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Title LE MISURE PERIODICHE ALLE EMISSIONI DA SORGENTE ... · Il documento UNI CEN/TS 15675:2008,...

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 1/15 Data: 10-09-2018 Titolo/Title LE MISURE PERIODICHE ALLE EMISSIONI DA SORGENTE FISSA E I REQUISITI DELLA SPECIFICA TECNICA UNI CEN/TS 15675:2008 Stationary source emission measurements and requirements of UNI CEN/TS 15675:2008 Sigla/Reference DT-05-DL Revisione/Revision 01 Data/Date 10-09-2018 Redazione Approvazione Autorizzazione all’emissione Entrata in vigore L’Assistente del Responsabile del Sistema di Gestione Il Direttore di Dipartimento Il Direttore di Dipartimento 31-10-2018
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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 1/15 Data: 10-09-2018

Titolo/Title LE MISURE PERIODICHE ALLE EMISSIONI DA SORGENTE FISSA E I REQUISITI DELLA SPECIFICA TECNICA UNI CEN/TS 15675:2008

Stationary source emission measurements and requirements of UNI CEN/TS 15675:2008

Sigla/Reference DT-05-DL

Revisione/Revision 01

Data/Date 10-09-2018

Redazione Approvazione Autorizzazione all’emissione

Entrata in vigore

L’Assistente del Responsabile

del Sistema di Gestione

Il Direttore di Dipartimento

Il Direttore di Dipartimento

31-10-2018

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 2/15 Data: 10-09-2018

INDICE

0.   PREMESSA ................................................................................................... 3  

1.   SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ............................................................. 3  

2.   DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ..................................................................... 3  

3.   TABELLA DI CORRELAZIONE TRA I REQUISITI IN UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 E UNI CEN/TS 15675:2008 ..................................................... 4  

4.   ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ ......................................... 7  

5.   COMPETENZA DEL PERSONALE .................................................................... 8  

6.   SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO . 11  

7.   DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL CAMPIONAMENTO E VALIDAZIONE DEI METODI .................................................................................................... 12  

8.   STIMA DELL’INCERTEZZA DI MISURA ........................................................ 13  

9.   APPARECCHIATURE ED ATTREZZATURE DI MISURA ................................... 13  

10.   ASSICURAZIONE DELLA VALIDITA’ DEI RISULTATI ................................. 14  

11.   PRESENTAZIONE DEI RISULTATI ............................................................. 14  

12.   STRATEGIE OPERATIVE ............................................................................ 14  

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 3/15 Data: 10-09-2018

0. PREMESSA

I campionamenti di flussi gassosi convogliati ai fini delle successive determinazioni analitiche, sono alcune tra le attività più complesse e problematiche da effettuare nell’ambito delle prove ambientali oggetto di accreditamento.

Le criticità sono innanzitutto riferite alla finalità e/o destinazione del rapporto di prova.

Il documento UNI CEN/TS 15675:2008, che rappresenta il recepimento in lingua inglese della specifica tecnica europea CEN/TS 15675 (edizione ottobre 2007), precisa alcuni requisiti tecnico-gestionali necessari a dimostrare la competenza dei Laboratori che effettuano misurazioni periodiche di emissioni da sorgente fissa.

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

Scopo del presente documento è di fornire una guida per l’applicazione della norma UNI CEN/TS 15675:2008 da parte dei Laboratori di Prova che effettuano misurazioni periodiche delle emissioni da sorgente fissa. La norma UNI CEN/TS 15675:2008 integra i requisiti della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 fornendo chiarimenti e informazioni aggiuntive e deve essere utilizzata dai Laboratori di Prova come riferimento per dimostrare la propria competenza nel settore delle emissioni periodiche da sorgenti fisse.

Benché la norma UNI CEN/TS 15675:2008 si riferisca all’edizione 2005 della UNI CEI EN ISO/IEC 17025, essa deve essere applicata anche per l’edizione 2018 della stessa norma.

Nel presente documento, pertanto, vengono fornite indicazioni per estendere l’applicazione della norma UNI CEN/TS 15675:2008 anche alla nuova edizione della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 ed è stata predisposta anche una tabella di correlazione tra le due norme (vedere §3).

