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Riassunto > In questa nota sono descritte le operazioni di rilievo, com-
pensazione e trasformazione di coordinate di una rete GPS istituita allo
scopo di fornire un inquadramento valido per una serie di rilievi topo-
batimetrici f inalizzati al monitoraggio delle variazioni morfologiche del-
la costa in prossimità delle foci dei cinque fiumi della Basilicata che sfo-
ciano nel mare Ionio.
La rete oggetto di studio si estende per tutta la lunghezza della costa -
trentacinque Km - e per una larghezza massima di sette Km, ed è costitui-
ta da tredici vertici d’inquadramento su un totale di settantotto.
Per la part icolarità del rilievo (prossimità con il livello zero del mare e
disponibilità di rilievi batimetrici), il parametro alt imetrico assume una
particolare importanza e di conseguenza è fondamentale la scelta del
t ipo di trasformazione da applicare alle coordinate, considerata anche la
forte irregolarità dell’andamento del geoide in questa zona.
L’arretramento della costa, provocato da un minor apporto di sedimen-
to a causa dell’ intercettazione delle acque e da altre opere antropiche,
è apparso evidente dai risultati dei rilievi GPS cinematici effettuati perio-
dicamente a partire dal 1999 e dal confronto tra rilievi aero-fotogram-
metrici relativi a periodi diversi.
Abstract > In this note we discuss survey, adjustment and co-ordinate
transformations as a tool to supply a valid reference frame for a number
of topo-bathymetric surveys for monitoring the morphological varia-
t ions of the f ive rivers w hich end on the Ionian sea in the Basilicata
region.
The network we are studying stretches through all the length of the
ionic coast of Basilicata, for a length of thirty f ive Km, w ith a maximum
width of seven Km; it is based on a frame of thirteen vertices of the avai-
lable seventy eight.
Both because of the special features of the survey (closeness to the zero
sea-level and availability of bathymetric data) and of the strong irregu-
larity of the geoid in this zone, the alt imetry plays a very important role;
so it does the choice of the type of transformation to apply to the coor-
Margherita FIANI
Dipartimento di Ingegneria Civile
Università degli Studi di Salerno
Via Ponte Don Melillo, 1
84084 Fisciano (SA)
Giuseppina PREZIOSO
Salvatore TROISI
Lorenzo TURTURICI
Marco WIRZ
Istituto di Geodesia,
Topografia e Idrografia
Università degli Studi di Napoli Parthenope
Via A. De Gasperi, 5
80133 Napoli
t + 39 081 5475 606
f + 39 081 5512 330
Una rete GPS per il monitoraggiodelle variazioni morfologiche delle coste
Margherita FIANI
Bollett ino SIFET 1/2003
dinates. The coast erosion, caused by a decreasing contribution of sedi-
ment due to the use of waters and others human related activit ies, has
been shown from the results of the GPS surveys periodically carried out
since 1999 and from the comparison among the aero-photogramme-
tric surveys carried out in different periods.
1. Introduzione
Dall’esame di alcuni studi effet tuat i sulla cartograf ia IGM del t rat to
costiero ionico della Basilicata, relativamente al periodo che va dal 1873
agli anni novanta (Pandiscia et Al., 2000), appare evidente un generale
avanzamento delle spiagge fino al ’49, una parziale inversione del feno-
meno dal ’49 al ’78 e un deciso arretramento dal ’78 ad oggi.
La causa principale del fenomeno di arretramento risulta essere il minor
apporto di materiale da parte dei f iumi causato dall’asporto di materia-
le sabbioso e ciottoloso per usi industriali che viene eseguito a valle del-
le dighe di ritenuta.
Per tenere sotto controllo la situazione locale, la Regione Basilicata ha
messo in atto delle azioni di monitoraggio delle variazioni della morfo-
logia della costa ionica, incaricando l’Università del Sannio dei rilievi
sedimentologici e l’Università Parthenope di Napoli dei rilievi topografi-
ci e batimetrici. Questi ult imi hanno interessato le spiagge adiacenti le
foci dei f iumi Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni (f ig.1); sono state
eseguite tre campagne di misura, nel settembre 1999, nel maggio 2000
e nel maggio-giugno 2001, contemporanee a quelle di rilievo sedimen-
tologico (Pescatore et Al, 2001).
