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ThinkItalian_July2012

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  • 8/13/2019 ThinkItalian_July2012

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    JULY 2012 - LUGLIO 2012

    thinkITALIAN

    YOUR  DOORWAY TO A NEW LANGUAGE AND A NEW CULTUR

    TRADIZIONEBEI GIARDINI RINASCIMENTALI

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    TRADIZIONE

    incipale: main

    ragonabile: comparable 

    qualche modo: in some way 

    atunitense: American

    r molto tempo: for a long time

    norata (ignorare): ignored (to ignore)

    po decenni (decennio): after decades

    lio: forgetfulness

    pristinata (ripristinare): restored

    o restore)

    azie all: thanks to

    restituito (restituare): has given back 

    o give back)

    giusta importanza: the right importance

    orrenza: celebration

    rchè: because

    orda (ricordare): it recalls (to recall)

    vettero (dovere): had to (to have to, must)

    primere: express

    propria: their own

    ni (anno): years

    gno: reign

    lpevole: guilty of 

    er appoggiato (appoggiare): to have

    upported (to support)

    er trascinato (trascinare): to have dragged

    o drag)

    erra: war

    tarono (votare): voted (to vote)

    fferma (affermare): affirms (to affirm)

    ndata (fondare): founded (to found)

    voro: work 

    vranità: sovereignty 

    partiene (appartenere): belongs too belong to)

    polo: people

    sieme: set, body 

    lori (valore): values

    pira (ispirare): is inspired (to inspire)

    pettano (rispettare): respect

    o respect)

    ertà: freedom

    uly 2012 / luglio 2012

    La Festa della Repubblica La Festa della Repubblicaitaliana è la principale

    festa nazionale civile

    italiana, paragonabile

    in qualche modo al 4

    luglio statunitense o al

    14 luglio francese. Per

    molto tempo questa

    festa fu ignorata , ma

    fortunatamente, dopo

    decenni  di  oblio, é stata

    ripristinata e considerata festa nazionale grazie all’allora Presidente

    della Repubblica Ciampi, che nel  2000 ha restituito la giusta

    importanza  a questa ricorrenza .

    Questa data è importante perchè ricorda  il referendum  istituzionale

    del 2 e 3 giugno in cui gli italiani dovettero esprimere la propria  

    preferenza per la Repubblica o la monarchia dei Savoia. Dopo 85 anni

    di regno della monarchia,  colpevole  di aver appoggiato  il regime

    fascista e di conseguenza di aver trascinato l’Italia in guerra, gli italiani

     votarono a favore della Repubblica.

    L’articolo 1 della Costituzione italiana afferma   che la Repubblica

    italiana è una società democratica fondata   sul lavoro  e che la

    sovranità appartiene al popolo.

    La Costituzione italiana è un insieme di norme e di valori ai quali si

    ispira  la società italiana, formata da leggi fondamentali che rispettano

    la sovranità del popolo. La Festa della Repubblica rappresenta quindi 

    per gli italiani la festa della propria libertà , in una Repubblica pacifica

    e democratica.

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    STORIA

    www.thinkitalian.c

    la torre pendente: the leaning toweruna città: a city ricca: richstoria: historyall’inizio: at the beginning  abitata (abitare): inhabitedconosce (conoscere): knows (to know)un notevole sviluppo: an impressive

    developmentla rendono (rendere): makes it (to make)

    il passare: the passingsecoli: centuriesdetriti: debristrascinati (trascinare): dragged (to drag)fiume: riversi sono sedimentati: left a sedimentlungo: along il corso: the streamacqua : waterper cui adesso: so now, therefore nowmolto più lontana: much furtherqualche secolo fa: some centuries ago

    nonostante: inspitela lontananza: the distance il nome: the namerimane (rimanere): istuttora: stilllegato (legare): connected (to connect)cantieri: construction yard, building siteancora oggi: still today

    avviene (avvenire): takes place (to take p verso: aroundbattaglia: battlein cui viene sconfitta: in which it was deoltre ad essere: beside being rovina : fall

    perché: becauselegata ad (legare): connected

    parliamo (parlare): let´s talk (to talk)accusato di tradimento: accused of high tsconfitta : defeatanni dopo: years afterl’arcivescovo: the archibishop lo fa imprigionare: imprisons him

     viene lasciato (lasciare): he lets him starva morire di fame: to death insieme: togetherfigli: childrennipoti: nephewsmangia (mangiare): eats (to eat)parenti: relativesrinchiusi: locked up

    in seguito: afterwardssubisce (subire): suffers, sustains (to suffsconfitte: defeatslotte di potere: power struggles

     viene sottomessa: it abidesgoverno: government

    riesce a liberarsi: manages to liberate itsecontinua (continuare): continues (to conil suo sviluppo: its developmentinfatti: in fact

    La storia di Pisa

    Pisa, famosa per la torre pendente, è inrealtà una città ricca  di storia e cultura.

     All’inizio abitata  dagli Etruschi, conosce

    un notevole sviluppo  con l’arrivo deiRomani, che la rendono un porto molto

    importante.

    Con il passare dei secoli, i detriti trascinati dal fiume Arno si sono

    sedimentati lungo il corso dell’acqua , per cui adesso la costa è molto

    più lontana  rispetto a qualche secolo fa . Nonostante la lontananza

    della costa, il nome  di Pisa rimane tuttora legato  al suo passato

    di repubblica marinara : la Darsena Pisana è ancora un importantepolo dell’economia locale e i suoi cantieri sono ancora oggi tra i più

    importanti d’Italia.