2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Vengono di seguito riportati i principali documenti di riferimento.

• UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura.

• RT-08 Rev 04 - Prescrizioni per l'accreditamento dei Laboratori di prova.

• UNI CEN/TS 15675: Qualità dell aria - Misurazione di emissioni da sorgente fissa - Applicazione della EN ISO/IEC 17025:2005 a misurazioni periodiche.

• UNI EN 15259: Qualità dell aria - Misurazione di emissioni da sorgente fissa - Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione.

• UNI CEN/TS 15674: Qualità dell aria - Misurazione di emissioni da sorgente fissa - Linee guida per l elaborazione di metodi normalizzati.

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 4/15 Data: 10-09-2018

3. TABELLA DI CORRELAZIONE TRA I REQUISITI IN UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 E UNI CEN/TS 15675:2008

Si riporta di seguito la corrispondenza tra i paragrafi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 e della UNI CEN/TS 15675:2008

UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 UNI CEN/TS 15675:2008

4 Requisiti generali 4 Organizzazione

5 Requisiti strutturali 4 Organizzazione

6 Requisiti relativi alle risorse 5.1 Generalità 5.2 Personale

6.1 Generalità 5.1 Generalità

6.1 5.1

6.2 Personale 5.2 Personale

6.2.1 5.2

6.2.2 5.2

6.2.3 5.2

6.2.4 4.5.2

6.2.5 4.5.2

6.2.6 5.2

6.3 Strutture e condizioni ambientali 5.3 Luogo di lavoro e condizioni ambientali

6.3.1 5.3.1

6.3.2 5.3.1

6.3.3 5.3.2

6.3.4 5.3.3, 5.3.4

6.3.5 5.3.1

NA 5.3.5

6.4 Dotazioni 5.5 Apparecchiature

6.4.1 5.5.1, 5.5.3

6.4.2 5.5.1, 5.5.9

6.4.3 5.5.6, 5.6.3

6.4.4 5.5.2

6.4.5 5.5.2

6.4.6 5.6.1, 5.6.2

6.4.7 5.5.2

6.4.8 5.5.8

6.4.9 5.5.7

6.4.10 5.5.10, 5.6.3

6.4.11 5.5.11

6.4.12 5.5.12

6.4.13 5.5.5, 5.5.4

6.5 Riferibilità metrologica 5.6 Riferibilità delle misure

6.5.1 5.6.2.1, 5.6.2.2.1

6.5.2 5.6.3

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 5/15 Data: 10-09-2018

UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 UNI CEN/TS 15675:2008

6.5.3 5.6.2.1, 5.6.2.2.2, 5.6.3

6.6 Prodotti e servizi forniti dall'esterno 4 Organizzazione

7 Requisiti di processo 4 Organizzazione 5 Selezione dei metodi

7.1 Riesame delle richieste, delle offerte e dei contratti

4 Organizzazione 5 Selezione dei metodi

7.1.1 4

7.1.2 5.4.2

7.1.3 NA

7.1.4 4

7.1.5 4

7.1.6 4

7.1.7 4

7.1.8 4

7.2 Selezione, verifica e validazione dei metodi

5.4 Metodi di prova e di taratura e validazione dei metodi

7.2.1 Selezione e verifica dei metodi 5.4 Metodi di prova e di taratura e validazione dei metodi

7.2.1.1 5.4.1

7.2.1.2 5.4.1

7.2.1.3 5.4.2

7.2.1.4 5.4.2

7.2.1.5 5.4.2

7.2.1.6 5.4.3, 5.4.5.3

7.2.1.7 5.4.1

7.2.2 Validazione dei metodi 5.4.5 Validazione dei metodi

7.2.2.1 5.4.5.2

7.2.2.2 NA

7.2.2.3 5.4.5.3

7.2.2.4 5.4.5.2, 5.4.5.3

NA 5.4.5.1

7.3 Campionamento 5.7 Campionamento

7.3.1 5.7.1

7.3.2 5.7.1

7.3.3 5.7.2

NA 5.7.2

7.4 Manipolazione degli oggetti da sottoporre a prova o taratura

