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Universitinforma

Date post: 23-Mar-2016
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Mensile di informazione universitaria
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ALL’INTERNO / Università, qual è il giudizio degli studenti? / Corrado Guzzanti, il ritorno di Quelo e Vulvia / Stabile, la stagione del “teatro democratico” / Scienze Politiche, film e dibattiti con CineCultura ateneo NUMERO CHIUSO/ È tempo di quiz ateneo MENSE E POSTI LETTO/ Tra chiusure e timori studenti in agitazione eventi USTATION.IT/ Tra video e game interattivi l’U-tour fa tappa a Catania MARIO VENUTI «Come un fuorilegge a difesa della bellezza» E.R.S.U. Catania con il patrocinio di U NIVERSIT I NFORM A Mensile di informazione universitaria - ottobre 2009 www.universitinforma.it Il djset della “Pantera” Skunk Anansie SKIN
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ALL’INTERNO / Università, qual è il giudizio degli studenti? / Corrado Guzzanti, il ritorno di Quelo e Vulvia / Stabile, la stagione del “teatro democratico” / Scienze Politiche, film e dibattiti con CineCultura

ateneoNUMERO CHIUSO/È tempo di quiz

ateneoMENSE E POSTI LETTO/Tra chiusure e timoristudenti in agitazione

eventiUSTATION.IT/Tra video e game interattivil’U-tour fa tappa a Catania

MARIO VENUTI«Come un fuorilegge a difesa della bellezza»

E.R.S.U.Catania

con il patrocinio di

UNIVERSITINFORMAM e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e u n i v e r s i t a r i a - o t t o b r e 2 0 0 9

www.universitinforma.it

Il djset della “Pantera” Skunk Anansie

SKIN

3INFORMA

ateneoUNIVERSITÀ / Lontani anni luce dai campus americani pag 6/7

SIAMO IN...TESI / Arte, sostantivo femminile pag 8

USTATION.IT / I video degli universitari dal web alla tv pag 9

MENSE E POSTI LETTO / Studenti in agitazione pag 10/11

diritto allo studioERSU / Screening per la messa in sicurezza delle strutture pag 12/13

lavorareMASTER / A Roma per specializzarsi in satelliti pag 14

SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese pag 15

time out-time inTEATRO STABILE / La stagione del “teatro democratico” pag 16/17

SATIRA / Con Corrado Guzzanti sul palco c’è Quelo pag 18

LUCIA SARDO / «Insegno ai giovani il teatro del corpo» pag 19

CINEFORUM / Film e dibattti con CineCultura pag 20

BLOW UP / Lidia Tropea, la ricerca dell’Io pag 22

MARIO VENUTI / «Resto ostinatamente legato ai miei ideali» pag 24/25

UOCHI TOKI / Sperimentazione e flussi di musica pag 26

RENATO ZERO / Conto alla rovescia pag 27

MARRANZANO FESTIVAL / Sotto il segno della ciaramedda pag 28

ITALICA / Did, elettrogiovani improvvisatori pag 30

SKIN / Il dj set della Pantera Nera degli Skunk Anansie pag 32

DON LETTS / Il mattatore di Brixton pag 33

VJ / Stefano Rigano, professionista del video pag 34

LISTEN / START, rassegna di dance e club culture pag 35

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi pag 36/37

agendaGli appuntamenti del mese pag 38

in questo numero...

FULBRIGHT /Borse per studiarenegli Stati UnitiAnche quest’anno l’Universitàdi Catania apre le porte ai pro-grammi di studio e ai nuoviconcorsi che bandiscono borsedi studio“Fulbrightper gli StatiUniti”. Leborse Ful-bright sonoassegnateper la fre-quenza diprogrammi di master e PhD,per l’attuazione di programmidi ricerca e di insegnamentonelle migliori università statu-nitensi e sono riservate a citta-dini italiani laureati, diplomatialle Accademie d’Arte o di Mu-sica, studenti di dottorato di ri-cerca in Italia, dottori di ricer-ca, ricercatori, professori uni-versitari o di scuola secondariae responsabili ministeriali del-la didattica. I bandi sono dispo-nibili sul sito www.fulbright.it.

UNIVERSIT 4

L’Unione nazionale consumatori, con il patrocinio della Conferenzadei rettori delle università italiane, ha bandito il concorso “VincenzoDona” per il conferimento di tre premi a tesi di laurea sul tema dellaprotezione del consumatore, allo scopo di promuovere e approfondirela conoscenza delle questioni legate al consumo, alle regole del mer-cato e ai diritti dei consumatori.Destinatari del bando sono i laureati che abbiano conseguito il titolotra il 20 ottobre 2008 e il 20 ottobre 2009, discutendo tesi su vari ar-gomenti nell’ambito della tutela del consumatore: dalla sicurezza equalità dei prodotti, ai comportamenti di consumo della spesa ali-mentare, dal problema del “made in” alla pubblicità e informazionedel consumatore. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando si può consultare il

sito www.consumatori.it. Gli interessati dovran-no inviare la domanda di partecipazione

entro il 30 ottobre 2009 con i propridati anagrafici e i propri recapiti, ilcurriculum vitae e la certificazionedegli esami sostenuti, una sintesi euno schema della tesi, una lettera conle motivazioni che hanno indotto a trat-tare l’argomento e le aspirazioni lavo-rative, e una copia cartacea della tesi. La commissione giudicatrice assegne-rà i 3 premi: il primo di 2.000 euro con

pubblicazione della tesi, il secondo di1.500 euro e il terzo di 1.000.

ISCRIZIONI / Fino al 30 ottobrema con la mora

I termini per im-matricolarsi ai

corsi di laureadell’universi-

tà di Cata-nia chenon pre-vedono

prove di ammissione (e per pa-gare la prima rata delle tassedi iscrizione agli anni succes-sivi al primo) scadono lunedì12 ottobre. Gli studenti cheentro tale data non hannoavuto modo di effettuare il pa-gamento della prima rata ditasse possono farlo fino al 30ottobre. In questo caso peròdovranno corrispondere, insie-me al pagamento della secon-da rata, una mora di 50 euro.Per quanto riguarda le imma-tricolazioni si ricorda che imoduli possono essere presen-tati all’Ufficio Immatricolazio-ni oppure alle segreterie terri-toriali.

PREMI DI LAUREA /Duemila euro per tesisull’editoriaLa famiglia Cavallotto ha ban-dito la seconda edzione del pre-mio di laurea “Vito Cavallotto”per laureati in Economia, Giu-risprudenza, Lettere e Filoso-fia, Lingue e Letterature stra-niere, Scienze politiche e Scien-ze della Formazione dell’Uni-versità di Catania. Il premio,del valore di 2.000 euro, vieneconferito per tesi riguardantila funzione del libro e/o dell’edi-toria nello sviluppo civile, eco-nomico e culturale dell’attualesocietà (votazione finale non in-feriore a 105/110). Possonopartecipare i laureati che abbia-mo conseguito il titolo dal 1°novembre 2007 al31 ottobre 2009.Domande entroil 30 no-vem-bre.

GIURISPRUDENZA /Debiti formativi, primoincontro di recuperoGiovedì 22 ottobre alle 15.30,nell’aula 1 della facoltà di Giu-risprudenza (via Gallo, 24), sitiene il primo degli incontri direcupero riservati agli studentiche si sono iscritti con debitoformativo, per l’anno accademi-co 2009-2010, al primo annodel corso di laurea magistralein Giurisprudenza. In tale occa-sione, il prof. Pietro Barcello-na, docente di Filosofia del di-ritto, terrà una lezione dal tito-lo “Introduzione agli studi giu-ridici”. La mancata partecipa-zione comporta l’esclusione dal-la possibilità di sostenere esamiper tutto l’anno.

In occasione del suo centenario che si festeggerà nel 2010, Confindu-stria bandisce un concorso, con scadenza prevista per il prossimo 15novembre, per il conferimento di due borse di studio dell’importo di10.000 euro ciascuna, per lo svolgimento di un progetto di ricerca sutematiche relative alla Storia economica e d’impresa italiana o allaStoria del pensiero economico d’impresa. Potranno presentare domanda di partecipazione, redatta in carta sem-plice secondo il modulo allegato al bando (reperibile sul sitowww.confindustria.it), gli studenti che abbiano già conseguito, danon oltre tre anni dalla data di scadenza del bando, un titolo di laureamagistrale (o di vecchio ordinamento) conseguito in un’università ita-liana. Le domande di partecipazione al concorso devono essere indirizzateal magnifico rettore dell’Università Luiss o della Liuc e presentate oinviate entro il 15 novembre a Diritto allo studio - Luiss Guido Carli(viale Pola, 12 - 00198Roma) oppure a - Dirittoallo studio - Liuc (corsoMatteotti, 22 - 21053 Ca-stellanza, Varese). Permaggiori informazioni cisi può rivolgere ad Anto-nella Gandolfi del Rusc(Risorse umane e servizicorporate), telefono:065903274 e-mail: [email protected].

GIURISPRUDENZA / I laureandi interessati a partecipare alla prova preselettiva della Scuola forense (28 ottobre), devono effettuare la prenotazione della tassa d’esame via email all’indirizzo [email protected]

DIRITTO ALLO STUDIO / Gli studenti immatricolati per la prima volta all’Università di Catania possono accedere alle 96 borse di “incentivazione”. Scadenza 30 ottobre, info su www.unict.it

CONFINDUSTRIA / Borse di studio perricerche sulla Storia economica italiana

UNIONE NAZIONALE / Tre premi per tesidi laurea sulla tutela del consumatore

unimix

SONDAGGIO / Strutture inadeguate, servizio mensa scadente, didattica e docenti da svecchiare. Abbiamo chiesto ad alcuni studenti un giudizio sull’Ateneo catanese. Il quadro

che ne viene fuori non è certo lusinghero. Anche se va preso con le pinze. Il dibattito è aperto

di Liliana Rosano

Le università stile campusamericani rimangono soloun sogno per gli studenti

dell’Ateneo catanese, che boccia-no senza riserve l’Università et-nea che ha bisogno di un totalecambiamento, dalla didattica aiservizi. È la fotografia che viene fuorida un sondaggio realizzato percercare di capire qual è l’opinio-ne e la percezione di chi studiaa Catania nei confronti dellapropria Università.Il quadro non è certo soddisfa-cente e il giudizio degli studenti,ai quali abbiamo chiesto un’opi-nione sulle strutture, la didatti-ca, i mezzi e i docenti universita-ri, è netto: aule studio inadegua-te, laboratori insufficienti, unadidattica troppo superata e uncorpo docenti da “svecchiare”.

Giudizi che vanno presi con lepinze naturalmente, sia per il“campione” che abbiamo intervi-stato, che non ha certo valenzastatistica, sia perché situazioniparticolari sono difficile da gene-ralizzare. Certo è che non abbiamo raccol-to opinioni incoraggianti. AAlleess-ssaannddrroo, studente del corso spe-cialistico in Ingegneria: «Lamaggior parte delle aule in cuisi tengono i corsi di Ingegneriaspecialistica sono inadeguate,senza banchetti su cui scrivere esenza riscaldamenti - estrema-mente necessari, visto che svol-giamo le lezioni nella cosiddetta“tensostruttura”, un “accampa-mento indiano” sito alla Cittadel-la. Inoltre i laboratori sono affol-lati da dottorandi e ricercatori,per cui gli studenti non hannomolti spazi e non sono per nullaforniti». Molti i dubbi di Ales-

sandro anche sulla didattica.«Alcuni docenti sembra che sisforzino a a fare lezione, dandoil minimo indispensabile dell’in-segnamento e lasciando troppeincombenze a carico degli stu-denti che debbono fare da soli. Ioad esempio ho sostenuto moltiesami con una preparazione daautodidatta».Ma la vera stroncatura gli stu-denti la riservano alle struttureuniversitarie,0 tipo le mense, leaule e le biblioteche. Alessandrosostiene che «le biblioteche sonominuscole, i posti per sedersi estudiare nel silenzio tipico da bi-blioteca sono difficili da trovaresoprattutto nel periodo di esami.Le mense poi - continua Ales-sandro - sono la cosa peggioredell’Università degli studi di Ca-tania. I locali lasciano fortemen-te a desiderare, per non parlaredel cibo, di qualità non soddisfa-

cente». Altra nota dolente ri-guarda poi i mezzi di trasporto:«Praticamente inesistenti. Que-sta mancanza di mezzi pubblici -afferma Alessandro - rappresen-ta un enorme problema per unostudente che non può permetter-si un’auto».C’è chi cambierebbe non solo tut-ta la struttura universitaria maaddirittura Ateneo. Queste le pa-role di LLuuccaa che esprime un giu-dizio negativo sull’Università et-nea. «Le aule sono troppo picco-le, i laboratori quasi inesistenti,le aule informatiche sono sem-pre chiuse o aperte per pocheore. Studiare in facoltà diventadifficile. Pensiamo solo che perprendere posto in biblioteca biso-gna svegliarsi alle 7 del mattino.Per non parlare poi della didatti-ca: abbiamo l’unico piano di stu-di in Italia composto da 30 mate-rie, ciascuna con 6 crediti, ri-

ateneo UNIVERSIT 6

Lontani anni lucedai campus americani...

INFORMA 7

spetto a Milano, Venezia, Roma,Pisa dove ci sono piani di studiocostituiti da massimo 20 mate-rie, ciascuna delle quali con10/12 crediti. Inoltre sono statiistituiti, già dal primo anno, di-versi indirizzi all’interno delmedesimo corso di laurea. Nelmio caso, come studente di Let-tere classiche, mi ritrovo a farepoche materie per ciò che ri-guarda il mio corso (nonavendo indirizzo) etante altre materiecomuni a Letteremoderne e Scienzedella Comunicazio-ne. A mio giudizioè come se le nuovematerie fossero sta-te create più persoddisfare le esigenzedei nuovi ricercatoriche degli studenti. Ma lacosa grave - continua Luca - èche se vuoi fare una specialisti-ca fuori Ateneo, devi come mini-mo integrare di 60 crediti pri-ma di iscriverti al primo annodi specialistica o ad 1 master siadi I che di II livello».Sui docenti e sulla didattica ilgiudizio degli studenti di Cata-nia è unanime: «Sono pochi i ri-cercatori e i dottorandi all’altez-za di ricoprire tale ruolo, sia perpreparazione che per disponibi-lità».Insieme ai giudizi negativi an-che qualche polemica da partedegli studenti di Medicina diRagusa, che dopo la chiusuradel polo ibleo non vedono mi-gliorare la situazione neanchecon il trasferimento nei locali diCatania. «Sono stata per cinqueanni nel polo di Ragusa - diceEElliissaa - e i laboratori non soneanche cosa siano. Nella miacarriera universitaria ho vistoun microscopio e un vetrino so-lo perché, per mia iniziativa, so-no andata nei reparti degli ospe-dali pregando medici e specializ-zandi di dedicarmi qualche mi-nuto per spiegarmi come mette-

re a fuoco una lente di micro-scopio. Per quanto riguarda leaule, per tre anni io e i miei col-leghi (50 persone) abbiamo fattolezione in una specie di aulastudio piccolissima, senza ri-scaldamenti e all’inizio anchesenza luce. Ma la situazione nonè di certo migliorata neanchenelle strutture di Catania». Cer-

to è che un motivo dietrola chiusura del polo

ibleo ci sarà, ag-giungeremmonoi.La didatticaper Elisa è unadi quelle coseda cambiare: «Alcuni profes-

sori, che sonoprincipalmente

quelli che si sonoformati all’estero, han-

no una impostazione didatticacompletamente diversa, moltopiù pratica rispetto a quella deiprofessoroni vecchio stampo chespesso si trovano nelle nostrefacoltà. Devo dire che come stu-dente forse una impostazionedidattica vecchia maniera peralcune discipline è fondamenta-le, ma ammetto che risulta diffi-cile seguire tutti i corsi con que-sto metodo didattico. Purtroppola maggior parte dei professoriha ancora questo metodo di in-segnamento. E spesso molti pro-fessori hanno anche più di 70anni! E poi mi chiedo: ma tutti isoldi che paghiamo con le tasseuniversitarie dove andranno afinire se non sono mai destinatea migliorare le strutture? Pernon parlare poi del personale disegreteria, amministrativo: è ri-dicolo nel 2009 trovare certi ad-detti che non sanno come aprireun documento word». Insomma alcune opinioni peraprire il dibattito. Come giudi-cano l’Ateneo i suoi studenti?Ecosa dicono responsabili e do-centi? Attendiamo di ricevere ri-sposte, repliche e contributi. Ui

La mensa Centro

ateneo

La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a [email protected]

di Rosalba Di Perna

«Perché credo che da donna fos-se il punto di vista che meglioavrei potuto comprendere. Inol-tre perché mi interessava moltoscoprire il dispiegarsi di unacarriera che dura dagli anniSettanta, in Italia e all’estero. Miaffascinava la sua storia di arti-sta perché mi era parsa una trale poche, insieme a Carla Accar-di, ad imporsi in un panoramaall’epoca alquanto ostile a rivol-gere l’attenzione verso nuoveforme d’arte, per quanto rivolu-zionarie e geniali, proprio per-ché artiste donne». I critici del femminismo sosten-gono che la buona arte non hagenere. Tu cosa pensi?«Non mi ritengo una sostenitri-ce incallita del femminismo ma

Siamo in...TESI?Silvia Lucia Sampugnaro,

laureata in Scienze per la Comunicazione

internazionale con una tesidal titolo “Renata Boero:

arte, vita, ricerca”

L’arte delle donne - nelsenso di arte creata dadonne - non è la stessa

cosa di arte femminile o femmi-nista. Affronta la questione Sil-via Lucia Sampugnaro, laureatriennale in Scienze per la Co-municazione internazionale, conuna tesi su Renata Boero: arte,vita, ricerca.Quanti mesi hai impiegato?«Considerando pure le primeletture, in tutto un anno intero.Ho contemporaneamente finitodi dare le ultime materie e ini-ziato a lavorare al progetto ditesi, che si è poi dimostrato lun-go, sebbene molto gratificante».Come ti sei trovata con il tuo re-latore, Giuseppe Frazzetto?«Il mio relatore ha contribuito

