177Fitosociologia vol. 45 (1): 177-200, 2008
Analisi fitosociologica su alcune specie rare e/o minacciate del Parco Nazionale del Gargano(Italia centro-meridionale) e considerazioni sintassonomiche sulle comunità casmofitiche dellaPuglia
R. Di Pietro1 & R.P. Wagensommer2
1 Dipartimento I.T.A.C.A., Università di Roma “La Sapienza”, Via Flaminia 70, I-00196 Roma; e-mail:[email protected] Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Firenze, Via G. La Pira 4, I-50121 Firenze; e-mail:[email protected]
AbstractPhytosociological analysis on some rare and/or endangered species of Gargano National Park (central-southern Italy) and syntaxonomicalconsiderations on the chasmophytic communities of Apulia Region. In this study the phytosociological and syntaxonomical features of some rarespecies of the Gargano area (Campanula garganica, Lomelosia crenata subsp. dallaportae, Inula verbascifolia and Ephedra nebrodensis) is presented.Four new community types are described: Pimpinello tragii - Inuletum verbascifoliae, Aubrieto - Campanuletum garganicae subass. picridetosumspinulosae, “Ephedra nebrodensis and Aurinia sinuata comm.” and “Ephedra nebrodensis and Scorzonera villosa subsp. columnae comm”. Theformer three communities are linked to cliffs or rocky environments while the latter to dry stony grasslands. The combined statistical analysis of ourrelevés and those published in Bianco et al. (1988) suggests that the subassociaton Centaureetum subtilis scabiosetosum dallaportae Bianco et al.1988 should be included completely in the Scabiosetum dallaportae. As far as the higher syntaxonomical ranks are concerned the reference toAsperulion garganicae for the chasmophytic communities dominated by Campanula garganica, Lomelosia crenata subsp. dallaportae and Inulaverbascifolia is confirmed although the biogeographical and coenological features of this alliance are newly evaluated taking into consideration theother chasmophytic alliances of the surrounding areas. In relation to this, the order Centaureo kartschianae-Campanuletalia pyramidalis which wasdescribed invalidly by Trinajstic (1980) is proposed again in a valid form on the basis of the rules of ICPN. Moreover a new alliance namedCampanulo versicoloris - Dianthion japigici is described for the Mediterranean chasmophytic communities of Salento and Murgia territories. In factfrom both a floristic and a biogeographical point of view, the communities belonging to this new alliance differ from those described for the Garganopromontory included in the alliance Asperulion garganicae as well as from those occuring in various sites of Greece and which were included in thealliance Campanulion versicoloris and in the order Onosmetalia frutescentis.
Key words: biogeography, chasmophitic vegetation, endangered species, Gargano, phytosociology, syntaxonomy.
RiassuntoViene qui presentato uno studio sulle cenosi a Campanula garganica, Lomelosia crenata subsp. dallaportae, Inula verbascifolia ed Ephedra nebrodensisdel Gargano. Vengono descritte quattro nuove comunità; una tipizzata a livello di associazione (Pimpinello tragii - Inuletum verbascifoliae), una alivello di subassociazione (Aubrieto - Campanuletum garganicae subass. picridetosum spinulosae) e due di difficile inquadramento sintassonomico,che vengono indicate provvisoriamente come “Aggr. a Ephedra nebrodensis e Aurinia sinuata” e “Aggr. a Ephedra nebrodensis e Scorzonera villosasubsp. columnae”. Le prime tre comunità sono legate all’ambiente rupicolo, la quarta a pascoli secondari pietrosi. L’elaborazione congiunta dei nostririlievi e di quelli riguardanti le associazioni rupicole del Gargano in Bianco et al. (1988) mostra inoltre come la subass. scabiosetosum dallaportae delCentaureetum subtilis debba essere inclusa all’interno dello Scabiosetum dallaportae. Per quanto riguarda i livelli sintassonomici superiori, le comunitàcasmofitiche a Campanula garganica, Lomelosia crenata subsp. dallaportae e Inula verbascifolia vengono incluse nell’Asperulion garganicae, perla quale vengono tuttavia ridiscussi assetto biogeografico e rapporti floristico-cenologici con le alleanze casmofitiche descritte per i territori limitrofi.In relazione a ciò viene riproposto in forma valida l’ordine Centaureo kartschianae-Campanuletalia pyramidalis già proposto in forma invalida daTrinajstic nel 1980. Viene inoltre proposta una nuova alleanza denominata Campanulo versicoloris - Dianthion japigici per le comunità casmofitichemediterranee del Salento e della Murgia che si discostano in maniera evidente in termini floristici e biogeografici tanto da quelle del Gargano,afferenti all’Asperulion garganicae, quanto da quelle ad oggi conosciute per la Penisola ellenica, afferenti al Campanulion versicoloris e agli Onosmetaliafrutescentis.
Parole chiave: biogeografia, fitosociologia, Gargano, sintassonomia, specie minacciate, vegetazione rupicola.
Introduzione
Il Promontorio del Gargano è noto per la sua ricchezzafloristica, che consta di circa 2300 taxa tra specie esottospecie (Fenaroli, 1966-1974a, 1974b, 1975).Nonostante lo scarso numero di endemismi, ilPromontorio è caratterizzato da diverse specie il cuiareale italico è limitato al solo Gargano. La descrizionedelle comunità in cui sono presenti queste specie e illoro inquadramento sintassonomico sono oggetto del
presente lavoro. I taxa presi in considerazione, tuttiinseriti nelle Liste Rosse delle Piante d’Italia (Conti etal., 1997), sono: Campanula garganica, Lomelosiacrenata subsp. dallaportae, Inula verbascifolia edEphedra nebrodensis. I primi tre in Italia sono esclusividel Gargano. Campanula garganica subsp. garganicaè un’entità endemica del Gargano. Altre due sottospecie,acarnanica e cephallenica, sono presenti lungo la costaoccidentale della Grecia la prima e nelle isole grechedello Ionio la seconda. Sulla base di indagini molecolari,
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Park et al. (2006) hanno recentemente proposto diconsiderare le tre entità (garganica, acarnanica ecephallenica) a livello specifico. Lomelosia crenatasubsp. dallaportae ha un areale limitato alle isole grechedi Cefalonia, Leucade e Zante e al Gargano (Damboldt etal., 1981), mentre Inula verbascifolia subsp. verbascifoliaè un’entità anfiadriatica diffusa lungo le coste orientalidell’Adriatico e limitata al solo Gargano sulla spondaoccidentale. Ephedra nebrodensis subsp. nebrodensis èinfine specie ad areale ben più ampio che si estende dallaSpagna alla Turchia (Greuter et al., 1984; Tutin et al.,1993). In Italia è presente al centro, al sud e nelle isolemaggiori, ma la sua distribuzione è molto frammentaria(Pignatti, 1982; Conti et al., 2005) e sul Gargano èestremamente rara e minacciata.
Area di studio
Il Gargano è un Promontorio che si estende su unasuperficie di circa 2.100 kmq, interamente compresonella provincia di Foggia, nel nord della Puglia (Fig.1). La variazione altitudinale è di poco superiore ai millemetri; si passa infatti dal livello del mare ai 1065 m diMonte Calvo.
Alle quote inferiori il clima del Gargano è quasiovunque mesomediterraneo. Salendo di quota il regimepluviometrico presenta ancora minimi estivi, ma ilperiodo di aridità è molto ridotto o manca del tutto. Idati termopluviometrici, con cui sono stati costruitii diagrammi ombrotermici (Fig. 2), sono relativi aglianni 1955-2000 e sono stati raccolti dal ServizioIdrologico e, negli ultimi anni, dalla Protezione
Civile (Blasi, 2006).A parte rarissime eccezioni, il substrato litologico
è costituito da rocce carbonatiche e le forme carsichesono molto abbondanti. Lungo tutta la fasciameridionale, il Gargano è caratterizzato da brevivalli, spesso molto incise, che offrono ambientifavorevoli allo sviluppo di comunità casmofitiche,mentre nel Gargano settentrionale gli ambienti rupicolisono molto meno diffusi.
Materiali e metodi
Sono stati realizzati 69 rilievi fitosociologici, secondoil metodo classico della scuola sigmatista di Braun-Blanquet (1964). Per l’elaborazione statistica, ai rilieviriguardanti la vegetazione casmofitica sono statiaggiunti i 48 rilievi riguardanti il Gargano pubblicati inBianco et al. (1988). In questo modo è stata ottenuta unamatrice di 105 rilievi x 197 specie, che è stata sottopostaad analisi multivariata utilizzando il pacchetto Syn-tax2000 (Podani, 2001). I 12 rilievi riguardanti le comunitàa Ephedra nebrodensis sono stati analizzati separatamente,con le stesse modalità.
I valori di copertura sono stati precedentementetrasformati in valori quantitativi (Van der Maarel, 1979).Alle specie sporadiche riportate in Bianco et al. (1988)senza riferimento al valore di copertura è stato assegnatoil valore +.
Per la classificazione sono stati utilizzati il legamesemplice e la distanza sulla corda su dati quantitativi; perl’ordinamento la PCoA, anche in questo caso utilizzandol’algoritmo della distanza sulla corda su dati quantitativi.
Fig. 1 - Area di studioFig. 1 - Study area
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Per le forme biologiche e la corologia delle specie èstato fatto riferimento a Pignatti (1982). Vengonoriportati solamente gli spettri biologici e corologici dellenuove comunità descritte, mentre per quelli relativi allealtre comunità trattate nel testo si fa riferimento a Biancoet al. (1988). Negli spettri biologici le fanerofitecomprendono solo le scapose, mentre le fanerofitecespitose e lianose sono state incluse nel gruppo“nanofanerofite”. La nomenclatura delle specie segueConti et al. (2005), tranne per le specie riportate inAppendice 3.
Risultati
La cluster analysis dei rilievi riguardanti lavegetazione casmofitica (Fig. 3) mette in evidenza la
presenza di due gruppi principali. Il cluster 1 racchiudei rilievi caratterizzati dalla presenza di Campanulagarganica. Al suo interno si distinguono almeno tresottogruppi: il cluster 1.2, nettamente separato,composto da 4 rilievi (rill. 77-80 Tab. 5 in Bianco etal., 1988), in cui è abbondante Aubrieta columnae subsp.italica mentre Campanula garganica figura una solavolta, con grado di copertura inferiore all’1%; il cluster1.1.2, che racchiude la gran parte dei rilievi della Tab. 5in Bianco et al. (1988) e sei nostri rilievi effettuati allequote più elevate del Gargano meridionale; il cluster1.1.1, infine, che raggruppa tutti i rilievi effettuati a bassaquota nel Gargano nord-orientale.
All’interno del cluster 2 è possibile distinguere tresottogruppi (2.1, 2.2.1, 2.2.2), riferibili rispettivamentealle comunità a Inula verbascifolia, a Centaurea subtilise a Lomelosia crenata subsp. dallaportae.
Fig. 2 - Diagrammi ombrotermici relativi ad alcune stazioni termopluviometriche del GarganoFig. 2 – Umbro-Thermic diagrams of some thermo-pluviometric stations located within Gargano area
Fig. 3 - Diagramma diclassificazione dei soli rilieviriguardanti la vegetazionecasmofiticaFig. 3 - Cluster analysisconcerning the chasmophyticvegetation only
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L’ordinamento (Fig. 4) conferma questa suddivisione,sebbene sia meno evidente il limite tra le comunità aCentaurea subtilis e a Lomelosia crenata subsp.dallaportae.
