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Aggiornamento al CNAI - SAMNIUM: FISTELIA (400-260 a.C.)

Date post: 04-Dec-2023
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233 Aggiornamento al Corpus Nummorum Antiquae Italiae SAMNIUM: FISTELIA (400-260 a.C.) Alberto Campana UBICAZIONE E CENNI STORICI L’ubicazione è il problema principale delle emissioni di Fistelia (o Phistelia), finora irrisolto. Nessuna fonte storica nomina una città o una co- munità di nome Fistelia e pertanto non è possibile localizzarla con sicurezza o tracciare un’attendibile ricostruzione storica. Su questo argomento già il Sambon aveva riassunto i vari suggeri- menti proposti (1) . Trascurando le più antiche e fantasiose ipotesi (2) , i centri ai quali sono state attribuite le monete di Fistelia sono i seguenti : a) Plistia o Plistica, ricordato rispettivamente da Tito Livio e da Diodoro (3) , presso Saticula, l’odierna S. Agata dei Goti, in provincia di Benevento e posta al confine tra la Campania e il Sannio, secondo l’ipotesi di Avellino e Garrucci (4) . b) Histonium, nel paese dei Frentani e identificato con l’odierna Vasto, in provincia di Chieti, secondo una successiva opinione di Avellino (5) . c) Puteoli, l’attuale Pozzuoli, in provincia di Napoli, secondo Millingen, Le- normant, Mommsen, Friedländer e Sambon L. (6) e ancora, in tempi recen- ti, Pugliese Carratelli (7) . (1) A. Sambon, Les monnaies antiques del l’Italie, Paris 1903, p. 327-330. (2) Come quelle di A.S. Mazzocchi, Tabula Heraclea, 1760, p. 590, che attribuiva le monete di Fistelia a Paestum; di J. Millingen, Considerations sur la numismatique de l’ancient Italie, 1841, p. 43, che le attribuiva a una alleanza tra Poseidonia e Fistelia ; di M. Guarnacci, Origi- ni italiche, 1760, tomo II, p. 227, che le attribuiva nientemeno che a Fiesole. (3) Tito Livio, IX, 21-22 ; Diodoro, XIX, 72, 3-4. Era una comunità filoromana della valle del Liri, che fu attaccata dai Sanniti nel 316 a.C., con conseguente riapertura della seconda guerra sannitica. (4) F.M. Avellino, Opuscoli diversi, vol. III, 1836, p. 86 ; R. Garrucci, Monete dell’Italia anti- ca, Roma 1885, p. 94. (5) F.M. Avellino, Bullettino Archeologico Napoletano, vol. IV (1846), p. 27. (6) Per la bibliografia, si rimanda ad A. Sambon, op. cit., p. 327. (7) G. Pugliese Carratelli, Sanniti, Lucani, Brettii e Italioti dal IV sec. a.C., Atti dell’XI Con- vegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 1971, p. 38.
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Aggiornamento al Corpus Nummorum Antiquae Italiae

SAMNIUM: FISTELIA (400-260 a.C.)

Alberto Campana

UBICAZIONE E CENNI STORICI

L’ubicazione è il problema principale delle emissioni di Fistelia (o Phistelia), finora irrisolto. Nessuna fonte storica nomina una città o una co-munità di nome Fistelia e pertanto non è possibile localizzarla con sicurezza o tracciare un’attendibile ricostruzione storica. Su questo argomento già il Sambon aveva riassunto i vari suggeri-menti proposti(1). Trascurando le più antiche e fantasiose ipotesi(2), i centri ai quali sono state attribuite le monete di Fistelia sono i seguenti :

a) Plistia o Plistica, ricordato rispettivamente da Tito Livio e da Diodoro(3), presso Saticula, l’odierna S. Agata dei Goti, in provincia di Benevento e posta al confine tra la Campania e il Sannio, secondo l’ipotesi di Avellino e Garrucci(4).

b) Histonium, nel paese dei Frentani e identificato con l’odierna Vasto, in provincia di Chieti, secondo una successiva opinione di Avellino(5).

c) Puteoli, l’attuale Pozzuoli, in provincia di Napoli, secondo Millingen, Le-normant, Mommsen, Friedländer e Sambon L.(6) e ancora, in tempi recen-ti, Pugliese Carratelli(7).

(1) A. Sambon, Les monnaies antiques del l’Italie, Paris 1903, p. 327-330. (2) Come quelle di A.S. Mazzocchi, Tabula Heraclea, 1760, p. 590, che attribuiva le monete di Fistelia a Paestum; di J. Millingen, Considerations sur la numismatique de l’ancient Italie, 1841, p. 43, che le attribuiva a una alleanza tra Poseidonia e Fistelia ; di M. Guarnacci, Origi-ni italiche, 1760, tomo II, p. 227, che le attribuiva nientemeno che a Fiesole. (3) Tito Livio, IX, 21-22 ; Diodoro, XIX, 72, 3-4. Era una comunità filoromana della valle del Liri, che fu attaccata dai Sanniti nel 316 a.C., con conseguente riapertura della seconda guerra sannitica. (4)

F.M. Avellino, Opuscoli diversi, vol. III, 1836, p. 86 ; R. Garrucci, Monete dell’Italia anti-ca, Roma 1885, p. 94. (5)

F.M. Avellino, Bullettino Archeologico Napoletano, vol. IV (1846), p. 27. (6) Per la bibliografia, si rimanda ad A. Sambon, op. cit., p. 327. (7)

G. Pugliese Carratelli, Sanniti, Lucani, Brettii e Italioti dal IV sec. a.C., Atti dell’XI Con-vegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 1971, p. 38.

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d) Fuisulae o Fugifulae, ricordato da Tito Livio(8), una città sannitica, forse caudina, da identificarsi con la moderna Faicchio, non lontano da Telese, in provincia di Benevento, secondo Minervini e Petrucci(9).

e) Telesia, proposta in tempi recenti da Crawford(10) a causa della sua vici-nanza con Allifae.

Nessuna di queste ipotesi appare verosimile né sufficientemente pro-vata. I ritrovamenti e la doppia leggenda greco-osca Fistelia-Fistlius delle monete d’argento decisamente limitano l’area di circolazione a una zona compresa tra il Sannio e la Campania settentrionale e non lontano dall’antica Allifae, come si può evincere dalla cartina riportata nella successiva pagina (Figura 1)(11). In base a ulteriori indagini su ritrovamenti monetali e ad approfondi-te analisi topografiche, l’ipotesi più verosimile è che Fistelia sia situata in corrispondenza della località Faicchio(12), imponente insediamento con mura sannitiche poligonali.

MONETAZIONE

La monetazione di Fistelia presenta strette analogie con Allifae, che perciò doveva essere situata nei pressi del centro ancora non identificato. Anche qui possiamo indicare tre distinti periodi:

I periodo = 400-390 a.C. (didrammi coi tipi campani); II periodo = 310-300 a.C. (oboli, emioboli e quarti di obolo d'argento

coi tipi locali, ai quali si devono aggiungere oboli d'ar-gento anepigrafi).

III periodo = 270-260 a.C. (obolo di bronzo).

(8)

Tito Livio XXIV, 20,5. (9) G. Minervini, Bullettino Archeologico Napoletano, vol. III (1845), p. 130; G. Petrucci, Sto-ria di Telese (manoscritto inedito del secolo scorso). Secondo E.T. Salmon, Il Sannio e i San-niti, Torino 1985, p. 316, deve trattarsi invece di una città lucana piuttosto che sannitica. Inol-tre è da osservare che la località Faicchio, nota per le sue mura ciclopiche, attestanti una attivi-tà fiorente fin dal VI secolo a.C., non è mai stata esplorata a fondo. (10)

M.H. Crawford, Coinage & Money under the Roman Republic, London 1985, p. 335. (11) A. Morello, Alife tra storia e moneta, Atti dell’VIII incontro culturale (Alife, 25 aprile 1998), Quaderno di Studi 26 (Marzo/Aprile 1998), p. 20. (12)

Cfr. D. Caiazza, Contributo per l’identificazione dei siti di Phistelia e Malies, in Atti del 2° Convegno “Popoli dell’Italia antica” – Antiche città scomparse, S. Vittore del Lazio 28.10.2007.

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Figura 1 - Mappa delle località dove sono state rinvenute monete di Fistelia (e Allifae). Più grande è il simbolo, più esemplari sono stati rinvenuti. Appare evidente l’area di circolazione circoscritta tra la Campania interna e il Sannio (da A. Morello, Alife tra storia e moneta, p. 20 fig. 5).

