero della Salute, 2015). Ad esempio nella parte centrale del frigorifero è meglio riporre latticini e altri prodotti di pronto uso; nella parte finale invece è consigliabile sistemare carne e pesce, mentre i cassetti sono i luoghi ottimali dove riporre frutta e verdura (fonte: Think, Eat, Save, Campaign).

Fonte: Alimentipedia

- Gli alimenti non deperibili si conservano meglio se chiusi in confezioni o contenitori nei ripiani chiusi della cucina, a temperatura ambiente o in locali di deposito freschi e asciutti.

- Per la corretta conservazione degli alimenti deperibili è invece necessario

rispettare la catena del freddo e assicurarsi di pulire regolarmente il frigorifero e

sbrinare regolarmente il freezer per favorire così la giusta circolazione dell’aria e

l’omogeneità della temperatura. Per lo stesso motivo i cibi non andrebbero

appoggiati alla parete.

Per il corretto uso dei congelati è consigliabile dividere in porzioni gli avanzi, in modo da poter poi riscaldare solo la quantità che effettivamente sarà consumata e fare in modo di riscaldare bene i cibi congelati fin quando non sono molto caldi anche all’interno per eliminare i batteri che possono essersi sviluppati durante la conservazione.

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Il primo che entra è il primo che esce Ogni volta che apri qualcosa nella tua dispensa, ricordati di spostarlo nelle prime file, lasciando le confezioni ancora chiuse nella parte posteriore. Organizza gli spazi del frigo a seconda delle date di scadenza, così saprai sempre quali sono gli alimenti che per ragioni di conservazione dovrebbero essere consumati prima degli altri. Chiudilo! Il cibo se conservato nel modo giusto resta commestibile per più tempo. Anche solo coprire un piatto con un coperchio può fare la differenza. La frutta matura dura di più nel congelatore (eccezione fatta per le banane). Se consumi alimenti con confezione non richiudibile potresti, come buona regola, una volta aperti, riporli in contenitori ermetici per salvaguardarne freschezza (fonte: Ministero della Salute, 2015) . Per evitare che i cibi cotti deperiscano troppo velocemente, riponili in un contenitore chiuso in frigorifero. Evita combinazioni infelici Ad esempio, separa mele e pomodori, altrimenti questi ultimi accelereranno la maturazione. Risultato Seguendo questi consigli può avere meno sprechi e più risparmio. Un frigorifero e una credenza ordinati ti aiutano ad essere più organizzato, cucinare più velocemente e con maggiore facilità.

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QUANDO CUCINI Perché Le parti di alcuni alimenti che vengono regolarmente gettate possono invece rappresentare l’ingrediente giusto per provare nuove ricette. Come Quando utilizzi un prodotto per cucinare, cerca di usarne il più possibile. o Frutta e verdura: molti elementi nutrizionali sono contenuti nella buccia e nei gambi.

Lava bene frutta e verdura e non gettarne via la buccia. L’unica eccezione è nei casi in cui siano stati trattati chimicamente durante la coltura o la conservazione. Inoltre, la frutta matura può essere utilizzata per frullati o dessert, mentre la verdura che inizia ad appassire per zuppe o minestre (fonte: Ministero della Salute, 2015) .

o Carne, pesce e crostacei: quello che scarti può essere utilizzato per preparare zuppe o brodi.

Valuta di utilizzare i resti per un altro pasto o congelarli per un momento successivo.

A tavola servi piccole porzioni: potrai saziarti anche con gli altri piatti. Calcola le quantità giuste per adulti e bambini (fonte: Ministero della Salute, 2015) .

Salva anche gli errori culinari! Se ti capita di mettere troppo sale, spezie o bruciare quello che stai cucinando, non gettare via tutto, puoi ancora salvare il tuo pasto! Ci sono dei trucchetti per risolvere la situazione, ad esempio nel caso in cui la zuppa sia troppo salata puoi allungarla con l’acqua, e aggiungere una mezza patata. Oppure nel caso di zuppe bruciate, puoi travasare il tutto in una nuova pentola, aggiungendo una patata pelata che andrà ad assorbire il sapore di bruciato (fonte: Progetto Love Food Hate Waste). Risultato Seguendo questi consigli potrai avere meno sprechi, più risparmio di denaro e un menu più ricco. In cucina non c’è spazio per gli scarti! Di commestibile non ci sono solo le parti nobili degli alimenti. La patata ha la polpa, ma anche la buccia e questa non è uno scarto, così come i gambi degli asparagi o quelli dei funghi. Tutto può essere utilizzato e anche con una grossa gioia per il nostro palato. Azzerare gli sprechi in cucina significa risparmiare almeno il 20% sulla spesa.

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GLI AVANZI Perché Alcune delle migliori ricette al mondo hanno avuto origine dall’utilizzo degli avanzi. Se sei abituato a gettare molti avanzi, potresti risparmiare e ridurre i rifiuti inventando nuove ricette partendo dagli avanzi che hai a disposizione. Come Pensa prima di andare a fare la spesa

1. C’è qualcosa che mi è avanzato da qualche giorno, che potrei mangiare a pranzo o a cena?

2. Se non ho voglia di mangiare quello che c’è nel frigorifero e non ne ho bisogno per cucinare, posso congelarlo per utilizzarlo in un secondo momento?