L’analisi dei rilievi riguardanti le comunità a Ephedranebrodensis evidenzia la presenza di due gruppi bendistinti, evidenti sia nel dendrogramma (Fig. 5) chenell’ordinamento (Fig. 6).
Fig. 4 - Ordinamento dei soli rilievi riguardanti la vegetazionecasmofitica (Ca a: Aubrieto italicae - Campanuletumgarganicae subass. aubrietetosum; Ca p: Aubrieto -Campanuletum subass. picridetosum; In: Pimpinello tragii -Inuletum verbascifoliae; Sc: Scabiosetum dallaportae; Cn:Centaureetum subtilis)Fig. 4 – Ordination concerning the relevés of chasmophyticvegetation only (Ca a: Aubrieto italicae - Campanuletumgarganicae subass. aubrietetosum; Ca p: Aubrieto -Campanuletum subass. picridetosum; In: Pimpinello tragii -Inuletum verbascifoliae; Sc: Scabiosetum dallaportae; Cn:Centaureetum subtilis)
Fig. 5 – Diagramma di classificazione dei rilievi riguardantile sole comunità a Ephedra nebrodensisFig. 5 - Cluster analysis diagram of the relevés concerningEphedra nebrodensis communities only
Fig. 6 – Diagramma di ordinamento (PCoA) dei rilievi relativialle sole comunità a Ephedra nebrodensisFig. 6 - Ordination diagram (PCoA) of the relevés concerningEphedra nebrodensis communities only
Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae
La fitocenosi a Campanula garganica è stata descrittaper il Gargano meridionale, come Aubrieto-Campanuletum garganicae (Bianco et al., 1988).
Le nostre ricerche hanno permesso di individuare unacomunità a Campanula garganica anche lungo le costenord-orientali del Gargano, tra Monte Pucci (a ovest diPeschici) e Vieste, a quote comprese tra 5-80 m,decisamente inferiori a quelle finora note perl’associazione (il gap altitudinale è di oltre 500 m).Queste cenosi, presenti su roccia ma spesso anche sutagli di strada e muri, differiscono dal campanuletoa Campanula garganica già descritto per la presenzadi un ben più ricco contingente steno-mediterraneo,composto da specie normalmente assenti inquest’ultimo, quali Reichardia picroides, Dittrichiaviscosa , Brachypodium retusum , Blackstoniaperfoliata, Cistus creticus subsp. creticus, Pistacialentiscus e Picris hieracioides subsp. spinulosa;quest’ultima entità, non riportata per la Puglia in Contiet al. (2005) ma indicata in passato più volte per ilGargano (Fenaroli, 1974a), è stata recentementeconfermata (Licht & Wagensommer, 2008).
Gli spettri biologico (Fig. 7) e corologico (Fig. 8)del campanuleto delle quote inferiori mostranonotevoli differenze rispetto a quelli del campanuletodelle quote più elevate. Alle quote inferiori infatti ilcampanuleto si differenzia per l’ingresso dinumerose terofite (14%) e allo stesso tempo per lanotevole riduzione delle camefite (13%) rispetto alla
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Fig. 7 - Spettri biologici delle nuove comunità descritteFig. 7 – Life forms spectra of the communities described as new in this paper
Fig. 8 - Spettri corologici delle nuove comunità descritteFig. 8 - Chorological spectra of the communities described as new in this paper
tabella originale del syntaxon (Bianco et al., 1988),dove risultano assenti le prime e al 37,6% le seconde.Le altre forme biologiche non presentano differenzedi rilievo. Dal punto di vista corologico nel
campanuleto di bassa quota si evidenzia un notevoleincremento di specie steno-mediterranee ed euri-mediterranee e l’assenza di entità orofite sud-europeee mediterraneo-montane.
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Comunità a Inula verbascifolia
La comunità a Inula verbascifolia si rinvieneesclusivamente su rocce calcaree solitamente conabbondante fratturazione (vedi formazione di MonteSpigno in Bosellini & Morsilli, 2001), più o menoinclinate e con esposizione variabile, solo raramentesettentrionale. Questa comunità presenta due subarealiprincipali: tra Borgo Celano (S. Marco in Lamis) e PostaManganaro (a NW di Manfredonia) e tra MonteSaraceno e Mattinatella-Valle Ripe Rosse. Altri duesubareali, puntiformi, sono quelli di Monte S. Angelo edi Rignano Garganico (Wagensommer & Di Pietro,2007).
L’inuleto manca invece nell’area compresa tra MonteS. Angelo, Posta Manganaro e Monte Saraceno, doveviene sostituito dalle comunità a Lomelosia crenatasubsp. dallaportae e a Centaurea subtilis (Fig. 9a). Oltre
a Inula verbascifolia, le specie che raggiungono lefrequenze più elevate sono: Galium lucidum, Pimpinellatragium, Leontodon apulus e Dianthus garganicus. Inaccordo con le altre comunità casmofitiche del Gargano,lo spettro biologico mostra il prevalere di camefite edemicriptofite, sebbene una certa importanza vengaassunta anche dalla componente terofitica (il 22% dellespecie complessive). Lo spettro corologico mette inevidenza la forte presenza di specie steno-mediterraneeed euri-mediterranee, ma anche l’alta percentuale dispecie a gravitazione mediterraneo-orientale edendemico italiana.
Scabiosetum dallaportae
Lo Scabiosetum dallaportae è stato descritto daBianco et al. (1988), unicamente per l’area di Pulsano(tra Monte S. Angelo e Manfredonia). L’associazione
Fig. 9 - Distribuzione territoria-le delle diverse comunità rico-nosciute nel presente lavoro (ladimensione dei poligonirispecchia approssimativamen-te l’ampiezza del sinareale del-le diverse comunità). In:Pimpinello tragii - Inuletumverbascifoliae; Sc: Scabiosetumdallaportae; Cn: Centaureetumsubtilis; E: Aggruppamenti aEphedra nebrodensis; Ca a:Aubr i e to -Campanu le tumsubass. aubrietetosum; Ca p:Aubr i e to -Campanu le tumsubass. picridetosum spinulosaeFig. 9 – Territorial distributionof the different communitiesidentified in the present paper(the dimension of each polygonis approximately proportional tothe wideness of the distribu-tional range which each singlecommunity exhibits). In:Pimpinello tragii - Inuletumverbascifoliae; Sc: Scabiosetumdallaportae; Cn: Centaureetumsubtilis; E: Ephedranebrodensis comm.; Ca a:Aubr i e to -Campanu le tumsubass. aubrietetosum; Ca p:Aubr i e to -Campanu le tumsubass. picridetosum spinulosae
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è in realtà un pò più diffusa, estendendosi nell’areacompresa tra Posta Manganaro (a NW di Manfredonia),Macchia e Monte S. Angelo. Il sinareale coincide conl’areale della specie guida, la cui distribuzione sulGargano risulta fortemente influenzata dal substratolitologico (Wagensommer & Di Pietro, 2007).L’abbondante presenza di Lomelosia crenata subsp.dallaportae sulle megabrecce carbonatiche e la suacompleta assenza sui grainstone, anch’essi carbonatici,potrebbe essere riconducibile al loro differente gradodi fratturazione: molto compatte le prime,estremamente fratturati questi ultimi. Ciò influiscenotevolmente sulla percolazione dell’acqua,sull’accumulo di suolo e sulla possibilità di ancoraggiodelle radici. Oltre a Lomelosia crenata subsp.dallaportae si ritrovano diverse altre entità di elevatointeresse biogeografico quali Cytisus spinescens,Sesleria juncifolia, Centaurea subtilis, Fumanaericoides, Fumana procumbens, ecc.
Comunità a Ephedra nebrodensis
Sul Gargano Ephedra nebrodensis è estremamenterara. In letteratura essa è nota solo per Monte S. Angelo(Fenaroli, 1966; Biscotti, 2002), San Salvatore, Valledell’Inferno e Rignano Garganico (Fiorentino & Russo,2002). Le nostre ricerche hanno permesso di individuarealtri siti di presenza della specie a Valle Granara, ValleGrande, Valle Trimitosi, Valle Palumbo, ChiancataAvatra, Valle Masselli e Valle del Surdo, tutti compresitra S. Giovanni Rotondo e Manfredonia. Nella maggiorparte dei casi si tratta di popolamenti estremamenteridotti, ricoprenti superfici di poche decine o centinaiadi mq. Solo a Rignano Garganico, Valle dell’Inferno –Chiancata Avatra e Valle del Surdo sono presentipopolamenti più numerosi e di maggiore estensione.
Le comunità a Ephedra nebrodensis del Gargano sirinvengono sia in ambiente rupicolo, tra le fratture dellaroccia, sia in pascoli secondari pietrosi subpianeggianti.Sulle rupi, a Ephedra nebrodensis si accompagnanoAurinia sinuata, Silene italica, Athamanta sicula ediverse specie del genere Sedum (S. album, S. acre, S.ochroleucum, S. hispanicum). L’inclinazione delsubstrato varia tra 50° e 70°, mentre le esposizioni sonoprevalentemente meridionali. Nei pascoli secondari,sempre in ambiti esposti a venti forti e frequenti, lespecie che si presentano con maggior frequenza sonoScorzonera villosa subsp. columnae, Thapsiagarganica, Galium lucidum, Allium subhirsutum ediverse poacee, quali Stipa austroitalica, Avena barbata,Briza maxima e Dasypyrum villosum.
Gli spettri biologici di entrambe le comunità mostranouna netta prevalenza delle terofite, ma sulle rupi aumentain maniera considerevole l’influenza di emicriptofite ecamefite. Bassissima è invece la percentuale difanerofite e nanofanerofite, rappresentate quasiesclusivamente dalla stessa Ephedra nebrodensis. Glispettri corologici mostrano la prevalenza delle speciesteno- ed euri-mediterranee, che è netta nei pascoli,mentre sulle rupi aumenta il contingente di specie delgruppo “europee e asiatiche” e, in misura minore, quellodelle mediterranee orientali.
Discussione
AUBRIETO ITALICAE - CAMPANULETUM GARGA-NICAE Trinajstic ex Bianco, Brullo, Pignatti E. etPignatti S. 1988subass. picridetosum spinulosae subass. nova hoc loco(Holotypus: ril. 55 Tab. 1)
Dal dendrogramma di classificazione si evince comel’Aubrieto-Campanuletum garganicae siaun’associazione piuttosto polimorfa, così come giàindicato nella descrizione originale del syntaxon (Biancoet al., 1988) dove, tra le altre cose, vengono distintedue subassociazioni, entrambe legate a quotesolitamente superiori ai 600 m. I dati a nostradisposizione, invece, ci portano a ritenere che tutte lecenosi a Campanula garganica delle quote elevatevadano riferite alla medesima subassociazione (subass.aubrietetosum), avente in Aubrieta columnae subsp.italica e Doronicum columnae le specie caratteristiche.All’interno di questa subassociazione vengono poidistinti due ulteriori aspetti: una variante più nitrofila,abbondante sui muri di Monte S. Angelo, caratterizzatadalla presenza di Aubrieta columnae subsp. italica, euna variante impoverita, composta per intero dal gruppodi rilievi che in Bianco et al. (1988) venivano attribuitialla subassociazione campanuletosum. Riteniamo infattiche quest’ultima rappresenti semplicemente un aspettoimpoverito della subass. aubrietetosum, in quanto nonpresenta alcuna entità differenziale e al contempo una“ricchezza” floristica dimezzata rispetto alla subass.aubrietetosum.
