Intelligenze bestiali
Come funzionano le menti degli animali?
Tè degli insegnanti, Museo delle Scienze
8 marzo 2013
Gionata Stancher
CIMeC – Animal Cognition and Comparative Neuroscience Lab e Fondazione
Museo Civico di RoveretoMuseo Civico di Rovereto
La percezione e la cognizione sono
prodotti evolutivi
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L’intelligenza animale
…o le intelligenze animali?
L’intelligenza come
adattamentoadattamento
Uccello canoro Uomo
Percezione
Interpretazione/Elaborazione
“Mondo soggettivo”
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“Mondo soggettivo”
Jakob von Uexkuell
Durante la percezione il cervello non si limita a
costruire una copia interna della realtà esterna.
I dati del mondo esterno vengono interpretati.
La percezione
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La percezione è un processo costruttivo che dipende non solo dalle informazioni inerenti
lo stimolo ma anche della struttura mentale del soggetto che le elabora [pag. 379] >>
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Il fenomeno del “blind spot” evidenzia un
difetto funzionale dell’occhio umano…
Rappresenta inoltre un’evidenza del fatto che
il cervello interpreta la realtà, anziché limitarsi
a rappresentarla… talvolta ricostruendo ciò
che non c’è.
Percezione e ricostruzione
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L’analisi comparata ci indica l’origine
evolutiva tanto di strutture organiche
quanto di abilità cognitivequanto di abilità cognitive
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Questo difetto funzionale non è presente nell’occhio dei cefalopodi (Octopus), che per il
resto è strutturalmente identico a quello umano
Dal dato soggettivo a quello anatomico
La funzionalità visiva dell’occhio dei polpi è molto simile a quella umana e probabilmente
migliore, data l’assenza del blind spot
Perché noi abbiamo il blind spot e il polpo no?
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In uno solo dei due “progetti”
dell’occhio a camera, i
fotorecettori sono stati orientati al
contrario…
Il nervo ottico deve quindi
attraversare la retina, bucandola,
per giungere al cervello.
I Cefalopodi, ma non i vertebrati,
presentano l’orientamento dei
fotorecettori più funzionale
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L’evoluzione dell’occhio a camera è
avvenuta almeno due volte
indipendentemente nella storia evolutiva
dei metazoi.
Evoluzione convergente
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Evoluzione convergente
Scimmie antropomorfe e corvidi: evoluzione convergente della “complex
cognition” 12
La “complex cognition” è supportata dalla corteccia prefrontale nelle scimmie
antropomorfe e dal nidopallium negli uccelli.
Queste due strutture cerebrali sono molto diverse nella loro organizzazione: hanno
seguito un’evoluzione divergente anche se supportano le stesse funzioni
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Dall’analisi comparata delle abilità
cognitive degli animali è possibile
inferire la posizione dell’uomo inferire la posizione dell’uomo
nell’ordine naturale
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La scala dei viventi (scala naturae) rappresenta una disposizione gerarchica delle forme
viventi che è ampiamente superata
Essa deriva da un vizio di prospettiva
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Le rappresentazioni filogenetiche attuali pongono tutti i viventi sullo stesso piano.
Ma davvero l’evoluzione dell’uomo non ha
comportato nessun “salto”?
L’uomo è qualitativamente differente dalle altre specie animali?19
Le differenze nelle facoltà mentali e nell’intelligenza tra uomo e animali sono palesi.
La capacità di eseguire ragionamenti astratti, di pianificare nel futuro, l’utilizzo del
linguaggio, la capacità di eseguire calcoli matematici e di esprimere la nostra creatività
nell’arte… sono solo alcune delle abilità peculiari dell’essere umano…
…queste abilità ci hanno permesso di modificare la natura attorno a noi, adattandola alle
nostre esigenze20
L’ipotesi continuista di Darwin sulle
facoltà mentali
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"Nevertheless the difference in mind between
man and the higher animals, great as it is,
certainly is one of degree and not of kind.“
Charles Darwin
Una CONTINUITA’ tra mente umana e mente
animale?
La mente e l’intelligenza sono le ultime roccaforti dietro alle quali l’uomo ama trincerarsi
per sancire la sua fondamentale differenza verso le altre specie animali.