3. Posso usare qualcosa che ho nel congelatore per cucinare oggi? Tenere una lista delle cose presenti in frigorifero o nel congelatore potrebbe aiutarti.

Ama i tuoi avanzi! Utilizza gli avanzi per preparare dei nuovi piatti. Pensa ad esempio alla pappa al pomodoro o a un risotto. ● Cerca ricette con ingredienti che ti sono avanzati (fonte: Nonsprecare; Buttalapasta). ● Scegli almeno una sera a settimana in cui utilizzi le cose che hai a casa. Controlla cosa

c’è nel frigorifero e nella dispensa. Ad esempio, in molti paesi il lunedì è la giornata dedicata a terminare quanto avanzato dal fine settimana.

● Controlla se il tuo supermercato propone ricette con avanzi. Conservalo! Hai molta frutta o verdura e non sai cosa farne? Se la congeli o la imbottigli ti durerà molto di più. Metterla sotto aceto può essere un’altra buona alternativa. Sappi che come regola generale, puoi congelare praticamente tutto, ma ricorda che una volta scongelati gli alimenti devono essere consumati nelle successive 24 ore (fonte: Nonsprecare). Se sei al ristorante e ti avanza del cibo o del vino, non farlo buttare! Chiedi piuttosto al ristorante di farti mettere da parte gli avanzi per portarli a casa. In questo modo eviterai di pagare inutilmente per del cibo cucinato e non consumato. Metti in circolo ciò che non usi o mangi Hai alimenti a casa che non mangerai mai? Donali prima che scadano. Fai qualche ricerca per capire quali mense ci sono nel tuo vicinato. Oppure informati se è attiva una piattaforma di scambio cibo nella tua città o nel tuo quartiere (fonte: Progetto Scambiacibo)! Esistono alcune buone pratiche in merito, come ad esempio:

- AVANZI DI POPOLO

E’ una piattaforma che permette la condivisione, tra cittadini, di cibo avanzato. Si tratta di un sistema che funziona tramite la registrazione degli utenti che hanno

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successivamente la possibilità di mettere a disposizione cibo (non trasformato) avanzato. Questo sistema di scambio e di condivisione è già attivo in molti altri paesi europei, come la Germania e si sta avviando anche in Italia.

- LAST MINUTE MARKET

Last Minute Market è una società spin-off dell'Università di Bologna nata nel 1998 come attività di ricerca. Dal 2003 diventa realtà imprenditoriale ed opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. Last Minute Market si è sempre occupato di analizzare tutti i passaggi delle filiere agroalimentari e individuare dove e perché si originano gli sprechi, mettendo a punto nel 2000 il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata. I modelli logistico-organizzativi adottati permettono di recuperare in totale sicurezza tutte le tipologie di prodotto, inclusi i prodotti che rientrano nelle categorie dei “freschi” e “freschissimi”. LMM infatti NON gestisce direttamente i prodotti invenduti, non ha magazzini né mezzi propri per il ritiro. LMM permette l’incontro diretto tra “domanda” e “offerta” e si occupa della scrupolosa messa in sicurezza di tutte le fasi del sistema.

- BANCO ALIMENTARE

Organizzazione senza fini di lucro che raccoglie le eccedenze delle produzioni agricole, delle industrie alimentari e della grande distribuzione e le ridistribuisce a associazioni ed enti caritativi. Anche i privati possono aiutare l’associazione, sia economicamente che attraverso il volontariato.

- IFOOD SHARE

Piattaforma online per la condivisione del cibo. I donatori, dal comune cittadino fino alla piccola e grande distribuzione e alle aziende agricole, possono mettersi in contatto con i beneficiari per mettere a disposizione il cibo in eccedenza. I contatti tra gli iscritti avvengono attraverso un sistema di messaggistica interna.

- RATATOUILLE (lingua inglese)

Piattaforma online per la condivisione del cibo. Lasciando la propria email è possibile ricevere o inviare segnalazioni di cibo in eccedenza per condividerle con altri utenti.

- FOOD SHARING LAB (lingua inglese)

Piattaforma che offre la possibilità di avviare un sito di condivisione del cibo a livello cittadino, di quartiere o per una comunità di amici e conoscenti.

- PROGETTO “BUON FINE” e “BRUTTI MA BUONI” di Coop Italia Il progetto "Buon Fine" dona prodotti integri e commestibili ma vicini alla scadenza e quindi non vendibili a associazioni no profit che operano sul territorio, molto spesso in prossimità dei punti vendita, e che li utilizzano direttamente, realizzando pasti quotidiani per i loro assistiti.

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In questo modo si realizza una filiera virtuosa a km zero contro lo spreco alimentare.

- PROGETTO “QUEL CHE C’E’” Sito internet che commercializza a prezzi scontati prodotti alimentari vicini alla data di scadenza consigliata.

- Iniziative “A IMPATTO ZERO” della ristorazione per il recupero degli avanzi di cibo

e vino lasciati dalla clientela (è il caso delle campagne italiane Il buono che avanza in Lombardia e Buta stupa in Piemonte, o della campagna Portami via dell’Associazione Italiana Sommeliers).

