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Date post: 03-Apr-2021
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In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio C.M.P. To Nord per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la relativa tassa: GiOC via Vittorio Amedeo II, 16 10121 Torino - Spedizione in Abbonamento Postale Articolo 2 comma 20/c Legge 662/96 Torino Spedizione n. 02/04 coverstory Fuori dal Seminario PAGINA 2 Che cosa significa partecipare in Senegal, Spagna, India? Il seminario del consiglio. coverstory Proxima Estaciòn: Vitorchiano PAGINA 6 Un viaggio tra le zone della GiOC italiana che arriva fino a Vitorchiano. superpartes Chi è il mio prossimo? PAGINA 8 La società multietnica e la sfida dell’accompagnamento ai giovani immigrati. Il diverso apre alla conoscenza, alla definizione della propria identità, all’individuazione di nuovi significati, ma occorre avere il coraggio di abbandonare i facili approdi, gli stili di vita e le visioni del mondo sedimentati, per metterli in relazione con l’altro. Più spesso, viceversa, le differenze anziché arricchire la nostra esperienza vengono esaltate e difese, fino a trasformarsi in disuguaglianze. Anno XXIX numero 2 Estate 2004 euro 4,00 Periodico della GiOC: Gioventù Operaia Cristiana gioventùoperaia WE ARE THE DIFFERENCE
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Page 1: WE ARE THE DIFFERENCEwin.gioc.org/documenti/GO/02-2004.pdf · 2007. 2. 17. · importante per lo scam-bio tra giovani provenien-ti da culture profonda-mente distanti, valoriz-zando

In caso di mancato recapito rinviare all’Uf ficio C.M.P. To Nord per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la relativa tassa:GiOC via Vittorio Amedeo II, 16 10121 Torino - Spedizione in Abbonamento Postale Ar ticolo 2 comma 20/c Legge 662/96 Torino Spedizione n. 02/04

coverstory

Fuori dalSeminario

PAGINA 2

Che cosa significa parteciparein Senegal, Spagna, India?Il seminario del consiglio.

coverstory

Proxima Estaciòn:Vitorchiano

PAGINA 6

Un viaggio tra le zonedella GiOC italianache arriva fino a Vitorchiano.

superpartes

Chi è il mioprossimo?

PAGINA 8

La società multietnicae la sfida dell’accompagnamentoai giovani immigrati.

Il diverso apre alla conoscenza, alla definizione della propria identità,

all’individuazione di nuovi significati, ma occorre avere il coraggio di

abbandonare i facili approdi, gli stili di vita e le visioni del mondo

sedimentati, per metterli in relazione con l’altro. Più spesso, viceversa,

le differenze anziché arricchire la nostra esperienza vengono esaltate e

difese, fino a trasformarsi in disuguaglianze.

Anno XXIX numero 2 Estate 2004 euro 4,00 Periodico della GiOC: Gioventù Operaia Cristiana

gioventùoperaia

WE ARE THEDIFFERENCE

Page 2: WE ARE THE DIFFERENCEwin.gioc.org/documenti/GO/02-2004.pdf · 2007. 2. 17. · importante per lo scam-bio tra giovani provenien-ti da culture profonda-mente distanti, valoriz-zando

coverstory 3goGIOVENTÙ

OPERAIA

coverstory2goGIOVENTÙOPERAIA

l protagonismo e la cittadi-nanza attiva dei giovanisono temi noti alla GiOC,affrontati nell’ultima Cam-pagna d’Azione in cui si è

analizzato e riscoperto il valo-re della partecipazionesul lavoro e

nella società: una partecipa-zione che parte dal quotidia-no, dall’ascolto della vita dellepersone, che non si inventa dazero ma si costruisce giornoper giorno. Al termine di que-sto lungo percorso sono anco-

ra tante le sfide aperte.

I

Per moltidi loro saràla primavolta cheincontrerannomembri dellaGiOC dialtri paesi:capirannoin concretoche nonsono soli...

Le riflessionidi questigiornigetterannole basi perscoprire che,insieme aglialtri, ciascunodi noi ha lapossibilità,il potere e laresponsabilitàdi impegnarsinei luoghidi riflessione,decisioneed azione.

