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ThinkItalian_April2012

Date post: 21-Oct-2015
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Think Italian - April 2012
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APRIL 2012 - APRILE 012 think ITALIAN YOUR DOORWAY TO A NEW LANGUAGE AND A NEW CULTURE VIAGGI CIVITA DI BAGNOREGIO
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Page 1: ThinkItalian_April2012

APRIL 2012 - APRILE 012

thinkITALIAN

your doorway to a new language and a new culture

VIAGGICIVITA DI BAGNOREGIO

Page 2: ThinkItalian_April2012

contenutoc o n t e n t s

Articoli / Articles

• Il paese che muore: Travel to Civita di Bagnoregio

• Breve Storia della Mafia Brief history of the Mafia

• Il cinema italiano di oggi e i suoi registi: Italian cinema and directors of today

• La Banda della Magliana: The Magliana Gang

• Roberto Saviano: Italian writer and journalist

• Sulle tracce degli Etruschi: Tracking the Estrucans

• Vita Quotidiana nell’Antica Roma: Daily life in Ancient Rome

• Arricia: Medieval town in the hillsides of Rome

Lezioni / Lessons

• Italian Idioms

• Ripetete dopo di me! Repeat After Me

THINK ITALIAN APRILE DE 2012

PUBLISHER: Kelly Chaplin

EDITOR: Francesca Fabi

NARRATORS: Daniele De Cario, Ingrid Pagliarulo

[email protected] www.thinkitalian.com PO BOX 124949 San Diego, CA 92112

Page 3: ThinkItalian_April2012

VIAGGI

il lago: the lake un paesino: a small village chiamato (chiamare): called (to call)una collina: a hill si trova (trovarsi): is located (to be find, locate)frane: landslidessorge (sorgere): stands (to stand)si sta pian piano: (it) is slowlyconsumando (consumarsi): erodingper cui: thereforeil paese: the village che muore (morire): that dies (to die)per visitare: to visit si può attraversare: you can go throughil ponte: the bridge cemento armato: concrete possono attraversarlo a piedi: on foot mentre: while gli abitanti: the inhabitants lavora (lavorare): works (to work)possono usare: they can usemoto: motorbike

arrivando (arrivare): arriving (to arrive)dopo aver: after having ammirato (ammirare): admired (to admire)possiamo camminare: we can walkraggiungere: reach che sembra (sembrare): that seems (to seem)poiché: because sembra di essere: it seems to be una favola: a fairytaletroviamo (trovare): we can find (to find)unica rimasta: only one left porte: doors rinascimentale: from the Renaissance times richiama (richiamare): recalls (to recall)etrusche: etruscansvecchio: old si può scendere nella: you can go down to roccia: rocklo ha trasformato (trasformare): transformed it (to transform)abitato (abitare): inhabited (to inhabit)

lo rendono (rendere): make it (to make)luoghi: placesmigliori: best per andarci: to go Natale: Christmasper ammirare: to admire il presepe vivente: the living reproduction of the nativitygiugno: June una giostra: a carouselle contrade: the quarters si sfidano (sfidare): challenge each other (to challenge)cavalcando (cavalcare): riding (to ride)asini: donkeys

Il paese che muore

Nell’Italia centrale, tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere, c’è un paesino di 15 abitanti chiamato Civita di Bagnoregio. Situato su una collina, Civita si trova nella Valle dei Calanchi, zona caratterizzata da continui fenomeni di erosione e frane. La stessa collina dove sorge il paesino si sta pian piano consumando

per cui Civita viene chiamata “il paese che muore”. Per visitare questa frazione si può attraversare il ponte in cemento armato che la collega al comune di Bagnoregio: i turisti possono attraversarlo solo a piedi, mentre gli abitanti e chi ci lavora possono usare biciclette e moto.

Arrivando a Bagnoregio dunque, dopo aver ammirato il panorama

suggestivo, possiamo camminare sul ponte e raggiungere questo luogo

che sembra quasi magico. La passeggiata sul ponte è un’esperienza

bellissima, poiché sembra di essere protagonisti di una favola. Alla

fine del ponte troviamo la “Porta di Santa Maria” o “Porta della Cava”,

unica rimasta delle 5 porte che in origine erano presenti nel villaggio.

Nonostante l’architettura in stile medievale e rinascimentale, la struttura

interna del villaggio richiama lo stile delle città etrusche. L’origine

etrusca è anche testimoniata da una necropoli trovata sotto la zona di San

Francesco vecchio e dal “Bucaione”, un tunnel dal quale si può scendere

nella Valle dei Calanchi. Sembra che Civita fosse un importante centro

dell’Etruria, ma l’erosione della roccia lo ha trasformato in un paesino

abitato ancora da sole 15 persone.

La sua posizione e i suoi palazzi medievali lo rendono, tuttavia, uno dei luoghi italiani più suggestivi ed interessanti da visitare. I momenti migliori per andarci sono il periodo di Natale, per ammirare il presepe

vivente, e giugno e settembre, per assistere al Palio della Tonna, una

giostra medievale in cui le contrade di Civita si sfidano cavalcando degli asini.

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CULTURA

parliamo (parlare): we talk (to talk)lo facciamo (fare): we do it (to make, to do)facendo riferimento: referring hanno (avere): they have (to have)nomi: names ma: but viene usato: is used per questo: for this è stato (essere): has been (to be)storicamente: historically il primo termine: the first term, word ad essere: to be

parola: word appare (apparire): appears (to appear)la prima volta: the first time molti: manyquindi: thereforeindicano (indicare): they indicate (to indicate)l’isola del meridione: the southern island dobbiamo (dovere): we must (must, to have to)precisare: clarify si è fatta strada: made its waytempo: time

rami storici: historical branchesLa Sacra Corona: the Holy Crowninvece: on the other handsi colloca (collocare): (it) places itself (to place, to position)mare: sea dai rivali: from rivals

un governo lontano: a distant government incapace: incapable

di fare fronte: to face i più colpiti: the ones who were hit the most lavoratori agricoli: peasants preferivano (preferire): preferred (to prefer)associarsi: to join, to partnerpiuttosto: instead continuare (continuare): continued (to continue) a subire: to suffersoprusi: injustices proprietari terrieri: landowners

April 2012 / aprile 2012

Breve Storia della Mafia

Quando parliamo

di “mafia” in Italia lo

facciamo facendo

riferimento a tutte le

organizzazioni criminali

presenti nel territorio

della penisola italiana.

Queste organizzazioni

naturalmente hanno

nomi diversi, ma il

termine “mafia” viene usato in maniera generale. Per questo è stato

storicamente il primo termine ad essere associato a questo tipo di

fenomeno criminale.