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I PERIODO: 400-390 a.C. L’emissione n. 1 appare concentrata in pochi anni in quanto sono no-ti incroci di conio al suo interno. Al diritto è raffigurata una testa femminile, che è di chiara ispirazio-ne cimoniana e si ritrova su certe emissioni di Neapolis della fine del V se-colo a.C.(13) e presenta strette somiglianze con la testa di Hera Lacinia, orna-ta da un diadema con grifoni e palmette, dei didrammi di Fensernia, Posei-donia, Croton, Pandosia e Thurii(14). L’esistenza dell’ibrido descritto nell’emissione 2 (vedi) conferma definitivamente che anche i didrammi di Fistelia, come le altre emissioni campane e sannitiche di fine V secolo - ini-zio IV secolo a.C., sono stati coniati in una unica zecca centralizzata, proba-bilmente quella di Neapolis. È logico quindi pensare che le varie comunità campane e sannitiche abbiano obbedito a una comune esigenza di emettere un nominale di elevato valore intrinseco. Molto probabilmente queste stesse comunità gestivano direttamente l’arruolamento dei mercenari tra le popola-zioni interne(15) e quindi il mercenarismo ha costituito il motivo principale per la coniazione di didrammi della fine del V secolo a.C., che costituivano la base per la paga dei soldati.

1 DIDRAMMA focese - AR (7,68-6,13 g.) 400-390 a.C.

D/ = Testa di Partenope volta di 3/4 a destra, con capelli sparsi attorno al viso; (bordo lineare solo nel conio PO4)

R/ = Toro androprosopo barbuto (Acheloo) a sinistra su linea di esergo;

a) doppia linea di esergo (senza delfino); sopra, b) doppia linea di esergo (senza delfino); sopra, c) delfino sotto doppia linea di esergo; sopra, d) delfino sotto spessa linea di esergo; sopra,

(13)

Cfr. A. Sambon, op. cit., p. 198, n. 335 e N.K. Rutter, Campanian Coinages 475-380 B.C., Edinburgh 1979, p. 148, n. 67-71. I primi due conii di Fistelia (P01 e P02 di Rutter) so-no molto somiglianti a due conii per Neapolis (O39 e O40 di Rutter) e sembrano essere opera di un medesimo incisore attivo a Neapolis. (14)

Per la diffusione della testa di tipo cimoniate, cfr. N.K. Rutter, op. cit., p. 60. (15)

Ipotesi avanzata da M. Frederiksen, Napoli e i Greci d'Occidente dal 450 al 350 a.C. cir-ca. Vecchi problemi e nuove prospettive, in: La monetazione di Neapolis nella Campania anti-ca, Atti del VII Convegno Internazionale di Studi Numismatici (Napoli 20-24 aprile 1980), Napoli 1986 e confermata da R. Cantilena, Problemi di emissione e di circolazione monetale, in: Sannio. Pentri e Frentani dal VI al I sec. a.C., Atti del Convegno 10-11 Novembre 1980, ed. Enne 1984, p. 88.

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e) delfino sotto sottile linea di esergo; sopra, f) delfino sotto sottile linea di esergo; sopra, g) delfino sotto sottile linea di esergo; sopra,

Sa. 826 - 828; Rutter 1 - 9; Garr. tav. LXXXIX, 15 - 19. coni D/ = 4 coni R/ = 9 Media su 80 esemplari = 7,28 g. (escludendo i suberati)

Variante a = Sa. 826; Rutter 1-2; Garr. 15

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Conii Rutter 1 (PO1/PR1): Gulbenkian 11 = Naville VI/1924, 57 * g. 7,55;

Conii Rutter 2 (PO1/PR2): Paris, 1113 = L. 200 ** g. 7,42; Copenhagen 573 g. 7,33; Ber-lin 8 g. 7,22; Avellino g. 6,91; Cambridge, M. 365 g. 6,76; Ars Classica 17/1934, 19 g. ?.

Variante b = Sa. -; Rutter 3; Garr. –

Conii Rutter 3 (PO3/PO3): Berlin 6 (suberato) * g. 6,13.

Variante c = Sa. -; Rutter 4; Garr. 16

Conii Rutter 4 (PO4/PR4): Berlin, L. g. 7,51; NAC L/2001, 1024 = KuM XIX/1979, 3 g. 7,51; MuM PF 357/1974, 9 g. 7,50; Hess 1907, 1680 g. 7,50; London, BM = Lloyd 86 = Sambon 1903, 57 * g. 7,48; Auctiones 7/1977, 19 g. 7,48; Sotheby 1973, 11 g. 7,47; Cam-bridge, L. 91 g. 7,46; Padova g. 7,42; MuM 68/1986, 5 g. 7,39; Ratto PF 1939, 93 g. 7,36; Napoli, rip. Cales g. 7,34; Budapest 473 g. 7,28; Cambridge, M. 366 g. 7,28; CNG 40/1996, 568 g. 7,27; Oxford, A. 165 g. 7,22; Pozzi 241 g. 7,22; Münzhl. 4/1935, 175 g. 7,21; Copenhagen 574 g. 7,12; London, BMC 3 g. 7,11; New York, ANS 563 g. 7,10; Mi-lano 258 g. 6,96; Pozzi 242 g. 6,79; Berlin 5 g. 6,82.

Variante d = Sa. 827; Rutter 5; Garr. 17

Conii Rutter 5 (PO4/PR5): Cambridge, F. 194 g. 7,54; London, BMC 2 g. 7,54; Berlin 1 g. 7,51; Cambridge, F. 193 g. 7,50; Jameson 28 g. 7,50; Berlin 2 g. 7,45; Weber 396 g. 7,40; Napoli, S. 419 g. 7,38; Künker 97/2005, 94 = Künker 94/2004, 63 = Busso 290/1970, 10 g. 7,36; Auctiones 4/1974, 23 g. 7,36; NAC K/2000, 1020 g. 7,35; London, BM = Lloyd 85 * g. 7,32; Napoli, S. 420 g. 7,32; Berlin 2 g. 7,32; Berlin 3 g. 7,27; Gorny 100/1999, 36 = Titano 3/1979, 4 g. 7,26; Napoli 658 g. 7,25; Wien g. 7,25; Paris, 1115 = L. 201 g. 7,22; Cambridge, F. 192 g. 7,20; Cambridge, M. 367 g. 7,18; Paris, 1114 g. 7,15; Helbing 1927, 2519 g. 7,15; Napoli, S. 421 g. 7,13; New York, ANS 564 g. 7,13; CNG 73/2006, 12 g. 7,10; München 393 g. 7,09; Hamburger 98/1933, 12 g. 7,08; Weber 397 = Canessa 1903, 58 g. 7,06; Auctiones 20/1990, 50 g. 6,97.

Variante e = Sa. 827; Rutter 6-7; Garr. –

Conii Rutter 6 (PO4/PR6): Bruxelles, H. 71 g. 7,52; Künker 124/2007, 7806 = Hambur-ger 96/1933, 9 * g. 7,44; Hess & Leu 36/1968, 9 g. 7,39; Napoli, S. 423 g. 7,39; Leu & MuM 1965, 21 g. 7,36; Napoli 657 g. 7,34; Copenhagen 575 g. 7,34; Glasgow 1 g. 7,33; Budapest 474 g. 7,22; Firenze g. 7,04; Napoli, S. 422 (suberato) g. 6,99; Napoli, S 424 (suberato) g. 6,39.

Conii Rutter 7 (PO4/PR7): Ratto 1926, 269 g. 7,62; New York, ANS 565 g. 7,51; CNG 69/2005, 30 g. 7,40; Milano 257 ** g. 7,30; Ratto 1926, 270 g. 7,30; Hamburger 7/1908, 106 g. 7,20; Helbing 1927, 2520 g. 7,20; Paris, 1116 g. 6,82; Egger 40/1912, 72 g. 6,50.

Variante f = Sa. -; Rutter 8; Garr. 19

Conii Rutter 8 (PO4/PR8): Manchester 77 = Lockett 107 = Naville I/1921, 103 (subera-to) * g. 6,76.

Variante g = Sa. 828; Rutter 9; Garr. –

Conii Rutter 9 (PO4/PR9): Berlin 7 * g. 7,68.

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Frequenza ponderale dei didrammi n. 1 di Fistelia

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

7,70-7,61

7,60-7,51

7,50-7,41

7,40-7,31

7,30-7,21

7,20-7,11

7,10-7,01

7,00-6,91

6,90-6,81

6,80-6,71

< 6,70

Peso in g

* * * Il didramma n. 2 era noto al Garrucci, con relativo disegno, ma senza specificare la sua localizzazione ed era ripreso dal Sambon. Il Rutter non lo aveva tenuto conto, probabilmente dubitando della descrizione del Garrucci. La recente comparsa di un esemplare in un’asta NAC ha permesso di fugare ogni dubbio sulla sua esistenza. Allo stato attuale non è possibile stabilire se l’esemplare NAC è lo stesso di quello disegnato dal Garrucci e sopravvissuto fino ad oggi: la centratura del rovescio sembra la stessa, ma l’etnico disegna-to da Garrucci appare integro e il suo esemplare sembra di conservazione migliore. Si tratta senza dubbio di un ibrido, ricavato da un conio del diritto di Neapolis (conio Rutter O110, del gruppo 20, emesso nel periodo IV di Rut-ter e quindi negli anni 395-385 a.C.) e da un conio del rovescio di Fistelia (conio Rutter PR8), confermando che i di drammi di Fistelia dovevano esse-re coniati in una zecca centralizzata, con ogni probabilità a Neapolis.