ne condivisa nei diversi paesi:il seminario, che si terrà dal28 al 30 giugno all’interno delConsiglio, sarà piuttosto unasessione di studi, un luogo dielaborazione comune, in cuichiarire il tema e cercare pro-spettive concrete, al fine dimettere in atto risposte ade-guate ai diversi contesti.Il seminario, che si svilupperàattorno allo schema del Vedere- Valutare - Agire, vuole essereprima di tutto un’occasioneunica di ascolto e confrontodelle esperienze vissute a livel-lo locale e nazionale tra i re-sponsabili dei movimenti dellaGiOC, per comprendere il sen-so di impegnarsi in una pro-spettiva comune di svilupposostenibile, in particolare per ipaesi del Sud del mondo. Nelcontesto della globalizzazione,giovani provenienti da sessan-ta diverse nazioni avranno mo-do di conoscersi e di riflettereinsieme sulle sfide per renderepossibile una mondializzazionedella solidarietà, della giustiziasociale e dei diritti umani. Il confronto e il non sentirsisoli di fronte a ciò che ostaco-la la messa in moto delle per-sone consentiranno ai parteci-panti di acquisire più forza edare un senso alla partecipa-zione attiva e all’impegno purin contesti molto difficili.Il contributo del sociologo An-tonio Panico ci aiuterà ad in-quadrare il tema, a definire idifferenti luoghi di partecipa-zione dei giovani, a compren-dere meglio i motivi della non-partecipazione, dell’esclusionesociale e dal mercato del lavo-ro. Un passaggio importante

La globalizzazione e le vicendeinternazionali pongono nuoviinterrogativi su come favoriree concretizzare la partecipa-zione soprattutto di coloro chehanno meno possibilità diprendere parte alle decisioniche li riguardano.Dalla conoscenza che la GiOCha grazie all’esperienza quoti-diana nei diversi paesi delmondo, la questione della par-tecipazione è centrale e neces-sita di una riflessione comune,tanto che sarà il cuore del di-battito del VI Consiglio Interna-zionale del CIGiOC. Affinché ungiovane possa sentirsi parteattiva della società ed entrarein una dinamica positiva dicambiamento e di progettazio-ne a lungo termine, è impor-tante che conosca i differentiluoghi d’integrazione, ma cheabbia anche coscienza dellesue capacità e responsabilità. Il concetto di partecipazionenon ha però oggi una definizio-

sarà il confronto con un teolo-go che aiuterà a trovare nellaBibbia il senso profondo del-l’azione sociale: RobertSarah, del Consiglio Pontificioper l’Evangelizzazione dei Po-poli approfondirà il senso del-la partecipazione dei giovanicome contributo alla realizza-zione del Regno di Dio. Inquanto discepoli che mettonoa frutto i propri talenti biso-gna essere consapevoli delcoraggio e della forza che ri-chiede il mettersi in gioco etrovare l’energia per un impe-gno continuativo in tutti gliambiti della vita. Il Segretario Generale delMMTC [Movimento Mondialedei Lavoratori Cristiani], Brigit-te N’Dong, porterà il suo con-tributo a partire dall’esperienzadel proprio movimento, sul sen-so e sulla necessità della par-tecipazione oggi a livello inter-nazionale in quanto credenti. La tavola rotonda conclusivadel seminario avrà l’obiettivo diriflettere sugli strumenti e lepossibilità di partecipare inmodo continuativo, incideresulla cause che impedisconodi agire per migliorare le situa-zioni sul lavoro, a scuola, nelquartiere, in famiglia. I sindacalisti della Confedera-zione Internazionale dei Sinda-cati Liberi [CISL] e della Confe-derazione Mondiale dei Lavo-ratori [CMT] presenteranno al-cune azioni concrete realizzatedalla proprie organizzazioni alivello internazionale per mobi-litare i lavoratori, sottolinean-do soprattutto i rischi che an-cora oggi molti corrono nel lot-tare per un lavoro più dignito-

so e una società più giusta.Tra le testimonianze dei movi-menti della GiOC, i delegatidel Senegal condividerannol’azione che hanno messo inatto per la formazione e la tu-tela dei diritti delle giovani im-piegate come collaboratrici do-mestiche nei quartieri popolaridelle grandi città.Padre Dominique Peccoud del-l’OIL [Organizzazione Internazio-nale del Lavoro] interverrà nel-le conclusioni del seminario.Un rappresentante del CCFD[organismo francese di aiuto al-lo sviluppo] aiuterà i movimentinella ricerca e nell’elaborazionedi prospettive d’azione per pro-muovere e sviluppare la parte-cipazione attiva dei giovani neirispettivi contesti, in modo che,al loro ritorno, abbiano pisteconcrete su cui lavorare. Le riflessioni di questi giornigetteranno le basi per prenderecoscienza del fatto che i giova-ni hanno un ruolo nella società,per scoprire che, insieme aglialtri, ciascuno di noi ha la pos-sibilità, il potere e la responsa-bilità di impegnarsi nei luoghi diriflessione, decisione ed azioneattraverso associazioni, sinda-cati, partiti, portando i sogni, ivalori e le speranze dei giovani. È un’occasione per rilanciare ilsenso e l’attualità della pro-posta della GiOC nel rendereprotagonisti e responsabili igiovani lavoratori in ogni partedel mondo. Per dire ancorauna volta che noi, giovani lavo-ratori e popolari, ovunque sia-mo, per la ricchezza di vita edi esperienza di cui siamo por-tatori, possiamo davvero farela differenza!