I rilievi batimetrici e topografici eseguit i sono rivolt i alla descrizione del-
le caratterist iche morfologiche della costa e sono stat i eseguit i per la
parte sommersa seguendo profili perpendicolari alla costa su entrambi i
lat i dei f iumi, mentre per la parte emersa si è eseguito un rilievo GPS
cinematico per zona.
Figura 1. Zona interessata dai rilievi
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
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2. Prima campagna di misura
La prima campagna di misura è stata effettuata, come detto, nel set-
tembre del ’99. In questa prima fase è stato progettato ed eseguito il
rilievo GPS cinematico della parte emersa attorno ai cinque f iumi e il
rilievo GPS differenziale per la parte sommersa a supporto dei dati bati-
metrici.
I rilievi cinematici relativi ai cinque fiumi sono stati fatt i partendo da ver-
t ici locali collegati tra loro con basi GPS ma senza effettuare alcun colle-
gamento con vertici della rete geodetica nazionale (Fig. 2).
In corrispondenza di ogni f iume, e su entrambi i lati dello stesso, sono
stati materializzati con cippi Feno venticinque vert ici lungo profili per-
pendicolari alla spiaggia. Sono stat i inoltre materializzati su cemento,
dov’è stato possibile, alcuni vert ici aggiuntivi per mezzo di centrini di
alluminio, più stabili dei cippi e meno danneggiabili, visto il notevole
aff lusso di bagnanti sulle spiagge.
Il rilievo topografico di dettaglio è stato fatto con il GPS in modalità cine-
matica (talvolta in RTK) percorrendo profili sia perpendicolari alla linea
di costa che paralleli, in modo da poter costruire un modello digitale del
terreno che si estende dalla linea del livello del mare istantaneo fino al
limite in cui la vegetazione ha consentito di operare senza incorrere in
cycle-slips.
Trat tandosi di rilievo GPS non inquadrato nel sistema nazionale era
naturale adottare come riferimento per le quote l’ellissoide WGS84, ma
avendo eseguito il rilievo batimetrico in modalità DGPS senza fase, la
precisione in quota dei due rilievi non sarebbe stata sicuramente para-
gonabile.
La concomitanza dei rilievi topografici con quelli batimetrici ha suggeri-
to quindi l’adozione di un unico riferimento alt imetrico; è stato scelto il
livello medio del mare locale, contrariamente a quanto avviene general-
mente:
- livello medio del mare per il rilievo terrestre,
- zero idrografico - media delle basse maree sigiziali - per il rilievo a
mare.
A tale scopo, in aggiunta al rilievo cinematico di dettaglio f inalizzato alla
costruzione del modello digitale del terreno, è stata rilevata la linea del-
la batt igia istantanea (linea zero). Quest’ult ima è stata riferita al livello
medio del mare locale t ramite la correzione della marea istantanea
prendendo come porto campione quello di Taranto (Di Lieto et Al.,
2002), distante dai 25 ai 50 Km dalla zona di interesse.
La f igura 2 mostra il tracciato GPS del ’99 eseguito sulla spiaggia emer-
sa, relativamente al f iume Cavone, e la linea zero rilevata; sono mostra-
te anche le basi GPS che collegano i vertici, da cui partono i rilievi cine-
matici, ad un vertice materializzato su cemento (CAVONE).
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Nella f igura 3 è riportato il grafico delle quote ellissoidiche dei punti rile-
vati e lo schema della correzione da apportare alla linea zero rilevata per
ot tenere la quota relat iva al livello medio locale del mare. I valori di
profondità sono stati sottoposti a correzione di marea per riportarli allo
stesso riferimento.
Nel primo rilievo la strumentazione utilizzata è stata:
- Per i rilievi a terra
una coppia di ricevitori doppia frequenza Leica System 200
- Per i rilievi a mare, eseguit i con un cabinato della lunghezza di 8.5 m e
un pescaggio di 70 cm
uno scandaglio Simrad EY500
una coppia di ricevitori Trimble 4000.
Figura 2. Tracciato del rilievo GPS cinema-
tico, linea zero e basi GPS colleganti i verti-
ci dei profili
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
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3. Rete d’inquadramento
L’esigenza di integrare quest i rilievi con alt re font i di dat i disponibili,
quali precedenti rilievi fotogrammetrici, cartografia uff iciale IGM, carto-
grafia numerica del Demanio Maritt imo, ha fatto sorgere la necessità di
inquadrare tutt i i dati in un sistema di riferimento comune.
