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Rosarium 2002-01

Date post: 25-Mar-2016
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Rosarium 2002-01
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Movimento Domenicano del Rosario - provincia “S. Domenico in Italia” 1/2002 Spedizione Abb. Post. - Art. 2 Comma 20 lettera C - Legge 662/96 - Filiale di Bologna - Anno XXXVI - n.1 - I trimestre
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Page 1: Rosarium 2002-01

Movimento Domenicano del Rosario - provincia “S. Domenico in Italia”

1/2002

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ROSARIUMPubblicazione trimestrale del

Movimento Domenicano del Rosario

Proprietà:Provincia Domenicana Utriusque LombardiaePiazza San Domenico 13 - 40121 BOLOGNA

Direttore ResponsabileOrazio D’Amato

Autorizzazione al Tribunale di Bolognan. 3309 del 5/12/1967

Rivista fuori commercioLe spese di stampa e spedizione sono

sostenute da tutti gli amici

Anno 35°- n. 1finito di stampare il 6 febbraio 2002

stampa:

Tipolitografia Angelo Gazzaniga s.a.s.

Milano - via P. della Francesca 38

Amministrazione:Movimento Domenicano del Rosario

Via IV Novembre 19/E43012 Fontanellato (PR)

Tel. 0521822899Fax 0521824056

e-mail [email protected]

CCP. 22977409

Direttore amministrativo:P. Mauro Persici o.p.

tel. 0521829903 oppure 3355938327

Collaboratori:P. Riccardo Barile o.p.

P. Bernardo Gianluigi Boschi o.p.P. Giovanni Cavalcoli o.p.

P. Roberto Coggi o.p.P. Gianni Festa o.p.

Don Attilio GalliP. Paolo Gerosa o.p.

Don Vincenzo MercanteP. Marcolino Muraro o.p.P. Stefano Rabacchi o.p.

Paolo RissoTiziana Tittarelli

Una lettera dell’ex Maestro Generale: il Rosario (III) 3

La predica col pennello del nostro confratello B. Angelico 8

La “Catechesi sulla Santa Vergine” del Card. Journet 10

Una catena di rosari salva Ascoli nella guerra del 1944 14

Il santo rosario per le vocazioni 15

Raduni del santo rosario a settembre 19

Peregrinatio Mariae 24

Nuovi iscritti 28

Pagina della riconoscenza 30

SOMMARIO

Manoscritti e fotografie, anche se nonpubblicati, non vengono restituiti.L’invio delle fotografie include il consensoper una eventuale pubblicazione.

In copertina: Il Giardino del Getsemani in una foto di di Paolo Gavina

Foto:

pag. 4: La Morte particolare de “La tappezzeria dell’Apocalisse ad Angers”.

pag. 5: Beato Angelico, La Visitazione, Cortona, Museo diocesano.

pag. 7: particolare del Coro di San Domenico in Bologna, Bonitatis impetu ex nihino omnia.

pag. 8: Beato Angelico, Cristo deriso, Cella n. 7, Firenze, Museo di S. Marco.

pag. 12: Giovanni Maria Bonzanigo, Selene ed Endimione, Asti, Pinacoteca Civica.

pag. 13: Giovanni Lanfranco, Gloria dei Beati, Napoli, San Gennaro, Cappella del Tesoro.

pag. 21: Guercino, Madonna del Rosario, Osimo, chiesa di S. Marco Evangelista.

Gentilissimi lettori,l’impaginazione di questo

numero di Rosarium mi penaliz-za lasciandomi ben poco spa-zio... perciò non mi rimane dafar altro che invitarVi tutti perdomenica 14 aprile a SanDomenico di Bologna, nellaBasilica, in cui è conservato il

corpo di San Domenico, a cui - come ci dice la Tradizione- la Beata Vergine avrebbe affidato il Santo Rosario...

In quell’occasione di comunione mariana potremovederci e parlarci; l’augurio è che grandi e piccoli, seppurcon programmi separati, possano godere la grazia di unafeconda giornata di meditazione e preghiera in gioiosacomunione.

Vi aspetto e, invocando la materna protezione dellaMadre Celeste, Regina del Santo Rosario, Vi saluto frater-namente P. Mauro

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3.UNA PREGHIERA PER LA CASA E UNA PREGHIERA PER IL VIAGGIO

C’è ancora un altro aspetto di questa preghiera che è molto domenicano: è una preghieraper la casa ed è una preghiera per la strada; è una preghiera che costruisce una comunitàe al tempo stesso proietta nel viaggio. È questa una tensione assolutamente domenicana.Noi abbiamo bisogno delle nostre comunità, abbiamo bisogno dei luoghi in cui ci sentia-mo a casa, con i nostri fratelli e le nostre sorelle, ma al tempo stesso siamo predicatori iti-neranti, non possiamo fissarci troppo a lungo, dobbiamo lanciarci nella predicazione.Siamo contemplativi e attivi. Lasciate che io vi spieghi ora in che modo l’Ave Maria èsegnata dalla medesima tensione.Pensate ai grandi quadri dell’Annunciazione. Essi ci presentano nella maggior parte deicasi una scena domestica: l’angelo è andato a casa di Maria; Maria è lì nella sua stanzae, generalmente, sta leggendo; si intravvedono spesso sullo sfondo un filatoio o una scopaappoggiata al muro, fuori, un giardino. È qui che la storia comincia, in casa sua. Ed è giu-sto che sia così, perché la parola di Dio crea nella nostra casa la sua casa. Dio viene apiantare la sua tenda in mezzo a noi.In un certo modo, il Rosario è spesso la preghiera della propria casa e della comunità.Tradizionalmente, lo si recitava ogni giorno nelle famiglie e nelle comunità. Fin dalla metàdel secolo XV si registra la fondazione di confraternite del Rosario, che si riuniscono perpregare insieme: il Rosario è dunque profondamente associato alla comunità, alla preghie-ra condivisa. Devo confessare che io personalmente ho ricordi molto ambigui del Rosarioin famiglia! In casa nostra non lo si diceva, ma io andavo spesso da alcuni cugini che lorecitavano insieme ogni sera: il più delle volte era una catastrofe! Qualunque accortezzausassimo infatti nel chiudere le porte, i cani facevano comunque irruzione nella stanza e inmezzo a noi, e ci leccavano il viso! Così, poco importavano le nostre pie intenzioni, finiva-mo tutti per scoppiare a ridere. È per questo che sono arrivato a temere il Rosario in fami-glia! Il saluto dell’angelo non lascia però Maria ferma nella sua casa. Un angelo viene adisturbare la sua vita domestica. Mi viene spesso in mente una meravigliosa Annun-ciazione dipinta dal nostro fratello domenicano Petit, che vive e lavora in Giappone. Egliraffigura Gabriele come un grande messaggero, che copre gran parte della tela; Maria èuna giovane giapponese, graziosa e riservata, la cui vita è sconvolta. Ella è spinta versoun viaggio che la condurrà da Elisabetta, a Betlemme, in Egitto, a Gerusalemme; lo stessoviaggio che la trascinerà fino a spezzarsi il cuore ai piedi della croce; lo stesso viaggioche l’accompagnerà finalmente al cielo e alla gloria. Il Rosario è dunque anche la pre-ghiera di quelli che viaggiano, dei pellegrini, come voi. Ho imparato ad amare il Rosario

Una lettera dell’ ex Maestro generale:

IL ROSARIO

(III PARTE)

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proprio per i miei viaggi. È una preghiera per gliaeroporti e gli aerei. È una preghiera che dicospesso quando atterro in un luogo nuovo, quandomi chiedo cosa vi troverò, e cosa dovrò fare. Èuna preghiera per decollare nuovamente, renderegrazie per tutto ciò che ho ricevuto dai fratelli edalle sorelle. È una preghiera di pellegrinaggioattraverso l’Ordine.Penso che la struttura del viaggio segni il Rosarioin due modi: essa è presente nelle parole di ogniAve Maria; ed essa è presente nel percorso deimisteri del Rosario.

Ave Maria - La storia dell’individuo.Ogni Ave Maria evoca il viaggio individuale checiascuno di noi deve compiere, dalla nascita allamorte. Essa è segnata dal ritmo biologico di ognivita umana. Cita i tre soli momenti della nostravita di cui possiamo essere certi: noi siamo nati,viviamo adesso e moriremo un giorno. Essa ha ini-zio all’inizio di ogni vita umana: il concepimentonel seno materno; ci colloca nel momento attuale,nel momento in cui chiediamo a Maria le sue pre-

ghiere, prende in esame la morte, la nostra morte. È una preghiera incredibilmente fisica:è segnata dall’inevitabile dramma corporale di ogni essere umano, che è nato e che devemorire.Tutto ciò è sicuramente molto domenicano. La predicazione di Domenico comincia infattinel sud della Francia, non lontano da qui, contro gli eretici che disprezzavano il corpo, eche consideravano l’intera creazione imperfetta. Egli doveva confrontarsi con una di quel-le ondate di spiritualismo dualista che sono dilagate in Europa ad intervalli regolari.Sant’Agostino, di cui noi seguiamo la Regola, fu coinvolto in un altro di quei movimentiquando, ragazzo, era manicheo. E ancora oggi, una fascia consistente del pensiero popo-lare è dualista. Alcuni studi hanno dimostrato che gli scienziati moderni pensano general-mente alla salvezza in termini di fuga dal corpo. Ma la tradizione domenicana ha sempresottolineato che noi siamo degli essere fisici, corporali. Tutto ciò che siamo viene da Dio.Noi riceviamo come nutrimento il corpo e il sangue di Cristo; noi speriamo nella resurre-zione del corpo. Il viaggio che ciascuno di noi deve compiere è in primo luogo fisico, bio-logico, e ci conduce dal ventre di nostra madre alla tomba. È in questo spazio di tempoche noi incontreremo Dio e troveremo la salvezza. E questa semplice preghiera ci aiutadurante il percorso di questo cammino.

Il concepimento.Le parole dell’angelo promettono la fertilità, la fertilità per una vergine e per una donnasterile. La benedizione di Dio ci rende fertili. Ciascuno di noi, per nascita individuale, è ilfrutto di ventri benedetti.Credo che la benedizione promessa dall’angelo assuma sempre la forma della fertilità, inogni vita umana. È la benedizione dei nuovi inizi, la grazia della freschezza. Forse noisiamo fatti a immagine e somiglianza di Dio perché condividiamo la creatività di Dio.

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Siamo suoi soci nella creazione e ricreazione delmondo: l’esempio più drammatico e miracoloso èla nascita di un bambino. Gli uomini allo stessomodo, pur non potendo fare questo miracolo,sono comunque benedetti dalla fertilità: di frontealla sterilità, all’aridità, alla futilità, Dio viene adonare un mondo fertile. Ogni volta che Dio siavvicina a noi, è per renderci creativi, per trasfor-marci, per rinnovarci, che sia lavorando la terra,piantando e seminando, che sia attraverso l’arte,la poesia, la pittura.“Benedetto il frutto del tuo seno”. Il miglior modo dipredicare il miracolo della fertilità è forse alloraproprio attraverso l’arte, la pittura, il canto, la poe-sia: sono queste, infatti, modeste divisioni dellamedesima benedizione, della infinita fertilità di Dio.Una storia deliziosa, citata da Malraux a Picasso,racconta come, quando Bernadette di Lourdesentrò in convento, una folla di persone le inviassestatuette della Vergine. Ma ella non ne trattennemai nessuna nella sua camera poiché, diceva,quelle statue non rassomigliavano alla donna chelei aveva veduto. Il vescovo le mandò allora una

serie di album di celebri quadri della Vergine, dipinti da Raffaello, Murillo ed altri ancora.Ella osservò le vergini barocche, di cui aveva visto alcune rappresentazioni, e le verginidel Rinascimento, ma nessuna le pareva esatta. Poi, vide la Vergine di Cambrai, copia delsecolo XIV di un’antichissima icona bizantina, e che non somigliava a nessuna delle imma-gini viste in precedenza, e disse: “È lei!”.Forse non è sorprendente che la fanciulla che aveva veduto la Vergine la riconoscesse inun’icona, frutto dell’arte sacra, frutto di una sacra creatività: Maria appare con maggiorechiarezza nell’opera di un pittore reso fertile dalla grazia di Dio.

