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Settori operativi Interventi di pulitura e integrazione ... · Tecnica di esecuzione...

Date post: 18-Feb-2019
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Q La volta illuminata con luce radente mostra la tecnica del disegno e il poggiamano utilizzato dal pittore per dipingere sull’intonaco ancora fresco. Vlta illuminata con luce uv. Nelle parti figurate il disegno è completato con un tratto a pennello di ocra rossa mentre nelle architetture più spesso è delineato con un tratto nero a carboncino. Non si sono trovate tracce di spolvero. Villa Saluzzo Bombrini, detta «Il Paradiso», fu edificata su progetto dell’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone sul finire del XVI secolo per residenza di villeggiatura della famiglia Saluzzo. A metà Ottocento passa in proprietà ai Bombrini (sino al 2005). Oggetto della scheda è l’intervento effettuato nel salone del piano nobile sui dipinti a fresco di Lazzaro Tavarone (1614). In particolare nella presente scheda saranno descritti in dettaglio gl’interventi sugli affreschi, il consolidamento della volta lignea è stato descritto in Imprese Edili n. 3 aprile 2014. Tecnica di esecuzione dell’affresco L’affresco della volta è realizzato su di una struttura voltata in canniccio (vedi scheda in Imprese Edili n.3 aprile 2014) inchiodato a una centinatura lignea aerea. L’ i ntonaco seicentesco dell’intradosso è comprende l’arriccio, costituito da calce magnesiaca carbonatata e sabbia medio/fine di 15/20 mm circa e l’intonachino, costituito da calce magnesiaca e sabbia fine di 5/6 mm La decorazione pittorica è stata realizzata con la tecnica del buon fresco. È diffuso l’uso di pigmenti pregiati quali azzurrite e malachite, anche mescolati insieme e applicati a tempera sopra una coloritura preparatoria di blu di smalto e grassello, cinabro e minio. Altra tecnica riscontrata è l’applicazione di azzurrite o dello smaltino a tempera su una stesura di base ad affresco di colore Daniela Pittaluga Ssbap, già Scuola di specializzazione in restauro dei monumenti, Università di Genova Maria Luisa Carlini restauratrice Affresco Integrazioni Distacco dell’intonaco dipinto 11 Progettazione dell’intervento di restauro e impresa esecutrice delle opere di restauro Coart snc di Maria Luisa Carlini e Stefano Meriana (Soa cat Os2 class II) Direzione dei lavori arch. Andrea Guidi di Bagno, ing. Enrico Cambiaggio Alta Sorveglianza soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici della Liguria, ing. Rita Pizzone soprintendenza ai Beni storico artistici e etnoantropologici della Liguria, dott.ssa Paola Traversone Interventi preliminari. Velinatura di sostegno con velatino di garza di cotone e Paraloid B72 disciolto al 25% in acetato di etile, applicato a pennello nelle zone più compromesse laddove l’intonaco era instabile e presentava gravi distacchi dal supporto. Settori operativi Interventi di pulitura e integrazione pittorica sugli affreschi di Villa Bombrini «Il Paradiso» (Genova). del ‘48 che sono state mantenute e trattate come l’affresco originale Rimozione delle stuccature instabili (in corrispondenza delle piastrine in ottone) Ricollocazione dei frammenti d’intonaco recuperabili dal crollo: velinatura di sostegno e protezione della policromia con Paraloid denso in soluzione con etilacetato, assottigliamento del retro d’intonaco, consolidamento dell’intonaco con Mowital B60Hh Ripresa pittorica delle stuccature, delle lacune e delle abrasioni di pellicola pittorica mediante velature e rigatino con colori ad acquarello Windsor e Newton. Pareti Asportazione delle pesanti ridipinture. Dato il succedersi di più strati di materiali, diversi tra loro per natura (tempere all’acqua, fissativi, cere, tempere acriliche) la pulitura ha richiesto diversi passaggi: - pulitura con gomme sintetiche Wishab dei colori originali applicati a tempera quali azzurrite, malachite e smaltino sensibili, anche chimicamente, a trattamenti più aggressivi - rimozione della cera con tamponi di cotone imbevuti con acetone - asportazione delle ridipinture a tempera più recenti con acqua calda e spugne esercitando anche un’azione meccanica abrasiva per intaccare lo spesso strato di colore - rimozione dell’ultimo strato di tempera e di un film di fissativo marrone mediante uno o più impacchi di AB57 (miscela di bicarbonato d’ammonio, carbonato di sodio e tensioattivo) addensata con silice micronizzata, applicata per campiture cromatiche e con tempi di azione calibrati e risciacquo di lavaggio con acqua e rifinitura a bisturi - estrazione dei sali solubili, anche residui delle precedenti operazioni di pulitura con compresse di carta assorbente e acqua demineralizzata. Rimozione delle vecchie stuccature incoerenti per superficie e materiale Riadesione dell’intonaco al supporto murario con iniezioni di malta idraulica premiscelata Stuccatura a livello delle mancanze di intonaco con malta a base di calce idraulica e finitura con intonachino fine di calce idraulica, grassello e polvere di marmo Botticino, simile per granulometria e colore a quello seicentesco Reintegrazione pittorica: - velatura delle abrasioni di pellicola pittorica con colori ad acquarello - ricostruzione a tratteggio delle stuccature di piccole dimensioni adottando il criterio della riconoscibilità dell’intervento di restauro, mediante basi intonate di colore a calce tratteggio a tono con colori ad acquarello Windsor e Newton - ricostruzione della decorazione architettonica dello zoccolo mediante decorazione mimetica con colori a e velature ad acquarello Per saperne di più www.corartrestauro.it Riflessioni a margine dell’esperienza Solo in seguito alle analisi compiute è stato possibile individuare con certezza quanto del restauro compiuto nel ‘46 avesse ancora una buona tenuta e quanto, al contrario dovesse essere rimosso o rafforzato. Sempre più di sovente ci si trova nella condizione di dover intervenire non soltanto sulla struttura storica e sulle sue stratificazioni ma anche sugli interventi eseguiti nell’ultimo secolo con chiaro intento di restauro. Anche queste operazioni, di fatto, sono da considerarsi «storicizzate» e come tali, degne di attenzione e di riguardo. Tuttavia spesso, per l’utilizzo di materiali diversi e incompatibili con la struttura pre-industriale, possono, a loro volta, essere causa di degrado e quindi, in questi casi, da rimuovere. È bene, comunque, agire sempre contestualizzando gli interventi e comprendendoli nel loro insieme e solo, dopo, eventualmente intervenire.
Transcript
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Page 2: Settori operativi Interventi di pulitura e integrazione ... · Tecnica di esecuzione dell’affresco L’affresco della volta è realizzato su di una struttura voltata in canniccio