    Il declino di Pisa avviene verso  il 13° secolo, soprattutto a causa

    della battaglia  di Maloria (1268), in cui viene sconfitta  da Genova,

    altra potente repubblica marinara. Questa battaglia, oltre ad essere il

    simbolo della rovina  di Pisa, è nota perché legata ad un personaggio

    reso famoso da Dante nella sua Divina Commedia.

    Parliamodel Conte Ugolino, che viene accusato di tradimento proprio

    in occasione della sconfitta  di Maloria.  Anni dopo, l’arcivescovo lo

    fa imprigionare nella torre Gualandi, dove  viene lasciato a  morire

    di fame insieme ai suoi figli e nipoti. Secondo la leggenda, il conte

    Ugolino, distrutto dalla fame, mangia  i suoi parenti rinchiusi con lui

    nella torre.

    In seguito, Pisa subisce altre sconfitte nelle lotte di potere con le altre

    città toscane, fino all’ottobre del 1406, quando  viene sottomessa   al

    governo di Firenze.

    Solo nel 1861, anno dell’unità d’Italia, Pisa riesce a liberarsi  dal

    dominio fiorentino e continua il suo sviluppo di città universitaria :

    l’Università Normale di Pisa è infatti una delle più prestigiose d’Europa.

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    Se dico Pisa, cosa vi viene in mente? Sicuramente la torre pendente,monumento famoso nel mondo per la sua particolare posizione. Ma in

    questa città  c’è molto altro da ammirare.

    Camminando nella zona della torre chiamata Tramontana si arriva  

    nel quartiere Santa Maria. Conosciuto come quartiere prettamente

    turistico, in realtà ospita   anche la prestigiosa Università Normale e

    l’Ospedale Universitario Santa Chiara.

    Cominciamo la nostra passeggiata  e arriviamo alla Cittadella Medicea,

    dove possiamo ammirare il panorama della città dalla sua Torre Guelfa.

    Nel giardino troviamo invece una statua bianca chiamata “La porta  

    della sapienza ” che si trova  lì dal 650° anniversario della fondazione

    dell’Università di Pisa.

    V icino  alla Cittadella possiamo fermarci  all’Arsenale Mediceo,

    costruito nel sedicesimo secolo come cantiere dell’Ordine di Santo

    Stefano, che ospita oggi  l’esibizione  delle antiche Navi Romanescoperte a Pisa.

    Continuando  sul Lungarno si arriva al Palazzo Reale, disegnato 

    da Buontalenti e costruito tra   il 1583 e il 1587 come residenza

    estiva della famiglia dé Medici in fuga dal caldo  di Firenze. Molti

    personaggi famosi sono stati ospitati in questo palazzo, sia al tempo 

    dei dé Medici sia   più tardi,  con la famiglia Savoia. Tra le persone

    illustri che sono passate  di qui  sembra   ci  fosse anche  Galileo, il

    quale con il suo telescopio mostró al granduca  Cosimo II le stelle 

    dalla torre del palazzo chiamata Torre della Verga d’Oro. Oggi sede

    della Soprintendenza dei Beni Culturali, il Palazzo Reale continua ad

    avere grande valore culturale e ospita, inoltre, una Galleria dove si

    possono ammirare opere d’arte importanti come i dipinti di Raffaello

    o sculture del Canova.

    A Pisa, oltre la Torre :

    Quarere Santa Maria dico (dire): if I say (to say)viene in mente: comes to mind 

    curamente: surelytorre pendente: the leaning towerondo: worldttà: townolto altro: much more, much else

    a ammirare: to enjoy, to admire

    amminando (camminare): walking (toalk)

    hiamata: calledarriva (arrivare): you reach (to reach)

    onosciuto come: known aspita  (ospitare): hosts

    ominciamo (cominciare): let´s startto start)

    asseggiata : stroll. walk riviamo (arrivare): we get, we arriveto arrive)

    ove: whereossiamo (potere): we can (can)mmirare: admireardino: gardenoviamo (trovare): we find (to find)vece: on the other handporta: the doorpienza : wisdomtrova (trovare): is there

    cino: near, nearby ossiamo (potere): we can (can)rmarci (fermare): stop (to stop)

    ostruito (costruire): built (to build)

    dicesimo secolo: 16th century antiere: building sitehe ospita (ospitare): that hosts (to host)ggi: today esibizione: the exhibitionoperte (scoprire): found (to find)

    ontinuando (continuare): continuingsegnato (disegnare): designed (to design)

    ostruito (costruire): built (to build)a: betweenfuga : on the run

    aldo: heatersonaggi famosi: famous characters

    a …sia: both….andtempo: at the timeù tardi: later

    he sono passate: who passedmbra  (sembrare): it seems (to seem)fosse anche (essere): there was also (to be)ostró (mostrare): showed (to show)anduca: grand dukestelle: the starssede: the baseoltre: furthermorepossono (potere): you can (can)

    pere d’arte: works of artpinti: paintings

    VIAGGI

    uly 2012 / luglio 2012

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    VIAGGI

    antichi: old, ancient 

    che la circondano (circondare):  that su

      it (to surround)

    invece: instead

    dal modo: from the way

    in cui ne è stata pagata (pagare): in whi

      has been paid (to pay)sembra (sembrare): it seems (to seem)

    ha commissionato (commissionare) : or

    it (to order, to commission)

    abbia pagato (pagare): paid (to pay)