Adesso.Il Rosario evoca anche un altro momento, non soltanto quello della nascita, ma il momentopresente. “Prega per noi poveri peccatori, adesso”. Adesso, è l’istante presente nel pelle-grinaggio della nostra vita, quando noi dobbiamo tenere, sopravvivere, proseguire ilnostro cammino verso il Regno.È interessante notare che questo istante presente è considerato come un momento in cuinoi, poveri peccatori, abbiamo bisogno di compassione. E una compassione profonda-mente domenicana. Vi ricordate che Domenico pregava in questo modo: “Signore, pietàper il tuo popolo. Che cosa ne sarà dei peccatori?”. Il presente è un momento in cui noiabbiamo bisogno di compassione, di misericordia. Nella cappella Sistina, sull’affresco delGiudizio universale, un uomo è tirato fuori dal purgatorio da un angelo che si serve dellacorona del Rosario.Il presente è il tempo durante il quale dobbiamo sopravvivere, ignorando fino a quandodovremo aspettare il Regno. Un domenicano americano che ritornava in Cina qualcheanno fa, vi trovò parecchi gruppi di domenicani laici che erano sopravvissuti agli anni dipersecuzione e di isolamento. La sola cosa che essi avevano conservato durante tutti que-

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gli anni, era stata di recitare il Rosario tutti insieme: era il pane quotidiano della sopravvi-venza. Ed essendosi recati nelle regioni remote del Messico per incontrare gruppi di laicidomenicani che da anni non avevano avuto più alcun contatto con l’ordine, molti deinostri fratelli scoprirono la stessa cosa: l’unica pratica che si conservava era quella delRosario. È la preghiera per i sopravvissuti del tempo presente.Bede Jarrett, padre provinciale inglese negli anni trenta, mandò in Africa del Sud un mem-bro della provincia di nome Bertrand Pike, per aiutare la nuova missione dell’Ordine.Bertrand si sentì però sopraffatto e incapace di far fronte alla situazione: era più di quantolui potesse sopportare, gli mancava il coraggio di continuare. Bede allora, con una lettera,gli ricordò di un’epoca in cui, durante la guerra, egli aveva attinto il coraggio dal Rosario:“Ricordi quel giorno terribile in cui dovevi attraversare le trincee a Ypres, quando ti manca-va il coraggio, e solo dopo tre o quattro tentativi ti forzasti a passare, e ti accorgesti dopoche i grani tagliati del rosario ti avevano morso le dita, nell’inconsapevole gesto di affer-rarli per attingere dalla loro stretta un nuovo slancio di coraggio... Ma, mio caro Bertrand,coraggio e paura non sono opposti. Hanno coraggio soltanto coloro che fanno il lorodovere anche quando hanno paura e Bertrand deve tenere sicuramente il suo rosario benstretto per trovare il coraggio “adesso e nell’ora della sua morte”. Il Rosario è la preghieradi tutti noi che abbiamo bisogno di coraggio per continuare, per trionfare davanti allapaura. Esso ci dà il coraggio del pellegrino.

Nell’ora della nostra morte.L’ultimo momento della nostra vita corporale di cui siamo sicuri, è quello della morte.“Prega per noi, poveri peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”. Davanti alla morte,noi preghiamo il Rosario. Sono appena rientrato da Kinshasa, nel Congo, un luogo in cuimolte delle nostre sorelle hanno affrontato la morte in questi ultimi anni. La madre provin-ciale delle sorelle missionarie di Orenade, suor Cristina, mi ha raccontato il modo in cui,durante l’ultima guerra, lei e le sue sorelle sono dovute fuggire dalla loro casa al nord delCongo. Alcuni amici le avevano nascoste nella savana: suor Cristina è medico e, durantela fuga, aveva incrociato un uomo a cui aveva salvato la moglie, e gli aveva domandatodi restituirle il favore salvandole la vita. Tutt’intorno sentivano l’esplosione delle fucilate, ederano venuti a dirle che i ribelli avevano scoperto il loro nascondiglio e che presto leavrebbero uccise. Davanti a quella morte annunciata, le sorelle si misero a pregare ilRosario. È la preghiera che Maria farà per noi quando dovremo affrontare la morte: noinon saremo soli.Penso anche a mio padre. Durante la Seconda Guerra mondiale, mia madre e i suoi trefigli più grandi rimasero a Londra. Io stavo per nascere. Malgrado le bombe che, nottedopo notte, cadevano su Londra, mia madre teneva molto a restare disponibile nell’even-tualità in cui mio padre fosse riuscito ad ottenere un permesso e a tornare a casa. Miopadre promise che, se tutta la sua famiglia fosse sopravvissuta alla guerra, egli avrebbepregato il Rosario tutte le sere: così, fra i miei ricordi d’infanzia, rivedo mio padre, ognisera, misurare il salone recitando il Rosario: egli rendeva grazie, ogni sera, perché erava-mo sopravvissuti a quella minaccia di morte. Uno degli ultimi ricordi di mio padre si collo-ca invece pochi istanti prima della sua morte. Egli era troppo debole per poter pregare dasolo, così la sua famiglia, sua moglie e i suoi sei figli, si riunì intorno al suo letto e pregò ilRosario per lui. Era la prima volta che non poteva farlo da solo e la sua morte, circondatoda tutti noi, era la risposta a quella preghiera che aveva tante volte ripetuto: prega per noiadesso e nell’ora della nostra morte.T. S. Eliot implora in uno dei suoi poemi: “Pregate per noi ora e nell’ora della nostra nasci-

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ta”. Ed ha ragione, poiché noi dobbiamo affronta-re questi tre momenti della nostra vita: la nascita,il presente e la morte. Ma in ogni istante aspiria-mo alla stessa cosa: una nuova nascita. Ciò a cuiaspiriamo adesso, come peccatori, non è unapietà che si accontenti di dimenticare ciò cheabbiamo fatto, ma la misericordia che farà dellenostre azioni anche un momento di rinascita, dinuovo inizio. E, di fronte alla morte, desideriamonuovamente che le parole dell’angelo vengano adannunciarci una nuova fertilità, poiché tutta lanostra vita è aperta all’infinita fertilità di Dio, allasua inesauribile freschezza: l’angelo viene e ritor-na, con sempre nuovi annunci della BuonaNovella.

I misteri del Rosario - La storia della salvezza.

L’Ave Maria individuale è dunque la preghieradel viaggio che ognuno di noi deve percorrere,

dalla nascita alla morte passando dal momento presente. A pensarci bene però, la nostravita non ha senso in se stessa, come storia privata, individuale. La nostra vita ha sensosolo se considerata all’interno di una storia più vasta, che si estende dal principio fino allafine sconosciuta, dalla Creazione al Regno. E questa più lunga estensione è data daimisteri del Rosario, che raccontano la storia della Redenzione.I misteri del Rosario sono stati paragonati alla Summa theologica di san Tommaso. Essiraccontano alla loro maniera il modo in cui tutto viene da Dio e tutto ritorna a Dio, giac-ché ogni mistero del Rosario fa parte di un unico mistero, quello della nostra Redenzionein Cristo. Come scriveva Paolo agli Efesini: “Egli ci ha fatto conoscere il mistero della suavolontà, quel disegno amorevole che Egli aveva formulato in sé in anticipo, per realizzarloquando i tempi si fossero compiuti: ricondurre tutte le cose sotto un unico Capo, Cristo, gliesseri celesti come quelli terrestri” (Ef 1,9).Si potrebbe dunque dire che ogni Ave Maria rappresenti una vita individuale, con la suastoria intera dalla vita alla morte. Ma tutte queste Ave Maria sono comprese in una storiapiù lunga, quella della Redenzione. Noi abbiamo bisogno delle due dimensioni, una sto-ria a due livelli. È necessario per me dare una forma e un senso alla mia vita, alla storiadella mia carne e del mio sangue, con le mie sconfitte e le mie vittorie. Se non c’è postoper la mia storia unica, io sarò semplicemente perduto nella storia dell’umanità, giacchéCristo mi ha detto: “Oggi stesso sarai con me in paradiso.” Ho bisogno di quest’AveMaria individuale, il mio piccolo dramma personale, per affrontare la mia piccola mortepersonale. La mia morte non significa forse gran che per l’umanità, ma per me, essa saràdecisamente importante. Tuttavia, non è sufficiente mantenersi a questo livello personale. Iodevo vedere la mia vita inserirsi nel dramma più vasto del disegno di Dio: da sola, la miastoria non ha senso. La mia Ave Maria individuale deve trovare posto nei misteri delRosario. Il Rosario propone quindi il perfetto equilibrio di cui abbiamo bisogno per laricerca del senso della nostra vita, sia sul piano individuale che sul piano collettivo.

P. Timothy Radcliffe O. P.Ex Maestro dell’Ordine dei Predicatori

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la predica col pennellodel nostro confratello Beato Angelico

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GGuido, nato a Vicchio, in Toscana, alla fine del XIV secolo, findall’adolescenza esercitava l’arte del pittore. Attratto dallavita religiosa e dall’ideale di San Domenico di Guzman(“contemplare Dio e annunciare al mondo il Dio contempla-to”) si recò nel convento dei Frati Domenicani, da pochi anni

costruito a Fiesole (FI) dal Beato Giovanni Dominici. Nel 1420, quandoaveva attorno ai vent’anni, ricevette l’abito domenicano e si chiamò fraGiovanni da Fiesole.

Diventato sacerdote, dopo ottimi studi sulla Summa Theologiae del suoillustre confratello S. Tommaso d’Aquino, per due volte fu vicario nel suoconvento. Fedele alla vita religiosa, con la sua celeste arte, presentava aifedeli i misteri divini che contemplava nell’orazione e nello studio dellaVerità.

A Fiesole dipinse molte pale d’altare (1425-1438); a San Marco diFirenze, per richiesta di Sant’Antonino, allora priore (poi Vescovo domeni-cano della città), decorò il chiostro, la sala capitolare, le celle e i corridoi delconvento (1439-1445).

Papa Eugenio IV lo chiamò a Roma dove dipinse due cappelle in SanPietro e nel palazzo apostolico. Papa Nicolò V lo incaricò di ornare il suooratorio e appartamento privato (1445-1449). Infine lavorò a Cortona nelconvento di San Domenico e a Orvieto nella Cattedrale (1447).

Uomo semplice e retto, povero e umile, devoto e angelico nel dipingere- un vero artista - fu chiamato con riverenza dai contemporanei e dai posteri“il Beato Angelico”, perché aveva tradotto il mistero di Dio e del Verbo In-carnato nella sua mirabile arte: davvero “la predica con il pennello” che faràdire a Michelangelo che “nessuno avrebbe potuto dipingere così quei volti,senza prima averli visti in Cielo”.

Morì santamente a Roma, il 18 febbraio 1455 e fu sepolto nella chiesadi Santa Maria sopra Minerva. Papa Pio XII, ricordandolo, il 20 aprile 1955,a 500 anni dalla sua morte, disse di lui: “Nel tributare il nostro omaggio alsommo artista e nell’invitare i nostri diletti figli ad accogliere il messaggioreligioso e umano di fra Giovanni, facciamo ardenti voti affinché il soffiodella cristiana bontà, della serenità e dell’armonia divina, che si sprigionadall’opera del Beato Angelico, pervada i cuori di tutti”.

Il 3 ottobre 1982, Papa Giovanni Paolo II concesse il suo culto liturgico,stabilendolo il 18 febbraio: “O Signore, per sua intercessione, conducianche noi, che già Ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la bel-lezza del tuo volto”.