Arte, sostantivo femminile

ateneo UNIVERSIT 8

notevolmente al successo diquesto lavoro sperimentale diricerca. Il professore Frazzettoha saputo coltivare in me quelseme d’interesse verso un aspet-to dell’arte contemporanea sin-golare, ma molto affascinante.Mi ha indirizzata verso un per-corso irto di ostacoli ma che in-fine ci ha riservato grosse sod-disfazioni. Il relatore che consi-glierei a chi volesse vivere l’e-sperienza della tesi come unmomento di scambio e di cresci-ta personale e culturale».Sapevi già le domande che tiavrebbero fatto in seduta di lau-rea?«Bella curiosità! Non lo dico inmodo retorico: assolutamenteno. Sia il mio relatore che il cor-relatore, Marco Mazzone, mihanno spinta molto a riflettereindividualmente su quali potes-sero essere i potenziali punti og-getto di analisi durante la dis-sertazione, ma il tutto si è svol-to nel massimo dell’ufficialità edell’improvvisazione».Con la bibliografia hai avuto dif-ficoltà?«Su questo tengo a ringraziarein primis Frazzetto, che mi hafornito gli strumenti generaliper approcciarmi all’argomento.Riuscire a costruire una solidacapacità critica in materia d’artenon era certo cosa facile. In se-

condo luogo devo dire che senzala cortesia e la disponibilità diRenata Boero e di Luca Beatrice(critico e curatore artistico dellaBiennale di Venezia - PadiglioneItalia di quest’anno) non avreimai potuto reperire il materialeadatto. Alcuni cataloghi di mo-stre ed eventi sono datati, alcu-ni libri in ristampa, alcune pro-duzioni sono inedite, altre fuoricatalogo da anni. Posseggo adoggi uno sparuto numero dipezzi unici di cui però vado fie-ra».Sei soddisfatta della tesi?«Ne sono entusiasta. Non negoperò che ogni volta che la rileg-go sono tentata di cambiare laforma. Non accontentarsi faparte del lavoro di qualsiasi stu-dioso in ogni settore, ma chi ècostretto a fare i conti con unascadenza è poi comunque co-stretto a dire stop». Sei anche andata a Milano perintervistare l’artista, vero? «Sì. Il nostro incontro è duratogiorni. Sono partita all’avventu-ra verso una città che conoscevopoco, accolta in modo splendidoda una celeberrima artista, ame fino a quel momento scono-sciuta. Ci siamo incontrate aBrera la prima volta, la maesto-sa Accademia milanese. L’inter-vista vera e propria l’abbiamoregistrata l’ultimo giorno, ma

ogni cosa fatta insieme durantetutto il percorso ha costruito unquadro completo, persino magi-co».Rifaresti il lavoro esattamenteallo stesso modo?«In tutta onestà sono davveropoche le cose che cambierei diquesta esperienza di ricerca. Sepotessi tornare indietro rifareiil viaggio per incontrare l’arti-sta, ma stavolta in più tappe di-stanti l’una dall’altra per cono-scere meglio Boero. Non possocomunque lamentarmi! Passaredieci giorni accanto ad una arti-sta, 24 ore su 24, è un privile-gio che credo pochi studenti ab-biamo mai avuto».Siete rimaste in contatto?«Amo definire quest’esperienzamagica perché l’occasione dellaricerca si è trasformata in cer-tezza. La consapevolezza di averconosciuto una persona splendi-da oltre che un’artista fenome-nale. Una persona brillante mastraordinariamente umana, for-te, terrena, legata alle cose piùsemplici e genuine. Nonostantela notevole differenza d’età - Re-nata Boero compirà quest’anno72 anni - si è instaurato un le-game d’amicizia e stima recipro-ca».Come mai ti sei dedicata ad unafigura femminile dell’arte con-temporanea?

sono pienamente d’accordo. Epoi anche Boero mi raccontavadi un curioso aneddoto riguardoal fatto che negli anni Settantale sue opere fossero scambiateper quelle di un artista uomo. Avolte sono le idee geniali degliartisti a rendere grandi le opere,a volte sono le impressioni deicritici o dei collezionisti a far di-ventare le opere delle opere d’ar-te. Credo però che la buona artedebba essere “innovativa”».Continuerai a occuparti di artecontemporanea?«Perché no, se dovesse capitarel’occasione non ci penserei duevolte». Ti è servita ai fini lavorativiquesta tesi?«Finora no, ma per mia scelta.Mi sto dedicando anima e corpoalla conclusione del percorso distudi. Il sogno era la pubblica-zione e chissà che un domaninon si apra qualche porta. Sen-to di aver fatto un lavoro valen-te e mi auguro che possa esseredivulgato un giorno».Da uno a dieci quanto ci haisbattuto la testa?«Davvero, giuro 11! Consiglio atutti i colleghi indecisi di sce-gliere solo ciò che interessadavvero. Sarebbe davvero alie-nante fare nottate sui foglibianchi per qualcosa in cui nonsi crede!» Ui

di Riccardo Marra

Il web è diverso da com’eraprima. In pochi anni è di-ventato piattaforma di

multimedialità, di incontro, diincroci. La gente ha imparatoa interagire, a mettersi assie-me, a produrre dei contenuti,divulgarli e promuoverli. Inuna parola: partecipazione.Anche l’università è diversada prima. Oltre ai corsi e allenormali lezioni, le facoltà han-no capito che aprirsi alla tec-nologia e alla sperimentazioneera necessario per crescere.Così, tra una sessione di esa-mi e l’altra, sono cresciuti ne-gli atenei di tutta l’Italia webradio, web tv, quotidiani tele-matici, webzine totalmente ge-stiti da quegli studenti chehanno deciso di farsi giornali-

sti, tecnici, speaker. È nata una nuova generazionevera e propria, la U Genera-tion e con lei U-Station,(www.ustation.it), il media so-cial network dove il popolo de-gli “U” può sbizzarrirsi cari-cando videoclip, file audio, im-magini, aprire e curare unblog, insomma fare Rete. At-tualmente sono “federate” alnetwork di Ustation quasiquaranta media universitaritra radio, tv, webmagazinee sono circa 1000 gli utentisingoli iscritti, per centi-naia di video, file audio eimmagini. A settembre poila U Generation ha “con-quistato” anche la TV. Dal20 settembre su La 7 (ognidomenica alle 1:30), infat-ti, è partito Universication(www.ustation.it/universi-cation) un format nuovo dizecca, un viaggio televisivotra i giovani che hanno sceltoil mondo della comunicazionee questo percorso di studio al-l’università, una lente di in-grandimento che mostra, daldi dentro, il lavoro dei mediauniversitari. Ma non solo, per-ché dentro la trasmissione“passano” i video più interes-santi creati dagli utenti diUstation, reporter, videoma-ker, appassionati, creativi chevogliono cimentarsi con l’artedell’audiovisivo. Un’opportuni-tà di grande visibilità su unpalcoscenico nazionale come

Special: i microfoni chiedonoad una band emergente diraccontare di sé. Nella primapuntata le telecamere hannosorvolato lo skyline di Torino:protagonista Extracampus TV(http://extracampus.dschola.it).Poi altre università e altri me-dia universitari: Luiss di Ro-ma, Milano, Trento, Verona,Padova. Naturalmente ci saràanche Catania, l’occhio di Uni-versication raggiungerà l’exMonastero dei Benedettini perfarsi raccontare di Radio Zam-mù e Step1 e del laboratorioLa.mu.s.a. E le musiche che “commenta-no” le puntate? Tutte originalie di qualità. Arrivano diretta-mente dall’accordo siglato trala net label Beatpik(www.beatpick.com), che dif-fonde musica emergente tra-mite Creative Commons, eUmedia la società motore diU-Station e Universication (colsupporto tecnologico di Tele-com Italia). Tanti brani italia-ni e stranieri che potranno es-sere utilizzati in modo assolu-tamente legale anche dai sin-goli utenti di U-Station permontare i propri video euploadarli su ustation. E c’ègià chi ha scritto a La7 chie-dendo di portare Universica-tion in prima serata (è natoun gruppo fan su Facebook).La scalata della U Generationè cominciata. Ui

I contenuti degli universitaridal web alla tv con Ustation.it

IL PROGETTO / Il portale internet “federa”

circa 40 media universitari, ma è aperto

a tutti i producers di audiovisivi, foto,

testi. I migliori video vanno in tv

all’interno di Universication il nuovo

format in onda su La7 la domenica notte

quello de La7. In questa novità assoluta peril panorama televisivo, gli stu-denti ogni settimana di unadiversa città universitaria,parlano delle loro trasmissio-ni, dell’attività giornalistica,raccontano di palinsesti, sca-lette, dirette e mostrano lapropria attività sul campo. Cisono anche delle rubriche fis-se: University, in cui sono idocenti a parlare di ricerca ecomunicazione, On the roadovvero le interviste agli stu-denti in giro per la città e

Tappa a Catania per Ustation Tour

Arriva a Catania l’UstationTour. Il corner di Ustationsarà all’ex monastero deiBenedettini il 15 ottobre ealla Cittadella (Ingegneria)il 16. Allo stand si potrannoricevere alcuni gadget, par-tecipare alla realizzazionedi contenuti video e giocarea “Cos’hai in testa?”, unasimpatica indagine sociolo-gica per scoprire idee,obiettivi, esigenze della Ugeneration, gli universitaridi oggi. Il 16 sera il corner Ustationsi sposterà infine ai Merca-ti Genarli, per il djset diSkin (vedi pag 32).

INFORMA 9 ateneo

chiedendo di essere ascoltati.«Si tratta di un’autogestionepiù che di occupazione - affer-ma Gaetano Galvagno presi-

dente della commissione resi-denze e mense universitariedell’Ersu di Catania - l’obietti-vo è quello di instaurare un

dialogo con l’Ersu per trovareuna soluzione alternativa allachiusura. Appare chiaro chese il Costa dovesse chiuderesarebbero molti gli studentisenza posto letto, e non sareb-be una situazione facile da ge-stire».La residenza rischia di chiude-re perché la struttura ha unforte bisogno di interventi perla messa in sicurezza e l’am-modernamento degli interni. Ènecessario intervenire sulle re-ti idriche, adeguare lo stabilealle vigenti normative antisi-smiche, cambiare infissi per-ché risalenti agli anni ’50 e gliarredi perché non ignifughi.Per questi problemi di sicurez-za il Costa è sottoposto ad in-dagine giudiziaria. La proprie-tà non ha fatto in questi anninessun intervento, per questaragione l’Ersu (che versa perl’affitto un canone annuale dicirca 900mila euro) ha aperto

UNIVERSIT10

di Roberto Sammito

Non è cominciato nel mi-gliore dei modi il nuo-vo anno accademico

per gli studenti fuori sede chehanno fatto richiesta di un po-sto letto all’Ersu Catania. Pro-prio nei giorni in cui l’Ente hapubblicato le graduatorie prov-visorie degli assegnatari di po-sto letto gli studenti hanno oc-cupato una residenza universi-taria. Si tratta dell’Hotel Costa,residenza che conta ben 303posti letto e che versa in pessi-me condizioni già da qualcheanno e non è nuova a chiusureparziali per interventi di mes-sa in sicurezza. Interventi chesi sono dimostrati insufficientivisto che la struttura rischiala chiusura definitiva.Per scongiurare la chiusuragli studenti, riunitisi in un co-mitato, hanno occupato la resi-denza e hanno scritto all’Ersu

Hotel Costa a rischio chiusuraNiente letto per 300 studenti?

Farmacia, disposto il dissequestro Il Gip di Catania, Antonino Fallone, ha disposto il dis-sequestro totale della sede della facoltà di Farmacia

alla quale l’8 novembre del 2008 erano stati posti i sigilli nel-l’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale e gestione didiscarica. Il provvedimento riguarda i laboratori e le stanze atti-gue dove, secondo l’accusa, i rifiuti speciali sarebbero stati eli-minati gettandoli nei lavandini. Il resto della struttura era statodissequestrato il 15 maggio scorso. La decisione è stata adottata dopo i primi esami informali dellaperizia disposta dal Gip, che sarà ufficialmente depositata entroil 30 novembre. Il 18 dicembre si terrà poi un’udienza per con-sentire alle parti di formulare le loro osservazioni sugli esitidegli accertamenti. Nel procedimento sono state ammesse co-me parti lese l’Università di Catania e i familiari di tre ricerca-tori. Nell’ambito della stessa inchiesta, in cui sono indagatenove persone, è stato aperto un fascicolo sulla morte sospettadi ricercatori che lavoravano nella struttura.

STRUTTURE / Stato di agitazione degli studenti. La residenza ha bisogno di lavori per la messa in sicurezza e rischia di essere chiusa. Verrebbero a mancare circa 300 “brande”. Si cercano soluzioni alternative

ateneo

un contenzioso con la proprie-tà che prevede, sotto consigliodei propri legali, l’abbandonodella struttura per tutelarel’Ente da chi non ha adempitoai propri obblighi.«Ci siamo riuniti più volte peraffrontare il problema - spiegaGalvagno - l’ultima il 30 luglioscorso. Dopo un studio, lacommissione ha presentato so-luzioni a breve e lungo termi-ne. A breve termine, se il Costadovesse chiudere, si deve pen-sare ad un altro posto in affit-to in cui alloggiare gli studen-ti. Soluzione che ci piace poco.Paghiamo già per l’Hotel Co-sta, non vorremmo pagare an-che per altri immobili. Piutto-sto è meglio pensare ad unmutuo, ad un fondo per co-struire una residenza di pro-prietà».Sulla soluzione proposta dallacommissione si trova d’accordoanche il dirigente dell’unitàoperativa residenze e ristora-zione dell’Ersu,Giuseppe Pigna-taro: «Conside-rando che il no-stro Ateneo con-ta 70mila milastudenti, di cui40mila fuori se-de, l’Ersu do-vrebbe avere nonottocento maduemila posti let-to in struttureadeguate, pulitee decorose - dicePignataro -. Le nostre sono og-gi indecorose e lo voglio dire avoce alta pur essendo io il re-sponsabile. Trovo positivo tut-to il lavoro che ha fatto lacommissione, ma in questomomento l’Ersu è senza presi-dente, la Regione non lo haancora nominato, e non si puòatteneder ancora. Da due mesimanca il consiglio e noi stiamoaprendo l’anno accademico inuna situazione in cui non pos-so nemmeno comprare unospillo. Così non possiamo ope-rare».Ci si trova di fronte ad una si-tuazione in cui presto si po-trebbero perdere centinaia diposti letto senza che l’Ersupossa fare nulla per risolvereil problema. «Lo scorso luglio -spiega ancora Pignataro - ab-biamo pubblicato un bando cheprevedeva 845 posti letto, an-che se sapevamo che i postinon sarebbero stati tutti dispo-nibili. Ci impegniamo a ricono-scere un compenso finanziariodi 1300 euro a tutti gli studen-ti assegnatari di posto lettoche non riusciranno a trovareposto nelle residenze.

INFORMA 11Una soluzione tampone, tem-poranea, che non permette diguardare al futuro con fidu-cia. Noi da soli non possiamofar fronte a questa emergenza- continua Pignataro - dobbia-mo agire su due versanti. Ri-qualificare le strutture di no-stra proprietà per renderle de-corose e impegnarci a cercarestrutture per altri 300/400 po-sti letto in immobili che si tro-vino nelle vicinanze dei poliuniversitari e non fuori dallacittà. Tutto ciò deve essere fat-to subito. Ma tutto questo è le-gato al fatto che funzioni l’am-ministrazione. Qualunque mio“subito”, senza un presidente eun’amministrazione vale zero.Dico di più, se avessimo avutoun presidente avremmo giàfatto una relazione all’assesso-re regionale alla pubblicaistruzione con la quale avrem-mo chiesto cinque o sei milionidi euro, perché di questo ab-biamo bisogno. La Regione ci

deve dare piùsoldi, se si van-no a vedere gliatti di indirizzodel governo re-gionale dov’è fi-nito il diritto al-lo studio?».Insomma, la vi-cenda è intricatae i tempi per lasoluzione deiproblemi sem-brano lunghi.

«Quest’anno accademico sipreannuncia più oneroso permolti studenti - ammette Pi-gnataro - e mi dispiace molto,perciò voglio lanciare una pro-posta al Rettore, al Comune,alla Provincia e alla Regioneaffinchè acquisiscano il Mauri-zio Ascoli Tomaselli. Lì si puòspostare qualche corso di lau-rea che alla Cittadella non haspazio, e soprattutto si può co-struire una residenza di circa400/500 posti letto. Ci vuole lavolontà politica che non puòessere solo di un piccolo entecome il nostro. Sediamoci in-torno ad un tavolo, le soluzio-ne ce le abbiamo».Un tavolo che coinvolga tuttigli enti del territorio sembranecessario, anche perché neiprossimi mesi «la residenzaCentro sarà interessata da in-terventi per la messa in sicu-rezza - spiega Galvagno -. Ilgenio civile ci ha avvertito chedal momento in cui inizieran-no i lavori non potranno esse-re ospitati studenti nemmenonella parte non interessata daquesti». Si profila un’ulterioreriduzione dei posti letto. Ui

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«I disagi ci sono, non pos-siamo negarlo, ma l’Er-su sta facendo tutto il

possibile per risolvere la si-tuazione nel minor tempopossibile, ristabilendo la fun-zionalità dei servizi, ma so-prattutto, assicurando la mas-sima sicurezza agli studenti»,così Nunzio Rapisarda, diret-tore dell’Ente catanese per ildiritto allo studio, intervienenella questione mense e resi-denze che in questi giorni hafatto mobilitare gli studenti. «Non sottovalutiamo - ag-giunge il direttore - le diffi-coltà cui stanno andando in-contro gli studenti, ma stia-mo facendo il possibile per ri-durle. Purtroppo, una serie dicircostanze hanno causatol’attuale situazione d’emer-genza. Prima di tutto quellelegate agli interventi di ma-nutenzione straordinaria chesi sono resi necessari, a se-guito dei vari sopralluoghitecnici nei nostri edifici». La Mensa Centro, prima del-l’estate, ricordiamo, era statachiusa a seguito di un sopral-luogo tecnico. Gli accertamen-ti hanno stabilito la precarie-tà di una colonna portantedell’ala sud della residenza.«Un’ala che - aggiunge il di-rettore -, tra le altre cose, loscorso anno era stata ristrut-turata e in cui erano pronti60 nuovi alloggi. Il consiglioè intervenuto tempestivamen-te stanziando una somma in-gente per la sistemazione diquesto pilastro, si è lavoratoper tutto il mese di agosto,abbiamo sondato la situazionee il genio civile sta seguendocostantemente i lavori. Il pro-blema è che questa colonnainteressa anche il primo pia-no dell’edificio, quello adibitoa centro cottura, dove veniva-no preparati i pasti per tuttele mense. Per cui la chiusuradi questa parte dell’edificio,che contiamo di riaprire entrola fine dell’anno, ha avuto ri-percussioni su tutta la logisti-

MENSE E ALLOGGI / L’Oberdan chiusa per manutenzione straordinaria e problemi con il contratto della Residenza Costa. Nunzio Rapisarda: «Cerchiamo di limitare i disagi, ma il nostro interesse è l’incolumità degli studenti»

12 UNIVERSIT ersu

mento da parte del proprieta-rio degli adeguamenti che ab-biamo più volte richiesto. L’e-dificio ha un’impiantistica ve-stusta e non ha mai subito in-terventi di manutenzionestraordinaria. Negli anni noici siamo occupati dei lavori diarredo e di pulitura, insommadella manutenzione ordinaria,ma senza interventi seri sulleinfiltrazioni d’acqua, ad esem-pio, la sicurezza non è più ga-rantita. Il canone che paghia-mo non è affatto basso, eccoperché abbiamo chiesto di ri-spettare il contratto e abbia-

ca di preparazione e distribu-zione pasti».Naturalmente la chiusura del-la Mensa aveva già comporta-to una situazione di disagioche era stata affrontata ap-prontando un punto di cottu-ra “d’emergenza” all’Hotel Co-sta, che riusciva a fornire cir-ca 1500 pasti al giorno. Alculmine dell’emergenza, pro-prio con la riapertura dell’u-niversità, però, scoppia la“questione Hotel Costa”. «Il problema non è affatto l’af-fitto che scadrà nel 2010,quanto il mancato adempi-