    giorno per giorno: daily, day by day

    cioè: that is

    passeggiata: walk, stroll

    ci fermiamo (fermare): we stop (to stop)

    davanti: in front of 

    mattoni: bricks

    rossi: red

    se vogliamo (volere): if we want (to wan

    fare una pausa: take a break

    sederci (sedere): sit down (to sit down)

    si ritrovavano (ritrovarsi): got together

    (to gather, to get together)

    punto di riferimento: reference point

    la più affollata: the most crowded

    un punto di ritrovo: a meeting place

    giovani studenti: young students

    che trascorrono (trascorrere): who spen(to spend)

    la serata: the evening 

    seduti: sitting

    muretti: walls

    se vogliamo (volere): if we want (to wan

    non entrare: not enter

    assaggiare: to taste 

    per fare: to do

     vicino: near

    troviamo (trovare): we find (to find) 

    la campana: the bell

    che segnava (segnare): that marked

    (to mark)

    le ore: the hours 

    da qui: from here

    continuiamo (continuare): we continue

    (to continue)

     verso: towards

    che unisce (unire): that connects

    (to connect)

    unica : unique

    mondo: world

     Arrivando in piazza

    Carrara, oltre agli

    antichi palazzi nobili

    che la circondano e alla

    statua di Ferdinando I

    dei dé Medici, si può

    ammirare il TeatroRossi, uno dei più

    antichi della città.

    Vicino a piazza Carrara c’è invece il Palazzo alla Giornata, così chiamato

    dal modo  in  cui ne  è stata pagata   la costruzione : sembra che la

    famiglia Lanfranchi (che l’ha commissionato nel sedicesimo secolo)

    abbia pagato i costruttori giorno per giorno, cioè “alla giornata”.

    Continuando la nostra passeggiata ci fermiamo  davanti  al Palazzo

     Agostini. Costruito nel 14° secolo, questo palazzo di mattoni rossi è

    pendente come la famosa torre.

    Se vogliamo  fare una pausa , possiamo sederci al Caffè dell’Ussero,

    fondato nel 1794. In questo bar si ritrovavano i patrioti e gli intellettuali

    dell’Università di Pisa e, ancora oggi, è un punto di riferimento per gli

    artisti della città.

    Dopo il caffè, riprendiamo la nostra passeggiata e arriviamo in Piazza

    Garibaldi, esattamente al centro della città: questa piazza, la più

    affollata  della città, è un punto di ritrovo soprattutto per i giovani

    studenti che trascorrono la serata seduti sui muretti del Lungarno.

    Se vogliamo fermarci qui, non possiamo non entrare nella famosa “La

    Bottega del Gelato” e assaggiare un gelato buonissimo.

    Continuiamo in Borgo Stretto per fare un po’ di shopping nelle sueboutique eleganti. Attraversando Borgo Stretto si arriva alla zona

    medievale della città : Piazza delle Vettovaglie.

     Vicino alla piazza troviamo il Campano, la torre con la campana  che

    segnava le ore delle lezioni all’Università di Pisa . Da qui continuiamo

     verso via Santa Maria, che unisce il Lungarno a Piazza dei Miracoli,

    dove possiamo finalmente sederci ed ammirare questa torre unica   al

    mondo.

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    Federico Fellini è consideratouniversalmente uno dei migliori

    registi di tutti i tempi. Nella sua

    carriera quarantennale ha vinto,

    tra i tanti premi, quattro Oscar

    per il miglior film straniero più

    uno alla carriera nel 1993, l’anno 

    in cui è  venuto a mancare.

    Nato a Rimini nel 1920, Fellini segue studi classici, ma si appassiona

    al disegno e pubblica alcune vignette ancor prima di finire la scuola .

    Nel 1939 si trasferisce a Roma con la scusa  di frequentare la facoltà

    di  giurisprudenza all’università, ma in realtà per seguire  la sua

    aspirazione e diventare giornalista . Pochi mesi dopo  il suo arrivo,

    inizia  a collaborare con  una   rivista umoristica . Dopo pochi anni,

     viene chiamato a lavorare come autore di programmi radiofonici e

    successivamente come  sceneggiatore  dei primi film di successo del

    celebre comico romano Aldo Fabrizi. Nel 1945 avviene  il decisivo 

    incontro con Roberto Rossellini, con il quale collabora nelle prime

    sceneggiature del Neorealismo: Roma Città Aperta  e Paisà .

    Dopo qualche  breve esperienze alla regia , Fellini debutta con il

    suo primo lungometraggio, Lo Sceicco Bianco. Successivamente, si

    dedicherà  quasi esclusivamente alla regia, che condurrà   in maniera

    poco  ortodossa e molto personale. La gestione delle riprese da

    parte di Fellini si realizza attraverso una continua   rivisitazione della

    sceneggiatura e con l’arricchimento di situazioni improvvisate e una

    conseguente dilatazione dei tempi.