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Esso costituisce un ulteriore esempio di incroci di conii tra varie zecche campane attive nel medesimo periodo. Il Rutter aveva descritto per i didrammi almeno 12 incroci di conii: tra Cuma e Campani (KO89/CO1 e KO90/CO2), tra Neapolis e Campani (047/CO6), tra Hyria e Nola (HO/NO1, HO32/NO2, HO37/NO5, HO56/NO31), tra Nola e Allifae (NO32/AO1), tra Neapolis e Nola (O98/NO7, O113/NO12) e tra Hyria e Fenserni (HO47/FO1, HO49/FO3)(16).

2 DIDRAMMA focese - AR (6,82 g.) ca. 390 a.C.

D/ = Testa femminile (sirena Partenope ?) a destra, con collana e orec-chino a triplice pendente; i capelli sono ripiegati con cura e tenuti da una benda legata sulla fronte.

R/ = Toro androprosopo barbuto (Acheloo) a sinistra su linea di esergo; delfino sotto sottile linea di esergo; sopra,

Sa. 829; Rutter -; Garr. tav. LXXXIX, 18. UNICUM ?

Conii Rutter - (O110/PR8): asta NAC M/2002, 2016 * g. 7,43.

* * *

Misterioso è il didramma n. 3, di stile molto grossolano e noto in uni-co esemplare, già noto al Garrucci, ma non considerato dal Sambon. Sembra essere una copia barbarica e i tipi del rovescio anticipano gli oboli che sa-ranno coniati quasi un secolo dopo. Le lettere visibili sono in alfabeto osco e corrisponderebbero a [f]lisi[…]is e quindi vicini al nome della città.

3 DIDRAMMA focese - AR (6,82 g.) Dopo 385 a.C.

D/ = Testa femminile ? a sinistra. R/ = Mitilo a destra e sopra, topo ? a sinistra; sopra,

(16) Cfr. N.K. Rutter, op. cit., p. 102.

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Sa. -; Rutter 10; Garr. tav. LXXXIX, 14. UNICUM ?

Conii Rutter 10 (PO5/PR10): Milano 259 * g. 6,82.

II PERIODO : 310-300 a.C. (emissioni con l’etnico) Particolarmente massiccia è l’emissione degli oboli di Fistelia. Mol-to rari sono invece gli emioboli, mentre è noto un solo esemplare del quarto di obolo. La forma delle lettere dell'etnico presenta piccole variazioni. Similmente a quanto riscontrato nelle emissioni di Allifae, anche gli oboli fistelini riportano tipi che si ispirano alle emissioni di Cuma o quanto-meno a un ambiente marittimo. In ogni caso circolarono quasi esclusivamen-te nelle aree interne della Campania e soprattutto del Sannio. Furono rinve-nuti in abbondanza nella necropoli sannitica di Piedimonte d’Alife(17), nelle stipe votive dei santuari di Teano(18) e di Carsoli(19) e nei tesoretti ritrovati nella Campania interna(20), a Capua(21), a Calvi Risorta(22) e a Campi Laurel-li(23), in contesti databili alla fine del IV- inizio III secolo a.C. Inoltre sono

(17) Cfr. H. Dressel, Numism. Beiträge aus Grabsfelde bei Piedimonte d’Alife, 1884. (18)

R. Cantilena, op. cit., p. 89 nota 36. (19)

A. Cederna, Carsoli - Scoperta di un deposito votivo del III sec. a.C., Notizie degli Scavi, 1951, p. 169 e segg. (20)

M. Thompson, O. Morkholm, C.M. Kraay, An Inventory of Greek Coin Hoards, New York 1973 (abbreviato IGCH), n. 1920, attualmente disperso. (21)

IGCH 1941, attualmente disperso (comprendeva anche due emioboli). (22)

IGCH 1938, integro e conservato nel Museo di Napoli: esso conteneva 44 oboli su un to-tale di 156 monete e risale all'ultimo decennio del IV secolo a.C. e pertanto ha permesso l'at-tribuzione degli oboli di Fistelia alla stessa epoca. (23)

IGCH 2046.

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stati ritrovati a Pompei(24), Isernia(25), Campochiaro(26), Monte Vairano(27), Lecce dei Marsi(28), Torricella Peligna(29) e a Telese(30). Parte di questi ritro-vamenti sono riportati nella cartina (Figura 1). Furono pertanto prodotti per servire ai bisogni monetari delle popo-lazioni sannitiche(31). Il peso varia da circa 0,80 a circa 0,40 grammi, ma si concentra prevalentemente tra 0,63 e 0,55 g.

La prima emissione, n. 4, è la più vasta di tutta la monetazione fiste-liana, con l’etnico in osco limitato al rovescio, con rari esemplari con tipi e leggenda invertite (variante c), normalmente ignorata anche nei cataloghi.

4 OBOLO focese - AR (0,82-0,36 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?).

R/ = Mitilo, chicco di grano e delfino; a) delfino a destra ; sotto, b) delfino a destra ; sotto, c) delfino a sinistra ; sotto, (retrogrado)

(24)

R. Cantilena, op. cit., p. 89 nota 38 e inoltre anche su Notizie degli Scavi, 1910, p. 417 e 1942, p. 308. (25)

R. Cantilena, op. cit., p. 89 nota 39. (26)

S. Capini, Le monete del Santuario di Ercole a Campochiaro, in: Sannio; Pentri e Frenta-ni dal VI al I sec. a.C., Catalogo della Mostra, Ed. De Luca 1980, p. 223. (27)

G. De Benedittis, Le monete dell’Oppidum di Monte Vairano ovvero Aquilonia, in: San-nio; Pentri e Frentani dal VI al I sec. a.C., Catalogo della Mostra, Ed. De Luca 1980, p. 354. (28)

F. Catalli, Circolazione monetaria in Abruzzo e Molise tra IV e III sec. a.C., Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, XX (1982/1983), p. 182. (29)

F. Catalli, op. cit., p. 186. (30)

Cfr. A. Sambon, op. cit., p. 329. (31)

Cfr. anche mia monografia su Allifae.

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b = NON ILLUSTRATO

Sa. 831a-c; Garr. tav. LXXXIX, 34. Media su 192 esemplari = 0,58 g

Variante a = Sambon 831a; Garr. 34

NAC C/1993, 1084 g. 0,82; UBS 59/2004, 4015 g. 0,81; Cambridge, F. 197 g. 0,77; Cambridge, F. 201 g. 0,75; Napoli 699 g. 0,75; KuM XXVIII/1992, 9 g. 0,73; Cambridge, F. 202 g. 0,72; Tübingen 361 g. 0,72; Busso 376/2003, 95 = MuM 68/1986, 6 g. 0,71; CNG 38/1996, 18 g. 0,71; CNG 31/1994, 20 g. 0,71; Triton 10/2007, 25 * g. 0,70; Cam-bridge, F. 195 g. 0,70; Napoli 696 g. 0,70; Napoli 697 g. 0,70; Napoli 705 g. 0,70; Napo-li, S. 473 g. 0,70; London, BMC 4 (venduta) g. 0,68; MuM 75/1989, 17 g. 0,68; Tkalec 1991, 17 g. 0,68; Milano 260 g. 0,67; Napoli 690 g. 0,67; Napoli 692 g. 0,67; Napoli 694 g. 0,67; Münzhl. 4/1935, 178bis g. 0,67; CNG 39/1996, 32 g. 0,67; Paris, 1126 g. 0,66; München 394 g. 0,66; Vecchi 17/1999, 40 g. 0,66; Berlin 10 g. 0,65; Cambridge, F. 199 g. 0,65; Berlin 11 g. 0,65; Oxford, A. 168 g. 0,65; Cambridge, M. 369 g. 0,65; Napoli 701 g. 0,65; Napoli, S. 481 g. 0,65; Napoli, S. 482 g. 0,65; Napoli, S. 483 g. 0,65; München 395 g. 0,64; Cambridge, F. 200 g. 0,64; Astarte 3/1999, 2 g. 0,64; Vecchi 14/1999, 166 g. 0,64; Budapest 484 g. 0,64; München 396 g. 0,63; Paris, 1121 g. 0,63; Paris, 1122 g. 0,63; Paris, 1127 g. 0,63; Copenhagen 576 g. 0,63; Cambridge, F. 196 g. 0,63; Busso 392/2007, 4253 g. 0,63; CNG 67/2004, 72 g. 0,63; Vecchi 1/1996, 62 g. 0,63; Milano 261 g. 0,63; Weber 399 g. 0,63; Cambridge, L. 92 g. 0,62; Berlin 13 g. 0,62; New York, ANS 570 g. 0,62; München 397 g. 0,62; Napoli 691 g. 0,62; Napoli 693 g. 0,62; Napoli, S. 476 g. 0,62; New York, ANS 575 g. 0,62; Budapest 490 g. 0,62; Budapest 491 g. 0,62; Astarte 1/1998, 12 g. 0,62; New York, ANS 571 g. 0,61; Paris, 1119 g. 0,61; Campochiaro 16 g. 0,61; Milano 262 g. 0,61; Tübingen 362 g. 0,61; Rauch 74/2004, 27 g. 0,61; NAC D/1994, 1077 g. 0,61; Aretusa 2/1994, 13 g. 0,61; Vecchi 7/1997, 64 g. 0,61; MuM D 13/2003, 537 g. 0,60; Paris, 1124 g. 0,60; Oxford, A. 167 g. 0,60; Jameson 29 g. 0,60; Mi-lano 263 g. 0,60; Napoli 695 g. 0,60; Napoli, S. 471 g. 0,60; Napoli, S. 475 g. 0,60; Grigoli 5/1990, 11 g. 0,60; Budapest 492 g. 0,60; Cambridge, M. 370 g. 0,59; Napoli 702 g. 0,59; Münzhl. 4/1935, 178 g. 0,59; Berlin 9 g. 0,58; Paris, 1118 g. 0,58; Paris, 1120 g. 0,58; New York, ANS 568 g. 0,58; New York, ANS 573 g. 0,58; CNG 38/1996, 19 g. 0,58; Vecchi 17/1999, 41 g. 0,58; Napoli, S. 486 g. 0,58; Pozzi 243 g. 0,58; Budapest 493 g. 0,58; Paris, 1123 g. 0,57; Berlin 12 g. 0,57; Milano 264 g. 0,57; Napoli, S. 472 g. 0,57; Napoli, S. 477 g. 0,57; Napoli, S. 484 g. 0,57; Paris, 1128 = L. 202 g. 0,57; Paris, 1128 =

