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Tino Fimiani: intervista per "The Magic Time Magazine"

Date post: 30-Jun-2015
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Tino Fimiani fantasista comico: intervista per "The Magic Time Magazine"
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TINO  FIMIANI    

Tino Fimiani, grandissimo artista della comicità Italiana: clown,

ventriloquo, illusionista, giocoliere, equilibrista, per un mix di comicità e magia. Tino, sono veramente contento di porti questa intervista, per il “The

Magic Time”, rivista magica ufficiale del Magico Gruppo “Artisti della Magia Italiana” (MAGIC PAGE).

Quindi  cominciamo  subito…    1)  Sicuramente  una  delle  cose  che  i  nostri  lettori  vorranno  sapere,  è  come  e  quando  è  nata  questa  tua  passione  per  l’arte  magica?...  Con  la  classica  scatola  delle  meraviglie?  O  hai  avuto  qualcuno  in  famiglia  che  ti  ha  indirizzato  sulla  nostra  nobile  arte?    No,  non  sono  figlio  d'arte.  Il  mio  primo  vero  interesse  fu  per  il  paranormale,  non  perdevo  occasione  per  leggere,  nella  biblioteca  del  mio  quartiere,  libri  che  trattavano  l'argomento  poi  ,  non  ricordo  in  che  occasione,  comprensibilmente  ,  a  12  anni,  mi  spaventai  ;  e  da  li  in  poi,  il  gusto  dell'impossibile  si  trasferì  naturalmente  nella  prestigiazione  e  fu  

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una  vera  folgorazione.  Come  hai  detto  tu,  ho  iniziato  con  la  fatidica  scatola  magica  hocus  pocus  ,ricordo  che  i  giochi  che  imparavo  li  provavo  per  gli  increduli  vicini  dei  palazzi  adiacenti,  sul  balcone  di  casa  mia  al  quinto  piano;  non  mi  sono  più'  esibito  ad  "altezze  del  genere  "    2)  Hai  iniziato  come  "prestigiatore  classico"  e  hai  poi  trovato/studiato  una  tua  strada?  Insomma,  come  nasce  artisticamente  Tino  Fimiani?   Nasco come mago classico mutando poi in un “ibrido”, anche se in realtà il richiamo per l' illusione e l’illusionismo e' stato il vero motore che mi ha portato a studiare il mimo , la ventriloquia e la recitazione . Far vivere un pupazzo , creare l'illusione di qualcosa che non c'e' , simulare la vita attraverso un monologo o la creazione di un personaggio ha sempre suscitato in me meraviglia tanto quanto la prestigiazione . Anche se razionalmente si possono fare delle distinzioni di categoria, emotivamente le considero tutte sullo stesso piano . Comunque la prestigiazione rimane la mia matrice fondamentale, una sorta di “abito mentale”.

3)Come e soprattutto quanto ha influito su di te artisticamente e professionalmente la scuola di circo di Stato che hai frequentato a

Mosca?

La scuola di Circo di stato di Mosca è stata un esperienza speciale in cui mi sono arricchito molto.

In Russia il regime era caduto da pochi anni e si respirava sia l'aria del cambiamento che le glorie e la sapienza del passato , la scuola di circo ne era il riflesso.

Fra le tantissime discipline disponibili mi sono dedicato solo allo studio della clownerie.

Ho avuto la possibilità di stare insieme clown anziani, artisti oramai in pensione che mettevano a disposizione della scuola la loro preziosa esperienza come insegnanti.

I loro consigli, l’insegnamento della tecnica, le entrèe della tradizione russa

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clownesca, ma soprattutto la grande sensibilità e poetica. Sono cose che porterò con me per sempre.

4)Su quali libri di testo o fonti di sei

basato principalmente agli inizi della tua carriera?

“Il grande libro dei giochi di prestigio” di Patrick Page. “Stupire”, l’enciclopedia in due volumi di Carlo Faggi “Il trucco c'è ... ma non si vede”, di Carlo Rossetti Tamariz , “Cinque punti nella magia”. Magic and Showmanship Henning Nelms COMPLETE TARBELL COURSE IN MAGIC E naturalmente il Manuale di Paperinik !