    Dei migliori regisgliori: best

    isti (regista): directors

    mpi (tempo): times

    arantennale: forty years

    vinto (vincere): has won (to win)

    mi (premio): awards

    aniero: foreignno: year

    enuto a mancare: he died

    to (nacsere): born (to be born)

    ue (seguire): attends (to attend)

    ppassiona (appassionarsi): gets

    ompletely hooked on (to get hooked on)

    ire la scuola: to graduate

    rasferisce (trasferirsi): (he) moves

    o move)

    sa: excuse

    risprudenza: law 

    uire: to follow 

    entare giornalista: to become

    ournalist

    chi mesi dopo: a  few months after

    ivo: arrival

    zia a (iniziare): (he) starts to (to start)

    laborare con: to collaborate with

    ista umoristica: humorous magazine

    ne chiamato a lavorare (chiamare): 

    e is called to work (to call)

    neggiatore: screenwriter

    ebre: famous

    viene (avvenire): happens (to happen)

    cisivo: crucial

    ontro: encounter

    neggiature (sceneggiatura): screenplays

    ve: short

    ia: directing butta (debuttare): (he) debuts (to debut)

    ngometraggio: full-length movie

    dedicherà  (dedicare): (he)  will dedicate

    imself (to dedicate)

    ndurrà  (condurre): will conduct

    o conduct)

    co ortodossa: unusual, out of the box 

    isitazione: revisiting 

    atazione: dilation

    BIOGRAFIA

    uly 2012 / luglio 2012

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    7/18www.thinkspanish.com

    BIOGRAFIA

    grazie al: thanks to the

    umorismo: humor

    onirico: dreamy 

    accade (accadere): happens (to happen)

    novità: novelty 

    non fu (essere): wasn’t (to be)

    livello: level

    botteghino: box office

    mostrava (mostrare): showed (to show)

    cambiamenti (cambiamento): changes

    fu apprezzato (apprezzare): was

    appreciated (to appreciate)

     vinse (vincere): won (to win)

    racconta (raccontare): tells about

    (to tell about)

    percorrono (percorrere): pass through

    (to pass through)

    dopoguerra: postwar

     viene ... citato (citare): is . . . mentioned

      (to mention)

    abbandonava (abbandonare): abandone

      (to abandon)

    narrava  (narrare): told about (to tell abo

    nuovo benessere: new affluence

    lo ha consacrato (consacrare): hasconsecrated him to (to consecrate)

    ottavo: eighth

    mezzo: half 

    fa riferimento (fare riferire): refers

    (to refer)

    cortometraggio: short film

    capolavoro: masterpiece

    doveroso citare (dovere): it must be

    mentioned (must)

    attore: actor volto: face

    sullo schermo: on the screen

    essendo presente (essere): being present

      (to be)

    aspiravano a lavorare (aspirare): strived

      work (to strive)

    giusto: fair

    ricordare: to remember

    Con questo stile, Fellini inaugura una rivoluzione del cinema grazie al

    suo umorismo e a una sorta di realismo magico e onirico. Come spesso

    accade, anche questa novità non fu un successo a livello di critica e

    pubblico.

    Il primo successo di Fellini al botteghino  è I Vitelloni , del 1953, un

    film che mostrava i grandi cambiamenti della società italiana portati dal

    processo di industrializzazione. Questo film fu apprezzato dalla critica

    e vinse il Leone d’Argento al Festival di Venezia, incassando molti soldi

    al botteghino.

    Il primo grande successo internazionale fu il suo film successivo, La

    Strada , che racconta la storia di due eccentrici artisti di strada che

    percorrono l’Italia nel dopoguerra . Ma il film per cui  viene più spesso 

    citato è certamente La Dolce Vita , del 1960, che abbandonava del tutto

    gli schemi tradizionali del cinema e narrava  della decadenza morale in

    contrasto con il nuovo benessere economico dalla società italiana.

    Il film che lo ha consacrato alla storia del cinema è 8½, il suo ottavo

    lungometraggio (il mezzo fa riferimento  ad un cortometraggio),

    considerato universalmente un capolavoro  e uno dei più grandi film

    della storia del cinema.

    Tra i grandi attori che hanno collaborato con lui, è doveroso citare 

     Alberto Sordi, leggendario attore romano protagonista del suo primo

    lungometraggio e Marcello Mastroianni, che è considerato  l’alter ego e

    il volto di Fellini sullo schermo, essendo presente in numerosi dei suoi

    film. Naturalmente anche gli attori internazionali aspiravano a  lavorare 

    con il maestro ed è giusto ricordare quindi Anthony Quinn, attore in

    La Strada , e l’iconica Anita Ekberg, attrice in La Dolce Vita .

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    CULTURA

    Negli studios romani di Cinecittà, nel corso 

    degli anni, sono stati

    girati  più di tremila  

    film. Alcuni di questi

    film hanno  raggiunto 

    un successo planetario,

    come i quarantasette 

    che hanno vinto l’Oscar, rendendo l’Italia la nazione con il maggior

    numero di statuette dell’Academy (escludendo gli Stati Uniti

    naturalmente). Oltre ai registi italiani più ammirati della storia del

    cinema, come Rossellini, Fellini e Visconti, sono numerosi gli artisti di

    calibro internazionale che hanno scelto di girare i loro film proprio a

    Cinecittà: ricordiamo ad esempio Scorsese e Coppola su tutti.

    Purtroppo la nascita   di Cinecittà è inestricabilmente collegata al

    periodo del fascismo di Benito Mussolini. Infatti il regime dittatoriale

    credeva  molto nel cinema come strumento di propaganda fascista e si

    adoperò per stimolare  la produzione cinematografica nazionale nel

    tentativo di penalizzare le pellicole d’importazione.

    Cinecittà nasce per rimediare  al misterioso incendio  degli studi

    di produzione Cines nel 1935, che lasciò  la città di Roma orfana  

    di strutture adatte  alla produzione di film. Mussolini colse  questaoccasione per inaugurare il nuovo centro del cinema italiano pronto

    solamente due anni dopo, nel 1937.