- Progetto “LAST MINUTE SOTTO CASA”

I negozianti, attraverso il sistema, possono mettere in vendita a prezzi convenienti la merce fresca che rischia di avanzare. Le persone iscritte possono approfittarne Il meccanismo è semplice. Gli iscritti indicano a quale distanza da casa loro (o dall’ufficio o dalla casa di vacanza) deve essere collocato il negozio e da quali tipologie di negozio (panetteria, gastronomia, pescheria, macelleria etc.) vogliono ricevere le proposte d’acquisto. Quando il negoziante mette in vendita la merce, gli utenti ricevono in tempo reale l’offerta per le categorie indicate e possono recarsi nei negozi più vicini per fare la spesa.

- S-CAMBIACIBO

Anche in questo caso, si tratta di un sistema che consente agli iscritti di condividere ciò che altrimenti sarebbe buttato. L’utente fotografa il prodotto indicando la data di scadenza. Una mappa geolocalizza il prodotto e, via email, mette in contatto chi offre con chi cerca. L’idea è nata da sette ragazzi di Bologna, tutti sotto i trent’anni, che aiutano così la realizzazione di un “frigorifero comune”.

Risultato Seguendo questo consigli riesci a ridurre gli sprechi e le tue spese e, ovviamente, avrai la sensazione di aver fatto una cosa giusta.

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RIFIUTI

TRASFORMA I RIFIUTI IN RISORSE Perché Non importa se abiti in una grande città o in un piccolo paese. Dobbiamo tutti imparare a gestire meglio i nostri rifiuti. Le risorse che abbiamo per vivere non sono tutte rinnovabili ed è quindi indispensabile recuperare e riciclare. Avrai sempre dei rifiuti a casa, Quindi, come gestire i tuoi rifiuti organici? Come Il miglior modo per trattare i rifiuti organici è il compostaggio, ovvero il loro utilizzo per la creazione di nuovo terreno.

Forse lo puoi spedire al servizio di compostaggio della tua zona? In alcuni Comuni, l’amministrazione locale si prende l’incarico di gestire un sistema di compostaggio, in questo caso dovrai semplicemente mettere i tuoi rifiuti nelle apposite buste. In questi casi spesso anche il gas metano che viene rilasciato durante il processo di compostaggio viene utilizzato.

Fai il compostaggio a casa Inizia a fare il compost nel tuo giardino, sul tuo balcone o anche sotto al lavandino (fonte: Nonsprecare; Greeenme; Consorzio Italiano Compostatori). potrai così concimare il tuo giardino e le tue piantine con il compost, risparmiando denaro. Ci sono molte soluzioni disponibili, sia per il compostaggio esterno che per quello all’interno dell’abitazione, oppure potresti provare a farne uno tutto tuo. Controlla sempre le normative locali riguardo il compostaggio per essere certo di non attirare ratti, scarafaggi o altri animali ed insetti. Esempio: COSA E COME COMPOSTARE

Le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organico biodegradabile, ovvero aggredibili dai microrganismi. Vanno invece evitati i rifiuti non biodegradabili, o ancora contaminati da sostanze pericolose, tossiche o nocive.

Vetro, plastica, carta, barattoli di latta o alluminio, ecc. seguono la strada della raccolta differenziata.

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Consigli per il compostaggio. Fonte: Consorzio Italiano Compostatori

Dona il cibo scaduto! Un’alternativa consiste anche nel donare resti di cibo organico a fattorie che possano utilizzarlo per nutrire gli animali. Molti piccoli agricoltori sarebbero ben felici di ricevere questo tipo di alimenti, quindi nel caso in cui vicino a te abiti un allevatore o ci sia un mercato di agricoltori prova ad informarti e proporre il tuo contributo. Risultato Il compostaggio riduce enormemente la quantità di rifiuti spediti alle discariche o agli inceneritori. Fa risparmiare denaro alla comunità e a te per la raccolta dei rifiuti. Inoltre riduce le emissioni di metano dovute alla cattiva gestione di questo tipo di rifiuti. E, cosa più importante di tutte, contribuisce a sostenere il ciclo naturale degli alimenti, facilitando il ritorno delle componenti nutrizionali al suolo e riducendo il bisogno di fertilizzanti artificiali.

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RICETTE ANTI SPRECO

ESEMPIO DI DUE RICETTE 100% SCARTI (fonte: Ideegreen) 1. DADO GRANULARE PER BRODO Ingredienti

Bucce di carota

Foglie di sedano

Basilico, prezzemolo

Bucce di pomodoro

Foglie esterne e radici di cipolla

Bucce di peperone

Sale grosso (metà del peso delle verdure utilizzate)