5.8 Manipolazione degli oggetti da sottoporre a prova e a taratura

7.4.1 5.8.1, 5.8.4

7.4.2 5.8.2

7.4.3 5.8.3

7.4.4 5.8.4

7.5 Registrazioni tecniche 4 Organizzazione

7.6 Valutazione dell’incertezza di misura 5.4.6 Stima dell’incertezza di misura

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 6/15 Data: 10-09-2018

UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 UNI CEN/TS 15675:2008

7.6.1 5.4.6

7.6.2 5.4.6

7.6.3 5.4.6

7.7 Assicurazione della validità dei risultati 5.9 Assicurazione della qualità dei risultati di prova e di taratura

7.7.1 5.9

7.7.2 NA

7.7.3 5.9

7.8 Presentazione dei risultati 5.10 Presentazione dei risultati

7.8.1 Generalità 5.10.1 Generalità

7.8.1.1 5.10.2

7.8.1.2 5.10.1, 5.10.8

7.8.1.3 5.10.1

7.8.2 Requisiti comuni per i rapporti (di prova, taratura, o campionamento)

5.10.2 Rapporti di prova e certificati di taratura

7.8.2.1 5.10.2, 5.10.6

7.8.2.2 NA

7.8.3 Requisiti specifici per i rapporti di prova 5.10.3 Rapporti di prova

7.8.3.1 5.10.3.1

7.8.3.2 NA

7.8.4 Requisiti specifici per i certificati di taratura

5.10.4 Certificati di taratura

7.8.4.1 5.10.4, 5.10.4

7.8.4.2 NA

7.8.4.3 5.10.4

7.8.5 Presentazione delle informazioni relative al campionamento - requisiti specifici

5.10.3 Rapporti di prova

7.8.5 5.10.3.2

7.8.6 Formulazione delle dichiarazioni di conformità

5.10.3 Rapporti di prova 5.10.4 Certificati di taratura

7.8.6.1 5.10.3.1, 5.10.4

7.8.6.2 5.10.4

7.8.7 Presentazione di opinioni e interpretazioni

5.10.5 Pareri ed interpretazioni

7.8.7.1 5.2.1, 5.2.5, 5.10.5

7.8.7.2 5.10.5

7.8.7.3 5.10.5

7.8.8 Correzioni dei rapporti 5.10.9 Modifiche ai rapporti di prova ed ai certificati di taratura

7.8.8.1 NA

7.8.8.2 5.10.9

7.8.8.3 5.10.9

7.9 Reclami 4 Organizzazione

7.10 Attività non conformi 4 Organizzazione

7.11 Controllo dei dati e gestione delle informazioni

5.4.7 Tenuta sotto controllo dei dati

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 7/15 Data: 10-09-2018

UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 UNI CEN/TS 15675:2008

7.11.1 NA

7.11.2 5.4.7, 5.10.7

7.11.3 5.4.7

7.11.4 NA

7.11.5 NA

7.11.6 5.4.7

8 Requisiti del sistema di gestione 4 Organizzazione

Appendice A (Informativa) Riferibilità metrologica

5.6 Riferibilità delle misure

A1 Generalità 5.6 Riferibilità delle misure

A1 NA

A 2 Stabilire la riferibilità metrologica 5.6 Riferibilità delle misure

A 2.1 5.6.2.1

A 2.2 NA

A 2.3 5.10.4

A 3 Dimostrare la riferibilità metrologica 5.6 Riferibilità delle misure

A 3.1 NA

A 3.2 NA

Appendice B (Informativa) Opzioni per il sistema di gestione

NA

B 1 NA

B 2 NA

B 3 NA (1.6)

B 4 NA

B 5 NA

4. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ

Nel campo delle misurazioni alle emissioni, vi sono prove che prevedono l’utilizzo di strumenti che effettuano la misurazione direttamente in campo (es. analizzatori a celle elettrochimiche), e prove dove invece il cui processo include due distinte attività: campionamento e analisi (es. la determinazione dei metalli, dei VOC, delle polveri, delle diossine).