    Nel primo decennio  all’interno degli studi furono girati

    approssimativamente   centocinquanta film, ma la produzione fu

    costretta  a fermarsi negli ultimi anni della seconda guerra mondiale.

    udios romani: Roman studios

    l corso: during

    ni: years

    ati girati (girare): were shot (to shoot)

    emila: three thousand

    ggiunto (raggiungere): reached (to reach)

    me i quarantasette: like the forty seven

    e hanno vinto (vincere): who won (to win)

    ndendo (rendere): making (to make)

    cludendo (escludere): excluding (to exclude)

    ù ammirati: the most admired

    oria: history 

    libro: caliber

    e hanno scelto (scegliere): who chose 

    to choose)

    girare: to shoot

    cordiamo (ricordare): we can remember

    o remember)

    urtroppo: unfortunately

    nascita : the birth

    llegata con: connected with

    fatti: in fact

    edeva: had faith, believed

    adoperò: made every effort

    r stimolare: to steer, to boost

    nalizzare: to damage

    pellicole: the movies

    asce (nascere): is born (to be born)

    r rimediare: to remedy

    cendio: fire

    e lasciò (lasciare): that left (to leave)

    fana : orphan

    strutture: of structures

    atte: suitable

    lse questa occasione: took the chance

    r inaugurare: to opennuovo centro: the new center

    ue anni dopo: two years later

    imo decennio: the first decade

    rono girati (girare): were shot (to shoot)

    prossimativamente: approximately

    costretta: was forced

    rmarsi: to stop

    conda guerra mondiale: Second World War

    Cinecià

    uly 2012 / luglio 2012

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    CULTURAI piani di Mussolini non andarono a buon fine e i nazisti occuparono 

    Roma e con essa anche gli studi di Cinecittà. Immediatamente dopo 

    la guerra, successivamente alla liberazione della città, gli studi furono

    usati per aiutare le molte persone che non avevano più un tetto sopra

    la testa .

    Dopo pochi anni si tornò ad un equilibrio  e Cinecittà ricominciò

    a sfornare pellicole. La grande differenza fu però l’avvento dei film

    americani girati a  Roma. I grandi colossal  come Ben Hur  e Quo Vadis  

    hanno cambiato  la storia di Cinecittà ed in qualche modo anche

    della città di Roma. Queste pellicole furono successi internazionali

    che portarono Cinecittà in vetta al mondo. Infatti in questo periodo

    gli studi venivano chiamati “La Hollywood sul Tevere”, per via  della

    presenza costante di artisti Americani.

    Negli anni ’50 questi successi influenzarono anche la stessa città. In

    parallelo con l’uscita   dei massimi capolavori  del cinema italiano

    come La Dolce Vita , la città si adeguava  alla nuova identità, le star  di

    Hollywood animavano la vita notturna  e nascevano di conseguenza  

    i paparazzi. La ricchezza generata dai successi internazionali ebbe

    ripercussioni visibili anche in altri settori e furono cosí creati numerosi

    posti di lavoro.

    Purtroppo dopo il neo-realismo degli anni ’60 la televisione cominciò

    a prendere  il sopravvento  nel cuore degli italiani e le produzioni

    cinematografiche internazionali cominciarono a lasciare Cinecittà afavore di altri studios .

    Tuttavia nell’ultimo decennio Cinecittà sembra avere recuperato un

    po’ del suo smalto  in quanto molti grandi registi americani  hanno

    deciso di tornare a Roma. Gli esempi più eclatanti sono sicuramente

    Mel Gibson, Martin Scorsese ed il più giovane Wes Anderson.

    piani: the plans

    non andarono (andare): did not go (to go

    occuparono (occupare): took possession

      occupied (to occupy 

    dopo: after

    furono usati (usare): were used (to use)

    per aiutare: to helpnon avevano (avere): did not have (to hav

    un tetto: a roof 

    sopra la testa : over the head

    si tornò ad un equilibrio: things got back

    to normal

    sfornare pellicole: to make movies

    avvento: arrival

    girati a : shot in

    hanno cambiato (cambiare): changed (toche portarono (portare): that brought (br

    in vetta al mondo: on top of the world

     venivano chiamati (chiamare): were calle

      (to call)

    per via : due to

    uscita: release

    massimi capolavori: greatest masterpieces

    si adeguava (adeguare): adapted itself (to

    animavano (animare): brightened up (an vita notturna: nightlife

    nascevano (nascere): were born

    di conseguenza : consequently 

    in altri settori: in other sectors

    posti di lavoro: jobs

    purtroppo: unfortunately

    cominciò (cominciare): started (to start)

    a prendere il sopravvento: to get the upp

    cuore: heart 

    cominciarono a: started to 

    lasciare: leave

    ultimo decennio: last decade

    un po’ del suo smalto: a bit of its shine

    hanno deciso (decidere): decided (to deci

    tornare: to come back

    gli esempi: the examples

    più eclatanti: most striking 

    giovane: young

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    TRADIZIONE

    Nel tardo 15°secolo,nelle ville delle famiglie

    più in vista  di Rome e

    Firenze, emerse  una

    nuova   tipologia   di

    giardino, uno stile che

    si ispirava   agli  ideali

    classici di bellezza  e di

    ordine. I giardini non

    dovevano essere  solo

    belli a guardarsi  e non dovevano dare piacere non solo alla vista,

    ma anche all’olfatto  e all’udito. Nel tardo rinascimento  i giardini

    divennero più ampi, più sontuosi  e simmetrici, ricchi di fontane,

    statue, grotte  e altri elementi decorativi che avevano  la funzione di

    stupire i  visitatori e di intrattenerli. Questo stile fu imitato in tutta

    Europa: al giardino rinascimentale italiano si ispirarono i giardini delRinascimento francese e quelli inglesi.