5)Per chi inizia soltanto adesso ad affacciarsi a questo mondo magico,

che consigli daresti per ottenere degli ottimi risultati a livello

professionale?

Studiare , studiare , e ancora studiare ...Il talento senza lo studio non è nulla, avere l’umiltà di mettersi in discussione.

Estendere le proprie competenze anche oltre il palcoscenico : comprendere e usare , per il proprio business, gli strumenti di comunicazione , marketing e vendita di se

stessi e del proprio spettacolo , in questo, Francesco Tesei fa scuola.

6)Chi sono stati i tuo punti di ispirazione e di riferimento?

Sono stato influenzato tantissimo da Sergio Bustic , Jeff McBride,Vito Lupo, Doug Henning e il primo David Copperfield .

A mio avviso geni assoluti che hanno veramente spezzato i legami con il passato dando un'immagine nuova più dinamica e moderna alla magia rivoluzionando e

cambiando il modo di concepirla. In tutti questi credo ci sia un comune denominatore: mettere il gioco di prestigio al servizio della storia ,del personaggio e della teatralità. Io nel mio piccolo ho cercato

sempre di seguire il loro esempio.

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7)E’ nettamente in voga la diffusione di diversi effetti magici tramite dvd esplicativi, dove diversi artisti illustrano i loro effetti, svolti durante lo show, tu Tino cosa ne pensi di questo modo di diffusione non basata più sui libri di testo? Hai mai pensato di realizzarne uno? Storicamente ho passato tutte le fasi : libri e solo libri , l’avvento del videoregistratore , dvd, you tube. Oggi siamo arrivati al punto di poter avere e vedere tutto quello che vogliamo, spesso la pappa è già bella che pronta , la scorciatoia per ottenere qualcosa è sempre lì a portata di mano è di carta di credito ..., ma tutto questo a mio avviso non ci fa scoprire nulla . Prima la magia era come il gioco del telefono senza fili, conoscete le regole? (cito da wikipedia ) “ I partecipanti devono disporsi in fila. Uno dei giocatori inizia il gioco bisbigliando una parola o una frase all'orecchio del suo vicino. Questi deve ripetere la stessa frase al prossimo giocatore, e così via fino all'ultimo della fila, che ripete la frase ad alta voce. Il divertimento deriva dal fatto che la frase riportata dall'ultimo giocatore è spesso molto diversa da quella di partenza, a causa del combinarsi e sommarsi di errori successivi di interpretazione.” Ecco, quello che nel gioco del telefono senza fili viene chiamato errore, secondo me, nella magia e nell’arte è virtù . Ricordo quando ci ritrovavamo a lavorare su un effetto visto in una conferenza o su uno spettacolo di magia live ; lavoravamo non proprio sul ricordo preciso, ma sul riverbero di questo . Risultato ,quello che ne veniva fuori era una cosa completamente singolare o magari somigliante , ma con uno stile completamente diverso. Il pericolo di guardare i dvd ,di cui parlavi tu , è quello di far si che questa

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“elaborazione” NON avvenga e possa inibire la creatività e lo stile . Il libro, la fotografia, il racconto, fa si che i maghi si mettano volontariamente in questa condizione . 8) Quale artista nel contesto mondiale consideri più innovativo, riferendoci alla

magia comica? Perché?

Tommy Cooper sopra a tutti . Un personaggio veramente tridimensionale, in lui come nei grandi personaggi comici, coesistono il comico, la tragedia e nel suo caso anche

la magia del gioco di prestigio. Tutto ciò che lui toccava diventava oro.

9) Come ha influito su di te lavorare per la Rai e a Zelig?