Nelle campagne successive, oltre a ripetere il rilievo GPS cinematico di
dettaglio si è quindi ist ituita, materializzata e misurata una rete d’ in-
quadramento che si estende lungo tutta la costa ionica della Regione.
Tale rete comprende tre vert ici della rete IGM 95, quattro vert ici della
rete GPS costiera eseguita dalla ditta Rilter s.r.l. di Noci (ist ituita per la
formazione della cartografia numerica del Demanio Maritt imo nel ’92),
un vertice dell’I.I.M . e altri cinque di nuova istituzione, uno dei quali ubi-
cato in prossimità di un caposaldo della rete di livellazione dell’IGM.
La figura 4 mostra l’ubicazione dei tredici vertici della rete d’inquadra-
mento e lo schema delle ventiquattro basi GPS che li collegano.
Il rilievo delle basi è stato eseguito ut ilizzando una coppia di ricevitori
Leica System 200 e una coppia di Trimble 4700 in modalità GPS statico
con sessioni di osservazione di durata da 30 a 90 minuti, con “ rate” di
acquisizione variabile da 10 a 15 secondi. La base più lunga è risultata
di 14.2 Km, la più breve di appena 16 metri, quella media di 6.5 Km. L’e-
laborazione delle basi è stata fatta con i software GeoGenius 2.0 e Trim-
ble Geomatic Off ice utilizzando le effemeridi precise, la soluzione alle
differenze doppie ed il modello troposferico di Saastamoinen. Le solu-
Figura 3. Quota rilevata e correzione di
marea – Cavone ’99
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zioni sono state sempre di t ipo f ixed e, nel caso in cui la stessa base era
misurata più volte, sono state scelte le soluzioni migliori in base agli indi-
catori statist ici fornit i dai suddetti software (ratio, RMS, RDOP).
La compensazione della rete d’inquadramento è stata effettuata a mini-
mi vincoli, tenendo f isso il vert ice IGM 95 212701 alle coordinate
WGS84 di monografia. Il risultato della compensazione effettuata con
GeoGenius, in termini di ellissi piane d’errore a livello 1s e sqm in quota,
è mostrato in f igura 5; il peggiore risultato si riscontra per il vert ice
IGM95 Recoleta (212901), che presenta un semiasse maggiore dell’el-
lisse di 15 mm e uno sqm in quota di 30 mm. Mediamente, il semiasse
maggiore risulta di 8 mm mentre lo sqm in quota di 19 mm.
Figura 4. Rete GPS d’inquadramento
Figura 5. Risultato compensazione della
rete d’inquadramento
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
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4. Rete completa
Oltre ai tredici vertici della rete d’inquadramento ed ai venticinque che
definiscono i prof ili paralleli al corso dei f iumi in corrispondenza della
foce, sono stati inserit i nella rete completa anche quaranta vertici utiliz-
zati come punti fotografici d’appoggio (PFA) per l’orientamento di due
serie di fotogrammi relativi a due voli effettuati nel ’95 e nel ’98 (Fiani et
Al, 2002). Le basi che collegano i vertici d’inquadramento ai PFA ed ai
vertici dei profili sono state rilevate con GPS in modalità rapido-statico
con sessioni di osservazione di 10-20 minuti e “ rate” di 5-10 secondi.
La rete completa (f igura 6) è formata, complessivamente, da settantot-
to vert ici collegat i con centoventot to basi, di cui vent iset te lanciate
(ridondanza 1.65). A destra in f igura è rappresentato un particolare dei
collegamenti in corrispondenza della foce del f iume Basento.
La compensazione è stata eseguita a minimi vincoli con le stesse moda-
Figura 6. Rete completa rilevata e partico-
lare
lità adot tate per la rete d’ inquadramento; i parametri stat ist ici della
compensazione hanno fornito un valore massimo per il semiasse mag-
giore e per lo sqm in quota, rispett ivamente di 15 mm e 38 mm con
valori medi di 7 mm e 17 mm. Nella f igura 7 è riportato un particolare
della rete completa relativo alla foce del f iume Sinni.