1 spicchio di aglio

Con meno di un euro, possiamo preparare un barattolino di dado granulare di verdure. Se non avete abbastanza scarti, man mano che li producete, conservateli in freezer fino a quando non ne avrete a sufficienza. Tutte le bucce e le foglie devono essere lavate e tagliate grossolanamente. Le verdure dovranno essere stufate con le erbe aromatiche e il sale. Quando tutto il liquido sarà evaporato dalla pentola e resteranno solo i prodotti vegetali, poneteli nell’essiccatore oppure stendetele bene al sole o nel forno. Le verdure devono perdere del tutto l’umidità. 2. CONCENTRATO DI FUNGHI Cosa ne pensate di un concentrato di funghi per aggiungere alle pietanze quel gustosissimo sapore di bosco? Anche questo può essere preparato utilizzando quelli che molti definiscono scarti. Per questa ricetta vi occorrerà:

1 cucchiaio di sale

Gambi e parti di scarto di 500 grammi di funghi

Come per il brodo, i funghi vanno stufati e l’acqua va fatta evaporare. Anche questa volta avrete bisogno di un essiccatore oppure, in alternativa, potete far seccare i funghi stufati al sole per circa 4 o 5 giorni oppure nel forno. Una volta seccati, i funghi andranno messi nel mixer fino a ottenere una polvere. Questo sarà il vostro concentrato di funghi da poter aggiungere alle tagliatelle, al pane, alle focacce e per arricchire il sapore di qualsiasi altra pietanza. COME RICICLARE IL PANE RAFFERMO Se la ricetta delle bruschette è molto conosciuta, lo è di meno quella dei canederli. Per riciclare il pane raffermo, la preparazione dei canederli si presta particolarmente: non importa se il pane è a tocchetti, a fette, già tagliato o se si tratta di panini… il risultato sarà un nuovo rotolo di “pane” da arrostire (o rosolare) e consumare con delle grandi varietà di condimenti e cremine: crema di carciofi, crema di funghi, pesto… Il procedimento è piuttosto lungo perché prevede tempi di riposo di un’ora e cottura di 30 minuti.

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Per riciclare il pane raffermo e impiegarlo per la preparazione dei canederli occorre aggiungere gli ingredienti elencati qui di seguito. Per 5 panini raffermi servirà:

1 cipolla di media grandezza

200 ml di latte

1 cucchiaio di olio

2 uova

Sale

Pepe nero

Noce moscata grattugiata

Procedimento: Per preparare i canederli con pane raffermo serviranno, oltre ai classici utensili da cucina, anche un panno di cotone privo di coloranti e dello spago. Ecco come proseguire: 1) Scaldate il latte. Tagliate il pane a cubetti e ammollatelo nel latte. 2) Sbucciate la cipolla e tagliatela finemente aggiungendo l’olio d’oliva. Impastate il pane con le uova e la cipolla. Condite con il sale, il pepe e la noce moscata grattugiata. 3) Coprite e lasciate riposare il composto per un’ora. 4) Con la pasta di pane, formate due rotoli e metteteli in un panno legando saldamente le due estremità. 5) In un pentolino abbastanza capiente da contenere i rotoli, portate un po’ d’acqua a ebollizione e lasciate cuocere i rotoli per circa 30 minuti. 6) A cottura ultimata, togliete i canederli dall’acqua e rimuovete il panno. Lasciate intiepidire i canederli e poi tagliateli in dischi dallo spessore di circa 2 cm. I canederli vanno fatti rosolare in padella con un po’ di burro, oppure, in alternativa, possono essere arrostiti in padella antiaderente. Per servirli, adagiate i canederli su un piatto e condirli con salsa di funghi pepata e guarnita con del prezzemolo fresco tagliato grossolanamente. COME UTILIZZARE LE FOGLIE ESTERNE DEL CARCIOFO Le punte del carciofo e le foglie esterne possono essere “salvate” e dare vita a una gustosa crema di carciofi. Ecco come preparare la crema di carciofo con gli scarti: In un pentolino a parte, mettete a bollire un po’ d’acqua salata. A fuoco vivo: fare riscaldare dell’olio e mettete a soffriggere un trito di cipolla e le foglie esterne del carciofo, fate rosolare e aggiungete un pizzico di sale. Quando le foglie inizieranno a dorarsi, aggiungete l’acqua bollente e abbassate subito il fuoco. Fate sobbollire. A fine cottura, scolate le foglie di carciofo mettendo da parte l’acqua. Ponete le foglie di carciofo in un frullatore e azionatelo alla massima potenza. Aggiungete un filo d’olio e se necessario, aggiungete anche un po’ d’acqua di cottura (solo se il composto è troppo denso). Aggiungete un cucchiaio di parmigiano. Per concludere, filtrate il composto in un colino rimuovendo la parte più fibrosa. Questa crema di carciofi può essere usata come condimento o come crema per insaporire crostini di pane. Per renderla più densa, potete riscaldarla ulteriormente sul fuoco rimuovendo l’acqua superflua.

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COME RICICLARE LE BUCCE DI PATATA Molti dei nutrienti delle patate sono contenuti proprio nelle bucce. L’alto contenuto di potassio rende le bucce di patata perfette per la preparazione di tisane atte a combattere la ritenzione idrica. Per la preparazione, basterà far bollire in 1/4 di litro d’acqua le bucce di un paio di patate grandi. Poi bisognerà semplicemente filtrare bene e bere il decotto. Le bucce delle patate possono essere riciclate anche in padella! Nella puntata del programma RAI “Uno Mattina in Famiglia” è stata realizzata una ricetta del tutto speciale, oggi ve la riproponiamo con qualche variante. Bucce di patate croccanti, gli ingredienti:

Bucce di 1 kg di patate bio

Sale

Peperoncino (opzionale)

Olio evo

1 spicchio d’aglio

2 fette di pane secco (vecchio di almeno 2-3 giorni!)