grigio scuro talvolta perfettamente com

piuta nella sua definizione a chiaroscuro, secondo una m

odalità in uso nel XVI sino alla metà del

XVII secolo. Sono visibili le sovrapposizioni delle giornate, l’incisione diretta e indiretta (con cartone), la quadratura di riferim

ento per riportare il disegno, oltre all’im

pronta del poggiam

ano utilizzato dal pittore per dipingere sull’intonaco ancora fresco.

Stato di conservazioneLa stanza, com

pletamente affrescata sia

sulle pareti che sulla volta, è stata oggetto di vari interventi di restauro e adeguam

ento alle m

utevoli esigenze abitative, soprattutto nell’ultim

o secolo ma le vere problem

atiche conservative della villa iniziano con la Seconda guerra m

ondiale. Il 6 novembre 1942 villa

Paradiso venne bombardata; I danni furono

ingenti e coinvolsero tutta la villa; anche il salone fu gravem

ente danneggiato.

La decorazione della volta del salone non ha avuto sostanziali m

anomissioni fino alla

seconda guerra mondiale quando, i danni

causati dagli ordigni resero indispensabile il rifacim

ento di due grosse porzioni d’intonaco, trattate con l’efficace tecnica della ricostruzione grafica su fondo neutro, e la ripresa pittorica di am

pie porzioni di decorazione, soprattutto fondi e architetture. Le parti secentesche di colore erano leggerm

ente scurite da uno strato di polvere e sporco sedim

entato. Le finiture a secco dell’azzurrite e della m

alachite presentavano un im

poverimento del legante causa di un m

odesto fenom

eno di decoesioneSu tutta la superficie erano presenti piccolissim

i cristalli di solfato di m

agnesio dovuti alla trasform

azione della calce dolomia utilizzata

nell’impasto dell’intonaco seicentesco.

Le pareti del salone sono state oggetto di un m

aggiore numero d’interventi per adeguam

ento abitativo e m

anutenzione delle zone sottoposte a usura. Esse furono più volte dipinte con un pesanti tem

peroni (con fissativi e cere) che ne hanno scurito i toni, appiattendo i giochi prospettici architettonici. I rifacim

enti erano m

eno invasivi solo nelle figure. Per valutare correttam

ente l’intervento da eseguirsi sono stati effettuati alcuni tasselli di pulitura. Le prove hanno evidenziato i m

armorini seicenteschi, di

ottima qualità eseguiti con la tecnica del buon

fresco, ancora in buone condizioni conservative e m

eritevoli di recupero.

Precedenti interventiI restauri del ‘46 affrontarono il rinforzo della struttura deform

ata, il consolidamento degli

intonaci e la ricostruzione delle grosse porzioni di affresco distrutto. Al term

ine di queste operazioni ancora in corso d’opera si verificò un ulteriore distacco di una porzione d’intonaco dipinto, nel terzo centrale della volta. I restauratori approntarono un puntello localizzato e provvidero a ulteriori lavori di consolidam

ento. A queste operazioni seguirono: applicazione di uno strato di latte di calce su tutti gli elem

enti lignei e sulle pareti del sottotetto con finalità di pulizia e disinfezione; rinforzo del vincolo del canniccio alla struttura in legno inserendo dall’intradosso dipinto 190 placchette di ottone (circa 30x80

m

m), affogate nello spessore dell’intonachino e

avvitate sul rinforzo delle centine mediante viti

in ferro di diametro 4m

m e lunghezza 80m

m.