Paolo Risso

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La “Catechesi sulla Santa Vergine” del Card. Charles Journet

Parte quinta (conclusione)

Siamo così giunti alla fine del libro del card. Journet. In queste ultime pagine vengonoprese in considerazione le principali preghiere mariane, a cominciare dall’Ave Maria, e allafine si danno alcuni preziosi suggerimenti sulla nostra devozione mariana. Gli ultimi tre para-grafi sono precisamente:

3) La preghiera dell’Ave Maria.

4) Le principali preghiere mariane.

5) Il vero amore per la Santa Vergine apre le porte del Cielo.

L’Ave Maria è certamente la preghiera per eccellenza fra quelle che vengono rivolte aMaria Santissima. Questa preghiera, infatti nella sua prima parte, è tratta dal salutodell’Angelo e dal saluto di Elisabetta. E’ quindi una preghiera evangelica per eccellenza. Masentiamo che cosa dice esattamente il card. Journet.

Testo del card. Journet

La preghiera dell’«Ave Maria».

70) Quando l’«Ave Maria» è stata introdotta nella liturgia?

La prima parte, che è nel Vangelo, appare in un Introito della Messa, verso il VI secolo;comincia a diffondersi presso i fedeli a partire dal XIII secolo. La seconda parte: SanctaMaria, di cui gli elementi esistevano separatamente, vien composta a partire dal 1400, ediviene abituale presso i fedeli un po’ dopo il 1500.

71) Come bisogna dire l’«Ave Maria»?

Bisogna dire l’«Ave Maria» non solamente con la bocca, ma con il cuore; non solamenteper sé, ma per tutti gli uomini; e pensando che la salvezza del mondo è cominciata da

TI BASTA CIO’ CHE SAI O VUOI SAPERNE DI PIU’?

a cura di P. Roberto Maria Coggi O.P.

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questa preghiera. Bisogna dire l’«Ave Maria» come è stata detta per la prima voltasulla terra dall’Angelo nell’Annunciazione, e continuata da Elisabetta nella Visitazione.

Le principali preghiere mariane.

72) Quando ebbero origine le principali preghiere che noi rivolgiamo allaVergine?

Esse sono per lo più di autori sconosciuti. Rispecchiano la devozione di tutti i secoli cri-stiani. Sono nate spontaneamente, come fiori diversi in ogni stagione.

Nel III secolo, appare il testo greco del “Sub tuum praesidium” , preghiera popolare perchiedere l’aiuto della Madre di Dio (Theotokos) nei nostri bisogni e nei nostri pericoli.

Nel X secolo, l’inno “Ave Maris Stella” implora colei che, essendo nostra Madre, ascoltale nostre preghiere e sarà ascoltata da suo Figlio. L’antifona “Regina coeli laetare”canta la gioia della Vergine nel giorno di Pasqua.

Nell’XI secolo, l’antifona “Alma Redemptoris Mater” è un’invocazione del popolo pec-catore che cerca di rialzarsi, alla Vergine soccorritrice, che ha dato la vita al suoCreatore. L’antifona “Salve Regina, Mater misericordiae” supplica colei che è la dolcez-za della nostra vita, di mostrarci suo Figlio Gesù, dopo l’esilio in questa valle di lacrime.

Nel XII secolo, l’antifona “Ave Regina coelorum” celebra la gloria della Regina del cieloche ha dato la nascita al Cristo, luce del mondo.

Nel XIV secolo, lo “Stabat Mater Dolorosa”, è il grande inno straziante delle sofferenzedi con-passione della Vergine ai piedi della Croce.

Nel XV secolo, si precisa la nostra versione delle “Litanie della Santa Vergine”, Madrerispetto al Cristo, Vergine rispetto al mondo, Soccorritrice per noi, Regina per gliAngeli.

Nello stesso tempo il “Rosario” riceve la sua forma attuale, in cui noi domandiamo allaVergine di unire alle sue, per immergerle nelle gioie, nei dolori, nelle vittorie di suoFiglio, le nostre povere gioie perché non siano dissipate; i nostri poveri dolori perchénon siano amari; le nostre povere vittorie perché siano sempre generose.

Nella stessa epoca appare la toccante preghiera popolare del “Memorare”.

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Il vero amore per la Santa Vergine apre la porta del Cielo.

73) Come possiamo piacere alla Santa Vergine?

Purificando il nostro cuore dal peccato; ed imitando la sua fede ed il suo amore, lasua ubbidienza e la sua grandezza d’animo: poiché amare è imitare.

74) La Santa Vergine è molto potente per ottenere la salvezza dei suoi fedelidevoti?

Sì, la Santa Vergine è molto potente per ottenere la salvezza dei suoi fedeli devoti,cioè di quelli che con sincero amore, senza stancarsi, le chiedono di aiutarli adabbandonare il peccato, a vivere nella luce del Vangelo, a morire nell’amore di Dio.

Commento:

Il testo è chiaro, e non ha bisogno di particolari spiegazioni. Limitiamoci a considera-re le ultime parole, che sono anche le ultime parole del libro. “La Santa Vergine è moltopotente nell’ottenere la salvezza di coloro che le chiedono di aiutarli a morire nell’amoredi Dio”. Morire nell’amore di Dio vuol dire morire in grazia di Dio, e non nel peccatomortale. Comprendiamo subito che si tratta di una cosa molto importante, anzi, a ben

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pensarci, dell’unica cosa veramente importante. Se moriamo in grazia di Dio andiamo inParadiso (anche se, forse, dopo un periodo più o meno lungo in Purgatorio), e lì restere-mo per tutta l’eternità. Se moriamo in peccato mortale, andiamo all’Inferno, nel fuocoeterno, e lì rimarremo per tutta l’eternità. Quest’ultima è una prospettiva spaventosa, enoi dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze affinché non si verifichi.

Il morire in grazia di Dio è un dono tutto speciale della misericordia di Dio, e prendeil nome di “perseveranza finale”. Il Concilio di Trento parla appunto del “gran dono dellaperseveranza finale”. Questo dono è così importante, in quanto decide dell’eternità, chela Chiesa, nostra Madre, lo desidera e lo chiede per tutti i suoi figli, e per questo mettesulle loro labbra la preghiera dell’«Ave Maria». Nella seconda parte di questa preghie-ra, quella composta appunto dalla Chiesa, si trova infatti come conclusione proprio ladomanda: “Prega per noi peccatori... nell’ora della nostra morte”. Con queste parole noichiediamo alla Beata Vergine che si ricordi di noi in quel momento supremo, che preghiper noi, che ottenga per noi dalla misericordia di Dio il gran dono della perseveranzafinale.

I fedeli che recitano spesso il Rosario rivolgono tante volte a Maria Santissima questadomanda. Essi possono quindi sperare che la Madonna, come buona Madre, ascolti laloro preghiera, e preghi per loro nel momento della morte, ottenendo così per loro il grandono della perseveranza finale. Così essi saranno preservati dal fuoco dell’inferno, epotranno per tutta l’eternità cantare le lodi di Dio e della sua Santissima Madre nella feli-cità eterna del Paradiso.

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MISTERI DELLA GIOIA

PRIMO MISTERO GAUDIOSOL’annunciazione dell’angelo a Maria

“Prenditi, o Signore, tutta la mia libertà. Prenditi la mia memoria, l’intel-letto e tutta la mia volontà. Ciò che io ho e posseggo me l’hai donato tu, iote lo restituisco completamente, e affido ogni cosa a te, cosicché tu la indi-rizzi secondo la tua volontà. Donami solo il tuo amore con la tua grazia esarò ricco abbastanza e non cercherò niente più”. (S. Ignazio di Loyola).

Per quanti il Signore chiama alla vita sacerdotale e consacrata. Perché sap-piano arrendersi a Dio e accolgano l’invito.

SECONDO MISTERO GAUDIOSOLa visita di Maria alla cugina Elisabetta

“Donaci o Signore umiltà, speranza e fede salda! Fa’ che noi, adorni deltuo spirito di amore fraterno, andiamo l’uno verso l’altro in puro amore,che è il compimento di tutti gli statuti, perché siamo figli della pace e del-l’unità e siamo degni delle beatitudini del tuo unigenito “santo Figlio”. (S. Cirillo di Gerusalemme)

Perché la viva fede trasfiguri i singoli e le comunità cristiane e sia la vera sor-gente per il fiorire di vocazioni alla vita sacerdotale e consacrata.

TERZO MISTERO GAUDIOSOLa nascita di Gesù

“Onnipotente eterno Iddio, unigenito Figlio di Dio, hai preso da noi, pernoi, carne e sangue, e un’anima umana. Tu sei nel Padre e il Padre è in te.Tu abiti in noi secondo la tua immutabile divinità: facci rimanere in te permezzo della intatta purezza del tuo corpo e della tua anima. Facci diveniremembra del tuo Santo corpo affinché l’unione con te ci porti alla salvezza egodiamo nel più intimo di questa partecipazione” . (S. Alberto Magno).

Perché ogni cristiano abbia chiara coscienza della propria vocazione e mis-sione: vivere un vero rapporto intimo con Gesù contagiando il mondo interocon questa conoscenza e quest’amore.

IL S. ROSARIOIL S. ROSARIOper

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QUARTO MISTERO GAUDIOSOLa presentazione di Gesù al Tempio

0 come è dolce per me la tua presenza, tu che sei il più alto Bene. Io voglioavvicinarmi a te nella quiete e cercare di scoprire le tue orme, affinché tipiaccia unirmi a te e prendermi come una sposa!” .(S. Giovanni della Croce).

Perché i genitori cristiani trasmettano e formino i figli nella vita di fede perunirsi a Gesù seguendolo nell’offerta di sé per amore di Dio e dei fratelli.

QUINTO MISTERO GAUDIOSOIl ritrovamento di Gesù tra i dottori nel tempio

“Lo Spirito che animò te animi noi. Porti ai nostri sensi luce, nella nostraanima rinnovi la santa vita che abbiamo perduto. Per mezzo della tua san-tissima divinità possiamo essere a te graditi e ogni virtù cresca e raggiungala perfezione” . (S. Alberto Magno).

Perché i legami terreni non ostacolino, in coloro che Dio chiama, il deside-rio di donarsi a Dio e ai fratelli.

MISTERI DEL DOLORE

PRIMO MISTERO DOLOROSOL'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi

“Sì, sia fatta la tua volontà, Signore; essa si compia in me in qualunquemodo ti piaccia! Se vuoi che si faccia tra le persecuzioni, le malattie, le dif-famazioni, le privazioni: guarda, io sono qui. Padre mio, non avrò paura dinulla”. (S. Teresa d’Avila)

Perché fatica e tentazioni non giungano a scoraggiare il “sì” di coloro cheDio chiama.

SECONDO MISTERO DOLOROSOLa flagellazione di Gesù alla colonna

“Dio mio, voglio mettermi senza riserve nelle tue mani. Salute o dolore,gioia o dolore, gioia o solitudine, onori o umiliazioni, buone o cattive noti-zie, conforto o afflizione, che tu sia presente o che il tuo viso sia celato,tutto è bene se viene da te. Tu sei sapienza e tu sei amore: cosa posso chie-dere di più?”. (John Henry Newman).

Perché la Fede e un vero spirito di totale donazione animino sempre coloroche hanno scelto di seguire Gesù nella vita sacerdotale e consacrata.

TERZO MISTERO DOLOROSOL'incoronazione di spine

“0 Verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passar la vita ad ascoltarti, vogliorendermi perfettamente docile per apprender tutto da te; poi, attraverso tutte lenotti dello spirito, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissarti sempre e rimane-re nella tua luce immensa”. (Elisabetta della Santissima Trinità)

Affinché i ragazzi e i giovani chiamati alla consacrazione sacerdotale e reli-giosa si stringano sempre più intimamente al Cristo e non si lascino disto-gliere dalla derisione e dall’incomprensione degli altri.