L’origine della parola è siciliana. Il termine appare per la prima volta

pubblicamente in un’opera teatrale del 1863. Molti quindi indicano

l’isola del meridione come il luogo di origine della criminalità, anche

se dobbiamo precisare che la criminalità organizzata si è fatta strada

nel tempo in Italia in tutte le sue regioni e non solo in Sicilia.

I rami storici della mafia sono: la Camorra, che è l’organizzazione

nata nella regione Campana; la Sacra Corona Unita, che ha origine

in Puglia; la ‘Ndrangheta, che invece si colloca geograficamente in

Calabria, separati dal mare dai rivali siciliani di Cosa Nostra.

Le origini di Cosa Nostra sono associate all’Unità d’Italia ed alla crisi

successiva all’unità: il governo era lontano dai problemi dell’isola ed

incapace di fare fronte alle difficoltà economiche. I più colpiti erano

i lavoratori agricoli, che data la situazione preferivano associarsi ai

mafiosi piuttosto che continuare a subire i soprusi dei proprietari

terrieri.

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CULTURA

molti anni dopo: many years afterdurante: during le due guerre mondiali: The Second World Warebbe (avere): had (to have)reclutare: to recruituomini: men che preferirono (preferire): who preferred (to prefer)disertare: to desert la leva militare: the military service arruolandosi (arruolarsi): enlisting (to enlist)esercito: armysi trasformò (trasformarsi): changed, turned into (to change, to transform)passando (passare): going (to go, to pass)settore: sectorseppe adeguarsi: was able to adapt, to adjust velocemente: quicklyabbracciando (abbracciare): embracing, encompassing (to embrace, to encompass)il settore pubblico: public sector uccidendo (uccidere): killing (to kill)senza pietà: without mercy che più: that mostly avevano (avere): had (to have)contro: against

pentiti: repentants ovvero: that is rivelare: to reveal segreti: secrets in cambio: in exchangeportate (portare): brought (to bring)luce: light si definiscono (definire): describe themselves (to describe, to define)che viene eletto (eleggere): who gets elected (to elect)si dividono (dividere): are divided (to divide)chiamati: called formano (formare): they form (to form)nominano (nominare): they name (to name) si riuniscono (riunire): gather (to gather)si è diffusa (diffondere): spreads (to spread)si è creata (creare): has been created (to create)

basata: basedsul controllo: on the controltramite: through la punizione: the punishmentinoltre: furthermore si tutela (tutelare): (it) protects itself (to protect)potere politico: political power proliferare: to proliferate

Molti anni dopo, durante le due guerre mondiali, la mafia ebbe la

possibilità di reclutare numerosi uomini che preferirono disertare

la leva militare arruolandosi invece nell’ “esercito” della criminalità

organizzata. Ma è dopo la guerra (quando la società italiana si trasformò

passando dal settore agricolo al commercio), che la mafia seppe

adeguarsi velocemente abbracciando anche il settore pubblico.

Negli anni 1990 la mafia attacca in maniera diretta lo stato italiano,

uccidendo senza pietà i personaggi pubblici che più avevano lavorato

contro di essa.

Grazie ai numerosi

“pentiti”, ovvero agli

ex mafiosi disposti

a rivelare i segreti

dell’organizzazione in

cambio di benefici legali

e protezione, sono state

portate alla luce alcune informazione sulla struttura della mafia. I

mafiosi si definiscono “uomini d’onore” e fanno parte di una struttura

piramidale che al vertice ha una “cupola”, mentre alla base della

struttura ci sono le varie “famiglie” controllate da un “capo-famiglia”,

che viene eletto e successivamente assistito da alcuni “consiglieri”. Le

famiglie si dividono in gruppi di dieci uomini chiamati “decine” e le

famiglie delle stesso gruppo formano un “mandamento” e nominano

un “capo-mandamento”. I vari capi-mandamento si riuniscono in

una “cupola” provinciale. Da quando la mafia si è diffusa in tutta la

nazione si è creata anche una cupola interprovinciale.

La strategia tradizionale della mafia è ancora la stessa, basata sul

controllo del territorio tramite imposizioni fiscali chiamate “pizzo”

o “racket” e sulla violenza, l’intimidazione e la punizione. Inoltre si

tutela grazie alla corruzione del potere politico che invece di contrastare

la criminalità le dà la possibilità di proliferare su tutto il territorio.

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L’opinione pubblica

considera gli anni

Cinquanta a Sessanta gli

anni d’oro del cinema

italiano. Soprattutto gli

anni Sessanta furono anni

in cui l’Italia visse il boom

economico e in cui esplose

il genere della commedia all’italiana, di cui furono protagonisti alcuni

degli attori più grandi del nostro cinema, da Alberto Sordi a Monica

Vitti, da Ugo Tognazzi a Nino Manfredi, da e Claudia Cardinale e

Sofia Loren al grande Totò.

Oggi il cinema italiano non è più quello di una volta, ma nonostante

abbia attraversato gravi crisi e per molti abbia perso smalto, vanta

alcuni interessanti autori, giovani e meno giovani, di indubbio talento.

Il romano Gabriele Muccino è uno dei pochi registi italiani ad avere

girato film all’estero. Infatti è riuscito a girare negli Stati Uniti La ricerca

della felicità, con Will Smith, un film per molti versi commovente

che molti hanno giudicato retorico e sdolcinato. Il regista romano è

stato spesso criticato per aver trattato solo tematiche giovanilistiche

e di coppia, ma al di là di invidie e attacchi, si conferma autore di

una certa sensibilità. Ha lanciato la carriera dell’attore Stefano Accorsi.

Da segnalare Paolo Virzì, regista toscano e da molti definito erede

della tradizione della commedia italiana, con la sua analisi dolce

amara della società. Fra i suoi film da ricordare Tutta la vita davanti,

uno spaccato della situazione lavorativa nei call center, Caterina va in

città e La prima cosa bella.

