Date post: | 01-May-2015 |
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zona pellucida
citoplasma
membrana vitellina
spazio vitellino
1. ICSI
2. SUZI
3. PZD
1. ICSI = intracytoplasmic sperm injection
2. SUZI = sub-zonal injection
3. PZD = partial zona dissection
MICROMANIPOLAZIONI DI GAMETI
RISULTATI PER NUMERO DI EMBRIONI
TRASFERITI
IMSI
• Iniezione intracitoplasmatica del singolo spermatozoo morfologicamente selezionato
• Studio della morfologia degli organelli degli spermatozoi mobili (MSOME)
• Osservazione ad alto ingrandimento (6300x) dei vacuoli nucleari
ROSNI ROund Spermatid Nucleus
Injection
ROSIRound Spermatid Injection
TRAPIANTO SPERMATOGONIALE
• STUDIO INTERAZIONI CELLULE DEL SERTOLI E GERMINALI
• PRODUZIONE DI ANIMALI TRANSGENICI
• PREVENIRE INFERTILITA’ IN PAZIENTI (SPECIE BAMBINI) CHE DEVONO SOTTOPORSI A CHEMIO- O RADIO-TERAPIA
SEMI-CLONAZIONE
FORMAZIONE DI CELLULE “APLOIDI” A PARTIRE DA CELLULE SOMATICHE
“Produzione di oociti” (Kaneko, 2001)“Produzione di spermatozoi” (Tateno, 2003)
SOSTITUZIONE DEI GAMETI
TESTICOLOARTIFICIALE
TRAPIANTOSPERMATOGONIALE
ROSI/ROSNI ICSI
FIVET
GIFT
IAHTERAPIA
MEDICA/CHIRURGICA
• CONTROLLO GENETICO• TOPI TRANSGENICI E KNOCK-OUT• STUDI REPLICAZIONE CELLULARE• STUDIO BIOCHIMICO SEMINALE• STUDIO BIOCHIMICO INTERAZIONE
SPERMATOZOO-OVOCITA
LA PREVENZIONE
FATTORI TESTICOLARI
GONADOTOSSINE
FATTORI SESSUALI
GONADOTOSSINE
FUMO < 20, effetto su volume, > 20 densità e motilità spz effetti ormonali (PRL, estradiolo) alterazione ultrastruttura (assonema) effetto additivo con varicocele
ALCOOL effetti diretti sul testicolo danno epatico: alterazioni ormonali e deficit vitamine e oligoelementi abbassamento del testosterone e riduzione volume e densità spz con consumi elevati
MARIJUANA alterazione spermatogenesi riduzione densità e mtolità spz, aumento forme anomale
ANABOLIZZANTI inibizione a “feedback” ipotalamo-ipofisaria severa riduzione numero e motilità e aumento forme anomale, fino alla azoospermia ripresa dopo 4-12 mesi dalla sospensione
FARMACI spironolattone sulfasalazina (meglio mesalazina) colchicina, allopurinolo nitrofurantoina, tetracicline, gentamicina, neomicina, eritromicina cimetidina ciclosporina alfa-bloccanti: eiaculazione retrograda
GONADOTOSSINE OCCUPAZIONALI Dibromocloropropano (pesticida) Esposizione a piombo, cadmio, manganese
AGENTI CHEMIOTERAPICI Cambiamento prognosi di leucemie, Hodgkin, t.testicolari alterazioni preesistenti (24% patologie precedenti, 60% oligozoospermia danno cellule progenitrici (spermatogoni, spermatociti primari) maggiore resistenza del testicolo prepuberale non alterazioni nei figli dei pazienti trattati alcuni dati:
•azoospermia permanente nel 35-100% di Hodgkin•azoospermia nel 17-68% di tumori testicolari•disfunzione eiaculatoria con dissezione linfonodi retroperitoneali
RADIOTERAPIA Effetti dose e tempo-dipendenti Danno di precursori in vari stadi
IPERTERMIA Febbre Abbigliamento Sauna
POSSIBILI STRATEGIE modificazioni cicli di terapia trattamenti con testosterone o GnRH (efficicacia solo nell’animale)
crioconservazione del seme trapianto spermatogoniale
PESTICIDI I PIU’ NOTI: DDT e ATRAZINA