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5. Trasformazione nel sistema nazionale
La compensazione della rete completa è stata eseguita nel sistema
WGS84; le coordinate dei vertici devono essere quindi trasformate nel
sistema di riferimento della cartografia uff iciale.
Come noto dalla letteratura (Pierozzi, 1989; Bitelli et Al, 1993; Barba-
rella, 1995; Abd-Elmotaal, 1997; Barzaghi et Al., 1998, Fiani et Al.,
2000) esistono diversi algoritmi di trasformazione che forniscono risul-
tati in sostanza identici per le coordinate planimetriche ma non altret-
tanto per la quota.
Per ottenere le quote ortometriche dei vert ici ed un unico set di para-
metri di trasformazione validi per l’ intera rete, sono state ut ilizzate le
coordinate dei punti doppi presenti e le ondulazioni geoidiche ITALGEO.
Il modello di trasformazione usato è quello di Molodensky a sette para-
metri, poiché consente di adoperare punti doppi sia pieni sia solo plani-
metrici o alt imetrici.
Sono state effettuate varie prove con punti doppi diversamente disposti
che hanno fornito come previsto soluzioni planimetricamente equiva-
lenti ma con differenze alt imetriche f ino a 40 cm.
La qualità della trasformazione è stata valutata ut ilizzando i seguenti
indicatori:
Figura 7. Foce Fiume Sinni: parametri sta-
t ist ici di errore
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
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• sqm sui sette parametri della trasformazione;
• residui sui punti doppi;
• Baarda Test sui residui.
Inoltre, poiché in prima approssimazione il livello medio locale del mare
coincide con il geoide, è stato possibile avere un’ulteriore indicazione
della bontà della trasformazione confrontando, in corrispondenza della
foce dei cinque f iumi, i risultat i ottenuti con quelli derivanti dal rilievo
alt imetrico della linea del livello del mare istantaneo corretta per effetto
della marea (linea zero).
Dall’analisi degli indicatori e dal confronto con la linea zero si è conclu-
so che la migliore trasformazione è quella ricavata con i seguenti punti
doppi:
• un punto 3-D: Cavrilt ;
• quattro punti 2-D: Recoleta, Agririlt , Sinnirilt , California;
• tre punti 1-D: Casello, 201701, 212701.
Nella f igura 8 è rappresentata la disposizione dei punti doppi e relativi
residui. Il Baarda Test è superato da tutt i i residui al livello di signif icati-
vità del 90% .
I sette parametri della trasformazione sono:
Xo = -295.86 m ± 2.46 m
Yo = -492.36 m ± 19.44 m
Zo = 86.79 m ± 7.95 m
K = 8.6 ± 0.3 ppm
εx = 6.67” ± 0.46 m
εy = -4.01” ± 0.21 m
εz = -11.98” ± 0.46 m
Il valore dello sqm a posteriori risulta: So = ± 0.008
Figura 8. Punti doppi della trasformazione
di Molodensky e relativi residui
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Le quote ortometriche dei vert ici in prossimità delle
foci dei f iumi differiscono da quelle ottenute con il
rilievo della linea zero delle seguenti quantità:
- Bradano 13 cm
- Basento 15 cm
- Cavone 10 cm
- Agri 5 cm
- Sinni 15 cm
Nel seguito il modello descritto in questo paragrafo
sarà indicato come Modello A.
6. Trasformazioni alternative
Sono state quindi effet tuate alt re t rasformazioni
alternative a quella descritta utilizzando per la plani-
metria una trasformazione piana conforme a quat-
t ro parametri e per l’alt imetria sia l’ interpolazione
del geoide sperimentale sia l’adattamento del geoi-
de ITALGEO a quello sperimentale.
Il risultato della trasformazione planimetrica, con la
stessa scelta di punti doppi planimetrici del Modello
A, è prat icamente coincidente con quello ottenuto
applicando quella a sette parametri.
I quat t ro parametri della t rasformazione piana
conforme, determinat i adoperando le coordinate
UTM-WGS84 della rete compensata e le coordinate
Gauss-Boaga dei cinque punti doppi, sono i seguen-
ti:
Esto = 2019929.229 m ± 1.34 m
Nordo = 53.105 m ± 1.34 m
K = 0.999992± 0.3 ppm
ϑ = 3.87” ± 0.07”
con so = ± 0.007
Nella Tabella I sono riportati i residui in mm sui pun-
ti doppi dopo la trasformazione piana.