Il direttore: «La nostra priorità è garantire la sicurezza»

mo avviato un’azione giudi-ziaria contro il proprietario. Ilnostro legale ci ha detto chia-ramente che se la contropartenon addiviene agli accordi,non solo non rinnoveremo ilcontratto, ma lasceremo la re-sidenza prima della scadenza.I ragazzi non possono più sta-re in questa situazione». Questa la situazione contin-gente. La questione si inseri-sce in un quadro ancora piùcomplicato che comprende an-che la nuova mensa della Cit-tadella, capace di 5000 pastial giorno. La struttura è ulti-mata ma l’arredo è compresonell’appalto della gara vintadalla Cascina Global service,sul cui esito pende un ricorsoal Tar. Ritardi quindi fino ache non ci sarà la piena titola-rità. «Certo - aggiunge Rapisarda -noi dobbiamo garantire i pa-sti agli studenti, per cui stia-mo cercando un’alternativache potrebbe essere quella diconfezionare i pasti in altri“punti-cucina”. Abbiamo giàpreso accordi con la ditta Ca-scina e credo che entro qualche settimana la situazio-ne d’emergenza sarà risolta».Diverso il discorso per i postiletto. «Per quanto riguarda il no-stro pacchetto alloggi - dice ildirettore -, sicuramente inprima battuta non potremocoprire quelli messi in bando(845, ndr) con quelli a nostradisposizione in questo mo-mento, ma agevoleremo subi-to gli studenti assicurandoagli assegnatari l’eventualecopertura con la borsa allog-gio. Insomma se, come preve-diamo dai calcoli, dovessimoavere a disposizione circa 700posti, circa 145 ragazziavranno, come specificato nelbando, subito la borsa in de-naro per far fronte alle spesed’affitto. Man mano che le re-sidenze Caracciolo, IstitutoMonsignor Ventimiglia, Cala-tabiano saranno disponibili,procederemo con gli scorri-menti». U i

INFORMA 13

ANNIVERSARI / Incontri, convegni, visita dal Papa. Il 9 e 10 ottobre si è svolta a Roma la celebrazione per il decennaledell’European Council for Student Affair. Chiusura dell’evento affidata al concerto dell’Orchestra dell’Ersu di Catania

ersuEcsta, dieci anni d’impegno

per il diritto allo studio

intraprese e da intraprendere”e all’intervento del ministrodell’aIstruzione, dell’Universi-tà e della Ricerca, Maria StellaGelmini, e la presentazionedel II Forum Europeo per ilDiritto allo Studio Universita-rio, è stata anche un’occasioneper l’Orchestra dell’Ersu perdimostrare la propria maturi-tà davanti a un pubblico d’ec-cellenza. L’orchestra, direttadalla professoressa AntonellaFiorino, ha infatti chiuso laserata di venerdì, ottenendoun grandissimo successo. Sa-bato, inoltre, gli studenti diCatania hanno partecipato al-la II Giornata degli StudentiUniversitari in Vaticano in-contrando il Papa BenedettoXVI nell’Aula Nervi. (meg) U i

Coro / Audizioniil 14 settembre

L’Ersu di Catania farà nuoveaudizioni per la selezione dinuovi componenti per il com-plesso vocale dell’Ersu.Mercoledì 14 ottobre, dalle17.30 alle 19, la professores-sa Antonina Castelluzzo in-contrerà i candidati che desi-derano partecipare al labora-torio di attività coristica del-l’Ente, nella Sala Museion diVia Verona n.25/A presso laResidenza Universitaria“Centro”. Le iscrizioni po-tranno essere raccolte nellastessa circostanza, mentreper il calendario delle sedutee la distribuzione in gruppi,verranno date ulteriori comu-nicazioni. Gli studenti inte-ressati, qualora non potesse-ro essere presenti a detta au-dizione, dovranno segnalarela loro disponibilità per esse-re sentiti in altra data agli Uf-fici dell’Ersu.

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I servizi on-line per gli studentiwww.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovanotutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, co-

stantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipa-zione ai saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto diincontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti dell’Ate-neo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte le of-ferte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche as-sistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie aquesto servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi mo-mento e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefo-nino. Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito per-mette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre cheottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.

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Il Festival “Per vocem”

L’edizione 2009 del Festival“Per vocem” sta per concluder-si. Prossimo appuntamento l’8novembre, a Siracusa, nella Ba-silica di San Martino. Protagoni-sti della serata, il maestro Gian-luca Libertucci e il trombettistaVincenzo Savasta. Il 9 novembreci sarà la visita guidata alla Dit-ta Arte Organaria di A. & A. Bo-vellacci a Ragusa (prenotazioninegli uffici dell'Ersu), che daràla possibilità di visionare le fasilavorative del restauro e dellacostruzione di nuovi organi. LaDitta Arte Organaria nasce nel1991 a opera di Antonio Bove-lacci, unico allievo del MaestroMichele Polizzi jr.

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Dieci anni a fianco deglistudenti, delle univer-sità e delle istituzioni,

per contribuire a realizzare ilProcesso di Bologna e la Stra-tegia di Lisbona. Venerdì 9 esabato 10 ottobre, si è tenutaa Roma la celebrazione del de-cennale dell’Ecsta (EuropeanCouncil for Student Affair).Due giornate intense, tra con-vegni e incontri, per fare ilpunto sull’impegno dell’enteeuropeo che coinvolge tutti gliorgani nazionali per il dirittoallo studio, dalla StudentenWerke tedesca, all’Andisu ita-liana, passando per il Centrenational des œuvres universi-taires et scolaires francese. “L’eccellenza nell’istruzione al-l’interno dei 46 Paesi che par-tecipano alla Conferenza diBologna richiede non solo unaefficace preparazione nella ri-cerca e nell’insegnamento, maanche un’infrastruttura socia-le eccellente e competitivanonché meccanismi di suppor-to per gli studenti d'Europa”.È questo uno dei principi cuisi ispira l’impegno dell’Ecsta. La due giorni di Roma è stataun’occasione per rinsaldare irapporti tra gli enti e per sot-tolineare l’impegno di questiobiettivi. Ma oltre ai tanti iconvegni, come “Uno sguardoal futuro - La prospettiva Eu-ropea” coordinato da JeanPaul Roumegas, o “Le azioni

UNIVERSITÀ DI CAMERINO / Un master in Scienze dello sport e del fitnessLa facoltà di Farmacia dell’Università diCamerino (dipartimento di Scienze far-macologiche e Medicina sperimentale)organizza il master “Scienze dello sporte del fitness: aspetti fisiologici, nutrizio-nali e farmacologici” per approfondiregli studi nell’ambito della FisiologiaSportiva, della Traumatologia e dellaRiabilitazione, della Farmacoterapia eTossicologia dello sport.Si tratta di un master di primo livelloaperto a 40 candidati (numero di ore1.500) da svolgersi da novembre 2009 aottobre 2010. Il costo complessivo è di2.700 euro (attenzione, non sono previ-ste borse di studio, ma solo la rateizza-zione della quota di iscrizione). Il termi-ne per presentare domanda scade il 30ottobre, non è prevista alcuna prova diammissione, a parte la laurea (pre-rifor-

ma), il Diploma univer-sitario (pre-rifor-

ma), la laurea diprimo livello(post-riforma)oppure il diplo-ma Isef. Per can-

didarsi inviare ledomande di iscrizio-

ne via fax ai numeri0737/402099 -0737/403350.

NUOVE PROFESSIONI DELLO SPAZIO / Master in Satelliti e Piattaforme Orbitanti (Università “LaSapienza”): domande entro il 20 ottobre. Bando su www.mastersatelliti.it; info allo 06-44585738

UNIVERSIT 14master

LAVORO/ I settori con le miglioriprospettive occupazionali: qualità, ambiente e sicurezza

Le analisi pubblicate su Il Sole-24 Ore, indicano qualità,ambiente e sicurezza tra le aree occupazionali con miglio-ri prospettive. Tra i profili con maggiori possibilità emer-ge l’esperto in materia di Certificazione ISO. Focus Management School organizza il Master in Sistemidi Gestione aziendale, l’unico Master in Italia accreditatoda KHC (Organismo di Certificazione del Personale) che

forma Esperti in Qualità, Ambiente, Sicu-rezza. Sedi di svolgimento Catania e Roma.L’obiettivo del Master, rivolto a laureati inmaterie sia scientifiche sia umanistiche, èformare figure professionali in grado dioperare fin da subito in aziende, società diconsulenza, multinazionali nell’area dellaqualità, ambiente, sicurezza. Il Master è unpercorso formativo con concreti sbocchiprofessionali (placement del 90%).

STAGE GARANTITO e BORSE DI STUDIO.Giunto ormai all’VIII edizione, il Master si avvale dellacollaborazione e partecipazione di importanti società cheaccreditano e certificano il percorso formativo ed ospitanogli allievi nei 6 mesi di stage garantito, contribuendo cosìall’ottimo placement occupazionale del master. Sono in corso le selezioni per le Borse di Studio dellaprossima edizione di Catania che avrà inizio il 9 novem-bre 2009. Per informazioni: www.focusformazione.it - tel.095.492636.Sbocchi professionali previsti: Responsabile/AuditorQualità, Ispettore presso Enti di Certificazione,Consulente Sistemi di Gestione Aziendale, AuditorAmbientale, Ecomanager, Esperto di Impatto Am-bientale, Responsabile Sicurezza.

✎JEAN MONNET /Iscrizioni aperte fino al 31 ottobreSono aperte fino al 31 ottobrele iscrizioni ai seminari JeanMonnet su Innovazione e Com-petitività europea. Il ciclo è ri-volto a studenti di primo e disecondo livello iscritti alla fa-coltà di Scienze Politiche, ma èaperto anche a studenti di altrefacoltà e laureati. Il corso si ar-ticola in 10 seminari tenuti dadocenti italiani e stranieri, del-la durata di 3 ore ciascuno, inlingua italiana e inglese. Periscriversi alla quarta edizionedel ciclo occorre inviare un’e-mail indicando nome, cognome,luogo e data di nascita, numerodi matricola, corso di laurea otitolo di studio, all’[email protected] entro il 31 otto-bre. Il superamento della provafinale può essere titolo di attri-buzione di 5 Cfu (nell’ambitodei corsi di laurea di base) e 6Cfu (nell’ambito dei corsi di lau-rea specialistica) se il corso è

frequentato come materia ascelta dello studente.Tutti i dettagli su

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Informazione a cura dell’azienda

SCIENZEPOLITICHE/ Uno stage

per studenti rilevatori alle primarie del PdStage come rilevatori di datielettorali per alcuni studenti del-la facoltà di Scienze politiche. Èla proposta di tirocinio offertaagli iscritti dei corsi di laurea diprimo livello in Politica e rela-zioni internazionali (Pri) e inScienze sociologiche e dei corsidi secondo livello in Analisi eprogettazione dei processi di svi-luppo sociale economico e cultu-rale (Appsec) e in Internaziona-lizzazione delle relazioni com-merciali (Irc) - in occasione del-le “primarie” per la scelta delnuovo segretario nazionale delPartito democratico, che si ter-ranno il prossimo 25 ottobre. Glistudenti potranno collaborare alprogetto di ricerca avviato nel2005 dalla facoltà, in collabora-zione con gli atenei di Bologna,Cagliari, Roma, Milano, Salernoe della Calabria, contribuendo arilevare i dati socio-demograficidi chi si recherà alle urne e allacodificazione e all’inserimentodei dati rilevati. Gli stagisti svol-geranno la ricerca, per l’interagiornata di domenica 25 ottobre,nei seggi elettorali di Catania edi altri quattro comuni della pro-vincia, somministrando i que-stionari ai votanti. Gli interessatipossono candidarsi inviando lacandidatura mediante il moduloreperibile sul sitowww.fscpo.unict.it,all’indirizzo [email protected] partire dal pros-simo 20 ottobre.

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ANALISTI AL SENATOL’Ufficio Placement d’ate-neo seleziona candidati perattività di analisi e monito-raggio di dati di finanzapubblica per conto del Se-nato della Repubblica (im-pegno full-time).

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DOTTORATI DI RICERCAScade martedì 3 novembreil termine per presentare leistanze di ammissione allaprima tranche dei dottoratidi ricerca del XXV Ciclo consede amministrativa all’U-niversità di Catania.

I settori di ricerca indivi-duati sono 28, per un totaledi 83 posti con borsa distudio e 73 senza borsa.Per ciascun dottorato sonoindicati la durata, i posticomplessivi, il numero diborse e le sedi consociate.

Il bando di concorso è con-sultabile sul sito Internethttp://unict.ugmanager.it

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lavorareINFORMA 15

UNIVERSIT 16

TEATRO STABILE / Da Pirandello a Delbono, passando da Bufalino e Shakespeare. Il direttore Giuseppe Dipasqualespiega la mission alla base delle proposte per la stagione. «È un calendario che accoglie le richieste di tutti»

time out

d’autore, non ci è stato possi-bile inserire l’opera delloscrittore di Racalmuto, maabbiamo, comunque, affidatoa Vincenzo Pirrotta e LuigiLo Cascio, il testo di un gran-de siciliano. E devo dire chesta venendo fuori un lavorointeressantissimo. L’idea diviaggiare sul filo sublime esofisticato della scrittura diBufalino che racconta il pro-cesso di morte di un’animacosciente e lucida e di affidar-ne la drammaturgia e mes-sinscena a due straordinariartisti contemporanei sta ri-sultando vincente. Luigi LoCascio e Vincenzo Pirrotta,pur avendo due personalità

«Ecco il nostro cartellonedemocratico»

Il direttore Giuseppe Dipasquale; sopra una scena di Terra Matta, a sinistra “La menzogna” e “La trilogia della villeggiatura”

totalmente opposte, stannolavorando con una comple-mentarità davvero impressio-nante». Non ppossiamo nnon aaspettarciuna llettura pparticolare, qquin-di. «Sarà sicuramente una lettu-ra “originale”. Pirrotta ha ilcoraggio di sperimentare, pe-rò ha una conoscenza emer-neutica che gli permette diinterpretare il testo senzamai improvvisare. Per cui, disicuro non sarà un travisa-mento ma una rilettura chefarà emergere elementi na-scosti che spesso leggendoun romanzo possono anchesfuggire».E VVincenzo PPirrotta èè aancheprotagonista ee rregista ddi“Terra mmatta”, ggrande ssucces-so nnella ssezione TTe.St ddelloscorso aanno, cche rriproponetequest'anno pper iil ggrande ppub-blico.«Sì, per metterlo a “disposi-zione” di tutti. Così come stia-mo facendo con “Come rac-contare la storia del comuni-smo ai malati di mente”.L’anno scorso i due spettacolisono stati visti da pochi e in-vece, meritano grande suc-cesso. Te.St è stato un bancodi prova: se le operazioni fun-zionano hanno il diritto di es-

Abbonamenti

Al Botteghino delTeatro Verga (via Giusep-pe Fava, 35) prosegue lacampagna abbonamentiper la stagione 2009-2010. Info: tel. 095363545, op-pure sul sito www.teatro-stabilecatania.it.

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di Maria Enza Giannetto

«Un teatro come ilnostro non puòavere una pro-

grammazione monografica,ma deve offrire un cartelloneche sia indipendente da logi-che editoriali», così il diretto-re del Teatro Stabile di Cata-nia, Giuseppe Dipasquale,spiega la mission alla basedelle proposte in calendarioper la prossima stagione. «Non è possibile - continuaDipasquale - ridurre il per-corso di un cartellone a sem-plici monografie. Il ruolo diun teatro Stabile è quello dioffrire un servizio allargato e“democratico”, tenendo contosia della formazione del pub-blico sia della capacità di in-tercettare gli elementi delproprio tempo. Il teatro vivehic et nunc, non si può tra-mandare e per questo deveavere la forza di coinvolgeregli spettatori nel presente. In-somma, la programmazionedeve poter accontentare i gu-sti di tutti e raccoglierne lerichieste. Per questo credomolto nell’attualità di quelloche gli elisabettiani definiva-no “il teatro dei cinque livel-li”. Il che non significa faredi un calendario un “super-mercato” di titoli». Un cartellone che s’ispira altema del doppio, quello dellaprossima stagione, capace dimettere insieme Luigi Piran-dello e Pippo Delbono, pas-sando da Carlo Goldoni, Wil-liam Shakespeare e GesualdoBufalino. Proprio aa ““Dicerìa ddell’unto-re” ddi BBufalino èè aaffidata ll’i-naugurazione ddella sstagione.Direttore, ccome èè nnata lla sscel-ta ddi qquesto sspettacolo?«“Dicerìa dell’untore” dovevafar parte di una triade dispettacoli dedicata ai nostrigrandi scrittori, che sarebbedovuta partire con LeonardoSciascia. Purtroppo per le vi-cende ormai note sui diritti

sere presentati a tutti».Un bbanco ddi pprova cche pperòpuò aanche ssembrare uun mmodoper nnon rrischiare. «No, io non vedrei questascelta come una volontà delTeatro di agire con una retedi sicurezza, quanto di sfrut-tare la possibilità di verifica-re, su un terreno più prontoad accogliere il nuovo, unospettacolo. Insomma, si trattadi non catapultare gli attori egli spettacoli con elementi più“avanguardistici” davanti aun pubblico che può avereaspettative diverse. E gli ab-bonati di Te.St sono, notoria-mente, quelli più pronti ad as-saggiare le novità». Cosa cci ssarà, qquindi, qquest’an-no, nnel ccartellone ddi TTe.St?«Anche Te.St, in qualche mo-do, si ispira al tema del dop-pio. Ci sono spettacoli chetrattano l’omosessualità, l’Alz-haimer, l’handicap. Lo sfondopsicologico e sociale sarà an-cora più forte rispetto alloscorso anno. Inoltre, Te.Stquest’anno diventa una colla-borazione interattiva a tuttigli effetti con il Centro ZoCulture Contemporanee, Gestie Scenario Pubblico. Si tratte-rà di una sorta di patrocinioculturale, in cui, il Teatro Sta-bile farà, in qualche modo, dachioccia ai teatri minori».Negli uultimi aanni llo SStabile ssiè ccontraddistinto pper uun'attra-zione pparticolare nnei cconfrontidei ggiovani. CCome ccontinueràquesto rrapporto ddurante llaprossima sstagione? «Ovviamente riprenderannogli appuntamenti di “DoppiaScena”, per portare il teatro“nella casa” degli studentiuniversitari. C’è poi la nostracampagna abbonamenti consconti e proposte particolariper i più giovani e per il pub-blico studentesco». Ci ssono sspettacoli cche cconsi-glierebbe iin pparticolare aa uunpubblico ppiù ggiovane? «Non dico “La menzogna” e“Le signorine di Wilko” per-ché sfonderei una porta aper-ta. Sono convinto che i giova-ni apprezzeranno la nostramessinscena di “Il berretto asonagli” che, pur essendo untesto tra i più rappresentatiin assoluto, sarà una grandenovità, perché non stiamo re-cuperando l’edizione storicama ne proporremo una com-pletamente nuova. Insommaun modo per dimostrare comesi può fare un rinnovamentodella tradizione». Ui