    Prima del giardino rinascimentale, il giardino in epoca medioevale 

     veniva visto  come un mondo da proteggere. Era circondato  da

    alte mura , fungeva da orto  e per coltivare erbe medicinali  ed era

    considerato, a ll’interno  dei monasteri, come luogo di preghiera   e

    meditazione. Nel rinascimento il giardino abbattè il muro ideale fra

    di esso , la casa  e lo spazio esterno e si ispirò ai giardini delle dimore

    patrizie romane  e del mondo classico, secondo cui  il giardino era

    un’oasi di relax, dove trascorrere momenti di piacevole ozio, una fuga  

    dalla realtà quotidiane e dalle sue fatiche. Il loro ideale di giardino

    come luogo di piacere prevedeva  fontane ed alberi potati in modo da

    dargli forme geometriche o fantastiche.

    el tardo: in the lateecolo: century lle: villasiù: more

    n vista: prominentmerse (emergere): emerged (to emerge)uova  tipologia: new kind

    iardino: gardenhe si ispirava agli: that was inspired by ellezza: beautyrdine: orderon dovevano essere: (they) did not have to beuardarsi: to look atare piacere: to give pleasureon solo: not only  la vista: to the sight

    ma anche: but also l’olfatto: to the sense of smelll’udito: to the hearingnascimento: renaissanceivennero (diventare): became (to become)

    iù ampi: largeriù sontuosi: more sumptuousontane: fountainsrotte: grottoshe avevano (avere): which had (to have)upire: to amazesitatori: visitors 

    ntrattenerli: to entertain themu imitato (imitare): was imitated (to imitate)….si ispirarono: took inspiration (from)

    rima del : before thepoca medioevale: medieval timeseniva visto (vedere): was seen (to see)

    mondo: worlda proteggere: to protectrcondato (circondare): surrounded (surround)

    mura: wallsungeva da orto: was used as a vegetable gardener coltivare: to growrbe medicinali: medicinal herbsl’interno: inside

    uogo di preghiera: place of worship, of prayersbbattè (abbattere): tear down (to tear down)a di esso …: among this

    a casa: the houseo spazio esterno: the external space

    ispirò: got the inspirationimore patrizie romane: Roman mansions

    mondo classico: classical worldecondo cui: according to whichove trascorrere: where to spendiacevole ozio: a pleasant idlenessna fuga: an escapeealtà quotidiane: everyday tasks, realitiesatiche: effortsuogo: placeiacere: pleasurerevedeva  (prevedere): foresaw (to foresee)beri potati: trimmed treesa dargli (dare): to give (to the trees) (to give)

    I giardini rinascimentali

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    TRADIZIONEIl primo testo amenzionare  l’ideale di

    giardino rinascimentale

    fu il De Re Aedificatoria

    di Leon Battista Alberti,

    il quale, usando  a

    modello testi di Plinio

    il Vecchio e Plinio il

    Giovane, tracciò le linee guida  di quello che doveva essere il giardino

    perfetto. Secondo Battista Alberti, il giardino doveva essere costruito

    in modo tale da dover dare piacere a chi lo osservava  e doveva essere

    arricchito con portici per dare ombra , piante di viti, colonne di

    marmo, vasi, statue e piante rare.

    I giardini del primo

    Rinascimento erano dunque

    concepiti e disegnati

    per  il piacere e per la

    contemplazione, con giochidi ombre e giardini segreti,

    mentre  successivamente,

    con la famiglia Dè Medici,

    signori di Firenze, divennero anche simbolo del loro potere e della loro

    magnificenza. Lungo la penisola italiana a scultori, architetti e pittori

     vennero commissionati splendidi giardini che dovevano celebrare la

    potenza dei padroni.

    Nel tardo Rinascimento invece i giardini si orientarono verso lo stile

    manierista e si fecero ricchi di composizioni bizzarre e al limite del

    fantastico. I giardini all’italiana che si svilupparono successivamente,

    nel 16°secolo, saranno la naturale evoluzione di quelli rinascimentali e

    si baseranno sulla simmetria e sulle forme geometriche.

    testo: book, text 

    a menzionare: to mention

    usando (usare): using (to use)

    tracciò (tracciare): traced out, outlined

      (to trace, to outline)

    le linee guida: the guidelinescostruito (costruire): built (to build)

    in modo tale: in such way  

    da dover: to be obliged

    chi lo osservava (osservare): to those wh

      observed it (to observe)

    arricchito (arricchire): enriched

    (enrich)

    con portici: with porticoes

    per dare ombra: to give shade

    piante di viti: grapevinescolonne di marmo: marble columns

     vasi: vases

    piante: plants

    disegnati (disegnare): designed

    (to design)

    giochi: games 

    segreti: secret

    mentre: meawhile

    signori: lordsloro potere: their power

    lungo: along

    scultori: sculptures

    pittori: painters 

     vennero commissionati (commissionar

     were commisioned (to commission)

    celebrare: to celebrate

    padroni: lords

    invece: on the other hand

    si orientarono (orientare): moved

      (to move, to orient)

     verso: towards

    si fecero: became

    che si svilupparono (sviluppare): that de

      (to develop)

    saranno (essere): will be (to be)

    si baseranno (basare): will be based

      (to base)

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    VIAGGIVilla Madama a Roma, situata sulle pendici di Monte Mario, è oggiusata  dal governo italiano, ma nel 1500 fu utilizzata dai Papi.La pianta

    fu disegnata  da Raffaello, ma non fu lui a concludere i lavori, bensì

    un gruppo di architetti capeggiati dal brillante Antonio Da Sangallo il

    giovane. La villa possiede un cortile con una monumentale scalinata ,

    un teatro all’aperto scavato nella collina , un ippodromo e un giardino

    terrazzato con  vista   sul fiume  Tevere. Famosi anche la loggia e gli

    alberi di castagno.

