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Istituzioni e luoghi

Date post: 22-Feb-2023
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Istituzioni e luoghi Emanuele Fadda Università della Calabria
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Istituzioni e luoghi

Emanuele FaddaUniversità della Calabria

Sommario• Le istituzioni come luoghi• La definizione “a-locale” (?) dell’istituzione

• L’affollamento e il luogo• L’istituzione è ciò che si fa: il corpo

• Conclusioni: localizzato/localizzante

Istituzioni totali“Un’istituzione totale può essere

definita come il luogo di residenza e di lavoro di gruppi di persone che – tagliate fuori dalla società per un considerevole periodo di tempo – si trovano a dividere una situazione

comune, trascorrendo parte della loro vita in un regime chiuso e formalmente amministrato”(Goffman 1961, premessa)

Goffman:Istituzioni come LUOGHI

“Le organizzazioni sociali – o istituzioni nel senso comune del termine

– sono luoghi, locali o insiemi di locali, edifici, costruzioni, dove si

svolge con regolarità una certa attività”“Ogni istituzione si impadronisce di parte del tempo e degli interessi di

coloro che da essa dipendono, offrendo in cambio un particolare tipo di mondo”

(ivi, Introduzione)

Cagliari, Ospedale civile(vista dall’alto)

Cagliari, Ospedale civile(pianta)

Cagliari, Ospedale civile(interno)

Panopticon

Panopticon?

Saussure (1894)« Quelques illuminés ont dit : « le langage est une chose tout à fait extra-humaine, et en soi organisée, comme serait une végétation parasite répandue à la surface de notre espèce ».D'autres : le langage est une chose humaine, mais à la façon d'une fonction naturelle.Whitney a dit : le langage est une institution humaine. Cela a changé l'axe de la linguistique.La suite dira, croyons-nous: c'est une institution humaine, mais de telle nature que toutes les autres institutions humaines, sauf celle de l'écriture, ne peuvent que nous tromper sur sa véritable essence, si nous nous fions par malheur à leur analogie. »

Saussure (1908)« Ce qui, dans la langue, échappe à la volonté individuelle ou sociale, voilà ce qui est le

caractère essentielle du signe, et qui apparaît le moins à première vue. Si on

considère le signe sous ce jour en étudiant les rites, etc., on verra (…) qu’il rentrent

dans une étude commune, celle de la vie particulières des signes, la sémiologie. On peut donc affirmer que la langue n’est pas seule dans son espèce, mais qu’elle est

entourée dans le cercle de ce qu’on appelle d’un nom un peu large: institutions sociales »

Prieto (1)“Il Corso, in effetti, pone le basi di quel che si può definire la teoria delle istituzioni, di cui la lingua costituisce un caso privilegiato: privilegiato in se stesso, per il ruolo della lingua nella società, e privilegiato per lo studioso, perché la comunicazione rende la verifica possibile in alto grado. Questa teoria delle istituzioni si articola essenzialmente in tre distinzioni: •anzitutto quella tra i rapporti di opposizione e i rapporti di significazione, dalla quale scaturisce la nozione di valore;

Prieto (2)• poi quella tra l'istituzione stessa, astratta per definizione (la langue), e la sua realizzazione nel comportamento concreto degli uomini (la parole);

• infine la distinzione tra il modo in cui l'istituzione funziona in un momento dato (sincronia) e il modo in cui essa evolve nel corso del tempo (diacronia)

Le scienze dell'uomo, che forse, in definitiva, non sono altro che scienze delle istituzioni dell'uomo,

sono ancora ben lontane dall'aver tratto dal pensiero di Saussure tutto ciò che esso è in grado di offrir loro.”

La legge di Brancati“Siamo ormai espertissimi nel calcolo di

quanto perde una persona nell’atto in cui si unisce ad altre duecentomila. Mettete in

colonna sopra un foglio i duecentomila esseri umani, che hanno riempito una piazza,

sottraete l’uno dall’altro, e avrete l’idea esatta di quello che sarà rimasto di umano

nella piazza stessa, al momento dell’adunata.” (DR, p. 1268)

•Dalle parole di Brancati sembra doversi evincere una legge quasi matematica: più una comunità è numerosa e “stretta”, meno è “umana” (meno lascia spazio all’individualità)

03/05/13La lingua come modello di ogni altra istituzione? -

Spazio ESC - Emanuele FADDA14

Funerali Papa Wojtila

Barthes: la lingua è fascista o democratica?