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QUARTO MISTERO DOLOROSOGesù sale al Calvario carico della croce

“Dacci quel coraggio che ci fa disprezzare la salute, la vita, il pericolo, edacci quell’amore che ci spinge a perderci in te, e che dona la vera libera-zione, la vera povertà di spirito, perché vuota di tutto l’anima lasci tutto ilposto a te solo, mio Signore e mio Dio”. (Charles de Foucauld)

Per tutti i giovani che temono le scelte definitive: perché, vivendo unica-mente di Fede, ti offrano questo timore e si donino consacrandosi senzariserve.

QUINTO MISTERO DOLOROSOLa morte in croce di Gesù

“Io sarò felice solo quando le tue braccia mi cingeranno. Ed ora ti prego, oSignore, non lasciarmi mai, affinché io rimanga sempre raccolto in te, per-ché la mia anima vuole sacrificare tutto per te”. (S. Giovanni della Croce)

Perché coloro che Dio chiama sappiano vincere lo spirito del mondo checon le lusinghe dell’indipendenza, le seduzioni del consumismo e le bramedell’egoismo vuol soffocare in loro l’attesa di chi li interpella.

MISTERI DELLA GLORIA

PRIMO MISTERO GLORIOSOLa resurrezione di Gesù da morte

“Abisso di dolcezze e di delizie, immergimi nell’abisso della tua divinità.Fammi un solo spirito con te affinché io possa, dentro di te, possedere tuttele delizie”.

(S. Alberto Magno)

Perché la vita dei sacerdoti e di tutte le persone consacrate sia sempre unaviva testimonianza di fede che lasci trasparire la loro comunione con Gesùmorto e risorto.

SECONDO MISTERO GLORIOSOL'ascensione di Gesù al Cielo

“Chi è in grado, Dio mio, di liberarsi dalle misere vie e dai miseri modi diamarti, se tu stesso non lo innalzi alla purezza dell’amore? Come potrebbel’uomo generato e partorito nella miseria, innalzarsi a te, se tu, o Signore,non lo tirassi a te con la mano che l’ha creato?”.

(S. Giovanni della Croce)

Perché tutti i consacrati, con la professione e la pratica dei consigli evange-lici siano, nella Chiesa e nel mondo, la viva testimonianza della vita futura.

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TERZO MISTERO GLORIOSOL'effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti nel Cenacolo

“Santo Spirito Paraclito, perfeziona in noi l’opera iniziata da Gesù; rendiforte e continua la preghiera che facciamo in nome del mondo intero; acce-lera per ciascuno di noi i tempi di una profonda vita interiore; dà slancioal nostro apostolato che vuol raggiungere tutti gli uomini e tutti i popoli.Che nessun legame terreno ci impedisca di far onore alla nostra vocazio-ne; nessun calcolo riduca gli spazi immensi della carità dentro le angustiedei piccoli egoismi”. (Giovanni XXIII)

Perché il sacramento della Confermazione sia per tutti i ragazzi un momentoimportante per orientare e vivere la loro vita alla costante presenza di Dio.

QUARTO MISTERO GLORIOSOL'assunzione di Maria al Cielo

Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai sentito dire almondo che qualcuno ricorrendo alla tua protezione, implorando il tuoaiuto, chiedendo il tuo patrocinio, sia rimasto da te abbandonato”.

(S. Bernardo)

Perché tutti i consacrati vivano in questo mondo l’integrità della fede testi-moniando al presente il Regno a cui tutti sono chiamati per condividere lastessa gloria di Maria.

QUINTO MISTERO GLORIOSOL'incoronazione di Maria Regina del Cielo e della terra

“Dio, tu volesti fare la Vergine Maria ad immagine della Chiesa. Ella haricevuto Cristo e lo ha dato al mondo. Mandaci il suo Santo Spirito cosìche presto siamo visibilmente una cosa sola ed irradiamo Cristo sugliuomini che non sanno credere. Uniscici tutti nella visibile unità, affinchéesultiamo insieme a tutti i santi testimoni di Cristo, in te, nostra salvezza,ora e sempre per l’eternità. Amen”. (Roger Schutz)

Perché Maria, madre e modello, sostenga l’arduo e gioioso cammino di chisi sta preparando a compiere le scelte fondamentali della sua vita.

O Vergine Maria,a te raccomandiamo la nostra gioventù,in particolare i giovanichiamati a seguire più da vicino il Figlio tuo.Tu conosci quante difficoltàessi devono affrontare,quante lotte, quanti ostacoli.Aiutali a pronunciare anch’essi il loro “sì” alla chiamata divina,come tu facesti all’invito dell’Angelo.Attirali accanto al tuo cuore,perché possano comprendere con tela bellezza e la gioia che li attende,quando l’Onnipotente li chiama alla sua intimità,

per costituirli testimoni del Suo Amoree renderli capaci di allietare la Chiesa con la loro consacrazione.O Vergine Maria,ottieni a tutti noi di poter gioire con te,nel vedere che l’Amore portato dal Tuo Figlio è accolto, custodito e riamato.Ottieni che possiamo vedereanche ai nostri giornile meraviglie della misteriosa azione dello Spirito Santo.Amen. Giovanni Paolo II

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Sabato 8 settembre 2001, presso le Missionarie dell’Immacolata P. Kolbe diLegnano (Mi), ho avuto la fortuna di partecipare ad un raduno del rosario

promosso dal Movimento del Rosario.Sono rimasta veramente entusiasta dell’esperienza vissuta quel giorno e

credo che non dimenticherò mai quell’incontro, poiché è stato per me unmomento di vera riflessione e preghiera. Ho avuto modo di capire cose che nonmi erano chiare.

È stato molto bello ritrovarsi insieme per pregare, meditare discutendo suivari avvenimenti che in questo periodo richiamano la nostra attenzione di “figlifedeli al Cuore Immacolato di Maria”.

Sabato ho imparato a pregare con il cuore, a capire non solo che c’è Qual-cuno che mi ama da sempre e che sempre è pronto ad ascoltarmi ma che mi stacercando offrendosi... in quel momento ho capito la vera “missione” del cristiano!

Vorrei ringraziare, con tutto il cuore, le persone che hanno partecipato aquest’incontro perché hanno reso il raduno speciale... è veramente difficile spie-gare cosa ho provato durante quest’incontro; posso solo assicurare che ha ali-mentato la mia fede e sono stata bene!!!

Spero ci siano altre occasioni: grazie di tutto.Laura

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R osario day... ecco come definirei l’incontro regionale marchigiano che quest’an-no si è svolto ad Osimo di Ancona: una giornata versata nei misteri del rosario,

scandita dal loro susseguirsi e riempita dai loro significati.Siamo giunti ad Osimo (che si trova geograficamente quasi al centro delle

Marche) da tutta la regione... zelatori, pellegrini, rosarianti... bè eravamo una fami-glia numerosa e mi sento di usare questo termine perché sento che il darci appunta-mento per pregare Maria con il suo rosario ci dona questo sentimento e anno dopoanno cresce anche la nostra confidenza e la voglia di incontrarci.

La giornata ha avuto inizio con la recita dei misteri gaudiosi... le meditazioni diPadre Mauro ci hanno aiutato ad entrare in un clima di raccoglimento, di attesa perquello che, quel giorno, il Signore aveva desiderio di comunicarci, attraverso lavoce di sua Madre... mi ha colpito un pensiero che seguiva l’enunciazione delsecondo mistero gaudioso, quello che celebra l’incontro di Maria con Elisabetta:anche noi ogni giorno incontriamo delle persone, come ci avviciniamo ad esse?Abbiamo di fronte a noi un’anima infinitamente amata da Dio, creata per l’eter-nità... riusciamo a oltrepassare quella cortina di indifferenza, di pregiudizio e disuperficialità per godere dell’incontro con un’altra persona? Abbiamo desiderio diconoscere realmente chi ci viene posto accanto? Certo la Madonna e Santa Elisa-betta dovevano vivere in questa luce e il loro incontro è così autentico e profondo daregalare all’eternità il dialogo che ne è scaturito...

Al termine di questo primo momento di preghiera siamo andati a visitare il san-tuario di San Giuseppe da Copertino, il Santo patrono degli studenti. Un francesca-no ci ha guidato nella visita dei luoghi in cui ha vissuto il Santo: la cella, il convento,la cripta che ne custodisce le spoglie e illustrandoci le preziose reliquie che ci sonorimaste: l’abito, i paramenti, gli oggetti personali... È difficile descrivere ciò che perognuno ha significato questa visita: tante persone, già devote del Santo di Coper-tino, erano felici di tornare a pregare nel suo Santuario, altri, come me, hannoavuto la gioia di scoprire un “altro concittadino di Dio” - che ha vissuto il suo esilionella nostra regione - al quale rivolgersi con fiducia.

Così siamo tornati nella Chiesa di San Marco per recitare i misteri dolorosi e,giunti al termine della mattinata, ci siamo riuniti in un salone per il pranzo e per unmomento di condivisione: il tema della conversazione era il Rosario, come, dove,perché recitarlo... Padre Mauro ci ha introdotti al fatto che da secoli esiste nellaChiesa una scuola del Rosario che insegna il modo di recitare questa preghieranella sua pienezza e profondità... Infatti bisognerebbe enunciare i misteri sostandoa riflettere su ciò essi rappresentano, su quello che significano per la nostra vita echiedere alla Madonna attraverso la ripetizione delle Ave Maria che sia Lei ad illu-minare la Storia della Salvezza, i passi del Vangelo che i misteri ci offrono. Certoper far questo occorre non avere fretta, lasciare che sia Maria a condurre la nostrapreghiera e, come ci ha lasciato detto Paolo VI, rendere la recita del rosario unindugio pensoso...

Così ci siamo chiesti come noi ci poniamo nei confronti di questa preghiera e

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naturalmente come ci adoperiamo per diffonderla... Padre Mauro ci ha spiegatoche ogni realtà ed ogni gruppo è diverso dall’altro (qualcuno dei presenti ha infattiportato la sua preziosa testimonianza) l’importante è credere nell’efficacia della pre-ghiera, avere voglia di iniziare a pregare Maria comunitariamente anche se siamoin pochi, affidare a Lei questo apostolato... il resto viene da sé, in un modo diversodall’altro!

È stato bello poter discutere insieme delle difficoltà che incontriamo, dei dubbi edei timori che spesso frenano i nostri entusiasmi, sono occasioni rare e preziose checi aiutano a mantenere viva una fiamma ... fino al raduno successivo!

... E via con i misteri gloriosi, che gioia pensare che Gesù e la Madonna sono inCielo, che magari si scambiano una carezza felici per la giornata che ci siamodonati, che ci aspettano per donarci eternamente quella gioia che abbiamo assapo-rato solo per brevi istanti.

La Santa Messa ci attendeva perlasciarci il dono più prezioso dellagiornata: il Frutto del seno di Maria,Gesù. Durante la celebrazione abbia-mo pregato per invocare il dono dellapace e Padre Mauro ci ha ricordatocome sono importanti per il Dio dellapace i nostri piccoli sì. È anche attra-verso di essi, attraverso le piccolerinunce alla nostra volontà per rispon-dere a un sottile invito di Gesù chepossiamo contribuire a fermare il dila-gare dell’odio e dell’egoismo. La pacenel mondo passa per la pace deinostri cuori, nasce dalla nostra unionecon Dio.

... Chi in pullman, chi in bus o inauto, siamo tornati a casa, grati diquesta opportunità, arricchiti da quelloche la Madonna ha voluto confidaread ognuno di noi, con il vivo desideriodi rincontrarci presto.... Sì insomma,vorremmo proprio rivederci il 14 diaprile, chissà che a quella data lanostra famiglia non sia ancora piùnumerosa e arricchita di nuove testi-monianze?

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I l sole, caldo e luminoso, riscaldava ogni angolo scuro ed ombroso della città hapermesso che, su invito del P. Mauro, ci incontrassimo per il primo raduno cittadi-

no in meditazione e preghiera nella cappella del santuario delle Grazie a Bresciasotto lo sguardo materno di Maria.