    Durante la metà  del 16°secolo le ville rinascimentali aumentarono:

    furono molte le famiglie ricche e nobili a   voler abbellire  le proprie

    dimore con questi magnifici giardini di solito collocati in cima  a una

    collina o lungo i suoi pendii e costruiti secondo i principi di Leon

    Battista Alberti e il Bramante.

    Villa D’Este a Tivoli,

    in provincia di Roma

    (situata  vicino  a Villa

     Adriana, la residenza estiva

    dell’imperatore romano

     Adriano), risale  al 1550

    ed è uno dei più grandi e

    meglio conservati esempi di giardino rinascimentale. La villa fu creata

    dal cardinale Ippolito D’Este, figlio di Lucrezia Borgia. Fu l’architetto

    Pirro Ligorio a dare vita  ad una serie di giardini connessi fra loro da

    una serie di cancelli e scalinate. La villa è famosa anche per il suo sistema

    di fontane, alimentate da due acquedotti che si approvvigionavano 

    al fiume Aniene. Completano il quadro grotte, passeggiate  e una

    lussureggiante vegetazione di piante aromatiche e alberi da frutto.

    Molto particolari sono i giardini monumentali di Bomarzo, in

    provincia di Viterbo, un tipico esempio di giardino manierista, che

    contravveniva a tutte le regole tipiche del giardino rinascimentale.

    Creati da   Pierfrancesco Orsini nella seconda metà del 1500, non

    hanno simmetria né ordine e sono decorati con statue enormi e spesso

    grottesche, come quella dell’orco la cui bocca simboleggia la bocca

    dell’inferno.

    situata (situare): placed (to place, to situa

    sulle pendici: on the sides

    oggi: today 

    usata (usare): used (to use)

    la pianta: the plant 

    disegnata (disegnare): was designed (to de

    non fu lui: it wasn’t him 

    a concludere: to closelavori: works

    bensì: but rather 

    il giovane: the young

    possiede (possedere): has (to have)

    un cortile: court, courtyard

    scalinata: stairway 

    all’aperto: outdoor

    scavato (scavare): exavated

    collina: hill

     vista: view

    fiume: rivergli alberi: the trees

    castagno: chestnut tree

    durante la metà: during the half 

    aumentarono (aumentare): increased (incr

    furono molte (essere): were many (to be)

    a voler abbellire: that wanted to 

    dimore: mansions

    di solito: usually 

    collocati (collocare): located (to locate)

    in cima : on top

    pendii: slopes 

     vicino: near

    risale (risalire): traces back (to trace back)

    meglio conservati: better preserved

    esempi di: examples of

    dare vita: to create, to give birth

    connessi fra loro: connected with each oth

    alimentate: fed

    si approvvigionavano: were supplied

    passeggiate: strolls

    alberi da frutto: fruit trees 

    contravveniva: went against, infringed

    le regole tipiche: the typical rules

    creati da: created from

    non hanno (avere): do not have (to have)

    né ordine: nor order

    enormi: huge

    dell’orco: of the ogre 

    la cui bocca: whose mouth 

    simboleggia (simboleggiare): symbolizes

    inferno: hell

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    CULTURA

    Le penne all’arrabbiatafanno parte della tradizione

    culinaria romana, che

    regala   un altro piatto alla tradizione culinaria

    italiana, una specialità

    semplice dai sapori decisi. Le penne all’arrabbiata sono una preparazion

    riscopert a recentemente, spesso usata   come spuntino notturno  in

    occasione di raduni fra amici perché di facile  e  veloce  realizzazione

    Questo piatto infatti incontra  il favore di tutti, uomini e donne.

    PREPARAZIONE

    Per preparare le penne all’arrabbiata: mettete a  lessare delle penne rigate in

    una pentola  con acqua salata (1) e nel frattempo sbollentate i pomodor

    per togliere la pelle con piú facilità (oppure potete usare dei pomodor

    pelati). Tagliate i pomodori a pezzettini eliminando i semi e poi rosolat

    l’aglio tritato e il peperoncino nell’olio (2) Aggiungete a questo punto

    pomodori e cuocete la salsa  per 5 minuti (3), poi aggiustate di sale.

    Mettete le penne in padella  con il sugo (4) e fatele saltare  (5). Infin

    aggiungete una generosa manciata di prezzemolo  fresco tritato  (6)

    Servite in un piatto da portata  cospargendo la pietanza  con il pecorino

    grattugiato.