«Facciamo qualcosa di di-verso?» È la domandache esprime un’aspirazio-ne ricorrente di personee gruppi. Un desiderio for-te che spesso però s’in-frange su paure e abitudi-ni che danno sicurezza.La diversità è uno dei te-mi fondanti della societàglobalizzata: valorizzarlae gestirla senza sconfina-re nell’indifferenza o nel-la diffidenza è una sfidadel presente. Occasioni di incontro co-me il consiglio internazio-nale sono un’occasioneimportante per lo scam-bio tra giovani provenien-ti da culture profonda-mente distanti, valoriz-zando i tratti che unisco-no. Ma la vera frontierarimane il quotidiano. Nuo-ve identità si costruisco-no e si rimodellano nellagestione dell’incontro-scontro, rifuggendo latentazione di limitarsi afredde analisi o ad inizia-tive folkloristiche, tantocoinvolgenti quanto fun-zionali al mantenimentodelle disuguaglianze.

WE ARE THEDIFFERENCE

editoriale

TEMA DEL SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO DEL CONSIGLIO,

UNA SFIDA PER LA GIOC: LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI GIOVANI

NELLA SOCIETÀ E NELLA CHIESA.

INCONTRI RAVVICINATI DELL’ALTROMONDO

l Consiglio Internazionale del CI-GiOC è organizzato ogni 4 annidal segretariato internazionale edal paese ospitante. È un evento molto speciale per-

ché permette di incontrarsi con i re-sponsabili di tutti gli altri paesi doveoggi si vive la GiOC. Pensiamo che aquesto consiglio parteciperanno piùdi 50 paesi da Africa, Asia, MedioOriente, America Latina ed Europa. I movimenti si scambieranno le loroesperienze, impareranno da quelle de-

gli altri e prenderanno le decisioni peril futuro sviluppo del loro movimentoe del lavoro del Coordinamento.C’è anche molto di più. Per molti sa-rà la prima volta che incontrerannomembri della GiOC di altri paesi, ca-piranno in modo concreto che non so-no soli, che altri giovani come loro sidedicano alla stessa missione.Questo è molto importante soprat-tutto dove la GiOC è ancora piccolao dove sta ricominciando a sviluppar-si e stabilizzarsi.

Quando si pensa di essere soli è piùfacile perdere speranza di fronte agliostacoli: per esempio a Gerusalem-me i giovani si sentono dimenticati,credono che la loro sorte non importia nessuno. Nei paesi marcati daconflitti civili e da una grande pover-tà, come l’India e le Filippine, i re-sponsabili hanno bisogno di sapereche la GiOC funziona in altre realtàcome la loro. L’incontro, l’ascolto e il confrontocon gli altri li rende più partecipi e

DIVERSE REALTÀ GIOCISTE, MA CON UNA COMUNE RADICE, PER UN IMPORTANTE MOMENTO DI CONFRONTO ai lavori, progettare il futuro, ma ver-ranno anche per scoprire la GiOC Ita-liana. Per questo è importante che vipossano incontrare, che possano ve-dere il vostro impegno. Voi sarete si-curamente le prime persone che in-contreranno in Italia. Le esperienze passate ci hanno mo-strato che la vostra presenza e la vo-stra accoglienza saranno la base sul-la quale si costruirà tutta la loro pre-senza al Consiglio. Per molti di loro venire a Vitorchianovorrà dire lasciare per la prima voltail loro paese o addirittura la loro pic-cola isola, alcuni sentiranno la man-

più coscienti della loro responsabili-tà di sviluppare il movimento, che intanti paesi è la sola proposta pasto-rale fatta ai giovani lavoratori. Per la GiOC italiana sarà un’espe-rienza unica d’incontro con chi viveil progetto della GiOC in condizioni eculture simili alle nostre e anchetanto diverse. Con la vostra presen-za e la vostra testimonianza voi po-tete sostenere concretamente lacrescita di questi movimenti. È vero, i delegati verranno in Italiaper partecipare al Consiglio, speri-mentare la dimensione internaziona-le dell’associazione, prendere parte

canza delle loro famiglie, delle loroabitudini. Possiamo aiutarli a sentir-si meno persi, facendo attenzione aloro e offrendo la nostra amicizia.L’organizzazione di un Consiglio èimpegnativa, richiede una grandedisponibilità, una vera apertura allealtre culture e tradizioni e la pazien-za di lavorare con ritmi diversi. Noisiamo contenti di poter organizzareil prossimo Consiglio con voi e vi rin-graziamo già da adesso per aver ac-cettato la sfida.Siamo sicuri che sarà una grande ric-chezza anche per le federazioni dellaGiOC Italiana.