Il cinema italiano di oggi e i suoi registi di oggi: of today

registi: directorsconsidera (considerare): considers (to consider)anni Cinquanta a Sessanta: Fifties and Sixtiesanni d’oro: golden agesoprattutto : above allfurono (essere): were (to be)visse (vivere): lived (to live)esplose (esplodere): exploded (to explode)attori: actors

di una volta: of long ago ma nonostante: but inspite abbia attraversato (attraversare): (it) went through (to go through)per molti: for many perso smalto: lost appeal, lost ground (idiom)vanta (vantare): boasts, features (to boast)autori: authors giovani: young indubbio: undisputed ad avere: to have girato (girare): shot (to shoot)all’estero: abroadriuscito a girare: managed to shoot per molti versi: in some wayscommovente: moving hanno giudicato: considered, judgedretorico: rethorical sdolcinato: sloppyil regista: the directorè stato spesso criticato: has been often criticized per aver trattato: to have covereded, dealt tematiche giovanilistiche: youth themescoppia: couplesal di là di: beyond invidie: envy attacchi: attackssi conferma (confermare): he proves to be, he confirms (to confirm, to prove) ha lanciato (lanciare): (he) launched (to launch)

da segnalare: to be noted definito (definire): describederede: heirla sua analisi: his analysis dolce amara: bittwersweet ricordare: to be remembered la vita: the life davanti: ahead, in frontuno spaccato: slice of life lavorativa: working va (andare): goes (to go)in città: to town La prima cosa bella: The first beautiful thing

LE ARTI

April 2012 / aprile 2012

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LE ARTI

iniziò (iniziare): started, began (to start, to begin)emerso (emergere): emerged (to emerge)che denuncia: that reports lo scandalo: the scandal inchieste giudiziarie: judicial investigations coinvolsero (coinvolgere): involved (to involve)politici: politiciansuomini: men in vista: prominent, high profile fatto notare (fare): made himself noticed (to make)pellicola: filmha vinto (vincere): won (to win)il premio: the award miglior: best

regista turco: Turkish director vive (vivere): lives da tantissimi: since manydi adozione: adoptive (referring to Italy as his adoptive country)le sue opere: his works ruotano (ruotare): revolve (to revolve)attorno a: around tematiche: subjects legate al: connected to mondo omossessuale: homosexual world lo struggente: the aching, harrowingultimi: the last campagna: country recitano (recitare): act (to act)che proviene (provenire): who comes from (to come from)ottiene (ottenere): achieves (to achieve)Porte aperte: Open Doors

Nuovo Mondo: New Worldvicende: events per aver parlato: for having talked pagine scomode: troublesome happenings (literally the word pagine means pages)poco piacevoli: not so pleasant tocca (toccare): touches (to touch)un argomento spinoso: an uncomfortable subject come la camorra: like the camorra (mafia)

Daniele Lucchetti, che

iniziò come aiuto regista

di Nanni Moretti, è

emerso con Il Portaborse,

film politico che

denuncia lo scandalo

di Mani Pulite, una serie

di inchieste giudiziarie che negli anni Novanta coinvolsero politici

e uomini in vista. Il suo La nostra vita, uscito nel 2010, si è fatto

notare a Cannes e grazie a questa pellicola l’attore principale, lo

straordinario Elio Germano, ha vinto al festival il premio miglior

attore protagonista.

Interessante è la figura di Ferzan Ozpetek regista turco che tuttavia

vive da tantissimi anni a Roma ed è italiano di adozione. Le sue opere

cinematografiche solitamente ruotano attorno alla crisi della coppia e a

tematiche legate al mondo omossessuale e sono spesso girate a Roma

(come lo struggente La finestra di fronte), anche se uno dei suo ultimi

film, Mine Vaganti, è girato in Puglia e mostra gli splendidi scenari di

Lecce e della campagna pugliese. In quest’ultimo film recitano due

attori molto quotati, Riccardo Scamarcio, considerato un sex symbol,

ed Ennio Fantastichini, che proviene dal teatro ed ottiene il primo

grande successo di pubblico con Porte aperte di Gianni Amelio.

Ricordiamo anche Emanuele Crialese con Nuovo Mondo, uno

spaccato delle vicende dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti, e due

autori che si sono distinti per aver parlato di due pagine scomode e

poco piacevoli della nostra società: Paolo Sorrentino, che con Il Divo

racconta criticamente il politico Giulio Andreotti, e Matteo Garrone,

che con Gomorra tocca un argomento spinoso e terribile come la

camorra.

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La criminalità esisteva già nell’antica Roma naturalmente, ma la Citta

Eterna si è sempre distinta dalle altre grandi città d’Italia per l’assenza

di criminalità organizzata, come se a Roma non fosse possibile che i

criminali si organizzassero come si fa nel sistema della mafia.

Questo è stato vero fino agli anni 1970, quando alcuni dei criminali

più famosi della storia d’Italia si riunirono in un’organizzazione

conosciuta come la “banda della Magliana”. Il nome è dovuto al

quartiere di Roma dal quale provenivano alcuni dei componenti della

banda. Questo gruppo criminale si è distinto negativamente non solo

per le tradizionali operazioni criminali come il traffico di droga, ma

anche grazie alla collaborazione con Cosa Nostra e la Camorra, che

hanno di fatto aperto le porte a Roma alla mafia. Inoltre la banda

ha anche stretto legami con esponenti del mondo della politica e

dell’estrema destra rivoluzionaria degli anni ’70.

L’anno ufficiale della nascita della banda è il 1976, anno in cui Franco

Giuseppucci venne arrestato per possesso di armi e all’interno del

carcere fece amicizia con numerosi trafficanti di droga. Quando uscì

dal carcere, Giuseppucci riprese la sua attività criminale scontrandosi

con dei rivali del quartiere della Magliana. A quel punto fu lui a

decidere che invece di combattersi, quei piccoli nuclei criminali

dovevano allearsi e controllare il traffico di droga in tutta la capitale. Il

primo problema da risolvere però era il capitale iniziale necessario per

acquistare la droga. La banda trovò rapidamente la soluzione iniziando

il proprio percorso con il sequestro di un ricco aristocratico romano

che fruttò alla banda un miliardo e mezzo di lire, paragonabile a

dieci milioni di euro. Nonostante la banda incassò il riscatto, il duca

venne ucciso e il riscatto divenne una sorta di cassa comune, denaro

da investire.

La Banda della Maglianaesisteva (esistere): existed (to exist)già: already si è sempre: has always per l’assenza: for the absence non fosse (essere): would not come si fa (fare): like it’s done (to make, to do)

questo è stato (essere):: this has been (to be)vero: true fino agli anni; until the yearssi riunirono (riunirsi): gathered conosciuta come (conoscere): known as (to know)il nome: the name dovuto: due provenivano (provenire): came (to come)componenti: members si è distinto (distinguere): stood out non solo … ma anche: not only…but also grazie alla: thanks to che hanno di fatto aperto (aprire): that in fact opened (to open)le porte: the doors inoltre: furthermore stretto legami: connected, linked esponenti: members mondo: world estrema destra: extreme right wing

nascita: birth venne arrestato (arrestare): got arrested (to arrest)per possesso: for possession armi: weapons carcere: prison fece amicizia (fare): made friends (to make)riprese (riprendere): restartedscontrandosi (scontrare): clashing a quel punto: at that point (idiom)fu lui a decidere che: it was him to decide thatinvece di combattersi: instead of fighting against each other dovevano (dovere): they had (must, to have to) allearsi: joing forces, allyrisolvere: to solvetrovò (trovare): found (to find)iniziando (iniziare): starting (to start)il proprio percorso: their own path con il sequestro: with the kidnapping un ricco aristocratico: a rich aristocrat un miliardo e mezzo di lire: a billion and a half of lireparagonabile: comparable il duca: the duke venne ucciso (uccidere): got killed (to kill)divenne (divenire): became (to become)cassa comune: common pool investire: to invest