    CONSIGLIO

    Per una buona riuscita  delle penne all’arrabbiata è meglio utilizzare l

    penne rigate anzichè quelle lisce poichè la rugosità permette al sugo d

    attaccarsi meglio alla pasta . Dovete fare inoltre molta attenzione  all

    loro cottura , che deve risultare  al dente.  Anche il soffritto  di aglio

    può portare a  cattivi risultati se la cottura  è troppo lunga  o a fuoco

    troppo forte. Potete inoltre provare a sostituire il peperoncino intero

    con quello frantumato grosso misto a paprika (ma attenti alle dosi!).

    ala (regalare): gives us (give)altro piatto: another dishdizione culinaria: culinary tradition

    mplice: simplesapori decisi: of strong favorsoperta: rediscoveredsso usata: often used

    untino notturno: late night snack uni: gatheringsici: friendsile e veloce: easy and fastatti: in factontra  il favore: is popularmini e donne: men and women

    ttete a  lessare: boila pentola: a potua salata: salted waterfrattempo: in the meantimellentate: scald

    modori: tomatoestogliere: to remove

    pelle: the skinn piú facilità : more easily pure potete: usare or you can usepelati: some peeled tomatoesliate: cutzettini: small pieces

    mi: seedsolate: brown

    glio tritato: minced garliciungete (aggiungere): add (to add)

    ocete (cuocere): cook (to cook)alsa : the sauceiustate di sale: add salt to taste (idiom)

    ttete: putpadella: in the panugo: the sauceele saltare: sauténciata di prezzemolo fresco tritato: handfulchopped fresh parsley 

    vite (servire): serve (to serve)piatto da portata: a serving platterpargendo (cospargere): sprinkle (to sprinkle)

    pietanza : the dishttugiato: grated

    nsiglio: a bit of advicea buona riuscita : a good outcome, a good resulteglio: it´s betterizzare: to useiché: instead of  e: smoothmette (permettere): allow (to allow)accarsi meglio alla pasta: to better wrapound the pastae attenzione: pay attention

    tura : cookingdeve risultare: that must turn out

    offritto: onions and herbs browned in oilio: garlic ò portare: can leadattivi risultati: to bad resultsa cottura : if cooking ppo lunga: too longco: fireppo forte: too strong ete inoltre provare: furthermore you can try tituire: replace, substituteeperoncino intero: whole chilli pepperntumato: crushed to: mixedattenti: but (be) careful

    dosi: to the amounts, doses

    Penne all’Arrabbiata

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    July 2012 Grammar Corner

    Italian Subject Pronouns

    Usually one of the rst Italian language lessons that beginners study is Italian subject

    pronoun ( pronomi personali soggeto). Too oen, though, there’s a whole subset of

    Italian subject pronouns that’s given scant aenon, including: egli, ella, esso, essa, essi,

    and esse.

    Legacy Italian Subject Pronouns 

    Call them legacy subject pronouns, call them classic subject pronouns, but these subject

    pronouns are sll (infrequently) used in Italian, typically as regionalisms, in formal

    speech, or in literature. There are three pairs of Italian subject pronouns for the third

    person singular: egli / ella, lui / lei, esso / essa. The third person plural includes the pair

    essi / esse and the form loro, which is the same for both masculine and feminine.

    Egli, Lui, Esso Egli and lui are used with reference to people (lui , specially in spoken language, can also

    refer to animals and things); esso is used for animals and things:

    • Ho parlato con il direore e egli [but commonly lui] mi ha assicurato il suo

    interessamento. I spoke with the director and he assured me of his interest.

    • Cercai di traenere il cavallo ma esso [also lui] proseguì la corsa. I tried to hold back

    the horse but he connued on the course.

    • Un importante compito vi è stato adato; esso dovrà essere eseguito nel miglior

    modo possibile. An important task was entrusted upon you; it must be performed in

    the best way possible.

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    Ella, Lei, Essa 

    The form ella has already fallen into disuse, specially in spoken language, and is

    considered literary and formal. Analogous to l ui , the form lei  also refers, especially in

    spoken language, to animals and things. The form essa (unlike its masculine counterpart

    also refers to a person, but its use is less common and has a literary or regional

    character:

    • Avver tua sorella, forse essa [but commonly lei] non lo sa ancora. Warn your sister

    maybe she sll doesn’t know.

    • Ho cercato di prendere la gana, ma essa [also lei] è scappata. I tried to hold the

    kien, but she ran away.

    Essi, Esse 

    The plural forms essi and esse serve to indicate both people as well as animals andthings; loro is used with reference to people (and, especially in spoken Italian, also to

    refer to animals):

    • Li ho guarda in viso, essi [or loro] abbassarono gli occhi. I looked at them in the face

    but they lowered their eyes.

    • All’ingresso della villa c’erano due cani; essi [or loro] stavano per mordermi. At the

    entrance to the villa there were two dogs; they were waing to bite me.

    • Il Parlamento ha emanato nuove leggi; essi prevedono la modica dell’ordinamento

    giudiziario. Parliament issued new laws; they ancipate the modicaon of the lega

    rule.

    Wherefore Art Thou, Italian Subject Pronouns? The “forgoen” Italian subject

    pronouns egli, ella, esso, essa, essi, and esse, similar to the remote past tense ( passato

    remoto), can somemes seem obsolete, especially since they are oen ignored in modern

    textbooks. Not only that, but formerly, a grammacal rule held that egli  was a subject

    pronoun and lui  an object pronoun. But although lui, lei, and loro tend to predominate in

    colloquial conversaon nowadays, egli , as well as the other subject pronouns in queson

    can sll be found in literary texts. In addion, and again similar to the remote past tense

    the subject pronouns egli, ella, esso, essa, essi, and esse are sll a feature of southern

    Italian dialects.

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