In genere, l’attività di campionamento e l’attività analitica sono condotte da personale diverso. Qualora tale personale appartenga a laboratori diversi, ai fini della conformità con il punto 6.6.1 della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018, il Laboratorio che richiede l’accreditamento per l’attività che egli esegue, deve stabilire e documentare i requisiti contrattuali che determinano l’interfaccia tra i laboratori coinvolti, individuando chi è il "contraente principale".

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 8/15 Data: 10-09-2018

5. COMPETENZA DEL PERSONALE

Nell’allegato B della norma UNI CEN/TS 15675 sono riportati alcuni esempi di requisiti per la competenza del personale che effettua le misurazioni delle emissioni:

a) è necessario garantire che il personale qualificato sia in numero sufficiente.

b) il personale deve dimostrare competenze adeguate a diversi livelli di esperienza e di responsabilità. Ad esempio ci possono essere tre livelli di competenza: un supervisore tecnico, un tecnico e un assistente tecnico; l’assistente tecnico dovrebbe intraprendere misure sotto la supervisione di un tecnico. Il supervisore tecnico sarebbe responsabile per la redazione del piano delle misure e per l’effettuazione delle misure in situ, nonché della preparazione della relazione tecnica.

c) per dimostrare la competenza possono essere usati i seguenti criteri: • un adeguato corso di studio in discipline scientifiche, conseguito presso università,

altra scuola tecnica, o altri corsi tecnici pertinenti; • evidenza delle conoscenze mediante valutazione dei rapporti di misurazioni forniti,

esami, corsi e valutazioni di competenza conseguiti; • formazione e esperienza pratica acquisita, desumibile dalle registrazioni, per stabilire

se ha maturato il requisito minimo di lavoro stabilito.

d) l’individuazione dell’obiettivo della misura richiede: • conoscenza del contesto normativo entro il quale gli operatori sono tenuti a operare; • conoscenza della natura e dei limiti dell’emissione; • conoscenza delle unità di misura relative alla misurazione e dell’importanza delle

condizioni normali; • conoscenza dei principali processi di produzione e di raccolta delle informazioni sul

loro funzionamento: - combustione - trattamento di superficie - industria dei silicati - industria petrolifera - processi metallurgici - industria chimica - industria della pasta - impianti di trattamento delle acque reflue - agricoltura

• conoscenza degli stati del processo e degli effetti che gli stessi hanno sul campionamento:

- funzionamento continuo con stato stazionario, variabile o ciclico - lotti - tipicità dell’operazione - flussi di massa - tempi delle operazioni - variazioni di flusso - composizione del carburante - temperatura, pressione e umidità (vapore acqueo) nell’effluente.

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 9/15 Data: 10-09-2018

e) Caratteristiche di salute e sicurezza: • capacità di effettuare le misurazioni periodiche in quota e in condizioni di lavoro

difficili • conoscenza del fatto che le cattive condizioni di salute e/o di sicurezza possono

portare alla scarsa qualità dei dati di misura; • competenza nell’uso e cura dei dispositivi di protezione individuale; • consapevolezza dei pericoli connessi con l’attività di misurazione delle emissioni:

- traffico interno al sito - incendio e procedure di emergenza - operazioni meccaniche e chimiche - rischi fisici (sollevamento, ustioni, elettricità, gas compressi) - rischi chimici (esposizione alle sostanze chimiche utilizzate nei test di controllo,

esposizione a sostanze da scarichi gassosi, rischio chimico in laboratorio, esposizione a sostanze utilizzate nella preparazione di reagenti e attrezzature)

- meteo/ambiente (temperature estreme, vento, pioggia fulmini, neve e ghiaccio, scottature)

- benessere (lavoro solitario, stanchezza e stress) - approccio basato sulla gestione dei rischi per la salute e la sicurezza e capacità

di utilizzare una valutazione del rischio per identificare i rischi e attuare le misure di controllo ai sensi della legislazione nazionale e di una eventuale regolamentazione specifica del sito.