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244

L. 202 g. 0,57; NAC & Spink 51/1994, 1 g. 0,57; München 398 g. 0,56; Cambridge, F. 198 g. 0,56; London, BM = Lloyd 87 = Canessa 1922, 36 g. 0,56; CNG 67/2004, 71 g. 0,56; Rauch 77/2006, 89 g. 0,56; Vecchi 2/1996, 85 g. 0,56; MuM D 17/2005, 1174 g. 0,56; Milano 265 g. 0,56; Winterthur 176 g. 0,56; Milano 266 g. 0,56; Napoli, S. 485 g. 0,56; Stockholm 110 g. 0,56; Budapest 494 g. 0,56; Budapest 495 g. 0,56; Rauch 74/2004, 25 g. 0,55; Künker 94/2004, 65 g. 0,55; Busso 376/2003, 96 g. 0,55; NAC M/2002, 2017 g. 0,55; Klagenfurt 89 g. 0,55; Milano 267 g. 0,55; Napoli, S. 490 g. 0,55; Rauch 74/2004, 26 g. 0,54; Elsen 90/2006, 55 g. 0,54; Ceresio 1/1987, 7 g. 0,54; New York, ANS 576 g. 0,53; Oxford, A. 166 g. 0,53; Budapest 496 g. 0,53; London, BMC 5 (venduta) g. 0,53; CNG 39/1996, 31 g. 0,53; Vecchi 15/1999, 15 g. 0,53; NAC Q/2006, 1023 g. 0,53; Berlin 14 g. 0,52; London, BM g. 0,52; Napoli 698 g. 0,52; New York, ANS 567 g. 0,52; Mün-chen 399 g. 0,52; Napoli, S. 474 g. 0,52; Hess 249/1979, 14 g. 0,52; MuM 28/1964, 3 g. 0,52; Lanz 66/1993, 33 g. 0,52; Aretusa 2/1994, 16 g. 0,52; Winterthur 175 g. 0,52; Lo-ckett 108 = Weber 398 g. 0,51; Bruxelles 72 g. 0,51; Napoli 704 g. 0,51; Paris, 1117 g. 0,50; Cambridge, M. 371 g. 0,50; Napoli 700 g. 0,50; Napoli, S. 480 g. 0,50; Napoli, S. 489 g. 0,50; Manchester 78 g. 0,49; New York, ANS 574 g. 0,49; Oxford, A. 169 g. 0,49; München 400 g. 0,49; New York, ANS 578 g. 0,49; Künker 94/2004, 64 g. 0,49; CNG 31/1994, 19 g. 0,49; Astarte 15/2002, 4 g. 0,49; Sternberg 22/1989, 19 g. 0,48; Hirsch 178/1993, 39 g. 0,48; Napoli, S. 487 g. 0,48; Budapest 497 g. 0,48; Budapest 498 g. 0,47; New York, ANS 569 g. 0,47; Lanz 30/1984, 41 g. 0,47; Cambridge, L. 93 g. 0,46; Lon-don, BMC 6 g. 0,46; Napoli 707 g. 0,46; Napoli, S. 488 g. 0,46; Auctiones 4/1974, 24 g. 0,46; New York, ANS 572 g. 0,45; München 401 g. 0,44; Milano 268 g. 0,44; Budapest 500 g. 0,44; CNG 35/1995, 36 g. 0,43; Hirsch 179/1993, 63 g. 0,43; Napoli, S. 479 g. 0,43; Napoli 703 g. 0,41; Napoli, S. 478 g. 0,40; New York, ANS 577 g. 0,40; Lanz 80/1997, 48 g. 0,40; Napoli 706 g. 0,36; Monte Vairano 6 (frammento) g. 0,35; UBS 56/2003, 14 g. ?

Variante b = Sambon 831b

Carelli g. 0,46 (da Sambon).

Variante c = Sambon 831c

Cambridge, M. 372 g. 0,47; Gorny 107/2001, 31 * g. 0,47; CNG 37/1996, 25 g. 0,46.

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245

Frequenza ponderale oboli n. 4 di Fistelia

0

5

10

15

20

25

30

35

>0,7

5

0,75-0

,73

0,72

-0,70

0,69-

0,67

0,66

-0,64

0,63-0

,61

0,60

.0,5

8

0,57

-0,55

0,54-0

,52

0,51

-0,49

0,48-

0,46

0,45

-0,43

<0,4

3

peso in g

* * * La seguente emissione n. 5 in realtà comprende eterogenei esemplari di stile particolarmente scadente, molto probabilmente copie non ufficiali della vasta emissione sopradescritta, n. 4.

5 OBOLO focese - AR (0,79-0,40 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?) di stile differente dall’emissione precedente (copia bar-barica ?).

R/ = Mitilo e chicco di grano (delfino spesso mancante o appena abboz-zato); etnico mancante.

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246

Sa. 833; Garr. -. Media su 3 esemplari = 0,64 g

CNG 41/1997, 41 * g. 0,79; London, BMC 1 ** g. 0,72; Paris, 1125 *** g. 0,40.

* * * L’emissione n. 6 è la seconda grande emissione di oboli a nome di Fistelia ed è caratterizzata dalla doppia presenza dell’etnico, in greco al dirit-to e in osco al rovescio. Sono riportati rari esemplari (non illustrati) con pic-coli errori ortografici, specie al diritto, forse a causa di una minore dimesti-chezza con l’alfabeto greco. L’andamento ponderale risulta sovrapponibile a quello osservato per la più comune emissione n. 4.

6 OBOLO focese - AR (0,78-0,44 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?); a sinistra, ΦΙΣΤΕΦΙΣΤΕΦΙΣΤΕΦΙΣΤΕ (raramente ΦΣΤΕ)ΦΣΤΕ)ΦΣΤΕ)ΦΣΤΕ) e a destra, ΛΙΑΛΙΑΛΙΑΛΙΑ o ΛΙΛΛΙΛΛΙΛΛΙΛ o ΛΛΛΛAD (sic).

R/ = Mitilo, chicco di grano e delfino a destra; a) sotto, b) sotto,

x2 x2

x2 x2

Sa. 835a-e; Garr. tav. LXXXIX, 31. Media su 46 esemplari = 0,60 g.

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247

Variante a = Sambon 835a-e; Garr. 31

London, BMC 7 (venduta) g. 0,78; Napoli, S. 491 g. 0,72; New York, ANS 579 g. 0,70; NAC 13/1998, 52 g. 0,70; Napoli, S. 494 g. 0,70; Cambridge, M. 374 g. 0,69; Manchester 79 g. 0,68; Berlin 21 g. 0,68; Klagenfurt 88 g. 0,66; Gorny 79/1996, 32 g. 0,66; Berlin 20 g. 0,65; London, BMC 8 g. 0,65; Napoli 687 g. 0,65; Napoli, S. 492 g. 0,65; London, BMC 9 * g. 0,64; NAC N/2003, 1022 g. 0,63; Berlin 18 g. 0,63; Berlin 17 g. 0,62; Winter-thur 174 g. 0,62; Künker 83/2003, 49 g. 0,62; Vecchi 5/1997, 19 g. 0,62; Vecchi 2/1996, 24 g. 0,62; Münzhl. 4/1935, 177 g. 0,62; Napoli, S. 493 g. 0,62; Napoli, S. 497 g. 0,62; Napoli 688 (con ΦΙΣΤΕ ΛΑ∆) g. 0,62; Berlin 15 g. 0,59; Berlin 19 g. 0,59; Paris, 1131 g. 0,58; München 402 g. 0,57; Aretusa 2/1994, 15 g. 0,57; Napoli, S. 495 g. 0,57; New York, ANS 580 g. 0,56; Oxford, A. 170 g. 0,55; Paris, 1129 g. 0,54; Cambridge, L. 94 g. 0,54; Münzhl. 4/1935, 176 g. 0,54; Napoli, S. 496 g. 0,54; Berlin 16 g. 0,53; London, BM = Lloyd 88 = Weber 400 g. 0,53; Athens, E. 73 g. 0,52; Napoli 686 g. 0,50; Budapest 499 g. 0,46; Cambridge, F. 203 g. 0,45; Paris, 1130 g. 0,44; ex Piedimonte d'Alife (con ΦΣΤΕ ΛΙΑ) g. ?