“la lingua non è né reazionaria, né progressista, ma semplicemente fascista”

Leçon, p. 14 (ed. franc.)“la lingua, nel suo stesso divenire, non è più una signoria ma una democrazia” Saussure, il segno, la democrazia (in: L’avventura semiologica, p.

74)

•Tutti fanno lo stesso, nessuno può fare diversamente – ma nessuno comanda

Mead (1927)“L’istituzione rappresenta una risposta comune a una particolare situazione da parte di tutti i membri della comunità”“Ciò che intendiamo con questo [istituzione] è che l’intera comunità agisce nei confronti dell’individuo, verificandosi certe circostanze, sempre nello stesso modo.”“Le istituzioni della società sono forme organizzate di attività sociale o di gruppo: forme organizzate in modo tale che i membri individuali della società possano agire adeguatamente e socialmente, assumendo gli atteggiamenti di altri nei confronti di queste attività.”

Mead (2)La salvaguardia dell’Io“Non vi è alcuna ragione necessaria o inevitabile perché le istituzioni sociali debbano essere oppressive o rigidamente conservatrici, o perché esse non debbano essere piuttosto, come molte sono, flessibili e progressive, e proteggano l’individualità invece di scoraggiarla” Ma comunque non ci sarebbero individui senza le istituzioni.

Bourdieu (1)« L’évidence du corps isolé, distingué, est ce qui empêche de prendre acte du fait que ce corps qui fonctionne indiscutablement comme un principe

d’individuation (…) est aussi, en tant qu’agent réel, c’est-à-dire en tant qu’habitus, avec son histoire, ses

propriétés incorporées, un principe de « collectivisation » (…) ayant la propriété d’être ouvert au monde, donc exposé au monde et, par là,

susceptible d’etre conditionné par le monde, façonné par les conditions matérielles et culturelles

d’existence dans lesquelles il est placé dès l’origine, il est soumis à un processus de socialisation dont

l’individuation est elle-même le produit, la singularité du moi se forgeant dans et par les rapports

sociaux. » (MP, 161)

Bourdieu (2)« Le principe de cohésion ordinaire qu’est l’esprit

de corps trouve sa limite avec les dressage disciplinaires qu’imposent les régimes despotiques. [CONTEGNO, UNIFORMI, MOVIMENTI] Ces stratégies de manipulation visent à façonner le corps de manière à faire de chacun d’eux une incorporation du groupe (corpus corporatum in corpore corporato, comme disaient les canonistes) et à instituer entre le groupe et le corps de chacun de ses membres une relation de « possession » quasi magique, un rapport de « complaisance somatique », sujétion par la suggestion qui tient les corps et les fait

fonctionner comme une sorte d’automate collectif. » (MP, 173)

Bourdieu (3)« Il est le lieu (…) de l’esprit de corps

(…) adhésion viscérale d’un corps socialisé au corps social qui l’a fait et

avec lequel il fait corps. » (ibid.)

•Collusio => intercomprensione pratica

•…di contro => e longinquo reverentia – la distanza segna la differenza, l’individualità, il potere, il dominio

Conclusioni (1)• L’istituzione:

– è qualcosa che si fa– esige un grado di incorporazione – esige un certo grado di prossimità – si pensa in termini spaziali/topologici (fisici o non)

• Strutturata/strutturante ≈ localizzata/localizzante – dipende dai luoghi (soprattutto nel suo instaurarsi), ma al contempo li crea (la prossimità può essere causa o effetto)

Conclusioni (2): la lingua come istituzione• Localizzata/localizzante

• È un comportamento che disciplina il corpo (fin dalla primissima infanzia, e senza ritorno possibile) ed impone l’esercizio più costante

• Vive nella prossimità concreta, e crea una prossimità astratta

• Non è pensabile se non come un tutto che dà esistenza e identità alle sue parti

• È l’istituzione più totale che ci sia – annienta l’individuo, ma non l’individualità


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