f) La selezione dei siti di campionamento richiede: • la conoscenza delle norme relative alla localizzazione dei punti di campionamento; • la capacità di selezionare un punto di campionamento, se necessario; • la capacità di confermare che la posizione di campionamento selezionata è conforme

ai requisiti della norma pertinente (ad esempio, considerate le variazioni di temperatura e di flusso);

• la consapevolezza che effettuare il campionamento in luoghi che non soddisfano i requisiti delle norme ha un effetto sulla incertezza dei risultati delle misurazioni.

g) La scelta e l’utilizzo dei metodi di misura richiede: • la conoscenza della gerarchia dei metodi; • la capacità di dimostrare la conoscenza dei metodi di riferimento più appropriati; • l’importanza della conoscenza di un rigoroso rispetto di protocolli e metodi

normalizzati; • l'esperienza generale con i requisiti dei principali metodi; • la conoscenza delle metodiche analitiche di laboratorio.

h) La redazione di un piano periodico di misura richiede: • un elevato livello di conoscenza e di esperienza in misurazioni delle emissioni; • la conoscenza di metodi di riferimento, tecniche di laboratorio, apparecchiature di

sorveglianza e dettagli del processo; • la conoscenza dei parametri del sito che possono influenzano il piano delle misure; • la conoscenza delle sostanze presenti, al fine della loro misurazione, della definizione

della frequenza di campionamento e della verifica dei requisiti autorizzativi/di legge.

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 10/15 Data: 10-09-2018

i) La verifica del corretto funzionamento di apparecchiature/attrezzature richiede: • la conoscenza dei principi generali delle misurazioni periodiche; • l'importanza di prelievi di campioni rappresentativi, sia per inquinanti gassosi che in

forma di particolato (campionamento isocinetico); • la conoscenza delle condizioni di manutenzione e funzionamento dell’impianto in

relazione ai parametri fisici da determinare (volume del flusso, umidità, pressione e temperatura);

• la conoscenza dei principi di funzionamento di linee di campionamento e possesso di informazioni sufficienti circa le modalità di funzionamento delle attrezzature ai fini del controllo delle perdite di materiale, delle misurazioni in sito e di recupero del campione;

• la consapevolezza che le attrezzature devono essere correttamente pulite e mantenute pulite sul posto per evitare la contaminazione e che la buona pratica di laboratorio si applica in particolare nel recupero del campione.

j) L’individuazione delle informazioni a sostegno della elaborazione dei risultati delle misurazioni richiede la conoscenza di dati quali: • le disposizioni legislative in materia di rispetto dei limiti; • l'espressione diretta dei risultati di lettura della strumentazione (ad esempio,

percentili); • l'uso di registratori di dati; • la capacità di trattare i dati; • l'utilizzo di fogli di lavoro; • la conoscenza della conversione dei valori misurati per le condizioni di riferimento

(temperatura, pressione, ossigeno e vapore acqueo; • la conoscenza del calcolo dei risultati (portata volumetrica); • la concentrazioni dei risultati analitici; • la concentrazione delle emissioni; • i tassi di emissione e fattori di emissione.

k) La redazione di una relazione completa (come indicato nella norma EN 15259) richiede la conoscenza delle problematiche connesse all’espressione dell’incertezza di misura comprendendo in ciò: • il concetto di incertezza di misura; • la conoscenza delle fonti di incertezza; • l’errore casuale e sistematico; • la quantificazione delle componenti dell’incertezza e dell’incertezza composta; • gli approcci per stimare l’incertezza.

l) La garanzia di qualità e il controllo dei dati richiedono la conoscenza di: • gestione della qualità del dato attraverso le tecniche di controllo e di garanzia; • capacità di applicare tali tecniche come una parte essenziale della prova e del

programma dei campionamenti.

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 11/15 Data: 10-09-2018

6. SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO

Attrezzature e reagenti devono essere protetti da eventuali danni durante l’immagazzinamento e il trasporto dal sito di campionamento al laboratorio ove verrà effettuata l’analisi; il campionamento per le misurazioni periodiche viene effettuato sovente in condizioni difficili (altezza, difficoltà d’accesso, spazi angusti).