Torna al Teatro Stabile diCatania dopo sette anni,la rassegna “Gesti con-

temporanei”. A caratterizzareil cartellone, che rientra nellasezione Te.St, il linguaggiocontemporaneo, ricco - appun-to - di “gesti”. Gli spettacoliproposti sono il frutto di com-mistioni artistiche: arti multi-disciplinari in cui si mescolala danza con i video, le mario-nette e il teatro di parola. Nata nel 2001, come sezioneindipendente, dopo due anni“Gesti contemporanei” è statatrasformata in "Gesti". Da que-st'anno la rassegna torna alloStabile, su proposta del diret-tore, Giuseppe Dipasquale,che è stato, tra l'altro, compa-gno d'avventura di GuglielmoFerro durante i sette anni di“Gesti”. «Il programma di questa ras-segna è volutamente articolato- spiega il direttore GiuseppeDipasquale . Quando parlo di"Gesti contemporanei" parlo diun rapporto che mi lega daanni a Guglielmo Ferro, di unteatro fatto di sperimentazio-ne nelle scelte e nei canoni.Abbiamo quindi deciso di re-cuperare questa rassegna e difarla rivivere allo Stabile, sot-to la sigla Te.St che ospiteràquest'anno anche la danza, lamusica e i libri».Tredici in tutto gli spettacoliche la rassegna propone (settein abbonamento, cinque in op-zione, un tagliando omaggio).Si comincia il 4 e 5 dicembrecon Pinocchio, da Collodi unaproduzione del Teatro del Car-retto, con l'adattamento e laregia di Maria Grazia Cipria-ni.«“Gesti contemporanei” è unlaboratorio che rappresenta lasintesi di quello che, mi augu-ro, possa finalmente accadere,e cioè che il teatro possa tor-nare ad essere “assemblea”,che riesca a parlare con lagente - dice Guglielmo Ferro -. Anticipare gli spettacoli, illoro contenuto allo spettatoreè quello che facciamo ogni an-no con la festa di presentazio-ne della rassegna, che que-st’anno si terrà al Teatro Ver-ga, sabato 117 oottobre aalle

20,30. mmuulluunnii ‘‘ccccaa pprroovvaa, far“assaggiare” lo spettacolo pri-ma di offrirlo al pubblico. Lospirito di questa rassegna èproprio quello di far tornare aessere il teatro un luogo con-diviso».Teatro Ambasciatori, ScenarioPubblico e Zo, sono gli spaziscelti per gli spettacoli dellarassegna.Dopo “Pinocchio” sarà la voltadella compagnia DudapaivaCompany, una compagniaolandese che sperimenta unafusione innovativa di danzamoderna, visual theatre emulti media. A gennaio andràin scena La bballata ddel vvecchiomarinaio di Samuel Taylor Co-leridge, nuova produzione dalteatro Stabile con SebastianoTringali e Ida Carrara. La re-gia è di Guglielmo Ferro. Epoi un noir senza precedenti:Il ccaso DDorian GGray, una rein-venzione drammaturgica delromanzo di Oscar Wilde. La rassegna "Gesti contempo-ranei" proporrà anche la vocee i pupi di Mimmo Cuticchio,con la versione popolare delpiù famoso dei cicli cavallere-schi: Dal CCatai aa PParigi - AAn-gelica aalla ccorte ddi RRe CCarlo.Ma ci sarà spazio anche perl’ultima creazione di PippoDelbono, La mmenzogna. La rassegna chiuderà i batten-ti a maggio con Non mmuore

nessuno, tratto dal libro diSergio Claudio Perroni, editoda Bompiani, regia di Gianpie-ro Borgia, coproduzione delTeatro Stabile e del Teatro deiBorgia, selezionato per il festi-val di Edimburgo.Cinque gli spettacoli in opzio-ne. Il primo va in scena a feb-braio: Mille bbolle bblu, la strug-gente storia di un amore vis-suto per trent'anni nella clan-destinità della Palermo anniSessanta. La religiosità popo-lare al centro di A. SSemu ttuttidevoti ttutti?, uno spettacolosulla festa di S. Agata di Ro-berto Zappalà. Giovanni Cle-menti propone invece una tra-gicomedia, Sugo ffinto, conPaola Tiziana Cruciani e Ales-sandra Costanzo. Le voci di Ottavia Piccolo ePaolo Bonacelli racconterannosensazioni, ricordi, sofferenzeed emozioni di Francesca Vita-le che, in Parole mmute, svela losconvolgimento che si provanel trovarsi faccia a faccia conla brutalità dell’Alzheimer. Ed infine, Io hho ffatto ttuttoquesto, dedicato a GoliardaSapienza prodotto da Zo cen-tro culture contemporanee. Iltagliando omaggio riguardainvece uno spettacolo laborato-rio sulla diversità: Viaggioverso ll’isola ssconosciuta. Ui

Tra linguaggi e Gesticontemporanei

TEATRO / Torna allo Stabile di Catania, all’internodi Te.St. la rassegna dedicata alle commistioni artistiche

Giuseppe Dipasquale,Sergio Claudio Perroni,Guglielmo Ferro, Filippo Luna, Ida Carrara, Pino Micol

INFORMA 17 time out

cazione con i fedeli.Ad accompagnare sul palcoCorrado ci sono sua sorellaCaterina Guzzanti, tra le altrenei panni di uno strepitosoMinistro Gelmini, e MarcoMarzocca, storica spalla diCorrado dai tempi di Avanzi,il quale nei panni di padre Fe-derico divide la scena con Cor-rado per tutto lo spettacolo.Ma lo spettacolo si evolve di

SATIRA/ Il 27 ottobre arriva al Teatro Metropolitan di Catania lo spettacolo del comico romano che con la sua sprezzante ironia propone alcuni dei suoi personaggi storici e tante new entry del panorama politico italiano

TEATRO BRANCATI /Si inauguracon “L’incidente”

È un inizio nel segno del Teatroitaliano più raffinato e divertentequello scelto da Tuccio Musumeciper la stagione del Brancati - Tea-tro della Città (via Sabotino, 4,www.teatrodellacitta.it). Ad aprireil cartellone (la data è ancora dadefinire ma sarà tra fine ottobre egli inizi di novembre) sarà la com-media sarcastica di Luigi LunariL'incidente. Protagonisti della pié-ce, diretta da Giuseppe Romani,sono Tuccio Musumeci, MarcelloPerracchio e Concita Vasquez. Ilcartellone annovera tanti altri titolid’eccezione come “Concha boni-ta”, la commedia fantastica in mu-sica di Nicola Piovani e “Piccologrande varietà” di Marot's con Tuc-cio Musumeci. E poi ancora: “Clas-se di ferro”, “Margherita e il gal-lo”, “Uscita d'emergenza”, “Colpiede giusto”, “Il Dyskolos di Me-nandro”, “Sogno di un valzer”.

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UNIVERSIT 18time out

di Mara Guerra

Dopo anni di assenzadalle scene CorradoGuzzanti è tornato in

teatro con lo spettacolo “Reci-tal”. Il tour, partito lo scorsoaprile ora approda a Catania il27 ottobre al Teatro Metropo-litan (dopo le tappe del 23 alteatro Impero di Marsala e del24 al Palauditore di Palermo). “Recital” è uno spettacolo natodalla voglia di Corrado Guz-zanti di riproporre al pubblicoalcuni personaggi storici co-me il santone Quelo (“la se-conda che hai detto”) o labionda presentatrice Vulvia(“Rieducational channel”), madi fatto è diventata un’oppor-tunità per dare allo spettatoreuno spaccato più che mai rea-listico e ironico della situazio-ne politica e sociale attualecon moltissime novità ad altis-simo contenuto satirico e poli-tico. A partire dal ministroTremonti in abiti settecente-schi fa un lungo monologosullo stato dell’economia na-zionale e mondiale, l’ex onore-vole Fausto Bertinotti spiegaa modo suo la crisi della sini-stra, Antonio Di Pietro tentadi dire la sua mentre un emi-nente prelato, Padre Pizzarro,cerca di spiegare l’esistenza diDio e la difficoltà di comuni-

Una serata con Quelo e Vulvia

Il centro tetrale Molo 2 conferma 28anni di attività permanente nel cam-po della pedagogia teatrale e cine-

matografica e anche quest’anno organiz-za il “Laboratorio di recitazione” direttoda Gioacchino Palumbo, regista, docenteteatrale e cineasta.Il Laboratorio di Arti sceniche del CentroTeatrale Molo 2 opera da sempre concorsi annuali di recitazione ed espressi-vità drammatica, collaborando anche conUniversità, Accademie, Teatri, Rassegnein Italia ed Europa (Valencia, San Pietro-burgo, San Sebastian, Siena, Cagliari,Viterbo). Il corso prende il via il 12 otto-bre e, fino a giugno 2010, avrà cadenzabisettimanale (con lezioni ogni lunedì emercoledì sera dalle ore 20 alle 22), invia Empedocle, 108. Il programma prevede la sperimentazio-ne di diverse tecniche di recitazione tea-

trale e cinematografica, con approfondi-menti su: esercitazioni di tecniche vocali,dizione, esercizi di gestualità e movi-mento scenico, analisi del testo dramma-turgico, processi di creazione del perso-naggio, drammatizzazioni e tecniche direcitazione. Per quanto riguarda le tecni-che vocali, gestuali e di movimentoespressivo si farà riferimento al metododi allenamento dell'attore di Grotowskimentre per lo studio e la creazione delpersonaggio ci si avvarrà di tecniche re-citative ispirate al metodo di Stanislav-skij.Nei mesi conclusivi si terrà l’elaborazio-ne collettiva di una rappresentazione tea-trale, che comporterà l’applicazione del-le tecniche recitative per la creazione delpersonaggio, una serie di prove di messain scena, l’elaborazione degli aspettiscenografici, dei costumi e delle musi-

che, il montaggio complessivo dellospettacolo, la prova luci e costume, laprova generale e la rappresentazionedello spettacolo aperta al pubblico. Perquanto riguarda la selezione del testo, ildirettore del laboratorio opererà la sceltadefinitiva anche in base alle caratteristi-che del gruppo (considerando fattori qua-li numero complessivo, età, composizio-ne numero di donne e di uomini) e aisuoi interessi. Inoltre, nei primi mesidel laboratorio ognuno dei partecipanti èinvitato a proporre liberamente testi tea-trali da rappresentare, portando le copiedi alcune scene significative dell’operasuggerita. Per maggiori informazionicontattare il direttore Palumbo via mailall’indirizzo [email protected] o telefonicamente allo3474873515.

Benedetta Motta

✎✎ Centro Teatrale Molo 2 / Parte il laboratorio di arti sceniche di Giocchino Palumbo

continuo, e per stare al passocon l’attualità politica e socia-le del nostro Paese, non siesclude che possa essere “con-testualizzato” sull’Isola. Ilfrutto di questa finezza e pro-fondità intellettuale, mischia-te all’humour e alla capacitàinterpretativa di Corrado Guz-zanti diventano solo alcuni deimotivi che spiegano l’enormesuccesso di “Recital”. Ui

di Liliana Rosano

Non accetta nessuna de-finizione di genere peril teatro che ama e che

sogna di portare avanti. PerLucia Sardo, l’attore è «un sa-cerdote, colui che comunical’invisibile». La sua formazio-ne ha inizio nel Teatro diVentura, in provincia di Ber-gamo, sotto la direzione diFerruccio Merisi, dove incon-tra i più interessanti ricerca-tori di quell’area che viene de-finita “Terzo Teatro”: JerzyGrotowski ed Eugenio Barba.I suoi ruoli, come attrice tea-trale, televisiva e cinematogra-fica, sono stati sempre corag-giosi e di grande intensità,lontani dal facile intratteni-mento. Come dimenticare Feli-cia, la madre di Peppino Impa-stato ne “I Cento Passi” diMarco Tullio Giordana, inten-samente interpretata dall’attri-ce palermitana. Lucia Sardoha scelto Catania come cittàdove dare vita ad una intensaattività teatrale. Ed è qui cheha aperto la Scuola di recita-zione che qualche mese fa hafesteggiato il primo anno divita con lo spettacolo “La navedelle spose”, diretto insieme aMarcello Cappelli e con la col-laborazione di Elvira Fusto.Da ccosa nnasce llo sspettacolo?«Nasce soprattutto dall’im-provvisazione dei ragazzi. Lastoria parla di giovani ragazzesiciliane che, ai primi del No-vecento, emigravano verso gliStati Uniti d’America accettan-do di sposarsi per procura.Dentro c’è l’attualità del temadell’immigrazione, il sogno

ca un percorso naturale. Ilmio è un teatro che si basamolto sul corpo e poi da lì svi-luppa tutte le altre competen-ze».Cosa ssignifica ffare tteatro aa CCa-tania?«Significa lottare quotidiana-mente con una politica sordae poco aperta ai bisogni cultu-rali di questa città. Una politi-ca che investe poco sull’arte esulla cultura in generale. Si-gnifica anche avere a che farecon una burocrazia lenta cheintralcia il percorso artistico.Avverto una certa stanchezzain questa città, ma anche una

Riapre i battenti il Teatro delCanovaccio con un nuovo ricco cartello-ne all’insegna della continuità autoria-le. La stagione verrà inaugurata dal 19al 22 novembre con “Re Lear” di W.Shakespeare, un classico nelle manidella regia stravagante di Elio Gimbo econ la partecipazione straordinaria delmaestro Piero Sammataro. Si proseguirà nel2010 con la sperimentazione di “Filù - Designercoi versi” di e con Alvalenti dal 21 al 24 gen-naio, un cocktail di disegni realizzati a tempo dimusica su una lavagna gigante a rullo di carta.A febbraio è la volta di “Il conto delle lune” diM. Doria, regia di C. Mascolino che occuperà ilpalco di Via Gulli da giorno 18 fino al 21. A di-stanza di un mese, esattamente dal 18 al 21marzo, Piero Sammataro propone “Fimmini di

casa” liberamente trat-to da “8 donne e unmistero” di R. Tho-mas, uno spettacolo allimite del teatrale.Dall’8 all’11 aprile lacompagnia vi porterà arealizzare un viaggio

musicale e non nella Sicilia degli Schizzi d’Artecon l’opera “Cose di Sicilia” sceneggiato e di-retto da C. Caminiti. Infine chiuderà la stagioneil terzo e ultimo capitolo dedicato a Nino Marto-glio e curato da Eliana Esposito: dopo “I cunti”e “I cunfidenzi”, la trilogia si completerà con“Cuttigghi e cattigghi di Martoglio” per la regiadi Elio Gimbo dal 27 al 30 maggio. È già aperta la campagna abbonamenti (costototale degli spettacoli 60 euro), e rinnovata la

convenzione Ersu che comporta uno sconto del50% per gli studenti che ne abbiano fatto appo-sita richiesta presso gli uffici dell’Opera Univer-sitaria di Catania. Sia per i singoli spettacoli che per l’intero abbo-namento è consigliabile prenotare chiamando albotteghino di via Gulli 12, allo 095.530761 op-pure contattando Giuseppe Calaciura al numero3284254497 o Salvo Musumeci 3473124498(possibilmente in orari pomeridiani). Informa-zioni e prenotazioni si possono ottenere anchetramite web agli indirizzi www.teatrodelcano-vaccio.it e giuseppe@ teatrodelcanovaccio.it; eancora sulle pagine facebook dei soci fondatoridel Canovaccio: Giuseppe Calaciura, SalvatoreMusumeci; Tina e Pica.

Benedetta Motta

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LUCIA SARDO / L’attrice palermitana propone i suoi corsi di recitazione anche a Catania, attraverso un nuovo metodo didattico basato sul linguaggio del fisico «per comunicare anche l’incomunicabile»

cultura orientale. Ed è propriocon i maestri orientali che misono formata. Per questi, ilcorpo è fonte plurima di ener-gie. L’attore lavora con il cor-po, principale strumento cheha a disposizione. Corpo fisicoma anche energetico, che con-sente all’attore di esplorarsi afondo e di comunicare anchel’incomunicabile. Dal punto divista didattico, la scelta basila-re che ho adottato nella scuoladi recitazione è quella di noniniziare mai, così come fannole classiche scuole di teatro,con il corso di dizione, che ri-tengo una forzatura che bloc-

grande voglia di fare, soprat-tutto nei ragazzi. Ma la vogliadi continuare, per me, è piùforte e di certo non sarà unsistema politico viziato adostacolare il mio percorso. Iovado avanti con la mia attivi-tà, di attrice, di regista e dididatta nella gestione dellaScuola di recitazione che - citengo a precisarlo - si reggesolo sulle rette che regolar-mente pagano gli allievi. Ilteatro è una scuola di vita,una scuola che cura l’uomoattraverso un’analisi attenta euna profonda conoscenza disé». Ui

americano, la complessità e lesfumature che ci sono inognuno di noi. La conflittuali-tà con quello che siamo e chevorremmo essere. Ma, soprat-tutto, l’originalità di questolavoro sta nella presenza del-l’improvvisazione come baseper il tessuto scenografico edella sceneggiatura».Improvvisazione, mma nnon ssolo:l’attore hha bbisogno aanche ddiuna ccerta ppreparazione ttecni-ca eed aaccademica.«La mia formazione teatrale èstata sempre accompagnatada una predilezione verso la

«Insegno ai giovaniil teatro del corpo»

Da Shakespeare a Martoglio, la stagione del teatro del Canovaccio s’ispira alla tradizione

INFORMA 19 time out

americano”.“In questomondo libero”è il film in pro-gramma per il

31 gennaio: diretto daKen Loach e uscito nel2007, affronta i temi del-l’immigrazione e dello sfrutta-mento. A seguire il dibattitosu “Lo spazio della solidarietàtra economia sociale e libertàdel mercato”.