Ogni volta in ogni singolo lavoro in tv ne esco lievemente traumatizzato ! Mi spiego

Una cosa che ho capito con il tempo , non subito, è che il lavoro che un artista fa in teatro è completamente diverso da ciò che fa in televisione . Andando in televisione si hanno due scelte : o adattare ciò che si fa dal vivo o reinventare appositamente tutto

pensando per il piccolo schermo. In televisione, oggi, nell’ambito dello spettacolo, purtroppo, una sola cosa conta , al

di là dei contenuti, da ciò che è bello o da ciò che è brutto , da ciò che è magico o no : E’ FUNZIONARE . Se una cosa funziona viene tenuta ,diversamente viene scartata. Gli autori , i registi , i produttori hanno si delle linee generali , una grammatica su cui basarsi , ma spesso tutto è il contrario di tutto . La televisione crea se stessa attraverso

approssimazioni successive basate sui dati di gradimento e d’ ascolto. Consapevole del fatto che farla aumenta il mio curriculm e crea un indotto di lavoro,

passare da l’utero materno del teatro, dello spettacolo dal vivo, alla fredda e finta

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televisione appunto mi traumatizza. Diverso è stato andare a Zelig. La situazione di Zelig è quella che preferisco : uno

spettacolo dal vivo ripreso dalla televisione . L’artista si trova equidistante dalle due realtà e pur dovendosi adattare rende tutto più umano.

10) Parlaci un po’ del tuo duo con Luca Regina, “Il Lucchettino”? Riassumere in poche parole l’esperienza con Luca Regina sarebbe impossibile , abbiamo lavorato 12 anni insieme e condiviso i più bei successi della nostra carriera in tutto i mondo . Attualmente con mia grande gioia dopo una pausa di 7 anni abbiamo ripreso a lavorare insieme in occasione dello Show celebrativo del 40° Anniversario del Circolo Amici della Magia di Torino al teatro Colosseo, direi che i 1.600 spettatori hanno confermato che forse era il caso di proseguire! Luca Regina è un grande amico e un superbo professionista . 11) Dove stai lavorando attualmente? Sto’registrando per un totale di 30 puntate la stagione televisiva su Rai Due nel programma televisivo Cartoon Magic .Da un idea di Walter Rolfo , questo programma ha per scopo di far conoscere tanti trucchi di magia a bambini e giovani. Nel programma interpreto uno dei professori , un mago pasticcione alle prese con una classe di piccoli apprendisti stregoni indisciplinati . Inoltre sarò prestissimo in tournè in tutt’Italia con lo spettacolo “MAGIKO!”, prodotto da Arte Brachetti e che nasce proprio dalla volontà di Arturo Brachetti di portare la Magia e il Varietà in Teatro. Il Cast è di tutto rilievo con Erix Logan, Luca Bono, Mister David, Sara Maya . Un operazione interessante perché contamina la magia e il varietà in un’atmosfera che solo la mente di Arturo Brachetti riesce a mettere in scena. Sarà davvero un’esperienza interessante e, per il pubblico, un “gran bel vedere”. E' questo un periodo ricco di soddisfazioni professionali anche a livello internazionale:

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dopo aver superato i casting al ‘Piccolo’ di Milano, fra più di 200 partecipanti, sono entrato a far parte dell'organico del 'Cirque du soleil' per ricoprire un ruolo nei loro show sparsi per il mondo. E' di questi giorni inoltre la conferma della mia partecipazione all' 'Edinburgh International Magic Festival 2012' che si terrà dal 29 giugno al 6 luglio prossimi in Scozia. Biglietto da visita è stata la mia partecipazione al concorso europeo, nella categoria 'comedy magic', nell'ambito del congresso magico di Blackpool dello scorso anno. In ultimo sto’ realizzando lo spettacolo one man show “riflessioni di un uomo che non fa niente e non vorrebbe fare neanche quello” con la regia del regista comico Domenico Lannutti .

12) Che domanda avresti voluto trovare in questa intervista?

Qual’è l’indirizzo del tuo sito ?

L’indirizzo del mio sito dici? www.tinofimiani.it seguitemi !

13) In conclusione Tino ti chiedo se puoi fare un saluto a tutti i lettori

della nostra rivista magica “The Magic Time”.

Un saluto e un bacio grande a tutti i lettori

colleghi ed amici di “The Magic Time” e grazie tante dell’attenzione.

Grazie a te Tino, da tutti i Membri del

Magico Gruppo “Artisti della Magia Italiana”

(MAGIC PAGE) e da tutti i lettori del “THE MAGIC TIME”

Gabriele Fichera


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