CULTURA

April 2012 / aprile 2012

Page 9: ThinkItalian_April2012

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CULTURA

estremamente semplici: extremely simplecerto: certainlydovuto: due elevò il livello (elevare): raised the bar (to raise)facendosi strada: making its waya colpi di pistola: with pistol shotsattraverso: through

non aveva (avere): did not have (to have)non esisteva (esistere): did not exist (to exist)un vertice: a top levelrappresentato (rappresentare): represented (to represent)capo: bosscupola: head of an organized crimeche agivano (agire): which acted (to act)

le vicende: the eventsla scomparsa: the disappearing giovane: youngcollegata (collegare): connected, linked (to connect)all’attentato: to the attack, attemptavvolto: enshroudfossero dirrettamente coinvolti: would be directly involved

un’agenzia di stampa: a press agency si occupava: dealt, took carein seguito ad: following un inchiesta: an inquiry rischiava (rischiare): risked (to risk)di smascherare: to unmasklegami: connections, links aveva commesso (commettere): have committed (to committ)l’omicidio: the murder venne inspiegabilmente: got inexpicablygiudici: judges

lotte intestine: internal fightsvendette: revenge, vengeancevennero fuori (venire): came out (to come)portarono (portare): brought (to bring)una veloce autodistruzione: a fast self destruction si uccisero (uccidere): killed (to kill)a vicenda: each other finì (finire): ended (to end)come iniziò (iniziare): as it started (to start)sangue: blood

Le ragioni del successo della banda però sono estremamente semplici:

non era di certo dovuto alla particolare intelligenza di nessuno dei suoi

componenti, ma semplicemente la banda elevò il livello di violenza

della capitale facendosi strada a colpi di pistola attraverso il precedente

sistema criminale.

A differenza di altre organizzazione di tipo mafioso, la banda non aveva

una struttura piramidale, non esisteva un vertice rappresentato da un

“capo” o una “cupola”, ma si trattava semplicemente di diversi gruppi

che agivano con uno scopo comune.

La banda, oltre a controllare il traffico di droga nella capitale, è stata

protagonista di alcune tra le vicende più tragiche della cronaca nera di

quegli anni. La scomparsa della giovane Emanuela Orlandi, collegata

all’attentato a Papa Giovanni Paolo II, è ancora avvolto nel mistero,

ma pare certo che alcuni componenti della banda fossero direttamente

coinvolti.

Mino Pecorelli, di-

rettore di un’agen-

zia di stampa che

si occupava di scan-

dali politici, venne

ucciso in seguito ad

un inchiesta che rischiava di smascherare i legami tra il parlamento e la

mafia. Uno dei componenti della banda, che aveva commesso material-

mente l’omicidio, venne inspiegabilmente assolto dai giudici.

Fortunatamente il declino della banda iniziò già negli anni ’80 quando

lotte intestine, vendette e limiti fisiologici vennero fuori e portarono

la banda ad una veloce autodistruzione. I componenti della banda si

uccisero a vicenda e la struttura venne attaccata con forza dalla polizia.

La banda finì come iniziò, nella violenza e nel sangue.

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Page 10: ThinkItalian_April2012

BIOGRAFIA

Roberto Saviano,

nato a Napoli da padre

campano e madre

ligure, è uno degli

scrittori più controversi

e interessanti degli

ultimi tempi. Laureato

in filosofia, ha mosso i

primi passi nel mondo

della carta stampata

scrivendo articoli per diverse pubblicazioni , compreso il Corriere

del Mezzogiorno. Dalle pagine di questo quotidiano inizia a scrivere

di camorra, denunciando il sistema della criminalità organizzata e le

connivenze con la politica.

Nel 2006 scrive il romanzo “Gomorra- Viaggio nell’impero economico

e nel sogno di dominio della camorra”. Non si tratta di un libro

di fantasia, bensì di un romanzo-saggio che è praticamente una

inchiesta, un’analisi spietata e scioccante della realtà che attanaglia la

Campania, da Napoli a Casal di Principe, da Giugliano a Mondragone,

tutte località strette nella morsa della camorra.

Il libro racconta del sistema camorristico che domina ogni cosa, dei

boss della malavita così simili a quelli visti tante volte sugli schermi

cinematografici, dei ragazzini senza futuro reclutati dalla criminalità

e affascinati dal potere e dai soldi. Si parla di rifiuti illegali, di

politici corrotti, di sacerdoti uccisi, di ricatti e di periferie degradate.

L’affresco-denuncia che l’autore dipinge è simile a un infernale girone

dantesco.

nato (nascere): born (to be born)padre campano: father from Campania madre ligure: mother from Liguria scrittori: writersultimi tempi: last times ha mosso (muovere): moved (to move)mondo: world carta stampata: printed press scrivendo (scrivere): writing (to write)compreso: includingquotidiano: newspaper inizia(iniziare): beginsscrivere (scrivere): to writedenunciando (denunciare): denouncing (to denounce)

non si tratta di: it is not about un libro: a book bensì di: but rather un romanzo-saggio: a novel-essay una inchiesta: a report, an inquiryun’analisi: an analysis spietata: ruthlessscioccante: shockingattanaglia (attanagliare): torments (to torment)morsa: grip

racconta (raccontare): tells, recounts (to tell, to recount)che domina (dominare): that dominates (to dominate)ogni cosa: everythingmalavita: underworld, world of crime così simili: similar things visti (vedere): seen (to see)tante volte: many times sugli schermi: on screendei ragazzini: some boys reclutati (reclutare): recruited (to recruit)potere: power dai soldi: from the moneysi parla di (parlare): it talks about (to talk)rifiuti: waste sacerdoti uccisi: murdered priestsperiferie degradate: blighted suburbs, slumsdipinge (dipingere): paints (to paint)un infernale girone dantesco: Dante’s circle of Hell

Roberto Saviano e Gomorra

April 2012 / aprile 2012

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BIOGRAFIAIl libro, che è stato anche molto criticato, ha avuto un enorme successo

nonostante il difficile argomento che tratta. Saviano ha venduto

milioni di copie e l’opera è stata tradotta in decine di lingue. Colpito

dal libro e dai fatti narrati, nel 2008 il regista Matteo Garrone ha

diretto il film omonimo “Gomorra”, girato in dialetto napoletano,

una trasposizione cruda e fedele dell’opera di Saviano che mostra il

quartiere napoletano di Scampia e altri luoghi altrettanto alienanti.