Mons. Ferretti, rettore del santuario, ha accolto con gioia il P. Mauro e i gruppidelle rosarianti sottolineando l’importanza della preghiera comunitaria e la sua fina-lità.

Significativa la partecipazione di numerosissime mamme e nonne in preghieraper riflettere su come è bello essere innamorati di una mamma che in ogni momentodella nostra vita ci assiste e ci protegge.

Il progressivo allontanamentodei fedeli dal Vangelo di Gesù, lapressocché totale indipendenza dalSignore che cresce incredibilmen-te... moltissimi non credono più,non si curano più dei propri cari,dei propri figli, dei propri fratelli nématerialmente tanto meno moral-mente e spiritualmente.

Ecco allora il perché di questoraduno: promuovere e diffonderela preghiera del santo rosarioaffinché meditando i 15 misteridella vita di Gesù in famiglia, ingruppo o singolarmente possa innoi svilupparsi il dono della fede,della speranza e della caritàcostantemente minacciati dallospirito del mondo... solo questopotrà renderci credibili testimonicontagiando un mondo ormaivaccinato contro lo spirito di Dioma ancora misteriosamente sensi-bile al fascino di Maria.

Esperienza positiva da ripe-tersi tutti gli anni... grazie e“memento ad invicem”.

Maria

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S abato 29 settembre si è tenuto presso ilSantuario “Rosa Mistica” di Cormons l’in-

contro regionale del Movimento Domenicanodel Rosario.

Siamo partiti dalla provincia di Udine e di Gorizia, da Trieste, da Padova e da Veneziaper condividere una giornata di meditazione e preghiera sotto la guida di P. Mauro.

Abbiamo trascorso una giornata nella gioia meditando i misteri del santo rosario e rin-graziando il Signore per il dono della comunione che abbiamo ricevuto per poterlo conoscereed adorare.

A Maria abbiamo “permesso” di prenderci per mano affinché ci consegnassimo pro-gressivamente per stare alla presenza di Gesù... ci siamo sentiti protetti sotto il suo mantocome un popolo composto da varie etnie da Lei raccolto.

Se è vero che Maria ci porta a Gesù è pur anche vero che è Gesù stesso che ci invita adandare a Maria... sentendo questo, e ricordando le parole del Vangelo, ho pensato che comel’apostolo Giovanni La prese con sé nella sua casa così noi dobbiamo accogliere l’invito diGesù sulla croce prendendoLa con noi nella nostra piccola casa, che è il nostro cuore.

Abbiamo anche adorato il Signore Gesù, presente nel Santissimo Sacramento, meditan-do i misteri gloriosi ma, gioia delle gioie, abbiamo ringraziato per averli potuti recitare in lin-gua slovena e friulana cogliendo così il “tesoro e la ricchezza con cui Dio ha voluto benedirequesta terra”: al Signore abbiamo chiesto che vi sia una fratellanza ancor più profonda nelrispetto e nella stima l’uno dell’altro.

L’incontro è terminato con la celebrazione della S. Messa ed ancora una volta si è mani-festata la pluralità delle “lingue madri” nella proclamazione delle letture che la liturgia cidonava di meditare.

Alla nostra “Mamma del Cielo” abbiamo chiesto che * ci insegni a combattere la buona battaglia, sì, ma - come dice S. Paolo - la buona bat-taglia della fede affinché la luce del Cielo e Gesù possano guidarci nella vita,

* ci aiuti a riconoscere le resistenze che Gli opponiamo affinché pentiti sappiamo vera-mente offrirci alla Sua Misericordia testimoniandola nella nostra vita,

* interceda affinché ci si aprano il cuore e la mente per riconoscere le grandi opere com-piute nella nostra vita.

Cosa dire di questo incontro? È stato un tempo di Grazia e d’arricchimento che ci halasciato tanta gioia e pace ma che soprattutto ha rinvigorito la nostra povera fede spesso “sfi-lacciata”.

Arrivederci, ariviodisci, nasvidenje Elsa

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“Maria vuol venire a casa tua: l’accetti?”Così è arrivato l’invito ai bambini, ragazzi e genitori della nostra Scuola di Melegnano e la risposta

positiva di tante famiglie (adesioni) ci ha sorpreso e commosso molto.Già lo scorso anno scolastico avevamo pensato di fare questa esperienza di preghiera tra le fami-

glie, ma il tempo limitato da maggio a giugno, ci ha fermato e così abbiamo posticipato. Questo slitta-mento è risultato assai positivo perché ci ha permesso di preparare meglio il terreno “alla grazia diDio”.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico la Comunità religiosa ha deciso di proporre come momento“DOC”, tra le altre varie iniziative della Scuola, anche la Peregrinatio Mariae tra le famiglie.

Queste le tappe fissate e vissute fino ad oggi:

1. Preghiera della Comunità religiosa perché la proposta venisse accolta con fede e amore.2. Proposta ai docenti e coinvolgimento degli stessi per la buona realizzazione dell’iniziativa.3. Proposta nei tre Consigli d’Istituto Materna, Elementare e Medie.4. Proposta alle famiglie durante le Assemblee di classe, da parte dei docenti, con la consegna della

lettera applicativa delle modalità e finalità dell’iniziativa e del tagliando di adesione da rinviareall’Istituto.

5. Proposta ai bambini e ai ragazzi da parte dei docenti e poi da Padre Mauro Persici promotore delRosario, che si è intrattenuto nella Scuola tre giorni per incontrare tutti gli alunni nelle varie clas-si con la statuetta di Maria.

6. Incontro di preghiera e di approfondimento del valore dell’iniziativa “Peregrinatio Marie” per idocenti e il personale non docente di tutta la Scuola con Padre Mauro Persici.

La “peregrinatio Mariae” nella scuola di Melegnano

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7. Le 16 statuette di Maria, una per ogni classe, sono collocate nelle aule e vi rimangono per unasettimana per la preghiera della decina in comune.

8. Inizio dell’attesa Peregrinatio. In ogni famiglia, che ne ha fatto richiesta, Maria sosterà una setti-mana per essere pregata, amata e imitata.

9. Ogni settimana la statua viene riportata a Scuola per la preghiera di ringraziamento per quantoha operato nella famiglia che l’ha accolta e nel pomeriggio riparte per un’altra famiglia.

Questa proposta è stata accettata e gradita e sentiamo davvero che darà dei buoni frutti. LaComunità religiosa segue l’iniziativa con la preghiera: accogliere Maria è accogliere Gesù e con Luil’amore trionferà e faremo cose grandi.

Suor Vittoria, Direttrice della Scuola Elementare

◗dal P. Promotore nelle famiglie dei bambini della Scuola delle Domenicane di Melegnano (Mi):✔ a Melegnano (Mi) nelle varie classi dell’Istituto dal 22 al 29 ottobre, da Arianna Soffientini dal 29 ottobre al 5 novembre, da Alice Baiocchi

dal 29 ottobre al 5 novembre, da Giovanni Usigli-Ramlet dal 5 all’11 novembre, da Merita Bakiu dal 5 all’11 novembre, da AchilleCornalba dal 5 al 12 novembre, da Giaveri Davide dal 9 al 16 novembre, da Antonio Esposito dal 12 al 18 novembre, da Mario Scala dal12 al 18 novembre, da Valerio Campisi dal 13 al 18 novembre, da Andrea Colombo dal 14 al 21 novembre, da Filippo Granata dal 16 al25 novembre, da Giaveri Mario dal 16 al 22 novembre, da Piero Corrada dal 19 al 25 novembre, da Alessandro Rossi dal 23 al 30novembre, da Guido Pignone dal 26 novembre al 2 dicembre, da Matteo Monelli dal 26 novembre al 2 dicembre, da Luigia GalimbertiDondè dal 26 novembre al 2 dicembre, da Natale Ferrario dal 3 al 9 dicembre, da Veronica e Matteo Ruberto dal 3 al 10 dicembre, daDavide Meazzi dal 6 al 13 dicembre, da Eleonora Rizzo dal 10 al 16 dicembre, da Stefania Pavesi dal 10 al 17 dicembre.

✔ a Vizzolo Predabissi (Mi) da Stefano Cologni dal 20 ottobre al 2 novembre, da Sara Petrilli dal 29 ottobre al 4 novembre, da Enrico NandoMarino dal 2 all’8 novembre, da da Luca Bretoni dal 5 al 11 novembre, da Pietro Di Matteo dal 5 al 12 novembre, da Ilaria Salerno dal 9al 18 novembre, da Simone Marino dal 19 al 26 novembre, da Romina Ghianda al 21 al 28 novembre, da Natale Rovati dal 23 novembreal 2 dicembre.

✔ a Cerro al Lambro (Mi) da Ilaria Marrano dal 19 al 25 novembre, da Giorgio Gandini dal 19 al 26 novembre, da Angelo Bigotto dal 3 al10 dicembre.

✔ a Riozzo di Cerro al Lambro (Mi) da Marcello Borselli dal 29 ottobre al 4 novembre, da Giuseppe Monico dal 26 novembre al 2 dicembre.✔ a S.Giuliano Milanese (Mi) da Martina Gagliardi dal 26 novembre al 3 dicembre, da Santo Russo dal 10 al 18 dicembre.✔ a Bascapè (Pv) da Carlo Murelli dal 12 al 18 novembre, da Jessica Sacco Ferraro dal 26 novembre al 3 dicembre. ✔ a S. Zenone al Lambro (Mi) da Davide Denigri dal 5 al 11 novembre. ✔ a Mediglia (Mi) da Luca Colajanni dal 5 al 12 novembre, da Domenico Magenes dal 3 al 9 dicembre. ✔ a Castiglione d’Adda (Lo) da Andrea Contini dal 12 al 18 novembre. ✔ a Casalmaiocco (Lo) da Luca Azzarra dal 12 al 19 novembre. ✔ a Sordio (Lo) da Marta Deò dal 12 al 19 novembre, da Sandro Miglio dal 26 novembre al 2 dicembre. ✔ a Gavazzano (Lo) dal 19 al 25 novembre. ✔ a Paullo (Mi) da Gabriele Di Corato dal 26 novembre al 3 dicembre. ✔ a Tribiano (Mi) da Antonio Pezzicoli dal 3 al 9 dicembre.✔ a Carpiano (Mi) da Thomas Amodeo dal 5 al 12 novembre. ✔ a Salerano del Lambro (Lo) da Annunzio Gobbi dal 3 al 9 dicembre.

◗dal P. Promotore a Piedimonte - Podgora (GO): ✔ in parrocchia e nelle varie famiglie della comunità dal 29 settembre 2001 al ......

◗dal P. Promotore a Somaglia (LO): ✔ nella parrocchia dall’8 al 14 ottobre, da Dino Gruppi dal 14 al 20 ottobre, da Ernesta Zibbra dal 18 al 24 novembre, dai fratelli Uggeri dal

25 novembre al 1 dicembre.

La “peregrinatio Mariae” è stata promossa:

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◗dal P. Promotore a Muzzana del Turgnano (UD): ✔ nella parrocchia dal 22 al 28 ottobre, da Mario Zago dal 28 ottobre al 3 novembre, da Antonio Staltari dal 4 all’11 novembre, da Alfio

Stocco dall’11 al 18 novembre, da Jole Casasola dal 18 al 25 novembre, da Chiandotto Flaugnacco dal 2 al 9 dicembre, da Liviano DelPiccolo dal 9 al 16 dicembre.