Variante b = Sambon 836

Cambridge, M. 373 * g. 0,56.

Frequenza ponderale oboli n. 6 di Fistelia

0

2

4

6

8

10

12

>0,75

0,75-

0,73

0,72-

0,70

0,69

-0,6

7

0,66-

0,64

0,63

-0,6

1

0,60

.0,5

8

0,57-

0,55

0,54

-0,52

0,51-

0,49

0,48

-0,4

6

0,45-

0,43

<0,4

3

peso in g

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248

* * * La seguente emissione n. 7 comprende invece copie barbariche dell’emissione n. 6. Lo stile è più scadente e dell’etnico in greco si legge ge-neralmente solo singole lettere. Al rovescio talvolta manca il delfino.

7 OBOLO focese - AR (0,67 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?) di stile barbarico, con singole lettere visibili.

R/ = Mitilo e chicco di grano; sotto, .

Sa. 832 e 837-838 (?); Garr. -. Media su 2 esemplari = 0,67 g

Paris, 1132 (con solo A) * g. 0,67; Napoli 689 (con solo Φ) g. 0,67.

* * * L’obolo n. 8, di estrema rarità e la cui esistenza deve essere ancora confermata, presenta sul diritto l’etnico in osco al posto di quello greco pre-sente nella vasta emissione n. 6.

8 OBOLO focese - AR (0,73 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?); a sinistra, e a destra, (etnico in osco an-ziché in greco).

R/ = Mitilo, chicco di grano e delfino a destra; anepigrafo.

NON ILLUSTRATO

Sa. 834; Garr. -. UNICUM ?

Ex coll. Cajanello (da Sambon) g. 0,73 (attualmente di incerta locazione).

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249

* * *

L’emissione n. 9, anche essa da confermare dopo esame diretto dell’unico esemplare noto, riprende i tipi della nota emissione n. 4, ma con l’etnico al rovescio in greco al posto di quello osco.

9 OBOLO focese - AR (0,47 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte, senza collo e con corti capelli (una maschera ?).

R/ = Mitilo, chicco di grano e delfino a destra; sotto, ΦΙΣΤΕΛΙΑΦΙΣΤΕΛΙΑΦΙΣΤΕΛΙΑΦΙΣΤΕΛΙΑ (etnico in greco anziché in osco).

NON ILLUSTRATO

Sa. -; Garr. -. UNICUM ?

Napoli, S. 498 g. 0,47.

* * *

L’obolo n. 10, noto in unico esemplare, presenta una testa barbuta a sinistra al posto della solita testa frontale. Lo stile è scadente e non si esclude possa trattarsi di una emissione barbara.

10 OBOLO focese - AR (0,75 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa barbuta (?) a sinistra. R/ = Mitilo e chicco di grano; sotto,

x2 x2

Sa. -; Garr. -. UNICUM ?

New York, ANS 581 * g. 0,75.

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250

* * *

L’emissione n. 11 sembra essere l’ultima di oboli coniati a Fistelia e presenta tipi completamente differenti: al diritto una testa elmata di Atena, collegata all’emiobolo n. 13, e al rovescio una protome di toro androproso-po, che è un tipo ampiamente attestato sui bronzi di Neapolis (32).

11 OBOLO focese - AR (0,61-0,52 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa di Atena a destra, con elmo attico decorato con ramoscello di ulivo e civetta.

R/ = Protome di toro androprosopo barbuto a destra ; a) sopra, b) sopra,

x2 x2

b = NON ILLUSTRATO

Sa. 840; Garr. tav. LXXXIX, 36. Media da 3 esemplari = 0,58 g.

Variante a = Sa. 840

New York, ANS 582 * g. 0,61; London, BM g. 0,52.

Variante b = Sa. 840; Garr. 36

Berlin 23 g. 0,60.

* * *

L’emiobolo n. 12 costituisce l’ovvia frazione, della metà, degli oboli con la testa frontale. La grande lettera H sta a indicare l’iniziale della parola Hemiobol. L’etnico è in osco. (32) Cfr. M. Taliercio, Il bronzo di Neapolis, In: “La monetazione di Neapolis nella Campania antica”, Atti del VII Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici (Napoli, 20-24 aprile 1980), Napoli 1986, Gruppi Ia-d (ca. 350-310 a.C.) e IIc-d (ca. 310-270 a.C.).

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251

12 EMIOBOLO focese - AR (0,31-0,23 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte; all'intorno,

R/ = intorno a una grande H.

x2,5 x2,5

Sa. 841 ; Garr. tav. LXXXIX, 35. Media da 5 esemplari = 0,27 g.

Jameson 32 * g. 0,31; Cambridge, M. 375 g. 0,31; da Dressel g. 0,275; London, BM g. 0,24; Cambridge, M. 376 g. 0,23.

* * *

L’altro emiobolo noto, n. 13, costituisce la frazione della nuova e-missione di oboli descritti al n. 10. Il rovescio sembra essere derivato dallo stesso conio usato per l’altro emiobolo e quindi deve essere stato emesso all’incirca contemporaneamente.

13 EMIOBOLO focese - AR (0,34-0,17 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa di Atena di fronte, con elmo attico adorno di tre creste.

R/ = intorno a una grande H.

x2,5 x2,5

Sa. 842 ; Garr. tav. LXXXIX, 29. Media da 4 esemplari = 0,28 g.

Berlin 22 g. 0,34; CNG 60/2002, 36 = Leu 79/2000, 197 = Auctiones 7/1977, 18 = Jame-son 31 * g. 0,34; New York, ANS 583 g. 0,26; Napoli, S. 499 g. 0,17.

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252

* * * L’ultima frazione in argento, la più piccola, n. 14, è un quarto di obo-lo, come indicato sia dal peso che dai quattro raggi della ruota come deno-minatore della frazione. L’esistenza di tale frazione sembra sicura, ma anco-ra da dimostrare.

14 QUARTO DI OBOLO focese - AR (0,15 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa maschile imberbe di fronte; all'intorno, R/ = Ruota, con un globetto tra ciascun raggio.

NON ILLUSTRATO

Sa. 843 ; Garr. - UNICUM ?

ex coll. Evans (da Sambon) g. 0,15 (attualmente di incerta locazione).

II PERIODO: 310-300 a.C. (emissioni anepigrafi – forse a Fenserni) Per la stessa area di circolazione e contemporaneamente agli oboli con l’etnico di Fistelia furono prodotti in gran numero altri oboli privi di et-nico e tradizionalmente attribuiti a Fistelia per le notevoli affinità stilisti-che(33). Queste frazioni d’argento hanno al rovescio una fiera descritta gene-ralmente come leone. In realtà “l’animale del rovescio sembra piuttosto una Chimera dall’aggressiva silhouette con il dorso arcuato, il collo slanciato, le orecchie puntute e una zampa anteriore sollevata. Su alcune emissioni, inol-tre, la lunga coda si avvolge intorno al corpo e si erge sulla schiena quasi a simulare la testa caprina della Chimera, mentre su altre la fiera è raffigurata con fauci spalancate da cui spunta la lingua aguzza come la punta di una fiamma”(34).

(33) È da rilevare che sono molto pochi i luoghi di rinvenimento di oboli anepigrafi non ac-compagnati da altri oboli con l’etnico. Di essi ricordiamo Carife (IGCH 2033) e Pietrabbon-dante (F. Catalli, op. cit., p. 188). (34) R. Cantilena, Monete della Campania antica, Napoli 1988, p. 141.

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253

La scelta di un tipo che richiama da vicino la Chimera rende affasci-nante un’altra ipotesi adombrata dalla studiosa napoletana Renata Cantilena nella stessa nota precedente, e cioè che questi oboli possano essere messi in relazione con i rari didrammi dei Fenserni (una oscura popolazione osca, non altrimenti nota nella tradizione letteraria e da alcuni ubicata ai piedi del Vesuvio), che riproducono al diritto una simile testa femminile di fronte e al rovescio, unici tra le monete del mondo italico o magno-greco e siceliota, Bellerofonte su un pegaso alato in lotta contro la Chimera(35). In effetti appare difficile attribuire una abbondante emissione di obo-li anepigrafi alla zecca di Fistelia, che negli stessi anni ha prodotto a proprio nome una altrettanto massiccia produzione di monetine dello stesso peso. Sembra più logico ipotizzare che una popolazione osca, forse affine ai Fen-serni attivi in Campania un secolo prima, abbiano emesso autonomamente degli oboli destinati a soddisfare i propri bisogni monetari nel Sannio. Re-stano ovviamente misteriosi i motivi dell’assenza dell'etnico e pertanto risul-ta impossibile identificare con sicurezza la zecca degli oboli anepigrafi. In alternativa, il tipo del rovescio è identificato come un leone e in questo caso il suo prototipo va ricercato con ogni probabilità nel leone di una serie di dioboli di Heraclea, emessi quasi un secolo prima(36)

. Il primo obolo, n. 15, è caratterizzato dal simbolo serpente attorci-gliato all’esergo del rovescio. Meno frequentemente compare un simbolo ac-cessorio, una stella, sopra il leone. E’ una emissione molto abbondante, dello stesso ordine di grandezza dell’emissione n. 4 a nome di Fistelia.