Per quanto at t iene l’alt imetria vengono formulate
diverse ipotesi sul geoide e calcolate le differenze
con la linea zero:
1. Geoide sperimentale - piano;
2. Geoide sperimentale - paraboloide;
3. Adattamento ITALGEO su quattro punti doppi;
4. Adattamento ITALGEO su sei punti doppi;
5. Adattamento pesato ITALGEO
VERTICE EST NORD
Agririlt 3 7
California 2 -1
Cavrilt -9 -1
Recoleta 7 3
Sinnirilt -2 -7
Tab. I - Residui (mm) della trasformazione piana
conforme
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
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6.1 Geoide sperimentale - piano
In prima ipotesi è stato calcolato un geoide speri-
mentale t ramite gli ot to punt i doppi alt imetrici
disponibili, approssimato da un piano di equazione:
[1]
in cui Est e Nord sono, rispett ivamente, le coordina-
te Est e Nord dei punti.
Di seguito sono riportati i coeff icienti Aij, ricavati con
una stima minimi quadrati, i residui sui punti doppi e
le differenze tra le quote ortometriche e quelle deri-
vate dal rilievo della linea zero.
A00 = -154.32 ± 19.48
A01 = 1.29 E-4 ± 7.85E-6
A10 = -1.42 E-4 ± 1.35E-5
Differenze quote ortometriche rispet to alla linea
zero
- Bradano 53 cm
- Basento 37 cm
- Cavone 16 cm
- Agri 6 cm
- Sinni 23 cm
Con lo stesso algoritmo e gli stessi quat t ro punt i
doppi alt imetrici usati nel modello A si è invece otte-
nuto:
A00
= -145.17 ± 61.68
A01
= 1.25 E-4 ± 4.38 E-5
A10
= -1.39 E-4 ± 8.22 E-5
Differenze quote ortometriche rispet to alla linea
zero
- Bradano 53 cm
- Basento 36 cm
- Cavone 14 cm
- Agri 3 cm
- Sinni 17 cm
Gli sqm dei coeff icienti ed i residui risultano peggiori
dei precedent i, le differenze di quota rispet to alla
linea zero sono dello stesso ordine di grandezza.
I parametri statist ici presi in considerazione indicano
che l’ ipotesi di geoide piano non è plausibile.
VERTICE RESIDUI (CM)
201701 9.3
212701 -14.96
Casello 0
Cavrilt -1.49
California 3.67
Sinnirilt -0.03
Agririlt -7.62
Recoleta -3.10
VERTICE RESIDUI (CM)
201701 10.54
212701 -16.644
Casello 9.23
Cavrilt -3.12
Margherita FIANI
Bollett ino SIFET 1/2003
6.2 Geoide sperimentale - paraboloide
Approssimando, invece, il geoide sperimentale con
un paraboloide di equazione
[2]
si sono ottenuti i seguenti risultati in termini di coef-
f icient i, residui e dif ferenze di quota rispet to alla
linea zero:
A00
= 17756.98
A01
= -8.31E-3
A02
= 7.52 E-10
A10
= 5.34 E-4
A11
= 6.52 E-10
A20
= -6.74 E-10
Differenze quote ortometriche rispet to alla linea
zero
- Bradano 44 cm
- Basento 41 cm
- Cavone 25 cm
- Agri 16 cm
- Sinni 21 cm
I residui sono leggermente più bassi rispetto a quelli
ottenuti con l’ ipotesi di geoide sperimentale piano,
ma sicuramente non accettabili.
Sia l’ ipotesi di geoide-piano che quella di geoide-
paraboloide può risultare valida in presenza di un
andamento regolare del geoide, circostanza che non
è verif icata nell’area d’interesse.
6.3 Adattamento ITALGEO su quattro punti
doppi (modello B).
La procedura consiste nell’utilizzo di un modello teo-
rico di ondulazione (ITALGEO) adattato ai dati speri-
mentali derivati dal rilievo (Barzaghi et Al, 1998).