Rosmarino e/o formaggio pecorino (opzionale)

Procedimento: Asciugate grossolanamente le bucce di patate e tagliate il pane a cubetti. In una padella scaldate 2 cucchiai d’olio e fate dorare il pane. Quando questo sarà croccante mettetelo da parte. Versate un altro cucchiaio d’olio, fate riscaldare e aggiungete lo spicchio d’aglio. Aggiungete le bucce di patate e fatele dorare, fin quando non saranno croccanti. Condite le patate con sale, peperoncino e origano. Unite il pane e mescolate. Per guarnire, aggiungete qualche scaglietta di formaggio e del rosmarino tritato. Per un piatto più leggero, potete mescolare le bucce di patate con un filo d’olio d’oliva, sale e aglio in polvere. Porre il tutto nel forno per almeno 20 minuti. RICETTE PER NON SPRECARE GLI AVANZI DI CARNE > PASTA CON POLLO E ZUCCHINE Una prima possibilità è tramutare i vostri avanzi nell’ingrediente di un condimento per una pasta dal sapore delicato. Radunate la carne rimasta e sminuzzatela finemente con un coltello o con l’aiuto di un mixer. Quindi prendete 1-2 zucchine: lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle. Nel frattempo mettete sul fuoco l’acqua per cuocere la pasta (le mezze penne sono perfette). In una padella con un filo d’olio fate saltare le zucchine aggiungendo una manciata di prezzemolo tritato; quando avranno raggiunto la giusta consistenza unite il pollo, fate cuocere a fuoco basso mescolando per 3-4 minuti, e quindi aggiustate il tutto con sale e pepe. Aggiungete la pasta scolata al dente e fate amalgamare bene il composto prima di servire. > POLPETTE VIVACI CON AVANZI DI POLLO Gli avanzi di pollo possono diventare anche la base di un impasto per saporite polpette, più o meno sostanziose a seconda degli altri ingredienti che volete aggiungervi. Per prima cosa sminuzzate il pollo in pezzi molto piccoli e mettetelo in una ciotola. Aggiungete un uovo e arricchite con sale e noce moscata (potete usare anche un cucchiaio

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di senape se preferite gusti più intensi). Ora amalgamate tutto con l’aiuto di una forchetta. Quello che otterrete sarà la base del vostro ripieno, da arricchire a vostro piacimento, ad esempio con degli spinaci o una patata lessati, dei cubetti di salumi o una spolverata di formaggio grattugiato. Con il composto ottenuto formate delle palline, passatele nel pangrattato e quindi cuocetele uniformemente in padella con dell’olio dei semi. Eliminate l’unto in eccesso scolandole su un foglio di carta assorbente e portatele in tavola ben calde. > POLPETTE DI CARNE AL SUGO Ingredienti:

● Pane avanzato che avete in casa

● Un bicchiere di latte

● 500 grammi del vostro macinato autoprodotto

● 1 uovo

● Aglio, sale e pepe, noce moscata q.b. ● Un barattolo di sugo di pomodoro

● Olio extravergine di oliva

Procedimento: Inzuppate i resti del vostro pane – meglio se integrale – nel latte, e uniteli alla carne trita e all’uovo, agli spicchi d’aglio (per aromatizzare); spolverate di sale, pepe e noce moscata per insaporire. Amalgamate per bene il tutto in una terrina e fate delle palline con le mani. Per i buongustai, passate le polpette nei semi di sesamo o di papavero. In un pentolino a parte, scaldate il sugo di pomodoro arricchendolo con un velo di rosmarino e un filo d’olio extravergine d’oliva. Versate il sugo una volta caldo in una ciotolina, e adagiateci sopra le vostre polpette. FRITTATA DI PASTA AVANZATA (Fonte: Associazione Agora Macerata) Ingredienti:

4 uova 300 gr di pasta avanzata Parmigiano grattugiato Una noce di burro 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva Sale Pepe

Procedimento: 1. Sbattere in una ciotola le uova, unendo il parmigiano, il sale e un pizzico di pepe. 2. Quando la base della frittata è pronta, unire la pasta che è bene tirare fuori dal

frigorifero un po’ di tempo prima. 3. Mescolare molto bene, perché la pasta deve essere perfettamente amalgamata con

l’impasto a base di uova. 4. In una padella grande mettere un po’ di olio, far riscaldare e versare all’interno il

composto, che dovrà cuocere ben bene fino a quando il primo lato non sarà dorato. 5. A questo punto, usando il coperchio o un piatto, occorre girare la frittata e aspettare

che cuocia anche dall’altra parte.