In base ai dati acquisiti in fase di progettazione dell’intervento si è potuto stabilire che il restauro del ‘46 era ancora efficace per quanto riguarda il rinforzo delle centine e la chiodatura dell’intradosso m

entre risultava ormai inefficace

per quanto riguarda la stabilizzazione dei piedi delle centine e il consolidam

ento degli intonaci.

Intervento attuale O

perazioni preliminari e puntellam

ento R

imozione m

eccanica delle efflorescenze saline presenti sulla superficie pittoricaC

onsolidamento della pellicola pittorica con

Primal E330 S (polim

ero acrilico in dispersione acquosa) diluito al 5-7%

acqua e acetone, applicato con pennello e siringa solo dove si presentavano delle scaglie di colore sollevateC

onsolidamento delle cam

piture di azzurrite e m

alachite con alcool polivinilico Gelvatol

disciolto in acqua demineralizzata e alcool etilico

al 7-8%, applicato a pennello con l’interposizione

di carta giapponese (su pellicola decoesa)Puntellam

ento di sicurezza delle zone interessate dall’intervento sull’estradosso C

onsolidamento dell’intonaco decoeso

mediante due applicazioni a pennello di

Mow

ital B60Hh disciolto al 3%

in soluzione di solvanol (65%

alcool etilico/ 35%

alcoolisopropilico) e acetone in rapporto 1:1. Tenendo in considerazione la presenza all’interno dell’intonaco di solfati di m

agnesio eptaidrato, sale fortem

ente igroscopico e m

obile, la presenza di canniccio e la difficoltà di evaporazione dalla parte dell’intradosso puntellato si è preferito evitare l’uso di consolidanti e trattam

enti a base acquosa optando per questo polim

ero di vinilbutirrale solubile in alcoliC

onsolidamento dell’intonaco fessurato

riempiendo le m

icrocavillature mediante

infiltrazione di Albaria Iniezione, boiacca di calce pozzolanica priva di cem

ento e sali idrosolubili, addizionata con Prim

al E330S al

5% e ricostituzione del supporto di sostegno

mediante l’applicazione a fresco di uno strato

di Albaria struttura, malta da m

uratura ad alta resistenza, a base di calce pozzolanica fibrorinforzata, priva di cem

ento e sali idrosolubili

Chiusura della m

ancanza di notevoli dimensioni

in corrispondenza della recente caduta d’intonaco approntando un supporto con doppia rete in ferro zincato resistente all’acqua(m

aglia fine + m

aglia larga)Verifica del consolidam

ento effettuato, asportazione degli eccessi di Albaria iniezione, esecuzione di ulteriori iniezioni dall’intradosso per riem

pire i pochi vuoti non raggiunti da sopraC

hiusura delle quattro fessurazioni angolari e della m

ancanza di supporto individuata nell’angolo nord est, con applicazione di rete Arm

aflex e resina epossidica dal retro dell’affresco e ricostruzione del supporto con m

alta Albaria Struttura

Operazioni di restauro pittorico

VoltaR

imozione m

eccanica dei microcristalli

di sali solfato di magnesio presenti sulla

superficie pittorica con pennelli morbidi e

delle efflorescenze saline lungo i rifacimenti

novecenteschiFissaggio localizzato delle cam

piture di azzurrite e m

alachite interessate da decoesione con alcoolpolivinilico G

elvatol al 7% applicato a

pennello, previa interposizione di fogli di carta giapponeseC

onsolidamento localizzato delle scaglie di

colore sollevato con resina acrilica Primal

E330S in emulsione acquosa al 5 %

con piccola aggiunta di acetoneC

onsolidamento dell’intonaco decoeso in

prossimità dei rifacim

enti novecenteschi con M

owital B60H

hPulitura delle parti di decorazione originale con gom

me sintetiche W

ishab per rimuovere il velo

di sporco superficiale sedimentato

Rim

ozione dei rifacimenti novecenteschi a

tempera con tam

poni d’acqua tiepida e miscele

3°, a esclusione delle due grosse ricostruzioni

Restauro del 1946. La ripresa pittorica delle porzioni d’affresco distrutto è stata effettuata riproponendo in m

onocromo neutro

il disegno originale. Il disegno, ricavato da antiche fotografie o stam

pe, è stato riportato sull’intonaco con la tecnica della quadratura e dello spolvero, i contorni sono stati poi rim

arcati a pennello e ombreggiati utilizzando la tecnica dello spugnato.

Rilievo delle giornate. S

ono visibili le sovrapposizioni delle giornate, l’incisione diretta e indiretta (con cartone) e la quadratura di riferim

ento per riportare il disegno. Sulla volta i fram

menti d’intonaco recuperabili dal crollo sono stati ricollocati m

ediante

velinatura di sostegno e protezione della policromia con P

araloid denso in soluzione con etilacetato.

IMP_2014_006_IN

[email protected] 4-5

10/07/14 17:20


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