Come già detto precedentemente la comunità aCampanula garganica di bassa quota, che si rinvienetra Monte Pucci e Vieste, si distingue dall’aspetto tipicodell’Aubrieto-Campanuletum per la presenza di un riccocontingente mediterraneo (Brachypodium retusum,Reichardia picroides, Picris hieracioides subsp.spinulosa, Blackstonia perfoliata, Dittrichia viscosa,
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Cistus creticus subsp. creticus, Pistacia lentiscus, Pinushalepensis, ecc.). È evidente che tali specie soloraramente esprimono attitudini casmofitiche, essendopiù spesso legate ad altri ambienti quali prateriemediterranee, bordi nitrofili e garighe mediterranee.Tuttavia la loro presenza differenziale, unita allamancanza di alcune specie presenti altresì nell’aspetto
tipico dell’Aubrieto-Campanuletum e che sonorigorosamente legate a quote più elevate (Aubrietacolumnae subsp. italica e Doronicum columnae),testimonia l’appartenenza di questi campanuleti di bassaquota ad un diverso contesto bioclimatico econseguentemente ecologico. Per tale motivo, supportatianche dalle differenze emerse negli spettri biologico e
Tab. 1 - Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae Trinajstic ex Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988 picridetosum spinulosae subass. nova hoc loco (Holotypus ril. 55)
*N. rilievo 77 70 84 81 83 101 105 66 55 53 73 52 72 54 71 98 96 65 97 64 63 PQuota (m) 815 830 830 830 830 650 540 20 25 75 60 60 60 80 50 40 40 75 5 75 75 rEsposizione NE NNW N NW WNW ENE NNE N N WNW N N N N N W WNW W N N E eInclinazione (°) 80 90 90 85 85 90 90 85 80 90 85 85 88 90 90 85 90 85 110 85 85 s.Superficie (m2) 22 15 25 25 15 35 10 90 85 25 20 8 3 40 7 12 4 25 20 25 25Copertura tot. (%) 15 20 35 30 5 3 4 60 30 8 30 35 80 5 10 20 10 10 20 7 15Altezza veget. (cm) 30 35 25 25 15 20 25 120 90 50 65 80 80 40 15 15 20 55 25 40 45N. specie 11 11 9 9 7 5 3 27 20 14 12 18 13 10 9 7 7 7 2 4 5
Caratt. e diff. Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae e subass. aubrietetosum italicaeCampanula garganica subsp. garganica ° 1 2 3 1 1 1 1 3 2 + 2 2 2 1 1 2 2 2 2 2 2 21Aubrieta columnae subsp. italica ° 1 + 1 + + . . . . . . . . . . . . . . . . 5Doronicum columnae + 1 + + r . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Diff. subass. picridetosum spinulosaeBrachypodium retusum . . . . . . + 3 1 + + . 2 + . . . . . . . 7Reichardia picroides . . . . . . . + . + + + . + . 1 + . . . . 7Dittrichia viscosa . . . . . . . + + + . 1 . + r . . . . . . 6Cistus creticus subsp. creticus . . . . . . . 1 + + + . . . . . . . . . . 4Picris hieracioides subsp. spinulosa . . . . . . . + + . . . + . . . . + . . . 4Blackstonia perfoliata . . . . . . . . + . r + + . . . . . . . . 4
Caratt. Asperulion garganicaeAsperula cfr. garganica . 1 . + r . . + + 1 1 . . + + . . . . . . 9Leontodon apulus + . + + . . . + . + + . . . . . . . . . . 6Dianthus garganicus 1 . . . . . . . . + . . . . . . . . . . . 2Lomelosia crenata subsp. dallaportae . . . . . + . . . . . . . . . . . . . . . 1
Caratt. Centaureo-CampanuletaliaInula verbascifolia subsp. verbascifolia + 1 + 3 1 + . . . . . . . . . . . . . . . 6Cytisus spinescens . . . . . . . + . . . . . . . . . . . . . 1
Caratt. Asplenietea trichomanisPimpinella tragium + + + . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Asplenium trichomanes . + . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1Athamanta sicula . . + . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1Ficus carica . . . . . . . . . . . . 2 . . . . . . . . 1
CompagneParietaria judaica 1 + + r . . . 3 2 + 1 + + + + 1 1 + . + 1 17Hyoseris radiata subsp. radiata + 1 . . . . . + . . . . . . r r . . . . . 5Pinus halepensis . . . . . . . + + . r . r + . . . . . . . 5Adiantum capillus-veneris . . . . . . . + + . . . + . 1 . . . 1 . . 5Pistacia lentiscus . . . . . . . + + . . . . + . + . . . . . 4Galium lucidum . + + + . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Valantia muralis . . . . . . . + + . . . . . . . r . . . . 3Sonchus oleraceus . . . . . . . + + . . . . . . . . + . . . 3Piptatherum miliaceum subsp. miliaceum . . . . . . . + . . . + . + . . . . . . . 3Rubus ulmifolius . . . . . . . . . . + + . . r . . . . . . 3Festuca circummediterranea r + . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Silene italica subsp. italica + . . r . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Teucrium fruticans subsp. fruticans . . . . . . . 1 + . . . . . . . . . . . . 2Centaurea subtilis . . . . . . . + + . . . . . . . . . . . . 2Dactylis glomerata subsp. hispanica . . . . . . . + + . . . . . . . . . . . . 2Melica arrecta . . . . . . . + + . . . . . . . . . . . . 2Quercus ilex subsp. ilex . . . . . . . + + . . . . . . . . . . . . 2Rosmarinus officinalis . . . . . . . + + . . . . . . . . . . . . 2Prasium majus . . . . . . . + . . . + . . . . . . . . . 2Allium subhirsutum . . . . . . . + . . . . . . r . . . . . . 2Avena barbata . . . . . . . . . + . + . . . . . . . . . 2Dorycnium hirsutum . . . . . . . . . + . . . + . . . . . . . 2Micromeria graeca . . . . . . . . . + . . . . r . . . . . . 2Emerus majus subsp. emeroides . . . . . . . . . . . 1 2 . . . . . . . . 2Centaurium erythraea . . . . . . . . . . . + + . . . . . . . . 2Daucus gr. carota . . . . . . . . . . . + . . . . . + . . . 2Lotus cytisoides . . . . . . . . . . . . . . . + + . . . . 2Matthiola incana subsp. incana . . . . . . . . . . . . . . . . . + . + . 2Sonchus asper . . . . . . . . . . . . . . . . . + . . + 2
Sporadiche 0 0 0 0 2 2 1 2 1 2 2 6 3 0 0 1 2 0 0 1 2
° Specie caratteristiche anche di alleanza
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corologico e nell’analisi statistica, proponiamo in questasede la nuova subassociazione Aubrieto-Campanuletumpicridetosum spinulosae. Tale subassociazione consentedi ampliare il sinareale dell’Aubrieto-Campanuletum,fino ad oggi noto solo per l’area compresa tra Monte S.Angelo, Mattinatella e Pulsano, estendendolo alGargano settentrionale. È probabile che il campanuletosia presente anche in altre località del Gargano. Inparticolare andrebbe ricercato negli altri siti in cui èstata segnalata la presenza di Campanula garganica:Monte Sacro, monti dell’Arena presso Cagnano, sottoil Monte di Mezzo in loc. Santelmo, San Menajo(Fenaroli, 1974a), settore costiero Vieste-Mattinata, areaCortigli - Le Caselle in agro di Vico (Biscotti, 2002),Sorgente San Michele a Cagnano Varano, Valle Seriegee Valle Zia Lucia a Mattinata (Fiorentino & Russo,2002).
Analogamente a quanto avviene nell’Aubrieto-Campanuletum subass. aubrietetosum, anche lasubassociazione picridetosum spinulosae è presente indue differenti varianti, una tipica e più ricca di specieed una impoverita.
PIMPINELLO TRAGII - INULETUM VERBASCI-FOLIAE ass. nova hoc loco (Holotypus: ril. 88 Tab. 2)
Il Pimpinello tragii - Inuletum verbascifoliae èun’associazione piuttosto omogenea, all’interno dellaquale non riteniamo di poter individuare differenze talida consentire ulteriori suddivisioni sintassonomiche.Esso è chiaramente inquadrabile nell’alleanzaAsperulion garganicae. Sono infatti ben rappresentatele specie caratteristiche dell’alleanza (in particolareLeontodon apulus, Dianthus garganicus e Asperula cfr.garganica), come anche quelle dei syntaxa superiori. Adifferenza delle altre comunità affini, quali loScabiosetum dallaportae e il Centaureetum subtilis, conle quali condivide una maggiore xerofilia rispettoall’Aubrieto-Campanuletum garganicae, il Pimpinello-Inuletum predilige rocce notevolmente fratturate equindi drenanti. In chiave floristica l’impossibilità diattribuire i popolamenti a Inula verbascifolia alleassociazioni già descritte deriva dal fatto che mancanoin esso le specie caratteristiche di quelle associazioni,quali Lomelosia crenata subsp. dallaportae, Centaureasubtilis e Campanula garganica.
Il fatto che la specie dominante del Pimpinello-Inuletum, ossia Inula verbascifolia, sia quasi semprepresente, sebbene con indice di ricoprimento non troppoelevati, anche nello Scabiosetum dallaportae e nelCentaureetum subtilis, può far pensare che ilPimpinello-Inuletum rappresenti un’associazione torso,
della quale lo Scabiosetum dallaportae e ilCentaureetum subtilis costituiscono aspetti particolarie puntiformi. In effetti, la continuità dell’areale delPimpinello-Inuletum è interrotta solamente laddoveaffiorano rocce più compatte, quali le megabrecce dellaformazione di Monte S. Angelo, sulle quali vienesostituito dallo Scabiosetum dallaportae e dalCentaureetum subtilis (quest’ultimo è presente anchepiù a est, nell’area di Mattinata).
Proprio tali differenze in chiave ecologicasuggeriscono di mantenere distinti già a livello diassociazione questi tre differenti aspetti (inuleto,scabioseto, centaureto).
SCABIOSETUM DALLAPORTAE Bianco, Brullo,Pignatti E. et Pignatti S. 1988
Lo Scabiosetum dallaportae è un’associazione bendefinita e caratterizzata dalla dominanza di Lomelosiacrenata subsp. dallaportae, che conferisce alla comunitàun caratteristico aspetto a pulvini.
Il dendrogramma mostra che i rilievi delCentaureetum subtilis subass. scabiosetosumdallaportae pubblicati in Bianco et al. (1988) sono tutticompresi nel cluster dello Scabiosetum dallaportae(cluster 2.2.2.) e nettamente separati dai rilievi delCentaureetum subtilis subass. centaureetosum (cluster2.2.1.). Scabiosetum dallaportae e Centaureetumsubtilis subass. scabiosetosum devono quindi essereconsiderati sinonimi sintassonomici, come appareevidente anche da una comparazione dei relativi corteggifloristici e dagli elevati valori di copertura raggiunti daLomelosia crenata subsp. dallaportae in entrambe lecomunità. Le uniche differenze di un certo rilievo sonoinfatti la presenza di Centaurea subtilis e la maggiorricchezza floristica nella subassociazione a Lomelosiadel Centaureetum. Tuttavia i nostri nuovi rilievimostrano che C. subtilis non è affatto rara nelloScabiosetum dallaportae e che quest’ultimo risulta nellamaggior parte dei casi ben più ricco di specie di quantoindicato in Bianco et al. (1988).