◗dallo zelatore sig. Milko De Luca di Cassacco di Montegnacco (Ud): ✔ a Udine da Maria Teresa e Graziano Macor dal 28 giugno al 6 luglio,✔ a Campoformido (Ud) da Simonetta Riatti dal 7 al 27 luglio, ✔ a Nespoledo di Lestizza (Ud) da Bruno Ventulini dal 27 luglio al 1 agosto, ✔ a Osoppo (Ud) da Armanda e GianPietro Della Giustina dal 1 al 10 agosto, da Edi e Nadia Piccoli dal 10 al 20 agosto,✔ a Venzone (Ud) da Donato Valent dal 20 agosto al 3 settembre, da Ferruccio Zamolo dal 3 al 18 settembre,

◗dalla zelatrice sig.a Paola Valvo di Busto Arsizio (Va):✔ a Busto Arsizio (Va) da Italo Ghellero dal 25 ottobre al 5 novembre, da Cosimo Vergara dal 5 al 15 novembre, ✔ a Canegrate (Mi) da Pina Caronte dal 15 al 25 novembre,✔ a Rescaldina (Mi) da Paolo e Maddalena Battilana dall’8 al 30 settembre, ✔ a Legnano (Mi) da Gianluigi Rocchi dal 1 all’8 ottobre, da Daniele Sally dall’8 al 15 ottobre, ✔ a Lonate Pozzolo (Va) da Angelo Tacchi dal 15 al 25 ottobre,

◗ dalla zelatrice sig.a Maria Grazia Varaldo di Faenza (Ra):✔ a Faenza (Ra) da Mariangela e Teresa Savini dal 10 al 15 settembre, per la Giornata mariana nella Fraternita Laicale Domenicana “S.Pio

V” il 16 settembre, Chiara Zucchini dal 3 all’8 ottobre, da Laura Fiorentini dall’11 al 19 novembre, ✔ a S. Maria in Fabriago di Lugo (Ra) da Amalio Tazzari dal 9 al 14 agosto, da Paolo Giornelli dal 15 al 25 agosto, da Pasquale Medri dal

25 agosto al 2 settembre, da Nino Quaranta dal 2 al 16 settembre, da Bruno Bassi dal 16 al 22 settembre, da Elvos Ricci dal 23 settembreal 4 ottobre, da Piero Piatesi dal 5 al 14 ottobre, da Giancarlo Costa dal 15 al 22 ottobre, da Clementina Montanari dal 23 ottobre al 1dicembre,

◗dalla zelatrice sig.a Giulia Sparapani di Ancona: dalla sig.a Anna Grazia Sarti dal al 10 settembre, da Bruna Vespasiani dall’11 al 15 settembre, da Fiorella Di Prenda dal 15 al 21 settembre,al Raduno Regionale del Rosario a Osimo il 22 settembre.

◗dalla collaboratrice sig.a Alessandra Lorgna Neri di Aulla (Ms): ✔ a Aulla da Alessandra Lorgna dal 2 agosto al 23 settembre 2000, ✔ a Monzone da David e Cristina Coltelli dal 23 settembre al 24 novembre, da Giovansante e Maria Coltelli dal 24 novembre al 25 febbraio

2001,✔ a La Spezia da Roberto Mantero dal 26 febbraio al 20 marzo, da Vittorio Persi dal 20 al 30 marzo, da Vincenzo Coppa dal 30 marzo al

20 aprile, da Claudia Ciuti dal 23 giugno al 1 ottobre, dal Monastero del Cuore Immacolato e di S. Giuseppe il 7 ottobre.

◗dallo zelatore sig. Cesare Carloni di Osimo (An): ✔ a Filottrano da Nazzareno Santoni dal 11 al 20 settembre, ✔ a Osimo al Raduno Regionale del Rosario a Osimo il 22 settembre, nelle famiglie della parrocchia di S. Marco dal23 settembre al 21

novembre, dalla famiglia di Piero Pirani dal 22 al 28 novembre, .

◗dall’equipe di zelatori della provincia di Padova:✔ a Selvazzano (Pd) da Liliana Stella dal 5 all’11 novembre, ✔ a Bevadoro di Campodoro (Pd) da Giampaolo Piccolo dal 1 all’8 ottobre, ✔ a Mestrino (Pd) da Capuzzo Mele Patrizia dal 17 al 24 settembre, da Antony Tempesta dal24 settembre al 1 ottobre, ✔ a Saccolongo (Pd) da Giovanni Bagatella dal 12 al 25 novembre, da Sergio Dalla libera dal 26 novembre al 10 dicembre✔ a Creola di Saccolongo (Pd) , da Giancarlo Savi dal 10 al 24 dicembre, da Don Giuseppe Benacchio dal 24 al 30 dicembre, da Claudio

Cogo dal 30 dicembre al 6 gennaio 2002,

◗dall’equipe di zelatori di Venzone (Ud):nella cappella S. Michele dal 30 settembre al 7 ottobre, nella chiesetta dei SS. Giacomo ed Anna dall’8 al 13 ottobre, da FranceschinaGubiani dal 13 al 24 ottobre, in Duomo dal 24 ottobre al 2 novembre, da Arcangela Pascolo dal 2 al 18 novembre, da Patrizia Clonfero dal18 al 25 novembre, da Santina Di Bernardo Tondo dal 25 novembre all’8 dicembre,

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La “Peregrinatio Mariae” a Lugo

come, se nel fluire dei giorni, vincesse l’amore ad una presenza...

L’immagine è arrivata. Per amore all’unità c’era da stravolgere,anche se molto in piccolo, i ritmi e le abitudini. Molto in piccolo

perché Don Giovanni ci aveva detto di garantire almeno un rosario algiorno... ma poi fluidi a vivere la giornata come sempre accompagnatiperò in più da quella presenza. Anche i bambini, almeno cinque minutial giorno, un essere prima di tutto insieme di fronte a quella presenza.

Di fronte alla tenerezza di Maria è come però se nel fluire dei gior-ni vincesse l’amore ad una presenza reale rispetto al privilegio di sé. Siamo fatti per abbandonarci più cheper affermare noi stessi. Spenta senza alcun obbligo la televisione per tutta la settimana. Nessuno lo avevachiesto... è stata semplicemente una nostra scelta. Però che bella questa povertà ogni tanto. Ogni sera ilRosario. Ognuno una decina, poi una preghiera libera alla fine; ad una presenza si può domandare come unfiglio chiede alla mamma anche senza formule... Guardando ai maestri, ai pastori, ai conoscenti, a colorocon i quali ci sono dei problemi... tutto con la domanda di un Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam.

“... Accadi concretamente o Gesù nella circostanza, svela il tuo volto, svela la tua misericordia, sii inmezzo a noi!...”. È come che questa presenza di Maria, che chiama quella di Gesù, aiutasse a purificare tutto,a ritrovare il bandolo dell’unità. Questa positività ha cominciato ad estendersi agli amici: “... posso venire adire il rosario questa sera? ...”. Pregare insieme, anzi mettere una domanda a Cristo attraverso Maria fra sé el’altro, anche se amico, è un’altra cosa. L’Amicizia è sotto lo sguardo di un Altro, di un Terzo che ti guarda,meno istintiva e più misericordiosa.

Poi i nostri gruppi di Fraternità; una sera per uno... un pregare con gli amici, quelli più stretti, più vicini,più segno di Cristo presente. Un consegnare questa fraternità in Cristo a Lei perché sia più vera, più decisadi andare in fondo di una vocazione...

Poi i giorni normali; passi da casa di corsa fra un appuntamento e l’altro e Lei è li che attende; semprepresente; mai assente; mai distratta da te... fermarsi un attimo e poi via ma con una compagnia grande che tista vicino; anzi che è sempre vicino e che solo la nostra distrazione dimentica continuamente.

L’ultima sera con i genitori ed alcuni parenti invitati per un rosario; un po’ di imbarazzo... poco abituati aquesto genere di cose. Però poi che dolcezza vedersi alla fine di un percorso un po’ poco usuale che richiamaad Altro. Che gioia pulita però alla fine... ci sono stati tutti non ci credevo! Che rigenerazione nei rapporti.

Ultimo atto: partenza. Ci diciamo: “... e la consacrazione la facciamo? ... certo è in programma, scrittasul libretto... no, mi dispiace: o è una scelta o è meglio voltare pagina!...”. O è una scelta voluta questa con-segna di sé a Maria o non tiene. Non è del tutto vero; infatti anche un affidamento un po’ distratto apre,lascia spazio al Mistero per un lavoro. Ma è come se il tempo di oggi chiedesse una maturità: un passo diconsapevolezza. È troppo alta la sfida di tutto ciò che si oppone per reggere. O questa presenza di Cristo èaccettata o non tiene. L’abbiamo fatta la consacrazione, ma non perché era scritto... ma perché abbiamodetto un sì. Il punto non è però dire di sì una volta, ma guardare all’avvenimento della presenza concreta diCristo, all’avvenimento della presenza concreta di Maria pronti in ogni istante a dire sì, come successe a Leidi fronte alla presenza dell’Angelo. Che abbiamo a sostenerci in questo perché la nostra vita non sia persa.

Come non dire grazie per questa occasione a Don Giovanni che ha pensato e voluto questa visita chie-dendogli di rilanciarla con vigore perché quel che è accaduto a noi riaccada a più famiglie possibile.

A. R.

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nuovi iscritti al movimento domenicano del rosario

A) SONO STATI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO VIVENTE:1. da Don Stanislao Maciale d’Argenta (Fe): Gabriella Ferrozzi, Dolores Ferraresi, Graziella Crivellaro, Rosalia

Andreghetti, Stella Carmen Faccini, Teresina Zagani, Rosanna Panizzi, Marisa Sisti, Neria Sisti, AngiolinaOffri, Caterina Montanari, Ester Galvani, Maria Luisa Laurenti, Marina Scacchi e Anna MariaFonsatid’Argenta.

2. da Vittoria Gatto di Reggio Calabria: Grazia Cilione, Maria Morisani, Maria - Carmela e FlaviaScaramuzzino, Francesca Mazzi, Aldo barbalace, Delia Papasergio, Teresa e Domenico Gangemi, LuisaBancoletti Isidori, Giuseppe Roccuzzo, Orestina Marra, Vanda Marrara, Pasquale Luppino.

3. da Don Ugo Berti di Consandolo (Fe): Roberta Maran, Marco Pedriali, Arianna Rossi, Alessandra Tinti,Eleonora Vecchiato, Stefano Orsini, Valeria Gennari, Laura Maggioni, Sergio Maggioni, Angelina eGiuseppe Coletti, Albonea Squarzanti, Luca e Giacomo Pulizzi, Alma Sgarzi di Consandolo.

4. da Vittoria Gatto Nava di Reggio Calabria: Anna Maria e Maria Rosaria Vairano, Maria Pia Mascioli,Maria Izzo, Antonio, Mariagiovanna e Roberta Cassalia, Vincenza Chirico, Emilia Continolo, Letizia galizia,Francesca Gallaccio, Giuseppina Costantino, Maria Carmela Spatari, Enrica e Graziella Cozzupoli.

5. da Don Attilio Galli di Ascoli Piceno: Di Mario Gianpaola - Finamore Maria - Gaspari Carla Patrizia eLondrillo Quinta di S. Silvestro Colle (Pe), Giorgi Annalisa di Milano, Giuliani Alfonso di Roccafluvione (Ap),Marinelli Marta di Castorano (Ap), Legora Alba, Galiè Moranti Alda, Guidi Giuliana, Lolli Cettina,FasceCesare, Fasce Clara, Mariani Delfina e Micucci Anna di Ascoli Piceno.

6. da Vittoria Gatto Nava di Reggio Calabria: Erica ed Antonio Stellitano, Pina Laganà, Filippa Arconte,Melania Lacava, Anna Chirico, Margherita Laganà, Francesca Ambroggio, Pasqualina Calarco, RacheleLeone, Anna e Laura Direttore, Ilaria Sasso, Paolo Laganà e Angelica Minardi di Reggio Calabria.