15 OBOLO focese - AR (0,73-0,40 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa femminile volta di 3/4 a sinistra, con capelli sparsi attorno al viso e con collana.

R/ = Leone corrente a sinistra; all'esergo, serpente attorcigliato a sinistra; a) sopra, nessun simbolo b) sopra, stella.

(35) N.K. Rutter, op. cit., p. 181-182 e tav. 32. (36) A. Stazio, Contributo allo studio della prima fase della monetazione di Heraclea Lu-caniae, Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica, 12-14 (1965-1967), p. 31-84; cfr. New York, SNG ANS (Heraclea) 5-12.

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254

x2 x2

x2 x2

Sa. 844-845; Garr. tav. LXXXIX, 24, 26. Media da 191 esemplari = 0,58 g.

Variante a = Sa. 844; Garr. 24

NAC C/1993, 1085 g. 0,73; Napoli 666 g. 0,72; Napoli 667 g. 0,72; CNG 60/2002, 35 * g. 0,71; Tkalec 2001, 2 g. 0,70; NAC 10/1997, 11 g. 0,70; Triton 3/1999, 30 g. 0,69; Ja-meson 30 g. 0,68; Tübingen 363 g. 0,68; Lanz 66/1993, 34 g. 0,68; Budapest 475 g. 0,67; Milano 269 g. 0,67; Milano 270 g. 0,67; London, BMC 2 g. 0,67; Napoli 660 g. 0,67; Na-poli 661 g. 0,67; Napoli 669 g. 0,67; Napoli 672 g. 0,67; Napoli 674 g. 0,67; Napoli, S. 442 g. 0,67; Napoli, S. 443 g. 0,67; Napoli, S. 447 g. 0,67; Gorny 107/2001, 32 = Gorny 101/2000, 43 g. 0,67; Vecchi 15/1999, 16 g. 0,67; Busso 328/1990, 32 g. 0,67; Cambri-dge, F. 205 g. 0,66; Napoli 659 g. 0,66; Napoli 662 g. 0,66; Napoli 668 g. 0,66; Napoli, S. 451 g. 0,66; London, BM g. 0,65; Weber 401 g. 0,65; Stockholm 112 g. 0,65; Berlin 3 g. 0,64; Budapest 476 g. 0,64; Budapest 477 g. 0,64; Hess & Leu 49/1971, 12 g. 0,64; Hirsch 165/1990, 57 g. 0,64; Oxford, A. 172 g. 0,63; Lloyd 89 g. 0,63; Cambridge, M. 377 g. 0,63; London, BMC 1 g. 0,63; London, BMC 8 g. 0,63; Künker 94/2004, 66 g. 0,63; CNG 39/1996, 33 g. 0,63; Napoli 663 g. 0,63; Napoli 673 g. 0,63; Napoli, S. 445 g. 0,63; Oxford, A. 173 g. 0,63; Berlin 4 g. 0,62; Berlin 5 g. 0,62; Lanz 50/1989, 47 g. 0,62; München 403 g. 0,62; Napoli 670 g. 0,62; Napoli 671 g. 0,62; Napoli, S. 437 g. 0,62; Na-poli, S. 449 g. 0,62; Napoli, S. 453 g. 0,62; Budapest 478 g. 0,61; London, BMC 6 g. 0,61; Lanz 38/1986, 53 g. 0,61; München 404 g. 0,61; Milano 271 g. 0,61; Aretusa 2/1994, 17 g. 0,61; Auctiones 12/1981, 18 g. 0,61; Napoli, S. 425 g. 0,61; Napoli, S. 435 g. 0,61; CNG 46/1998, 30 g. 0,61; Vecchi 6/1997, 98 g. 0,61; Aarhus 76 g. 0,60; Buda-pest 479 g. 0,60; Lockett 111 g. 0,60; London, BM g. 0,60; Napoli 680 g. 0,60; Napoli, S. 440 g. 0,60; Napoli, S. 441 g. 0,60; Napoli, S. 444 g. 0,60; Napoli, S. 452 g. 0,60; New York, ANS 585 g. 0,60; Budapest 480 g. 0,59; Tübingen 364 g. 0,59; Berlin 6 g. 0,59; Napoli 677 g. 0,59; MuM 68/1986, 7 g. 0,59; Cambridge, F. 204 g. 0,58; Weber 403 g. 0,58; Manchester 80 g. 0,58; Napoli 675 g. 0,58; Napoli 676 g. 0,58; Napoli, S. 427 g. 0,58; Napoli, S. 428 g. 0,58; Napoli, S. 438 g. 0,58; Napoli, S. 439 g. 0,58; Napoli, S. 454

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255

g. 0,58; Cambridge, F. 206 g. 0,57; Berlin 7 g. 0,57; Athens, E. 74 g. 0,57; MuM 54/1978, 21 g. 0,57; Stockholm 111 g. 0,57; Lockett 110 g. 0,57; Napoli 679 g. 0,57; Napoli, S. 429 g. 0,57; Napoli, S. 433 g. 0,57; Napoli, S. 446 g. 0,57; Napoli, S. 448 g. 0,57; Napoli, S. 455 g. 0,57; Budapest 482 g. 0,56; Klagenfurt 90 g. 0,56; Copenhagen 577 g. 0,56; Na-poli, S. 436 g. 0,56; Hirsch 178/1993, 38 g. 0,56; Milano 273 g. 0,55; Napoli 664 g. 0,55; Napoli 678 g. 0,55; Napoli, S. 426 g. 0,55; Napoli, S. 434 g. 0,55; Rauch MB 9/2005, 45 g. 0,55; NAC B/1992, 1030 g. 0,55; Klagenfurt 91 g. 0,54; London, BMC 3 g. 0,54; Lon-don, BMC 7 g. 0,54; Napoli 665 g. 0,54; Lanz 54/1990, 37 g. 0,54; Vecchi 14/1999, 167 g. 0,54; Napoli, S. 431 g. 0,53; Oxford, A. 171 g. 0,53; Budapest 484 g. 0,52; Cambridge, M. 379 g. 0,52; Napoli, S. 430 g. 0,52; Napoli, S. 450 g. 0,52; Winterthur 177 g. 0,52; A-retusa 2/1994, 14 g. 0,51; New York, ANS 586 g. 0,51; NAC D/1994, 1078 g. 0,51; Ster-nberg 25/1991, 15 g. 0,51; Napoli, S. 432 g. 0,50; Napoli, S. 456 g. 0,50; Oxford, A. 174 g. 0,50; Budapest 485 g. 0,49; Lanz 80/1997, 49 g. 0,48; Budapest 486 g. 0,48; New York, ANS 584 g. 0,48; Milano 275 g. 0,47; New York, ANS 589 g. 0,47; München 405 g. 0,46; Budapest 487 g. 0,45; New York, ANS 588 g. 0,45; New York, ANS 587 g. 0,44; NAC&Spink 51/1994, 2 g. 0,44; Milano 277 (frammento) g. 0,40; München 406 (fram-mento) g. 0,26.

Nota: in alcuni coni il serpente risulta pressocchè lineare (vedi Tübingen 364)

Variante b = Sa. 845; Garr. 26

Napoli, S. 459 g. 0,68; Napoli, S. 460 g. 0,68; Napoli, S. 461 g. 0,68; Busso 376/2003, 97 g. 0,67; Napoli, S. 463 g. 0,65; g. Künker 97/2005, 95 = Künker 94/2004, 67 * g. 0,63; Napoli 683 g. 0,60; Napoli, S. 462 g. 0,60; Sternberg 26/1992, 12 g. 0,60; München 407 g. 0,59; Oxford, A. 175 g. 0,59; Stockholm 113 g. 0,58; New York, ANS 590 g. 0,57; Cambridge, F. 207 g. 0,57; MuM 75/1989, 18 g. 0,57; Napoli, S. 457 g. 0,57; Napoli, S. 458 g. 0,57; Napoli, S. 465 g. 0,57; New York, ANS 592 g. 0,57; Milano 272 g. 0,56; A-starte 11/2002, 32 g. 0,56; Napoli, S. 464 g. 0,55; Cambridge, M. 378 g. 0,54; Athens, E. 75 g. 0,53; London, BMC 4 g. 0,53; Budapest 488 g. 0,52; Copenhagen 578 g. 0,52; O-xford, A. 176 g. 0,51; NAC D/1994, 1079 g. 0,51; London, BMC 5 g. 0,50; Napoli 682 g. 0,50; Napoli 685 g. 0,50; New York, ANS 591 g. 0,50; Weber 402 g. 0,49; Milano 274 g. 0,49; Napoli, S. 467 g. 0,48; Napoli, S. 468 g. 0,48; Napoli, S. 469 g. 0,46; Cambridge, F. 208 g. 0,45; Milano 276 g. 0,45; Napoli 684 g. 0,41; München 408 (frammento) g. 0,41; Napoli, S. 466 g. 0,40.