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TORTA ALLE PERE E CANNELLA PER NON SPRECARE LA PASTA MISTA AVANZATA Ingredienti (per 6 persone):

60 gr di pasta mista lessata e frullata da cui otterrete circa 180 gr di frullato di pasta 3 pere 2 cucchiai di succo di limone 1 cucchiaino di cannella in polvere 130 gr di zucchero + 1 cucchiaio 2 tuorli 2 albumi 80 gr di fecola

Procedimento: 1. Lessare la pasta in acqua non salata e poi frullarla aggiungendo acqua di cottura fino a quando non si ottiene un composto morbido. Metterlo da parte e procedere con la preparazione. 2. Sbucciare le pere e poi tagliarle a pezzetti, riponendole in una ciotola e condirle con il succo del limone. 3. Montare il burro con lo zucchero fino a renderlo spumoso e poi unire i tuorli ben freddi. Sempre montando, aggiungere anche la purea di pasta e la fecola setacciata. 4. Montare gli albumi e poi unirli con una spatola al composto. Infine versare le pere e mescolare con cura. 5. Imburrare e infarinare la teglia, versare l’impasto, infornare a 170°C, senza ventilazione, per circa 35 minuti ed ecco pronta la torta alle pere preparata con la pasta avanzata. POLPETTE ALLA POVERELLA, VARIANTE PUGLIESE: Preparazione per 4 persone:

- Bagnare con acqua 300 gr di pane raffermo affinché si ottenga la consistenza di un impasto da forno;

- Aggiungere 3 uova fresche, 2 spicchi d'aglio sminuzzati, prezzemolo tritato un cucchiaino da caffè di sale.

- 100 gr di formaggio vaccino stagionato. Impastare sino ad ottenere la consistenza idonea e procedere nella lavorazione manuale delle polpette.

- Immergere le polpette in un sughetto di pomodoro bollente non molto denso, già prima soffritto in cipolla e olio extravergine di oliva, e procedere alla cottura per circa 15 minuti (sincerarsi dell’avvenuta cottura).

- servire con abbondante sugo e aggiungere un cucchiaio di farinella a bordo piatto. (Si può anche evitare di aggiungere la farinella se non si ha a disposizione).

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PIZZA CON AVANZI DI POLENTA Impastare la polenta avanzata con una quantità di farina “0” sufficiente per permettere la manipolazione. Stendere il composto ottenuto su un piatto per la pizza unto con olio o coperto con carta da forno. Condire con gli ingredienti preferiti come se fosse una pizza. Si suggerisce di usare solo mozzarella/formaggio se la polenta utilizzata era già condita con ragù. Cuocere in forno a 180°C finché il bordo della pizza di polenta non risulta croccante. SUGO CON POLLO AVANZATO E FUNGHI Soffriggere poca cipolla, aggiungere i funghi freschi o surgelati. Quando i funghi saranno cotti, aggiungere il pollo avanzato sminuzzato. Cuocere la pasta preferita (meglio se corta), scolarla al dente e ripassarla in padella con il sugo. FRITTATA CON AVANZI DI VERDURE Sminuzzate le verdure. Preparare la frittata come di consueto (in questo caso si potrebbe aggiungere un po’ di soffritto di cipolla per dare un gusto più deciso). Quando le uova cominceranno ad addensare, aggiungere le verdure e mescolare. Cuocere finché la frittata non ha raggiunto la compattezza desiderata. La proporzione tra uova e verdure è: 1 uovo/125g di verdure. GÂTEAU DI PURÈ E PROSCIUTTO COTTO AVANZATI Mescolare insieme il purè avanzato (almeno per 3 persone) con 1 hg di prosciutto cotto a dadini, 1 uovo, 100 gr di mozzarella/scamorza, un pizzico di noce moscata e/o pepe, una spolverata di parmigiano e sale (quanto basta). Sistemare in una teglia da forno, spolverare con pangrattato e cuocere in forno a 180°C per 25 minuti circa. Per una crosticina dorata, si può accendere il grill gli ultimi 3-4 minuti. HAMBURGER DI CECI AVANZATI Frullare 250g di ceci, mezzo scalogno tritato, 1 cucchiaino di senape, 1 uovo, 1 fetta di pancarré a cubetti, sale e pepe (quanto basta). Quando la massa sarà granulosa, mettere da parte metà composto e frullare a crema la restante parte. Amalgamare il tutto e creare piccoli hamburger da cuocere su una bistecchiera ben calda, rigirandoli su entrambi i lati. FRITTATA DI SPAGHETTI Tagliuzzare gli spaghetti al pomodoro avanzati. Unire 2 o 3 uova con parmigiano. Fare una frittata con il tutto. COMPOSTA DI CIPOLLE ROSSE Tagliare le cipolle a dadini e cuocere con sale, olio, zucchero e aceto rosso per 30 minuti. Dopo aver raffreddato, frullare il tutto ormai addensato. Da utilizzare per accompagnare i formaggi.