A CURA DI NICOLETTA PISA, PRESIDENTESSA DEL CIGIOC

SEMINARIOFUORI DAL

I

CAMILO CORONELESCOBARCandidato a Presidente

del CIGiOC. Nato nel 1976 provienedalla GiOC dell’Ecuador.Professione: InsegnanteCarica lasciata: Coordinatore coop-tato del CIGiOC - America Latina

OTCHIERE AKAFFOUCLAVERCandidato a Segretario

generale. Nato nel 1973 provienedalla GiOC della Costa d’Avorio.Professione: Tecnico superiore inTrasporti e LogisticaCarica lasciata: Presidente nazionale

DELPHINETOLGOCandidata a Segretario

generale. Nata nel 1975 provienedalla GiOC del Burkina Faso.Professione: OptometristaCarica lasciata: Responsabile delsettore femminile nazionale

JEAN-PHILIPPEMANGACandidato a Quarto per-

manente. Nato nel 1973 provienedalla GiOC del Camerun.Professione: Missionario laicoCarica lasciata: Segretario generaledel CIGiOC e Coordinatore perma-nente per l’Africa

QUATTROCANDIDATI

notizie dal consiglio

A CURA DI MANUELA AGAGLIATE

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altromondo 5goGIOVENTÙ

OPERAIA

altromondo4goGIOVENTÙOPERAIA

AFRICA SUBSAHARIANASecondo l’Unicefsarebbero circa120mila, i bam-bini arruolati dagruppi ribelli oparamilitari. L’e-

tà media è 8 anni, sono orfani o ri-fugiati, vulnerabili e facilmentemanovrabili. Alcool e droghe lirendono particolarmente violenti.Alle bambine, invece, è riservato ilruolo di schiave sessuali.

REPUBBLICA CECADa un’indagine emerge che i cechilavorano mediamente sei ore allasettimana in più dei loro colleghieuropei, sono meno propensi a la-mentarsi di stress e stanchezza, eaccettano condizioni lavorative peg-giori. Ad essere maggiori, però, so-no anche i rischi per la sicurezza ela salute cui sono sottoposti.

BRASILEIl Movimento dei“senza terra” hacominciato unanuova offensivacontro il governobrasiliano e haoccupato quattrolatifondi in duestati del paese. L’iniziativa serve afare pressione sul presidente Lulaper convincerlo ad attuare unariforma agraria.

UGANDAPadre Luciano Fulvi, 76 anni, missio-nario comboniano è stato ucciso nel-la sua stanza. Si pensa che gli ag-

gressori fosse-ro tra i civili chedi notte spessotrovano rifugionella missione,per paura degliattacchi dei ri-

belli dell’esercito di liberazione. Ne-gli ultimi 20 anni sono stati uccisi 14uomini e una donna comboniani.

GLOBETROTTER

bollettino globale

MEDIORIENTE E ASIA

GERUSALEMMEIl movimento è molto attivosoprattutto dalla sua rifondazionenel 1999. Hanno avuto in dono unlocale dove poter organizzare leloro attività a favore dei giovani.

INDIAMembro del CIGIOC dal 2000.C’è un coordinamento della GiOCper rispondere ai bisogni dei gio-vani lavoratori e proporre lorol’esperienza all’interno del movi-mento. Nel Settembre 2003 ilCIGIOC è stato riconosciuto dallaConferenza Episcopale Indiana equesto ha facilitato il movimentosul lavoro di estensione.

AFRICA

BURKINA FASOIl movimento esiste in 3 diocesi.Ha seguito molte Campagned’Azione per poter miglioraregli ambienti di vita e di lavoro.

COSTA D’AVORIOLa GiOC è presente in 7 diocesi.È una realtà mista,accompagnata da preti e da laici.Ci sono parecchie difficoltàa causa della situazione politica.

ETIOPIANel 1992 nasce la GiOC einizia un periodo difficile perraggruppare i lavoratori, infattimolti giovani hanno perdutoil loro impiego a causa dellacrisi economica del paese.È stato elaborato un progetto:creare un gruppo di adulti,cercare dei legami con la GiOCd’Inghilterra per cercaredi rispondere ai problemi sociali.

REPUBBLICA DEMOCRATICADEL CONGOAd oggi esiste solo a Kinshasa,anche se è prevista un’ulterioreestensione in altre diocesi.