L’utilizzo di una piattaforma mobile prevede la verifica preliminare della sua idoneità per dimensioni e requisiti di sicurezza ai fini della corretta esecuzione della misurazione (come specificato nella norma EN 15259). Eventuali lampade portatili devono essere utilizzate (se del caso) tenuto conto delle condizioni atmosferiche e garantire condizioni di lavoro sicure.

In merito alla protezione dell’integrità dei reagenti durante l’immagazzinamento e il trasporto, si segnala la buona pratica di conservare i reagenti e i campioni al riparo dalla luce diretta del sole e di garantire un adeguato controllo della temperatura.

Il punto di misura deve essere facilmente accessibile e sicuro; per il trasporto di strumenti di misura in quota dovranno essere disponibili mezzi di trasporto idonei (adeguati apparecchi di sollevamento o ascensori).

Nella zona della postazione di misura non dovrebbero insistere delle sorgenti che emettono in modo imprevisto (ad esempio: dischi di rottura, valvole di sovrapressione o scarichi di vapore).

Dovrà essere presa in considerazione la disponibilità di servizi ausiliari quali, ad esempio, le modalità di garantire una corretta alimentazione elettrica.

Particolare attenzione dovrà essere prestata ad una sufficiente protezione del posto di lavoro da calore e polvere.

NOTA: le condizioni ambientali possono influenzare i risultati delle misure; l’abilità degli operatori nel seguire i metodi e garantire risultati attendibili può essere avversata da condizioni meteorologiche quali vento, pioggia, neve e illuminazione inadeguata.

Possibili effetti delle condizioni ambientali e della temperatura possono essere gestiti tramite:

• la misura e la registrazione della temperatura ambiente del sito durante le misure;

• il mantenimento delle condizioni operative previste dal particolare metodo utilizzato;

• l'impiego di analizzatori portatili idonei a mantenere il range di temperature operative specificate dal metodo;

• il mantenimento di un ambiente stabile e adeguato per temperatura e condizioni ambientali per i laboratori mobili, durante il funzionamento degli analizzatori.

Le misurazioni alle emissioni presentano un elevato potenziale di contaminazione dei campioni. Il laboratorio deve individuare e valutare i rischi di contaminazione e rendere disponibile una zona pulita per la preparazione, il recupero e la conservazione di attrezzature e campioni.

NOTA - Una zona pulita può essere designata in un punto vicino al luogo di lavoro, se il rischio di contaminazione è basso.

L’accesso e l’utilizzo delle aree che possono intervenire sulla qualità delle misurazioni deve essere controllato. Se necessario, la zona per le attrezzature deve essere limitata all’accesso anche con separazione fisica, in modo che l’accesso al punto di prelievo dei campioni sia limitato.

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REGOLAMENTI GENERALI DT-05-DL rev.01 pag. 12/15 Data: 10-09-2018

7. DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL CAMPIONAMENTO E VALIDAZIONE DEI METODI

Il laboratorio si deve avvalere di procedure scritte, come specificato nella norma UNI EN 15259. Le procedure scritte devono contenere almeno:

a) le procedure operative (PO), che dovrebbero:

• fornire indicazioni supplementari rispetto ai metodi

• chiarire le tecniche di campionamento e di analisi

• fornire istruzioni dettagliate su - utilizzo delle dotazioni - registrazioni - presentazione dei risultati.

b) un dettagliato piano di misurazione (idoneo a soddisfare l’obiettivo della misura), che dovrebbe, in particolare, specificare:

• le condizioni di funzionamento del processo industriale (compreso il combustibile e le materie prime);

• i componenti dei gas reflui e quantitativi di riferimento necessari alla determinazione analitica;

• l'organizzazione temporale e spaziale delle misurazioni richieste;

• i metodi di misurazione da applicare;

• l'incertezza di misura;

• le sezioni di misurazione e la valutazione del sito;

• il supervisore tecnico, il personale ausiliario e di aiuto per la realizzazione di misurazione;

• le date proposte per la misurazione;

• le disposizioni in materia di redazione delle relazioni tecniche;

Una selezione dei metodi di misurazione deve essere effettuata in conformità con i metodi specificati e previa valutazione:

• della normativa primaria, come le Direttive CE;

• della normativa di secondo livello e le autorizzazioni rilasciate dalle Autorità Competenti;

• dell'idoneità del metodo per le finalità delle misurazioni da eseguire;

• della possibilità di modificare un metodo, qualora si evidenzi la sua non completa adattabilità (vedere a tal proposito i requisiti in RT-08 §7.2);

• della possibilità di utilizzare altri metodi, se il metodo proposto non è adatto (vedere a tal proposito i requisiti in RT-08 § 7.2).