Anche il film, simile a uno schiaffo in pieno viso, ottiene grandi

riconoscimenti, anche se non riesce a far parte dei film stranieri

candidati all’Oscar nonostante il gradimento.

Roberto Saviano dopo

l’uscita del libro ha

anche ricevuto minacce

di morte (attraverso

lettere minatorie e

telefonate anonime)

per aver denunciato i

fatti e vive oggi sotto

scorta. Molti ex pentiti

legati alla camorra hanno

anche denunciato alla polizia il piano dei boss del clan del Casalesi

di eliminare Saviano fisicamente e a seguito di ciò, lo scrittore ha

lasciato l’Italia per andare a vivere all’estero. Sono in molti ad avere

mostrato solidarietà all’autore, inclusa una petizione di sei premi

Nobel come Dario Fò e Guenter Grass, al cui appello partecipano

nomi illustri quali Josè Saramago, Paul Auster e Tahar Ben Jelloun.

Dal libro “Gomorra” è stato tratto anche uno spettacolo teatrale.

che è stato (essere): which has been (to be)ha avuto (avere): had (to have)argomento: subject ha venduto (vendere): sold (to sell)l’opera: piece of work tradotta (tradurre): translated (to translate)decine: dozen lingue: languagescolpito: impressed, hit il regista: the director girato (girare): shot (to shoot)una trasposizione: transposition cruda: rawfedele: faithfulche mostra (mostrare): that shows (to show)altri luoghi: other places altrettanto: equally alienanti: alienatinguno schiaffo: a slapin pieno viso: on the face ottiene (ottenere): obtains, achieves (to obtain)grandi riconoscimenti: great recognitionsse non riesce (riuscire): did not manage (to manage, to succeed)

l’uscita: the publication ha anche ricevuto (ricevere): has also received (to receive)minacce di morte: death threats telefonate anonime: anonymous callsper aver denunciato (denunciare): for having denounced, reported (to denounce)vive (vivere): lives (to live)scorta: escortil piano: the plana seguit di ciò: as a consequence of thislo scrittore: the writer ha lasciato (lasciare): left (to leave)per andare: to govivere: to live premi Nobel: Nobel prizewinners appello: appeal partecipano (partecipare): partcipate (to participate)nomi illustri: notable names

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CULTURA

Quando parliamo

della storia antica

dell’Italia vengono

subito in mente

i Romani che

hanno lasciato

numerosi resti come

testimonianza della loro storia e del loro impero. Ma nei dintorni di

Roma, il territorio tra Toscana, Lazio e Umbria era popolato da un’altra

grande civiltà che ci ha lasciato un enorme patrimonio culturale : gli

Etruschi.

Gli Etruschi abitavano dunque nella regione chiamata Etruria, che

comprendeva 12 province dell’Italia centrale unite, a quel tempo, in

un’alleanza di carattere militare, religioso ed economico nota con il

nome di Lega o Dodecapoli etrusca.

Uno dei più importanti centri che appartenevano a questa federazione

è Tarquinia, comune in provincia di Viterbo, a nord di Roma, dove

sono nati anche alcuni re dell’impero romano (Tarquinio Prisco,

Servio Tullio e Tarquinio il Superbo).

La presenza degli Etruschi in questa zona è testimoniata da alcuni resti presenti nell’area chiamata “La Civita” dove possiamo ammirare ciò che è rimasto del tempio “Ara della regina”, risalente al IV ° III secolo a.C.

La Civita si trova alle spalle del Colle dei Monterozzi dove adesso

sorge il centro abitato e dove si può visitare la necropoli, di notevole interesse culturale anche per via dei dipinti presenti. Le tombe si trovano in camere funerarie scavate nella roccia; le pareti sono decorate a fresco e presentano scene di carattere magico-religioso con banchetti funebri, danzatori, suonatori, paesaggi dai colori vivaci. Alcuni dei dipinti trovati nella necropoli sono conservati nel Museo Nazionale Tarquiniese.

sulla trace: trackingdegli Estruschi: the Estrucans

parliamo (parlare): (we) talk (to talk)storia antica: ancient history vengono (venire): come (to come)subito: immediately in mente: to mind hanno lasciato (lasciare): left (to leave)resti: ruins, remainsma: but nei dintorni: in the surroundings

abitavano (abitare): lived (to live)chiamata (chiamare): called (to call)che comprendeva (comprendere): that included (to include)tempo: time un’alleanza: an alliance carattere militare: military typeil nome: the name

che appartenevano (appartenere): belonged, was part of (to be long)comune: commune nord: north nati (nascere): born (to be born)anche: also alcuni: some

possiamo (potere): we can (can, to be able to)ammirare: admire rimasto: left tempio: temple risalente al: dating back tosecolo: century

si trova (trovarsi): can be found (to find)alle spalle: at the back adesso: now sorge (sorgere): stands (to stand)abitato: built up si può visitare: you can visit notevole: noteworthy anche: alsoper via: because of dipinti: paintingscamere funerarie: funerary chambersscavate: excavated roccia: rock le pareti: the wallscarattere magico-religioso: magic-religious characterbanchetti funebri: funerary banquetsdanzatori: dancers suonatori: playerspaesaggi: landscapes colori vivaci: lively colorstrovati: found

Sulle tracce degli Etruschi

Il

April 2012 / aprile 2012

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CULTURANon lontano da Tarquinia c’è Tuscania, un’altra città in cui troviamo altre interessanti siti dell’epoca etrusca. Il più importante è la necropoli della Madonna dell’Olivo, vicino alla chiesa campestre che ha lo stesso nome. Qui possiamo visitare molte tombe, tra cui le Tombe Curunas risalenti al IV – II sec. a.C. in cui sono stati ritrovati tanti corredi funebri ora conservati nel Museo Archeologico Nazionale Tuscanese, la Tomba del Sarcofago delle Amazzoni e un grande sepolcro chiamato la Grotta della Regina.

Un’altra necropoli importante di Tuscania è quella di Carcarello, dove possiamo vedere il monumentale sepolcro della famiglia etrusca dei Vipinana, in cui sono stati trovati 24 sarcofaghi. Spostandoci verso l’Umbria, possiamo ammirare i resti della civiltà etrusca nella zona di Orvieto che, secondo gli studi, potrebbe coincidere con l’antica città chiamata Velzna, una delle 12 città – stato che costituivano la Decadopoli.

Velzna, ribattezzata poi Volsinii dai Romani, si trovava vicino al santuario Fanum Voltumnae e visitato da tutti gli abitanti dell’Etruria perché vi si celebravano riti religiosi, giochi e manifestazioni varie. Molte anche in questa zona sono le necropoli, come quella del Crocifisso, della Cannicella e del Tufo, mentre pochissimi sono i resti di quella che, secondo gli

studiosi, era una grande ed importante città, popolata da una ricca classe di commercianti.