SENEGALLa GiOC è presente in tuttele diocesi del paese. I giovanisono accompagnati da pretie adulti. Si sono promossediverse inchieste [Campagned’Azione] che hanno permessodi realizzare numerose azionia favore dei giovani del paese.

AFRICA

La Gioc inoltre è presente in:BENIN, BURUNDI, CAMERUN,CIAD, CONGO, GUINEA CONAKRY,KENYA, ISOLE MAURITIUS,ISOLE RODRIGUEZ, MALAWI,NIGER, NIGERIA, REPUBBLICACENTROAFRICANA, RUANDA,TANZANIA, TOGO e UGANDA.

Ignazio Lula da Silva

AMERICA LATINA

ARGENTINAC’è un gruppo che lavora nellescuole e in un centro comunitarioper rispondere ai problemidi discriminazione, di drogae ai problemi adolescenzialiattraverso la proposta concretadi uno spazio di partecipazionee di riflessione per i giovani.

REPUBBLICA DOMINICANAPer adesso sta lavorando conpiccoli gruppi di 12 persone.Il coordinamento nazionale siriunirà per valutare il programmadel Consiglio Mondiale. Sonoprevisti incontri di formazionecon i responsabili del CIGiOC.

La Gioc inoltre è presente in:CUBA, ECUADOR, GIAMAICA,GUADALUPA, GUATEMALA,HAITI, PARAGUAY e PERÙ.

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EUROPA

La Gioc è presente in:FRANCIA, INGHILTERRA, MALTA,PORTOGALLO, SLOVACCHIA,SPAGNA e UNGHERIA.

La Gioc inoltre è presente in:COREA, FILIPPINE,GIORDANIA, LIBANO,PAKISTAN e SIRIA.

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QUELLIDEL CIGIOC

A CURA DI DORIANA VERDOLIVA

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internazionale 7goGIOVENTÙ

OPERAIA

coverstory6goGIOVENTÙOPERAIA

zone in estensione [Moncalie-ri, Carmagnola, Alba,..]Ma ora proviamo a viaggiareper l’Italia e vediamo come lezone della GiOC si stanno pre-parando a questo evento.Quasi tutte le zone hannopensato a un percorso di co-noscenza sui temi del Consi-glio Internazionale, dalla diver-sità alla mondialità, per i grup-pi base e i militanti, anche invista dell’intensa partecipa-zione al campo di II tappa.In particolare, poi, i militantidi Monte Urano [AP] organiz-zeranno nel mese di maggioun percorso di tre o quattro in-contri con i gruppi base e conil gruppo sparsi sul tema delledifferenze, presentando unprogetto al Centro servizi peril volontariato delle Marche. Milano, invece, organizzerà afine maggio una festa dei po-poli dedicata al tema della di-versità e dell’incontro.Data la disponibilità ad acco-gliere i delegati, le federazionidella Calabria, Monte Urano,Milano, così come le zone diAlba e di Settimo stanno giàorganizzando la loro perma-nenza. Alba ha scelto di ospi-tare la Costa d’Avorio, perchénella loro città ci sono molti

giovani provenienti da questopaese. I militanti della zona diSettimo, invece, hanno pen-sato al Burkina Faso. È previ-sto, infatti, di scrivere un pro-getto per il Comune della città,già molto impegnato rispetto aquesto paese. Generale è an-che la mobilitazione per realiz-zare azioni di autofinanziamen-to che vadano a sostenere lespese di viaggio dei delegati.Ad Alba il coordinamento di IItappa allestirà una mostra sulCIGiOC e sulla Costa d’Avorio.Durante le visite dei delegati,insieme all’ufficio missionarioe ad alcune associazioni chesi occupano di commercioequo, si vuole organizzare unaserata pubblica. Il nostro viaggio sta per finirea Torino e provincia. Passando per la zona di Mira-fiori, i militanti parteciperannoa una festa del quartiere inpiazza Livio Bianco il 29 e il30 maggio promossa da Ur-ban alla quale prenderannoparte le associazioni presentisul territorio. Il tema della fe-sta sarà la multiculturalità: sipreparerà un dibattito sui dirit-ti dei lavoratori italiani, pre-sentando la dimensione inter-nazionale della GiOC attraver-so uno stand e un video sultema immigrazione e lavoro.Nella zona di San Giulio d’Or-ta i ragazzi di III superiorehanno già fatto un’azione diautofinanziamento per soste-nere i campi a Vitorchiano epermettere la partecipazionedi tutti. Il nostro viaggio è ter-minato, ma quello vero versoVitorchiano deve ancora inco-minciare... buon Consiglio In-ternazionale a tutti.

LAVORIIN CORSOprogramma del VI consigliointernazionale del CIGIOC

Siamo tutticonvinti chesi tratti diun momentounico per chiha costruitola GiOCin questi annie per chi havoglia di condividerecon noiquestaesperienza.