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Qualora sia necessario modificare un metodo o utilizzare un metodo diverso da quello proposto inizialmente dal cliente, deve essere dimostrato che è equivalente mediante un processo di validazione, come specificato, ad es., nella norma UNI EN 14793.

8. STIMA DELL’INCERTEZZA DI MISURA

Se un metodo fornisce l’incertezza di misurazione associata ai risultati ottenibili applicando tale metodo, questa può essere utilizzate solo se i requisiti del metodo sono tutti stati rispettati.

Le norme UNI EN ISO 14956 e UNI EN ISO 20988 forniscono una guida su come valutare l’incertezza delle misurazioni.

9. APPARECCHIATURE ED ATTREZZATURE DI MISURA

Le apparecchiature di misura devono essere costruite in materiali che soddisfano i requisiti previsti dal metodo impiegato.

Nei casi in cui non sono indicate le specifiche del materiale, i materiali devono soddisfare i seguenti requisiti:

- non essere reattivi per l’inquinante misurato;

- non causare alcuna interferenza positiva o negativa per il processo di misurazione;

- avere forza sufficiente per sopportare le condizioni ambientali (ad esempio, le vibrazioni, il calore, le forze di taglio, flessione e abrasione) associate al processo.

Deve essere garantita la rintracciabilità delle registrazioni relative agli interventi di manutenzione delle apparecchiature, in modo tale che le cause degli eventuali problemi possano essere individuate.

Attrezzature che sono state tarate non devono essere soggette ad urti durante il trasporto. Ciò richiede di rendere sicuro (tramite idonee modalità procedurale) la manipolazione e il trasporto delle apparecchiature. Le attrezzatura che vengono assemblate sul posto devono essere idonee allo scopo di soddisfare i requisiti di controllo delle perdite indicate nel metodo utilizzato.

Le attrezzature per il campionamento in genere si compongono di più pezzi di apparecchi (ad esempio, sonde, filtri, trappole, pompe, etc.) collegati tra loro a formare una linea di campionamento. Ove possibile, i collegamenti meccanici devono essere rigidi e fornire una resistenza positiva dietro sollecitazione. Il materiale delle guarnizioni non dovrebbe essere reattivo al gas da misurare e deve essere in grado di sopportare le temperature senza subire degradamenti. Componenti e attrezzature, che sono esposti al flusso del campione, devono essere accuratamente puliti e privi di umidità prima di effettuare il campionamento. Se è necessario eseguire più misurazioni con la stessa attrezzatura, tutti gli elementi della linea di campionamento devono essere puliti tra ogni misurazione nella forma necessaria per prevenire contaminazioni e secondo le indicazioni stabilite dal metodo.

Prima dell’inizio della misurazione, le attrezzature devono essere soggette a controlli di qualità operativa e in conformità alle specifiche del metodo di misurazione (esempi di tali controlli sono indicati nell’allegato E della norma UNI CEN/TS 15675). Tali attrezzature includono: strumenti di misura dei parametri fisici, quali temperatura, pressione, flusso, il volume (ad esempio, a secco di gas , burette, pipette), il peso (per esempio, i sali di analisi) e per misurare : analizzatori gas di

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scarico (ad esempio, gli analizzatori di NOx chemiluminescenza, analizzatori FID, paramagnetici analizzatori di ossigeno).

Alcuni materiali e dotazioni accessorie intervenenti nella misurazione devono essere tarati periodicamente, ad esempio, sonde Pitot, micromanometri differenziali, termometri, contalitri, burette e pipette.