Tossici per l’uomo che ne viene a contatto
- durante la produzione
- durante l’utilizzo sulle colture
- per il consumo dei prodotti agricoli
Cancerogeni per gli animali di laboratorio
PCB - FABBRICATI FINO AL 1985
- SUOLO, SEDIMENTI
- AMBIENTE ACQUATICO
- APPARECCHI ELETTRICI
- VERNICI
Probabilmente cancerogeni effetti nocivi sulla riproduzione
PFDS
Probabilmente cancerogeni effetti nocivi sulla riproduzione
SOSTANZE ORGANICHE CONTENUTE IN :- VELENI PER FORMICHE
- SHAMPOO
- PELLICOLE FOTOGRAFICHE
- SACCHETTI PER POP CORN
- CARTA PER DOLCIUMI E SALATINI
FTALATI
Cancerogeni per gli animali
possono causare morte fetale, malformazioni, tossicità riproduttiva
SOSTANZE PLASTIFICANTI AGGIUNTE AL PVC PER RENDERLO FLESSIBILE
TOSSICI AMBIENTALI
L’IPOTESI DEGLI “ENDOCRINE DISRUPTORS”:aumentata frequenza di “sindrome della disgenesia testicolare” (TDS)
Effetti nell’uomo Alterata qualità del seme Criptorchidismo e ipospadia Tumori testicolari Cancro prostatico Effetti sul “sex ratio” (M/F) Alterazioni della tiroide
Effetti meglio documentati nella donna Cancro della mammella Endometriosi Spotting intermestruali Pubertà precoce
DEFINIZIONE: “agente esogeno capace di interferire con produzione, rilascio, trasporto, metabolismo, azione o eliminazione degli ormoni naturalmente presenti nel corpo per il mantenimento dell’omeostatsi e la regoalzione dei processi di sviluppo” (Kavlock, 1996)
La prevenzione
Con D.M. 1 dicembre 2004, è stato approvato il programma per la realizzazione, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Medicina Sociale, di una campagna di comunicazione dei fenomeni della sterilità e dell’infertilità, e in data 20/06/2005 è stato stipulato l’accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e l’Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS) per la realizzazione e la gestione della citata campagna.
Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40/04 – anno 2005
Il progetto prevede la realizzazione di una campagna di informazione e prevenzione attraverso la produzione e diffusione di strumenti informativi cartavcei e la divulgazione di informazioni per via telematica.
In particolare , è prevista la produzione di un opuscolo informativo (1,5 milioni di copie) che illustri le cause della sterilità, le precauzioni da adottare ai fini della prevenzione, la diagnosi, le terapie, le norme sulla fecondazione assistita e l’elenco delle strutture di eccellenza accreditate che la praticano. E’ inoltre prevista la realizzazione di una locandina che illustri la campagna e di una rubrica web nel sito dell‘Istituto Italiano di Medicina Sociale nella quale saranno riportati i contenuti dell’opuscolo, gli aggiormnamenti sulle terapie, ecc.
Il materiale verrà distribuito su tutto il territorio nazionale attraverso invii postali o per il tramite delle asssociazioni di categoria, Saranno inoltre acquisiti spazi pubblicitari sui principali quotidiani nazionali, radio e TV.
Fondi destinati nel 2004 alla prevenzione = € 1.000.000
(“approccio mediatico” alla prevenzione)
Fondo per le tecniche di PMA nello stesso anno =€ 6.800.000
FORTE SBILANCIAMENTO TRA PREVENZIONE E PMA.