7. da Paola Valvo di Busto Arsizio (Va): Laura Antonaci - Pinuccia Prandoni - Mariuccia Prandoni - GiovanniPrandoni - Carlo Castiglioni - Teresa Gallazzi - Carla Mascheroni - Luigi Radice - Tarcisio Forasacco di BustoArsizio (Va), Nella Villani di Lonate Pozzolo (Va), Angelo Cangero di Firenze, Don Giuseppe Steffenino di Asti,Maria Luisa Lapagna di Trieste, Barbara Zuccari di Guastalla (Re), Minuzzo Paola di S. Silvestro Colle (Ap).

8. da Vittoria Gatto Nava di Reggio Calabria: Carmela Liliana De Gori, Maria Serraino, Ida Luppino,Francesca Cicciò, Elisabetta Papalia, Lina De Blasi, Rossella Schepisi, Maria Romeo, Anna Amato, AngelinaCalabrò De Stefano, Cristina Pardo, Maria Milardi, Pina Modica, Marianna Barbera e Ida Barreca di ReggioCalabria.

B) SONO STATI ISCRITTI ALLA FRATERNITA O GRUPPO DEL ROSARIO:1. dalla segreteria: Sergio Sanzeni - Mario Antonio Rossi - Palmiro Giovanati e Paola Fanfoni di Cremona,

Elena Oriani Monti di Faenza (Ra), Gianna Belletti di Faenza (Ra), Pierina Bellandi - Angela RaneroniMalaguzzi - Gina Armigliati - Gianna Bosio Salvi - Maria Cavallaro - Erminia Miglioratie Carla Gelmini delVillaggio Violino (Bs), Giada e Mirella Santoni di Filottrano (An).

2. dal Monastero di Fontanellato (Pr): Mandis Priama - Medioli Ida - Michiara Adolfo e Merenda Giovanni diParma, Migliori Avv. Francesco e Signora di Milano, Masella Colombi Maria Luisa di Mantova, Teresina eBiancarosa Mazzini di Cremona, Mazzola Amedea di Piacenza, Cauta e Maria Melis di Cagliari, Frank eFiorina Mifsud di Roma, Milan Ada di Rovigo

3. da Giulia Sparapani di Ancona: Giovanna Patrignani di Ancona, Antonietta Montagnano di FrancavillaMare (Ch), Chiara Pace di Lanciano (Ch), Colomba daniele di Moncalieri (To), Nicola cascio e caterinaCostamagna di Torino, Maria Profita di Cremona, Giuseppina Berta di bergamo, Giovannina Porpora diBellizzi (Sa), Suor Anna Domenica di Tagliacozzo (Aq), Nanda La Torre di Locarno (CH), Franca Pizzamigliodi Lodi, Pina Imperatrice di Rivoli (To), Brigida Consilio di Gela (Cl), Franca Duò di Taglio di Pò (Ro).

4. da Raffaella Dragoni di Villanova di Bagnacavallo (Ra): Lina Lombardi, Assunta Siero e Tonina Gradara diBellaria (Rn), Samantha Fabbri di S.Antonio (Ra), Chiara e mario Marra e Giuseppina Giometti di Marina diRavenna (Ra), Clara Polgrossi Alide Pausini Sportelli, Raffaella dragoni, Rosa e Giuliana Fabbri, OttaviaCassani, Virginia Allegri e Aurelia Cassani di Villanova di Bagnacavallo (Ra).

5. dalla segreteria: Maria Rita Santoro di Milano, Luisa Ghielmetti - Samuele Maria Garoni - Carlo MariaGaroni - Renato Garoni e Giovanni Gianolini di Cagno (Co), Nives E. Corradi di Reggio Emilia, Emma MariaRabotti di Vedriano Trinità (Re), Loredana Mandrioli di Milano, Maria Spezia - Marina Colombo - LuciaLandonio - Angela Qurzi - Carla Colombo - Reginalda Colombo - Maddalena Teresa Colombo - Danila Gibine Rosina Conte di Rescaldina (Mi).

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...nuovi iscritti

6. dal Monastero di Fontanellato (Pr): Luigi e Laura Moschini - Maria e Camilla Monici - Milanesi BizziMariuccia e Oppici Enzo di Parma, Normanno Golgi Anna di Alessandria, Minuti Emma di Cremona, MoniArcadu Pietrina - Monni Grazietta e Mundanu Annamaria di Nuoro, Muroni Grazia di Alghero, MurruSerafina di Oristano, Nicelli Don Alberto di Reggio Emilia e Nobile Dallù Linuccia di Milano.

7. da Don Giuseppe Steffenino di Asti: Mauro e Bruna Peppino - Simona Gioietti di Montechiaro d’Asti (At),Enea Di Spazio di Genova, Carolina Tagliaferro, Maurizio Madonia, Paola De Giovannini, Simona Stllitano,Giuseppe Marateia, Maria Meia, Fulvio Saracco, Maria Catanzariti, Matilde Ricchetti, Don Roberto Zappino eDon Beppe Steffenino di Asti.

8. da Vittoria Gatto di Reggio Calabria: Vittoria Gatto, Anna Chirico, Pasqualina Calarco, Concetta Modafferi,Elena Barbera, Maria Giambelluca, Giuseppina Barbuto, Caterina Barreca, Maria Crupi, GiovannaBonocore, Angela Panico, Caterina Marrara, Antonia Nava, Anna e Lucrezia Napoli.

9. dalla segreteria: Attilia Soravia Brochetta di Moruzzo (Ud), Don Fabio Biancaniello di Lentate sul Severo (Mi),Antonia Vitari e Donatella Lanfredi di Brescia, Ambrogio Caserini di Pizzeghettone (Cr), Roberto Ghilardi diS.Giovanni Bianco (Bg), Giuseppe Sonzogni di Camerata Cornello (Bg), Rosaria Maria Modica di Firenze,Patrizia Cremonesi - Rosetta Besostri e Doris Stringhini di Cremona, Maurizio Codiglia di Trieste, Ilaria Saccadi Reggio Emilia, Loretta Cremonini di Padova.

10. da Giulia Sparapani di Ancona: Maria Pia e Lucia Tanferna di Pesaro, Jolanda Moroni di Falconara (An),Viviana Vannini di Ascoli Piceno, Nadia Landi e Olivia Marini di Chiaravalle (An), Donella Cesetti Roscini diMonte Urano (Ap), Adriana Belelli - Gabriella Baldoni - Giovanni Arcagni - Manuela Maceratesi - LuisaScotti - Valeria De Camelis -Graziella Burini e Anna Ghiandoni di Ancona.

11. da Vittoria Gatto di Reggio Calabria: Maria Morabito, Antonietta Putorti, Maria Arena, FrancescaGermoleo, Domenica Foti, Antonia Malara, Rosina Marzolo, Silvana Arena, Tina Cutrupi, Liliana Stuppino,Antonia Iannone,Francesca Ardea, Maria Tramontana, Francesca Campolo, Caterina Chirico Motta.

12. dalla segreteria: Domenica Cossu e Teresa Rossetti di Legnano (Mi), Vincenzo Baffetti di Osimo (An),Antonietta Grana di Bari, Angelo Gaetano Sciandra e Maria Concetta Passarelli di Campobasso, DanilaDalla Rosa di Predazzo (Tn), Roberto De Matteis di Trieste, Riccio Espedito e Giuseppina De Vivo diPontecorvo (Fr), Francesco Putorti - Filomena Stuppino Ermella Molteni di Prato, Curatola e Mirella RaccoRaffa di Reggio Calabria, Franco Petean di Aquileia.

C) SONO STATI ISCRITTI ALL’ORA DI GUARDIA:Danila Dalla Rosa il 25 di ogni mese dalle 20 alle 21; Gianna Belletti il 29 di ogni mese dalle 14 alle 15;Pierina Bellandi - Angela Raneroni Malaguzzi - Gina Armigliati - Gianna Bosio Salvi - Maria Cavallaro -Erminia Migliorati e Carla Gelmini il 1° mercoledì di ogni mese dalle 15 alle 16; Giada e Mirella Santoni il23 di ogni mese dalle 21 alle 22; Patrizia Cremonesi il 1° venerdì del mese dalle 5,30 alle 6,30; AmbrogioCaserini la 1° domenica del mese dalle 11 alle 12; Antonia Vitari e Donatella Lanfredi il 1° giovedì del mesedalle 22 alle 23; Rosaria Maria Modica il 12 di ogni mese dalle 15 alle 16; Doris Stringhini il 1° lunedì delmese dalle 23 alle 24; Rosetta Besostri il 1° venerdì dalle 13,30 alle 14,30; Angelo Gaetano Sciandra eMaria Concetta Passarelli il 25 di ogni mese dalle 21 alle 22; Riccio Espedito e Giuseppina De Vivo il 25 diogni mese dalle 20,30 alle 22; Vittoria Gatto - Anna Chirico - Pasqualina Calarco - Concetta Modafferi -Elena Barbera - Maria Giambelluca - Giuseppina Barbuto - Caterina Barreca - Maria Crupi - GiovannaBonocore - Angela Panico - Caterina Marrara - Antonia Nava - Anna e Lucrezia Napoli - Maria Morabito -Antonietta Putorti - Maria Arena - Francesca Germoleo - Domenica Foti - Antonia Malara - Rosina Marzolo -Silvana Arena - Tina Cutrupi - Liliana Stuppino - Antonia Iannone - Francesca Ardea - Maria Tramontana -Francesca Campolo - Caterina Chirico Motta - Filomena Stuppino Curatola e Mirella Racco Raffa il quartomercoledì di ogni mese dalle 16 alle 17; Antonietta Grana il 1° venerdì del mese dalle 16,30 alle 17,30.

D) SONO STATI NOMINATI ZELATORI O ZELATRICI:Ferruccio Zamolo, Renata Capriz, Donato Valent, Maddalena De Conti e Patrizia Clonfero di Venzone (Ud),Don Giuseppe Steffenino di Asti, Raffaella Dragoni di Villanova di Bagnacavallo (Ra), Roberto e MartinaRosina di Pescantina (Vr), Patrizia Santoro di Fiesso d’Artico (Ve), Flora Manzotti di Polverigi (An), Giovannae Anna Bagatella.

E) RICHIEDENDO IL “PACCO DI MATERIALE” SI SONO IMPEGNATI NELLA PROMOZIONE DEL S. ROSARIO:Fabio Cappello di Castano Primo (Mi), Annarita Romagnoli di Firenze, Anna Caldera di Cusano Milanino(Mi), Anna Reggiani di Finale Emilia (Mo), Nita Coscietti di Rho (Mi), Suor Savignana Rampega di Vigonza(Pd), Marina Fantin di Udine, Suor Rosella Cosma di Foggia, Loretta Cremonini di Padova.