* * * L’obolo n. 16 rappresenta una rara variante dell’emissione preceden-te, con il leone a destra. Manca sempre il simbolo accessorio.

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256

16 OBOLO focese - AR (0,71-0,50 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa femminile volta di 3/4 a sinistra, con capelli sparsi attorno al viso e con collana.

R/ = Leone corrente a destra; all'esergo, serpente attorcigliato.

x2 x2

Sa. 847 ; Garr. - Media su 7 esemplari = 0,56 g.

Lockett 109 = Naville VI/1924, 62 * g. 0,71; Budapest 481 g. 0,59; Napoli 681 g. 0,57; Budapest 483 g. 0,56; Cambridge, F. 210 g. 0,51; Klagenfurt 92 g. 0,51; Hamburger 98/1933, 14 g. 0,50; CNG 60/2002, 30 (lot) g. ?

* * *

L’emissione n. 17 presenta un nuovo simbolo all’esergo, tirso con nastri, sempre accompagnato a un simbolo accessorio, un elmo. Il leone è di nuovo a sinistra, ma la testa è voltata all’indietro.

17 OBOLO focese - AR (0,78-0,58 g.) 310-300 a.C.

D/ = Testa femminile volta di 3/4 a sinistra, con capelli sparsi attorno al viso e con collana.

R/ = Leone corrente a sinistra, con la testa volta all’indietro; sopra, elmo; all'esergo, tirso con nastri.

x2 x2

Sa. 846 ; Garr. tav. LXXXIX, 25. Media su 5 esemplari = 0,64 g.

Manchester 81 g. 0,78; Cambridge, F. 209 * g. 0,64; New York, ANS 593 g. 0,63; Berlin 8 g. 0,58; Napoli, S. 470 g. 0,58.

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257

Frequenza ponderale oboli n. 15-17 di Fistelia

0

5

10

15

20

25

30

35

40

>0,75

0,75-0

,73

0,72

-0,7

0

0,69-

0,67

0,66

-0,64

0,63

-0,6

1

0,60.0

,58

0,57

-0,5

5

0,54-0

,52

0,51

-0,4

9

0,48-

0,46

0,45

-0,4

3<0

,43

peso in g

III PERIODO: 270-260 a.C. (attribuzione incerta) La seguente moneta di bronzo era sconosciuta al Sambon, ma nota al Garrucci, il quale ritenne di leggere la leggenda del diritto ΣΤΛΙΩΝΤΣΤΛΙΩΝΤΣΤΛΙΩΝΤΣΤΛΙΩΝΤ come un’abbreviazione e corruzione dialettale di Fisteliont, genitivo del patroni-mico Fisteliontes. Anche la leggenda del rovescio dovrebbe essere letta co-me una scorretta trascrizione dell'etnico. Se si leggono le lettere O, M e L come corrispondenti alle normali lettere osche 8, S ed V si ottiene la leggen-da 8ISTLVIS , presente sulle monete d'argento emesse quasi mezzo secolo prima. La moneta è sicuramente emessa da una zecca sannita, mentre i tipi risultano imitati da una nota serie di Neapolis, similmente a quanto osservato

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258

per le zecche di Aesernia e di Malies(37). L’origine sannita dell’obolo di bronzo n. 18 non viene smentita dalla testimonianza di Garrucci, che riferi-sce di un esemplare rinvenuto nei pressi di Teano (38), un paese campano non lontano da Sessa Aurunca e collegato a Piedimonte, da dove provengono numerosi oboli d'argento di Fistelia.

18 OBOLO campano - AE (4,59-4,12 g.) 270-260 a.C.

D/ = Testa laureata di Apollo a sinistra, con lunghi capelli; davanti, R/ = Toro androprosopo barbuto (Acheloo) a destra, incoronato dalla Ni-

ke in volo a destra; tra le zampe, IΣΣΣΣ; all'esergo,

Sa. - ; Garr. tav. LXXXIX, 22-23. Media su 2 esemplari = 4,36 g.

Napoli 708 * g. 4,59; Napoli, S. 500 g. 4,12.

(37) Cfr. le rispettive mie monografie CNAI pubblicate su Panorama Numismatico, al n. 85 del 1995 (Aesernia) e al n. 90 del 1995 (Malventum/Beneventum), ora in versione aggiornata (Malies) nei presenti Atti, a p. ……. (38) R. Garrucci, op. cit., p. 95.

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259

Tavola sinottica: le monete di Fistelia

I PERIODO: 400-390 a.C.

Emissioni Didramma

Testa frontale di Partenope/Toro androprosopo a s. Testa di Partenope a d./Toroandroprosopo a s. Testa femminile a s./Mitilo e topo Peso massimo Peso minimo Peso medio

1 2 3

7,68 6,50 7,28

Piede basato sul sistema focese 7.58

II PERIODO: 310-300 a.C. (serie con etnico)

Emissioni Obolo Emiobolo ¼ Obolo

Testa maschile/Mitilo, chicco di grano e delfino Testa maschile/Mitilo e chicco di grano (barbarico) Testa maschile ed etnico/Mitilo, chicco e delfino Testa maschile e lett./Mitilo e chicco (barbarico) Testa maschile ed etn. osco/ Mitilo, chicco e delfino Testa maschile/Mitilo, chicco, delfino ed etn. greco Testa barbuta a s./ Mitilo e chicco di grano Testa di Atena a d./ Protome di toro andropr. a d. Testa maschile/Etnico diviso da H Testa di Atena/Etnico intorno ad H Testa maschile/Ruota e 4 globetti Peso massimo Peso minimo Peso medio

4 5 6 7 8 9 10 11

0,82 0,36 0,58

12 13

0,34 0,17 0,28

14

0,15

Piede basato sul sistema focese 0,63 0,31 0,16

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260

II PERIODO: 310-300 a.C. (serie anepigrafe)

Emissioni Obolo

Testa femminile/Leone a s. con serpente Testa femminile/Leone a d. con serpente Testa femminile/Leone a s. con tirso e nastri + elmo Peso massimo Peso minimo Peso medio

14 15 16

0,78 0,40 0,58

Piede basato sul sistema focese 0,63

III PERIODO: 270-260 a.C.

Emissioni Obolo AE

Testa di Apollo a s./Toro androprosopo a d. Peso massimo Peso minimo Peso medio

17

4,59 4,12 4,36

Piede campano nel III secolo a.C. ca. 6 - 4

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ABBREVIAZIONI DEL CATALOGO Collezioni pubbliche Oltre alle collezioni citate nel libro di N.K. Rutter per i didrammi:

Aarhus - Sylloge Nummorum Graecorum - Collection Rena H. Evelpidis in Athènes, part I, Louvain 1970.

Athens, E. - Sylloge Nummorum Graecorum – Aarhus University Denmark, Co-penhagen 1986.

Berlin - Dressel H., Beschreibung der Antiken Münzen; Köningliche Museen zu Berlin, vol. III, Berlin 1894.

Budapest - Sylloge Nummorum Graecorum. Hungary – Budapest Magyar Nemzeti Museum, vol. 1, Part I, London 1972.

Cambridge, F. - Sylloge Nummorum Graecorum - Fitzwilliam Museum: Leake and general collections, vol. V, Milano 1992.

Cambridge, L. - Sylloge Nummorum Graecorum - The Lewis collection in Corpus Christi College - vol VI, London 1972.

Cambridge, M. - Grose M.N., Catalogue of the McClean collection of Greek coins, vol. I, Cambridge 1923.

Copenhagen - Sylloge Nummorum Graecorum - Royal Danish collection. Danish National Museum, vol. I, Copenhagen 1942.

Klagenfurt - Sylloge Nummorum Graecorum - Sammlung Dreer / Klagenfurt im Landesmuseum für Kärnten, vol. I, Klagenfurt 1967.

London, BM - British Museum (esemplari non citati nel catalogo seguente).

London, BMC - Stuart Poole R., A Catalogue of the Greek Coins in the British Mu-seum. Italy, London 1873 (ristampa Forni, Bologna 1963) (per le raccolte del British Museum, dr. A. Burnett).

Manchester - Sylloge Nummorum Graecorum – Manchester University Museum, vol. VII, London 1986.

Milano - Sylloge Nummorum Graecorum. Italy - Milano, Civiche Raccolte Numismatiche, vol. II, Milano 1990.

München - Sylloge Nummorum Graecorum - Staatliche Münzsammlung Mün-chen, Heft 2, Berlin 1970.

Napoli - Fiorelli G., Catalogo del Museo Nazionale di Napoli, vol. I. Monete Greche, Napoli 1870.