Il 21 febbraio la commedia diSergio Arau “Un giorno senzamessicani” (2004), seguitodall’incontro su “L’immigra-zione presa sul serio”.In programma il 7 marzo“Lord of war - Dove c’è un uo-mo c’è un arma”, pellicola del2005 diretta da Andrew Niccol- protagonista Nicolas Cage -che alterna con maestria mo-menti drammatici e ironici,scene d’amore e d’azione, ma

che è soprattutto un atto didenuncia nei confronti deiPaesi membri permanentidel consiglio di sicurezzadell’Onu. A seguire il dibat-tito su “La cooperazione pe-nale internazionale”.Ancora scenari internazio-

nali domenica 21marzo con la proie-zione di “Blood Dia-mond” (2006, diEdward Zwick) am-bientato nell’Africadelle guerre civili edel contrabbando didiamanti; a seguireil dibattito su “L’Eu-ropa e l’Africa”. Il 18 aprile “The

Millionaire” (2008), scalata almilione di un ragazzo innamo-rato nel melodramma bolly-woodiano di Danny Boyle. Se-guirà l’incon-tro su “Laglobalizzazio-ne tra con-traddizioni eopportunità:il caso india-no”.L’ultimo ap-puntamentodella rasse-gna, il 16 maggio, è con“Milk”, film del 2008 con cui ilregista Gus Van Sant dà voceal corpo giovane dell’Americaraccontando la storia di Har-vey Milk, il primo politicoamericano apertamente gay adessere eletto ad una caricapubblica. Seguirà il dibattitosu “Le forme della militanzapolitica nell’età dell'antipoliti-ca”. Per informazioni sulla rasse-gna: www.voxpopulict.tk. Ui

UNIVERSIT 20

Dieci appuntamenticinematografici,dieci proiezioni se-

guite da altrettanti dibat-titi e confronti con docen-ti dell’Ateneo e altre per-sonalità del mondo cultu-rale catanese. Prenderà il via domenica18 ottobre “Cinecultura”,la rassegna cinematografi-ca di cultura europea orga-nizzata da Movimento fede-ralista europeo, sindacatostudentesco Vox Populi eProgetto degli Universitari,in collaborazione con l’Ersue la Facoltà diScienze Politiche. Dieci incontri gra-tuiti e aperti a tut-ti colori che ama-no il cinema e ilconfronto, che siterranno sempredi domenica apartire dalle18.30 nella nuo-va struttura dellafacoltà di Scienze Poli-tiche di via Gravina,12 (presso piazza Lu-po, alle spalle dellaQuestura di Polizia divia Ventimiglia).Questo il programma:si comincia il 18 otto-bre con “L’appartamento spa-gnolo” (2002) di Cedric Kla-pisch. Film frizzante, unospaccato di realtà studentescache descrive l’affacciarsi dellasensazione di disadattamentotipica dell’età universitaria. Se-guirà il dibattito su “La di-mensione della cultura ai tem-pi dell’Erasmus”. Domenica 22 novembre sarà lavolta di “The day after tomor-row” (2004) di Roland Emme-rich, che coniuga spettacolari-tà visiva con una grande pro-fondità sociale e politico/am-bientalista. A seguire il dibatti-to su “L’Europa e la questioneambientale”.Terzo appuntamento il 6 di-cembre con “L’onda” (2008), diDennis Gansel: da una storiavera, un film pedagogico sul-l’ombra del totalitarismo nellasocietà contemporanea. Segui-

rà il dibattito “I ri-schi di totalitarismo

nel XXI secolo”.Il 10 gennaio sipotrà vedere “300”,film di Zack Snyderdel 2006 sulla batta-glia delle Termopoli,che darà lo spunto perparlare di “Pace per-petua tra processod’integrazione euro-pea e imperialismo

CINEFORUM / Dieci proiezioni seguite da altrettanti incontri su temi sociali, politici e culturali. Con “L’appartamento spagnolo” prende il via domenica 18 ottobre la rassegna ospitata nei nuovi locali della facoltà di Scienze Politiche

time out

Etnafest, alle Ciminiere la retrospettivadedicata a Giovanna Brogna Sonnino

Ultimi due appuntamenti in cartellone per lasezione Cinema di Etnafest, diretta da Seba-stiano Gesù. Venerdì 6 e sabato 7 novembre,dalle ore 19, alle Ciminiere, si terrà la retro-spettiva di film di Giovanna Brogna Sonnino(nella foto, un’immagine da “Strike a light”,del 2001). Cineasta e fotografa catanese, lau-reata in storia dell’arte, Giovanna Brogna Sonnino ha presentato le sueopere fotografiche in numerose mostre personali e collettive, ed è sta-ta regista anche di vari programmi televisivi della Rai. Il 6 novembresarà inaugurata anche una sua mostra fotografica, visitabile sino al 6dicembre alla Galleria d’arte moderna delle Ciminiere. Dal 12 al 15 novembre, dalle 18,30, si terrà infine la rassegna cine-matografica “L’Amore non è amato”, con 10 storie d’amour fou. A la-tere, sarà allestita la mostra di manifesti cinemematografici “Oh! Dol-ci baci, o languide carezze”, visitabile alle Ciminiere dal 12 novembreal 13 dicembre. Un convegno di studio dedicato a “La follia amorosatra cinema e psicanalisi” si terrà il 13 novembre, alle 16, al Coro dinotte del Monastero dei Benedettini.

Film&dibattiti con CineCultura

Inaugurazione nuova sede di Catania

in via G. Verdi 65Sabato 17 Ottobre

ore 21.00

L'Accademia Musica Moderna è un'associazione culturaleche ha l'obbiettivo di promuovere, diffondere e sviluppare laconoscenza e il perfezionamento della musica moderna in tuttii suoi generi (Pop, Rock, Jazz, Funky, ecc).Fra le prime scuole sorte in Italia, è ora una delle più apprez-zate a livello nazionale. Una realtà ormai consolidata da più divent'anni che affonda le sue radici dapprima nella passioneper la musica e poi su una consolidata esperienza in campodidattico e professionale. Questa è l'Accademia Musica Mo-derna.La lungimiranza e la tenacia del suo fondatore, Franco Rossi,hanno permesso, nel corso degli anni, l'accumularsi di unamole incredibile di esperienze didattiche: la creazione e il co-stante aggiornamento di programmi didattici all'avanguardia,innumerevoli seminari con artisti di fama internazionale, stageestivi e molto altro.Recentemente, poi, la nuova evoluzione dell'AMM nel progettoNational School (www.ammnationalschool.it).Esso prevede una didattica uniformata per ciascuna delle mol-te sedi nazionali in cui l'interscambio di conoscenze, abilità edesperienze costituisce il punto di forza di questa scuola. Lapossibilità di interagire con allievi e insegnanti provenienti datutta Italia e non solo rappresenta, in questo mondo globaliz-zato, una necessità imprescindibile.Se si volesse sintetizzare l'apparato didattico della scuola sipotrebbero delineare alcuni punti fondamentali:Programmi di studio uniformati a livello nazionale con esamia fine corso.Suddivisione del percorso didattico in 3 livelli (1° Corso - Ba-se, 2° Corso - Perfezionamento e 3° Corso - Diploma).Alla fine di ciascuno dei primi 2, previo superamento di unesame teorico-pratico, verrà rilasciato un attestato. Al terminedel terzo corso, invece, viene rilasciato il diploma.Per tutti coloro che desiderassero approfondire determinatiargomenti, al termine del Diploma, sono previsti Master spe-cialistici sia su vari stili che su molte tematiche di carattere di-dattico e artistico.Oltre a conoscenze di tipo teorico-pratico, viene rivolta grandeattenzione alla partecipazione dei seminari proposti. L'AMM,prima in Italia a proporre incontri didattici con artisti nazionalie non solo, riveste un ruolo fondamentale nella divulgazionedella cultura musicale, anche grazie ai seminari programmati.Essi vengono organizzati periodicamente e permettono all'al-lievo di confrontarsi con didatti di primo piano.Numerose le collaborazioni passate e quelle in programmacon case editrici per la stampa e la divulgazione di testi didat-tici, divenuti ormai classici dello studio per moltissimi studen-ti.Nel corso degli anni, si è inoltre consolidata la partnership tral'AMM e alcune realtà d'oltreoceano. Tra tutti si cita la colla-borazione con alcuni insegnanti del prestigioso Berklee Colle-ge of Music di Boston; i costanti scambi culturali di Skip Had-den e Sergio Bellotti hanno permesso infatti di creare un veroe proprio ponte didattico, in cui sarà possibile essere prepara-ti per affrontare un soggiorno negli USA, denominato "PonteUSA" avendo la possibilità di fare lezione e suonare nei localistorici di Boston con alcuni dei musicisti più rinomati del mo-mento.I servizi offerti sono quindi di assoluta qualità, toccando argo-menti molto spesso trascurati, ma che permetteranno agli al-lievi di sapersi muovere agilmente nel mondo della musica,diventando realmente "il manager di loro stessi".

L'AMM National School si prefigge infatti di dare tutti gli stru-menti culturali e pratici per potersi orientare in questo affasci-nante quanto difficile campo. Insomma, una possibilità in piùper tutti coloro che aspirano a fare della musica la propriaprofessione.L'aggiornamento didattico e artistico è uno degli obiettivi prin-cipali.

Le motivazioni sono molteplici:La musica è un linguaggio in continua evoluzione e l'unicomodo per poter rimanere al passo coi tempi è quello di attin-gere alle nuove leve. Esse permettono la necessaria evoluzio-ne artistica, riflessa in quella didattica. I programmi di studio,seppur mantenendo un'impronta ormai consolidata, vengonocostantemente aggiornati proprio per non perdere mai di vistail mutare della realtà. Ed è qui che entra in gioco il valore delprogetto National School. Esso, attraverso una didattica uni-formata e un costante interscambio culturale, permette, aquanti dimostrino il loro valore didattico e artistico, di poterfar parte di una fitta rete di allievi e insegnanti. Ecco quindiche la nuova generazione di insegnanti può trovare terrenofertile per lo sviluppo e la proposta di nuove idee.L'affermazione di molti musicisti che hanno frequentatol'AMM e che sono oggi professionisti (concertisti e/o didatti)di indiscussa qualità costituisce un esempio per tutti i giovaniche stanno studiando o che intendono iscriversi.La serietà e la professionalità di questa scuola hanno permes-so, nel corso degli anni, di instaurare rapporti molto stretticon le principali testate giornalistiche specializzate, promuo-vendo costantemente le proprie attività e gli insegnanti che nefanno parte.Uno staff preparato è il nucleo fondante della scuola. Esso èsempre a disposizione per qualsiasi chiarimento o proposta,lavorando continuamente per poter offrire sempre il migliorprodotto.Molte motivazioni fanno sì che l'Accademia Musica Modernasia oggi una delle scuole più apprezzate in cui tradizione emodernità si fondono in un connubio perfetto.Finalmente oggi, tale progetto didattico può sbarcare anchenella Sicilia orientale grazie alla partnership con l'associazione"Magazzini Sonori" (MAGS), di Catania in via g.verdi 65,che amesso i propri locali a disposizione dell'Accademia. Tutti gliallievi interessati ai corsi di musica moderna,potranno telefo-nare al numero 095/315348 (solo il martedì) dalle 11.00 alle17.00 oppure chiamare tutti i giorni il 329.4432420Attualmente l'Accademia Musica Moderna vanta ben 4 scuo-le solo sul territorio siciliano: Palermo in via Brasca, 4 con 10anni di attività è sede centrale per la Sicilia, la nuova sede diCatania in via G. Verdi 65, all'interno dell'Associazione Magaz-zini Sonori, Racalmuto (Ag) all'interno del Castello Chiara-montano e Sambuca di Sicilia in contrada Stazione. L'organodirettivo siciliano è composto dal Direttore generale Ignazio DiFresco, tra i più importanti batteristi-docenti a livello Naziona-le (www.ignaziodifresco.com), dalla coordinatrice generale perla Sicilia e addetta ufficio stampa Enza Savona e dal coordina-tore didattico Giovanni Lo Cicero. Le sedi nazionali che assie-me a quelle siciliane completano la rete di scuole sono: Mila-no, sede centrale per l'Italia, Torino, Monza, Modena, Pesaro,Piacenza, Padova, Brescia e Verona.

I nostri siti: www.ammsicilia.com - www.accademiamusicamo-derna.com - www.ammnationalschool.com (portale nazionale)

I CORSI

BATTERIA - BASSO ELETTRICO -CHITARRA ELETTRICA - CANTO -TASTIERA E PIANOFORTE

CORSO BASE

(DURATA 3 ANNI)Rivolto a chi non ha mai avutol'occasione di suonare unostrumento o per coloro che giàsuonano e intendono migliora-re le proprie capacità tecniche,musicali ed avere una solidaformazione di base. Al termineverrà rilasciato, previo supera-mento relativi esami, l'Attesta-to di fine corso.

PERFEZIONAMENTO

(DURATA 2 ANNI)Corso di approfondimento del-le tecniche e dei linguaggi mu-sicali, della ritmica e dell'ap-prendimento degli stili musica-li attraverso l'interpretazione ela creatività personale. Al ter-mine verrà rilasciato, previosuperamento relativi esami,l'Attestato di fine corso.

SPECIALIZZAZIONE - DIPLOMA

(DURATA 1 ANNO) Corso altamente professionalepreparatorio agli esami per ilconseguimento del diplomaAMM che da accesso al CorsoInsegnanti. Rivolto a chi pos-siede una buona preparazionetecnica e teorica o a chi ha unasoddisfacente preparazioneprofessionale. Alla fine delCorso, previo superamento re-lativi esami, verrà rilasciato ilDiploma AMM.

INSEGNANTI

Preparazione teorica e praticaalle nuove metodologie didat-tiche; aperto ai diplomatiAMM, ai diplomati provenien-ti da altre scuole e a coloro chegià insegnano sia privatamenteche in altre scuole. Alla fine delcorso, se giudicati idonei dallaCommissione AMM, verrà rila-sciato il Diploma del Corso In-segnanti.

Dove ppossiamo vvedere lle ttuefoto?«Su www.flickr.com/photos/li-diatropea/».Mostre?«Di recente una collettiva che èstata inaugurata il 24 luglio a

Le foto (i video e le instal-lazioni) di Lidia TTropeahanno poca aderenza

con la realtà, sono dei mecca-nismi spesso semplici, dei gio-chi di luce, delle riflessioni.Dei “prodotti” che racchiudonoun progetto, un’idea, una do-manda e pochissime risposte.Pellicola oo ddigitale? «Entrambi. Il digitale è piùpratico e meno costoso, ma mipiace utilizzare la pellicola perpoi sperimentare in cameraoscura, così come adoro e uti-lizzo la Polaroid».B/n oo ccolore?«Entrambi, diciamo che dipen-de dal tipo di lavoro. Ultima-mente sto utilizzando, adesempio, il colore per unamaggiore attinenza al reale».Che mmacchina uusi, oora?«Digitale Nikon D80, analogi-ca Nikon F100e Fujica AX3, ela Polaroid 600».Quale lla ttua pprima mmacchina? «La Polaroid. Mi è stata rega-lata per la mia Comunione».Quando hhai iiniziato aa ffare ffotoin mmaniera ccontinuativa?«L’anno scorso, quando mi so-no iscritta al biennio speciali-stico di fotografia all’Aba diCatania».Che sstudi hhai ffatto?«Scenografia, prima all’Acca-demia di Catania, poi un corsodi un anno come operatore del-la comunicazione audio-visivaall’istituto Fellini di Torino, edora sto per prendere la specia-lizzazione in Fotografia».Hai ddei pprogettiin ccorso?«Sì, certo. Peradesso sto lavo-rando a delle in-stallazioni foto-grafiche in cuiutilizzo dei modulicon stampa in tra-sparenza: cerco dicatturare i “variio” di ogni singoloindividuo».

BLOW-UPNuova generazione di fotografi siciliani di Rocco Rossitto

Vigonza, in provincia di Pado-va, per il progetto MetaCu-bo09; e poi una sorta di scam-bio tra Gate21, a Catania, eZelle Arte Contemporanea, aPalermo. Il progetto si chiama“Dry as Dust” e prevede unamostra, al Gate 21 di alcuniartisti che lavorano a Palermo,ed una da Zelle di alcuni arti-sti catanesi, tra cui io».Un ffotografo vvivo ee uuno mmortoche tti ppiace?«Giacomelli tra i morti, NicolaVinci e Janieta Eyre tra i vivi».Se ddico BBlow-uup, ttu rrispondi...«Che l’immagine fotografica(così come quella video o cine-matografica) ha la potenza dioggettivare e rendere reale ciòche nel migliore dei casi è solouna soggettiva piccola porzio-ne della realtà». Ui

La ricerca dell’IoLIDIA TROPEA /

Foto, video, installazioni.

Scenografa oltre che

fotografa, le sue opere

racchiudono un’idea.

«Con i miei scatti cerco di

catturare i vari lati di ogni

singolo individuo»

UNIVERSIT 22time out

“Who are you#2”di Lidia Tropea

24

reclamizza di una macchinaspaziosa abbastanza per conte-nere le famiglie “nuove”, allar-gate. O ancora quello spot conil trans in fila in discoteca cheviene riconosciuto dal figlio.Dopo un primo momento dismarrimento, il ragazzo chie-de al padre di farlo mettere inlista… In Italia c’è ipocrisia, ilGoverno vara una legge con-tro la prostituzione e poi sap-piamo bene i movimenti che ilPremier fa con le escort. Sipredica bene e si razzola male,insomma».Il disco si chiude con Il Milio-ne. Una canzone sul viaggio.In questo periodo hai viaggia-to tanto tra Londra, Milano ela Sicilia…

di Riccardo Marra

Mario Venuti ha unamissione: combattereil cattivo gusto con la

buona musica, con le canzonifatte per bene, con certa deli-catezza artistica. È questo ilsenso del suo vestito da bandi-to nella copertina di Recidivo,nuovo disco nei negozi a parti-re dal 9 ottobre. Coltello tra identi, Mario, combatte per ilgiusto accordo, per la parolaazzeccata, per l’intonazioneadatta. Un artista che è pop al100%, ma che dal suo popolodi ascoltatori vuole un’atten-zione vera, non l’ascolto dis-tratto di chi scarica dal web.C’è tutto Mario in “Recidivo”:

tende al becero, alla semplifi-cazione, io invece voglio op-pormi».Nella title-track canti di “unamore non benedetto dallapubblica morale”. Quanto èancora lungo il percorso dell’I-talia in questo senso?«L’Italia è un paese malato diipocrisia che, a differenza diquegli Stati europei che si so-no scrollati di dosso i vecchitabù sessuali, ha difficoltà afarlo a causa di una classe po-litica e un clero che remanocontro. Però la realtà raccontatutt’altro. Anche la pubblicitàsembra essere più avanti dellapolitica. Ultimamente, adesempio, è stata criticata lapubblicità della Renault che

MarioVenuti

INTERVISTA / È appena uscito Recidivo, il nuovo disco del cantautore siciliano.