Inoltre possiamo visitare i resti del Tempio del Belvedere, oltre a tante decorazioni e terrecotte, mentre continuano gli scavi con cui si spera di

portare alla luce molti altre testimonianze del passato di Orvieto.

Andando verso la Toscana, troviamo altri luoghi dove ci sono tracce di

insediamenti etruschi, per esempio Volterra, l’antica Velathri. Sembra che Velahtri fosse il centro più importante dell’Etruria settentrionale, con un’economia basata principalmente sull’agricoltura, ma anche marittima, come testimoniato dalle monete dell’epoca su cui è raffigurato un delfino. A parte le necropoli presenti in zona, la presenza etrusca è testimoniata dalle due porte della città, come la Porta all’Arco su cui si possono vedere tre teste che probabilmente raffiguravano personaggi importanti o divinità.

Altri comuni di questa zona dell’Italia centrale offrono la possibilità di conoscere la grande cultura di questo antico popolo : chi ha voglia di “passeggiare” nella storia antica, non può perdere questo viaggio nell’Etruria.

non lontano: not far epoca: epoch, timevicino: near chiesa: churchcampestre: rural, country stati ritrovati: have been found corredi funebri: grave goods ora: now sepolcro: burial ground

vedere: see spostandoci (spostare): moving (to move)verso: towards ammirare: admire potrebbe (potere): could (can, to be able to)coincidere con: coincide withl’antica città: the ancient town che costituivano (costituire): that constituted, formed (to constitute)

ribattezzata (ribattezzare): renamed (to rename)visitato: visitedtutti gli abitanti: all the inhabitantssi celebravano (celebrare): celebrated (to celebrate)giochi: gamespochissimi: very few secondo gli studiosi: according to the expertscommercianti: traders

inoltre: furthermore continuano (continuare): carry on (to carry on, to continue)gli scavi: the excavationssi spera (sperare): they hope (to hope)di portare: to bringluce: light passato: past

andando (andare): going (to go)verso: towards luoghi: placestracce: tracesdi insediamenti: of settlementsper esempio: for example fosse (essere): was (to be)settentrionale: northernmonete: coins epoca: epoch, time raffigurato (raffigurare): represented (to represent, to depict)un delfino: a dolphintre teste: 3 heads

offrono (offrire): offers (to offer)conoscere: to knowantico popolo: ancient people chi ha voglia: those who wantpasseggiare: to walk non può perdere: can’t miss viaggio: travel

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TRADIZIONE

L’Impero Romano,

al suo apogeo (ovvero

sotto l’Imperatore

Traiano, che regnò

dal 98 al 117 D.C) si

estendeva per 1300

chilometri, dal mare del

Nord fino ai confini con l’odierno Iraq. Era dunque molto variegato,

ma la società romana, che ovviamente faceva capo alla sua capitale,

Roma, era unita dalle stesse leggi, dalla stessa moneta- il sesterzio-

e dalla stessa lingua-il latino. La società dovette molto Alla base della

società alla cultura greca, ma alle arti greche ben presto Roma aggiunse

il genio politico e militare, non senza aver sviluppato una sua propria

cultura, con talenti come Virgilio, Cicerone, Orazio, Lucrezio e Catullo,

tanto per citarne solo alcuni.

A Roma, in quei tempi, confluiva gente di ogni provenienza, per cui

era una città molto cosmopolita, oltre che molto affollata. Mancando lo

spazio, per dare un’abitazione al maggior numero di persone possibile

si dovette cominciare a costruire palazzi a più piani, chiamati insulae,

generalmente destinati alle classi medie e meno abbienti, costruiti

di fango e di mattoni, senza servizi igienici e riscaldamento. Gli

appartenenti alle famiglie più ricche e aristocratiche, la minoranza,

abitavano invece nelle domus, ville a un piano con giardini interni e a

volte terme private.

All’epoca infatti, le case dei romani non avevano i bagni, per cui

per i bisogni fisiologici esistevano le latrinae e per lavarsi le terme

pubbliche, di cui rimangono ancora impressionanti tracce a Roma,

come nel caso delle terme di Traiano o Diocleziano, nei pressi della

stazione Termini.

vita quotidiana: daily lifeal suo apogeo: at its peak ovvero: that is che regnò (regnare): who ruled (to rule)si estendeva (estendere): was extended (to extend)mare: seafino ai confini: to the bordersl’odierno: the present, of today era (essere): was (to be)dunque: thereforemolto: much, very variegato: variedovviamente: obviously faceva capo alla: depended onera unita: was united dalle stesse leggi: from the same laws dalla stessa moneta: from the same currencyil sesterzio: name of the currency of the Roman Empire lingua: language ben presto: very soon aggiunse (aggiungere): added (to add)il genio: the genius politico: political militare: military non senza: not without aver sviluppato (sviluppare): having developed (to develop)propria: own tanto per citarne: just to name solo alcuni: a few

in quei tempi; in those timesconfluiva (confluire): converged (to converge)gente: people ogni: every provenienza: origin affollata: crowded mancando (mancare): missing (to miss)lo spazio: the spaceper dare: to give un’abitazione: a house si dovette cominciare: they had to start costruire: to build a più piani: on more floorschiamati (chiamare): called (to call)meno abbienti: the less wealthydi fango: made of mud di mattoni: of bricksriscaldamento: heating ville: villasgiardini interni: indoor gardens a volte: sometimes terme private: private thermal baths

epoca: epoch, time infatti: infactnon avevano (avere): did not have (to have)bagni: bathsbisogni fisiologici: physiological needs esistevano (esistere): existed (to exist)per lavarsi: to wash le terme pubbliche: public thermal bathstracce: traces

Vita Quotidiana nell’Antica Roma

Il

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TRADIZIONENelle terme, aperte a uomini e donne, si concludevano affari, si

facevano chiacchiere e pettegolezzi, ci si rilassava e si curava il corpo.

Per i Romani infatti l’igiene era molto importante. Non conoscendo

ancora l’uso del sapone, detergevano il corpo con ceneri di faggio o

creta e ricoprivano il corpo con oli.

Le case della gente

comune non avevano

cucine come le

intendiamo noi.

Qualcuno per cucinare

usava dei braceri, ma

la maggior parte delle

persone pranzavano

fuori casa, nelle

tabernae e popinae ,

simili alle osterie, dove molti plebei e schiavi spesso si permettevano

l’unico pasto caldo della giornata. I thermopolia erano invece più

simili alle nostre tavole calde, dove ci si accomodava su sgabelli e si

potevano acquistare piatti pronti da portare via.