Napoli, S. - Fiorelli G., Collezione Santangelo: Monete Greche, Napoli 1866.

New York, ANS - Sylloge Nummorum Graecorum - The collection of American Nu-mismatic Society, part I, New York 1969.

Oxford, A. - Sylloge Nummorum Graecorum - Ashmolean Museum, Oxford, vol. V, London 1962.

Paris - Sylloge Nummorum Graecorum. France – Bibliothèque Nazionale de France, vol. VI, Part 1, Paris 2003.

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262

Stockholm - Sylloge Nummorum Graecorum - The Collection of the Royal Cabi-net, National Museum of Monetary History, Stockholm, vol. II part I, Stockholm 1976.

Tübingen - Sylloge Nummorum Graecorum - Münzsammlung der Universität Tübingen, Heft 1, Berlin 1981.

Winterthur - Bloesch H., Griechische Münzen in Winterthur, Winterthur 1987. Collezioni private

Jameson - Jameson R., Collection: Monnaies Grecques Antiques, vol. I, Paris 1913.

Lloyd - Sylloge Nummorum Graecorum - The Lloyd collection, vol. II, ri-stampa Chicago 1979.

Lockett - Sylloge Nummorum Graecorum - The Lockett collection, vol. III, London 1957.

Pozzi - Boutin S., Catalogue des monnaies grecques antiques de l'ancienne collection Pozzi, Gèneve 1921.

Weber - Forrer F., Descriptive Catalogue of the collection of Greek coins formed by Sir Hermann Weber, vol. I, London 1922.

Cataloghi di asta e listini Oltre a vecchi cataloghi citati da N.K. Rutter per i didrammi:

Aretusa 2/1994 - Aretusa - n. 2 - 13 maggio 1994

Astarte 1/1998 - Astarte - n. 1 – 11 maggio 1998

Astarte 2/1999 - Astarte - n. 2 – 5 marzo 1999

Astarte 9/2002 - Astarte - n. 9 – 15 maggio 2002

Astarte 11/2002 - Astarte - n. 11 – 12 dicembre 2002

Auctiones 4/1974 - Auctiones SA - n. 4 - 26 novembre 1974

Auctiones 7/1977 - Auctiones SA - n. 7 - 7 giugno 1977

Auctiones 12/1981 - Auctiones SA - n. 12 - 29 settembre 1981

Auctiones 20/1990 - Auctiones SA - n. 20 - 8 novembre 1990

Busso 328/1990 - Busso Peus - n. 328 - 2 maggio 1990

Busso 375/2003 - Busso Peus - n. 375 – 29 ottobre 2003

Busso 392/2007 - Busso Peus - n. 392 – 4 maggio 2007

Ceresio 1/1987 - Ceresio - n. 1 - 26 settembre 1987

CNG 31/1994 - Classical Numismatic Group - n. 31 - 9 settembre 1994

CNG 35/1995 - Classical Numismatic Group - n. 35 – 20 settembre 1995

CNG 37/1996 - Classical Numismatic Group - n. 37 – 20 marzo 1996

CNG 38/1996 - Classical Numismatic Group - n. 38 – 6 giugno 1996

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263

CNG 39/1996 - Classical Numismatic Group - n. 39 – 18 settembre 1996

CNG 40/1996 - Classical Numismatic Group - n. 40 – 4 dicembre 1996

CNG 41/1997 - Classical Numismatic Group - n. 41 – 19 marzo 1997

CNG 46/1998 - Classical Numismatic Group - n. 46 – 24 giugno 1998

CNG 60/2002 - Classical Numismatic Group - n. 60 – 22 maggio 2002

CNG 67/2004 - Classical Numismatic Group - n. 67 – 22 settembre 2004

CNG 69/2005 - Classical Numismatic Group - n. 69 – 8 giugno 2005

Elsen 90/2006 - Elsen Jean & Fils - n. 90 – 9 dicembre 2006

Gorny 79/1996 - Gorny & Mosch Giessener – n. 79 – 14 ottobre 1996

Gorny 100/1999 - Gorny & Mosch Giessener – n. 100 – 20 novembre 1999

Gorny 101/2000 - Gorny & Mosch Giessener – n. 101 – 6 marzo 2000

Gorny 107/2001 - Gorny & Mosch Giessener – n. 107 – 2 aprile 2001

Grigoli 5/1990 - Grigoli F. - n. 5 - 10 novembre 1990

Hamburger 98/1933 - Hamburger L. - n. 98 - 3 aprile 1933

Hess 249/1979 - Hess A. - n. 249 - 13 novembre 1979

Hess & Leu 36/1968 - Hess A. & Bank Leu - n. 36 - 17 aprile 1968

Hess & Leu 49/1971 - Hess A. & Bank Leu - n. 49 - 27 aprile 1971

Hirsch 165/1990 - Hirsch G. - n. 165 - 14 febbraio 1990

Hirsch 178/1993 - Hirsch G. - n. 178 - 12 maggio 1993

Hirsch 179/1993 - Hirsch G. - 179 - 21 settembre 1993

Künker 83/2003 - Künker - n. 83 – 17 giugno 2003

Künker 94/2004 - Künker - n. 94 – 28 settembre 2004

Künker 97/2005 - Künker - n. 97 – 7-8 marzo 2005

Künker 124/2007 - Künker - n. 124 – 16 marzo 2007

KuM 19/1979 - Kunst und Münzen - n. XIX - 15 marzo 1979

KuM 28/1992 - Kunst und Münzen - n. XXVIII - 18 giugno 1992

Lanz 30/1984 - Lanz - n. 30 - 26 novembre 1984

Lanz 38/1986 - Lanz - n. 38 - 24 novembre 1986

Lanz 50/1989 - Lanz - n. 50 - 27 novembre 1989

Lanz 54/1990 - Lanz - n. 54 - 12 novembre 1990

Lanz 66/1993 - Lanz - n. 66 - 22 novembre 1993

Lanz 80/1997 - Lanz - n. 80 – 26 maggio 1997

Leu & MuM 1965 - Leu & Münzen und Medaillen - 3 dicembre 1965 (coll. Niggeler)

MuM 28/1964 - Münzen und Medaillen AG - n. 28 - 19 giugno 1964

MuM 54/1978 - Münzen und Medaillen AG - n. 54 - 26 ottobre 1978

MuM 68/1986 - Münzen und Medaillen AG - n. 68 - 15 aprile 1986

MuM 75/1989 - Münzen und Medaillen AG - n. 75 - 4 dicembre 1989

MuM D 13/2003 - Münzen und Medaillen Dutschland - n. 13 – 9 ottobre 2003

MuM D 17/2005 - Münzen und Medaillen Dutschland - n. 17 – 4 ottobre 2005

Alberto Campana AGGIORNAMENTO AL CORPUS NUMMORUM ANTIQUAE ITALIAE. SAMNIUM : FISTELIA

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Münzhl. 4/1935 - Münzhandlung SA - n. 4 - 1 ottobre 1935

NAC B/1992 - Numismatica Ars Classica - n. B - 25 febbraio 1992

NAC C/1993 - Numismatica Ars Classica - n. C - 11 marzo 1994

NAC D/1994 - Numismatica Ars Classica - n. D - 2 marzo 1994

NAC 10/1997 - Numismatica Ars Classica - n. 10 – 9 aprile 1997

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NAC K/2000 - Numismatica Ars Classica - n. K – 30 marzo 2000

NAC L/2001 - Numismatica Ars Classica - n. L – 18 maggio 2001

NAC N/2003 - Numismatica Ars Classica - n. N – 26 giugno 2003

NAC Q/2006 - Numismatica Ars Classica - n. Q – 6 aprile 2006

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Ratto PF 1939 - Ratto R. - listino 1939/XXI

Rauch 74/2004 - Rauch H.D. – n. 74 – 7 dicembre 2004

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Sternberg 22/1989 - Sternberg F. - n. 22 - 20 novembre 1989

Sternberg 25/1991 - Sternberg F. - n. 25 - 25 novembre 1991

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Tkalec 1991 - Tkalec - 26 marzo 1991

Tkalec 2001 - Tkalec – 19 febbraio 2001

Triton 3/1999 - Triton – n. III – 1 dicembre 1999

Triton 10/2007 - Triton – n. X – 9 gennaio 2007

UBS 56/2003 - UBS Gold & Numismatics – n. 56 – 28 gennaio 2003

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Vecchi 1/1996 - Vecchi I. – n. 1 – 1 febbraio 1996

Vecchi 2/1996 - Vecchi I. – n. 2 – 12 settembre 1996

Vecchi 5/1997 - Vecchi I. – n. 5 – 5 marzo 1997

Vecchi 6/1997 - Vecchi I. – n. 6 – 9 giugno 1997

Vecchi 7/1997 - Vecchi I. – n. 7 – 6 ottobre 1997

Vecchi 14/1999 - Vecchi I. – n. 14 – 5 febbraio 1999

Vecchi 15/1999 - Vecchi I. – n. 15 – 15 giugno 1999

Vecchi 17/1999 - Vecchi I. – n. 17 – 15 dicembre 1999


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