GIUGNOVENERDÌ 25 GIUGNOä Arrivo dei delegatiä Assemblea Generale di introdu-

zione al Consiglio « Serata organizzata dal Segreta-

riato Internazionale del CIGIOC

SABATO 26 GIUGNOE Santa Messa di apertura a Roma.

Presiede il Card. Rylko, SegretarioPontificio Consiglio per i Laici

ä Cerimonia di apertura presso ilCampidoglio

« Serata organizzata dalla GiOCdell’Italia

DOMENICA 27 GIUGNO e Presentazione dei movimenti na-

zionali« Serata organizzata dalla GiOC

dell’Africa Centrale e dell’Ovest

LUNEDÌ 28 GIUGNOe Seminario di studi: “Partecipa-

zione e protagonismo dei giova-ni nella Società e nella Chiesa.Una sfida per la GiOC!” - Vedere

E Santa Messa. Presiede il Card.R. Martino, Presidente PontificioConsiglio Iustitia et Pax

MARTEDÌ 29 GIUGNOe Seminario di studi: “Partecipa-

zione e protagonismo dei giova-ni nella Società e nella Chiesa.Una sfida per la GiOC!” - Valutare

E Santa Messa. Presiede il Mons.V. Chiarinelli, Vescovo di Viterbo

« Serata: Storia del CIGiOC

MERCOLEDÌ 30 GIUGNOe Seminario di studi: “Partecipa-

zione e protagonismo dei giova-ni nella Società e nella Chiesa.Una sfida per la GiOC!” - Agire

ee Tavola rotonda: “La promo-zione della partecipazione dei giovani lavoratori nella socie-tà e nella Chiesa”

ee Le sfide per la GiOC a livello lo-cale e internazionale

« Serata organizzata dalla GiOC dell’America Latina

LAVORIIN CORSOprogramma del VI consigliointernazionale del CIGIOC

LUGLIOGIOVEDÌ 1 LUGLIOe Coordinamenti Continentali« Serata organizzata dalla GiOC

dell’Europa

VENERDÌ 2 LUGLIOe Seminario di formazione: “In

cammino verso un impegno sta-bile: fondamenti pedagogici del-la GiOC”

SABATO 3 LUGLIOå Lavori Statutari« Serata organizzata dalla GiOC

dell’Asia

DOMENICA 4 LUGLIOVisita a Castiglion Fiorentino [AR]ä Saluto delle autoritàE Santa Messa nella parrocchia di

Castiglion Fiorentino [AR]« Pranzo e festa insieme

LUNEDÌ 5 LUGLIOe Presentazione del Report sulle

attività 2000-2004 del Segreta-riato Internazionale del CIGiOC

« Serata organizzata dalla GiOCdel Medio Oriente e dell’Europa

MARTEDÌ 6 LUGLIOe Relazioni CIGiOC - JOCIe Coordinamenti Continentali« Serata: Educazione alle finanze

MERCOLEDÌ 7 LUGLIOE Udienza con il Santo Padre a Roma« Serata organizzata dall’Africa

dell’Est e dell’Oceano Indiano

GIOVEDÌ 8 LUGLIOe Coordinamenti Continentaliå Lavori Statutarieå Voto emendamenti ai testi sta-

tutari del CIGiOCeå Voto Piano futuro e Risoluzioni

VENERDÌ 9 LUGLIO å Elezioni del Segretariato Inter-

nazionale del CiGiOCE Cerimonia e Santa Messa di

chiusura« Serata: cena e festa a Vitorchiano

anca poco più di unmese al ConsiglioInternazionale dellaGiOC e siamo tutticonvinti che si tratti

di un momento unico per chiha costruito la GiOC in questianni e per chi ha voglia di con-dividere con noi questa espe-rienza. È un momento che civede protagonisti dell’eventoche si terrà a Vitorchiano [RM]dal 26 giugno al 9 luglio.Accanto alla casa dove verran-no ospitati i delegati verrà si-stemata una tendopoli nellaquale abiteranno i volontari, imilitanti e i ragazzi dei gruppibase che arriveranno per ilcampo estivo... eh sì, perchédal 4 al 10 luglio ci sarà ilCampo Nazionale della II tap-pa, mentre la settimana pre-cedente si svolgerà il camponazionale con i gruppi delle

L’incontro con l’altra metà delmondo mette fortemente in di-scussione il nostro stile di vita equello a cui siamo abituati.Occorre affrontarlo senza metri digiudizio inadatti, ma cogliendonela ricchezza.