Alimenti popolari per i romani erano i ceci, i cereali come l’orzo e il

farro, le fave e i carciofi. I pomodori ancora non facevano parte della

dieta mediterranea perché arriveranno in Europa dopo la scoperta

dell’America. Molto graditi anche formaggi, miele, olive, pesce e

uova e torte salate spesso ripiene di carne di fagiano. Il vino veniva

spesso allungato con acqua e condito con miele e spezie. Molto nota,

costosa e utilizzata la salsa detta garum, preparata con interiora di pesce,

aceto e origano, dall’odore quasi nauseabondo.

aperte a: open to uomini: men donne: women si concludevano affari: they made business dealssi facevano chiacchiere: they chattedpettegolezzi: gossipsci si rilassava: they relaxed si curava il corpo: they pampered the bodyigiene: hygienenon conoscendo (conoscere): not knowing (to know)sapone: soapdetergevano (detergere): cleansed (to clean)ceneri di faggio: beech’s ashes creta: clay ricoprivano (ricoprire): covered up (to cover)oli: oilsnon avevano cucine: did not have kitchens come le intendiamo noi: like we mean itper cucinare: to cook, for cookingusava (usare): used (to use)braceri: brazierspranzavano (pranzare): dined (to dine)fuori casa: away from home, outside simili alle osterie: similar to tavernsmolti plebei: many plebeiansschiavi: slavessi permettevano: allowed themselvescaldo: hot giornata: daytavole calde: take aways, take-out foodsi accomodava (accomodarsi): they sit (to sit)sgabelli: stoolssi potevano (potere): they could (can)acquistare: buy piatti pronti: ready to eat dishesda portare via: to take away

alimenti: foods l’orzo: barley il farro: speltle fave: fava beans carciofi: artichokespomodori: tomatoes non facevano parte: were not part arriveranno (arrivare): will arrive (to arrive)dopo la scoperta: after the discovery molto graditi: much appreciated formaggi: cheeses miele: honey pesce: fishuova: eggs torte salate: pies spesso: often ripiene di carne: filled with meat di fagiano: pheasant il vino: the wine veniva allungato: was watered downcondito con: spiced with spezie: spicesaceto: vinegar origano: oregano quasi nauseabondo: sickening, nauseous

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VIAGGI

La cittadina

di Ariccia, nei

Castelli Romani,

è una delle mete

preferite dai

romani. Durante

i fine settimana,

soprattutto nella

bella stagione,

Ariccia viene

presa d’assalto

da romani e turisti, attirati non solo dalla sua nobile e antica storia

e dalle sue meraviglie architettoniche, ma anche dalle sue ghiotte

specialità gastronomiche. La cittadina infatti, è famosa per la porchetta,

il maialino arrosto aromatizzato con spezie, piatti di antica origine,

e non c’è trattoria del posto (qui le trattorie si chiamano fraschette)

che non la serva, accompagnata dal pane casareccio e croccante

tipico della zona, cotto nel forno a legna. Oltre alla porchetta, qui

si possono gustare coppiette (salsicce secche e piccanti), salumi,

formaggi e verdure sott’olio, annaffiati dal vino dei Castelli Romani.

Ariccia ha origini antichissime. I suoi abitanti combatterono

duramente contro Roma, prima di venire sottomessi nel IV° secolo

A.C. Ai tempi dell’Impero Romano, molti personaggi importanti la

usarono come luogo di vacanza. Circondata da meravigliosi boschi

di castagni e collocata fra i due laghi vulcanici di Albano e Nemi,

Ariccia era il posto perfetto per riposarsi dalle fatiche politiche e

militari e dagli intrighi. I suoi abitanti adoravano in particolar modo

la Dea della caccia Diana, alla quale avevano dedicato un tempio.

la cittadina: the town una delle mete: one of the destinations preferite: favorite durant: during fine settimana: weekendsoprattutto: above all stagione: seasonviene presa d’assalto: get assaulted attirati: attracted non solo: not only antica storia: ancient history meraviglie architettoniche: architectural wondersma anche: but also ghiotte: greedyil maialino arrosto: roasted suckling pig spezie: spicessi chiamano (chiamare): are called (to call)che non la serva (servire): that doesn’t serve it (to serve)pane casareccio: home made rustic bread croccante: crunchy cotto nel forno: baked, cooked in the oven a legna: wood (related to woodstove)qui: heresi possono gustare: you can enjoy salsicce: sausages secche : drypiccanti: spicyformaggi: cheeses verdure sott’olio: pickled vegetables in oilannaffiati (annaffiare): washed down (to wash down, to rinse)vino: wine

antichissime: very oldabitanti: inhabitantscombatterono (combattere): fought (to fight)duramente: harshly contro: against prima di venire sottomessi: before being subduedsecolo: century personaggi : carachtersla usarono (usare): used it (to use)luogo di vacanza: holiday placecircondata da: surrounded by boschi di castagni: chestnuts woods collocata: located laghi vulcanici: volcanic lakes per riposarsi: to rest, to relax fatiche: labours, tiredness, struggles adoravano (adorare): loved (to love, to adore)modo: way avevano dedicato (dedicare): dedicated (to dedicate)un tempio: a temple

Arricia

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VIAGGIIn epoca medioevale la città venne attaccata e saccheggiata molte

volte dai barbari, che scorrazzavano spesso nella campagna romana,

mentre alla fine del XV°secolo divenne proprietà della nobile famiglia

dei Savelli. E’ grazie ai Savelli che il nucleo cittadino vero e proprio

inizia a formarsi e che cominciano ad essere erette le fondamenta di

un castello.. La famiglia Savelli, a causa di grandi debiti, fu costretta nel

XVII a vendere Ariccia e i suoi dintorni alla potente famiglia Chigi, alla

cui casata apparteneva il Papa in carica Alessandro VII. Con i Chigi,

Ariccia esplose in tutto il suo splendore. Furono loro a trasformare il

piccolo borgo in un luogo ancor più magnifico, con la costruzione di un

sontuoso palazzo sulle fondamenta del castello. Il responsabile di tanto

splendore fu Gian Lorenzo Bernini, a cui si deve anche la progettazione di

piazza della Corte, con la risistemazione dell’antica chiesa, il colonnato

e l’ampliamento del palazzo.

Dal Settecento Ariccia fu una delle mete del Grand Tour, che

comprendeva città d’arte come Venezia, Firenze, Roma e in qualche

caso anche Napoli. Molti dei pittori e artisti che visitarono Ariccia

e si lasciavano incantare dalle sue bellezze soggiornarono presso la

Locanda Martorelli, che da locanda divenne un centro culturale che

ospitò personaggi illustri come il drammaturgo norvegese Ibsen, il

polacco Taddeus Kuntze, i danesi Andersen e Hammer. Molte delle

loro opere- dipinti, disegni, diari di viaggio e stampe-ci raccontano

del loro soggiorno nella cittadina dei Castelli Romani.