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GLOSSARIO: CIBO E SPRECO

DEFINIZIONE FONTE

ACQUA NASCOSTA

La quantità di acqua necessaria a produrre un particolare tipo di cibo. Ad esempio, occorrono circa 13.600 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di manzo http://environment.nationalgeographic.com/environment/freshwater/embedded-water/, comprendendo sia l'acqua necessaria per crescere i cereali e l'erba per nutrire gli animali, sia l'acqua bevuta, che l'acqua necessaria per trasformare la carne e farne un prodotto alimentare.

http://www.endfoodwastenow.org/index.php/resources/miscellaneous-1

AGROSELVICOLTURA

Sistema di gestione del terreno che prevede la coltivazione del bosco, combinando colture agrarie e/o attività zootecniche con piante legnose perenni (alberi arbusti ed affini).

https://socioambientale.wordpress.com/sistemi-agroforestali-e-comunita/il-concetto-di-sistema-agroforestale/

COMPOST

Il compost è il prodotto che risulta da un processo di decomposizione naturale di materiale organico.

http://www.endfoodwastenow.org/index.php/resources/miscellaneous-1

PERDITE ALIMENTARI

Perdita di derrate alimentari che vengono danneggiate, sia questo evitabile o meno. La perdita inevitabile include la perdita dovuta ai parassiti, alle malattie, alle condizioni metereologiche.

http://www.endfoodwastenow.org/index.php/resources/miscellaneous-1

RACCOLTE ALIMENTARI Raccolta di cibo commestibile per la distribuzione a categorie svantaggiate.

http://www.endfoodwastenow.org/index.php/resources/miscellaneous-1

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SCARTI DI CIBO

Resti alimentari scartati durante la trasformazione dei prodotti alimentari. Ossa e grasso sono esempi di scarti del processo di trasformazione della carne.

http://www.endfoodwastenow.org/index.php/resources/miscellaneous-1

SPRECO ALIMENTARE DOMESTICO

Spreco evitabile o potenzialmente evitabile (perdite durante la preparazione dei piatti, cibo cucinato in eccesso e non mangiato), sommando sprechi e avanzi, e comprendendo sia scarti ancora commestibili (ad esempio: fette di pane, pezzi di frutta, carne) che scarti che solo alcuni consumano (ad esempio: bucce di mela, crosta del pane). Si tratta di uno spreco legato ai comportamenti. Oltre a ciò esiste uno spreco alimentare non commestibile (torsolo di mele, gusci di uova, bucce di ananas)

WRAP (2009) Household Food and Drink Waste in the UK, WRAP, United Kingdom <<http://www.wrap.org.uk/content/report-household-food-and-drink-waste-uk>> FAO (2011), Global food losses and food waste, FAO, Rome.P. 2 United States Environmental Protection Agency, 1997. Measuring Recycling: A Guide for State and Local Governments. EPA530-R-97-011, Washington DC. P. 11 CalRecycle - California Department of Resources Recycling and Recovery, (2009), Food Waste Composting Regulations White Paper California Integrated Waste Management Board <<http://www.calrecycle.ca.gov/LEA/Regs/Review/FoodWastComp/FoodWastcomp.pdf>> WRAP (2009) Household Food and Drink Waste in the UK, WRAP, United Kingdom <<http://www.wrap.org.uk/content/report-household-food-and-drink-waste-uk>>

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CONCLUSIONI

INVITA ALTRI AD AGIRE RIUTILIZZARE – Verificare se nel proprio territorio è possibile avviare iniziative di recupero degli sprechi (distribuzione a persone svantaggiate, impiego degli sprechi come mangime, etc…). COOPERARE PER RISPARMIARE – Fare lobby presso le istituzioni e i produttori locali perché vengano favoriti accordi di filiera tra agricoltori, produttori e distributori per promuovere una più corretta gestione dell’offerta alimentare. Chiedere agli enti locali di adottare la Carta per una rete di enti territoriali a Spreco Zero (fonte: Slow Food, 2012), ovvero un impegno concreto degli amministratori per ridurre gli sprechi sul territorio comunale (fonte: Carta Spreco Zero). INFORMARE PER EDUCARE – Promuovere attività formative non formali e informali per rendere i consumatori consapevoli dello spreco ed insegnargli come rendere più sostenibili l’acquisto, la conservazione, la preparazione e lo smaltimento del cibo. INNOVAZIONE SOCIALE – Promuovere l’innovazione sociale nel campo del contrasto allo spreco alimentare, attraverso, ad esempio, l’introduzione di bandi e misure di finanziamento, o il superamento delle barriere normative che ostacolano la nascita di iniziative dal basso (privato sociale, auto-imprenditorialità, comunità di cittadini, comitati di strada, etc...) per la sensibilizzazione in merito alla prevenzione degli sprechi alimentari (fonte: Ecoscienza, 2014). CONDIVIDERE LE ESPERIENZE – Condividere esperienze positive contro lo spreco all’interno delle proprie comunità di riferimento (famiglie, amicizie, associazionismo, etc..) per incoraggiarsi a vicenda ad adottare stili di vita più sostenibili superare eventuali barriere che ostacolino l’adozione di nuovi comportamenti. Coinvolgere bambini e giovani insegnando loro una sobrietà che non coincide con la rinuncia, ma col rifiuto dell’eccesso (fonte: Pubblicità progresso, 2015).