India. Paese ricco di magia e at-mosfera, richiama subito nel no-stro immaginario i paesaggi descritti nei romanzidi Salgari, madre Teresa e la rivoluzione di Gand-hi. È anche lo stato in cui si scontrano contraddi-zioni quali uno sviluppo tecnologico all’avanguar-dia e un sistema tanto rigido di caste da ricorda-re il medioevo. Scopriamo com’è stato l’incontrocon una cultura così diversa da quella occidenta-le dalle prime due rientrate, Elisa e Prisca.

Come descrivereste il primo impatto conl’India?

Prisca: per prima cosa ti colpiscono i rumori.C’è sempre gente per strada, a qualunque ora.Il clima è molto caldo e il cibo piccante, troppoper noi. Quando ti abitui, però, riesci ad apprez-zarlo. Un altro aspetto è quello del reperimentodei medicinali: poiché l’India non può permetter-si certi brevetti, non si trovano nemmeno le me-dicine più comuni. Alcuni laboratori le produconougualmente, ma senza additivi per risparmiaresui costi, così sono molto amare.

In che cosa consiste il vostro progetto?Elisa: dopo un mese di formazione abbiamo tra-scorso tre mesi in India presso l’ASSEFA [Asso-ciazione per le fattorie al servizio di tutti]. È unaONLUS indiana, che da più di 30 anni promuovelo sviluppo rurale, sociale e spirituale delle comu-nità più povere del Paese, anche attraverso l’al-fabetizzazione e la scolarizzazione. Noi siamostate indirizzate in un complesso scolasticonel Tamilnadu, dove ognuna aveva uncompito diverso. Prisca doveva tenereun corso di formazione di ingleseagli insegnanti della scuola.

In seguito, si è occupata di trovarei primi contatti e il materiale percreare un centro per la Pace. Io,invece, ho organizzato dei labora-tori di educazione alla non violen-za per i bambini della scuola.

Che cosa vi ha colpito dellacultura indiana?Prisca: L’aspetto affascinante èche in India si respira molto la

cultura della non violenza, non solo nella scuola.In linea di massima la convivenza tra le culturefunziona, vivono nel rispetto reciproco cristiani,induisti, musulmani. Tuttavia, ci sono molte con-traddizioni: per esempio il sistema delle caste.Per legge è proibito anche parlarne, ma nei mo-duli ufficiali devi indicare a quale appartieni peraccedere alle agevolazioni fiscali. Questo anchese in realtà la famiglia è benestante, mentre lecaste alte in miseria non possono accedervi.Elisa: i matrimoni, poi, sono ancora combinatidalle famiglie all’interno della stessa casta. Sele donne rimangono vedove devono torna-re in famiglia, dove c’è una morte socia-le: devono vestire di bianco, sono rapa-te, non possono decorare il viso né par-tecipare a eventi mondani. Nei centridell’ASSEFA si lavora molto per l’inte-grazione e il superamento di questetradizioni.

INTERVISTA A PRISCA, ELISA, LUISA ED EVAQUATTRO VOLONTARIE DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO INTERNAZIONALE

A SCUOLA IN INDIA TRA NON VIOLENZA E TRADIZIONE

SPEZIE E PROFUMI

EDUCARSIEDUCANDO

Si intitola Educarsi educan-do il nuovo progetto di ser-vizio civile promosso dallaGiOC. L’obiettivo è realizza-re attività educative e for-mative nelle zone, soste-nendo le diverse esperienzaattraverso un coordinamen-to tra i volontari. La selezio-ne dei volontari avverrà apartire da Settembre, l’av-vio del servizio è previstoper il mese di Dicembre.Ulteriori informazioni in se-de nazionale.

A CURA DI MONICA GALLOPROXIMA ESTACIÒN:VITORCHIANO

UNO SGUARDO SULL’ITALIA PER VEDERE COME LE ZONE SI STANNO

PREPARANDO PER L’EVENTO ESTIVO: TRA FORMAZIONE,

AUTOFINANZIAMENTO E INIZIATIVE PER COINVOLGERE LA COMUNITÀ.

A CURA DI RAFFAELLA RUSCIANI

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Page 5: WE ARE THE DIFFERENCEwin.gioc.org/documenti/GO/02-2004.pdf · 2007. 2. 17. · importante per lo scam-bio tra giovani provenien-ti da culture profonda-mente distanti, valoriz-zando

superpartes8goGIOVENTÙOPERAIA

he la nostra societàstia cambiando insenso multietnico èuna evidenza; i nostriquartieri vanno assu-