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HANNO INVIATO OFFERTE: ✫ per onorare la B.Vergine, sostenere ROSARIUM e il Movimento del Rosario:

Angela Banzola De Santis, Elena Festa, Fraternita Laica Domenicana “S.Pio V” di Faenza (Ra), Maria Formaggio,Mariella e Luciano Foresi, Silvia Vita Seppi, Giuliana Rocchetti, Antonina Rasori Menghini, Milena Benigni, FeliciaPersico, Fernanda Mantovani, Anna Stamerra, Partecipanti ai vari Raduni di settembre, Maria Gargiulo, StefanoRambaldi, Suor Maria di Montfort, Parrocchia dei SS. Andrea apostolo e Rita, Don Gianni Versetti, Emilia Premici,Massimo Pargoletti, Paola Nicoli Aldini, Don Walter Milocco, Massimo Pargoletti, Arianna Jubini, Angelo Galazzi,Mirella Caffarra, Agerde Elvira Carlan, Don Paolo Zution, Simonetta Moroni, Suor Maria di Montfort, GiulianaBalietti, Teresa Oddi Settimi, Irene Zanini, Francesca Piancastelli, Don Giampiero Marchesini, Don Pietro Moratto,Giovanni Nosari, Francesca Vallorani, Elena Cecchi, Marisa Sbriscia, Barbara Rappo, Francesca Tancredi, PieraSpinelli Proietti, Carlo Cosani, Giovanmaria Agosti, Piergiorgio Zanini e Irene Castellini, Stella Tombolesi,Domenicane di Trissino (Vi), Scuole “Madre Clelia Merloni”, Monache di Faenza (Ra), Giancarlo Mornelli, PaoloGraffigna, Paola Salmi, Lina Lovato, Nevona Trentin, Marisa Spinelli Barelli, Lina De Biasi, Paola Valvo, IstitutoCanossiano di Bedizzole (Bs), Maria Cavallaro, Giuseppe Fugazzi, Paolo e Maddalena Battilana, Giuseppe DiGrazia, Franca Tornelli, Mariarosa Gotti Mangili, Osvaldo Pennacchioni, Oliva Carmela, Giulia Sparapani, GiulianaBartali, Gelsa Bartolini, Paola Moricone, Gruppi del Rosario di Ascoli Piceno, Don Gianni Versetti, Monache di Cagli(Pu), Bruna Preti, Gruppo del Rosario di Vignola (Mo), Irene Di Giovanni, Gruppo del Rosario di Secchiano (Pu), DonSilvano Piani, Elsa Fabrio, Anna Maria Marinoni, Anna Mazzoni Riva, Gruppo del Rosario di Portorecanati (Mc),Cesare Carloni, Piero Pirani, Piera Proietti Spinelli, Sestilia Santini, Diva Sangiorgi, Vittorina Rizzoni, Argia Radimiri,Francesco Putorti, Maria Pieroni, Sara Petrilli, Lorenzo Pedrali, Benito Pacetti, Domenico Montevecchi, MariaMontaruli, Monache di Azzano S.Paolo (Bg), Monache di Montefiore dell’Aso (Ap), Agnese Torresan Milani, ViolaMartina, Jolanda Martelli, Paola Marcucci, Flora Manzotti, Caterina Mancia, Alberta Magrini, Antonietta Loro,Magda Montorsi Gozzoli, Antonietta Grandi Giorgini, Elisabetta Grandi, Ornella Vignoli, Paola Ghezzi, Rosina Ferri,Domenicane di Milano, Mirella Novasio, Giovanna Cecchini, Rosina Cattaneo, Cleofe Cacciarru, Gina Buffi, MariaBondi, Gabriella Bertinelli, Maria Grazia Bernacchia, Cristiana Bartolini, Ida Luzi Barbadoro, Erminia Balena,Domenica Fazzini, Silvana Cassanelli, Armanda Pradelli, Lina Reggiani, Giovanna Girgenti, Astorre Borghi, GiorgioAzzani, Maria Paola Vezzali, Ivano Barbieri, Cesarina Venturelli, Partecipanti alla “Peregrinatio Mariae” in S.Mariain Fabriago (Ra), Gruppo del Rosario di gradisca d’Isonzo (Ra), Dorotea Ravaioli, Ada Pierangeli Monachesi,Teresina Battisti, Lorena Biavati, Ennio Borin, Renza Buzzoni, Domenica Cangiotti, Antonietta Ciminelli, PaoloCipriani, Tarcisio Comar, Maurizio Costarelli, Domenicane di Idice di S.Lazzaro (Bo), Domenicane di Genova,Domenicane di Falconara (An), Lina De Biasi, Piera Di Baudo, Maria Fasoli Migliori, Feroldi Tagliaferri, AureliaFiorani, Angelo Frison, Ester Galvani, Anna Guzzi, Arianna Iubini, Matteo Lorenzetti, Eva Macchiarulo, Elda Martini,Rossi Mazzieri, Nazzarena Mori, Rosella Morici, Simonetta Moroni, Maria Muroni, Giuliana Paci, Domenicani diAlessandria, Efrem Panelli, Antonio Petrelli, Anna reggiani, Imelde e Alberta Sponticcia, Antonella Spurio, EnricaTorresi, Maria Luisa Turchi, Vittoria Valenzi, Ermen Ventura, Silvia Vita Seppi, Antonio Zanetti, Licia Zulberti, AssuntaCelani, Domenicana di Ferrara, Alessandra Dubrovich, Marilena Mancini, Alfredo Tomassetti, Casa di Riposo “LaMadonnina”, Maria Angeli, Luisa Antoniazzi, Agerde Elvira Carlan, Mirella caffarra, Maria D’Annunzio, LuigiMontenovo, Giovanna Simoncini, , Gruppo sposi di Rivara-S.Felice sul Panaro (Mo), Maria Luisa Donati, Suor Mariadi Montfort, Annamaria Cetto, Parrocchia Prepositurale S.Stefano di Nerviano (Mi), Daisy Arrigucci, Luciana Belli,Elena Bianconi, Faustina Boschi, Maria Cagno, Amalia Cerotti, Lidia Clai, Domenicane B.Imelda di Bologna, MariaFormaggio, Mirco Franceschetti, Paolo Galletti, Maria Teresa Lombi, Susanna e Fiorella Noccioli, Don Remo Noriller,Filippo Piazza, Luciana Sassano, Mariarosa Civera, Margherita Bochicchio, Maurizio Dall’Oca, Caterina Della Torre,Vittoria Palazzi, Grazia Moretti, Anna Morelli, Gino Trombi, Raffaella Fiorio, Ida Barbieri, Nevona Trentin, Maria

pagina della riconoscenza

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Vassalli, Velia Onesti, Giuseppina Cavedaschi, Fulvia Vatta, Maria Toscani, Maria Angela Savini, Maria Sampaolesi, AnnaPirani, Maria Perotti, Pietro Ortis, Domenico Manferdini, Marco Filonzi, Palmira Ferrari, Antonucci Ferrari Margherita,Dolores Ferrarese, Marina Cesaroni, Elena Cecchi, Luciana Castellani Finocchi, Maria Antonietta e Gilda Carletti, LidiaBaratelli, Laura Alessandrini, Domenicane S.Caterina di Tamai (Pn), Famiglia Negri, Maria Mirabella Miniassi, PrioraGenerale Domenicane di S.Sisto, Grazia Donatella, Lilia Bencini Bianchi, Anna Maria Inga, Ivana Lorenzini, MariaGrabriella Cossignani, Stella Tombolasi, Rosaria Lanza, Giovanni Severini, Anna Rosa Minto, Elena Festa, Chiara Ballatori,Vincenzo Foresi, Lucia Vecchio, Lucia Spiga, Maria Luisa Bortolotto, Natalina Bruttomesso, Domenicane S. Caterina diMontecreto (Mo), Maria Rosa Sgarzi, Giancarlo Tione, Marta Vicentini, Bianca e Luciano Marinelli, Antonio Riguzzi, SofiaAmbrosi, Tina Amodio, Maria Belotti, Ivo Blasi Toccaceli, Rosalba Franchi, Giovanna Mantovani, Ida Mietto, Alda Bonzi,G.Gaetano Covezzi, Ermanno e Paola Boggio, Carla Gilardi, Fausto Locatelli, Fernanda Mantovani Uguzzoni, Maria PaolaOlivieri, Giulio Pertile, Piccola Opera del Divino Amore, Pietro Tonini, Anita.

✫ in memoria dei defunti, per preghiere, chiedere grazie o celebrazione di ss. Messe: Marina Delfini, Elena Festa, Anna Pirani, Partecipanti ai vari Raduni di settembre, Parrocchia dei SS. Andrea apostolo eRita, Paola Nicoli Aldini, Giovanna Forma, Luisa Garoni, Parrocchia Divino Amore, Antonella Bruni, Franceschelli Zefferina,Domenica Cangiotti, Vittoria Radi, Anna Rossi, Rita Moretti, Luisa Garoni Ghielmetti, De Santi Banzola, Carla D’Arenzo,Adelio Carboni, Anna Rosa Minto, Famiglia Negri, Elena Festa, Maria Vittoria Muscinelli.

✫ per acquisto di sussidi:Adriana Contini, Partecipanti ai vari Raduni di settembre, P. Angelico Menetti, Don Remo Noriller, Vittoria Gatto Nava,Suor Sara Calandra, Fedeli parrocchia di Somaglia (Lo), Lorenzo Caserio, Efrem Pannelli, Glauca Menduini, Colzi Patrizia,Domenicane di Castelbolognese (Ra), Fedeli della parrocchia S.Vitale di Muzzana del Turgnano (Ud), Don GiampieroMarchesini, Don Pietro Moratto, Annarita Romagnoli, Caterina Vergara, Patrizia Suriano, Edy Contato, Graziosa Dentice,Paola Valvo, Ilaria Giannarelli, Mariella Albertini, Monache di Cagli (Pu), Bruna Preti, Fedeli della parrocchia di S. Giorgiodi Lucinico (Go), Carmine Scarpellino, Nita Coscetti, Suor Rosella Cosma, Anna Caldera, P. Giovanni Calcara o.p., MariniFiorenza, Ciro Bux, P. Mauro Sassi.

✫ per sostenere l’opera dei pellegrinaggi:Piergiorgio Zanini e Irene Castellini, Luigi Farolfi e Emila Gaddoni, Paola Salmi, Giorgio Lupi e Maria Bignami.

✫ per le adozioni a distanza:Ada Giacomello, Patrizia Ciuffoli, Giampaola e Ambretta Negri, Assunta Lorenzetti Barzotti, Irene Di Giovanni, DanieleSavelli, Roberto Tonucci.

✫ per le missioni:Angelo Galazzi.

HANNO COLLABORATO CON LA LORO OPERAFiorenza Marini, Elvio Barzotti, Mariella Albertini, Ilaria Giannarelli, Lucia Coppelli, il gruppo di signore di Villa Ceccolini chehanno aiutato la signora Mariella, i vari zelatori e collaboratori che con grande generosità stanno continuando a promuoverela “Peregrinatio Mariae”, Silvio Valesi, Giulio Carducci, Vittoria Radi, P. Michele Scarso o.p., Carlo Moracca, Fernando Fratini,Paolo Vezil, Fiorenza Marini, Marco Moreschi, Torino Sabbatini, Giuseppe e Bruna Preti, Anna e Pietro Bellesia, Monastero“Ara Crucis” di Faenza (Ra), Adalgisa Bergamaschi, Suore Domenicane Figlie del Rosario di Pompei.

Ringrazio tutti di cuoreper quanto fate - ognuno nel suo piccolo - per sostenere il MOVIMENTO

nella promozione del s. rosario e della devozione alla B. Vergine:assicuro il quotidiano ricordo nella preghiera ma soprattutto alla celebrazione della s. messa

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RADUNO DELSANTO ROSARIO

Movimento Domenicano del Rosario

Programma della giornata:ore 9,30 ritrovo in piazza S. Domenico a Bologna

ore 10,00 ora mariana nell’Aula Magna “S. Lucia” di via Castiglione

ore 11,00 intervento del dr. Vittorio Messori che presenterà il suo ultimo libro mariano “Gli occhi di Maria” edito da Rizzoli

ore 11,30 meditazione del Padre François M. Dermine o.p. sul tema “lo sguardo di fede sugli eventi mariani eccezionali”

ore 12,30 pranzo al sacco nell’Aula Magna “S. Lucia”

ore 14.00 rassegna di canti mariani delle corali “Podgora” e “S. Cecilia”

ore 15,30 visita guidata nell’attigua basilica “S. Domenico” di Bologna

ore 16,30 S. Messa animata dalle corali “Podgora” e “S. Cecilia” in S. Domenico

Ai bambini e ai ragazzi gli animatori proporranno momenti di svago, di riflessio-ne e preghiera appositamente studiati per loro affinché possano vivere insiemeuna fruttuosa giornata in gioiosa comunione mariana.

" Prego vivamente coloro che organizzano dei gruppi di contattarmi preventivamente e comunque perogni informazione rivolgersi a P. Mauro Persici o.p. tel. 335 5938327" D’obbligo indossare il “fou-lard del rosario”: li invierò a chi ne farà domanda!

In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Bologna CMP detentoredel conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la rela-


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