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PER SAPERNE DI PIÚ VISITA IL NOSTRO SITO http://wp4.ineuropa.info/po-fact/ in italiano ed il sito del progetto su http://globalactionplan.com/fact Consulta la biblioteca virtuale di FAct! Contatti: InEuropa srl Barbara Grazzini e Lara Natalini www.ineuropa.info [email protected] Ringraziamenti: Giulia Letizia Spezzani Associazione Culturale Agorà - Macerata Angela Piscitelli e Pasquale DiSarno Riccardo Geminati Paolo Luciani Marco DemartinMazzalon

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BIBLIOGRAFIA Albè Marta, Come essiccare la frutta in casa senza comprare un essiccatore, (2013), http://www.greenme.it/mangiare/cucina/10196-essiccare-frutta-senza-essiccatore Banco Alimentare in Italia, http://www.collettaalimentare.it/; http://www.bancoalimentare.it/it Buttalapasta, Ricette con gli avanzi, http://www.buttalapasta.it/s/ricette-avanzi/ California Department of Resources Recycling and Recovery, (2009), Food Waste Composting Regulations White Paper California Integrated Waste Management Board, http://www.calrecycle.ca.gov/LEA/Regs/Review/FoodWastComp/FoodWastcomp.pdf Centro tutela dei consumatori, Prodotti alimentari, etichettatura e conservazione, http://www.centrotutelaconsumatori.it/20080204132843/Prodotti_alimentari_etichettatura_e_conservazione.html Codacons, La carta d’identità delle uova, http://www.codacons.piemonte.it/alimentazione/Etichettatura%20uova.htm Commissione europea, (2007) – Direzione Generale Salute e tutela dei consumatori, Come leggere un’etichetta, http://ec.europa.eu/dgs/health_food-safety/information_sources/docs/ca/how_to_read_label_2007_it.pdf Consorzio Italiano Compostatori, Manuale di compostaggio domestico, (2014), http://www.compost.it/per-i-cittadini/63-active/588-manuale-di-compostaggio-domestico.html European Week for Waste Reduction, http://www.ewwr.eu/docs/PTD/PTDs_2014_stop_food_waste_tips_4_useby.pdf FAO (2011), Global food losses and food waste, FAO, http://www.fao.org/docrep/014/mb060e/mb060e.pdf Greenme, Come costruire la compostiera da balcone fai da te, (2011), http://www.greenme.it/abitare/eco-fai-da-te/4725-come-costruire-la-compostiera-da-balcone-fai-da-te Ilfattoalimentare, Frutta e verdura brutta, ma buona a prezzi scontati. Successo dell’iniziativa dei supermercati francesi Intermarchè, (2014), http://www.ilfattoalimentare.it/frutta-e-verdura-brutta-scontata.html Magazine Expo 2015, Sei mesi di Expo 2015 (2015), http://magazine.expo2015.org/cs/Exponet/it/sostenibilita/e-ancora-buono--dieci-iniziative-contro-lo-spreco-di-cibo- Mariani Marina, La conservazione degli alimenti, http://www.dimensionidiverse.it/download/conservazione-degli-alimenti.pdf

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Ministero della Salute, Direzione Generale della comunicazione e dei rapporti internazionali, Ufficio III Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, (2015), Stop allo spreco di cibo. Consigli per ridurre lo spreco alimentare, http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_256_allegato.pdf Nonsprecare, Buone pratiche a scuola: a Novara il cibo non si getta, http://www.nonsprecare.it/buone-pratiche-scuola-novara-cibo Nonsprecare, Come costruire la compostiera da balcone fai da te, http://www.nonsprecare.it/come-costruire-la-composteria-da-balcone-fai-da-te; Nonsprecare, Consumare le banana troppo mature: 5 ricette semplici e gustose, http://www.nonsprecare.it/ricette-usare-banane-troppo-mature Nonsprecare, Cucina degli avanzi, http://www.nonsprecare.it/sezione/mangiare/cucina-degli-avanzi Nonsprecare, Tante idee e ricette per non sprecare le bucce della frutta e gli scarti della verdura, http://www.nonsprecare.it/come-riutilizzare-bucce-arancia-limoni-frutta-verdura Slow Food, (2015), Documento di posizione sulle perdite e gli sprechi alimentari, http://www.slowfood.com/sloweurope/wp-content/uploads/ITA-position-paper-foodwaste.pdf Slowfood, (2013), Quando fai la spesa usa la testa!, http://www.slowfood.com/sloweurope/wp-content/uploads/ita_guida_consumo_b1.pdf Slow Food Italia in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, (2012), Il nostro spreco quotidiano. Come smettere di buttar via cibo e risorse, http://www.slowfood.it/wp-content/uploads/blu_facebook_uploads/2014/09/sprechi_dp_1_.pdf Think, Eat, Save Campaign, http://www.thinkeatsave.org/index.php/be-informed/storage Progetto Love Food Hate Waste, hints and tips, http://www.lovefoodhatewaste.com/hints-and-tips Progetto Scambiacibo, http://www.scambiacibo.it/about/ United States Environmental Protection Agency, 1997. Measuring Recycling: A Guide for State and Local Governments. EPA530-R-97-011, Washington DC http://webapp1.dlib.indiana.edu/virtual_disk_library/index.cgi/4928837/FID3050/Pdfs/guide1.pdf WRAP (2009) Household Food and Drink Waste in the UK, WRAP, United Kingdom, http://www.wrap.org.uk/content/report-household-food-and-drink-waste-uk


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