La differenza tra l’ondulazione teorica e quella speri-
mentale si interpola su un piano; in altre parole, indivi-
duato tale piano si apporta, ad ogni punto della rete di
VERTICE RESIDUI (CM)
201701 9.3
212701 -14.96
Casello 0
Cavrilt -1.49
California 3.67
Sinnirilt -0.03
Agriril 2.28
Recoleta 1.07
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
47
inquadramento, una ondulazione ITALGEO corretta per adattarla ai dati
sperimentali.
L’equazione del piano interpolante è
[3]
in cui ∆N rappresenta la differenza di ondulazione tra il geoide ITALGEO
e quello sperimentale; i coeff icienti ai (i = 1,..,3) si calcolano utilizzando
la conoscenza di ∆N in almeno tre punti doppi non allineati.
I punti doppi utilizzati, due IGM95 della serie 700 e uno collegato alla
rete di livellazione nazionale di alta precisione, sono allineati e quindi
non adatt i per calcolare adeguati, in termini di precisione, coeff icienti
del piano di adattamento (f ig. 9); il punto Recoleta, pur essendo un ver-
t ice della rete IGM95, non è stato preso in considerazione in quanto non
è ben individuabile alt imetricamente perché il pilastro su cui è situato ha
subito delle manomissioni.
Per tale motivo ai t re vert ici allineat i (Casello, 212701 e 201701) si è
aggiunto un vert ice di quota ortometrica nota da monograf ia ma di
diversa attendibilità, Cavrilt della rete Rilter.
Una volta calcolati i coeff icienti si determina la differenza di ondulazio-
ne in tutt i i punti e, quindi, le quote ortometriche dei vert ici della rete
GPS in base alla relazione:
dove N* = N ITALGEO indica il geoide ITALGEO adattato.
L’adattamento sui predetti vertici ha fornito i valori dei coeff icienti ai ed
i residui in quota di seguito riportati.
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a1 = 6.15E-5 ± 4E-6
a2 = -3.82E-5 ± 2E-6
a3 = 7.39 ± 3.3
Le differenze di quota rispetto alla linea zero risultano:
- Bradano 9 cm
- Basento 10 cm
- Cavone 9 cm
- Agri 4 cm
- Sinni 16 cm
Dal confronto dei risultat i del M odello B con quelli
del Modello A si evidenzia che i residui sono uguali a
quelli della trasformazione a sette parametri ma di
segno opposto e che le differenze di quota rispetto
alla linea zero sono dello stesso ordine di grandezza.
6.4 Adattamento ITALGEO su sei punti doppi
(modello C)
Con la stessa procedura descritta nel paragrafo pre-
cedente, sono stat i ut ilizzat i per l’adattamento del
geoide sei punti doppi, i quattro del test precedente
più altri due punti della rete Rilter (California e Sinni-
rilt) (f igura 10).
Figura 9. Geoide ITALGEO e vertici scelt i per l’adat-
tamento (mod. B)
VERTICE RESIDUI (MM)
201701 -5
212701 9
Casello -5
Cavrilt 2
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
49
I risultati conseguit i risultano:
a1= 9.7 E-5 ± 1.98 E-5
a2= -5.26 E-5 ± 1.06 E-5
a3= -24.94 ± 18.27
Differenze di quota ortometrica rispetto alla linea zero
- Bradano 28 cm
- Basento 24 cm
- Cavone 28 cm
- Agri 16 cm
- Sinni 26 cm
I valori numerici ottenuti, confrontati con quelli del
modello B, evidenziano risultati peggiori a conferma
della diversa attendibilità della quota ortometrica dei
vert ici della rete Rilter rispetto a quelli della rete di
livellazione.
6.5 Adattamento pesato ITALGEO
Vista la diversa natura delle quote dei punti doppi, si
è pensato di attribuire valenze diverse alle differenze
di ondulazione relative che compaiono nell’equazio-
ne [3] del piano interpolante.
Nell’algoritmo minimi quadrati il peso è inversamen-
te proporzionale alla varianza del termine noto che,
nel nostro caso, rappresenta la differenza tra l’ondu-
lazione sperimentale e quella ITALGEO. Dalla legge
di propagazione della varianza applicata alla [3] si
ricava
Figura 10. Geoide ITALGEO e vertici scelt i per l’adattamento
(mod. C)
VERTICE RESIDUI (MM)
201701 -5
201701 -39
212701 32
Casello 35
Sinnirilt -8
Cavrilt -116
California 97
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Bollett ino SIFET 1/2003
[4]
e quindi l’espressione del generico peso p i
Se si ipotizza, per tutt i i punti, la stessa varianza per la quota ellissoidica ( ) e la stessa varianza per l’ondula-
zione ITALGEO ( ), il peso dipenderà dalla varianza della quota ortometrica ( ) che può considerarsi
“ nota” per i vertici collegati ai capisaldi di livellazione geometrica ma è incerta per i punti della rete Rilter.