CENTAUREETUM SUBTILIS Bianco, Brullo, PignattiE. et Pignatti S. 1988
L’inquadramento sintassonomico di questa comunitàè piuttosto problematico. Pur non indicando uninquadramento sintassonomico della vegetazionerupicola, De Faveri & Nimis (1982) ritenevano che lacomunità a Centaurea subtilis dominante non potesseessere tipificata a livello di associazione. Essiconsideravano questi popolamenti una facies degradatadel Chamaecytiso-Genistetum michelii. Successivamente,
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Tab. 2 - Pimpinello tragii-Inuletum verbascifoliae ass. nova hoc loco (Holotypus ril. 88)*
N. rilievo 79 80 78 103 85 86 51 76 59 74 75 60 82 93 88 94 95 99 56 PQuota (m) 800 810 800 590 440 430 400 380 440 380 400 290 830 430 260 410 420 420 250 rEsposizione SW SW ESE SSW W SW NE NE S W NE SW SSW SE SE ESE E NE E eInclinazione (°) 80 85 80 88 80 75 75 75 80 90 85 85 85 85 80 70 80 80 80 s.Superficie (m2) 30 35 25 50 18 35 15 32 40 25 55 80 30 22 40 8 18 15 60Copertura tot. (%) 65 30 8 15 15 45 30 50 30 50 50 35 35 35 35 25 45 20 20Altezza veget. (cm) 35 40 20 45 40 55 120 70 60 130 150 40 20 50 55 45 70 70 50N. specie 15 13 12 15 16 35 19 15 10 11 14 20 5 13 19 15 24 19 18
Caratt. Pimpinello tragii-Inuletum verbascifoliaePimpinella tragium . . . . 1 + + 2 + + 1 + + 1 1 + 1 + . 14Athamanta sicula 2 + + . . . . . . + 2 + . . . . 1 1 . 8Satureja montana . . . r r + . + . . + . . . + . + + . 8Micromeria fruticosa subsp. fruticosa . . . . . . . . . . . + . . 1 r . . . 3
Caratt. Asperulion garganicaeLeontodon apulus 1 . . + 1 + + 1 + + + . . 1 1 . + r . 13Dianthus garganicus . . . . . + 1 2 . . + + . r 1 1 + + . 10Asperula cfr. garganica . . . + + + + 2 . . . + + 1 . + . . . 9Aubrieta columnae subsp. italica . . + . . . . . . . . . . . . . . + . 2Campanula garganica subsp. garganica . . . r . . . . . . . . . . . . . . . 1
Caratt. Centaureo-CampanuletaliaInula verbascifolia subsp. verbascifolia 3 3 1 2 1 2 2 2 1 2 2 2 3 3 3 2 2 1 2 19Phagnalon rupestre subsp. illyricum r . . + . 1 . . . . . + . . r . . + . 6Aurinia sinuata . . . . . . + r . . . . . . + 1 . . . 4
Caratt. Asplenietea trichomanisRhamnus saxatilis subsp. infectoria . . . . r + . . + 1 1 . . r . . . . . 6Ficus carica . . . r . . . . . . + + . . . . . . + 4Euphorbia spinosa subsp. spinosa . . . . + 1 . . . . . . . + . . . . . 3Teucrium flavum subsp. flavum . . . . . . . . . . . . . . . 2 1 1 . 3Ceterach officinarum . r . . . . . . . . . . . . . . . . + 2Asplenium trichomanes . r . . . . . . . . . . . . . . . . . 1Sedum dasyphyllum . . . . . . . . . . . + . . . . . . . 1
CompagneGalium lucidum + . . . . + + + + + + + + 2 1 1 2 1 1 15Allium subhirsutum . . . . r . + + . + r . . . . r + + + 9Hyoseris radiata subsp. radiata + + + r . . . . . . + . + . . . 1 r . 8Koeleria lobata + . . + + 1 + . . . . . . r . . + . . 7Thymus capitatus + . + 1 . r . . + . . . . . . . . . + 6Thesium humifusum . . . + 1 1 . . . . . . . 1 1 . + . . 6Sedum ochroleucum . . . . + + . . . . . + . . + . + . + 6Verbascum sp. r r r . . r . . . . . . . . . r . . . 5Avena barbata . r + . . + . . . . . . . . . + . + . 5Fraxinus ornus subsp. ornus . . . . . . 2 1 1 2 r . . . . . . . . 5Pistacia terebinthus subsp. terebinthus . . . . . . . . . 2 2 . . r . r r . . 5Parietaria judaica + + + + . . . . . . . . . . . . . . . 4Micromeria juliana 1 + + . . . . . . . . . . . . . . . + 4Prasium majus . . . . . + . . + 1 . . . . . . . . + 4Silene italica subsp. italica . . . . . . + + . + . . . . . . . + . 4Dasypyrum villosum . . . . . . + . . . . . . . + . + + . 4Festuca circummediterranea + + . . . . . 1 . . . . . . . . . . . 3Centranthus ruber subsp. ruber + . + r . . . . . . . . . . . . . . . 3Reichardia picroides 1 . . . . + . . . . . . . . . r . . . 3Reseda alba . r . . . r + . . . . . . . . . . . . 3Onosma angustifolia . . . . + 1 . . . . . . . . + . . . . 3Ornithogalum sp. . . . . . r . . . . . . . . . . r r . 3Erysimum crassistylum . . . . . . + + . . . . . . . . . . + 3Osyris alba . . . . . . + . . . r . . + . . . . . 3Coronilla valentina . . . . . . . . . . . + . . + . . 1 . 3Emerus majus subsp. emeroides . . . . . . . . . . . + . . . . . r + 3Micromeria graeca . . . . . . . . . . . . . . 1 r + . . 3Bromus madritensis + . + . . . . . . . . . . . . . . . . 2Sedum hispanicum . + . . . . . . . . . . . . . . . r . 2Dittrichia viscosa . . . + . . + . . . . . . . . . . . . 2Fumana thymifolia . . . . + + . . . . . . . . . . . . . 2Jurinea mollis subsp. mollis . . . . + + . . . . . . . . . . . . . 2Centaurea deusta . . . . . + . . . . . . . . r . . . . 2Stipa austroitalica . . . . . 2 . . . . . . . . . . 1 . . 2Ruta graveolens . . . . . r . . . . . . . . . . r . . 2Briza maxima . . . . . . + r . . . . . . . . . . . 2Ornithogalum gussonei . . . . . . . . + . . . . r . . . . . 2Sonchus tenerrimus . . . . . . . . . . . + . . + . . . . 2Helianthemum nummularium subsp. obscurum . . . . . . . . . . . + . . . + . . . 2Valantia muralis . . . . . . . . . . . + . . . . . . + 2Silene vulgaris . . . . . . . . . . . . . . r . + . . 2
Sporadiche 0 1 1 1 2 9 2 1 1 0 0 4 0 0 1 0 4 0 6
187
Tab. 3 - Scabiosetum dallaportae Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988
N. rilievo 67 68 49 102 90 91 58 50 87 89 62 57 69 100 61 92 104 PQuota (m) 280 310 300 290 430 425 430 310 240 320 420 350 440 650 340 425 590 rEsposizione SW SW ESE WSW W SSW SW S S SSE SSW SW WSW E E SE NNE eInclinazione (°) 80 85 80 80 80 80 80 60 82 65 80 80 25 70 70 75 85 s.Superficie (m2) 25 65 30 5 10 10 45 30 20 16 20 40 20 5 45 4 25Copertura tot. (%) 40 35 20 20 35 15 15 10 20 25 30 20 40 30 20 10 30Altezza veget. (cm) 55 50 50 15 25 20 50 30 30 35 50 30 30 20 40 35 40N. specie 36 30 27 13 14 14 11 17 20 21 28 15 26 13 18 9 17
Caratt. Scabiosetum dallaportaeLomelosia crenata subsp. dallaportae ° 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 3 3 1 2 1 17
Caratt. Asperulion garganicaeAsperula cfr. garganica r 1 + 2 + r + + . + 1 + + 1 + . + 15Leontodon apulus 1 + + . r r . + . + . . + . . . + 9Dianthus garganicus r r + + . . . . + . + . . . . . . 6Campanula garganica subsp. garganica . . + . . . . . . . . . . . . . + 2
Caratt. Centaureo-CampanuletaliaInula verbascifolia subsp. verbascifolia + 1 + r + + + 1 2 2 + + . + + . . 14Cytisus spinescens + r . . + + + + + 1 + . . . . + r 11Sesleria juncifolia subsp. juncifolia + 2 + 1 . . + + + . 1 + . . 1 . . 10Phagnalon rupestre subsp. illyricum + + + . . . + . . . . + r . . . . 6Aurinia sinuata . . . . . . . + r . . . . . . . . 2
Caratt. Asplenietea trichomanisPimpinella tragium . . . . r . . . . . + . . . + . + 4Rhamnus saxatilis subsp. infectoria + . . . . . . . + . . + . . . . . 3Ficus carica . . . . . . . . r . . . . . + . . 2Athamanta sicula r . . . . . . . . . . . . . . . . 1Teucrium flavum subsp. flavum . . + . . . . . . . . . . . . . . 1Euphorbia spinosa subsp. spinosa . . . . . . . . . . . . r . . . . 1
CompagneCentaurea subtilis + 1 1 + + + . + 1 1 1 + 2 . . + . 13Fumana procumbens r . + 1 + + + + + 2 + . + . + . . 12Satureja montana + + . 1 + + . . + 1 + . . . + 1 r 11Bartsia trixago + r . . + + . . . + + . + + . . r 9Galium lucidum + + + . . . . . + + . . . 1 + . + 8Teucrium montanum . . + . . . . + + . + + . r + . + 8Thymus capitatus . . . r . . + . + + . . + 1 . r 1 8Odontites luteus + r . . r + + . . + . . . + . . . 7Sedum ochroleucum r + . . . r . + + . . . + . + . . 7Linum tenuifolium . . + r r r + . . r . . . . + . . 7Festuca circummediterranea + . . . . . . . . + + . + . + + . 6Brachypodium retusum . r 1 + . . . . + 1 . . . . . . + 6Anthyllis vulneraria subsp. rubriflora . . + . . . + . . . . + + . + . . 5Pistacia lentiscus r r + . . . . . . . + . . . . . . 4Rosmarinus officinalis 2 + + . . . . . . . . . . . . . 2 4Linum strictum + + . . . . . . r . . . + . . . . 4Stipa austroitalica + + . . . . . . . r . . + . . . . 4Sonchus tenerrimus r . + . . . . . . . + . . . . r . 4Koeleria lobata + . . . r . . . . + . . + . . . . 4Thesium humifusum r . . . . . . . . + . . . r . . + 4Ornithogalum sp. . 1 + . . r . . . . . . r . . . . 4Sedum hispanicum . . + . . . . . . r . . + . . + . 4Catapodium rigidum r r . . . . . . . . . . r . . . . 3Fumana ericoides 1 + . . . . . . . . . . . 2 . . . 3Ajuga chamaepitys r . . . . . . . . . + . r . . . . 3Helianthemum jonium + . . . . . . . . . . . + 1 . . . 3Hippocrepis glauca . r . . . . . + . . . . . . + . . 3Stachys recta . . . . r . . . . r + . . . . . . 3Minuartia verna subsp. attica . . . . . + . . . . . . 1 . + . . 3Avena barbata . . . . . . . + . . + + . . . . . 3Bromus madritensis r r . . . . . . . . . . . . . . . 2Centaurium erythraea r . . + . . . . . . . . . . . . . 2Myrtus communis subsp. communis + . . . . . . . . . . + . . . . . 2Fumana thymifolia + . . . . . . . . . . . . + . . . 2Onobrychis alba . r . r . . . . . . . . . . . . . 2Emerus majus subsp. emeroides . r . . . . . . . . + . . . . . . 2Trachynia distachya . r . . . . . . . . . . + . . . . 2Micromeria graeca . . + . . . . . . . + . . . . . . 2Briza maxima . . + . . . . . . . . . . . + . . 2Hyoseris radiata subsp. radiata . . + . . . . . . . . . . . + . . 2Bothriochloa ischaemum . . . . . . . + . + . . . . . . . 2Coronilla valentina . . . . . . . . r . + . . . . . . 2
Sporadiche 3 3 3 0 0 0 0 3 2 0 7 4 4 1 0 1 3
° Caratteristica anche di alleanza
188
Bianco et al. (1988) istituivano per i popolamenti garganicia Centaurea subtilis l’associazione Centaureetum subtilis,seppur con qualche perplessità legata alle affinità traquesta associazione e lo Scabiosetum dallaportae,inquadrandola nell’ordine Centaureo-Campanuletalia,e distinguevano al suo interno due subassociazioni:centaureetosum e scabiosetosum. Alla luce del presentestudio questa suddivisione non appare più proponibile.L’associazione presenta effettivamente molte affinitàfloristiche ed ecologiche con lo Scabiosetumdallaportae. Riteniamo pertanto che il Centaureetumsubtilis vada riferito solamente alle situazioni in cuimanca Lomelosia crenata subsp. dallaportae eCentaurea subtilis diviene dominante; ciò si verificasolitamente su morfotipie ad inclinazione medio-bassa,come confermano anche recenti contributi riguardantil’area della Gravina di Matera (Di Pietro & Misano,2006; Terzi & D’Amico, 2006), dove vengono descrittecomunità a dominanza di Centaurea subtilis quali ilMatthiolo fruticulosae-Centaureetum subtilis e ilCentaureo-Thymetum capitati, entrambe facentiriferimento a substrati a bassa inclinazione.