«In questi tempi di imbarbarimento, in cui tutto tende alla semplificazione - spiega - resto

ostinatamente legato ai miei ideali, alla raffinatezza armonica e alla ricerca della parola»

l’amore, la famiglia, la prote-sta, il viaggio. Venuti lo rac-conta a Universitinforma.Mario, parliamo di Recidivo edi questo titolo. In cosa lo seinella tua vita artistica? «Il titolo ha una valenza ironi-ca. In tempi di imbarbarimen-to, mi sento di perseguire osti-natamente i miei ideali di bel-lezza e mi sento un po’ un fuo-rilegge ai margini del mondo.Nella foto di copertina, infatti,mi sono fatto immortalare co-me una specie di incrocio traun bandito siciliano e JesseJames. Recidivo perché nonvoglio seguire i dettami deitempi, ma rimanere legato al-la raffinatezza armonica, allaricercatezza della parola. Tutto

time out

«Come un fuorilegge a difesa della bellezza»

INFORMA 25«Il viaggio allarga lamente. È un elementoimportante del mio ba-gaglio culturale. Infattinella mia musica hosempre voluto inserirearomi, sapori e speziedi altre parti del mon-do».C’è anche un pezzo chededichi a tuo padre chenon c’è più, “La virtùdei limoni”. È stato te-rapeutico scriverlo?«Il mio psicanalista inquesto caso è stato Ka-ballà (alias Giuseppe Rinaldi,ndr), che ha scritto con memolti testi del disco, e che as-sorbe i miei stati d’animo, lemie sensazioni. Noi lavoriamoseduti al tavolo col taccuino elì ho tirato fuori tutti i rac-conti del mio passato propriocome fosse una seduta psica-nalitica. Il rito di iniziazionedella rasatura, ad esempio,che è un po’ la metafora delprendere la vita per il versogiusto senza farsi del male.Oppure i limoni a cui era le-gato mio padre, ingegnere madalle origini contadine. Il li-mone era visto come un frut-to che si prestava a mille usi:era un disinfettante, un disse-tante, un digestivo. E poi sì, èanche metafora della figurapaterna, aspra ma vitamini-ca».Duetti con Carmen Consoli in“La vita come viene” e conBattiato in “Spleen #132”. Voi

tre negli anni ‘90 sie-te stati quanto di me-glio espresso dallamusica pop e rock si-ciliana. Cosa succedeoggi? «Ogni tanto qualcosadi interessante si sente, peròil terreno di cultura oggi è unaltro. Negli anni ‘90 c’era lasperanza, ci abbiamo credutoper davvero che le cose potes-sero cambiare. Questo ci hadato una spinta davvero irri-petibile. Poi è cambiato tutto,è tornata la disillusione, i so-liti meccanismi paramafiosi,la grettezza, l’ignoranza. Percui il terreno adesso è diver-so, si è sempre sulla difensi-va, si contengono le perdite,si arginano le falle…».Quel “pensiero nero” di cuiparli in “Una pallottola e unfiore”?«Sì, ma non è del tutto pessi-mismo il mio, ci sono luci e

A sinistra, Mario Venuti con Carmen Consoli. Sotto, la copertina di “Recidivo”

ombre nella vita. Cercodi non essere ipocrita eaderente alla realtà. In“Spleen #132” rinasco

dopo un perio-do buio che hoattraversato loscorso inver-no. Si intrave-de sempre laluce nei mieipezzi».Incidi perUniversalche, cometutte le ma-jor, è in cri-

si. Gli artisti si stanno ponen-do il problema del cambia-mento di abitudini nell’ascoltodella musica? «Sì, certo, non abbiamo gli oc-chi foderati di prosciutto, cene rendiamo perfettamenteconto. Però non è la musicaad essere in crisi, eventual-mente il suo supporto. Io poisono abbastanza critico sulconsumo che si fa oggi, mipare ci sia una bulimia nell’a-scolto. Quando il rubinetto èaperto e la gente scarica atutto spiano, non si ha real-mente il tempo di capire checosa si è scaricato. Ecco, que-sto mi preoccupa di più: nonle perdite economiche che de-rivano dal download illegale,

ma l’uso superficiale dellamusica. Purtroppo le cose chenon hanno un costo non han-no neanche un valore affetti-vo. Una volta gli album liascoltavamo più volte cono-scendo sfumature, note, testi.Io oggi faccio i dischi perchévengano ascoltati a diversi li-velli di lettura e che si presti-no a ripetuti ascolti. Ma lagente lo fa?».La tragedia di Messina fa ri-flettere sullo stato di degradodella Sicilia. Si sono riaperteanche le polemiche sulla co-struzione del Ponte…«Le mie origini sono messine-si, mio padre era originario diS. Stefano Medio che è una lo-calità di quelle parti. “Noi sia-mo gente di fiumara” cantavaMino Reitano. E mio padreraccontava che era bambinoquando la fiumara si ingros-sava e l’acqua allagava la casache abbiamo lì. L’immaginesimbolica era quella dei dischiche galleggiavano nel fango.Il problema è la conformazio-ne geologica della provinciamessinese, che è una linguadi terra stretta tra il mare e imonti peloritani. I paesi si so-no popolati sempre di più e,per mancanza di spazio, s’ècostruito, s’è disboscato. Michiedi del Ponte? Della suautilità ho tanti dubbi. Ma nonbasta». Ui

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«Un giorno un ragazzomi chiese cosa fosseil punk, allora io

diedi un calcio ad un bidone edissi: questo è punk. Lui fece lastessa cosa e chiese: questo èpunk? Ed io risposi: no, questoè solo imitazione».Un koan zen redatto da JohnnyRotten (o chissà da chi, in fondonel mondo del citazionismo si ri-vela talvolta irrilevante chi hadetto cosa, le frasi si inseguono,con la stupidità a prenderle acalci da dietro) che spiega benechi e cosa siano Uochi TToki. Indue, Napo ee RRico: il primo usa ilmicrofono e si occupa dei testi,al secondo spetta la musica. Afarla spicciola, si autodefinisco-no una band che fa “rap cinico etagliente su basi elettronichegrezze e d'impatto”.Significa che i testi sono quantodi più distante dai luoghi comu-ni dell’hip hop: per il raggio d’a-zione che investono e per lo stilecon cui sono redatti. Accanto, osopra o sotto, beat compatti erumorosi, pieni di insidie, di

fritture e fratture, eppure conun fascino perverso e tutto loroche li rende distanti da qualun-que cosa abbiate ascoltato sinoad allora.In ogni caso, la caratteristicaprecipua della loro musica stanel non cconcedere aalcuna llusin-ga aall’ascoltatore:non ci si nascondedietro la comoditàdel già sentito, delritornello la cui me-lodia ti si uncina al-l’orecchio e ti si bloc-ca in testa; tantome-no vi sono facili pa-role da incasellare amemoria a colpi di,più o meno banali, rime baciate.Quanto ai testi, per dirne una, ècome se il flusso di coscienza diJoyce (lo stile con cui vengonodeclamati è sostanzialmente diquesto tipo, non sempre maspesso) incontrasse il cinismo eil male, anche autolesionista seè il caso, di Houellebecq. Masappiamo bene che loro, a ragio-ne, riderebbero di una definizio-ne come questa.

«La forma rap - dice Napo - èquella che più si avvicina al no-stro modo di esprimerci, anchese le basi sono di elettronicasporchissima, che è il tipo dielettronica che piace a me, e peresprimere certi concetti unacanzone dalla struttura pop con

un ritornello ripetutoquattro volte direbbe uncentesimo di quello cheviene detto in un nostrobrano».Suoneranno per la pri-ma volta a Catania, e indata unica per la Sicilia,sabato 77 nnovembre, ddaZo Centro Culture Con-temporanee, per Home-

made WWinter SSession (che prose-guirà sabato 28 novembre con ilconcerto di Co’ Sang), rassegnadi musiche e culture indipen-dente ideata e realizzata da SodaElettrica.Con loro il rock’n’roll ignorantee senza vie d’uscita dei Dog aDog e, a seguire, HomemadeCrew dj set (Sonny Denja e Ric-kie Snice). Ui

Sperimentazionee flussi di musica

Scuola Furanoospiti ai Mercati

Venerdi 23 ottobre, ai Mer-cati Generali di Catania, ap-puntamento con “Oh, MioDisco!”, la nuova one nightfirmata Soda Elettrica. Ospitidella serata, per la primavolta ai Mercati Generali ein data unica per la Sicilia,quelli che sono stati definitii Daft Punk italiani: ScuolaFurano. Duo friulano, vero eproprio marchio di fabbricadi un suono italiano, elettro-nico e dance quanto pop, ingrado di accontentare i pala-ti più fini così come di an-dare in heavy rotation suMtv. Ad accompagnarli isuoni electro con svisatefidget di Sonny Denja e ibreaks della drum’n’bass diStonic. Vj Kar ai visuals.

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Passeggiando tra i pianetiDomenica 11 otto-

bre il viale Kennedy di Cataniasi trasformerà in un sistema so-

lare in minia-tura per ospi-tare la manife-stazione spor-tivo-culturale“Solar SystemTour”. Si ini-zia alle 9,30con “Marcia-mo”, gara po-

distica competitiva (riservata adatleti iscritti alla Fidal), e con lacamminata non competitiva(aperta a tutti) che si svolgeran-no sul viale Kennedy. Alle 10,30avrà inizio il Solar System Tour,una gara di cultura astronomicache vedrà coinvolti gli studentidelle scuole di divisi per ordinee grado. Infine alle 11,30 pren-derà il via la Passeggiata astro-nomica lungo il viale Kennedy(aperta a tutti), il cui percorsoverrà chiuso alle 14. Parte delricavato della manifestazione sa-rà devoluto alla Lilt (Lega italia-na per la lotta contro i tumori).

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UNIVERSIT 26time out

BAND / Punk, hip hop, rap ed elettronica sporca. All’Homemade Session le sonorità graffianti degli Uoki Toki che non lasciano spazio alle imitazioni

Partirà il 16 ottobre daAcireale (Catania) il Ze-ronoveTour di Renato

Zero, la nuova tournée dell’ar-tista romano che sarà impe-gnato per tutto il prossimo in-verno a presentare dal vivo lasua ultima fatica in studio daltitolo “Presente”. L’aperturadel tour ha già registrato iltutto esaurito, nonostante ladoppia data, sempre al Pala-sport, il 17 ottobre (unici dueconcerti siciliani). Renato Ze-ro ha deciso di pubblicare ilnuovo album “Presente” attra-verso la sua etichetta indipen-dente “Tattica”. Si tratta di uncd con 17 canzoni inedite, ar-rangiato da Danilo Madonia,

Chris Porter e Maurizio Para-fioriti. Il nuovo cd di RenatoZero vanta inoltre collabora-zioni importanti con i compo-sitori Gianluca Podio e Mauri-zio Fabrizio, il batterista LeleMelotti, i bassisti Paolo Costae Mickey Feat, il chitarristaPhil Palmer, il trombettistaFabrizio Bosso, il sassofonistaStefano Di Battista, il percus-

sionista Rosario Jermano eDanilo Madonia per piano etastiere. Per alcuni testi dellecanzoni hanno collaborato conRenato Zero anche VincenzoIncenzo e Mariella Nava. L’al-bum vanta anche la partecipa-zione dell’Orchestra Sinfoniet-ta di Roma diretta dal Mae-stro Renato Serio, e di MarioBiondi. Sei le date che si ter-

ranno al Palalottomatica diRoma, dove le prime cinque -13, 14, 16, 17 novembre e 21dicembre - sono già sold out.Lo “ZeronoveTour” toccheràpoi le città di Caserta, Anco-na, Genova, Torino, Firenze eMilano. Renato Zero chiuderàil tour il 22 dicembre con unasesta data a Roma, sempre alPalalottomatica. Ui

Mags, nuovicorsi musicali

L’associazione “Magazzini So-nori” (Mags), centro polifun-zionale culturale-musicale diCatania annuncia la partners-hip con “Art of Music” Accade-mia Musica Moderna Sicilia(Amm), leader a livello nazio-nale nell’organizzazione di cor-si musicali professionali. L’Ac-cademia Musica Moderna, adimostrazione del costante svi-luppo negli anni, inaugura, in-fatti, un nuovo centro didatticopresso i locali di via Verdi n.65di Catania - sede dei MagazziniSonori - che si aggiunge aquelle di Milano, Palermo, To-rino, Modena, Pesaro, Piacen-za, Padova, Verona. L’associa-zione Magazzini Sonori, oltre adotare l’Accademia di una lo-cation completamente attrezza-ta, fornirà anche supporto tec-nico e risorse umane qualifica-te. Il rapporto di partnershiptra Amm e Mags nasce con ilpreciso intento di incrementaree diffondere sempre di più lacultura della musica e con lasperanza che il connubio di-venti punto di riferimento nelterritorio siciliano.Grazie alla collaborazione tra idue Enti di promozione cultura-le, si costituisce di fatto a Ca-tania un incubatore musicalenel quale la didattica profes-sionale, le sale prova, lo stu-dio recording, la produzione el’organizzazione di eventi si-nergicamente si completeran-no.

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INFORMA 27 time out

Il Presente diRenato

CONCERTI / Il 16 ottobre partirà da Acireale lo “ZeronoveTour”, con cui l’artista romano presenta la sua ultima fatica discografica

L’elisir d’amoredi scenaal “Bellini”

La musica di Gaetano Do-nizetti protagonista a no-vembre al Teatro MassimoBellini: a partire da marte-dì 3 l’appuntamento è conL’Elisir d’amore (repliche5, 6, 8, 10, 11 e 14) operain due atti musicata dalcompositore bergamascosui versi scorrevoli ed ele-ganti del librettista FeliceRomani. L’opera andò inscena per la prima volta il12 maggio del 1832 alTeatro della Cannobianadi Milano e fin dal suo ap-parire ebbe un grandesuccesso con trentaduerepliche consecutive. Inquesto nuovo allestimentodel Teatro Massimo Belli-ni, L’Elisir d’amore è di-retto da Roberto Rizzi Bri-gnoli (regia di GiovanniAnfuso, maestro del coroTiziana Carlini). SerenaGamberoni sarà Adina,Francesco Meli e PaoloFanale daranno la voce aNemorino. Per informazio-ni: www.teatromassimo-bellini.it.

Con il part-time negli ufficiMARRANZANO WORLD FESTIVAL / La zampogna e le sue “sorelle” di tutto il mondo protagonisti della terza edizione. Dal 31 ottobre all’8 novembre concerti, tavole rotonde, laboratori e mostre

Vladiswar Nadishana (Siberia), Fabio Tricomi (Sicilia). Sabato7, al Coro di Notte dei Benedet-tini, il concerto di musiche perzampogna e clarinetti (con En-semble Calamus, Carmelo Del-l'Acqua, Franco Barbanera,Tommaso Sollazzo e GiancarloParisi) chiuderà la tavola roton-da su “La zampogna in Sicilia egli aerofoni a bordone nel mon-do” (a partire dalle ore 10); inserata, al chiostro della Cgil, illive “Sicilia incontra il mondo”(ore 21.30), con Sostene Puglisi(ciaramedda a paru, Peloritani,Sicilia), Djalu Gurruwiwi (did-jeridoo, Australia), Andrea Pi-su (launeddas, Sardegna), Vla-

disvar Nadishana (fujara, Sibe-ria), Giancarlo Parisi (zampo-gna a paru cromatica, Messi-na), Tommaso Sollazzo (zampo-gna a chiave, Campania), FabioTricomi (marranzano e tambu-rello, Catania). Domenica 8 lagiornata conclusiva al ChiostroSan Giuliano; dalle 10 alle 24Raduno della Zampogna e festafinale, con mercatino deglistrumenti musicali, laboratoridi costruzione, laboratori musi-cali, Laboratori di danza popo-lare, raduno degli zampognari,“festa a ballu”.Per il programma completo:www.marranzanoworldfesti-val.it. Ui

Celebrare in maniera conviviale glieventi importanti della vita, compleanni, lau-ree, matrimoni, è una tradizione millenaria perla nostra cultura. Ma i tempi cambiano, lamentalità, i costumi sociali, i gusti e le esigen-ze delle persone si modificano in maniera so-stanziale con il passare degli anni. Se pensate ad un ricevimento nuziale dell’iniziodel secolo scorso, immaginate amici e parentiriuniti nel cortile di casa, sotto il pergolato, ta-voli in legno e sedie impagliate, vassoi di bi-scotti caserecci, boccali di vino zibibbo, suona-tori di fisarmonica e friscaletto, e invitati checiarlano, parlano, brindano. I più anziani sedutiai margini del cortile si godono la vista dei piùgiovani che danzano, ridono, si divertono. Poi èvenuto il boom economico e man mano che il

ceto medio si ingrandiva, diventava di moda,anche se molto più oneroso, invitare gli ospitial ristorante, dare sfoggio di opulenza, ordinan-do banchetti luculliani, con un infinità di porta-te. Questo modello di ricevimento elegante eformale ma poco divertente, è ancora in uso ainostri giorni, anzi rimane ancora il format tradi-zionale che viene organizzato per le celebrazio-ni. Solo che la società è cambiata, pochi trova-no piacevole indossare l’abito della festa perstarsene seduti quattro ore a consumare unestenuante banchetto. Oggi, il cuore della festadeve essere lo stare insieme e il divertirsi, edil banchetto deve rubare meno tempo possibile.Sulla scorta di queste riflessioni IsiviIlage hainventato Isiparty: un format di ricevimento chemette al centro la voglia di stare insieme agli

amici e celebrare divertendosi. Nella filosofiadell’Isiparty, il consumare le preparazioni gu-stose e stuzzicanti che vengono offerte agliospiti, è contemporaneo al resto delle attivitàdi spettacolo ed animazione che vengono orga-nizzate all’interno della festa. Un ricco ban-chetto finger food è infatti allestito all’iniziodella serata e resta a disposizione degli ospitiper tutta la durata della festa. Gli ospiti fruisco-no di una sala in esclusiva, hanno la possibilitàdi sedersi quando lo desiderano, di ballare, difare salotto, e di mangiare e bere quando nehanno voglia scegliendo tra decine di prepara-zioni da cucina e da forno, e senza bisogno disedersi a tavola per farlo. Questa è la festaadatta allo spirito moderno! Questo è Isiparty!Infoline 095.7412063.

✎ Isiparty, un modo di fare festa che mette al centro la voglia di stare insieme divertendosi

Un’edizione nel segno de-la zampogna. O meglio“delle” zampogne e delle

sue sorelle: dalla siciliana “cia-ramedda” agli altri aerofoni po-licalami o a bordone in giroche si trovano in giro per ilmondo. Questo il fil rouge delprossimo Marranzano WorldFestival, che dal 31 ottobreall’8 novembre si svolgerà invari luoghi del centro storico:il Castello Ursino, l’ex monaste-ro dei Benedettini, la Sala Lo-max e il cortile della Cgil in viaCrociferi. Il festival si aprirà il31 ottobre al Castello Ursino al-le 16,30 con la presentazionedel libro “La zampogna a chia-ve in Sicilia”, del musicologoSergio Bonanzinga, con la par-tecipazione dei cantori e suona-tori di zampogna a chiave diMonreale. A seguire, l’inaugu-razione di una mostra di stru-menti musicali. Ma il festivalentrerà nel vivo dal 5 novem-bre a partire dall’opening, an-cora al Castello Ursino, conaperitivo e concerto inaugurale(ore 19). Fitto il calendario di incontri,laboratori, feste e live nei gior-ni a seguire. Tra i concerti, il 6novembre alla Sala Lomax (ore21.30) “Marranzanite” conGiorgio Maltese (Sicilia), LucyWright (Inghilterra/Irlanda),Leo Tadagawa (Giappone), Puc-cio Castrogiovanni (Sicilia),

UNIVERSIT 28time out

Tutti i suoni dellaciaramedda

UNIVERSIT 30

IDid mescolano il punk al-l’elettronica, il rock alladance. Sono di Torino, gio-

vani ma con un carattere(musicale!) già ben definito.Andrea Tirone, il chitarrista,risponde alle nostre domandeper Italica! spiegandoci subitol’origine del nome della band.«Did è una parola che nonevoca nessun immagine o si-gnificato a chi la legge o lasente per la prima volta. Diper se non vuol dire nulla (oquasi). Credo che inconsape-volmente sia per questo chel’abbiamo scelta».In quanti siete?«Siamo 4, suoniamo princi-palmente basso, batteria, chi-tarra, synth, campionatori, ciscambiamo spesso di ruolo». Età media?«Siamo nati tutti e quattronel 1985».Da quanto suonate insieme?«Suoniamo insieme da moltotempo, abbiamo praticamenteimparato a suonare il nostrostrumento suonando insie-me».