Supponendo che lo sqm della quota ortometrica per i vertici Rilter ( ) sia dieci volte più grande di quello
degli altri punti doppi ( ) dalla relazione [4] si otterrà:
[5]
In particolare, se nella [5] si pone = ± 10 cm, = ± 2 cm, = ± 1 cm, le equazioni relative ai punti col-
legati ai capisaldi di livellazione avranno un peso doppio rispetto a quelle riguardanti i punti della rete Rilter.
Pesando in tal modo le equazioni e facendo l’adattamento prima con il modello B (quattro punti doppi) e poi
con quello C (sei punti doppi) si ottengono i seguenti risultati:
Modello B pesato
a1 = 6.09 E-5 ± 4.41 E-6;
a2 = -3.79 E-5 ± 2.35 E-6;
a3 = 7.66 ± 3.31
Differenze di quota ortometrica rispetto alla linea zero
- Bradano 13 cm
- Basento 14.5 cm
- Cavone 10 cm
- Agri 4.5 cm
- Sinni 16 cm
Modello C pesato
a1 = 9.67E-5 ± 2E-5
a2 = -5.31E-5 ± 1E-5
a3 = -20.195 ± 18.5
Differenze di quota ortometrica rispetto alla linea zero
- Bradano 35 cm
- Basento 32 cm
- Cavone 24 cm
- Agri 20 cm
- Sinni 29 cm
VERTICE RESIDUI (MM)
201701 -5
212701 9
Casello -5
Cavrilt 3
VERTICE RESIDUI (CM)
201701 3.27
212701 2.64
Casello -1.86
Cavrilt 11.39
California -10.97
Sinnirilt 2.03
Una rete GPS per il monitoraggio delle variazioni morfologiche delle coste
51
L’ int roduzione dei pesi non ha portato signif icat ivi cambiament i nei
risultati dell’adattamento effettuato con i due modelli; qualche leggero
miglioramento si nota solo sui residui del modello C pesato. In f igura 11
sono riassunte le differenze alt imetriche rispetto alla linea zero ottenu-
te applicando i vari modelli, in corrispondenza dei cinque fiumi.
7. Conclusioni
La rete rilevata ha coperto l’ intera costa ionica della Basilicata e presen-
ta una notevole precisione nei vertici d’inquadramento.
La sua istituzione è stata necessaria per la georeferenzazione di rilievi di
natura diversa che hanno interessato la stessa zona in diverse epoche.
L’informazione alt imetrica assume una importanza notevole per cui le
procedure da adottare per la trasformazione delle coordinate dal siste-
ma WGS84 al sistema nazionale rivestono in questo ambito un signif i-
cato particolare.
Sono state indicate diverse metodologie di trasformazione e sperimen-
tate con diverse scelte di punti doppi per l’ individuazione dei parametri
e dei relativi indicatori statist ici. In particolare è stata indicata una pro-
cedura di adattamento del geoide ITALGEO su punti doppi di diversa
attendibilità effettuando una diversa pesatura delle equazioni.
La scelta del modello di trasformazione cade su quella di Molodensky a
sette parametri, anche se la procedura di adattamento (modello B) del
geoide ITALGEO può essere una valida scelta quando si voglia separare
la trasformazione alt imetrica da quella planimetrica.
La variazione morfologica evidenziata dai tre rilievi topo-batimetrici non
è signif icativa per i f iumi situati più a nord (Bradano, Basento e Cavone)
ma risulta evidente per quelli a sud (Agri e Sinni). Una analisi dettagliata
della evoluzione verrà effettuata integrando i rilievi topo-batimetrici con
rilievi fotogrammetrici relativi a epoche antecedenti.
Figura 11. Differenze alt imetriche dei
modelli rispetto alla linea zero
Margherita FIANI
Bollett ino SIFET 1/2003
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