A nostro avviso gli aspetti garganici in cui compaionosia Centaurea subtilis che Lomelosia crenata subsp.dallaportae (subass. scabiosetosum in Bianco et al.(1988) andrebbero tutti ricondotti all’interno delloScabiosetum dallaportae, dove Centaurea subtilis vienead assumere il ruolo di compagna ad alta frequenza.
Aggr. a EPHEDRA NEBRODENSIS e AURINIASINUATA
Questo aggruppamento comprende le fitocenosi aEphedra nebrodensis che si sviluppano in ambienterupicolo. Si tratta di cenosi di difficile inquadramentosintassonomico. Solitamente le comunità a Ephedranebrodensis vengono inquadrate nella classeRosmarinetea officinalis (Rivas-Martínez et al., 2002;Biondi & Vagge, 2004), in base ad un criterio fondatosu caratteri fisionomico-strutturali.
Sulla base della dominanza di Ephedra nebrodensis,quindi di una nanofanerofita, proponiamo di inquadrarela comunità a Ephedra nebrodensis e Aurinia sinuatadel Gargano nella classe Cisto-Micromerietea,nonostante la quasi totale assenza delle speciecaratteristiche di ordine superiore. La scelta di questaclasse rispetto alla Rosmarinetea officinalis segue criteribiogeografici. Il Gargano rappresenta infatti lapropaggine occidentale di un distretto floristico aprevalente distribuzione anfiadriatica, per cui mostramaggiori affinità floristiche verso una classe adistribuzione mediterraneo-orientale quale la Cisto-
Micromerietea, piuttosto che verso una a baricentrooccidentale quale la Rosmarinetea (Oberdorfer, 1954;Horvat et al., 1974; Brullo et al., 1997).Nell’aggruppamento è infatti possibile evidenziare lapresenza di specie a distribuzione balcanica e sud-estpeninsulare, in particolare Aurinia sinuata, Melicatranssilvanica e Convolvulus elegantissimus. La copiosapresenza di specie del genere Sedum, facilitata anchedal naturale assetto discontinuo dei popolamenti rupicoliad Ephedra nebrodensis, potrebbe far pensare a uninquadramento nella classe Sedo-Scleranthetea, ma lafisionomia della comunità, data dai cespugli di Ephedranebrodensis, non consente, a nostro avviso,un’attribuzione in tal senso. L’inquadramento nei livellisintassonomici inferiori non è di facile soluzione,soprettutto a causa della scarsa presenza di altrecamefite. Viene proposto pertanto un inquadramentobasato sui caratteri bioclimatici e biogeografici dellestazioni, che suggeriscono l’ordine Cisto-Ericetalia el’alleanza Cytiso-Satureion.
Aggr. a EPHEDRA NEBRODENSIS e SCORZONERAVILLOSA subsp. COLUMNAE
Indichiamo come “Aggr. a Ephedra nebrodensis eScorzonera villosa subsp. columnae” le fitocenosi aEphedra nebrodensis del Gargano che si sviluppano inpascoli secondari. Rispetto ai popolamenti a Ephedranebrodensis ed Aurinia sinuata, questa comunità sisviluppa su substrati meno acclivi e a maggioredisponibilità edafica. Per tale motivo si ha un evidenteincremento nel numero di specie per rilievo e nel ruolodella componente terofitica rispetto a quella camefitica.Di conseguenza, nonostante la dominanza di Ephedranebrodensis, si preferisce non inquadrare questipopolamenti nella Cisto-Micromerietea, ma di optareper la classe Festuco-Brometea e, nell’ambito diquest’ultima, per l’ordine Scorzoneretalia villosae el’alleanza Hippocrepido-Stipion austroitalicae. Proprioin quest’alleanza, descritta recentemente per la Murgiabarese e materana (Forte et al., 2005), si evidenzia infattiuna naturale consociazione tra camefite, emicriptofitee terofite (Fanelli et al., 2001; Forte et al., 2005; DiPietro & Misano, 2006), che potrebbe adattarsi inmaniera sufficientemente consona anche alle comunitàa Ephedra nebrodensis e Scorzonera villosa subsp.columnae del Gargano, nelle quali sono benrappresentate tanto le specie caratteristiche di alleanza(Stipa austroitalica, Thapsia garganica e Dianthusgarganicus) quanto quelle di ordine superiore (Festucacircummediterranea, Anthemis arvensis, Centaureadeusta, Eryngium campestre, Jurinea mollis).
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27
15
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192
Discussione dei livelli sintassonomici superiori(limitatamente alla vegetazione casmofitica)
Trinajstic (1980) considerava le associazioni rupicoledel mediterraneo orientale e dell’area adriatica inparticolare (quindi di ambedue le sponde del MarAdriatico), ad eccezione di alcuni aspetti di vegetazionecasmofitica dell’isola di Lastovo, come appartenenti adun solo ordine, ossia il Centaureo–Campanuletalia.Nell’ambito di quest’ultimo, l’autore riconosceva duealleanze, il Centaureo-Campanulion descritto daHorvatic (1934) e il Centaureo-Portenschlagiellion. Ilbaricentro distributivo del Centaureo-Campanulionveniva posizionato nel settore settentrionaledell’Adriatico, mentre il settore meridionale dello stessoveniva incluso nell’alleanza Centaureo-Portenschlagiellion. Nell’ambito del Centaureo-Campanulion, Trinajstic (1980) inseriva diverseassociazioni, descritte prevalentemente lungo la costadalmatica centro-settentrionale, alle quali tuttaviaaggiungeva anche l’Aubrieto-Campanuletumgarganicae del Gargano.
Bianco et al. (1988), pur condividendo l’inserimentodella vegetazione rupicola del Gargano nell’ordineCentaureo-Campanuletalia, proponevano per essa lanuova alleanza endemica Asperulion garganicae, chesi distingueva dal Centaureo-Campanulion per lapresenza di alcuni endemismi (Asperula garganica,Dianthus garganicus e Leontodon apulus) e perl’assenza di alcune specie significative del Centaureo-Campanulion. Nello stesso lavoro, la vegetazionerupicola del Salento e delle Murge veniva invece inseritanell’alleanza Campanulion versicoloris, inquadrata asua volta negli Onosmetalia frutescentis, ordine abaricentro distributivo localizzato nella PenisolaEllenica e nel Peloponneso.
Pur essendo entrambe le posizioni (quella diTrinajstic, 1980 e quella di Bianco et al., 1988)supportate da diverse argomentazioni floristiche,cenologiche e biogeografiche, permangono dubbi dicarattere tassonomico-nomenclaturale che ovviamenteagiscono di riflesso in chiave fitosociologica e quindisull’idoneità dello schema sintassonomico. In primoluogo, infatti, andrebbe verificato se la composizionespecifica caratteristica proposta per un’alleanza adareale strettamente limitato al promontorio del Garganoquale l’Asperulion garganicae sia in grado di fornireun’effettiva autonomia floristica e cenologica, alcontempo differenziale rispetto alle comunità rupicoledei settori costieri della Dalmazia e a quelle delle Murgee del Salento. Andrebbe inoltre verificata la validità
nomenclaturale dei livelli sintassonomici superioriall’associazione, ed in particolare quella dell’ordineCentaureo-Campanuletalia, sulla base di quantoprevisto dall’ICPN (Weber et al., 2000).
A nostro avviso, l’autonomia floristicadell’Asperulion garganicae se fondata sulla presenzadifferenziale delle sole specie indicate comecaratteristiche nel lavoro originale di Bianco et al.(1988), ossia Asperula garganica, Dianthus garganicuse Leontodon apulus, è di dubbia sostenibilità,specialmente in base alle revisioni tassonomiche in attoriguardanti i generi in oggetto. Lo status tassonomicoe/o il pattern distributivo delle entità appena citate èben lungi dall’essere definito ed universalmenteaccettato. Asperula garganica, seppur riportata in Contiet al. (2005), rimane un’entità semisconosciuta1 .Dianthus garganicus non rappresenta un endemismodel Gargano (in Conti et al., 2005, l’endemicità italicadella specie è riportata come dubbia), ma è presente inaltre località della Puglia e della Basilicata, quali laMurgia delle Gravine e la Murgia Materana (Medagli& Gambetta, 2003; Di Pietro, data ined.). Lo stessodicasi per Leontodon apulus, presente anche inBasilicata, la cui descrizione peraltro, sia morfologicache tassonomica (cfr. Brullo, 1988), rimaneapprossimativa ed ambigua.