Tra le attrazioni della piccola cittadina dunque arte e gastronomia: da

un lato le sale affrescate di Palazzo Chigi e le mostre che spesso vi si

organizzano e dall’altro le trattorie semplici e ospitali dove trascorrere

simpatiche serate e gustare in compagnia di amici tanti ottimi piatti

della tradizione culinaria laziale.

epoca medioevale: medieval time venne attaccata (attaccare): was attacked (to stack)saccheggiata: sacked molte volte: many timesche scorrazzavano (scorrazzare): scampered around (to scamper)campagna: country divenne (divenire): became (to become)grazie ai: thanks to vero e proprio: out and out inizia a formarsi: (it) starts to form cominciano (cominciare): start (to start)ad essere erette: to be erectedgrandi debiti: big debtsfu costretta (costringere): was forced (to force)vendere: to sell dintorni: surroundings casata: lineage, family apparteneva (appartenere): belonged (to belong)in carica: in office esplose (esplodere): literally burst, blossomedil piccolo borgo: the small village un luogo: a place ancor: even un sontuoso palazzo: a sumptuous palace si deve (dovere): is owed (must, to have to)chiesa: churchil colonnato: the colonnade l’ampliamento: enlargment

una delle mete: one of the destinations che comprendeva (comprendere): that included (to include)pittori: paintersche visitarono (visitare): who visited (to visit)si lasciavano incantare: they fell to the charmsbellezze: beauties soggiornarono (soggiornare): stayed (to stay)presso: by nearby locanda: inn divenne (divenire): became (to become)che ospitò (ospitare): that hosted (to host)drammaturgo norvegese: Norwegian playwrightpolacco: Polish danesi: Danishopere: works of artdipinti: paintingsdisegni: sketchesdiari di viaggio: travel journals stampe: engravings, printsci raccontano (raccontare): tell us (to tell)soggiorno: stay

da un lato: on one side sale affrescate: rooms decorated with frescos le mostre: exhibitions semplici: simple ospitali: hospitable dove trascorrere: where to spend serate: evenings gustare: enjoy amici: friends ottimi piatti: excellent dishes

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April 2012 Grammar Corner ITALIAN IDIOMS

Italian is a very rich language, and as every rich language, it has a lot of idioms and proverbs

frequently used in everyday conversations. Each part of Italy has its own vocabulary of

idioms but there are several common expressions. Italians use a lot of idioms and proverbs

while speaking, and this can be very difficult for a beginning Italian student to understand.

For example, a sentence like “Quando parli del diavolo, spuntano le corna” (“While you are

speaking about the devil, horns come out”) does not make any sense when translated literally

(Italians, we use this expression when we are talking about someone, and he/she suddenly

appears).

We love Italian idiomatic expressions – those sayings you just can’t translate directly but

which make the Italian language the colorful and charming language it is. Below we have

listed a few of our favorites along with some common phrases that will be helpful for you to

learn as your studies continue.

• Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Curiosity killed the cat.

(Literal translation: The cat loses his paw trying to get the bacon.)

• L’abito non fa il monaco. Don’t judge a book by its cover.

(Literal translation: The outfit does not make the man.)

• Piove sempre sul bagnato. It never rains but it pours.

(Literal translation: It always rains where it is wet already.)

• L’erba del vicino é sempre più verde. The grass is always greener on the other side.

(Literal translation: Neighbor’s grass is always greener.)

• Essere come un elefante in un negozio di cristalleria. To be like a bull in a China

shop. (Literal translation: To be like an elephant in a crystal shop.)

• Essere al verde. To be on the rocks. (Literal translation: To be in the green.)

• Menare il can per l’aia. To beat around the bush.

(Literal translation: To lead the dog in the yard.)

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• Prendere due piccioni con una fava. To kill two birds with one stone.

(Literal translation: To take two pigeons with the same bean.)

• Piantare in asso. To leave in the lurch. (Literal translation: To leave in ace.)

• In bocca al lupo! Good luck! (Literal translation: In the mouth of the wolf!)

• Non Vedo l’Ora. I can’t wait. (Literal translation: I don’t see the hour.)

• Mi Prendi in Giro. Are you making fun of me?

(Literal translation: You take me for a spin.)

• Sono Incazzata nera. I’m seeing red. (Literal translatoin: I’m black mad.)

• Ti sta a pennello. It fits you perfectl (Literal translation: It fits you like a paintbrush.)

• Ha molto sale in zucca. He/she has a lot of good sense.

(Literal translation: He/she has a lot of salt in his (or her) pumpkin.)

• È tutto pepe! He/she is full of life. (Literal translation: He/she is all pepper.)

• Chiaro e tondo! In no uncertain terms! (Literal translation: Clear and round!)

• Togliti dai piedi! Get out of the way!

(Literal translation: Take yourself out of my feet!)

• Non ha peli sulla lingua. He/she speaks his/her mind.

(Literal translation: He/she doesn’t have hairs on his/her tongue.)

• Sta facendo il pappagallo. He/she is repeating everything word for word.

(Literal translation: He/she is making like a parrot.

• Non so che pesci pigliare. I don’t know what to do.

(Literal translation: I don’t know which fish to catch.)

• Diciamo pane al pane e vino al vino. Let’s call a spade a spade.

(Literal translation: Let’s say bread for bread and wine for wine.)

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Learn some more Italian idioms this month, while practicing your pronunciation. Listen and Repeat!

• Questi pantaloni sono troppo stretti,non mi va. These pants are too tight, it doesn’t go (work) for me.

• Sto andando a Roma già domani,non vedo l’ora! I’m going to Rome tomorrow, I can’t wait.

• Hai un test oggi? In bocca al lupo! You have a test tomorrow. Good luck!

• La Questura perso il mio lavoro di ufficio - sono incazzata nera. The Questura lost my paperwork. I’m seeing red.

• Il mio capo perde sempre le staffe per niente! My boss always flies off the handle for nothing!

• Mia cugina si sposerà il prossimo mese, ma io sono al verde! My cousin is getting married next month, but I am broke!

• La mia impresa sta assolutamente facendo passi da gigante! My business is absolutely progressing by leaps and bounds!

• Purtroppo, lo sciopero della sua compagnia aerea gli ha messo il bastone tra le ruote impedendogli di partire. Unfortunately, the strike of his airline company threw a monkey wrench in the works by preventing him from leaving.

• A chi lo dici! You don’t say!

• Alla buon’ora! It’s about time!

• Affare fatto. It’s a deal.

• Che roba! I can’t believe it!

• Ci mancherebbe altro! God forbid!

• Manco per sogno! Not even in your dreams!

• Per carità! Oh please! Give me a break!

Ripetete dopo di me! Repeat after me!

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