Quanti dischi all’attivo.«Il primo disco dei Did èuscito il 9 ottobre diquest’anno».Quanta gente al primoconcerto e dove.«Il nostro primo con-certo come Did è statoanche il nostro primoconcerto in assoluto.Eravamo nella cantinadel batterista, con 3 o4 amici come pubblico.Prima di iniziare cisentivamo tesissimi». Nascono prima i testi o la mu-sica?«Le canzoni nascono di getto,improvvisando. Tutti parteci-piamo in uguale misura. I te-sti li abbozza Giudo (il cantan-te), improvvisando anchequelli sul momento. Poi li cor-regge mano mano che il pez-zo prende forma».Campate di musica o fate al-tro nella vita, e cosa.«È una domanda scontata peruna band che non ha ancoravisto uscire il suo primo di-sco. Io (chitarra), Andrea (bat-teria) e Giancarlo (basso) sia-mo ancora più o meno invi-

ITALICAIl nostro made in Italy musicale alza la testa! di Rocco Rossitto

time out

schiati con l’università men-tre Guido (voce) lavora comedj e promoter. Si può dire checampi di musica».Il disco che vi sarebbe piaciu-to fare.«Beh, ce ne sarebbero vera-mente tanti, se dovvessi sce-gliere forse direi “FakeFrench” degli El Guapo».Cosa ascoltate in questo perio-do, fateci qualche nome.«I nostri ascolti sono moltovariegati, in questo periodo igruppi che ci interessanomaggiormente sono Health,Gang gang dance, Guck but-

tons, Delta 5,Wavves... Questa èuna lista che po-trebbe mettercid’accordo, maognuno avrebbe al-tro da aggiunge-re». I-pod o stereo.«Sicuramente i-pod».Il genere che pro-prio non riuscite adascoltare.Il metal credo. An-che se qualcosa si

può salvare».Un libro che avete letto di re-cente.«Ovviamente non leggiamogli stessi libri. Gli autori chemi sono piaciuti ultimamentesono Moravia, Delillo, Houel-lebeqc, Fante». Una mostra d’arte che avetevisto di recente.«Jeff Koons: Popeye Series(Serpentine gallery-londra),stupenda».Quante ore passate davanti alpc al giorno.«Credo 3 o 4, forse di più».Il posto più lontano dove ave-

te suonato rispetto a casa vo-stra.«Al White heat di Londra,viaggio lunghissimo, siamoandati su in furgone».Un posto dove non avete suo-nato in Italia e vorreste inve-ce.«Non abbiamo ancora suonatoa Bologna, speriamo per que-st’inverno al Covo».Una canzone delle vostre checonsigliate a chi non vi hamai ascoltato.«I pezzi che più ci rappresen-tano credo siano Hello Hello,Another Pusher Blues e Timefor shopping».Vino o birra.«Birra».Che giornali leggete.«Blow-up, Rumore, l’Interna-zionale, anche se sono piùdelle riviste che dei giornali». Un programma in tv.«Non guardiamo la tv».Una canzone per il mattino,una per il giorno e una per lanotte.«Dunque al mattino Ether,Gang of four, di giorno Ruti-na dei Pan Sonic, di notte Ze-ro leg, Liquid Liquid».

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Sarà una veste ineditaquella in cui la statuariacantante inglese Skin si

presenterà a Catania: la sta-tuaria cantante inglese sarà, il16 ottobre, ai Mercati Generaliper una serata che è una pri-ma assoluta per la Sicilia. Nonaspettatevi, però, di ascoltarela sua voce tonante. La pante-ra nera ruggirà, ma ai piatti,per un djset in piena regola. Nata a Brixton, Skin - nomed’arte di Deborah Anne Dyer -non ha mai avuto paura deicambiamenti, a cominciaredalla sua carriera musicale.Verso il1990,quando icantantineri sidedicava-no princi-palmenteall’inter-pretazionedi braniprettamen-

te soul o dance, Skin si getta acapofitto nel mondo del rock.Nera, omosessuale, laica e an-tinazista, la cantante diventanel ‘94 la leader degli SkunkAnansie, una delle principaliband britanniche rock deglianni ‘90 che venderà circaquattro milioni di dischi intutta l’Europa. Dal suo esordionel 1995 grazie a brani comeLittle Baby Swastikka e Sel-ling Jesus, la band incanta ilpubblico di mezzo mondo. For-te di un particolare soundmolto beats-funky accompa-gnato da una considerevoledose di chitarre e dalla subli-me voce di Skin, il gruppopubblica tre album: ParanoidAnd Sunburnt (1995) Stoosh(1996), e Post-Orgasmic Chillnel 1999, anno in cui la bandcompare in testa alla lista deipartecipanti al festival di Gla-stonbury. Singoli come Char-

lie Big Potato, Hedonism (JustBecause You Feel Good) eWeak As I Am diventano cosìdegli inni live d’Oltremanica.Purtroppo come una meteoragli Skunk Anansie si disgre-gano nel 2001 e Skin decidedi intraprendere la carriera dasolista. Pubblica l’albumFleshwounds (2003). Tre annidopo, esce il suo secondo lavo-ro, Fake Chemical State. Skinha collaborato, fra gli altri,con i Marlene Kuntz duettan-do La canzone che scrivo (perte) con Cristiano Godano epoi con Maxim Reality deiProdigy nel singolo CarmenQueasy. Ma alla fine del 2008gli Skunk Anansie circolaaria di reunion. Mark Ri-chardson conferma la notiziain una intervista per il Drum-mer Magazine, riferendo cheil gruppo ha intenzione di rea-lizzare un Best of con nuovo

UNIVERSIT 32time outLa pantera neradiventa dj

Gioca aCos’hai in testa? con Ustation Tour

Ci sarà anche la “carovana” del-l’Ustation Tour alla serata dei Mer-cati Generali chevede Skin alla con-sole del dj. Un cor-ner dedicato a Usta-tion.it - il medianetwork universita-rio che produce latrasmisisone Uni-versication in ondasu La7 la domenica notte - propor-rà un “gioco” elettronico interatti-vo: “Cos’hai in testa?”, una sortadi indagine sociologica per “testa-re” idee, sogni, ambizioni, obietti-vi della generazione dei 20-30enni.

✎uno dei tre inediti del disco inuscita in autunno - Tear thePlace Up. Un ritorno con chi-tarre potenti che suona, comedice Skin, come “una dichiara-zione di intenti: siamo tornatie vogliamo far sentire tutta lanostra carica rock. Amiamoquesta canzone e non vediamol'ora di poterla suonare dal vi-vo!». Detto fatto. Il GreatestHits Tour è appena partito dalBelgio. Gli Skunk saranno inItalia il 15 novembre all’Alca-traz di Milano e il 16 novem-bre al Sashall di Firenze. Nel frattempo, la pantera neradel rock si diletta a mettere idischi, ed è proprio in questaveste che si esibirà per la pri-ma volta come dj in Sicilia aiMercati Generali (www.mercati-generali.org, biglietti in pre-vendita a prezzo ridotto pres-so il circuito Boxoffice, tel.095.7225340). Ui

DJ SET / Il 16 ottobre ai Mercati Generali una prima assoluta per la Sicilia: ai piatti la statuaria cantante inglese Skin, la leader degli Skunk Anansie, freschi di reunion per portare in giro il Greatest Hits Tour

materiale. Ace, inoltre, pub-blica una nuova pagina uffi-ciale per la band su MySpace.E quest’estate esce il singolo -

INFORMA 33AUDIO/VIDEO LIVE SET / Il 23 ottobre da Zo arriva per la prima volta in Sicilia lo storico dj che ha fatto da tramite tra la sottocultura reggae e quella punk, figura chiave della scena musicale londinese degli anni ‘70

time out

stema non passava mai la mu-sica reggae sulle radio, mai.Invece quando il punk ha pre-so piede sono nate etichette co-me la Island ed in parte anchela Virgin, che diedero spazioal reggae - dice Don Letts -.Quello che ho sempre volutofare è incrociare e provare acapire le diverse culture, ave-re scambi che mi aiutasseroad avere nuove idee». «Quando sono cresciuto io lamusica mi ha influenzatoculturalmente, nel modo dipensare, e mi ha aiutato adessere chi sono adesso. Oggipurtroppo - continua il dj -

la musica è un prodotto comealtri, la compri come comprareun paio di scarpe. Ma questoavviene in Occidente. In altreparti del mondo noti che ci so-no giovani che capiscono che lamusica può aiutare molto a co-municare idee, creare dibattitoed a mettere in contatto le per-sone».Nella serata da Zo (inizio ore23.30) anche The Boilers, Cic-cio Giunta&Tony Cortese, Lafamiglia Sound (ingresso 7 eu-ro). Ui

merosi film. Dopo lo sciogli-mento dei Clash si unì aMick Jones nel progetto BigAudio Dynamite per alcunianni; attualmente è impegna-to nel The Dub Cartel soundsystem e conduce un pro-gramma radiofonico sull’e-mittente radio BBC. «Quelloche il reggae ha preso dalpunk fu l’esposizione sui me-dia. Fu una cosa positiva,perché in quel periodo il si-

su tutti i Clash che addirittu-ra lo immortaleranno nella co-pertina del loro album “BlackMarket Clash”. Letts diventerà il dj del mitico“Roxy”, il più esplosivo clubpunk di Londra, dove giovanibianchi e neri si mischiavano edove si esibivano Clash, Pistols,Siouxie. Armato di telecamera,Letts firmò più di 400 videomusicali (Clash, Elvis Costello,Bob Marley, Pretenders) e nu-

Per la prima volta inSicilia, il 23 ottobreda Zo, sbarca Don

Letts, il grande mattatoredella rivolta londinese diBrixton. “Dread meetsPunk”, questo il titolo dellaserata, sarà un audio/videolive set che ha per protago-nista un personaggio cen-trale nella storia della musi-ca degli anni ‘70, colui cheha fatto da tramite fra la sot-tocultura reggae e quellapunk. Artista eclettico e poliedrico,nella sua carriera ha spaziatotra musica, cinema, djing, let-teratura e moda. Nel 1977Don Letts, capigliatura rasta euno strano cappello, è l’uomoche affronta da solo la poliziadurante la rivolta che infiam-ma il quartiere giamaicano aBrixton. Già dal 1975, Lettsgestiva un negozio in KingsRoads, “Acme Attractions”, incui vendeva abiti usati e dischidi seconda mano, suonandodub e reggae a tutto volume. Ilsuo gusto di mixare nelle sele-zioni il punk insieme al reggaeinfluenzò molti gruppi, primi

Don Letts, il mattatore di Brixton

di Rocco Rossitto

Stefano Rigano, 25anni, a giugno havinto a Roma un

contest per vj. Subito cidice che «non ho un nomeartistico da vj, credo chein parte questa scelta di-penda dal mio approcciocon questa disciplina. Inprecedenza ho sempre fir-mato le mie opere videocon nome e cognome e inun certo senso vorrei darcontinuità alle mie passio-ni e lavori precedenti, evi-tando di fissar paletti di“genere”».Che fa un vj?«Noi vj ci dedichiamo al-l’aspetto visivo cosicome i dj si dedica-no all’audio. Per meche vengo dalla re-gia e dal montaggiovideo il passaggio alvjing è stata quasiun’evoluzione natu-rale. In passato eroabituato a lavorare instudio e a confrontar-mi con gli spettatorisolo successivamente,a lavoro finito. Il vjingin tutte le sue forme ha un ap-proccio diverso: azzardandouna metafora puoi provare lastessa differenza suonando mu-sica dal vivo rispetto a compor-la in studio. Hai feedback im-mediati dalla gente, quello chefai ne subisce le ripercussioni eviceversa. I video seguono letue ispirazioni, puoi montarli emodificarli seguendo il ritmo eil mood della serata... ed è unapossibilità affascinante!».Come fai tu il vj?««Far “vedere la musica”, è que-sto l’obiettivo. Potrebbe capitar-ti durante una mia serata di in-tuire un’immagine già proietta-ta in precedenza... ma saràsempre diversa, nella colorime-tria, nella ritmica, nella forma.Ho fatto della sincronia audio-visiva la mia priorità. I miei vi-deo hanno la stessa velocità e lostesso “colore” della musica chesenti sul momento, e questo ri-sultato si ottiene con una buo-

UNIVERSIT 34CLUBBING & DJ / Stefano Rigano, vj ma anche videoperformer e autore di cortometraggi. Nello scorso giugno a Roma ha vinto un vjcontest. «Il coronamento - dice - di tante nottate passate allenandomi o sui manuali»

time out

file vantiamo nomi come vj Kar,un artista che ha fatto la storiadel vjing in Italia».Raccontami di Roma allora...«Beh, quest’anno ho partecipatoper la prima volta al Live Per-formance Meeting; è un appun-tamento fisso per tutti i vj or-mai da anni, e non pensavo cer-to di concluderlo con una miavittoria! Inoltre le clip che mihanno qualificato sono stateproprio le mie preferite, quellegirate in Pescheria. È stato disicuro un momento molto im-portante e in un certo senso co-ronante di tante nottate passateallenandomi o sui manuali».C’è un’immagine che non man-ca mai?«Rimango affezionatissimo aduna serie di clip girate unamattina all’alba in Pescheria,qui a Catania. Sono state conse-guenza di una notte immotiva-tamente insonne, ma per certiaspetti girarle è stato un po’ co-me riscattare una notte che da-vo per perduta». Fai altro in ambito video?«Sono anche un video perfor-mer. Rientra nell’ambito dell’e-laborazione video live, ma inquesto caso più che dedicarmiall’accompagnamento visivodella musica mi occupo di ri-creare un’ambientazione videoper eventi e spettacoli. Attual-mente faccio parte di SçiatuProject, un progetto nato colun tentativo di creare, attraver-so l’incontro/interazione traespressioni artistiche diverse,“nuove forme di percezione efruizione del momento creati-vo”».Che lavoro fai oltre il vj?«Lavoro col video praticamenteda sempre. Ho realizzato siacortometraggi per associazionied eventi, che produzioni persocietà cinematografiche nazio-nali e internazionali: RaiCine-ma, RedFilm, Jean Vigo Film.Ho insegnato cinematografianelle scuole e ho collaboratocon società teatrali per la realiz-zazione di spettacoli interattivi.Da circa un anno mi occupoinoltre della produzione e post-produzione di materiale foto-au-diovisivo per internet». Ui

na dose di manualità, di cono-scenza dei mezzi e con softwareche creo in base alle mie esigen-ze. Potrebbe bastare scaricareun programma e una serie diimmagini da internet, passarlea tempo e proclamarsi vj. Vivia-mo in un’era dove questi stru-menti sono accessibili a tutti,ma è la resa finale che fa la dif-ferenza e il pubblico lo avverte.Per scrivere i miei software uti-lizzo Quartz Composer (un pro-gramma per “scrivere altri pro-grammi”), lo uso anche per co-mandare vecchi joystick cheutilizzo per muovere/modificarele mie immagini».Le tue immagini cambiano a se-conda del tipo di serata oppu-re...?«In base alla serata preparouna libreria di riferimento, madi norma non mi tengo mai “atema”. Alle volte dagli accosta-menti più improbabili e contra-stanti si ottengono le atmosfere

più incisive: immagina duranteun pezzo techno un macellaiodella pescheria che taglia dellacarne a ritmo. Funziona, no?».Dove recuperi i video che pro-poni: internet, film, girati date...«Ovunque! Dal film noir anniTrenta, alla pubblicità, al videodel cellulare. Lavoro qualsiasitipo di filmato in modo da otte-nere piccole clip (1-5 secondi)privandole del significato origi-nario».C’è una tecnica che usi?«Lavoro molto con l’interazioneaudio. In breve, inserisco l’au-dio del dj sul mio portatile el’immagine viene rielaborata inbase alla musica. Banalizzandoil tutto; su un colpo pesante dibasso l’immagine “tremerà”, suun crescendo di sintetizzatori visarà un aumento di luminosità.Potrebbe sembrare ovvio o sem-plice ma questi aspetti “automa-tizzati” li ottengo scrivendo divolta in volta un mio softwarein QC e ciò mi permette di rag-giungere l’effetto finale che vo-glio».Hai mai “messo immagini” fuo-ri Catania?«A giugno sono stato ad uncontest a Roma per poi scoprireche... in molti eravamo di Cata-nia! Forse non tutti lo sanno,ma quella catanese è una dellescene vjing più attive. Siamoparecchi in città, e tra le nostre

Un “professionista” del video

a cura di Kikko Solaris

clubbing del mese / Parte STARtSabato 10 ottobre, a partire dalle ore 23, avrà inizio presso il Centro Zo diCatania (piazzale Asia, 6) la rassegna mensile intitolata STARt, ciclo di se-rate dedicato alla musica dance e alla club culture internazionale che si

configura come un viaggio alla ricerca della mu-sica avanzata e della creatività elettronica con-temporanea.Si ballerà al ritmo della crew Sicily AllStars, resi-dent del progetto, composta da Fernando Gioe-ni, Francesco Samperi, Marco Vallacqua e KikkoSolaris, collettivo di DeeJays e produttori tra ipiù richiesti in Sicilia (e non solo). Il progetto Sicily AllStars nasce dalla fusione diaffermati e competenti professionisti nell’ambi-to dello spettacolo e delle relazioni pubbliche,con l’obiettivo di emergere ed imporsi comenuovo motore propulsivo all’interno del pano-rama notturno siciliano. Il tutto è reso possibileda un’esperienza in questo settore, maturata econsolidata in oltre dieci anni di apprezzato e

riconosciuto impegno. Ospiti locali e internazionali di prestigio si alterne-ranno ogni mese nelle tre sale di Zo.

Sabato 10 ottobre, tutti in pista al Centro Zo per la grande inaugurazio-ne della rassegna STARt.

www.myspace.com/kikkosolaris - [email protected]

INFORMA 35

Dal pop-rock made inUsa all’hip-hop chepiù italiano non si

può. Due appuntamenti danon perdere quelli in pro-gramma al centro Zo: sulpalco mercoledi 14 ottobre(ore 22.30) i Pretty & Nice,un trio proveniente da Bo-ston dedito al pop-rock nella sua“Get Young”sulla lunga di-stanza per laneonata “HardlyArt” label satelli-te di Sub PopRec. Come un frullato-re impazzito laformazione statu-nitense tagliuzzaed amalgama leinfluenze più disparate, dagliXTC ai New Pornographers,da Elvis Costello ai Devo perun lavoro che spiazza ed in-trattiene nel suo approcciopoco ortodosso. Partendo daorecchiabili spunti pop ed ag-giungendo velocemente stra-ti di rumore, riverbero e dis-sonanze, i tre musicisti ame-ricani suonano una sorta ditributo musicale impazzito;ad un’intelaiatura in conti-nuo divenire si affianca spes-so un uso frequente di soluzioni al sili-cio che, unitamente ad unavelocità di crociera piuttostoelevata, rendono ulterior-

mente imprevedibili le traiet-torie musicali. Diametral-mente opposto all’esteticaraffinata indie-pop, “GetYoung” è una boccata di puroossigeno per chi preferisceuna visione anarcoide delpop-rock. In serata anche ilconcerto dei Decabr: il Veleno

del popolo + Male(Sabotage) DJ Setafter concert+ Renato Manciniaka Judoboy + DjSKFD. Venerdì 16 otto-bre per la primavolta a Catania illive di Inoki: rap-per e writer ita-liano, conosciutoanche come Ino-

kines o HipHoperaio, è consi-derato il padre del nuovo hiphop italiano.Il suo stile è diretto e “nobi-le”: scrive e canta realtà vis-sute in prima persona, tuttele cose negative che visto nelcorso della sua esistenza.Nelle sue tracks emergonosempre storie di ghetti, gio-vani senza un futuro, conte-stazioni al sistema. Ha colla-borato anche con artisti comeDJ Shokka (“Bolo ByNight”), Uomini Di Mare(“Entro Il 2000”), Camelz(“Gli Spietati”), Shezan Il Ra-gio (“Bolo Collabo”), FlaminioMaphia (“Rappers ‘Ndo Va”) emolti altri. Ui

01. Fuck Pony - Let the love flow(BPitch Control)

02. Kelpe - Cambio Wechsel(DC Recordings)

03. Alland Byallo - Brick by Brick (Nightlight Music)

04. Zwicker - Songs Of Lucid Dreamers (Compost)

05. Minus 8 - Slow Motion (Compost)

06. Tom Trago - Voyage Direct (Rush Hour)

07. Damian Lazarus - Smoke TheMonster Out (Get Physical)

08. Compost Ambient Selection (Compost)

09. Dimitri from Paris - Night Dubbin’Mixed by the Idjust boys (BBE)

10. Henrik Schwarz, Ame & Dixon pres. The Grandfather Paradox (BBE)

i 10 cd del mese/

Fernando Gioeni

CENTRO ZO / Il 14 ottobre il live dei Pretty&Nice. Venerdì 16 Inoki, per la prima volta a Catania

Arrivano i Pelussje, “lottatori da consolle”Le maschere ci sono, il sudore anche. Il ring è il dancefloor. Ma ipugni sono in aria, gli schiaffi vengono dritti dai loro suoni di in-

fiammati, e i muscoli al dianabol sono solo quelli delle loro linee di basso.Sabato 24 ottobre (ore 23) da Zo arrivano i Pelussje,due “lottatori da consolle”: sempre mascherati, sonoun lui e una lei, fratelli o amanti non si sa, come iWhite Stripes, e suonano una electro fidget crunk bimbum bam fatta di casse violente, bassi distorti e tantorumore da far alzare le ginocchia e mettersi a saltare.Attivissimi nei live, membri attivi della crew di Side-chain Massacre che sta facendo rumore in tutta Italia.