A nostro avviso, al di là delle entità appenamenzionate, le specie che meglio potrebbero descriverel’alleanza Asperulion garganicae, tanto in terminifloristici che sincorologici, sono le stesse specie guidadi alcune delle associazioni rupicole riconosciute nelpresente lavoro, quali Campanula garganica, Lomelosiacrenata subsp. dallaportae e Aubrieta columnae subsp.italica. Queste entità, infatti, non arrivano in Dalmaziae nemmeno sconfinano verso sud nelle Murge e nelSalento. Solo Aubrieta columnae subsp. italica èindicata per la Puglia meridionale, dove è presente alBosco delle Pianelle presso Taranto (Bianco et al.,1988), mentre la sua presenza in Basilicata risulta dubbia(Conti et al., 2005). Le altre due specie rimangonoconfinate al Gargano (Campanula garganica subsp.garganica) e a poche isole greche del gruppo delle Ionie
1Il collega W. Licht dell’Università di Mainz (Germania) ciha comunicato verbalmente che tutti i campioni di Asperulacfr. garganica da lui raccolti sul Gargano e inviati in visioneal Prof. Krendl non hanno fornito alcuna indicazione in meritoad una effettiva attribuzione ad Asperula garganica. E’probabile, quindi, che si tratti di un taxon collettivo (sect.Cynanchicae, serie “Palaeomediterraneae”) la cui effettivadelimitazione tassonomica e corologica sia ancora tutta dadefinire (cfr. anche Peruzzi et al., 2004).
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(Lomelosia crenata subsp. dallaportae). In tal sensoCampanula garganica verrebbe ad assumere, grazie alsuo status di endemismo puntiforme, il ruolo diprincipale specie guida dell’alleanza Asperuliongarganicae, sebbene in Trinajstic (1980) venisse giàconsiderata caratteristica dell’intero ordine Centaureo-Campanuletalia.
La composizione floristica generale delle comunitàcasmofitiche garganiche e la corologia delle entità piùsignificative indica che l’affinità biogeografica delGargano (analogamente a quanto avviene per i settoririalzati della Puglia centro-meridionale quali Murge eSerre Salentine) si esprime prevalentemente verso ilsettore meridionale dell’Adriatico e verso le isoleoccidentali della Grecia. È evidente, quindi, che questecomunità mal si adattano ad essere inquadratesintassonomicamente in un’alleanza essenzialmenteadriatico-dalmatica quale il Centaureo-Campanulion.Allo stesso modo, però, in aggiunta alla presenzaaltamente differenziale e diagnostica delle speciepoc’anzi menzionate (Campanula garganica, Lomelosiacrenata subsp. dallaportae e Aubrieta columnae subsp.italica), la contemporanea assenza di specie qualiCampanula versicolor, Dianthus japigicus, Aurinialeucadea, Centaurea leucadea, Centaurea japygica, ecc.consente di svincolare completamente il Gargano daisettori pugliesi meridionali. Anche per questi ultimi, ea maggior ragione, l’attribuzione al Centaureo-Campanulion sembrerebbe alquanto improbabile, acausa della mancanza di quasi tutte le entitàcaratteristiche o differenziali di questa alleanza.
La presenza di diverse specie rupicole anfiadriatichequali Inula verbascifolia, Sesleria juncifolia, Phagnalonrupestre subsp. illyricum, Aurinia sinuata, e di altreentità SE-Europee quali Thymus capitatus, Emerusmajus subsp. emeroides, Onosma angustifoliasuggerisce invece di mantenere un inquadramento dellecomunità casmofitiche del Gargano, e quindidell’alleanza Asperulion garganicae, nell’ordineCentaureo-Campanuletalia. Quest’ordine nella suadiagnosi originale (Trinajstic, 1980) includeva tutte lecomunità casmofitiche sviluppate su substraticarbonatici in un ambito bioclimatico di tipomediterraneo. In chiave biogeografica l’area didistribuzione di questo ordine coincide grosso modocon la provincia biogeografica adriatica sensu Rivas-Martínez (2001).
In termini strettamente nomenclaturali tuttavial’ordine Centaureo-Campanuletalia non è da ritenersivalido (art. 3g). Infatti, nella pubblicazione originale(Trinajstic, 1980) non è chiaro a partire da quale specie
del genere Centaurea sia stato costruito il nomedell’ordine, in quanto viene fatto unicamente riferimentoalla sect. Pterolophus (Cass.) DC., senza ulterioriprecisazioni. Inoltre non viene indicato quale sia il tiponomenclaturale dell’ordine, da scegliere tra le duealleanze considerate appartenenti a quest’ultimo(Centaureo-Campanulion e Centaureo-Portenscha-gellion). Tuttavia risultando invalidamente descrittal’alleanza Centaureo-Portenschlagellion (Art. 3g, 5) ilriferimento al tipo nomenclaturale dell’ordineCentaureo-Campanuletalia diviene univoco eautomaticamente coincidente con l’alleanza Centaureo-Campanulion2 .
Proponiamo quindi hoc loco di validare l’ordineCentaureo-Campanuletalia, facendo riferimento nellacostruzione del nome alle specie Centaureakartschiana3 e Campanula pyramidalis, scelte tra quelleriportate in Trinajstic (1980), e indicando come speciecaratteristiche dell’ordine Campanula pyramidalis,Centaurea kartschiana, Centaurea dalmatica subsp.dalmatica, C. dalmatica subsp. rabensis, C. dalmaticasubsp. lubenicensis, C. cuspidata, C. ragusina, Inulaverbascifolia, Sesleria juncifolia, Aurinia sinuata, Cytisusspinescens e Phagnalon rupestre subsp. illyricum.
Nell’ambito dei Centaureo-Campanuletalia, ilCentaureo-Campanulion rappresenta dunque l’alleanzaa gravitazione nord-adriatico-dalmatica mentrel’Asperulion garganicae quella ristretta al Gargano.
Per quanto riguarda le comunità del Salento e dellerupi strapiombanti della Murgia delle Gravine, nonessendo proponibili né l’Asperulion garganicae né ilCentaureo-Campanulion (per i motivi addotti inprecedenza), è necessario fare riferimento a qualche altraalleanza. Bianco et al. (1988) inquadrarono questecomunità nel Campanulion versicoloris, principalmentein base alla presenza discriminante di Campanulaversicolor. Questa alleanza è ampiamente presente nellaGrecia occidentale, dove è certamente posizionato il suo
2 In Horvatic (1934), nell’ambito del Centaureo-Campanulionvengono inserite due associazioni: Seslerio-Scorzoneretumaustriacae e Crithmo-Centaureetum dalmaticaesuccessivamente mutato in Campanulo-Centaureetumdalmaticae. Si stabilisce hoc loco la lectotipificazionedell’alleanza Centaureo-Campanulion Horvatic 1934 indicandonell’associazione Campanulo-Centaureetum dalmaticaeHorvatic (1934) 1937 (ex Crithmo-Centaureetum dalmaticaeHorvatic 1934: Horvatic 1934, Flora i vegetacija otoka Paga.Prirod. Istraz. Jugosl. Akad. 19: pag. 194) il tipo nomenclaturaledell’alleanza. Viene definito in questa sede anche il lectotipodel Campanulo-Centaureetum dalmaticae che viene da noiindicato nel rilievo nr. 1, Tab. 2, pag. 194 in Horvatic (1934).
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baricentro distributivo (Quezel, 1964; Horvat et al.,1974; Bergmeier, 1990). Tuttavia, il Campanulionversicoloris (come già riconosciuto in Quezel, 1964 ein Bianco et al., 1988) si caratterizza per la presenzaesclusiva di numerose entità egeico-balcaniche, il cuiareale risulta attualmente limitato al settore meridionaledella Penisola balcanica, senza alcuno sconfinamentonella Penisola Italiana (in Dimopoulos et al., 1997 sisottolinea come ben il 56% della componente specificacaratteristica del Campanulion versicoloris sia endemicadella Grecia e in parte minore della Penisola Balcanicameridionale). Allo stesso tempo le comunitàcasmofitiche delle Murge e del Salento, oltre che perl’assenza del contingente di specie strettamente egeico,si caratterizzano per la presenza di numerosi endemismipuntiformi, tra cui Dianthus japigicus, Centaurea brulla,C. nobilis, C. japygica, C. leucadea e C. tenacissima.Per tale motivo, a nostro avviso, è necessario istituireun nuovo syntaxon che possa includere le variecomunità casmofitiche descritte ad oggi per i territorimurgiani e salentini, che sia rappresentativo dellapeculiarità floristico-cenologica di queste aree, maanche degli evidenti legami biogeografici che questeultime esprimono verso i settori costieri della Greciaoccidentale. Si propone quindi, in questa sede la nuovaalleanza Campanulo versicoloris-Dianthion japigici all.nova, le cui specie caratteristiche vengono indicate inDianthus japigicus, Scrophularia lucida, Aurinialeucadea, Centaurea japygica, Centaurea leucadea, C.tenacissima, C. nobilis, C. brulla, specie queste il cuiareale di distribuzione comprende la Penisola salentinae le Murge, con limite occidentale spesso posizionatosulla Murgia materana (per Dianthus japigicus inparticolare cfr. Di Pietro et al., 2007 e Di Pietro, datained. Tab. 5 col. 3). A queste specie possono essereaggiunte, in qualità di differenziali geografiche nei
confronti dell’Asperulion garganicae del Gargano,Aurinia saxatilis subsp. megalocarpa, Campanulaversicolor e Carum multiflorum4 . Quale tiponomenclaturale della nuova alleanza Campanuloversicoloris-Dianthion japigici viene indicato hoc locoil Campanulo versicoloris-Aurinietum leucadeaedescritto in Bianco et al. (1988).
La presenza di due diverse alleanze endemiche perterritori relativamente vicini come il Gargano e le Murgenon deve stupire, in quanto rispecchia perfettamente ildiverso contesto biogeografico testimoniato anche intermini di vegetazione forestale (Quercus virgiliana,Quercus cerris, Fagus sylvatica per il Gargano eQuercus trojana, Quercus calliprinos, Quercusithaburensis subsp. macrolepis per le Murge ed ilSalento) (cfr. Hofmann, 1961, 1969; Biondi et al., 2004;Misano & Di Pietro, 2007).
Le comunità del Gargano mostrano, come prevedibile,un più evidente collegamento biogeografico con lecomunità casmofitiche delle Murge che non con quelledel Salento, essendo queste ultime posizionate nellamaggior parte dei casi all’estremità meridionale dellapenisola salentina e quindi estremamente distanti dalGargano. La maggior affinità floristica tre Gargano eMurge si esprime attraverso la comune presenza di entitàquali Centaurea subtilis, Cytisus spinescens, Phagnalonrupestre subsp. illyricum, Fraxinus ornus.