PUR ESSENDO PREVISTA, LA PREVENZIONE DELLA
STERILITA' RIMANE SPESSO POCO PRATICATA E LE
RISORSE AD ESSA DESTINATE INFERIORI ALLE REALI
NECESSITA', NONOSTANTE IL GRANDE POTENZIALE DI
IMPATTO SULLA POPOLAZIONE
L'impiego delle tecniche di PMA in Italia
N° centri = 175
N° pazienti = 9.790
N° cicli iniziati = 16.803
Totale trasferimenti = 20.290
Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40/04 – anno 2005
anno 2003 anno 2004
N° centri = 129
N° pazienti = 18.178
Totale trasferimenti = 21.201
L'impiego delle tecniche di PMA in Italia
Totale gravidanze = 5402
Successo = 26.60%(gravidanze/trasferimenti)
Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40/04 – anno 2005
anno 2003 anno 2004
Nati vivi = 3676pari al:- 18,11 % dei trasferimenti- 68 % delle gravidanze
Neonati conmalformazioni = 1,1 %
Totale gravidanze = 5073
Successo = 23.93%(gravidanze/trasferimenti)
Nati vivi = 3705 pari al:- 17,47 % dei trasferimenti - 73 % delle gravidanze
Neonati con malformazioni = 0,8%
FIVET ICSI FER
24,1 61,9 10,9
22,3 23,1 17,6
25,8 25,2 17,5
L'impiego delle tecniche di PMA in Italia nel 2004
Percentuale di trasferimenti e successi secondo le tecniche
Trasferimenti (% su tot)
Successo su prelievi/scongelamenti (%)
Successi su trasferimenti (%)
Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40/04 – anno 2005
N.B.: La percentuale di successo è calcolata sulle gravidanze, non sui nati vivi
2003 2003 20032004 2004 2004
29,8
24,6
28,0
55,6
24,9
27,6
14,2
27,6
20,2
RISCHI DELLA ICSI
■ Tecnica più adottata nei centri di PMA
■ Consente l’accesso a programmi di PMA a casi di infertilità maschile di grado severo
■ Non è mantenuta la proporzionalità fra indicazione medica e tecnica prescelta
■ La valutazione dei risultati non è correlata ai diversi quadri patologici di partenza
■ Alto grado di SPERIMENTALITA’
RISCHI CONNESSI CON L’UTILIZZO DI SEME DI SOGGETTI INFERTILI
1. PRESENZA DI ANOMALIE CITOGENETICHE PARENTERALI E DELLE CELLULE
NEMASPERMATICHE
Pazienti infertili ammessi a programmi ICSI hanno un alto tasso Pazienti infertili ammessi a programmi ICSI hanno un alto tasso
di aneuploidie negli spermatozoi di aneuploidie negli spermatozoi
Alta incidenza di aneuploidia dei cromosomi sessuali e anomalie strutturali insorte de novo, che
sono di origine paterna, nei concepiti da ICSI rispetto alla popolazione generale
2. PRESENZA DI MICRODELEZIONI DEL CROMOSOMA Y
RISCHI CONNESSI CON L’UTILIZZO DI SEME DI SOGGETTI INFERTILI
RISCHIO DI TRASMISSIONE DELLA MICRODELEZIONE ALLA PROLE O ESTENSIONE DELLA STESSA
ULTERIORE NECESSITA’ DI RICORSO ALLA ICSI DA PARTE DEI FIGLI CONCEPITI VIA ICSI
RISCHI CONNESSI CON LA TECNICA
Vengono ipotizzati:
Incorporazione di DNA mitocondriale spermatico
Iniezione di sostanze estranee o contaminanti
Distruzione dell’ooplasma o del fuso mitotico
Impropria selezione dello sperma da parte dell’embriologo
Anomalie epigenetiche dell’imprinting
Aumentato rischio di malattie neurodegenerative, causato dalla presenza nel padre oligozoospermico o azoospermico di anomalie del recettore androgenico
SPERIMENTALITA’ DELLA TECNICA
Tecnica non preceduta da adeguata sperimentazione animale
VALUTAZIONE DEI RISULTATI
■ Tasso di fecondazione ed outcome ostetrico
■ Lieve aumento di incidenza di malformazioni ed anomalie citogenetiche
■ Valutazione del risultato in relazione al quadro di partenza
FATTORI COITALI
Disfunzione erettile Eiaculazione retrograda Eiaculazione precoce Aneiaculazione Uso di lubrificanti Patologie psicosessuali
IMPORTANZA DEL COUNSELING
ITER DIAGNOSTICO DELLA COPPIA:
RUOLO DEL METODO NATURALE
DIAGNOSTICO• Patologia infettiva • Insufficienza luteinica
TERAPEUTICO• Superamento dell’ “ipofertilità”
Progressivo approfondimento Accompagnamento della coppia
Non sempre la tecnologia comporta un aumento di probabilita’
Il nostro protocollo diagnostico terapeutico è caratterizzato da una visione unitaria che prende in considerazione parallelamente entrambi i membri della coppia, secondo successivi livelli di indagine e integrando tra loro contributi multispecialistici (andrologico, endocrinologico, chirurgico), in modo da superare i limiti di una gestione frammentaria
CONCLUSIONI
Importanza della prevenzione ai vari livelli
Collaborazione interdisciplinare e società scientifiche
Diagnosi prenatale, neonatale, screening nell’infanzia
Controllo sviluppo puberale
Aspetti educativi “della” sessualità
“Accompagnamento” della coppia con problemi di fertilità
FERTILITA’
ESPRESSIONE DELLA FECONDITA’
DELLA PERSONA NELLA SUA UNITA’
PSICO-FISICO-SPIRITUALE