Centro Zo, 24 ottobre h 23, Special Guest: Pelussje(Sidechain Massacre) + 44 Magnum + Castor + vj Rielax

Dal pop-rock Usaall’hip-hop italiano

time in

Pelussje

Inoki

La quinta letteracomunità virtualewww.laquintalettera.it

La comunità virtuale “la quintalettera” ha da poco rifatto iltrucco grazie al lavoro di AddDesign. Attiva già da qualcheanno, con oltre 400 adesioni.La sua missione è “l'incentiva-zione degli eventi e delle operea sostegno del sociale, dellacultura, del lavoro e dell'am-biente”.

Logo Design Lovetutti pazzi per i loghiwww.logodesignlove.com

Se andate pazzi per la grafica ein generale per i loghi, c’è unsito che fa per voi e si chiamaLogo Design Love. Dentro c’è ditutto, dalla storia dei loghi alink con risorse utilissime. Pagi-na dopo pagina, c’è semprequalcosa da apprezzare e dascoprire. Un tre colonne pulito,molto leggibile e molto seguito.

Mondo Informaticopaid to writewww.mondoinformatico.info/

Non so se sia realmente il pri-mo Paid To Write italiano, comescritto in bella vista in homepage. Però è un sito molto riccoe seguito che permette ai propriutenti di guadagnare in base aquello che scrivono, ricono-scendo l’80% degli introiti ge-nerati da Adsense sul singoloarticolo. Gli argomenti, comedice il titolo, riguardano il mon-do informatico.

Siciliajob.comil lavoro che c’èwww.siciliajob.com

Di lavoro in Sicilia ce n’è poco,si sa. Quel che c’è va trovatocon la lanterna che oggi è inter-net. Quindi, su Siciliajob.comchi cerca e offre lavoro ha adisposizione un sito legato allaSicilia. All’interno le varie se-zioni, con i lavori disponibili ela modalità di contatto.

di Rocco Rossitto

36 UNIVERSIT

w e b b i n g

time in

Riportandotutto a casa

È una viaggio nel Sud Italia deglianni Ottanta (a Bari per l'esattez-za), il bel romanzo di Nicola La-gioia (già autore dei romanzi Tresistemi per sbarazzarsi di Tolstoj eOccidente per principianti, editi ri-spettivamente da minimum fax edEinaudi). Riportando tutto a casaè il titolo di una storia semiauto-biografica che ha un ragazzo(bambino a inizio libro, poi adole-scente, e adulto nelle ultime pagi-ne) per protagonista e voce nar-rante. Al suo fiancodue amici di-versissimi perprovenienzasociale e desti-no, e tuttaviacomplici inquello che sirivelerà un im-pietoso ingres-so nell’età adul-ta. Alla loro crescita fisica e senti-mentale corrisponderà di fatto unadecrescita dell’Italia, destinata adiventare un Paese di anno in an-no peggiore, vittima della semprepiù invadente presenza della tele-visione e di un’ambizione sfrenatatanto quanto contagiosa.

Nicola LagioiaRiportando tutto a casaEinaudipp. 288, euro 20

r e a d i n gdi Tiziana Lo Porto

Indignazione

America, 1951. Durante la guerradi Corea un diciannovenne si af-fanna coi suoi studi per non es-sere arruolato. Ma una serie disfortunati eventi decideranno perlui. Marcus Messner è il protago-nista del nuovo romanzo del plu-ripremiato scrittore americanoPhilip Roth(Premio Pulit-zer nel 1997con Pastoraleamericana).Indignazioneè il titolo delbel romanzo,che attraver-so vicendeambientatein un'Ameri-ca che non è più, dice molto diossessioni e crimini del mondo dioggi. Lo scontro tra generazioni,l'ingiustizia della guerra, l'inutilitàdella morte, la degenerazione del-le umane fobie, l'impossibilitàdell'amore, le discriminazione so-ciali, i danni del perbenismo, l'ot-tusità delle religioni sono alcunidei temi che vengono a galla manmano che Marcus, protagonista evoce narrante, avanza nel narrarela sua breve tragicissima vita,specchio di una società troppomalconcia per dare al singolo in-dividuo un qualche valore ag-giunto.

Philip RothIndignazioneEinaudipp. 142; euro 17,50

BREAKESTRA / Dusk Till DawnDusk Till Dawn è un insieme di trac-ce funk, soul e black che prendonocolori e profumi diversi. Al loro in-terno il dna è sempre lo stesso, ma adun certo punto, nel percorso evoluti-

vo prende una forma e una sostanza diversa non annoiandomai e anzi facendo della variazione un punto di forza. Il tuttoè frutto di un lavoro corale: e questo si sente e si vede. www.myspace.com/breakestra

l i s t e n i n g

INFORMA 37

JIMI TENOR - TONY ALLEN/Inspiration Information

Metti un Tony Allen in una stanza e lascia chead attenderlo ci sia Jimi Tenor. Non li cono-scete? Fatevi un giro su Wikipedia e poi ritor-nate a leggere. Che succede? Il nuovo capitolodi Information/Inspiration che unisce gente dipeso di una certa età (Tony Allen) a gente di altrettanto peso, ma unpo' più giovani (Jimi Tenor). Quindi suoni afro mischiati alla creati-vità sonora di Tenor che esplodono in 9 tracce cariche e dense digusto e stile, non scontante, nè avare: il brano più lungo dura 13minuti e 51 secondi. Uno di quei dischi che vorresti solo per te, mache sai sia cosa buona che lo ascoltino in più persone possibili. www.youtube.com/watch?v=E8kQ5j7oD3I

di Rocco Rossitto

THE PHILOMANKIND / All Things Philos

Non so cosa abbiano combinato nel loro pri-mo disco i The PHILOMANKIND, in questo se-condo però ne tirano fuori delle belle. Assolu-tamente "non italiani" nel loro suono sembrano venuti fuori dai '60,fatti di misticismo indiano e psichedelia californiana. Ricchi di me-lodie e armonie oniriche, di assoli e fraseggi che rimpiombanodritti dritti da quegli anni e dai quei suoni, che siano inglesi oamericani. Inoltre, la parte vocale è divisa per tre: due maschili euna femminile. E' un quintetto ma girano diversi strumenti some ilsynth il mellotron, il banjo. www.myspace.com/philomankindband

EVENTI / Domenica 25 ottobre a Giadini Naxos la premiazione della nona edizione del Premio

di Maria Enza Giannetto

Gli anni passano e il Pre-mio “Il Convivio” diven-ta sempre più prestigio-

so. E internazionale. I parteci-panti alla nona edizione Premi“Poesia, Prosa ed Arti figurati-ve” e del premio teatrale “An-gelo Musco” Il Convivio 2009quest’anno sono stati in totale884, di cui 135 stranieri e 749italiani. Per un totale di 1332opere partecipanti. E ora arri-va il momento più atteso perpoeti e scrittoriche, il 25 otto-bre nella salacongressi dell’-Hotel Assinos aGiardini Naxos,Messina riceve-ranno il premioalla presenza delfondatore del-l’Accademia, An-gelo Manitta edel direttore dellarivista Enza Con-ti. Molti gli autoriche, premiati dai37 giurati (tra cuiil presidente ono-rario Giorgio Barberi Squarot-ti) raggiungono la Sicilia perprendere parte alla cerimonia,organizzata dall'omonima Ac-cademia, in collaborazione conil Comune di Giardini Naxos.A caratterizzare l'evento ognianno è l'internazionalità deipartecipanti, i quali con il loroimpegno danno voce alla cul-tura e alla poesia, attraversola loro creatività di scrittori,poeti, studiosi e pittori, nellepiù diverse lingue: dall'italia-no allo spagnolo, dal franceseal portoghese, dal rumeno al-l'inglese. Ecco i primi premiati nelle va-rie sezioni.Giovanna Ranzanoda Roma si aggiudica il primopremio per la Poesia; Jean-Yves Sardella da Francinin Francia, per la Poesia fran-cese e Antonio Giordano di Pa-lermo per la Poesia dialettale.Carmela Tuccari di Aci San-

t’Antonio (Catania), vince lasezione silloge. Maria Altomare Sardella diDesio (Milano) si aggiudica ilprimo premio per la sezioneracconto. Mentre per la linguaportoghese il primo premio as-soluto va a Terezinha Pereiradi Parà de Minas (Brasile).Margot Vanbert di La celle lesBordes, in Francia, vince ilpremio per la lingua francese. E veniamo ai libri: la romanaPatrizia Ciava vince il primopremio per il romanzo, mentre

Francesco Baldassi,sempre romano, siaggiudica il primopremio per il libroedito poesia. Si ag-giudica la sezionesaggio Carmelo Ali-berti Carmelo di Ba-fia, Messina. Per glistranieri vince LedaMaria Carvalho daNova di Bahia(Brasile). Nella sezione Artifigurative, primipremiati ex aequoM. NovàkovàZdenka da Praga

(Repubblica Ceca) e PippoMassa da Palermo. Premiospeciale per la scultura aAdrian Cristea e per l’incisionea Maurizio Mancuso. Un pre-mio speciale anche per le duegiovani messinesi Elisa Manti-neo e Silvia Fava. Infine la se-zione Teatro in cui vince il pri-mo premio Domenico Plataniadi Acireale (Catania). Per la se-zione teatro inedito vince AllìCaracciolo di Macerata mentreper l’edito il primo premio as-soluto va ad Antonio Crecchiadi Termoli (Campobasso). Infine premi speciali per ilportoghese Outeiral Josè - Tei-xeira Moura Luiza, Porto Ale-gre - Brasile; e ad Alberto Lombardo (Parigi) peril Francese. Nella sezione giovani, vince ilprimo premio assoluto poesiaAlessio Leonardi di messina eper il racconto Alessia Spinellidi Carugo (Como)

Tra prosa e poesiaartisti a Convivio

SUZ / Shape of Fear And BraveryLa formula è probabilmente nota e abusata:su un tappeto di suoni elettronici una vocefemminile. A dover ridurre ai minimi termi-ni di questo si tratta, ma fortunatamentenon ci tocca "ridurre" e possiamo tranquilla-

mente affermare che questo è proprio un gran bel disco. Chenon ha delle pretese, ma che svolge il suo riuscendo ad imporsiproprio dentro i canoni in cui si muove: trip hop, dubstep, dru-m'n'bass. Sembra un disco "londinese" e di fatti, intorno a Suz,ruota un giro italiano con ramificazione (anche sonore) nellacity. Le melodie e i suoni sintetici creano un agrodolce intrigan-te che ascolto dopo ascolto si sedimenta senza effetti collaterali.www.myspace.com/shapeoffearandbravery

time in

“UNIVERSITINFORMA”Mensile

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Registrazione Tribunale di Catanian. 21/2005 - del 23/05/2005

Anno V - N.9- ottobre 2009

EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania

DIRETTORE RESPONSABILEPatrizia MazzamutoDIRETTORE EDITORIALEGianluca RealeREALIZZAZIONE EDITORIALEBlu MediaV.le Andrea Doria, 69 - Cataniatel. 095 447250 - 095 [email protected]

REDAZIONE CENTRALEviale Alcide De Gasperi, 54 Catania [email protected]: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copieDISTRIBUZIONE: Erremme

Hanno collaborato a questo numero:Irene Alì, Rosalba Di Perna, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Rita La Rocca, Benedetta Motta, Paola Pasetti, Liliana Rosano, Roberto Sammito,Kikko Solaris

CONCESSIONARIA PUBBLICITÀKatamedia Srlv.le Alcide De Gasperi, 54 -Ct Responsabile commercialeDaniele [email protected]. 340 6943805

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15/10giovedì

SEMINARI /Lotta alla violenzasulle donne

Giovedì 15 ottobre alle 10,nell’Aula magna della facol-tà di Giurisprudenza, semi-nario di Christine Chinkin,docente di “InternationalLaw” alla London School ofEconomics and PoliticalScience sul tema “The CE-DAW Committee and thefight against violenceagainst women”. L’incontrofa parte della terza edizionedel ciclo di seminari di dirit-to internazionale “Crio” sultrentesimo anniversario del-la Convenzione delle NazioniUnite del 1989 che vieta lediscriminazioni contro ledonne.Catania, Aula magna, facoltà diGiurisprudenza (Villa Cerami), ore 10

16/10venerdì

CONFERENZEL’insegnamento della Medicina preventiva

Venerdì 16 ottobrealle 16:30, nell’Au-

la magna dellafacoltà di Me-dicina, il prof.

GiuseppeGiammanco tie-

ne la conferenza dal titolo“L’insegnamento dell’Igiene edella Medicina preventivanell’Università di Catania, daEugenio Di Mattei ad oggi”.L’incontro è organizzato nel-l’ambito delle attività cultu-rali dell’Accademia Gioeniadi Catania per l’anno 2009.Catania, Aula magna, Facoltà diMedicina e Chirurgia, ore 16.30

18/10domenica

WORKSHOP /Urban Landscapebetween Land and Sea Da domenica 18 (ore 9) a sa-

bato 24ottobre,si svolgenella se-de dellafacoltàdi Archi-tettura

di Siracusa (piazza Federicodi Svevia) il workshop inter-nazionale dal titolo “UrbanLandscape between Landand Sea”.Siracusa, facoltà di Architettura, ore 9

19/10lunedì

SEMINARIStoricismo italiano e cultura tedesca

Lunedì 19 e mercoledì 21 ot-tobre, alle 12 nell’aula A6del Monastero dei Benedetti-ni, si svolgeranno due semi-nari sul tema “Momenti del-la tradizione storica e filoso-fica dello storicismo italianonei suoi rapporti con la cul-tura tedesca”. Gli incontri,promossi nell’ambito delleattività didattiche della cat-tedra di Storia della storio-grafia filosofica saranno te-nuti dal prof. Fulvio Tessito-re, accademico dei Lincei edocente all’Università “Fede-rico II” di Napoli.Catania, Aula A6, Monasterodei benedettini, ore 12

23/10venerdì

SEMINARI /Questioni di genere e politiche per i rifugiati Venerdì 23 ottobre alle 10,nell’Aula magna della facoltàdi Giurisprudenza, semina-rio di Daniela Di Rado, re-sponsabile “Frontiere” delConsiglio Italiano per i Rifu-giati onlus di Roma, sul te-ma “Gender Issues and Refu-gee Policies”. L’incontro faparte della terza edizione delciclo di seminari di dirittointernazionale “Crio” sultrentesimo anniversario del-la Convenzione delle NazioniUnite del 1989. L’appunta-mento successivo è fissatoper sabato 7 novembre con ilseminario di John P. Cerone(direttore del Center for In-ternational Law and Policy edocente alla New EnglandSchool of Law, Boston) sultema “CEDAW and the USLegal System”Catania, Aula magna, facoltà diGiurisprudenza (Villa Cerami), ore 10

11/11mercoledì

CONVEGNI /Vulcani, paesaggi e culture

Da mer-coledì 11a sabato14 no-vembre,

alle Ciminiere, la prima con-ferenza mondiale “Vulcani,paesaggi e culture”.Catania, Le Ciminiere

Sarà inaugurata sabato31 ottobre alle 18 la mostra“Scienza e arti all’ombra del vul-cano. Il monastero diSan Nicolò l’Arena.XVIII - XIX secolo”,nella biblioteca set-tecentesca progettatada Giovan BattistaVaccarini (Monasterodei Benedettini, Biblioteche Ri-unite Civica e A. Ursino Recupe-ro, Sala Vaccarini, ingresso davia Biblioteca, 13). Accolta nel“tempio del sapere” del mona-stero di San Nicolò, la mostra sipropone di mettere in scena l’in-

terdisciplinarità che diede origi-ne parallelamente ad approfondi-ti studi nel campo dell’antiqua-

ria, della vulcanolo-gia, della geografia,della botanica, dell’a-gronomia, della mine-ralogia e dell’astrono-mia, che mirano a re-stituire la peculiare fi-

sionomia storica e naturalisticadella città “all’ombra del vulca-no”. Visitabile fino al 16 dicem-bre, da lunedì a sabato dalle 9alle 17 (ingresso gratuito). Infor-mazioni ai numeri 095.316883 e095.4012235.

✎ Scienza e arti all’ombra del vulcano

UNIVERSIT 38agenda

CTAUTO È A CATANIA IN VIALE ULISSE 10, TEL. 095/2160202 www.ctauto.it CTAUTO È A CATANIA ALLA TERRAZZA ULISSE IN VIALE ULISSE 10. TEL. 095/2160202 www.ctauto.it

Informazioni ai sensi della dir. 1999/94/CE: Consumo su percorso misto: C1 1.0 CMP-5 AIRDREAM 4,6 l/100 Km.Emissioni di CO2 su percorso misto: C1 1.4 HDi 55cv AIRDREAM 109 g/Km. Con incentivi come da decreto legge approvato il 10/02/2009. Prezzo promozionale per rottamazione di vetture usate euro 0, 1 o 2, immatricolate fino al 31 dicembre 1999, esclusi IPT e bollo su dichiarazione di conformità, al nettodell'"Incentivo Concessionarie Citroën". Offerta delle Concessionarie Citroën che aderiscono all'iniziativa, riservata ai clienti privati, valida su tutte le vetture disponibili in rete fino ad esaurimento scorte, non cumulabile con altre iniziative in corso.Scade a fine mese. Il record di vendite è riferito alla quota di mercato delle immatricolazioni di C1 in Europa nel primo semestre del 2008 messo a confronto con gli altri modelli che hanno emissioni di CO2 pari o minori a 110g/Km.Informazione ai sensi della dir. 1999/94/CE: consumo su percorso misto (l/100km): da 4,1 a 4,6. Emissioni di CO2 percorso misto (g/km): 109. Le foto sono inserite a titolo informativo.

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