Per quanto concerne l’ordine a cui far afferire ilCampanulo-Dianthion japigici la situazione risultapiuttosto complessa in quanto, al di là della componenteendemica, i caratteri floristici dell’alleanza mostranouna situazione di impoverimento floristico verso isyntaxa più utilizzati quali i Centaureo-Campanuletalia,con baricentro distributivo nella Dalmazia, e gliOnosmetalia frutescentis, posizionati in Grecia.Secondo Bianco et al. (1988) la presenza discriminante
3 Mentre non sussistono troppi dubbi sul fatto di considerareCampanula pyramidalis come la specie cui Trinajstic (1980)facesse riferimento per l’epiteto nomenclaturale, in quantounica entità del genere Campanula inserita tra le speciecaratteristiche dell’ordine, oltre alla series GarganicaeTrinajstic (Studia Geobotanica, 1 (1): 208, 1980), la sceltadell’entità specifica appartenente al genere Centaurea hacausato maggiori problemi. Infatti, la quasi totalità dellecentauree caratterizzanti l’ordine è composta da endemismipuntiformi e quindi poco rappresentativi del sinareale delsyntaxon. Come già detto, in Trinajstic (1980) venivasemplicemente indicato il gruppo collettivo di Centaureasect. Pterolophus. Osservando le singole colonne sinotticheriportate nello stesso lavoro, tuttavia, sono diverse le entitàspecifiche presenti, tra cui Centaurea kartschiana, C.
dalmatica subsp. dalmatica, C. dalmatica subsp. rabensis,C. cuspidata, C ragusina s.l.. Nelle tabelle originali delCentaureo-Campanulion (Horvatic, 1934), tiponomenclaturale dell’ordine, viene citata la sola C. dalmatica,sebbene non in qualità di caratteristica di alleanza. Recenticontributi, tuttavia, mostrano come il gruppo di C. dalmaticarisulti ancor oggi in fase di assestamento tassonomico(Trinajstic & Pavletic, 1999; Ochsmann, 2000) tanto che inPericin (1998) questa entità viene posta in sinonimia con la stessaC. kartschiana, di più antica proposizione e quindi detentricedella priorità nomenclaturale. Proprio in base a taliconsiderazione abbiamo stabilito di utilizzare il binomioCentaurea kartschiana Scop. nell’epiteto nomenclaturale delnuovo ordine Centaureo kartschianae-Campanuletaliapyramidalis Trinajstic ex Di Pietro et Wagensommer hoc loco.
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di Campanula versicolor e di alcune altre entità presentiin Salento e nella Penisola Ellenica quali Scrophularialucida e Carum multiflorum lascerebbe propendere perla seconda ipotesi. Tuttavia, già in Quezel (1964) esuccessivamente in Dimopoulos et al. (1997) l’assettodistributivo dell’ordine Onosmetalia frutescentis edell’alleanza Campanulion versicoloris venivaconsiderato come ristretto alla Grecia continentale e (almassimo) all’Albania. Tale considerazione sembrerebbecondivisibile in quanto la maggior parte delle speciecaratteristiche sia del Campanulion versicoloris chedegli Onosmetalia frutescentis (Onosma frutescens,Campanula rupestris, Silene congesta, Odontites linkii,Teucrium divaricatum, Asperula rigidula, Aethionemagraecum, Campanula andrewsii) non è presente inPuglia. Pur tuttavia, in via del tutto provvisoria,manteniamo l’alleanza Centaureo-Dianthion japigiciall’interno degli Onosmetalia frutescentis, in attesa diun lavoro di revisione a più ampio spettro che permettaun inquadramento più pertinente a livello di ordine.
In questo modo il quadro sintassonomico dellavegetazione casmofitica dell’Italia centro-meridionaleviene a delinearsi in maniera più dettagliata e soprattuttopiù in linea con l’estrema diversificazionebiogeografica presente nell’Italia meridionale, soloparzialmente evidenziata nelle regionalizzazionibiogeografiche ad oggi disponibili (Giacomini &Fenaroli, 1958; Rivas-Martínez et al., 2002). In terminisintassonomici e distributivi, quindi, l’Italiameridionale presenta quattro principali alleanze per lavegetazione casmofitica mediterranea quali ilDianthion rupicolae, a gravitazione sud-occidentale(Sicilia, Basilicata occidentale, Calabria e Campania),il Centaureion pentadactyli (limitato all’Aspromontemeridionale e forse da ridurre a suballeanza delDianthion rupicolae), l’Asperulion garganicae(Gargano) e il Centaureo-Dianthion japigici (Pugliameridionale e Basilicata orientale). Ovviamente ilpassaggio dai syntaxa occidentali (Dianthion rupicolaee Asplenietalia glandulosi) non è netto, ma prevedeambiti di transizione man mano che si procede versoest e i massicci montuosi acquistano una caratteristicaconnotazione balcanica.
E’ il caso, ad esempio, del Campanulo fragilis-Portenschlagielletum ramosissimae descritto per le rupi
della Valle dell’Argentino nei Monti di Orsomarso(Maiorca & Spampinato, 1999), assegnato dagli autorial Dianthion rupicolae ma che presenta evidenticonnotazioni orientali, testimoniate dalla stessaAthamanta ramosissima, specie a baricentro distributivoillirico. Più verosimilmente attribuibile al Dianthionrupicolae è la subassociazione a Phagnalon rupestresubsp. annoticum del Campanulo-Portenschlagielletum, descritta per le rupi subcostieretirreniche del Cilento (Corbetta et al., 2004), oveabbonda lo stesso Dianthus rupicola. Spostandociall’interno della catena Appenninica vera e propria esalendo in quota si valica la soglia bioclimatica chesepara la regione Temperata da quella Mediterranea esi entra nei termotipi supratemperato e orotemperato(le basse altitudini delle aree rialzate pugliesi nonconsentono di valicare tale limite). In tale contesto lealleanze di vegetazione casmofitica poc’anzimenzionate vengono vicariate dal Saxifragion australis(Fig. 10), alleanza a distribuzione centro-sudappenninica e strettamente correlata alla provinciabiogeografica appenninico-balcanica (Biondi et al.,2000).
4 Va sottolineato che Campanula versicolor e Carum multiforumvengono già considerate specie caratteristiche rispettivamentedel Campanulion versicoloris e dell’Asplenietea trichomanis(con preferenze per l’ordine Onosmetalia frutescentis) nellarevisione sintassonomica della vegetazione rupicola della Grecia
(Dimopoulos et al., 1997). Al contrario la citazione diScrophularia lucida L. quale caratteristica degli Onosmetaliafrutescentis (Bianco et al., 1988), non trova corrispondenza néin Quezel (1964) né in Dimopoulos et al. (1997), dove vieneinvece riportata Scrophularia heterophylla Willd.
Fig. 10 – Attuale pattern distributivo delle alleanze e degliordini della vegetazione casmofitica in Italia meridionaleFig. 10 – Distributional pattern of alliances and orders ofchasmophytic vegetation in southern Italy at present
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Conclusioni
In questo contributo, oltre alla revisione degli aspettifitosociologici di alcune comunità casmofitiche ad altavalenza territoriale del Gargano, viene proposto unaggiornamento sincorologico, sintassonomico enomenclaturale delle comunità casmofitichemediterranee della Puglia, in relazione all’interocontesto sintassonomico dell’Italia meridionale e deisettori circostanti. In primo luogo è stata rivista e correttala connotazione specifica caratteristica dell’alleanzaAsperulion garganicae, anche sulla base delle piùrecenti acquisizioni a livello tassonomico ebiogeografico. In secondo luogo è stato corretto intermini nomenclaturali l’ordine anfiadriatico Centaureo-Campanuletalia. Infine è stata proposta una nuovaalleanza casmofitica, il Campanulo versicoloris -
Dianthion japigici, endemica del Salento e delle Murge,floristicamente autonoma dal Gargano (ancora legato,seppur blandamente, a riferimenti sintassonomicicircumadriatici), e dal settore occidentale della Greciacontinentale, ancora caratterizzato da un riccocontingente di entità a gravitazione egeico-balcanica chenon varcano l’Adriatico.
Ringraziamenti
Si ringraziano il Prof. Carlo Blasi, il Prof. EdoardoBiondi e i due revisori anonimi per gli utili suggerimentie il Prof. Sandro Pignatti per aver messo gentilmente adisposizione la sua biblioteca. Si ringraziano inoltre ilDr. Wolfgang Licht (Mainz) per le utili indicazionifloristiche e il Dr. Giuseppe Misano per l’aiuto logistico.
Schema sintassonomico
ASPLENIETEA TRICHOMANIS (Br.-Bl. 1934) Oberd. 1977CENTAUREO KARTSCHIANAE-CAMPANULETALIA PYRAMIDALIS Trinajstic ex Di Pietro et Wagensommer ord. nov. hoc loco[tipo nomenclaturale: Centaureo-Campanulion Horvatic 1934]
Asperulion garganicae Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae Trinajstic ex Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988
subass. aubrietetosum italicae Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988subass. picridetosum spinulosae subass. nova
Centaureetum subtilis Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988Scabiosetum dallaportae Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988Pimpinello tragii-Inuletum verbascifoliae ass. novaONOSMETALIA FRUTESCENTIS Quezel 1964Campanulo versicoloris-Dianthion japigici all. nova hoc loco[tipo nomenclaturale: Campanulo-Aurinietum leucadeae Bianco et al. 1988]
Campanulo-Aurinietum leucadeae Bianco, Brullo, Pignatti E. et S. 1988Aurinio-Centaureetum apulae Bianco, Brullo, Pignatti E. et Pignatti S. 1988
FESTUCO-BROMETEA Br.-Bl. et Tx. 1943 ex Klika et Hadac 1944SCORZONERETALIA VILLOSAE Horvatic 1975Hippocrepido glaucae-Stipion austroitalicae Forte et Terzi in Forte, Perrino et Terzi 2005
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Scorzonera villosa subsp. columnae
CISTO-MICROMERIETEA Oberd. 1954CISTO-ERICETALIA Horvatic 1958Cytiso spinescentis-Satureion montanae Pirone et Tammaro 1997
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Aurinia sinuata
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Altri syntaxa citati
Artemisietea vulgaris Lohmeyer, Preising et Tüxen ex von
Rochow 1951; Asplenietalia glandulosi Br.-Bl. in Meier et
Br.-Bl. 1934; Campanulion versicoloris Quezel 1964;
Campanulo-Centaureetum dalmaticae Horvatic (1934) 1937;
Campanulo fragilis-Portenschlagielletum ramosissimae
Maiorca et Spampinato 1999; Centaureion pentadactyli
Brullo, Scelsi et Spampinato 1999; Centaureo-Campanulion
Horvatic 1934; Centaureo-Portenschlagiellion Trinajstic
1980; Centaureo subtilis-Thymetum capitati Terzi et D’Amico
2006; Chamaecytiso-Genistetum michelii De Faveri et Nimis
1982; Crithmo-Centaureetum dalmaticae Horvatic 1934;
Dianthion rupicolae Brullo et Marcenò 1979; Helianthemetea
guttati (Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952) Rivas
Goday et Rivas-Martínez 1963 em. Rivas-Martínez 1978;
Matthiolo fruticulosae-Centaureetum subtilis Di Pietro et
Misano 2006 nom. nud.; Parietarietea judaicae Oberd. 1977;
Pistacio lentisci-Rhamnetalia alaterni Rivas-Martínez 1975;
Potentilletalia caulescentis Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 1926;
Rosmarinetea officinalis Rivas-Martínez, Diaz, Prieto, Loidi
et Penas 2002; Saxifragion australis Biondi et Ballelli ex
Brullo 1983; Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 1955; Seslerio-
Scorzoneretum austriacae Horvatic 1934; Stellarietea mediae
Tüxen, Lohmeyer et Preising ex von Rochow 1951; Thero-
Brachypodietea Br.-Bl. 1947.