mendo colorazioni semprepiù variegate con presenzediverse accentuate e se leghi-sti e provincialottigridano all’identitàdeturpata c’è sempli-cemente da ricordar-si che Torino sta vi-vendo ciò che tutte lemetropoli europee[da Marsiglia a Parigia Londra] hanno vis-suto da decenni.Il problema non è lostarnazzare di chivorrebbe chiudere leporte; il problema,per un movimentocome la GiOC, è dicominciare a chiederci secerchiamo strade per entrarein contatto con questo feno-meno o se ne rimaniamoestranei. La nostra fede ciimpedisce di restare estranei[«Ero immigrato in mezzo avoi e non mi aveteaccolto...»]; d’altra parte lastessa intuizione giocistaprimordiale di attenzione allefasce giovanili più popolari

deve renderci inquieti se nonriusciamo ancora ad aggan-ciare le fasce giovanili di nuo-va immigrazione. Dobbiamosentirlo come un campo no-stro di aggregazione. Se nonci muoviamo noi, chi dovreb-be allora?

Si tratta poi di averelucida coscienza cheil fenomeno non ri-chiede più la solaassistenza, ma che èormai urgentecostruire integrazionee cammini di comuni-cazione tra culture edetnie diverse.La GiOC ha un baga-glio enorme di cam-mini fatti in decennidi accompagnamentoa generazioni di gio-vani lavoratori. Negli

anni settanta, quando laGiOC si espandeva in Torino,si caratterizzò per l’accompa-gnamento ai giovani lavoratoriimmigrati. Ora siamo chiama-ti ancora a una nuova stagio-ne di accompagnamento pernuovi giovani lavoratori immi-grati. «La messe è molta...»ci dice ancora il vangelo; enuovi militanti sono preparatia nuove aggregazioni.

Cgo

gioventùoperaia

Periodico della GiOC [Gioventù Operaia Cristiana] Registrato presso il Tribunaledi Torino il 7.8.1989 n. 4087Anno XXIX n. 02/04

Direttore Responsabile:Marco CantaCaporedattrice: Monica GalloRedazione:Salvatore Marceddu, Lucia Pala,Cristina Pintoni, Raffaella RuscianiHanno collaborato a questo numero:Manuela Agagliate, Marco Calvetto,don Silvio Caretto, Nicoletta Pisa,Doriana VerdolivaUfficio abbonamenti:Enrica LaggiardRedazione e amministrazione:via Vittorio Amedeo II, 1610121 TorinoTel. +39 11 548646 - 541806Fax +39 11 [email protected]

1 copia 4,00 euro, arretrati il doppioAbbonamento annuo: 16 euroSostenitore o estero: 26 euroAbbonamenti e quote di solidarietàc/c postale n. 17752106 intestato a:GiOC - Gioventù Operaia Cristianavia Vittorio Amedeo II, 1610121 Torinoabb. post. gr. 50%

Progetto e RealizzazioneStudio Andrea Bozzo - TorinoFotolito e StampaComunecazione - Bra [Cn]chiuso in redazione il 13 Maggio 2004

CHI È IL MIOPROSSIMO?

A CURA DI DON SILVIO CARETTO

COMMUNITY

in giro per Vitorchiano

Il problemaè cominciarea chiedercise cerchiamostradeper entrarein contattocon questofenomenoo se nerimaniamoestranei.

LA FRONTIERA

DELL’INCONTRO

COL DIVERSO:

OLTRE L’ASSISTENZA

E L’ACCOGLIENZA,

VERSO UNA VERA

COMUNICAZIONE.

A Vitorchiano verrà lancia-ta un’azione comune a tuttii movimenti della GiOC, perconcretizzare un orienta-mento del V Consiglio del2000: la realizzazione diun’inchiesta internazionalesu Giovani e lavoro nel mon-do globalizzato. A partiredalle necessità di ogni mo-vimento nazionale, inda-gherà il rapporto tra giova-ni e lavoro nelle varie areedel mondo, in particolare illavoro più povero. Oggi so-no molti gli studi sulla glo-balizzazione e le inchiestesui giovani, specialmentenei paesi ricchi; c’è poi unacerta attenzione al lavorominorile. Non c’è un’indagi-ne mondiale e comparativasu giovani e lavoro. Questainchiesta ha l’obiettivo am-

bizioso di incrociare le ela-borazioni degli esperti delcomitato scientifico inter-nazionale con ciò che i gio-vani vivono, pensano, so-gnano del proprio lavoro edare un’opportunità al CI-GiOC e ai movimenti nazio-nali di comunicare un mes-saggio originale sulla situa-zione dei giovani lavoratoria livello mondiale. La GiOC italiana avrà l’op-portunità di confrontare lanostra esperienza con quel-la dei giovani di altri Paesi,ma anche di cogliere stimo-li e interrogativi per unanuova Campagna d’Azioneche abbia uno sguardo piùampio sulla realtà interna-zionale dei giovani lavorato-ri, lontani e diversi, ma congli stessi sogni per il futuro.


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