Secondo Charles Darwin, lo sviluppo delle facoltà mentali umane
non ha comportato nessun salto.22
Lo studio della cognizione animale
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Linee di ricerca
• Permanenza dell’oggetto
• Completamento amodale
• Cognizione matematica
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• Cognizione matematica
• Problem solving
• Teoria della mente
Perché studiare i pulcini per trarre conclusioni sull’essere umano?
- I pulcini sono una specie precoce, dunque un ottimo modello per dipanare il
nodo tra innato e appreso;
-Sono una specie molto diversa da quella umana, e ciò risulta utile per far
emergere eventuali convergenze evolutive nelle funzioni cerebrali;
- Grazie al fenomeno dell’imprinting, si prestano ad esperimenti che mirano a - Grazie al fenomeno dell’imprinting, si prestano ad esperimenti che mirano a
studiare le esperienze soggettive degli animali.
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Imprinting
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Utilizzare l’imprinting per fini sperimentali
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Esperimento n° 1: “Permanenza dell’oggetto” e compito di detour
Tre giorni
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C D
AB
Bambini: > 2 mesi29
*
Esperimento numero 2: Completamento amodale
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Il triangolo di Kanizsa
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32
??
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ALLEVATI PER TRE GIORNI CON…
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Test
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Le abilità matematiche sono, nell’essere umano, inestricabilmente legate alle facoltà
linguistiche.
L’azione del contare richiede l’applicazione di etichette verbali ordinate ad oggetti
indipendentemente dalle loro singole caratteristiche
Il numero è una proprietà astratta di un insieme di elementi
Esperimento numero 3: Cognizione matematica
Specie animali prive di linguaggio e i bambini in età preverbale sono in grado di
rappresentare le numerosità dell’ambiente che li circonda e di manipolare queste
numerosità in forma di computazioni?
E’ possibile la matematica senza il linguaggio?
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Imprinting
Discriminazione numerica
vs.
Test
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Imprinting
Test
vs.
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L’alba dell’aritmetica
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ALLEVATI PER TRE GIORNI CON…
40
41
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47
48
49
Bambini: 5 mesi50
Imparare la matematica
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La capacità di risolvere un problema si riferisce ad un contesto nel quale un elemento
dell’ambiente dapprima neutro viene improvvisamente investito di un significato
funzionale ai fini della soluzione del problema
L’utilizzo di strumenti è un esempio di manipolazione di un elemento dapprima neutro,
poi funzionale allo scopo.
Esperimento numero 4: Problem solving
Uno strumento:
- Deve essere esterno al corpo dell’animale che lo usa
- Deve essere correttamente orientato rispetto alla funzione da svolgere
- Deve condurre alla modificazione della forma, della posizione o della condizione di un
altro oggetto
Per escludere l’apprendimento per prove ed errori, la manifattura dello strumento
dovrebbe essere terminata prima del suo uso e non in corso d’opera
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Uso di strumenti e “problem solving”
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Esperimento numero 5: L’inganno e la “teoria della mente”
Nella tanatosi, non è la
preda ad ingannare il
predatore, ma la predatore, ma la
selezione naturale.
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Ophrys speculum57
“Ingannare” qualcuno, in senso letterale
(intenzionale), prevede una manipolazione
delle credenze di altri individui, che devono
quindi essere percepiti come esseri dotati di
credenze e intenzioni, e quindi di una vita
mentale TEORIA DELLA MENTE
> 4 anni
Attribuire false credenze
Indurre una falsa credenza
consente di…
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Il riconoscimento della diffusa presenza nelle specie animali di abilità cognitive evolutesi
in risposta a specifiche esigenze ecologiche e ambientali ci porta a ritenere inadeguato
l’utilizzo del termine “intelligenza” al singolare, a favore di un approccio pluralistico allo
studio del comportamento animale;
La diffusa presenza nelle specie animali di abilità cognitive prima ritenute appannaggio
della sola specie umana ci spinge ad ammettere che:
- I processi evolutivi sono in grado di dotare le specie animali di “soluzioni
preconfezionate” che by-passano ogni genere di complicato ragionamento ma ottenendo
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preconfezionate” che by-passano ogni genere di complicato ragionamento ma ottenendo
risultati simili;
- Alcune specie animali presentano forme primitive, “embrionali”, di alcune delle abilità
cognitive umane più sofisticate.
Grazie per l’attenzione
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