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Appendice 1
Località e data dei rilievi (Rill. 1-48 = rill. 49-96 Tabb.3-4-5 in Bianco et al., 1988)
Tab. 1 – Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae
subass. aubrietetosum italicae
Ril. 70: Monte S. Angelo, mura esterne del castello, 15/05/
2006; ril. 77: Monte S. Angelo, rupi sotto il castello, 17/
05/2006; rill. 81, 83: Monte S. Angelo, mura esterne del
castello, 17/05/2006; ril. 84: Monte S. Angelo, mura
interne del castello, 17/05/2006; ril. 101: lungo la strada
199
Monte S. Angelo-Pulsano (taglio di strada), 13/06/2006;
ril. 105: lungo la strada Monte S. Angelo-Mattinata, 26/
06/2006.
subass. picridetosum spinulosae
ril. 52: Monte Pucci, 03/06/2005; rill. 53, 54: Monte Pucci
(taglio di strada), 03/06/2005; ril. 55: tra Peschici e Vieste, in
loc. Macchione (taglio di strada), 03/06/2005; rill. 63, 64, 65:
Monte Pucci, sulla torre, 08/05/2006; ril. 66: tra Peschici e
Vieste, in loc. Macchione (taglio di strada), 08/05/2006; rill.
71, 72, 73: Monte Pucci (taglio di strada), 15/05/2006; rill.
96, 97, 98: Spiaggia Zaiana, a est di Peschici, 09/06/2006.
Tab. 2 – Pimpinello tragii-Inuletum verbascifoliae
Ril. 51: tornanti a sud di S. Giovanni Rotondo (taglio di strada),
30/05/2005; ril. 56: Torre Gentile, a NE di Mattinata (taglio
di strada), 15/04/2006; ril. 59: Valle del Sorbo, 01/05/2006;
ril. 60: Valle Ripe Rosse (taglio di strada), 04/05/2006; ril.
74: Valle Granara, 15/05/2006; ril.75: tornanti a sud di S.
Giovanni Rotondo, 15/05/2006; ril. 76: tornanti a sud di S.
Giovanni Rotondo (taglio di strada), 15/05/2006; rill. 78, 79:
Monte S. Angelo, sui muri della città, 17/05/2006; ril. 80:
Monte S. Angelo (taglio di strada), 17/05/2006; ril. 82: Monte
S. Angelo, mura esterne del castello, 17/05/2006; ril. 85: Valle
dell’Inferno (S. Giovanni Rotondo), 26/05/2006; ril. 86: tra
Valle dell’Inferno e Valle Masselli, 26/05/2006; ril. 88: lungo
la strada Manfredonia-Ruggiano (taglio di strada), 30/05/2006;
rill. 93, 94, 95: Posta Manganaro (NW Manfredonia), 30/05/
2006; ril. 99: Valle Granara, 12/06/2006; ril. 103: lungo la
strada Monte S. Angelo-Manfredonia, al K.4 (taglio di strada),
26/06/2006.
Tab. 3 – Scabiosetum dallaportae
Rill. 49, 50: Vallone di Pulsano, 22/05/2005; ril. 57: Vallone
di Pulsano, 21/04/2006; ril. 58: Posta Manganaro (NW
Manfredonia), 21/04/2006; rill. 61, 62: Vallone di Pulsano,
07/05/2006; rill. 67, 68: Vallone di Pulsano, 14/05/2006; ril.
69: Posta Manganaro (NW Manfredonia), 14/05/2006; ril. 87:
Masseria Valente (NW Manfredonia), 30/05/2006; ril. 89:
lungo la strada Manfredonia-Ruggiano (taglio di strada), 30/
05/2006; rill. 90, 91, 92: Posta Manganaro (NW Manfredonia),
30/05/2006; ril. 100: lungo la strada Monte S. Angelo-Pulsano,
13/06/2006; ril. 102: Vallone di Pulsano, 14/06/2006; ril. 104:
lungo la strada Monte S. Angelo-Manfredonia, al K.4 (taglio
di strada), 26/06/2006.
Tab. 4
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Scorzonera villosa subsp.
columnae
Ril. 1: Chiancata Avatra (S. Giovanni Rotondo), 02/05/2006;
ril. 2: Chiancata Avatra, 14/05/2006; rill. 3, 4, 5: Valle
dell’Inferno, 26/05/2006; rill. 6, 7: pianoro tra Valle
dell’Inferno e Valle Masselli, 26/05/2006.
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Aurinia sinuata
Rill. 8, 9, 10, 11: Rignano Garganico, 28/05/2006; ril. 12:
Valle Granara, 12/06/2006.
Appendice 2
Specie sporadiche
Tab. 1 – Aubrieto italicae-Campanuletum garganicae
subass. aubrietetosum italicae
Ril. 83: Cymbalaria muralis +, Sedum hispanicum r; ril. 101:
Genista michelii r, Thymus capitatus +; ril. 105: Pistacia
terebinthus subsp. terebinthus r.
subass. picridetosum spinulosae
ril. 52: Briza maxima +, Bromus rubens +, Calamintha nepeta
+, Hypericum perfoliatum +, Orobanche ramosa subsp. nana
+, Smilax aspera +; ril. 53: Bituminaria bituminosa +,
Phillyrea latifolia +; ril. 55: Rhamnus alaternus subsp.
alaternus +; ril. 63: Fumaria capreolata subsp. capreolata +,
Hyoscyamus albus +; ril. 64: Allium cfr. commutatum +; ril.
66: Agropyron repens +, Myrtus communis subsp. communis
+; ril. 72: Clematis vitalba r, Geranium cfr. columbinum r,
Orobanche sp. +; ril. 73: Coronilla valentina r, Sonchus
tenerrimus r; ril. 96: Crithmum maritimum 1, Limonium
virgatum +; ril. 98: Capparis spinosa +.
Tab. 2 – Pimpinello tragii-Inuletum verbascifoliae
Ril. 51: Crupina crupinastrum +, Thymus spinulosus 1; ril.
56: Cistus creticus subsp. creticus +, Helianthemum sp. +,
Minuartia verna subsp. attica +, Piptatherum miliaceum subsp.
miliaceum +, Rubia peregrina +, Sonchus oleraceus + ; ril. 59:
Bromus cfr. diandrus +; ril. 60: Bartsia trixago +, Odontites
luteus +, Ornithogalum comosum +, Rosmarinus officinalis 1;
ril. 76: Crupina vulgaris r; ril. 78: Cymbalaria muralis 1; ril.
80: Reseda lutea subsp. lutea r; ril. 85: Helianthemum
oelandicum subsp. incanum +, Scorzonera villosa subsp.
columnae r; ril. 86: Ajuga chamaepitys +, Anagallis arvensis r,
Anthyllis vulneraria subsp. rubriflora +, Convolvulus
elegantissimus +, Linum strictum +, Medicago scutellata +,
Pistacia lentiscus r, Teucrium capitatum subsp. capitatum r,
Thapsia garganica +; ril. 88: Brachypodium retusum +; ril. 95:
Cephalaria leucantha 2, Erodium cicutarium r, Muscari
neglectum +, Trachynia distachya r; ril. 103: Scabiosa sp. +.
Tab. 3 – Scabiosetum dallaportae
Ril. 49: Dasypyrum villosum 1, Picris hieracioides subsp.
200
spinulosa +, Silene italica subsp. italica +; ril. 50: Ceratonia
siliqua +, Micromeria fruticulosa +, Rhamnus alaternus subsp.
alaternus +; ril. 57: Allium subhirsutum +, Daucus gr. carota
+, Fraxinus ornus subsp. ornus +, Satureja cuneifolia +; ril. 62:
Asparagus acutifolius +, Charybdis pancration +, Convolvulus
elegantissimus +, Cuscuta epithymum +, Ornithogalum gussonei
+, Silene vulgaris +, Verbascum sp. +; ril. 67: Anthyllis vulneraria
subsp. weldeniana +, Reichardia picroides +, Urospermum
picroides r; ril. 68: Anagallis arvensis r, Euphorbia exigua subsp.
exigua r, Orobanche ramosa subsp. nana r; ril. 69: Lagurus
ovatus subsp. ovatus r, Medicago minima r, Sedum acre +, Vulpia
myuros r; ril. 87: Capparis spinosa r, Micromeria fruticosa
subsp. fruticosa +; ril. 92: Pistacia terebinthus subsp. terebinthus
r; ril. 100: Genista michelii +; ril. 104: Helianthemum
oelandicum subsp. incanum +, Pinus halepensis r, Scabiosa
taygetea subsp. garganica r.
Tab. 4
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Scorzonera villosa subsp.
columnae
Ril. 1: Asphodelus ramosus subsp. ramosus +, Astragalus
hamosus +, Bromus cfr. diandrus +, Euphorbia exigua subsp.
exigua +, Ophrys tenthredinifera +, Pyrus spinosa +; ril. 2:
Onobrychis aequidentata 1, Reseda alba r, Silene gallica 1,
Sinapis arvensis subsp. arvensis +, Vulpia myuros +; ril. 3:
Brachypodium retusum +, Helianthemum sp. 1, Thymus
spinulosus 1; ril. 4: Olea europaea 4; ril. 5: Micromeria juliana
1; ril. 6: Ononis ornithopodioides +; ril. 7: Pallenis spinosa
subsp. spinosa +.
Aggr. a Ephedra nebrodensis e Aurinia sinuata
ril. 8: Allium ampeloprasum +; ril. 11: Medicago lupulina 2; ril.
12: Asparagus acutifolius r, Ceterach officinarum 3, Lathyrus
sp. 1; Sedum hispanicum 3.
Tab. 5 – Tabella sinottica
Col. 1: Allium sp. I, Cachrys libanotis I, Carlina corymbosa I,
Euphorbia bivonae I, Lavatera arborea I, Limonium japygicum
I; col. 2: Arabis turrita I, Asyneuma limonifolium I, Juniperus
oxycedrus I; col. 3: Opuntia ficus-indica I; col. 4: Ononis sp. I;
col. 5: Linum bienne II, Triticum ovatum I; col. 6: Carex olbiensis
I, Lactuca muralis I; col. 7: Anthyllis vulneraria subsp.
weldeniana I, Cuscuta epithymum I; col. 8: Helianthemum sp.
I, Jurinea mollis subsp. mollis I, Medicago scutellata I, Muscari
neglectum I, Ornithogalum comosum I, Ruta graveolens I,
Scabiosa sp. I; col. 9: Selaginella denticulata I; col. 10: Ailanthus
altissima I, Cerastium sp. I, Fibigia clypeata I, Poa bulbosa I,
Senecio vulgaris I; col. 12: Adiantum capillus-veneris II, Allium
cfr. commutatum I, Clematis vitalba I, Hyoscyamus albus I,
Hypericum perfoliatum I, Limonium virgatum I, Matthiola
incana subsp. incana I, Orobanche sp. I, Rubus ulmifolius II.
Appendice 3
Specie citate nel testo e non presenti in Conti et al. (2005)
Aethionema graecum Boiss. & Heldr., Asperula rigidula
Halácsy, Campanula acarnanica Damboldt, Campanula
andrewsii A. DC., Campanula cephallenica Feer, Campanula
garganica Ten. subsp. acarnanica (Damboldt) Damboldt,
Campanula garganica Ten. subsp. cephallenica (Feer) Hayek,
Campanula rupestris S.S., Centaurea dalmatica A. Kerner
subsp. dalmatica, Centaurea dalmatica A. Kerner subsp.
lubenicensis Trinajstic & Zi. Pavletic, Centaurea dalmatica A.
Kerner subsp. rabensis Horvatic, C. cuspidata Vis., Odontites
linkii Heldr. & Sart., Onosma frutescens Lam., Quercus
calliprinos Webb, Quercus virgiliana (Ten.) Ten., Scrophularia
heterophylla Willd., Silene congesta S.S., Teucrium divaricatum
Sieb.