I valori delle quantità di sostanza dei gas di riferimento utilizzati per la taratura degli analizzatori devono essere metrologicamente riferibili alle unità SI.

10. ASSICURAZIONE DELLA VALIDITA’ DEI RISULTATI

Qualora disponibili schemi di Proficiency Test (PT) o confronti interlaboratorio, essi dovrebbero essere utilizzati al fine di assicurare la validità dei risultati.

11. PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

Si applica quanto previsto dal documento ACCREDIA RT-08 e UNI CEN/TS 15675.

12. STRATEGIE OPERATIVE

Il processo di esecuzione di prove alle emissioni consiste nelle fasi di pianificazione, campionamento, analisi e presentazione dei risultati.

La figura 1 della norma UNI CEN/TS 15675 illustra le fasi di misurazioni periodiche delle emissioni prodotte dalle sorgenti e le interrelazioni tra le singole norme di misurazione e il documento generale UNI EN 15259.

La fase di campionamento avviene lontano dal laboratorio; al fine di garantire un idoneo campionamento e una misurazione dei dati affidabile deve essere seguita la migliore prassi operativa:

a) Riesame del sito - Il laboratorio deve effettuare un riesame del sito dove è collocata l’emissione, al fine di ottenere le informazioni necessarie per definire il piano di misurazione. Deve comprendere uno scambio di informazioni con il gestore e, se del caso, un sopralluogo e misure preliminari per ottenere informazioni utili per il lavoro da eseguire. Deve essere condotto in un tempo sufficientemente lontano dalla data di campionamento, in modo che vi sia il tempo utile per preparare il piano di misura e per qualsiasi correzione che dovrà essere effettuata dalla squadra e/o dall’operatore o dall’autorità di controllo. Il riesame deve essere documentato. Al fine di prevenire eventuali elementi critici suscettibili di essere trascurati, il laboratorio deve preparare un elenco degli elementi che devono essere valutati. Un esempio può essere la lista di controllo riportato nell’Allegato F della norma UNI CEN/TS 15675. Il riesame del sito può essere abbreviato una volta che il laboratorio ha piena conoscenza del sito e dei requisiti specifici del lavoro da eseguire.

b) Piano di misurazione. Un responsabile tecnico deve predisporre un piano di misurazione. Quando vengono effettuate le misurazioni delle emissioni per motivi autorizzativi, l’Autorità Competente dovrebbe approvare il piano prima dell’inizio della misurazione. Il laboratorio deve conservare una copia del piano.

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c) Registrazioni del programma di misura. I dettagli delle misurazioni effettuate devono essere registrati per ciascun sito e devono contenere, come minimo, le seguenti informazioni:

- ambito di lavoro concordato con il cliente;

- attrezzature utilizzate;

- moduli utilizzati dal gestore del sito;

- reagenti e mezzi utilizzati;

- registrazione degli scostamenti;

- registrazione dei dati misurati.

d) Fogli di registrazione. Il laboratorio deve disporre di procedure per la registrazione di dati di misurazione e le operazioni relative alle misurazioni delle emissioni. Questi fogli sono inclusi come parte della relazione finale di misura e devono, come minimo, includere le seguenti informazioni:

- data;

- nome del membro del team che misura i dati;

- metodo di misurazione utilizzato;

- identificazione delle attrezzature;

- luogo di campionamento (incluse planimetrie, schemi e diagrammi, quando necessario;

- condizioni ambientali, ad esempio, la pressione atmosferica;

- inizio e fine della misura;

- per i metodi manuali, le modalità di campionamento, ad esempio, lettura del contatore volumetrico, pressione e temperatura.

Il trasporto dei campioni di gas non deve pregiudicare il risultato del campione.

Una volta raccolti, i campioni devono essere mantenuti in condizioni ambientali adeguate che non alterino la validità del risultato. L’Autorità Competente può richiedere una conservazione di un campione per l’analisi successiva. Il verbale deve descrivere con precisione la persona che ha la responsabilità dei campioni e la loro collocazione.

Eventuali deviazioni da un metodo di prova causate da condizioni operative che non sono conformi ai requisiti del metodo (ad esempio, l’accesso limitato) devono essere registrati.


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